FUORICAMPO | STORIA
Gardaland degli inizi: intervista a Giorgio Tauber Il 15 ottobre 2021 è la data che ha segnato una tappa importante nella vita di Giorgio Tauber, un “pioniere”, ormai ottantenne, che ha indissolubilmente legato la sua vita al mondo dei parchi a tema e in particolare al parco italiano per antonomasia: Gardaland.
Livio Furini e Giorgio Tauber il giorno dell’inaugurazione, 19 Luglio 1975.
di Marco Bressan
I
strionico, allegro, vitale, Giorgio si racconta in una intervista appassionata e ricca di curiosità nella quale ripercorre la sua singolare avventura professionale nel mondo del divertimento, una storia ancora in divenire. Giorgio, ottant’anni, una vita dedicata a divertire le persone, ma soprattutto un nome inscindibile dal principale parco a tema italiano, ormai conosciuto anche a livello internazionale: Gardaland. Come nasce questa storia d’amore? Livio Furini, che fu mio grande amico e l’ideatore del parco, mi conobbe nel 1972 quan-
56 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • NOVEMBRE DICEMBRE 2021
do io dirigevo il campeggio La Rocca a Bardolino e lui era un mio fornitore per i negozi del villaggio. Nel 1973, mi dice: “Un giorno farò qualcosa di bello sul lago di Garda, e ti vengo a prendere perché vedo che tu lavori bene”: Io l’ho ringraziato, ma non sapevo ancora a cosa si riferisse con quella frase misteriosa. Il tempo era passato e nel frattempo avevo cambiato lavoro, quando nel 1974 ricevo una telefonata da Furini che mi dice solamente “Vieni a casa mia che ti devo parlare”. Lo raggiungo a Peschiera del Garda, salgo sulla sua Jeep e mi porta a vedere il terreno che aveva comprato in località Ronchi, ci addentriamo per una strada sterrata che conduce a un casotto di legno, che poi successivamente è rimasto nel villaggio West Rio Bravo, e mi fa entrare. All’interno, ovunque ci sono schizzi, disegni e progetti. Mi dice “Guarda, queste sono le bozze di quello che ho in mente, vorrei creare il primo parco a tema in Italia”. Io sono rimasto letteralmente “fulminato” dalla sua capacità di fare e di trasmettere con entusiasmo questa idea innovativa. Dopo qualche secondo ho detto “Sì, sto con te e ti aiuterò in tutti i modi possibili”. Qualche giorno dopo mi convoca in un ristorante di San Benedetto di Peschiera del Garda e mi presenta ai suoi quattro soci promotori, nomi che non scorderò mai per tutta la vita: Cesare Brentarolli, Flavio Zaninelli, Peter Lessing e Fernando Perbellini. Dopo un’ora di discussione sul progetto, Brentarolli che fu il primo presidente della società mi chiede di uscire fuori per lasciarli a parlare tra loro. Dopo un’altra mezzora mi richiamano nella sala e mi dicono “Se accetta, avremmo pensato di assegnarle