Fundspeople.com, un nuovo sito, un’offerta completa di servizi
Ecco il nuovo sito fundspeople.com, una piattaforma che raccoglierà l’intera gamma di servizi che sotto il lemma FundsPeople, evolving together definisce il nostro stile in sei aree strategiche: News, Community, Events, Analysis, Learning e Data.
News
Tutta l’informazione quotidiana del settore dell’asset e wealth management in formato scritto e audiovisuale.
Community
Le opinioni, le ultime nomine, gli hobby e le attività solidali fuori dall’ufficio, insieme all’elenco aggiornato dei professionisti e delle società.
Events
Il calendario con tutti gli eventi che segnano la vita del settore.
Analysis
Accedi al nostro database di fondi con Rating FundsPeople e alla nostra biblioteca dove troverai le nostre riviste, gli speciali e i libri pubblicati.
Learning
Il glossario dei termini che si arricchisce man mano di nuovi moduli di formazione finanziaria continua.
EDI TO RIA LE
PASSI AVANTI SULLA SOSTENIBILITÀ. NON DA PARTE DELLA COP27
Lo scorso 20 novembre è terminata la COP27, la consueta Confe renza annuale sul clima delle Nazioni Unite. Di solito, questi appun tamenti sul clima si concludono spesso al di sotto delle aspettative per una serie di motivi (mettere d’accordo tutti i Paesi del mondo su politiche per il medio-lungo termine non è semplice).
Nello stesso momento si è fatto un passo avanti nello sviluppo degli inve stimenti sostenibili. È nata, infatti, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD): a partire dal 2024, tutte le grandi aziende dell'Unione Eu ropea dovranno rendere noti i dati relativi all'impatto delle loro attività sulle persone e sul pianeta e i rischi di sostenibilità a cui sono esposte. Questa direttiva europea sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale renderà le società più responsabili nei confronti del pubblico.
LA CONFERENZA
SUL CLIMA DELLE NAZIONI UNITE HA DELUSO LE ASPETTATIVE A DIFFERENZA DEGLI ENTI EUROPEI, CHE SEMBRANO AVER FATTO PASSI AVANTI IN TEMA DI INVESTIMENTI SOSTENIBILI.
Anche le tre autorità di vigilanza europee (EBA, EIOPA ed ESMA) hanno fatto i compiti, lanciando una consultazione pubblica sul greenwashing per raccogliere le opinioni degli stakeholder su come comprendere le principa li caratteristiche, i fattori e i rischi associati al fenomeno. E per catalogare esempi di possibili pratiche negative.
In particolare, ESMA si è interrogata e ha chiesto pareri sull'utilizzo di termini legati alla sostenibilità o all'ESG nei nomi dei fondi di investimento, definen doli un potente strumento di marketing. L'autorithy ritiene che tali termini debbano essere supportati da prove di caratteristiche o obiettivi di so stenibilità che si riflettano in modo equo e coerente negli obiettivi e nella politica di investimento del fondo stesso. L'ESMA sta quindi raccogliendo il feedback delle parti interessate sull'eventuale introduzione di soglie quanti tative per la percentuale minima di investimenti sufficiente.
A novembre c’è stata anche la Settimana SRI, con l’evento del Salone SRI, in occasione del quale si è visto, grazie alla ricerca ESG.IAMA (ESG Identity Asset Manager Assessment) realizzata da ET.Group, come gli asset manager confermino il loro impegno nei confronti della sostenibilità. Uno dei princi pali risultati dello studio è che, nelle scelte di portafoglio, quasi un gestore attivo su due deve seguire le indicazioni di investimento che provengono dagli analisti ESG interni alle singole società. Inoltre, uno su tre ha solamen te parziale indipendenza in merito alle scelte di allocazione.
Indagini di settore confermano che anche quest’anno gli investitori profes sionali continuano a nutrire poche speranze per il futuro. I campanelli d'al larme di una recessione globale continuano a suonare. Gli investitori riman gono cauti. Il porto sicuro della liquidità resta il rifugio preferito. Inoltre pare che la stagflazione sia lo scenario probabile per i prossimi 12 mesi Insomma, le prospettive economico-ambientali non sono delle migliori.
IN DI CE
GIOVANNI MAGGI
PRESIDENTE, ASSOFONDIPENSIONE
Previdenza complementa re, la sostenibilità del siste ma sociale nel medio-lungo periodo pag. 42
PANORAMA
10 Radar FundsPeople: le nuove vie della crescita 14 Movimenti dell’industria 16 Il barometro in Italia
TENDENZE
28 Buon compleanno, private banking 34 Torna la vecchia normalità? 38 Opportunità di fine anno sui mercati azionari 42 Previdenza complementare, la sostenibilità del sistema sociale nel medio-lungo periodo 46 Casse di previdenza e depositarie, un percorso normativo che supera il decennio 50 ESG, la lenta rivincita del fattore ‘S’ 54 I gestori alternativi stanno vincendo la battaglia del riconoscimento del marchio 58 Asset allocation e picking fondamentali per investire nei Paesi Emergenti 62 PRIIPs e obblighi informativi, cosa cambia per OICVM e investitori dal 1° gennaio 64 Dei 20 maggiori ETF con il miglior rating ESG in Europa, quattro sono articolo 9
INTERVISTE
68 Peter De Coensel (DPAM) 72 Claudio Basso (Azimut Investment) 74 Emilio Pastore (HDI Assicurazioni) 76 Giorgio Righetti (Acri) 78 Andrea Cattaneo (BNP Paribas SS) 80 Andrea Pescatori (Ver Capital SGR)
ANALISI
82 Alle porte di un anno incerto 85 Energetici, la crisi accelera la transizione green 88 Tra volatilità e opportunità 94 Mercato azionario giapponese 97 I fondi con Rating FundsPeople 2022
STILE & VIAGGI
106 La vela, maestra di vita
GUY TAYLOR CONSULENTE, PEREGRINE
COMMUNICATIONS
II gestori alternativi stanno vincendo la battaglia del riconoscimento del marchio pag. 54
LUCA LODI
HEAD OF R&D, FIDA Asset allocation e picking fondamentali per investire nei Paesi Emergenti pag. 58
DANIELE D’ANTONIO
ASSOCIATE AT RP LEGAL & TAX PRIIPs e obblighi informativi, cosa cambia per OICVM e investitori dal 1° gennaio pag. 62
LORENZO PALLERONI
HEAD OF WEALTH MANAGEMENT
ITALY, VONTOBEL
La vela, maestra di vita pag. 106
EN CO
INDICE DELLE SOCIETÀ
Brookfield 54
Caceis 46
Candriam 14, 16
Capital Group 14, 82
Cariplo 76
Cassa Dottori Commercialisti 46
Cassa Notariato 46
CheBanca! 14
Churchill AM 10 Citadel 54 Citi 11 Cnpadc 46 Cnpr 46
Comgest 51
Compagnia San Paolo 76 Consultinvest 16
Covip 46
Credit Suisse 7, 16, 66
Credito Emiliano 16
CVC Capital Partners 54
DEF
DPAM 68
DWS 65, 82
54 Lfg 11 Liontrust 39 MN
M&G Investments 14, 16 McKinsey 54 Mediolanum Gestione Fondi SGR 85 MFS 82
Millennium Management 54 Morgan Stanley IM 16 Morningstar 51 MSCI 52
CEO GONZALO FERNÁNDEZ gonzalof@fundspeople.com
HEAD OF ITALY DAVIDE PASIMENI davide.pasimeni@fundspeople.com
REDAZIONE
NAZIONALE
SILVIA RAGUSA, Editor in Chief silvia.ragusa@fundspeople.com
RAFFAELA ULGHERI, Reporter raffaela.ulgheri@fundspeople.com
INTERNAZIONALE
GRETA BISELLO, Reporter greta.bisello@fundspeople.com
FILIPPO LUINI, Reporter filippo.luini@fundspeople.com
OSCAR RODRÍGUEZ, Reporter orodriguez@fundspeople.com
REGINA RIVERA, Reporter regina.webb@fundspeople.com
LAURA REY, Reporter lrey@fundspeople.com
ANALISI MIGUEL RÊGO, Head of Analysis - Portugal miguel.rego@fundspeople.com
DIOGO VERDE, Fund Analyst diogo.verde@fundspeople.com
ANDRÉ LOPES, Fund Analyst andre.lopes@fundspeople.com
PROJECT MANAGEMENT
ABC
abrdn 9, 16
Acatis Gané 82
AcomeA SGR 16
ACRI 76
Adepp 46
Agora 16
AIPB 28
Allfunds 11
AllianceBernstein 88
Allianz GI 16, 82
Allspring Global Investments 14
AlphaSimplex Group 10
Amundi Group 16, 65, 82, 88
Anima Holding 16, 39
Apollo Global Management 54
Arca Fondi SGR 16
Arcano Partners 14
Arcmont Asset Management 10
Aristotle Capital Management 10
Assofondipensione 42
Assoprevidenza 52
Aviva Investors Global Services 16
AXA IM 16
Azimut Investments 73
Banca Cassa Centrale 16
Banca d’Italia 28
Banca Finnat Euramerica 16
Banca Profilo 16
BFF 46
BlackRock IM 16, 82, 85
Blackstone 54
Bloomberg 34
BNP Paribas AM 65, 85
BNP Paribas Securities Services 46, 78
BNY Mellon IM 16, 82, 88
Enasarco 46 Enpacl 46 Enpaf 46 Enpaia 46 Enpam 46 EPAP 46
EPPI 46
Euregio Plus 16
Eurizon Capital SGR 16, 85
FASC 46
FIDA 58
Fidelity International 16, 51
Fideuram 16
Finanziaria Internazionale 16
Fineco AM 14
Fondo Pensione a Prestazione definita del gruppo Intesa Sanpaolo 52
Fortress Investment Group 54
Franklin Templeton Investments 16, 89
GHI
GAM (Italia) SGR 14
Goldman Sachs 89, 94
Groupama AM 16
Gruppo Azimut 16
Gruppo Banca Intermobiliare 16
Gruppo Banco BPM 16
Gruppo BNP Paribas 16
Gruppo BPER Banca 16
Gruppo Ceresio Italia 16
Gruppo Deutsche Bank 16
Gruppo Ersel 16
Gruppo Generali 16
Gruppo Mediobanca 16
Gruppo Mediolanum 16
Gruppo Montepaschi 16
Gruppo Unicredit 39
HANetf 14
HDI Assicurazioni 74
Hedge Invest 16
Iccrea 16
Inarcassa 46
Natixis Investment Managers 10 Nordea AM 51 Nuveen 10
OPQ
Oaktree Capital 54 ODDO BHF AM 82 Orefici 16 Partners Group 11 Peregrine Communications 54 Pictet AM 16, 34, 51 85 Poste Italiane 16
Preqin 54
Previdenza Cooperativa 51 Prometeia 28
RST
R&P Legal Tax 62
Robeco 85
Schroders 16, 34, 94
Sella SGR 16
Société Générale Securities Services 46
Soprarno SGR 16
SPDR 66
SS Global Avisor 65
State Street Global Advisors 16
Syz Group 10
Tidal Financial Group 10
Tikehau Capital 34 TPG 54
UWXYZ
UBS AM 11, 12, 16, 28, 65
VanEck 14
Ver Capital SGR 80
Virtus Investment Partners 10
Vontobel WM 106
Zenit SGR 16
Zest 11 Zurich Bank 39
FEDERICA CORBEDDU, Head of Project Management federica.corbeddu@fundspeople.com
LIVIA CAIVANO, Project Manager, livia.caivano@fundspeople.com
FRANCESCA CONTI, Project Manager, francesca.conti@fundspeople.com
MARTA MARINA PUCCIO, Project Manager, marta.puccio@fundspeople.com
CONSULENZA: ANTONIO SALIDO, CEO, NUVIX CONSULTING SL
DISEGNO E PROGETTAZIONE: ANTONIO CAPA E RODRIGO PÉREZ, KEMBEKE ESTUDIO FOTOGRAFIA: ENRICO FRASCATI, FRANCESCO PRANDONI TRADUZIONI: CRISTINA JAOUEN, FULLY INVESTED TRANSLATION, ED EMANUELA CRIBIO STAMPA: RIVADENEYRA
EDITORE
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Perché i Secured Senior Loans sono apprezzati dagli investitori in obbligazioni.
Per oltre un decennio, il contesto di mercato per le obbligazioni è stato per certi aspetti anomalo. Abbiamo vissuto 14 anni di tassi d’interesse estremamente bassi e il ciclo del credito più lungo della storia finanziaria. Il panorama del rischio si è trasformato, costrin gendo gli investitori obbligazionari a ripensare completamente il loro modo di considerare il rischio ob bligazionario. Ora è in atto un altro terremoto, determinato dalla fine della pandemia. Stiamo vedendo i livelli più alti di inflazione headli ne degli ultimi 40 anni. Le banche centrali stanno quindi implemen tando un ciclo di aumenti dei tassi di interesse, evento che non si ve rificava da prima della grande crisi finanziaria del 2008. Per gli inve stitori obbligazionari, questo mal di testa potrebbe diventare un’emi crania e i secured senior loan po trebbero essere parte della cura.
MA PRIMA DI TUTTO: COSA SONO I SECURED SENIOR LOANS?
I senior loans sono investimenti con rating inferiore a investment grade, di natura speculativa e considerati ad alto rischio di inve stimento. Presentano maggiori ri schi di insolvenza, maggiore espo sizione alla volatilità del mercato e maggiori rischi di liquidità rispetto alle obbligazioni investment grade. Vengono scambiati sul mercato secondario come le obbligazioni, ma con alcune differenze. Mentre
le obbligazioni garantite senior pa gano cedole fisse, i secured senior loan pagano cedole a tasso varia bile, costituite da uno spread fisso rispetto a un tasso di interesse di riferimento mobile – in passato il tasso di riferimento era il LIBOR, ora sostituito dal Secured Overni ght Financing Rate (SOFR). Lo spread fisso su un secured se nior loan viene stabilito dalla banca sindacata in base al feedback rice vuto dagli investitori su quale sia il tasso adeguato. Per gli investitori, un tasso adeguato rappresenta il rischio di credito che sono disposti ad assumersi, o il premio di rischio che vogliono ricevere per detenere il secured senior loan. In genere, questo aspetto viene valutato da un analista del credito esperto che esamina la salute degli utili dell’a zienda e le prospettive aziendali per valutare la facilità con cui l’a zienda può servire questi prestiti senza andare in default. Spesso si tratta degli stessi analisti che stu diano le obbligazioni ad alto rendi mento, in quanto i secured senior loan sono solitamente emessi dalle stesse società che emettono obbli gazioni ad alto rendimento.
I SECURED SENIOR LOAN SONO DIVERSI DALLE OBBLIGAZIONI AD ALTO RENDIMENTO.
È necessario ricordare che si trat ta pur sempre di prestiti, per cui sono molto diversi dalle obbliga zioni. I secured senior loan sono
garantiti dai beni del mutuatario. Di conseguenza, hanno una posi zione più senior nella struttura del capitale di una società. Ciò signifi ca che gli investitori in obbligazioni garantite senior, in quanto titolari di un prestito, vengono pagati per primi in caso di fallimento di una società. Questo ha un impatto positivo sul rischio di credito ed è uno dei motivi per cui si investe in queste obbligazioni. Inoltre, gli in vestitori beneficiano anche di tassi di recupero più elevati in caso di insolvenza, perché queste obbli gazioni sono garantite da beni. Tuttavia, poiché i secured senior loan sono così diversi da altri tipi di obbligazioni in termini di strut tura e covenant, i loro rendimenti sono meno correlati al resto dell’u niverso obbligazionario, il che è un aspetto interessante per la co struzione del portafoglio.
COME SI UTILIZZANO NELLA CO STRUZIONE DEL PORTAFOGLIO
I secured senior loan rappresenta no una fonte alternativa di premio di rischio per gli investitori obbliga zionari. Questo può essere parti colarmente utile per la costruzione del portafoglio. Se aggiunti a un portafoglio, possono contribuire ad aumentare la diversificazione e a migliorare il profilo di rischio-ren dimento del portafoglio. Tuttavia, la loro caratteristica più utile è la capacità di ridurre il ri schio di duration, cioè il rischio
associato all’aumento dell’inflazio ne e dei tassi di interesse, che è il contesto in cui stiamo entrando. Gli investitori obbligazionari, quindi, possono utilizzare strategicamen te i secured senior loan per com battere il rischio di inflazione: sono strumenti che offrono un reddito interessante su base reale, indi pendentemente dall’inflazione.
PERCHÉ I SECURED SENIOR LOAN SONO AMATI DAGLI INVESTITORI OBBLIGAZIONARI
È vero che i secure senior loan rice vono un rating inferiore all’invest ment grade da parte delle principali agenzie di credito. Tuttavia, spesso ciò è dovuto al fatto che le società che li emettono hanno una leva fi nanziaria elevata su base relativa. Ciò può accadere quando il prestito viene emesso per finanziare un’ac quisizione. Tuttavia, gli investitori sono ricompensati con un rendi mento relativamente interessante rispetto ad altre classi di investi mento1. Si tratta inoltre di una clas se di investimento con caratteristi che uniche, che offre agli investitori obbligazionari uno strumento di as set allocation strategica molto at traente nei periodi di turbolenza dei mercati e di inflazione. Ecco perché i secure senior loan sono amati da gli investitori obbligazionari.
1. I dati storici sulla performance e gli scenari dei mercati finanziari non sono indicatori affidabili per i rendimenti futuri.
Ogni investimento comporta rischi, soprattutto in termini di fluttuazioni di valore e rendimento. Se un investimento è denominato in una moneta diversa dalla valuta di base, le variazioni del tasso di cambio possono sortire un effetto negativo sul valore, sul prezzo o sul reddito. Per una discussione dei rischi correlati agli investimenti nei titoli citati nel presente rapporto, fai riferimento al seguente link Internet: https://investment.credit-suisse.com/gr/ riskdisclosure/ La performance passata non costituisce un’indicazione della performance futura. La performance può risentire di commissioni, spese o altri oneri nonché delle fluttuazioni dei tassi di cambio. Rischi dei mercati finanziari
I rendimenti storici e gli scenari relativi ai mercati finanziari non costituiscono un’indicazione attendibile o della performance futura. Il prezzo e il valore degli investimenti menzionati e l’eventuale reddito maturato possono aumen tare, diminuire oppure essere soggetti a fluttuazioni. La performance passata non costituisce un riferimento per la performance futura. Se un investimento è denominato in una moneta diversa dalla valuta di base, le variazioni del tasso di cambio possono sortire un effetto negativo sul valore, sul prezzo o sul reddito. È opportuno che ti rivolga a consulenti in materia qualora riscontri la necessità di un supporto per queste valutazioni. Gli investimenti potrebbero non avere un mercato pubblico oppure avere solo un mercato secondario ristretto. Ove esista un mercato secondario, non è possibile prevedere il prezzo al quale verranno negoziati gli investimenti sul mercato o se tale mercato sarà liquido o meno. Pubblicità di natura finanziaria.
Ogni investimento è soggetto alle dinamiche del mercato dei capitali e non è mai assicurata la realizzazione di profitti. Il valore finale dell’investimento può essere quindi anche inferiore rispetto al suo valore iniziale”.
Credit Suisse Italy S.p.A. è una banca autorizzata dalla Banca d’Italia e vigilata dalla CONSOB per lo svolgimento di servizi di investimento in Italia. La sede legale di Credit Suisse Italy S.p.A. è Via Santa Margherita 3, 20122 Milano.
Avvertenze sui rischi ENRICO CAMERINI Head of Fund Buyer Italy, Credit Suisse Asset ManagementPIÙ
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Gli effetti inaspettati della crisi energetica
Bottiglie di champagne e barattoli di marmellata in plastica, lunghe attese per articoli di lusso realiz zati in vetro. Questi alcuni possibili effetti inaspettati sulla vita quoti diana dovuti alla crisi energetica. Il vetro è un materiale da imbal laggio stabile e inerte, riciclabile all’infinito. Ma è anche pesante da trasportare e la sua produzio ne è ad alta intensità energeti ca. La produzione del vetro è ad alta intensità energetica e i pro duttori sono stati messi a dura prova dal rapido aumento dei co sti del petrolio e del gas. Oggi si vedono costretti ad aumentare i prezzi dei loro prodotti di circa il 35%, ma questo rincaro potreb be diventare ancora maggiore. Il timore è che il trasferimento di questi costi sui consumatori comporti un aumento dei prezzi tale da rendere troppo costosi i contenitori in vetro, soprattutto quelli per alimenti e bevande, e che i consumatori chiedano al ternative più economiche. Non c’è dubbio che la crisi energetica porterà ogni sorta di nuove solu zioni innovative: potremmo vede re consegne di vino in stile “lat taio” in bottiglie riutilizzabili? O più alimenti e bevande in lattine di alluminio oppure con imballag gi di plastica riciclabile o di carta? Non dimentichiamo però che il ve tro è completamente riciclabile e rimane una delle scelte più ecolo giche per la conservazione di cibi e bevande. La crisi energetica sta quindi spingendo le aziende a svi-
luppare soluzioni innovative e mi gliori opportunità.
Ad esempio Vidrala, tra i prin cipali produttori di contenitori in vetro dell’Europa occidentale che opera in Spagna, Portogallo, Italia, Regno Unito e Irlanda, produce una gamma completa di contenitori in vetro, destinati al vino, alla birra, agli alimenti e alle bevande anal coliche e vende ogni anno oltre 8 miliardi di prodotti. La società sta adottando una maggiore attenzio ne al riciclo, nel 2021, il 48% della produzione deriva da vetro ricicla to, e sfrutta l’aumento del tasso di raccolta del vetro per migliorare ef ficienza produttiva e guadagni. Vi drala sta inoltre collaborando con altri operatori del settore per stu diare forni ibridi a idrogeno che po trebbero essere utilizzati in futuro.
I produttori di vetro stanno in fine esplorando nuove soluzioni tecniche innovative volte a ridurre la temperatura di fusione del vetro e, di conseguenza, i consumi ener getici, oltre a incrementare l’uso di energia eolica e solare per alimen tare la produzione.
La fascia del mercato del lus so si sta quindi preparando ad affrontare costi energetici molto più elevati e la prospettiva di una chiusura totale se il gas dovesse essere razionato solo per usi es senziali. molti laboratori veneziani di Murano hanno dovuto chiudere i battenti perché il prezzo dell’e nergia ha reso troppo costosi i loro oggetti decorativi. Quindi per questi articoli o per bicchieri di cri
stallo pregiato potrebbero essere necessari tempi d’attesa molto lunghi nel prossimo futuro.
Guardando alle possibili alter native al vetro, l’olandese Corbion è all’avanguardia nelle soluzioni di imballaggio. Produce PLA, un im ballaggio in plastica bio-based e biodegradabile, ricavato da risorse rinnovabili, abbastanza resisten te da poter sostituire la plastica convenzionale e può essere com postato, scomponendosi in CO2, acqua e biomassa.
Per affrontare le numerose sfide che ci attendono, è neces sario pensare in modo innovativo e affiancare un modo di fare le cose più sostenibile e anche più tradizionale, quando è possibile. Ispirandosi all’umile saponetta, lo shampoo è ora disponibile in ta volette solide, senza imballaggi. Il futuro potrebbe vederci portare le nostre bottiglie nei negozi e nei supermercati locali per ricaricare il vino e l’olio come già avviene nor malmente in alcuni paesi dell’Euro pa meridionale?
Molte società che affrontano le sfide della crisi energetica sono small cap e questo spesso permet te loro di essere più agili, di adat tarsi e creare rapidamente nuove soluzioni. I tempi difficili possono creare opportunità per le aziende innovative e ben gestite. Sappia mo che la nostra dipendenza dai combustibili fossili deve ridursi e l’attuale scarsità potrebbe dare la pressione necessaria per apporta re cambiamenti radicali.
TZOULIANNA LEVENTI investment analyst, smaller companies, abrdnIRLANDA
Tidal entra nel mercato europeo
La piattaforma tecnologica di ETF white label Tidal Financial Group sbarca in Europa. A guidarne lo sviluppo, Telmo Rueda, responsabile EMEA. Co-fondata da Guillermo Trias nel 2015 negli Stati Uniti e con uffici a Chicago, New York e Detroit, detiene circa 6,5 miliardi di dollari di asset distribuiti su 55 ETF prodotti per conto di terzi.
STATI UNITI
STATI UNITI Acquisizione per Aristotle
Aristotle Capital Management acquista Pacific Asset Management (PAM), gestore specializzato nel credito con circa 21 miliardi di dollari in gestione e di proprietà dell’assicuratore Pacific Life. A seguito dell’operazione, Aristotle sarà rinominata Aristotle Pacific Capital.
STATI UNITI
Virtus compra gestore alternativo da Natixis IM
Virtus Investment Partners, un gestore patrimoniale multiboutique, acquisirà il gestore alternativo AlphaSimplex Group da Natixis Investment Managers in un’operazione che dovrebbe concludersi verso la fine del primo trimestre del 2023. I termini dell’accordo non sono stati resi noti.
Nuveen cresce nel private debt
Nuveen acquisisce una quota di maggioranza in Arcmont Asset Management, società leader in Europa nel debito privato. Dall’unione delle capacità di Arcmont e dalla società già controllata da Nuveen Churchill Asset Management, nasce la nuova piattaforma Nuveen Private Capital, con oltre 60 miliardi di dollari di capitale impegnato.
URUGUAY Syz, via libera per apertura in LatAm
La banca privata e asset manager svizzero Syz Group ha ricevuto l’approvazione per l’apertura del suo primo ufficio in America Latina, che avrà sede a Montevideo. La Banca Centrale dell’Uruguay (BCU) ha dato il via libera a Syz Wealth Management per operare come gestore patrimoniale nel mercato locale.
LE NUOVE VIE DELLA
SPAGNA
Due
SVIZZERA
Zest si unisce a Lfg
Zest, società di gestione con sede a Lugano, e il gruppo finanziario svizzero Lfg si sono incorporati sotto la stessa holding, mantenendo le rispettive società operative distinte e autonome. A seguito dell’integrazione, la nuova entità raggiunge 2,5 miliardi di franchi svizzeri di masse, posizionandosi tra i maggiori gestori indipendenti del Paese.
SVIZZERA
Partners Group punta sugli investitori individuali
Partners Group, società di private equity con sede a Zug, ha formalizzato le sue attività di raccolta di fondi da patrimoni privati in una nuova business unit di Private Wealth. La nuova divisione detiene già 37 miliardi di dollari statunitensi di AuM, quasi un terzo dei 131 miliardi totali dell’azienda.
nuove linee di business per Allfunds
Allfunds annuncia la creazione di Allfunds Tech Solutions, una nuova società che integrerà le capacità tecnologiche finanziarie di Web Financial Group (WebFG) con Allfunds Digital, e di Allfunds Data Analytics che nasce dall’unione con le competenze di instiHub Analytics. WebFG e instiHub sono due società acquisite da Allfunds nel primo semestre del 2022.
CINA UBS lancia una piattaforma di gestione
patrimoniale
UBS Global Wealth Management amplia i servizi di gestione patrimoniale per la clientela affluent in Cina lanciando la piattaforma WE.UBS. Tramite un’applicazione mobile consentirà ai clienti di prendere decisioni finanziarie basate su big data e sulle view degli esperti di UBS. Si tratta della prima iniziativa di questo tipo lanciata da un gestore globale in Cina.
HONG KONG Citi apre nuovo hub
La banca statunitense Citi punta su Hong Kong aprendo il nuovo Citi Global Wealth Center per servire i clienti della metropoli asiatica di Citi Private Bank e Citigold Private Client. Citi Global Wealth è una piattaforma integrata che serve i clienti in tutta la gamma di patrimoni, dai segmenti affluent a quelli ultrahigh-net-worth.
L’incertezza economica non ferma i deal e le operazioni strategiche dell’industria.
Cina, tra evoluzioni e opportunità
La Cina ha navigato controvento quest’anno tra crescenti tensioni geopolitiche, persistenti preoccu pazioni sul mercato immobiliare e un’economia in rallentamento. Come da attese, al 20° Congresso nazionale del Partito cinese, che si è svolto in ottobre, il Presiden te Xi Jinping è stato confermato, per la terza volta consecutiva, Segretario generale del Partito Comunista Cinese. L’esito dell’e vento è stato una delusione per gli investitori per diversi aspetti, poiché gli alti funzionari non han no inviato segnali positivi sulla crescita o fornito indicazioni su eventuali allentamenti della poli tica zero-COVID.
La politica zero Covid sembra per ora destinata a rimanere seppur con possibili allentamen ti, per attendere una maggior apertura è probabile che sia ne cessario aspettare dopo marzo 2023 (quando ci sarà il 14° Con gresso nazionale del popolo).
Nel Rapporto di lavoro del par tito, Xi ha sottolineato che “lo svi luppo di alta qualità è la massi ma priorità per la costruzione di un moderno paese socialista”. E per ottenere una crescita di alta qualità, sono stati ribaditi i temi
di lungo termine evidenziati nel 14° Piano quinquennale, che in cludono aree come la tecnologia e l’innovazione, la nuova urbaniz zazione e lo sviluppo verde. Allo stesso tempo, è emersa una forte attenzione sulla sicurezza nazio nale, trattata per la prima volta in un capitolo separato del rap porto. Il presidente Xi ha chiesto un rafforzamento della sicurezza nazionale su tutti i fronti, in par ticolare quelli che coinvolgono l’a limentazione, l’energia e le catene di approvvigionamento, poiché le tensioni e i rischi geopolitici ri mangono elevati. Sull’alimenta zione, la conferenza ha spianato la strada ad ulteriori misure volte a migliorare l’autosufficienza. Per l’energia, oltre agli sforzi per ac celerare la transizione verde, il presidente Xi ha ribadito la ne cessità di raggiungere la neu tralità di emissioni di carbonio in modo “pragmatico e ordinato” e ha chiesto un uso più pulito dell’energia tradizionale. Sulle ca tene di approvvigionamento, Xi ha sottolineato la sfida di migliorare le catene di approvvigionamento tecnologico, poiché le relazioni tese con gli Stati Uniti rappre sentano un rischio; ha ribadito gli
sforzi per risolvere i problemi di fornitura sulle tecnologie critiche, ad esempio, sui chip di fascia alta, intelligenza artificiale e robotica, e promuovere i talenti attraverso un sistema educativo migliorato. Ci aspettiamo che il governo au menti la spesa per la ricerca e le aree tecnologiche avanzate, raf forzi la protezione della proprietà intellettuale per l’innovazione tecnologica e continui a promuo vere la propria economia digitale.
Poiché era in corso il comita to, è stato pubblicato in ritardo, il dato del PIL cinese del terzo tri mestre che è stato migliore delle attese al 3.9%, supportato dalla crescita degli investimenti fissi nei settori manifatturiero e delle infrastrutture, che hanno com pensato il calo del settore immo biliare. La produzione industriale è accelerata, guidata dalle auto e dall’high tech, mentre la cre scita delle vendite al dettaglio è rallentata in concomitanza con le restrizioni della politica zero Covid. Pensiamo che la Cina non riesca a raggiungere l’obiettivo di crescita del 5.5% di quest’anno, ma le prospettive dovrebbero mi gliorare nel prossimo anno. Molte manovre a supporto dell’econo
GIOVANNI PAPINI Country Head, UBS Italiamia da parte del governo potreb bero essere state sospese nei mesi scorsi, in attesa dell’asse gnazione delle posizioni ai vertici politici. Ora che queste posizioni sono state assegnate, riteniamo che l’attenzione del governo sul riportare l’economia in carreggia ta possa aumentare, ad esempio con l’introduzione di ulteriori mi sure per stabilizzare il mercato immobiliare. Riteniamo che i dati sulla produzione possano conti nuare a salire, grazie alla flessibi lità del mercato del lavoro cinese nell’adattarsi ai rapidi cambia menti della domanda e dell’offer ta, il che dovrebbe permettere di ridurre i rischi legati alla catena di approvvigionamento e miglio rare l’efficienza dei costi per le multinazionali. È improbabile che tale vantaggio cambi nel breve termine, soprattutto con i merca ti sviluppati che sono sottoposti a forti pressioni inflazionistiche, mentre i dati dei prezzi continua no ad essere contenuti in Cina, sia sul lato dei consumi che della produzione. Anche se potrebbero esserci ulteriori interventi nor mativi, pensiamo che il periodo più severo sia oramai alle spalle.
Per avere notizie più concrete sulla politica economica, guarde remo con attenzione due incon tri che si terranno a dicembre, la riunione del Politburo e la Con ferenza centrale sul lavoro eco nomico del 2022; in particolare durante quest’ultima conferenza i principali leader discuteranno gli obiettivi politici e le priorità per il prossimo anno, compresi gli obiettivi in termini di cresci ta economica. Successivamente, sarà importante osservare l’e
vento di marzo 2023, chiamato le “Due sessioni”, dove le posizioni relative al governo saranno uf ficialmente svelate al Congresso nazionale del popolo.
DOPO QUANTO EMERSO, LA CINA RAPPRESENTA ANCORA UN’OPPORTUNITÀ?
Di recente si è svolto a Shangai il nostro China Forum 2022, in cui i diversi team di investimento di UBS Asset Management localiz zati nella regione hanno condivi so le proprie opinioni.
LE NOSTRE PROSPETTIVE A LUNGO TERMINE SUGLI INVESTIMENTI IN CINA RIMANGONO POSITIVE
Le nostre prospettive a lungo termine sugli investimenti in Cina rimangono positive, poiché rite niamo che l’apertura dei mercati e le politiche di sostegno rimar ranno il tema principale per il go verno. Allo stesso tempo, ritenia mo che le incertezze sui mercati persistano nel breve termine: lo
stress inflazionistico esterno, in sieme alla continua attuazione da parte della Cina di una rigorosa politica COVID e alla debolezza del settore immobiliare, ci portano ad avere un approccio difensivo. Preferiamo le azioni cinesi rispet to al credito, poiché riteniamo che possano essere meglio posiziona te per un rimbalzo, qualora il sen timent del mercato dovesse tor nare ad essere positivo. Le azioni cinesi sono ancora negoziate a sconto a causa del sentiment ne gativo degli investitori e ritenia mo che la maggior parte della de bolezza dei mercati non sia legata ai fondamentali; per questo, rite niamo che qualsiasi fattore posi tivo possa innescare un rimbalzo del mercato. Nel breve, preferia mo le azioni onshore rispetto a quelle offshore, perché riteniamo che siano più reattive agli stimo li e meno correlate al sentiment globale. Sul mercato obbligazio nario, invece, privilegiamo i titoli di Stato cinesi dato il loro bene ficio in termini di diversificazione e la politica monetaria espansiva. Preferiamo essere cauti nel breve sui crediti, in particolare sul set tore high yield immobiliare in dol lari, poiché i dati di vendite degli immobili devono ancora migliora re, anche se le valutazioni sono estremamente interessanti. Inol tre, riteniamo che affiancare alle asset class tradizionali, strategie con un approccio basato sul valo re relativo possa essere efficace per ridurre i rischi di ribasso in un contesto di mercato così volatile, consentendo al contempo agli in vestitori di mantenere l’esposizio ne alle opportunità di crescita di lungo termine della Cina.
PAOLO BIAMINO
Responsabile Client Advisory, CheBanca!
Nuovo responsabile client advisory per la rete consulenti finanziari di CheBanca!. Si tratta di Paolo Biamino, che lascia l’incarico di responsabile manager selection in Euromobiliare AM SGR. Nel nuovo ruolo Biamino riporterà al direttore investment advisory & solutions Stefano Fossati, e coordinerà il team specializzato nella consulenza sui fondi di investimento e nella costruzione di portafogli modello per i consulenti finanziari.
MARINA BOCCADIFUOCO Director, Business Development, Arcano
Novità in casa Arcano Partners. La società indipendente di financial advisory specializzata nell’alternative asset management, annuncia l’ingresso nel team dedicato al mercato italiano di Marina Boccadifuoco, che assumerà il ruolo di director, business development. Boccadifuoco sarà basata a Milano, nell’ufficio guidato dalla managing director Italy Paule Ansoleaga Abascal.
STEFANO AMATO Senior Fund Manager, M&G Investments
Novità in casa M&G Investments. La società rafforza il team Multi Asset con l’ingresso di Stefano Amato in qualità di senior fund manager. Amato cogestirà insieme a Steven Andrew, a cui riporterà, l’M&G (Lux) Income Allocation Fund da 1,1 miliardi di euro e con Rating FundsPeople 2022. Basato a Londra, Amato apporta al team un’esperienza di 15 anni nel settore del risparmio gestito e nei mercati finanziari.
BREVI
n Scott Steele, Head of Fixed Income Business Development, Capital Group
n Alessandro Rollo, Product Manager, VanEck
n Luca Simoncelli, Investment Strategist, Invesco
n Massimo Armanini, Senior Advisor, Intermonte
n Fabio Massellani, Sales Associate, HANetf
PAOLO MARIA COSMELLI
Responsabile Area Private Banking, Kairos Partners
Un nuovo responsabile dell’area private banking per Kairos Partners SGR. Si tratta di Paolo Maria Cosmelli che, nel nuovo ruolo, va a rafforzare la squadra dei consulenti dedicati alla clientela private all’interno della divisione commerciale. Cosmelli, arrivato in Kairos a marzo, assume l’incarico sino a oggi ricoperto da Caterina Giuggioli, sales director, a cui riporterà e che rimane la responsabile delle strategie commerciali.
VALENTINA RESTELLI
Senior Client director, GAM (Italia) SGR
Una nuova senior client director per GAM (Italia) SGR. Si tratta di Valentina Restelli che riporterà ad Alessandro Arrighi. Restelli ha un’esperienza pluriennale nel settore dell’asset management e arriva da Eurizon Asset Management dove ha ricorperto la carica di relationship manager for Financial Advisors.
n Sergio Cordua, Sales Manager; Ugo Cara, Sales Manager, Fineco AM n Regina Galeeva, Senior Client Relationship Support ManagerDistribution Relations Italy; Simone Mariani, Client Relationship Manager, Candriam
n Mirko Bujenovic, Sales Director; Vittorio Caporali, Client Associate; Francesca Dattola, Branch Manager e Client Director, Allspring Global Investments
Your Performance, Our Priority.
GOLDMAN SACHS ASSET MANAGEMENT
Goldman Sachs Asset Management fornisce ai clienti di tutto il mondo una partnership dedicata e orientata alla performance di lungo termine, tramite un’ampia gamma di offerta che spazia dagli investimenti tradizionali a quelli alternativi.
Forniamo servizi d’investimento e di consulenza per le principali istituzioni mondiali, consulenti finanziari ed investitori privati, avvalendoci della solida rete globale del Gruppo Goldman Sachs, in ogni regione e mercato. A livello globale, i nostri asset in supervisione superano i 2.000 miliardi di dollari.1
Seguici su LinkedIn. Per ulteriori informazioni ti invitiamo a visitare il sito gsamfunds.it
1. Fonte: Goldman Sachs Asset Management a giugno 2022. Gli asset in supervisione (AUS) comprendono il patrimonio gestito e gli altri asset dei clienti su cui Goldman Sachs non ha piena discrezionalità. Il presente materiale è una promozione finanziaria distribuita da Goldman Sachs Bank Europe SE, anche per il tramite delle sue filiali autorizzate (“GSBE”). GSBE è un istituto di credito costituito in Germania ed è soggetta, nell’ambito del Meccanismo di vigilanza unico stabilito fra gli Stati membri dell’Unione Europea la cui valuta ufficiale è l’Euro, alla vigilanza prudenziale diretta della Banca Centrale Europea e, in altri ambiti, alla vigilanza dell’Autorità di Vigilanza Finanziaria Federale tedesca (Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufischt, BaFin) e della Deutsche Bundesbank. Goldman Sachs Asset Management si avvale delle risorse di Goldman Sachs & Co ed è soggetta a vincoli, legali interni e di carattere normativo. Riservatezza: Nessuna parte di questo materiale può, senza il previo consenso scritto di Goldman Sachs Asset Management, essere (i) riprodotta, fotocopiata o duplicata, in qualsiasi forma, con qualsiasi mezzo, o (ii) distribuita a qualsiasi persona che non sia un dipendente, un funzionario, un amministratore o un agente autorizzato del destinatario. © 2022 Goldman Sachs. Tutti i diritti riservati. 297865-OTU-1700966
SOCIETÀ
PAT. GESTITO FONDI APERTI GESTIONI DI PORTAF. RETAIL GESTIONI DI PORTAF. ISTITUZIONALI RACCOLTA NETTA
GRUPPO GENERALI 384.886 88.140 6.724 290.022 1241,7
EURIZON (GRUPPO INTESA SANPAOLO) 299.941 173.993 10.890 155.058 -471,10
ANIMA HOLDING 162.687 72.464 1.041 89.182 345,50
POSTE ITALIANE 91.784 2.913 0 88.870 1177,7
FIDEURAM (GRUPPO INTESA SANPAOLO) 87.854 39.754 37.971 10.129 -162,40
GRUPPO MEDIOLANUM 55.291 53.042 648 1.600 320,4
ARCA 31.256 27.672 0 3.584 189
CREDITO EMILIANO 18.882 12.115 6.029 738 -57,6
GRUPPO CASSA CENTRALE BANCA 10.256 0 6.106 4.151 5,9
GRUPPO MEDIOBANCA 10.104 4.462 5.030 612 18,4
ICCREA 9.552 2.920 2.421 4.211 24,7
SELLA 9.327 3.010 4.105 2.211 -1,3
GRUPPO MONTEPASCHI (**) 5.364 0 2.875 2.489 -45,2
GRUPPO ERSEL 4.884 3.043 1.842 0 -28,3
GRUPPO BPER BANCA 4.639 402 3.999 237 -11,8
KAIROS PARTNERS 4.026 2.484 1.542 0 -51,9
GRUPPO BANCO BPM 3.226 0 2.435 791 -13,7
GRUPPO BANCA IFIGEST 2.626 720 1.905 0 12 ACOMEA 1.633 1.526 34 74 -72
GRUPPO BANCA INTERMOBILIARE* 1.086 728 262 96 ND
CONSULTINVEST 1.017 833 163 22 1,5
BANCA PROFILO 929 61 799 69 3,8
BANCA FINNAT EURAMERICA 766 257 328 180 -13,6 EUREGIO PLUS 571 319 0 253 -9,1
FINANZIARIA INTERNAZIONALE 433 74 0 359 -48,4 GRUPPO CERESIO ITALIA 390 390 0 0 -2,7 ZENIT (PFM) (§) 152 125 27 0 -0,7 OREFICI 128 128 0 0 -4,7
61 56 5 0 -0,7 TOTALE 1.243.750 491.631 97.181 654.938 2.345
PATRIMONIO GESTITO IN FONDI APERTI
RACCOLTA NETTA IN FONDI APERTI
EVOLUZIONE
300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 3.000 2.000 1.000 0 -1.000 -2.000 -3.000
RISPARMIO
18.822 28.553 -167 1.091 BANCA MEDIOLANUM S.p.A. (GRUPPO MEDIOLANUM) 62.241 30.535 814 31.207 247 4.348 BANCA GENERALI S.p.A. (GRUPPO BANCA GENERALI) 53.798 20.087 7.962 25.748 -74 2.219
FINECOBANK S.p.A. (GRUPPO FINECOBANK) 48.306 31.136 302 16.867 151 2.900
ALLIANZ BANK FINANCIAL ADVISORS S.p.A. (GRUPPO ALLIANZ BANK) 48.037 15.241 690 32.104 128 2.170
AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT (GRUPPO AZIMUT) 40.914 24.729 6.198 9.985 310 1.866
SANPAOLO INVEST SIM S.p.A. (GRUPPO FIDEURAM) 21.021 6.488 7.527 7.005 33 1.201
CREDEM S.p.A. (GRUPPO CREDITO EMILIANO - CREDEM) 16.103 8.373 3.052 4.676 -41 765
DEUTSCHE BANK S.p.A. - DB FINANCIAL ADVISORS (GRUPPO DEUTSCHE BANK) 14.049 7.940 1.155 4.953 -77 1.089
BANCA EUROMOBILIARE S.p.A. (GRUPPO CREDITO EMILIANO - CREDEM) 7.784 3.979 1.941 1.863 -13 388
BNL - BNP PARIBAS - Life Banker (GRUPPO BNP PARIBAS) 5.921 3.049 152 2.718 9 629
IW PRIVATE INVESTMENTS SIM S.p.A. (GRUPPO FIDEURAM) (1) 5.375 3.978 272 1.124 -56 579
BANCA WIDIBA S.p.A. (GRUPPO MONTE DEI PASCHI DI SIENA) 4.714 3.184 203 1.326 -12 542
CHEBANCA! S.p.A. (GRUPPO MEDIOBANCA) 4.621 3.224 134 1.263 20 521
Fonte: Assoreti. Sono inclusi i fondi speculativi e fondi chiusi. Dati consistenze patrimoniali al 30 settembre 2022, in milioni di euro.
* Sono inclusi fondi e SICAV, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali. Dati al 30 settembre 2022, in milioni di euro.
** Il dato si riferisce al numero di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede con portafoglio > 0. Dati al 30 settembre 2022.
I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2022
Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: Società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.
MS INVF Global Brands A USD
Pictet-Global Megatrend Sel I USD
MS INVF Global Opportunity Z
Fidelity Global Dividend I-Acc-EUR
Pictet - Global Envir Opps I EUR
BGF World Healthscience A2
Pictet - Robotics I dy EUR
Fidelity China Consumer Y-Acc-USD
BGF World Technology E2
CPR Invest Glbl Dsrpt Opp R EUR Acc
Vontobel Global Equity A USD
MS INVF US Advantage I
JPM China A-Share Opps C (acc) EUR
Fidelity Global Technology Y-Dis-EUR
Fidelity World A-Dis-EUR
Invesco Glbl Consmr Trnds A USD Acc
BGF Sustainable Energy A2
Nordea 1 - Global Climate & Envir BI EUR
Franklin Technology A Acc USD
MS INVF Asia Opportunity Z
Pictet-Digital PUSD
Pictet-Security I EUR
Schroder ISF Glb Clmt Chg Eq C Acc EUR
Fidelity Sust Water & Waste A Acc EUR
BGF Next Generation Technology Z2 USD
Amundi IS MSCI North America IE-C
JPM Emerging Markets Equity A (dist) USD
MS INVF US Growth I
BGF Continental Eurp Flex E2 EUR
Pictet SmartCity I dm GBP
Pictet-Water I EUR
JPM Global Healthcare C (acc) USD
Allianz Global Artfcl Intlgc AT EUR
MS INVF Europe Opportunity Z
Pictet-Clean Energy I USD
BGF Future of Transport Z2 USD
Amundi IS MSCI Europe IE-C
Capital Group New Pers (LUX) ZL
Amundi Fds Glb Ecology ESG A EUR C
Eleva UCITS Eleva Eurp Sel I EUR acc
AXA Rosenberg US Enh Idx Eq Alp A $ Acc
JPM China A (dist) USD
JPM US Select Equity A (acc) USD
JPM US Value A (dist) GBP
Fidelity Sust Cnsmr Brds A-Dis-EUR
JPM Global Focus A (dist) EUR
JPM US Technology A (dist) USD
MS INVF Global Infrastructure Z
DWS Invest Top Dividend FC
Invesco Sus Pan Eurp Stu Eq C € Acc
Franklin US Opportunities Z(acc)USD
JPM Emerging Mkts Opps A (acc) USD
Amundi Fds Pio US EqFundmGr M2 EUR C
JPM Thematics Genetic Thrps C2 Acc USD
MS INVF Global Quality Z
Fidelity Glb Dmgrphcs Y-Acc-GBP
Pictet-USA Index P USD
GS Global CORE Eq E Acc EURClose
BNP Paribas Climate Impact Privl C
Pictet-Biotech PUSD
Fidelity Global Health Care Y-Dis-EUR
Vontobel mtx Sust EmMkts Ldrs G USD
CPR Invest Climate Action I EUR Acc
Wellington US Research Eq USD S Ac
JPM Europe Equity Plus A perf (acc) EUR
■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■
Amundi IS S&P 500 ESG IE-C
BNP Paribas Disrpt Tech Cl D
Fidelity European Dynamic Gr A-Dis-EUR
Allianz Europe Equity Growth W EUR
Fidelity Pacific A-Dis-USD
JPM America Equity A (dist) USD
Robeco Global Consumer Trends D €
Amundi Fds Euroland Equity E2 EUR C
Fidelity Asia Pacific Opps Y-Acc-EUR
BNP Paribas Global Envir N C M&G (Lux) Glb Dividend A EUR Acc
MS INVF Global Insight Z BGF World Gold A2
MFS Meridian Global Equity A1 USD
Pictet - Global Thematic Opps-I EUR
Vontobel US Equity A USD
Schroder ISF Glb Em Mkt Opps C Acc USD
CS (Lux) Digital Health Equity CB USD
Eleva UCITS Eleva Abs Ret Eurp S EUR acc Schroder ISF Emerging Asia I Acc EUR
Janus Henderson Glb Life Scn I2 USD
Schroder ISF Greater China C Acc USD Amundi Fds US Pioneer Fund E2 EUR C
BNP Paribas Energy Transition C D Amundi Fds Glb Eq Sust Inc I2 EUR C Amundi Fds Em Mkts Eq Foc I USD C
Schroder ISF EURO Equity C Dis EUR
UBAM 30 Global Leaders Equity IHC USD
JPM US Select Equity Plus A (acc) EURH
Schroder ISF Asian Opports A Dis USD AV UBS (Lux) ES USA Growth $ Q- acc
Amundi Fds European Eq Val M2 EUR C
BGF European Special Situations A2
BGF European Equity Income AI2 EUR UBS (Lux) ES L/T Thms $Q
JPM Japan Equity A (dist) USD CPR Invest MedTech I EUR Acc
BGF World Mining A2
Amundi IS Amundi MSCI Europe SRI IE C
Templeton Emerging Markets A(Ydis)USD Candriam Eqs L Onclgy Impct I USD Cap
MFS Meridian European Value A1 EUR
Fidelity Asian Special Sits A-Dis-USD Fidelity America A-Dis-USD
Fidelity America A-Dis-USD
Candriam Sst Eq Em Mkts R € Acc
Pictet-Quest Europe Sust Eqs P EUR
CPR Invest Food For Gens I EUR Acc
BGF Circular Economy Z2 USD
Janus HndrsnPan Eurp A2 EUR
AB Select US Equity S1 USD Acc
Allspring (Lux) WW USAllCpGr I EUR Acc
BNP Paribas Aqua C C
Amundi MSCI Wld Climt Trnstn CTB XE
BGF Emerging Markets E2
BNP Paribas Consumer Innovtr Cl C
M&G (Lux) Global Listed Infras A EUR Acc
Amundi MSCI EMU ESG Ldrs Sel IE-C
MS INVF Global Brands Eq Inc Z
Vontobel Emerging Markets Eq A USD
CS (Lux) Robotics Equity CB USD
Janus Henderson Absolute Return I Acc
JPM Greater China A (dist) USD
Pictet-Health I USD
Fidelity Global Financial Svcs Y-Dis-EUR
■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■
AXAWF Global Factors-Sust Eq I Cap EUR
JPM Europe Select Equity A (acc) EUR
JPM Pacific Equity A (dist) USD
BNP Paribas Euro Equity C C
Fidelity Italy A-Dis-EUR
CS (Lux) Security Equity CB USD
Schroder ISF Glbl Sust Gr C Acc USD
UBS (Lux) EF China Oppo(USD) Q USD acc
JPM Europe Dynamic Techs Fd A (dist) EUR
Pictet-Nutrition I EUR
Pictet-Premium Brands I EUR
Wellington Glbl Quality Gr USD S Ac
MS INVF Emerging Leaders Equity A
Fidelity Sustainable Asia Eq Y-Dis-USD
Pictet-Timber I USD
Vontobel Clean Technology I EUR
T. Rowe Price Glb Foc Gr Eq I USD
DWS Invest Global Infras FC
Candriam Eqs L Em Mkts C EUR Cap
Fidelity FAST Europe A-ACC-EUR
Robeco BP US Premium Equities IH €
T. Rowe Price EM Eq I USD
Franklin Biotechnology Discv A(acc)USD
Candriam Eqs L Eurp Innovt R EUR Cap
BGF European Focus A2
Amundi Fds Eurp Eq Green Imp I EUR C
Fidelity Glbl thmtc Oppos A-USD
Invesco Japanese Eq Adv C JPY Acc
Allianz Pet and Animal Wlb AT EUR
Amundi Fds Pio US Eq Rsrch E2 EUR C
Allianz Europe Equity Gr Sel IT EUR
Amundi Inv US Equity X
GS Europe CORE Equity A Inc EUR
Amundi IS MSCI World IE-C
Invesco Pan European Equity A EUR Acc
Pictet - Quest Global Equities I EUR
Allianz Global Sustainability IT EUR
Amundi Fds SstTop Eurp Plyrs E2 EURC
BGF European A2
Mirabaud Sustainable Glbl Fcs A USD Acc
BNP Paribas China Eq Cl D
Invesco Greater China Equity A USD Acc
Fidelity Sst Fut Cnt I Acc EUR
Nordea 1 - Emerging Stars Equity BI EUR
Comgest Growth Europe EUR I Acc
BNY Mellon Mobility Innovation USD E Acc
CPR Invest Social Impact I EUR Acc
JPM US Equity All Cap C (acc) USD
BGF World Financials A2
JPM Global Select Equity A (acc) USD
BNP Paribas US Growth Classic C
BNY Mellon Dynamic U.S. Equity USD W Acc
BNP Paribas Smart Food I Cap
Janus Henderson Hrzn Euroland A2 EUR
DNCA Invest SRI Europe Gr I EUR
UBS (Lux) EF Greater China (USD) Q
Mirova Global Sust Eq S1/A EUR NPF
Schroder ISF Glb Div Mxmsr C Acc USD
Invesco Asian Equity Z USD Acc
DNCA Invest Beyond Global Leaders B EUR
MFS Meridian European Research A1 EUR
JPM Europe Strategic Growth A (dist) EUR
Schroder ISF China Opps C Acc USD
Allianz Euroland Equity Growth IT EUR
GS US CORE Equity U Inc USD
■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■
Fondi con più di 1,6 miliardi di asset in capo ai clienti italiani. Fonte: dati frutto di elaborazione propria del team di Analisi FundsPeople, svolta attraverso diverse piattaforme di distribuzione e società di gestione.
fondi appartenenti al gruppo Fixed Income includono anche i prodotti convertibili.
I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2022
Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: Società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.
Invesco Euro Equity C EUR Acc
Amundi Fds Polen Cptl Glbl Gr I2 USD C
Schroder ISF Japanese Eq A Dis AV
JPM Global Dividend A (acc) USD
Tendercapital Secular Euro Instl € Acc
JPM US Growth A (dist) GBP
Amundi Fds New Silk Road IU USD C
400 800 1.200 1.600 400 800 1.200 1.600 400 800 1.200 1.600
SWC (LU) EF Sustainable AA
Schroder ISF Eurp Div Mxmsr C Acc EUR
CPR Invest Megatrends R EUR Acc
Templeton Asian Growth A(Ydis)USD
BGF US Flexible Equity A2
Allianz Thematica A EUR
Polar Capital Global Tech Inc
PIMCO GIS Cmdty Real Ret Instl USD Acc
DPAM INVEST B Eqs NewGems Sust W Cap
DPAM INVEST B Equities Euroland B Cap
DPAM INVEST B Equities World Sust V Dis
DPAM Equities L US SRI MSCI Index F
Threadneedle(Lux)Pan Eurp ESGn Eqs W EUR
Threadneedle (Lux) American W
01 EQUITY 02
Robeco Emerging Markets Equities D €
Comgest Growth Japan JPY Acc
BGF European Value A2
GS Japan Equity Base Acc JPY
Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR
Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR
Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR
Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR
BSF European Opps Extension D3G EUR
JPM Euroland Equity A (dist) EUR
Fidelity Global Focus Y-Dis-EUR
StocksPLUS™ Instl EURH Acc
PIMCO GIS Income Institutional USD Acc
Fidelity Euro Short Term Bond Y-Acc-EUR
Schroder ISF EURO Corp Bd I Acc EUR
PIMCO Obbligazionario Prdnt Ins EUR Acc
Nordea 1 - European Covered Bond BP EUR
Invesco Global Ttl Ret EUR Bd Z EUR Acc
Amundi Fds Glbl Aggt Bd I USD C
MS INVF Global Fixed Income Opps Z
JPM Global Bond Opps A (acc) USD
BGF Euro Short Duration Bond A2 EUR
BGF China Bond D3 USD
PIMCO GIS Divers Inc Instl USD Acc
Amundi Fds Strategic Bd E2 EUR C
Nordea 1 - Low Dur Eurp Cov Bd BI EUR
BNP Paribas Enhanced Bond 6M I C
Fidelity European Hi Yld A-Dis-EUR
MS INVF Euro Strategic Bond I
Muzinich Enhancedyield S-T HUSD Acc A
FIXED INCOME
BlueBay Inv Grd Euro Govt Bd I EUR Acc
Invesco Euro Corporate Bond Z EUR Acc
Fidelity Em Mkt Corp Dbt I-Dis-USD
Carmignac Sécurité AW EUR Acc
Fidelity Emerging Mkt Dbt Y-Acc-USD
Vontobel Emerging Mkts Dbt I USD
BSF Fixed Income Strategies I2 EUR
BGF Fixed Income Global Opps A2
Nordea 1 - European High Yld Bd BI EUR
Amundi SF Diversified S/T Bd H EUR ND
Templeton Global Ttl Ret A(acc)USD
JPM EU Government Bond C (acc) EUR
iShares Em Mkts Govt Bd Idx (LU) N7 EUR
Pictet-Emerging Local Ccy Dbt I USD
BGF Euro Corporate Bond A1 EUR
Amundi Fds EM Blnd Bd I EUR C
Invesco Belt and Road Debt Z Acc
Schroder ISF EURO Bond C Dis AV
JPM Global Corp Bd A (acc) USD
Amundi Fds Glb Subrdntd Bd I2 EUR C
BGF Euro Bond A2
Templeton Global Bond A(Mdis)USD
DWS Invest Euro High Yield Corp LD
Schroder ISF Glb InflLnkdBd C Acc EUR
UBS (Lux) BS Convt Glbl € Q-acc
Pictet-Global Emerging Debt P dy USD
400 800 1.200 1.600
■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■
UBAM Swiss Equity UC CHF
Invesco Global Equity Income C USD Acc
Eleva UCITS Eleva Euroland Sel I EUR acc
Pictet-Pacific Ex Japan Index P USD
Janus Henderson Hrzn GlbTechLdrs A2USD
Amundi Fds China Equity E2 EUR C
BNP Paribas Health Cr Innovtr Cl Cap
State Street US ESG Scrn Idx Eq P USD
State Street Europe ESG Scrn Idx EqPEUR
RWC Global Emerging Markets B USD
RAM (Lux) Sys European Equities B EUR
RAM (Lux) Sys Emg Mkts Equities B USD
Amundi IS JP Morgan GBI Glbl Gvs IHE-C
Schroder ISF EURO Govt Bd A Dis EUR AV
Fidelity Glb Shrt Dur Inc A-MD-USD Amundi Fds Em Mkts Bd E2 EUR C
Vontobel EURO Corporate Bond A EUR
Pictet-EUR Short Term High Yield I EUR Fidelity Global Infl-Link Bd A-Acc-USD Fidelity China Govt Bd Y-MINC(G)-RMB
Schroder ISF Strat Crdt C Acc GBP
AXAWF Global Infl Sh Dur Bds I Cap USD Nordea 1 - European Fincl Dbt BI EUR
DWS Invest Euro Corporate Bds FC
JPM Income A (acc) USD
PIMCO GIS Glb Real Rt Ins USD CcyExpsAcc
Carmignac Pf Sécurité FW EUR Acc Amundi Fds Pio Strat Inc A USD C
Allianz Euro Credit SRI I EUR
Fidelity Global Bond Y-Acc-USD MS INVF Euro Corporate Bond I Invesco Euro Short Term Bond Z EUR Acc
Amundi IS JP Morgan EMU Govies IE-C
CamGestion Obliflexible
Franklin Glbl Convert Secs A(acc)USD
DWS Invest Euro-Gov Bonds FC Janus Henderson Hrzn Euro Corp Bd I2 EUR
Fidelity US High Yield A-Dis-USD Robeco Financial Institutions Bds I €
PIMCO GIS Capital Scs Admin USD Inc
Schroder ISF Glb Convert Bd C Acc USD
JPM Global Convert (EUR) A (dist) EUR
Schroder ISF EURO Crdt Convct I Acc EUR
Stt Strt Glbl Trs Bd Idx I USD Acc
AXAWF Global Infl Bds I Cap EUR
Invesco Euro Bond Z EUR Acc
Neuberger Berman EM DbtHrdCcy USD I C
MS INVF Global Bond I
JPM Global High Yield Bond C (acc) EURH
AXAWF Euro Credit Plus A Cap EUR
AXAWF Global Strategic Bds I Cap EUR H
NN (L) US Credit P Cap USD
Fidelity Sust Strat Bd Y-Acc-EUR H
Fidelity China RMB Bond A-Acc-RMB
Jupiter Dynamic Bond I EUR Q Inc
PIMCO GIS Euro Income Bond Instl EUR Inc
400 800 1.200 1.600
■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■
Threadneedle (Lux) Global Focus W
Threadneedle (Lux) Pan Eurp SmCp Opps AE
Threadneedle (Lux) Glb Smlr Coms AE
Carmignac Investissement A EUR Acc
THEAM Quant WldClmtCarbOffstPlnPrivl€Acc
AB European Eq Ptf A Acc
Aberdeen S Eu Sus n Res Inv Eq A Acc EUR
Aberdeen S Asia Pac Eq A Acc USD
Aberdeen S China A Share Eq I Acc EUR
Aberdeen S NA SmComs I Acc USD
Fidelity Euro Corporate Bond Y-Acc-EUR
BNP Paribas Green Bd I Cap
Schroder ISF EURO Hi Yld C Acc EUR
Amundi Fds Global Corp Bd I USD C
UBS (Lux) BF Euro Hi Yld € Q
Amundi Fds Optimal Yld S/T I2 EUR C
Invesco Global Inv Grd CorpBd C USD AD
JPM Flexible Credit A (acc) USD
Candriam Bds Euro High Yld R EUR Cap
Capital Group Euro Bond (LUX) B
Fidelity Asian Bond Y-Acc-USD
DWS Invest ESG Euro Bonds (Short) FC
AXAWF Global High Yield Bds F Dis EUR H
Nordea 1 - European Cross Credit BI EUR
AXAWF Euro Credit Short Dur I Cap EUR
GS Em Mkts Dbt A Acc USD
Amundi Fds Euro Corp Bd I EUR C
PIMCO GIS Em Mkts Bd Instl USD Acc
BGF Global High Yield Bond C1 USD
Amundi Fds Em Mkts S/T Bd M2 EUR C
AXAWF Euro Government Bonds I Cap EUR
BlueBay Investment Grade Bd B EUR
PIMCO GIS Euro Bond Instl EUR Inc
MS INVF European HY Bd I
BNP Paribas Euro Corporate Bd C C
Pictet-EUR Government Bonds P dy
Amundi Fds Euro Aggt Bd F2 EUR C
JPM Global Government Bond A (acc) EUR
Candriam Sst Bd Glbl Hi Yld C € Acc
BSF Fixed Income Credit Str I2 EUR Acc
Schroder ISF Glbl Corp Bd A Dis MV
Fidelity US Dollar Bond A-Dis-USD
PIMCO GIS Ttl Ret Bd Instl USD Acc
EdR SICAV Financial Bonds I EUR
Neuberger Berman Ultr S/T Er Bd I EURAcc
Pictet-Chinese Local Currency Debt I EUR
Fidelity Asian High Yield A-Acc-EUR
Janus Henderson Hrzn Euro HY Bd I2 EUR
Nordea 1 - Flexible Fixed Income BI EUR
DWS Invest Short Duration Credit FC
Neuberger Berman Corp Hyb Bd EUR I5 Acc
HSBC GIF Euro High Yield Bond AD
BlueBay Inv Grd Euro Aggt Bd I EUR
Allianz Advcd Fxd Inc S/D W EUR
400 800 1.200 1.600
■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■
I FONDI INTERNAZIONALI
BLOCKBUSTER
IN ITALIA NEL 2022
Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: Società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.
Invesco India Bond C USD Acc
Pictet-Global Bonds I USD
Schroder ISF EURO S/T Bd A Dis AV
Capital Group GlobHiInc (LUX) Cd
Tendercapital Bond Two Steps Rtl € Acc
Pictet-EUR Short Term Corp Bds I
Pictet-EUR Bonds P
DWS Invest Convertibles FC
Pictet Global Sustainable Crdt HI EUR
db AM - PIMCO Euro Sust Dbt Sol LDQ
PIMCO GIS Glb Hi Yld Bd Admin USD Acc
BGF Global Inflation Linked Bd A2 USD
NN (L) Euro Credit I Cap EUR
Schroder ISF Global Bond A Dis AV
Franklin European Ttl Ret A(acc)EUR
Robeco High Yield Bonds DH €
JPM Europe High Yld Bd A (dist) EUR
Pictet Absolute Ret Fxd Inc I USD
Candriam Bds Em Mkts C USD Cap
Robeco Global Credits IH EUR
M&G European Credit Investment QI EURAcc
BNP Paribas Sus Enh Bd 12M Cl EUR Acc
Amundi IS Bcly Euro CorpBBB 1-5 IE D
JPM Financials Bond A (acc) EUR
Franklin Euro High Yield A(Ydis)EUR
M&G (Lux) Glb Fl Rt HY A H EUR Acc
Amundi Fds Eurp Sub Bd ESG I EUR C
Amundi Fds Pio US Bond A2 EUR C
BGF Emerging Markets Bond A1
Amundi Fds Optimal Yield E2 EUR C
MS INVF Short Maturity Euro Bond I
BNP Paribas Euro Government Bd Privl C
Neuberger Berman Shrt DurEM DbtUSD I Acc
BNP Paribas Euro S/T Corp Bd Opp C D
Invesco Pan European Hi Inc Z EUR Acc
JPM Global Income A (div) EUR
Fidelity Glb MA Gr & Inc A-Acc-EUR
Pictet-Multi Asset Global Opps I EUR
MS INVF Global Bal Rsk Contr FOF A
BGF ESG Multi-Asset E2 EUR
Amundi Fds Global MA Cnsrv M2 EUR C
M&G (Lux) Optimal Income A EUR Acc
BGF Global Allocation A2
Nordea 1 - Stable Return BP EUR
Janus Henderson Balanced A2 USD
PIMCO GIS Dyn Mlt-Asst Instl EUR Acc
Invesco Global Income Z EUR AD-GI
JPM Global Macro Opps A (acc) EUR
JPM Global Balanced A (acc) EUR
JPM Global Income Cnsrv C (acc) EUR
Nordea 1 - Alpha 10 MA Fd BI EUR
Amundi Fds Abs Ret MS M2 EUR C
First Eagle Amundi Income Builder IU-QD
Amundi Fds Mlt Asst Sust Fut M EUR C
Nordea 1 - Alpha 15 MA Fd BI EUR
CPR Invest Smart Trends I EUR Acc
Invesco Balanced-Risk Allc Z EUR Acc
BGF Global Multi-Asset Inc A2
Allianz Capital Plus WT EUR
Carmignac Patrimoine A EUR Acc
Amundi Fds Multi-Strat Gr M2 EUR C
DWS Concept Kaldemorgen EUR SC
■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■
JPM Emerg Mkts Lcl Ccy Dbt A (acc) USD
UBS (Lux) BS China Fxd Inc ¥ Q acc
UBAM Global High Yield Solution IHC CHF
Pictet-EUR Short Mid-Term Bonds I
Candriam Bds Crdt Opps I EUR Cap
AXAIMFIIS US Short Dur HY A Cap USD
NN (L) Green Bond I Cap EUR
M&G (Lux) Glb Macro Bd A EUR Acc
JPM US Aggregate Bond A (dist) USD
Templeton Emerging Mkts Bd A(Qdis)USD
MS INVF Emerging Mkts Corp Debt Z
Vontobel TwentyFour StratInc HI Hdg EUR
Pictet-Emerging Corporate Bds I USD JPM Income Opp A perf (acc) EURH
Amundi IS EURO Corporates ETF DR EUR C
Fidelity Global Income A-Acc-USD UBS (Lux) BS Global Dyn $ Q-acc
BNP Paribas Sust Euro Bd I Cap
JPM Emerg Mkts Corp Bd A (acc) USD
Amundi Fds Euro Govt Bd A EUR C
Allianz Credit Opportunities IT13 EUR
Tendercapital Glb Bd Shrt DurInstl€AccAI SWC (LU) BF Responsible COCO DTH CHF
Mirabaud Sust Convert Glbl A USD Acc Muzinich Glbl Shrt DurInvmtGrdHEURIncFdr
Amundi Fds Euro HY Bd I EUR C
UniInstitutional Euro Reserve Plus
Vontobel Bond Global Aggt AH Hdg USD
BGF Emerging Markets Corp Bd I2 USD
UBAM Global Convertible Bond IC EUR
GAM Star Credit Opps (EUR) AQ EUR Inc LO Funds Convertible Bond EUR RA
BNY Mellon US Muncpl Infras Dbt USD WAcc Pictet-EUR Corporate Bonds P
BNP Paribas Sust Mul Ast Bal Cl Acc
First Eagle Amundi International AU-C
BNP Paribas Sust Mul Ast Sty Cl Inc
Allianz Income and Growth I H2 EUR
JPM Global Multi Strategy Inc A (div)EUR
Allianz Strategy 50 WT EUR
Amundi Fds Euro MA Trgt Inc M2 EUR QTI D
BGF ESG Global Conservative Inc I2 EUR
Amundi Inv Optimiser H EUR ND
MS INVF Global Balanced Z
Allianz Dyn MltAst Stgy SRI15 IT EUR
M&G (Lux) Dynamic Allocation A EUR Acc
Amundi Inv Dynamic Allocation H EUR ND
Amundi Fds Global Mlt-Asst E2 EUR C
BSF Global Event Driven Z2 USD
Amundi Fds Mlt Asst Rl Ret I EUR C
Raiffeisen Nachhaltigkeit Div I VT
BSF European Select Strategies I4 EUR
BNY Mellon Glbl Rl Ret (EUR) W Acc
BNP Paribas Sust Mul Ast Gr Cl Acc
Capital Group Glob Alloc (LUX) Z
400 800 1.200 1.600 400 800 1.200 1.600 02 FIXED INCOME 03 MULTI-ASSET / ALTERNATIVE
Amundi Inv Multi Asst Teodorico I € QDis
Schroder ISF Glbl MA Inc C Acc USD
DWS Invest Multi Opportunities EUR LC
M&G (Lux) Income Allocation A EUR Acc
Amundi Fds Pio Inc Opps I2 USD C
Fidelity European Multi Asset Inc A-Dis€
MFS Meridian Prudent Wealth I1 USD
■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■
JPM Global Strat Bd A perf (acc) USD
PIMCO GIS Global Bond ESG Instl EURH Acc
Mirabaud Global Strategic Bd A USD Acc
Nordea 1 - European Covered Bd Op X EUR
Invesco Emer Mkt Lcl Dbt S EUR Acc
Janus Henderson Hrzn Glb HY Bd I2 USD
EdRF Bond Allocation I EUR Acc
JPM Emerging Markets Debt A (dist) EURH
M&G (Lux) Em Mkts Bd C USD Acc
Muzinich Firstlight Md Mk ELTIF SICAV A
ASIProgettoObbligazionarioEmergentiEEURC
R-co Conviction Credit Euro C EUR
RAM (Lux) Tactical Glb Bd Total Rtrn E
PIMCO GIS Em Mkts Bd ESG Ins USD Acc
PIMCO GIS Glb Bd Instl USD Acc
PIMCO GlInGd Crdt H InstlUSDCcyExpsAcc
PIMCO GIS Glb Lw Dur Rl Rt Ins USD Acc
PIMCO GIS Emerg Lcl Bd Instl USD Acc
Lazard Convertible Global PC EUR
Lazard Capital Fi SRI PVC EUR
Lazard Credit Fi SRI PVC EUR
Man GLG Hi Yld Opps DE I EUR Acc
FvS Bond Opportunities EUR I
DPAM L Bonds Emerging Markets Sust F EUR
Threadneedle (Lux) European Strat Bd AE
Carmignac Pf Flexible Bond F EUR Acc
Carmignac Pf Global Bond A EUR Acc
AB European Income I Inc
AB Sustainable Glbl Tmtc Cdt SI EUR Acc
Aberdeen S SelEuro HYBd A Acc EUR
Aberdeen S Sel EM Bd A Acc USD
Aberdeen S EM Corp Bd A Acc USD
Aberdeen S Frntr Mkts Bd A Acc USD
BSF European Absolute Return D2 EUR
BSF Dynamic Diversified Growth I2 EUR
Allianz Dyn MltAst Stgy SRI50 AT EUR
BNP Paribas Target Risk Balanced Cl R
Vontobel Multi Asset Defensive E EUR
JPM Total Emerging Mkts Inc A (acc) EUR
ASI Progetto Sviluppo Oriente EEURC
Franklin K2 Alt Strats A(acc)USD
M&G (Lux) Conservative Allc A EUR Acc
AXAWF Global Optimal Income I Cap EUR
SWC (LU) PF Sust Balanced (EUR) DA
Franklin Income A(Mdis)USD
Amundi Inv Tactical Allc Pillar M EUR ND
ASI Progetto Sviluppo Globale E EUR NA
Amundi Inv Tactical Ptf Inc M EUR MGI ND
DWS Multi Asset PIR LC
db AM DWS StepIn Global Eqs Evolut LC
MS INVF Global Balanced Income Z
Invesco Global Targeted Ret Z EUR Acc
R-co Valor C EUR
PIMCO GIS Strategic Inc Inst USD Acc
PIMCO GIS Glb Cr Ast Allc Instl USD Acc
Man AHL TargetRisk I USD
Man GLG Alpha Select Alt ILH EUR
Man GLG Event Driven Alternative IN USD
FvS Multiple Opportunities II IT
■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■
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Per investitori professionali. Comunicazione di marketing. Capitale a rischio. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Nulla nel presente documento è inteso come consiglio, né deve essere interpretato come tale. Il presente documento non costituisce una consulenza agli investimenti, né costituisce un’offerta o raccomandazione a vendere o acquistare alcun investimento, né è da intendersi quale base per intraprendere (o revocare) eventuali decisioni sui titoli diverse da quelle stabilite ai sensi di un accordo conforme alle leggi, ai regolamenti e alle norme applicabili. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento. *Il rating Morningstar si riferisce alla classe di azioni I2 EUR (codice ISIN: LU0828818087) al 30 settembre 2022. **Il rating Morningstar si riferisce alla classe di azioni I2 USD (codice ISIN: LU0978624350) al 30 settembre 2022.
Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Gli investimenti sottostanti di questo prodotto Ćnanziario (denominato il “Fondo”) non tengono conto dei criteri UE per le attività economiche ecosostenibili. Sebbene l’analisi dei fattori ESG costituisca parte integrante delle risorse d’investimento del Gestore degli investimenti, quest’ultimo non massimizza l’allineamento del portafoglio ai rischi connessi alla sostenibilità come obiettivo a sé stante né attribuisce con precisione l’impatto dei fattori ESG sui rendimenti del Fondo. Il Gestore degli investimenti non tiene conto delle conseguenze negative delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità stabiliti dal SFDR relativamente al Fondo perché il Fondo non rientra nelle definizioni di cui all’Articolo 9 e all’Articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088. Pubblicato in Europa da Janus Henderson Investors. Janus Henderson Investors è la denominazione con cui Janus Henderson Investors UK Limited (reg. n. 906355) (registrata in Inghilterra e nel Galles al 201 Bishopsgate, Londra EC2M 3AE e regolamentata dalla Financial Conduct Authority) e Janus Henderson Investors Europe S.A. (reg. n. B22848, 2 Rue de Bitbourg, L-1273, Lussemburgo, regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier) forniscono prodotti e servizi di investimento. La sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in italiano presso www.janushenderson.com/summary-of-investors-rights-italian. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d’investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Janus Henderson, Knowledge Shared e Knowledge Labs sono marchi commerciali di Janus Henderson Group plc o di una delle sue società controllate. © Janus Henderson Group plc.
di Silvia Ragusa
BUON COMPLEANNO TENDENZE IN PRIMO PIANO
Il segmento private diventa maggiorenne. L’associazione italiana, fondata nel 2004, che conta oggi 130 associati e masse in gestione per circa mille miliardi, si prepara alle sfide del prossimo biennio.
PRIVATE
DI SUCCESSO
Il private banking compie diciotto anni. Una maggiore età che è sem pre importante, se si pensa che all’epoca si parlava di un piccolo segmento all’interno dell’attività retail. In pochi anni il settore private è cresciuto, diventando un’industria che oggi gestisce quasi mille miliardi di euro, secondo AIPB. Dal 2007 ha registrato un trend di crescita (CAGR consolidato a giugno 2022 +6,6%) su periore a quello della ricchezza italiana (+ 1,4%) e del PIL (- 0,3%). Una cre scita che evidenzia la capacità dell’in dustria nell’affrontare e superare le fasi critiche connesse agli scenari macroe
conomici e alle congiunture di carattere straordinario. Le tensioni geopolitiche, con la guerra russo-ucraina e gli attriti tra Stati Uniti e Cina, il rincaro delle materie prime, l’inflazione, il conse guente aumento dei tassi d’interesse, la rivalutazione del dollaro, senza contare la pandemia (già archiviata nell’imma ginario collettivo), sono tutti fattori che pesano sull’andamento dell’economia mondiale, e quindi anche italiana. Gli operatori, però, sono convinti che no nostante un peggioramento atteso, il settore del private banking nei prossi mi 12-18 mesi possa registrare un mi glioramento delle sue prospettive.
PROTEZIONE ATTRAVERSO DIVERSIFICAZIONE DELLE SOLUZIONI
DEPOSITI
OBBLIGAZIONI BANCARIE PROPRIE
TITOLI DI STATO
ALTRE OBBLIGAZIONI
CERTIFICATES
AZIONI
ETF
FONDI AZIONARI
FONDI FLESSIBILI
FONDI BILANCIATI
FONDI OBBLIGAZIONARI
FONDI LIQUIDI
FONDI CHIUSI GPM GPF
CLASSE C (RAMO I, IV E V)
CLASSE C (RAMO III E VI)
MULTITRAMO ALTRO
15,1% 41,3% 0,5% 0,9% 4,9% 3,3% 3,1% 1,6% 0,8% 0,2% 10,6% 2,9% 1,3% 0,6% 8,9% 5,7% 3,0% 3,4% 4,6% 2,6% 7,6% 5,8% 0,3% 0,2% 0,4% 0,2% 8,7% 1,7% 5,1% 3,9% 6,7% 12,1% 8,9% 7,8% 7,0% 5,7% 2,5% 0%
D’INVESTIMENTO
“Anche in un anno complesso come il 2022, il private banking è riuscito a re gistrare una crescita della raccolta net ta”, spiega Andrea Ragaini, presiden te AIPB, sciorinando un po’ di dati. “Stimiamo che gli asset in gestione a fine 2022 si attesteranno a 949 miliardi e supereranno i mille miliardi entro il 2024, raggiungendo quota 1.084, gra zie ad una crescita media annua del 6,8 per cento”.
PRIMA STELLA POLARE
In tema di prodotti e di asset class le aspettative degli operatori relative al
prossimo biennio prevedono una si gnificativa crescita delle asset class con strategie alternative, in preva lenza investimenti nei private market che forniscono, a fronte di un impe gno di capitale di lungo periodo, im portanti rendimenti e decorrelazione verso i mercati tradizionali. Eppur vero che i mercati privati ad oggi pe sano solo lo 0,6 per cento, in un por tafoglio medio. “Bisogna parlarne e farli conoscere” dice subito Ragaini. “Poi ovviamente occorre poter com prare i mercati privati. Il nostro team sta facendo molto in questo senso
Fonte: AIPB: Analisi del mercato servito dal Private Banking, 2021. Elaborazione AIPB su dati Prometeia, 2021.PRIVATE MARKETS
SUL PRIVATE BANKING: FENOMENO IN CRESCITA MA QUOTA NEI
e ha già ottenuto un risultato: una prima apertura per la classificazio ne dei clienti semi-professionali con una serie di maggiori opportunità che si possono avere nell’acquisto di mercati privati. Poi c’è la normativa europea che prevede la presenza di Eltif non riservati che consente la di stribuzione anche tra i retail. Il terzo elemento è culturale, sia per i consu lenti che per i clienti: bisogna farli conoscere in modo semplice, presen tando opportunità e rischi”. Il presi dente dell’associazione, infine, parla di spinta fiscale: “il risparmio fiscale
o l’opportunità di non pagare tassa zioni in un periodo successivo pos sono diventare molto utili. Abbiamo avuto la normativa sui PIR e sui PIR alternativi; ora stiamo promuovendo non solo sgravi contributivi in caso di utili, ma anche detrazioni fiscali in caso di perdita. Ciò è stato finanzia to solo nell’anno 2021 e come AIPB vogliamo essere presenti nel dialogo futuro con il nuovo governo. Il dia logo col regolatore fiscale è, infatti, una leva importante. L’obiettivo fi nale è che i private market crescano dall’attuale 0,6% a magari al 5%: un
target forse ambizioso, ma che si può pensare di raggiungere nei prossimi cinque anni”.
SECONDA STELLA POLARE
Se c’è un tema trasversale in tutti i settori del risparmio gestito è quello della so stenibilità. Dai dati che Ragaini presen ta emerge chiaramente come il risvolto ambientale e sociale sia un fattore chiave nelle strategie d’investimento per l’89% della clientela private. “L’investimento deve essere però interessante dal punto di vista finanziario e della sostenibili
tà” aggiunge. “Siamo convinti che gli investimenti sostenibili abbiano un rapporto rischio-rendimento migliore per il cliente, perché i filtri ESG inter cettano rischi che parametri puramente finanziari non intercettano. Secondo una ricerca condotta da UBS, negli ul timi 15 anni l’87% dei default di titoli non sarebbe stato oggetto di acquisto in caso di selezione ESG. Quindi l’analisi ESG ottimizza il rischio e migliora il rapporto rendimento-rischio. Partiamo da questo presupposto e intercettiamo l’interesse del cliente. In generale la
L’ESIGENZA DI EVOLUZIONE DELLA GAMMA
CRESCE MOLTO CRESCE RIMANE STABILE DECRESCE
Fonte: AIPB, “Le Prospettive del Private Banking”, settembre 2022.
GUARDANDO AL 2024
Le previsioni di crescita per il prossimo biennio sono correlate alle nuove sfide con cui il private banking intende mi surarsi. Se da una parte bisogna fare co noscere alle nuove generazioni il valore della consulenza finanziaria e renderla una delle professioni più attrattive (in dieci anni gli under 40 sono scesi dal 20 al 12% del totale dei private banker), bi
HIGH YIELD, OCCASIONI GRAZIE ALLA SELEZIONE
Il primo semestre del 2022 è stato il terzo semestre peggiore della storia per i mercati high yield, dopo la GFC e la crisi delle dot-com. Per quanto si discuta di ‘nuova normalità’, è difficile credere che gli spread rimarranno a lungo a questi livelli. Spread oltre 600 punti base (su base mensile) si sono registrati solo 9 volte nella storia dell’asset class: in tutti i casi, nei 12 mesi successivi si sono registrati rendimenti a doppia cifra. Bisogna scovare le opportunità che si celano in questa situazione. Chiaramente, il rovescio della medaglia è il rischio. Ma quali sono i rischi reali? Stiamo parlando di reddito fisso, con una cedola che si percepisce fino a una data di scadenza. Si è a rischio se non si percepisce il pagamento della cedola: un default. Di recente abbiamo avuto un contesto molto a favore per il credito, con pochi default, ma è indubbio che questi aumenteranno nei prossimi mesi, per inflazione, aumento dei costi e finanziamento del debito in rialzo. Ecco perché è importante operare in maniera selettiva: se si compra l’indice benchmark, probabilmente il tasso di default aumenterà di circa il 4,5%, decisamente inferiore se invece si ricorre alla selezione. In una strategia high income globale, abbiamo avuto come media un tasso di default di soli 20 punti base nelle aziende in cui abbiamo investito.
TORNA LA VECCHIA NORMALITÀ?
Le obbligazioni registrano perdite record da inizio 2022. Diversamente dagli ultimi 14 anni, gli investitori dovranno abituarsi a un contesto più volatile, dipendente dai dati macro, in cui l’orizzonte dei rialzi dei tassi non è chiaro e che offre opportunità di ingresso, data l’entità della correzione subita da diverse obbligazioni. Ma non sembra che a medio termine tornerà a imporsi lo scenario prevalente fino al 2008.
Una nave spaziale ultra moderna e aerodinamica attraversa il firmamento con grande leggerezza. All’improvviso, il pannel lo di controllo smette di funzionare e si spengono tutte le luci. I tecnici di volo provano a ripararlo, ma non ci riesco no. Compare in scena un tizio in tuta da meccanico dall’aspetto truce che rompe qualche schermo a martellate e completa l’opera unendo dei cavi. La nave prosegue la sua rotta, ma lo spet tatore sa già che non sarà un viaggio tranquillo e che le apparenze ingan nano. In questa metafora cinemato
grafica, la nave spaziale è la politica monetaria espansiva così duratura che ha messo in campo tutto un arsenale di acronimi per intervenire sui mercati e i tecnici di volo delle banche centrali hanno preso le sembianze di un mec canico che lavora a suon di martella te. Ah, e i problemi sono cominciati quando è avvenuto lo scontro con il meteorite inflazione.
La trama del film ci ricorda questo 2022 non ancora terminato, in cui i mercati obbligazionari hanno già subi to perdite record e ci si chiede se l’equi paggio sia davvero pronto per affronta re questo viaggio.
INDICE BBG US AGGREGATE
ATTUALE -16%
31/07/1979 30/05/1980 304 -13% 30/06/1980 30/11/1981 518 -9%
12/01/1994 24/03/1995 436 -7% 09/03/2020 26/06/2020 109 -6% 08/09/2008 14/01/2009 128 -5% 27/02/1987 30/11/1987 276 -5% 31/01/1984 31/07/1984 182 -5% 15/04/2013 27/05/2014 407 -5% 29/05/2003 22/01/2004 238 -5%
Dato che dal 2008 ad oggi è prevalso un contesto di bassi tassi di interesse, molti gestori e operatori di banca non hanno mai vissuto uno scenario di rial zo dei tassi. È quindi ora di tirare fuori il manuale di istruzioni, soprattutto se tornano a ripresentarsi gli scenari più ortodossi e la maggiore volatilità pre valenti prima della crisi finanziaria del 2008. Si torna alla vecchia normalità?
GLI SVILUPPI
Le prime a uscire dal tracciato sono state le banche centrali, ma in loro difesa, e nonostante gli avvertimen ti, va detto che la rarità cominciano
S&P 500
09/10/2007 30/03/2012 1.634 -57% 24/03/2000 20/10/2006 2.401 -49% 11/01/1973 23/06/1980 2.720 -48% 29/11/1968 04/04/1972 1.222 -36% 19/02/2020 18/08/2020 181 -34%
25/08/1987 26/07/1989 701 -34% 28/11/1980 03/11/1982 705 -27%
ATTUALE -24%
09/02/1966 28/04/1967 443 -22% 16/07/1990 11/02/1991 210 -20%
a essere i cigni bianchi. Secondo Jon Mawby, head of Investment Grade Credit di Pictet AM, in presenza di prezzi al consumo superiori di quat tro volte rispetto ai livelli obiettivo, le autorità monetarie non potranno più usare i consueti strumenti per stimo lare l’economia, anche se questa ini zia a deteriorarsi.
L’esperto sottolinea che “la prima responsabilità (delle banche centrali) è ripristinare la stabilità dei prezzi e per farlo dovranno iniziare a ridurre i loro bilanci e alzare i tassi di interesse. Gli strumenti monetari adoperati avranno effetti dolorosi, finché non si avrà la
certezza che l’inflazione starà tornando verso il 2 per cento”.
Nel cammino verso un’inflazione più moderata si potrebbero commet tere tanti errori, come quello di esage rare; ma, come segnala Mawby, forse bisognerà imparare di nuovo a convi vere con le variazioni dei prezzi perché, spiega, “le economie hanno bisogno dell’inflazione per ridurre il valore de gli enormi volumi di debito sovrano e privato accumulati negli ultimi dieci anni. È quindi possibile che le banche centrali siano costrette ad accettare un’inflazione superiore al target”. In un contesto di inflazione, minore
Fonte: FT e Bloomberg. DATA INIZIO DATA FINE GIORNI DRAWDOWN DRAWDOWN (%) DATA INIZIO DATA FINE GIORNI DRAWDOWN DRAWDOWN (%)“LE ECONOMIE HANNO BISOGNO
DELL’INFLAZIONE PER RIDURRE IL VALORE
DEGLI ENORMI VOLUMI DI DEBITO
SOVRANO E PRIVATO ACCUMULATI NEGLI
ULTIMI DIECI ANNI”
JON MAWBY (PICTET AM)
“ABBIAMO ASSISTITO AL PEGGIOR RIBASSO DEL MERCATO DEL CREDITO
DA PIÙ DI 45 ANNI, SUPERIORE PERFINO A QUELLO DEL 1980, QUANDO L’IPC USA AVEVA SFIORATO IL 15% SU BASE ANNUALE” DANIEL LOESCHE (SCHRODERS)
liquidità e crescita ridotta, aumenta la volatilità. Cosa possono fare gli in vestitori in uno scenario simile? Tutto dipende dal punto di partenza e dalla propensione al rischio. Possono usare la massima prudenza, come consiglia Jean-Marc Delfieux, head of Fixed In come Investments di Tikehau Capital. “Poiché l’inflazione resta elevata e le banche centrali basano le loro decisioni sui dati economici, è difficile prevedere il ritmo degli interventi di politica mo netaria nei prossimi trimestri e il livello dei tassi che sarà giudicato abbastanza alto da frenare l’inflazione”, precisa. Ma Delfieux riconosce che, data l’enti tà dei ribassi, “i tassi potrebbero inizia re a stabilizzarsi senza continuare a sa lire come hanno fatto sistematicamente da inizio anno”.
Daniel Loesche, investment direc tor, European and Sustainable Credit di
Schroders, riassume la catena di eventi che ci ha portato fino a qui: “Abbiamo assistito al peggior ribasso del mercato del credito da più di 45 anni, superio re perfino a quello del 1980, quando l’IPC USA aveva sfiorato il 15% su base annuale. I rendimenti negativi del credito su base assoluta non hanno precedenti” (si veda il grafico a pag. 60). Secondo l’esperto, questo anda mento così sfavorevole è da ricondurre almeno in parte a un aspetto anomalo rispetto agli ultimi anni: l’emergere di una correlazione positiva tra i rialzi dei tassi e l’ampliamento degli spread. In altre parole, i timori di recessione sono giunti quasi di pari passo con la risalita dell’inflazione.
Anche se il cuscinetto del credito non ha funzionato, forse inizia a es sere sufficiente, o almeno così crede Loesche, anche se avverte che sussi
stono fattori avversi come la guerra in Ucraina e le sue ricadute ed è difficile prevedere quando rientreranno. Ma “i mercati del credito hanno già scontato il conflitto e riflettono un quadro eco nomico piuttosto cupo. I prezzi delle obbligazioni investment grade euro pee sono già in linea con quelli delle recessioni passate”, afferma.
Inoltre, Loesche sostiene che l’ul teriore rialzo dei tassi di interesse che sarebbe necessario per azzerare il ren dimento attualmente fornito da questi titoli e spingerlo in territorio negativo nei prossimi 12 mesi (si veda il grafi co a pag. 37) potrebbe materializzarsi solo in caso di eventi estremi.
SETTORI ED ECONOMIA
Per quanto riguarda le scelte settoria li in un contesto di cautela, Delfieux consiglia di preferire i comparti più
resilienti e stabili, evitare i ciclici e usare prudenza nell’immobiliare. In termini geografici, secondo l’esper to “gli Stati Uniti hanno un grande vantaggio economico rispetto all’Eu ropa: l’autosufficienza energetica, che permette di mantenere i costi dell’e nergia molto più bassi che in Europa, dove invece le bollette minacciano di erodere i margini aziendali e il potere d’acquisto delle famiglie”.
Ricapitolando, il manuale di istru zioni consiglia di abituarsi all’idea che andiamo incontro a un mercato molto
più volatile, altamente dipendente dai dati macro, in cui l’orizzonte dei rialzi dei tassi non è chiaro e in cui occorre agire con prudenza, ma che offre co munque opportunità di ingresso, data l’entità della correzione subita da di verse obbligazioni.
Può essere una buona notizia, so prattutto per chi non è ancora tornato sui mercati, ma anche per chi cerca di recuperare parte delle perdite subite. Ma attenzione, perché non sarà un percorso facile e bisognerà pianificare poco per volta. E occhio ai meteoriti.
ASSET ALLOCATION OUTLOOK RISK-OFF, YIELD-ON
In un contesto macroeconomico difficile e con tassi d’interesse in rialzo, riteniamo che l’allocazione obbligazionaria sia un argomento convincente, mentre siamo cauti nei confronti degli investimenti più rischiosi. Riteniamo che la cautela sia giustificata in un periodo di inflazione elevata e di rallentamento economico. Tuttavia, la volatilità dei mercati finanziari nel corso del 2022 ha creato diverse opportunità di investimento interessanti. In particolare, siamo sempre più convinti che le prospettive per il reddito fisso resteranno forti sia nel breve che nel lungo termine. I rendimenti iniziali più elevati hanno aumentato il potenziale di rendimento a lungo termine, mentre le obbligazioni di qualità superiore dovrebbero riprendere il loro ruolo di diversificatore affidabile rispetto alle azioni in caso di recessione. Riteniamo che gli investitori debbano essere cauti e selettivi nell’approccio agli investimenti in azioni, asset reali e altri mercati a rischio più elevato, cercando le migliori opportunità relative sia all’interno che tra le varie asset class. Inoltre, sarà fondamentale posizionare i portafogli in modo da sopportare un’ulteriore volatilità e capitalizzare le dislocazioni nel corso del prossimo ciclo economico. Con la fine del “TINA”, gli investitori dovrebbero essere incoraggiati dalle opportunità che si profilano all’orizzonte.
OPPORTUNITÀ DI FINE ANNO SUI MERCATI AZIO
L’anno che sta per chiudersi è stato difficile dal punto di vista degli investimenti, e in ottica di breve termine non si prevedono grandi miglioramenti dello scenario. Il comparto azionario, tuttavia, può nascondere delle opportunità.
Il 2022 non è stato certo un anno fa cile per gli investitori. L’inflazione è rimasta elevata per tutto l’anno, nonostante gli interventi della Fed per cercare di contenerla. In Europa, inoltre, la guerra in Ucraina e l’aumento dei prezzi del gas hanno ulteriormente peggiorato le cose. “In questo contesto, in un orizzonte di bre ve periodo, ci aspettiamo un ulteriore rallentamento della crescita mondiale” osserva Nicola Tommasini, head of fund research di Anima SGR. Più ot timista Tom Morris, gestore del global fundamental team di Liontrust e co-ge store del Liontrust GF Tortoise fund: “nell’immediato le prospettive appaio no piuttosto negative, ma questo vuol dire che probabilmente i mercati stan no già scontando lo scenario. Inoltre, le valutazioni di numerosi settori del mercato sono già scese notevolmente e l’inflazione dovrebbe raggiungere il punto massimo nei prossimi sei-dodici mesi”. Secondo Andrea Florio, ma nager di Zurich Bank “contesti vivaci come quelli attuali favoriscono senza dubbio strategie long/short per il loro approccio più neutrale rispetto alle strategie long-only tradizionali”.
QUESTIONE DI STILE
Ultimamente il tema della contrap posizione growth value occupa uno spazio sempre maggiore del dibattito quando si parla di investimenti azio nari, alla luce della rotazione iniziata
nel 2021 che ha visto i titoli value tor nare a registrare buone performance dopo oltre un decennio di predomi nio growth. Non è detto, però, che sia necessario operare una scelta netta. “Tendiamo a non basare le nostre de cisioni sulla preferenza per uno stile in particolare, ma a costruire un portafo glio bilanciato”, osserva Roberta Ru delli, responsabile della fund selection del Gruppo Unicredit, che aggiunge: “nella selezione dei fondi prediligiamo la gestione attiva, soluzioni globali in grado di investire sull’intero spettro del mercato le cui scelte sono basate sull’analisi fondamentale. In generale ci focalizziamo su gestori in grado di cogliere tutte le opportunità di merca to senza vincoli di stile, di area geogra fica o settoriale”. E se il contesto degli ultimi anni ha favorito i titoli growth “i prossimi 10 anni saranno molto diver si” commenta Morris. “Un livello leg germente più alto di tassi di interesse e crescita offre un certo margine di ma novra alle aziende e permette ai merca ti di tornare a seguire i fondamentali. Negli ultimi dieci anni si è diffusa la convinzione che value sia sinonimo di cattiva qualità, ma esistono diverse aziende davvero brillanti che quotano a prezzi convenienti”.
VALUTARE LE OPPORTUNITÀ
Se lo scenario dei prossimi mesi do vrà fare i conti con un’economia in rallentamento, trovare le migliori
UN LIVELLO PIÙ
ALTO DI TASSI E CRESCITA PERMETTE AI MERCATI DI TORNARE A SEGUIRE I FONDAMENTALI
ANDREA FLORIO
MANAGER ZURICH BANK"È preferibile adottare un processo che identifichi segmenti di valore come ad esempio quelli caratterizzati da un profilo high-quality"
NICOLA TOMMASINI HEAD OF FUND RESEARCH ANIMA SGR
“Quest’anno abbiamo selezionato anche strategie sulle infrastrutture, un segmento che ci sembra interessante a livello di valutazioni, orientamento difensivo e prospettive di crescita”
opportunità può non essere così sem plice. “Il mercato oggi non ha ancora trovato il proprio equilibrio e risulta ampiamente condizionato dalle po litiche monetarie in atto”, osserva Florio. “In un simile contesto diven ta complicato identificare un singolo posizionamento, per cui è preferibile adottare un processo che identifichi segmenti di valore come ad esempio quelli caratterizzati da un profilo hi gh-quality, che possono offrire ottime prospettive alla luce della solidità del loro posizionamento competitivo”. Diventa perciò necessario, accanto all’approccio settoriale, dare spazio anche all’investimento tematico, su un
orizzonte di lungo periodo, tenendo conto che diversificazione e selezione rimangono sempre validi strumenti per costruire i portafogli. “Conside rate l’elevata volatilità e le opportuni tà che si sono presentate, quest’anno abbiamo selezionato anche strategie sulle infrastrutture, un segmento che ci sembra interessante a livello di va lutazioni, orientamento difensivo e prospettive di crescita”, commenta Tommasini. “Inoltre, abbiamo co struito alcune posizioni tematiche, ad esempio nell’area dell’invecchia mento della popolazione, che secondo noi risulta interessante in un’ottica di medio-lungo periodo in particola
“Nella selezione dei fondi prediligiamo la gestione attiva, soluzioni globali in grado di investire sull’intero spettro del mercato le cui scelte sono basate sull’analisi fondamentale”
re per l’esposizione significativa alle società con le più elevate prospettive di crescita del settore healthcare”. Rudelli preferisce adottare “soluzio ni che, per costruzione, nascono già cross-sector e che ci sembrano offrire maggiori opportunità agli investitori in quanto non escludono a priori set tori che potrebbero portare valore nel tempo. Uno dei temi in cui crediamo molto è il cambiamento climatico, che riguarda tutte le aziende indipenden temente dal settore nel quale operano. Un altro tema di investimento di lun go termine è la tecnologia che ormai fa parte del nostro quotidiano e che continua a evolversi rapidamente”.
TOM MORRIS GESTORE LIONTRUST
“Nell’immediato le prospettive appaiono piuttosto negative, ma questo vuol dire che probabilmente i mercati stanno già scontando lo scenario”
Morris ritiene di poter creare valore per gli investitori cercando di antici pare i cambiamenti a livello macro e selezionando titoli interessanti: “Se guardiamo solo all’esposizione lunga, alcune delle nostre maggiori posizioni riguardano gli industriali, la difesa na zionale e la sanità. Abbiamo anche un paniere considerevole di banche, che possono beneficiare dell’attuale con testo di tassi elevati accompagnati da stimoli fiscali. Deteniamo anche posi zioni in società di beni di prima neces sità, abbiamo un’esposizione al settore aurifero come copertura contro eventi estremi e di recente abbiamo ricomin ciato ad acquistare titoli energetici”.
PREVIDENZA COMPLEMENTARE, LA SOSTENIBILITÀ DEL SISTEMA SOCIALE NEL MEDIO-LUNGO PERIODO
La costruzione di un sistema previdenziale moderno ed efficiente deve necessariamente passare attraverso un sistema misto, parte a ripartizione e parte a capitalizzazione. La previdenza complementare assume quindi una centralità strategica sia sotto il profilo delle adesioni sia in termini di accumulo di risparmio previdenziale.
Le proiezioni di lungo ter mine dell’andamento di contributi e prestazioni nel nostro Paese hanno eviden ziato che la costruzione di un sistema previdenziale moderno ed efficiente deve necessariamente passare attraverso un sistema misto, parte a ripartizione e parte a capita lizzazione, in cui alla copertura di base standardizzata e con forti con notazioni solidaristiche, tipica della previdenza obbligatoria, debba ag giungersi una componente comple mentare, aggiuntiva e flessibile non ché meno sensibile ai cambiamenti demografici ed economici attraverso il metodo della capitalizzazione.
La previdenza complementare ha quindi assunto una centralità strate gica sin dalla riforma delle pensioni realizzata con la L. n. 335/1995 e l’esperienza fino a qui condotta dal sistema del secondo pilastro è stata positiva, sia sotto il profilo delle ade sioni che in termini di accumulo di risparmio previdenziale.
La relazione annuale presentata dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) il 10 giugno 2022 ha messo in evidenza che, a fine 2021, il totale degli iscritti alla previdenza complementare è di 8,8 milioni, in crescita del 3,9% rispetto all’anno precedente, di cui 3,4 nei fondi negoziali, 1,7 nei fondi aperti e 3,4 milioni ai Pip nuovi.
Anche la gestione finanziaria dei fondi pensione ha prodotto risultati nel complesso positivi, tenuto con to che, considerando gli ultimi dieci anni, il rendimento medio annuo dei
fondi pensione negoziali è stato del 4,1 per cento, quello dei fondi pen sione aperti il 4,6% e quello dei PIP “nuovi” di ramo III il 5%, a fronte di una rivalutazione media annua del TFR non conferito ai fondi pensione dell’1,9 per cento.
Peraltro, il sistema dei fondi pen sione ha sopportato bene il periodo pandemico e ha continuato a mo strare una resilienza di fondo anche a fronte dell’evento bellico in corso.
A LUNGO TERMINE
Sotto altro aspetto, i fondi pensione possono investire il risparmio pre videnziale accumulato attraverso strumenti a lungo termine che rie scano a generare, oltre al rendimento finanziario, anche ricadute dirette sul territorio, sia in termini sociali, per fronteggiare l’emergenza demografi ca con un welfare più efficiente e in clusivo che, al contempo, per finan ziare l’economia nazionale, facendosi promotori di un circolo virtuoso teso alla crescita economica e delle pro spettive occupazionali.
Uno dei vantaggi più evidenti offerti dal sistema di previdenza complemen tare a capitalizzazione risiede nella possibilità di sfruttare le caratteristiche dell’investimento finanziario. L’inve stimento a lungo termine, che dovreb be rappresentare la scelta di elezione per il giovane lavoratore, consente di accompagnare una minore volatilità ad una maggior redditività, posto che, i rendimenti potrebbero far lievitare il montante accumulato, in virtù della crescita esponenziale all’aumentare della durata.
In questo senso, ricordiamo la grande iniziativa di sistema avvia ta da Assofondipensione con Cassa Depositi e Prestiti e Fondo italiano di investimento per la costituzione di una piattaforma finalizzata all’inve stimento dei fondi pensione negozia li in fondi di private equity, debt, ad impatto sociale, proprio con l’obiet tivo di favorire la diversificazione/
decorrelazione del rischio di portafo glio da un lato e il sostegno all’econo mia, all’occupazione e alla coesione sociale del Paese dall’altro.
Tuttavia il sistema può e deve cre scere ancora di più perché copre oggi solo un terzo della popolazione atti va, con una concentrazione maggiore di aderenti nelle classi di età centrali (34-54 anni) e poco diffusa ancora tra gli under 34 e con una maggiore dif fusione territoriale nell’Italia setten trionale, dove si registrano più della metà delle adesioni totali.
ALFABETIZZAZIONE
Dopo quindici anni dalla prima cam pagna istituzionale a livello nazionale del 2007, occorre ripensare ad un in tervento significativo e strutturale per favorire l’alfabetizzazione previden ziale e finanziaria dei lavoratori, nel ri spetto del principio della volontarietà della scelta, introdurre ulteriori in centivi fiscali e una tassazione di van taggio sugli investimenti qualificati.
Come Assofondipensione chie diamo pertanto al regolatore politico una rinnovata attenzione sulla pre videnza complementare e sulla ne cessità di un suo potenziamento non più differibile, in particolare per le giovani generazioni, al fine di assicu rare un’integrazione significativa del tasso di sostituzione che si prevede che, nel 2070, per i dipendenti pri vati raggiungerà, complessivamente inteso tra previdenza complemen tare e obbligatoria, un valore pari all’80,4%, rispetto al 70,4% della sola previdenza obbligatoria.
ENGAGEMENT PER UN IMPATTO CREDIBILE
Agli albori degli investimenti sostenibili l’esclusione era tra le strategie più utilizzate. Abbiamo ben presto compreso quanto la realtà richiedesse un approccio più comprensivo e lungimirante per supportare lo sviluppo responsabile anche delle aree geografiche e dei Paesi meno rappresentati. Ora che approcci come il best in class e best effort sono dominanti, è fondamentale adottare metriche di valutazione ben sviluppate e forti prese di posizione.
Gli indici di rating ESG sono per noi un punto di partenza dal quale sviluppare un’analisi più approfondita. Se l’obiettivo è duplice - ricercare investimenti di qualità e influenzare il cambiamento del mondo nel suo complesso - diventa importante saper individuare e premiare i “nuovi arrivati sulla scena della sostenibilità”, aziende e governi che, seppur spesso esclusi dagli indici, hanno compiuto notevoli progressi in termini di sviluppo sostenibile. Pensiamo ad esempio al forte impegno di DPAM nelle interazioni con i Paesi per quanto riguarda gli investimenti in obbligazioni governative, un’importante classe di attivi non coperta dagli investitori. Il nostro obiettivo principale con questi attori è essenzialmente la sensibilizzazione, un’attività per noi estremamente importante: solo così infatti è possibile promuovere attivamente lo sviluppo di nuove best practices.
OPHÉLIE MORTIER Chief Sustainable Investment Officer, DPAMCASSE DI PREVIDENZA E DEPOSITARIE UN PERCORSO NORMATIVO CHE SUPERA IL DECENNIO
Mentre gli enti di previdenza che operano nel welfare delle libere professioni continuano il loro sviluppo sul fronte iscritti e risorse, la normativa si è “arenata” al Dl 98/2011. Il settore attende uno schema che regoli gli investimenti, oltre alla disciplina sui conflitti di interesse e sull’introduzione delle banche depositarie.
Le casse di previdenza si muo vono in costante crescita per quanto riguarda le risorse, i flussi e il numero degli iscritti. Tuttavia tali entità, operan ti nell’ambito di quello che è definito come il welfare delle libere professioni, scontano alcune differenze normative rispetto ad altri istituzionali ed enti previdenziali come i fondi pensione negoziali e preesistenti. Un dettaglio che emerge, in particolar modo, quan do si va a focalizzare l’attenzione sul fronte delle banche depositarie.
Si tratta di un tema che sconta più di un decennio di ritardo, e vede i pri mi passaggi con il Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98, con cui si attribu isce alla Covip il compito di vigilare sugli investimenti finanziari e sulla composizione del patrimonio delle casse di previdenza. “Questo decreto – sottolinea Michaela Camilleri, del Centro Studi e Ricerche Itinerari Pre videnziali – prevedeva l’emanazione di un regolamento, con uno schema
che definisse i limiti di investimento delle casse. La normativa, tuttavia, si è arenata su questo punto e lo schema di Regolamento, che doveva essere emanato dal MEF entro sei mesi, non ha ancora visto la luce”. Lo schema, oltre a chiarire i limiti di investimento, gestione e patrimonio, di tali soggetti, “dovrebbe definire anche una disci plina sui conflitti di interesse e sull’in troduzione delle banche depositarie a livello normativo anche per le casse di previdenza”. Un dettaglio non da poco dal momento che la normativa attuale sui fondi pensione, all’articolo 7 del Dlgs 252/2005 disciplina l’attività per il depositario dei fondi pensione, mentre le casse di previdenza, come sottolinea la stessa Covip, “risultano gli unici investitori istituzionali an cora affrancati da una regolamenta zione unitaria in materia”. Una volta definito lo schema di regolamento, dunque, “anche le casse di previdenza saranno tenute ad affidarsi a una sele zione pubblica dei gestori di fondi e,
di conseguenza, a dotarsi di una banca depositaria in linea con la normativa sul settore”, afferma Camilleri.
COSA HA FATTO COVIP
Nell’attesa, Covip si è attrezzata e, a se guito di una procedura di consultazione pubblica e di incontri con le singole en tità, ha predisposto un “Manuale delle segnalazioni statistiche e di vigilanza delle casse di previdenza” sul quale basare l’attività di referto ai ministeri del Lavoro e dell’Economia. Tuttavia, come sottolinea la Commissione di vi gilanza, il nuovo sistema è entrato nel la fase di operatività agli inizi del 2022 con l’invio delle segnalazioni sul 2021.
A oggi si sono sviluppate altre iniziative spinte dall’industria, come il codice di Autoregolamentazione dell’Associazione degli enti previ denziali privati (Adepp) che, come si legge nel testo del documento, “disci plina la politica di investimento che gli enti di previdenza e di assistenza (…) vogliono perseguire e implementare,
LE CASSE DEI LIBERI PROFESSIONISTI PER TOTALE ATTIVO, ANNO 2021
le modalità di gestione delle risorse, i criteri di gestione e di investimenti consentiti e i relativi limiti, nonché le disposizioni circa il depositario presso cui sono depositate le risorse degli enti gestite direttamente, compatibilmen te con la tipologia di investimento, o affidate in gestione”.
Di recente si era parlato di nuovo dello schema, lo scorso maggio, in Commissione Bicamerale per il con trollo degli enti di previdenza, il di rigente generale della direzione rego lamentazione e vigilanza del sistema finanziario del ministero dell’Econo mia e delle Finanze Stefano Cappiel lo, aveva riaperto la questione. Tut tavia i nodi da sciogliere sono ancora molti. “Partendo dalla considerazio ne che le casse in questi anni si sono dotate autonomamente di procedure e regolamenti rigorosi per la gestione degli investimenti, è importante sot tolineare che ogni ente ha le proprie specificità in materia di patrimonio, di flussi e di platee di riferimento”, è
LE DEPOSITARIE
UNA VOLTA DEFINITO LO SCHEMA DI REGOLAMENTO ANCHE
CASSE SARANNO TENUTE AD AFFIDARSI A UN DEPOSITARIO
la riflessione di Stefano Distilli, pre sidente di Cassa Dottori Commercia listi. Distilli insiste sulla difficoltà di “pensare a un regolamento che pre veda criteri e parametri standardiz zati, senza tenere contro di queste pe
culiarità”. Secondo l’esperto, inoltre, lo schema di regolamento “presenta va diverse criticità che tanto le casse, quanto l’Adepp hanno nel tempo evi denziato, a partire per esempio dalle modalità previste per la selezione
dei gestori sino ai limiti e parametri rispetto a determinate categorie di investimenti”. Alla luce di queste considerazioni lo schema, di fatto, risulterebbe “non efficace rispetto ai fini che si pone”, oltre a “rischiare di complicare procedure e operatività senza alcuna garanzia di maggiore trasparenza ed efficacia. Per questo riteniamo sia importante che sul tema venga finalmente avviato un dialogo diretto e costruttivo tra il legislatore e le casse per la definizione di moda lità operative che possano sostenere in maniera costruttiva ed efficace la tutela e la valorizzazione del patrimo nio degli enti”.
I NUMERI
In assenza di una normativa “compiu ta”, sono diverse le casse che si avval
gono della banca depositaria. Nel suo report annuale Itinerari Previdenziali censisce 20 casse di previdenza, a cui si aggiungono tre gestioni: le due ge stioni Enpaia (periti agrari e agrotec nici) e la gestione separata dell’Inpgi. Nel 2021, secondo i dati contenuti nel Nono Report di Itinerari Previdenzia li, l’ammontare delle risorse detenuto dalle Casse di Previdenza era pari a 97,83 miliardi, in crescita rispetto ai 92,4 miliardi del 2020. Di questi le attività gestite in forma diretta erano pari a 80,43 miliardi, l’82,21% dell’at tivo. Nel corso degli anni (come rile va anche Covip nel Quadro di sintesi 2021) il peso della gestione indiretta tramite mandati è andato progressi vamente riducendosi a vantaggio della gestione diretta.
Sul fronte delle depositarie, in base ai numeri Covip aggiornati al 2021, le attività finanziarie per le quali è operante un depositario ammontano, nel complesso a 45,8 miliardi, pari al 48,9% del totale (in questo caso il to tale è sugli attivi censiti da Covip che è pari a 107,9 miliardi”.
Sul totale delle casse di previ denza operanti in Italia, dunque, in 15 si avvalgono dei servizi di banca depositaria. Secondo quanto emerge dai dati forniti a FundsPeople da Itinerari Previdenziali (estratti dal database relazionale disponibile solo su abbonamento) e basati, appunto, sul numero di casse di previdenza per ciascuna banca depositaria, BNP Paribas Securities Services è l’entità a cui si rivolge la maggior parte degli enti con una quota del 40% sul tota le. Segue Société Générale Securities Services con quattro casse su 15 (il 27%), Caceis con tre (il 20%) e BFF Bank con due (il 13%).
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*Fonte: IPE “Top
a giugno 2022, sulla base
masse in
31/12/2021. **ETC
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Economy Possible”, aprile 2021. Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto e il KIID prima di prendere una decisione fi nale di investimento. CPR Invest - Hydrogen (di seguito anche “Fondo”) è un Comparto della SICAV CPR Invest, gestito da CPR Asset Management, una società del gruppo Amundi. CPR Asset Management è autorizzata in Francia e regolamentata dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF). Il Comparto è autorizzato in Lussemburgo e sottoposto alla vigilanza della Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). I potenziali investitori devono esaminare se i rischi annessi all’investimento nel Fondo siano appropriati alla loro situazione, e devono altresì accertarsi di aver compreso interamente il presente documento. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare un consulente finanziario. Il valore dell’investimento potrebbe diminuire o incrementarsi. Il Fondo non o re alcuna garanzia di rendimento. L’investimento comporta dei rischi. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri e non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. Il presente documento non rappresenta un’o erta a comprare né una sollecitazione a vendere. Esso non è rivolto a nessuna “U.S. Person” come definita nel Securities Act del 1933 e nel prospetto. Il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione, e il Prospetto sono disponibili gratuitamente presso le sedi dei soggetti collocatori nonché sul sito internet www.amundi.it. Una sintesi delle informazioni sui diritti degIi investitori e sui meccanismi di ricorso collettivo è reperibile in lingua inglese al seguente link: https://about.amundi.com. La società di gestione può decidere di ritirare la notifica delle disposizioni adottate per la commercializzazione di quote, anche, se del caso, in relazione a categorie di azioni, in uno Stato membro rispetto alle quali aveva precedentemente e ettuato una notifica. Giugno 2022. |
LA LENTA RIVINCITA DEL FATTORE ‘S’
Negli ultimi anni il dibattito sull’aspetto sociale degli investimenti sembra essere stato messo da parte a favore delle questioni ambientali. Eppure i dati mostrano un incremento di strumenti attenti al rispetto della componente ‘S’ all’interno dell’acronimo ESG.
FONDI TEMATICI SOCIALI PER PATRIMONIO
FONDO SOCIETÀ DATA DI LANCIO CATEGORIA PATRIMONIO
Pictet Global Megatrend Selection
Pictet AM 9/6/11 Azionario 10.587.304.810,00
Nordea 1 Global Climate and Environment Fund Nordea AM 13/3/08 Azionario 9.628.125.834,00
Pictet Water
Pictet Global Environmental Opportunities
Pictet AM 15/10/08 Azionario 8.113.211.588,00
Pictet AM 7/12/20 Azionario 7.382.854.995,81
Pictet Security Pictet AM 22/1/16 Azionario 6.188.775.123,00
Pictet Robotics Pictet AM 7/12/20 Azionario 5.566.209.932,28
Pictet Clean Energy Pictet AM 22/1/16 Azionario 4.260.008.884,00
Comgest Growth Europe
Comgest 2/4/12 Azionario 3.540.729.845,00
Fidelity Funds China Consumer Fund Fidelity International Limited 11/8/21 Azionario 3.230.995.397,24
Pictet Digital Pictet AM 22/1/16 Azionario 2.599.444.206,00
Fonte: elaborazione propria con dati percentuali Morningstar Direct. Dati di patrimonio in milioni di euro.
La sostenibilità è una partita che si gioca alla pari nell’in tegrazione dei tre fattori che ne compongono la sigla ESG.
L’unione delle caratteristiche ambientali (‘E’ di environmental), so ciali (‘S’ di social) e di governance (‘G’) all’interno della propria politica di in vestimento è un buon punto di parten za per selezionare le aziende in grado di supportare la transizione verso un’eco nomia più sostenibile. Non tutti i fatto ri, però, sembrano avere lo stesso peso nell’approccio agli investimenti. “Sia mo abituati a sottovalutare l’acronimo ‘S’ di ESG”, spiega Alfonso del Giu dice, professore ordinario di Finanza aziendale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore del Master in Finanza sostenibile di Altis. “Per le altre lettere abbiamo metriche più ma ture. La normativa è partita subito con la parte ambientale come primo rischio da modellare”, rimarca del Giudice,
tra i partecipanti del panel dedicato al fattore ‘S’ nella prima giornata dei la vori del Salone SRI, per la prima volta a Roma.
UNO SGUARDO AI FONDI
L’attenzione all’aspetto ‘sociale’ degli investimenti negli ultimi anni sembra essere stata messa in secon do piano rispetto soprattutto alle questioni ambientali. Eppure i dati mostrano un incremento di interesse nei confronti della componente ‘S’ all’interno dell’acronimo ESG.
Un’analisi di FundsPeople sui dati Morningstar Direct evidenzia un tota le di 162 fondi distribuiti in Italia clas sificati come tematici sociali (dati al 25 ottobre 2022), con un patrimonio me dio di oltre 761 milioni di euro. La pre valenza (106 strumenti) di questi vei coli appartiene alla categoria azionaria, seguono i fondi fixed income (27), poi i multiasset (18), gli alternativi (9) e in
fine i convertibili (due strumenti). Tra i primi dieci strumenti per patrimonio, ben sette appartengono a Pictet AM, uno è di Nordea AM, uno di Com gest e uno di Fidelity International. È interessante notare, negli anni, una progressiva crescita di prodotti con maggiore attenzione all’impatto socia le. Nel 2019, infatti, sono stati lanciati 14 strumenti, l’anno successivo 17 e nel 2021 ben ventuno. Per il momento sono solo quattro, invece, le strategie ‘S’ del 2022, ma è più che probabile che a fine anno le cifre possano essere superiori a quelle del 2021.
‘S’ PER GLI ISTITUZIONALI
Tra gli investitori più attenti alla so stenibilità vi sono storicamente gli istituzionali. “Stiamo iniziando a ma turare una consapevolezza adeguata degli strumenti che possano valo rizzare la ‘S’”, spiega Fabio Porcelli, presidente di Previdenza Coope
SONO 162 I FONDI
DISTRIBUITI IN ITALIA CLASSIFICATI COME TEMATICI SOCIALI, CON UN PATRIMONIO MEDIO DI OLTRE 761
rativa. “Abbiamo iniziato a chiedere una reportistica su gender equality, crescita sostenibile e rispetto dei la voratori e emissioni di carbonio: si tratta di un primo tentativo per sup portare la transizione. Ci siamo resi conto che non si può fare tutto subito: i fondi pensione italiani stanno ini ziando a strutturare adesso la propria esperienza su questo tema”, aggiun ge Porcelli ribadendo che il settore ha voluto “evitare l’effetto ‘vetrina’” ovvero il possibile rischio greenwa shing per “costruire le fondamenta” dell’individuazione di meccanismi che possano portare a una s”elezione mirata delle aziende con un’analisi preventiva dei valori ESG”.
Come Porcelli, anche Claudio Gra ziano, presidente del Fondo Pensione a Prestazione definita del gruppo In tesa Sanpaolo, sottolinea le “difficoltà di un’oggettivazione del fattore ‘S’. Abbiamo attuato un’esclusione delle aziende che lo sottovalutano. Per un portafoglio l’attenzione al posiziona mento ESG è rilevante e a lungo ter mine chi non ha sensibilità su questi aspetti porta le aziende in crisi. Ovvia mente è più facile sui comparti attivi”.
52 FUNDSPEOPLE I DICEMBRE TENDENZE SRI
Individuare la valorizzazione della componente ‘S’ all’interno dei fondi non è un processo semplice nemmeno per chi si occupa di ricerca e analisi per gli investitori istituzionali. Secondo Maria Lilli, senior ESG consultant di MSCI, le principali difficoltà riguarda no la raccolta dati, la schematizzazione del modello sociale e infine il rischio di politicizzazione della dimensione sociale. Come provare a rispondere all’esigenza di un’analisi trasparente? Lilli illustra il metodo MSCI: “Abbia mo identificato una serie di indicatori sostenibili e individuiamo un rischio qualora queste informazioni non fos sero rendicontate. Integriamo poi il nostro database con quello dell’as sociazione internazionale del lavoro (ILO), oppure con classifiche esterne. Infine inseriamo un prisma di materia lità alla nostra analisi, ovvero inseria mo gli indicatori di performance in un contesto settoriale e di società. Avere un sindacato interno all’azienda o corsi di formazione rivolti ai dipendenti, ad esempio, non fornisce automaticamen te un maggiore punteggio ‘S’”.
TRA CATTIVE E BUONE NOTIZIE
Si avvicina la fine dell’anno, momento in cui si è soliti fare il bilancio di come sono state le performance passate, ma anche di guardare alle prospettive future.
Purtroppo, nel 2022 sia le azioni sia le obbligazioni hanno registrato performance estremamente negative: a metà ottobre, il rendimento annuale di un portafoglio investito al 60% in azioni USA e al 40% in titoli di Stato americani era diminuito del 20%. Se in gran parte degli ultimi 25 anni detenere obbligazioni ha permesso di migliorare le performance dei portafogli, la combinazione di un’inflazione persistente ed elevata e dell’inasprimento delle politiche monetarie delle banche centrali ha portato a un’inversione di questa relazione. Tuttavia, proprio queste correzioni ampie e repentine ci permettono di avere un punto di partenza migliore se guardiamo al futuro. Le nostre stime basate sulle aspettative di rendimento delle diverse asset class nei prossimi cinque anni segnalano, infatti, come il contesto di investimento oggi sia più interessante rispetto a 12-15 mesi fa. Nel nostro scenario di base, nel prossimo quinquennio i rendimenti annui di un portafoglio globale 60/40 sono ora del 7,2% (contro il 3,3% di luglio 2021), mentre i rendimenti reali (corretti per l’inflazione) sono del 4,4%, contro l’1,2%. Si tratta delle migliori prospettive di rendimento almeno dal quarto trimestre del 2018.
TERESA GIOFFREDA Head of GWM client coverage Italy UBS AMInvestire nella lotta per la vita
Con 10 milioni di vittime nel 2020, il cancro si attesta tra le principali cause di morte. Dalle biotecnologie alla ricerca, dal settore farmaceutico a quello dell’intelligenza artificiale, sono moltissime le organizzazioni impegnate nella lotta al cancro e nel miglioramento della vita di chi ne è affetto.
Siate parte anche voi del progresso: investendo nel fondo Candriam Equities L Oncology Impact potete promuovere l’innovazione in ambito oncologico incrementando i vostri risparmi. Candriam dona inoltre il 10%* delle commissioni di gestione a favore degli istituti di ricerca contro il cancro. Investiamo nella lotta per la vita.
INVESTING FOR TOMORROW
* Importo massimo della donazione annuale. “Oncology Impact” è un comparto della SICAV “Candriam Equities L”, di diritto lussemburghese e gestito da Candriam Luxembourg. L’obiettivo del fondo è ottenere una cres cita del capitale investendo nelle azioni di società che operano nel campo dell’oncologia (studio, diagnosi, cura, ecc. del cancro), le cui sedi e/o attività principali sono pre senti in tutto il mondo. Consigliamo agli investitori desiderosi di comprendere adeguatamente il profilo di rischio del fondo di leggere attentamente il prospetto del fondo e la descrizione dei rischi sottostanti: rischio di perdita del capitale, rischio azionario, rischio valutario, rischio connesso ai derivati, rischio di concentrazione, rischio di liquidità, rischio dei paesi emergenti, rischio di fattori esterni e rischio di controparte. Il valore dell’investimento potrebbe diminuire a causa in primo luogo dell’esposizione del fondo ai rischi indicati nel prospetto del fondo e nel documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (Key Investor Information Document). Questo documento è fornito unicamente a scopo informativo, non costituisce un’offerta di acquisto né di vendita di strumenti finanziari, non rappresenta un consiglio di investimento né conferma alcuna transazione, salvo ove espressamente concordato. Candriam consiglia in ogni caso agli investitori di consultare, attraverso il sito web www.candriam.com, il documento in formativo chiave, il prospetto informativo e tutte le informazioni rilevanti prima di investire in uno dei nostri fondi, incluso il valore patrimoniale netto (“NAV”) dei fondi. Queste informazioni sono disponibili in inglese o nelle lingue nazionali per ciascun paese in cui la commercializzazione del fondo è approvata.
di Guy TaylorI GESTORI ALTERNATIVI STANNO VINCENDO LA BATTAGLIA DEL RICONOSCIMENTO DEL BRAND
Negli ultimi dieci anni le dimensioni dei private markets sono triplicate, sulla spinta del crescente interesse per le strategie alternative mostrato dagli investitori istituzionali durante il periodo prolungato di bassi tassi d’interesse.
Il rapporto “Private markets ral ly to new heights”, pubblicato quest’anno da McKinsey, rivela che nella prima metà del 2021 le masse gestite (AuM) sui mercati privati hanno segnato un nuovo mas simo a quota 9.800 miliardi di dolla ri. I patrimoni gestiti sono cresciuti per tutte le asset class e in particolare il private equity, che ha raggiunto 6.300 miliardi.
Come sottolineano gli autori del re port, negli ultimi dieci anni le dimen sioni dei private markets sono triplica te, sulla spinta del crescente interesse per le strategie alternative mostrato dagli investitori istituzionali durante il periodo prolungato di bassi tassi d’in teresse. E prevedono che la domanda di questi strumenti si mantenga viva ce o addirittura continui ad aumenta re, poiché altri investitori seguiranno l’esempio degli istituzionali, come ad esempio le compagnie assicurative e gli investitori retail. Quest’ultima catego ria rappresenta un bacino di patrimoni di oltre 50 mila miliardi di dollari, per cui le maggiori società di gestione alter
nativa si stanno già dotando di team di marketing dedicati pronti a dare batta glia per conquistare il mercato retail.
Se il private equity è stato il mo tore della crescita globale dei mercati privati, secondo il rapporto il priva te debt si distingue come asset class “sempreverde”, data l’accelerazione forte e continua segnata dalla raccol ta di capitali dal 2011 ad oggi, perfino durante la pandemia.
Le cose cambiano se guardiamo agli hedge funds. Dopo la perfor mance da record del 2021, le strategie hedge hanno risentito dei fattori geo politici e delle turbolenze dei mercati e da inizio 2022 registrano rendimen ti inferiori a quelli dell’anno scorso, stando a uno studio di Preqin.
Che l’obiettivo finale sia risveglia re l’interesse di nuove categorie di in vestitori, attirare talenti, evidenziare l’impatto positivo degli investimenti o comunicare una proposta di inve stimento in un anno difficile, i gesto ri alternativi cominciano a sfruttare l’enorme potenziale delle campagne integrate per arrivare ai loro destina
tari (nuovi o esistenti) e influenzarne i comportamenti. I risultati ottenuti quest’anno confermano la dinamica positiva di diverse società di gestione alternative, che si avviano a sfidare gli operatori più grandi e tradizionali nell’intento di conquistare quote di mercato e migliorare le strategie di co municazione per trasmettere proposi to, impatto e valori.
ALTERNATIVI ALLA RIBALTA
Nel nostro Alts Report 2022 abbiamo analizzato i risultati della comunica zione integrata di marketing nell’in dustria della gestione alternativa e abbiamo scoperto che l’interesse per i brand specializzati in investimenti alternativi è aumentato notevolmen te nel 2022. Negli ultimi 12 mesi il riconoscimento del marchio è miglio rato nel 74% dei casi: uno sviluppo in netto contrasto con l’andamento dei 100 asset manager più grandi del mondo, prevalentemente long-only, che ormai da quattro anni consecu tivi vedono calare il riconoscimento del brand. Gli operatori dei mercati
IL RINOSCIMENTO
DEL BRAND DELLE VENTI CASE DI FONDI DI PRIVATE EQUITY È PARI
A QUELLO DEI VENTI ASSET MANAGER PIÙ GRANDI
AL MONDO
privati hanno registrato i progressi più evidenti, su tutti TPG, Fortress Investment Group e CVC Capital Partners. In media il riconoscimento del marchio delle venti case di fondi di private equity incluse nel nostro studio è oggi simile a quello dei venti asset manager più grandi del mondo, nonostante l’enorme differenza a li vello di dimensioni.
La visibilità in termini di share of voice sugli earned media (i canali non controllati dall’azienda su cui si dif fonde pubblicità gratuita sotto forma di passaparola) può avere un impatto enorme sul riconoscimento del mar chio e sul grado di autorità di una so cietà. È infatti il parametro che influen za maggiormente il riconoscimento del marchio di un’azienda e spiega il 50% della varianza dei relativi livelli nella nostra analisi. Ma non bisogna dimen ticare che l’incremento della visibilità non è privo di rischi. Abbiamo analiz zato la share of voice rispetto al senti ment nei media e spesso è emersa una correlazione negativa tra questi due fattori: a una maggiore copertura
IL PODIO DEI BRAND PIÙ APPREZZATI TRA LE SOCIETÀ DI GESTIONE ALTERNATIVA
PUNTEGGIO MEDIO DEI BRAND
Il punteggio medio dei brand per diverse asset class, facendo una media tra l’indicatore di Percezione e Momentum di Marchio con le venti prime società del 2021: i punteggi medi di private equity e credito alternativo sono incrementati, mentre quelli degli hedge fund sono rimasti stabili.
Punteggio
Asset class
Hedge funds
Credito alternativo
Private equity Global 100 (Top 20)
I BRAND PIÙ FORTI
Le marche più forti negli ultimi 12 mesi, misurate attraverso il punteggio medio degli indicatori di Percezione e Momentum di Brand.
Punteggio
COMUNICATORI PIÙ INCISIVI
I comunicatori più incisivi negli ultimi 12 mesi, misurati attraverso il punteggio medio degli indicatori di Visibilità (Share of Voice) e Sentiment.
Società Società
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Fonte: Alts Report 2022 Peregrine Communications.
TRE DATI IMPORTANTI
Meno della metà delle società sono presenti nelle tre principali piattaforme social, un modo per assicurarsi un posto nella prima pagina dei risultati delle ricerche in Google.
Solo la metà dei gestoti ha un proprio sito web (con un punteggio di 6/10 o superiore), una parte cruciale dell’infrastruttura digitale.
Tre su quattro brand hanno visto un incremento del loro riconoscimento nel tempo, in netta controtendenza rispetto ai gestori tradizionali.
tipiattaforma per arrivare ai loro de stinatari e, soprattutto quando non sono possibili gli incontri in presenza, tengono alto l’interesse degli investi tori mediante contenuti proposti in formati innovativi, come video, po dcast, webinar e animazioni, mentre fanno sempre meno ricorso ai com menti degli esperti. In questa catego ria spiccano alcuni dei nomi più cono sciuti dell’industria alternativa, come Blackstone, Citadel, Brookfield, KKR e Oaktree Capital.
COGLIERE LE OPPORTUNITÀ
mediatica di un’impresa tende a cor rispondere anche una probabilità più alta che peggiori il giudizio degli utenti nei suoi confronti.
Se un’azienda vuole aumentare la sua visibilità per potenziare il ricono scimento del marchio, è essenziale che adotti un approccio graduale e calco lato per incrementare la sua presenza mediatica. Perché una simile “offen siva controllata” abbia successo, tutti i portavoce della società devono essere allineati con il posizionamento deside rato e con i messaggi chiave da trasmet tere prima di qualsiasi interazione con i media, oltre a valutare l’idoneità di ogni opportunità di esposizione.
Ma la quantità non è tutto, anzi. Il modo più efficace per differenziarsi o comunicare la narrativa aziendale è attraverso una presenza mediatica dell’impresa e dei suoi leader più ridot ta, ma di più grande effetto. Mediante una strategia di questo tipo, le società
di gestione possono dare un taglio più chiaro e di maggiore impatto alla co municazione relativa alle loro capacità, ottenendo così un vantaggio competi tivo rispetto alla concorrenza.
I gestori alternativi restano indietro sul fronte della comunicazione digitale
Il nostro Alts Report 2022 con ferma che, come nel 2021, le società di gestione alternativa sono ancora indietro sul fronte della comunica zione digitale: appena il 40% utilizza LinkedIn, Twitter e YouTube, che sono gli strumenti principali per as sicurarsi un posto nella prima pagina di risultati delle ricerche in Google. Inoltre, solo la metà delle case (49%) ha un sito Internet adeguato, un altro elemento essenziale per migliorare la user experience degli investitori come dei potenziali collaboratori.
I social network in particolare sono un’area in cui i gestori più all’avan guardia attuano un approccio mul
In termini di comunicazione inte grata di marketing, Blackstone si riconferma la numero uno in base a dieci parametri diversi, tra cui il ri conoscimento del marchio, la share of voice, il sentiment nei media e i social network. La capacità dell’azienda di dispiegare la sua potenza di fuoco su tutti i canali di marketing e comu nicazione ha superato ampiamente quella dei competitor nel 2021, ma il divario si sta riducendo e società come Millennium Management (se conda classificata) e Apollo Global Management (in terza posizione) hanno migliorato notevolmente le loro capacità negli ultimi 12 mesi.
A livello di settore, è incoraggian te vedere che la gestione alternativa suscita grande interesse nell’attuale contesto macroeconomico. Ma più in generale l’industria degli investimen ti alternativi deve sfruttare appieno questa occasione per sviluppare il ri conoscimento del marchio mediante campagne originali che riescano a co municare l’identità esclusiva di ogni società e a distinguerla dalle masse in un contesto competitivo difficile.
Fonte: Alts Report 2022 Peregrine Communications.ASSET ALLOCATION E PICKING FONDAMENTALI PER INVESTIRE NEI PAESI EMERGENTI
L’osservatorio sul risparmio gestito mette in evidenza un insieme variegato, con tutte le opportunità che questo comporta: oltre alla diversità emerge il peso preponderante dell’area Asia Pacifico, sia come prodotti presenti sul mercato che come categorie.
L’evento FundsPeople On Stage “Mercati emergen ti: sfide e nuovi scenari”, lo scorso novembre, è sta ta un’ottima occasione per affrontare dal punto di vista statistico un mondo che solo superficialmente può essere considerato in blocco. L’a
nalisi realizzata seguendo i format di un osservatorio ha dato modo infatti di mettere in evidenza, da diversi pun ti di vista, come si tratti di un insieme alquanto variegato con tutte le oppor tunità che questo comporta.Tecnica mente il punto di partenza è stata la definizione di un universo di riferi
mento finito, l’insieme dei prodotti venduti in Italia, dal quale sono stati selezionati tutti quelli con una focaliz zazione geografica su uno o più Paesi/ aree riconducibili appunto ai Paesi Emergenti. Sono quasi 3.000 le classi di questo genere distribuite tra asset azionari, obbligazionari e diversi
RENDIMENTO DEGLI INDICI
Dal 31/10/2019 al 31/10/2022.
FIDA FFI Az Singapore
FIDA FFI Az Thailandia
FIDA FFI Az Taiwan
FIDA FFI Az Asia Pac (Mer Em)
FIDA FFI Az Cina
FIDA FFI Az Corea
FIDA FFI Az Hong Kong
FIDA FFI Az India
FIDA FFI Az Indonesia
6,86% -10,16% 23,95% -0,16% -20,74% 13,11% -18,69% 39,83% 11,34% 7,76%
Fonte: FIDA.
ANDAMENTO DEGLI INDICI
Dal 01/11/2019 al 31/10/2022.
FIDA FFI Az Malesia 50% 25% 0% -25% -50% -75%
FIDA FFI Az GI (Mer Em e SV) Large e Mid FIDA FFI Az Asia Pac (Mer Em) FIDA FFI Az America Latina Large e Mid FIDA FFI Az Az Europa (Mer Em) FIDA FFI Az Africa e Medio Oriente
-25 -20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 JAN’20 MAY’20 SEP’20 JAN’21 MAY’21 SEP’21 JAN’22 MAY’22 SEP’22
Fonte: FIDA.
LE STATISTICHE DI LUNGO PERIODO CONFERMANO L’ANDAMENTO DISCORDE
OPPORTUNITÀ IN QUESTA FASE DI MERCATO
ficati con 25 esposizioni valutarie di verse, 26 specializzazioni geografiche e otto settoriali. Oltre alla varietà il se condo elemento che emerge dall’analisi della struttura dell’offerta è il peso pre ponderante dell’area Asia Pacifico, sia come numero di prodotti presenti sul mercato che come articolazione defini bili in categorie omogenee. Il peso eco nomico e l’estensione dell’area in senso lato giustificano questa distribuzione anche per l’articolazione che presenta al suo interno analoga a quella rilevata a livello generale tra le macro aree.
ANALISI DEI RENDIMENTI
L’analisi dei rendimenti mostra e dimostra proprio queste caratte ristiche, sia a livello globale che in particolare in Asia Pacifico. L’os servatorio include il confronto tra i rendimenti a breve-medio (un anno), e medio-lungo (tre anni) degli indici FFI (FIDA Fund Index) rappresen tativi delle aree geografiche principa li (Asia pacifico, Europa Emergenti, Africa e Medio Oriente, America Latina) nonché dei Paesi asiatici più rilevanti dal punto di vista delle poli tiche di investimento dei fondi (gra fico a pag.59). In entrambi i casi i ren dimenti storici risultano distribuiti in un range piuttosto ampio a prescindere dall’orizzonte temporale scelto. Feno meno che si presenta tra gli obbligazio nari e soprattutto tra gli azionari.
Un ulteriore elemento di interesse risulta poi dall’analisi dei grafici lineari che mostrano l’andamento degli indici nella loro evoluzione storica (grafico pag. 59). In questo caso alle differenze
60 FUNDSPEOPLE I DICEMBRE TENDENZE EMERGENTI
Le statistiche di lungo periodo, cal colate su un periodo di dieci anni, con fermano ulteriormente questa caratte ristica. Prendendo in considerazione le 20 categorie emergenti più rilevanti sia la volatilità che il rendimento mo strano, anche i questo caso, un’ampia variabilità. I livelli di correlazione infi ne, valutati nell’ultimo anno, risultano spesso contenuti e talvolta debolmente negativi a dimostrazione di andamenti talvolta divergenti o comunque livelli di relazione contenuti.
Spingendo infine l’analisi ancora più nel dettaglio delle singole catego rie e confrontando i fondi che ne fanno parte si scopre come anche questi ul timi abbiano caratteristiche di rischio rendimenti meno omogenee di quanto ci si potrebbe aspettare. La difficoltà di selezione, il costo delle strutture non ché mercati a volte meno evoluti giu stificano probabilmente i costi tenden zialmente più elevati di questi prodotti rispetto al resto dell’universo.
Quanto è emerso illustra chiaramen te come l’attività di selezione ai vari livelli di asset allocation, macro aree e Paesi, così come nella fase di picking dei prodotti siano di fondamentale impor tanza nel processo di investimento nei Paesi Emergenti capaci di determinare una quota rilevante di rischio e rendi mento di portafoglio.
Sebbene il contesto economico globale non sia incoraggiante, la correzione delle valutazioni a cui abbiamo già assistito è tipica delle fasi di mercato orso e le valutazioni appaiono ora corrette e sempre più interessanti in un’ottica di lungo periodo, soprattutto al di fuori degli Stati Uniti. In termini di opportunità, è probabile che il settore tecnologico continui a rimanere volatile, anche se il grosso della correzione è ormai alle spalle. Più in generale, riteniamo che i titoli growth siano ancora valutati in modo relativamente costoso, soprattutto alla luce dei rendimenti obbligazionari prevalenti, pertanto una modesta inclinazione del portafoglio verso i titoli value è appropriata in questa fase. Tra le aree che pensiamo possano offrire buone opportunità value nel prossimo anno figurano Giappone, Regno Unito e titoli finanziari. Tuttavia, preferiamo rimanere cauti nell’aumentare l’esposizione alle società più cicliche, a meno di non trovare opportunità su nomi irresistibili e ipervenduti. Il 2022 si è rivelato un anno relativamente tranquillo in termini di attività a livello societario, ma ci aspettiamo che nel corso del prossimo anno si presentino maggiori opportunità. Nel complesso, nell’attuale contesto, riteniamo prudente gestire il rischio in modo rigoroso, concentrandoci sull’individuazione di opportunità di investimento specifiche.
JEREMY PODGER gestore FF World Fund di Fidelity InternationalPRIIPS E OBBLIGHI INFORMATIVI, COSA CAMBIA PER OICVM E INVESTITORI
DAL 1° GENNAIO
La proroga che consentiva all’ideatore del PRIIPs di usare documenti diversi dal KID cesserà di produrre effetti il 31 dicembre 2022. A quella data scatta l’obbligo per gli OICVM, in sede di messa a disposizione dei PRIIPs, di redigere un nuovo KID per gli investitori al dettaglio.
È
tempo di adeguamenti per OICVM e fondi diversi offerti da una società di ge stione o di investimento. L’estensione della proroga disposta dal Regolamento delegato (UE) n. 975/2022, che ha consentito a tali operatori di continuare a redigere documenti semplificati diversi dal KID in sede di messa a disposizione dei PRI IPs agli investitori al dettaglio, termi nerà il 31 dicembre 2022. A partire dal 1° gennaio 2023, dunque, essi dovranno essere compliant rispetto al framework normativo generale in tema di obblighi informativi per i prodotti di investimen to e assicurativi preassemblati destinati agli investitori al dettaglio (PRIIPs), al fine di evitare di incorrere nelle sanzioni previste dalla normativa nazionale.
Per armonizzare le normative na zionali e fornire adeguata tutela sulle modalità di diffusione dei prodotti di investimento e assicurativi preassem blati destinati agli investitori al det taglio (PRIIPs), il legislatore europeo ha introdotto in materia una discipli na organica attraverso il Regolamen to (UE) n. 1286/2014. La novità di maggior rilievo risiede nell’obbligo di redazione e diffusione del Key In formation Document (KID), ossia un documento nel quale vanno indicate a beneficio dell’investitore le informa zioni chiave del PRIIP, tra cui tipo logia, caratteristiche, costi, potenziale rendimento, identità e dati dell’ideato re, nonché l’autorità di vigilanza a cui il prodotto è sottoposto. Destinatari della normativa europea sono sia gli ideatori dei PRIIP, sui quali incom be l’obbligo di redazione e diffusione del KID, sia i distributori (compagnie
assicurative, istituti bancari, società di investimento, ecc.), che sono tenuti a consegnare il KID all’investitore e a fornire a quest’ultimo la consulenza del caso, volta a colmare l’eventua le gap informativo. Con il DLgs n. 224/2016 l’Italia ha recepito la disci plina europea in materia di PRIIPs, oltre a designare la Consob e l’IVASS quali autorità competenti per la vigi lanza sul rispetto della normativa; è stato inoltre previsto l’obbligo in capo all’ideatore del PRIIP di notificare il KID alle citate autorità competenti prima dell’immissione sul mercato del prodotto. Il Regolamento delega to (UE) n. 653/2017 ha poi fornito la disciplina di dettaglio circa le modali tà di presentazione e compilazione del KID, indicando in particolare i criteri da considerare per il calcolo dei rischi, del rendimento e dei costi del PRIIP.
Per effetto della proroga disposta dal Regolamento delegato (UE) n. 975/2022 pubblicato lo scorso giu gno, fino al 31 dicembre 2022 il sud detto obbligo di redigere e diffondere il KID a norma del regolamento (UE) 1286/2014 non si applica ai PRIIP di cui almeno una delle opzioni di investi mento sottostante sia un OICVM o un fondo diverso offerto da una società di gestione o di investimento di cui all’art. 32 del Regolamento UE n. 1286/2014. In tali ipotesi, infatti, per fornire all’in vestitore al dettaglio adeguata informa zione in fase precontrattuale, l’ideatore del PRIIP può utilizzare un documento diverso dal KID e redatto secondo le in dicazioni di cui agli articoli 78 a 81 della Direttiva 2009/65/CE, che impone re quisiti meno stringenti soprattutto con riguardo alla metodologia da considera
re per la computazione degli indicatori di rischio e di performance del prodot to. Ciò ha consentito e consente tuttora a OICVM e ai suddetti fondi diversi di beneficiare di una disciplina semplifi cata, evitando di affrontare appesanti menti e complessità proprie del KID.
LE NOVITÀ
La semplificazione brevemente de scritta sopra deriva tuttavia da un re gime che era stato previsto sin dall’o rigine come transitorio dal legislatore europeo. Quali saranno dunque gli effetti della cessazione della proroga per operatori di settore e investitori? Si verificherà all’evidenza una espan sione dell’ambito di applicazione de gli obblighi generalmente previsti in tema di PRIIPs dalla normativa di settore. Ciò significa che, salvo even tuali proroghe ulteriori, a partire dal 1° gennaio 2023 anche gli ideatori di PRIIPs che rientrano nella categoria di cui all’art. 32 del Regolamento UE
n. 1286/2014 saranno tenuti ad ade guarsi alla normativa generalmente prevista in materia, e dunque e a for nire in fase precontrattuale il KID agli investitori al dettaglio.
Gli OICVM e i predetti fondi di versi dovranno, tra l’altro, redigere e diffondere il KID, nonché notifi carlo alle autorità competenti (i.e. Consob o IVASS) prima di immet tere sul mercato i PRIIPs (ovvero obbligazioni convertibili, strumenti finanziari derivati, depositi struttu rati, prodotti emessi da società vei colo, polizze unit-linked, ecc.). In particolare, per assolvere appieno alla sua funzione di corretta rappre sentazione delle caratteristiche del prodotto proposto, il testo del KID dovrà essere breve, conciso e redatto con linguaggio non tecnico, in modo tale da garantire all’investitore retail un elevato grado di comprensibilità anche ai fini dell’eventuale confronto con altre opportunità di investimen to; tale documento dovrà inoltre con sentire all’investitore di comprendere tutte le caratteristiche principali dello strumento finanziario offerto senza che sia necessario ricorrere alla con sultazione di ulteriore documentazio ne legale. Data la sua natura di docu mento precontrattuale, il KID dovrà naturalmente essere reso disponibile per l’investitore prima della vendita del PRIIP. Gli operatori del settore in parola dovranno dunque adeguar si tempestivamente alle indicazioni normative che diverranno vincolanti a partire dal 2023, al fine di evitare di incorrere nelle sanzioni (pecuniarie e non) previste dalle legislazioni nazio nali in cui essi operano.
DEI 20
MAGGIORI ETF CON IL MIGLIOR RATING ESG IN EUROPA, QUATTRO SONO
I quattro fondi passivi rappresentano il 20% del totale dei prodotti di investimento selezionati: una percentuale significativa se pensiamo che nel 2021 la categoria di fondi in questione era del tutto assente dalla classifica.
La volatilità e i ribassi dei mercati, che hanno segnato questo 2022, non sembrano pesare sull’industria europea del risparmio gestito, se guar diamo solo al segmento degli ETF. A fine 2021 la gestione passiva in Europa ha segnato un nuovo record di raccolta netta, che tocca quota 161 miliardi di euro. Il che significa come quest’anno stia reggendo bene agli scossoni del mercato. Secondo un’analisi di Mor ningstar, nei primi cinque mesi del 2022 gli ETF europei avevano già to talizzato flussi netti per 82,7 miliardi di euro, mentre i prodotti a gestione attiva avevano subito deflussi netti pari a 55,7 miliardi. I fondi passivi guadagnano terreno nel Vecchio Continente, dove detengono già una quota di mercato di oltre il 23 per cento. Tuttavia, solo il 15% delle sottoscrizioni su base netta confluisce in prodotti classificati come articolo 8, secondo il regolamento eu ropeo relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi fi nanziari (SFDR). E appena l’8,3% in prodotti articolo 9. Queste percentuali vanno viste nel giusto contesto: i dati
Morningstar, infatti, evidenziano una dinamica di crescita positiva. Questo è particolarmente vero per i fondi artico lo 9, che a fine maggio registravano un incremento del 4,17 per cento, mentre le strategie articolo 8 mostravano una tendenza relativamente piatta (-0,36%) su base annuale.
In questo contesto, in FundsPeople abbiamo analizzato i venti maggiori ETF con il miglior rating ESG in Eu ropa. Ben quattro, come abbiamo già detto, sono articolo 9. Si tratta dei tre fondi di Amundi ETF e di un prodotto di BNP Paribas AM (vedi tavola a pa gina 66). Possono sembrare pochi, ma guardando al passato si comprende l’en tità dei progressi compiuti fino ad oggi. Rispetto all’anno scorso gli ETF hanno fatto passi da gigante: nel 2021 nessun fondo articolo 9 era entrato in classifica, mentre nel 2022 questi prodotti rappre sentano ben il 20% del totale.
La parte del leone di questa gradua toria la fanno le dodici strategie arti colo 8, pari al 60% del totale. Un anno fa questi fondi costituivano il 90% del campione, una percentuale superio re a quella attuale, proprio a causa
LA PARTE
DEL LEONE
LA FANNO LE DODICI STRATEGIE ARTICOLO 8, PARI AL 60 PER CENTO DEL TOTALE
I 20 MAGGIORI ETF EUROPEI CON IL MIGLIOR RATING ESG
iShares MSCI USA SRI UCITS ETF 8.425 Azionari USA Large Cap Blend iShares Articolo 8 18,92
SPDR® Bloomberg SASB U.S. Corporate ESG UCITS ETF 6.311 Obbligazionari USA State Street Articolo 8 20,61
iShares MSCI World SRI UCITS ETF 5.701 Azionari Globali Large Cap iShares Articolo 8 18,75
Xtrackers MSCI USA ESG UCITS ETF 4.813 Azionari USA Large Cap Blend DWS Xtrackers Articolo 8 18,96
iShares Expanded Tech Software Sector ETF 4.688 Azionari settore tecnologico iShares *N. D. 16,45
Amundi Index Solutions Amundi MSCI USA SRI PAB 4.252 Azionari USA Large Cap Blend Amundi ETF Articolo 9 18,68 UBS (Lux) Fund Solutions MSCI World Socially Resp. UCITS ETF 3.569 Azionari Globali Large Cap UBS Articolo 8 18,37
iShares MSCI Europe SRI UCITS ETF 3.503 Azionari Europa Large Cap iShares Articolo 8 17,23
iShares MSCI Taiwan ETF 3.025 Azionari Grande Cina iShares *N. D. 19,16
Amundi Index Solutions Amundi Index MSCI World SRI PAB 2.988 Azionari Globali Large Cap Amundi ETF Articolo 9 18,65
BNP Paribas Easy MSCI USA SRI S-Series PAB 5% Capped 2.878 Azionari USA Large Cap Blend BNP Paribas Articolo 9 18,59
Amundi Index Solutions Amundi MSCI Europe SRI PAB 2.800 Azionari Europa Large Cap Amundi ETF Articolo 9 17,23
iShares V PLC iShares S&P 500 Information Tech. Sector UCITS ETF 2.795 Azionari settore tecnologico iShares *N. D. 15,84
UBS (Irl) ETF plc MSCI ACWI Socially Responsible UCITS ETF 2.643 Azionari Globali Large Cap UBS Articolo 8 18,65
UBS (Lux) Fund Solutions Sust. Develop. Bank Bonds UCITS ETF 1.806 Obbligazionari USA UBS Articolo 8 8,73
UBS (Lux) Fund Solutions MSCI EMU Socially Responsible UCITS ETF 1.776 Azionari Europa Large Cap UBS Articolo 8 16,38
UBS (Lux) Fund Solutions MSCI USA Socially Responsible UCITS ETF 1.748 Azionari USA Large Cap Blend UBS Articolo 8 18,15
CS Index Fund (IE) ETF ICAV CSIF (IE) MSCI USA ESG Leaders Blue UCITS ETF 1.724 Azionari USA Large Cap Blend Credit Suisse Articolo 8 19,27
Xtrackers MSCI World Information Technology UCITS ETF 1.631 Azionari settore tecnologico DWS Xtrackers *N. D. 15,99
Xtrackers MSCI Japan ESG UCITS ETF 1.588 Azionari Giappone DWS Xtrackers Articolo 8 21,65
Fonte: Morningstar.
Nota: siamo partiti dall’insieme degli ETF con cinque globi Morningstar commercializzati in tutta Europa. Tra questi abbiamo selezionato i fondi che presentano un elevato rating di sostenibilità Morningstar rispetto alla media della categoria di appartenenza, filtrando al loro interno i 20 prodotti con maggior patrimonio in euro a fine settembre 2022. I dati relativi al rating storico di sostenibilità Morningstar sono a fine agosto ed esprimono la media ponderata a 12 mesi dei rating di sostenibilità disponibili per i portafogli Morningstar. I rating storici non ricevono la stessa ponderazione: ai portafogli più recenti viene attribuito un peso maggio re rispetto a quelli di più lunga data per aiutare gli investitori ad analizzare le posizioni attuali. *N. D.: non disponibile.
dell’assenza di prodotti articolo 9. Non abbiamo informazioni riguardo ai pro dotti che occupano le quattro posizioni restanti della classifica.
VINCE L’AZIONARIO
Se analizziamo le asset class in cui in vestono queste gestioni passive, pre domina l’azionario: diciotto dei venti maggiori ETF europei con il miglior rating ESG replicano indici azionari.
In questo caso, sei si basano sui mer cati statunitensi, quattro sulle borse globali e tre sui listini europei. Non mancano neanche i prodotti specia lizzati in mercati di nicchia: un fondo di DWS Xtrackers replica l’MSCI Ja pan, mentre una strategia di iShares, new entry nella graduatoria, replica l’MSCI Taiwan. Il ranking compren de anche prodotti tematici: tre dei cinque ETF inclusi per la prima volta
NOME DEL PRODOTTO PATRIMONIO CATEGORIA GLOBALE SOCIETÀ SFDR SCORE STORICO DI SOSTENIBILITÀ MORNINGSTARnella classifica globale sono incentrati sulla tecnologia, due di iShares e uno di DWS Xtrackers.
Una novità rispetto all’analisi pre cedente è che quest’anno due stru menti replicano indici obbligazionari. All’SPDR® Bloomberg SASB U.S. Corp ESG, già classificato l’anno scorso, si aggiunge per la prima vol ta l’UBS (Lux) Fund Solutions Su stainable Development Bank Bonds UCITS ETF. Il primo, di State Street Global Advisor (SSGA), è composto da corporate bond statunitensi e il se condo, di UBS ETF, replica un indice di obbligazioni di istituti finanziari internazionali create con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo economico.
In termini di masse gestite, l’iShares MSCI USA SRI ETF si riconferma al primo posto con un patrimonio di 8,4 miliardi di euro. Il fondo obbligazio nario di SSGA mantiene la seconda posizione con 6,3 miliardi di euro. Il terzo posto va invece all’iShares MSCI World SRI ETF ch,e con masse gestite pari a 5,7 miliardi, ha scalzato dal po dio l’iShares MSCI Europe SRI ETF. Quest’ultimo è sceso in ottava posizio ne rispetto al 2021 e ha perso quasi un miliardo di patrimonio, attestandosi a 3,5 miliardi. Stiamo comunque parlan do di fondi di entità considerevole, con patrimoni superiori al miliardo. Nel complesso, questi venti fondi passivi sostenibili gestiscono masse di poco più di 68,6 miliardi, per una media di 3,4 miliardi. Cifre che superano quelle dello scorso esercizio, quando i patri moni in gestione erano pari a 59 miliar di di euro per una media di 2,9 miliardi.
A livello di società di gestione, iSha res è quella che vede in classifica il maggior numero di prodotti (sei), seguita da UBS ETF con cinque e da Amundi ETF e DWS Xtrackers con tre ciascuna.
In termini di masse complessive gestite per società, iShares si colloca in prima posizione con un patrimonio totale di oltre 28,1 miliardi di euro, seguita da UBS ETF con poco più di 11,5 miliardi e da Amundi ETF con oltre 10 miliardi. Le prime tre posi zioni sono invariate rispetto all’analisi precedente, ma di queste UBS ETF è l’unica società ad aver subito deflus si su base netta nell’ultimo anno (per circa 2,5 miliardi). A livello aggrega to i prodotti passivi che fanno capo a queste tre case rappresentano il 72,3% del totale delle masse gestite.
Infine, in base al rating storico di sostenibilità Morningstar (che risulta più basso per i portafogli meno esposti a rischi ESG), il fondo della graduato ria con il miglior punteggio ESG è una new entry, l’UBS (Lux) Fund Solutions Sustainable Development Bank Bonds UCITS ETF, che ottiene un rating di 8,73. Un punteggio davvero contenuto rispetto alle altre strategie, dato che il secondo classificato è l’iShares V PLC iShares S&P 500 Information Tecnology Sector UCITS ETF, con 15,84 punti. La terza posizione è occupata da un prodot to di DWS Xtrackers, l’Xtrackers MSCI World Information Technology UCI TS ETF, con un punteggio di 15,99. Per questi ultimi due fondi non disponiamo ancora di informazioni sulla classifica zione come articolo 8 o 9.
Evitare comportamenti impulsivi in questa fase ribassista è il consiglio che Peter De Coensel si sente di dare agli investitori. L’esperto, CEO di DPAM ormai da un anno, ribadisce poi l’importanza per la società di mantenere un approccio attivo alla gestione, di non abbandonare le proprie convinzioni, soprattutto in momenti di forte incertezza, e adottare un’ottica di lungo periodo. Il tutto con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla digitalizzazione.
CEO, DPAMINTEGRAZIONE SOSTENIBILE
“Le analisi ambientali e sociali devono essere messe sullo stesso piano di quelle finanziarie. Le informazioni di cui ci avvaliamo provengono da aziende, governi e fornitori di dati esterni, che combiniamo con la nostra ricerca interna”
el 2022 si è aperto un mondo nuovo per i mercati finanziari. Il settore della gestio ne patrimoniale si è trovata, e tuttora si trova, ad affrontare un’inflazione legata all’economia reale.
“I mercati azionari, i mercati del credito e, con un po’ di ritardo, quelli del private equity sono tutti stati fortemente impattati dall’aumento dei tassi di interes se. I ricavi della gestione patrimoniale, dipendono dalle masse gestite, su cui in questo contesto è difficile avere controllo”, spiega Peter De Coensel, CEO di DPAM.
Infatti, con la riduzione del valore degli asset e con l’aumento dei costi, il margine si è notevolmente ridotto e, secondo l’esperto, è difficile prevedere quando que sto fenomeno si arresterà. “Tuttavia, essere circondato da professionisti di qualità, nei nostri uffici in Europa e in Asia, mi ha permesso di vivere con serenità questo primo anno come CEO di DPAM. Sono fiducioso nella nostra capacità di essere resilienti”, ammette.
ATTIVI E SOSTENIBILI
Come ampiamente noto, sono numerose le tensioni pre senti ormai da mesi sul mercato, provocate per la maggior parte dall’alta volatilità. Nonostante questo, secondo il CEO è importante per gli investitori cercare di evitare comportamenti impulsivi in questa fase ribassista. “Ten tare di recuperare le perdite con soluzioni rischiose a breve termine può essere una ricetta per il disastro. La coerenza dei nostri processi di investimento è fondamentale e la per formance non si misura in un solo anno solare. È essenziale ampliare gli orizzonti d’investimento concentrandosi sui rendimenti attesi nei prossimi cinque-sette anni”, precisa.
Di conseguenza, l’aumento dell’incertezza ha spinto gli investitori verso potenziali rifugi sicuri e soluzioni passive. Eppure il professionista rimane convinto che il valore della gestione attiva non debba essere sottovaluta to. “Essere in grado di individuare e selezionare le azioni, il credito o i titoli di Stato più adeguati può fare la dif ferenza. Le tendenze sono chiaramente visibili nel 2022. Durante le prossime fasi di consolidamento e la succes siva ripresa, un approccio attivo alla gestione, può costi tuire un enorme valore aggiunto”, commenta il CEO. Il
mantra di DPAM rimane un approccio “bottom-up”, partendo da una riflessione di fondo della gestione. “Sulla base di una forte convinzione, combiniamo la gestione at tiva con l’analisi fondamentale e i criteri ESG per ottenere una performance corretta per il rischio di qualità nell’arco di un ciclo d’investimento”, ricorda.
È importante dunque avere delle capacità di interpreta zione qualitativa e di dialogo con le società per un lungo pe riodo. “Le analisi ambientali e sociali devono essere messe sullo stesso piano di quelle finanziarie. Le informazioni di cui ci avvaliamo provengono da aziende, governi e forni tori di dati esterni, che combiniamo con la nostra ricerca interna poiché, spesso, i rating delle agenzie si sono rivela ti insufficienti”, sottolinea. “Riteniamo che questa sia una solida base per la costruzione di un portafoglio, indipen dentemente dalle circostanze di mercato”.
All’orizzonte, nonostante gli sforzi delle banche centra li si staglia la possibilità, piuttosto concreta, di una reces sione delle economie dovuta a un inasprimento delle con dizioni finanziarie che non si vedeva da 40 anni. “Si noti che l’inflazione è molto frammentata in Europa: 6% in Francia, 10% in Germania, 17% in Olanda, il che richiederà un’in telligente armonizzazione delle politiche europee. Negli Stati Uniti i tassi ipotecari hanno già raggiunto il 7,25%, il che si ripercuoterà sul mercato del lavoro e avrà un effetto deflazionistico già nel 2023”, precisa l’esperto.
Guardando al contesto, secondo il CEO, i tassi di policy non supereranno il 5% negli Stati Uniti e il 4% in Europa perché gli effetti negativi sarebbero troppo grandi. Quin di, le banche centrali resteranno aggressive per combattere l’inflazione, ma entro certi limiti. “Tassi compresi tra il 2,75 e il 3% in Europa non comprometterebbero in alcun modo l’unione monetaria. Inoltre, le emissioni della zona euro aumenteranno, sia per finanziare la decarbonizzazio ne che la crescita digitale. Sono fiducioso”, prevede.
Da 25 anni a questa parte, per la prima volta, il mer cato obbligazionario è diventato interessante in termini di valutazioni. In questo contesto DPAM ha sottopesato l’azionario per aumentare l’esposizione all’obbligazio nario, prediligendo la componente investment grade. Il 2022, in sintesi, è stato un anno in cui quasi tutte le asset class hanno registrato rendimenti negativi, con un crollo
simultaneo di azioni e obbligazioni. Il ché ha comportato anche dei deflussi importanti. “Quando gli investitori de cideranno di reinvestire, come spesso accade, lo faranno simultaneamente e c’è la possibilità che tutte le classi di attività ne beneficeranno”, spiega.
La sensazione del CEO è che il 2023 possa rivelarsi un anno molto buono e offrire ottime opportunità agli investitori che hanno mantenuto i nervi saldi. “Rimane la difficoltà del market timing: entrare ora? Entrare dopo? Bisogna avere il co raggio di impegnarsi e di sbagliare per sei mesi o un anno; que sta è una delle caratteristiche di un gestore attivo”, ribadisce.
UNO SGUARDO AL FUTURO
Un altro elemento fondamentale per comprendere in che direzione andrà il futuro è la centralità della digitalizzazio ne. “Uno dei miei obiettivi principali quest’anno è stato (e continua a essere) l’integrazione delle nostre soluzioni
NEL CORSO DEGLI ANNI LA SOCIETÀ HA AMPLIATO LA PROPRIA QUOTA DI MERCATO, ANCHE IN ITALIA. NEL 2022 SI È ESPANSA IN ASIA CON UNA NUOVA SEDE A HONG KONG
digitali per la nostra clientela, grazie alle quali è possibile semplificare ulteriormente i nostri processi interni, con il risultato di offrire un servizio di eccellenza”, spiega.
Da gennaio, la società ha affrontato un enorme rias sestamento del mercato. “Nel corso degli anni, abbiamo costantemente ampliato la nostra quota di mercato, anche in Italia, e aumentato la fedeltà dei nostri clienti. Continue remo quindi a servire i nostri clienti italiani ed europei con soluzioni d’investimento solide, supportate da un’organiz zazione agile e orientata al digitale”, sottolinea.
Non solo, nel corso del 2022 la società si è anche espansa verso oriente, aprendo una sede in Asia, grazie a una joint venture a Hong Kong con il partner OFI Asset Manage ment. “L’obiettivo è arricchire la nostra ricerca globale coprendo al meglio anche il mercato asiatico locale. Non escludiamo una futura espansione verso ovest nel breve e medio termine”, conclude De Coensel.
DRIVER DI PERFORMANCE
“Nel corso degli anni (e soprattutto nell’ultimo), i driver principali di performance sono state più le scelte di asset allocation e l’aggiustamento dell’esposizione tramite derivati sia azionari sia obbligazionari”
LA GESTIONE ATTIVA SI VEDE “NEI MOMENTI ESTREMI”
L’AZ Allocation Balanced FoF ha ottenuto Rating FundsPeople 2022. Ha masse in gestione per quasi 1,4 miliardi e gestisce attivamente l’allocazione con approccio top down.
ttraversare le crisi finanziarie adattandosi ai mutati contesti con un approccio con vintamente dinamico. È la strategia messa in atto dall’AZ Allocation Balanced FoF, fondo di Azimut che ha ottenuto Rating FundsPeople 2022. “Il fondo è stato lanciato ‘con un timing perfetto’ a marzo 2008”, ricorda Claudio Basso, CIO di Azimut Investment e gestore del fondo, sotto lineando come, fin dalle origini, la costruzione del pro dotto si sia adattata alle mutevoli condizioni del mercato. Tanto che il comparto, un fondo di fondi che gestisce attivamente l’allocazione utilizzando un approccio top down, ha oggi masse in gestione per quasi 1,4 miliardi di euro con un rendimento nettamente superiore alla media di mercato (a fine ottobre oltre il 30% YTD vs l’indice Fideuram). “Nel tempo – afferma Basso - il processo di investimento è rimasto invariato mentre è cambiata l’as set allocation sottostante”. E questo si è rivelato tanto più corretto quanto più “a partire dal 2008 abbiamo vissuto la più grande crisi finanziaria degli ultimi decenni, tassi a zero e sotto lo zero, un QE, una pandemia, tutti even ti ‘non standard’. Dinamiche per cui un portafoglio non può rimanere statico nella sua composizione, pur avendo i limiti per asset class sono definiti dal prospetto.
L’esposizione azionaria del fondo oscilla tra un mini mo del 30 e un massimo del 60%, e “all’interno di questi limiti gestisco attivamente tutte le componenti: l’esposi zione netta, quella geografica, per stili di investimento e per capitalizzazione di mercato”, prosegue il gestore. La quota restante è affidata alla componente obbligazionaria che spazia dai governativi, al corporate investment grade,
agli high yield al debito emergente. “Gestisco altresì senza vincoli l’esposizione valutaria. E posso inserire l’esposizio ne a commodity fino a un 10%”.
LA COSTRUZIONE DEL PORTAFOGLIO
In quanto fondo di fondi, il sottostante dell’AZ Allocation – Balanced FoF è costituito da fondi gestiti da case terze. Nella costruzione di portafoglio si parte con un approccio top down per definire il quadro macro di riferimento, quin di “sulla base di tale quadro macro macroeconomico sele ziono i fondi che in tale contesto potrebbero fare meglio”. Tuttavia il gestore rimarca che, nel corso degli anni (e so prattutto nell’ultimo), “i driver principali di performance sono state più le scelte di asset allocation e l’aggiustamento dell’esposizione tramite derivati sia azionari sia obbliga zionari”. Un esempio sul fronte azionario arriva dal rap porto prezzo-utili, che il gestore “guarda” limitatamente in quanto “è un elemento molto volatile, e dunque meno affidabile. Il gestore preferisce monitorare le azioni come multiplo sul fatturato, grandezza più stabile e correlata, per avere una chiara indicazione se sono sopravvalutate o meno. L’anno scorso eravamo a livelli record, e ancora oggi rimaniamo a livelli elevati”. E questo in un contesto in cui oggi il biennale americano (il “risk free”) rende il 4,70%. “Il problema implicito è che quanto più il risk free sale di rendimento tanto più le altre asset class a loro volta, devono offrire rendimenti progressivamente più elevati. Ciò che abbiamo visto nel 2022 è stato un repricing delle varie as set class di mercato, conseguenza dell’aumento dei tassi di interesse. Quello che i mercati non hanno ancora prezzato è il rischio recessione sia negli Usa sia in Europa”. Se la recessione arriverà (per contenere l’inflaizione) dobbiamo, dunque, aspettarci un altro ribasso, dal momento che le attuali stime di utili sono troppo ottimistiche. Basso parte da questo presupposto per spiegare le mosse operate sul comparto posizionandosi, fin dal 2021, sul segmento value dei listini: banche, società energetiche, minerarie e indu striali. “Alla fine dell’anno scorso, la parte del mercato più sottovalutata era quella con prospettive migliori”, chiosa il gestore. A partire da metà 2021, quindi “mi sono posi zionato quasi esclusivamente sullo stile value, prendendo posizioni short sul growth (principalmente sul Nasdaq). Ebbene, la parte di portafoglio su cui ero investito ha so vraperfomanto decisamente l’indice azionario globale, e al contempo il portafoglio ha guadagnato dal crollo dei titoli growth. Sul fronte obbligazionario, poi, ho tenuto solo l’e quivalente di governativi a brevissimo termine (6-9 mesi massimo) niente che fosse sensibile a un rialzo dei tassi di interesse”. La performance del fondo ha beneficiato di questo posizionamento. “È in momenti ‘estremi’ che la ge stione attiva è importante. Nella mia esperienza – conclude Basso – l’unico vero modo per battere significativamente il mercato è proteggere il capitale nelle fasi di ribasso”.
“Un’inflazione elevata implicherà ancora attenzione ai prodotti inflation linked, nonostante siano divenuti cari e abbiano già scontato i picchi del ciclo inflattivo”
Emilio Pastore HEAD OF FINANCE AND TREASURY, HDI ASSICURAZIONI“PIÙ CORPORATE, MENO PRIVATE MARKETS”
Cautela sul mercato azionario, attenzione ai prodotti inflation linked, al mondo delle small cap e della sostenibilità. Ecco come si sta preparando la compagnia assicurativa al nuovo anno in arrivo.
Abbiamo davanti ancora volatilità ma anche interessanti opportunità, spiega Emilio Pa store, head of Finance and Treasury di HDI Assicurazioni. Le conseguenze sui mercati sono sotto gli occhi di tutti. Per questo, se condo il professionista, “era sensato anche attendersi un’u scita da una situazione di tassi addirittura negativi per gran parte del reddito fisso, situazione anomala e anch’essa foriera di problematiche legate alla redditività futura per il business Vita, che nel 2022, a settembre, registra un calo del -17,3% rispetto al 2021, in particolare sulle unit linked (-24,7%)”. Si attendono, dunque, momenti migliori ma non è facile capire dove rivolgere l’attenzione nel 2023. Per Pastore “dipenderà da quello che accadrà nelle prossime settimane. Mai come in questa fase i mercati pendono dalle parole dei governatori centrali per anticiparne le mosse o per interpretarne la lettu ra della situazione, molto complicata, che stiamo vivendo”.
OPPORTUNITÀ
Eppure, come detto in prima battuta, le opportunità non mancano, basta saper guardare con attenzione. Per il re sponsabile investimenti della compagnia assicurativa ro mana serve in primis essere ancora cauti rispetto al mer cato azionario, almeno nella prima parte dell’anno. Non solo. “Un’inflazione elevata implicherà ancora attenzione ai prodotti inflation linked, benché divenuti cari e aver già scontato i picchi più alti del ciclo inflattivo”. Un altro pos sibile treno da prendere in corsa è il settore delle small cap. “Tendono ad avere un potenziale di crescita significativo, ma sono anche generalmente meno stabili rispetto a quelle imprese più grandi e affermate. Il mercato delle small cap quindi, è sicuramente uno di quelli da osservare e analiz zare con cautela nei prossimi mesi” spiega. E poi ancora la sostenibilità, con l’attuazione degli RTS (Regulatory Technical Standard) e l’applicazione dei PAI (potential adverse impact) quantitativi. “Una sfida difficile per gli operatori alle prese con gli adempimenti legati alla com mercializzazione di prodotti sostenibili”, dice.
POSITIVI SUL CORPORATE
Per quanto riguarda i prodotti assicurativi tradizionali, Emilio Pastore non ha dubbi: “stando così le cose conti nueremo a ritenere interessante il mercato corporate e,
meno che in passato, i mercati private che non avranno più l’esclusiva della redditività che anche le emissioni pubbli che stanno mostrando di poter dare, con meno impegno lato look through e/o due diligence”, afferma. “Il mondo corporate offre redditività, diversificazione settoriale e geografica, rischio nella misura preferita, connotazione in chiave di sostenibilità. Inoltre, la curva appiattita consente rendimento con profilo di rischio contenuto dalla duration, che diventa un calmierante anche dell’assorbimento di ca pitale nel caso delle compagnie di assicurazioni”.
Inoltre l’esperto è alla ricerca di emissioni ampie e liquide, da acquistare a sconto sul mercato primario, in euro, emesse da player leader nei rispettivi settori. “Stiamo trascurando l’high yield in queste settimane,
in quanto lo spread sui senior è sufficiente per costruire la redditività futura ed allinearla complessivamente nel portafoglio agli attuali rendimenti core di mercato. Gli emittenti finanziari in questo momento sono da noi prefe riti agli Industrial in quanto meglio posizionati nel gestire la crisi e la imminente recessione, nonché quelli più at trezzati per beneficiare della elevata inflazione e dei tassi di interesse in crescita che consentono loro di aumentare la marginalità rimasta per anni ristretta, se non prossima a zero. Anche alcuni prodotti CLO (collateralized loan obligation) mostrano una buona dinamica di rischio-ren dimento e assorbimento che li rendono interessanti, con rendimenti vicini al 6% a fronte di una duration 7-10 anni e un rating pari ad A”, conclude Pastore.
UN UNIVERSO COMPOSITO
“Quando si parla di Fondazioni, si va da entità di dimensioni molto ridotte, con qualche milione di euro di patrimonio, a soggetti più grandi, come Compagnia San Paolo e Cariplo, il cui patrimonio si aggira intorno ai 7 miliardi”
FONDAZIONI, INVESTIMENTI COLLEGATI “ALLA MISSIONE”
Investitori istituzionali focalizzati sullo sviluppo delle comunità di riferimento e del Paese, le fondazioni di origine bancaria contano su un patrimonio complessivo di 40,3 miliardi ed erogano mediamente 900 milioni all’anno.
Oltre un secolo di attività rivolta al territorio e che si è evoluta, nel tempo, con l’emergere di nuove entità. Nata nel 1912, ACRI è l’orga nizzazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio. “Un passaggio fondamentale risale al 1990, con la cosiddetta Legge Amato-Carli, con cui l’associazio ne ha iniziato a occuparsi di Fondazioni di origine bancaria, ma è stato nel 1998, con la Legge Ciampi, che si è definita la governance, le attività di missione, e i criteri di gestione del patrimonio. Da lì possiamo identificare ‘la pienezza di ruolo’ delle Fondazioni, che si evolve negli anni fino ai gior ni nostri”. A fare il punto sull’evoluzione storica dell’asso ciazione è il direttore generale Giorgio Righetti, che ricorda come oggi ACRI, insieme alle Fondazioni di origine banca ria, accompagni lo sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità di riferimento e dell’intero Paese. Tra i 108 soci di Acri, la maggioranza sono appunto Fondazioni: delle 86 esistenti, ben 83 sono associate ad ACRI. Nel loro com plesso, “le 86 Fondazioni a fine 2021 hanno un patrimonio complessivo di 40,3 miliardi di euro, erogano mediamente intorno a 900 milioni di euro all’anno, ma hanno raggiunto il picco massimo di 1,7 miliardi di erogazioni prima della crisi finanziaria. Da quando sono nate hanno dato contribu ti a fondo perduto per oltre 26 miliardi di euro”, sottolinea Righetti che chiarisce: “Quando si parla di Fondazioni, si va da entità di dimensioni molto ridotte, con qualche milione di euro di patrimonio, a soggetti più grandi, come Compa
gnia San Paolo e Cariplo il cui patrimonio si aggira intorno ai 7 miliardi”. Un universo composito, che varia anche per presenza (sia a livello di entità, sia a livello di masse ammi nistrate) in termini di geografia del Paese.
L’ATTIVITÀ DELLE FONDAZIONI
Nel quadro generale di attività delle Fondazioni ci si riferi sce, precisa Righetti, a soggetti privati non profit “che rice vono un patrimonio in dotazione, quello delle vecchie Casse di Risparmio, lo investono e dai ricavati traggono linfa da un lato per accantonamenti a riserva, e dall’altra per fornire contributi a progetti o di terzi o propri (in alcuni casi fanno progetti diretti) nei 21 settori di intervento definiti dalla leg ge Ciampi, dall’educazione e formazione, all’arte e cultura, a ricerca e sviluppo, all’assistenza sociale all’ambiente”. L’a zione è quella degli investitori istituzionali, ma il ricavato, in questo caso va a servizio delle comunità e dei territori in cui le Fondazioni operano su scala più ampia.
Un dettaglio relativo a queste entità è la forte presenza dell’economia reale nel loro operato di investitori istituzio nali. “Dal censimento che fa annualmente, Itinerari Previ denziali ci dà innanzitutto il primato tra gli investitori isti tuzionali con un 42% degli attivi investiti in economia reale nazionale, dalle infrastrutture alle partecipazioni nelle con feritarie, o come investitori in partecipazioni dirette in so cietà attive in una molteplicità di settori”. Tuttavia, “la vera distinzione operata dalle Fondazioni è quella sui cosiddetti mission related. Le rilevazioni indicano ‘quanto è investi to in economia reale’, mentre le Fondazioni e Acri rilevano ‘quanto l’investimento è collegato alla missione’ sulla base dei settori in cui operano. A oggi – sottolinea Righetti - sia mo tra 4,5 e 5 miliardi investiti in maniera correlata, il che significa che le Fondazioni investono in qualcosa che rientra nella missione e al tempo stesso, investendo, traggono risor se con i proventi per dare contributi a fondo perduto”. Tra le iniziative sorrette con l’attività erogativa, a livello nazionale il DG ricorda il Fondo per il contrasto della povertà educa tiva minorile, il recente Fondo per la Repubblica Digitale e “un’altra infrastruttura sociale, la Fondazione Con il Sud, creata nel 2006 per sostenere le regioni meridionali che sono dotate di meno Fondazioni o hanno Fondazioni più piccole. A questo progetto sono stati erogati annualmente dalla na scita fino a oggi circa 20 milioni di euro, consentendo di rad doppiare le risorse che le Fondazioni di origine bancaria del Mezzogiorno erogano sul territorio. In definitiva – conclude Righetti – si tratta di un’opera di solidarietà Nord-Sud”.
DIRETTORE GENERALE, ACRI Giorgio RighettiLE TRE LENTI DI INGRANDIMENTO
“Vanno dalla tecnologia funzionale alla sicurezza informatica, alla tecnologia funzionale all’efficientamento dei processi. Una terza lente è quella della digitalizzazione lato investimenti, che coinvolge i potenziali sviluppi lato Fintech e Regtech”
CattaneoUN BUSINESS IN FASE “EVOLUTIVA”
In un contesto macro “sfidante”, BNP Paribas Securities Services punta sull’evoluzione digitale e intende consolidare la posizione sul fronte istituzionali.
Un business che si configura in fase “evolu tiva” più che “trasformativa”, focalizzato nella generazione di valore per tutto il mon do degli asset manager e degli asset owner con un’offerta di servizi integrata tra Secu rities Services e Investment Banking. Il punto di vista della banca depositaria come perno strategico dell’industria del gestito parte dalla consapevolezza del contesto macro in cui opera, definito come “estremamente sfidante”, da Andrea Cattaneo, head of Italy, Switzerland & Iberia di BNP Pari bas Securities Services. Cattaneo si sofferma sulle principali sfide dell’industria del risparmio gestito degli ultimi due anni: “Ci siamo confrontati con una grande volatilità, for te pressione sui margini e nuove sfide digitali”. L’industria del risparmio gestito “continua a crescere su base annua e a essere un pilastro fondamentale per il sistema Italia”. Nel la seconda parte dell’anno, poi, il rialzo dei tassi ha creato un iniziale shock di performance sui portafogli oltre a porre una base sfidante in merito alla raccolta 2023 a causa della competitività dei prodotti fixed income per il business delle depositarie, che si qualifica come “esattamente speculare” a quello del mondo del gestito e si trova a porre “molta atten zione alla creazione di valore, all’innovazione tecnologica e all’evoluzione dei servizi per clienti”.
Si inserisce qui un tema centrale per lo sviluppo di BNP Paribas Securities Services, legato all’evoluzione digitale, sia come depositaria sia come custodian. In questa sede Catta neo utilizza la metafora di “tre lenti di ingrandimento” che offrono una visione prospettica su ciascun punto di azione sull’attività dei clienti. Si va dalla tecnologia funzionale alla si curezza informatica, alla tecnologia funzionale all’efficienta mento dei processi. Una terza lente di ingrandimento (“la più interessante ed evolutiva”) è quella della digitalizzazione lato
investimenti, che coinvolge i potenziali sviluppi lato fintech e quelli nell’ambito della Regulatory Technology (Regtech). “Oggi stiamo lavorando da due punti di vista: uno è quello dei digital asset (guardiamo con meno interesse le cripto cur rency) e l’altra fattispecie è l’evoluzione dell’infrastruttura del risparmio gestito nei processi di digitalizzazione dei fondi di stribuiti in Italia”. Si tratta, specifica il manager, di un tavolo di lavoro “sponsorizzato anche a livello di territorio italiano. A oggi abbiamo vari progetti pilota che coinvolgono alcuni nostri clienti e che si affacceranno al mercato già nel 2023”.
GLI ISTITUZIONALI
Un elemento centrale nell’attività di BNP Paribas Securities Services è quello legato al business degli investitori istitu zionali, nello specifico fondi pensione e casse di previdenza. Sono due le linee di azione messe in risalto sul segmento: l’at tenzione sugli ESG e l’evoluzione del tema private capital. “Per quanto riguarda il primo punto, tra le innovazioni sul settore c’è l’introduzione della piattaforma Manaos, control lata al 100% da Bnp Paribas, progettata con l’obiettivo forni re agli investitori istituzionali strumenti di analisi ESG che consentano loro adottare decisioni di investimento basate su un look-through ESG avanzato”. Parallelamente Cattaneo rileva un “sempre maggiore interesse da parte degli istituzio nali sulla necessità di diversificare gli investimenti di portafo glio con asset reali e non quotati”. In tal senso l’entità si pone come connettore con l’offerta di “un supporto nella fase di investimento a livello operativo”. Si tratta, rimarca l’esperto, di un segmento che offre forti opportunità di crescita “anche perché guidato da iniziative governative, come il PNRR”. La crescita del settore ha portato anche a nuove dinamiche, per cui accanto a SGR domestiche “si assiste anche (per la prima volta) a un interesse da parte di asset manager inter nazionali, che approdano sul territorio italiano non solo in qualità di investitori in ma come promotori di fondi italiani alternativi. Noi siamo tra le depositarie più attive in questo segmento e nel 2022 abbiamo visto una notevole evoluzione della nostra base clienti che seguiamo con grande interesse”. Infine una tematica fondamentale per il mondo delle depo sitarie è quella della sicurezza (“non solo informatica”). “È un tema sempre più centrale nel contesto operativo di questi anni – conclude Cattaneo – affidarsi a coloro che hanno una capacità di investimento tale da poter garantire un modello operativo sicuro, una tecnologia sicura e un framework più solido possibile anche a livello di bilancio”.
HEAD OF ITALY, SWITZERLAND & IBERIA BNP PARIBAS SECURITIES SERVICES AndreaPOSITIVI SUI LEVERAGED LOANS
“I loans hanno il tasso variabile, il che significa che sono indipendenti dall’aumento dei tassi d’interesse. Inoltre parliamo di grandi aziende ad alta capitalizzazione, più solide”
IL NOSTRO BUSINESS? HIGH YIELD, LOANS E PRIVATE DEBT
Nata nel 2006, opera sul corporate credit europeo. Oggi, con circa un miliardo di asset gestiti in portafoglio e un track record storico, è pronta per il 2023.
e c’è una cosa che dopo quindici anni di esperienza nel settore preme più sottoli neare è il cambio drastico e repentino dei cicli economici. Andrea Pescatori, am ministratore delegato e principale socio di Ver Capital SGR ne sa qualcosa. “Da quando è nata Ver Capital, poco prima della crisi di Lehman Brothers, a oggi parliamo di una rapidità dei cicli a dir poco scon volgente”, dice. “Un cambio di passo incredibile, se pensiamo poi che adesso ci ritroviamo ad avere un’in flazione a doppia cifra come non si vedeva dagli anni Ottanta”. Un problema non solo per i risparmiatori, ma anche per i gestori. “Bisogna vivere il momento e dun que saper guardare oltre, per capire dove trovare sempre e comunque le giuste occasioni”.
LEVERAGED LOANS, IN PRIMIS
Per Pescatori, al momento, è meglio puntare sui le veraged loans. E per almeno due motivi principali: “i loans hanno il tasso variabile, il che significa che sono indipendenti dall’aumento dei tassi di interesse che si stanno verificando per conto della Fed e della Bce. Inol tre parliamo di grandi aziende ad alta capitalizzazione, più solide nei contesti turbolenti come quello che stiamo vivendo”. Ver Capital si occupa anche di questo, soprat tutto con una stragrande platea di clientela istituzionali. Nata nel 2006, opera sul mercato del corporate credit europeo. E lo fa “a 360 gradi e in tutte le forme pos sibili”, come ripete più volte il suo AD. Dall’inizio la società ha effettuato oltre 800 investimenti per un vo lume superiore ai tre miliardi di euro. Oggi ha circa un miliardo di asset gestiti in portafoglio e un track record
storico, focalizzato soprattutto su obbligazioni europee high yield, corporate loan e private debt.
IL CORE DEL PRIVATE DEBT
Sul fronte private debt le cose vanno piuttosto bene, tanto più che la SGR è il gestore che ha il più grande fondo italiano (circa 310 milioni di asset). “L’appetito degli investitori istituzio nali sul private debt è cresciuto tantissimo”, dice Pescatori. D’altronde i numeri Aifi lo confermano, seppur con qualche leggero rallentamento: nel primo semestre del 2022 la raccolta totale (di mercato e captive) si è attestata a 440 milioni di euro, in calo del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno prece dente, quando era stata pari a 576 milioni, la cifra più alta mai raggiunta nel mercato. Guardando ai periodi precedenti però, il valore raccolto risulta invece raddoppiato rispetto ai 219 e 178 milioni rispettivamente raccolti nel primo semestre 2020 e 2019. “Se guardiamo all’allocazione l’Italia deve fare però ancora molti passi in avanti, afferma. “Tra fondi pensione e casse il Paese rappresenta circa il 30%, numeri ancora lontani rispetto ai grandi mercati continentali o al mercato america no”. Il fondo in questione della SGR comunque è un Pir com pliant, quindi, per legge, garantisce che almeno il 70 per cento del portafoglio sia investito in società italiane.
Accanto a questo prodotto, la società ha appena lanciato il suo primo Eltif. “Abbiamo appena completato l’iter au torizzativo e una serie di accordi di distribuzione (il primo con Banca del Fucino). È un fondo diverso dagli altri, per ché offre alla clientela retail l’opportunità unica di accedere all’asset class dei loans sindacati europei e del private debt, altrimenti riservata ai soli investitori istituzionali”.
PRIMO FONDO ARTICOLO 9
Se c’è un tema trasversale che tocca anche chi opera in set tori di nicchia o nel mercato del corporate credit è sicura mente quello della sostenibilità. Dopo aver sottoscritto gli PRI delle Nazioni Unite, a settembre è arrivato il primo closing del Ver Capital Sinloc Transition Energy Fund, un fondo articolo 9 della SFDR, focalizzato sull’efficienta mento energetico. Tra gli obiettivi principali, come spiega Pescatori, c’è l’attivazione di investimenti destinati princi palmente a grandi edifici pubblici quali ospedali, scuole o poli museali, lo sviluppo di smart cities, che puntino sulla digitalizzazione di parcheggi ed illuminazione pubblica, e la realizzazione di impianti alle per la produzione di energie rinnovabili. “Ci abbiamo messo un po’ per costruirlo, ab biamo studiato tanto perché l’idea era quella di avere degli obbiettivi verificabili. Adesso, forti di quest’esperienza, stiamo lavorando per trasformare i nostri fondi articolo 6 in articolo 8”, conclude Pescatori.
AndreaCon riferimento al Rating FundsPeople, il nostro team di Analisi ha costruito il portafoglio Smart Consensus, che è uguale per Italia, Spagna e Portogallo. Nella selezione dei fondi che lo compongono, il team di Analisi FundsPeople è andato alla ricerca di prodotti con Rating FundsPeople nei tre Paesi. Il portafoglio Smart Consensus è composto da dieci fondi: sei bilanciati moderati, due bilanciati flessibili e due bilanciati prudenti.
Fonte: elaborazione propria con dati Morningstar.
Anche se l’inflazione sem bra finalmente rallenta re la sua corsa in questa fine d’anno, la guerra in Ucraina prosegue senza segnali di una tregua all’orizzonte. A prescindere dalle decisioni delle ban che centrali, il conflitto può generare nuove pressioni inflazionistiche legate alla dipendenza energetica dell’Euro pa dalla Russia e alle esportazioni di cereali. Per questo motivo i gestori del DWS Concept Kaldemorgen credo no che l’inflazione continuerà a rap presentare un problema di carattere strutturale. “La frenata della globa lizzazione e i costi della lotta al cam biamento climatico contribuiranno probabilmente ai continui rincari dei prezzi, che saranno alimentati anche dall’aumento della spesa militare e dalla perdita di energia a basso costo di provenienza russa”, sostengono. E ag giungono: “Il cosiddetto «dividendo di pace» di cui hanno goduto per tanti anni i Paesi europei, e la Germania in particolare, potrebbe venire meno”.
Il team di gestione del JPM Global Balanced Fund adotta a sua volta un orientamento prudente. “Ci aspettia mo che l’inflazione scenda in area 3% nel terzo trimestre 2023, ma si tratta comunque di un livello superiore ai target delle banche centrali e non si esclude una dinamica dei prezzi più sostenuta”, spiegano gli esperti.
Per quanto riguarda la strategia di asset allocation, i portfolio manager hanno “rafforzato il sottopeso nell’a
zionario, che dovrebbe risentire del calo degli utili e dell’inasprimento delle condizioni finanziarie”.
Da parte loro, Christoph Schmidt e Klaus Kaldemorgen sottolineano che il DWS Concept Kaldemorgen è ben avviato per sovraperformare il merca to. I due co-gestori del fondo mirano a conferire alla strategia di investimento stabilità, esperienza e un orizzonte di lungo periodo. “Il contesto di mercato di quest’anno pone un vero dilemma per tutti i fondi bilanciati, perché gli indici obbligazionari sono sotto pres sione quanto quelli azionari e non rap presentano quindi il tradizionale rifu gio per gli investitori”, segnalano. Ma il fondo è riuscito comunque a generare rendimenti puntando in particolare sul reddito fisso, sulle azioni di farma
IL PORTAFOGLIO DI
“L’anno scorso ci siamo resi conto che l’inflazione avrebbe registrato un forte aumento, che a sua volta avrebbe provocato un rialzo dei tassi di interesse. Quindi ci siamo posizionati per una stretta monetaria e un calo dei prezzi delle obbligazioni.”
“Manteniamo un orientamento prudenziale nei confronti dell’economia mondiale e ci aspettiamo che la maggior parte dei mercati sviluppati ricominci presto a salire.”
ceutica e telecomunicazioni, sull’oro e su un apprezzamento del dollaro ri spetto all’euro.
PORTAFOGLIO AGGREGATO
I dieci fondi inclusi nel portafoglio Smart Consensus confermano la ten denza di riduzione del rischio mostrata nella prima metà dell’anno. In questo senso, l’esposizione azionaria è stata ri dimensionata a favore delle altre asset class, in linea con i commenti di alcuni gestori citati in questo articolo.
Nel reddito fisso i titoli di Stato si mantengono al primo posto, mentre liquidità e corporate bond si contendo no la seconda posizione. Ciò vale anche per i gestori di DWS, secondo i quali, in un momento così complicato, i livelli di rendimento non scontano ancora un aumento del rischio di default.
A livello geografico, la concentra zione dei portafogli negli Stati Uniti ha raggiunto i livelli più alti degli ultimi due anni. Nel secondo semestre mer cati emergenti, Giappone e Australia hanno perso peso nel portafoglio, men tre Europa e Stati Uniti si sono alternati come regione predominante.
ENERGETICI LA CRISI ACCELERA LA TRANSIZIONE GREEN
Il ruolo dell’innovazione tecnologica e il rapido calo dei costi, assieme a una legislazione sempre più severa in materia di lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento dell’aria, creano molteplici opportunità di investimento all’interno di questo settore.
La guerra Russia-Ucraina ha agito da catalizzatore per ripen sare la strategia energetica e per trasformare il mercato energe tico ancora più rapidamente, in particolare in Europa. Secondo Roman Boner, gestore del fondo RobecoSAM Smart Energy Equities il forte aumento dei prezzi dell’energia, unito alla necessi tà di una maggiore sicurezza energetica, stimola ulteriormente le energie rinno vabili e incentiva gli investimenti nell’ef ficienza energetica e nell’elettrificazione del sistema energetico. La domanda di petrolio è stata rivista marginalmente in calo dai principali organismi di mo nitoraggio del mercato dell’energia.
“Guardando ai prezzi, comunque, la commodity vanta una buona stabi lità per almeno due motivi. In primis, petrolio e gas devono cominciare a inglobare un premio per il rischio geo politico che negli ultimi cinque anni il mercato aveva più pensato di conferire. Inoltre, il petrolio andrà progressiva mente a muoversi entro un intervallo
di prezzo fissato dai rappresentanti di Stato dei maggiori produttori al mondo di combustili fossili ossia Stati Uniti e Arabia Saudita”, spiega Maria Luisa Medaglia, specialista energy e mate rial del team Fundamental Research di Eurizon Capital SGR.
CAMBIO DI PARADIGMA
Tutte le aziende del comparto hanno beneficiato della straordinaria crescita dei prezzi degli idrocarburi dai minimi registrati in seguito allo scoppio della pandemia, ma mentre quelle del Vec chio continente continuano a essere scambiate su valori inferiori a quelli registrati prima della pandemia, le società statunitensi hanno largamen te superato i loro massimi storici. Le compagnie petrolifere europee pagano un gap in termini di valutazione rispet to a quelle americane. Secondo gli ana listi di Morningstar le cause sono legate agli investimenti sostenibili.
In Europa, il forte afflusso di capitali verso fondi di investimento sostenibi
COMPAGNIE PETROLIFERE: USA vs EUROPA 2022
Fonte: Morningstar Direct, dati al 21/10/2022 (in valuta base).
FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE CHE INVESTONO IN ENERGIA
BlackRock
li, che sottopesano largamente il settore energetico, si è tradotto in mancati inve stimenti a favore delle compagnie petro lifere, anche a fronte di una redditività crescente delle aziende. A differenza di quanto avviene negli Usa, dove gli inve stimenti sostenibili rappresentano una percentuale irrisoria degli asset totali in vestiti, in Europa la quota è salita al 25% a metà 2022 e la tendenza è destinata a con
solidarsi nei prossimi anni. La maggiore sensibilità agli investimenti sostenibili in Europa, inoltre, ha indotto le compagnie petrolifere della regione ad investire in maniera più decisa nella transizione dal fossile rispetto a quanto non abbiano fat to i competitor d’Oltreoceano.
“Nonostante le attuali difficili con dizioni macroeconomiche, le nostre previsioni sul fronte della transizione
energetica e la progressiva adozione di energie pulite, restano molto positive in quanto vediamo permanere i driver essenziali dei fondamentali. La rapida innovazione tecnologica, infatti, per metterà una maggiore elettrificazione di trasporti, edilizia e fabbriche, mentre riteniamo che le energie dell’eolico e del solare saranno le principali fonti di ener gia elettrica in ragione dei costi compe
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55,61 44,49 33,37 22,24 11,12 0,00 11,39 9,11 6,83 4,55 2,27 0,00
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stimento all’interno di questo settore. “A nostro avviso, il crescente utilizzo di energia, associato alla rapida crescita della popolazione mondiale e all’espan sione economica in mercati emergenti come la Cina e l’India, determinerà una duratura crescita della domanda di energia nel lungo periodo”.
Secondo BNP Paribas AM, oggi i progressi tecnologici in settori come
l’intelligenza artificiale (IA), la stampa 3D e la raccolta di big data si fonderan no con l’energia a basso costo fornita da energia rinnovabile. “Porre fine alla no stra dipendenza dai combustibili fossili è fondamentale. L’energia rinnovabile sti molerà la crescita economica, nello stes so modo in cui la sostituzione dell’olio di balena con il petrolio nel diciannovesimo secolo ha accelerato la crescita”.
DICEMBRE I FUNDSPEOPLE 87
SOCIETÀ: LANCIO: VALUTA: PATRIMONIO: ISIN:
RENDIMENTO 1 ANNO: RENDIMENTO 3 ANNI: RENDIMENTO 5 ANNI:
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Il terzo trimestre è iniziato bene ma è finito male, con il terzo ri basso consecutivo del mercato azionario statunitense su base tri mestrale. Per gli investitori non è stato facile trovare rifugio da questa complicata evoluzione, dato che quasi tutte le asset class sono scese all’uni sono. Le previsioni di consenso sono diventate sempre più pessimistiche e ormai scontano una recessione immi nente come scenario di riferimento. È così che i gestori del JPM Investment Funds US Select Equity Fund descri vono gli ultimi 12 mesi.
Vediamo quindi quali sono le buone notizie e quelle meno buone. Secondo Amundi, la buona notizia è che le va lutazioni delle azioni americane hanno registrato un forte calo e si sono portate in linea con le medie storiche. Quella meno buona è che la Federal Reserve sta alzando i tassi di interesse in modo aggressivo per evitare che l’attuale in flazione elevata diventi persistente, ma questa rapida stretta monetaria fa salire le probabilità di recessione. “Se l’econo mia cadrà in recessione, i fatturati azien dali finiranno per diminuire”, afferma no i gestori della casa francese.
Questo rischio preoccupa anche Ja son Lejonvarn, portfolio manager di Newton IM. Le previsioni della bou tique di BNY Mellon IM sulla crescita dei profitti nei prossimi 12 mesi resta no negative e continuano a indicare con una ragionevole probabilità una contrazione degli utili dell’S&P 500 l’anno prossimo. La stima del premio al rischio delle large cap USA (rispetto ai Treasury a 30 anni) è scesa dal 2,8% di fine settembre al 2,3% di fine ottobre.
Inoltre, quest’anno l’inflazione resta la protagonista indiscussa delle preoccu pazioni degli investitori. È per questo
JPMORGAN INVESTMENT FUNDS US SELECT EQUITY FUND GOLDMAN SACHS US CORE® EQUITY PORTFOLIO FRANKLIN U.S. OPPORTUNITIES FUND
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IL VALORE DELL’ESPERIENZA
Uno degli elementi distintivi del fondo è il team di gestione. Forte di 40 anni di esperienza, Kurt Feuerman è un vero veterano dell’asset class, sia in AllianceBernstein che nell’industria in generale. Anche Anthony Nappo, che lavora con lui da più di 20 anni, si dedica da lungo tempo ai settori energia e sanità. Il fondo beneficia inoltre della visione integrata di Feuerman e dell’intero team. Oltre a questo prodotto long-only, il team gestisce anche una strategia long/ short, come si può notare dallo stile di gestione e dall’orientamento più flessibile. Ad esempio, il portafoglio non è soggetto a restrizioni in termini di stile e modifica le posizioni in portafoglio in base a una visione di più breve termine. È così in grado di generare un alfa costante nel tempo, sia nelle fasi di rialzo dei mercati (tramite la selezione dei titoli) che in quelle di ribasso (riducendo il beta del portafoglio a favore di posizioni difensive).
GESTORI JEFF KRIPKE E JAMES YUUNA LEGGENDA PER BATTERE L’S&P 500
Un fondo storico a pieno titolo. La strategia risale al lontano 1928, anno in cui il leggendario investitore Philip Carret lanciò la versione statunitense del Pioneer Fund, che ha poi diretto per 55 anni. L’obiettivo del fondo è sovraperformare l’S&P 500 a fronte di un rischio più ridotto in termini di downside capture. Lo stile di gestione si basa su un mix di azioni large cap con orientamento growth. Il fondo si distingue per l’indice di Sharpe e per la deviazione standard inferiore alla media, particolarmente degno di nota in un’asset class così competitiva. Il team di gestione ottiene questi risultati puntando su società che soddisfano i tre pilastri della sostenibilità e investendo in aziende esposte a temi strutturali a lungo termine, come intelligenza artificiale, automazione e cloud computing. La disciplina dei rendimenti è altrettanto importante. La gestione del rischio si basa sul rapporto di 2:1 tra le probabilità di rialzo e di ribasso di ogni azione al momento dell’acquisto.
GESTORE JASON LEJONVARNL’EFFICIENZA DELLA MODERNA TEORIA DEL PORTAFOGLIO
In linea con il suo obiettivo di investimento, il fondo ha ottenuto fin dal suo lancio un rendimento superiore al benchmark, l’S&P 500, a fronte di un livello di rischio simile. Il profilo di rischio del portafoglio è analogo a quello dell’indice in termini di drawdown (perdite) e deviazione standard. Per sua natura la strategia tiene conto delle valutazioni fondamentali, del quadro macroeconomico, della volatilità e della gestione del rischio di coda. Storicamente mostra una bassa partecipazione ai ribassi e un’alta partecipazione ai rialzi. Il fondo non si basa sulla selezione dei titoli, fattori o settori per generare extra rendimenti. Poiché la filosofia di investimento è ispirata ai concetti della moderna teoria del portafoglio, il gestore cerca di combinare in modo ottimale l’esposizione azionaria e due elementi principali di diversificazione, i titoli di Stato e la liquidità, unitamente a una leva modesta, per creare un portafoglio più efficiente in termini di rischio e rendimento.
GESTORE GRANT BOWERS
INNOVAZIONE IN PRIMA FILA
Il fondo si basa sulla convinzione che gli investimenti growth richiedano visione, pazienza e una prospettiva di lungo termine, oltre a un team di ricerca con grandi risorse. Un aspetto distintivo della strategia è il suo orientamento specifico all’innovazione sul mercato USA. Per questo motivo il team di gestione ha sede nella Silicon Valley, il cuore pulsante dell’innovazione tecnologica. La presenza sul campo permette agli analisti di seguire le società durante tutto il loro ciclo di vita, dalla fase di start-up alla quotazione in borsa, permettendo ai gestori di comprendere le tendenze future e individuare le società potenzialmente dirompenti. Il processo di costruzione del portafoglio si basa sui singoli titoli e tiene conto dell’impatto di ogni nuova posizione sul profilo di rischio dell’intero portafoglio. Sono stati l’orientamento growth e la preferenza per la tecnologia a penalizzare il fondo nel 2022.
GESTORE LEN IOFFE, OSMAN ALI, DENNIS WALSH E TAKASHI SUWABE
ALFA QUANTITATIVO
Il fondo è gestito dal team di investimenti quantitativi di GSAM. È pioniere nell’utilizzo delle ultime tecnologie applicate alla gestione. Il processo di investimento di carattere fondamentale è integrato da elementi di finanza comportamentale. I gestori analizzano i big data per individuare società con potenziale di rialzo prima che il mercato reagisca, facendo così un uso intelligente della tecnologia. Il fondo è ampiamente diversificato (155 posizioni) e registra un tracking error contenuto, frutto di uno stile long-only neutrale per stili e settori. L’alfa viene generato assumendo tante posizioni di ridotta entità in ciascun settore rispetto al benchmark, l’S&P 500. Presenta una bassa correlazione con altri fondi a gestione attiva grazie alla diversificazione dei fattori (attualmente circa 250 segnali) che intervengono nelle decisioni di investimento. I gestori credono che il loro approccio all’investimento permetta di sfruttare questo maggiore dinamismo senza compromettere i trend sottostanti a più lungo termine.
GESTORE SCOTT DAVIS E SHILPEE RAINA
IL POTERE DELL’INFORMAZIONE
L’elemento più caratteristico del processo di selezione dei titoli del fondo è l’impegno nei confronti dell’analisi fondamentale pura, che contribuisce a creare valore aggiunto per gli investitori. Il team di gestione mette la sua competenza nella selezione dei titoli al servizio del fondo con l’obiettivo ultimo di generare extra rendimenti. La principale fonte di informazioni per i gestori è la ricerca valutativa effettuata da un team di analisti di grande esperienza (che conta più di 20 professionisti specializzati) che si dedicano in modo particolare alle azioni large cap. Il fondo può quindi contare su un reale vantaggio informativo. Il processo di investimento si basa sull’utilizzo delle informazioni prodotte dalla ricerca per la costruzione del portafoglio. Il team di gestione cerca di ridurre al minimo l’impatto dell’incertezza macroeconomica facendo leva sul valore delle posizioni attive nei singoli titoli, in linea con l’obiettivo di generare alfa tramite la selezione dei titoli di tipo bottom-up basata sui fondamentali.
Fonte: Morningstar Direct. Dati patrimonio in milioni di euro a fine ottobre 2022.
che una delle ultime modifiche apporta te al portafoglio del Goldman Sachs US CORE Equity Portfolio riguarda pro prio la dinamica inflazionistica. Il team Equity Alpha di GSAM ha ottimizzato ulteriormente il quadro della supervisio ne attiva nei confronti dell’esposizione dei portafogli ai fattori dell’inflazione, in linea con le modalità con cui gestisce altri rischi geopolitici o macroeconomi ci. “Questo processo mira a controllare, misurare e, se necessario, ridurre la sen sibilità dei nostri portafogli ai rischi ma croeconomici”, spiegano gli esperti.
Sono dello stesso parere i gestori del fondo di J.P. Morgan AM: “L’inflazione e altre fonti di incertezza, come la stretta della liquidità, i continui problemi alle catene di fornitura e le ricadute economi che della guerra in Ucraina, detteranno il clima di investimento nel prossimo fu turo”. In un contesto di volatilità, il por tafoglio continua a puntare su azioni ad alta convinzione, ma cerca di approfittare delle distorsioni del mercato per cogliere opportunità di selezione dei titoli.
Ed è su questi toni in bilico tra la cau tela e l’opportunismo che si muovono i sei gestori di fondi di large cap statu nitensi oggetto del confronto di questo mese. Come sottolinea Grant Bowers, portfolio manager del Franklin U.S.
Opportunities Fund, è impossibile pre vedere con esattezza la traiettoria dell’e conomia a breve termine, ma il mercato del lavoro si conferma solido, la spesa al consumo si mantiene robusta e diver se aziende continuano a investire per la crescita futura. “Forse qualcuno vive la recessione come un periodo di panico, ma per noi rappresenta l’opportunità di scoprire società growth di alta qualità con valutazioni convenienti. È in un momen to come questo che la gestione attiva dà i suoi risultati migliori”, sostiene.
Secondo i gestori dell’AB SICAV I Select US Equity Portfolio, l’economia mondiale sta sicuramente rallentando e versa in condizioni più precarie rispet to a qualche mese fa. Ma condividono la visione ottimistica degli esperti di Amundi, poiché ritengono che il mer cato ribassista abbia già scontato i rischi principali e offra quindi un buon punto di ingresso per investire in azioni. Con una precisazione: “Dato che la volati lità e la flessione delle piazze azionarie sono state peggiori del previsto, il nostro istinto è di ridurre leggermente il beta finché la tempesta non sarà passata”.
A parità di condizioni, i gestori di AllianceBernstein si orientano quindi sui titoli di alta qualità con una prefe renza per il mercato nazionale. Stan
no sfruttando la rotazione dai settori growth a quelli value e la recente sot toperformance delle mega cap tecno logiche, rafforzando il sottopeso nella tecnologia a favore di titoli selezionati di settori come finanza, energia, beni di prima necessità, sanità e industriali.
Anche Amundi adotta un atteggia mento opportunistico. In particolare, il team di gestione sovrappesa l’ener gia e le banche, che dovrebbero bene ficiare dei livelli più alti dell’inflazione e dei tassi di interesse. Al contrario, si muove con cautela nei confronti dei settori di consumo, che potrebbero risentire di un calo della spesa delle famiglie in caso di recessione.
Criteri di selezione: fondi della categoria Morningstar Obbligazionari High Yield EUR con Rating FundsPeople nel 2022. Quattro fondi sono stati selezionati perché hanno ottenuto la qualifica di consistenti in Italia, Spagna e Portogallo e gli altri due perché detengono il patrimonio più elevato nei tre Paesi.
Alcuni prodotti menzionati nella sezione potrebbero non essere registrati in Italia. Le informazioni sugli OICR o altri strumenti finanziari inclusi nella rivista di FundsPeople sono presentate a puro scopo informativo e illustrativo e non devono in alcun modo essere interpretate come un’offerta di vendita o una raccomandazione di investimento. Le informazioni non costituiscono una descrizione completa degli OICR o degli strumenti finanziari alla vendita sul mercato italiano.
La ripresa economica dalla pan demia non è stata particolar mente vigorosa nel Paese del Sol Levante. I rincari dell’ener gia e delle materie prime, uni tamente alle pressioni che hanno gravato sui partner commerciali del Giappone, hanno spinto al rialzo i prezzi all’impor tazione, facendo schizzare il disavanzo commerciale nipponico a livelli che si avviano a battere i record precedenti.
Inoltre, la bilancia commerciale giap ponese ha risentito del deprezzamento dello yen, crollato ai minimi da vent’anni a questa parte. Nelle ultime settimane l’indebolimento della valuta nazionale ha raggiunto proporzioni tali da costrin gere la Bank of Japan a intervenire diret tamente sul mercato dei cambi, arrivan do a vendere quasi 37 miliardi di dollari.
In questo quadro economico impegna tivo, la crescita registrata dal Giappo ne dopo la pandemia non è bastata a tranquillizzare il mercato azionario, rendendo più complicata la gestione dei fondi di investimento incentrati su questo segmento. Per questo mo tivo vogliamo capire come si sono posizionati i portafogli per affrontare le turbolenze di quest’anno e come si preparano al 2023 nell’attuale contesto di grande incertezza.
Abbiamo messo a confronto i fondi della categoria Azionari Giappone Large Cap con Rating FundsPeople 2022 in Italia, Spagna e Portogallo, analizzandoli in termini di posizionamento di merca to, preferenze settoriali e prospettive per gli investitori. I cinque fondi seleziona ti sono gestiti da cinque case diverse.
L’Invesco Japanese Equity Advantage Fund di Invesco e il Japan Equity Fund di J.P. Morgan AM sono i prodotti che gestiscono i patrimoni più elevati, rispet tivamente superiori a 2,2 e 1,9 miliardi di euro. All’estremo opposto il Jupiter Japan Select, con una massa gestita di appena 230 milioni.
Si rilevano differenze significative an che a livello di concentrazione dei porta fogli. Il fondo di Jupiter AM non è solo il più piccolo, ma anche il più concentrato: pur essendo composto da 38 posizioni, le prime dieci rappresentano il 47,14% del portafoglio. l due prodotti più diversifi cati si trovano a metà classifica in termini di AuM, con 78 posizioni per il fondo di Goldman Sachs AM e 73 per quello di Schroders. Queste due strategie sono anche quelle meno concentrate nelle prime dieci posizioni in portafoglio, che rappresentano rispettivamente il 28,43% e il 33,63% del patrimonio.
INDUSTRIA IN CIMA
Per quanto riguarda l’esposizione setto riale, l’industria riveste il peso maggiore nel mercato giapponese, al contrario del le borse di Europa e Stati Uniti, dove è assente dalle prime tre posizioni.
Più in dettaglio, il comparto indu striale è in cima alle preferenze di due dei cinque fondi analizzati. Tra gli altri tre, la strategia gestita da J.P. Morgan AM concentra circa il 26% del portafoglio nei titoli tecnologici, quasi 6 punti percen tuali in più rispetto agli industriali, fermi
Fonte e nota: Morningstar Direct e FundsPeople. Fondi azionari Giappone Larg Cap con Rating FundsPeople in Italia, Spagna e Portogallo. Dati più recenti disponibili al 7 novembre 2022.
intorno al 20 per cento. A loro volta, i prodotti di Jupiter AM e Schroders pre sentano una ripartizione settoriale più equilibrata, con in testa rispettivamente finanziari (quasi 18,55%) e beni di con sumo ciclici (18,23 per cento).Energia, utilities e immobiliare sono i comparti che suscitano meno interesse. Nessuno
dei cinque fondi investe nell’energia e solo il prodotto di Goldman Sachs detie ne titoli delle utilities. Quattro strategie sono esposte al settore immobiliare, con una quota che non supera il 5 per cento.
Per quanto riguarda la selezione dei titoli, Toyota e Sony sono le aziende più grandi incluse nei portafogli di questi
prodotti e di fatto almeno una delle due o entrambe si attestano tra le prime die ci posizioni dei cinque fondi analizzati. In termini di ponderazione sul totale del portafoglio, le strategie di Invesco e Jupiter preferiscono Toyota a Sony. Nel caso di Jupiter, la casa automobilistica rappresenta la prima posizione in as
soluto, con una quota del 5,73 per cento. Invece, il fondo di J.P. Morgan AM non detiene Toyota, ma investe il 6,57% del patrimonio nella multinazionale assi curativa Tokio Marine Holdings. Nel prodotto di Goldman Sachs, Sony è la maggiore posizione in portafoglio con un peso del 4,71%, in linea con il 4,7% di Toyota. Infine, il titolo preferito del
fondo di Invesco è Trend Micro, un’a zienda di cybersecurity che concen tra più del 5% del patrimonio, mentre il prodotto di Schroders privilegia la società di telecomunicazioni Nippon Telegraph and Telephone, che rappre senta circa il 4,78% del portafoglio. L’a nalisi dei portafogli mostra che questi cinque fondi preferiscono chiaramente
le società ad alta capitalizzazione, ma ri spetto al benchmark tendono a investire in aziende mediamente più piccole. La composizione dell’indice si colloca nella categoria giant cap, mentre gli investi menti dei cinque fondi si classificano come large cap.
Tutte le strategie analizzate pre sentano un orientamento leggermente più pronunciato verso lo stile growth rispetto al mercato generale, anche se con sfumature diverse. In una scala che va da deep value a high growth, due fondi risultano allineati al benchmark e gli altri tre si attestano nella categoria immediatamente superiore.
È con questi posizionamenti che i gestori hanno affrontato le turbolenze registrate quest’anno in tutto il mon do e si preparano a un 2023 all’inse gna dell’incertezza. Resta da scoprire quali settori e società daranno prova di maggiore resilienza e quale stile di investimento si dimostrerà più reddi tizio l’anno prossimo.
In un mercato come quello italiano che conta più di 30 mila classi di fondi registrati, vi offriamo i fondi con Rating FundsPeople 2022. Il team di Analisi, attraverso l’u tilizzo di un modello econometrico proprietario, ha selezionato 1.187 prodotti con Rating FundsPeople, che si evidenziano per uno o più dei tre criteri qui di seguito:
Preferito dagli Analisti. Sono fondi che accumulano un minimo di cinque voti di fund selector all’interno del sondaggio annuale realizzato in Italia, Spagna e Portogallo. I fondi registrati in Italia che hanno questo rating sono 34.
Blockbuster. Sono i fondi più venduti sul mercato. Si tratta di prodotti che, al 31 dicembre 2021, hanno un patrimo nio in Italia maggiore o uguale a 200 milioni di euro. Per i fondi internazio nali si tiene in considerazione solo il volume appartenente ai clienti italiani, mentre per i fondi locali anche il dato di raccolta negli ultimi tre anni pari al 25% del patrimonio del fondo, tramite la piattaforma Morningstar Direct. In Italia, i prodotti che hanno questo ra ting sono 724.
Consistente. Il nostro team di Analisi, diretto da María Folqué, ha sviluppa to un modello di selezione proprio per distinguere i prodotti più consistenti di ogni categoria, partendo dai dati Mor
ningstar Direct degli ultimi sei anni. In particolare, si analizzano i fondi dispo nibili alla vendita in Italia con un track record minimo di tre anni a fine 2021. Per ogni singolo fondo si seleziona solo una classe: la più antica tra quelle dispo nibili alla vendita in Italia.
In questo modo, si genera un uni verso di 6.300 prodotti, all’interno del quale confrontiamo ogni fondo con quelli della medesima categoria attraverso due scorecard. La prima prende in esame i criteri di rendimen to e volatilità accumulata a 3 e 5 anni; la seconda usa i dati di rendimento e volatilità a cicli chiusi negli ultimi cinque anni (2017, 2018, 2019, 2020
e 2021) al fine di contrastare l’effet to cumulativo. In entrambi i casi il rendimento e la volatilità hanno un peso rispettivamente del 65% e 35 per cento. Filtriamo quindi i fondi situati nel primo quintile per rendimento e volatilità ed eliminiamo i fondi con patrimonio inferiore ai 50 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
I prodotti italiani consistenti nel 2022 sono 614. Nei tre casi, si esclu dono dall’analisi i fondi garantiti, monetari, obbligazionari a breve termine e quelli con target di rendi mento. Su un totale di 1.187 prodotti, 16 fondi si sono aggiudicati
DATI AL 31 OTTOBRE 2022 I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022
Capital Protected
Alto Trends Protetto A
-0,42 0,98 -11,64 7,62
Alto Flessibile Protetto A -0,03 -1,57 -8,79 4,39
Miscellaneous
PBFI Dynamic Multi-Ast (EUR) C Acc EUR
Asia Fixed Income
0,16 -0,40 -10,55 6,22
Eurizon Bond Aggregate RMB Z EUR Acc 7,38 7,21 6,31
UBS (Lux) BS China Fxd Inc ¥ EUR Q acc 6,88 7,52 7,08
Pictet-Chinese Local Currency Debt I EUR 5,45 6,30 5,94 7,10
Schroder ISF Asn Bd TR I Acc USD 6,15 5,22 10,72 6,73
BGF China Bond D3 USD 4,14 3,32 -4,11 6,44
Schroder ISF Asian LclCcy Bd I Acc USD 4,33 2,26 0,95 6,80
Fidelity China RMB Bond A-Acc-RMB 2,58 1,68 -5,65 7,39
Schroder ISF Asian LclCcy Bd C Acc USD 3,56 1,52 0,21 6,80
Invesco Belt and Road Debt Z USD Acc -3,31 -12,43 10,41
Matthews Asia Total Return Bd I USD Acc 0,08 -3,55 -10,68 10,75
LUX IM ESG Invesco Belt & Rd Evolt HX -4,42 -17,14 11,73
Fidelity Asian High Yield A-Acc-EUR -8,08 -15,98 -35,94 16,39
Emerging Markets Fixed Income
Eaton Vance Intl(IRL)EmMktsDbtOpps SAcc$ 4,80 3,36 0,26 11,52
Neuberger Berman Shrt DurEM DbtUSD I Acc 3,58 2,04 4,08 8,45
L&G EM Short Duration Bond Z USD Acc 3,63 1,31 -3,00 10,16
BGF Emerging Markets Corp Bd I2 USD 3,19 0,34 -5,19 10,27
Principal Finisterre Unc EMFI I2 Acc$ 3,49 0,29 -2,79 8,32
abrdn EM Ttl Ret Bd X Acc USD 2,18 -0,32 -3,54 9,01
JPM Emerg Mkts Corp Bd A (acc) USD 1,34 -0,72 -7,48 10,18
MS INVF Emerging Mkts Corp Debt Z 1,40 -1,30 -6,44 12,01
MS INVF Emerging Mkts Corp Debt Z 1,37 -1,37 -6,12
Vontobel EM Corporate Bond I USD 2,66 -1,37 -13,88 17,82
Pictet-Emerging Corporate Bds I USD 1,56 -1,42 -6,38 11,76
Capital Group EM Local Debt (LUX) Z 1,12 -1,44 -2,97 10,22
L&G Emerging Markets Bond Z USD Acc 2,06 -1,46 -10,79 11,60
Ninety One GSF EM Blended Dbt S Acc USD 1,59 -1,50 -6,39 10,82
PIMCO GIS Emerg Lcl Bd Instl USD Acc 1,30 -1,65 0,41 11,53
abrdn Frntr Mkts Bd X Acc USD 1,89 -1,80 -11,53 13,54
Pictet-Emerging Local Ccy Dbt I USD 0,56 -2,03 -0,71 10,03
Nomura Fds Emerging Market LC Debt I USD 0,60 -2,16 -1,10 9,42
ERSTE BOND EM CORPORATE EUR R01 VT -0,64 -2,22 -14,88 8,39
Eaton Vance Intl(IRL) EMLclInc S Acc $ 2,90 -2,24 -5,31 11,30
abrdn Frntr Mkts Bd A Acc USD 1,40 -2,29 -11,98 13,53
Amundi Fds Em Mkts S/T Bd M2 EUR C 0,52 -2,31 -9,94 13,43
PIMCO GIS Em Mkts Bd Instl USD Acc 1,02 -2,42 -10,58 11,16
Global Evolution Frontier Mkts I EUR -1,65 -2,52 -17,15 10,36
Ninety One GSF EM LclCcyTlRtDt S AccEUR -2,53 -6,10 8,25
MFS Meridian Emerging Mkts Dbt A2 USD 0,38 -2,58 -10,04 10,78
CSIF (Lux) Bond Govt Em Mkts USD DB USD -3,00 -10,25 11,29
L&G EM Govt Bd (USD) Idx Z EUR Acc -3,02 -11,10 10,84
Ashmore EM Sov Inv Grd Dbt I USD Inc 1,48 -3,03 -10,77 9,77
Pictet-Short Term Em Corp Bds HI EUR -1,77 -3,07 -11,26 6,81
L&G ESG EM Govt Bd USD Idx Z USD Acc -3,07 -11,23 10,43
BGF Emerging Markets Lcl Ccy Bd A2 -1,24 -3,07 -2,68 11,02
JPM Emerg Mkts Lcl Ccy Dbt A (acc) EUR 0,03 -3,09 -2,96 9,18
iShares Em Mkts Govt Bd Idx (LU) N7 EUR 0,70 -3,11 -9,86 10,15
AMUNDI Emerging Markets Bond Fam L Acc -3,18 -10,42 11,42
Ninety One GSF EM LclCcyTlRtDt I Acc$ 0,47 -3,35 -6,83 8,19
GAM Multibond Local Emerging Bond USD C -0,13 -3,55 -1,97 9,74
Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Local P 0,23 -3,64 -4,86 8,52
Amundi Fds EM Lcl Ccy Bd I2 EUR C -0,13 -3,69 -5,65 10,03
Barings EM Sovereign Debt Tr A USD Acc 2,04 -3,79 -15,06 12,95
Amundi Fds Em Mkts Bd C EUR C -0,66 -3,85 -10,88 14,31
PIMCO GIS Em Mkts Bd ESG Ins USD Acc 0,19 -3,89 -14,08 10,92
Epsilon Fund Emerg Bd Ttl Ret I EUR Acc -2,73 -4,13 -14,15 5,75
Allianz Em Mkts Shrt Dur Bd I H2 EUR -2,26 -4,19 -15,83 7,44
GS Em Mkts Dbt Base Acc USD -1,13 -4,65 -14,30 13,19
Nordea 1 - Emerging Stars Lcl Bnd BI EUR -0,46 -4,70 -6,32 8,75
GS Em Mkts Dbt A Acc USD -1,39 -4,89 -14,51 13,18
Neuberger Berman EM DbtHrdCcy USD I C -0,69 -4,95 -16,11 12,51
Vontobel EM Debt I USD -1,20 -5,30 -17,27 15,02
Candriam Bds Em Mkts C USD Cap -1,69 -5,36 -13,14 14,60
GS EM Corp Bd I Acc EUR Hdg -2,56 -5,37 -20,69 11,55
CS (Lux) Emerging Mkt Corp IG Bd IBH EUR -3,00 -6,32 -21,10 8,82
BNPP Flexi I Bd Wld Em Invm Grd I D -3,50 -6,76 -21,66 7,73
Fidelity Emerging Mkt Dbt Y-Acc-USD -2,10 -7,17 -24,01 15,79
JPM Emerg Mkts Inv Grd Bd A (acc) EURH -3,72 -7,27 -23,60 8,78
Wellington Oppc EM Dbt II EUR S Q1 DiH -4,49 -8,24 -25,53 12,28
Templeton Emerging Mkts Bd A(Qdis)USD -5,96 -8,78 -13,17 9,25
NEF Emerging Market Bond R Acc -4,79 -8,87 -23,17 12,51
EdRF Emerging Sovereign I EUR H -9,39 -34,84 17,94
JPM Emerging Markets Debt A (dist) EURH -6,42 -10,42 -28,66 15,28
Vontobel EM Debt HI Hdg EUR -6,53 -10,62 -30,90 16,73
Euro Fixed Income
BNP Paribas Euro Corporate Bd C C
BNP Paribas Enhanced Bond 6M I C
Janus Henderson Hrzn Euro Corp Bd I2 EUR
Janus Henderson Hrzn Euro Corp Bd I2 EUR
BNP Paribas Euro Government Bd Privl C
BNP Paribas Euro S/T Corp Bd Opp C D
Amundi IS EURO Corporates ETF DR EUR C 5,95
Muzinich Firstlight Md Mk ELTIF SICAV A -12,96
Nordea 1 - European Covered Bd Op X EUR -1,81
BlueBay Financial Cptl Bd I USD 6,11 4,22 -4,18 14,63
Lazard Capital Fi SRI PVC EUR 1,57 0,75 -14,13 14,17
Kairos Intl SICAV Bond Plus P 0,22 0,57 -9,88 7,13
AXAWF Euro Credit Total Ret I Cap EUR 1,22 0,38 -9,41 9,46
Muzinich Eurp Crdt Alpha HEUR Acc Fndr 1,63 0,10 -9,74 9,17
Stt Strt Euro Infl Lnkd Bd Idx I EUR 1,19 0,07 -5,86 8,37
iShares Eur GovInfLkd BdIdx(IE)InstlAcc€ 1,21 -0,02 -6,46 8,25
EuroFundLux - Floating Rate B -0,46 -0,03 -1,49 3,89
Algebris Financial Credit I EUR Acc 1,10 -0,16 -14,71 11,33
Generali IS Euro Bond 1/3Y BX 0,33 -0,23 -2,01 1,36
Amundi Fds Eurp Sub Bd ESG I EUR C 0,69 -0,36 -8,25 10,08
Amundi IS Euro CorpBBB 1-5 IE D -0,05 -0,37 -2,26 3,31
Nordea 1 - Low Dur Eurp Cov Bd BI EUR 0,25 -0,48 -2,73 1,15
Tikehau Short Duration I EUR Acc -0,49 -0,50 -3,95 2,78
Lazard Euro Corp High Yield PC EUR 0,40 -0,54 -10,01 10,18
Franklin Euro Short Dur Bd I(acc)EUR -0,48 -0,62 -3,24 2,08
Amundi SF Diversified S/T Bd H EUR ND -0,49 -0,67 -4,38 5,14
Eurizon Bond Inflation Linked R Acc 0,29 -0,72 -6,74 8,18
Lazard Credit Fi SRI PVC EUR 0,64 -0,81 -11,71 9,67
Scor Sustainable Euro High Yield C EUR 0,07 -0,89 -11,72 10,60
Mediolanum Ch Provident 5 -0,93 -0,96 -1,85 0,89
Anima Obbligazionario High Yield BT F -0,94 -0,98 -7,52 11,19
AXAIMFIIS Europe Short Dur HY A Cap EUR -0,28 -1,03 -5,51 8,25
EIS Insurance Unit Bond Strategy 8 I 1,31 -1,06 -6,27 4,41
LO Funds Swiss Franc Crdt Bd Frgn NA 0,80 -1,08 -7,34 8,36
UniInstitutional Euro Reserve Plus -0,74 -1,09 -3,25 2,30
BNP Paribas Enhanced Bond 6M I C -0,80 -1,10 -4,33 2,80
GIS SRI Euro Corporate S/T Bd BX -0,62 -1,16 -6,48 4,51
Allianz Credit Opportunities IT13 EUR -0,31 -1,18 -4,41 2,45
EIS Insurance Unit Bond Strategy 2 I 0,89 -1,24 -8,00 5,69
Neuberger Berman Ultr S/T Er Bd EUR IAcc -1,28 -7,05 4,04
Carmignac Pf Sécurité FW EUR Acc -0,60 -1,33 -6,83 3,80
BNP Paribas Sus Enh Bd 12M Cl EUR Acc -1,06 -1,38 -3,75 1,86
MS INVF Short Maturity Euro Bond I -0,91 -1,39 -4,36
PIMCO Obbligazionario Prdnt Ins EUR Acc -1,41 -3,88 2,80
Carmignac Pf Credit A EUR Acc 3,11 -1,42 -16,41 11,41
DWS Invest ESG Euro Bonds (Short) FC -1,04 -1,52 -5,04 2,03
Candriam Sst Bd Euro S/T I € Acc -1,02 -1,59 -4,04 1,75
Pictet-EUR Short Term High Yield I EUR -0,76 -1,63 -6,75 9,00
Ostrum Euro Short Term Credit I/A EUR -0,91 -1,64 -4,91 3,34
Mediolanum BB Euro Fixed Income L A -1,14 -1,71 -5,93 2,33
Carmignac Sécurité AW EUR Acc -0,95 -1,71 -7,24 3,88
UBS (Lux) BF Euro Hi Yld € Q -0,33 -1,74 -11,26 11,22
Tendercapital Glb Bd Shrt DurInstl€AccAI -1,78 -4,42 3,61
BSF Fixed Income Credit Str I2 EUR Acc -1,78 -7,86 5,73
EdRF Bond Allocation I EUR Acc -1,06 -1,78 -11,60 6,21
Eurizon Bond EUR Short Term LTE R Acc -1,36 -1,92 -4,04 1,16
Pictet-EUR Short Mid-Term Bonds I -1,18 -1,93 -4,98 1,94
Kempen (Lux) Euro Credit Plus I 0,32 -1,96 -9,47 6,38
Mercer EURO Inflation Linked Bd M-3€ Acc 0,60 -1,98 -13,67 10,82
Invesco Euro Short Term Bond Z EUR Acc -1,11 -1,99 -6,43 2,71
Allianz Advcd Fxd Inc S/D W EUR -1,14 -2,07 -6,25 2,70
Arca Risparmio -1,42 -2,10 -5,82 2,41
BGF European High Yield Bond D2 EUR -0,12 -2,10 -15,23 11,00
Fidelity Euro Short Term Bond Y-Acc-EUR -1,05 -2,10 -6,76 2,98
NEF Euro Short Term Bond R Acc -1,48 -2,12 -5,26 1,91
EIS Insurance Unit Total Return ID -1,70 -2,12 -10,65 3,77
Fidelity Euro Short Term Bond FAM L Acc -2,20 -6,74 2,94
EdRF Bond Allocation A EUR Acc -1,53 -2,26 -12,02 6,24
M&G European HY Crdt Invm E EUR Acc -0,31 -2,27 -13,54 11,65
Schroder ISF EURO Hi Yld C Acc -0,93 -2,27 -16,62 13,80
abrdn Sel Euro HY Bd A Acc EUR -1,22 -2,29 -13,89 12,86
ANIMA Short Term Bond Prestige -1,69 -2,31 -4,53 1,21
Schroder ISF EURO S/T Bd A Dis AV -1,52 -2,37 -6,05 2,15
DWS Invest Euro High Yield Corp LD -1,04 -2,43 -12,97 11,60
BGF Euro Short Duration Bond A2 EUR -1,65 -2,44 -5,76 2,54
DATI AL 31 OTTOBRE 2022 I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022
Euro Short Duration Bd FAM L Acc -2,45 -5,16 1,77
Eurizon Bond Corporate EUR S/T R Acc -1,84 -2,46 -7,00 3,42
MS INVF European HY Bd I -0,96 -2,58 -14,22
MS INVF European HY Bd I -0,99 -2,63 -13,90 14,04
EdR SICAV Financial Bonds I EUR -0,75 -2,66 -13,47 10,32
Schroder ISF EURO Crdt Abs Rt I Acc EUR -0,76 -2,72 -13,11 6,95
JPM Europe High Yld Bd A (dist) EUR -1,09 -2,74 -12,22 10,58
Nordea 1 - European High Yld Bd BI EUR -0,77 -2,90 -13,52 11,32
Threadneedle (Lux) European Strat Bd AE -1,16 -3,09 -13,70 6,67
Fidelity European Hi Yld A-Dis-EUR -1,21 -3,15 -15,14 11,58
Janus Henderson Hrzn Euro HY Bd H2 EUR -0,60 -3,18 -15,17 11,59
Amundi Fds Euro HY Bd I EUR C -1,10 -3,21 -14,32 11,23
Sycomore Sélection Crédit I -1,84 -3,36 -12,08 8,42
Franklin Euro High Yield A(Ydis)EUR -1,68 -3,44 -13,60 10,36
Eurizon Bond EUR Medium Term LTE R Acc -2,01 -3,46 -8,68 3,08
BNP Paribas Euro S/T Corp Bd Opp C D -2,27 -3,55 -10,73 5,49
Amundi Fds Glb Subrdntd Bd I2 EUR C -0,94 -3,56 -17,88 12,54
Invesco Euro Corporate Bond Z EUR Acc -1,15 -3,58 -13,40 7,38
T. Rowe Price Euro Corp Bd Z EUR -1,02 -3,64 -13,53 6,90
L&G Euro High Alpha Corp Bond Z EUR Inc -0,99 -3,67 -14,28 7,20
AB European Income I EUR -1,21 -3,68 -14,80 9,32
Tendercapital Bond Two Steps Rtl € Acc -2,61 -3,84 -11,33 4,92
NB Corporate Euro A -2,07 -3,85 -13,64 7,11
Generali IS Euro Bond BX -0,61 -3,92 -12,72 5,04
R-co Conviction Credit Euro C EUR -2,36 -3,93 -15,13 7,49
BNY Mellon Rspnb Hrzn Euro Corp Bd X€Acc -1,32 -3,94 -14,43 7,38
Neuberger Berman Corp Hyb Bd EUR I5 Acc -1,55 -3,95 -16,31 9,78
AXAWF Euro Sustainable Credit I Cap EUR -1,60 -4,05 -13,16 6,55
Generali IS Euro Aggregate Bd BX -1,71 -4,05 -13,82 5,01
BlueBay Investment Grade Bd B EUR -1,59 -4,16 -16,11 8,09
Fonditalia Euro Bond R -2,52 -4,25 -10,67 3,69
NN (L) Euro Credit I Cap EUR -1,59 -4,26 -14,38 7,50
Amundi Fds Optimal Yield E2 EUR C -2,33 -4,27 -14,58 9,95
Kempen (Lux) Euro Credit I -1,48 -4,29 -14,24 6,72
Nordea 1 - European Cross Credit BI EUR -1,57 -4,31 -13,90 10,35
Robeco Euro Credit Bonds F € -1,78 -4,35 -14,42 7,26
Alto ESG High Yield A -1,32 -4,38 -14,08 12,60
PIMCO GIS Euro Income Bond Instl EUR Inc -1,92 -4,41 -14,79 6,88
Franklin European Ttl Ret A(acc)EUR -1,76 -4,45 -15,61 6,57
Eurizon Bond Corporate EUR Z Acc -2,01 -4,48 -15,33 7,77
Nordea 1 - European Covered Bond BP EUR -1,45 -4,53 -13,11 4,06
Amundi Fds Euro Corp Bd I EUR C -1,98 -4,53 -14,07 8,29
Candriam Sst Bd Euro Corp I €Acc -1,92 -4,54 -13,64 7,13
RobecoSAM Euro SDG Credits I EUR -1,99 -4,60 -14,68 7,29
MS INVF Euro Corporate Bond I -1,95 -4,64 -15,96 7,98
BlueBay Inv Grd Euro Aggt Bd I EUR -1,09 -4,82 -15,95 7,03
Schroder ISF EURO Crdt Convct C Acc EUR -1,72 -4,88 -18,60 9,29
DWS Invest Euro Corporate Bds FC -2,02 -4,99 -16,29 7,97
abrdn Euro Corporate Bd D Acc EUR -2,15 -5,02 -15,42 7,57
Amundi Fds Strategic Bd E2 EUR C -3,42 -5,03 -18,66 10,64
Euro Corporate Fixed Income Fam L Acc -5,09 -14,22 7,36
AXAWF Euro Credit Plus A Cap EUR -2,30 -5,12 -16,69 8,29
Groupama Oblig Euro I -1,94 -5,17 -15,69 6,57
Eurizon Bond Corporate Smart Esg Z EUR -5,19 -14,63 6,82
Fidelity Euro Corporate Bond Y-Acc-EUR -2,18 -5,21 -17,73 8,86
abrdn Euro Corp Sus Bd D Acc EUR -2,31 -5,23 -15,72 7,83
MS INVF Euro Strategic Bond I -1,64 -5,28 -16,70
GAM Star Credit Opps (EUR) AQ EUR Inc -3,56 -5,36 -18,87 13,59
BNP Paribas Euro Corporate Bd C C -2,63 -5,37 -16,17 7,52
Vontobel Euro Corporate Bond B EUR -2,52 -5,42 -17,28 8,56
Vontobel Euro Corporate Bond A EUR -2,52 -5,42 -17,28 8,56
HSBC GIF Euro High Yield Bond AD -3,39 -5,50 -15,54
HSBC GIF Euro High Yield Bond AD -3,39 -5,51 -15,54
BGF Euro Corporate Bond A2 -2,42 -5,51 -16,08 7,45
BlueBay Inv Grd Euro Govt Bd I EUR Acc -1,13 -5,55 -15,25 6,27
Pictet-EUR Corporate Bonds P -2,88 -5,58 -16,17 7,97
BNP Paribas Euro Government Bd Privl C -1,92 -5,67 -15,06 6,05
AXAWF Euro Government Bonds I Cap EUR -1,82 -5,67 -15,67 5,93
JPM Financials Bond A (acc) EUR -2,72 -5,72 -19,48 8,29
JPM EU Government Bond C (acc) EUR -1,68 -5,75 -15,94 6,00
BlackRock Euro Govt Enhanced Idx Flex -1,75 -5,81 -16,27 6,33
Fidelity Euro Bond Y-Acc-EUR -2,12 -5,84 -18,36 8,19
db AM - PIMCO Euro Sust Dbt Sol LDQ -2,84 -5,87 -15,22 6,54
PIMCO GIS Euro Bond Instl EUR Inc -2,16 -5,98 -16,54 6,45
iShares Euro Govt Bd Idx (LU) X2 EUR -1,90 -5,99 -16,25 6,11
BNP Paribas Sust Euro Bd I Cap -2,57 -6,04 -16,11 6,34
DPAM B Bonds Eur W Cap -1,69 -6,06 -16,54 6,42
Fidelity Euro Bond FAM L Acc -6,23 -18,87 8,32
Euro Bond FAM L Acc -6,24 -15,63 5,89
AXAWF Euro 7-10 I Cap EUR
-2,28 -6,27 -18,62 7,54
Allianz Euro Credit SRI RT EUR -2,67 -6,31 -21,32 9,98
Generali IS Centr&East Europ Bd AY -3,19 -6,31 -12,13 6,00
BGF Euro Bond A2 -2,60 -6,33 -16,49 6,45
CamGestion Obliflexible -2,20 -6,34 -22,59 11,78
Generali IS Centr&East Europ Bd BX -3,29 -6,40 -12,21 6,00
Pictet-EUR Government Bonds P dy -2,32 -6,48 -16,85 6,34
DWS Invest Euro-Gov Bonds FC -2,24 -6,48 -17,31 6,23
Amundi Fds Euro Aggt Bd F2 EUR C -2,96 -6,50 -16,48 6,99
ANIMA Medium Term Bond Prestige -2,68 -6,50 -16,20 6,02
Schroder ISF EURO Bond C Dis AV -2,60 -6,63 -19,02 6,71
Schroder ISF EURO Bond C Acc EUR -2,60 -6,63 -19,02 6,71
Schroder Euro Bond FAM L EUR Acc -6,76 -18,84 6,67
Schroder ISF EURO Govt Bd A Dis EUR AV -2,70 -6,98 -18,60 6,42
Pictet-EUR Bonds P -3,01 -7,40 -19,91 7,28
NN (L) Euro Fixed Income P Cap EUR -3,71 -8,06 -20,74 7,35
Eurizon Bond EUR Long Term LTE R Acc -2,91 -8,58 -22,48 8,94
AcomeA Breve Termine A1 -4,00 -8,71 -24,24 9,32
AXAWF Euro 10 + LT I Cap EUR -3,34 -10,98 -30,95 12,69
UNIQA Eastern European Debt Fund VTA -5,95 -12,33 -33,16 12,74
MS INVF Euro Corporate Bond I -20,43 -19,86 -16,26 11,94
Fixed Income Miscellaneous
Lemanik SICAV Actv S/T Crdt Dis Retl EUR
Invesco India Bond C USD Acc 2,91 3,63 6,76 7,37
MS INVF Global Asset Backed Secs Z USD 4,30 2,71 7,44
PIMCO GIS Capital Scs Admin USD Inc 4,06 2,31 -1,70 12,49
SWC (LU) BF Responsible COCO DTH CHF 3,26 1,26 -6,53 13,32
Fidelity Global Hybrids Bond Y-Acc-EUR 1,46 -0,81 -10,99 12,02
Eurizon Securitized Bond ZD EUR Inc -0,78 -1,29 -4,79 3,64
Cohen & Steers Glb Pref Secs FX EUR Hgd 0,00 -2,25 -16,37 10,59
AB Financial Credit I2 EUR H -2,68 -18,32 15,46
Global Fixed Income
PIMCO GlInGd Crdt H InstlUSDCcyExpsAcc -9,81
BSF Global Absolute Return Bond A2 EUR
Man GLG Hi Yld Opps DE I EUR Acc -16,02
PIMCO GIS Glb Lw Dur Rl Rt Ins USD Acc 6,00 7,03 15,81 6,78
CapitalatWork High Yield at Work I 4,60 6,84 1,33 4,27
Muzinich Enhancedyield S-T HUSD Acc A 4,88 4,24 10,24 8,04
BGF Global Inflation Linked Bd A2 USD 4,95 4,14 7,18 7,97
JPM Global Strat Bd A perf (acc) USD 4,10 4,01 10,39 6,44
DNCA Invest Alpha Bonds I EUR 3,92 6,51 5,26
PIMCO GIS Income Institutional USD Acc 4,74 3,85 4,84 7,85
JPM Flexible Credit A (acc) USD 4,48 3,72 5,14 8,26
UBS (Lux) BS Global Dyn $ Q-acc 5,31 3,53 9,16 7,89
BGF Fixed Income Global Opps A2 3,97 3,48 7,38 7,59
BlueBay Global Hi Yld ESG Bd I USD 5,22 3,44 4,18 9,64
Federated Hermes Uncons Crdt X USD Acc 3,44 -1,67 9,10
Jupiter Strategic AbsRt Bd L € H Acc 3,37 2,57 2,90
Fidelity Glb Shrt Dur Inc A-MD-USD 4,39 3,37 10,14 7,82
JPM Global Bond Opps A (acc) USD 4,29 3,28 5,58 7,06
T. Rowe Price Dyn Glb Bd In EUR 0,60 3,27 2,13 4,59
Fidelity Global Infl-Link Bd A-Acc-USD 3,44 3,18 3,61 6,20
LGT Select Bond High Yield (USD) IM 5,75 2,99 1,41 10,14
Legg Mason BW Glb Inc Opt PR $ Dis(M)+e 4,60 2,76 -2,85 7,43
PIMCO GIS Glb Hi Yld Bd Admin USD Acc 4,21 2,69 3,33 9,92
MS INVF Global Fixed Income Opps Z 4,50 2,64 6,47 8,10
Merian Glb Dynamic Bd L € H Acc 1,89 2,45 -1,14 3,43
GS Glbl Hi Yld Base Inc USD 3,81 2,42 0,83 11,82
BNY Mellon Global Credit USD W Acc 4,39 2,17 -1,57 8,67
Nomura Fds Global Dynamic Bond I USD 5,18 2,10 -4,74 9,08
Pictet Absolute Ret Fxd Inc I USD 3,69 2,10 7,36 6,85
Wellington Hi Qual Glb HY Bd USD S Ac 2,05 -0,73 9,33
Baillie Gifford WW Glbl Strat Bd C $ Acc 4,28 1,90 -3,61 8,28
Janus Henderson Hrzn Glb HY Bd H2 USD 4,51 1,66 -0,97 11,15
Candriam Bds Global Hi Yld V EUR Cap 2,19 1,45 -8,26 8,09
PIMCO GIS Glb Bd Instl USD Acc 3,63 1,43 2,27 6,79
Amundi Fds Glbl Aggt Bd I USD C 3,65 1,35 4,83 8,03
BGF Global High Yield Bond C1 USD 2,68 1,23 -0,81 10,12
M&G Total Return Crdt Invmt A EUR Acc 1,08 1,22 -5,17 5,59
AXAWF Global Infl Sh Dur Bds I Cap EUR H 0,39 1,14 -2,60 3,33
MDPS TOBAM At Bchmk Glbl Hi Yld A Acc 3,25 1,10 -3,39 9,34
UBS (Lux) BS Glbl Corp $ U-X dist 3,77 0,95 -3,12 8,08
Amundi Fds Global Corp Bd I USD C 3,40 0,58 -3,39 8,39
JSS Sust Total Return Global I USD Acc 2,56 0,36 -0,06 6,87
PIMCO GIS Glb Real Rt Ins USD CcyExpsAcc 2,20 0,27 -10,06 9,59
Legg Mason WA Glb Core+ Bd PR USD Acc 2,55 0,11 -1,56 7,34
Fidelity Global Infl-Link Bd Y-Acc-EUR H 0,25 0,03 -6,38 5,02
M&G (Lux) Glb Fl Rt HY C H EUR Acc 0,12 0,00 -5,38 11,56
FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022
Schroder ISF Glbl Corp Bd A Dis MV 2,79 -0,04 -4,39 9,32
BlackRock Sustainable FxIncStrats I2 EUR -0,02 -0,11 -3,01 4,60
SWC (LU) BF Resp Glbl Crdt Opps GTH CHF 1,03 -0,25 -10,51 8,21
PIMCO GIS Glb Advtg Instl USD Acc 1,71 -0,34 -4,42 6,28
Candriam Sst Bd Glbl Hi Yld I € Acc 0,69 -0,47 -9,86 7,96
Schroder ISF Strat Crdt C Acc GBP 1,01 -0,58 -11,61 12,68
PIMCO GIS Divers Inc Instl USD Acc 2,75 -0,63 -6,18 8,81
M&G (Lux) Glb Fl Rt HY A H EUR Acc -0,49 -0,64 -6,02 11,57
Aegon High Yield Global Bd B Acc EUR Hdg 0,72 -0,67 -11,83 13,57
Carmignac Pf Global Bond A EUR Acc 0,76 -0,76 -4,51 6,41
Eurizon Absolute High Yield Z EUR -0,94 -5,36 6,69
Candriam Bds Crdt Opps I EUR Cap -0,27 -0,98 -4,98 4,37
AB Short Duration High Yield I2 EUR H -0,13 -0,99 -10,08 9,55
Invesco Global Inv Grd CorpBd C USD AD 2,25 -1,06 -6,68 9,16
Russell Inv Global High Yield A Roll Up -0,62 -1,34 -14,74 11,23
Eurizon Global Bond Z EUR -1,35 -4,99 5,68
Muzinich Glbl Shrt DurInvmtGrdHEURIncFdr -1,46 -6,32 4,38
JPM Global Strat Bd A perf (acc) EURH -1,24 -1,46 -7,48 4,14
Threadneedle (Lux) Credit Opps ZE -1,05 -1,50 -5,80 5,67
FvS Bond Opportunities IT 0,82 -1,50 -11,07 7,50
Mercer Global High Yield Bd M1 EUR H -0,44 -1,60 -14,34 10,68
PGIM Global Hi Yld ESG Bd EUR H I Acc -0,34 -1,63 -13,57 10,85
Fidelity Global Bond Y-Acc-USD 1,43 -1,72 -9,01 6,68
UBS (Lux) BF Global Flex P acc 1,12 -1,76 -11,54 8,46
AXAWF Global High Yield Bds F Dis EUR H -0,71 -1,76 -11,54 10,37
JPM Global Short Duration Bd A(acc)EURH -1,42 -1,83 -4,86 1,76
Capital Group Glob Bond (LUX) Cd 1,27 -1,87 -7,34 5,87
Aegon Strategic Global Bd B Inc EUR Hdg -0,40 -1,89 -19,75 10,82
Wellington Multi-Sec Crdt GBP S AcH 0,38 -1,94 -18,26 13,66
Russell Inv Global Bond A 0,87 -2,01 -7,75 6,36
Invesco Global Ttl Ret Bd FAM L EUR Acc -2,12 -8,95 5,29
LUX IM Fidelity Global Low Duration HX -2,21 -7,78 5,91
Neuberger Berman Global Bond USD I Acc 0,69 -2,22 -7,49 5,87
Fondo Alto Internazionale Obblig A 0,03 -2,22 -6,75 4,34
Colchester Glbl Rl Ret Bd EUR H Acc I -0,32 -2,25 -13,84 7,47
NEF Ethical Total Return Bond I Acc -0,97 -2,40 -11,75 5,03
MS INVF Global Bond I 0,89 -2,41 -8,17
UBAM Global High Yield Solution AHC EUR -0,82 -2,53 -9,42 9,89
AXAWF Global Start Bds F Cap GBP H -0,10 -2,56 -14,83 8,84
Eurizon Global Multi Credit Z EUR Acc -1,38 -2,58 -10,19 6,27
Invesco Bond C USD SD 0,40 -2,62 -11,64 7,14
Templeton Global Bond A(Mdis)USD -0,84 -2,77 2,87 6,61
Mediolanum Ch International Income LH A -2,49 -2,85 -5,33 1,07
RAM (Lux) Tactical Glb Bd Total Rtrn E -1,42 -2,96 -11,23 4,11
Plurima Apuano Flexible Bond A Instl -1,47 -3,14 -16,10 9,56
Anima Obbligazionario Flessibile F -3,29 -11,64 6,41
Vontobel TwentyFour StratInc HI Hdg EUR -1,43 -3,40 -17,60 9,33
Vanguard Global Credit Bond Ins EURH Acc -0,75 -3,44 -17,76 7,88
DPAM L Bonds Universalis Uncons W 0,44 -3,46 -12,55 7,05
Stt Strt Glbl Trs Bd Idx I USD Acc 0,10 -3,55 -8,41 5,87
Fidelity Sust Strat Bd Y-Acc-EUR H -1,78 -3,65 -15,26 6,34
Vontobel Bond Global Aggt AH Hdg USD 0,88 -3,66 -11,50 11,92
NEF Global Bond R Acc 0,08 -3,74 -8,71 6,17
RobecoSAM SDG Credit Income IH EUR -3,85 -16,82 8,51
Schroder ISF Glb InflLnkdBd C Acc EUR -1,54 -3,92 -19,41 8,89
BlueBay Glbl Inv Grd Corp Bd I EUR -1,63 -3,94 -20,72 9,39
Schroder ISF Global Bond A Dis AV -0,38 -3,96 -10,73 7,76
PIMCO GIS Global Bond ESG Instl EURH Acc -1,83 -4,02 -14,18 5,05
Eurizon Bond High Yield R EUR Acc -2,28 -4,05 -15,39 10,31
Jupiter Dynamic Bond I EUR Q Inc -1,58 -4,09 -16,57 7,01
GS Global Fixed Inc (Hdg) I Inc EUR -1,32 -4,12 -15,57 5,86
Fisch Bond Global Corporates BE -1,44 -4,15 -18,74 8,11
LUX IM Twentyfour Global Strategic Bd HX -2,42 -4,20 -17,97 8,36
GS Global Sovereign Bd I Acc EUR-Prtly H -0,76 -4,67 -10,99 5,92
Amundi Fds Optimal Yld S/T I2 EUR C -2,52 -4,83 -16,94 8,83
Amundi IS JP Morgan GBI Glbl Gvs IHE-C -1,98 -4,96 -13,89 4,60
Pictet-Global Bonds I USD -0,62 -5,22 -13,76 6,57
RobecoSAM Global SDG Credits IH € -5,32 -20,07 8,34
AB Sust Glb Thematic Credit S1 EUR -5,35 -20,11 8,87
JPM Global Corp Bd A (acc) EUR H -2,59 -5,37 -19,34 7,67
Mediolanum Ch International Bond LH A -3,72 -6,29 -16,84 5,42
Invesco Global Inv Grd CorpBd Z EURH Acc -2,94 -6,32 -21,77 8,97
BNP Paribas Green Bd I Cap -3,11 -6,44 -17,69 6,47
Templeton Global Ttl Ret A(acc)USD -3,97 -6,70 -7,63 7,69
Eurizon Absolute Green Bonds Z Acc -7,01 -21,55 7,73
Japan Fixed Income
Vanguard Japan Government Bd Idx JPY Acc -2,74 -8,57 -14,67 7,78
Eurizon Bond JPY LTE R Acc -3,04 -8,78 -13,91 7,70
Sterling Fixed Income
DATI AL 31 OTTOBRE
DATI AL 30 APRILE 2022
Rathbone SICAV Ethical Bond L Inc CHF -1,84 -15,44 9,74
Vontobel TwentyFour Abs RetCrdt HI HEUR -1,07 -2,14 -7,81 3,54
Invesco Sterling Bond Z GBP Acc 0,04 -2,52 -15,67 11,94
US Fixed Income
HSBC GIF US High Yield Bond IC USD
PGIM Broad Market US HY Bd USD W Acc 6,11 5,03 3,27 10,08
AXAWF US High Yield Bonds I Cap USD 5,49 5,02 5,92 9,32
AXAIMFIIS US Short Dur HY A Cap USD 5,42 4,86 11,39 7,93
Fidelity US High Yield A-Dis-EUR 4,94 4,10 4,87 10,71
JPM US Short Duration Bond A (acc) USD 3,98 3,73 11,05 6,75
Neuberger Berman Strat Inc I JPY Acc 4,28 3,51 2,33 8,74
UBS (Lux) BS Sht TermUSDCorpSst$Q-acc 4,08 3,45 10,05 6,88
Payden USD Low Duration Credit USD Acc 4,40 3,38 8,84 7,48
AXAWF US Enhanced HY Bds I Cap $ 3,22 0,81 14,62
Janus Henderson US Sh-Trm Bd A2 USD 3,50 3,02 8,63 6,60
BGF US Dollar Short Duration Bd A2 USD 3,36 2,71 9,07 7,03
JPM Income A (acc) USD 4,74 2,59 5,53 8,64
Indosuez Funds US Dollar Bonds G 3,64 2,20 4,90 6,87
AXAIMFIIS US Corp Itmt Bds A USD Dis 3,87 2,01 2,52 7,36
Fidelity US Dollar Bond Y-Acc-USD 4,01 1,67 -1,69 7,56
CT Dollar Bond Institutional Grs Acc £ 3,65 1,67 0,06 7,09
Loomis Sayles Multisector Inc S/A USD 3,22 1,47 -0,96 7,92
Fidelity US Dollar Bond A-Dis-USD 3,60 1,28 -2,08 7,54
PineBridge USD Inv Grd Crdt X USD Acc 3,78 1,12 -5,95 8,87
Amundi Fds Pio Strat Inc A USD C 2,46 0,86 -2,51 9,32
Loomis Sayles US Core Plus Bd I/A USD 2,80 0,70 -1,95 6,67
UBAM Medium Term US Corporate Bd AC USD 2,62 0,56 0,86 7,20
Vanguard USTrs InfProtSecsIdxSel EURHAcc 0,38 0,54 -9,04 5,54
Vanguard U.S. Govt Bd Idx $ Acc 2,71 0,31 0,68 7,48
Allspring (Lux) WW $ IG Crdt I USD Acc 3,35 0,13 -5,73 8,22
Amundi Fds Pio US Bond A2 EUR C 2,34 0,07 -3,24 7,94
Eurizon Bond USD LTE R Acc 2,28 -0,06 0,47 7,57
BNY Mellon US Muncpl Infras Dbt USD WAcc 3,32 -0,24 -4,34 8,02
PIMCO GIS Ttl Ret Bd Instl USD Acc 2,27 -0,43 -4,48 7,02
JPM Income Opp A perf (acc) EURH -1,04 -0,87 -2,26 2,71
ANIMA Bond Dollar Prestige 1,54 -0,93 -1,43 7,40
TCW High Yield Sus Bd IEHE 0,34 -1,13 -14,74 8,94
MM Access II High Yield EURH F-acc -0,30 -1,57 -12,57 10,69
Nomura Fds Select US High Yield Bd IEURH -1,69 -12,95 11,49
Lord Abbett Multi Sector Inc I EUR H Acc -0,45 -1,70 -15,10 10,36
Legg Mason WA US Core+ Bd A USD Acc 1,37 -1,98 -7,51 7,63
Amundi Index US Corp SRI IHE Acc -5,73 -20,59 8,82
Asia Equity
JPM Pacific Equity A (dist) USD 2,76 0,59 -26,15 15,41
Fidelity Pacific A-Dis-USD 0,29 -0,52 -28,93 19,20
Mediolanum BB Pacific Collection L A -0,20 -1,52 -22,14 14,16
Gamax Asia Pacific A -1,79 -1,67 -22,86 12,19
Matthews Asia Dividend Fund I USD Acc -0,97 -2,35 -27,58 14,62
Comgest Growth Asia USD Acc -0,43 -3,68 -29,44 15,13
Asia ex-Japan Equity
Matthews Asia Small Coms Fd I USD Acc 11,16 15,30 -13,01 18,58
Stewart Inv Asia Pac Sustnby VI EUR Acc 8,69 8,60 -4,83 15,64
Invesco Asian Equity Z USD Acc 3,76 5,95 -12,93 17,81
New Capital Asia Future Ldrs USD Sdr Acc 5,74 -30,25 16,28
Matthews Asia Ex Japan Div I USD Acc 5,24 4,99 -25,43 17,62
Schroder ISF Emerging Asia I Acc EUR 4,91 4,97 -21,20 17,30
Polar Capital Asian Stars S Acc 4,74 -28,24 18,24
Fidelity Asia Pacific Opps Y-Acc-EUR 6,95 4,68 -19,55 17,66
Schroder ISF Sust Asn Eq I Acc USD 4,46 -16,62 15,61
Nikko AM Asia Ex-Japan A USD 3,16 3,62 -22,86 15,12
Fidelity ASEAN Y-Acc-USD 3,86 2,72 -1,68 19,47
Schroder ISF Asian Eq Yld I Acc USD 3,11 2,56 -11,47 16,44
Mirae Asst Sst Asia Sect Ldr Eq I USDCap 1,33 2,50 -22,93 17,06
UBS (Lux) ES As Smlr Coms (USD) Q-acc 2,97 2,25 -24,22 15,89
Pictet-Pacific Ex Japan Index P USD 3,35 1,44 -7,77 19,36
Fidelity Sustainable Asia Eq Y-Dis-USD 3,01 1,19 -21,08 15,73
JPM Asia Pacific Equity A (acc) EUR 1,82 1,17 -20,74 16,50
abrdn Asia Pacific Sust Eq A Acc USD 1,49 0,12 -22,53 15,74
Schroder ISF Asian Opports A Dis USD AV 0,00 -0,99 -24,27 16,68
LO Funds Asia High Conviction USD PA 0,00 -2,65 -31,86 15,73
Templeton Asian Growth A(Ydis)USD -2,80 -3,09 -25,55 16,43
MS INVF Asia Opportunity Z 2,14 -4,46 -34,02
MS INVF Asia Opportunity Z 2,14 -4,54 -34,08
Mirae Asset Asia Great Consumer Eq I USD -0,25 -6,35 -32,83 18,16
Fidelity Asian Special Sits A-Dis-USD -17,70 -16,86 -27,34
DATI AL 31 OTTOBRE
Australia & New Zealand Equity
Candriam Eqs L Australia I AUD Cap 9,51 11,06 -0,17 26,93
Consumer Goods & Services Sector Equity
BNP Paribas Consumer Innovtr Cl C
LO Funds World Brands EUR PA 9,94 7,23 -23,92 18,38
GAM Multistock Luxury Brands Eq EUR C 8,47 7,15 -14,93 20,00
BNP Paribas Consumer Innovtr Cl C 8,59 6,70 -24,80 20,80
CPR Invest Food For Gens I EUR Acc 6,17 6,42 -4,21 16,27
Fidelity Sust Cnsmr Brds A-Dis-EUR 6,57 4,50 -21,63 16,02
Gamax Funds Junior A 4,05 3,20 -15,86 14,46
Invesco Glbl Consmr Trnds Z USD Acc 3,38 0,09 -39,54 25,54
Invesco Glbl Consmr Trnds A USD Acc 2,59 -0,67 -40,03 25,50
Energy Sector Equity
GS NA Engy & Engy Infras Eq I Acc USD 13,59 23,02 56,36 37,57
RobecoSAM Smart Energy Eqs F EUR 14,48 19,92 -12,59 24,71
BNP Paribas Energy Transition C D 6,74 19,50 -46,94 45,17
RobecoSAM Smart Energy Eqs D EUR 13,63 19,04 -13,24 24,69
BGF Sustainable Energy A2 11,42 16,84 -12,20 21,48
Pictet-Clean Energy I USD 9,98 15,16 -14,72 25,67
Eurizon Azioni Energia E Mat Prime 6,72 11,80 22,05 25,51
Mediolanum Ch Energy Eq Evolt L A 2,47 7,86 34,96 30,22
Equity Miscellaneous
BNP Paribas Aqua C C
BNP Paribas Aqua C C
BNP Paribas Aqua I 10,26 11,11 -8,91 20,81
Pictet-Water I EUR 9,53 9,64 -7,95 19,04
Allianz Pet and Animal Wlb AT EUR 9,58 -21,74 17,21
Eurizon Sustainable Global Eq Z EUR Acc 2,27 1,86 -19,86 19,57
Fidelity Sust Water & Waste A Acc EUR 1,48 -20,09 18,52
Europe Emerging Markets Equity
Deka-ConvergenceAktien CF -6,33 -13,07 -40,84 35,79
SEB Eastern Europe Small Mid Cap C -14,20 -25,06 -67,13
Europe Equity Large Cap
Mandarine Active I 8,50 13,13 11,57 14,86
BSF European Unconstrained Eq I2 EUR 8,25 -14,14 19,64
Comgest Growth Europe EUR I Acc 8,38 7,62 -18,01 18,64
DPAM B Equities Europe Sust W Cap 7,90 7,62 -14,25 18,23
Synchrony (LU) Swiss All Caps (CHF) I 9,10 7,45 -15,69 17,20
NN (L) European Sust Eq I Cap EUR 5,71 6,65 -18,70 19,23
BGF European A2 4,45 6,22 -24,80 21,26
CT Pan Eurpean Focus Ins X Acc GBP 8,04 6,17 -15,65 18,26
UniInstitutional Eurp Eq Concentrated 4,51 6,00 -12,29 18,45
Eurizon Top European Research Z EUR Acc 2,79 5,94 -8,90 18,10
Eleva UCITS Eleva Euroland Sel I EUR acc 4,46 5,51 -14,19 20,29
Heptagon European Focus Eq CE EUR Acc 5,99 5,51 -23,88 18,55
OFI FUND RS Act4 Positive Eco I C EUR 3,20 5,29 -19,13 18,87
CS European Dividend Value FB EUR 5,23 5,27 -1,12 16,93
Schroder ISF European Sus Eq I Acc EUR 5,19 -16,68 19,48
Janus HndrsnContinen Eurp I2 EUR 4,67 5,18 -12,51 18,39
Janus HndrsnPan Eurp A2 EUR 4,14 5,17 -11,99 18,66
Digital Stars Europe Acc 2,30 5,10 -27,14 21,55
Candriam Sst Eq Euro I Acc € 5,43 5,09 -14,01 18,41
Fidelity Italy A-Dis-EUR 1,28 4,96 -14,23 23,23
UBAM Swiss Equity UC CHF 5,67 4,90 -20,33 16,90
UBS (Lux) Eq Eurp Opp Sst (EUR) Q acc 5,13 4,75 -17,11 17,13
CT European Select X Acc GBP 5,03 4,52 -20,45 20,76
JPM Europe Equity Plus A perf (acc) EUR 2,88 4,50 -5,27 20,51
Fidelity European Div Y-Acc-EUR 4,29 4,48 -3,45 17,57
JPM Europe Strategic Growth A (dist) EUR 4,65 4,47 -17,78 19,35
Allianz Europe Equity Gr Sel IT EUR 3,71 4,40 -28,89 23,49
Schroder ISF European Sus Eq C Acc EUR 4,31 -17,40 19,47
Threadneedle(Lux)Pan Eurp ESGn Eqs W EUR 2,92 4,31 -18,27 18,60
G Fund Total Return All Cap Europe IC 3,95 4,23 -13,38 16,77
Berenberg European Focus Fund M 5,15 4,13 -34,64 23,09
Invesco Pan European Equity Z EUR Acc 1,51 4,05 -5,39 23,19
BNPP E MSCI Europe SRI S5% Cpd Trk Pr C 4,04 -16,89 18,59
Amundi Azionario Val Eurp a dist A 2,90 4,00 -5,04 18,57
Amundi IS MSCI Europe IE-C 3,68 3,84 -9,47 18,06
Eurizon Italian Equity Opps Z Acc 2,19 3,67 -15,99 24,69
Amundi IS MSCI Europe SRI PAB IE C 3,63 -15,85 18,10
Cleome Index Europe Equities R EUR Acc 3,35 3,61 -10,61 17,90
DWS Qi Eurozone Equity RC 2,72 3,59 -13,04 21,33
AAF-Edentree European Sust Eqs A € 1,79 3,56 -10,16 20,99
BGF Euro-Markets A2 1,22 3,56 -20,33 23,30
Amundi Fds Euroland Equity A EUR C 1,81 3,56 -12,48 21,62
Principal European Rspnb Eq A Inc USD 3,20 3,54 -19,77 18,47
Amundi Fds SstTop Eurp Plyrs E2 EURC 2,01 3,43 -13,77 20,29
JPM Euroland Equity C (dist) EUR 2,22 3,41 -11,82 23,03
JPM Europe Select Equity A (acc) EUR 2,90 3,30 -12,14 19,55
NEF Euro Equity R Acc 0,83 3,25 -21,24 21,68
DPAM B Equities Euroland B Cap 3,22 3,25 -19,00 19,38
Invesco Pan European Equity A EUR Acc 0,55 3,07 -6,30 23,16
Echiquier Positive Impact Europe A 3,18 3,05 -21,08 18,71
Allianz Valeurs Durables IC 2,61 3,04 -15,52 20,07
Pictet-Quest Europe Sust Eqs P EUR 3,58 2,96 -11,58 18,74
BNP Paribas Euro Equity C C 1,49 2,95 -14,68 17,93
Melchior European Opportunities I1 EUR 2,78 2,90 -19,27 19,54
Exane Funds 2 Exane Eqty Select Europe A 3,20 2,84 -14,72 19,38
Allianz Europe Equity Growth IT EUR 3,22 2,77 -30,41 23,78
Fonditalia Equity Europe R 1,88 2,68 -9,36 17,24
State Street Europe ESG Scrn Idx EqPEUR 2,69 2,65 -11,38 18,10
T. Rowe Price Eurp Eq I EUR 3,79 2,60 -17,55 18,50
GS Europe CORE Equity A Inc EUR 1,58 2,59 -10,29 19,97
Schroder ISF EURO Equity I Acc EUR 1,37 2,54 -16,80 21,33
BGF European Equity Income AI2 EUR 2,28 2,43 -11,01 18,57
Legg Mason MC European Uncons S EUR Acc 2,40 -30,94 22,76
abrdn European Sstnb Eq A Acc EUR 4,36 2,40 -19,57 18,11
MS INVF Europe Opportunity Z 2,33 -41,37
European Equity FAM L EUR Acc 2,29 -15,61 21,58
RAM (Lux) Sys European Equities B EUR 0,97 2,21 -17,98 20,45
MainFirst Top European Ideas C 0,14 2,03 -26,07 27,35
Amundi Fds European Eq Val M2 EUR C 1,12 2,01 -9,12 25,63
EdR SICAV Euro Sustainable Eq A EUR 2,28 1,96 -14,43 18,31
JPM Europe Strategic Value C (dist) EUR 0,28 1,95 -5,54 25,88
CS (Lux) European Div Plus Eq DB EUR 3,20 1,93 -4,40 15,49
Janus Henderson Hrzn Euroland A2 EUR 0,21 1,90 -15,61 23,31
MFS Meridian European Research A1 EUR 3,46 1,85 -12,21 16,88
Jupiter European Growth D EUR Acc 4,54 1,83 -22,40 19,51
AXA WF ACT Eurozone Impact F Cap EUR 2,20 1,82 -17,99 20,22
ODDO BHF Algo Sustainable Lead. CRW-EUR 3,09 1,78 -18,71 18,69
Quaestio Solutions Funds Eur Bt Eq I Acc 2,56 1,63 -20,06 20,27
Schroder ISF EURO Equity C Dis EUR 0,38 1,53 -17,62 21,31
DPAM Equities L EMU SRI MSCI Index B 2,76 1,40 -19,65 21,24
LO Funds Europe High Conviction EUR NA 1,58 1,35 -20,27 17,77
Fidelity European Dynamic Gr A-Dis-EUR 5,02 1,26 -18,83 17,86
Robeco Sustainable Eurp Stars Eqs D EUR 2,14 0,77 -11,13 17,19
AB European Eq A EUR 0,24 0,65 -12,57 20,78
Amundi Fds Eurp Eq Green Imp I EUR C 1,83 0,41 -20,32 20,22
Fidelity European Growth Y-Dis-EUR 1,07 -0,09 -14,21 18,73
LUX IM ESG Sycomore European Eqs CX -3,04 -0,55 -22,22 17,94
HSBC GIF Euroland Growth M1C 0,55 -0,65 -22,14
Allianz Euroland Equity Growth IT EUR -0,24 -0,77 -32,96 23,64
Tendercapital Secular Euro Instl € Acc -2,00 -1,51 -15,90 18,00
Fidelity Germany Y-Acc-EUR 0,80 -1,60 -20,15 21,41
Sycomore Social Impact A -1,41 -3,82 -23,31 15,67
UBS (Lux) ES Euro Countrs Inc Sust €Qacc -1,35 -4,13 -14,53 17,42
Schroder ISF Eurp Div Mxmsr C Acc EUR -4,63 -8,76 -16,18 21,02
Europe Equity Mid/Small Cap
BNP Paribas Europe Small Cap I C
Lonvia Avenir Mid-Cap Euro Clean -36,51
Algebris Core Italy EB EUR Acc 7,43 11,84 -19,66 22,65
Arca Economia Reale Equity Italia I 5,91 10,07 -25,20 22,54
DNCA Invest Archer Mid-Cap Europe I EUR 5,61 9,72 -17,25 20,98
Eleva UCITS Eleva Ldrs SMCap Eurp I€ acc 6,32 -24,11 19,72
Symphonia Azionario Small Cap Italia 1,96 6,08 -25,13 21,31
BGF Swiss Small & MidCap Opps A2 CHF 6,00 6,00 -24,29 19,52
Echiquier Agenor Euro SRI Mid Cap I 4,36 -23,32 17,60
G Fund Avenir Europe IC 2,80 4,10 -38,89 26,84
Anima Iniziativa Italia F 4,06 3,47 -13,88 23,56
Wellington Pan Eurp Sm Cp Eq EUR S Ac 4,33 3,40 -28,38 22,85
Sycomore Fund Europe Happy@Work I EUR 1,27 3,20 -20,81 19,05
UBS(Lux)EF Mid Caps Eurp Sust(EUR)Q€Acc 3,57 2,49 -24,86 21,72
abrdn Eu Sml Comp D Acc EUR 2,65 1,65 -36,87 26,85
Oddo BHF Avenir CR-EUR -0,28 0,18 -21,69 21,32
MFS Meridian European Smlr Coms W1 EUR 2,43 0,05 -21,36 20,68
Echiquier Agenor SRI Mid Cap Europe A 2,17 -0,24 -28,99 19,74
Threadneedle (Lux) Pan Eurp SmCp Opps AE 0,80 -1,81 -36,01 24,22
Comgest Growth Eurp Smlr Coms EUR I Acc 3,16 -2,16 -39,25 23,98
Financials
Jupiter Financial Innovt D EUR
1,49 -0,86 -39,46 22,82 Global
MS
MS
GQG
Heptagon Driehaus
29,47 18,22 -31,30 22,07
5,34 5,81 -31,52 22,04
4,57 5,47 -13,29 15,13
-16,75 15,85
FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022
Wellington Emerg Mkt Devpmt USD S Ac
Thematics Meta I/A USD
3,56 3,49 -22,90 17,22
Polar Capital Em Mkts Stars S USD Acc 3,07 -27,64 19,27
William Blair EM Growth R USD Acc 3,06 -25,54 18,80
JPM Em Mkts Small Cap A (acc) perf EUR 3,28 2,48 -16,15 18,39
Stewart Inv Glbl Em Mkts Sust VI EUR Acc 3,99 2,37 -11,02 14,32
River & Mercantile EM ILC Eq EB USD 2,07 2,22 -14,52 15,22
Fidelity Sustainable EM Eq I-Acc-USD 4,28 1,53 -22,25 15,99
Robeco QI EM Enhanced Index Equities I $ 1,00 1,40 -16,56 15,80
Fidelity Sustainable EM Eq Y-Acc-USD 4,12 1,34 -22,44 16,04
JPM Emerging Markets Div A (acc) EUR 2,66 0,95 -16,91 16,56
Redwheel Global Emerging Mkts B USD -0,95 0,58 -27,14 22,27
Amundi Fds Em Mkts Eq Foc I USD C 1,33 0,56 -20,09 16,54
Robeco QI Emerging Cnsrv Eqs F € 1,88 0,55 -3,93 14,12
Candriam Eqs L Em Mkts C EUR Cap -1,08 0,34 -26,34 17,18
Schroder ISF Em Mkts I Acc EUR 1,18 0,07 -22,36 17,19
Capital Group EM Growth (LUX) Z 1,63 0,02 -25,62 16,23
Schroder ISF Glb Em Mkt Opps C Acc USD 1,66 0,02 -23,46 18,82
Emerging World Inst 0,39 -0,15 -24,97
GS Emerging Markets Eq ESG I Acc USD -0,70 -29,66 17,68
GemEquity I -0,41 -0,71 -31,07 17,84
Amundi IS MSCI Emerging Markets IE-C -0,08 -0,73 -19,12 16,10
Nordea 1 - Emerging Stars Equity BI EUR 0,15 -0,94 -30,62 17,59
Fidelity FAST Emerging Markets Y-ACC-USD -1,19 -1,35 -31,62 18,94
Robeco Emerging Markets Equities D € -0,94 -1,55 -20,22 17,67
Fidelity Instl Emerg Mkts Eq I-Acc-USD -0,66 -2,31 -32,18 17,95
GS Emerging Markets Eq Base Acc USD -1,15 -2,35 -31,13 17,82
JPM Emerging Markets Equity A (dist) USD 0,88 -2,73 -29,29 17,73
GAM Multistock EM Equity USD C -1,91 -2,89 -25,41 18,39
Templeton Emerging Markets A(Ydis)USD -1,42 -3,04 -24,02 18,32
American Century Em Mkts Eq I USD -1,84 -3,40 -28,69 16,74
PrivilEdge Amer Centy EM Eq I USD Acc -1,68 -3,41 -28,51 16,47
Principal Origin Glb Em Mkts I Acc GBP -2,32 -3,45 -23,79 15,93
Vontobel Emerging Markets Eq A USD -1,60 -3,62 -18,18 15,26
Templeton BRIC I(acc)USD -0,61 -4,03 -27,95 19,62
Eurizon Equity EmMkts Smart Vol R Acc -2,71 -4,26 -20,47 15,50
Schroder ISF BRIC I Acc USD 0,89 -4,46 -28,38 16,96
UBS (Lux) Eq Fd EM Sst Ldrs (USD) P -0,28 -4,65 -30,98 15,19
T. Rowe Price EM Eq I USD -1,52 -4,83 -25,26 16,51
Global Equity Large Cap
THEAM Quant WldClmtCarbOffstPlnPrivl€Acc -7,19
Mirova Global Sust Eq S1/A EUR NPF -17,07
BNP Paribas Global Envir N C
CPR Invest Social Impact I EUR Acc -9,09
MS INVF Global Brands A USD 63,99 26,37 -3,78 15,51
MS INVF Global Quality Z 62,77 24,61 -6,28 15,91
MS INVF Global Quality Z 60,01 24,57 -6,16 16,31
DWS Invest CROCI Sectors Plus XC 13,63 21,68 13,59 21,32
Schroder ISF Glb Clmt Chg Eq I Acc USD 11,31 14,24 -16,14 19,95
Robeco Sust Global Stars Eqs Fd EUR 11,96 13,48 -5,35 16,99
Schroder ISF Glbl Sust Gr C Acc USD 13,24 13,48 -8,56 16,20
UBAM 30 Global Leaders Equity AHC USD 13,88 13,47 -6,07 18,48
Schroder ISF Glb Disruption IZ Acc USD 13,26 -19,02 19,98
Schroder ISF Global Eq I Acc USD 11,54 12,80 -6,93 16,78
JPM Global Focus A (dist) EUR 9,71 12,47 -2,11 19,51
Aviva Investors Glbl Eq Endur I USD Acc 11,91 12,44 -5,12 19,57
SWC (LU) EF Sustainable AA 9,85 12,22 -13,31 18,29
T. Rowe Price Glb Foc Gr Eq I USD 12,57 12,22 -20,62 19,99
Allianz Thematica AT EUR 11,02 12,22 -12,21 17,58
JPM Global Select Equity A (acc) USD 10,42 12,21 -1,65 18,89
DPAM B Eqs NewGems Sust W Cap 12,78 12,17 -21,88 20,41
UniGlobal 10,32 11,95 -5,89 16,95
RBC Funds (Lux)Vsn Glb Hrzn Eq O USD Cap 11,93 -14,09 17,24
AB Sustainable Glb Thematic AX USD 9,92 11,85 -18,15 20,05
Fiera Capital Global Equity B Acc 12,36 11,77 -5,26 16,82
ERSTE Responsible Stock Glb EUR I01 VT 11,76 -8,26 18,34
JPM Global Focus D (acc) EUR 8,62 11,35 -3,09 19,50
Threadneedle (Lux) Global Focus ZU 12,81 11,33 -14,26 18,08
Candriam Sst Eq World R € Acc 9,54 11,01 -6,46 18,35
Pictet - Global Envir Opps I EUR 9,39 10,89 -13,21 19,86
Guinness Global Equity Income D EUR Acc 10,80 10,88 4,93 15,42
Artisan Global Discovery I USD Acc 13,01 10,65 -22,19 19,14
Threadneedle (Lux) Global Focus W 12,03 10,55 -14,86 18,07
Heptagon WCM Global Equity A USD Acc 10,20 -18,14 18,47
Amundi Fds Glb Eq Sust Inc I2 EUR C 8,20 10,19 6,36 15,60
Robeco BP Global Premium Eqs B EUR 6,88 10,03 7,56 20,27
Fidelity Global Focus Y-Dis-EUR 9,46 10,00 -9,16 16,95
CT (Lux) Rspnb Global Equity I Inc EUR 10,09 9,99 -11,61 18,87
FvS Dividend IT 8,66 9,97 -3,60 15,32
DATI AL 31 OTTOBRE
DATI AL 30 APRILE 2022
9,88 -18,73 19,32
DWS Invest SDG Global Equities XC 9,84 -8,12 16,94
American Century Concntr Glb Gr Eq I USD 12,54 9,77 -13,68 17,64
MGI Global Equity A10 0.2000 EUR Acc 9,69 -9,40 17,56
DPAM Equities L World SRI MSCI Index F 9,72 9,57 -11,58 17,56
AB Global Equity Blend S1 USD 7,93 9,53 -11,50 18,17
Artisan Global Opportunities I EUR Acc 10,26 9,50 -21,56 18,16
Fidelity World FAM L Acc 9,44 -4,93 18,90
UBS (Lux) ES L/T Thms $Q 8,52 9,44 -9,43 18,57
Cape Equity Internal A EUR 8,51 9,38 -8,27 16,11
Allianz Global Sustainability IT EUR 9,38 9,36 -9,14 17,82
M&G (Lux) Glb Dividend C USD Acc 8,50 9,35 -2,28 20,44
Nordea 1 - Global Portfolio BP EUR 10,37 9,30 -10,20 17,81
GS Global CORE Eq I Inc USD Snap 7,89 9,19 -5,67 18,62
Fidelity World Y-Dis-EUR 8,43 9,18 -7,49 17,57
AB Global Equity Blend I USD 7,45 9,06 -11,94 18,17
Ninety One GSF Glb Qual Div Gr I Acc USD 9,07 8,99 -2,97 14,91
Wellington Glbl Quality Gr USD S Ac 11,02 8,94 -11,79 16,49
Fidelity Global Equity Inc I-Acc-USD 10,08 8,87 3,70 13,29
Amundi Fds Glb Ecology ESG A EUR C 6,95 8,85 -9,16 15,83
DWS Invest ESG Equity Income XC 8,95 8,83 2,79 13,90
MS INVF Global Opportunity Z 40,37 8,72 -35,61 22,59
MS INVF Global Opportunity Z 37,96 8,68 -35,54 23,05
Fideuram Fd Global Equity R EUR Acc 8,67 -4,67 17,58
Fidelity Global Equity Inc Y-Acc-USD 9,84 8,66 3,49 13,30
GIS SRI World Equity CX 8,47 8,53 -5,79 17,09
DWS ESG Akkumula LC 8,78 8,52 -5,33 14,93
Pictet - Quest Global Sust Eq I EUR 9,31 8,29 0,76 17,04
Eurizon Azionario Intl Etico 8,43 8,26 -13,26 18,51
Fidelity World A-Dis-EUR 7,51 8,25 -8,29 17,56
Core Series - FAM Sustainable E EUR ND 6,98 8,12 -10,88 16,76
M&G (Lux) Glb Dividend A EUR Acc 7,28 8,04 -3,10 20,46
MS INVF Global Brands Eq Inc Z 9,81 7,97 -3,08 14,65
CPR Invest Climate Action I EUR Acc 7,95 -5,50 17,42
Fidelity Sust Dmgrphcs Y-Acc-USD 8,50 7,89 -15,95 16,38
FAM Global Premium Equities L EUR Acc 7,85 1,53 20,67
2Xideas UCITS Glbl Mid Cap Lib I USD 7,83 -21,67 19,79
Nomura Fds Global High Convct F GBP 9,91 7,73 -8,14 18,37
GS Global CORE Eq E Acc EURClose 6,45 7,71 -6,73 18,88
Fonditalia Millennials Equity T 7,61 -22,46 20,43
MS INVF Global Sustain Z USD Acc 7,59 -7,85 16,16
Thematics Safety I/A USD 7,57 -25,39 20,89
MS INVF Global Sustain Z USD Acc 7,54 -7,55
RobecoSAM Glbl Gndr Eqlty Eqs I EUR 9,02 7,49 -10,28 17,12
MFS Meridian Global Rsrch Focus W1 USD 8,20 7,47 -7,14 15,77
BNP Paribas Global Envir N C 5,31 7,32 -14,41 20,65
Mercer Fndmt Idxt Glbl Eq M-1€ Acc H 5,58 7,25 -12,11 18,05
Carmignac Investissement A EUR Acc 4,28 7,24 -21,87 17,57
Fundsmith Equity T EUR Acc 9,81 7,05 -11,46 15,54
CPR Invest Megatrends R EUR Acc 7,03 -10,23 16,70
Fondo Alto ESG Internazionale Azionari A 6,59 6,96 -6,47 14,98
DPAM B Equities World Sust V Dis 6,95 -20,95 17,76
Pictet-Security I EUR 8,58 6,93 -18,73 19,81
LUX IM Goldman Sachs Glbl Eq Opports HX 6,86 -4,81 17,87
FAM Global Equities Income L EUR Acc 6,76 3,09 16,74
Anima Valore Globale A 4,57 6,58 0,09 18,75
EuroFundLux - Azionario Glb ESG B 5,78 6,49 -7,30 17,41
MFS Meridian Global Equity A1 USD 7,17 6,42 -7,82 18,15
BGF Circular Economy Z2 USD 6,39 -15,09 20,41
Pictet-Global Megatrend Sel I USD 6,99 6,38 -15,30 18,24
Seilern World Growth CHF H R 9,81 6,35 -27,52 22,92
Pictet-Global Megatrend Sel I EUR 6,98 6,31 -15,01 18,32
Amundi Fds Polen Cptl Glbl Gr I2 USD C 10,39 6,15 -20,27 17,67
DWS Invest Top Dividend IC 6,25 6,11 7,87 13,56
AZ Fd 1 AZ Eq Global FoF A-AZ Fd Acc 5,58 6,09 -7,42 11,94
GS Global Millennials Eq I Acc USD 9,02 6,06 -32,44 20,83
Vontobel Global Equity A USD 7,41 5,50 -12,51 16,81
JB Equity Next Generation EUR Ch 5,44 -24,49 19,92
Fidelity Global Dividend FAM A acc 5,08 1,75 13,64
Aegon Global Equity Income EURH B Acc 4,42 4,47 -11,89 16,86
Pictet - Global Thematic Opps-I EUR 6,10 4,05 -15,33 17,75
BlackRock Advantage World Eq D EUR H Acc 3,97 -21,08 20,14
Fidelity Global Dividend Y-Acc-EUR H 5,26 3,80 -5,12 13,80
Fidelity Glb Thematic Opps A-USD 4,50 3,79 -13,67 16,44
Schroder ISF Glb Div Mxmsr C Acc USD 3,11 3,65 0,78 20,28
CPR Invest Glbl Dsrpt Opp R EUR Acc 5,66 3,60 -35,25 21,84
Macquarie Valueinvest LUX Global A Cap 4,88 2,96 -3,71
Macquarie Valueinvest LUX Global A Cap 4,88 2,96 -3,70
Templeton Growth (Euro) I(acc)EUR 1,63 2,61 -3,99 15,89
LUX IM ESG Pictet Future Trends EX
4,33 2,17 -16,22 18,06
Mediolanum BB Innovative Thematic Opps L 2,00 -27,10 18,81
Mirabaud Sustainable Glbl Fcs A USD Acc 6,93 0,95 -24,69 16,87
Pictet SmartCity I USD 4,12 0,72 -18,90 19,19
Mediolanum BB Dynamic Intl Val Opp LA 0,83 0,64 -4,16 17,63
MS INVF Global Insight Z 4,41 -0,89 -51,81 33,58
MS INVF Global Insight Z 23,89 -2,81 -51,64 33,44
Global Equity Mid/Small Cap
CS (Lux) Security Equity CB USD 11,06 10,63 -11,62 20,94
BNP Paribas Climate Impact Privl C 9,05 9,76 -18,68 21,29
BNP Paribas Climate Impact Cl C 7,70 8,40 -19,70
Triodos Pioneer Imp EUR Z Acc 6,33 6,46 -17,77 19,68
Threadneedle (Lux) Glb Smlr Coms IE 9,47 6,44 -28,62 21,42
Threadneedle (Lux) Glb Smlr Coms AE 8,54 5,54 -29,23 21,41
CS (Lux) Security Equity BH EUR 5,41 4,58 -26,43 23,67
Greater China Equity
Schroder ISF China A I Acc USD 10,95 -23,52 19,45
JPM China A-Share Opps C (acc) EUR 6,72 6,92 -27,73 20,32
Allianz China A Shares AT USD 7,02 6,54 -34,33 21,21
Schroder ISF All China Equity I Acc USD 4,43 -31,27 20,22
Schroder ISF All China Equity C Acc USD 3,39 -31,95 20,21
Eurizon Equity China A Z Acc 0,54 -27,67 19,44
Allianz All China Equity IT USD 0,30 -37,06 21,26
Schroder ISF Greater China C Acc USD 1,55 -0,50 -33,58 19,73
Schroder ISF China Opps I Acc USD -0,08 -1,31 -33,45 20,87
JPM Greater China A (dist) USD 0,67 -2,11 -40,34 19,73
Schroder ISF China Opps C Acc USD -1,31 -2,52 -34,28 20,85
FSSA China Growth I USD Acc 0,54 -2,88 -28,73 18,04
JPM China A (dist) USD 0,29 -3,31 -41,00 23,08
Neuberger Berman China Eq USD I Acc -2,46 -5,77 -34,59 18,86
BNP Paribas China Eq Cl D -2,20 -6,74 -41,80 21,41
FSSA Hong Kong Growth I USD Acc -1,24 -6,90 -26,18 16,87
Ninety One GSF All China Eq I Acc $ -3,71 -6,96 -34,84 17,83
Amundi Fds China Equity E2 EUR C -5,96 -8,47 -41,19 21,71
Invesco Greater China Equity A USD Acc -4,80 -9,50 -35,35 19,21
Fonditalia Equity China T -7,19 -10,27 -38,12 21,07
UBS (Lux) EF China Oppo(USD) Q USD acc -3,07 -12,83 -37,17 18,69
Healthcare Sector Equity
CPR Invest MedTech I EUR Acc -16,96
Janus Henderson Horizon Bio IU2 USD Acc 21,61 -1,75 22,65
JPM Global Healthcare C (acc) USD 13,92 15,83 6,96 15,36
Candriam Eqs L Onclgy Impct I USD Cap 15,63 0,54 15,38
Janus Henderson Glb Life Scn I2 USD 13,71 15,29 6,18 15,56
AB Intl Health Care A USD 13,94 15,09 6,95 14,96
BNP Paribas Health Cr Innovtr Cl Cap 12,25 14,09 5,40 14,74
Candriam Eqs L Biotech R USD Cap 10,74 14,09 11,16 18,26
BGF World Healthscience A2 13,38 12,86 10,74 13,77
Fidelity Sust Glb Hlthcare Y-Dis-EUR 13,36 12,70 1,82 15,18
Bellevue (Lux) Bellevue HC Stgy I EUR 10,07 9,76 -6,62 14,97
Bellevue (Lux) Bellevue Md & Svc T EUR 12,91 9,74 -5,55 17,46
CS (Lux)Digital Health Equity DB USD 9,53 -32,00 27,76
Pictet-Biotech P USD 5,57 7,80 -6,22 21,98
LUX IM Global Medtech HX 7,77 -4,61 15,92
JPM Thematics Genetic Thrps C2 Acc USD 6,50 -19,49 24,82
Franklin Biotechnology Discv A(acc)USD 3,87 5,03 -7,78 19,77
India Equity
Ashoka India Opps A USD Acc 23,95 2,70 23,60
GS India Equity I Acc USD 9,83 17,19 2,49 24,73
Nomura Fds India Equity Z USD 11,08 15,71 6,50 23,99
UTI India Dynamic Equity EUR Instl 12,04 15,18 -5,74 25,03
Franklin India I(acc)EUR 8,33 14,34 3,45 23,57
Schroder ISF Indian Opports I Acc USD 9,57 10,29 -3,94 22,78
Infrastructure Sector Equity
M&G (Lux) Global Listed Infras L EUR Acc 9,51 6,81 1,15 19,98
MS
MS
Japan Equity
5,10 0,41 13,53
5,65 3,38 -0,43 17,05
5,62 3,32 -0,09
Schroder ISF Japanese Eq I Acc EUR Hdg 3,47 6,71 -2,59 15,15
CT Japan Institutional X Inc GBP 4,63 4,72 -18,11 16,78
BNY Mellon Jpn Sm Cp Eq Foc JPY W Acc 4,40 3,64 -12,34 20,88
PrivilEdge - Alpha Japan JPY NA 5,12 3,54 -12,20 14,47
SPARX Japan Sust Eq JPY Inst I 4,00 2,75 -20,92 17,02
Matthews Japan Fund I USD Acc 1,79 1,81 -21,17 17,00
Pictet-Japanese Equity Opps PJPY 1,72 1,26 -14,56 16,04
Invesco Japanese Eq Adv Z JPY Acc 3,69 1,26 -11,54 16,97
Invesco Japanese Eq Adv C JPY Acc 3,67 1,24 -11,57 16,97
Eurizon Sustainable Japan Equity R Acc -0,34 0,82 -11,66 13,29
Amundi IS MSCI Japan IE-C EUR 2,24 0,63 -11,89 15,01
BNP Paribas Japan Sm Cp Cl C -0,81 0,59 -16,81
FSSA Japan Equity VI EUR Acc 4,69 0,29 -32,52 23,64
Schroder ISF Japanese Eq A Dis AV 0,88 -0,34 -12,58 14,55
JPM Japan Equity A (dist) USD 2,75 -1,08 -31,13 20,94
Comgest Growth Japan JPY Acc 3,01 -2,12 -27,39 18,96
SPARX Japan JPY Inst A 1,29 -3,96 -26,23 16,65
Latin America Equity
DWS Invest Latin American Eqs FC 11,93 9,57 38,63 32,45
DWS Invest Latin American Eqs LC 10,89 8,59 37,38 32,42
JPM Latin America Equity A (dist) USD 3,87 2,30 28,45 32,49
Long/Short Equity
Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR
Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR
Carmignac Pf L-S Eurp Eqs F EUR Acc 4,63 7,54 -6,78 8,74
ANIMA Star High Potential Europe Prestig 3,06 6,13 -1,12 4,47
Anima Alto Potenziale Europa A 2,89 5,85 -1,52 4,42
AB Select Absolute Alpha FX EUR H 4,43 5,06 -9,03 9,79
Pictet TR - Atlas I EUR 2,74 4,45 -4,59 3,20
AB Select Absolute Alpha S1 EUR H 3,01 3,29 -10,43 9,48
Pictet TR - Corto Europe I EUR 1,25 3,05 -1,62 3,52
Janus Henderson Absolute Return I Acc 1,47 2,00 -3,85 7,97
LUX IM ESG Ambienta Alpha Green DXL -2,04 -0,95 -12,32 9,59
Natural Resources Sector Equity
BGF World Mining D2 12,28 19,43 7,27 27,78
BGF World Mining A2 11,44 18,54 6,47 27,77
JPM Global Natural Resources A (acc) EUR 10,80 17,92 30,83 27,34
Pictet-Timber I USD 6,80 11,77 -0,89 23,41
Pictet-Timber I EUR 6,76 11,65 -0,56 23,65
Precious Metals Sector Equity
R-co Thematic Gold Mining C 2,54 4,71 -13,56 31,69
Franklin Gold & Prec Mtls I(acc)USD 5,80 2,55 -22,89 35,65
BGF World Gold A2 1,54 -1,85 -18,40 34,33
Real Estate Sector Equity
Janus Henderson Hrzn PanEurpPtyEqs A2EUR
Janus Henderson Glb Rl EstEqInc I1qUSD 7,41 1,74 -9,18 18,55
Neuberger Bm US Rel Est Sec EUR I Acc 1,72 -3,32 -24,41 20,81
Cohen & Steers SICAV Eurp Rl Estt Sec I 2,18 -4,93 -31,22 24,18
Janus Henderson Hrzn PanEurpPtyEqs A2EUR 0,32 -7,18 -36,79 26,27
Technology Sector Equity
BGF Future of Transport Z2 USD 19,83 -11,66 25,21
Fidelity Global Technology Y-Dis-EUR 18,42 18,86 -9,08 18,46
EdRF Big Data N EUR 12,30 14,73 -4,73 19,74
BNY Mellon Mobility Innovation USD E Acc 14,04 -21,65 24,52
AB Intl Technology I USD 14,74 13,79 -30,72 23,94
Franklin Technology A Acc USD 13,77 12,37 -33,91 25,02
BGF Future of Transport D2 EUR Hedged 11,85 -27,52 28,14
Janus Henderson Glb Tech&Inno I2 USD 13,05 10,03 -28,83 22,37
Pictet - Robotics I EUR 10,07 9,95 -23,17 23,09
Polar Capital Global Tech Inc 12,49 9,84 -26,80 20,13
JPM Europe Dynamic Techs Fd A (dist) EUR 8,31 9,82 -25,70 24,88
Allianz Global Artfcl Intlgc IT H2EUR 7,80 9,70 -43,00 30,77
Janus Henderson Hrzn GlbTechLdrs A2USD 10,62 9,41 -23,26 20,28
Wellington Asia Technology USD S Ac 7,03 -31,68 21,38
UBAM Tech Global Leaders Equity IHC EUR 7,02 -35,39 25,07
Echiquier Artificial Intelligence K EUR 5,69 -50,40 33,35
CS (Lux) Robotics Equity CB USD 6,47 5,35 -27,24 23,83
BGF Next Generation Technology D2 EUR H 5,17 -53,60 32,84
Robeco FinTech F EUR -0,48 -33,93 23,54
Pictet-Digital PUSD 2,27 -1,11 -31,67 17,12
UK Equity Large Cap
Liontrust GF Spec Sits C3 Instl Acc £ 3,93 1,89 -15,52 20,33
BGF United Kingdom E2 0,38 -1,91 -23,30 20,64
US
Fiera
DPAM
AB
JPM
AXA
iShares
JPM
Vanguard
DPAM
BGF
Cleome
13,87 14,57 -0,11 18,81
12,95 14,52 -4,68 19,06
13,43 14,12 -0,55 18,62
13,34 14,00 -2,74 18,98
11,98 13,99 2,72 18,83
13,13 13,96 -3,06 18,88
DATI AL 31 OTTOBRE 2022
iShares North America Eq Idx (LU) X2 USD 13,14 13,93 -2,66 19,04
Amundi IS MSCI North America IE-C 13,04 13,78 -2,97 18,95
iShares North America Eq Idx (LU) N2 USD 12,97 13,76 -2,81 19,04
UniNordamerika 13,21 13,76 -1,14 17,91
State Street US ESG Scrn Idx Eq P USD 12,94 13,68 -2,71 19,02
Threadneedle (Lux) American W 12,71 13,66 -4,20 18,26
GS US CORE Equity U Inc USD 11,98 13,61 -0,54 18,60
BNY Mellon Dynamic U.S. Equity USD W Acc 13,49 -3,88 18,99
T. Rowe Price US Eq I USD 12,66 13,17 1,57 17,86
Amundi Fds US Pioneer A USD C 13,05 12,93 -5,16 18,37
ANIMA US Equity Prestige 12,65 12,83 -6,55 17,80
Wellington US Research Eq USD S Ac 11,87 12,51 -5,57 19,04
Amundi Fds Pio US Eq Rsrch E2 EUR C 11,01 11,96 -2,45 18,14
NN (L) US Enh Cr Concntr Eq P Cap USD 11,61 11,68 -0,01 19,20
Fonditalia Equity USA Blue Chip R 10,26 8,92 -6,41 19,13
Legg Mason CB US Eq Sust Ldrs PR EURHAcc 9,35 8,84 -20,90 19,74
JPM US Select Equity Plus A (acc) EURH 6,88 8,80 -19,12 21,03
BlackRock Advantage US Eq D EUR H Acc 7,56 -18,56 19,98
Allspring (Lux) WW USAllCpGr I EUR Acc 11,31 7,26 -29,71 24,35
Essential Port Sel US Equity I Cap EURH 6,90 -17,83 20,47
StocksPLUS™ Instl EURH Acc 6,47 6,02 -20,92 21,94
US Equity Large Cap Growth
MS INVF US Growth I 57,13 21,38 -52,58 35,54
JPM US Growth A (dist) GBP 17,74 18,92 -9,05 22,05
AB Sustainable US Thematic A USD 13,68 14,72 -11,14 19,81
BNP Paribas US Growth Classic C 13,58 13,34 -16,02
BNP Paribas US Growth Classic C 13,56 13,34 -17,48
Nuveen Winslow US LrgCapGr ESG PUSD 14,78 12,98 -19,37 21,68
Artisan US Focus Fund I USD Acc 12,54 -8,27 18,11
AB American Growth C USD 13,89 12,38 -13,93 19,30
Amundi Fds Pio US EqFundmGr A EUR C 13,35 12,35 -5,93 19,65
UBS (Lux) ES USA Growth $ Q- acc 13,88 11,95 -18,64 21,50
T. Rowe Price US Lg Cap Gr Eq I USD 13,04 11,29 -18,83 21,82
Vontobel US Equity I USD 12,67 10,88 -0,77 17,50
Vontobel US Equity A USD 11,61 9,78 -1,77 17,48
Franklin US Opportunities Z(acc)USD 11,43 9,71 -25,63 22,90
Polen Capital Focus US Gr USD Instl 14,02 9,62 -25,05 21,82
Janus Henderson US Forty A2 USD 11,88 9,40 -23,30 20,62
Brown Advisory US Equity Growth $ B 13,38 8,22 -23,40 20,88
T. Rowe Price US Blue Chip Eq Q EUR 10,49 7,08 -25,17 22,86
MS INVF US Advantage I 37,10 1,21 -46,65 30,86
MS INVF US Advantage I 6,55 0,46 -46,84 30,96
US Equity Large Cap Value
DWS Invest CROCI US Dividends USD IC 14,76 16,18 24,90 18,57
Heptagon Yacktman US Equity C USD Acc 14,35 15,35 8,40 15,70
CT US Equity Income L Inc GBP 13,87 15,08 11,06 16,53
Robeco BP US Large Cap Equities I $ 10,76 13,42 14,53 20,41
US Equity Value FAM L Acc 13,30 10,68 19,68
JPM US Value A (dist) GBP 10,87 13,30 11,23 19,82
Fidelity America A-Dis 9,26 12,88 16,09
DPAM B Eqs US Div Sus F 12,13 12,57 4,40 18,36
MFS Meridian US Value A1 USD 8,99 10,21 7,22 17,86
M&G North American Value FAM L Acc 9,87 10,31 19,24
Robeco BP US Premium Equities IH € 5,24 8,39 -4,60 22,37
US Equity Small Cap
Threadneedle (Lux) Amer Smlr Com 9U USD 13,10 16,51 -6,23 22,21
Indosuez Funds America Small&Mid Caps G 11,25 14,46 -4,52 22,81
T. Rowe Price US Smlr Cm Eq Q USD 14,02 13,43 -5,73 19,96
abrdn NA SmComs I Acc USD 10,62 13,26 -10,37 22,57
Fisher Invst Instl US SmCp Cr Eq ESG USD 10,37 11,33 -17,96 24,10
Artemis Funds(Lux) US Smlr Coms FI USD 12,04 10,35 -17,19 23,12
Convertibles
Franklin Glbl Convert Secs I(acc)EUR 12,14 12,70 -5,06 13,69
Franklin Glbl Convert Secs A(acc)USD 11,33 11,85 -5,62 13,30
CQS Glbl Sust Cnvrtible C USD Hdg Acc 7,29 8,86 1,72 9,41
Calamos Global Convertible I USD Acc 7,04 7,83 -12,25 11,82
Lazard Convertible Global PC EUR 5,66 5,23 -15,57 12,81
Schroder ISF Glb Convert Bd I Acc USD 5,42 4,92 -9,20 10,26
Schroder ISF Glb Convert Bd C Acc USD 4,47 4,00 -10,00 10,26
UBS (Lux) BS Convt Glbl € Q-acc 1,42 1,72 -21,48 13,97
BNP Paribas Europe Sm Cp CnvrtI C 0,85 1,37 -9,10 8,49
CS Invm prtns(Lux) Glb cnvrt Bd FBH EUR 0,45 1,13 -10,77 9,43
UniInstitutional Global Conv Sustn EUR A 0,46 0,62 -21,26 10,93
DGC Convertible & Credit A EUR -0,34 0,62 -15,69 10,20
DWS Invest Convertibles FC -0,58 -0,01 -19,52 11,03
Groupama Convertibles ID -1,11 -1,94 -15,07 8,98
JPM Global Convert (EUR) A (dist) EUR -2,07 -2,30 -35,25 17,05
JPM Global Convert (EUR) D (acc) EUR -2,56 -2,80 -35,54 17,04
Allianz Convertible Bond IT EUR -1,49 -2,86 -14,52 8,66
Commodities Broad Basket
PIMCO GIS Cmdty Real Ret Instl USD Acc 11,42 19,94 24,76 20,13
Fideuram Fd Commodities 4,09 11,59 3,88 17,40
Alternative Miscellaneous
Amundi Inv Dynamic Allocation H EUR ND -25,42
Lyxor Epsilon Global Trend I 6,58 7,59 18,63 8,03
Man AHL Trend Alternative DNY H EUR Acc 4,53 5,45 9,57 13,79
Alpi Hedge A 0,94 0,54 -3,33 2,31
Global Macro
Amundi Inv Optimiser H EUR ND -10,76
Amundi Inv Tactical Allc Pillar M EUR ND -26,35
Amundi Inv Tactical Ptf Inc M EUR MGI ND -23,67
KLS Arete Macro SI USD Acc 9,21 12,85 8,16
JPM Global Macro A (acc) USD 4,33 5,33 9,13 6,95
Schroder GAIA WellingtonPagosa E AccEURH 4,18 2,12 4,10
GS Global Absolute Ret IO Acc USD 3,16 2,76 3,38 7,11
Amundi Fds Multi-Strat Gr M2 EUR C 1,61 2,75 -10,40 7,19
Amundi Fds Abs Ret MS M2 EUR C 0,25 0,72 -7,90 5,61
Amundi SF Abs Ret Mlt-Strat Cntrl H ND -0,53 -0,34 -6,92 4,85
Eurizon Absolute Prudent R Acc -0,72 -1,09 -4,76 2,21
Invesco Global Targeted Ret Z EUR Acc -1,96 -1,86 -1,65 4,81
Market Neutral
Lumyna-MW TOPS (MN) UCITS EUR F (acc)
Man GLG Event Driven Alternative IN USD 11,51 19,45 7,61
BSF Global Event Driven Z2 USD 7,85 7,76 16,25 7,87
Schroder GAIA Helix C1 Acc USD 6,90 7,29 6,67
Man GLG Alpha Select Alt ILH EUR 5,53 5,86 5,71 4,09
Aegon Global Eq Mkts Netrl EURH C Acc 2,18 5,72 -9,56 5,89
Lazard Rathmore Alternative EA Acc EUR H 5,53 -7,91 7,44
Exane Funds 2 Exane Pleiade A EUR Acc 2,40 5,08 1,13 4,01
GAMCO Intl SICAV Merger Arbtrg I (EUR) 2,90 4,40 0,37 6,49
Helium Fund Performance S EUR 2,25 3,82 -0,31 6,57
Lumyna PSAM Global Event EUR A Acc 2,52 3,08 -7,35 8,97
CT Real Estate Eq Mkt Netrl B Acc EUR 2,56 2,61 -0,84 2,80
BPI GIF Alt Fund Iberian Eq L&S I 1,69 2,30 -0,21 3,30
Multialternative
MW Systematic Alpha UCITS F GBP
NN (L) Alternative Beta P Cap EUR 7,37 10,07 11,23 6,73
BCV Liquid Alternative Beta B (USD) 6,07 7,37 8,62 7,65
Nordea 1 - Alpha 15 MA Fd BI EUR 5,40 6,68 0,05 11,79
Nordea 1 - Alpha 7 MA Fd BI EUR 2,57 0,01 5,38
LFIS Vision UCITS Pers Str IS Acc 2,71 2,35 -2,51 5,72
LFIS Vision UCITS Pers Str R EUR Acc 1,66 -3,14 5,72
Vontobel Fd II Vsc At Bt Opp AI EUR Inc 1,13 -1,23 -10,98 5,61
Options Trading
JPM US Hedged Equity C (acc) EURH 2,97 3,62 -12,32 9,28
Aggressive Allocation
Crediinvest Sicav Active Alc Eq A EUR -25,25
GS Global MA Gr I Acc USD 6,49 7,39 -2,10 13,86
PBFI Access Growth (USD) A (acc) 6,90 6,97 -2,90 13,18
NN (L) Pat Aggressive P Cap EUR 5,27 5,68 -9,85 13,15
First Eagle Amundi International RU-C 5,60 5,59 1,43 13,52
First Eagle Amundi International AU-C 4,91 4,90 0,72 13,53
Barclays GlobalBeta Port 4 C Dis GBP 4,77 4,29 -10,13 14,56
DPAM B Active Strategy F 4,16 -13,85 13,67
DWS Strategic ESG Allocation Dyn LD 3,92 -12,68 14,64
DWS Strategic ESG Allocation Dyn LC 3,92 -12,69 14,64
Eurizon Manager Selection MS 70 4,14 3,79 -10,38 13,69
BNP Paribas Sust Mul Ast Gr Cl Acc 3,64 3,54 -14,12 14,80
CS (Lux) Portfolio Growth CHF B 3,56 3,54 -10,23 12,33
Canaccord Genuity Opp A SGD Hdg Acc 3,21 -13,38 15,85
Mediolanum BB Socially Respon Collct LA 2,62 2,12 -12,21 13,00
Mediolanum BB MS Glbl Sel L A 3,03 1,81 -21,15 13,16
UniRak Nachhaltig A 3,27 1,65 -14,60 12,47
LUX IM ESG Generali InvmtsDiversStrat HX -0,57 -17,99 17,69
Fidelity Glb MA Gr & Inc A-Acc-EUR 0,11 -2,14 -6,08 10,66
LUX IM ESG Vontobel Millennial DXL -2,88 -3,62 -25,31 13,39
Allocation Miscellaneous
AZ Fd 1 AZ Allc Asst Dyn FoF B-AZ Fd Acc 6,35 6,65 7,21 6,10
LUX IM Innovation Strategy DX 1,31 -22,71 16,30
ASI Progetto Azione Megatrend E EUR C 1,16 -11,81 9,88
Amundi Inv Multi Asst Teodorico I € QDis 1,50 0,86 -10,82 7,45
db AM DWS StepIn Global Eqs Evolut LC 0,54 -12,49 10,78
Euromobiliare Equity Mid Small Cap A -0,82 -18,84 10,09
I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022
ASI Progetto Sviluppo Globale E EUR NA -1,22 -4,76 8,07
BancoPosta Orizzonte Reddito A -1,42 -12,09 7,49
Ninety One GSF EM Mlt-Asst A Acc USD -0,33 -1,95 -14,26 12,03
ASI Progetto Sviluppo Oriente EEURC -2,69 -16,19 8,32
AXAWF Global Flexible Prpty I Cap EUR H -0,02 -2,94 -18,29 13,48
Cautious Allocation
PIMCO GIS Strategic Inc Inst USD Acc 4,94 6,27 9,51
Lazard Patrimoine SRI PC EUR 3,10 4,09 0,59 6,62
U Asset Allocation Enhancement USD Acc 4,08 3,79 1,34 6,20
UBS (Lux) SF Yld Sust $ Q-acc 4,16 3,47 -1,36 9,47
UBAM Multifunds Allc Sust Inc AC USD 3,83 3,08 -1,27 7,77
CS (Lux) Portfolio Yield USD B 3,76 2,84 -2,24 7,70
Schroder ISF Glbl MA Bal I Acc EUR 2,31 2,59 -9,89 10,19
Quaestio Solutions Funds MA Cons W Acc 2,40 -3,36 5,33
Raiffeisen Nachhaltigkeit Div I VT 0,84 1,18 -7,13 4,52
Amundi Fds Global MA Cnsrv M2 EUR C 1,52 0,70 -11,37 7,44
ODDO BHF Polaris Moderate Cl EUR 1,20 0,70 -8,11 6,55
Fonditalia Income Mix T 0,67 -12,53 10,61
Amundi Fds Euro MA Trgt Inc A2 EUR C 0,48 -11,57 8,82
DWS Concept DJE Alpha Renten Global LC 0,38 0,47 -6,34 4,10
Quaestio Family Global Value EUR B Acc -0,07 -7,02 6,62
BlackRock Multi Asset Cnsrv Sel D AccEUR 0,54 -0,07 -11,19 7,71
Amundi Total Return - A EUR AD (D) -0,19 -0,16 -9,80 6,63
Etica Rendita Bilanciata I 0,98 -0,21 -9,56 7,39
Allianz MultiPartner - Multi20 0,29 -0,37 -9,08 5,42
Dachfonds Südtirol I T 0,68 -0,56 -11,69 7,41
Eurizon Diversificato Etico 0,21 -0,60 -8,49 4,47
Pictet-Multi Asset Global Opps I EUR 0,16 -0,80 -11,52 5,75
Amundi Obbl Più a distribuzione A 0,08 -0,89 -9,46 5,84
Allianz Capital Plus WT EUR 0,30 -0,93 -15,83 9,04
NEF Ethical Balanced Conservative I 0,39 -1,04 -9,78 6,47
Amundi Fds Mlt Asst Sust Fut I EUR C 0,69 -1,05 -10,97 7,34
Amundi Fds Mlt Asst Rl Ret I EUR C -0,48 -1,12 -8,92 7,37
DPAM B Defensive Strategy F -1,30 -12,06 7,38
BGF ESG Global Conservative Inc I2 EUR -1,33 -12,77 8,20
DPAM L Patrimonial F 0,60 -1,35 -10,23 6,74
Allianz Dyn MltAst Stgy SRI15 IT EUR 0,10 -1,45 -11,48 5,83
Amundi Fds Global MA Cnsrv C EUR C -0,58 -1,66 -13,02 7,10
Euromobiliare Flessibile 30 A -1,28 -1,88 -8,33 4,92
DB PWM II Act Ast Alloc ESG Cnsrv EUR A -0,55 -2,07 -12,83 7,66
Anima Forza Moderato A -1,16 -2,38 -12,77 7,35
Eurizon Conservative Allc R EUR Acc -1,71 -2,56 -13,12 7,24
Arca TE - Titoli Esteri -0,71 -2,66 -14,97 9,40
Nordea 1 - Balanced Income Fd BI EUR -0,86 -2,79 -11,92 6,68
Eurizon Manager Selection MS 20 -0,97 -2,81 -14,17 7,57
Anima Forza Prudente A -1,53 -2,96 -11,76 5,57
Eurizon AM Sicav Social 4 Future C -1,14 -2,97 -13,07 8,40
UniRak Nachhaltig Konservativ A 0,06 -2,99 -17,17 8,80
Bantleon Global Multi Asset IT -1,54 -3,04 -16,10 7,88
M&G (Lux) Conservative Allc A EUR Acc -2,80 -3,07 -12,84 9,51
BNP Paribas Sust Mul Ast Sty Cl Inc -1,28 -3,09 -14,86 8,33
Anima Vespucci F -1,62 -3,38 -14,68 7,51
LUX IM UBS Active Defender HX -3,40 -13,95 7,09
M&G (Lux) Optimal Income CI EUR Acc -1,81 -3,66 -15,12 9,16
M&G Optimal Income Fam L Acc EUR Acc -3,77 -14,95 8,75
Etica Obbligazionario Misto R -1,75 -3,90 -12,86 5,34
Allianz Strategy 15 CT EUR -1,42 -4,28 -12,81 5,09
Flexible Allocation
Leo Portfolios SIF Flx MFW Eq I EUR Acc 11,04 13,58 -21,31 26,08
Ruffer Total Return Intl I GBP Cap 6,39 9,88 1,72 9,28
Ninety One GSF Glb Mac Allc IX Acc USD 8,13 9,33 7,92 10,70
E.I. Sturdza Sturdza Family SI USD 8,70 2,81 10,53
Varenne Valeur IT 7,79 1,83 9,77
BL-Global Flexible USD B 7,74 6,55 1,79 8,92
New Capital Strat Port UCITS USD InstAcc 5,81 4,68 -21,51 15,94
ODDO BHF Polaris Flexible CN EUR 3,11 4,43 -9,21 11,22
Sidera Funds Balanced Growth B Acc 3,15 4,37 -6,34 10,41
EIS Flexible Equity Strategy 3 I 3,61 4,03 -6,80 11,39
R-co Valor C EUR 3,42 3,94 -11,78 15,47
Abersand Capital-Total Return Portfl. A 3,80 3,26 -7,05 14,56
EIS Tactical Global Risk Control I 1,98 2,49 -6,17 7,45
FvS Multiple Opportunities II IT 3,90 2,30 -9,35 10,29
Eurizon Fund - Flexible Allocation Z EUR 2,18 1,68 -6,75 7,96
Euromobiliare Science 4 Life A 2,92 1,68 -4,71 8,26
SWC (LU) PF Resp Ambition (EUR) AT 1,86 1,49 -12,17 12,94
Comgest Growth Global Flex I EUR Acc 3,95 1,23 -9,35 8,38
Flexible Eq Stgy FAM L EUR Acc 1,19 -7,13 9,86
M&G (Lux) Dynamic Allocation CI EUR Acc 0,17 1,05 -5,92 11,79
DATI AL 31 OTTOBRE 2022
PIMCO GIS Dyn Mlt-Asst Instl EUR Acc 0,71 1,03 -14,70 6,75
Raiffeisen-GlobalAll-StrategiesPlus I VT 1,66 1,02 -11,72 8,77
BNY Mellon Glbl Rl Ret (EUR) W Acc 2,19 0,96 -11,33 8,69
BSF Dynamic Diversified Growth I2 EUR 1,02 0,71 -11,29 7,50
Investiper Etico Bilanciato 0,35 0,64 -13,09 10,53
R - CO LUX WM Wealth Strategy Fd IC EURH 1,30 0,51 -16,67 12,25
Nordea Stable Performance FAM L EUR Acc -0,13 -6,67 6,86
LO Funds All Roads EUR NA 0,74 -0,22 -8,97 4,86
DWS Invest Multi Opportunities EUR LC 0,28 -0,36 -7,45 11,07
FFG Global Flexible Sustainable R Acc -0,36 -12,50 9,04
LUX IM ESG Amundi Sustainable Alpha HX -0,40 -10,93 9,79
MS INVF Global Balanced Z 0,06 -0,42 -7,34
MS INVF Global Balanced Z 0,03 -0,48 -7,02 6,67
UBS (Lux) KSS Glbl Allc (EUR) Q 0,66 -0,55 -19,53 12,62
MS INVF Global Balanced Income Z -0,20 -0,60 -7,00 7,14
CB-Accent Lux BlueStar Dyn C EUR Acc -1,10 -0,91 -17,58 9,47
EIS Flexible Beta 5 I -0,58 -1,15 -4,55 2,79
EIS Flexible Beta 6 I 0,05 -1,18 -8,20 3,63
EuroFundLux - Climate Change ESG B 0,16 -1,21 -12,44 9,57
Seeyond Multi Asset Divers Gr I/A EUR -0,60 -1,37 -15,68 7,25
Invesco Balanced-Risk Select C EUR Acc -0,04 -1,52 -17,77 11,24
LUX IM ESG Eurizon Contrarian Appr EX -1,57 -11,57 9,63
MS INVF Global Bal Rsk Contr FOF A -1,31 -2,00 -15,00 7,72
AZ Fd1 AZ Eq Global Infras A-AZ Acc 0,58 -2,22 5,99 18,14
LUX IM ESG Morgan Stanley Glbl Mltast EX -1,63 -2,50 -8,79 5,84
EIS Multiasset Risk Overlay I -1,43 -2,99 -11,64 5,59
Epsilon Fund Enh Const Rk Contrib I€ Acc -1,69 -3,69 -18,10 7,95
BNP Paribas Target Risk Balanced Cl R -2,28 -5,47 -19,25 9,03
MS INVF Global Balanced Income Z -13,07 -9,25 -7,33 10,43
Moderate Allocation
Amundi Fds Pio Inc Opps I2 USD C 8,70 12,21 11,51
Capital Group American Bal (LUX) Z 8,71 8,49 2,05 11,11
AZ Fd1 AZ Allc Bal FoF A-AZ Fd Acc 5,92 7,90 16,99 8,81
Janus Henderson Balanced A2 USD 8,82 7,56 -2,43 12,08
BGF Global Allocation A2 5,82 6,72 -4,59 11,32
PIMCO GIS Glb Cr Ast Allc Instl USD Acc 6,28 6,49 -3,59 12,05
Franklin Income A(Mdis)USD 5,31 5,94 7,47 11,65
Capital Group Glob Alloc (LUX) Z 6,17 5,81 -1,55 9,70
Allianz Income and Growth I H2 EUR 4,86 5,46 -15,30 15,12
First Eagle Amundi Income Builder IU-QD 5,41 5,34 4,36 11,21
Man AHL TargetRisk I USD 8,96 5,05 -0,89 9,36
MFS Meridian Global Total Ret A2 USD 4,66 4,28 -1,11 10,72
Acatis Value Event Fonds A 4,72 4,16 -10,78 14,08
BGF ESG Multi-Asset E2 EUR 3,64 4,07 -9,33 9,91
Allianz Dyn MltAst Stgy SRI50 IT EUR 3,17 3,64 -10,24 10,15
PBFI Access Balanced (EUR) A (acc) 3,66 3,02 -8,16 10,49
Allianz Dyn MltAst Stgy SRI50 AT EUR 2,25 2,72 -11,04 10,14
CT (Lux) Sust Mul Ast Inc I Inc EUR 1,10 2,61 -11,32 8,78
Schroder ISF Glbl MA Inc C Acc USD 3,59 2,41 0,09 10,92
Etica Bilanciato R 2,57 2,30 -9,32 11,62
Variopartner Vontobel Convct Bal CHF F 2,21 -8,34 10,09
DPAM B Balanced Strategy F 2,07 -13,23 10,94
DWS Strategic ESG Allocation Bal ID 2,02 -11,66 10,92
Amundi Fds Global Mlt-Asst E2 EUR C 1,78 1,62 -13,54 13,12
Robeco Multi Asset Sustainable I € 1,46 -10,66 10,27
Patrimonial SRI B 1,85 1,41 -9,17 8,80
Etica Impatto Clima I 1,36 -8,19 10,06
Euromobiliare Flessibile 60 A 0,45 0,80 -6,30 5,99
Anima Magellano F 0,96 0,71 -10,10 10,22
Raiffeisen-Nachhaltigkeit-Mix R VT 2,59 0,70 -11,71 10,53
Invesco Global Income Z EUR AD-GI 1,12 0,34 -14,38 14,29
LO Selection Balanced EUR UA 0,57 0,15 -12,37 10,25
Fidelity Glb Mlt Ast Inc Y-Acc-EUR 2,88 0,12 -4,35 9,38
Eurizon Manager Selection MS 40 1,36 0,04 -11,80 9,15
UBS (Lux) KSS Eur GrInc € Q-acc 0,84 -0,01 -14,04 12,28
Nordea 1 - Stable Return BP EUR 0,16 -0,11 -6,30 6,85
Anima Forza Equilibrato A 0,29 -0,18 -13,26 10,66
Carmignac Patrimoine A EUR Acc -1,31 -0,38 -16,28 7,50
Arca Oxygen Plus 50 -0,41 -0,76 -13,57 12,38
EuroFundLux - IPAC Balanced A 0,91 -0,82 -12,31 10,11
M&G (Lux) Income Allocation CI EUR Acc 0,85 -1,12 -11,80 11,86
DPAM B Balanced Flexible F 0,61 -1,39 -15,17 9,83
Fondo Alto Bilanciato A -1,81 -1,91 -11,03 10,42
M&G (Lux) Income Allocation A EUR Acc -0,04 -2,00 -12,59 11,86
Fidelity European Mlt-Asst Inc A Dis EUR -1,44 -2,15 -13,24 10,34
Triodos Impact Mixed Neutral EUR R Acc 0,43 -2,17 -14,95 9,52
Man AHL Active Balanced I H EUR Acc -4,07 -21,42 10,36
LUX IM UBS Asia Balanced Inc HX -6,13 -24,27 10,80
LA VELA, MAESTRA DI VITA
Questa passione mi ha abituato a guardare l’orizzonte per prevedere quello che verrà e a gestire il presente con lucidità e prudenza.
Sentirmi libero, a metà tra l’aria e l’acqua. Sentire il vento, quasi parlargli governando le vele. Ecco cosa amo dell’andare per mare. Una passione che coltivo da tutta la vita e che spero mi accompagni nel mio futuro.
Ho iniziato ad andare in barca a vela da bambino, con uno scafo pic colissimo, una specie di guscio di noce galleggiante. Mi piaceva tanto la mia barchetta, adoravo armarla con randa e scotta, affrontare il mare e mettermi alla prova con le prime regate: sentire di poter decidere la mia direzione, di poter fare le mie scelte (bordo a terra o bordo a mare?), di misurarmi nell’interpreta zione del vento e della sua evoluzione è sempre stata una gran soddisfazione.
Crescendo, con l’età, si è aggiunta la componente della squadra. L’equi paggio di una barca a vela è il massimo esempio di equilibrio, complicità, di sciplina, rispetto e ricerca univoca della performance. In barca ognuno ha il suo compito, ma non può prescindere dagli altri. Una splendida scuola di vita, per sonale e professionale.
Ho partecipato a campionati di vela in tutta Italia, con imbarcazioni di ogni di
mensione. Certamente veleggiare su un 80 piedi non è come farlo su un 22, ma a me non è mai interessato: l’importante è andare per mare e sentire l’emozione del la velocità del vento e quel rumore armo nioso dell’acqua che scorre sullo scafo.
Mi sono sempre divertito nelle rega te, le ho vissute con sana competizione, senza mai perdere lo spirito amatoriale e un po’ scanzonato.
In barca a vela ho vissuto momenti indimenticabili e costruito amicizie per me molto, molto preziose. Vacanze in giro per il Mediterraneo, da un’isola all’altra senza meta alla ricerca del mare più blu, delle notti più stellate, del ven to più teso, dei profumi più forti.
E poi ho avuto la fortuna di incon trare una donna, mia moglie, che ama il mare ancora più di me.
Abbiamo navigato tanto, esplorato coste di ogni tipo, ci siamo tuffati a tut te le ore del giorno e della notte nelle calette più nascoste, abbiamo litigato furiosamente e poi fatto la pace. Pro prio come il vento che arriva, spazza via tutto e poi lascia l’aria pulita e una quiete ancora più bella.
Condividere questa passione e tra smetterla ai nostri figli è stata, ed è tut tora, una delle nostre più grandi soddi sfazioni. I ragazzi ormai sono cresciuti, cominciano le vacanze con gli amici ma spesso è proprio la barca a vela che ci fa ritrovare insieme a condividere l’emo zione del mare e il gusto della libertà.
E infine la vela mi aiuta ad affrontare la vita: mi ha abituato a guadare l’oriz zonte per prevedere quello che verrà e a gestire il presente con lucidità e pru denza, il tutto nella consapevolezza che “noi non possiamo cambiare la direzio ne del vento, ma possiamo sempre re golare le nostre vele per raggiungere la nostra destinazione”.
Gli inizi in barca a vela da bambino con un piccolo scafo e poi il passaggio alla componente dell’equipaggio partecipando a campionati in tutta Italia.Ricevi l’informazione giornaliera esclusiva FundsPeople con un solo clic
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