Girovagando nell'arte di Alex De Boni
LA MOSTRA "LUIGI CIMA"
I
l 12 marzo scorso è stata inaugurata l’attesissima mostra intitolata “Luigi Cima tra i maestri del vero”, un viaggio itinerante che vede interessate tre località in Sinistra Piave: il Palazzo delle Contesse sito nel centro storico di Mel, la sala Tina Merlin a Trichiana e l’Oratorio parrocchiale di Lentiai. L'evento che si protrarrà fino al 5 giugno, era inizialmente stato programmato per il 2020 per ricordare il 160° della nascita dell’artista, poi rinviato per la causa pandemica. “Crediamo molto in questo evento e siamo molto soddisfatti della formula utilizzata nell’organizzazione, che si caratterizza per una solida base scientifica coniugata con una marcata apertura a tutte le risorse del territorio, in un clima di continua condivisione”, ha sottolineato l’assessora alla cultura di Borgo Valbelluna, Monica Frapporti che ha ringraziato la curatrice Antonella Alban e ArtDolomites con tutto il suo staff, ma anche tutto il mondo del volontariato e le attività commerciali, che hanno risposto con entusiasmo. “Speriamo che un evento
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così diffuso possa aiutare a far capire che la nostra comunità ha grandi potenzialità, ma se ne vedranno i frutti solo se sapremo unire le forze». La mostra “Luigi Cima tra i maestri del vero”, con l’esposizione delle opere al Palazzo delle Contesse di Mel, proietta il visitatore alla scoperta del percorso artistico intrapreso dal Cima che si formò alla scuola dei maestri dell’Accademia a Venezia e fu a contatto con i movimenti artistici europei. Inoltre si potranno cogliere anche gli aspetti più personali, più intimi dell’artista e calarsi nella realtà culturale del suo tempo. Un viaggio a ritroso fino al presente grazie agli scatti fotografici di Walter Argenta e Dario Tonet che hanno saputo cogliere le atmosfere paesaggistiche fonte di ispirazione per l’artista presenti nell’esposizione in Sala Tina Merlin a Trichiana. Un altro aspetto poco conosciuto di Luigi Cima è rappresentato dalla produzione dei ritratti e del sacro che è presente a Lentiai. Per il critico d’arte Antonella Alban, sono «due risvolti di un mondo immaginativo fatto di cose semplici, di famiglia, di legami affettivi e interiori sicuramente importanti per comprendere appieno anche l’aspetto umano e personale del maestro. Si tratta infatti di una pittura apprezzata per le atmosfere suggerite da improvvise vibrazioni di luce, per la serenità mai enfatizzata dei personaggi, per la suggestione dei toni cromatici. L’artista ha eliminato i risvolti retorici per concentrarsi su una dimensione di presa diretta, senza filtri intellettuali e ci colpisce la naturalezza con cui si muovono i
personaggi, la gestualità composta delle azioni, l’intensità degli sguardi». L’evento è anche l’occasione per conoscere il territorio di Borgo Valbelluna a 360 gradi, il medesimo in cui ha vissuto l’artista Zumellese, quel territorio immortalato ad eterna memoria per noi posteri nelle sue opere. Un territorio che negli anni è mutato, a volte in maniera imprevedibile, spesso per mano dell'uomo, a volte per mano della Natura stessa. Un territorio che in alcune zone e in un certo modo ha però conservato quel fascino
bucolico di quasi un secolo fa. Un territorio nuovo ma incredibilmente antico, tutto da scoprire, lontano dalla calca, immerso nella natura e nell'arte. Orari:venerdì 15.00-19.00; sabato, domenica e festivi 9.00 - 12.00 e dalle 15.00 -19.00 Sedi espositive: PALAZZO DELLE CONTESSE – Piazza Papa Luciani, Mel di Borgo Valbelluna SALA TINA MERLIN – Piazza Toni Merlin, Trichiana di Borgo Valbelluna NUOVO ORATORIO – via Toni Piccolotto, Lentiai di Borgo Valbelluna Per informazioni: cima2022@artdolomites. it – TEL: 3290706878