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Il libro albero
CLIL
library ➜ biblioteca
C’era una volta un libro che si ricordava di essere stato un albero e d’autunno perdeva le pagine. Si staccavano dalla copertina e scendevano in eleganti ghirigori sul parquet della sala di lettura della biblioteca. Un libro in autunno perdeva le pagine. In autunno in biblioteca c’era un libro. In poco tempo ingiallivano e scricchiolavano sotto i piedi, spezzettandosi in minuti frammenti. Le pagine una volta cadute ingiallivano e si spezzettavano. Le pagine una volta a terra si distruggevano. Bisognava perciò fare in fretta a ricopiare le pagine su fogli nuovi. Il bibliotecario, per fortuna, sapeva le parole di quel libro quasi tutte a memoria ed era svelto a riscriverle prima che venisse l’inverno. Il bibliotecario ricopiava velocemente le pagine su fogli nuovi. Il bibliotecario conosceva il libro a memoria. Ricopiava pagine e pagine di fitta scrittura e le conservava in un cassetto. In primavera poi incollava dentro la copertina i fogli sui quali aveva amorevolmente copiato le parole del libro albero e riponeva il libro al suo posto nello scaffale, in attesa del prossimo autunno. In primavera il bibliotecario incollava la copertina e riponeva il libro nello scaffale. In primavera il libro era finito. G. Quarzo, Storie di strani libri, Il Capitello
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