Rivista GBI 195

Page 46

GBI

LA DISTRIBUZIONE HORECA

T R E N D/ EST E RO

NIENTE (O M E N O A LC O L ) , SIAMO INGLESI I C O N S U M I D I B E VANDE DE L R EG NO U NI TO SI STANNO S P OSTA N D O – C O M PLI C I L E PR EOC CU PAZI ONI PE R L A SALUT E E L’A M B I E N T E – VE RS O OPZI ONI CON MI NOR E G RADO ALCOLICO E PI Ù SOSTE NI BI L I DI ANNA MUZIO

S

empre un passo avanti. Spesso le tendenze di costumi e consumi, anche quelli food & beverage, passano da Londra prima di arrivare da noi. Se sarà ancora così, anche nel post Brexit, si vedrà. Intanto però abbiamo ritenuto utile partire con l’esplorazione dei mercati esteri per GBI proprio dal Regno Unito, che resta uno dei mercati più vivaci del Continente. Cosa bevono dunque i britannici? Una delle tendenze recenti più forti è la richiesta di abbassare il grado alcolico. Secondo la società di ricerche IBIS World, a spingerla inizialmente è stata la maggiore attenzione verso la salute, seguita poi dal cambiamento dell’atteggiamento nei confronti dell’alcol, dall’invecchiamento della popolazione e dalla popolarità delle bevande analcoliche. S E NZA A LC O L ORA È ALL R I GHT

Il filone low ABV (alcohol by volume) o alcol-free ha portato a una piccola rivoluzione nei menu dei più raffinati bar londinesi, ma anche nei pub, da sempre

44

roccaforte della tradizione: alcuni propongono ormai varie opzioni di birra senza alcol alla spina (come quelli della catena BrewDog). L’offerta di mocktails è ormai talmente accettata che il termine, derisorio (mock=finto), è andato in soffitta e ora si parla semplicemente di spirits-free


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.