GBI
LA DISTRIBUZIONE HORECA
I L P UN TO
INSIEME PER LA SOLIDARIETÀ Il conflitto ucraino è una tragedia umana che riguarda tutti e coinvolge tutti. E il mondo Horeca non vuole restare a guardare. “Water is Life, Life for Ukraine” è il nome dell’iniziativa solidale che vede assieme aziende di distribuzione, le maggiori industrie di acqua minerale e l’associazione ADHOR Le Donne dell’Horeca, per donare acqua minerale ai profughi ucraini che fuggono dalla guerra. Una mobilitazione molto sentita, voluta e sostenuta dai principali “attori” del mondo Horeca per garantire ai profughi ucraini un bene necessario e di primaria importanza: l’acqua, simbolo di vita. All’iniziativa prendono parte aziende come Ferrarelle con il brand Boario; il Gruppo Togni con Frasassi; Sanpellegrino con Levissima; Coca-Cola HBC Italia con Lurisia; Maniva con l’omonimo brand; Acque Minerali d’Italia con Norda; Acqua San Benedetto con le sue acque; San Bernardo con il suo brand; Lete S.G.A.M. con Sorgesana ed AQua Vera con l’omonimo brand. Partecipare e donare è molto semplice: è necessario compilare il modulo di adesione, barrare le quantità di acqua
minerale da 50 cl in Pet che si intende donare (2 o 5 pedane), indicare uno dei brand aderenti all’iniziativa riportati nel modulo e inviare lo stesso tramite mail alle aziende di riferimento, mettendo in copia conoscenza gli organizzatori all’indirizzo indicato nel modulo. Sarà poi compito delle aziende di acqua minerali aderenti farsi carico di inviare la merce donata ai centri della Protezione Civile che si occupano della gestione dei beni di prima necessità per i profughi Ucraini. “Abbiamo inviato a tutti i distributori italiani una mail con allegato un modulo per aderire alla donazione – ha dichiarato Paola Giacchero, Presidente dell’associazione ADHOR Le Donne dell’Horeca –. Crediamo nella grande sensibilità e generosità dei distributori italiani che vorranno in questo particolare momento, senza distinzioni di appartenenza, essere protagonisti solidali di questa speciale iniziativa. Ad ogni distributore chiediamo solo qualche bancale di acqua, se tutti faranno questo, come spero, potremo dissetare i profughi ucraini per diversi mesi. Dobbiamo farlo. Un piccolo gesto da parte dei miei colleghi, un aiuto concreto per chi in questo momento sta soffrendo”. 1