CHIRURGIA DELLA CATARATTA di Alessandro Galan, Giuseppe Lo Giudice, Tommaso Candian, Anton Giulio Catania, Silvia Bini
Gestione chirurgica della cataratta nei pazienti oncologici in età pediatrica
Introduzione
La cataratta pediatrica rappresenta ancora oggi una delle maggiori cause di cecità infantile in tutto il mondo1. Molto spesso queste cataratte possono essere secondarie a radioterapia nei pazienti oncologici, infatti, la cataratta iatrogena rappresenta il 14% di tutte le cataratte pediatriche2. In questi giovani pazienti, la cataratta non trattata, si rende responsabile di una grave menomazione visiva fino alla cecità con conseguenze dannose per la qualità della vita. La gestione della cataratta pediatrica può essere conservativa o chirurgica. Nella cataratta congenita, è ampiamente accettato che la tempistica corretta per l’intervento chirurgico sia tra le 4 e le 6 settimane di età nella cataratta monolaterale ed entro le 8–10 settimane nella forma bilaterale3. Al contrario, nei pazienti affetti da cataratta pediatrica, il tempo chirurgico è meno definito, senza un completo consenso tra i chirurghi. La gestione di questo tipo di cataratta è strettamente dipendente dalla sua eziologia e da altri parametri, come l’acuità visiva4. Diversi studi hanno dimostrato che l’estrazione della cataratta, con e senza impiego di lenti intraoculari (IOL) in pazienti che hanno precedentemente ricevuto radioterapia, rappresenta una procedura sicura e ben tollerata5. Nonostante la cataratta pediatrica iatrogena sia stata ampiamente descritta in pazienti con retinoblastoma, poco è riportato per diversi tumori che si verificano più tardi durante l’infanzia. Pertanto, lo scopo di questo studio è di riportare retrospettivamente la fattibilità, la sicurezza e l’esito della chirurgia della cataratta in una popolazione affetta da cataratta iatrogena secondaria a terapia oncologica (non associata a retinoblastoma).
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LA VOCE AICCER 1/2022
Materiali e metodi
Questo è uno studio retrospettivo su pazienti pediatrici affetti da cataratta iatrogena, secondaria al trattamento oncologico sistemico. Abbiamo esaminato le cartelle cliniche dei bambini che hanno subito un intervento di cataratta presso l’Oculistica del Centro San Paolo, Azienda Ospedale Università di Padova, tra il 2010 e il 2017. La diminuzione dell’acuità visiva è stata l’indicazione principale per la chirurgia della cataratta. Il valore di cut-off di VA per eseguire l’intervento chirurgico era ≤20/63 (LogMAR 0,5). Quando l’opacità della lente ha impedito in modo significativo l’esame del fondo oculare, i pazienti sono stati sottoposti ecografia prima di procedere all’intervento di cataratta, al fine di verificare l’integrità del polo posteriore della retina. Lo spostamento refrattivo post-operatorio è stato adattato all’età del paziente al momento dell’intervento. Mentre per tutti i pazienti che avevano età ≥5 anni nel momento della chirurgia, la lunghezza del bulbo oculare è stata considerata come finale per il calcolo della IOL. Il target refrattivo post operatorio era “plano” e il calcolo della potenza della IOL è stato eseguito utilizzando la formula SRK-T. La formula è stata scelta secondo i dati pubblicati per le formule di calcolo della IOL nei pazienti pediatrici6.
Tecnica chirurgica
Tutte le procedure chirurgiche sono state eseguite dallo stesso chirurgo oftalmico pediatrico esperto (A.G.). Due giorni prima della procedura è stato applicato antibiotico topico (netilmicina) quattro volte al giorno a tutti i pazienti come profilassi preoperatoria. Prima dell’anestesia generale tutti i pazienti sono