Ενοτητα 1
Modulo 4 – Proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti
esperimento era stata messa in discussione al punto da indurre gli autori dello studio a sospenderne bruscamente lo svolgimento dopo soli sei giorni rispetto alle due settimane previste22.
Modulo 2
Risultati: I ricercatori hanno scoperto che i partecipanti diventavano impressionabili e obbedienti se immersi in un ambiente sociale e istituzionale che legittimava l’applicazione di una specifica ideologia. Gli scienziati hanno concluso che la situazione, anziché la personalità degli individui, aveva scatenato il comportamento dei partecipanti. L’esperimento dimostra il potere dell’autorità.
Modulo 4
Modulo 3
Suggerimento didattico: utilizzare esperimenti di psicologia sociale nei corsi di formazione La tortura e/o i maltrattamenti non sono fenomeni frequenti nella vita della maggior parte delle persone. Pertanto, descrivere uno o entrambi gli esperimenti ai partecipanti può aiutarli a comprendere meglio in che modo persone comuni possono essere influenzate dalle strutture e dalle figure che rivestono una certa autorità. Valutare i comportamenti scorretti da questa prospettiva può aiutare i partecipanti a: • riconoscere che la tortura e/o i maltrattamenti non sono necessariamente dovuti alla «crudeltà» o alla «cattiveria» di una o più persone, bensì che anche il contesto influisce sui comportamenti; • capire che è possibile prevenire comportamenti scorretti, perché la responsabilità non ricade necessariamente sull’individuo, dal momento che alcuni fattori tangibili possono influenzare i comportamenti delle persone.
4. Attività, versione 2: Giochi di ruolo sui maltrattamenti e studi di casi A e B
Modulo 6
23. Codice di condotta delle Nazioni Unite dei pubblici ufficiali incaricati dell’applicazione della legge, articolo 3, disponibile all’indirizzo http://www. ohchr.org/EN/ProfessionalInterest/Pages/ LawEnforcementOfficials.aspx, e Principi fondamentali delle Nazioni Unite sul ricorso all’uso della forza e l’utilizzazione delle armi da fuoco (1990), principi 9-11, disponibile all’indirizzo http://www.ohchr. org/EN/ProfessionalInterest/Pages/ UseOfForceAndFirearms.aspx
Pertanto, i funzionari di polizia devono ricordare che è importante: • garantire che le condizioni di detenzione siano conformi alle norme in materia di diritti umani; • condurre indagini tempestive, imparziali ed efficaci in presenza di segnalazioni di torture e maltrattamenti; • proteggere dalla tortura e dai maltrattamenti a opera di soggetti terzi. Analogamente, la convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti contiene orientamenti su come le autorità (tra cui i funzionari di polizia) devono gestire situazioni correlate a tortura o trattamenti inumani o degradanti.
Allegati
22. Per una descrizione dell’esperimento carcerario di Stanford, cfr. www.prisonexp.org/
Modulo 5
Lo scenario e i due studi di casi nella dispensa dell’attività 2 sono esempi di interventi di polizia in situazioni legate alla tortura e/o a trattamenti inumani o degradanti. I funzionari di polizia devono saper trovare un difficile equilibrio tra il rispetto e la tutela dei diritti umani, da un lato, e l’uso della forza, dall’altro. Devono pertanto comprendere e applicare i principi di necessità e proporzionalità per garantire che un uso legittimo della forza non diventi un uso eccessivo della forza, ossia non degeneri in tortura o in trattamenti inumani o degradanti. Quando si ricorre all’uso della forza, sia gli obiettivi che i mezzi devono essere conformi alle leggi nazionali, ai regolamenti di polizia e al diritto internazionale in materia di diritti umani23.
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