GESTIONE
VALUE E GROWTH, EQUILIBRIO NELLA CORSA TRA DUE STILI EMERGENTI
GUERRA RUSSIA - UCRAINA COME CAMBIANO I PORTAFOGLI INTERVISTE
EMMANUEL TERRAZ (CANDRIAM) SCHMITZ-ESSER (CREDIT SUISSE AM) STRATEGIE
GIOCHI E INVESTIMENTI NEL METAVERSO
FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022: L’IMPORTANZA DI ESSERE (ANCHE) SOSTENIBILI
NUMERO 61 APRILE 2022
FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 L’IMPORTANZA DI ESSERE (ANCHE) SOSTENIBILI
APRILE ’22
QUANTI SONO I FONDI CON IL RATING FUNDSPEOPLE 2022 AD AVERE ANCHE CINQUE GLOBI MORNINGSTAR? ABBIAMO CONDOTTO UN’ANALISI INCROCIATA PER RISPONDERE A QUESTA DOMANDA. DEI 1.187 FONDI PREMIATI DAL NOSTRO TEAM DI ANALISI, SOLO 148 PRODOTTI SODDISFANO I REQUISITI DI ENTRAMBI I RATING.
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Fundspeople.com, un nuovo sito, un’offerta completa di servizi Ecco il nuovo sito fundspeople.com, una piattaforma che raccoglierà l’intera gamma di servizi che sotto il lemma FundsPeople, evolving together defini ce il nostro stile in sei aree strategiche: News, Community, Events, Analysis, Learning e Data.
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Tutta l’informazione quotidiana del settore dell’asset e wealth management in formato scritto e audiovisuale.
Le opinioni, le ultime nomine, gli hobby e le attività solidali fuori dall’uffic , insieme all’elenco aggiornato dei professionisti e delle società.
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Accedi al nostro database di fondi con Rating FundsPeople e alla nostra biblioteca dove troverai le nostre riviste, gli speciali e i libri pubblicati.
Il glossario dei termini che si arricchisce man mano di nuovi moduli di formazione finanziaria continua.
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EDI TO RIA LE L
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TRANSIZIONE ENERGETICA: LA PAROLA D’ORDINE È SEMPRE ‘DIVERSIFICAZIONE’
LA GUERRA TRA RUSSIA E UCRAINA ACCELERA LA TRANSIZIONE ENERGETICA VERSO UN’INDIPENDENZA EUROPEA DAL GAS RUSSO, ALLA RICERCA E ALLA DIVERSIFICAZIONE DI FONTI RINNOVABILI E SOSTENIBILI, PIÙ DIFFICILI DA INTERROMPERE DA PARTE DI ATTORI TERZI.
DAVIDE PASIMENI
Head of Italy, FundsPeople
a questione è la medesima da decenni ormai, solo che nelle ultime settimane è diventata per forza di cose un grave problema: la dipendenza energetica dell’Europa da altri Paesi extra-comunitari. La guerra tra Russia e Ucraina ha solo messo maggiormente in evidenza il fatto. Negli anni, l'Europa è diventata ostaggio delle forniture di gas russo, circa il 40% del gas che riceve proviene da gasdotti russi, molti dei quali passano attraverso l'Ucraina. Non c’è quindi da sorprendersi della reazione e conseguente situazione dei mercati. Secondo delle pubblicazioni rilasciate da alcuni istituti finanziari, dall’invasione militare, i prezzi del gas naturale in Europa sono aumentati di quasi il 70 %. Nel frattempo, il greggio è salito sopra i 105 dollari al barile per la prima volta dal 2014, scuotendo l'offerta energetica globale. Il conflit o ha dato un colpo di coda al concetto di indipendenza energetica e ha spinto i Paesi ad accelerare la ricerca e la diversifi azione di fonti rinnovabili e sostenibili. Il rischio geopolitico per l'approvvigionamento energetico europeo può essere, infatti, il fattore più decisivo nell'adozione di fonti energetiche alternative. Le fonti di energia pulita come il solare e l'eolico sono più difficili da interrompere da parte di attori terzi, come sta succedendo con l'energia tradizionale.
Purtroppo, alle pressioni energetiche si aggiungono anche le carenze nei prodotti di base legati all'agricoltura. I prezzi dei prodotti alimentari sono a livelli record, perché l'Ucraina è il granaio del mondo, un importante centro di produzione e commercio agricolo globale: il 29% delle esportazioni globali di grano, il 25% di mais e l'80% di quelle di olio di girasole. Ovviamente, il rischio si riflette anche nei portafogli degli investitori. La guerra tra Russia e Ucraina ha portato la liquidità dei gestori a livelli che non si vedevano da aprile 2020, nel pieno della crisi pandemica. È scesa in campo anche l’ESMA, per limitare gli impatti della crisi ucraina sui mercati finanziari, che ha messo a disposizione un forum per discutere le domande e coordinare le risposte derivanti dalla situazione attuale. Per garantire che le parti interessate siano adeguatamente informate, l'Autorità ha delineato la sua specifica attività di supervisione e coordinamento, nonché raccomandazioni ai partecipanti ai mercati finanziari Ma c’è ancora tanto da fare. APRILE I FUNDSPEOPLE 3
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IN DI CE 61 I APRILE
36 SERGIO CORBELLO PRESIDENTE, ASSOPREVIDENZA I PEPP nel sistema della previdenza complementare italiana pag. 40
CON TRI BUTI DI
ROBERTO FIORELLO SENIOR PARTNER BAIN & COMPANY E RESPONSABILE DELLA PRACTICE DI PRIVATE EQUITY ITALIANA Tutti pazzi per il private equity pag. 52
PANORAMA
10 Radar FundsPeople: Acquisizioni strategiche 14 Movimenti dell’industria 16 Il barometro in Italia
70
TENDENZE
26 In Primo Piano: Fondi con Rating FundsPeople 2022: l’importanza di essere (anche) sostenibili 32 Business: Risparmio gestito, cinque anni di slancio (e nuovi record) 36 G estione: Value e growth, equilibrio nella corsa tra i due stili 40 Istituzionali: I PEPP nel sistema della previdenza complementare italiana 44 SRI: Stranded asset, come gestire gli investimenti a rischio sostenibilità 48 Alternativi: Criptovalute, le sfide chiave 52 Private Equity: Tutti pazzi per il private equity 56 Fintech: Asset management, cinque best practices contro gli attacchi informatici 60 Emergenti: Guerra Russia-Ucraina, come cambiano i portafogli emergenti 64 Legale: RED II: ostacolo o opportunità? 66 G estione Passiva: Private banker ed ETF, il punto d’incontro nella consulenza evoluta
INTERVISTE
76 78
70 Emmanuel Terraz (CANDRIAM) 74 Stephen Li Jen (Eurizon SLJ Capital) 76 Marco Galliani (Cassa Centrale Banca) 78 Matteo Franchetto (Fondazione Cariverona) 80 Maurizio Vitolo (Consultinvest) 82 Valerio Schmitz-Esser (Credit Suisse AM)
ANALISI
86 Portafoglio Smart Consensus: Mercati senza pace 90 Comparativa: Un mercato binario 96 Portafogli: Peer group market neutral 99 Strategie: Giochi nel Metaverso 102 Ranking Fondi Rating FundsPeople
82
STILE & VIAGGI
114 Australia: un mese ai confini del mondo
OTTAVIA SEBASTIANI SENIOR DIRECTOR, CLIENT CONSULTING ITALY, BFINANCE Asset management, cinque best practices contro gli attacchi informatici pag. 56
VALERIO BASELLI SENIOR EDITOR EMEA, MORNINGSTAR Guerra RussiaUcraina, come cambiano i portafogli emergenti pag. 60
GIULIO MARONCELLI, SIMONE D’ETTORRE PARTNER E HEAD DEL DIPARTIMENTO CORPORATE, TRAINEE LAWYER, DLA PIPER RED II: ostacolo o opportunità? pag. 64
MEHDI DOUALI ANALISTA, ALLFUNDS Peer group market neutral pag. 96
ANIELLO PENNACCHIO CFA, INSTITUTIONAL SALES ITALY, DPAM Australia: un mese ai confini del mondo pag. 114
4 FUNDSPEOPLE I APRILE
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EL EN CO INDICE DELLE SOCIETÀ
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ABC ABN AMRO 26 abrdn 15, 26, 62 Acatis 26, 86 AcomeA SGR 16 ACP SGR 14 Aegon AM 96 Agora SGR 16 ALFI 50 Allfunds 14, 96 AllianceBernstein 26 Allianz GI 16, 26, 86, 90 Amundi Group 16, 26, 36, 86, 90, 101 Anima Holding 16, 26, 33 Arca Fondi SGR 16 Artisan Partners 26 AssetCO 10 Assogestioni 33 Assoprevidenza 40 Aviva Investors 16, 26 AXA IM 10, 16, 26, 90 Bain & Company 54 Banca d’Italia 33 Banca Finnat Euramerica 16, 37 Banca Profil 16 Bank of Singapore 11 Bank Zweiplus 11 Banque de Luxembourg Investments 26 BCC Risparmio&Previdenza 26 Bfinan e 58 BGF 86 BlackRock 16, 26, 90, 96 BlueBay AM 45 BMO 96
CEO GONZALO FERNÁNDEZ gonzalof@fundspeople.com HEAD OF ITALY DAVIDE PASIMENI davide.pasimeni@fundspeople.com
BNY Mellon IM 10, 16, 86 BPI AM 96 CA (Credit Agricole) 26 CANDRIAM 14, 16, 26, 45, 72, 96 Capital Group 34, 86 Capza 10 Cariverona 80 Carne 26 Cassa Centrale Banca 16, 76 Cassa Lombarda 37 CFO SIM 14 Charlemagne Capital 26 ClubDeal SPA 14 Columbia Threadneedle 14, 26 Comgest 26 Commonwealth Bank of Australia 11 Consultinvest 16, 80 Copper. Co 10 Covip 40 CPR AM 26 Credit Suisse AM 7, 14, 16, 30, 84 Credito Emiliano 16
DEF Deloitte 40 DL Holdings 11 DLA Piper 64 DPAM 17, 26, 114 DWS 26, 86 Eiopa 40 Eleva Capital 26, 90 Eric Sturdza 26 Erste 26 Euregio Plus SGR 16 Eurizon Capital SGR 16, 26, 74 Exane 96 Federated Hermes 45 Fidelity International 16, 26, 58, 60, 90 Fideuram AM 16 Finanziaria Internazionale 16 Fineco AM DAC 26 FINER Finance Explorer 67 First Sentier Investors 26 Flossbach von Storch 26 Franklin Templeton Inv. 14,16, 26, 36
GHI GAM Investments 14, 26 Global X 99 GQG Partners 60 Groupama AM 16, 26 Gruppo Azimut 16 Gruppo Banca Finint 14 Gruppo Banca Intermobiliare 16 Gruppo Banco BPM 16 Gruppo BNP Paribas 14, 16, 26, 99 Gruppo BPER Banca 16 Gruppo Ceresio Italia 16 Gruppo Deutsche Bank 16 Gruppo Ersel 16 Gruppo Generali 16, 26, 33 Gruppo Mediobanca 16 Gruppo Mediolanum 14, 16, 26 Gruppo Montepaschi 16 Hana Bank 11 Hedge Invest SGR 16 HSBC Global AM 26 iCapital 11 ICCREA 16 IMPact SGR 14
Innocap IM Invesco
10 16, 45
JKL J. Safra Sarasin 11 J.P. Morgan AM 16, 26, 60, 86, 90 Janus Henderson Investors 26, 54, 90 Julius Baer 10 Kairos Partners 14, 16 KBA Consulting 26 Lemanik AM 26 Levitas Capital 58 LHoFT 50 LPA 14 Lumnya 96 Lyxor AM 16
MN M&G Investments Man Group MFS IM Mirabaud AM Morgan Stanley IM Morningstar Natixis IM NEAM Ninety One Nomura Nordea AM NSC Asesores Nuveen
16, 42 26, 96 26, 60, 86, 90 26 16, 26 26, 60 14, 26, 90, 98 26 26 26 26 10 26
OPQ ODDO BHF Orefic Ostrum AM PGIM Investments Pictet AM PIMCO Poste Italiane PwC Luxembourg Quaestio Capital SGR
26, 86 16 90 14 16, 26, 99 60 16 50 19
RST Raiffeisen CM 26 Revera AM 10 Robeco 26 Schroders 16, 26, 50, 90, 96 SEB 26 Seilern IM 26 Sella SGR 16, 37 Soprarno SGR 16 SPARX 26 Standard Life Aberdeen 16 State Street Global Advisors 10, 14, 16 Stratos Wealth Holdings 10 Swisscanto AM 26 Sycomore AM 26 T. Rowe Price 26 TCW Group 60
UWXYZ UBP UBS AM Union Investment UTI International Vanguard Vontobel AM Wellington Management YF Life Zenit SGR
26 9, 16 26 26 68 26 26 11 16, 80
REDAZIONE NAZIONALE SILVIA RAGUSA, Editor in Chief silvia.ragusa@fundspeople.com RAFFAELA ULGHERI, Reporter raffaela.ulgheri@fundspeople.com INTERNAZIONALE GRETA BISELLO, Reporter greta.bisello@fundspeople.com FILIPPO LUINI, Reporter filippo.luini@fundspeople.com OSCAR RODRÍGUEZ, Reporter orodriguez@fundspeople.com REGINA RIVERA, Reporter regina.webb@fundspeople.com LAURA REY, Reporter lrey@fundspeople.com ANALISI MIGUEL RÊGO, Head of Analysis - Portugal miguel.rego@fundspeople.com SAMUEL CAPUCHO, Junior Fund Analyst samuel.capucho@fundspeople.com MARKETING LIVIA CAIVANO, Financial Writer, Events & Branded Content - Italy livia.caivano@fundspeople.com FRANCESCA CONTI, Financial Writer, Events & Branded Content Italy francesca.conti@fundspeople.com MARTAMARINAPUCCIO,FinancialWriter,Events&BrandedContentItaly marta.puccio@fundspeople.com RAQUEL ALONSO, Marketing Manager raquel.alonso@fundspeople.com IÑIGO IMBERT, Business Development Manager iimbert@fundspeople.com JORGE ROMERO ALMELA, Business Development Manager jorge@fundspeople.com BEATRIZ DÍEZ BARTUREN, Business Development Manager beatrizdiez@fundspeople.com CONSULENZA: ANTONIO SALIDO, CEO, NUVIX CONSULTING SL DISEGNO E PROGETTAZIONE: ANTONIO CAPA E RODRIGO PÉREZ, KEMBEKE ESTUDIO FOTOGRAFIA: ANDREA BORDIGNON TRADUZIONI: CRISTINA JAOUEN, FULLY INVESTED TRANSLATION, ED EMANUELA CRIBIO STAMPA: RIVADENEYRA EDITORE © Primer Decil Consultores y Editores S.L. Tutti i diritti riservati SOTTOSCRIZIONI fundspeople.com/it/registro DEPOSITO LEGALE M-48220-2008 REDAZIONE MILANO Piazza Vetra, 17, 20123, Milano Tel. (+39) 02 947 56291 italia@fundspeople.com fundspeople.com/it REDAZIONE MADRID Paseo de la Castellana 91. 28046 Madrid Tel. (+34) 91 755 35 58 redaccion@fundspeople.com fundspeople.com/es REDAZIONE LISBONA Espaço Amoreiras . Rua D. João V, nº 24, 1.03, E.26 - 1250-091 Lisboa Tel. (+351) 210 415 957 portugal@fundspeople.com fundspeople.com/pt PUBBLICITÀ publicidad@fundspeople.com * Errata corrige. Nello scorso numero 60 di FundsPeople, a pagina 64, abbiamo pubblicato un articolo intitolato “I 50 ETF quotati su Borsa Italiana con la raccolta maggiore del 2021”. Specifichiamo che la lista pubblicata all’interno di questo articolo riporta gli ETF in ordine alfabetico in funzione dell’indice di riferimento.
6 FUNDSPEOPLE I APRILE
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ANDREA SEMINO Product Specialist ETFs/Index Funds, Credit Suisse AM
Coniugare innovazione tecnologica e sostenibilità è una sfida possibil
L’innovazione tecnologica è l’attuazione pratica di idee che si traducono nell’introduzione di nuovi beni o servizi che migliorano la vita umana. La ricerca e l’innovazione sono tra i principali motori dello sviluppo economico e la capacità di sfruttare le nuove tecnologie e di adattarsi alla trasformazione è essenziale. La velocità dell’innovazione tecnologica è accelerata a un ritmo vorticoso a partire dalla seconda metà del ventesimo secolo e ha ottenuto un’ulteriore accelerazione con l’avvento di Internet. Durante la pandemia abbiamo assistito al rapido sviluppo di aziende operanti nel settore della sanità intelligente e avvertito la rilevanza di quelle attive nel campo dell’intelligenza artificiale avanzata. Stiamo inoltre osservando cambiamenti tecnologici che potrebbero ridisegnare completamente le catene di distribuzione globali, rivoluzionare i consumi energetici e snellire la produzione industriale. Quello dell’innovazione costituisce quindi un tema d’investimento secolare con significati o potenziale di sviluppo. Tuttavia, riteniamo che gli investitori, soprattutto nel caso della tecnologia, debbano considerare i propri investimenti attraverso una lente ESG. Le aziende tecnologiche non sono infatti immuni da problematiche ambientali, questioni sociali e problemi di governance. Nello specifico, proprio le società più innovative potrebbero trovarsi dinanzi a complicate tematiche etiche o ESG. Ne è un esempio la regolamentazione dell’enorme quantitativo di dati generati dagli utenti nella gestione dei propri profili virtuali, si pensi a Facebook, o il controverso benefici fiscale ottenibile dalle società che scrivono a bilancio cospicue attività immateriali, si pensi ad Amazon e Google. Per venire incontro a queste esigenze, abbiamo sviluppato un processo di investimento innovativo in esclusiva con MSCI volto a individuare le società tecnologi-
MSCI USA
Il punto di partenza è l’universo delle large e mid cap statunitensi.
PUNTEGGIO DI RILEVANZA
Selezioniamo le azioni più esposte alle aree di innovazione futura già individuate (applicazioni Internet, innovazione in campo sanitario, futuro della mobilità e applicazioni industriali) in base alla rilevanza del tema dell’innovazione per la loro sfera d’attivià complessiva.
MSCI USA TECH 125 ESCLUSIONE DELLE ATTIVITÀ CONTROVERSE
Vengono escluse 1) le società prive di rating ESG (tutte le società del mercato statunitense possiedono un rating); 2) quelle che negli ultimi tre anni sono state oggetto di gravi controversie in ambito ESG; 3) quelle coinvolte nella produzione o vendita di armi controverse1.
ORIENTAMENTO ESG
La metodologia ESG Universal definisce le ponde azioni con l’ausilio di un punteggio ESG combinato che si basa sul profilo ESG assoluto della società e il trend di voluzione di tale profilo
MSCI USA TECH 125 ESG UNIVERSAL
Ad ogni principale ribilanciamento si applicano dei limiti generali e/o ristretti2: • Ribilanciamento totale - ogni sei mesi (a maggio e novembre) • Controllo delle esclusioni - ogni tre mesi
Fonte: Credit Suisse, MSCI. Ai soli fini illust ativi.. 1A l ribilanciamento di maggio 2021 è stata esclusa una sola società (Lockheed Martin Corp.), in quanto coinvolta in armi controverse. 2 I limiti generali/ristretti applicati sono quelli previsti dalla metodologia degli indici ESG Universal. Gli emittenti sono soggetti a un limite del 5% per il parent index generale e alla ponderazione massima del parent index ristretto. Il parent index si definisce ristretto se la ponde azione massima è superiore al 10%. L’azienda riportata in questa pagina ha scopo puramente illustrativo e non costituisce né un’offe ta né una sollecitazione alla vendita o all’acquisto di alcun interesse o investimento.
che più rappresentative del tema innovativo e, al contempo, con elevati standard ESG. La costruzione del portafoglio parte dall’universo dei titoli dell’MSCI USA, l’indice di società Large/Mid quotate negli Stati Uniti, e applica un filtro tematico per individuare le aziende con una quota sostanziale dei loro ricavi derivanti da 4 tra le principali aree di innovazione: applicazioni Internet, Sanità intelligente, Industria 4.0 e Mobilità. All’interno di questo universo più ristretto di aziende innovative, selezioniamo le prime 125 classificate per capitalizzazione di mercato (escludendo le aziende coinvolte in pesanti controversie ESG). In ultimo, applichiamo delle variazioni (tilting) ai pesi market weighted sulla base dei rating ESG assegnati da MSCI, sovrappesando i titoli più sostenibili e le società che dimostrano capacità di migliorare il proprio profilo di sostenibilità nel tempo. Per consentire agli investitori di accedere a questo indice, Credit Suisse Asset Management ha lanciato il nuovo CSIF (IE) MSCI
USA Tech 125 ESG Universal Blue UCITS ETF. Questo ETF è quotato su Borsa Italiana con il ticker USTEC IM. Con il suo TER competitivo pari a 0,18%, offre un buon rapporto qualità-prezzo in Europa per gli ETF tematici sulla tecnologia e gli ETF su indici tecnologici come il Nasdaq. Oltre a replicare fisicament l’indice, esso utilizza una struttura ETF di tipo irlandese, ovvero beneficia di un’imposta preventiva statunitense ridotta (15% anziché 30%). Grazie alla considerazione sistematica degli aspetti ESG nella costruzione del portafoglio, classifichiamo l’ETF in linea con l’art. 8 ai sensi della normativa SFDR, costituendo un building block prezioso per gli investitori che desiderano allocare sui trend secolari dell’innovazione tecnologica con un occhio alla sostenibilità. RISCHI • Il fondo non offre alcuna protezione del capitale. • Gli investitori possono perdere una parte o la totalità del capitale che investono. Gli investi-
menti del fondo sono soggetti alle fluttuazioni del mercato. • L’obiettivo dell’ETF è replicare l’indice di riferimento, pertanto la sua performance non supererà mai in modo significati o quella del benchmark. • L e quote sono soggette a rischi specifici connessi al mercato, al settore e all’impresa che possono dare luogo a flu tuazioni dei prezzi. • L’indice sovrappesa le società che hanno un rating MSCI ESG superiore alla media o che presenta una tendenza positiva, ma applica anche altri parametri. Non vi è alcuna garanzia che il portafoglio raggiungerà punteggi superiori alla media per tutti i criteri ESG. Le informazioni sugli obiettivi del fondo di investimento, i rischi, gli oneri e le spese, nonché i dettagli sul prodotto sono riportati nel prospetto (o nel documento relativo all’offe ta), che invitiamo a leggere con attenzione prima di investire. Né le proiezioni né i dati storici sulla performance costituiscono un indicatore o una garanzia della performance futura.
Disclaimer Pubblicità di natura finanziaria destinata esclusivamente ad investitori qualificati. Ogni investimento è soggetto alle dinamiche del mercato dei capitali e non è mai assicurata la realizzazione di profitti. Il valore finale dell’investimento può essere quindi anche inferiore rispetto al suo valore iniziale. Credit Suisse Italy S.p.A. è una banca autorizzata dalla Banca d’Italia e vigilata dalla CONSOB per lo svolgimento di servizi di investimento in Italia. La sede legale di Credit Suisse Italy S.p.A. è Via Santa Margherita 3, 20122 Milano.
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I PIÙ
NEWS 1. I 20 fondi italiani più esposti alla Russia
CLICCATI SU Profili più visitati su www.fundspeople.com/it dal 20 febbraio 2022 - 21 marzo 2022
2. La Russia invade l’Ucraina. Scoppia la guerra nel cuore dell’Europa. Gli impatti sui mercati secondo i gestori 3. Guerra Russia-Ucraina, cosa aspettarsi sui portafogli secondo i gestori italiani 4. Rapporto preliminare dei
danni: la lista dei fondi e degli ETF sospesi sull’azionario russo ed emergente 5. Infrastrutture, un’arma vincente per i portafogli contro la volatilità 6. I timori sulla stagflazione spingono i portafogli a virare verso l’azionario Usa 7. Quali sono le asset class peggiori da inizio anno?
PROFESSIONISTI
Andrea Rocchetti Moneyfarm
Federico Imbert Credit Suisse
Alberto Brambilla Itinerari Previdenziali
Fabrizio Quirighetti Decalia AM
Antonio Mauceri Azimut SGR
Furio Pietribiasi Mediolanum IF
Antonio Bottillo Natixis IM
Paule Ansoleaga Abascal Arcano Partners
BlackRock
Eurizon Capital SGR
Fondo Pensione Complementare MPS
Savills IM SGR
Azimut SGR
Amundi
Tikehau Capital
Eurizon Fund Bond Aggregate RMB Class Z EUR Acc
Nordea 1 Global Climate and Environment Fund BI EUR
Fidelity World FAM L Acc
Morgan Stanley Investment Funds Global Opportunity Fund Z
FAM Global Premium Equities Fund Class L EUR Accumulation
Amundi Funds Strategic Bond E2 EUR (C)
SOCIETÀ
Anima SGR
PRODOTTI
Morgan Stanley Investment Funds Global Brands Fund A (USD)
Nordea 1 Stable Return Fund BP EUR
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GIOVANNI PAPINI Country Head UBS AM Italy
Sicurezza energetica e transizione verde: pensare a lungo termine
Gli esiti geopolitici sono difficil da prevedere, ma la guerra in Ucraina e l’estensione delle sanzioni globali contro la Russia continueranno probabilmente a trainare la volatilità nelle prossime settimane. Oltre alle preoccupazioni per la crisi umanitaria e la sicurezza alimentare globale derivanti dall’interruzione della fornitura di grano e delle materie prime agricole, l’aumento dei prezzi dell’energia nel bel mezzo dell’inverno europeo ha lasciato gli investitori a interrogarsi sulle implicazioni per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. I fattori fondamentali che alimentano il passaggio alla decarbonizzazione rimangono intatti e riteniamo che gli investitori debbano continuare ad adottare una visione a più lungo termine nella transizione energetica e sulla sostenibilità in senso più ampio. L’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina ha messo in luce le criticità legate ad un modello di business basato principalmente sui combustibili fossili. Basti pensare a tutte quelle aziende pesantemente colpite dal rapido aumento dei prezzi delle materie prime, fenomeno che ha visto una brusca impennata a seguito dello scoppio della guerra. In tal senso, questo conflitto potrebbe fare da catalizzatore per le società il cui modello di business dipende in maniera eccessiva dall’utilizzo di un numero limitato di fonti
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energetiche, incoraggiandole a gestire l’energia in modo più efficiente e spingendole a diversificare il proprio mix energetico, col fine ultimo di ridurre il consumo di materie prime e la potenziale esposizione a una regolamentazione sfavorevole nei confronti di chi emette CO2. Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha recentemente chiesto un’accelerazione della transizione verde come strumento per ridurre la dipendenza delle forniture di combustibili fossili dalla Russia e l’UE dovrebbe pubblicare prossimamente un piano dettagliato in materia di energia. Il piano dovrebbe includere orientamenti sulla diversificazione ulteriore del mix energetico europeo investendo in energia solare, eolica ed idroelettrica, favorendo l’utilizzo di tecnologie ecosostenibili all’interno di edifici e inf astrutture. La transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio è un traguardo non più solamente auspicabile ma necessario. Lo ha messo in evidenza ancora una volta il rapporto emesso dal Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (IPCC) il 28 febbraio. In questo documento, che valuta gli impatti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi, sulla biodiversità e sulle comunità a livello globale, 270 scienziati hanno stabilito la forte interdipendenza tra clima,
biodiversità e società. Sfortunatamente, il quadro descritto è fortemente preoccupante: l’impatto osservato dei cambiamenti climatici sembra peggiore di quanto previsto in precedenza in ogni singola regione del mondo. I dati che ci arrivano dall’Antartide confermano questo quadro: venerdì 18 marzo numerose stazioni metereologiche hanno registrato temperature inimmaginabili; in particolare il sito di Concordia, che si trova ad oltre 3200 metri di altitudine ha toccato i -12,2 gradi centigradi, un valore di circa 40 gradi superiore rispetto al normale Inoltre, non sorprende che il rapporto concluda dicendo che le zone più vulnerabili sono quelle caratterizzate da un maggiore grado di povertà, dove frequenti conflitti, un accesso limitato a servizi e risorse e la scarsa capacità di risposta dei governi non fanno altro che acuire le diffic tà. In conclusione, sebbene l’attuale conflitto russo-ucraino abbia portato instabilità nei mercati, riteniamo che i fattori fondamentali che alimentano il passaggio alla decarbonizzazione siano oggi ancora intatti, se non rafforzati L’incertezza di questo periodo non deve distogliere l’attenzione degli investitori dalla visione di lungo periodo, nonostante le difficoltà dettate dall’elevata volatilità che oggi caratterizza i mercati.
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PANORAMA RADAR
REGNO UNITO
AssetCo acquista boutique CANADA
Innocap cresce negli alternativi
Innocap Investment Management ha firmato un accordo in contanti per rilevare l’attività HedgeMark di BNY Mellon. HedgeMark offre una piattaforma di conti gestiti per hedge fund e servizi di analisi del rischio. Come parte dell’accordo, BNY Mellon acquisirà una partecipazione di minoranza nel business globale da 50 miliardi di dollari di Innocap.
Il gestore patrimoniale AssetCo ha comprato Revera Asset Management Limited per 2,8 milioni di sterline. L’operazione sarà finanziata con 1,9 milioni di sterline in contanti e il restante importo con l’emissione di nuove azioni. Revera è un gestore indipendente fondato nel 2003 con sede a Edimburgo e specializzato in azionario UK.
STATI UNITI
State Street punta sugli asset digitali
State Street Digital ha siglato un accordo con Copper.co, provider londinese di servizi di custodia di asset digitali e infrastrutture di trading per clienti istituzionali. State Street mira così a lanciare un’offerta di custodia di alcune delle criptovalute più attive e altri asset digitali.
MESSICO
Stratos compra gestore locale
La società di consulenza statunitense basata a Beachwood, Ohio, Stratos Wealth Holdings ha acquisito una quota di maggioranza del 50,1% in NSC Asesores, un gestore patrimoniale di Città del Messico con circa 4 miliardi di dollari di asset. Il management di NSC possiederà il 30% delle azioni, la banca svizzera Julius Baer il restante 19,9%.
FRANCIA
AXA IM punta sui mercati privati
AXA Investment Managers ha acquisito una quota di maggioranza in Capza, una boutique specializzata nei mercati privati. L’accordo è rivolto a dar vita a un importante attore del debito privato e private equity in Europa con focus sulle small e mid cap.
ACQUISIZIONI
STRATEG 10 FUNDSPEOPLE I APRILE
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SVIZZERA
COREA DEL SUD
J. Safra Sarasin si potenzia
La banca privata svizzera J. Safra Sarasin ha acquisito dalla lussemburghese Aabar Trading il 42,5% non ancora in suo possesso di Bank Zweiplus, ottenendo la piena proprietà della banca. Bank Zweiplus, che fornisce servizi di trading e di custodia, continuerà a operare come un’entità separata.
HONG KONG
Partenrship per clienti high-net
La società d’investimento DL Holdings ha firmato una partnership strategica di tre anni con la compagnia assicurativa YF Life per ampliare la gamma di prodotti per i clienti di fascia alta. Le due società lavoreranno congiuntamente allo sviluppo di una gamma di servizi non forniti dalle tradizionali banche private.
Arte digitale e NFT
La sudcoreana Hana Bank ha stretto un accordo con Seoul Action Blue, una casa d’aste online, per soddisfare la crescente domanda di asset alternativi. L’obiettivo è di sviluppare una nuova offerta di arte digitale, tra cui non-fungible token e piattaforme metaverso, rivolte alle nuove generazioni di investitori.
SINGAPORE
Nuovo accordo per BOS
Bank of Singapore (BOS) ha ceduto la gestione della sua piattaforma interna sui mercati privati da 2 miliardi di dollari a iCapital, piattaforma fintech con focus sugli investimenti alternativi. BOS manterrà la responsabilità della consulenza ai clienti e iCapital fornirà fondi personalizzati sui mercati privati.
AUSTRALIA
CBA riduce operazioni in Cina
Commonwealth Bank of Australia (CBA) sta cedendo il 10% della sua partecipazione del 15,6% nella China’s Bank of Hangzhou, del valore di 1,3 miliardi di dollari statunitensi. L’operazione è parte della strategia del più grande istituto di credito australiano di rifocalizzare il suo core business in patria.
EGICHE
In una fase di incertezza economica globale si conferma la vitalità dell’industria.
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Legg Mason Brandywine Global Income Optimiser Fund
Obbl Semp
Ogni portafoglio ha bisogno di una strategia difensiva. Ma questo non significa necessariamente scendere a compromessi sul rendimento. Il nostro Legg Mason Brandywine Global Income Optimiser Fund* può offrire un percorso più agevole, mirando a fornire un rendimento interessante e proteggendo al contempo dal rischio di ribasso. Per saperne di più franklintempleton.it
Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere una decisione finale di investimento.
*Legg Mason Brandywine Global Income Optimiser Fund è un comparto di Legg Mason Global Funds plc (“LMGF plc”), una società d’investimento di tipo aperto a capitale variabile, strutturata in organismo d’investimento collettivo in valori mobiliari (“OICVM”) e autorizzata in Irlanda dalla Banca Centrale d’Irlanda. Tutti gli investimenti comportano rischi. Il valore degli investimenti e qualsiasi reddito ricevuto da essi possono aumentare o diminuire e potresti recuperare meno di quanto hai investito. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Il presente materiale è puramente d’interesse generale e non deve essere interpretato come una consulenza di investimento individuale o una raccomandazione o sollecitazione ad acquistare o vendere azioni di nessuna delle gamme di fondi Franklin Templeton. Le sottoscrizioni di azioni del Fondo possono essere effettuate solo sulla base dell’attuale Prospetto del Fondo e, ove disponibile, del relativo Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (o qualsiasi altro documento di offerta pertinente), accompagnato dall’ultima relazione annuale FPI_061.indb 2
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c e r f r I F c S
©
bbligazionario? mpre!
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certificata disponibile e l’ultima relazione semestrale se pubblicata successivamente. Questi documenti possono essere trovati sul nostro sito Web all’indirizzo www.ftidocuments.com o possono essere ottenuti gratuitamente dal rappresentante FT locale. I documenti del Fondo sono disponibili in inglese, arabo, ceco, danese, olandese, estone, finlandese, francese, tedesco, greco, ungherese, islandese, italiano, lettone, lituano, norvegese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo e svedese. I comparti di FTIF sono notificati per la commercializzazione in più Stati membri dell’UE ai sensi della Direttiva UCITS. FTIF può revocare tali notifiche per qualsiasi classe di azioni e/o comparto in qualsiasi momento utilizzando la procedura contenuta nell’Articolo 93a della Direttiva OICVM. Pubblicato da Franklin Templeton International Services S.à r.l., Succursale Italiana − Corso Italia, 1 − 20122 Milano − Tel: +39 0285459 1 − Fax: +39 0285459 222. © 2022 Franklin Templeton. Tutti i diritti riservati.
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PANORAMA MOVIMENTI NELL’INDUSTRIA
ALESSANDRO ASPESI
Head of Italy, PGIM Investments
Un’altra società sceglie di consolidare il proprio business in Europa aprendo un ufficio in Italia. Questa volta si tratta di PGIM Investments, divisione impegnata nella distribuzione dei fondi di PGIM, che stabilisce la sua nuova casa a Milano, un mercato chiave sul fronte degli intermediari. La società ha nominato Alessandro Aspesi nel ruolo di head of Italy. L’ufficio di Milano avvierà la sua attività una volta ottenuta la necessaria autorizzazione dalle autorità di vigilanza italiane.
SILVIA ANSELMI
ETF Sales Specialist, Franklin Templeton
La casa di gestione di globale Franklin Templeton potenzia la sua struttura commerciale in Italia dedicata agli ETF con una nuova nomina. Silvia Anselmi entra nella società in qualità di ETF sales specialist. La professionista da gennaio è entrata in Franklin Templeton, presso l’ufficio di Milano, dove riporta a Demis Todeschini, senior ETF sales specialist. Nel suo ruolo, Anselmi è focalizzata sullo sviluppo della piattaforma Franklin LibertyShares UCITS ETF di Franklin Templeton in Italia.
ÁLVARO PERERA
Direttore Finanziario, Allfunds
Una nuova nomina per una posizione chiave in Allfunds. Si tratta di Álvaro Perera che è stato nominato direttore finanziario. Perera, finora direttore di FP&A e M&A, è stato un attore chiave nell’IPO di Allfunds ed è in azienda dal 2017. Il nuovo direttore finanziario prende il posto di Amaury Dauge, che ha annunciato la sua uscita alla fine dello scorso anno. Dauge e Perera lavoreranno insieme nelle prossime settimane per garantire una corretta transizione.
DA NON PERDERE tutte le nuove nomine su fundspeople.com/it
BREVI
SOPHIE DEL CAMPO
Responsabile Distribuzione Sud Europa, America Latina, US Offshore, Natixis IM Prosegue il percorso di rafforzamento di Natixis Investment Managers. La società di gestione ha nominato Sophie Del Campo responsabile della distribuzione per il Sud Europa, l’America Latina e gli US Offshore. Nel nuovo ruolo la professionista supervisionerà anche il mercato italiano. Resterà a Madrid e riporterà a Joseph Pinto, responsabile della distribuzione per Europa, America Latina, Medio Oriente e Asia Pacifico di Natixis IM.
DAVID DOWSETT
Global Head of Investments, GAM
David Dowsett entra in GAM come Global Head of Investments . Dowsett avrà il compito di guidare tutti i team di investimento della società e riferirà al CEO, Peter Sanderson. Juan Landazabal, attualmente Global Head of Trading, verrà promosso a Head of Investment Platform e riferirà a Dowsett. Contestualmente la società annuncia anche che Anthony Lawler, responsabile di GAM Systematic e delle attività multi-asset e Greg Clerkson, head of Discretionary Investments, hanno deciso di lasciare GAM.
n Piero Atella, Head of Infrastructure; Federico Favretto, Head of Private Debt, ACP SGR n Rossella Ferrini, Client Relationship Manager, IMPact SGR n Paolo Maria Cosmelli, divisione Wealth Management, Kairos Partners SGR n Omar Gallina, Direttore Amministrazione e Operations, CFO SIM n Fabrizio Ferri, Membro Non Esecutivo del CdA, ClubDeal SPA n Dermott Aspell, Senior Fixed Income Portfolio Manager; Marco Meijer, Fixed Income Portfolio Manager, MIFL n Colin Fitzgerald, Capo Distribuzione; Jo McCaff ey, Responsabile Prodotti; Filippo Rima, Responsabile Investimenti, Credit Suisse AM n Jörg Allenspach, Global Head of Private Assets Distribution, CANDRIAM n Pietro Gavazzoni, Executive Banker, Gruppo Banca Finint n Nadia Grant, Head of Global Equities, BNP Paribas AM n Konrad Kleinfeld, Head of Fixed Income Sales EMEA SSGA SPDR, State Street Global Advisors
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EMILIA MATEI Investment Analyst, Emerging Market Debt, abrdn
ESGP: un modello unico per investire nei mercati emergenti
Il nostro modello ESGP proprietario ci aiuta ad analizzare la performance delle obbligazioni sovrane di oltre 80 emittenti dei mercati emergenti sotto il profilo ambientale, sociale, di governance e politico (ESGP). L’aggiunta del fattore politico (P) nel modello di analisi riconosce la particolare importanza del contesto politico nella valutazione delle obbligazioni sovrane dei mercati emergenti. Siamo convinti che l’approccio dinamico e prospettico del nostro modello ESGP abbia un netto vantaggio rispetto agli approcci ESG convenzionali. INDICATORI E FONTI DEI DATI ESGP Attualmente, nove dei nostri indicatori ESGP sono allineati ai 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG’s) delle Nazioni Unite, ma intendiamo estendere la copertura degli SDG’s non appena saranno disponibili dati più affidabil e aggiornati. Il nostro approccio ESGP si articola in due parti. 1. Un modello quantitativo per generare un punteggio relativo compreso tra 0 e 100 per ciascun paese. 2. Grazie ad analisi qualitative individuiamo e assegniamo una “direzione di marcia” positiva, negativa o neutrale a ciascun paese. È importante tenere presente che si tratta di un giudizio prospettico, caratteristica che distingue il nostro modello da molti altri approcci ESG basati esclusivamente sui dati storici. I punteggi ESGP complessivi così calcolati contengono informazioni fondamentali per identificare fattori e trend di lungo termine e teniamo conto anche di eventuali distorsioni tra i paesi. La seguente tabella mostra gli indicatori che monitoriamo e le fonti dei dati utilizzati Il modello ESPG viene costantemente aggiornato e perfezionato in media due volte l’anno. Ad esempio, un cambiamento del contesto normativo può indurci a modificare la metodologia. Anche la pubblicazione di nuovi dati può comportare variazioni dei punteggi e dei giudizi sulla direzione di marcia, e di conseguenza la revisione dell’elenco dei paesi esclusi. Gli analisti devono anche saper prevedere quali cambiamenti potrebbero prodursi nei fattori ESGP. In altre parole, oltre a misurare i dati è necessario anche usare la capacità di giudizio. RICERCA E ANALISI FONDAMENTALE SOLIDE PER VALUTARE LA DIREZIONE DI MARCIA Per determinare la direzione di marcia utilizziamo la nostra ricerca e le nostre analisi ESGP interne, dal momento che molti indicatori ESG diventano disponibili solo a uno o due anni di distanza, per cui potrebbero non rispecchiare accuratamente la situazione attuale o i possibili sviluppi futuri. Ad esempio, cambiamenti recenti nel panorama politico possono influ -
Pilar
Environmental
Social
· SDG 3 Good health and wellbeing · SDG 4 Quality education · SDG 13 Climate Sustainable · SDG 5 Gender Equality Action Development ·S DG 9 Industry, innovation and · SDG 7 Affordable Goals infrastructure and clean energy · SDG 10 Reduced inequalities
Indicator 1
Air Pollution Source: World Bank
Indicator 2
Carbon Intnesity Source: Trucost
Indicator 3
Indicator 4
Indicator 5
Indicator 6 Indicator 7
Life Expectancy Source: World Bank
Governance ·S DG 16 Peace, justice and strong institutions · SDG 8 Decent work and economic growth
·S DG 16 Peace, justice and strong institutions
Voice and Accountability Source: World Bank
Corruption Perception Source: Transparency International
Government Effecti eness Source: World Bank Regulatory Mean Years os Schooling Quality Source: Human Development Report Source: World (UN Development program) Bank Rule of aw Gini Coefifcien Source: World Source: World Bank Bank Open Budget Index Gender Inequality Index Source: Source: Human Development Report International (UN Budget Partnership Quality of infrastructure Source: Global Competitiveness Index (World Economic Forum) Access to Electricity Source: World Bank Infant Mortality Source: World Bank
Politics
Political Stability Source: World Bank State Fragility Source: Fund for Peace Press Frredom Source: Reporters without Borders
Fonte: abrdn marzo 2022.
re sulla qualità degli strumenti istituzionali, o nuove politiche finalizzate al conseguimento di obiettivi climatici al vaglio da parte di un governo possono influire sulla crescita economica a lungo termine del paese. Per questo motivo l’integrazione dei dati degli indicatori con i risultati della nostra ricerca fondamentale interna ci permette di esprimere un giudizio maggiormente informato sul rischio politico e sulle relative opportunità . ENGAGEMENT L’engagement con tutti gli emittenti sovrani è un aspetto fondamentale della nostra analisi ESPG. Durante i roadshow e nelle riunioni mirate per gli investitori facciamo il possibile per discutere gli aspetti ESGP più importanti con alti funzionari governativi dei paesi emergenti, al fine di comprendere quali siano i piani di questi governi per affrontare le principali criticità individuate dalle nostre analisi. Nella seconda fase del processo di valutazione teniamo conto degli impegni presi per deter-
minare la direzione di marcia. Questi incontri regolari ci permettono spesso di ottenere informazioni inedite sulla capacità e la volontà di un determinato paese di affrontare importanti questioni ESGP. IL MODELLO ESGP E IL SUO RUOLO NEL PROCESSO DI INVESTIMENTO L’integrazione dei fattori ESGP nell’analisi fondamentale classica permette di valutare le obbligazioni sovrane dei mercati emergenti in un modo più olistico e, a nostro parere, più efficac nell’attenuare i rischi e migliorare i rendimenti. Il nostro modello ESGP dinamico e prospettico è una componente essenziale di questo processo.
Per maggiori informazioni sulla nascita del nostro modello ESGP, clicca qui: https://www.abrdn.com/en/asieurope/insights-thinking-aloud/article-page/an-esgp-framework-for-managing-risk-and-finding-o portunities-in-emerging-market-government-bonds
Le società menzionate sono state scelte solo per scopi esemplificativi, al fine di illustrare lo stile di gestione degli investimenti qui descritto. Ciò non rappresenta una raccomandazione d’investimento né un’indicazione della performance futura.
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PANORAMA BAROMETRO
MAPPA DELLA GESTIONE ITALIANA
IN ITALIA
GENNAIO 2022
DATI IN MILIONI DI EURO
IL BAROMETRO
SOCIETÀ GRUPPO GENERALI EURIZON (GRUPPO INTESA SANPAOLO) ANIMA HOLDING POSTE ITALIANE FIDEURAM (GRUPPO INTESA SANPAOLO) GRUPPO MEDIOLANUM GRUPPO AZIMUT ARCA CREDITO EMILIANO ICCREA GRUPPO CASSA CENTRALE BANCA GRUPPO MEDIOBANCA SELLA GRUPPO MONTEPASCHI GRUPPO ERSEL KAIROS PARTNERS GRUPPO BPER BANCA GRUPPO BANCO BPM GRUPPO BANCA IFIGEST ACOMEA
PAT. GESTITO
FONDI APERTI
GESTIONI DI PORTAFOGLIO RETAIL 6.751 13.392 1.239 0 40.806 562 5.319 0 6.794 2.527 6.418 4.969 4.109 3.025 1.852 1.504 4.267 2.548 2.038 43
GESTIONI DI PORTAFOGLIO ISTITUZIONALI 351.369 133.165 104.221 105.018 11.811 2.011 4.411 3.858 1.019 4.765 4.165 671 2.182 2.862 0 0 246 837 0 88
RACCOLTA NETTA
458.520 343.553 184.656 108.056 95.727 59.395 40.235 33.425 21.099 10.512 10.583 10.540 9.753 5.887 5.434 4.647 4.943 3.386 2.868 2.771
100.399 196.996 79.196 3.038 43.110 56.821 30.506 29.568 13.286 3.220 0 4.901 3.462 0 3.582 3.143 431 0 831 2.639
GRUPPO BANCA INTERMOBILIARE
1.136
75
1.144
816 939
246
CONSULTINVEST
185
20
11,3
974 823 490 364 621 181 141 88 1.421.953
57 304 490 49 338 152 141 69 578.484
842 348 0 0 0 29 0 19 109.832
75 170 0 315 283 0 0 0 733.637
-3,1 3,6 -0,9 -80,1 10,1 -97,9 1 -0,2 2.806
BANCA PROFILO BANCA FINNAT EURAMERICA GRUPPO CERESIO ITALIA FINANZIARIA INTERNAZIONALE EUREGIO PLUS ZENIT (PFM) (§) OREFICI AGORA TOTALE
2029,7 -266,40 179,30 -214,8 -139,40 103,8 -185,6 369,8 41,3 144,7 300,6 346 119,4 80,5 50,8 -107,6 76,1 28 -0,9 10,4 -3,1
MAPPA DELLA GESTIONE INTERNAZIONALE IN ITALIA SOCIETÀ AMUNDI GROUP (1) BLACKROCK IM (*) ALLIANZ AXA IM JP MORGAN AM MORGAN STANLEY PICTET AM (*) FIDELITY INTERNATIONAL (*) GRUPPO BNP PARIBAS INVESCO (*) GRUPPO DEUTSCHE BANK SCHRODERS UBS AM M&G INVESTMENTS FRANKLIN TEMPLETON INVESTMENTS (§) CREDIT SUISSE (*) GROUPAMA AM (^) STATE STREET GLOBAL ADVISORS CANDRIAM (*) BNY MELLON IM (*) STANDARD LIFE ABERDEEN PLC (*) AVIVA INVESTORS GLOBAL SERVICES (*) TOTALE
PAT. GESTITO 210.778 100.667 53.386 47.702 46.475 42.954 48.662 43.772 29.950 33.781 29.322 27.640 22.218 14.048 13.529 16.485 9.645 8.058 10.141 3.555 2.669 240 815.676
FONDI APERTI 123.713 91.451 15.518 15.705 46.475 42.772 48.662 43.772 22.917 33.781 25.055 26.946 20.118 14.048 12.376 4.736 1053 2.221 5.519 3.342 2.669 240 603.089
GESTIONI DI PORTAFOGLIO RETAIL 3.484 0 1.396 0 0 0 0 0 1.383 0 3.356 0 0 0 0 4.377 0 0 0 0 0 0 13.996
GESTIONI DI PORTAFOGLIO ISTITUZIONALI 83.581 9.217 36.472 31.997 0 181 0 0 5.650 0 910 694 2.100 0 1.153 7.372 8.592 5.837 4.622 213 0 0 198.591
RACCOLTA NETTA 808,30 ND -412,4 -75,4 150,1 -339 ND ND -472,2 ND 885,9 -6,9 299,1 126,9 20,6 ND 0 291,1 ND ND ND ND 1.276
Fonte: elaborazione propria sui dati Assogestioni ordinati per patrimonio gestito al netto dei fondi di gruppo. * Dati di patrimonio non aggiornati. § Raccolta netta parziale. ^ Raccolta netta parziale. Patrimonio parziale o parzialmente aggiornato. 1 Dal mese di dicembre i dati del Gruppo Amundi includono gli effetti dell’acquisizione di Lyxor.
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LA DIPENDENZA EUROPEA DAL GAS RUSSO
MICHAËL OBLIN, Head of Fixed Income Buy-Side Research, DPAM
Mercati finanziari, esponenti politici e tutti i cittadini dell’Unione sono sempre più preoccupati delle ripercussioni della crisi russo/ucraina sul gas utilizzato in Europa.
L’ACTION PLAN DELL’AGENZIA INTERNAZIONALE PER L’ENERGIA (IEA) Nel marzo 2022, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha presentato un piano in 10 punti che, oltre a sostituire i fornitori russi con gas da fonti alternative, incoraggia l’accelerazione di nuovi progetti energetici (in particolare eolico e solare), la massimizzazione dell’utilizzo delle fonti esistenti a bassa emissione di CO2 (bioenergia/nucleare) e l’efficientamento energetico di edifici e a livello industriale. L’effetto combinato di queste misure riduce la domanda europea di gas di circa 50 miliardi di m3 (cioè un terzo del suo consumo nel 2021) e rientra pienamente nella logica del Green Deal. Certo la dipendenza europea dal gas russo potrebbe essere ridotta più velocemente seguendo altre strade come un più intensivo utilizzo delle rimanenti centrali elettriche a carbone o del petrolio nelle centrali esisten-
ti. Tuttavia, tali scelte comprometterebbero significativamente i progressi compiuti in campo ambientale. IL CARBONE PUÒ SOSTITUIRE IL GAS RUSSO? Procurarsi il carbone sarebbe sia costoso che impegnativo, richiedendo un’inversione del declino della produzione interna europea associata a una crescita significativa delle importazioni. Il mercato globale rimane limitato a causa della mancanza di investimenti negli ultimi dieci anni. Potenziali esportatori di carbone sono l’Australia, il Sudafrica, la Colombia e gli Stati Uniti, tuttavia ognuno di questi Paesi dovrebbe aumentare la propria capacità produttiva, operazione non semplice nel breve termine. Infine, un aumento nella domanda e nell’uso del carbone avrebbe inevitabili ripercussioni sui prezzi con il rincaro dell’energia elettrica (a causa di una carenza di gas) come conseguenza diretta. IL GNL PUÒ SOSTITUIRE IL GAS RUSSO? L’Europa ha una quantità considerevole di gassificatori, in particolare in Spagna, Regno Unito, Italia, Francia e Turchia, che permettono di ritrasformare il gas naturale da liquefatto (GNL) alla sua forma gassosa iniziale. Questi impianti hanno funzionato a circa il 45% della capacità nel 2021, quando l’Europa ha importato 107 miliardi di metri cubi di GNL, 18 dei quali provenienti dalla Russia. Qualora dovessimo escludere le importazioni russe, resterebbe un’autonomia di quasi 150 miliardi di metri cubi. Tuttavia, la mancanza di impianti di stoccaggio adeguati a questi aumenti di volume, ad eccezione della Spagna, l’unico Paese con un’importante capacità di riserva, sono una problematica evidente. I mercati del gas rimangono rigidi e la capacità di liquefazione e di carico del GNL è limitata in tutto il mondo.
EU GAS IMPORTS FROM RUSSIA
production & pipeline imports • LNG imports • Fill storage to 90% • Existing policies • Domestic • Heat pumps, energy efficiency & temperature control • Low emission generation
L’ENERGIA NUCLEARE PUÒ SOSTITUIRE IL GAS RUSSO? Se è vero che il nucleare rappresenta circa il 25% del mix elettrico europeo e il 15% del fabbisogno energetico complessivo del continente, c’è un grande divario tra i singoli Paesi. Per esempio, la Francia ricava circa il 70% del suo fabbisogno di elettricità dal nucleare a differenza di Paesi come l’Italia, che ha chiuso tutte le sue centrali nel 1990, e la Germania, che punta a smantellare gli ultimi reattori entro il 2022. Il rinnovato dibattito sul nucleare in Europa, sostenuto da tesi a favore che ne sottolineano l’utilità in termini di diversificazione e transizione energetica, si scontra però con le lunghe tempistiche di costruzione di nuovi reattori (10 anni come minimo) e l’aumento previsto della domanda di elettricità nel prossimo decennio. E LE RINNOVABILI? Le principali implicazioni in termini di politica energetica per l’UE e gli altri Paesi europei saranno maggiormente rivolte all’aumento delle infrastrutture rinnovabili. Questo non solo perché la maggior parte delle energie rinnovabili è ora più economica di quella derivante da combustibili fossili o dal nucleare, ma anche grazie al fatto che l’Europa può installare abbastanza infrastrutture rinnovabili aggiuntive e sostituire l’intera dipendenza dalle importazioni dalla Russia. Tuttavia, non mancano ostacoli fondamentali come lunghi processi di pianificazione e di autorizzazione, limitazioni nelle catene di fornitura o l’aumento del costo delle materie prime (acciaio, pannelli solari, ecc.). In definitiva, la guerra russa in Ucraina ha messo in primo piano il “rischio di coda” della dipendenza europea dal gas russo. Adattarsi a questa situazione non sarà semplice e richiederà uno sforzo enorme (ma assolutamente necessario) da parte degli Stati, delle imprese e dei cittadini europei.
1. Fonte: Bloomberg, 8 Marzo 2022
La dipendenza dell’Europa dalle importazioni di gas da un Paese politicamente sensibile come la Russia non è di certo una novità. Tuttavia, l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari russe, ha maggiormente evidenziato questo perfetto esempio di “rischio di coda”. I progressi europei verso lo zero netto faranno diminuire l’uso e le importazioni di gas nel corso del tempo, ma la crisi solleva la questione specifica di come si possano limitare le attuali importazioni dalla Russia. Nel breve termine, l’uso da parte della Russia delle sue risorse di gas naturale come arma economica e politica dimostra che l’Europa deve agire rapidamente preparandosi ad un inverno 2023 che si prospetta molto incerto. Attualmente, l’UE sta lavorando a un piano per ridurre l’uso del gas russo di circa due terzi (circa 100 miliardi di metri cubi) nel 20221. Ma come può essere realizzato tutto ciò nella pratica?
LNG SUPPLY AND DEMAND IN EUROPE
• LNG supply • LNG demand ex Europe growth 750
160
700 650 BCM
BCM
120
80
600 550 500
40
450 400
0 2021
SUPPLY
GAS STORAGE
Fonte: Agenzia Internazionale per l’Energia, Marzo 2022
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DEMAND
WITHIN A YEAR
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
2030
Fonte: Cedigaz, Barclays Research, Marzo 2022
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PANORAMA BAROMETRO
EVOLUZIONE DI PATRIMONIO E RACCOLTA FONDI APERTI IN ITALIA GRUPPI ITALIANI
FONDI APERTI Dati al 31 dicembre 2021.
GRUPPI ESTERI
TOTALE
DIRITTO ITALIANO DIRITTO ESTERO
1.300.000
GRUPPI ESTERI
1.200.000
GRUPPI ITALIANI
1.100.000 1.000.000
599.199
900.000
PATRIMONIO
800.000 700.000 600.000 500.000 400.000
437.954
206.160
300.000 200.000 100.000
29.275
0
PATRIMONIO
30.000 25.000 20.000
8 317 RACCOLTA
15.000 10.000 5.000 0
4.684
-5.000
506
-10.000
-648
-15.000 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09 12
2016
2017
2018
2019
2020
RACCOLTA
2021
Fonte:
Fonte:
PATRIMONIO GESTITO IN FONDI APERTI
Dati al 31 gennaio 2022.
OBBLIGAZIONARI
433.859 367.028
AZIONARI FLESSIBILI
239.518
BILANCIATI MONETARI HEDGE
165.946 40.906
RACCOLTA NETTA IN FONDI APERTI
Dati al 31 gennaio 2022.
OBBLIGAZIONARI AZIONARI FLESSIBILI
1.387 -470
1.043
MONETARI HEDGE
Tutti i dati in milioni di euro.
3149 2.626
32
BILANCIATI
2.044
Fonte:
-1.376
239
1.943 2.557
-10 -51
GENNAIO-22
DICEMBRE-21
18 FUNDSPEOPLE I APRILE
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FEDERICO VALESI, Head of Credit, Quaestio Capital SGR
GIOVANNI LEGNANI, Institutional Sales, Quaestio Capital SGR
Come difendere la propria liquidità dall’inflazione
LO SCENARIO ECONOMICO ATTUALE La gestione della componente liquida del proprio patrimonio è una scelta di investimento a cui spesso non viene dato il giusto rilievo. Grazie alla gestione attiva, l’investimento della liquidità in eccesso può generare rendimenti sufficienti a proteggere il proprio potere d’acquisto, mentre tenerla parcheggiata sui conti correnti può essere una decisione costosa in termini reali. Se i nostri risparmi non sono remunerati - in assenza di deflazione - inevitabilmente si perderà potere d’acquisto; se la remunerazione è positiva, quasi sempre sarà insufficiente a mantenerlo intatto. Il mese di marzo 2022 è stato contraddistinto da forti rincari delle materie prime agricole e industriali e dalla corsa folle di gas naturale e petrolio a causa del conflitto in Ucraina, con le Banche Centrali pronte ad agire sui tassi d’interesse, rendendo ancora più importante il ruolo di una gestione attiva per la componente liquida del proprio patrimonio. LA SOLUZIONE DI QUAESTIO: GLOBAL ENHANCED CASH La volatilità dei mercati probabilmente rimarrà elevata nel corso dell’anno: mantenere liquida una quota parte del proprio patrimonio è auspicabile in periodi di così alta incertezza, tanto più ora che la correlazione tra azioni e obbligazioni governative è positiva. Al momento attuale l’inflazione però
è significativa e quindi il costo opportunità di mantenere la propria liquidità ferma sul conto corrente è ancora più penalizzante che nel recente passato. Il fondo Quaestio Global Enhanced Cash investe in un portafoglio obbligazionario a breve termine che, mantenendo un elevato livello di liquidità e liquidabilità, sia in grado di generare rendimenti positivi. Per questo motivo poniamo massima attenzione alla costruzione del portafoglio, dovendo bilanciare esigenze che spesso sono in contrasto tra di loro. Utilizziamo sempre una solida componente di obbligazioni governative, che in questo periodo vede una percentuale importante di bond inflation linked con una maturità entro i 12 mesi per catturare ulteriori sorprese all’insù dell’inflazione, senza essere fortemente penalizzati da un’eventuale brusca inversione di rotta di quest’ultima. La natura globale del nostro fondo ci permette di aver in particolare una forte esposizione al mercato americano, dove il fenomeno è più rilevante. Utilizziamo una strategia di copertura per non essere penalizzati eccessivamente dal rialzo dei tassi nominali. Un altro elemento caratteristico del fondo è che quest’anno stiamo aumentando considerevolmente l’esposizione alle obbligazioni a tasso variabile, incluse le cartolarizzazioni. In questo modo si riduce il rischio di tasso e prevediamo che questa componente
beneficerà molto rapidamente del rialzo dei tassi, in quanto la maggior parte di tali strumenti prevede un aggiustamento trimestrale del coupon legato all’andamento dei tassi. Inoltre, la componente di ABS, che può arrivare fino al 20% del fondo, offre rendimenti più elevati rispetto alle obbligazioni corporate di pari rating. Infine, sulla componente carry del fondo costituita sia da titoli finanziari, che da corporate privilegiamo il rischio di credito al rischio tasso d’interesse. Per affrontare periodi di alta volatilità la ricetta di questa componente del portafoglio è privilegiare i titoli che combinano bassa duration e rendimento elevato e che quindi presentano quello che in gergo si chiama elevato “breakeven”, vale a dire il livello al quale la perdita in conto capitale su un anno eguaglia il reddito da interessi. Maggiore è la cedola e più alta è la protezione. Una porzione cospicua di obbligazioni ad alto breakeven aiuta il fondo a sopportare meglio alti livelli di volatilità e fornire rendimenti positivi. In sostanza, Quaestio Global Enhanced Cash è una soluzione per questo particolare periodo storico: accompagna ad una elevata liquidabilità di portafoglio i benefici di una gestione sofisticata della liquidità. Il track record della strategia ha superato i 5 anni ed ha riconsegnato agli investitori un rendimento medio annuo superiore all’1%, con una volatilità inferiore all’1%.
Questa è una comunicazione di marketing. Nome completo del comparto: Quaestio Solutions Funds – Global Enhanced Cash. Fonte: Quaestio. Dati al 28.02.2022 se non diversamente indicato. Le previsioni, le proiezioni e gli obiettivi sono solo indicativi e non sono garantiti in alcun modo. Il valore degli investimenti ed il reddito da essi proveniente possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe non ricevere l’importo originariamente investito.
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PANORAMA BAROMETRO
EVOLUZIONE DI PATRIMONIO E RACCOLTA FONDI DELLE RETI DI CONSULENZA IN ITALIA DIRITTO ITALIANO
DIRITTO ESTERO
TOTALE
230.000
PATRIMONIO
172.500
115.000
57.500
0 3.000 2.000
RACCOLTA
1.000 0 -1.000 -2.000 -3.000
03
06
09
12
03
06
2016
09
12
03
2017
06
09
12
03
2018
06
09
12
2019
03
06
09
2020
12
03
06
09
12
2021 Dati al 31 dicembre 2021.
Fonte:
RISPARMIO GESTITO - DATI RETI DI CONSULENZA CONSISTENZE PATRIMONIALI ENTITÀ
TOTALE PATRIMONIO
FONDI E SICAV
GESTIONI PATRIMONIALI
PRODOTTI ASSICURATIVI/ PREVIDENZIALI
TOTALE RACCOLTA NETTA*
CONSULENTI FINANZIARI ABILITATI ALL'O.F.S.**
FIDEURAM - INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING S.p.A. (GRUPPO FIDEURAM)
96.871
32.011
30.896
33.964
222
3.580
INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING S.p.A. (GRUPPO FIDEURAM)
83.597
32.995
21.240
29.362
-12
1.082
BANCA MEDIOLANUM S.p.A. (GRUPPO MEDIOLANUM)
70.019
35.376
749
33.894
395
4.247
BANCA GENERALI S.p.A. (GRUPPO BANCA GENERALI)
59.437
23.418
8.521
27.498
99
2.172
ALLIANZ BANK FINANCIAL ADVISORS S.p.A. (GRUPPO ALLIANZ BANK)
54.533
18.427
640
35.466
451
2.143
FINECOBANK S.p.A. (GRUPPO FINECOBANK)
52.787
36.299
330
16.158
364
2.808
AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT (GRUPPO AZIMUT)
45.141
27.260
7.224
10.657
-210
1.848
SANPAOLO INVEST SIM S.p.A. (GRUPPO FIDEURAM)
24.370
7.873
8.378
8.119
68
1.165
CREDEM S.p.A. (GRUPPO CREDITO EMILIANO - CREDEM)
17.072
9.357
3.255
4.460
8
735
DEUTSCHE BANK S.p.A. - DB FINANCIAL ADVISORS (GRUPPO DEUTSCHE BANK)
15.560
9.092
1.249
5.219
96
1.082
BANCA EUROMOBILIARE S.p.A. (GRUPPO CREDITO EMILIANO - CREDEM)
9.016
4.682
2.260
2.074
10
388
IW BANK S.p.A. (GRUPPO UNIONE DI BANCHE ITALIANE)
6.749
5.116
283
1.350
4
622
BANCA WIDIBA S.p.A. (GRUPPO MONTE DEI PASCHI DI SIENA)
5.533
3.779
242
1.512
40
538
BNL - BNP PARIBAS - Life Banker (GRUPPO BNP PARIBAS)
6.175
3.398
129
2.648
47
600
CHEBANCA! S.p.A. (GRUPPO MEDIOBANCA)
4.905
3.561
116
1.228
50
502
CONSULTINVEST INVESTIMENTI SIM S.p.A. (GRUPPO CONSULTINVEST)
2.330
1.411
294
625
12
416
554.095
254.055
85.806
214.234
1.644
23.928
TOTALE
Fonte: Assoreti. Sono inclusi i fondi speculativi e fondi chiusi. Dati consistenze patrimoniali al 31 dicembre 2021, in milioni di euro. * Sono inclusi fondi e SICAV, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali. Dati al 31 gennaio 2022, in milioni di euro. ** Il dato si riferisce al numero di consulenti finanziari abilit ti all’offerta fuori sede con portafoglio > 0. Dati al 31 gennaio 2022.
20 FUNDSPEOPLE I APRILE
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PERCHÉ È IL MOMENTO DI INVESTIRE NEGLI ABS? Aegon European ABS Fund Aegon Asset Management è una società di gestione leader nell’offerta di titoli assetbacked (ABS) europei, ossia strumenti assistiti da una specifica garanzia. Investire negli ABS offre agli investitori l’opportunità di migliorare i rendimenti e la diversificazione del rischio all’interno del proprio portafoglio obbligazionario. I titoli ABS rappresentano uno strumento particolarmente interessante per gli investitori in quanto offrono: • Rendimenti interessanti • Diversificazione del rischio • Protezione dall’inflazione Il team dedicato, composto da 28 operatori specializzati in ABS, ha in gestione un patrimonio di circa 16,4 miliardi di euro a livello globale, di cui 8,2 in ABS europei (31 dicembre 2021). Find out more at www.aegonam.com/abs
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Riservato agli operatori qualificati. Non deve pertanto essere distribuito a investitori privati, i quali non devono fare assegnamento su di esso. Il principale rischio di questo prodotto è la perdita del capitale. Per informazioni più dettagliate sui rischi, si rimanda al Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KIID) e/o al Prospetto informativo o alla documentazione promozionale. AIM è il gestore e promotore degli investimenti per la ICAV. AIM è autorizzata e regolamentata dall’Autorità olandese per i mercati finanziari. Aegon Asset Management UK plc è un sub-promotore incaricato dalla ICAV. Aegon Asset Management UK plc è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority. Il Prospetto informativo, il Supplemento e i Documenti contenenti le informazioni chiave per gli investitori (KIID) per la ICAV sono consultabili gratuitamente sul nostro sito web: AdTrax: 4360445.1. www.aegonassetmanagement.nl/en/fundoverview/ucits.
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20 22
PANORAMA BAROMETRO
I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2022
Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: Società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.
Pictet-Global Megatrend Sel I USD MS INVF Global Opportunity Z Fidelity Global Dividend I-Acc-EUR Pictet - Global Envir Opps I EUR BGF World Healthscience A2 Pictet - Robotics I dy EUR Fidelity China Consumer Y-Acc-USD BGF World Technology E2 CPR Invest Glbl Dsrpt Opp R EUR Acc Vontobel Global Equity A USD MS INVF US Advantage I JPM China A-Share Opps C (acc) EUR Fidelity Global Technology Y-Dis-EUR Fidelity World A-Dis-EUR Invesco Glbl Consmr Trnds A USD Acc BGF Sustainable Energy A2 Nordea 1 - Global Climate & Envir BI EUR Franklin Technology A Acc USD MS INVF Asia Opportunity Z Pictet-Digital PUSD Pictet-Security I EUR Schroder ISF Glb Clmt Chg Eq C Acc EUR Fidelity Sust Water & Waste A Acc EUR BGF Next Generation Technology Z2 USD Amundi IS MSCI North America IE-C JPM Emerging Markets Equity A (dist) USD MS INVF US Growth I BGF Continental Eurp Flex E2 EUR
01 EQUITY
Pictet SmartCity I dm GBP Pictet-Water I EUR JPM Global Healthcare C (acc) USD Allianz Global Artfcl Intlgc AT EUR MS INVF Europe Opportunity Z Pictet-Clean Energy I USD BGF Future of Transport Z2 USD Amundi IS MSCI Europe IE-C Capital Group New Pers (LUX) ZL Amundi Fds Glb Ecology ESG A EUR C Eleva UCITS Eleva Eurp Sel I EUR acc AXA Rosenberg US Enh Idx Eq Alp A $ Acc JPM China A (dist) USD JPM US Select Equity A (acc) USD JPM US Value A (dist) GBP Fidelity Sust Cnsmr Brds A-Dis-EUR JPM Global Focus A (dist) EUR JPM US Technology A (dist) USD MS INVF Global Infrastructure Z DWS Invest Top Dividend FC Invesco Sus Pan Eurp Stu Eq C € Acc Franklin US Opportunities Z(acc)USD JPM Emerging Mkts Opps A (acc) USD Amundi Fds Pio US EqFundmGr M2 EUR C JPM Thematics Genetic Thrps C2 Acc USD MS INVF Global Quality Z Fidelity Glb Dmgrphcs Y-Acc-GBP Pictet-USA Index P USD GS Global CORE Eq E Acc EURClose BNP Paribas Climate Impact Privl C Pictet-Biotech PUSD Fidelity Global Health Care Y-Dis-EUR Vontobel mtx Sust EmMkts Ldrs G USD CPR Invest Climate Action I EUR Acc Wellington US Research Eq USD S Ac JPM Europe Equity Plus A perf (acc) EUR
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400 800 1.200 1.600 AXAWF Global Factors-Sust Eq I Cap EUR JPM Europe Select Equity A (acc) EUR JPM Pacific quity A (dist) USD BNP Paribas Euro Equity C C Fidelity Italy A-Dis-EUR CS (Lux) Security Equity CB USD Schroder ISF Glbl Sust Gr C Acc USD UBS (Lux) EF China Oppo(USD) Q USD acc JPM Europe Dynamic Techs Fd A (dist) EUR Pictet-Nutrition I EUR Pictet-Premium Brands I EUR Wellington Glbl Quality Gr USD S Ac MS INVF Emerging Leaders Equity A Fidelity Sustainable Asia Eq Y-Dis-USD Pictet-Timber I USD Vontobel Clean Technology I EUR T. Rowe Price Glb Foc Gr Eq I USD DWS Invest Global Infras FC Candriam Eqs L Em Mkts C EUR Cap Fidelity FAST Europe A-ACC-EUR Robeco BP US Premium Equities IH € T. Rowe Price EM Eq I USD Franklin Biotechnology Discv A(acc)USD Candriam Eqs L Eurp Innovt R EUR Cap BGF European Focus A2 Amundi Fds Eurp Eq Green Imp I EUR C Fidelity Glbl thmtc Oppos A-USD Invesco Japanese Eq Adv C JPY Acc Allianz Pet and Animal Wlb AT EUR Amundi Fds Pio US Eq Rsrch E2 EUR C Allianz Europe Equity Gr Sel IT EUR Amundi Inv US Equity X GS Europe CORE Equity A Inc EUR Amundi IS MSCI World IE-C Invesco Pan European Equity A EUR Acc Pictet - Quest Global Equities I EUR Allianz Global Sustainability IT EUR Amundi Fds SstTop Eurp Plyrs E2 EURC BGF European A2 Mirabaud Sustainable Glbl Fcs A USD Acc BNP Paribas China Eq Cl D Invesco Greater China Equity A USD Acc Fidelity Sst Fut Cnt I Acc EUR Nordea 1 - Emerging Stars Equity BI EUR Comgest Growth Europe EUR I Acc BNY Mellon Mobility Innovation USD E Acc CPR Invest Social Impact I EUR Acc JPM US Equity All Cap C (acc) USD BGF World Financials A2 JPM Global Select Equity A (acc) USD BNP Paribas US Growth Classic C BNY Mellon Dynamic U.S. Equity USD W Acc BNP Paribas Smart Food I Cap Janus Henderson Hrzn Euroland A2 EUR DNCA Invest SRI Europe Gr I EUR UBS (Lux) EF Greater China (USD) Q Mirova Global Sust Eq S1/A EUR NPF Schroder ISF Glb Div Mxmsr C Acc USD Invesco Asian Equity Z USD Acc DNCA Invest Beyond Global Leaders B EUR MFS Meridian European Research A1 EUR JPM Europe Strategic Growth A (dist) EUR Schroder ISF China Opps C Acc USD Allianz Euroland Equity Growth IT EUR GS US CORE Equity U Inc USD
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Fondi con più di 1,6 miliardi di asset in capo ai clienti italiani. Fonte: dati frutto di elaborazione propria del team di Analisi FundsPeople, svolta attraverso diverse piattaforme di distribuzione e società di gestione. I fondi appartenenti al gruppo Fixed Income includono anche i prodotti convertibili.
400 800 1.200 1.600 MS INVF Global Brands A USD
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FPI_061.indb 22
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I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2022
Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: Società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione. 400 800 1.200 1.600 Invesco Euro Equity C EUR Acc Amundi Fds Polen Cptl Glbl Gr I2 USD C Schroder ISF Japanese Eq A Dis AV JPM Global Dividend A (acc) USD Tendercapital Secular Euro Instl € Acc JPM US Growth A (dist) GBP
01 EQUITY
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400 800 1.200 1.600 PIMCO GIS Income Institutional USD Acc Fidelity Euro Short Term Bond Y-Acc-EUR Schroder ISF EURO Corp Bd I Acc EUR PIMCO Obbligazionario Prdnt Ins EUR Acc Nordea 1 - European Covered Bond BP EUR Invesco Global Ttl Ret EUR Bd Z EUR Acc Amundi Fds Glbl Aggt Bd I USD C MS INVF Global Fixed Income Opps Z JPM Global Bond Opps A (acc) USD BGF Euro Short Duration Bond A2 EUR BGF China Bond D3 USD PIMCO GIS Divers Inc Instl USD Acc Amundi Fds Strategic Bd E2 EUR C Nordea 1 - Low Dur Eurp Cov Bd BI EUR BNP Paribas Enhanced Bond 6M I C Fidelity European Hi Yld A-Dis-EUR
02 FIXED INCOME
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400 800 1.200 1.600 PIMCO GIS Cmdty Real Ret Instl USD Acc DPAM INVEST B Eqs NewGems Sust W Cap DPAM INVEST B Equities Euroland B Cap DPAM INVEST B Equities World Sust V Dis DPAM Equities L US SRI MSCI Index F Threadneedle(Lux)Pan Eurp ESGn Eqs W EUR Threadneedle (Lux) American W Threadneedle (Lux) Global Focus W Threadneedle (Lux) Pan Eurp SmCp Opps AE Threadneedle (Lux) Glb Smlr Coms AE Carmignac Investissement A EUR Acc THEAM Quant WldClmtCarbOffstPlnPrivl€Acc AB European Eq Ptf A Acc Aberdeen S Eu Sus n Res Inv Eq A Acc EUR Aberdeen S Asia Pac Eq A Acc USD Aberdeen S China A Share Eq I Acc EUR Aberdeen S NA SmComs I Acc USD
400 800 1.200 1.600 Amundi IS JP Morgan GBI Glbl Gvs IHE-C Schroder ISF EURO Govt Bd A Dis EUR AV Fidelity Glb Shrt Dur Inc A-MD-USD Amundi Fds Em Mkts Bd E2 EUR C Vontobel EURO Corporate Bond A EUR Pictet-EUR Short Term High Yield I EUR Fidelity Global Infl-Link Bd A-Acc-USD Fidelity China Govt Bd Y-MINC(G)-RMB Schroder ISF Strat Crdt C Acc GBP AXAWF Global Infl Sh Du Bds I Cap USD Nordea 1 - European Fincl Dbt BI EUR DWS Invest Euro Corporate Bds FC JPM Income A (acc) USD PIMCO GIS Glb Real Rt Ins USD CcyExpsAcc Carmignac Pf Sécurité FW EUR Acc Amundi Fds Pio Strat Inc A USD C Allianz Euro Credit SRI I EUR Fidelity Global Bond Y-Acc-USD MS INVF Euro Corporate Bond I Invesco Euro Short Term Bond Z EUR Acc Amundi IS JP Morgan EMU Govies IE-C CamGestion Oblifl xible Franklin Glbl Convert Secs A(acc)USD DWS Invest Euro-Gov Bonds FC Janus Henderson Hrzn Euro Corp Bd I2 EUR Fidelity US High Yield A-Dis-USD Robeco Financial Institutions Bds I € PIMCO GIS Capital Scs Admin USD Inc Schroder ISF Glb Convert Bd C Acc USD JPM Global Convert (EUR) A (dist) EUR Schroder ISF EURO Crdt Convct I Acc EUR Stt Strt Glbl Trs Bd Idx I USD Acc AXAWF Global Infl Bds I Cap EUR Invesco Euro Bond Z EUR Acc Neuberger Berman EM DbtHrdCcy USD I C MS INVF Global Bond I JPM Global High Yield Bond C (acc) EURH AXAWF Euro Credit Plus A Cap EUR AXAWF Global Strategic Bds I Cap EUR H NN (L) US Credit P Cap USD Fidelity Sust Strat Bd Y-Acc-EUR H Fidelity China RMB Bond A-Acc-RMB Jupiter Dynamic Bond I EUR Q Inc PIMCO GIS Euro Income Bond Instl EUR Inc
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Fidelity Euro Corporate Bond Y-Acc-EUR BNP Paribas Green Bd I Cap Schroder ISF EURO Hi Yld C Acc EUR Amundi Fds Global Corp Bd I USD C UBS (Lux) BF Euro Hi Yld € Q Amundi Fds Optimal Yld S/T I2 EUR C Invesco Global Inv Grd CorpBd C USD AD JPM Flexible Credit A (acc) USD Candriam Bds Euro High Yld R EUR Cap Capital Group Euro Bond (LUX) B Fidelity Asian Bond Y-Acc-USD DWS Invest ESG Euro Bonds (Short) FC AXAWF Global High Yield Bds F Dis EUR H Nordea 1 - European Cross Credit BI EUR AXAWF Euro Credit Short Dur I Cap EUR GS Em Mkts Dbt A Acc USD Amundi Fds Euro Corp Bd I EUR C PIMCO GIS Em Mkts Bd Instl USD Acc BGF Global High Yield Bond C1 USD Amundi Fds Em Mkts S/T Bd M2 EUR C AXAWF Euro Government Bonds I Cap EUR BlueBay Investment Grade Bd B EUR PIMCO GIS Euro Bond Instl EUR Inc MS INVF European HY Bd I BNP Paribas Euro Corporate Bd C C Pictet-EUR Government Bonds P dy Amundi Fds Euro Aggt Bd F2 EUR C JPM Global Government Bond A (acc) EUR Candriam Sst Bd Glbl Hi Yld C € Acc BSF Fixed Income Credit Str I2 EUR Acc Schroder ISF Glbl Corp Bd A Dis MV Fidelity US Dollar Bond A-Dis-USD PIMCO GIS Ttl Ret Bd Instl USD Acc EdR SICAV Financial Bonds I EUR Neuberger Berman Ultr S/T Er Bd I EURAcc Pictet-Chinese Local Currency Debt I EUR Fidelity Asian High Yield A-Acc-EUR Janus Henderson Hrzn Euro HY Bd I2 EUR Nordea 1 - Flexible Fixed Income BI EUR DWS Invest Short Duration Credit FC Neuberger Berman Corp Hyb Bd EUR I5 Acc HSBC GIF Euro High Yield Bond AD BlueBay Inv Grd Euro Aggt Bd I EUR Allianz Advcd Fxd Inc S/D W EUR
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APRILE I FUNDSPEOPLE 23
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20 22
PANORAMA BAROMETRO
I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2022
Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: Società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.
02 FIXED INCOME
400 800 1.200 1.600
■■■ ■■■ UBS (Lux) BS China Fxd Inc ¥ Q acc UBAM Global High Yield Solution IHC CHF ■ ■ ■ ■■■ Pictet-EUR Short Mid-Term Bonds I ■■■ Candriam Bds Crdt Opps I EUR Cap ■■■ AXAIMFIIS US Short Dur HY A Cap USD ■■■ NN (L) Green Bond I Cap EUR ■■■ M&G (Lux) Glb Macro Bd A EUR Acc ■■■ JPM US Aggregate Bond A (dist) USD ■■■ Templeton Emerging Mkts Bd A(Qdis)USD ■■ MS INVF Emerging Mkts Corp Debt Z ■■ Vontobel TwentyFour StratInc HI Hdg EUR ■■ Pictet-Emerging Corporate Bds I USD ■■ JPM Income Opp A perf (acc) EURH Amundi IS EURO Corporates ETF DR EUR C ■ ■ ■■ Fidelity Global Income A-Acc-USD ■■ UBS (Lux) BS Global Dyn $ Q-acc ■■ BNP Paribas Sust Euro Bd I Cap ■■ JPM Emerg Mkts Corp Bd A (acc) USD ■■ Amundi Fds Euro Govt Bd A EUR C ■■ Allianz Credit Opportunities IT13 EUR ■■ Tendercapital Glb Bd Shrt DurInstl€AccAI SWC (LU) BF Responsible COCO DTH CHF ■ ■ ■■ Mirabaud Sust Convert Glbl A USD Acc Muzinich Glbl Shrt DurInvmtGrdHEURIncFdr ■ ■ ■■ Amundi Fds Euro HY Bd I EUR C ■■ UniInstitutional Euro Reserve Plus ■■ Vontobel Bond Global Aggt AH Hdg USD ■■ BGF Emerging Markets Corp Bd I2 USD ■■ UBAM Global Convertible Bond IC EUR ■■ GAM Star Credit Opps (EUR) AQ EUR Inc ■■ LO Funds Convertible Bond EUR RA BNY Mellon US Muncpl Infras Dbt USD WAcc ■ ■ ■■ Pictet-EUR Corporate Bonds P JPM Emerg Mkts Lcl Ccy Dbt A (acc) USD
400 800 1.200 1.600 Invesco Pan European Hi Inc Z EUR Acc JPM Global Income A (div) EUR Fidelity Glb MA Gr & Inc A-Acc-EUR Pictet-Multi Asset Global Opps I EUR MS INVF Global Bal Rsk Contr FOF A
03 MULTI-ASSET / ALTERNATIVE
BGF ESG Multi-Asset E2 EUR Amundi Fds Global MA Cnsrv M2 EUR C M&G (Lux) Optimal Income A EUR Acc BGF Global Allocation A2 Nordea 1 - Stable Return BP EUR Janus Henderson Balanced A2 USD PIMCO GIS Dyn Mlt-Asst Instl EUR Acc Invesco Global Income Z EUR AD-GI JPM Global Macro Opps A (acc) EUR JPM Global Balanced A (acc) EUR JPM Global Income Cnsrv C (acc) EUR Nordea 1 - Alpha 10 MA Fd BI EUR Amundi Fds Abs Ret MS M2 EUR C First Eagle Amundi Income Builder IU-QD Amundi Fds Mlt Asst Sust Fut M EUR C Nordea 1 - Alpha 15 MA Fd BI EUR CPR Invest Smart Trends I EUR Acc Invesco Balanced-Risk Allc Z EUR Acc BGF Global Multi-Asset Inc A2 Allianz Capital Plus WT EUR Carmignac Patrimoine A EUR Acc Amundi Fds Multi-Strat Gr M2 EUR C DWS Concept Kaldemorgen EUR SC
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400 800 1.200 1.600
■■ PIMCO GIS Global Bond ESG Instl EURH Acc ■ ■ ■■ Mirabaud Global Strategic Bd A USD Acc ■■ Nordea 1 - European Covered Bd Op X EUR ■■ Invesco Emer Mkt Lcl Dbt S EUR Acc ■■ Janus Henderson Hrzn Glb HY Bd I2 USD ■■ EdRF Bond Allocation I EUR Acc ■■ JPM Emerging Markets Debt A (dist) EURH ■■ M&G (Lux) Em Mkts Bd C USD Acc ■■ Muzinich Firstlight Md Mk ELTIF SICAV A ASIProgettoObbligazionarioEmergentiEEURC ■ ■ ■■ R-co Conviction Credit Euro C EUR ■■ RAM (Lux) Tactical Glb Bd Total Rtrn E ■■ PIMCO GIS Em Mkts Bd ESG Ins USD Acc ■■ PIMCO GIS Glb Bd Instl USD Acc PIMCO GlInGd Crdt H InstlUSDCcyExpsAcc ■ ■ ■■ PIMCO GIS Glb Lw Dur Rl Rt Ins USD Acc ■■ PIMCO GIS Emerg Lcl Bd Instl USD Acc ■■ Lazard Convertible Global PC EUR ■■ Lazard Capital Fi SRI PVC EUR ■■ Lazard Credit Fi SRI PVC EUR ■■ Man GLG Hi Yld Opps DE I EUR Acc ■■ FvS Bond Opportunities EUR I DPAM L Bonds Emerging Markets Sust F EUR ■ ■ ■■ Threadneedle (Lux) European Strat Bd AE ■■ Carmignac Pf Flexible Bond F EUR Acc ■■ Carmignac Pf Global Bond A EUR Acc ■■ AB European Income I Inc ■■ AB Sustainable Glbl Tmtc Cdt SI EUR Acc ■■ Aberdeen S SelEuro HYBd A Acc EUR ■■ Aberdeen S Sel EM Bd A Acc USD ■■ Aberdeen S EM Corp Bd A Acc USD ■■ Aberdeen S Frntr Mkts Bd A Acc USD JPM Global Strat Bd A perf (acc) USD
400 800 1.200 1.600 BNP Paribas Sust Mul Ast Bal Cl Acc First Eagle Amundi International AU-C BNP Paribas Sust Mul Ast Sty Cl Inc Allianz Income and Growth I H2 EUR JPM Global Multi Strategy Inc A (div)EUR Allianz Strategy 50 WT EUR Amundi Fds Euro MA Trgt Inc M2 EUR QTI D BGF ESG Global Conservative Inc I2 EUR Amundi Inv Optimiser H EUR ND MS INVF Global Balanced Z Allianz Dyn MltAst Stgy SRI15 IT EUR M&G (Lux) Dynamic Allocation A EUR Acc Amundi Inv Dynamic Allocation H EUR ND Amundi Fds Global Mlt-Asst E2 EUR C BSF Global Event Driven Z2 USD Amundi Fds Mlt Asst Rl Ret I EUR C Raiffeisen Nachhaltigkeit Div I VT BSF European Select Strategies I4 EUR BNY Mellon Glbl Rl Ret (EUR) W Acc BNP Paribas Sust Mul Ast Gr Cl Acc Capital Group Glob Alloc (LUX) Z Amundi Inv Multi Asst Teodorico I € QDis Schroder ISF Glbl MA Inc C Acc USD DWS Invest Multi Opportunities EUR LC M&G (Lux) Income Allocation A EUR Acc Amundi Fds Pio Inc Opps I2 USD C Fidelity European Multi Asset Inc A-Dis€ MFS Meridian Prudent Wealth I1 USD
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400 800 1.200 1.600 BSF European Absolute Return D2 EUR BSF Dynamic Diversified Growth I2 EUR Allianz Dyn MltAst Stgy SRI50 AT EUR BNP Paribas Target Risk Balanced Cl R Vontobel Multi Asset Defensive E EUR JPM Total Emerging Mkts Inc A (acc) EUR ASI Progetto Sviluppo Oriente EEURC Franklin K2 Alt Strats A(acc)USD M&G (Lux) Conservative Allc A EUR Acc AXAWF Global Optimal Income I Cap EUR SWC (LU) PF Sust Balanced (EUR) DA Franklin Income A(Mdis)USD Amundi Inv Tactical Allc Pillar M EUR ND ASI Progetto Sviluppo Globale E EUR NA Amundi Inv Tactical Ptf Inc M EUR MGI ND DWS Multi Asset PIR LC db AM DWS StepIn Global Eqs Evolut LC MS INVF Global Balanced Income Z Invesco Global Targeted Ret Z EUR Acc R-co Valor C EUR PIMCO GIS Strategic Inc Inst USD Acc PIMCO GIS Glb Cr Ast Allc Instl USD Acc Man AHL TargetRisk I USD Man GLG Alpha Select Alt ILH EUR Man GLG Event Driven Alternative IN USD FvS Multiple Opportunities II IT
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Fondi con più di 1,6 miliardi di asset in capo ai clienti italiani. Fonte: dati frutto di elaborazione propria del team di Analisi FundsPeople, svolta attraverso diverse piattaforme di distribuzione e società di gestione. I fondi appartenenti al gruppo Fixed Income includono anche i prodotti convertibili.
400 800 1.200 1.600
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24 FUNDSPEOPLE I APRILE
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22/3/22 19:14
PUNTA IN ALTO CON L’HIGH YIELD HORIZON EURO HIGH YIELD BOND FUND HORIZON GLOBAL HIGH YIELD BOND FUND
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Gestione attiva che si adatta alle condizioni economiche Team globale ispirato alla ricerca per massimizzare la generazione di idee Attenta gestione del rischio che cerca di evitare i default
Scopri in che modo Janus Henderson cerca di aiutarti a cogliere le migliori opportunità corrette per il rischio per creare un portafoglio diversificato di obbligazioni high yield.
janushenderson.com/it/highyield Per investitori professionali. Comunicazione di marketing. Capitale a rischio. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Niente in questo annuncio deve essere interpretato come un consiglio. Questo annuncio non è una raccomandazione per la vendita, l’acquisto o qualsiasi investimento. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento. Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Henderson Management S.A. Pubblicato in Europa da Janus Henderson Investors. Gli investimenti sottostanti di questo prodotto Ćnanziario (denominato il “Fondo”) non tengono conto dei criteri UE per le attività economiche ecosostenibili. Sebbene l’analisi dei fattori ESG costituisca parte integrante delle risorse d’investimento del Gestore degli investimenti, quest’ultimo non massimizza l’allineamento del portafoglio ai rischi connessi alla sostenibilità come obiettivo a sé stante né attribuisce con precisione l’impatto dei fattori ESG sui rendimenti del Fondo. Il Gestore degli investimenti non tiene conto delle conseguenze negative delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità stabiliti dal SFDR relativamente al Fondo perché il Fondo non rientra nelle definizioni di cui all’Articolo 9 e all’Articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088. Pubblicato in Europa da Janus Henderson Investors. Janus Henderson Investors è la denominazione con cui Henderson Global Investors Limited (reg. n. 906355) (registrata in Inghilterra e nel Galles al 201 Bishopsgate, Londra EC2M 3AE e regolamentata dalla Financial Conduct Authority) e Henderson Management S.A. (reg. n. B22848, 2 Rue de Bitbourg, L-1273, Lussemburgo, regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier) forniscono prodotti e servizi di investimento. La sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in italiano presso www.janushenderson.com/summary-of-investors-rights-italian. Henderson Management SA può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d’investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Janus Henderson, Janus e Henderson sono marchi commerciali di Janus Henderson Group plc o di una delle sue società controllate. © Janus Henderson Group plc. 117851/0222
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TENDENZE IN PRIMO PIANO di Silvia Ragusa
FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022
L’IMPORTANZA DI ESSERE (ANCHE) SOSTENIBILI Quanti sono i fondi con il Rating FundsPeople 2022 ad avere anche cinque globi Morningstar? Abbiamo condotto un’analisi incrociata per rispondere a questa domanda. Dei 1.187 fondi premiati dal nostro team di Analisi, solo 148 prodotti soddisfano i requisiti di entrambi i rating.
M
an mano che l’investimento sostenibile è diventata una pratica comune, il numero dei fondi tradizionali che hanno assunto l’acronimo ESG è cresciuto a dismisura. Prendiamo, ad esempio, l’introduzione del regolamento SFDR. Dal 10 marzo 2021 (un anno fa insomma), il fenomeno è stato più ampio, circa il doppio, rispetto al 2020. Secondo Morningstar, a fine dicembre 2021 il patrimonio nei fondi articolo 8 e 9 aveva superato i 4 mila miliardi di euro pari ad una quota di mercato del 42,4% dell’intero universo europeo. Di questo passo ben presto la metà degli asset complessivi sarà sostenibile. Se non lo è già adesso.
QUALCHE NUMERO
Nel mondo si stima ci siano 5.932 fondi, di cui il 75% domiciliato nel Vecchio continente e solo il 9% negli Stati Uniti (sempre secondo i dati Morningstar sugli investimenti so-
stenibili). L’universo ESG mondiale ha un patrimonio di 2,4 mila miliardi di euro, di cui l’81% è allocato in Europa e il 13% oltre oceano. Sappiamo, infatti, che gli investitori europei sono molto più attenti a questi prodotti rispetto a quelli di altre regioni geografiche. Nel quarto trimestre 2021, queste strategie hanno attratto quasi 100 miliardi di euro solo in Europa. Su dodici mesi, il dato sale a 414 miliardi netti, con un incremento del 63% rispetto a fine 2020. Numeri destinati a crescere, anche grazie agli aggiornamenti regolamentari, come ad esempio le modi che alla MiFID II: presto i consulenti finanziari dovranno rispondere sulla preferenza in tema di sostenibilità dei loro clienti.
L’ANALISI INCROCIATA
Fatte le premesse, segue l’analisi. Parte da questa evidenza di fondo (investire sostenibile) l’idea di combinare la metodologia per l’assegnazione del Morningstar Sustaina-
26 FUNDSPEOPLE I APRILE
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FONDI SOSTENIBILI* CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 (Iº PARTE) FONDO
ABN AMRO Funds Parnassus US Sustainable Equities Aberdeen Standard SICAV I Eu. Sustainable and Resp. Invest. Equity Fund Aberdeen Standard SICAV I Asia Pacific quity Fund Acatis Gané Value Event Fonds AB SICAV I International Health Care Portfolio AB SICAV I Sustainable US Thematic Portfolio Allianz Global Investors Fund Allianz Euroland Equity Growth Allianz Global Investors Fund Allianz Dynamic Multi Asset Strategy SRI 50 Allianz Global Investors Fund Allianz Global Sustainability Allianz Global Investors Fund Allianz Europe Equity Growth Select Allianz Valeurs Durables Amundi Index Solutions Amundi MSCI Europe SRI PAB Amundi Investment Funds Dynamic Allocation Fund Amundi Funds Polen Capital Global Growth Amundi Soluzioni Italia Progetto Azione Sostenibile (II) Amundi Funds Global Ecology ESG ANIMA Star High Potential Europe Anima Alto Potenziale Europa Artisan Partners Global Funds plc Artisan US Focus Fund Aviva Investors Global Equity Endurance Fund AXA World Funds ACT Eurozone Impact BL Global Flexible USD Investiper Etico Bilanciato LUX IM ESG Generali Investments Diversified trategy LUX IM ESG Ambienta Alpha Green LUX IM ESG Vontobel Millennial BlackRock Global Funds Euro Markets Fund BlackRock Global Funds Sustainable Energy Fund BlackRock Global Funds European Focus Fund BlackRock Global Funds European Fund BlackRock Global Funds Circular Economy Fund BNP Paribas Funds Sustainable Multi Asset Stability BNP Paribas Funds Green Bond BNP Paribas Funds Global Environment BNP Paribas Funds US Growth BNP Paribas Easy MSCI Europe SRI S Series PAB 5% Capped Indosuez Funds America Small & Mid Caps Candriam Sustainable Equity EMU Edgewood L Select US Select Growth Magna Umbrella Fund plc Fiera Capital Global Equity Fund Fiera Capital US Equity Fund Threadneedle (Lux) European Select Threadneedle (Lux) Global Focus Threadneedle European Select Fund Threadneedle Pan European Focus Fund Comgest Growth Asia CPR Invest Social Impact DPAM CAPITAL B Equities US Dividend Sustainable DPAM HORIZON B Active Strategy DPAM INVEST B Equities World Sustainable DPAM Equities L EMU SRI MSCI Index DPAM Equities L US SRI MSCI Index DPAM Equities L World SRI MSCI Index DWS Invest ESG Equity Income DWS Strategic ESG Allocation Dynamic Eleva UCITS Fund Fonds Eleva Leaders Small & Mid Cap Europe E.I. Sturdza Funds plc Sturdza Family Fund ERSTE Responsible Stock Global Eurizon Azionario Internazionale Etico Eurizon AM Sicav Social 4 Future Eurizon AM Sicav Social 4 Planet Fidelity Funds European Dynamic Growth Fund Fidelity Funds Sustainable Eurozone Equity Fund Fidelity Funds Iberia Fund Fidelity Active Strategy FAST Europe Fund Fidelity Funds Global Dividend Fund Fidelity Funds Global Health Care Fund Fidelity Funds Global Equity Income Fund Fidelity Funds Emerging Markets Focus Fund Fidelity Funds Asia Pacific Opportunities Fund Fidelity Globa l Dividend FAM Fund
SOCIETÀ
ABN AMRO abrdn abrdn Acatis AllianceBernstein AllianceBernstein Allianz Global Investors Allianz Global Investors Allianz Global Investors Allianz Global Investors Allianz Global Investors Amundi Amundi Amundi Amundi Amundi Anima SGR Anima SGR Artisan Partners Aviva Investors AXA IM Banque de Luxembourg Investments BCC Risparmio&Previdenza Banca Generali Banca Generali Banca Generali BlackRock BlackRock BlackRock BlackRock BlackRock BNP Paribas AM BNP Paribas AM BNP Paribas AM BNP Paribas AM BNP Paribas AM Credit Agricole CANDRIAM Carne Charlemagne Capital Charlemagne Capital Columbia Threadneedle Investments Columbia Threadneedle Investments Columbia Threadneedle Investments Columbia Threadneedle Investments Comgest CPR AM DPAM DPAM DPAM DPAM DPAM DPAM DWS DWS Eleva Capital Eric Sturdza Erste Group Eurizon Capital SGR Eurizon Capital SGR Eurizon Capital SGR Fidelity International Fidelity International Fidelity International Fidelity International Fidelity International Fidelity International Fidelity International Fidelity International Fidelity International Fineco AM DAC
Fonte: Elaborazione propria, base dati Morningstar al 31 gennaio 2022. La tabella continua a pagina 28. (*) Prodotti che hanno ottenuto il rating massimo “High” - Morningstar Sustainability Rating.
SOCIETÀ CON IL MAGGIOR NUMERO DI FONDI SOSTENIBILI* E RATING FUNDSPEOPLE 2022 SOCIETÀ
Fidelity International Pictet AM DPAM JP Morgan AM Nordea AM Allianz Global Investors Amundi BlackRock BNP Paribas AM Columbia Threadneedle ODDO BHF AM Robeco Banca Generali Eurizon Capital SGR Morgan Stanley IM Natixis IM Schroders abrdn AllianceBernstein Anima SGR Charlemagne Capital DWS Franklin Templeton Generali Investements Mediolanum Gestione Fondi SGR Mirabaud AM NEAM Nomura Raiffeisen CM Swisscanto AM Vontobel AM ABN AMRO Acatis Artisan Partners Aviva Investors AXA IM Banque de Luxembourg Investments BCC Risparmio&Previdenza Credit Agricole CANDRIAM Carne Comgest CPR AM Eleva Capital Eric Sturdza Erste Group Fineco AM DAC First Sentier Investors Flossbach von Storch GAM Investments Groupama AM HSBC Global AM Janus Henderson Investors KBA Consulting Lemanik AM Man Group MFS IM Ninety One Nuveen SEB Seilern IM SPARX Sycomore AM T. Rowe Price UBP Union Investment UTI International Wellington Management
NUMERO DI FONDI
9 9 6 6 6 5 5 5 5 4 4 4 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
Fonte: Elaborazione propria sulla base dei dati Morningstar al 31 gennaio 2022. (*) Prodotti che hanno ottenuto il rating massimo “High” - Morningstar Sustainability Rating.
APRILE I FUNDSPEOPLE 27
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TENDENZE IN PRIMO PIANO
FONDI SOSTENIBILI* CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 (IIº PARTE) FONDO
NEL QUARTO TRIMESTRE 2021, I FONDI SOSTENIBILI HANNO ATTRATTO QUASI 100 MILIARDI DI EURO SOLO IN EUROPA. IN UN ANNO IL DATO SALE A 414 MILIARDI NETTI bility Rating con quella del team di Analisi FundsPeople per l’assegnazione dei nostri rating proprietari. In soldoni, quali e quanti sono i fondi con il Rating FundsPeople 2022 ad avere anche cinque globi Morningstar? Facciamo un passo indietro: il Morningstar Sustainability Rating è uno strumento strumento di supporto agli investitori per valutare i comparti in base ai criteri ESG (Environmental, Social and Governance), lanciato nel 2016. La società calcola il rating partendo dall’analisi dei titoli sottostanti e dalla ricerca e valutazione ESG delle società. Aggiornato nel 2019, ha portato al centro della valutazione anche il rischio ESG calcolato da Sustainalytics per ciascuna azienda. Sui Rating FundsPeople abbiamo detto molto negli ultimi numeri (e per maggiori informazioni rimando alla nostra pagina web o alla sezione Ranking di questo numero). Si tratta di prodotti che hanno raccolto il favore delgoi analisti, sono campioni
Stewart Investors Global Emerging Markets Sustainability Fund Flossbach von Storch Global Emerging Markets Equities Legg Mason Martin Currie European Unconstrained Fund Legg Mason ClearBridge US Equity Sustainability Leaders Fund Multicooperation SICAV Julius Baer Global Excellence Equity Generali Investments SICAV SRI World Equity Fondo Alto ESG Internazionale Azionario Groupama Convertibles HSBC Global Investment Funds Euroland Growth Janus Henderson Absolute Return Fund JPMorgan Funds Pacific quity Fund JPMorgan Funds Japan Equity Fund JPMorgan Funds Europe Dynamic Technologies Fund JPMorgan Funds Emerging Markets Dividend Fund JPMorgan Funds Greater China Fund JPMorgan Funds US Hedged Equity Fund BMO Real Estate Equity Market Neutral Fund Macquarie Sust. Emerging Markets LC Bond Fund Man GLG Event Driven Alternative Fund Mediolanum Best Brands Socially Responsible Collection Mediolanum Challenge Provident 5 MFS Meridian Funds Prudent Wealth Fund Mirabaud Sustainable Global High Dividend Mirabaud Sustainable Global Focus Morgan Stanley Investment Funds Global Quality Fund Morgan Stanley Investment Funds Global Brands Equity Income Fund Morgan Stanley Investment Funds Global Sustain Fund Mirova Global Sustainable Equity Fund Natixis International Funds (Lux) I Thematics Safety Fund DNCA Invest Archer Mid Cap Europe NEF Euro Equity NEF Ethical Balanced Conservative Ninety One Global Strategy Fund Global Quality Equity Income Fund Nomura Funds Ireland plc Global High Conviction Fund Nomura Funds Ireland plc Emerging Market Local Currency Debt Fund Nordea 1 Stable Return Fund Nordea 1 Global Climate and Environment Fund Nordea 1 Alpha 10 MA Fund Nordea 1 Emerging Stars Equity Fund Nordea 1 Alpha 7 MA Fund Nordea 1 Alpha 15 MA Fund Nuveen Winslow U.S. Large Cap Growth ESG Fund ODDO BHF Algo Sustainable Leaders ODDO BHF Polaris Moderate ODDO BHF Exklusiv Polaris Dynamic ODDO BHF Polaris Flexible Pictet Premium Brands Pictet Security Pictet Clean Energy Pictet Timber Pictet Global Environmental Opportunities Pictet SmartCity Pictet TR Atlas Pictet Quest Global Sustainable Equities Pictet Health Raiffeisen Nachhaltigkeit Diversifie Raiffeisen Nachhaltigkeit Mix Robeco Sustainable Global Stars Equities RobecoSAM Global Gender Equality Equities RobecoSAM Smart Energy Equities Robeco QI Dynamic High Yield Schroder International Selection Fund Asian Total Return Schroder International Selection Fund Global Sustainable Growth Schroder International Selection Fund Indian Opportunities SEB Eastern Europe Small and Mid Cap Seilern World Growth Fund SPARX Japan Sustainable Equity Fund Swisscanto (LU) Portfolio Fund Swisscanto (LU) Portfolio F. Resp. Select (EUR) Swisscanto (LU) Port. Fund Swisscanto (LU) Port. Fund Sust. Balanced (EUR) Sycomore Fund Happy @ Work T. Rowe Price Funds SICAV Emerging Markets Equity Fund UBAM 30 Global Leaders Equity UniRak Nachhaltig UTI India Dynamic Equity Fund Vontobel Fund Emerging Markets Equity Vontobel Fund II Vescore Active Beta Opportunities Wellington Management Funds (Ireland) plc Pan Europ. Small Cap Equity Fund
SOCIETÀ
First Sentier Investors Flossbach von Storch Franklin Templeton Franklin Templeton GAM Investments Generali Investments Generali Investments Groupama AM HSBC Global AM Janus Henderson Investors JP Morgan AM JP Morgan AM JP Morgan AM JP Morgan AM JP Morgan AM JP Morgan AM KBA Consulting Lemanik AM Man Group Mediolanum Gestione Fondi SGR Mediolanum Gestione Fondi SGR MFS IM Mirabaud AM Mirabaud AM Morgan Stanley IM Morgan Stanley IM Morgan Stanley IM Natixis IM Natixis IM Natixis IM NEAM NEAM Ninety One Nomura Nomura Nordea AM Nordea AM Nordea AM Nordea AM Nordea AM Nordea AM Nuveen ODDO BHF AM ODDO BHF AM ODDO BHF AM ODDO BHF AM Pictet AM Pictet AM Pictet AM Pictet AM Pictet AM Pictet AM Pictet AM Pictet AM Pictet AM Raiffeisen CM Raiffeisen CM Robeco Robeco Robeco Robeco Schroders Schroders Schroders SEB Seilern IM SPARX Swisscanto AM Swisscanto AM Sycomore AM T. Rowe Price UBP Union Investment UTI International Vontobel AM Vontobel AM Wellington Management
Fonte: Elaborazione propria sulla base dei dati Morningstar al 31 gennaio 2022. (*) Prodotti che hanno ottenuto il rating massimo “High” - Morningstar Sustainability Rating.
28 FUNDSPEOPLE I APRILE
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Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio Base (Acc.) | LU2106859874
LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE È GIÀ INIZIATA. Esistono aziende innovative che stanno creando le tecnologie necessarie per combattere con successo il cambiamento climatico. Si chiama Rivoluzione Ambientale, e rappresenta una concreta opportunità per investire nei settori in grado di creare un impatto positivo sia sul tuo portafoglio che sull’ambiente.
Energia pulita
Efficienza delle risorse
Consumo sostenibile
Economia circolare
Sostenibilità idrica
per ridurre la domanda di combustibili fossili
per rispettare le limitate risorse del nostro pianeta
per ridurre le emissioni
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Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri, che possono variare. Ad uso esclusivo di investitori professionali. Nell’Unione Europea, il presente materiale è stato approvato da Goldman Sachs Asset Management Funds Services Limited, che è regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Gli obiettivi non garantiscono in alcun modo i risultati futuri. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima dell‘adesione leggere il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione e il prospetto disponibile sul sito Internet https://assetmanagement.gs.com/content/gsam/ita/it/advisors/homepage. html e presso gli intermediari collocatori. Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio è comparto della SICAV di diritto lussemburghese Goldman Sachs Funds. Il presente documento non rappresenta un‘offerta di acquisto o sottoscrizione di quote. Prima di ogni investimento consigliamo di contattare il vostro consulente finanziario. Riservatezza: Nessuna parte di questo materiale può, senza il previo consenso scritto di Goldman Sachs Asset Management, essere (i) riprodotta, fotocopiata o duplicata, in qualsiasi forma, con qualsiasi mezzo, o (ii) distribuita a qualsiasi persona che non sia un dipendente, un funzionario, un amministratore o un agente autorizzato del destinatario. Goldman Sachs & Co., © 2022 Goldman Sachs. Tutti i diritti riservati. 253743-OTU-1478729
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FONDI SOSTENIBILI* CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 PER ASSET CLASS
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TENDENZE IN PRIMO PIANO
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L’OPINIONE DI MARCO MOSSETTI Senior Portfolio Manager, Credit Suisse AM in Italia
TEMPI INCERTI
120
110 100
80
60
40
25 20
7
4
1
0
Fondi Flessibili
Fondi Alternativi
Fondi Convertibili
Fondi Azionari
Fondi Obbligazionari
Fonte: Elaborazione propria sulla base dei dati Morningstar al 31 gennaio 2022. (*) Prodotti che hanno ottenuto il rating massimo “High” - Morningstar Sustainability Rating.
d’incassi o sono definiticonsistenti secondo un’analisi svolta sui dati degli ultimi cinque anni. Si considerano due variabili: rendimento e volatilità in valuta base. Ogni prodotto è confrontato con tutti quelli della categoria Morningstar di appartenenza attraverso l’assegnazione di due scorecard. La prima prende in esame volatilità e rendimento accumulati a 3 e 5 anni, mentre la seconda considera i dati a cicli chiusi sempre negli ultimi cinque anni. I prodotti che rientrano nel primo quintile su entrambi i parametri ottengono il Rating FundsPeople.
I RISULTATI
Dei 1.187 fondi premiati nel 2022, ci sono 148 prodotti che hanno anche i
cinque globi secondo la metodologia utilizzata dal Morningstar. Prodotti che appartengono a 68 società diverse. In cima alla classificaabbiamo Fidelity International e Pictet AM con nove prodotti ciascuna. Seconda posizione a pari merito per DPAM, J.P. Morgan AM e Nordea, che hanno sei prodotti con Rating FundsPeople 2022 e cinque globi Morningstar. Al terzo posto troviamo Allianz GI, Amundi, BlackRock e Bnp Paribas AM con cinque strategie ciascuna. In termini di asset class non ci sorprende che la maggior parte di questi fondi appartenga alla categoria azionaria: ben 110 prodotti. Sono fondi flessibil invece 25. Sette, poi, i fondi alternativi e quattro obbligazionari. Un solo prodotto è invece un fondo convertibile.
I mercati finanziari continuano la loro corsa sulle montagne russe a fronte di un mix in rapida evoluzione di rischi geopolitici molto elevati e azioni delle banche centrali per combattere l’inflazione, che rimane persistentemente elevata. Sulla scia del conflitto, i mercati azionari hanno perso molto terreno, specie in Europa e Cina. I prezzi delle materie prime sono saliti repentinamente. È evidente che i rischi geopolitici rimangono elevati e la situazione potrebbe peggiorare. Inoltre, i prezzi elevati dell’energia intaccano la crescita economica e spingono al rialzo l’inflazione. Tuttavia, la volatilità e i cali dei prezzi delle ultime settimane hanno anche creato delle opportunità e i mercati azionari sembrano scontare molte notizie negative. Il fatto che la Federal Reserve si sia mostrata così fiduciosa da iniziare un ciclo di rialzo dei tassi e l’impegno del governo cinese a introdurre «politiche favorevoli al mercato» sono buone notizie che dovrebbero dare fiducia agli investitori, almeno nel breve periodo. Temi come la sicurezza energetica, la cybersecurity e la difesa sono probabilmente sostenuti dalla nuova realtà geopolitica.
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È il momento di trasformare idee straordinarie in soluzioni reali.
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TENDENZE BUSINESS
di Raffaela Ulgheri
RISPARMIO GESTITO
CINQUE ANNI DI SLANCIO (E NUOVI RECORD) L’analisi dell’ultimo lustro sui dati di raccolta netta e patrimonio complessivo mostra un mercato in grado di adattarsi e rispondere alle necessità dei risparmiatori. Nel 2017 l’exploit delle gestioni collettive, e il 2021 ha confermato l’appeal dei fondi aperti.
A
nalizzare come si è mossa l’industria del risparmio gestito negli ultimi cinque anni è un esercizio utile per capire, in coincidenza con le riforme del mercato, anche come si muovono il sentiment degli investitori e le risposte messe in campo dalle società di gestione. Un punto di osservazione importante indica uno spostamento dei risparmi sempre più convinto in direzione delle gestioni collettive. L’ultimo lustro ha beneficiato di una grossa spinta dell’industria, rilevata già a fine 2017 quando anche Banca d’Italia indicava come, a fine anno, i prodotti del risparmio gestito avessero superato la soglia dei 2 mila miliardi di euro “quasi il doppio rispetto al 2012”, beneficiando di tassi di interesse di poco superiori allo zero o negativi, “che hanno indotto gli investitori a ricercare opportunità di guadagno alternative ai titoli tradizionali”. In quell’occasione Palazzo Koch rilevava che, mentre negli anni precedenti alla crisi finanziaria i flussi di raccolta si erano indirizzati in via prevalente verso i prodotti di risparmio assicurativo (polizze vita tradizionali e unit-linked), dopo il 2012 “la crescita è stata trainata soprattutto dai fondi comuni aperti” contribuendo a far assumere alle componenti dell’industria
della gestione (risparmio assicurativo e gestioni collettive) “un peso pressoché equivalente”.
I NUMERI
Tendenza consolidata negli ultimi cinque anni, periodo in cui la raccolta netta annuale (con l’eccezione negativa del 2018) ha continuato a crescere. Un contributo interessante per defin re il perimetro di questa crescita arriva dai dati periodici di Assogestioni. Se il 2017 si è chiuso con una raccolta netta superiore a 97 miliardi, che ha portato il patrimonio complessivo a 2.089 miliardi di euro (in linea con quanto rilevato anche da Palazzo Koch), quello è stato anche l’anno in cui i fondi aperti hanno fatto “il grande salto” raccogliendo oltre 77 miliardi (e più che raddoppiando la raccolta rispetto all’anno precedente). Il 2018 ha visto, invece, un’importante battuta di arresto con una raccolta positiva per 9,7 miliardi: quasi 90 miliardi in meno rispetto alla chiusura dell’anno precedente. Tra le motivazioni, a parte il calo fisiologico dopo il boom di raccolta del 2017, l’andamento poco confortante dei mercati finanziari, che si è riflesso anche sul settore. Il patrimonio gestito è sceso dunque a quota 2.018 miliardi, quasi equamente ripartito tra le gestioni collettive (1.014 miliardi) e le gestioni di
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L’ANDAMENTO DELL’INDUSTRIA DEL GESTITO NEGLI ULTIMI 5 ANNI 2021 RACCOLTA NETTA Y
GESTIONI COLLETTIVE
2020
PAT. GESTITO 4Q
RACCOLTA NETTA Y
2019
PAT. GESTITO 4Q
RACCOLTA NETTA Y
2018
PAT. GESTITO 4Q
RACCOLTA NETTA Y
2017
PAT. GESTITO 4Q
RACCOLTA NETTA Y
PAT. GESTITO 4Q
72.766,85
1.351.254,50
30.574,21
1.201.673,75
9.010,25
1.135.789,50
5.022,31
1.014.529,75
78.710,14
1.062.323,88
Fondi aperti
65.616,42
1.272.588,38
24.003,99
1.133.345,13
5.147,27
1.072.129,50
518,82
955.359,88
77.307,26
1.011.182,75
Fondi chiusi
7.150,47
78.666,29
6.570,26
68.328,91
3.862,98
63.660,47
4.503,50
59.169,99
1.402,90
51.141,13
20.258,09
1.242.988,50
-15.735,27
1.220.034,88
67.827,82
1.170.987,00
4.692,30
1.003.563,19
18.728,94
1.026.827,63
GPF retail
-
-
-
-
-
-
2.827,25
38.826,04
3.559,51
38.445,20
GPM retail
-
-
-
-
-
-
-7.394,69
86.761,56
624,47
96.357,98
GP retail
11.821,74
164.097,38
3.067,95
142.169,75
1.092,65
137.441,55
-
-
-
-
Gestioni di patrimoni previdenziali
1.947,49
114.017,13
1.530,41
108.302,84
2.524,50
100.631,56
3.755,73
94.026,59
6.434,87
97.597,35
Gestioni di prodotti assicurativi
2.961,09
804.388,13
-28.079,37
806.145,44
11.406,61
790.000,88
8.407,20
707.572,19
10.131,71
716.628,94
Altre Gestioni
3.527,79
160.486,14
7.745,73
163.417,39
52.804,11
142.913,44
-2.903,16
76.376,47
-2.021,62
77.797,99
93.024,92 2.594.244,00
14.839,00
2.421.709,75
76.838,09
2.306.776,25
9.714,61
2.018.093,13
97.439,02
2.089.151,25
GESTIONI DI PORTAFOGLIO
TOTALE
Fonte: Assogestioni, dati in milioni di euro. Elaborazione propria.
PATRIMONIO COMPLESSIVO I movimenti dal 2017 al 2021 GESTIONI COLLETTIVE
GESTIONI DI PORTAFOGLIO
1.400.000 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 0 2021 IV
2020 IV
2019 IV
2018 IV
2017 IV
Fonte: Assogestioni. Elaborazione propria.
portafoglio (1.003 miliardi). Da questi numeri, si capisce come il progresso dell’ultimo triennio sia stato ancora più evidente. A fine 2019 l’industria aveva già risalito la china, con flussiin ingresso per 76,8 miliardi e un nuovo record del patrimonio gestito a quota 2.306 miliardi, sempre equamente suddiviso tra gestioni collettive (1.135 miliardi) e gestioni di portafoglio (1.171 miliar-
di). I fondi aperti, però, continuano a segnare il passo dopo il calo del 2018, con una raccolta di 5,1 miliardi (le gestioni collettive chiudono l’anno con flussi per 9 miliardi).
IL CAMBIO DI MARCIA
Si arriva così al 2020: l’anno dello scoppio della pandemia e della consapevolezza della presenza di un enorme quota
di liquidità custodita nei conti correnti degli italiani. Nell’anno, nonostante uno stop nella raccolta netta dell’ultimo trimestre (imputabile a un’operazione di semplificazione del portafoglio di un cliente istituzionale da parte di Generali) che contribuisce a frenare le gestioni di portafoglio (-15 miliardi), le gestioni collettive riprendono a brillare con flussi netti per 30 miliardi. APRILE I FUNDSPEOPLE 33
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TENDENZE BUSINESS
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L’OPINIONE DI FLAVIO CARPENZANO Investment Director per il reddito fisso, Capital Group
L’ULTIMO PERIODO HA BENEFICIATO DI UNA GROSSA SPINTA DELL’INDUSTRIA, RILEVATA GIÀ NEL 2017 QUANDO ANCHE BANCA D’ITALIA INDICAVA COME, A FINE ANNO, I PRODOTTI DEL RISPARMIO GESTITO AVESSERO SUPERATO LA SOGLIA DEI 2 MILA MILIARDI DI EURO L’industria, intanto, continua a macinare record con masse che segnano, a fine dicembre, 2.421 miliardi, mentre e il saldo netto delle sottoscrizioni da inizio anno è pari a 14,6 miliardi. È il 2020, dunque, l’anno spartiacque mentre il 2021 continua a stressare su raccolta e appeal dei fondi aperti. “Nel 2021 il risparmio gestito ha beneficiato di un contesto economico e finanziario di ripresa”, afferma Pierluigi Giverso, vicedirettore generale di Anima SGR. “In questo panorama, Anima ha ottenuto ottimi risultati di raccolta sul fronte sia istituzionale sia retail, grazie a tre elementi principali: le buone performance assolute e relative dei nostri fondi; l’attività di formazione e di supporto per i nostri partner commerciali, e la forte attenzione alle soluzioni di investimento adatte a un contesto di volatilità, dunque fondi bilanciati e flessibili, piani di accumulo del capitale e fondi target maturity tematici con meccanismi di accumulo graduale dell’esposizione azionaria”. Il dato complessivo conferma 12 mesi in positivo, con una raccolta che supera i 93 miliardi e contribuisce al nuovo massimo storico per il patrimonio gestito: 2.594 miliardi. La quota prevalente degli asset in gestione è impiegata in fondi aperti e chiusi, che accumulano 1.350 miliardi, mentre le gestioni di portafo-
glio vedono flussi per 1.243 miliardi. “Il 2021 ha confermato la resilienza della nostra industria e la capacità di rispondere a una crisi senza precedenti”, commenta Santo Borsellino, presidente di Generali Insurance Asset Management. “Dall’altro, ha confermato la sfida chiave per gli operatori del risparmio gestito, ovvero riuscire ad intercettare la liquidità record dei risparmiatori italiani, indirizzandola verso soluzioni di investimento professionali. Questo è ancor più urgente nell’attuale contesto: con un’inflazi ne media 2022 pari al 5,2%, l’unica risposta possibile a questa ‘tassa occulta’ è investire in soluzioni capaci di offrire rendimenti superiori o uguali all’inflazione, che includano l’azionario, segmenti del credito in grado di generare solidi rendimenti e, in modo sempre crescente, i real asset”. In quest’ottica Borsellino indica due leve chiave su cui intervenire a livello istituzionale: “Snellimento normativo e alleggerimento fiscale, per incentivare il risparmio a lungo termine rispetto agli investimenti di natura speculativa”. Altri elementi sono infine in capo agli operatori del settore: “la semplicità delle proposte di investimento” e il rafforzamento “della consapevolezza del ruolo strategico che il risparmio privato può giocare a supporto della ripresa economica”.
IL RUOLO DELLE OBBLIGAZIONI NEI PORTAFOGLI Le differenti asset class del reddito fis o sono progettate per soddisfare diverse esigenze di investimento. Costruire un portafoglio resiliente ed equilibrato è importante nell’attuale contesto di maggiore incertezza e volatilità dei mercati su diverse asset class. Il reddito fis o svolge quattro funzioni principali all’interno di un portafoglio, la conservazione del capitale, le obbligazioni sono uno strumento fondamentale per un portafoglio durevole e resiliente, perché possono offri e stabilità nei periodi di incertezza. La generazione di reddito, diversamente dalle azioni, le obbligazioni generano flussi di reddito certi e prevedibili sotto forma di cedole. La protezione dall’inflazione, in uno scenario di inflazione moderatamente più elevata, sostenuto da una crescita più solida, le obbligazioni più sicure più sensibili ai tassi di interesse, come i Treasury, tendenzialmente sono più penalizzate nel breve termine, ma altri strumenti, come obbligazioni indicizzate all’inflazione, investment grade e high yield, tendono a conseguire performance migliori in uno scenario economico migliore. In ultimo la diversifi azione rispetto alle azioni. Molti investitori farebbero bene a valutare se i loro portafogli obbligazionari raggiungono questi obiettivi, in particolare in un momento in cui i rendimenti del reddito fis o sono estremamente bassi.
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TENDENZE GESTIONE di Francesca Conti
VALUE E GROWTH
EQUILIBRIO NELLA CORSA TRA IDUE STILI Prosegue l’avanzata delle strategie di valore rispetto agli stili orientati alla crescita, dopo l’inversione di tendenza registrata lo scorso anno. Per combinare i due fattori all’interno dei portafogli la parola chiave sembra essere selettività, a prescindere dalle etichette.
I
l confronto tra le strategie value e growth ha rappresentato uno degli argomenti più dibattuti del 2021. L’aumento dei tassi a lungo termine ha provocato una forte rotazione degli stili e , abbinato alle significative prese di profitto sui titoli growth, l’appetito per il segmento value ha generato una sovraperformance di questi ultimi di quasi il 12% solo a gennaio. Un andamento proseguito anche a febbraio, quando il rendimento medio (ponderato in base alla capitalizzazione di mercato) dei titoli growth è stato pari a -3,5% (in euro), rispetto al passivo del 2,8% registrato dai value, secondo i dati di Morningstar Direct dello scorso 28 febbraio. Le ragioni di questa preferenza verso il value possono essere ricondotte alla nor-
PIERLUIGI POLI
FUND SELECTION ANALYST, AMUNDI SGR
“Nel breve termine è possibile prevedere una sovraperformance delle strategie value o high dividend”
malizzazione delle politiche monetarie in atto, al recupero dei settori finorapiù colpiti dalla pandemia e soprattutto all’aumento dell’inflazione. Quest’ultima “sta diventando sempre più un problema e ora abbiamo visto la risposta delle banche centrali a questo, quindi la sfida per noi nel 2022 è essere in grado di navigare in un ambiente di inflazione più alta e crescita rallentata”, commenta Laura Belotti, sales manager di Franklin Templeton. La maggior parte degli investitori si aspetta che il 2022 sorriderà nuovamente ai titoli value. Secondo un sondaggio condotto da Bloomberg nella prima metà di dicembre su 106 asset manager, le azioni value sono la principale ‘scommessa’ per il nuovo anno, citata dal 23,6% degli intervistati. Solo il 10,4% ha indicato i titoli growth.
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FEDERICA NICOLINI
ARCADIO PASQUAL
GESTIONI INDIVIDUALI E ANALISI QUANTITATIVA, CASSA LOMBARDA
RESPONSABILE ASSET MANAGEMENT, BANCA FINNAT
“Dobbiamo capire quanto spazio di crescita c’è all’interno di un’azienda rispetto alle valutazioni”
Nonostante la corsa dello stile value, l’approccio più comune, per il momento, sembra però essere quello dell’equilibrio e della prudenza. “A inizio anno abbiamo ridotto il tilt growth dei nostri portafogli tematici sovrappesando temi come l’healthcare, le infrastrutture, l’agricoltura”, spiega ad esempio Pierluigi Poli, fund selection analyst di Amundi SGR. “Tuttavia la parte growth rimane significativa”, sottolinea Poli. “Sicuramente nel breve termine c’è motivo di prevedere una sovraperformance delle strategie value o high dividend, anche perché il gap valutativo tra growth e value si è allargato a livelli record”, chiarisce Andrea Daffara, portfolio manager di Sella SGR. Tuttavia attualmente
“Siamo intervenuti già dall’anno scorso per ribilanciare, inserendo value nei portafogli dove era poco presente”
“nella gestione di fondi non abbiamo effettuato stravolgimenti nell’asset allocation, ma piuttosto corretto il portafoglio verso una ‘neutralità’ di stile”, continua Daffara.
UN’USCITA GRADUALE
Un orientamento condiviso da molti gestori: “Non ci siamo mossi per abbandonare completamente lo stile growth, ma abbiamo inserito esposizione allo stile value nei portafogli”, fa eco Federica Nicolini, Gestioni Individuali e Analisi Quantitativa di Cassa Lombarda. “Abbiamo cercato sicuramente di ribilanciare i portafogli, perché il bias growth era diventato prevalente anche in strategie originariamente blend, che poi hanno sovrappesato questo fattore. Infatti, dopo anni
di buone performance delle strategie growth, i gestori avevano finito per posizionarsi con un bias di questo tipo. Siamo quindi intervenuti già dall’anno scorso per ribilanciare, inserendo value nei portafogli dove era poco presente”, evidenzia l’esperta. Nel cambio di rotta degli ultimi mesi tra portafogli orientati su value e growth il confine tra i titoli ad alto rapporto price/earnings e quelli sottovalutati dal mercato non sembra così definito. “Cosa è oggi value e cosa growth? È difficile stabilirlo”, risponde Arcadio Pasqual, responsabile Asset Management di Banca Finnat. “Come gestori dobbiamo capire quanto spazio di crescita c’è all’interno di un’azienda rispetto a valutazioni che la stanno magari penalizzando. APRILE I FUNDSPEOPLE 37
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TENDENZE GESTIONE
ANDREA DAFFARA
LAURA BELOTTI
SALES MANAGER, FRANKLIN TEMPLETON
“La sfida nel 2022 è essere in grado di navigare in un ambiente di inflazione più alta e crescita rallentata”
A FEBBRAIO IL RENDIMENTO MEDIO DEI TITOLI GROWTH È STATO PARI A -3,5% (IN EURO), RISPETTO AL PASSIVO DEL 2,8% REGISTRATO DAI TITOLI VALUE
PORTFOLIO MANAGER, SELLA SGR
“Nel breve termine c’è motivo di prevedere una sovraperformance delle strategie value, anche perché il gap valutativo si è allargato a livelli record”
Ma allo stesso tempo una parte del portafoglio deve essere dedicata alla ricerca di quelle aziende che da qui ai prossimi anni raddoppieranno”, sottolinea il manager. Per Pasqual, la selezione dei titoli resta “fondamentale” e per i mercati “questo è un buon momento, perché le valutazioni sono crollate indistintamente, quindi adesso il bravo gestore può riposizionare i portafogli”. Secondo il manager “adesso possiamo iniziare a dare quei risultati che magari negli ultimi due anni sono stati molto più difficili da conseguire nella gestione attiva rispetto ai prodotti passivi. Questo è l’anno della selezione”, chiosa. Se è vero che si è registrata una rotazione a favore del value, è vero anche che il contesto non è ancora quello di una netta predominanza. La tecnica più utilizzata sembra essere quella
dell’equilibrio tra i titoli, in base al rendimento che riescono a creare. Secondo Daffara la la parola d’ordine è quindi ‘selettività’ rispetto a dove collocare il fattore value. “I titoli value sono particolarmente appetibili in Europa dove si registra uno sconto nei multipli di valutazione rispetto ai titoli growth pari a circa il 60%, ben superiore rispetto allo sconto del 40% che troviamo sul mercato USA. Nel 2022, pertanto, prevediamo di dare maggiore spazio ai titoli value in portafoglio nella logica di una normalizzazione dei multipli di valutazione e dei tassi reali ma riteniamo le strategie quality e growth ancora preponderanti negli equilibri di portafoglio e meglio posizionate in un’ottica di medio-lungo termine grazie al minore indebitamento e alla maggiore crescita prospettica di utili e flussi di cassa”, conclude Daffara.
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Cosa può cambiare in meglio se un grande gruppo assicurativo mette radici nel tuo futuro? Con Zurich hai al tuo fianco la forza di una delle più solide compagnie di assicurazione globali, presente in più di 215 paesi in tutti e cinque i continenti.
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TENDENZE ISTITUZIONALI
di Sergio Corbello
I PEPP NEL SISTEMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE ITALIANA Dal 22 marzo, data di applicabilità del Regolamento (UE) 2019/1238, il palcoscenico della strumentazione per realizzare schemi pensionistici di II pilastro si arricchirà di un nuovo protagonista.
I
l ventaglio tipologico dei prodotti di previdenza complementare a disposizione nel nostro Paese, risulta molto ampio, pur avendo generato un modesto sviluppo quantitativo del settore per adesioni e riserve accumulate. Secondo i dati COVIP, al 31 dicembre 2021 (alla soglia dei vent’anni dall’entrata in vigore della normativa sulla materia) il comparto cumula riserve per circa 212,5 miliardi di euro, per una platea di circa 8,8 milioni di teste, in molti (troppi) casi, però, con posizioni individuali di ammontare modesto e del tutto inidoneo alla costituzione di una rendita pensionistica di apprezzabile signific to economico. Quanto ai mezzi tecnici utilizzabili, si va dai fondi pensione di origine collettiva, categoriali, di gruppo o aziendali, siano essi di istituzione anteriore o posteriore all’entrata in vigore del Dlgs 124/1993, ai fondi aperti, fruibili dal singolo individuo o da una collettività, ai PIP assicurativi sottoscrivibili in via esclusivamente individuale. Nell’ambito delle forme collettive sussiste anche la previsione di una tipologia paneuropea (artt. 15-bis e 15-
ter del Dlgs 252/2005), sebbene questa fattispecie risulti sostanzialmente dormiente. Si può ancora rilevare come la ricchezza di strumenti volti a realizzare una pensione privata non caratterizzi solo l’Italia: come segnalato da Deloitte nel corso di un recente seminario di Assoprevidenza dedicato ai PEPP, nel loro complesso gli Stati membri presentano 72 tipologie di schemi pensionistici privati, proposti da un’ampia gamma di fornitori. Dal 22 marzo 2022, data di applicabilità del Regolamento (UE) 2019/1238 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 sul Prodotto pensionistico individuale paneuropeo, ma di fatto dall’8 maggio, quando dovrebbe entrare in vigore la disciplina applicativa domestica del Regolamento stesso (la pubblica consultazione circa lo schema del decreto legislativo è terminata il 12 marzo), il palcoscenico della strumentazione per realizzare schemi pensionistici di secondo pilastro si arricchirà di un nuovo protagonista. In estrema sintesi: i PEPP sono un istituto previdenziale di II pilastro, di
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OBIETTIVI E CONTENUTI DELLA NORMATIVA EUROPEA
Nascita di un prodotto pensionistico paneuropeo ad adesione individuale che si affia sistemi di previdenza complementare eventualmente già presenti negli Stati membri
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Soggetti che possono istituire e offri e i PEPP: enti creditizi, imprese di assicurazione, enti pensionistici aziendali o professionali (EPAP), imprese di investimento e gestori di fondi di investimento e gestori di fondi di investimento alternativi dell’UE (GEFIA)
REGOLAMENTO 2019/1238 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 sul prodotto pensionistico individuale paneuropeo
Le caratteristiche essenziali del prodotto (requisiti di trasparenza, regole di investimento, diritto di portabilità e transferimento, ...) garantendone la standardizzazione a livello europeo e lasciando alla regolamentazione nazionale la definizione degli asp tti specific Norme uniformi in tema di registrazione del prodotto: il PEPP infatti può essere fornito e distribuito in tutti gli Stati membri solo a seguito di registrazione nel registro pubblico centrale manutenuto dall’EIOPA. L’Autorità competente per la procedura di registrazione in Italia è Covip ... e infine anche norme uni ormi in tema di distribuzione e vigilanza, integrate dai Regolamenti Delegati 895 e 896 e dal Regolamento di esecuzione 897
Fonte: Deloitte 2022.
carattere individuale, operante secondo lo schema tecnico della contribuzione definita, connotato da un regime di portabilità fra gli Stati membri. Possono essere istituiti da diversi soggetti: banche, assicurazioni, SGR, enti pensionistici; per loro è previsto l’accreditamento presso un Registro pubblico centrale, mantenuto dall’EIOPA in collegamento con le Authority nazionali. Essi, secondo gli intendimenti di Commissione e Parlamento UE, si pongono quale risposta di risparmio pensionistico agli attuali trend su mobilità, digitalizzazione e sostenibilità, inserendosi in un contesto di mercato sempre più aperto, dinamico e competitivo. Mirano, dunque, a soddisfare le esigenze di consumatori e risparmiatori, in particolare, realizzando impieghi secondo metodologie tecniche volte alla mitigazione del rischio, con
una specifica attenzione alle tematiche ESG. Una loro peculiarità risiede nella collocabilità online, sulla base di apposito kit informativo, circostanza che dovrebbe renderli più attraenti, in particolare per le nuove generazioni. I giovani costituiscono, infatti, il segmento di popolazione meno rappresentato tra i citati 8,8 milioni di aderenti ai fondi pensione italiani (ma anche in altri paesi dell’Unione non brillano per attivismo previdenziale). Questa circostanza è paradossale e socialmente deleteria, posto che essi avranno una necessità di maggiore copertura previdenziale privata rispetto alle attuali coorti di pensionati e pensionandi. Indipendentemente dalla nazione di origine, cioè quello in cui sono basate le entità legittimate a istituire questi “conti personali pensionistici”, si potrà renderli operativi in più naAPRILE I FUNDSPEOPLE 41
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TENDENZE ISTITUZIONALI
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L’OPINIONE DI JAMES TOMLINS Gestore di M&G (Lux) Global Floating Rate High Yield Fund, M&G Investments
“LA NORMATIVA ITALIANA NON SI È ANCORA CONSOLIDATA, MA APPARE CHIARO COME IL LEGISLATORE SIA ORIENTATO A ESTENDERE GLI ISTITUTI GIURIDICI DELLA DISCIPLINA IN VIGORE PER I FONDI DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE” zioni europee (almeno due), creando o meno dei “sottoconti” territoriali, conformi alle diverse discipline emanate da ciascuno Stato, in adeguamento del proprio ordinamento domestico alle previsioni del Regolamento (UE) 2019/1238. Pertanto, nel nostro Paese, come in ogni altra nazione UE, saranno disponibili tre tipologie di PEPP: 1) PEPP istituiti in Italia 2) PEPP istituiti in altri Paese UE senza sottoconti italiani; 3) PEPP istituiti in un altro Paese UE con sottoconti italiani.
I PEPP IN ITALIA
Nel momento in cui viene stilata questa nota, la normativa sui PEPP italiani non si è ancora consolidata: tuttavia, appare già chiaro come il legislatore sia orientato a estendere a essi, con gli adattamenti del caso, gli istituti giuridici della disciplina in vigore per i fondi di previdenza complementare (Dlgs 252/2005), ivi compresa l’infelice regolamentazione fiscale, connotata dallo schema ETT, escludendo, peraltro, sia la possibilità di conferirvi il TFR, sia la portabilità della posizione individuale al di fuori del circuito dei PEPP medesimi. Da ultimo, è ragionevole domandarsi quale pronostico si possa avanza-
re circa il successo del nuovo strumento previdenziale complementare. Esiste a questo proposito una previsione contenuta in uno studio fatto realizzare dalla Commissione che manifesta un notevole ottimismo, accreditando i PEPP di un potenziale di raccolta di riserve per 700 miliardi. L’attivismo che sembrerebbe esservi al riguardo tra le grandi case finanziarie internazionali – non solo europee – pare dare credibilità alla realizzabilità di detta previsione. Quanto all’Italia, esprimendo una valutazione a titolo personale, le prospettive dei PEPP non sembrerebbero straordinarie, sia in ragione di un’offerta già ricca di numerosi e validi strumenti previdenziali, sia per le scelte limitative a cui sembrerebbe orientato il legislatore domestico, con l’esclusione dell’utilizzabilità nei PEPP del TFR e della circolarità, in entrambi i sensi, della posizione individuale tra fondi pensione e PEPP medesimi. Un’incognita, tuttavia, è rappresentata dalle nuove generazioni: ove, in virtù delle modalità di adesione tramite il canale telematico, i giovani riuscissero a familiarizzare con questo strumento più di quanto non facciano con le altre tipologie di fondi pensione, si farebbe un importante passo avanti di cui dovremmo senz’altro rallegrarci.
OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE: PROTEGGERE I PORTAFOGLI DAI TASSI Con gli investitori alla ricerca di protezione dall’inasprimento della politica monetaria e dall’inflazione attraverso obbligazioni a tasso variabile e un reddito più elevato, il fondo M&G (Lux) Global Floating Rate High Yield potrebbe offrire un’importante diversificazione di portafoglio nel prossimo periodo. Riteniamo che i titoli high yield a tasso variabile (high yield floating rate notes, “HY FRNs”) siano posizionati estremamente bene per affrontare lo scenario attuale, caratterizzato da inflazione più elevata e dall’aumento del rischio di credito. Il 2021 si è rivelato un anno eccezionale per gli HY FRNs: grazie alla duration prossima allo zero, che ha isolato gli investitori dalla volatilità dei tassi e del credito, l’asset class ha sovraperformato in modo significativo molti altri mercati obbligazionari, inclusi l’high yield a tasso fisso e il credito investment grade. E anche il contesto macroeconomico del 2022 appare estremamente favorevole, dal momento che le cedole a tasso variabile degli HY FRNs offrono un buon potenziale per mitigare gli effetti degli aumenti dei tassi attesi quest’anno. Infine, i livelli di rendimento più elevati disponibili sul debito high yield dovrebbero offrire un ulteriore cuscinetto contro l’inflazione.
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TENDENZE SRI di Francesca Conti
STRANDED ASSET, COME
GESTIRE GLI INVESTIMENTI A RISCHIO SOSTENIBILITÀ In un mondo degli investimenti che corre verso la net zero, è indispensabile saper gestire gli asset che restano indietro. Prudenza, analisi e coinvolgimento diretto delle società per il cambiamento sembrano essere la risposta per un’uscita graduale degli asset più inquinanti dai portafogli.
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tto anni fa l’allora governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney tenne un discorso alla Banca Mondiale che fece risvegliare le coscienze degli investitori su un tema ancora poco dibattuto: gli stranded asset. Fu una delle prime volte in cui si iniziò a porre l’accento sull’importanza della gestione delle attività legate al carbonio all’interno dei portafogli. Una riflessione essenziale in un’economia che iniziava lentamente a orientarsi verso l’energia pulita. Negli anni sono
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MATTHIEU DAVID
HEAD OF ITALIAN BRANCH AND GLOBAL HEAD OF FINANCIAL INSTITUTIONS & PARTNERSHIPS, CANDRIAM
TOMMASO DE GIUSEPPE
PARTNER E HEAD OF SALES ITALY, BLUEBAY ASSET MANAGEMENT
ANGELO NATALE
DIRECTOR DISTRIBUTION ITALY, FEDERATED HERMES
stati compiuti diversi passi avanti sul fronte della lotta al cambiamento climatico. L’ultimo è rappresentato dalla COP26 di Glasgow dello scorso novembre, quando i leader mondiali si sono incontrati per impedire che diventasse un fenomeno incontrollabile.
AFFRONTARE IL RISCHIO
Se le promesse fatte in quella che è stata definita ‘l’ultima chiamata’ per il clima saranno mantenute, che farne dell’insieme di quelle infrastrutture del mondo fossile come pozzi petroliferi, miniere di carbone, gasdotti, ov-
FRANK DI CROCCO
HEAD OF BANKS AND WEALTH MANAGEMENT, INVESCO vero dei principali investimenti legati all’economia del carbonio e destinati a perdere valore nei prossimi anni? “La minaccia degli stranded asset è reale e purtroppo molti emittenti e investitori non stanno prestando abbastanza attenzione a questo argomento”, commenta Frank Di Crocco, head of Banks and Wealth Management di Invesco. “Sia gli investitori che gli emittenti (aziendali e sovrani) devono iniziare a valutare il valore delle loro attività in un’ottica futura, in cui la risposta politica e la distruzione della domanda di mercato potrebbero sva-
lutare significativamente le attività detenute oggi o renderle non redditizie in futuro”, aggiunge.
GESTIRE GLI IMPATTI
È difficile valutare gli impatti che potrebbero derivare dalle politiche pubbliche per la mitigazione dei rischi climatici e, più in generale, per fronteggiare i rischi ambientali, così come dalla mutata percezione dei consumatori e degli investitori. La regolamentazione ambientale ha sicuramente effetti positivi sulla finanza e genera vantaggi che nel lungo periodo possono superare APRILE I FUNDSPEOPLE 45
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TENDENZE SRI
LA NORMATIVA AMBIENTALE HA SICURAMENTE EFFETTI POSITIVI SULLA FINANZA E GENERA VANTAGGI CHE NEL LUNGO PERIODO POSSONO SUPERARE I COSTI DI BREVE TERMINE. MA C’È ANCORA INCERTEZZA SUL PUNTO DI EQUILIBRIO TRA COSTI E BENEFICI
i costi di breve termine. Ma c’è ancora incertezza sul punto di equilibrio tra costi e benefici. “Credo che una parola chiave per affrontare questo tema possa essere quella dell’essere pragmatici”, dichiara Matthieu David, head of Italian Branch and global head of Financial Institutions & Partnerships di Candriam. “Quando si parla di transizione si fa ovviamente riferimento a un processo da portare avanti nel tempo. È vero che il budget di tempo che abbiamo non è illimitato: dobbiamo raggiungere degli obiettivi precisi entro pochi anni. Però non possiamo neanche immaginare di invertire la rotta dall’oggi al domani”, continua David. Per non pagare quindi lo scotto immediato della transizione, occorre adottare una strategia con un orizzonte di lungo periodo.
FORZA DELL’ENGAGEMENT
L’investitore deve porsi nei confronti degli stranded asset con uno sguardo “che deve andare oltre il punto di viabilità della praticabilità economica e della fattibilità ecologica di queste attività, altrimenti ci si espone a perdite”, spiega Tommaso De Giuseppe, partner e head of Sales Italy di BlueBay Asset Management. Le armi a disposizione sono molte: “Il modo migliore per gestire questi rischi è l’attività di engagement”, sostiene De Giuseppe, sottolineando che “le SGR si sono dotate di risorse e competenze per intrattenere con emittenti e società un dialogo costruttivo basato sugli aspetti ESG. È fondamentale vedere quali policy sono state attuate per diminuire la dipendenza e controllare i rischi legati a questi asset”. Un’opinione condivisa da molti protagonisti e società dell’industria finanziaria. “Bisogna analizzare quali
sono le ragioni che portano un asset a diventare stranded”, sostiene anche Angelo Natale, director Distribution Italy di Federated Hermes. Natale ricorda che alcuni investitori “stanno affrontando questo problema con il semplice disinvestimento. Ma è importante capire se le società sono nella fase di inizio di un certo percorso per poter rimediare e risolvere il problema”. La finanza può quindi spingere direttamente le società al cambiamento, preparando il proprio percorso di investimento verso asset sostenibili.
PERICOLO GREENWASHING
Come per ogni cambiamento che non sia graduale nel tempo, anche il disinvestimento in asset che abbiano subìto rapide svalutazioni, deprezzamenti o trasformazioni in passività può portare a azioni di greenwashing da parte delle aziende che si ritrovano declassate. L’attenzione, a riguardo, deve necessariamente restare alta: “Dobbiamo evitare di trovarci di fronte a società che vendono le attività ad alta intensità di carbonio solo per migliorare le proprie performance” ed “escludere il rischio di spostare gli stranded asset in mercati più opachi, dove l’acquirente può pianificaredi gestirle per il loro intero ciclo di vita piuttosto che liquidarle davvero”, commenta ancora Di Crocco. La finanza attraverso gli investimenti sostenibili ha un’opportunità unica, quella di contribuire positivamente al processo di cambiamento. “È importante il ruolo di investitore, ma è altrettanto fondamentale quello di ‘influenzatore’ positivo e di divulgatore, per facilitare un certo tipo di percorso nelle aziende in cui si investe (o non si investe). Per noi si tratta di una grandissima responsabilità”, conclude David.
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si unisce a
Costruiamo il leader europeo degli ETF che meriti. Amundi ETF e Lyxor ETF si uniscono per dare vita all’emittente di ETF che stavi aspettando. In un mondo sempre più complesso e in continuo mutamento, cambiano anche i tuoi bisogni di investimento e di risparmio. Meriti di affidarti ad un attore riconosciuto per la sua solidità, il suo spirito di innovazione e il suo impegno nella finanza sostenibile. Meriti di essere affiancato da professionisti appassionati, in grado di costruire una relazione duratura e di fiducia. Meriti un partner di investimento capace di semplificare e risolvere le sfide di oggi e anticipare quelle di domani. Insieme, costruiamo il leader degli ETF che meriti. Nel cuore dell’Europa. IL FUTURO DEGLI ETF INIZIA ORA.
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TENDENZE ALTERNATIVI di Filippo Luini
CRIPTOVALUTE
LE SFIDE CHIAVE Nonostante il grande potenziale gli asset digitali nei portafogli degli investitori professionali sono ancora relativamente limitati. Consumo di energia, preoccupazioni in materia di antiriciclaggio e carenze normative sono alcuni dei principali impedimenti alla loro crescita.
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otenziale elevato ma ancora tanti nodi da sciogliere. Continua in seno all’industria del risparmio gestito il dibattito sulle criptovalute. Sebbene per molti siano l’asset class del futuro che potrebbe portare a un cambio di paradigma del mondo fina ziario (con delle opportunità di investimento da non sottovalutare), ad oggi le preoccupazioni per il loro utilizzo sono ancora elevate. E nonostante il grande interesse suscitato da Bitcoin e affini e il successo riscosso tra gli investitori retail, il loro spazio all’interno dei portafogli degli investitori professionali è relativamente limitato. A partire da queste premesse, la piattaforma fintech Luxembourg House of Financial Technology (LHoFT) ha commissionato a PwC Luxembourg, con il sostegno di ALFI, l’associazione dei fondi di investimento in Lussemburgo, un’indagine tra oltre centoventi professionisti
che operano nel Granducato. Le considerazioni sono state poi in raccolte in uno studio dal titolo “Crypto-assets: Paradigm shift or short-term trend?”, che mette in evidenza le opportunità legate a questa promettente asset class, ma anche le sfide chiave per il futuro. Ed è proprio di quest’ultime che vogliamo a dar conto in quest’articolo.
CONSUMO DI ENERGIA
L’impatto ambientale dell’estrazione delle criptovalute rappresenta il loro principale ostacolo reputazionale. È quanto affermato dal 31% degli intervistati. Questa risposta secondo gli autori dello studio è probabilmente legata al consumo energetico delle criptovalute che come il Bitcoin si basano su di un meccanismo di consenso Proof-of-Work. “Alcune entità pubbliche come l’Autorità di vigilanza finanziaria svedese si sono fortemente posizionate contro l’impiego di ener-
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CAPITALIZZAZIONE MERCATO CRIPTOVALUTE (MILA MILIARDI DI DOLLARI USA) 3,05 2,56
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1,86 1,32
0,77
PREOCCUPAZIONI DI AML
La natura spesso non regolamentata e un po’ opaca del mercato delle criptovalute ha dato origine a una serie di timori che vanno dalla sicurezza degli scambi alla solidità delle stablecoin. Nel suo rapporto del 2021, la Financial Action Task Force ha evidenziato un forte aumento dell’uso delle criptovalute per la raccolta dei proventi dei ransomware e per commettere frodi. Inoltre, nel solo anno fiscale 2021 l’unità investigativa criminale dell’IRS statunitense ha sequestrato 3,5 miliardi dollari in criptovalute, che rappresentano ben il 93% del totale dei beni pignorati nelle indagini non fiscaliin
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0,58
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0,36
0,11
0,02
Fonte: CoinGecko; BitInfoCharts.
AUM GLOBALE DEI FONDI DI INVESTIMENTO IN CRIPTOVALUTE (MILIARDI DI DOLLARI USA)
19.1
18.9
18.8
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57.5
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59.6
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APR 2020
LUG 2020
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7.1 LUG 2018
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CAGR 172%
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gia del mining di crypto-asset, sostenendo che questa pratica dovrebbe essere proibita”, avvertono da PwC Luxembourg. Infatti, secondo una stima dell’Università di Cambridge la sola rete Bitcoin impiega circa lo 0,45% dell’elettricità mondiale, avvicinandosi al consumo totale di Paesi come il Belgio o il Cile. “Questo non vuol dire, comunque, che l’industria del crypto mining non abbia usato energia verde per alimentare le sue operazioni”, fanno notare. “Inoltre, le nuove generazioni di criptovalute - come Cardano, Solana o Tezos - non usano più il Proof-of-Work, ma si basano su un meccanismo Proof-of-Stake, che ha dimostrato di essere molto meno dispendioso in termini di energia”, evidenzia il report. “Man mano che la tecnologia matura e i grandi player innovano, l’industria sta dimostrando un chiaro impegno a sviluppare soluzioni più pulite al fine di placare le preoccupazioni di sostenibilità”, dicono.
2,21
Fonte: Crypto Fund Research.
LE PRIME TRE PREOCCUPAZIONI SUI CRYPTO-ASSET*
31%
L’elevato consumo di energia di alcuni cryptoasset li rende inadatti come investimento a causa di considerazioni ESG
Il rischio AML è troppo alto per i crypto-asset
25%
30%
I crypto-assets sono un puro strumento speculativo
Fonte: PWC Market Research Center. Nota: *Diverse affermazioni sono state proposte agli intervistati. Questa classifi a mostra le prime tre selezionate dal maggior numero di intervistati che sono “completamente d’accordo” con l’affermazione.
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L’OPINIONE DI TIM BOOLE Head of Product Management, Schroders
PRIVATE ASSET, VERSO UNA DEMOCRATIZZAZIONE SEMPRE MAGGIORE
L’ALTO CONSUMO ENERGETICO DEL MINING RAPPRESENTA IL PIÙ IMPORTANTE OSTACOLO REPUTAZIONALE quell’anno. “L’attuale inesistenza o la natura frammentaria dei requisiti KYC (Know Your Costumer) e AML (Anti Money Laundering), nelle transazioni transfrontaliere di criptovalute rimangono un impedimento all’adozione più ampia tra gli investitori istituzionali”, dice il report. “Sebbene si stimi che solo lo 0,5% circa delle transazioni nel 2020 sia legato ad attività illecite, lo sviluppo di una regolamentazione chiara potrebbe dissipare le preoccupazioni in materia di antiriciclaggio”, concludono gli esperti di PwC.
RISCHIO
Un quarto degli intervistati dal sondaggio vede ancora i crypto-asset come un investimento puramente speculativo. Se le criptovalute erano nate con l’intento di fornire una nuova modalità di pagamento elettronico, nella pratica la loro alta volatilità ne ha impedito l’impiego come moneta di scambio nel quotidiano. “Questa volatilità ha portato alla percezione diffusa di questi asset come intrinsecamente rischiosi, dissuadendo gli investitori avversi al rischio”, osservano. In secondo luo-
go, bisogna anche ricordare che le criptovalute non sono sostenute da un’autorità centrale, come uno Stato o una banca centrale. Ciò comporta che debbano affrontare grandi problemi di credibilità, aumentando la percezione del loro rischio di valutazione.
AMBIENTE FRAMMENTATO
L’ambiente normativo che circonda le criptovalute è molto frammentato e non garantisce ancora il livello di protezione degli investitori fornito da altre asset class. “L’attuale assenza di un quadro normativo chiaro e armonizzato sta complicando significat vamente lo sviluppo di un mercato europeo omogeneo di criptovalute”, si legge nello studio. L’UE si è già messa al lavoro per affrontare queste carenze legislative: la proposta di regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets), che dovrebbe entrare in vigore entro il 2023/24, si applicherà a qualsiasi individuo/entità che emette cripto-asset o fornisce servizi legati all’asset class. “Dato il tasso e la scala con cui lo spazio dei crypto-asset si sta espandendo, tuttavia, due anni possono sembrare un’eternità”, dicono da PwC. Per questo motivo alcuni stati europei (in particolare Svizzera, Germania e Regno Unito) hanno deciso di ratificare i propri regolamenti nel tentativo di ottenere un vantaggio da first-mover. Al contrario alcuni governi hanno preso la strada opposta, adottando azioni volte a limitare il loro uso e ridurre la loro disponibilità. Le recenti azioni perseguite dal governo indiano per regolare pesantemente i crypto-asset, e la decisione della Cina di vietarli completamente, sono solo alcuni esempi che vanno in questa direzione.
In passato i private asset sono stati appannaggio degli investitori istituzionali, anche per la natura delle transazioni: trovare e strutturare i deal richiede molto tempo, così come disinvestire. Ciononostante, cresce la domanda da parte degli investitori e molti gestori di private asset stanno sviluppando prodotti più accessibili. Ne è un esempio l’evoluzione dei fondi semi-liquidi aperti, con cicli di sottoscrizione e riscatto mensili o trimestrali e un’innovativa gestione della liquidità, specialmente per private equity, credito privato e immobiliare. Anche la regolamentazione sta iniziando a cambiare e la tecnologia ad abbattere le barriere di accesso, ad esempio con lo sviluppo di nuove piattaforme internet che permettano agli imprenditori di raccogliere più facilmente capitale privato in fase di avviamento. Vi sono sempre più esempi anche nell’ambito del credito. Esempi di nuova regolamentazione in Europa includono gli “ELTIF”, un veicolo regolamentato per investitori retail sofi ticati. Guardando avanti, un’ulteriore democratizzazione dei private asset sembra inarrestabile, e il ritmo sarà dettato da fattori macro e da una regolamentazione che deve evolvere cercando il giusto equilibrio tra l’esigenza di una maggior apertura e quella di proteggere gli investitori. Di certo questa evoluzione porterà a una sempre minore distinzione tra asset privati e titoli quotati, come stiamo già vedendo con lo sviluppo in parallelo dei fondi ibridi pubblico-privati.
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Piantare i semi per un mondo più giusto. Investire in aziende che promuovono la salute e lo sviluppo dei bambini significa anche gettare i semi per un mondo migliore, più giusto e più sostenibile.
Come pioniere nella gestione ESG, Candriam vi aiuta ad agire dove potete fare la differenza, donando una parte dei suoi ricavi a enti selezionati come l’UNICEF. INVESTING FOR TOMORROW
*Candriam si impegna ad accantonare il 10% delle commissioni di gestione nette guadagnate dalla gestione di alcuni veicoli di investimento contenenti alcune strategie ESG. Questa percentuale può essere rivista a discrezione di Candriam. I veicoli di investimento hanno un rischio di perdita di capitale. Questo materiale di marketing é fornito a scopo esclusivamente informativo, non costituisce un’offerta per l’acquisto o la vendita di strumenti finanziari, né rappresenta un consiglio di investimento o una conferma di transazione di alcun genere, eccetto laddove non sia espressamente così convenuto. Sebbene Candriam selezioni attentamente le fonti e i dati contenuti in questo documento, non si può escludere a priori la presenza di eventuali errori od omissioni. Candriam declina ogni responsabilità in relazione ad eventuali perdite dirette o indirette conseguenti sull’uso di questo documento. I diritti di proprietà intellettuale di Candriam devono essere rispettati in ogni momento e il contenuto di questo documento non può essere riprodotto senza previo consenso scritto da parte della stessa. Candriam consiglia vivamente agli investitori di consultare, tramite il nostro sito web www.candriam.com, il documento “informazioni chiave per gli investitori”, il prospetto e tutte le altre informazioni pertinenti, inclusi i NAV del fondo, prima di investire in uno dei nostri fondi. Queste informazioni sono disponibili in lingua inglese o nella lingua locale di ciascun paese in cui la commercializzazione del fondo sia approvata.
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TENDENZE PRIVATE MARKET
di Roberto Fiorello
TUTTI PAZZI PER IL
L’industria è riuscita a toccare nuovi massimi nel 2021: il valore dei deal ha superato quota 1.100 miliardi di dollari.
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VALORE TOTALE DEI DEAL BUYOUT $B 1.200 1.000 800 600 400
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entusiasmo degli investitori per il private equity non mostra segni di cedimento nel 2021: ecco cosa è emerso dal 13° Report annuale sul Private Equity di Bain & Company. Lo abbiamo visto nella nostra attività quotidiana e il report lo sottolinea chiaramente: nel 2021, l’industria ha toccato nuovi massimi. Il valore dei deal conclusi è cresciuto di oltre il 90% rispetto al 2020, superando quota 1.100 miliardi di dollari. Il valore delle operazioni di buyout ha battuto anche il precedente record del 2006, a 804 miliardi di dollari. Questa performance è attribuibile soprattutto alla dimensione dei deal: per la prima volta, infatti, la dimensione media delle operazioni ha superato la soglia del miliardo di dollari, grazie anche alla grande liquidità disponibile sul mercato. Dopo dieci anni di crescita costante, la liquidità ha stabilito un nuovo record a 3.400 miliardi di dollari a livello globale. Questa stessa disponibilità ha indirizzato l’attenzione dei soggetti di private equity verso realtà quotate e non, ed è stata responsabile di un improvviso e significativo aumento dei deal public-to-private (P2P). Le privatizzazioni hanno infatti assorbito 469 miliardi di dollari a livello globale (+57% sul 2020): questi deal assorbono molto capitale, coinvolgendo aziende grandi e consolidate, spesso non sufficient mente apprezzate dal mercato. Per i soggetti di private equity, le privatizzazioni sono un modo efficiente per investire: la “preda” offre un costante flusso di cassa, crescita delle entrate e un bilancio in grado di sostenere livelli abbastanza alti di debito da generare rendimenti. Questa attività però ha un
Fonte: 2022 Global Private Equity Report Bain & Company.
IL VALORE TOTALE DEI DEAL IN ITALIA SI È ATTESTATO A 30 MILIARDI DI DOLLARI, CON UN INCREMENTO DEL 75% RISPETTO AL 2020 costo: i multipli medi dei buyout sono aumentati ovunque lo scorso anno e, dati i prezzi elevati pagati nel 2021, quest’anno i deal sponsor saranno sotto pressione per ottenere risultati. In questo contesto, le possibilità di successo sono più elevate per le aziende con un lungo track record nel settore. Anche il mercato italiano, nel 2021, si è dimostrato in linea con i trend a cui abbiamo assistito nel resto del mondo, con una performance brillante. Il valore totale dei deal nel Paese si è attestato a 30 miliardi di dollari, con un incremento del 75% rispetto al 2020. Anche la dimensione media dei deal
è cresciuta molto negli ultimi quattro anni, nonostante lo scorso anno si sia contratto il loro numero. Anche la liquidità disponibile è su livelli elevati: si sono registrati 12 miliardi di dollari. In Italia, il numero di deal è distribuito in modo sostanzialmente bilanciato tra i vari comparti, con infrastrutture, beni industriali, tecnologia ed healthcare che hanno vissuto una stagione particolarmente positiva.
BOOM TECNOLOGICO
In tutto il mondo, il settore che ha brillato di più è quello tecnologico: i deal in questo comparto, nel 2021, hanno APRILE I FUNDSPEOPLE 53
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TENDENZE PRIVATE MARKET
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L’OPINIONE DI JOHN BENNETT Director of European Equities, Janus Henderson Investors
TECNOLOGICO, IL SETTORE CHE HA BRILLATO DI PIÙ NEI DEAL TECH
ALTRI SETTORI
IL LUNGO VIAGGIO VERSO LE ZERO EMISSIONI NETTE
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Fonte: 2022 Global Private Equity Report Bain & Company.
rappresentato oltre il 30% del volume totale, con un valore di 280 miliardi di dollari. L’appetito degli investitori per il software (che ha pesato per il 90% dei deal tech lo scorso anno) e la tecnologia B2B continua a crescere, anche in virtù della loro performance: queste realtà si sono rivelate infatti meno rischiose e volatili e hanno sovraperformato rispetto ad altri investimenti. Con grande probabilità, questo boom della tecnologia continuerà - in tutte le aree geografiche - a caratterizzare l’attività anche nei prossimi mesi. Tuttavia, questo è solo uno dei trend da monitorare quest’anno: innanzitutto, abbiamo notato uno spostamento dei deal nella regione Asia-Pacifico, che guida lo sviluppo dei settori del growth e del venture capital. Inoltre, le crescenti pressioni sul fronte della sostenibilità caratterizzeranno l’industria: gli investitori stanno riscontrando difficoltà nel monitoraggio dei criteri ESG. La mancanza di standard specifici e di best practice ostacola la capacità di valutare in modo coerente la per-
formance ESG dei portafogli di private equity, pur considerando questo tema come fondamentale per guidare e gestire la propria asset allocation. È quanto emerge da un sondaggio che abbiamo realizzato in collaborazione con Institutional Limited Partners Association (ILPA) e incluso nel nostro report annuale. Poi, alcuni fattori macroeconomici, possono iniettare elementi di rischio da ponderare con attenzione. Ovviamente la sfida dell’inflazione: per quanto transitorio possa essere questo fattore, la reazione della Fed e di altre banche centrali influenzerà il dealmaking, anche nei prossimi mesi. Ma soprattutto gli effetti a catena del conflitto russo-ucraino, che si sentiranno per qualche tempo, e non solo nell’area interessata. L’impatto più immediato è sulle forniture energetiche, ma in questo contesto caotico gli investitori di private equity dovranno prevedere una gamma di scenari più ampia del solito e sviluppare opzioni flessibili in funzione dell’evolversi degli eventi.
Considerata la transizione mondiale verso la riduzione a zero delle emissioni di carbonio, guardiamo ai settori con le emissioni più alte per prevederne l’evoluzione futura. Partiamo dal settore dell’aviazione: la crescita del traffico aereo rimarrà probabilmente robusta, perché nonostante l’impatto ambientale è diffici sostituire o annullare le visite alla famiglia, i viaggi a scopo turistico e le presentazioni di lavoro in presenza. È però probabile che cresceranno i consumatori attenti all’ambiente e si moltiplicheranno quindi le iniziative pubbliche per incoraggiare l’adozione di tecnologie sostenibili. Il settore concentra quindi oggi la sua attenzione sulla tecnologia dei motori e sui combustibili sostenibili come metodo principale per ridurre le emissioni. Su un orizzonte più lungo, i velivoli a idrogeno e completamente elettrici potrebbero cambiare il panorama dell’aviazione, anche se ci sono molti ostacoli da superare prima che queste tecnologie innovative diventino realtà. Se i volumi di traffico rimarranno consistenti, le compagnie aeree offri anno probabilmente opportunità specifiche per i selezionatori di titoli attenti, e il valore massimo per gli azionisti dovrebbe arrivare dalle società leader nelle nuove tecnologie.
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TENDENZE FINTECH di Ottavia Sebastiani
ASSET MANAGEMENT CINQUE BEST PRACTICES CONTRO GLI ATTACCHI INFORMATICI L’emergenza sanitaria ha cambiato il modo di lavorare dell’industria del risparmio gestito, con nuovi modelli operativi basati su piattaforme online. Anche se le difese informatiche di un asset manager sono robuste, le vulnerabilità possono essere sempre dientro l’angolo.
L
a pandemia ha radicalmente cambiato il modo di lavorare: sono stati utilizzati nuovi metodi operativi di lavoro quali per esempio strumenti di collaborazione online, soluzioni di video conferencing, strumenti ed applicazioni sul cloud che purtroppo hanno favorito molteplici nuovi attacchi informatici o “cyberattacchi”. Durante la prima fase del COVID gli asset managers hanno giustamente dato la priorità al mantenimento del servizio, tuttavia, gli investitori devono ora considerare se l’infrastruttura che ha permesso la continuità operativa sia sufficientemente robusta per il futuro. L’Operational Due Diligence (ODD) dimostra che anche gli asset managers più affermati, a volte, non seguono i principi cardine come l’autenticazione multipla, non eseguono dei test di attacchi simulati e non applicano le restrizioni sui media rimovibili. Anche se le difese informatiche di un asset manager sono robuste, le vulnerabilità
possono essere introdotte attraverso, ad esempio, l’uso di servizi cloud o la miriade di fornitori che supportano i processi interni.
CYBER RISK IN AGGUATO
Una serie di incidenti ha fatto notizia negli ultimi tempi. C’è stato l’attacco all’hedge fund Levitas Capital tramite un falso invito ad una riunione Zoom. I criminali informatici hanno avuto accesso ai computer e al sistema di posta elettronica del fondo e successivamente sono avvenute molteplici autorizzazioni di pagamento fraudolente ed il denaro è stato rubato. La violazione delle e-mail aziendali è stata a lungo una delle fonti più comuni di rischio informatico e probabilmente continuerà ad esserlo. Una buona formazione sul cyber risk, in aggiunta all’implementazione di processi disciplinati per quanto riguarda i bonifici telematici, può aiutare a mitigare gli errori generati dal phishing. Tra le vulnerabilità prese di mira c’è l’enorme numero di dispositivi in rete che si collegano ormai
alle reti aziendali. Pensate alle stampanti, ai telefoni ma anche all’hardware per le videoconferenze. Se questi dispositivi non sono adeguatamente protetti, costituiscono un punto d’ingresso per i criminali informatici, con tutte le conseguenze associate. Quando si tratta di dispositivi di proprietà dei dipendenti che possono ancora connettersi alla rete, i rischi sono ancora maggiori. I cybercriminali stanno prendendo di mira organizzazioni di tutte le dimensioni. Tra i più vulnerabili, ci sono gli asset managers che eseguono diverse operazioni manuali, come accade di solito nei mercati privati, perché trasferiscono abitualmente grandi somme di denaro durante le loro attività quotidiane. Purtroppo, il costo e la complessità di costruire forti difese informatiche possono essere particolarmente impegnativi per le piccole società. Secondo Accenture il numero di cyber-attacchi è aumentato di oltre il 30% nel 2021, evidenziando così quanto il COVID-19 abbia creato terreno fertile per la criminalità infor-
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matica. Tuttavia, il rischio non merita solo l’attenzione del dipartimento IT. Gli stessi gestori di portafoglio devono capire le vulnerabilità informatiche dei loro investimenti in quanto il valore di un investimento attraente può essere completamente eroso dalle conseguenze di una violazione dei dati, conseguenze che possono portare a multe, furto di proprietà intellettuale, paralisi del business, danni alla reputazione e persino la svalutazione degli assets.
LE SOLUZIONI
In un mondo che cambia è fondamentale che gli investitori pretendano maggiore attenzione ed impegno da parte dei loro gestori alle best practices: cansione delle ‘vulnerabilità’ S La scansione delle vulnerabilità è il processo di identificazionedi potenziali fragilità nei dispositivi di rete come firewall, router, switch, server, stampanti e applicazioni. Le scansioni delle vulnerabilità possono essere eseguite
frequentemente (per esempio, giornalmente, settimanalmente, mensilmente) su qualsiasi numero di risorse di rete per accertare che le vulnerabilità conosciute siano rilevate e riparate. La gestione delle vulnerabilità può essere inserita nella gestione delle patch o correzioni per un patching efficace Gestione delle ‘patch’ La gestione delle patch è il processo di distribuzione e applicazione degli aggiornamenti al software e ai dispositivi di rete per ridurre il rischio di compromissione. I cyber criminali possono approfittar delle vulnerabilità conosciute nei sistemi operativi, nei dispositivi e nelle applicazioni se non sono adeguatamente riparati o aggiornati. L’applicazione tempestiva di patch o correzioni è una componente integrale di un efficace programma di sicurezza informatica. I gestori dovrebbero avere una struttura per aggiornare le patch con una frequenza stabilita, ad esempio, settimanale o mensile. Tuttavia, è probabile che le vulnerabilità lega-
te a determinate patch siano significativ e quindi tali toppe/correzioni debbano essere applicate in modo tempestivo per mitigare i rischi correlati. Test di infiltrazion Un test di infiltrazione è un esercizio in cui un esperto di sicurezza informatica (a volte indicato come un hacker etico) tenta di trovare e sfruttare le vulnerabilità in un sistema informatico per valutarne l’integrità. La pratica migliore per un gestore è quella di incaricare una controparte specializzata a svolgere, almeno annualmente, un test di infiltrazione interno ed esterno. Con un test esterno, gli esperti di sicurezza informatica si concentreranno sulla tecnologia esterna dell’azienda, come il sito web e i server di rete esterni, mentre con un test interno l’esercizio viene eseguito dall’interno del perimetro della rete aziendale. Configurazione di sicurezza Una verifica della configurazione di sicurezza del cloud è una prova che APRILE I FUNDSPEOPLE 57
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TENDENZE FINTECH
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L’OPINIONE DI
UN’INFRASTRUTTURA CLOUD MAL CONFIGURATA POTREBBE ESPORRE SISTEMI, APPLICAZIONI E DATI DI UN GESTORE AD ATTACCHI CYBERCRIMINALI esamina e analizza l’infrastruttura cloud di un’organizzazione per garantire che sia protetta da una varietà di rischi e minacce alla sicurezza. Un’infrastruttura cloud mal configurata potrebbe esporre i sistemi, le applicazioni e i dati di un gestore a manipolazioni da parte dei cybercriminali. Tale verifica dovrebbe stimare l’implementazione del cloud di una società rispetto al quadro di riferimento del CIS (Center for Internet Security) che incorporano più di cento linee guida di configurazione Controllo dell’accesso remoto Storicamente le case di gestione hanno sanzionato la possibilità per i dipendenti di lavorare in remoto principalmente per scopi di continuità aziendale. Tuttavia, la pandemia ha portato intere forze lavoro ad operare da casa in modo permanente o su base periodica secondo un modello di lavoro ibrido. Questa transizione ha potenzialmente esposto le infrastrutture di rete delle società di gestione ad una gamma più ampia di rischi informatici, in quanto la definizione tradizionale del perimetro di rete è stata ampliata, aumentando così le dimensioni della superficie di attacco che può essere presa di mira dai criminali informatici. Il metodo più utilizzato dagli asset managers per facilitare l’accesso alla rete è tramite una rete privata virtuale (“VPN”) che, se associata a protocolli di autenticazione a più fattori, può consentire a un gestore di ridurre il rischio che un cyber-criminale possa accedere all’infrastruttura di rete qualora le credenziali di un dipendente vengano compromesse. Tuttavia, se i dipendenti utilizzano i propri computer (endpoint) per lavorare in remoto, la società di ge-
stione avrà maggiori limiti nella sua capacità di imporre l’irrigidimento della sicurezza dell’endpoint di connessione, per esempio assicurando che tutte le patch di vulnerabilità del sistema operativo e gli aggiornamenti antivirus siano stati applicati. In aggiunta, le implementazioni VPN, in assenza di adeguati protocolli di prevenzione della perdita di dati, possono esporre le società di gestione al rischio di violazioni dei dati, in quanto i dipendenti possono potenzialmente avere la possibilità di copiare le informazioni della società o dei clienti sui dispositivi di proprietà dell’utente. Inoltre, se il disco rigido del dispositivo non è stato criptato, qualsiasi informazione copiata su di esso sarebbe a rischio in caso di perdita o furto del dispositivo. In risposta all’evoluzione della pandemia, abbiamo osservato che alcune società di gestione hanno dotato tutti i dipendenti di computer portatili aziendali, dando così all’azienda la possibilità di implementare controlli per mitigare i rischi di cui sopra. Un approccio alternativo è quello di implementare un’architettura VDI (Virtual Desktop Infrastructure). Con le VDI, i dipendenti si collegano direttamente all’infrastruttura IT aziendale tramite una macchina virtuale realizzata dai data center della società di gestione. Ciò significa che le società possono imporre specifici requisiti di sicurezza e impedire che le informazioni escano dal perimetro della rete aziendale. Nel contesto attuale, costruirsi una solida posizione rispetto ai nuovi rischi informatici non è una questione di formalità né un lusso, ma è diventata una priorità.
ALEX GOLD Portfolio Manager FF Global Health Care Fund, Fidelity International
RIMANERE CONCENTRATI SULLE OPPORTUNITÀ DI LUNGO TERMINE Solo negli ultimi 5 anni, il mercato ha assorbito il Taper Tantrum del 2018 (Q4), la recessione da COVID nel marzo 2020 e ora la crisi ucraina. Durante i periodi di incertezza, può essere difficil fare un passo indietro e pensare al lungo termine. Tuttavia, quando si tratta di investire è importante cercare di avere una prospettiva più ampia e guardare a settori i cui driver sono strutturali, indipendenti dagli eventi macro-economici. Uno di questi è il settore dell’healthcare che, a livello globale, in ognuno di questi periodi di elevata incertezza, è stato in grado di sovraperformare il mercato più ampio, a dimostrazione del carattere storicamente difensivo del comparto. Questo perché molte delle società che operano in questo settore realizzato farmaci o prodotti che aiutano le persone a gestire malattie croniche e per cercare di migliorare la loro vita. È dunque facilmente intuibile come la domanda e le necessità di tali beni rimangano invariate. Al contrario, guidata dal trend di lungo periodo strutturale e prevedibile dell’invecchiamento della popolazione, la domanda di prodotti e servizi sanitari è strutturalmente in aumento. È dunque fondamentale rimanere concentrati sul lungo termine, cercando di identifi are le opportunità che l’incertezza di breve termine può offri e agli investitori.
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Affrontiamo le incertezze dei mercati e aiutiamo gli investitori a gestirle.
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SOLO PER GLI INVESTITORI PROFESSIONALI. DOCUMENTO A FINI PROMOZIONALI. Il presente materiale, pubblicato da Capital International Management Company Sàrl. © 2022 Capital Group. Tutti i diritti riservati.
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TENDENZE EMERGENTI di Valerio Baselli
GUERRA RUSSIA-UCRAINA
COME CAMBIANO I PORTAFOGLI EMERGENTI La crisi tra Mosca e Kiev ha sparigliato le carte in tavola e costretto i gestori esposti ai mercati in via di sviluppo a reagire. Ecco come. Buy the dip, questa volta, potrebbe essere un azzardo troppo grosso.
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o scorso 24 febbraio, il presidente Vladimir Putin ha ordinato alle truppe russe di entrare in Ucraina, tre giorni dopo aver riconosciuto le regioni russofone del Donbass. Lo scoppio del conflitto tra Mosca e Kiev ha fatto schizzare i prezzi delle materie prime, provocato il crollo del rublo, scatenato un’ondata di volatilità sui mercati, costretto la banca centrale russa a chiudere la Borsa di Mosca e, di fatto, ha messo i portafogli esposti ai mercati in via di sviluppo sotto una specie di stress test in tempo reale. Partiamo dal presupposto che, a differenza dei fondi azionari Russia e azionari Europa emergente, i comparti equity mercati emergenti globali erano in media poco esposti ai titoli russi e ucraini, così come lo erano i fondi obbligazionari mercati emergenti globali verso i bond emessi dai due Paesi. Alcuni gestori con esposizione a Mosca hanno comunque ridotto significativ mente le allocazioni. Altri, invece, possono aver modificato le ipotesi dietro
le loro tesi d’investimento, ma hanno mantenuto le loro partecipazioni. In alcuni casi, abbiamo visto entrambe le cose, con decisioni prese su base settoriale o aziendale. Quello che è diventato chiaro al momento della stesura di questo articolo (ndr. 10 marzo 2022) è che la capacità di scambiare questi titoli è praticamente impossibile e che quindi il pricing delle partecipazioni russe è diventato un problema, tanto che alcuni gestori hanno dichiarato che si rifaranno alle fluttuazioni degli ETF scambiati su listini esteri, come riferimento per la performance di quelle posizioni.
GESTORI AZIONARI
Gli analisti di Morningstar si sono messi in contatto con i gestori dei fondi azionari emergenti globali coperti dal Morningstar Analyst Rating (le medaglie) per conoscere le loro opinioni. C’è un chiaro consenso sul fatto che la situazione rimane molto fluida e incerta. C’è anche accordo sul potenziale di uno shock inflazionistico significativo
che potrebbe persistere più a lungo di quanto precedentemente previsto. Rajiv Jain, CIO e manager del GQG Partners Emerging Markets Equity Fund, ad esempio, ha ridotto drasticamente la sua esposizione a Mosca: dal 15% delle attività nel dicembre 2021, a fine febbraio la società ha riferito di essere scesa al 3,7% circa. Il gestore ha detto agli investitori in una conference call in data 24 febbraio, di aver ridotto l’esposizione del portafoglio a quelle aziende che secondo lui avrebbero risentito maggiormente delle sanzioni. Il fondo Fidelity Emerging Markets, gestito da Nick Price e Amit Goel, ha vissuto dal canto suo lo scoppio della crisi con un’esposizione verso la Russia in portafoglio sovrappesata rispetto al benchmark MSCI Emerging Markets (7,6% contro il 3,3%, a fine gennaio 2022). Da allora i gestori sono riusciti a ridurre la quota su Mosca a circa il 2% (a finefebbraio). Alcuni manger hanno invece approcciato la crisi con una posizione leggera verso la Russia, come il JPM Emerging Mar-
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FONDI AZIONARI MERCATI EMERGENTI A GESTIONE ATTIVA E CON UN MORNINGSTAR ANALYST RATING POSITIVO ESPOSIZIONE NETTA AZION. RUSSIA DIC 21
ESPOSIZIONE NETTA AZION. RUSSIA GEN 22
ISIN
ANALYST RATING
STAR RATING
AUM
GQG Partners Emerging Mkts Eq I EUR Acc
IE00BDGV0L82
Silver
★★★★★
2.148
15,36
T. Rowe Price EM Eq I USD
LU0133084979
Silver
★★★
1.486
3,85
n.d.
-12,18
Capital Group New World (LUX) Z
LU1481181599
Silver
★★★★★
416
1,53
1,39
-14,56
IE00BFY85R68
Silver
★★★★★
219
0,00
0,00
-13,55
Invesco Developing Mkts Eq S USD Acc
LU2014291376
Bronze
★★★
134
9,27
8,14
-16,89
Fidelity Em Mkts A DIST USD
LU0048575426
Bronze
★★★★★
4.131
7,33
7,62
-18,05
FONDO
Stewart Inv Glbl Em Mkts Sust VI EUR Acc
n.d.
PERFORMANCE YTD
-9,55
Lazard Emerging Markets Eq A Dist USD
IE00B1L6MF22
Bronze
★★★
263
6,11
5,73
-6,39
Robeco Emerging Stars Equities D €
LU0254836850
Bronze
★★★★
1.626
5,92
6,24
-10,20
Robeco QI Emerging Cnsrv Eqs I €
LU0582530498
Bronze
★★★★
2.282
5,44
4,47
-2,58
Robeco Emerging Markets Equities D €
LU0187076913
Bronze
★★★
1.048
4,09
3,82
-8,88
Vanguard Emerg Mkts Stk Idx Inv EUR Acc
IE0031786142
Bronze
★★★
10.165
3,48
3,22
-8,06
JOHCM Global Emerging Mkts Opps USD A
IE00B4M6CN00
Bronze
★★★★
217
3,39
4,75
-9,95
JPM Emerging Markets Equity A (dist) USD
LU0053685615
Bronze
★★★★
8.143
1,12
1,05
-17,15
Fonte: Morningstar Direct. Dati percentuali all’8 marzo 2022. I dati ufficiali di port oglio a fine ebbraio non sono ancora stati comunicati. In alcuni casi, nemmeno quelli a fine gennai . Dati AUM di portafoglio in milioni di euro.
FONDI OBBLIGAZIONARI MERCATI EMERGENTI A GESTIONE ATTIVA E CON UN MORNINGSTAR ANALYST RATING POSITIVO ESPOSIZIONE NETTA OBBLIG. RUSSIA DIC 21
FONDO
ISIN
ANALYST RATING
STAR RATING
Neuberger Berman EM DbtHrdCcy USD I C
IE00B99K4563
Gold
★★★★
2.482 1.225 154
2,94
AUM
ESPOSIZIONE NETTA OBBLIG. RUSSIA GEN 22
2,54
PERFORMANCE YTD
2,14
-10,23
6,31
5,67
-15,94
0,00
0,00
-6,09
3,05
-11,04
IE00BYXWSX94
Silver
★★★★★
TCW Fds Emerging Mkts Income IU
LU0726519282
Silver
★★★
Fidelity Emerging Mkt Dbt Y Acc USD
LU0238206337
Bronze
★★★★
1.672
MFS Meridian Emerging Mkts Dbt A2 USD
LU0125948280
Bronze
★★★★
2.190
1,55
1,19
-7,47
PIMCO GIS Em Mkts Bd ESG Ins USD Acc
IE00B61N1B75
Bronze
★★★★
2.126
1,96
n.d.
-9,43
PIMCO GIS Em Mkts Bd Instl USD Acc
IE0030759645
Bronze
★★★★
3.660
2,92
n.d.
-7,49
Vontobel Emerging Mkts Dbt I USD
LU0926439729
Bronze
★★★
2.792
0,75
0,70
-10,65
Barings EM Sovereign Debt Tr A USD Acc
Fonte: Morningstar Direct. Dati percentuali all’8 marzo 2022. I dati di portafoglio a fine ebbraio non sono ancora stati ufficialm In alcuni casi, nemmeno quelli a fine gennai . Dati AUM di portafoglio in milioni di euro.
kets Fund, gestito da Leon Eidelman. La strategia ha storicamente sottopesato le aziende energetiche e di materiali rispetto all’indice.
GESTORI OBBLIGAZIONARI
Al momento, il debito sovrano russo (declassato il 9 marzo da Fitch a livello junk bond) rimane non negoziabile e i suoi prezzi incerti. A questo stadio, non è chiaro se le obbligazioni siano in default, ma questa possibilità prende sempre più piede tra gli operatori. Nel
te comunicati.
frattempo, la capacità dell’Ucraina di effettuare il pagamento di una cedola di Eurobond da circa 300 milioni di dollari a fine febbraio ha mostrato che il Paese potrebbe ancora essere in grado di soddisfare i suoi obblighi creditizi. Detto ciò, le obbligazioni russe e ucraine non sono così comuni all’interno portafogli a reddito fisso. Tuttavia, Morningstar ha verificato come i gestori di strategie obbligazionarie esposte ai due Paesi stiano affrontando la situazione. Il team di gestione APRILE I FUNDSPEOPLE 61
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TENDENZE EMERGENTI
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L’OPINIONE DI TOMMASO TASSI Head of Distribution Italy, abrdn
LO SHOCK DI MERCATO CHE STIAMO VIVENDO È DIVERSO DAL PASSATO, MA GLI INVESTITORI STANNO REAGENDO IN MANIERA COERENTE AD ALTRI PERIODI DI VOLATILITÀ del TCW Emerging Markets Income Fund, ad esempio, ha avuto poca esposizione alla Russia negli ultimi anni, ma ha sovrappesato l’Ucraina in un mix di debito sovrano e societario denominato in dollari. A partire da febbraio, il fondo ha tagliato entrambe le esposizioni, fino ad annullare quella verso Mosca e a scendere allo 0,7% esposto a Kiev, al 2 marzo. Lo stesso team gestisce il TCW Emerging Market Local Currency Income e ha preso decisioni simili anche per questa strategia. Il comparto MFS Emerging Markets Debt era invece leggermente sovrappesato rispetto al debito ucraino a fine gennaio, con il 3,2% in titoli sovrani e similari. Allo stesso tempo, invece, risultava sottopesato rispetto al benchmark verso bond russi, con circa l’1,2% in obbligazioni governative e societarie. Nel corso del mese di gennaio, il team di gestione ha ridotto con saggezza l’esposizione del fondo all’Europa emergente, dove riteneva che le valutazioni non riflettessero adeguatamente un potenziale conflitto Infine, il Pimco Emerging Markets Bond Fund ha iniziato l’anno con un modesto sovrappeso sull’Ucraina, coprendo questa esposizione con un sottopeso verso la Russia e andando tatticamente short sul rublo. I gestori, comunque, non si aspettano che il panico si diffonda ad altri mercati emergenti e fanno notare (in data 25 febbra-
io) che l’America Latina è stata finora relativamente indenne.
BUY THE DIP?
“Il momento di comprare è quando il sangue scorre nelle strade”, sosteneva il barone Nathan Rothschild. Il conflitto in corso, nella sua tragedia, può essere un’occasione di acquisto? Molto difficile saperlo, innanzitutto perché questa “regola” può essere meno valida nel caso di uno scontro che porti a un aumento dei prezzi dell’energia, ma non solo. “Lo shock di mercato che stiamo vivendo è diverso nei particolari da cosa abbiamo vissuto in passato, ma il modo in cui gli investitori stanno rispondendo è coerente con quello che abbiamo visto in altri periodi di volatilità”, dice Dan Kemp, responsabile degli investimenti globali di Morningstar Investment Managers. “È diverso perché dobbiamo affrontare una sfida senza precedenti che è la graduale rimozione degli stimoli all’economia dopo le forti politiche monetarie espansive delle banche centrali. Ma ci sono anche somiglianze con il passato: i periodi di volatilità sui mercati tendono a scatenare una risposta emotiva da parte degli investitori, che li percepiscono come una minaccia. Lo abbiamo visto nelle precedenti fasi di incertezza (2000, 2008 e 2020). Ora non sembra essere molto diverso”, conclude.
INVESTIRE NELL’ADATTAMENTO CLIMATICO Con tutti gli sforzi volti a raggiungere lo zero netto nei prossimi decenni, è facile dimenticare che il cambiamento climatico è già qui e che adattarsi ai cambiamenti futuri è fondamentale per molte aree dell’economia. Le proprietà immobiliari sono particolarmente vulnerabili in quanto devono aff ontare danni da tempeste e inondazioni, crescenti costi assicurativi, maggiori costi energetici e, potenzialmente, la necessità di generatori di riserva e sistemi di emergenza. Senza misure di adattamento, le imprese dovranno aff ontare danni fisici e interruzioni di energia, interruzioni delle catene di approvvigionamento, perdite in termini di assicurazione, carenze di materie prime e inflazione. Tutte valide ragioni per incorporare l’adattamento al clima nelle decisioni d’investimento. Senza contare che oggi sono numerose le opportunità di investimento legate all’adattamento al cambiamento climatico: dalle società di servizi che mirano a creare reti più resistenti alle intemperie, ai costruttori specializzati in progetti resistenti al calore e alle inondazioni, fino ai governi che sviluppano progetti innovativi di resilienza. È tempo per gli investitori di guardare alla realtà del cambiamento climatico e di investire non solo nella mitigazione delle sue cause, ma anche nell’adattamento alle sue conseguenze.
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TENDENZE LEGALE
di Giulio Maroncelli e Simone D’Ettorre
RED II: OSTACOLO
O OPPORTUNITÀ? La direttiva, recepita in Italia lo scorso novembre, è uno dei passaggi chiave per la transizione energetica nel nostro Paese. Ma l’attesa per una serie di decreti attuativi sta creando una zona d’ombra. E a risentirne è il mercato dell'M&A.
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l mercato degli investimenti nelle energie rinnovabili, nel quale ora più che mai si assiste ad un’accelerazione della domanda anche in ragione della crisi energetica in atto e della conseguente volatilità dei prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale, presenta un punto di contiguità con qualunque altro settore regolato nel mercato M&A: l’istanza degli investitori, sia italiani che stranieri, alla stabilità, semplificazion e, per quanto possibile, prevedibilità dei regimi regolatori, che garantiscano l’attuazione di una pianificazion strategica di medio-lungo periodo. L’attenzione degli operatori del mercato e delle associazioni di categoria si è perciò rivolta al Decreto Legislativo 8 novembre 2021 n. 199, recante attuazione della Direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (il c.d. “Decreto RED II”). Entrato in vigore lo scorso 15 dicembre 2021, detta i principi generali su cui dovrà fondarsi la transizione energetica del Paese, e cui dovranno poi attenersi i decreti attuativi da emanarsi, a seconda dei casi, entro 90 e 180 giorni dalla data di entrata in vigore
(ovvero, rispettivamente, entro il 15 marzo ed il 13 giugno 2022).
IMPATTO SU M&A
L’attesa dei decreti attuativi, che dovranno ridisegnare, tra gli altri, i meccanismi di incentivazione e le procedure autorizzative all’insegna di una maggiore efficienza e semplificazione, nonché dettare regole per il coordinamento tra gli incentivi alle rinnovabili e i contributi PNRR fissati in quasi 30 miliardi, sta determinando un impatto sulle operazioni M&A in corso che varia a seconda della tipologia di impianto. Prima di muovere l’analisi verso una specifica disamina degli effetti che tale periodo interinale sta determinando su ciascuna fonte rinnovabile, è opportuno anticipare che lo stato dell’arte varia sensibilmente tra i vari generi di impianti, risultando tuttavia necessario tenere a mente una comune linea generale: in molti settori interessati dall’intervento riformatore si registrano significative difficoltà nella determinazione delle valutazioni dei target, ed in particolare di specific indicatori quali, ad esempio, per impianti non ancora in esercizio, la pos-
sibilità di accedere agli incentivi per il fotovoltaico su aree agricole, il livello degli incentivi per nuovi impianti, i tempi per le autorizzazioni e le Capex (capital expenditure) ammissibili ai contributi PNRR. A riguardo, vale la pena evidenziare che gli impianti per i quali siano state previste strategie di sviluppo incentrate sul merchant (ad esempio, attraverso PPA di lungo periodo invece degli incentivi) risultano impattati in misura minore dall’incertezza normativa cui si è accennato.
FOTOVOLTAICO ED EOLICO
Le trattative attinenti la compravendita di impianti eolici e fotovoltaici in fase di costruzione avanzata non paiono aver subito una rilevante battuta d’arresto nelle more dell’emanazione dei decreti attuativi in quanto il Decreto RED II. Allo scopo di evitare vuoti d’incentivazione nel processo di transizione, di dare continuità agli investimenti e recuperare almeno in parte i risultati decisamente insoddisfacenti delle recenti aste e registri, è stato dato incarico al GSE per l’indizione di un’ottava procedura regolata dal c.d. Decreto Fer 1, terminata lo scorso 2 marzo e i cui risultati saranno pubbli-
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M2C2 - ENERGIA RINNOVABILE, IDROGENO, RETE E MOBILITÀ SOSTENIBILE
23,78 Mld
Totale
AMBITI DI INTERVENTO/MISURE 1. INCREMENTARE LA QUOTA DI ENERGIA PRODOTTA DA FONTI DI ENERGIA RINNOVABLE INVESTIMENTO 1.1: SVILUPPO AGRO-VOLTAICO INVESTIMENTO 1.2: PROMOZIONE RINNOVABILI PER LE COMUNITÀ ENERGETICHE E L’AUTOCONSUMO INVESTIMENTO 1.3: PROMOZIONE IMPIANTI INNOVATIVI (INCLUSO OFF-SHORE) INVESTIMENTO 1.4: SVILUPPO BIOMETANO RIFORMA 1.1: SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE DI AUTORIZZAZIONE PER GLI IMPIANTI RINNOVABILI ONSHORE E OFFSHORE, NUOVO QUADRO GIURIDICO PER SOSTENERE LA PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI E PROROGA DEI TEMPI E DELL’AMMISSIBILITÀ DEGLI ATTUALI REGIMI DI SOSTEGNO RIFORMA 1.2: NUOVA NORMATIVA PER LA PROMOZIONE DELLA PRODUZIONE E DEI CONSUMO DI GAS RINNOVABILE
TOTALE 5,90 1,10 2,20 0,68 1,92
-
Fonte: PNRR.
cati entro il 31 maggio 2022. Questa ha messo a disposizione di eolici on-shore e fotovoltaici tutta la potenza non assegnata con le sette precedenti procedure, pari a circa 3,3 GW. Il regime transitorio sarà inoltre garantito, nel caso probabile di mancata assegnazione di tutta la potenza disponibile, anche da un successivo nono bando, salvo il caso in cui dovesse essere emanato il decreto Fer 2, ancora in fase di concertazione interministeriale (e per il quale sarà richiesta la trasmissione alla Commissione europea), di cui sta circolando una bozza in queste settimane. Nelle operazioni di venture capital e co-sviluppo nell’agrivoltaico registriamo la necessità di adottare soluzioni complesse per la determinazione del valore, stanti le incertezze: (i) sui nuovi regimi incentivanti che entreranno in vigore, auspicabilmente, a partire dalla seconda metà dell’anno; (ii) nell’individuazione delle aree idonee sulle quali sarà possibile realizzare impianti con priorità nel procedimento autorizzativo e che accederanno agli incentivi; (iii) nel coordinamento delle disposizioni del Decreto RED II con i meccanismi di allocazione dei fondi del PNRR. In
relazione all’agrivoltaico, che rappresenta un settore di potenziale enorme interesse per gli investitori in quanto consente la realizzazione di impianti in area agricola con l’accesso agli incentivi statali per un periodo di venti anni, il recente decreto legge 17 del 1 marzo 2022 ha limitato la previgente normativa imponendo un rapporto massimo di 1/10 tra l’area del fotovoltaico e quella totale agricola dell’azienda. Anche questa novità ha creato arresti e modifiche in corso in varie operazioni di acquisizione o venture capital su pipeline di impianti solari.
BIOMETANO
Il settore del biometano, che nell’ultimo anno ha ricevuto un’attenzione senza precedenti da parte degli operatori istituzionali, anche attraverso progetti di riconversione di impianti biogas elettrici, è stato oggetto di specifiche previsioni sia da parte del PNRR che dal Decreto RED II, che richiederanno oltretutto un reciproco coordinamento. In relazione al biometano, sono previsti sia incentivi che contributi PNRR ma non è ancora certa la misura degli incentivi,
le modalità esatte di attribuzione, la misura del contributo PNRR e quali siano esattamente le CAPEX fina ziate dal PNRR: i decreti attuativi sono in parte già in ritardo alla data in cui si scrive (ultimo aggiornamento: 18/03/2022). Di qui l’esigenza di negoziare complessi meccanismi di earn-out e/o condizioni sospensive e risolutive.
COMUNITÀ ENERGETICHE
Quanto, infine, al nuovo mercato delle comunità energetiche, il Decreto RED II vi dedica specifica attenzione, superando anche alcune delle criticità della disciplina dettata in precedenza, tra cui ricordiamo l’estensione della potenza degli impianti fino ad 1 MW (dai 200 kW previsti). A tal riguardo, registriamo una crescente attenzione degli investitori sulle società che offrano servizi essenziali per lo sviluppo delle comunità energetiche, ed in particolare: le società dedite alla progettazione e costruzione di impianti, le ESCo e tutte quelle società del settore informatico in grado di produrre software idonei a garantire un efficiente monitoraggio degli scambi, dei consumi e dei benefici prodotti. APRILE I FUNDSPEOPLE 65
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TENDENZE GESTIONE PASSIVA di Livia Caivano
PRIVATE BANKER ED ETF IL PUNTO D’INCONTRO NELLA CONSULENZA EVOLUTA
FINER Finance Explorer realizza tre monitoraggi annuali per capire quanto i prodotti passivi contino davvero nel mondo della consulenza. I risultati mostrano come, dopo vent’anni, questi strumenti siano sempre più apprezzati. 66 FUNDSPEOPLE I APRILE
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uando nel 2002 sono stati lanciati sul mercato italiano, consulenti finanziari e private banker hanno storto il naso. Vent’anni dopo, gli ETF hanno smesso di essere prerogativa del lavoro dei fund selector e sono riconosciuti come mattoni fondamentali nella costruzione dei servizi di consulenza evoluta. Sono però ancora pochi i player che si spartiscono il mercato e per questo quando i consulenti pensano alla gestione passiva, i provider a cui fanno riferimento si contano sulle dita di una mano. Ogni anno FINER Finance Explorer realizza tre monitoraggi che, nel 2021, hanno coinvolto 3.347 consulenti finanziari (FINER® CF Explorer), 1.790 private banker (FINER® PB Explorer) e 179 fund selector di 50 diverse società (FINER® Fund Selector) per capire quanto contano oggi gli ETF nel mondo della consulenza italiana. • Quanti provider ETF conosci? Quanti di questi reputi migliori? -8 player, 3 i migliori tra i consulenti finanziar - 6 player, 2 i migliori tra i private banker - 12 player, 4 i migliori tra i fund selector “I player che citano consulenti e private banker sono sempre gli stessi due o tre”, spiega Nicola Ronchetti, founder & CEO di Finer Finance Explorer. “A differenza di quanto ac-
cade nella gestione attiva, dove le società sono centinaia, sul campo della gestione passiva i player sono pochi e così di conseguenza il nome dei brand che rimangono impressi nella mente dei consulenti”. Il costo dei prodotti a replica è basso e bassi sono i margini, di conseguenza per giocare nel campionato ETF è necessario avere grandi masse. “Dai nostri dati emerge che sono ovviamente i fund selector a conoscerne un numero maggiore”, continua Ronchetti. “Il dato medio, che è 12, rappresenta una conoscenza pressoché totale dei protagonisti di questa industria”. Nonostante la conoscenza limitata tra i consulenti o i private banker, ad ogni modo la propensione a proporre questi prodotti ai clienti non differisce di troppo.
FINO A QUALCHE ANNO FA LA PAROLA “ETF” ERA BANDITA DAGLI UFFICI DEI CONSULENTI FINANZIARI
• Qual è la tua propensione a proporre ETF ai clienti: - 57% propensi tra i consulenti finanziar - 59% tra i private banker - 71% tra i fund selector “Fino a qualche anno fa la parola ETF era bandita negli uffici dei consulenti finanziari”, ricorda l’esperto. “Era impensabile proporre prodotti che non avessero una gestione attiva alle spalle e soprattutto che il cliente avrebbe potuto comprare da solo sul mercato con tutti i rischi connessi”. Oggi la situazione è cambiata: il crollo dei tassi ha ridotto i margini ai minimi termini e i costi della gestione attiva, se non a fronte di performance stellari, rischiano di APRILE I FUNDSPEOPLE 67
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TENDENZE GESTIONE PASSIVA
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L’OPINIONE DI SIMONE ROSTI Country Head Italia, Vanguard
LA CONSULENZA FINANZIARIA SENZA CONFLITTI D’INTERESSE
I FUND SELECTOR UTILIZZANO GLI ETF PER UN QUARTO NELLA PARTE CORE DEL PORTAFOGLIO comprometterne le performance. “Il risultato è che per i distributori è preferibile anziché proporre singoli prodotti offrire soluzioni di investimento mirate all’interno di un servizio di consulenza evoluta. Per questo oggi gli ETF, con il loro giusto rapporto costo/ rendimento, sono diventati fondamentali per tutti gli attori”. A dimostrazione di questo, secondo i dati FINER, gli ETF riscuotono il successo maggiore nella consulenza evoluta, visto che anche per i consulenti sono diventati dei mattoni ben saldi di una costruzione più articolata. • Preferisci gli ETF come prodotti stand alone o in servizi di consulenza evoluta? - 7 7% consulenza evoluta tra i consulenti finanziar - 52% consulenza evoluta tra i private banker - 81% consulenza evoluta tra i fund selector “In questo caso, la preferenza per gli ETF è altissima sia per i consulenti che per i fund selector: entrambi sanno che è importante inserire questo tipo di investimenti come ingrediente di un servizio più articolato”, prosegue Ronchetti. Per i consulenti però, in
questo caso, il proprio valore aggiunto non rischia di venire sminuito, perché il lavoro di gestione è più articolato, riguarda molteplici aspetti e non solo la raccomandazione all’acquisto di un prodotto. Certo è fondamentale usarli nel modo giusto”. • Preferisci utilizzare gli ETF nella parte core o satellite del portafoglio? - 51% core, 49% satellite tra i consulenti finanziar - 32% core, 58% satellite tra i private banker - 24% core, 76% satellite tra i fund selector Prosegue il founder di FINER: “I fund selector dosano i prodotti a replica: li utilizzano per un quarto nella parte core e per i restanti tre quarti nella componente satellite del portafoglio. Questo vuol dire essere alleggeriti nella gestione da un lato, per poter fare cherry picking dall’altro. E allo stesso tempo avere una liquidità che permette di gestire la volatilità in maniera più efficace nella parte che viene aggiornata più di frequente”. • Quali ritieni essere le nuove frontiere degli ETF (ESG, tematici, attivi)? - ESG (61%), tematici (34%) attivi (5%) tra i consulenti finanziar - ESG (67%), tematici (31%) attivi (2%) tra i private banker - ESG (72%), tematici (27%) attivi (1%) tra i fund selector “L’ESG, che fino a qualche anno fa era considerata erroneamente un’asset class a sé, oggi è un must per tutti. I tematici sono facili da vendere, perché riguardano temi in un certo senso di attualità: acqua, robotics, il metaverso”.
Per rafforzare la cultura degli investimenti in Europa e garantire che sia veramente impattante e positiva per il benessere finanziario di tutti, è necessaria una riforma delle attuali regole che consenta agli investitori alla ricerca di consulenza finanziaria l’accesso a un mercato aperto e competitivo, libero da potenziali conflitti di interesse e in grado di fornire risultati incentrati sull’investitore. Nell’ambito della Capital Market Union, la Retail Investment Strategy offre la rara opportunità per l’Unione europea di stimolare un regime che incoraggi le persone a risparmiare per il proprio futuro a lungo termine, riduca le barriere agli investimenti e garantisca agli investitori un trattamento equo. Crediamo che il divieto alla prassi commerciale basata sugli incentivi sia il modo migliore per assicurare agli investitori retail una consulenza imparziale. Dove è stato introdotto, il divieto di incentivi ha avuto un impatto benefico dimostrabile sul tipo di consulenza e di prodotti d’investimento sul mercato. Facilitare la diffusione di consulenza imparziale per rispondere alle diverse esigenze e bisogni degli investitori, significa offrire loro le migliori possibilità di successo negli investimenti.
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INTERVISTE GURU di Filippo Luini
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In fasi di elevata incertezza come quella attuale diversificare i portafogli attraverso fonti di rendimento decorrelate risulta ancora più determinante. E le strategie Equity Market Neutral di Candriam possono fornire una risposta a questa esigenza degli investitori. Emmanuel Terraz ne presenta i punti di forza: tramite operazioni di arbitraggio e sfruttando le inefficienze di mercato per i cambiamenti negli indici dei prodotti passivi, questi strumenti puntano a generare alfa. E a farlo in modo sistematico, indipendentemente dall’andamento del mercato azionario. TNE
GLOBAL HEAD OF ABSOLUTE RETURN & QUANTITATIVE EQUITY E HEAD OF EQUITY MARKET NEUTRAL, CANDRIAM APRILE I FUNDSPEOPLE 71
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INTERVISTE GURU
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ncertezza in aumento sui mercati. Le tensioni geopolitiche globali legate al conflitto in Ucraina, l’inflazionee il timore di un rallentamento della crescita sono i principali fattori di preoccupazione. Un contesto complicato a cui gli investitori sono chiamati a rispondere. E in cui la diversificazionee la liquidità dei portafogli risultano ancora più importanti. Ma non sempre nelle situazioni di stress di mercato le asset class che si comportano in modo indipendente in condizioni normali continuano ad operare nello stesso modo. Per questo motivo le strategie di investimento Equity Market Neutral possono essere di valido aiuto. Aggiungono fonti di rendimento decorrelate rispetto alle asset class tradizionali e possono stabilizzare la performance complessiva di un portafoglio. “Sono indipendenti dalla maggior parte delle forze del mercato economico e finanziario e sono particolarmente interessanti in u contesto caratterizzato da tassi a breve termine rialzisti e da mercati azionari volatili”, avverte Emmanuel Terraz, global head of Absolute Return & Quantitative Equity e head of Equity Market Neutral di Candriam.
IL FUNZIONAMENTO
La casa di gestione vanta per questo tipo di prodotti un’offerta distintiva, basata su di un processo di investimento consolidato, creato nel 2003, con un solido track record anche in periodi di crisi del mercato. “Per ogni posizione aperta, sia lunga che corta, troviamo sempre una copertura adeguata che ci protegge dai rischi indesiderati a cui non intendiamo essere esposti”, illustra Terraz. “I rendimenti degli investimenti sono generati interamente dalla competenza del gestore degli investimenti, o alfa. Non vi è alcun contributo proveniente dal rialzo o dal calo dei mercati
azionari”, continua. “Se le posizioni sono coperte correttamente, l’esposizione al mercato azionario è gestita in modo ottimale e ridotta. Il portafoglio non dovrebbe salire e scendere sistematicamente con il mercato azionario”, dice.
ALFA IN UN MONDO PASSIVO
La strategia Equity Market Neutral di Candriam persegue l’obiettivo di generare rendimenti decorellarti inserendosi in un trend che nell’ultimo decennio ha caratterizzato l’industria del risparmio gestito: l’aumento inarrestabile degli investimenti azionari passivi. Una tendenza che con tutta probabilità è destinata a continuare. Secondo Terraz questo contesto offre a un gestore attivo due potenziali fonti di alfa, entrambe parte del processo di investimento messo a punto da Candriam. “I gestori degli strumenti passivi e indicizzati, compresi gli ETF passivi, sono obbligati a riequilibrare le posizioni in caso di cambiamenti degli indici che monitorano”, spiega l’esperto. “Tra i cambiamenti vi può essere l’aggiunta nell’indice di un nuovo titolo o l’eliminazione di un’azione dal calcolo dell’indice”, continua. “Ciò causa spesso disallineamenti temporanei del prezzo delle azioni e delle valutazioni nei mercati azionari in cui svariati fondi passivi acquistano o vendono grandi quantità di azioni in un lasso di tempo brevissimo”, dice. “La nostra strategia Index Arbitrage si posiziona per trarre vantaggio da tali diseallineamenti con l’indice. È questo il primo motore della nostra performance”, afferma. La seconda fonte di alfa della strategia Equity Market Neutral è l’individuazione delle inefficienze di mercato: una valutazione errata o un cambiamento inatteso in una società. Inefficienze che secondo vari studi accademici potrebbero aumentare e verificarsi con maggiore frequenza proprio per questo incremento degli investimenti passivi.
IN QUEST’AREA DI COMPETENZA CANDRIAM VANTA UN SOLIDO TRACK RECORD, ANCHE IN PERIODI DI CRISI DEI MERCATI 72 FUNDSPEOPLE I APRILE
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FOCUS SU INEFFICIENZE DI MERCATO “L’aumento degli investimenti azionari passivi è la tendenza in cui si inserisce la nostra strategia. Un trend che con tutta probabilità è destinato a continuare”
“Il tal caso le nostre opportunità aumentano”, avverte il gestore. “Un esempio include il ‘pair trading’ tra due titoli che normalmente operano congiuntamente. Se la maggior parte degli investitori mantiene una posizione passiva, si verifica un maggior numero di inefficienze su queste ‘coppie’ di titoli”, spiega Terraz.
UN APPROCCIO DUPLICE
L’individuazione delle opportunità e la costruzione delle posizioni avvengono grazie alla combinazione tra approccio fondamentale e approccio quantitativo. Un elemento che caratterizza la strategia Equity Market Neutral di Candriam. Infatti, la maggior parte di quelle presenti sul mercato si basano soltanto su uno dei due approcci. Con un’insidia per gli investitori: ciò può generare un portafoglio estremamente concentrato e potenzialmente rischioso con pochi titoli, o un portafoglio di diverse centinaia o addirittura migliaia di azioni. “Con questa tipologia di portafoglio potrebbe essere arduo avere una visione globale delle esposizioni implicite (settore, fattore...)”, commenta Terraz. L’altro elemento che contraddistingue l’approccio di Candriam è la costruzione del portafoglio su due fonti di performance: l’index arbitrage derivante dall’enorme crescita della gestione passiva e le opportunità derivanti delle strategie relative value. “L’index arbitrage è in grado di sfruttare le inefficienze a breve termine, mentre il relative value riesce a trarre vantaggio dalle inefficienze a medio termine, riducendo quindi i rischi e stabilizzando rendimenti”, spiega l’esperto. La gestione del rischio è fondamentale per gli investimenti e soprattutto per le strategie Equity Market Neutral: “Evitiamo accuratamente le esposizioni non intenzionali al settore, all’area geografica e allo stile”, dice. “Il rischio delle strategie azionarie tradizionali è principalmente una funzione dei mercati azionari, mentre il rischio delle strategie Market Neutral è una funzione legata alle competenze dei gestori e al budget di rischio”, sottolinea. “Il nostro uso che combina approcci fondamentali e quantitativi riduce i rischi dei nostri portafogli”, conclude Terraz. APRILE I FUNDSPEOPLE 73
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INTERVISTE GESTORE ITALIANO di Raffaela Ulgheri
Stephen Li Jen CEO, EURIZON SLJ CAPITAL
MERCATO CINESE, “PORTO SICURO PER GLI INVESTITORI A LIVELLO GLOBALE” L’Eurizon Fund Bond Aggregate RMB è uno dei maggiori fondi comuni specializzati sui bond cinesi al di fuori del Paese. Nel 2022 il comparto ha ottenuto il Rating FundsPeople+.
U
n fondo specializzato nell’investimento in obbligazioni denominate in Renminbi onshore e offshore e che punta sul mercato cinese come “porto sicuro” per gli investitori a livello globale. È il focus di Eurizon Fund - Bond Aggregate RMB, comparto lussemburghese gestito dal team di Eurizon SLJ a Londra, che ha ottenuto il Rating FundsPeople+ 2022. Obiettivo del fondo: “Conseguire un rendimento superiore a quello di un portafoglio composto da strumenti di debito denominati in Renminbi e scambiati sul China Interbank Bond Market e/o in altri mercati regolamentati nella Repubblica Popolare Cinese e a Hong Kong”, specifica Stephen Li Jen, CEO di Eurizon SLJ Capital. Lanciato a febbraio 2018, il Bond Aggregate RMB è uno dei maggiori fondi comuni specializzati in questa asset class al di fuori della Cina, con asset in gestione per 3,5 miliardi di euro a finefebbraio (Fonte dati Morningstar).
IL “VANTAGGIO CINESE”
All’interrogativo su quali vantaggi presenti, per un investitore europeo (e italiano), l’investimento nel fixed income cinese, Li Jen parte da una considerazione legata alle dimensioni del mercato. “La Cina è un’economia non necessariamente in sincronia con USA o Europa, al contempo è troppo grande per essere ignorata o confusa coi mercati emergenti da investitori italiani con una prospettiva globale”. A questo si somma un’altra specificitàdella piazza obbligazionaria cinese che “negli ultimi 14 anni ha generato un rendimento annuo superiore al 5% (compresi gli ultimi tre anni)”. Il CEO di Eurizon SLJ Capital ricorda, inoltre come proprio
questo mercato, dal 2008, abbia dimostrato di essere “un’asset class che si è comportata da ‘bene rifugio’ rispetto agli altri mercati (sia nelle fasi negative sia in quelle positive di mercato). In tutti gli episodi di risk off questo è l’unico asset che ha generato rendimenti positivi, superando l’oro, i Treasury americani e le obbligazioni europee”. L’economia del Dragone, inoltre, è in fase di rallentamento e presenta una bassa inflazione. “Di conseguenza, la People’s Bank of China sta considerando misure per sostenere la domanda aggregata, mentre altre importanti banche centrali si muovono in direzione opposta. Il RMB è anche ben sostenuto dalla robusta bilancia dei pagamenti del Paese”. Il fattore Cina, da solo, però non basta. “Per approfittare delle opportunità offerte dal Paese, è necessario un team di gestori solido. La nostra squadra è basata a Londra, ma è composta da professionisti con forti radici cinesi che parlano correntemente il mandarino. Questo si è dimostrato un grande vantaggio per cogliere le tendenze del mercato così come per interpretare le intenzioni politiche e i tratti idiosincratici della Cina”.
SOVRAPPESO DI DURATION
Il fondo, nella strategia attiva contro il benchmark, ha di recente aumentato il sovrappeso di duration e aggiustato le posizioni di curva per sovrappesare ulteriormente il segmento centrale. “Intendiamo mantenere il lungo di duration finch non vedremo segnali di inflessione nella traiettoria di crescita della Cina. Naturalmente, la nostra strategia di duration dipenderà dalle attese in merito alle politiche di Pechino”. Oltre il 99% del portafoglio è investito in obbligazioni sovrane e quasi sovrane e in obbligazioni emesse dalle cosiddette “imprese statali” (SOE) cinesi. “In considerazione della nostra preferenza per la sicurezza e la liquidità – continua Li Jen –, abbiamo incrementato l’investimento in obbligazioni governative e societarie tra le più liquide in Cina. La filoso di base di Eurizon SLJ è la tolleranza zero per i rischi di default, ma siamo pronti a gestire i rischi di mercato per generare alfa nella performance rispetto al benchmark. Da qui, il profilo di rischio/rendimento che ne risulta è interessante”. Il CEO riporta, infine,l’attenzione su come le obbligazioni onshore cinesi (RMB) si siano qualificate come “una delle asset class con le migliori performance al mondo”. Non soltanto “il mercato nel suo complesso è enorme (dal momento che rappresenta più di 1,5 volte il volume totale delle obbligazioni dei mercati emergenti), ma l’economia cinese è anche più dinamica di gran parte del resto del mondo emergente”. Il 2022 e gli anni successivi saranno poi caratterizzati da politiche di stabilità economica, riforme strutturali e stimoli economici, “motivo per cui - conclude Li Jen – ci aspettiamo una crescita reale intorno al 5,0-5,5% già quest’anno”.
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OBBLIGAZIONI ONSHORE CINESI “Si sono classifi ate come una delle asset class con le migliori performance al mondo. Il mercato rappresenta più di 1,5 volte il volume totale delle obbligazioni dei mercati emergenti, e l’economia è più dinamica di gran parte del mondo emergente”
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INTERVISTE FUND SELECTOR di Silvia Ragusa
EQUITY ITALIA “Siamo positivi sul mercato domestico, sulle large cap e soprattutto sulle PMI che potranno maggiormente beneficia e degli investimenti legati al PNRR”
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Marco Galliani RESPONSABILE SERVIZIO WEALTH MANAGEMENT, CASSA CENTRALE BANCA
“PUNTIAMO SU EQUITY (ANCHE ITALIANO) E TITOLI INFLATION LINKED” L’esperto spiega quali sono i settori e i temi attraenti nel processo di selezione del Gruppo bancario.
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inflazione (o meglio la stagflazione) da una parte, la guerra in Ucraina dall’altra. Non è un buon momento per i mercati. Ma se c’è un punto nel quale i professionisti del settore concordano è che l’azionario continua ad essere l’asset class del momento. “Le azioni sono una delle poche grandi classi di investimento che può offrire dei rendimenti reali positivi”, dice subito Marco Galliani, responsabile Servizio Wealth Management di Cassa Centrale Banca. La view di breve periodo, però, è più cauta “vista la fase di volatilità che stiamo vivendo conseguente al contesto geopolitico che si è drammaticamente aggravato”, continua. L’esperto della fund selection, nell’ambito delle gestioni di portafoglio del gruppo bancario, consiglia di restare sui mercati sviluppati: “i mercati azionari dei Paesi sviluppati, Stati Uniti in primis, continuano ad essere quelli con il miglior rapporto rischio-rendimento”, dice. Secondo Galliani, infatti, i Paesi emergenti, forniscono sempre una buona diversificazi ne, ma il loro peso in portafoglio deve essere molto contenuto. Sui settori, invece, crescita e fondamentali sono i cardini principali. “Nel processo di analisi e selezione preferiamo le aziende che presentano valutazioni ragionevoli, mentre fra i settori economici sono da privilegiare quelli che potranno beneficiare di trend di crescita strutturale”, spiega. “La digitalizzazione ne è un esempio: le società esposte ai settori dei semiconduttori, dei software e dell’automazione industriale sono quelle meglio posizionate in questo senso, non senza dimenticare le realtà capaci di adattare le proprie attività e la propria offerta ai nuovi modelli di consumo di beni e servizi. Siamo invece molto prudenti sui settori su cui non abbiamo adeguata visibilità, ad esempio il settore immobiliare cinese”. Così, guardando ai prodotti, la selezione degli strumenti porta ad un rinnovato interesse per gli investimenti in azien-
de con fondamentali solidi. “Gli aspetti sostanziali della nostra costruzione di portafoglio hanno ricevuto un’importante conferma sia dalla fase critica della pandemia sia dalle fasi di recupero”, spiega l’esperto. “La preferenza per strumenti attivi nei nostri processi di selezione ha sempre dato valore. Così anche la propensione per strumenti direzionali, che permette di avere sempre il controllo delle esposizioni effettive e del rischio: la trasparenza e il monitoraggio degli strumenti selezionati è stata di fondamentale importanza. Infine, la rotazione di settori e di stili sul mercato azionario è stata un fenomeno di grande rilievo, che ha ovviamente influito sulla fund selection”.
POSIZIONI CORE DI PORTAFOGLIO
Se l’equity, dunque, è l’asset class privilegiata all’interno dei portafogli, non manca certo l’interesse per il mercato italiano. Galliani spiega come il riposizionamento più consistente fatto lo scorso anno sia stato proprio sull’azionario del Belpaese, a lungo sottopesato. “Siamo positivi sul mercato domestico, sulle large cap e soprattutto sulle PMI che potranno maggiormente beneficiare degli investimenti legati al PNRR. Crediamo inoltre che i PIR saranno un ulteriore e forte elemento di supporto”, afferma. Sull’obbligazionario, invece Cassa Centrale Banca ha puntato in modo particolare sui titoli inflation linked, anche a copertura di rischi di infl zione superiore alle attese di mercato.
ADEGUATI PRESIDI ESG
Sullo sfondo restano sempre le tematiche ESG, ormai imprescindibili per qualsiasi analista. “È assodato il rapporto tra i fattori di sostenibilità e la qualità degli investimenti, la riduzione dei rischi complessivi e soprattutto, in molti casi, il ritorno in termini di performance”, dice Galliani. “Nel nostro processo di investimento abbiamo integrato presidi finalizzati a valutare i rischi e i principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità e questo ha consentito a Cassa Centrale Banca di classificarele linee di gestioni patrimoniali offerte come prodotti finanziariche promuovono, tra le altre, caratteristiche ambientali o sociali. Nel dettaglio sono stati adottati criteri di esclusione o limitazione di strumenti finanziar di emittenti operanti in settori critici e di strumenti di emittenti che non presentino un adeguato profilo ESG. Anche grazie anche ai presidi ESG, allo scoppiare della guerra in Ucraina i nostri portafogli non avevano nessuna esposizione diretta ai governativi russi, ad esempio”. Una nota di riguardo nella selezione dei fondi va anche agli investimenti tematici. Una tendenza che, come spiega lo stesso esperto, è destinata a continuare. “Puntiamo sui fondi nei quali il gestore possa sovrappesare o sottopesare i trend in cui crede. Siamo molto cauti invece sui fondi che puntano su temi troppo specifici e sui fondi tematici passivi, ribadendo l’importanza di una approfondita analisi dei processi di investimento”, conclude. APRILE I FUNDSPEOPLE 77
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INTERVISTE ISTITUZIONALE di Raffaela Ulgheri
Matteo Franchetto RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ PATRIMONIALI E FINANZIARIE, FONDAZIONE CARIVERONA
“PUNTIAMO SULL’AZIONARIO COME INVESTITORI DI LUNGO TERMINE” Un processo di investimento che punta sulla diversificazione con l’obiettivo di “diminuire la dipendenza dai rischi specifici e accrescere i ricavi”. I fondi del Next Generation EU, “un’opportunità per infrastrutture, digitalizzazione, green energy ed economia circolare”.
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rent’anni di attività in coesione sociale ed economica col territorio. La Fondazione Cariverona, nata alla fine del 1991 sulla scorta della Legge Amato-Carli, si trova oggi a operare in un contesto profondamente mutato ma con chiari obiettivi di investimento e una forte asset allocation strategica. “Gli attivi, a fine2021, si aggiravano attorno a 1,9 miliardi di euro” afferma il responsabile delle attività patrimoniali e finanziarie Matteo Franchetto, “e gli organi di Fondazione da lungo tempo hanno deciso, ove possibile, di diversificare il portafoglio dell’ente”. L’obiettivo: “Diminuire la dipendenza da rischi specifici, stabilizzare e, possibilmente, accrescere i ricavi, l’avanzo e, quindi, le erogazioni”. Con questo orizzonte la Fondazione segue un processo di investimento in due fasi. “In primis – spiega Franchetto – si definiscono gli obiettivi di rendimento atteso e il relativo profilo di rischio, commisurato e sostenibile, cui si collega l’asset allocation strategica necessaria”. In secondo luogo avviene la selezione degli strumenti con cui implementarla. “L’asset allocation target di Fondazione (al lordo di alcuni investimenti peculiari) vede un 40% di azionario globale, un 40% obbligazionario globale e il restante 20% in mercati privati globali”, afferma l’esperto sottolineando che, per il futuro, l’ente valuta la possibilità di un profilo di rischio/rendimento superiore, “aumentando la componente azionaria fino al 50%
a scapito di quella obbligazionaria”. Il riferimento, afferma, “sono i portafogli degli endowment universitari americani, quali Yale e Harvard, istituzioni che rappresentano ‘l’investitore di lungo termine per eccellenza’ e detengono esposizioni anche superiori su azionario (60%) e mercati privati (fino al 30%)”. Una transizione in questo senso, tuttavia “va approcciata in maniera graduale”. Fondazione ha scelto di perseguirla “attraverso l’utilizzo di fondi di investimento dedicati gestiti da asset manager professionisti che, oltre ad avere politiche di investimento che si sposano con gli obiettivi dell’Ente, permettono un’importante semplificazione contabile e amministrativa”. Attualmente l’ente investe in tre fondi Ucits (due multi-asset e un azionario globale) e in un fondo di fondi alternativo dedicato ai private market.
ESPOSIZIONE SETTORIALE
In merito all’esposizione settoriale, le ultime settimane hanno aperto nuove finestre di incertezza legate a quanto sta avvenendo in Ucraina. “Prima del conflitto – continua Franchetto – si è assistito a un rialzo dei tassi di interesse in ambito obbligazionario e a una rotazione da settori growth a value e ciclici in ambito azionario. Ora questo evento esogeno rende difficile fare previsioni, se non quelle più ovvie legate all’andamento delle materie prime”. La situazione è in divenire, per cui “in assenza di visibilità e valutato l’elevato livello di volatilità, ha poco senso prendere scommesse specifiche. In ogni caso deleghiamo la tattica ai gestori dei nostri fondi”. Tuttavia, a livello strategico Franchetto è dell’opinione che “si possa cominciare ad accumulare gradualmente sul mercato azionario globale diversificato: storicamente fasi simili di nervosismo dei mercati hanno costituito dei punti di entrata per gli investitori di lungo periodo”. Uno sguardo va anche in direzione del PNRR e, più in generale, del Next Generation EU: “Nel lungo termine, una volta valutate anche le conseguenze della guerra sui piani di spesa, credo che i fondi in sede europea possano rappresentare un’opportunità per alcuni settori quali infrastrutture, digitalizzazione, green energy ed economia circolare”. Si collega, poi, a quanto definito all’interno del piano europeo “la volontà delle autorità, quantomeno di alcune aree geografiche, di indirizzare gli investimenti verso la sostenibilità”. Rientra, in questa riflessione, la componente ESG degli investimenti di Fondazione Cariverona, che ha posto ai gestori dei fondi “il vincolo che il rating medio di portafoglio sia almeno sufficiente”, e ha dedicato una parte del portafoglio al tema dell’impact investing “sui settori legati a health care, scienza e ricerca; innovazione e tecnologia; ambiente e infrastrutture; prevalentemente in Italia”. La Fondazione, conclude Franchetto, “sta anche pensando alla creazione di acceleratori negli stessi ambiti”.
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STRATEGIA SUI MERCATI “In fasi di incertezza come questa, a livello strategico si più cominciare ad accumulare gradualmente sul mercato azionario globale diversifi ato”
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INTERVISTE PERSONAGGIO di Silvia Ragusa
EQUITY EUROPEO “Stiamo incrementando le posizioni sull’azionario. Soprattutto quello europeo, che ha valori interessanti, ma anche sull’Italia”
Maurizio Vitolo AMMINISTRATORE DELEGATO, CONSULTINVEST SGR
“IL NOSTRO FOCUS? L’ECONOMIA REALE” Archiviato un anno record per masse e raccolta, il Gruppo si prepara ad entrare nel filone degli investimenti alternativi, grazie ad una serie di partnership ed acquisizioni.
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er Maurizio Vitolo, amministratore delegato e fondatore del Gruppo Consultinvest, esistono vari motivi per dirsi soddisfatto. Di sicuro ce ne sono almeno tre. Lo scorso anno la sua società ha riportato “uno dei migliori bilanci della storia”. L’esposizione a titoli russi è stata da sempre “una quota omeopatica”. A breve il suo gruppo si amplierà, con l’acquisizione di Zenit SGR. Ma andiamo per ordine. Con AuM che sfiorano 1,3 miliardi di euro e una raccolta netta a finedicembre 2021 di oltre 11 milioni di euro, Consultinvest SGR ha chiuso l’anno con doppie cifre, “grazie a commissioni di performance molto importanti”. Come spiega l’AD, molti fondi della SGR, soprattutto quelli legati al mondo fixed income, hanno chiuso in positivo, grazie a delle precise scelte d’investimento, sul post pandemia e sulla grande ripresa dell’economia. “Abbiamo continuato a mantenere importanti investimenti sulla parte azionaria, mentre sulla parte obbligazionaria ci siamo coperti in maniera importante dal rischio di tasso”, dice. Quest’anno, poi, era cominciato bene. Ma l’attacco russo in Ucraina ha sparigliato un po’ le carte, danneggiando nel breve alcune performance. Qui però entra
in gioco uno dei motivi cui sopra: “né titoli russi né rublo, solo qualche posizione obbligazionaria su Gazprom e sulla federazione russa in valuta forte”.
ROTAZIONE DEI PORTAFOGLI
L’approccio perciò resta sempre costruttivo. “Riteniamo che si stiano creando delle opportunità interessanti, per questo stiamo attuando una rotazione sui portafogli, per cogliere quei settori e quei titoli che possono avere dei vantaggi dall’accelerazione della transizione energetica”, sottolinea Vitolo. Nello specifico parliamo di temi come la cybersecurity o in generale le tecnologie informatiche. Più azionario quindi e meno obbligazionario. La SGR in particolare sta incrementando in questi giorni le posizioni sull’equity europeo, che ha valori interessanti. E quindi anche sull’azionario italiano. “Abbiamo un PIR che investe sul mercato italiano che sta realizzando ottime performance, ma anche un fondo, il Next Generation, che si concentra proprio sui temi europei legati al PNRR”, continua l’amministratore delegato.
DECISIONI STRATEGICHE
Il processo di sviluppo del gruppo è cosa nota. Di recente è stata siglata la joint venture con Borgosesia che, attraverso BGS Management, sarà focalizzata su servizi immobiliari a supporto di operazioni di cartolarizzazione mentre lo scorso novembre Consultinvest aveva rilevato la clientela di Progetto SIM, società di Peschiera Borromeo nata nel 2013. Prima ancora c’era stata l’acquisizione della rete di AlpenBank, il controllo dell’intermediario assicurativo Multilife e la fusione con la società Sol&Fin SIM. Adesso, invece, per Maurizio Vitolo è tempo di acquisire il controllo di altre SGR. “Abbiamo un core business legato a fondi UCITS flessibili ma vogliamo svilupparci nel mondo dell’economia reale”, spiega subito. Per questo in ballo c’è il controllo di Zenit SGR che diventerà una sorta di hub di fondi alternativi. “Quest’anno lanceremo i primi prodotti, con l’obiettivo di avvicinare i nostri clienti al mondo dell’economia reale. Ci amplieremo sul private debt e sul mondo del credito performing. Poi avremo un’ulteriore accordo con una società che si occupa di distressed asset, dagli npl all’immobiliare. L’idea è quella di coprire un po’ tutta la filiera dell’economia reale”, conclude l’AD.
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INTERVISTE GURU di Greta Bisello
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Dopo sette anni di assenza nel mercato, Credit Suisse Asset Management è tornata nell’arena europea degli ETF due anni fa. Valerio Schmitz-Esser spiega che, per uno dei principali gestori indicizzati in Europa con oltre 180 miliardi di euro di masse, estendere l’offerta a questo comparto è stata un’evoluzione naturale e necessaria per svilupparsi sul mercato europeo. Guardando al prossimo futuro, la società vuole crescere in Italia, puntando su una gamma di fondi indicizzati ed ETF con particolare focus sulla sostenibilità. TNE
MANAGING DIRECTOR & HEAD OF INDEX SOLUTIONS, CREDIT SUISSE AM APRILE I FUNDSPEOPLE 83
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INTERVISTE GURU SOSTENIBILITÀ AL CENTRO “Il lancio di una gamma ESG è stato ben accolto dalla platea di investitori anche e soprattutto in Italia, mercato che rappresenta uno dei nostri maggiori focus sia per ragioni storiche che strategiche”
N
on solo Stati Uniti. L’Europa riconquista terreno e registra, negli ultimi anni, una significativa crescita nel mercato dei prodotti indicizzati. Un comparto che nel Vecchio Continente conta grossomodo le stesse dimensioni di quello degli ETF. Non mancano però le differenze tra i due strumenti. Come ricorda Valerio Schmitz-Esser, managing director & head of Index Solutions, Credit Suisse Asset Management, prima di tutto nella modalità di negoziazione: gli indicizzati che, come un fondo attivo tradizionale, vengono negoziati una volta al giorno (dopo cut-off) e gli ETF invece durante tutta la giornata sul mercato secondario. A livello globale maggiore flessibilità operativa e condizioni economiche attraenti fanno degli indicizzati uno dei prodotti di maggiore successo nel segmento dei fondi pensione e gruppi bancari internazionali. L’esperto sottolinea che, per ragioni storiche, l’offerta degli indicizzati tipicamente si concentra su asset class e benchmark molto tradizionali. “D’altro canto gli ETF, investibili da una più ampia platea di risparmiatori, offrono spesso esposizioni più concentrate, come portafogli tematici o legati a materie prime e criptovalute, nel caso di ETC ed ETP”. Un’altra differenza, da un punto di vista meramente distributivo, è che gli ETF sono prodotti retail, accessibili a chiunque sia connesso a una borsa valori. “Durante la pandemia, abbiamo notato come molti emittenti di ETF abbiano puntato su un modello distributivo ibrido, compensando una presenza commerciale necessariamente limitata con maggiori contenuti sui canali virtuali ed eventualmente sui social. Anche se questo modello ha funzionato molto bene, pensiamo che il carattere personale della relazione nella distribuzione dei prodotti d’investimento sia qualcosa di irrinunciabile”, prosegue Schmitz-Esser. Le opportunità di distribuzione dei fondi indicizzati però, almeno per il momento, rimangono limitate dato che l’offerta bancaria retail dipende dagli accordi di collocamento. “Una delle maggiori sfide future sarà modernizzare la distribuzione degli indicizzati, armonizzando le piattaforme
per la sottoscrizione fondi e rendendo maggiormente attrattivo per i distributori considerare questi fondi nella loro offerta”, spiega il professionista di Credit Suisse.
ETF, IL RITORNO
Credit Suisse Asset Management, uno dei principali gestori di soluzioni indicizzate in Europa con oltre 180 miliardi in gestione, due anni fa ha preso la storica decisione di rientrare nel mercato degli ETF dopo un’assenza di oltre sette anni. “I nostri ETF sono parte integrante di una gamma di oltre 100 prodotti, compresi i fondi indicizzati che offrono agli investitori europei un ampio menu da cui scegliere la propria asset allocation. Grazie alla lunga esperienza nel campo degli indicizzati, estendere l’offerta al comparto degli ETF è stata un’evoluzione naturale e necessaria per crescere sui mercati europei”, conferma Schmitz-Esser. Per intenderci, dando qualche cifra, dal marzo 2020 i prodotti hanno toccato la quota di 7 miliardi di euro di attivi in gestione. “Siamo molto soddisfatti di questi risultati, che sottolineano l’importanza dei prodotti indicizzati nel contesto di portafoglio dei clienti europei. Oltre alla maggiore convenienza fiscale degli ETF, il focus sulla sostenibilità è uno dei fiori all’occhiello della nuova gamma”, ci tiene a sottolineare l’esperto. Il lancio di una gamma con focus ESG “è stato ben accolto dalla platea di investitori, anche e soprattutto in Italia, mercato che rappresenta uno dei nostri maggiori focus sia per ragioni storiche che strategiche”. L’esperto mette inoltre in luce che una gestione indicizzata ben si sposa con la sostenibilità. “Indicizzando un’esposizione di tipo ESG, il rating di sostenibilità diventerà parte del processo d’investimento, contribuendo a determinare il peso di ciascun titolo nell’indice. Ci aspettiamo che il mercato si polarizzi sempre di più su prodotti disegnati attorno a tecniche di integrazione ESG, adottando tanto l’esclusione quanto la selezione positiva, o a temi ambientali”, dice Schmitz-Esser. La gamma di Credit Suisse si incentra sulla metodologia MSCI ESG Leaders, una tecnica a due stadi, uno
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CREDIT SUISSE AM HA DECISO DI SEGUIRE UN APPROCCIO SISTEMATICO CONCENTRANDOSI IN AREE POCO PRESIDIATE ANZICHÉ LANCIARE ALTRI PRODOTTI “ME TOO” SUL MERCATO degli standard più diffusi tra gli investitori istituzionali. “In primo luogo si mira a filtrare l’universo investibile di riferimento escludendo le aziende significativament coinvolte in settori non desiderabili o pratiche di business controverse. Infine, i titoli rimanenti vengono ordinati a seconda del loro rating di sostenibilità e solo il miglior 50% all’interno di ogni settore viene mantenuto nel portafoglio”, spiega il professionista.
UN FUTURO IN CONSOLIDAMENTO
Nel futuro degli ETF e degli indicizzati è previsto un consolidamento a livello globale. “Una delle principali ragioni è la necessità di imponenti economie di scala per offrire un prodotto di qualità. Le commissioni medie dell’industria sono scese drasticamente nell’ultimo decennio, rendendo le gestioni indicizzate anti-economiche per le controparti più piccole” spiega Schmitz-Esser. Scomponendo l’universo degli ETF europei per diversi livelli commissionali, “notiamo come la maggior parte dei
flussidegli ultimi dieci anni abbiano beneficiatodi prodotti caratterizzati da TER bassi (sotto i 0.20%), come azionario large cap e obbligazioni liquide”, prosegue. Dato l’ingente numero di nuovi prodotti lanciati recentemente e la crescente competizione nell’industria dei passivi, Credit Suisse ha deciso di seguire un approccio sistematico: “Preferiamo concentrarci in aree poco presidiate anziché lanciare altri prodotti ‘me too’ sul mercato. Come nel caso dell’ETF sulle Small Cap americane e quello sulla tecnologia, prodotti unici nel loro genere, che per primi hanno integrato un processo d’investimento ESG nelle rispettive asset class”, dice l’esperto. Ma non solo, un’altra sfida significativa per l’industria, da qui ai prossimi dieci anni, sarà quella di intercettare la crescente domanda che arriva dai canali distributivi digitali, “poiché sempre più investitori approcciano il risparmio gestito attraverso piattaforme di trading o app di roboadvisory, già capaci di attrarre flussi importanti nel nord Europa”, conclude Schmitz-Esser. APRILE I FUNDSPEOPLE 85
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ANALISI SMART CONSENSUS di Miguel Rêgo, CFA
MERCATI I
cigni neri appaiono sempre dove e quando meno ce li aspettiamo. Di fatto, una caratteristica essenziale dei cigni neri è proprio la loro imprevedibilità e, benché spuntino qua e là articoli i cui autori proclamano di aver pronosticato un determinato risultato, in realtà nessuno aveva previsto uno scenario di guerra dalle conseguenze potenzialmente devastanti. Per quanto riguarda le posizioni del portafoglio Smart Consensus, purtroppo al momento della chiusura di questa rivista non sono ancora disponibili i dati di febbraio, che ci permetterebbero di analizzare la reazione dei gestori all’invasione dell’Ucraina. Investire richiede calma e razionalità per valutare gli impatti e le ricadute potenziali degli eventi di mercato, ma chiaramente in un momento come questo sarebbe molto interessante poter seguire in diretta le dinamiche e i processi decisionali dei gestori di maggiore esperienza. In mancanza di queste informazioni, sappiamo però
SENZA PACE Gestori e investitori sono ormai abituati al fatto che i mercati finanziari non t ovino quasi mai pace. Tuttavia, nessuno aveva previsto la brusca fine di un lungo periodo di ace in Europa.
20 22
PORTAFOGLIO SMART CONSENSUS FUNDSPEOPLE FONDO
CATEGORIA MORNINGSTAR
Acatis Gané Value Event Fonds
Bilanciati Moderati
Allianz Income and Growth
Bilanciati Moderati
Amundi Fds Multi Asset Sustainable Future
Bilanciati Prudenti
BGF Global Multi Asset Income Fund
Bilanciati Moderati
BNY Mellon Global Real Return Fund (EUR)
Bilanciati Flessibili
Capital Group Global Allocation Fund (LUX)
Bilanciati Moderati
DWS Concept Kaldemorgen
Bilanciati Flessibili
JPM Global Balanced Fund
Bilanciati Moderati
MFS Meridian Prudent Wealth Fund
Bilanciati Moderati
ODDO BHF Polaris Moderate
Bilanciati Prudenti
Con riferimento al Rating FundsPeople, il nostro team di Analisi ha costruito il portafoglio Smart Consensus, che è uguale per Italia, Spagna e Portogallo. Nella selezione dei fondi che lo compongono, il team di Analisi FundsPeople è andato alla ricerca di prodotti con Rating FundsPeople nei tre Paesi. Il portafoglio Smart Consensus è composto da dieci fondi: sei bilanciati moderati, due bilanciati flessibili e due bilanciati prudenti. Fonte: elaborazione propria con dati Morningstar.
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L’OPINIONE DI FILIPPO BATTISTINI Head of Business Development Retail Wholesale Italy, Allianz GI
che a gennaio era ormai evidente la minore propensione al rischio azionario emersa gradualmente negli ultimi mesi. Nel reddito fisso è inoltre aumentata leggermente la ponderazione dei titoli di Stato a scapito della liquidità, in virtù dell’attrattiva relativa di questi strumenti dal profilo difensivo nel contesto di un incremento generalizzato dei rendimenti. Tuttavia, nell’interpretare questi dati dobbiamo sempre tener presente che l’incertezza prevalente a febbraio e marzo potrebbe aver modificato profondamente la traiettoria dei portafogli dei fondi inclusi in questa analisi.
GLI ULTIMI MESI
Joerg Moshuber, gestore dell’Amundi Funds Multi Asset Sustainable Future, afferma che negli ultimi mesi è stato necessario operare con maggiore cautela e il posizionamento del fondo ha rispecchiato questa prospettiva. “Abbiamo ridotto gradualmente la duration del portafoglio, mantenen-
A GENNAIO ERA EVIDENTE LA MINORE PROPENSIONE AL RISCHIO SUL COMPLESSO DEI MERCATI AZIONARI
do una discreta esposizione ai titoli di Stato dei Paesi core in euro in termini sia nominali che reali. Ultimamente abbiamo rafforzato questa posizione per acquisire una certa resilienza in un contesto di aumento dell’inflazione e, soprattutto, incertezza geopolitica.” Il gestore rimane “costruttivo” rispetto al debito dei Paesi periferici dell’area euro, in particolare dell’Italia, nonché dei corporate bond “che offrono un livello di rendimento più appetibile nel recente contesto di avversione al rischio”. D’altro canto, la quota azionaria si mantiene neutrale, all’interno dell’intervallo ammesso, a causa del livello delle valutazioni e della situazione nell’Europa dell’Est. “Per quanto riguarda l’esposizione geografica, gli Stati Uniti si confermano la regione più rappresentata nella porzione azionaria, ma abbiamo ridotto gradualmente la posizione a favore dell’Europa (zona euro esclusa), mantenendo anche la diversificazione in Asia”, commenta il gestore, che individua opportunità di selezione dei titoli in ambiti come energie rinnovabili, società industriali e semiconduttori, nonché in settori più difensivi come sanità, beni di consumo primari e pubblici servizi. In relazione al Capital Group Global Allocation Fund (Lux), Julie Dickson, Investment Director di Capital Group, spiega: “Anche se la ripartizione complessiva del patrimonio tra azioni e obbligazioni è rimasta invariata negli ultimi mesi, di recente abbiamo apportato modifichein entrambe le asset class”. Secondo l’esperta, queste variazioni rispecchiano la nuova visione del mondo, sia in termini di opportunità che di rischi. Per quanto riguarda la porzione azionaria, spiccano il potenziamento e la diversificazion delle posizioni nelle aziende di se-
TRANSIZIONE ENERGETICA E CYBERSECURITY AL CENTRO DEI PORTAFOGLI Verso la fine degli anni 70, all’epoca della seconda crisi energetica e della rincorsa agli armamenti per la Guerra Fredda, Stanley Druckenmiller, diventato poi gestore dei fondi di George Soros, costruì il proprio successo come guru degli investimenti con un portafoglio prevalentemente composto da azioni del comparto energia, con un’aggiunta di titoli della difesa, oro e obbligazioni a tasso variabile. Un portafoglio che potrebbe tornare a essere attuale, ovviamente dopo alcuni opportuni cambiamenti nella direzione della sostenibilità. Petrolio e armi potrebbero infatti essere sostituiti con due temi di grande attualità: la transizione energetica e la sicurezza informatica. Noi di AllianzGI destineremmo alla riconversione energetica il 40% dell’allocazione e al tema della cybersecurity il 30%, lasciando comunque un 20% in liquidità da detenere attraverso titoli a tasso variabile e un 10% in oro o aziende aurifere come protezione. In termini di strumenti di investimento, le strategie Allianz Smart Energy e Allianz Cyber Security possono rappresentare un’opportunità interessante per cavalcare i temi della transizione energetica e digitale, su cui oggi c’è grande attenzione e che con ogni probabilità ci accompagneranno nel lungo periodo. APRILE I FUNDSPEOPLE 87
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ANALISI SMART CONSENSUS
DISTRIBUZIONE PER ASSET OBBLIGAZIONI AZIONI LIQUIDITÀ E OBBLIGAZIONI A BREVE TERMINE ALTRI (VALUTE, ALTERNATIVI E IMMOBILIARI)
70% 60% 50%
IL PORTAFOGLIO DI JOERG MOSHUBER
Gestore dell’Amundi Funds Multi Asset Sustainable Future
40% 30% 20% 10% 0%
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“Abbiamo ridotto gradualmente la duration del portafoglio, mantenendo una discreta esposizione ai titoli di Stato dei Paesi core in euro”
2020
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DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA EUROPA (INCLUDE IL REGNO UNITO) MERGENTI (INCLUDE PAESI ASIATICI SVILUPPATI) E
JULIE DICKSON
Investment Director, Capital Group Global Allocation Fund (Lux)
“Anche se la ripartizione complessiva del patrimonio tra azioni e obbligazioni è rimasta invariata negli ultimi mesi, di recente abbiamo apportato modifiche in entrambe le asset class”
2022
NORD AMERICA (USA E CANADA) GIAPPONE E AUSTRALASIA
70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%
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miconduttori che continuano a generare rendimenti positivi su base relativa e registrano una domanda solida e una crescita robusta. Nel reddito fisso la specialista menziona l’esposizione ai Treasury americani a più lunga scadenza, “che tendono a presentare una minore correlazione con le azioni nelle fasi di ribasso e rappresentano quindi un ulteriore strato di protezione per il portafoglio”. Il debito dei mercati sviluppati è comunque generalmente in sottopeso rispetto al benchmark, a fronte di un sovrappeso nel “debito dei mercati emergenti in valuta estera, soprattutto europeo” e nel “debito in valuta locale, soprattutto cinese”. 88 FUNDSPEOPLE I APRILE
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DISTRIBUZIONE PER SETTORE CORPORATE
GOVERNMENT
C ASH
ALTRO
70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%
G G F F M M A A M M G G LL A A S S O O N N D D G G FF M M A A M M G G LL A A SS O O N N D DG G 2020 2020
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©2021 Morningstar, Inc. All rights reserved. The Morningstar name and logo are registered marks of Morningstar. Marks used in conjunction with Morningstar products or services are the property of Morningstar or its subsidiaries.
Uno Standard Globale di Sostenibilità per i Fondi L’interesse nell’investimento sostenibile è in forte aumento e gli asset in gestione stanno crescendo per rispondere a una nuova domanda. Morningstar offre ricerche, strumenti e analisi grazie ai quali investitori, consulenti e gestori possono comprendere i fattori di sostenibilità, eseguire la due diligence, valutare il rischio ESG e le opportunità. Il Morningstar Sustainability Rating™ e il Morningstar Portfolio Carbon Metrics™ sono progettati per aiutare gli investitori a valutare le performance delle aziende su una varietà di parametri ambientali, sociali e di governance, così che possano costruire in modo più consapevole i loro piani di investimento. Scopri come puoi integrare i valori di sostenibilità nella tua strategia di investimento a lungo termine.
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ANALISI COMPARATIVA
di Óscar R. Graña
UN MERCATO
BINARIO Con lo scoppio del più grande conflit o bellico nel Vecchio Continente dalla Seconda Guerra Mondiale, la visibilità sul mercato azionario europeo è così scarsa che valutare le società è diventata una missione impossibile.
AMUNDI FUNDS EUROPEAN EQUITY VALUE
SOCIETÀ: ALLIANZ GLOBAL INV. LANCIO: 4 OTTOBRE 2006 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 7.136 ISIN: LU0256881128
SOCIETÀ: AMUNDI LANCIO: 6 MAGGIO 2008 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 4.035 ISIN: LU1883315993
SOCIETÀ: ELEVA CAPITAL LANCIO: 26 GENNAIO 2015 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 4.615 ISIN: LU1111643042
RENDIMENTO 1 ANNO: 4,0 RENDIMENTO 3 ANNI: 14,0 RENDIMENTO 5 ANNI: 9,5
RENDIMENTO 1 ANNO: 14,8 RENDIMENTO 3 ANNI: 7,4 RENDIMENTO 5 ANNI: 5,1
RENDIMENTO 1 ANNO: 13,9 RENDIMENTO 3 ANNI: 11,2 RENDIMENTO 5 ANNI: 8,9 20 22
26,8
25,3
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90 FUNDSPEOPLE I APRILE
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-8,3
-11,9
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2 2 2 -14,4
1 1 1 2018
-19,3
-13,8
-3,1
3,2
14,1
23,7
28,3
20 22
32,3
36,6
20 22
ELEVA UCITS FUND FONDS ELEVA EUROPEAN SELECTION
2018
2019
Fonte: Morningstar Direct. Dati (%) in valuta base a fine febbraio 2022. Dati di patrimonio in milioni di euro.
ALLIANZ GLOBAL INVEST. FUND ALLIANZ EUROPE EQUITY GROWTH
33 3 2020
2021
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I
n genere le previsioni relative a un dato mercato si basano sulle prospettive macroeconomiche della regione e sulle attese di crescita degli utili delle società che lo compongono. Ma a volte la visibilità è così scarsa che risulta praticamente impossibile formulare proiezioni a breve-medio termine. È ciò che accade in questo momento sui mercati azionari europei. Come possiamo elaborare previsioni quando il Vecchio continente sta vivendo il più grande conflitto bellico dalla Seconda guerra mondiale? “Non credo che i mercati siano in grado di prevedere ciò che può succedere quando si verificano eventi simili.
FIDELITY FUNDS EUROPEAN DYNAMIC GROWTH FUND
Semplificando, si può avere soltanto un risultato binario; ma anche così dipenderà da quali fattori determineranno l’andamento dei mercati” afferma Chris Iggo, Chief Investment Officerfor Core investments di AXA IM. Basta fare l’esempio di Inditex per capire fino a che punto sia impensabile cercare di valutare un’azienda in questo contesto. Come molte altre multinazionali, il colosso spagnolo del tessile ha annunciato la chiusura temporanea dei suoi 500 punti vendita e del canale di vendita online in Russia. Questa decisione colpisce duramente il conto economico del gruppo, dato che il mercato russo rappresenta circa l’8,5% del suo
MFS MERIDIAN FUNDS EUROPEAN RESEARCH FUND
EBIT globale, e in più è stata presa dalla sera alla mattina. “Ci troviamo chiaramente in un contesto in cui gli investitori si fidano solo fino a un certo punto della propria capacità di calcolare il valore equo delle azioni europee” riconosce Paul O’Connor, head of Multi-asset di Janus Henderson. Secondo l’esperto, questa situazione cambierà solo quando cesseranno le ostilità. “Finché l’evoluzione del quadro politico resterà incerta, le stime dell’impatto economico e finanziario dell’invasione rimarranno molto volatili” avverte. Prima di decidere se investire o no su una borsa europea, e se rafforzare
MFS MERIDIAN FUNDS EUROPEAN VALUE FUND
SOCIETÀ: FIDELITY INTERNATIONAL LANCIO: 15 GENNAIO 2001 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 4.033 ISIN: LU0119124781
SOCIETÀ: MFS IM LANCIO: 12 MARZO 1999 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 2.714 ISIN: LU0094557526
SOCIETÀ: MFS IM LANCIO: 1 OTTOBRE 2002 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 4.875 ISIN: LU0125951151
RENDIMENTO 1 ANNO: 4,3 RENDIMENTO 3 ANNI: 9,6 RENDIMENTO 5 ANNI: 9,6
RENDIMENTO 1 ANNO: 10,6 RENDIMENTO 3 ANNI: 8,3 RENDIMENTO 5 ANNI: 6,9
RENDIMENTO 1 ANNO: 14,1 RENDIMENTO 3 ANNI: 10,8 RENDIMENTO 5 ANNI: 9,2 20 22
20 22
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3,8 -5,5
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-6,7
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2018
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-8,4
5 5 5 6 6 6 -9,4
4 4 4 2018
-11,9
-5,0
-0,5
3,3
17,0
17,6
22,8
27,8
39,7
29,5
20 22
2019
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ANALISI COMPARATIVA
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ALLIANZ GLOBAL INVEST. FUND ALLIANZ EUROPE EQUITY GROWTH
GESTORE THORSTEN WINKELMANN
20 22
20 22
AMUNDI FUNDS EUROPEAN EQUITY VALUE
GESTORE ANDREAS WOSOL
ELEVA UCITS FUND FONDS ELEVA EUROPEAN SELECTION
GESTORE ERIC BENDAHAN
QUALITÀ A LUNGO TERMINE
COMBINAZIONE DI VALORE E QUALITÀ
QUATTRO RISERVE DI CACCIA
Il gestore cerca di individuare aziende di qualità che hanno buone probabilità di registrare una crescita sostenuta degli utili a lungo termine, ossia in un orizzonte di 5-10 anni. Il portafoglio presenta un turnover molto basso, che si aggira intorno al 15 per cento. Alcuni titoli sono inclusi nel portafoglio da più di dieci anni. A ogni posizione detenuta corrisponde implicitamente un prezzo obiettivo, ma non si tratta di una regola tassativa da applicare alla lettera. Il gestore può decidere di vendere un titolo per motivi diversi, ad esempio perché non nutre più la stessa convinzione o perché è cambiata la valutazione. A livello settoriale, il 30% del portafoglio è investito in aziende tecnologiche; al secondo e terzo posto in termini di ponderazione troviamo rispettivamente industriali (25%) e sanità (14 per cento).
Questa strategia, che presenta un orientamento conservativo e un orizzonte di lungo periodo, mira a investire in società con caratteristiche value abbinate a un profilo di alta qualità. A questo scopo il fondo cerca attivamente aziende dotate di bilanci robusti, flussi di cassa sostenibili e modelli di business solidi. Il gestore intende la qualità come la capacità di una società di generare stabilmente rendimenti superiori al costo del capitale ed effettua un investimento soltanto quando il titolo quota a forte sconto, per avere un margine di sicurezza. Il risultato è un portafoglio ad alta convinzione, equiponderato e a basso turnover. Il portafoglio è composto principalmente da large cap europee. A livello settoriale, quasi il 25% del patrimonio è investito in società finanziarie, poco più del 16% in aziende industriali e quasi il 15% in imprese attive nei beni di consumo discrezionali.
Questa strategia core attiva e flessibile, senza pregiudizi di stile, mira a sovraperformare lo Stoxx 600 NR a medio e lungo termine. Per realizzare questo obiettivo si concentra su quattro aree: imprese di famiglia, modelli di business differenziati in settori maturi, aziende che attraversano cambiamenti societari e divergenze signifi ative tra i mercati azionari e creditizi. L’approccio di tipo bottom-up è supportato da un’analisi macroeconomica che contribuisce a defini e il posizionamento del portafoglio. Questa analisi si basa sull’indice proprietario Eleva Capital Index, che sintetizza una serie di indicatori anticipatori per aiutare il gestore a orientare il portafoglio a favore delle aree più o meno cicliche in base all’andamento dell’economia. Il risultato è un portafoglio concentrato composto da 40-50 titoli. La diversifi azione settoriale è piuttosto elevata e i segmenti più rappresentati sono sanità, servizi finanziari e beni di consumo ciclici.
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FIDELITY FUNDS EUROPEAN DYNAMIC GROWTH FUND
GESTORE FABIO RICCELLI
CRESCITA A PREZZI CONTENUTI Il fondo mira a selezionare società dal profilo growth individuate in base all’analisi fondamentale. Investe in aziende europee che quotano a prezzi inferiori al loro valore intrinseco concentrandosi sulle società che mostrano un potenziale di crescita a lungo termine sottovalutato dal mercato. Il gestore sfrutta in modo particolare i fattori interni di crescita strutturale dell’azienda, filt ando le interferenze esterne che potrebbero condizionarne l’evoluzione. Una delle caratteristiche peculiari di questa strategia è la sua ampia diversifi azione, sia a livello geografi o che settoriale. Il segmento attualmente più rappresentato nel fondo è quello industriale (22,5%), seguito da tecnologia (23,2%) e sanità (21,1 per cento). Per quanto riguarda la capitalizzazione, la maggior parte dei 60 titoli inclusi in portafoglio in questo momento è costituita da large cap.
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MFS MERIDIAN FUNDS EUROPEAN RESEARCH FUND
GESTORE GABRIELLE GOURGEY
UN FONDO 4X4 Non si tratta di un fondo tradizionale. Questo prodotto, coordinato da Gabrielle Gourgey, detiene in portafoglio le migliori idee d’investimento di 12 analisti. Per questo motivo è esposto a tutti i settori e presenta un tracking error controllato. Il fondo, che ha un orientamento blend, genera alfa tramite lo stock picking e ha sovraperformato il mercato a tre, cinque e sette anni senza effettuare importanti scommesse settoriali. Le raccomandazioni degli analisti si basano sull’analisi fondamentale bottomup svolta da ciascuno dei professionisti del team. Le idee d’investimento, che vengono sottoposte a votazione, nascono dallo studio delle informazioni ottenute dagli analisti su società e settori, in primis attraverso management aziendali, fornitori, concorrenti, consulenti e conferenze di settore e, in secondo luogo, tramite le fonti di dati commerciali.
MFS MERIDIAN FUNDS EUROPEAN VALUE FUND
GESTORE FLORENCE TAJ
PROTEZIONE CONTRO I RIBASSI Il gestore si concentra su società che off ono valutazioni interessanti e attività operative sostenibili o in via di miglioramento, indipendentemente dagli sviluppi macroeconomici e politici. Applica i principi dell’analisi fondamentale, prestando particolare attenzione alle valutazioni. Punta in modo particolare sulle aziende di alta qualità che generano rendimenti superiori alla media su base sostenibile. L’obiettivo del gestore è individuare società che presentano una qualità e un valore intrinseco superiori a quelli scontati dalle valutazioni di mercato. Per quanto riguarda il processo di selezione dei titoli, il gestore non si lascia condizionare dalle informazioni e dal flus o di notizie a breve termine e rimane fedele alla sua strategia d’investimento. Negli ultimi tre anni il fondo è riuscito a partecipare al 94% dei rialzi del mercato, ma solo al 79% dei ribassi. Ha ottenuto questo risultato rimanendo interamente investito in un portafoglio composto da 60-80 posizioni con basso turnover.
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ANALISI COMPARATIVA
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20 22
11 1 1
2 2 22
ALLIANZ GLOBAL INVEST. FUND ALLIANZ EUROPE EQUITY GROWTH
33 33
AMUNDI FUNDS EUROPEAN EQUITY VALUE
9.007
ELEVA UCITS FUND FONDS ELEVA EUROPEAN SELECTION 5.128
4.035
3.993
3.170 6.589 7.136 5.828
15
15
2019
3.963
2.047
6.170
2018
5
1.776
2.900
1.830
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2018
2019
4.615
2020
2021
2022
2018
2019
2020
2021
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Fonte: Morningstar Direct. Dati di patrimonio in milioni di euro.
20 22
15
1
12
Volatilità 3 anni (%)
9
12
9
MAPPA
12
rischio-rendimento
3
6 4
9
9
5
6 10
2
6 10
6
15 10
6
15
20
25
20
15
10
25
20
20
15
25
1
Allianz Europe Equity Growth
2
Amundi Funds European Equity Value
3
Eleva European Selection
4
Fidelity Funds European Dynamic Growth Fund
5
MFS Meridian Funds European Research Fund
6
MFS Meridian Funds European Value Fund
Valuta base (euro)
25
RendimentI annualizzati 3 anni (%)
ALLIANZ EUROPE EQUITY GROWTH
AMUNDI FUNDS EUROPEAN EQUITY VALUE
ELEVA EUROPEAN SELECTION
FIDELITY FUNDS EUROPEAN DYNAMIC GROWTH FUND
MFS MERIDIAN FUNDS EUROPEAN RESEARCH FUND
MFS MERIDIAN FUNDS EUROPEAN VALUE FUND
TOTAL RET. ANN. 3 YR (MO-END) B. CURRENCY
14,03
7,43
11,23
9,60
8,28
10,84
STD DEV 3 YR (MO-END) RISK CURRENCY
19,04
24,70
17,70
15,53
14,47
14,82
MAX DRAWDOWN 3YR BASE CURRENCY
-19,26
-32,82
-24,06
-16,05
-19,06
-18,83
SHARPE RATIO 3 YR (MO-END) RISK CURRENCY
0,82
0,44
0,72
0,71
0,66
0,81
ALPHA 3YR BASE CURRENCY
-1,17
2,22
1,84
-2,80
0,54
3,02
BETA 3YR BASE CURRENCY
1,24
1,17
1,04
1,02
0,86
0,85
Fonte: Morningstar Direct. Dati patrimonio in milioni di euro, a fine febbraio 2022.
2
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44 4
55 5
FIDELITY FUNDS EUROPEAN DYNAMIC GROWTH FUND
MFS MERIDIAN FUNDS EUROPEAN RESEARCH FUND
66 6
MFS MERIDIAN FUNDS EUROPEAN VALUE FUND
2.923
5.599
4.883
2.919
2.653
5.276
2.714 4.937
3.874
4.033 4.875
4.666
4.579
1.693 1.572 2018
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le posizioni o ridurle, l’unica cosa che possiamo fare è quindi mettere sulla bilancia i dati certi di cui disponiamo per prendere una decisione il più ponderata possibile in queste circostanze così straordinarie. Da un lato è vero che, stando ad alcuni indicatori chiave del mercato, gli asset europei scontano già un’elevata incertezza. I prezzi delle opzioni su azioni e valute riflettono un livello estremo di pessimismo degli investitori sugli asset dell’Eurozona. In questo momento i titoli della regione quotano con uno sconto del 25% rispetto ai target price degli analisti a 12 mesi: in precedenza si era registrata una sfid cia simile soltanto durante la crisi dei mutui subprime, la crisi dell’euro e i primi giorni della pandemia. In tutti questi casi si è trattato di eventi che hanno avuto un impatto duraturo sull’economia mondiale. D’altro canto, però, la storia insegna che gli sviluppi geopolitici, compresi quelli che hanno coinvolto importanti produttori di energia, non hanno avuto effetti di lungo periodo sui mercati. “Le ondate di vendite di azioni scatenate da eventi geopolitici sono state per lo più brevi e acute, con svendite massicce che non sono durate molto più di un mese, perché i mercati hanno reagito a
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caldo a uno sviluppo improvviso. Tuttavia, nella maggior parte dei casi gli indici si sono riportati sul livello precedente in meno di 30 giorni, una volta che gli investitori si sono resi conto che il contesto macroeconomico non aveva subito modifiche sostanziali” sottolineano da J.P. Morgan AM. E proprio quest’ultima osservazione potrebbe essere la chiave.
VALUTARE L’IMPATTO
Come spiega la società americana, una modifica radicale del quadro di crescita, come durante la crisi petrolifera del 1973, potrebbe innescare una forte ondata di vendite seguita da una fase più lunga di recupero delle perdite. Di conseguenza, per sapere se sia o no il momento giusto per puntare sull’Europa, bisogna valutare con attenzione l’impatto del conflitto bellico sulle prospettive macro europee. Per ora il consenso è che l’incremento dei prezzi delle materie prime contribuirà a consolidare l’impennata dell’inflazionenell’Eurozona. “L’accelerazione dell’inflazionenon si è ancora conclusa” sostiene Philippe Waechter, chief economist di Ostrum AM, filiale di Natixis IM. E sono in molti a pensare anche che la BCE rinvierà l’avvio della stretta monetaria. “Non alzerà i
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tassi quest’anno e porterà avanti il QE” prevede Keith Wade, chief economist di Schroders. Sono queste le proiezioni più diffuse. Eppure, su quali fattori si concentreranno gli investitori nel prossimo futuro? Alcune case di gestione, come BlackRock, ritengono che le attuali aspettative sui rialzi dei tassi siano ormai eccessive e creino opportunità sui mercati azionari, ora che inflazione, crescita e politica monetaria stanno tornando al centro dell’attenzione. Altre società, invece, appaiono più caute. “Comprare azioni mentre piovono bombe? Assolutamente no!” sostiene con veemenza Stefan Hofrichter, head of Global economics & Strategy di Allianz Global Investors. Anche in questo caso le opinioni sono discordanti. Siamo in un mercato binario. Criteri di selezione: fondi con Rating FundsPeople 2022 in Italia, Spagna e Portogallo. Alcuni prodotti menzionati nella sezione potrebbero non essere registrati in Italia. Le informazioni sugli OICR o altri strumenti finanziari inclusi nella rivista di FundsPeople sono presentate a puro scopo informativo e illustrativo e non devono in alcun modo essere interpretate come un’offerta di vendita o una raccomandazione di investimento. Le informazioni non costituiscono una descrizione completa degli OICR o degli strumenti finanziari alla vendita sul mercato italiano.
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ANALISI PORTAFOGLI
di Mehdi Douali
NEGLI ULTIMI TEMPI IL PEER GROUP MARKET NEUTRAL HA REGISTRATO UNA BUONA PERFORMANCE, RIUSCENDO A FAR FRONTE ALLE RECENTI TURBOLENZE DEL MERCATO, GRAZIE AL SUO ORIENTAMENTO DIFENSIVO. GLI ALTERNATIVI RIDUCONO LA VOLATILITÀ DEI PORTAFOGLI. 96 FUNDSPEOPLE I APRILE
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FONDI DELLA CATEGORIA MARKET NEUTRAL CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 EURO HEDGED
FONDO
TOTAL RETURN 1 ANNO
3 ANNI
5 ANNI
DEV. STD 3 ANNI
DATA DRAWDOWN MASSIMO
DRAWDOWN MASSIMO
PATRIMONIO
Aegon Global Equity Market Neutral Fund EUR (hedged) C Acc
Sì
-1,73
8,09
4,19
5,76
28 nov ‘21
-6,58
114
BMO Real Estate Equity Market Neutral Fund B Acc EUR
-
4,27
3,75
3,14
2,53
12 dic ‘21
-1,79
545
BlackRock Strategic Funds European Absolute Return Fund D2 EUR
-
6,06
4,75
4,27
5,89
2 gen ‘22
-6,06
1.597
Exane Funds 2 Exane Pleiade Fund A EUR Accumulation
-
-1,69
4,36
2,13
4,01
12 dic ‘21
-1,11
1.784
Man GLG Alpha Select Alternative Class IL H EUR
Sì
8,72
5,87
6,93
3,81
12 dic ‘21
-2,41
1.793
Schroder GAIA Helix I Accumulation USD
-
3,92
7,23
-
6,18
5 dic ‘21
-4,59
698
Fonte: Elaborazione propria attraverso Morningstar Direct. Dati percentuali a fine ebbraio 2022. Dati di patrimonio in milioni di euro, disponibili al 15 marzo 2022.
N
egli ultimi tempi il peer group market neutral ha registrato una buona performance, riuscendo a fare fronte alle recenti turbolenze del mercato grazie al suo orientamento difensivo. Gli investimenti alternativi sono in grado di ridurre l’esposizione al mercato e la volatilità dei portafogli e questo trimestre gli investitori stanno puntando in modo particolare sulle strategie market neutral per ridimensionare l’esposizione al mercato, dopo che l’anno scorso hanno conseguito ottimi risultati attuando strategie più direzionali. Da inizio anno i fondi inclusi nel peer group hanno prodotto ritorni compresi tra +1% e +10 per cento.
UN POOL DI BROKER
Il Lumyna MW TOPS (Market Neutral) UCITS Fund ha messo a segno una delle performance più brillanti del peer group, pari a +9,9% da inizio anno. La strategia mira a generare rendimenti assoluti investendo in un portafoglio azionario ampiamente diversificato. Le idee di investimento sono formulate da un pool di intermediari di mercato (broker) e vengono ottimizzate per produrre alfa in ciascuna porzione del portafoglio (long o short), a fronte di una
volatilità limitata. Marshall Wace ha sviluppato il processo MW TOPS con cui raccoglie dati sulle posizioni utili ed esaustivi forniti da addetti alle vendite e analisti di banche di investimento e broker regionali e da boutique di ricerca specializzate. Il gestore seleziona presso determinate aziende i singoli commerciali con competenze specifiche in grado di apportare idee in tempo reale tramite un’interfaccia web-based e un tool di gestione del portafoglio. Il fondo investe in Europa, Giappone, Stati Uniti e Australia. Di recente sono stati inclusi anche esperti ubicati in Cina, per sfruttare un’area in forte sviluppo. Marshall Wace intervista più di 250 società sell-side da cui ottiene idee di investimento che vengono poi ottimizzate nel contesto del portafoglio.
DA INIZIO ANNO I FONDI INCLUSI NEL PEER GROUP HANNO PRODOTTO RITORNI COMPRESI TRA +1 E +10 PER CENTO
IDEE LONG SHORT
Il BPI Global Investment Fund Alternative Fund Iberian Equity Long Short ha registrato una buona performance di +5,6% da inizio anno, mantenendo un basso livello di rischio e continuando a generare alfa sulle posizioni sia long che short. Il portafoglio si concentra esclusivamente sul mercato iberico (Spagna e Portogallo) ed è gestito in base a un approccio fondamentale puro orienAPRILE I FUNDSPEOPLE 97
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ANALISI PORTAFOGLI
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L’OPINIONE DI FRÉDÉRIC DUPRAZ Co-gestore del fondo Thematics Safety, Thematics AM (Natixis IM)
I FONDI CHE REPLICANO GLI INDICI DI BORSA DEVONO EFFETTUARE ACQUISTI PER RIFLETTERE LA MAGGIORE PONDERAZIONE DI UN’AZIONE tato allo stock picking. Il fondo mira a produrre rendimenti positivi decorrelati, con una volatilità ridotta e drawdown contenuti, assumendo posizioni lunghe e corte su società che presentano distorsioni dei prezzi su base relativa all’interno di un universo di investimento ridotto composto da 70-80 titoli. Le idee per le porzioni long e short sono proposte dal team di analisti e approvate dal lead portfolio manager. Le posizioni vengono prese rispetto ad altri titoli e gruppi di titoli, anche se non tutte sono da considerare come veri e propri pair trade. Le azioni, che possono appartenere a qualsiasi fascia di capitalizzazione, vengono quindi assegnate alle due porzioni del portafoglio in base al rispettivo livello di convinzione, contributo al rischio, corso azionario e contesto di mercato. Il fondo detiene in genere 40-50 titoli, con un numero simile di posizioni lunghe e corte. In base ai dati storici, l’esposizione lorda del portafoglio è generalmente compresa tra l’80% e il 110%, mentre quella netta si mantiene intorno alla soglia del 5%.
STRATEGIE DI ARBITRAGGIO
Il Candriam Index Arbitrage offre un approccio alternativo con una strategia market neutral pura e da inizio anno ha prodotto un rendimento di +1,44%. Il portafoglio è investito attivamente in strategie di arbitraggio su indici azionari e in pair trade orientati alla mean reversion. La ponderazione delle due porzioni varia a seconda delle opportunità di mercato, anche se il portafoglio attivo è investito per la maggior parte in strate-
gie di arbitraggio su indici. Questo segmento di nicchia mira a sfruttare le opportunità di investimento generate dai cambiamenti apportati agli indici azionari, come l’inclusione e l’esclusione di titoli o la modifica delle ponderazioni. Il processo cerca di beneficiaredelle variazioni di prezzo dei titoli causate dai flu si di capitali in risposta ai cambiamenti effettuati. Quando un’azione viene inclusa nell’indice o la sua ponderazione viene aumentata, in un primo momento tende a registrare un incremento di valore. In seguito la quotazione tende a diminuire in base al principio del ritorno alla media (mean reversal). Quando un titolo viene escluso dall’indice succede esattamente il contrario. I fondi che replicano gli indici di borsa devono effettuare acquisti consistenti per rifletterela maggiore ponderazione di un’azione nel listino (e viceversa). Il secondo motore della performance è una strategia tradizionale basata su pair trade. Il portafoglio mira a sfruttare l’interruzione della correlazione di una coppia di titoli analoghi nell’attesa che le azioni tendano a tornare verso il valore medio. Le idee di investimento vanno da pair trade orientati alla mean reversion in chiave opportunistica a breve termine a pair trade basati sul valore. Il fondo può anche utilizzare indicatori qualitativi per creare coppie di titoli contro indici. Il portafoglio investe in un ampio universo di indici azionari altamente liquidi e nelle rispettive azioni sottostanti ed è diversificato in termini di fasce di capitalizzazione e di esposizione settoriale.
PORTAFOGLI A PROVA DI RISCHIO CON LA CYBERSECURITY Molte organizzazioni si sono gradualmente allontanate dalla tecnologia operativa (OT), caratterizzata da sistemi isolati a controllo manuale, per accostarsi a un ambiente in cui i processi fisici sono controllati da apparecchiature sofi ticate e interconnesse che fanno parte della tecnologia dell’informazione (IT). L’integrazione tra OT e IT avrà un forte impatto sulla struttura delle reti e costringerà le aziende a pensare a un modo più efficace per proteggere le proprie reti. Inoltre, gli attacchi espongono a gravi minacce le società e, in misura crescente, i Paesi e le agenzie nazionali e, per questo motivo, si avverte un’esigenza sempre maggiore di soluzioni tecnologiche avanzate. In sintesi, di fronte ai continui progressi tecnologici, molte organizzazioni si sono via via allontanate dai sistemi di tecnologia operativa (OT) a controllo manuale a sé stanti, preferendo invece un ambiente in cui i processi fisici sono controllati attraverso apparecchiature sofi ticate e interconnesse di tecnologia dell’informazione (IT). McKinsey stima che il mercato dell’IoT crescerà del 12% all’anno fino al 2025 e raggiungerà le dimensioni di 500 miliardi di dollari, anche grazie al 5G.
98 FUNDSPEOPLE I APRILE
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ANALISI STRATEGIE di María Folqué
GIOCHI NEL METAVERSO Il nuovo fenomeno del mondo digitale innesca un’ondata di operazioni societarie nel settore dei videogiochi e degli accessori per realtà virtuale e realtà aumentata.
È
mio dovere avvisare i lettori che l’autrice di questo articolo è rimasta ferma al Tetris. Mi riferisco al Tetris da bar, quello che funzionava a monete, ed erano ancora le vecchie lire. Confesso che quando vedo l’avatar di Mark Zuckerberg che parla vicino a quel curioso camino mi sembra tutto molto strano, quasi quanto investire in NFT. Ma visto che sono tutto tranne che ferrata in materia, preferisco rivolgermi direttamente agli esperti. Ramón Esteruelas, senior investment specialist, Global and Thematic Equities di BNP Investment Managers, spiega che “il termine metaverso indica la nuova versione di Internet. La prima versione è nata dall’evoluzione dei PC e la seconda ha accompagnato l’avvento della telefonia mobile. La terza versione, o metaverso, si sta sviluppando in questo momento e, secondo diversi esperti, sarà multidi-
mensionale e molto più interattiva”. L’esperto aggiunge che questo fenomeno è appena agli inizi. “Gli aspetti da sviluppare sono ancora tanti, ma alcuni operatori come Meta Platforms (la holding di Facebook) o Microsoft si stanno già posizionando con l’obiettivo di rivestire un ruolo di primo piano nella nuova versione di Internet”. Nell’ambito di questo trend a lungo termine, BNP punta sulle società del settore dei semiconduttori che forniscono componenti ad aziende come Meta Platforms nonché sulle imprese che realizzano software per la gestione e la conservazione dei dati.
REALTÀ VIRTUALE
Sylvie Sejournet, senior fund manager di Pictet Digital, spiega che nel metaverso “l’universo fisico si fonde con quello digitale attraverso la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR). Il metaverso può offrire una sensaAPRILE I FUNDSPEOPLE 99
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ANALISI STRATEGIE
zione di immediatezza e di immersione e permette di vivere esperienze corporee con l’ausilio di visori, auricolari per un audio avvolgente, sistemi di controllo di mani e dita e perfinovestiti che trasmettono il senso del tatto tramite impulsi digitali”. Numerose grandi aziende, come Google, Microsoft e Apple, stanno studiando come migliorare la propria offerta in relazione a questo fenomeno. “Facebook ha cambiato nome in Meta e la sua visione del metaverso comprende avatar digitali, occhiali di realtà virtuale ed esperienze immersive tramite reti sociali, giochi e sport, con opportunità di monetizzazione. Perfino la National Football League negli USA ha aperto uno store virtuale su Roblox, una piattaforma di gaming online su cui i giocatori possono creare i propri mondi virtuali”. Sejournet precisa che questo concetto si rivolge principalmente alla generazione Z, ovvero i nati tra la fin degli anni ’90 e i primi anni 2010: nativi digitali abituati a muoversi in ambienti virtuali tramite streaming digitale e reti sociali, come anche videogiochi con mondi virtuali come quelli di Fortnite e Roblox, in cui è possibile creare avatar personali. La generazione Z rappresenta un terzo della popolazione mondiale e schiude quindi un enorme
IL VALORE DEL MERCATO GLOBALE DEL METAVERSO POTREBBE RAGGIUNGERE 800 MILIARDI DI DOLLARI INTORNO AL 2025 100 FUNDSPEOPLE I APRILE
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L’OPINIONE DI PAOLO PROLI Head of Retail Division e Executive Board Member, Amundi SGR
potenziale. Sejournet riporta che “il valore del mercato globale del metaverso potrebbe raggiungere 800 miliardi di dollari intorno al 2025, stando ai dati Bloomberg”. Per ora, la spesa per auricolari VR e AR è aumentata del 25% nel 2020 a 12 miliardi su scala mondiale. Secondo Citi Research, il tasso annuo di crescita composto (CAGR) potrebbe attestarsi intorno al 40-50% entro il 2025. Inoltre, la spesa per soluzioni VR e AR supera già 1 miliardo l’anno e registra una crescita annuale del 240%, secondo la VR/AR Association. Tra le sfide che l’industria dovrà affrontare in questo contesto sarà decisiva quella dell’interoperabilità, sostiene Sejournet: “bisogna poter saltare da un universo all’altro mantenendo la propria identità virtuale in qualunque mondo ci si trovi”. Per farlo è necessario che ogni azienda apra le proprie piattaforme agli altri operatori. Il gioco multipiattaforma tra console e PC è stato un buon campo di prova. “Il punto è che il metaverso non è un modello di business in cui chi vince prende tutto, perché dipende dall’interoperabilità. Di fatto le aree essenziali sono quattro, tutte caratterizzate da un grande potenziale di crescita e sviluppo: attrezzature, programmi, cloud e infrastrutture. Per aumentare l’affidabilità degli universi virtuali e la loro interoperabilità sono necessarie una migliore operatività sulle reti, una larghezza di banda maggiore e una latenza minore” spiega Sejournet.
VIDEOGIOCHI
In vista di una forte espansione futura, abbiamo già assistito a operazioni societarie di rilievo nel settore dei videogiochi. Come spiega Pedro Palandrani, director of research della società di ETF tematici Global X, Take-Two Interactive ha reso noto che intende rilevare Zynga per 12,7 miliardi di dollari e, poco dopo, Microsoft ha an-
LA SPESA PER SOLUZIONI ‘VR’ E ‘AR’ SUPERA GIÀ 1 MILIARDO L’ANNO E REGISTRA UNA CRESCITA DEL 240%, SECONDO LA VR/AR ASSOCIATION nunciato l’acquisizione di Activision Blizzard per 68,7 miliardi. “Sony ha raggiunto un accordo per comprare lo studio di videogiochi Bungie nell’ambito di un’operazione da 3,6 miliardi, la terza grande acquisizione del settore da inizio anno (e probabilmente non sarà l’ultima)” sostiene l’esperto. Secondo i piani di Sony, Bungie dovrebbe portare avanti il progetto annunciato nel 2018 per la creazione di nuovi mondi, con un investimento di 100 milioni da parte del gigante dei videogiochi NetEase. Bungie punta a confermarsi uno studio multipiattaforma con un certo grado di autonomia, che continuerà a sviluppare e lanciare videogiochi propri. Sono arrivata viva alla fine di questo articolo e finalmente ho le idee un po’ più chiare: vedo il mio avatar nel metaverso, senza rughe né capelli bianchi, impegnato a giocare a Tetris su una macchina che accetta solo lire.
IDROGENO PER UN’ECONOMIA A ZERO EMISSIONI Il settore dell’idrogeno sta vivendo un fermento senza precedenti. Tra annunci di raccolta fondi e un maggiore sostegno dei governi, le strutture che sfruttano il potere di questo vettore energetico stanno proliferando in tutto il mondo, provocando una reale svolta nelle catene di valore dei settori coinvolti. Dalla mobilità alle energie rinnovabili, dalla chimica all’industria, le iniziative sull’idrogeno sono presenti in diversi settori. Questo vettore energetico innovativo rappresenta un tassello essenziale per raggiungere la neutralità carbonica. Siamo convinti che l’idrogeno svolgerà un ruolo di primo piano nella transizione energetica e che, entro il 2050, dovrebbe rappresentare circa il 17% della domanda energetica e contribuire a ridurre di un terzo le emissioni di gas serra. Per queste ragioni, Amundi ha lanciato con CPR AM un fondo tematico azionario globale che investe nell’intero ecosistema dell’idrogeno, dalle attività a monte (le energie verdi) a quelle a valle (utilizzatori di vario tipo, come l’industria automobilistica e ferroviaria), attraverso lo stoccaggio e la distribuzione, che gli daranno un’ampia diversifi azione. Questa strategia tematica si aggiunge all’offerta climatica di Amundi destinata agli investitori che desiderano contribuire al finanziame to della transizione energetica.
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ANALISI RANKING
SCOPRI I FONDI CON IL RATING 20 22
Sono prodotti che hanno il favore degli analisti, sono campioni d’incassi (Blockbuster) o sono consistenti, per un totale di 1.187 nel 2022.
I
n un mercato come quello italiano che conta più di 30 mila classi di fondi registrati, vi offriamo i fondi con Rating FundsPeople 2022. Il team di Analisi, attraverso l’utilizzo di un modello econometrico proprietario, ha selezionato 1.187 prodotti con Rating FundsPeople, che si evidenziano per uno o più dei tre criteri qui di seguito: Preferito dagli Analisti. Sono fondi che accumulano un minimo di cinque voti di fund selector all’interno del sondaggio annuale realizzato in Italia, Spagna e Portogallo. I fondi registrati in Italia che hanno questo rating sono 34. Blockbuster. Sono i fondi più venduti sul mercato. Si tratta di prodotti che, al 31 dicembre 2021, hanno un patrimonio in Italia maggiore o uguale a 200 milioni di euro. Per i fondi internazionali si tiene in considerazione solo il volume appartenente ai clienti italiani, mentre per i fondi locali anche il dato di raccolta negli ultimi tre anni pari al 25% del patrimonio del fondo, tramite la piattaforma Morningstar Direct. In Italia, i prodotti che hanno questo rating sono 724. Consistente. Il nostro team di Analisi, diretto da María Folqué, ha sviluppato un modello di selezione proprio per distinguere i prodotti più consistenti di ogni categoria, partendo dai dati Mor-
ningstar Direct degli ultimi sei anni. In particolare, si analizzano i fondi disponibili alla vendita in Italia con un track record minimo di tre anni a fine 2021. Per ogni singolo fondo si seleziona solo una classe: la più antica tra quelle disponibili alla vendita in Italia. In questo modo, si genera un universo di 6.300 prodotti, all’interno del quale confrontiamo ogni fondo con quelli della medesima categoria attraverso due scorecard. La prima prende in esame i criteri di rendimento e volatilità accumulata a 3 e 5 anni; la seconda usa i dati di rendimento e volatilità a cicli chiusi negli ultimi cinque anni (2017, 2018, 2019, 2020
e 2021) al fine di contrastare l’effetto cumulativo. In entrambi i casi il rendimento e la volatilità hanno un peso rispettivamente del 65% e 35 per cento. Filtriamo quindi i fondi situati nel primo quintile per rendimento e volatilità ed eliminiamo i fondi con patrimonio inferiore ai 50 milioni di euro al 31 dicembre 2021. I prodotti italiani consistenti nel 2022 sono 614. Nei tre casi, si escludono dall’analisi i fondi garantiti, monetari, obbligazionari a breve termine e quelli con target di rendimento. Su un totale di 1.187 prodotti, 16 fondi si sono aggiudicati il Rating FundsPeople+.
FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE+ 2022 FONDO
BlackRock Global Funds ESG Multi Asset DPAM INVEST B Equities NewGems Sustainable Eleva UCITS Fund Fonds Eleva Absolute Return Europe Eleva UCITS Fund Fonds Eleva European Selection Eurizon Fund Bond Aggregate RMB
CATEGORIA
Moderate Allocation Global Equity Large Cap Long/Short Equity Europe Equity Large Cap Europe Fixed Income
Flossbach von Storch Multiple Opportunities II
Flexible Allocation
Janus Henderson Horizon Pan European Absolute Return
Long/Short Equity
Jupiter Global Fund Jupiter Dynamic Bond Man AHL TargetRisk MFS Meridian Funds European Value MFS Meridian Funds Prudent Wealth Morgan Stanley IF Global Brands Fund Nordea 1 Global Climate and Environment
Global Fixed Income Moderate Allocation Europe Equity Large Cap Moderate Allocation Global Equity Large Cap Global Equity Mid/Small Cap
PIMCO GIS Dynamic Multi Asset
Flexible Allocation
Robeco Global Consumer Trends
Global Equity Large Cap
Schroder ISF EURO Corporate Bond
20 22
Europe Fixed Income
102 FUNDSPEOPLE I APRILE
FPI_061.indb 102
22/3/22 19:14
20 22
I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
DATI AL 21 MARZO 2022
VOLAT. 3 ANNI
Capital Protected
FONDO
LUX IM JP Morgan Short Emerging Debt HX
Alto Trends Protetto A
3,18
5,66
3,83
7,34
PrivilEdge Payden EM debt I EUR SH Acc
Alto Flessibile Protetto A
1,30
2,29
2,15
4,19
Vontobel Emerging Mkts Dbt I USD
Miscellaneous Mediolanum Ch Provident 5
-0,65
-0,22
-0,76
0,94
Asia Fixed Income Fidelity China Govt Bd Y-MINC(G)-RMB Eurizon Bond Aggregate RMB Z EUR Acc
7,24
18,01
6,19
6,64
5,80
BGF China Bond D3 USD
5,42
6,32
Pictet-Chinese Local Currency Debt I EUR
4,40
6,28
15,15
6,76
6,25
16,61
6,55
3,88
5,15
9,18
6,54
Fidelity Asian Bond Y-Acc-USD
2,15
4,61
3,11
8,65
Schroder ISF Asian LclCcy Bd C Acc USD
3,18
4,51
6,15
6,37
UBS (Lux) BS China Fxd Inc ¥ Q acc Fidelity China RMB Bond A-Acc-RMB
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
-0,12 0,76
VOLAT. 3 ANNI
0,40
3,28
8,06
0,38
-8,80
13,18 14,59
0,25
-1,09
BNPP Flexi I Bd Wld Em Invm Grd I D
0,19
-8,07
6,64
EdRF Emerging Sovereign I EUR H
0,18
-11,50
15,30
Amundi Fds EM Blnd Bd I EUR C
-0,19
0,07
-3,59
10,49
BGF Emerging Markets Bond A1
-0,81
-0,00
-1,77
12,75
GS Em Mkts Dbt A Acc USD
-0,88
-0,17
-2,33
12,41
Pictet-Emerging Local Ccy Dbt I USD
-0,65
-0,43
-2,92
10,04 10,94
Wellington Oppc EM Dbt II EUR S Q1 DiH
-0,18
-0,64
-11,16
abrdn Sel EM Bd A Acc USD
-1,09
-0,86
-3,50
13,12
Candriam Bds Em Mkts C USD Cap
-0,59
-1,03
0,37
14,04
Macquarie Sust EM LC Bd B EUR Acc
-2,69
-1,10
-1,08
6,67
NEF Emerging Market Bond R Acc
-0,92
-1,29
-8,88
11,33
Invesco Belt and Road Debt Z Acc
2,10
-2,70
10,15
JPM Emerging Markets Debt A (dist) EURH
-1,37
-2,32
-10,39
13,50
LUX IM ESG Invesco Belt & Rd Evolt HX
1,05
-8,50
10,66
Templeton Emerging Mkts Bd A(Qdis)USD
-4,25
-5,27
1,11
8,96
-2,94
-4,04
-18,09
13,01
Euro Fixed Income
Eaton Vance Intl(IRL)EmMktsDbtOpps SAcc$
3,61
5,06
1,96
11,08
JB FI EM Corporate USD B
2,35
4,89
1,60
8,25
4,50
2,71
10,00
Fidelity Asian High Yield A-Acc-EUR
BNP Paribas Euro Government Bd Privl C
Emerging Markets Fixed Income
Jupiter Glbl Em Mkt Crp Bd I USD Acc
BNP Paribas Enhanced Bond 6M I C Janus Henderson Hrzn Euro Corp Bd I2 EUR PIMCO Obbligazionario Prdnt Ins EUR Acc
-3,14
Amundi IS EURO Corporates ETF DR EUR C
5,95
BGF Emerging Markets Corp Bd I2 USD
2,83
4,46
1,40
9,75
abrdn Frntr Mkts Bd A Acc USD
2,94
3,94
2,75
12,16
3,77
1,97
7,36
L&G EM Short Duration Bond Z USD Acc
2,72
3,68
2,06
9,70
Fidelity Em Mkt Corp Dbt I-Dis-USD
2,61
3,60
1,48
11,22
L&G Emerging Markets Bond Z USD Acc
2,59
3,43
0,23
10,90
Eaton Vance Intl(IRL) EMLclInc S Acc $
3,05
3,35
-0,95
11,60
ERSTE BOND EM CORPORATE EUR R01 VT
2,50
3,33
-4,38
7,82
JPM Emerg Mkts Corp Bd A (acc) USD
1,13
3,27
1,67
9,46
Ashmore EM Sov Inv Grd Dbt I USD Inc
1,80
3,24
1,52
9,65
Global Evolution Frontier Mkts I EUR
2,83
3,24
4,90
9,57
Mercer EURO Infl tion Linked Bd M-3€ Acc
3,94
6,10
8,37
7,44
Barings EM Sovereign Debt Tr A USD Acc
2,86
2,73
-5,70
12,31
AXAWF Euro Credit Total Ret I Cap EUR
3,44
5,34
-2,18
7,02 5,46
Principal Finisterre Unc EMFI I2 Acc$
BSF Fixed Income Credit Str I2 EUR Acc
-3,03
BNP Paribas Euro Corporate Bd C C Nordea 1 - European Covered Bd Op X EUR BNP Paribas Euro S/T Corp Bd Opp C D Muzinich Firstlight Md Mk ELTIF SICAV A
2,10
BlueBay Financial Cptl Bd I USD
7,28
9,20
5,92
13,30
Lazard Capital Fi SRI PVC EUR
5,49
7,34
0,58
13,36
AZ Fd1 AZ Bond Patriot B-AZ Fd Inc
4,50
6,52
-3,73
7,39
Algebris Financial Credit I EUR Acc
4,95
6,51
-2,03
9,52
MS INVF Emerging Mkts Corp Debt Z
1,19
2,55
1,20
iShares Eur GovInfLkd BdIdx(IE)InstlAcc€
3,24
5,10
6,66
Ninety One GSF EM Blended Dbt S Acc USD
1,87
2,34
-0,45
10,43
Stt Strt Euro Infl Ln d Bd Idx I EUR
3,06
4,86
6,51
5,44
M&G (Lux) Em Mkts Bd C USD Acc
1,64
2,23
1,11
10,58
EIS Contingent Convertible Bonds I
4,72
-1,72
15,01
abrdn EM Corp Bd A Acc USD
1,25
2,19
0,43
11,80
Lazard Credit Fi SRI PVC EUR
9,38
PIMCO GIS Em Mkts Bd Instl USD Acc
1,27
2,17
-0,01
10,66
Muzinich Eurp Crdt Alpha HEUR Acc Fndr
Pictet-Emerging Corporate Bds I USD
1,22
2,08
-0,33
11,33
Kairos Intl SICAV Bond Plus P
2,07
0,31
9,83
1,99
3,14
8,22
1,85
0,82
L&G ESG EM Govt Bd USD Idx Z USD Acc Neuberger Berman Shrt DurEM DbtUSD I Acc
0,98
L&G EM Govt Bd (USD) Idx Z EUR Acc
3,54
4,51
-0,82
4,48
-1,20
7,81
2,63
4,45
-0,33
6,27
Tikehau Subfin E Acc
4,54
4,42
-1,93
9,65
Eurizon Bond Infl tion Linked R Acc
2,25
4,24
6,35
5,23
10,18
BNP Paribas Euro High Yld Bd I C
3,10
4,02
-1,46
9,01
Pictet-Global Emerging Debt P dy USD
0,43
1,61
0,39
10,51
BGF European High Yield Bond D2 EUR
3,51
3,79
-1,32
9,18
PIMCO GIS Em Mkts Bd ESG Ins USD Acc
1,03
1,53
-1,54
10,57
Amundi Fds Glb Subrdntd Bd I2 EUR C
3,80
3,78
-1,50
10,70
Fidelity Emerging Mkt Dbt Y-Acc-USD
0,84
1,49
-0,92
14,78
EIS Insurance Unit Bond Strategy 8 I
3,74
3,62
-0,16
2,98
1,35
1,45
1,49
8,16
BlueBay High Yield ESG Bond B EUR
3,17
3,59
-1,52
8,64
DPAM L Bonds Emerging Markets Sust F EUR
1,43
-0,23
11,02
EIS Insurance Unit Bond Strategy 2 I
3,58
3,56
-0,06
3,31
0,60
1,43
-7,27
7,59
Schroder ISF EURO Hi Yld C Acc EUR
2,90
3,56
-1,16
12,07
Ninety One GSF EM LclCcyTlRtDt I Acc$
0,81
1,37
-2,17
7,91
Lazard Euro Corp High Yield PC EUR
2,75
3,17
-1,39
8,65
Capital Group EM Local Debt (LUX) Z
0,64
1,37
1,29
10,34
Nordea 1 - European Fincl Dbt BI EUR
3,84
3,12
-2,60
10,95
AMUNDI Emerging Markets Bond Fam L Acc JPM Emerg Mkts Inv Grd Bd A (acc) EURH
iShares Em Mkts Govt Bd Idx (LU) N7 EUR
0,81
1,33
0,31
9,45
Scor Sustainable Euro High Yield C EUR
2,63
3,12
-1,57
8,93
Amundi Fds Em Mkts S/T Bd M2 EUR C
0,32
0,96
-2,71
12,79
Epsilon Fund Euro Bond I EUR Acc
2,14
3,04
-2,07
4,00
Amundi Fds Em Mkts Bd E2 EUR C
0,57
0,95
-0,45
13,95
11,73
3,02
-4,19
9,69
Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Local P
0,25
0,87
0,58
8,55
Amundi Fds Eurp Sub Bd ESG I EUR C
3,12
2,99
-2,33
8,86
LO Funds Emerg Lcl Ccy Bd Fdmtl USD NA
-0,07
0,79
-0,12
7,29
abrdn SelEuro HYBd A Acc EUR
1,91
2,93
-1,47
11,25
Neuberger Berman EM DbtHrdCcy USD I C
0,84
0,76
-2,02
11,40
M&G European HY Crdt Invm E EUR Acc
2,76
2,89
-2,23
9,34
PIMCO GIS Emerg Lcl Bd Instl USD Acc
0,20
0,72
-1,47
11,55
Carmignac Pf Flexible Bond F EUR Acc
1,54
2,84
-5,27
5,93
JPM Emerg Mkts Lcl Ccy Dbt A (acc) USD
0,08
0,66
2,09
9,52
Schroder ISF EURO Crdt Convct I Acc EUR
2,87
2,80
-4,79
7,48
CS (Lux) Emerging Mkt Corp IG Bd IBH EUR
0,44
0,59
-9,11
8,14
Candriam Bds Euro High Yld R EUR Cap
2,74
2,67
-2,98
6,62
MS INVF Euro Corporate Bond I
Invesco Emer Mkt Lcl Dbt S EUR Acc
0,07
0,59
-0,40
10,31
Janus Henderson Hrzn Euro HY Bd I2 EUR
2,86
2,64
-2,98
9,95
Amundi Fds EM Lcl Ccy Bd I2 EUR C
0,33
0,50
-0,75
9,58
UBS (Lux) BF Euro Hi Yld € Q
2,53
2,62
-1,33
9,94
Nomura Fds Emerging Market LC Debt I USD
0,22
0,48
2,89
9,43
Generali IS Euro Bond BX
2,38
2,59
-2,08
4,07
APRILE I FUNDSPEOPLE 103
FPI_061.indb 103
22/3/22 19:14
20 22
ANALISI RANKING
I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
DATI AL 21 MARZO 2022
VOLAT. 3 ANNI
FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
VOLAT. 3 ANNI
CamGestion Oblifl xible
2,77
2,55
-5,27
9,40
DWS Invest Euro Corporate Bds FC
1,13
0,96
-4,87
6,47
Neuberger Berman Corp Hyb Bd EUR I5 Acc
2,33
2,52
-3,48
7,74
Generali IS Euro Short Term Bond BX
0,52
0,93
1,56
0,70
Fidelity European Hi Yld A-Dis-EUR
2,00
2,50
-3,04
10,43
EdR SICAV Financial Bonds I EUR
2,76
2,49
-2,55
9,12
BlueBay Inv Grd Euro Aggt Bd I EUR
2,42
2,48
-5,16
Fidelity Euro Bond Y-Acc-EUR
1,99
2,45
CompAM Active European Credit A Acc
1,40
Schroder ISF EURO Corp Bd I Acc EUR
2,35
MS INVF European HY Bd I M&G European Credit Investment QI EURAcc LO Funds Swiss Franc Crdt Bd Frgn NA AB European Income I Inc
1,01
0,92
-5,69
4,98
CS (Lux) SQ Euro Corporate Bond EB EUR
Schroder ISF EURO Bond C Dis AV
0,92
0,91
-3,88
4,64
4,98
Pictet-EUR Government Bonds P dy
0,95
0,91
-4,83
4,71
-2,70
4,49
R-co Conviction Credit Euro C EUR
0,74
0,86
-3,43
5,85
2,34
-3,11
5,61
Schroder Euro Bond FAM L EUR Acc
0,82
-5,52
4,80
2,33
-4,72
6,71
Nordea 1 - Low Dur Eurp Cov Bd BI EUR
0,79
-1,20
1,16
2,07
2,33
-2,35
0,77
-5,51
4,74 6,94
Schroder ISF EURO Govt Bd A Dis EUR AV
0,78
2,15
2,32
-3,27
5,74
Amundi Fds Euro Corp Bd I EUR C
0,99
0,71
-3,51
-0,03
2,22
0,38
7,85
Nordea 1 - European Covered Bond BP EUR
0,94
0,70
-3,68
2,62
2,11
2,22
-2,57
7,69
Franklin European Corp Bd I(acc)EUR
0,78
0,69
-4,34
5,35
Fidelity Euro Corporate Bond Y-Acc-EUR
1,63
2,13
-3,29
5,39
Nordea 1 - European Cross Credit BI EUR
1,18
0,67
-3,72
8,25
Robeco Financial Institutions Bds I €
2,63
2,10
-3,50
7,86
PIMCO GIS Euro Bond Instl EUR Inc
1,22
0,66
-5,06
4,63 5,74
Fidelity Euro Bond FAM L Acc
2,09
-3,01
4,52
PIMCO GIS Euro Income Bond Instl EUR Inc
1,18
0,65
-3,53
Eurizon Bond Aggregate EUR Z EUR Acc
1,73
2,07
-3,78
4,84
Pictet-EUR Bonds P
0,78
0,63
-6,21
5,71
BlueBay Inv Grd Euro Govt Bd I EUR Acc
2,26
2,01
-4,84
4,58
NN (L) Green Bond I Cap EUR
1,04
0,63
-5,54
6,01
DWS Invest Euro High Yield Corp LD
1,89
1,96
-2,43
10,01
Carmignac Sécurité AW EUR Acc
-0,20
0,58
-3,54
3,54
BlueBay Investment Grade Bd B EUR
1,73
1,95
-4,34
6,31
Amundi Fds Euro Govt Bd A EUR C
0,45
0,53
-5,83
4,92
Threadneedle (Lux) European Strat Bd AE
1,29
1,89
-3,82
5,22
Fidelity Euro Short Term Bond Y-Acc-EUR
0,33
0,52
-1,80
1,78
L&G Euro High Alpha Corp Bond Z EUR Inc
1,85
1,89
-3,27
5,50
EuroFundLux - Floating Rate B
-0,44
0,51
0,29
3,84
Nordea 1 - European High Yld Bd BI EUR
2,40
1,87
-2,29
9,57
Sycomore Sélection Crédit I
0,67
0,44
-2,36
6,69
Amundi Fds Euro HY Bd I EUR C
2,02
1,86
-2,83
9,39
ANIMA Medium Term Bond Prestige
0,40
0,43
-4,47
4,35
Invesco Euro Corporate Bond Z EUR Acc
1,62
1,84
-3,25
5,84
Pictet-EUR Short Term High Yield I EUR
0,54
0,40
-0,65
8,16
Eurizon Bond EUR Long Term LTE R Acc
1,70
1,81
-5,94
6,60
Tikehau Short Duration I EUR Acc
0,33
0,36
-0,82
2,25
Franklin European Ttl Ret A(acc)EUR
0,81
1,76
-4,58
5,17
Amundi SF Diversified S/ Bd H EUR ND
0,16
0,34
-1,48
4,71
JPM Europe High Yld Bd A (dist) EUR
1,53
1,74
-2,73
8,75
Fidelity Euro Short Term Bond FAM L Acc
0,34
-1,89
1,70
Allianz Euro Credit SRI I EUR
1,54
1,72
-5,86
7,90
Allianz Credit Opportunities IT13 EUR
0,65
0,34
-0,92
1,88
JPM Financials Bond A (acc) EUR
1,23
1,71
-4,79
6,94
BGF Euro Bond A2
0,56
0,28
-5,37
4,80
1,70
0,06
10,63
BGF Euro Corporate Bond A1 EUR
0,67
0,26
-4,85
5,57
AXAWF Euro 7-10 I Cap EUR
1,63
1,68
-4,49
4,96
Invesco Euro Short Term Bond Z EUR Acc
0,10
0,20
-1,52
2,12
EIS Insurance Unit Total Return ID
0,78
1,65
0,18
2,10
Mediolanum BB Euro Fixed Income L A
-0,09
0,18
-1,03
1,45 4,36
Anima Obbligazionario High Yield BT F
AXAWF Euro Government Bonds I Cap EUR
1,40
1,64
-3,64
4,47
BNP Paribas Sust Euro Bd I Cap
0,52
0,15
-4,14
T. Rowe Price Rspnb Euro Corp Bd Z EUR
1,70
1,62
-3,92
5,88
DWS Invest Short Duration Credit FC
0,06
0,12
-1,76
3,95
JPM EU Government Bond C (acc) EUR
1,51
1,60
-4,24
4,67
Capital Group Euro Bond (LUX) B
0,31
0,12
-5,40
4,82
MS INVF Euro Strategic Bond I
1,63
1,58
-4,66
Amundi Fds Optimal Yield E2 EUR C
0,42
0,11
-5,05
8,81
BlackRock Euro Govt Enhanced Idx Flex
1,49
1,57
-3,91
4,59
Amundi Fds Euro Aggt Bd F2 EUR C
0,29
0,09
-5,75
5,61
DPAM INVEST B Bonds Eur W Cap
1,63
1,53
-4,70
5,05
AXAWF Euro Credit Short Dur I Cap EUR
-0,01
0,08
-1,10
2,42
BNY Mellon Rspnb Hrzn Euro Corp Bd X€Acc
1,60
1,52
-3,86
5,78
DWS Invest ESG Euro Bonds (Short) FC
-0,08
Schroder ISF EURO Crdt Abs Rt C Acc EUR
1,29
1,48
-3,65
5,78
Euro Bond FAM L Acc
Groupama Oblig Euro I
1,25
1,45
-4,06
4,59
MS INVF Short Maturity Euro Bond I
-0,10
-0,06
-0,49
Allianz Euro Bond I EUR
1,16
1,40
-4,00
4,18
UniInstitutional Euro Reserve Plus
-0,16
-0,11
-0,98
2,16
Invesco Euro Bond Z EUR Acc
1,46
1,39
-5,12
5,59
Euro Corporate Fixed Income Fam L Acc
-0,13
-5,29
5,98
Amundi IS JP Morgan EMU Govies IE-C
1,39
1,38
-3,99
4,58
Pictet-EUR Corporate Bonds P
-0,15
-5,19
6,18
iShares Euro Govt Bd Idx (LU) X2 EUR
1,33
1,37
-4,01
4,64
Eurizon Bond Corporate Smart Esg Z EUR
-0,15
-4,25
5,19
GAM Star Credit Opps (EUR) AQ EUR Inc
1,19
1,31
-3,48
11,86
LUX IM Blackrock Crdt Defensv Strats CX
-1,01
-0,23
-4,68
5,74
Generali IS Euro Bond 1/3Y BX
0,04
0,04
-1,34
1,59
-0,04
-5,70
4,49
1,17
1,30
0,68
1,36
db AM - PIMCO Euro Sust Dbt Sol LDQ
-0,22
-0,26
-5,29
5,57
0,78
1,29
-0,42
3,41
Pictet-EUR Short Term Corp Bds I
-0,15
-0,29
-2,22
2,82
Franklin Euro High Yield A(Ydis)EUR
1,22
1,22
-3,15
8,77
Eurizon Bond EUR Medium Term LTE R Acc
-0,43
-0,29
-2,29
1,67
AXAWF Euro Credit Plus A Cap EUR
0,90
1,22
-4,55
6,40
BNP Paribas Sus Enh Bd 12M Cl EUR Acc
-0,25
-0,35
-1,39
1,64
DWS Invest Euro-Gov Bonds FC
1,31
1,21
-4,57
4,78
Amundi IS Euro CorpBBB 1-5 IE D
-0,05
-0,37
-2,26
3,31
Kempen (Lux) Euro Credit Plus I
1,34
1,21
-4,03
5,38
Tendercapital Glb Bd Shrt DurInstl€AccAI
-0,39
-1,36
3,50
Alto ESG High Yield A
0,48
1,18
-5,27
11,39
Allianz Advcd Fxd Inc S/D W EUR
-0,20
-0,40
-2,11
2,01
NN (L) Euro Credit I Cap EUR
1,20
1,17
-3,68
5,98
NEF Euro Short Term Bond R Acc
-0,63
-0,40
-1,55
1,48
M&G (Lux) Short Dtd Corp Bd CI EUR Acc
Kempen (Lux) Euro Credit I
1,29
1,13
-3,93
4,99
Tendercapital Bond Two Steps Rtl € Acc
-0,06
-0,40
-3,70
3,96
Vontobel Euro Corporate Bond A EUR
0,92
1,09
-4,71
7,23
Amundi Fds Strategic Bd E2 EUR C
-0,85
-0,41
-8,98
9,42
EdRF Bond Allocation I EUR Acc
1,32
1,06
-2,98
5,25
Pictet-EUR Short Mid-Term Bonds I
-0,31
-0,42
-1,63
1,33
Generali IS Euro Aggregate Bd BX
1,14
1,04
-2,47
2,56
Schroder ISF EURO S/T Bd A Dis AV
-0,48
-0,47
-1,72
1,47
Eurizon Bond Corporate EUR Z Acc
0,92
1,02
-4,21
5,95
Arca Risparmio
-0,39
-0,51
-1,79
1,89
Carmignac Pf Sécurité FW EUR Acc
0,19
1,02
-3,08
3,36
AZ Fd1 AZ Bond - Euro Corp A-AZ Fd Acc
-0,32
-0,55
-5,46
6,36
1,01
-1,08
2,98
Eurizon Bond EUR Short Term LTE R Acc
-0,70
-0,58
-1,16
0,58
0,99
-3,56
5,13
Eurizon Bond Corporate EUR S/T R Acc
-0,66
-0,59
-2,12
2,64
Neuberger Berman Ultr S/T Er Bd EUR IAcc AXAWF Euro Sustainable Credit I Cap EUR
0,92
104 FUNDSPEOPLE I APRILE
FPI_061.indb 104
22/3/22 19:14
20 22
I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
DATI AL 21 MARZO 2022
VOLAT. 3 ANNI
FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
VOLAT. 3 ANNI
Fonditalia Credit Absolute Return T
-0,46
-0,61
-1,22
2,03
PIMCO GIS Glb Hi Yld Bd Admin USD Acc
2,44
4,02
6,67
8,18
Fonditalia Euro Bond R
-0,77
-0,65
-4,10
2,18
PIMCO GIS Divers Inc Instl USD Acc
2,68
4,01
3,40
8,10
BGF Euro Short Duration Bond A2 EUR
-0,65
-0,79
-2,47
2,03
JPM Global Bond Opps A (acc) USD
1,95
4,00
5,59
6,43
HSBC GIF Euro High Yield Bond AD
-0,67
-0,81
-4,72
UBAM Global High Yield Solution IHC CHF
1,84
3,89
5,74
8,08
ANIMA Short Term Bond Prestige
-0,97
-0,96
-1,47
0,55
3,87
-3,91
6,18
-1,13
-2,43
1,57
Fidelity Global Bond Y-Acc-USD
2,20
3,87
2,64
5,41
-1,96
-15,53
8,47
FvS Bond Opportunities EUR I
2,96
3,84
-3,20
6,68
Euro Short Duration Bd FAM L Acc
Vanguard Global Credit Bond Ins EURH Acc
AcomeA Breve Termine A1
-0,45
UNIQA Eastern European Debt Fund VTA
-0,58
-2,13
-14,55
9,54
Russell Inv Global High Yield A Roll Up
2,57
3,75
0,82
9,57
Generali IS Centr&East Europ Bd AY
-0,87
-2,69
-6,67
5,58
PIMCO GIS Glb Bd Instl USD Acc
2,07
3,72
5,55
6,62
Fixed Income Miscellaneous
Legg Mason WA Glb Core+ Bd PR USD Acc
1,70
3,69
5,12
6,77
Lemanik SICAV Actv S/T Crdt Dis Retl EUR
Mercer Global High Yield Bd M1 EUR H
2,67
3,67
0,02
8,44 6,29
SWC (LU) BF Responsible COCO DTH CHF
4,93
7,47
5,04
12,14
Carmignac Pf Global Bond A EUR Acc
1,29
3,63
-0,07
PIMCO GIS Capital Scs Admin USD Inc
3,57
5,93
7,04
11,43
Fidelity Global Income A-Acc-USD
2,08
3,62
4,42
8,91
5,31
-1,70
14,19
Fisch Bond Global Corporates BE
2,34
3,50
-3,64
6,68
AB Financial Credit I2 EURH Acc Invesco India Bond C USD Acc
1,70
Cohen & Steers Glb Pref Secs FX EUR Hgd Fidelity Global Hybrids Bond Y-Acc-EUR
3,75
UBAM Hybrid Bond IHC EUR Eurizon Securitized Bond ZD EUR Inc
0,36
ASIProgettoObbligazionarioEmergentiEEURC
4,96
10,37
8,11
Muzinich Enhancedyield S-T HUSD Acc A
1,88
3,40
7,46
7,71
4,82
-2,05
9,52
M&G (Lux) Glb Macro Bd A EUR Acc
1,19
3,39
2,77
4,64
4,55
-0,34
10,12
PIMCO GIS Glb Advtg Instl USD Acc
1,86
3,37
3,60
5,54
4,28
-2,71
9,65
BGF Global High Yield Bond C1 USD
1,40
3,36
3,77
8,80
0,63
0,68
3,25
UBS (Lux) BS Global Dyn $ Q-acc
3,89
3,28
5,17
7,54
-1,94
-6,18
6,58
M&G Total Return Crdt Invmt A EUR Acc
2,28
3,23
-0,66
5,03
Global Fixed Income PIMCO GlInGd Crdt H InstlUSDCcyExpsAcc
0,28
Muzinich Glbl Shrt DurInvmtGrdHEURIncFdr
-2,30
AB Sustainable Glbl Tmtc Cdt SI EUR Acc
-4,73
Cairn Mediobanca Strata UCITS Cdt I4 MS INVF Global Fixed Income Opps Z
-0,69 13,40
11,23
Nomura Fds Global Dynamic Bond I USD
5,07
Legg Mason BW Glb Inc Opt PR $ Dis(M)+e
3,72
PIMCO GIS Glb Real Rt Ins USD CcyExpsAcc
1,20
3,21
5,31
7,09
1,54
3,20
1,67
4,83
Vontobel TwentyFour StratInc HI Hdg EUR
2,53
3,15
-3,23
7,35
3,15
-2,10
2,70 5,00
Jupiter Strategic AbsRt Bd L € H Acc
-1,13
Man GLG Hi Yld Opps DE I EUR Acc
BGF Fixed Income Global Opps A2 Capital Group Glob Bond (LUX) Cd
6,39
7,90
7,90
5,23
8,49
7,54
5,84
7,13
6,98
11,88
7,15
Jupiter Dynamic Bond I EUR Q Inc
1,86
3,13
-0,29
Robeco Global Credits IH EUR
2,13
3,13
-4,18
7,15
Russell Inv Global Bond A
1,51
3,12
2,24
5,57
DPAM L Bonds Universalis Uncons W
2,17
3,04
-1,52
5,96
3,04
4,13
4,72
1,69
3,00
1,89
Eurizon Global Bond Z EUR MS INVF Global Bond I
6,80
5,38
7,75
Plurima Apuano Flexible Bond A Instl
2,24
3,00
-1,43
8,01
6,46
-2,68
7,76
Invesco Bond Z USD Acc
1,09
2,93
-1,55
6,34
3,39
6,33
5,94
8,19
Robeco QI Dynamic High Yield IH €
3,02
2,92
0,40
6,78
3,67
6,05
4,41
7,61
Candriam Sst Bd Glbl Hi Yld C € Acc
2,86
-2,41
5,22
3,65
5,89
9,19
9,67
RobecoSAM SDG Credit Income IH EUR
2,79
-3,68
6,90
Federated Hermes Uncons Crdt X USD Acc Aegon Strategic Global Bd B Inc EUR Hdg
3,79
BNY Mellon Global Credit USD W Acc Baillie Gifford WW Glbl Strat Bd C $ Acc T. Rowe Price Glb HY Bd Z USD LGT Select Bond High Yield (USD) IM
3,93
5,79
6,84
8,67
Invesco Global Ttl Ret EUR Bd Z EUR Acc
2,01
2,78
-0,68
3,94
BlueBay Global Hi Yld ESG Bd I USD
3,34
5,42
7,12
8,41
Amundi Fds Glbl Aggt Bd I USD C
1,51
2,76
4,73
7,83
MFS Meridian Global Credit I1 GBP
2,91
5,32
1,68
7,58
Neuberger Berman Global Bond USD I Acc
1,11
2,67
1,89
5,18
AXAWF Global Infl Bds I Cap EUR
2,56
5,20
6,48
5,88
Mirabaud Global Strategic Bd A USD Acc
0,72
2,67
6,35
6,82
AXAWF Global Infl Sh Du Bds I Cap USD
2,03
5,16
14,04
6,02
Fonditalia Opportunities Divers Inc R
2,60
-3,23
6,58
BGF Global Infl tion Linked Bd A2 USD
2,29
5,14
13,29
6,88
NEF Global Bond R Acc
1,29
2,49
1,03
5,75
SWC (LU) BF Resp Glbl Crdt Opps GTH CHF
1,41
5,10
0,53
7,06
JSS Sust Total Return Global I USD Acc
1,00
2,43
3,85
6,22
PIMCO GIS Glb Lw Dur Rl Rt Ins USD Acc
2,09
4,97
12,96
5,95
Fidelity Glb Shrt Dur Inc A-MD-USD
1,12
2,39
5,69
7,42
Janus Henderson Hrzn Glb HY Bd I2 USD
3,51
4,96
3,19
10,13
GS Global Fixed Inc (Hdg) I Inc EUR
1,50
2,34
-3,16
4,45 3,65
Fidelity Global Infl-Link Bd A-Acc-USD
2,21
4,96
12,11
4,47
NEF Ethical Total Return Bond I Acc
1,08
2,33
-3,10
Amundi Fds Global Corp Bd I USD C
2,77
4,90
4,72
8,14
JPM Global Strat Bd A perf (acc) USD
0,57
2,31
5,27
5,82
4,77
4,39
7,73
AXAWF Global High Yield Bds F Dis EUR H
1,79
2,25
-0,63
8,40
Wellington Hi Qual Glb HY Bd USD S Ac Wellington Multi-Sec Crdt GBP S AcH
3,81
4,67
-0,14
12,11
LUX IM Twentyfour Global Strategic Bd HX
1,28
2,21
-3,79
6,81
Capital Group GlobHiInc (LUX) Cd
3,49
4,65
4,61
8,93
Robeco High Yield Bonds DH €
1,94
2,16
-1,75
8,55
Colchester Glbl Rl Ret Bd EUR H Acc I
2,40
4,52
5,09
5,63
Invesco Global Ttl Ret Bd FAM L EUR Acc
2,13
-0,98
3,94
4,51
4,64
8,11
Vontobel Bond Global Aggt AH Hdg USD
1,17
2,09
1,11
11,63
MDPS TOBAM At Bchmk Glbl Hi Yld A Acc Merian Glb Dynamic Bd L € H Acc
1,92
4,51
-3,24
3,63
Fondo Alto Internazionale Obblig A
0,29
2,01
1,68
3,76
Schroder ISF Glbl Corp Bd A Dis MV
2,10
4,49
4,18
8,84
JPM Aggregate Bond A (acc) EURH
0,89
1,92
-1,81
3,28
Candriam Bds Global Hi Yld I EUR Cap
3,55
4,48
-0,48
6,22
Pictet-Global Bonds I USD
0,92
1,91
-1,27
6,19
Aegon High Yield Global Bd B Acc EUR Hdg
3,36
4,45
0,63
12,35
Pictet Absolute Ret Fxd Inc I USD
0,54
1,76
3,55
6,41
JPM Flexible Credit A (acc) USD
2,18
4,36
6,07
7,67
Stt Strt Glbl Trs Bd Idx I USD Acc
0,59
1,72
1,31
5,53
BlueBay Glbl Inv Grd Corp Bd I EUR
2,66
4,36
-3,78
7,95
Fidelity Sust Strat Bd Y-Acc-EUR H
0,98
1,70
-4,40
4,44
JPM Global Corp Bd A (acc) USD
1,95
4,27
4,53
8,09
Schroder ISF Global Bond A Dis AV
0,46
1,62
-0,60
7,13
PIMCO GIS Income Institutional USD Acc
2,79
4,27
6,90
7,29
PIMCO GIS Global Bond ESG Instl EURH Acc
1,00
1,53
-3,12
3,63
Schroder ISF Glb InflLn dBd C Acc EUR
2,04
4,26
3,93
6,43
M&G (Lux) Glb Fl Rt HY A H EUR Acc
0,90
1,50
2,02
11,14
Invesco Global Inv Grd CorpBd C USD AD
1,97
4,22
3,74
8,79
Pictet Global Sustainable Crdt HI EUR
0,87
1,49
-4,80
6,97
Schroder ISF Strat Crdt C Acc GBP
3,20
4,20
3,70
11,17
AXAWF Global Strategic Bds I Cap EUR H
0,96
1,49
-3,67
3,71
APRILE I FUNDSPEOPLE 105
FPI_061.indb 105
22/3/22 19:14
20 22
ANALISI RANKING
I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
DATI AL 21 MARZO 2022
VOLAT. 3 ANNI
FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
VOLAT. 3 ANNI
Eurizon Global Multi Credit Z EUR Acc
0,46
1,41
-2,94
5,02
Asia Equity
Eurizon Bond Flexible RD EUR Inc
0,26
1,15
-2,84
3,44
JPM Pacific quity A (dist) USD
9,88
11,82
-5,87
13,67
1,13
-4,94
5,02
Fidelity Pacific A-Dis-USD
5,87
8,15
-7,62
18,24
Eurizon Absolute Green Bonds Z Acc RAM (Lux) Tactical Glb Bd Total Rtrn E
0,59
1,01
-4,55
3,37
Mediolanum BB Pacific Collection L A
4,59
7,46
-4,66
12,94
Eurizon Bond High Yield R EUR Acc
0,65
0,96
-4,46
8,60
Comgest Growth Asia USD Acc
6,43
6,55
-15,74
14,05
JPM Global Government Bond A (acc) EUR
0,57
0,92
-3,08
3,86
Gamax Asia Pacific A
4,85
6,12
-4,99
12,03
BSF Fixed Income Strategies I2 EUR
0,69
0,90
-2,80
3,78
Matthews Asia Dividend Fund I USD Acc
5,67
5,85
-6,32
13,09
Amundi IS JP Morgan GBI Glbl Gvs IHE-C
0,52
0,90
-2,66
3,82
Asia ex-Japan Equity
0,79
-1,00
6,30
New Capital Asia Future Ldrs USD Sdr Acc
19,42
-8,06
14,98
5,35
Fidelity Asian Special Sits A-Dis-USD
37,71
17,63
-9,43
Eurizon Absolute High Yield Z EUR GS Global Sovereign Bd I Acc EUR-Prtly H
0,69
0,79
-3,18
Candriam Bds Crdt Opps I EUR Cap
0,66
0,65
-1,46
2,63
Fidelity Asia Pacific Opps Y-Acc-EUR
13,98
16,23
3,49
Nordea 1 - Flexible Fixed Income BI EUR
0,82
0,37
-1,18
2,30
Matthews Asia Ex Japan Div I USD Acc
13,93
16,20
-1,92
14,67
0,20
-3,29
5,59
Polar Capital Asian Stars S Acc
16,18
-5,42
16,48 14,03
LUX IM Fidelity Global Low Duration HX Anima Obbligazionario Flessibile F
0,16
-0,06
3,64
UBS (Lux) ES As Smlr Coms (USD) Q-acc
9,96
14,37
2,41
0,08
-4,79
4,21
Schroder ISF Emerging Asia I Acc EUR
12,45
13,82
-4,57
16,16
0,30
-0,20
-6,32
7,46
UBS (Lux) KSS Asian Eqs $ USD Q Acc
11,30
13,01
-8,08
14,60
BNP Paribas Green Bd I Cap Amundi Fds Optimal Yld S/T I2 EUR C
16,64
-1,15
-0,37
-4,30
3,74
MS INVF Asia Opportunity Z
14,91
12,07
-26,98
Mediolanum Ch International Income LH A
-2,06
-1,69
-2,76
0,68
Schroder ISF Asian Ttl Ret C Acc USD
9,60
11,80
-1,99
Templeton Global Bond A(Mdis)USD
-2,24
-3,04
5,30
6,72
Invesco Asian Equity Z USD Acc
9,04
11,05
-1,17
17,50
Templeton Global Ttl Ret A(acc)USD
-3,57
-5,07
3,09
7,46
Stewart Inv Asia Pac Sustnby VI EUR Acc
9,20
10,86
7,78
14,38
T. Rowe Price Rspnb Asn ex-Jpn Eq I $
8,78
10,24
-8,71
14,70
Eurizon Bond JPY LTE R Acc
-1,72
-1,12
-0,56
7,11
Fidelity Sustainable Asia Eq Y-Dis-USD
10,22
10,21
-6,02
14,96
Vanguard Japan Government Bd Idx JPY Acc
-1,66
-1,35
-0,62
7,47
14,94
Mediolanum Ch International Bond LH A
Japan Fixed Income
Sterling Fixed Income Invesco Sterling Bond Z GBP Acc
3,05
3,91
1,01
7,36
US Fixed Income PGIM Broad Market US HY Bd USD W Acc
4,47
7,12
PineBridge USD Inv Grd Crdt X USD Acc
3,51
6,88
5,44
8,72
6,65
8,07
10,48
T. Rowe Price US High Yld Bd I USD
9,34
8,91
Amundi Fds Pio US Corp Bond I USD C
3,29
6,35
4,94
9,25
NN (L) US Credit P Cap USD
2,96
5,95
3,91
8,62
5,78
9,91
8,45
AXAWF US Enhanced HY Bds I Cap $ Fidelity US Dollar Bond A-Dis-USD
5,34
6,32
7,43
BNY Mellon US Muncpl Infras Dbt USD WAcc
2,46
5,13
6,81
7,99
Threadneedle Dollar Bond Instl Grs Acc £
4,98
5,20
7,03
Neuberger Berman Strat Inc I JPY Acc
2,60
4,87
7,32
7,79
Vanguard USTrs InfProtSecsIdxSel EURHAcc
2,16
4,73
4,49
3,17
Fidelity US High Yield A-Dis-USD
2,87
4,60
9,81
9,15
PIMCO GIS Ttl Ret Bd Instl USD Acc
1,91
4,22
5,60
6,68
TCW Fds MetWest High Yield Bd IEHE
3,27
4,18
-2,07
6,49
Loomis Sayles US Core Plus Bd I/A USD
1,78
4,11
4,74
6,46
Amundi Fds Pio Strat Inc A USD C
1,37
4,03
5,97
8,86
14,97
abrdn Asia Pacific q A Acc USD
6,78
8,95
-5,52
Schroder ISF Asian Opports A Dis USD AV
8,99
8,60
-9,26
16,24
Templeton Asian Growth A(Ydis)USD
3,06
5,93
-13,30
16,04
Eurizon Equity Pacific x-Jpn LTE Z Acc
3,87
5,24
4,03
16,34
iShares Pacific xJpn Eq Idx (LU) X2 USD
4,58
5,15
5,52
17,31
LUX IM Pictet Asian Equities CX
2,12
4,98
-18,54
17,74
Pictet-Pacific x Japan Index P USD
4,24
4,87
5,56
17,87
Fidelity ASEAN Y-Acc-USD
5,15
4,60
13,21
19,00
8,54
13,72
13,49
24,03
18,95
-1,96
14,29
15,09
19,64
18,52
18,92
17,57
17,00
1,76
16,63
Fidelity Sust Cnsmr Brds A-Dis-EUR
10,52
12,70
0,86
13,57
Invesco Glbl Consmr Trnds A USD Acc
10,85
11,59
-19,68
23,69
Australia & New Zealand Equity Candriam Eqs L Australia I AUD Cap Communications Sector Equity Fidelity Sst Fut Cnt I Acc EUR Consumer Goods & Services Sector Equity BNP Paribas Consumer Innovtr Cl C Pictet-Premium Brands I EUR LO Funds World Brands EUR PA
CPR Invest Food For Gens I EUR Acc BNP Paribas Smart Food I Cap Gamax Funds Junior A
10,92
13,13
14,35
6,88
9,66
8,78
15,09
7,27
9,33
0,50
12,53 21,22
Loomis Sayles Multisector Inc S/A USD
1,86
3,91
6,47
7,33
AXAIMFIIS US Short Dur HY A Cap USD
2,25
3,79
9,70
6,66
Energy Sector Equity RobecoSAM Smart Energy Eqs D EUR
18,13
25,90
7,15
BGF Sustainable Energy A2
13,62
21,00
7,80
18,21
Pictet-Clean Energy I USD
12,30
20,51
3,34
21,47
JPM Income A (acc) USD
2,56
3,78
6,64
8,13
Amundi Fds Pio US Bond A2 EUR C
1,46
3,76
5,61
7,58
Lord Abbett Multi Sector Inc I EUR H Acc
2,58
3,47
-4,17
9,12
19,21
-30,54
Eurizon Azioni Energia E Mat Prime
4,62
9,27
33,35
23,69
7,00
Mediolanum Ch Energy Eq Evolt L A
-2,63
-1,49
36,10
28,22
7,05
Equity Miscellaneous
6,23
7,21
BNP Paribas Aqua C C
5,94
7,89
abrdn Listed Prvt Cap I Acc USD
21,30
33,68
21,28
0,72
8,18
Allianz Pet and Animal Wlb AT EUR
17,56
6,97
14,98
2,93
4,47
7,13
BNP Paribas Aqua I
12,25
16,69
17,72
18,06
2,93
-0,86
9,11
Pictet-Water I EUR
10,72
14,86
20,64
16,57
2,86
5,20
6,45
Fidelity Sust Water & Waste A Acc EUR
10,73
15,63
16,77
2,66
-4,36
7,25
Pictet-Nutrition I EUR
8,06
10,31
4,90
13,65
7,14
9,19
9,97
17,92
PGIM Global Hi Yld ESG Bd EUR H I Acc
2,44
3,43
-0,48
8,92
Vanguard U.S. Govt Bd Idx $ Acc
1,09
3,41
5,69
7,72
Legg Mason WA US Core+ Bd A USD Acc
1,35
3,40
3,18
JPM US Aggregate Bond A (dist) USD
1,10
3,27
4,82
Payden USD Low Duration Credit USD Acc
1,44
3,16
Eurizon Bond USD LTE R Acc
0,62
3,13
JPM Global High Yield Bond C (acc) EURH
2,36
2,94
Interfund Bond US Plus
0,93
Nomura Fds Select US High Yield Bd IEURH GS US Mortgg Bckd Secs I Inc USD
0,93
Amundi Index US Corp SRI IHE Acc
BNP Paribas Energy Transition C D
ANIMA Bond Dollar Prestige
0,25
2,51
4,79
7,62
Eurizon Sustainable Global Eq Z EUR Acc
Janus Henderson US Sh-Trm Bd A2 USD
0,28
2,06
5,76
6,19
Europe Emerging Markets Equity
Indosuez Funds US Dollar Bonds P JPM Income Opp A perf (acc) EURH
0,59
1,87
3,40
6,36
SEB Eastern Europe Small Mid Cap C
-0,76
-0,60
-1,01
2,73
Deka-ConvergenceAktien CF
6,20
7,89
12,35
23,61
-6,33
-13,07
-40,84
35,79
106 FUNDSPEOPLE I APRILE
FPI_061.indb 106
22/3/22 19:14
20 22
I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
VOLAT. 3 ANNI
DNCA Invest SRI Norden Eur I EUR
15,05
21,61
8,90
18,45
MS INVF Europe Opportunity Z
11,29
17,21
-6,59
Heptagon European Focus Eq CE EUR Acc
11,61
17,08
14,20
Sycomore Fund Eco Solutions I EUR
9,18
16,42
7,60
BSF European Opps Extension D3G EUR
12,36
16,41
16,86
19,71
Comgest Growth Europe EUR I Acc
12,68
16,02
16,60
UBAM Swiss Equity UC CHF
10,57
15,94
17,06
BGF Continental Eurp Flex E2 EUR
11,22
15,82
3,13
BGF European A2
8,92
15,75
6,45
AXAWF Fram Switzerland F Cap CHF
11,44
15,57
15,79
DPAM INVEST B Equities Europe Sust W Cap
11,81
15,49
DNCA Invest SRI Europe Gr I EUR
11,15
15,41
FONDO
Europe Equity Large Cap
DATI AL 21 MARZO 2022 FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
VOLAT. 3 ANNI
20,06
AAF-Edentree European Sust Eqs I2 €
9,26
16,00
Amundi Fds Eurp Eq Green Imp I EUR C
7,52
9,22
6,94
16,91
DWS Qi Eurozone Equity RC
6,73
9,16
8,46
19,06
15,19
Quaestio Solutions Funds Eur Bt Eq I Acc
6,87
9,14
7,00
16,97
19,46
Fidelity Sustainable Euroz Eq E-Acc-EUR
6,67
9,06
5,78
17,33
BGF European Value A2
4,04
8,96
12,31
20,23
15,37
RAM (Lux) Sys European Equities B EUR
5,94
8,94
14,52
18,35
13,83
Amundi Fds Euroland Equity E2 EUR C
6,17
8,88
13,60
20,39
18,75
Fidelity European Div Y-Acc-EUR
6,16
8,65
16,95
16,23
17,49
JPMorgan European Equity FAM L EUR Acc
8,53
14,29
18,75
13,19
BGF European Equity Income AI2 EUR
5,36
8,51
9,66
16,68
13,45
15,91
JPM Europe Select Equity A (acc) EUR
5,95
8,50
12,66
17,66
13,50
16,38
HSBC GIF Euroland Growth M1C
6,31
8,47
3,96
Allianz Europe Equity Gr Sel IT EUR
9,58
15,35
5,43
18,93
M&G (Lux) Eurp Strat Val CI EUR Acc
5,89
8,46
21,86
20,87
Threadneedle Pan Eurp Focus Ins X AccGBP
12,77
15,30
8,16
13,90
State Street Europe ESG Scrn Idx EqPEUR
6,09
8,35
14,23
16,54
Candriam Eqs L Eurp Innovt R EUR Cap
11,99
15,17
12,06
15,52
MFS Meridian European Research A1 EUR
6,90
8,28
10,58
14,47
NN (L) European Sust Eq I Cap EUR
9,77
15,14
10,06
16,30
Amundi Azionario Val Eurp a dist A
4,77
8,10
14,52
17,62
BGF European Focus A2
8,08
14,90
6,20
17,66
JPM Europe Equity Plus A perf (acc) EUR
5,67
8,03
20,27
18,96
Allianz Europe Equity Growth W EUR
9,80
14,37
4,32
19,05
EdR SICAV Euro Sustainable Eq A EUR
7,11
8,01
6,42
16,36
14,10
3,65
18,40
Generali IS SRI Ageing Population BX EUR
7,61
8,01
10,45
16,14
14,00
17,42
13,39
Schroder ISF EURO Equity C Dis EUR
5,26
7,85
7,39
19,92 16,37
Legg Mason MC European Uncons S EUR Acc Fidelity Switzerland Y-Acc-CHF
9,74
Mandarine Active I
8,50
13,13
11,57
14,86
BNP Paribas Euro Equity C C
5,52
7,81
8,33
Threadneedle European Sel X Acc GBP
9,98
12,64
5,06
16,58
12,64
15,31
15,92
Amundi MSCI EMU ESG Ldrs Sel IE-C
6,02
7,64
8,26
19,16
Janus Henderson Hrzn Euroland A2 EUR
4,38
7,57
9,75
21,08
CS (Lux) European Div Plus Eq DB EUR
5,50
7,51
15,06
14,25
Amundi Fds European Eq Val M2 EUR C
5,12
7,43
14,75
24,70
BNPP E MSCI Europe SRI S5% Cpd Trk Pr C Threadneedle(Lux)Pan Eurp ESGn Eqs W EUR
7,70
12,33
11,62
16,01
Threadneedle (Lux) European Select IE
9,29
12,31
7,26
15,61
UBS (Lux) ES Eurp Opp Uncons € Q
9,40
12,08
10,23
15,09
BGF European Special Situations A2
8,90
12,05
4,89
17,09
Candriam Sst Eq Euro I Acc €
9,06
11,98
14,79
16,62
Fidelity FAST Europe A-ACC-EUR
10,13
11,96
6,11
15,20
DPAM INVEST B Equities Euroland B Cap
8,95
11,83
9,86
17,18
JPM Europe Strategic Growth A (dist) EUR
9,08
11,77
12,19
16,61
Eurizon Top European Research Z EUR Acc
5,85
11,69
18,26
16,28
11,62
13,90
16,04
8,92
11,56
2,33
15,01
11,46
10,20
19,18 16,94
Amundi IS MSCI Europe SRI PAB IE C Echiquier Positive Impact Europe A Eleva UCITS Eleva Euroland Sel I EUR acc UniInstitutional Eurp Eq Concentrated
8,60
11,36
14,12
Eleva UCITS Eleva Eurp Sel I EUR acc
8,88
11,23
13,90
17,70
Candriam Sst Eq EMU I € Acc
8,36
11,15
11,77
18,67
Allianz Euroland Equity Growth IT EUR
7,73
11,14
-0,08
19,51
Fidelity Italy A-Dis-EUR
7,51
10,99
16,58
21,61
UBS (Lux) Eq Eurp Opp Sst (EUR) Q acc
8,57
10,94
7,42
15,41
Janus HndrsnPan Eurp A2 EUR
6,92
10,85
11,19
16,58
MFS Meridian European Value A1 EUR
9,15
10,84
14,13
14,82
Eurizon Italian Equity Opps Z Acc
9,22
10,82
17,30
22,93
Principal European Equity A Inc USD
8,08
10,76
8,90
15,75
G Fund Total Return All Cap Europe IC
6,73
10,56
13,85
14,67
abrdn Eu ex UK Sus n Re Inv Eq A Acc EUR
9,00
10,43
5,78
15,88
CS European Dividend Value FB EUR
7,82
10,28
13,30
16,02
abrdn Eu Sus n Res Inv Eq A Acc EUR
7,90
10,15
0,81
14,95
Candriam Eqs L EMU Innovt I EUR Cap
6,93
10,15
10,21
18,42
NEF Euro Equity R Acc
5,99
10,14
7,17
18,74
ODDO BHF Algo Sustainable Lead. CRW-EUR
7,08
10,12
11,87
15,60
10,06
9,41
19,50
Allianz Valeurs Durables IC
DPAM Equities L EMU SRI MSCI Index F 7,14
9,89
8,31
18,34
BGF Euro-Markets E2
5,67
9,80
5,77
19,56
Schroder ISF European Sus Eq C Acc EUR
GS Europe CORE Equity A Inc EUR
5,31
7,26
13,98
17,99
JPM Euroland Equity A (dist) EUR
5,59
7,04
9,45
20,89
Fonditalia Equity Europe R
3,81
6,46
13,68
15,93
Invesco Euro Equity C EUR Acc
4,54
6,44
12,11
24,26 19,63
AB European Eq Ptf A Acc
4,16
5,27
13,55
Invesco Sus Pan Eurp Stu Eq C € Acc
3,94
4,99
12,00
15,55
Invesco Pan European Equity A EUR Acc
3,14
4,62
14,75
22,04
Sycomore Shared Growth A
3,44
4,18
-2,72
13,34
Tendercapital Secular Euro Instl € Acc
3,10
3,93
9,27
16,73
LUX IM ESG Sycomore European Eqs CX
0,88
3,90
-3,06
17,17
2,71
1,59
1,18
18,71
-1,95
-6,15
1,63
19,78
13,01
20,80
10,00
22,73
20,53
28,24
20,81
Fidelity Iberia Y-Acc-EUR Schroder ISF Eurp Div Mxmsr C Acc EUR Europe Equity Mid/Small Cap Lonvia Avenir Mid-Cap Euro Clean Nordea 1 - Nordic Equity Small Cp BP EUR
7,39
Algebris Core Italy EB EUR Acc Arca Economia Reale Equity Italia I
15,55
19,05
24,03
20,74
SEB European Equity Small Caps D EUR
13,16
18,56
2,88
24,49
DNCA Invest Archer Mid-Cap Europe I EUR
11,22
17,11
9,05
18,44
16,03
7,85
16,70
11,91
14,23
6,53
22,27
10,78
13,37
14,75
19,29
Wellington Pan Eurp Sm Cp Eq EUR S Ac
13,21
2,60
19,37
Echiquier Agenor Euro SRI Mid Cap I
12,70
6,01
14,45
Eleva UCITS Eleva Ldrs SMCap Eurp I€ acc abrdn Eu Sml Comp D Acc EUR Symphonia Azionario Small Cap Italia
Comgest Growth Eurp Smlr Coms EUR I Acc
13,04
10,91
-2,80
18,69
Threadneedle (Lux) Pan Eurp SmCp Opps AE
9,37
10,63
-5,41
20,52
Threadneedle (Lux) Eur Smlr Com 9E EUR
9,35
10,17
-2,58
19,50
Anima Iniziativa Italia F
12,18
10,17
17,41
21,68
CS (Lux) Small and Mid Cap Germany Eq B
9,46
9,80
0,94
18,20
Sycomore Fund Happy @ Work I
5,54
8,82
3,46
16,45
Echiquier Agenor SRI Mid Cap Europe A
9,08
8,68
-2,86
16,23
17,62
Oddo BHF Avenir CR-EUR
6,02
8,47
6,95
19,22
4,28
15,53
Financials Sector Equity 20,08
9,77
6,35
17,11
Amundi Fds SstTop Eurp Plyrs E2 EURC
5,47
9,74
15,33
18,66
AXA WF ACT Eurozone Impact F Cap EUR
7,24
9,71
9,20
Fidelity European Dynamic Gr A-Dis-EUR
9,55
9,60
Pictet-Quest Europe Sust Eqs P EUR
7,06
9,59
14,76
16,84
Fidelity Global Financial Svcs Y-Dis-EUR
8,27
12,53
16,53
T. Rowe Price Eurp Eq I EUR
7,66
9,53
7,95
15,65
Jupiter Financial Innovt D EUR Acc
8,71
11,45
-6,33
21,64
Amundi IS MSCI Europe IE-C
6,85
9,30
15,96
16,45
BGF World Financials A2
8,95
10,32
7,57
27,38
APRILE I FUNDSPEOPLE 107
FPI_061.indb 107
22/3/22 19:14
20 22
ANALISI RANKING
I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
Global Emerging Markets Equity Amundi Fds New Silk Road IU USD C
DATI AL 21 MARZO 2022
VOLAT. 3 ANNI
-4,20
FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
VOLAT. 3 ANNI
Vontobel Clean Technology I EUR
11,86
19,37
9,51
17,46
Schroder ISF Glb Clmt Chg Eq C Acc EUR
14,32
18,91
4,95
17,36
MS INVF Emerging Leaders Equity A
62,26
65,40
-10,02
20,24
AB SICAV I Stbl Glb Tmtc Ptf AX USD
14,09
18,82
10,62
16,51
William Blair SICAV EM Sm Cp Gr Z USD C
10,10
17,91
7,32
17,39
Artisan Global Opportunities I EUR Acc
14,30
18,67
7,02
14,91
Fidelity Emerging Mkts Foc I-Acc-USD
11,56
Polar Capital Em Mkts Stars S USD Acc
14,13
1,86
15,23
Threadneedle (Lux) Global Focus W
15,07
18,30
14,76
14,73
14,07
-9,10
17,80
UBAM 30 Global Leaders Equity IHC USD
14,55
18,26
24,73
15,99 16,42
Candriam Sst Eq Em Mkts R € Acc
9,47
13,07
-5,93
16,14
Capital Group New Pers (LUX) ZL
13,80
17,53
10,26
Heptagon Driehaus Em MktsSust EqCUSDAcc
9,51
12,23
-4,33
15,21
SWC (LU) EF Sustainable AA
12,68
17,52
17,00
15,41
Wellington Emerg Mkt Devpmt USD S Ac
10,18
11,81
-6,39
16,86
ERSTE Responsible Stock Glb EUR I01 VT
17,52
16,58
16,42
GQG Partners Emerging Mkts Eq I USD Acc
8,43
11,32
-4,88
14,51
Pictet - Global Envir Opps I EUR
17,50
7,86
16,44
Capital Group New World (LUX) Z
8,47
10,64
-1,00
15,55
Heptagon WCM Global Equity A USD Acc
17,46
5,24
15,39
10,59
-7,95
16,42
JPM Global Focus A (dist) EUR
10,60
17,44
19,93
16,61
10,48
-11,64
16,10
Robeco Sustainable Glbl Stars Eqs F EUR
12,79
17,25
16,20
14,96 14,30
GS Emerging Markets Eq ESG I Acc USD
12,59
FvS Global Emerging Markets Equities IT
7,98
Candriam Eqs L Em Mkts C EUR Cap
6,79
10,16
-8,46
16,38
UniGlobal
12,00
17,22
20,34
RAM (Lux) Sys Emg Mkts Equities B USD
5,41
10,00
9,31
15,52
Aviva Investors Glbl Eq Endur I USD Acc
11,82
17,14
20,06
16,55
Fidelity Em Mkts Y-DIST-USD
7,92
9,96
-10,82
17,39
Fiera Capital Global Equity B Acc
13,93
17,12
22,85
14,48
Fidelity Instl Emerg Mkts Eq I-Acc-USD
7,89
9,84
-11,07
17,62
Nikko AM Global Equity A USD Acc
13,86
14,58
Nordea 1 - Emerging Stars Equity BI EUR
7,76
9,70
-15,35
17,19
Thematics Meta I/A USD
JPM Emerging Markets Div A (acc) EUR
7,59
9,69
6,69
16,24
JPM Global Select Equity A (acc) USD
Redwheel Global Emerging Mkts B USD
6,16
9,09
-11,66
21,84
Fonditalia Millennials Equity T
River & Mercantile EM ILC Eq EB USD
6,49
8,94
1,52
14,67
GemEquity I
7,44
8,84
-13,73
16,91
11,31
16,74
6,12
16,77
11,46
16,54
20,34
16,30
16,47
5,67
18,06
DPAM Equities L World SRI MSCI Index F
11,99
16,34
19,28
15,19
17,28
Schroder ISF Global Eq C Acc USD
12,49
16,31
15,55
14,40
11,85
16,23
17,68
14,59
16,18
8,38
14,19
11,77
16,09
19,76
15,76
Schroder ISF Glb Em Mkt Opps C Acc USD
7,89
8,67
-7,63
17,85
Schroder ISF Global Eq Alp C Acc EUR
GS Emerging Markets Eq Base Acc USD
7,39
8,52
-10,30
16,65
DPAM INVEST B Equities World Sust V Dis
Emerging World Inst
6,60
8,32
-5,08
Schroder ISF Em Mkts I Acc USD
7,69
8,17
-7,46
16,58
Nordea 1 - Global Portfolio BP EUR
12,28
15,69
11,42
16,20
Capital Group EM Growth (LUX) Z
7,11
7,88
-10,04
16,33
State Street World ESG Index Eq I USD
10,95
15,55
19,83
15,40
Robeco QI EM Enhanced Index Equities I $
6,62
7,88
0,75
15,22
Amundi Fds Polen Cptl Glbl Gr I2 USD C
14,96
15,54
7,17
14,72
UBS (Lux) Eq Fd EM Sst Ldrs (USD) P
8,46
7,86
-13,71
14,43
Nordea 1 - Global Stars Equity BI EUR
13,23
15,50
10,50
15,33
Principal Origin Glb Em Mkts I Acc GBP
6,27
7,66
-6,51
14,84
Amundi MSCI Wld Climt Trnstn CTB XE
10,96
15,29
18,88
16,19
JPM Emerging Markets Equity A (dist) USD
7,42
7,60
-14,97
17,22
JPM Global Dividend A (acc) USD
10,72
15,19
21,48
15,48
Allianz Global Sustainability IT EUR
Amundi Fds Em Mkts Eq Foc I USD C
6,17
7,60
-7,74
16,19
Fidelity Global Focus Y-Dis-EUR
11,26
14,96
8,65
14,49
Stewart Inv Glbl Em Mkts Sust VI EUR Acc
5,51
6,80
1,69
12,87
Allianz Thematica A EUR
13,50
14,92
3,57
14,40 15,70
PrivilEdge Amer Centy EM Eq I USD Acc
6,78
-11,72
16,00
Amundi IS MSCI World IE-C
10,68
14,84
19,26
BGF Emerging Markets E2
7,23
6,77
-13,72
17,53
AB Global Equity Blend I Acc
10,18
14,81
14,58
15,71
American Century Em Mkts Eq I USD
6,11
6,40
-12,45
16,32
Fidelity Glb Dmgrphcs Y-Acc-GBP
12,36
14,80
9,98
13,76
Robeco Emerging Markets Equities D €
5,32
6,18
-5,43
17,04
MS INVF Global Sustain Z USD Acc
14,76
17,52
Vontobel mtx Sust EmMkts Ldrs G USD
7,03
6,07
-9,08
14,48
Wellington Glbl Quality Gr USD S Ac
13,53
14,72
10,38
14,91
Templeton Emerging Markets A(Ydis)USD
4,42
4,65
-12,81
17,94
CPR Invest Glbl Dsrpt Opp R EUR Acc
12,41
14,66
-7,60
18,48
JPM Emerging Mkts Opps A (acc) USD
6,05
4,03
-12,63
16,94
DWS Akkumula LC
10,16
14,62
17,80
13,99
Templeton BRIC I(acc)USD
6,47
3,97
-13,96
19,34
Guinness Global Equity Income D EUR Acc
10,50
14,60
26,84
14,40 16,84
T. Rowe Price EM Eq I USD
5,09
3,77
-13,13
16,40
Pictet-Security I EUR
12,14
14,60
10,72
Vontobel Emerging Markets Eq A USD
3,16
3,45
-8,99
15,10
CS (Lux) Security Equity CB USD
12,85
14,52
16,87
18,21
Eurizon Equity EmMkts Smart Vol R Acc
2,51
2,86
-2,00
14,63
Candriam Eqs L Glbl Demography C EUR Cap
10,47
14,51
14,80
15,28
FvS Dividend IT
9,05
14,48
18,47
13,54
Nomura Fds Global High Convct F GBP
11,60
14,22
11,21
15,75
14,17
8,31
16,60
Global Equity Large Cap Mirova Global Sust Eq S1/A EUR NPF
12,98
THEAM Quant WldClmtCarbOffstPlnPrivl€Acc CPR Invest Social Impact I EUR Acc BGF Circular Economy Z2 USD
17,21
JB Equity Next Generation EUR Ch
9,12
MGI Global Equity A10 0.2000 EUR Acc
BNP Paribas Global Envir N C MS INVF Global Opportunity Z
108,96
54,35
-12,33
MS INVF Global Brands A USD
82,07
48,88
21,84
MS INVF Global Quality Z
70,40
48,78
18,30
AMP Capital Global Companies I USD Acc
22,89
Schroder ISF Glb Disruption C Acc USD
20,83
14,09
10,70
15,54
13,92
14,07
-9,21
16,56
AXAWF Global Factors-Sust Eq I Cap EUR
10,89
14,04
22,56
14,13
Eurizon Azionario Intl Etico
10,00
13,96
13,97
16,60
Robeco Global Consumer Trends D €
8,30 18,10
DWS Invest SDG Global Equities XC
13,91
4,80
14,55
13,99
Fidelity World FAM L Acc
13,78
12,33
15,88
16,84
14,77
Fideuram Fd Global Equity R EUR Acc
13,73
19,20
16,02
4,36
17,02
UBS (Lux) ES L/T Thms $Q
9,61
13,69
9,47
16,99 13,43
20,46
7,04
15,98
Fundsmith Equity I EUR Acc
13,24
13,62
11,27
DPAM INVEST B Eqs NewGems Sust W Cap
16,09
20,14
4,28
17,07
MS INVF Global Insight Z
14,13
13,58
-29,71
T. Rowe Price Glb Foc Gr Eq I USD
17,09
19,97
0,85
16,83
Fidelity World A-Dis-EUR
9,71
Seilern World Growth CHF H R
15,47
19,51
16,44
18,36
M&G (Lux) Positive Impact LI EUR Acc
19,47
13,14
15,38
Ninety One GSF Glb Qual Eq Inc I Acc USD
Artisan Global Discovery I USD Acc
RBC Funds (Lux)Vsn Glb Hrzn Eq O USD Cap American Century Concntr Glb Gr Eq I USD
16,53
19,44
12,23
14,53
Vontobel Global Equity A USD
Schroder ISF Glbl Sust Gr C Acc USD
15,52
19,42
13,61
13,43
Amundi Fds Glb Ecology ESG A EUR C
13,53
11,71
13,34
5,58
15,67 16,14
8,83
13,26
19,39
13,46
10,07
13,22
12,15
14,57
8,63
13,16
11,32
14,15
108 FUNDSPEOPLE I APRILE
FPI_061.indb 108
22/3/22 19:14
20 22
I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
DATI AL 21 MARZO 2022
VOLAT. 3 ANNI
FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
VOLAT. 3 ANNI
RobecoSAM Glbl Gndr Eqlty Eqs I EUR
11,03
13,11
18,40
15,44
Schroder ISF Greater China C Acc USD
11,68
11,89
-13,85
JB Global Excell Eq EUR Bh
9,89
13,09
10,66
17,63
FSSA China Growth I USD Acc
11,48
11,01
-6,20
15,72
13,01
14,27
14,80
BNP Paribas China Eq Cl D
9,62
10,13
-23,16
17,60
UBS (Lux) EF Greater China (USD) Q
11,67
8,10
-21,29
15,91
Neuberger Berman China Eq USD I Acc
10,57
7,96
-10,87
14,37
Core Series - FAM Sustainable E EUR ND
16,83
MS INVF Global Brands Eq Inc Z
10,15
12,83
20,17
Fidelity Global Equity Inc I-Acc-USD
9,42
12,74
20,59
12,14
GIS SRI World Equity CX
9,21
12,69
19,28
15,00
Schroder ISF China Opps C Acc USD
7,71
6,87
-19,68
17,73
Amundi Fds Glb Eq Sust Inc I2 EUR C
7,76
12,53
22,90
14,12
Ninety One GSF All China Eq I Acc $
9,35
6,82
-12,50
14,82
Mercer Fndmt Idxt Glbl Eq M-1€ Acc H
10,17
12,43
12,86
14,64
FSSA Hong Kong Growth I USD Acc
7,34
4,00
-5,06
14,33
Pictet - Quest Global Sust Eq I EUR
8,99
12,28
21,35
14,95
UBS (Lux) EF China Oppo(USD) Q USD acc
9,26
3,65
-27,07
15,22
T. Rowe Price Glb Val Eq I USD
7,33
12,21
14,06
16,93
Amundi Fds China Equity E2 EUR C
5,11
3,22
-27,62
17,90
Pictet-Global Megatrend Sel I USD
9,86
Invesco Greater China Equity A USD Acc
4,96
2,25
-25,70
17,48
5,11
1,74
-29,25
17,63
2,54
-0,05
-23,63
17,04
12,20
2,17
16,06
BlackRock Advantage World Eq D EUR H Acc
12,17
7,66
17,31
Fidelity China Consumer Y-Acc-USD
CPR Invest Climate Action I EUR Acc
12,12
13,84
15,51
Fonditalia Equity China T Healthcare Sector Equity
DWS Invest ESG Equity Income XC
12,01
19,89
12,47
Pictet - Global Thematic Opps-I EUR
9,84
11,82
5,57
15,93
Carmignac Investissement A EUR Acc
6,32
11,67
-9,53
16,02
11,56
8,62
14,75
11,43
14,52
15,86
CPR Invest Megatrends R EUR Acc MFS Meridian Global Equity A1 USD
8,45
Aegon Global Equity Income EURH B Acc
8,61
11,17
9,11
15,44
M&G (Lux) Glb Dividend A EUR Acc
7,71
11,14
17,36
19,42
Robeco BP Global Premium Eqs B EUR
6,49
10,99
21,39
18,50
GS Global CORE Eq E Acc EURClose
8,03
10,92
15,92
16,99
10,67
20,65
18,80
10,47
14,76
12,33
FAM Global Premium Equities L EUR Acc Fidelity Global Dividend I-Acc-EUR
7,92
DNCA Invest Beyond Global Leaders B EUR
6,96
10,41
-11,43
15,66
Eurizon Equity World Smart Vol R Acc
7,98
10,38
17,80
14,15
AZ Fd 1 AZ Eq Global FoF A-AZ Fd Acc
6,22
10,30
4,15
10,83
Mirabaud Sust Glbl Hi Div A USD Acc
7,89
10,20
16,49
14,88
Fondo Alto ESG Internazionale Azionari A
6,69
10,03
13,19
13,25
EuroFundLux - Azionario Glb ESG B
6,57
9,83
17,31
15,70
9,80
13,83
16,25
9,75
3,94
16,68 15,72
LUX IM Goldman Sachs Glbl Eq Opports HX LUX IM ESG Pictet Future Trends EX
7,98
Mediolanum BB Innovative Thematic Opps L
9,66
-1,55
Invesco Global Equity Income C USD Acc
6,69
9,19
16,40
19,15
LUX IM Blackrock Global Equity Div FX
9,47
8,91
14,16
14,97
10,44
8,88
2,04
15,13
FAM Global Equities Income L EUR Acc
8,71
16,69
15,44
Fidelity Global Dividend FAM A acc
8,67
11,98
12,59
Mirabaud Sustainable Glbl Fcs A USD Acc
12,49
10,17
14,22 12,89
Bellevue (Lux) Bellevue Sust HC I2 EUR
12,48
7,98
Janus Henderson Glb Life Scn I2 USD
10,44
11,62
5,48
15,29
BGF World Healthscience A2
10,37
11,49
13,61
12,94
11,41
-18,86
21,42
8,04
11,32
10,05
10,98
-31,57
23,98
8,03
7,95
14,82
4,66
-2,23
15,32
-0,08
1,28
-23,49
20,30
1,30
1,00
-21,87
21,34
27,16
32,20
22,24
14,19
19,72
23,00
24,02
Nomura Fds India Equity Z USD
12,75
18,69
34,37
23,45
Schroder ISF Indian Opports C Acc USD
10,98
14,77
17,18
20,97 17,62
Janus Henderson Horizon Bio IU2 USD Acc BNP Paribas Health Cr Innovtr Cl Cap CS (Lux) Digital Health Equity CB USD Pictet-Health I USD
6,80
LUX IM Global Medtech HX Franklin Biotechnology Discv A(acc)USD Pictet-Biotech P USD India Equity Ashoka India Opps A USD Acc UTI India Dynamic Equity EUR Instl
Infrastructure Sector Equity
MS INVF Global Infrastructure Z
5,57
7,40
17,64
15,62
19,49
GS Japan Equity Ptnrs I Acc EUR Hdg
12,29
14,55
0,18
16,60
14,08
16,63
Threadneedle Japan Ins X Inc GBP
8,84
13,15
-1,97
14,60
FSSA Japan Equity VI EUR Acc
11,34
12,54
-8,62
20,61
SPARX Japan Sust Eq JPY Inst I
9,44
12,02
2,53
14,66
Pictet SmartCity I dm GBP
5,95
8,52
-0,11
DWS Invest Top Dividend FC
4,76
7,35
19,08
Macquarie Valueinvest LUX Global A Cap
4,69
6,23
10,63
Schroder ISF Glb Div Mxmsr C Acc USD
3,57
4,72
Mediolanum BB Dynamic Intl Val Opp LA
1,57
4,16
BNP Paribas Climate Impact Privl C Nordea 1 - Global Climate & Envir BI EUR
13,85
20,16
14,69
17,50
Threadneedle (Lux) Glb Smlr Coms AE
14,08
15,77
-1,29
18,56
9,49
13,34
-1,07
17,22
Greater China Equity MW TOPS China A Share UCITS H GBP -11,03
M&G (Lux) Global Listed Infras A EUR Acc
BNP Paribas Japan Sm Cp Cl C
Global Equity Mid/Small Cap
12,25
11,06
Japan Equity
15,27
JPM China A (dist) USD
15,17
JPM Global Healthcare C (acc) USD
12,24
8,26
13,26
14,72
15,82
8,54
Eurizon Equity China A Z Acc
19,07
12,96
14,19
6,05
JPM Greater China A (dist) USD
13,54
14,45
11,43
Fidelity Glbl thmtc Oppos A-USD
Schroder ISF All China Equity C Acc USD
11,43
Bellevue (Lux) Bellevue Md & Svc T EUR
21,37
18,17
16,64
13,66
Fidelity Global Health Care Y-Dis-EUR
9,10
17,57
abrdn China A Share Eq I Acc EUR
14,98
7,97
8,62
Allianz All China Equity IT USD
2,05
Wellington Enduring Assets EUR G Ac
5,30
17,33
13,44
13,87
25,57
Anima Valore Globale A
Schroder ISF China A C Acc USD
23,40
16,98
17,90
JPM China A-Share Opps C (acc) EUR
Candriam Eqs L Onclgy Impct I USD Cap
14,17
9,97
-25,32
22,98
9,84 12,75
10,51
8,64
17,05
AB International HC A Acc
6,69
8,06
Matthews China Small Coms Fd I USD Acc
-23,05
DWS Invest Global Infras FC
Infusive Fd Cnsr Ap Glb Ldr BH
Triodos Pioneer Imp EUR Z Acc
JPM Thematics Genetic Thrps C2 Acc USD CPR Invest MedTech I EUR Acc
17,77
21,92
-7,19
18,14
21,84
-3,67
16,78
GS Japan Equity Base Acc JPY
6,66
10,31
3,62
13,72
PrivilEdge - Alpha Japan JPY NA
8,38
10,24
5,13
12,79
Jupiter Japan Select D USD Acc
7,73
10,18
4,25
14,56
BNY Mellon Jpn Sm Cp Eq Foc JPY W Acc
8,94
9,94
4,11
19,92
JPM Japan Equity A (dist) USD
8,16
9,64
-10,35
17,67
Comgest Growth Japan JPY Acc
8,74
8,70
-12,46
16,94
Invesco Japanese Eq Adv C JPY Acc
5,96
7,42
-0,64
15,74
Eurizon Sustainable Japan Equity R Acc
3,04
6,51
2,41
12,57
17,91
-14,80
18,02
Schroder ISF Japanese Eq A Dis AV
3,74
5,50
0,04
13,34
16,51
-8,11
18,25
SPARX Japan JPY Inst A
6,00
4,43
-7,86
14,07
16,47
-11,55
17,22
Latin America Equity
15,88
-18,70
17,65
DWS Invest Latin American Eqs LC
7,32
5,52
15,71
29,04
13,01
-6,03
17,73
Schroder ISF Latin American C Acc EUR
3,18
1,72
18,60
29,56
12,54
-27,43
19,74
JPM Latin America Equity A (dist) USD
0,55
-1,00
7,73
28,81
APRILE I FUNDSPEOPLE 109
FPI_061.indb 109
22/3/22 19:14
20 22
ANALISI RANKING
I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
DATI AL 21 MARZO 2022
VOLAT. 3 ANNI
FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
VOLAT. 3 ANNI
Long/Short Equity
Eurizon Equity USA Z Acc
12,34
18,18
19,78
15,75
Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR
DPAM Capital B Eqs US Idx F EUR Cap
13,27
18,17
22,66
16,37 19,38
9,29
9,51
3,23
12,18
Franklin US Opportunities Z(acc)USD
15,31
18,11
7,53
AB Select Abs Alpha F EUR H Acc
SPS-Select Eq Long Sht UCITS I EUR Acc
7,15
9,39
10,44
8,92
Vanguard U.S. 500 Stk Idx $ Acc
13,19
18,09
25,15
16,27
JPM US Hedged Equity C (acc) EURH
6,22
8,42
5,77
8,10
Amundi IS MSCI North America IE-C
13,06
18,02
23,07
16,58
ANIMA Star High Potential Europe Prestig
4,06
6,80
4,85
4,37
iShares North America Eq Idx (LU) X2 USD
13,03
17,86
22,01
16,57
Anima Alto Potenziale Europa A
3,93
6,59
4,53
4,30
Amundi Fds Pio US Eq Rsrch E2 EUR C
12,31
17,84
25,32
15,92
Pictet TR - Atlas I EUR
3,84
6,04
1,58
2,91
Pictet-USA Index P USD
12,84
17,69
24,65
16,26
Pictet TR - Mandarin P USD
7,43
6,00
-6,32
7,69
State Street US ESG Scrn Idx Eq P USD
12,74
17,65
22,42
16,56
Eleva UCITS Eleva Abs Ret Eurp S EUR acc
6,62
5,78
2,79
3,88
UniNordamerika
13,38
17,59
18,83
15,62
Janus Henderson Absolute Return I Acc
2,25
3,07
5,62
6,68
GSF II GS Mlt-Mgr US Eq P USD Acc
13,25
17,59
22,33
16,57
-0,92
0,02
0,73
8,02
Wellington US Research Eq USD S Ac
12,33
17,53
19,09
16,90
AXA Rosenberg US Enh Idx Eq Alp A $ Acc
12,86
17,50
24,34
16,06
14,33
23,22
28,90
25,59
ANIMA US Equity Prestige
13,25
17,27
18,42
15,41
9,72
16,52
14,15
21,64
Allspring (Lux) WW USAllCpGr I EUR Acc
16,57
16,99
-4,21
21,37
JPM US Select Equity Plus A (acc) EURH
11,92
16,85
13,08
18,25
R-co Thematic Gold Mining C
5,71
20,23
17,31
32,07
BGF US Flexible Equity A2
11,54
15,99
19,26
16,71
BGF World Gold A2
3,45
14,46
13,71
34,61
StocksPLUS™ Instl EURH Acc
12,21
15,54
13,98
18,71
GS US CORE Equity U Inc USD
11,72
15,43
23,15
16,39
Fonditalia Equity USA Blue Chip R
10,21
15,35
21,71
17,38
Thematics Safety R/A USD
15,29
0,20
18,09
BlackRock Advantage US Eq D EUR H Acc
15,07
13,16
17,11
LUX IM ESG Ambienta Alpha Green DXL Natural Resources Sector Equity BGF World Mining A2 Pictet-Timber I USD Precious Metals Sector Equity
Real Estate Sector Equity Janus Henderson Hrzn PanEurpPtyEqs A2EUR Janus Henderson Hrzn GlblPtyEqsI2USD
8,34
10,89
19,74
16,22
Janus Henderson Glb Rl EstEqInc I1qUSD
8,49
Neuberger Bm US Rel Est Sec EUR I Acc
6,66
10,57
17,92
15,42
9,50
19,06
17,33
28,84
-19,94
26,53
Technology Sector Equity BGF Next Generation Technology Z2 USD Fidelity Global Technology Y-Dis-EUR
22,21
27,84
13,19
17,53
AB International Tech I Acc
22,84
26,03
-4,09
20,71
JPM US Technology A (dist) USD
25,22
25,24
-4,22
24,36
BGF World Technology E2
23,95
24,97
-8,29
22,22
24,57
2,62
17,82
Wellington Asia Technology USD S Ac PrivilEdge Fidelity Tech SysH EUR MD
20,64
24,53
3,77
20,17
Franklin Technology A Acc USD
22,30
24,21
4,40
20,75
23,45
-10,19
25,35
Allianz Global Artfcl Intlgc AT EUR BNP Paribas Disrpt Tech Cl D
21,39
23,13
16,11
17,45
Janus Henderson Glb Tech&Inno I2 USD
21,17
22,63
4,76
17,91
Pictet - Robotics I dy EUR
17,67
21,74
4,27
20,92
20,94
21,24
-0,77
16,97
17,96
20,81
5,75
17,55
20,45
2,78
22,40
16,47
20,40
6,41
20,70
20,19
5,74
23,83
Polar Capital Global Tech Inc Janus Henderson Hrzn GlbTechLdrs A2USD BNY Mellon Mobility Innovation USD E Acc JPM Europe Dynamic Techs Fd A (dist) EUR BGF Future of Transport Z2 USD
19,79
3,43
20,29
CS (Lux) Robotics Equity CB USD
UBAM Tech Global Leaders Equity IHC EUR 12,17
10,41
-6,30
20,73
Pictet-Digital PUSD
9,33
8,46
-13,24
15,81
BGF United Kingdom E2
7,19
7,42
9,93
17,39
5,05
6,07
0,34
17,47
16,34
21,88
29,04
16,84
21,13
25,76
15,81
20,65
24,78
15,10
19,70
26,14
16,51
28,46
15,54
US Equity Large Cap Blend DPAM Equities L US SRI MSCI Index F Amundi Inv US Equity X Amundi Fds US Pioneer Fund E2 EUR C
MS INVF US Growth I
160,97
75,72
-20,67
29,54
MS INVF US Advantage I
95,25
46,08
-21,92
24,46 19,54
JPM US Growth A (dist) GBP
20,24
23,14
8,14
AXAWF Fram American Growth F Cap EUR
18,54
22,57
19,62
16,92
UBS (Lux) ES USA Growth $ Q- acc
18,39
21,75
17,78
18,32
AB Sustainable US Tmtc A USD
16,89
21,36
17,93
16,54
Nuveen Winslow US LrgCapGr ESG PUSD
18,78
20,70
16,59
17,90
Polen Capital Focus US Gr USD Instl
18,71
20,51
12,36
17,99
BNP Paribas US Growth Classic C
16,50
20,49
18,02
Janus Henderson US Forty A2 USD
16,79
20,21
12,66
16,60
Amundi Fds Pio US EqFundmGr M2 EUR C
14,98
19,59
19,18
16,50
Allspring (Lux) WW USLrgCpGr IEUR Acc
18,26
19,52
10,22
17,90
AB American Gr Ptf C Acc
16,64
19,42
19,52
16,07
Legg Mason CB US Eq Sust Ldrs PR EURHAcc
14,94
Artisan US Focus Fund I USD Acc
14,23
BNY Mellon Dynamic U.S. Equity USD W Acc
18,76
9,50
16,41
18,70
11,75
16,34
Threadneedle (Lux) American W
13,79
18,56
20,34
16,39
Fidelity American Growth Y-Acc-USD
14,71
18,40
19,73
14,60
Brown Advisory US Equity Growth $ B
16,93
17,19
9,08
17,77
Edgewood L Sel US Select Growth A EUR H
15,23
16,24
-3,72
19,32
Vontobel US Equity A USD
11,86
14,87
18,77
15,67 15,04
US Equity Large Cap Value Threadneedle US Eq Inc L Inc GBP
UK Equity Large Cap Liontrust GF Spec Sits C3 Instl Acc £
US Equity Large Cap Growth
11,16
16,69
25,04
Heptagon Yacktman US Equity C USD Acc
12,03
16,12
21,13
13,65
DPAM CAP B Eq US Div Sus F
10,72
15,25
25,46
16,94
Amundi Fds Pio US Eq Rsrch Val E2 EUR C
8,73
14,32
29,01
16,53
13,74
26,09
17,92
12,88
23,08
18,39 20,41
US Equity Value FAM L Acc JPM US Value A (dist) GBP
7,54
Robeco BP US Premium Equities IH €
7,76
11,64
15,40
Fidelity America A-Dis-USD
6,28
10,37
29,17
9,10
22,60
18,35
12,03
12,97
5,53
18,05
M&G North American Value FAM L Acc
AB Select US Equity S1 USD Acc
14,00
19,33
JPM America Equity A (dist) USD
13,96
19,22
24,77
17,28
JPM US Select Equity A (acc) USD
13,18
19,11
22,05
16,67
BL-American Small & Mid Caps B EUR Hdg
Amundi IS S&P 500 ESG IE-C
13,70
19,01
29,32
16,43
US Equity Small Cap
Fiera Capital US Equity B Acc
15,45
19,00
29,76
16,51
Artemis Funds(Lux) US Smlr Coms FI USD
14,39
16,90
5,83
20,01
18,52
22,71
14,60
Fisher Invst Instl US SmCp Cr Eq ESG USD
13,97
16,85
7,22
21,06
AAF-Parnassus US Sust Eqs I USD Acc
US Equity Mid Cap
iShares US Index (IE) Flex Acc USD
13,54
18,51
25,08
16,49
T. Rowe Price US Smlr Cm Eq Q USD
13,53
16,83
7,04
17,69
Cleome Index USA Equities R EUR Acc
13,15
18,36
22,68
16,55
Indosuez Funds America Small&Mid Caps G
11,43
15,58
7,57
19,33
JPM US Equity All Cap C (acc) USD
14,19
18,35
20,78
17,30
abrdn NA SmComs I Acc USD
10,00
15,46
11,77
21,64
110 FUNDSPEOPLE I APRILE
FPI_061.indb 110
22/3/22 19:14
20 22
I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
DATI AL 21 MARZO 2022
VOLAT. 3 ANNI
FONDO
Convertibles
GS Global MA Gr I Acc USD
BNP Paribas Europe Sm Cp CnvrtI C
DWS Strategic ESG Allocation Dyn LC
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
6,42
VOLAT. 3 ANNI
9,76
13,89
12,30
9,38
7,96
12,82
10,54
12,81
-1,03
12,37
Eurizon Manager Selection MS 70
5,92
8,84
8,62
11,73
Mirabaud Sust Convert Glbl A USD Acc
6,37
12,49
2,30
9,33
CS (Lux) Portfolio Growth CHF B
4,95
8,69
9,48
10,66
Calamos Global Convertible I USD Acc
8,44
11,91
-3,49
10,49
Mediolanum BB MS Glbl Sel L A
6,74
8,43
-7,01
11,89
Lazard Convertible Global PC EUR
8,82
10,07
-5,39
10,67
BNP Paribas Sust Mul Ast Gr Cl Acc
5,80
8,39
6,24
12,53
CQS Glbl Sust Cnvrtible C USD Hdg Acc
6,36
9,75
6,72
8,49
UniRak Nachhaltig A
5,62
8,39
5,03
10,16
UBS (Lux) BS Convt Glbl € Q-acc
5,90
7,94
-7,35
12,87
First Eagle Amundi International AU-C
4,15
7,62
15,85
12,27
JPM Global Convert (EUR) A (dist) EUR
4,18
6,69
-13,06
14,35
Mediolanum BB Socially Respon Collct LA
3,95
7,30
4,44
10,98
Schroder ISF Glb Convert Bd C Acc USD
3,89
6,25
-4,80
9,02
CGWM Opportunity A SGD Hedged Acc
6,91
2,23
14,25
UniInstitutional Global Conv Sustn EUR A
4,12
5,76
-9,25
9,54
LUX IM ESG Generali InvmtsDiversStrat HX
5,82
6,98
16,95
UBAM Global Convertible Bond IC EUR
4,36
5,73
-9,89
10,93
3,79
-4,22
12,08
DWS Invest Convertibles FC
2,89
4,52
-9,51
9,83
Allocation Miscellaneous
Franklin Glbl Convert Secs A(acc)USD
LUX IM ESG Vontobel Millennial DXL
1,45
CS Invm prtns(Lux) Glb cnvrt Bd FBH EUR
3,31
4,45
-2,80
7,59
ASI Progetto Sviluppo Oriente EEURC
-5,10
G Fund European Convertible Bd IC EUR
2,33
3,49
-2,17
7,24
ASI Progetto Sviluppo Globale E EUR NA
3,43
Groupama Convertibles ID
1,97
2,44
-3,66
6,31
db AM DWS StepIn Global Eqs Evolut LC
0,38
1,75
-10,56
8,37
LUX IM Innovation Strategy DX
7,76
-3,55
ASI Progetto Azione Sostnbl II EEURC
7,69
7,14
8,17
6,39
4,76
12,30 5,35
LO Funds Convertible Bond EUR RA Commodities Broad Basket PIMCO GIS Cmdty Real Ret Instl USD Acc
7,45
17,40
50,10
15,87
JPM Total Emerging Mkts Inc A (acc) EUR
1,25
4,88
14,70
StructGSQrtxMdfdStgyBlmbrgCmdIdxTRCCHFH
6,90
16,70
44,61
14,10
Amundi Inv Multi Asst Teodorico I € QDis
6,32
3,03
Wellington Commodities USD S Ac
7,78
16,33
39,81
13,53
UBS (Lux) KSS As GlStr Bal$ Q-acc
4,32
6,24
2,28
9,27
Fideuram Fd Commodities
4,48
11,08
29,89
14,34
AZ Fd 1 AZ Allc Asst Dyn FoF B-AZ Fd Acc
3,84
5,39
2,35
5,45
Euromobiliare Equity Mid Small Cap A
4,71
1,80
8,86
ASI Progetto Azione Megatrend E EUR C
3,96
1,51
6,97
3,66
-3,17
11,47
2,70
-0,11
6,26
Alternative Miscellaneous Amundi Inv Dynamic Allocation H EUR ND
-10,29
Lyxor Epsilon Global Trend I
2,28
5,56
-5,88
7,04
Alpi Hedge A
1,66
2,15
-0,60
2,01
Amundi Inv Optimiser H EUR ND
-16,87
Amundi Inv Tactical Ptf Inc M EUR MGI ND
-2,32 3,67
KLS Arete Macro SI USD Acc Schroder GAIA WellingtonPagosa E AccEURH JPM Global Macro Opps A (acc) EUR
7,04
-1,34
6,48
6,19
5,99
7,82
4,13
5,64
4,03
1,71
3,85
-1,55
5,23
4,93
3,79
-2,47
5,10
Amundi SF Abs Ret Mlt-Strat Cntrl H ND
0,59
2,05
-1,61
4,49
Eurizon Absolute Active R EUR Acc
-0,01
-0,08
-2,45
2,63
Invesco Global Targeted Ret Z EUR Acc
-2,28
-2,26
-4,97
4,23
Market Neutral Man GLG Event Driven Alternative IN USD 4,19
Schroder GAIA Helix I Acc USD
9,27
2,23
6,43
8,09
-1,73
5,76
7,23
3,92
6,18
9,93
7,20
BSF Global Event Driven Z2 USD
4,44
6,16
Man GLG Alpha Select Alt ILH EUR
6,93
5,87
8,72
3,81
BSF European Absolute Return D2 EUR
4,27
4,75
6,06
5,89
MW Systematic Alpha UCITS A EUR
3,62
4,51
5,97
4,74
Exane Funds 2 Exane Pleiade A EUR Acc
2,13
4,36
-1,69
4,01
BMO Real Estate Eq Mkt Netrl B Acc EUR
3,14
3,75
4,27
2,53
Nordea 1 - Alpha 15 MA Fd BI EUR
6,82
8,86
12,35
10,06
NN (L) Alternative Beta I Cap USD
4,93
8,55
13,73
5,95
BCV Liquid Alternative Beta B (USD)
3,43
6,20
11,51
7,16
Nordea 1 - Alpha 10 MA Fd BI EUR
4,18
5,67
8,29
6,74
Multialternative
LFIS Vision UCITS Pers Str IS Acc Vontobel Fd II Vsc At Bt Opp AI EUR Inc
4,17
4,63
6,09
5,47
4,38
3,98
0,51
5,17
3,41
5,21
4,59
0,96
2,50
5,59
6,72
Nordea 1 - Alpha 7 MA Fd BI EUR Franklin K2 Alt Strats A(acc)USD
0,78
Schroder ISF Glbl MA Bal I Acc EUR
4,45
7,47
5,14
8,60
Amundi Fds Global MA Cnsrv M2 EUR C
4,39
6,96
2,57
5,29
GS Global MA Cnsv I Acc USD
3,43
6,24
7,56
7,82
Amundi Fds Euro MA Trgt Inc M2 EUR QTI D
5,69
4,67
6,98
PIMCO GIS Strategic Inc Inst USD Acc
5,48
10,13
8,85
Fonditalia Income Mix T
5,47
2,58
9,07
5,30
7,36
6,60
CS (Lux) Portfolio Yield USD B
2,69
SWC (LU) PF Resp Select (CHF) AA
2,09
Quaestio Solutions Funds MA Cons W Acc
Aggressive Allocation
4,94
5,09
5,81
4,86
4,80
4,62
U Asset Allocation Enhancement USD Acc
2,37
4,77
5,28
5,72
Allianz Capital Plus WT EUR
3,19
4,69
-0,27
6,75 6,77
UniRak Nachhaltig Konservativ A
12,53
Lazard Rathmore Alternative EA Acc EUR H Aegon Global Eq Mkts Netrl EURH C Acc
BancoPosta Orizzonte Reddito A CPR Invest Smart Trends I EUR Acc
-1,84
Amundi Inv Tactical Allc Pillar M EUR ND
Amundi Fds Abs Ret MS M2 EUR C
3,19
Cautious Allocation
Global Macro
Amundi Fds Multi-Strat Gr M2 EUR C
Ninety One GSF EM Mlt-Asst A Acc USD
4,33
-0,73
Dachfonds Südtirol I T
2,60
4,26
1,25
5,75
Invesco Pan European Hi Inc Z EUR Acc
3,01
4,10
1,17
9,20
Etica Rendita Bilanciata I
3,01
4,07
2,85
5,85
Amundi Obbl Più a distribuzione A
2,10
3,97
1,37
4,25
BlackRock Multi Asset Cnsrv Sel D AccEUR
2,52
3,94
1,30
6,52
Lazard Patrimoine SRI PC EUR
3,41
3,90
1,07
7,09
3,87
0,64
6,08
1,99
3,85
2,66
3,00
Allianz MultiPartner - Multi20
2,15
3,84
1,97
4,22
Allianz Dyn MltAst Stgy SRI15 IT EUR
2,38
3,73
1,75
5,02
Bantleon Global Multi Asset IT
2,43
3,72
0,26
6,14
Pharus SICAV Conservative A EUR Acc
1,86
3,72
1,04
4,21
ODDO BHF Polaris Moderate Cl EUR
2,50
3,59
1,76
5,49
DPAM L Patrimonial F
2,30
3,50
1,61
5,51
Pictet-Multi Asset Global Opps I EUR
2,26
3,31
0,59
4,24
DPAM HORIZON B Defensive Strategy F Raiffeisen Nachhaltigkeit Div I VT
3,30
-0,36
6,78
Arca TE - Titoli Esteri
BGF ESG Global Conservative Inc I2 EUR 1,79
3,27
0,14
8,05
PBFI Access Cpl Prsv (EUR) C (acc)
2,43
3,21
1,73
4,46
3,21
1,84
5,15
2,65
3,15
0,60
5,45 5,70
NEF Ethical Balanced Conservative I Amundi Fds Mlt Asst Sust Fut M EUR C
ODDO BHF Exklusiv:Polaris Dynamic CNEUR
7,72
12,24
7,79
12,86
JPM Global Income Cnsrv C (acc) EUR
2,27
2,93
-0,08
PBFI Access Growth (USD) A (acc)
6,92
10,36
15,02
11,48
SWC (LU) PF Resp Select (EUR) AA
1,84
2,87
0,73
6,01
9,82
6,69
11,99
Amundi Fds Mlt Asst Rl Ret I EUR C
1,71
2,78
1,65
6,33
DPAM HORIZON B Active Strategy F
APRILE I FUNDSPEOPLE 111
FPI_061.indb 111
22/3/22 19:14
20 22
ANALISI RANKING
I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
DATI AL 21 MARZO 2022
VOLAT. 3 ANNI
FONDO
RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO
Eurizon Manager Selection MS 20
1,63
2,72
-0,54
5,75
EuroFundLux - Climate Change ESG B
1,67
1,98
-2,32
BSF European Select Strategies I4 EUR
2,12
2,68
-0,68
7,11
MS INVF Global Bal Rsk Contr FOF A
1,16
1,62
-4,27
VOLAT. 3 ANNI
6,78
Eurizon Diversifi ato Etico
1,62
2,58
0,33
3,17
Odey Opportunity IP EUR Acc
1,38
1,44
2,45
5,21
Anima Forza Moderato A
1,06
2,40
-1,10
6,03
EIS Multiasset Risk Overlay I
1,06
1,34
0,06
3,76
Eurizon Conservative Allc R EUR Acc
1,03
2,32
-1,21
5,49
EIS Flexible Beta 5 I
0,37
0,98
-0,21
2,55
Nordea 1 - Balanced Income Fd BI EUR
1,61
2,13
-0,30
4,04
LUX IM ESG Morgan Stanley Glbl Mltast EX
0,34
0,04
1,43
4,97
1,95
-0,33
5,72
Eurizon AM Sicav Abs Ret Solu U
-0,42
-4,54
3,46
Eurizon AM Sicav Social 4 Future C
1,10
1,83
-2,80
6,80
AZ Fd1 AZ Eq Global Infras A-AZ Acc
-0,63
15,71
16,52
BNP Paribas Sust Mul Ast Sty Cl Inc
1,11
Quaestio Family Global Value EUR B Acc
1,81
-0,82
6,07
Moderate Allocation
LUX IM UBS Active Defender HX
1,67
-0,12
5,48
Ruffer Total Return Intl I GBP Cap
6,20
12,47
14,33
8,79
Anima Vespucci F
1,54
-0,34
4,82
Man AHL TargetRisk I USD
9,30
12,07
19,41
9,03
11,79
3,09
7,01
8,61
11,46
16,75
10,61
Anima Forza Prudente A
0,55
1,45
-1,56
4,29
Carmignac Pf Patrimoine Europe F EUR Acc
Euromobiliare Flessibile 30 A
0,10
1,05
-0,03
3,70
Janus Henderson Balanced A2 USD
1,02
-3,62
6,92
Capital Group American Bal (LUX) Z
7,98
11,26
17,57
9,74
Etica Obbligazionario Misto R
0,69
0,96
-1,35
3,36
BGF Global Allocation A2
5,48
9,74
6,16
9,89
M&G (Lux) Optimal Income A EUR Acc
0,89
0,83
-2,97
7,30
Allianz Income and Growth I H2 EUR
7,44
9,66
-0,52
13,72
0,83
0,01
3,09
Acatis Gané Value Event Fonds A
7,64
9,49
5,38
13,00
0,45
2,10
8,65
Capital Group Glob Alloc (LUX) Z
6,60
9,48
12,32
8,20
PIMCO GIS Glb Cr Ast Allc Instl USD Acc
6,26
9,15
11,85
10,69
T. Rowe Price Glb Alloc I USD
6,99
9,03
7,53
9,93
MFS Meridian Prudent Wealth I1 USD
7,73
8,84
10,56
5,35
Amundi Fds Global Mlt-Asst E2 EUR C
5,43
8,58
6,45
10,99
M&G Optimal Income Fam L Acc EUR Acc
Vontobel Multi Asset Defensive E EUR M&G (Lux) Conservative Allc A EUR Acc
0,31
Flexible Allocation BNP Paribas Target Risk Balanced Cl R New Capital Strat Port UCITS USD InstAcc
9,19
E.I. Sturdza Sturdza Family SI USD
12,58
-2,77
13,68
10,95
14,31
9,62
R-co Valor C EUR
6,50
9,77
5,03
15,26
BL-Global Flexible USD B
7,09
9,02
11,66
8,17
ODDO BHF Polaris Flexible CN EUR
5,01
8,18
5,19
10,03
8,11
4,76
9,77
Varenne Valeur IT BL-Global Flexible EUR B
5,86
7,81
11,41
8,62
FvS Multiple Opportunities II IT
5,70
7,57
7,39
8,64
7,51
4,78
9,39
7,36
10,30
7,95
7,14
3,13
9,29
6,84
5,59
5,70
EIS Flexible Equity Strategy 3 I Sidera Funds Balanced Growth B Acc
4,97
Schroder SSF Multi-Asset Dyn A Acc € Raiffeisen-GlobalAll-StrategiesPlus I VT
4,31
MS INVF Global Balanced Income Z
12,35
6,49
5,32
9,06
Candriam L Mlt-Asst Inc & Gr C EUR Acc
3,29
6,20
3,11
5,68
BNY Mellon Glbl Rl Ret (EUR) W Acc
4,02
6,15
2,55
8,12
UBS (Lux) KSS Glbl Allc (EUR) Q
5,40
6,15
1,02
11,28
Invesco Balanced-Risk Allc Z EUR Acc
4,09
6,13
3,57
8,95
PIMCO GIS Dyn Mlt-Asst Instl EUR Acc
4,10
6,05
-4,11
5,64
6,03
7,48
12,34
5,75
4,52
8,84
DWS Multi Asset PIR LC Raiffeisen-Nachhaltigkeit-Mix R VT
4,65
EIS Flexible Plus 4 I
4,10
5,51
4,75
7,21
Invesco Balanced-Risk Select Z EUR Acc
4,29
5,43
2,99
8,93
LUX IM Flexible Global Eqs FX
3,63
5,43
4,03
4,83
Investiper Etico Bilanciato
2,89
5,35
3,44
8,76
DWS Concept Kaldemorgen EUR SC
3,60
5,21
6,41
6,78
4,95
1,09
8,23
2,73
4,94
-0,39
7,88
LUX IM ESG Amundi Sustainable Alpha HX CB-Accent Lux BlueStar Dyn C EUR Acc Comgest Growth Global Flex I EUR Acc
4,60
1,41
7,76
Flexible Eq Stgy FAM L EUR Acc
4,37
4,21
9,04
GSF II GS Strat Fac Allc P EUR H Acc
5,47
8,42
10,05
7,88
SWC (LU) PF Sust Balanced (EUR) DA
5,88
8,26
4,03
8,90
BGF ESG Multi-Asset E2 EUR
5,72
8,14
6,72
8,16
7,80
4,12
9,28 9,02
DPAM HORIZON B Balanced Strategy F Man AHL Active Balanced I H EUR Acc
7,74
1,81
JB Dynamic Asset Allocation EUR Ch
7,70
3,01
9,71
7,59
9,50
8,84
7,32
8,68
8,73
6,93
5,29
8,35
Allianz Dyn MltAst Stgy SRI50 AT EUR
4,60
PBFI Access Balanced (EUR) A (acc)
5,79
Robeco Multi Asset Sustainable I € NEF Ethical Balanced Dynamic I Acc
4,26
6,82
5,42
6,33
Etica Bilanciato R
4,63
6,66
7,00
9,93 10,71
Franklin Income A(Mdis)USD
3,68
6,65
19,17
First Eagle Amundi Income Builder IU-QD
4,06
6,64
16,93
9,88
6,54
15,83
10,47
Amundi Fds Pio Inc Opps I2 USD C DWS Strategic ESG Allocation Bal LC
6,49
4,68
9,18
DJE - Zins & Dividende XP (EUR)
4,64
6,33
5,67
6,44
JPM Global Balanced A (acc) EUR
5,06
6,33
0,97
9,04
Patrimonial SRI B
3,82
5,74
4,85
7,92
Invesco Global Income Z EUR AD-GI
4,64
5,67
5,27
12,51
Allianz Strategy 50 WT EUR
4,79
5,59
5,91
8,47
5,32
5,96
8,63 8,68
Etica Impatto Clima I Eurizon AM Sicav Social 4 Planet U
5,26
1,48
Eurizon Manager Selection MS 40
3,44
5,26
3,36
7,16
AZ Fd1 AZ Allc Bal FoF A-AZ Fd Acc
2,57
5,04
3,93
6,23
BGF Global Multi-Asset Inc A2
2,85
5,02
7,57
8,28
Anima Forza Equilibrato A
2,76
4,95
2,08
9,40
BNP Paribas Sust Mul Ast Bal Cl Acc
3,35
4,95
2,73
9,31
M&G (Lux) Income Allocation A EUR Acc
3,48
4,90
6,81
10,78
Triodos Impact Mixed Neutral EUR Z Acc
3,67
4,52
1,84
6,96
EuroFundLux - IPAC Balanced A
2,81
4,44
1,64
8,67
3,79
4,43
1,69
7,37
4,04
5,02
8,89 10,35
EIS Tactical Global Risk Control I
3,45
4,36
0,59
6,70
BSF Dynamic Diversified Growth I2 EUR
3,62
4,16
-0,93
6,21
LO Funds All Roads EUR NA
3,55
4,11
3,00
5,22
DPAM HORIZON B Balanced Flexible F
Euromobiliare Science 4 Life A
3,04
3,87
5,70
7,37
Anima Magellano F
Epsilon Fund Enh Const Rk Contrib I€ Acc
2,53
3,60
1,07
5,16
Arca Oxygen Plus
2,66
4,02
1,77
3,59
7,49
5,69
Carmignac Patrimoine A EUR Acc
0,22
4,02
-7,24
7,39
3,19
-3,30
3,11
Fidelity European Mlt-Asst Inc A Dis EUR
2,33
3,87
3,91
9,58
Nordea Stable Performance FAM L EUR Acc EIS Flexible Beta 6 I
1,39
DWS Invest Multi Opportunities EUR LC
0,96
3,13
6,85
10,07
Schroder ISF Glbl MA Inc C Acc USD
1,70
3,79
6,33
10,31
AXAWF Global Optimal Income I Cap EUR
3,84
3,02
-1,91
10,34
JPM Global Income A (div) EUR
2,46
3,59
2,62
9,67
JPM Global Multi Strategy Inc A (div)EUR
1,96
2,80
3,03
9,33
Nordea 1 - Stable Return BP EUR
1,78
3,43
7,85
5,76
2,72
0,54
8,11
Euromobiliare Flessibile 60 A
1,23
3,02
1,03
5,27
1,74
2,70
3,98
11,97
2,71
-10,50
9,89
1,65
2,30
4,52
0,60
2,05
-2,13
LUX IM ESG Eurizon Contrarian Appr EX M&G (Lux) Dynamic Allocation A EUR Acc MS INVF Global Balanced Z EIS PIP Flexible 2 I
2,18
LUX IM UBS Asia Balanced Inc HX Fondo Alto Bilanciato A
-0,78
1,75
-2,23
9,37
Fidelity Glb MA Gr & Inc A-Acc-EUR
-0,18
0,48
4,74
9,94
112 FUNDSPEOPLE I APRILE
FPI_061.indb 112
22/3/22 19:14
THE FUTURE
La prima docuserie sul risparmio gestito EPISODI Sostenibilità: Ossigeno per l’economia del pianeta
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14/03/22 17:17
22/3/22 19:14
CON STILE VIAGGI di Aniello Pennacchio
AUSTRALIA
UN MESE AI CONFINI DEL MONDO Un luogo remoto e ancora in larga parte selvaggio, questo è l’Australia, parte di un continente ancora legato a tradizioni ancestrali. Eppure, non lo diresti atterrando a Sydney, città giovane, viva, vibrante, dinamica, multiculturale.
114 FUNDSPEOPLE I APRILE
FPI_061.indb 114
22/3/22 19:14
S
ono passati anni ma il ricordo di quell’esperienza è fermo e vivido nella mia memoria. Ho avuto la fortuna di trascorrere quasi un mese in Australia e ricordo chiaramente il primo impatto con l’Opera House e le passeggiate sul lungomare ai giardini botanici, Sydney è una città dove tutti si riversano in cerca di opportunità ed emancipazione, quello per cui tutte le grandi città sono nate. Locali come il Blu bar dello Shangri-La dove bere un buon cocktail con vista sullo skyline o la fortuna di avere una spiaggia come Bonday Beach a pochi chilometri dalla città sono cose che non hanno prezzo. Dopo aver trascorso qualche giorno in città, io e colei che sarebbe diventata mia moglie noleggiammo un’auto per dirigerci verso Melbourne, altra città magnifica, e visitare Phillip Island dove avemmo la possibilità di vedere a pochi centimetri da noi i fantastici piccoli pinguini blu, per poi imboccare la Great Ocean Road che con i suoi 12 Apostoli ci ha aperto gli occhi e il cuore. Impavidi e avventurieri, nonostante fosse la nostra prima volta con la guida a sinistra, prendemmo la volta di Adelaide e del celebre outback, in direzione Alice Springs. Obiettivo? Il monolite di Uluru, una formazione rocciosa posta al centro di un deserto sconfinato e venerato per millenni
dai nativi aborigeni, puntando a vederlo cambiare colore al calare del sole. Ai tempi, tutti sul posto ci sconsigliavano di attraversare l’interno del Paese da costa a costa in auto, ma non potevamo perderci le enormi distese scon nate di terra rossa, i canguri che attraversano la strada e la possibilità di fermarsi a guardare le stelle nel buio assoluto, che ti dà l’impressione di poterle toccare. Quindi continuammo il nostro percorso fin a Darwin con i suoi coccodrilli, il Kakadu National Park, le cascate Jim Jim. Lì puoi sentire la natura nel suo stadio più puro, con i pappagalli che ogni mattina ci risvegliavano alle prime luci dell’alba. Soddisfatti della nostra esperienza on the road, e dei suoi 7.000 km, prendemmo un volo su Cairns, punto di accesso alla Great Barrier Reef, la gigantesca barriera corallina australiana, conosciuta anche come capitale degli sport estremi. È stato lì infatti che, per la prima e unica volta, ci siamo lanciati con il paracadute nell’adrenalina più totale, un’esperienza che non dimentichi guardando il mare che si perde all’orizzonte. E sempre lì ci siamo immersi a più di 15 metri per vivere l’oceano con i suoi colori, la sua bellezza e il suo silenzio. Avrete capito che viaggiare è la mia grande passione, spero con questo racconto di essere riuscito a trasmettervela, nell’attesa delle prossime lunghe ore di volo, questa volta in tre.
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22/3/22 19:14
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