MC5.0-Macchine Cantieri - n. 66aprile 2020

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MACCHINE CANTIERI

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aprile 2020, n. 66

D E L L ’ E D I L I Z I A


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CoverStory TREVI BENNE

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SUI BINARI DELLA

CERAMICA Due cantieri completamente differenti, per tipologia di lavoro e contesto, per dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, la versatilità e la produttività delle attrezzature Trevi Benne TESTO DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI TREVI BENNE

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Un gioco di parole per sintetizzare in un unico titolo due applicazioni che, ancora una volta, esaltano la poliedricità delle attrezzature proposte dall’azienda vicentina. Due demolizioni completamente diverse in grado di enfatizzare non solo le diverse tipologie di attrezzature proposte da Trevi Benne, ma anche il suo approccio al mercato fatto di competenza, professionalità e vicinanza al cliente, e per questo in grado di mettere d’accordo tutti: dai compassati svizzeri agli schietti emiliani. Clienti in ogni caso accomunati dalla ricerca di partner affidabili, capaci di garantire attrezzature di primissimo livello, capaci di fare la differenza in fatto di produttività, versatilità e velocità. IL CANTIERE SVIZZERO Ci troviamo a Finsterhennen nel cantone di Berna, in piena Svizzera tedesca. Qui la società Werag,Wertstoffe aus Rückbau AG, con sede nella capitale elvetica, ha dovuto fare i conti con un vecchio deposito

di traversine di binari, immagazzinate nel tempo in attesa di un improbabile riutilizzo. La catasta, com’è facile intuire dalle fotografie, è davvero imponente, stiamo infatti parlando di circa 160.000 t di materiale da demolire in circa un mese. Un lavoro improbo e per questo affidato a un autentico masticatore di calcestruzzo: un frantumatore MA 35 con Kit CH (svizzero). Werag ha utilizzato l’attrezzatura di Trevi Benne per troncare a metà tutte le cosiddette railway sleeper, che sono poi state affidate a un frantumatore a impatto Gipio RC 130, che le ha trattate per il successivo riciclaggio. A tale proposito vale la pena sottolineare come una metà del materiale sia stato ridotto a una granulometria di 0-16 mm per produrre nuovamente calcestruzzo; mentre il restante, con una granulometria di 0-45 mm, sarà utilizzato come inerte in sostituzione della ghiaia nella costruzione di pavimentazioni stradali. Naturalmente le traversine sono state deferrizzate attraverso un sistema magnetico.

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CoverStory TREVI BENNE

“Apprezzo molto la collaborazione con Trevi Benne, i loro prodotti e gli ottimi rapporti con le persone che ci seguono”. ULRICH NYFFENEGGER, Hand Baumaschinen AG

LA GAMMA MA CON KIT SVIZZERO Modello Peso (kg) Apertura (mm) Pressione olio (bar) Portata olio (l/min) Accoppiamento escavatore

LA PARTNERSHIP ELVETICA Il frantumatore MA 35 con Kit CH è stato venduto a Werag da Hand Baumaschinen AG, distributore di Trevi Benne per i cantoni svizzeri di lingua tedesca. Con sede a Thörishaus, si tratta di una società nata nel 1970 e che attualmente offre lavoro a circa 40 dipendenti. La realtà elvetica si è sviluppata in ambito agricolo, ma con il tempo si è rivolta sempre più al settore edile. Oggi distribuisce gli skid steer loader Gehl, i cippatori Jensen, i miniescavatori Airman, ma il suo core business è focalizzato sugli escavatori cingolati e da demolizione Kobelco, cui si affiancano tutte le attrezzature prodotte da Trevi Benne. Una partnership, quella tra il distributore elvetico e il produttore italiano, che va ben oltre il mero prodotto. E le parole

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di Ulrich Nyffenegger, di Hand Baumaschinen AG, ne sono la testimonianza: “apprezzo molto la collaborazione con Trevi Benne, i loro prodotti e gli ottimi rapporti con le persone che ci seguono”. Un’attestazione di stima fondata su una collaborazione costante, rinnovata con successo in ogni cantiere e rinvigorita da un rapporto personale con una marcia in più.

MA 18 MA 25 MA 35 MA 65 MA100 2.110 2.830 3.900 6.790 11.200 450 550 760 920 1.100 350 350 350 350 350 150-250 200-300 220-350 500-600 500-800 14-25 t 23-40 t 36-60 t 56-90 t 85-130 t

IL CANTIERE EMILIANO Cambiamo decisamente scenario per trasferirci in Emilia Romagna, in provincia di Modena, in pieno distretto ceramico. In questa terra di motori - ci troviamo tra i comuni di Maranello e Fiorano Modenese, il primo sede della Ferrari e il secondo sede dell’autodromo – la velocità e l’efficienza sono termini abituali, ingredienti di quell’impasto che ha reso grande non solo l’Italia dei motori, ma anche quella della ceramica, che da questo fazzoletto d’Emilia esporta i propri prodotti in tutto il mondo. Tra questi leader del comparto

LE ATTREZZATURE PREMIUM LINE

La Premium Line identifica la gamma di attrezzature Trevi Benne equipaggiate con il dispositivo moltiplicatore In provincia di Modena, le assolute protagoniste del cantiere sono state due attrezzature da demolizione della gamma Premium Line: un frantumatore girevole FR 23P e un frantumatore Multi Kit MK 28P con Kit Combi. Entrambe

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sono equipaggiate con l’ormai famoso Impact Booster di Trevi Benne, il dispositivo idraulico integrato che consente di moltiplicare la potenza, intesa come pressione di esercizio dell’escavatore. Aggredendo il materiale, in caso la pressione

dell’escavatore non sia più sufficiente per frantumarlo, l’Impact Booster entra in gioco in modo completamente automatico e permette di moltiplicare la pressione in arrivo della macchina operatrice (pre-tarata a 250

bar) raggiungendo un picco di 750 bar. Questa iniezione di potenza porta tangibili vantaggi. Tra questi: un aumento delle prestazioni di potenza del 25%, un minor tempo di ciclo di apertura/ chiusura (3,5 secondi), un


spicca Ceramiche Castelvetro Spa, che dalla sua sede di Solignano di Castelvetro (Mo) dal 1971 produce piastrelle in ceramica, rivolgendo l’attenzione non solo all’estetica e al design, ma anche alla continua ricerca della qualità in tutti i suoi prodotti. Punto di forza di Ceramiche Castelvetro è infatti l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia e una grande attenzione per le esigenze del moderno consumatore. Proprio per questa realtà, l’accoppiata Rad Service e Trevi Benne si è adoperata per la demolizione di 26.000 m2 di capannoni. La demolizione – stiamo parlando di edifici a volta con altezze comprese tra 10 e 27 m – ha visto una prima fase rivolta al fuori terra, che sarà seguita dalla demolizione di tutte le pavimentazioni. In quest’area, che comprende anche 55.000 m2 di piazzale, verranno successivamente realizzate le nuove aree logistiche della società modenese. I lavori hanno visto l’utilizzo di due escavatori cingolati: un Hitachi (equipaggiato con un braccio speciale da 25 m per la demolizione degli atomizzatori) e un Doosan, attrezzati con due differenti prodotti Trevi Benne: un frantumatore girevole FR 23P e un frantumatore Multi Kit MK 28P. Si tratta di due attrezzature della gamma Premium Line, entrambe valorizzate dalla presenza dell’Impact Booster, il moltiplicatore di potenza che, in modo automatico, permette di triplicare la pressione in arrivo della macchina operatrice

LA GAMMA MK PREMIUM LINE CON KIT COMBI Modello Peso (kg) Apertura (mm) Pressione olio (bar) Portata olio (l/min) Accoppiamento escavatore

MK 18P MK 23P MK 28P MK 38P 2.105 2.725 3.415 4.290 690 815 850 960 250 250 250 250 130-200 180-250 230-300 250-300 17-27 t 24-38 t 33-48 t 43-63 t

di potenza Impact Booster consumo del carburante ridotto del 20% e una riduzione del peso complessivo dell’attrezzatura. Nello specifico, la gamma MK Premium Line si compone di quattro modelli, tutti disponibili nelle versioni con

Kit Frantumatore, Kit Combi, Kit Cesoia e Kit Pinza che beneficiano del nuovo sistema IZI-Lock che consente di sostituire il kit in soli tre minuti. Il recente restyling strutturale dell’intera gamma ha inoltre permesso un interessante

incremento delle prestazioni in termini di potenza e di velocità di schiacciamento. La famiglia dei frantumatori girevoli FR Premium Line comprende invece quattro modelli la cui resistenza del telaio e della ganascia mobile è stata

recentemente incrementata, soprattutto nei punti soggetti a maggior usura. Inoltre, per evitare l’ingresso di materiale durante le operazioni di demolizione, il retro del telaio risulta ora completamente chiuso.

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CoverStory TREVI BENNE

I MULTIATTACHMENT Nel cantiere svizzero abbiamo visto all’opera un frantumatore MA 35 che fa parte di una nuova generazione di attrezzature caratterizzata da un mix perfetto di potenza di frantumazione, rapidità nel ciclo apri/ chiudi e affidabilità in cantiere. Disponibile nella versione con Kit Combi e Kit Svizzero (come nel cantiere descritto in queste pagine), è l’attrezzatura ideale per ogni processo di demolizione: dall’abbattimento e frantumazione di strutture in cemento al taglio dei tondini di armatura e dei profili metallici. Tra le peculiarità della gamma, che propone

cinque differenti modelli, la rotazione idraulica continua, la valvola moltiplicatrice di velocità integrata, il cilindro rovescio per proteggere lo stelo, le lame reversibili e intercambiabili e un nuovo sistema di denti intercambiabili maggiorati. Il frantumatore, che vede un cospicuo utilizzo di acciaio Hardox Hituf, come accennato può essere fornito con Kit Combi, per demolizioni di strutture in cemento armato con alta percentuale di materiale ferroso, oppure con Kit Svizzero (CH) adatto per la riduzione immediata del tondino di armatura durante la frantumazione del calcestruzzo.

IL DEMOLITORE Come accennato, le attrezzature Trevi Benne hanno trovato un valido supporto negli uomini e nelle macchine di Rad Service, società di Gubbio (Pg) da anni impegnata nello sviluppo di soluzioni per l’abbattimento di edifici industriali, privati e pubblici, bonifiche siti contaminati, bonifiche ambientali, bonifica amianto compatto e friabile. L’azienda - che dispone anche di una grande cava per lo scarico, il trattamento e lo smaltimento delle macerie - vanta un parco macchine diversificato che comprende (pre-tarata a 250 bar) raggiungendo i 750 bar escavatori demolition, escavatori radiocoman“Ci affidiamo a e assicurando così una produttività che non dati, pinze frantumatrici, cesoie idrauliche, Trevi Benne perché ne teme confronti. Entrambe le attrezzature frantumatori mobili per il riciclaggio degli Trevi Benne, come ha sottolineato Luca inerti da demolizione, dischi diamantati conosciamo da tempo la Odorici, responsabile commerciale di Rad per il taglio del cemento armato, pompe serietà e flessibilità aziendale, Service, si sono comportate egregiamente idrauliche e cannoni antipolvere. La socieche si unisce a prodotti molto e si inseriscono in un contesto di collabotà è specializzata nelle demolizioni, negli razione ben collaudato. “Ci siamo affidavalidi che presentano un ottimo smontaggi industriali, nelle bonifiche amti a Trevi Benne”, ha voluto sottolineare bientali, ma anche nel classico movimento rapporto qualità-prezzo”. Odorici,“perché ne conosciamo da tempo terra. Tante le referenze collezionate negli la serietà e flessibilità aziendale, che si unianni, che vanno dalle demolizioni post-sisma LUCA ODORICI, Responsabile sce a prodotti molto validi che presentano un di L’Aquila alla demolizione dello zuccheriCommerciale di Rad Service ottimo rapporto qualità-prezzo”. ficio di Foligno, dalle ex fonderie Bernardini di Terni agli ex Cantieri Navali di Termoli. Il tutto grazie a un supporto a tutto tondo che parte dal soLA GAMMA FR PREMIUM LINE pralluogo e, attraverso analisi tecniche Modello FR 18P FR 23P FR 28P FR 38P preliminari, progetto di demolizione, Peso (kg) 2.130 2.670 3.260 4.000 schema operativo, programma lavori e Apertura (mm) 755 890 950 1.020 piano operativo di intervento, si conPressione olio (bar) 250 250 250 250 clude in cantiere, quando arrivano gli Portata olio (l/min) 130-200 180-250 230-300 250-300 escavatori e le attrezzature, ovviamente Accoppiamento escavatore 15-23 t 21-30 t 28-38 t 34-53 t di Trevi Benne. ❑

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Electric Pick&Carry Cranes e e: info@jmgcranes.com www.jmgcranes.com From 2 to 70 Ton


EditorialeOn EMANUELA PIROLA

Un pesante memento

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SI POSSONO SEPPELLIRE I RICORDI MA NON SI PUÒ CAMBIARE IL CORSO DELLA STORIA. (HARUKI MURAKAMI)

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orzatamente separati dalle nostre abitudini e dalla maggior parte dei nostri cari, scrivo queste righe in una versione che potrebbe suonare un po’ strana, ossia buttando giù di getto quelli che sono i pensieri, le domande e i dubbi che in queste settimane di isolamento mi hanno accompagnata. Perché immagino siano poi domande, dubbi e pensieri che avete formulato anche voi che adesso leggete queste mie parole. Una su tutte per iniziare: cosa sarà di noi in termini di società e di tessuto economico-produttivo, una volta che il virus sarà sotto controllo? Avremo ancora la forza (psicologica ed economica) di ripartire? Ma soprattutto, avremo la forza come società, come compagine sociale, di cambiare/abolire le storture che il virus più che mai ha contribuito a evidenziare in una maniera che ormai non possiamo più permetterci di ignorare? Sto pensando, in particolar modo, alla validità dell’Unione Europea, organizzazione che ha palesemente dimostrato quanta poca “unione” ci sia fra gli Stati Membri. Ma sto pensando alla gestione dello Stato, che negli anni ha visto una forte riduzione della spesa sanitaria e dell’istruzione. Entrambe scelte coinvolte nel conto presentatoci da Covid-19: strutture sanitarie inadeguate e personale in numero ben al di sotto del necessario. Istruzione carente, che oggi si riscontra (tanto per dirne una) nel poco senso civico della popolazione che non rispetta le regole imposte dall’Autorità per il bene comune. Eh certo, ma come può un cittadino diventare tale e sviluppare una responsabilità civile se manco gli si insegna più Educazione Civica? Come può sostituire all’egoismo istintivo del “prima vengo io” la solidarietà civile (e umana, direi) dimostrata dall’attenzione verso gli altri anche nelle piccole cose (penso agli atteggiamenti che passano sotto la classificazione “furbetti” di cui tutti siamo stati, prima o poi, vittime o aguzzini). E ancora, sto pensando al nostro comportamento come razza (umana) verso il cambiamento climatico: ora che Madre Natura ci ha dimostrato che davanti a Lei siamo assolutamente impotenti, troveremo la forza di cambiare stile di vita prima che ci assesti un altro colpo? ❑


MC M C I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

Sommario

D E L L ’ E D I L I Z I A

5.0

MC 5.0 • APRILE 2020 • NUMERO 66

MACCHINE CANTIERI

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

aprile 2020, n. 66

20 COVER Due applicazioni super per TREVI BENNE

04

ATTUALITÀ

15/19/45/55/63

16

NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ

INNOVAZIONI

20 LA LEGGENDA

EDITORIALI

10 Editoriale on

UN PESANTE MEMENTO

CUI PRODEST?

ALL'OPERA

(DI MAURIZIO GUSSONI)

(WEBER)

SUI BINARI DELLA CERAMICA (TREVI BENNE)

SI RINNOVA

(VOLVO TRUCKS)

(BOMAG)

60 NON ABBIAMO

42 LAVORARE

ALLA MODA

12 UNA CONTINUA

AZIENDE

46 INSIEME PER UN

MERCATO CHE VA

EVOLUZIONE

(MANITOWOC)

(MESSERSÌ)

58 UN CONEXPO

16 ALIMENTAZIONI ALTERNATIVE

DI NOVITÀ FIRMATE BOBCAT

(HINOWA)

(BOBCAT)

18 DODICI VOLTE PLUS 64 SIMPLY THE BEST (VTN)

Direttore Responsabile Emanuela Pirola

(CIFA)

Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

Ufficio traffico Art Director Lucia Gatti Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com adv@macchinecantieri.com Collaboratori Renata Bernardini, Rachele Donati De Conti, Gian Pio Garramone, Maurizio Gussoni, Cristiano Pinotti, Costantino Radis

Direzione e redazione Via Silvio Pellico 10/35, 20867 Caponago, MB Tel. 335 6683840 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com

TEMPO DA PERDERE

(AMMANN)

(MEWA)

REPORT TECNICO

LE MACERIE

(CASE)

STAT VIRTUS

(JCB)

32 A SPASSO TRA 52 L'HABITAT PERFETTO

36 IN MEDIO

04 Cover story

(MAGNI TH)

30 SPECIALISTI

COVER STORY

26 GIVE ME V! TESTIMONIANZE

(DI EMANUELA PIROLA)

66 Editoriale off

36

40 OLTRE IL SERVICE (HAULOTTE)

56 #RESILIENZA (BKT)

ASSOCIAZIONI

48 COSA SUCCEDERÀ

DOPO COVID-19?

(UNACEA)

Pubblicità e marketing Tel. 335 6683840 E-mail: commerciale@ macchinecantieri.com

R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009 Registro operatori di comunicazione N.O 30915 dal 16/01/2018

Pre-stampa e stampa Press Grafica, Gravellona Toce (VB)

Sede legale Via Marconi 4/b, 20062 Vaprio d’Adda (MI)

Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano,

Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice

IL FILM DELLA COVER Abbiamo realizzato la cover di questo mese ispirandoci al film Unstoppable - Fuori controllo con Denzel Washington.

“Orsa Maggiore International” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2020

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REPORTTECNICO

MESSERSÌ

UNA CONTINUA EVOLUZIONE

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o abbiamo già visto sotto i cieli di Monaco, in quel del Bauma 2019, in versione prototipo. Si tratta della novità di Messersì nell'ambito dei minidumper “giant”, se così possiamo definirli: il nuovo TC350d di cui arriva la versione aggiornata sia dal punto di vista di motorizzazione, che di comfort di bordo. Partiamo proprio da quest'ultimo aspetto per segnalare, innanzitutto, il nuovo design della cabina, volto a migliorare il comfort dell'operatore. Il

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tutto ovviamente nel pieno rispetto delle normative di sicurezza contro i ribaltamenti accidentali o la caduta di materiale dall'alto. Disponibile anche la versione riscaldata, che è apprezzata particolarmente dai clienti che operano in climi prevalentemente freddi o in ambienti particolarmente polverosi. Sempre in linea con il rispetto delle normative è anche il nuovo propulsore Stage V: qui la scelta è caduta su un'unità KubotaV2403M-CR turbodiesel, da 2,4 l di cubatura per 48,6

Il Quadro comandi del nuovo TC350d è stato completamente ridisegnato per una maggior facilità di lettura.


Il TC350d può trasportare fino a 3.500 kg e la benna cuba al colmo 1,88 m3

Il TC350d può essere equipaggiato con cingoli da 320 o 450 mm di larghezza

#MESSERSÌ TC350d: FAST SPECH Peso operativo con canopy (cingoli da 320 mm/450 mm) 3.540/3.750 kg Peso operativo con cabina (cingoli da 450 mm) 4.000 kg Portata max 3.500 kg Capacità di carico benna girevole (colmo/raso) 1,88/1,60 m3 Potenza max 48,6 kW Coppia max @1.600 rpm 19,8 Nm Trasmissione idrostatica Velocità con cambio manuale (1°/2° velocità) 0-5 / 0-12 km/h Velocità con cambio automatico (Auto Two Speed) 0-12 km/h Capacità serbatoio carburante 70 l Capacità serbatoio olio idraulico 55 l Dimensioni (Lxl) 3.995 x 1.930 mm – h 2.487 mm

kW di potenza massima a 2.700 rpm e una coppia massima di 19,8 daNm a 1.600 rpm. Un bel propulsore che rispetta le normative Stage V grazie all'adozione del filtro antiparticolato elettronico, e garantisce la giusta potenza per alimentare i due circuiti idraulici della trasmissione idrostatica e dei motori idraulici dei cingoli (2

pompe a pistoni assiali a cilindrata variabile più una pompa a ingranaggi per una portata di 154 l/min le prime e 50 l/min la seconda per la trasmissione e un motore idraulico a pistoni assiali a due cilindrate per ogni cingolo). La macchina è equipaggiata di serie con il sistema Auto Two Speed selezionabile, che permette il

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REPORTTECNICO

passaggio automatico da marcia veloce a lenta, per garantire la massima trazione in qualsiasi condizione di terreno. I comandi sono completamente servoassistiti su joystick montati sui braccioli del sedile, che ruota di 180°. Un particolare dispositivo elettro-idraulico consente di mantenere il senso del comando del joy-stick coerente col senso di marcia, comunque sia orientato il sedile. Il quadro comandi è stato comple-

Il TC350d è equipaggiato con una benna ribaltabile rotante

tamente ridisegnato, a favore di una migliorata leggibilità da parte dell'operatore. A livello di sottocarro si può scegliere fra due dimensioni di cingoli per ridurre la pressione al suolo e superare le pendenze maggiori e più scivolose: 320 mm oppure 450 mm di larghezza. Quest'ultima dimensione è optional nella versione canopy e standard nella versione cabinata. La benna è di tipo ribaltabile rotante su 180°, azionata da

motore di rotazione e controllata da joystick. Il TC350d raggiunge una velocità di traslazione massima di 12 km/h. E già si parla di un modello più grande, probabilmente un 5 tonnellate. Ovviamente, noi della Redazione aggiungiamo che avrà sicuramente un motore Stage V (ça va sans dire, esclamerebbero in Francia, dove i minidumper Messersì godono di ottima reputazione). ❑

Beh, sicuramente alcune unità in rappresentanza della gamma escavatori, con il modello gommato M-70W e il mini M-18S. Non potranno mancare i minidumper full electric del Costruttore marchigiano, ma anche altri modelli ad alimentazione tradizionale, tra cui il TC85 (da 800 kg di portata) e il TC100d (da 1.000 kg di portata), nonché il dumper cingolato TC230d in versione con benna girevole e pala autocaricante.

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news INFRASTRUTTURE

AL VIA

Il Cipe approva l’inizio lavori per la Ragusa-Catania

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l Cipe ha approvato il progetto definitivo della Ragusa-Catania una delle opere per le quali la ministra Paola De Micheli ha proposto il commissariamento. L’infrastruttura, che assicurerà un collegamento stradale strategico, veloce e sicuro nel settore sud-orientale della Sicilia, verrà realizzata da Anas che subentrerà al precedente concessionario. L’opera sarà finanziata totalmente con risorse pubbliche per un totale di 754,2 milioni di euro, ripartiti tra Regione Sicilia e Anas. “La deliberazione del Cipe rappresenta un importante risultato per gli interessi pubblici perché la percorrenza della tratta non comporterà la corresponsione di alcun pedaggio che invece, secondo il modello concessorio previgente, era superiore a 15 euro per l’intera tratta” ha dichiarato la ministra, Paola De Micheli.

ANNUAL report Come consuetudine, anche quest’anno IPAF ha diffuso i dati sugli incidenti. Secondo l’ultimo rapporto sulla sicurezza, la probabilità che si verifichino incidenti durante il lavoro in quota con le PLE è più elevata durante la permanenza nelle aree pubbliche o lungo le strade, piuttosto che nei siti di lavoro controllati come ad esempio cantieri o aree commerciali. Il rapporto è disponibile per la visualizzazione o il download gratuito all’indirizzo www. ipaf.org/accident

Festa grande a Conexpo (Gru)

Maxim Crane Works ha celebrato il successo di Manitowoc acquistando la prima autogrù Grove GMK5250XL-1 venduta in nord America. Tutto sotto il cielo del Conexpo 2020. Maxim Crane Works ha anche ricevuto un premio da Manitowoc Cranes quale cliente più importante per la divisione delle gru a torre Potain in Nord America negli ultimi tre anni. La società è stata infatti tra le prime ad adottare e noleggiare molti modelli di gru a torre Potain, influenzando in modo significativo l’industria del sollevamento in tutto il paese. E proseguendo con la sua partnership con Manitowoc, Maxim Crane Works ha anche celebrato l’acquisto della prima Grove GMK5250XL-1. L’autogrù è stata lanciata a Bauma 2019 e ha fatto il proprio debutto in Nord America proprio a Conexpo 2020.

INFRASTRUTTURE

#BASTABUCHE Anas ha pubblicato 76 nuovi bandi di gara

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nas ha pubblicato 76 nuovi bandi di gara per l’esecuzione di lavori di manutenzione programmata della pavimentazione della rete stradale e autostradale in gestione, del valore complessivo di 380 milioni di euro nell’ambito del Piano #bastabuche. Arrivato alla settima tranche, il piano ha consentito di pavimentare quasi 30.000 km di corsie stradali, per un valore di quasi 2 miliardi di euro. Con questa nuova tornata di bandi, Anas risanerà la pavimentazione e la segnaletica orizzontale su almeno ulteriori 5.000 km sull’intero territorio nazionale, incluse anche le strade rientrate all’azienda dagli Enti locali nel corso del 2019. L’obiettivo è di intervenire in modo veloce ed efficace per la manutenzione programmata della rete Anas così da avviare nuovi cantieri su tutto il territorio nazionale per migliorare la qualità del servizio offerto e contribuire al rilancio del settore. Gli appalti, di durata quadriennale, saranno attivati mediante accordo quadro, che garantisce la possibilità di avviare i lavori con la massima tempestività in relazione alla programmazione della manutenzione delle strade, senza dover espletare ogni volta una nuova gara di appalto. WIRTGEN GROUP HA FISSATO LA DATA DEI SUOI PROSSIMI TECHNOLOGY DAYS CHE SI TERRANNO PRESSO LA SEDE DI BENNINGHOVEN, A WITTLICH (GERMANIA) IL 15 E 16 APRILE. DEL 2021!

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REPORTTECNICO

HINOWA

ALIMENTAZIONI ALTERNATIVE inowa continua sulla sua strada fatta di innovazione e di ricerca di alimentazioni alternative rispetto ai classici carburanti fossili. Per questo propone nel proprio portafoglio prodotti non solo le sue apprezzate piattaforme bi-energy, ma anche il minidumper elettrico HS701E Lithium, che in queste pagine vediamo in un'insolita livrea bianca, ma presto disponibile con la classica colorazione rosso Hinowa, che da sempre caratterizza le macchine del costruttore veneto. Il minidumper verrà prodotto in due versioni: edile con carro fisso e, prossimamente, autocaricante con carro allargabile. Ma perché la scelta di introdurre una versione elettrica? È presto detto. Grazie alle loro dimensioni compatte e alla ridotta pressione al suolo, i minidumper cingolati Hinowa spesso vengono utilizzati all’interno di edifici o altre strutture. Inoltre in tanti centr i storici non è più permesso lavorare con macchine alimentate con motore termico. Ecco quindi l'idea di mettere a disposizione del mercato il minidumper HS701E che per le sue caratteristiche può lavorare sia all’esterno che all’interno di edifici e centri storici. Non emette emissioni acustiche e non inquina. Il cingolato elettrico HS701E Lithium racchiude in sé tutte le prerogative concettuali della gamma dei minidumper Hinowa oltre, naturalmente, alla par-

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IL NUOVO TX3005 Tra le novità più interessanti proposte da Hinowa spicca il nuovo transporter TX3005 che va a sostituire l'attuale TX2500. Il nuovo trasportatore cingolato si caratterizza per un design completamente rivisto, decisamente più morbido e moderno nelle linee, con la costruzione del cofano (ad apertura completa) che ha visto l'utilizzo di tecnologie di chiara derivazione automotive. Macchina in sagoma, la larghezza massima è di 1.550 mm, presenta la rotazione del sedile senza problemi di ingombro e un punto di rifornimento del carburante posto in basso, all'esterno del vano motore. Detto di comandi riposizionati, vale la pena di soffermarsi sul cassone: più largo e più basso rispetto all'attuale versione, ha un volume di 1,49 m3, per una capacità di 2.875 kg, in luogo dei precedenti 2.500. La produzione di serie partirà dal prossimo mese di aprile.

ticolare tipologia di alimentazione a batterie al litio (48 V – 200 Ah). Tra i pionieri di questo tipo di alimentazione, Hinowa ha continuato a impegnarsi costantemente in processi di ricerca e affinamento nel corso degli anni, che le hanno permesso di offrire agli operatori del settore un sistema di alimentazione a bassi consumi, garantito in questo caso anche da due innovativi motori di trazione CTE2010 48 Vdc. I mezzi dotati di batterie al litio, in confronto al convenzionale motore elettrico collegato alla presa di alimentazione, offrono molteplici vantaggi: nessuna necessità di presa elettrica e nessun rischio per l’operatore di inciampare nel cavo di alimentazione. Inoltre le batterie al litio vantano un'alta autonomia (una giornata lavorativa), dimensioni compatte e non prevedono “effetto memor ia”, il che permette di

ricaricare il pacco batterie a qualsiasi percentuale di carica residua senza interferire con la vita utile del pacco stesso. Con una larghezza dei cingoli di 180 mm (tre rulli per lato) e un peso senza operatore di 590 kg, il nuovo mindumper cingolato elettrico HS701E Lithium si distingue per una capacità di carico di 0,34 m3 (700 kg). Anche in questo caso la compattezza è un valore aggiunto della

Il minidumper HS701E non emette emissioni acustiche e non inquina, oltre a racchiudere in sé tutte le prerogative dei minidumper Hinowa

macchina, che presenta una lunghezza di 2.134 mm (1.934 mm in condizioni di trasporto), una larghezza di 750 mm e un’altezza di 1.330 mm. Per quanto concerne l'operatività i controlli sono estremamente semplici con la macchina gestibile in due modalità: Ecomode, per il massimo risparmio energetico, e Power per avere a disposizione la massima potenza disponibile. Due i joystick per il controllo dei cingoli, mentre una leva è dedicata al cassone. Come accennato il portafoglio Hinowa propone la gamma delle piattaforme bienergy che abbinano in un unico prodotto le caratteristiche peculiari di un motore termico, per un utilizzo del tutto analogo a una macchina diesel convenzionale, e quelle di un pacco batterie al litio, garanzia di assenza di rumore, vibrazioni ed emissioni di scarico. Questa duplice alimentazione rende le piattaforme aeree Hinowa ideali in molteplici contesti e applicazioni: imprese edili e di pulizia, imbianchini, restauratori, manutentori e giardinieri. Sono altresì soluzioni perfette per tutte quelle lavorazioni eseguite in aeroporti, centri commerciali, palazzi storici, alberghi, negozi, industrie, parchi divertimento, parchi e giardini. ❑

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REPORTTECNICO

VTN EUROPE

DODICI VOLTE PLUS Q

uando un progetto funziona la sua evoluzione è pressoché naturale. Questo è quanto avvenuto, e c’era da aspettarselo, in VTN Europe con la nuova linea Plus. Dopo la presentazione del primo modello allo scorso Bauma (stiamo parlando del Combi Kit Plus CK22P+), ecco che la società veneta, oltre all’ampia gamma di prodotti per il riciclaggio e la movimentazione, introduce per la prima volta in Italia la sua nuova linea Plus corredata di tutti i modelli. Una linea completa e di elevatissime performance di attrezzature per la demolizione dotata di Booster. Il Booster è un sistema che permette di incrementare la potenza del cilindro idraulico in-

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La gamma tensificando la pressione interna di utilizzo rispetto a quella in entrata. Nel ciclo di lavoro, durante la fase di chiusura della ganascia, il dispositivo entra in funzione automaticamente all’aumentare dello sforzo richiesto, elevando la pressione fornita dalla macchina operatrice secondo il rapporto del booster. Il tutto si traduce in molteplici vantaggi operativi che si possono così riassumere: maggiore forza di taglio e di frantumazione, cicli di lavoro più rapidi, sfruttamento ottimale della macchina operatrice, riduzione dei consumi di carburante, maggior produttività e anche minor

La nuova linea Plus lanciata da VTN sarebbe stata presentata al Samoter. In attesa di vederla dal vivo (magari in azione in cantiere) ricordiamo che è composta da 4 gamme di prodotti (HP, FP, CK e VF) declinati in ben 12 modelli differenti.

impatto ambientale. Ovviamentelo staff del costruttore è a disposizione di tutti gli operatori del settore per spiegare nei particolari le caratteristiche tecniche delle nuove macchine, tutte all’insegna di una qualità che, da sempre, è la peculiarità vincente del marchio. ❑


news

Nella foto: SCU Crane and Rigging ha celebrato l’acquisto di una nuova gru cingolata telescopica Grove GHC140 al CONEXPO 2020. La gru, che è il modello di maggiore capacità della gamma cingolata telescopica Grove, è stata lanciata nel 2019 e presenta in assoluto i migliori grafici di carico della sua gamma.

Controllo remoto (Software)

L’app JCB Operator e il portale web LiveLink Fleet utilizzano la tecnologia per risolvere una serie di problematiche di cantiere con un semplice click. In tal modo JCB porta l’innovazione a nuovi livelli con il lancio di due soluzioni tecnologiche che permettono a proprietari di flotte e operatori di ridurre i tempi di fermo, aumentare la redditività e migliorare la sicurezza. L’app JCB Operator è stata sviluppata per gestire alcuni problemi comuni, ad esempio, rendere completamente digitale il check di avvio della macchina, sostituendo completamente le checklist cartacee che spesso possono essere perse, danneggiate o compilate in modo errato; consentire agli operatori di aggiungere commenti o immagini ai controlli di sicurezza; fornire documenti utili come guide di avvio rapido. Il portale web LiveLink Fleet consente inoltre ai clienti di monitorare macchine di qualsiasi costruttore e non solo quelle JCB con un’unica soluzione. Portale e app consentono una panoramica in tempo reale della flotta.

FORTE calo Sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il mercato dei Rimorchi e Semirimorchi con mtt superiore a 3,5t dimostra una flessione pari a -18,6% rispetto al febbraio del 2019 (1.052 unità immatricolate contro 1.292). Quindi il mercato non dà segni di risveglio, proseguendo nella caduta a due cifre.

AUTOGRU

CONVINTISSIMI Auto-Klug continua a scegliere Demag

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opo aver già avuto un’ottima esperienza con le nostre cinque autogrù Demag AC 40 City, è stato facile decidere per l’acquisto del modello successivo”, ha dichiarato Matthias Kallinich, operatore di Auto-Klug a Zwickau, in Sassonia, che ha ritirato la nuova macchina a Zweibrücken. L’autogrù è stata consegnata dal responsabile vendite Demag Thomas Keckeis.Werner Glück, CEO di Auto-Klug, menziona tra le ragioni principali dell’acquisto il design compatto e l’ampia gamma di applicazioni che l’autogrù può affrontare: “useremo la Demag per costruire case, spostare macchine o addirittura sollevare altre gru”. Auto-Klug inoltre vede nella possibilità di telescopizzare il braccio sotto carico in combinazione con il sistema di controllo IC-1 Plus un altro vantaggio. fonte: Demag

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Innovazioni

LA LEGGENDA

VOLVO TRUCKS

L’FMX di Volvo Trucks è uno dei quattro veicoli del Costruttore svedese ad aver vissuto un rinnovamento completo. Ecco tutti i dettagli DI LAURA MOLE PIANE FOTO DI VOLVO TRUCKS PHOTO GALLERY

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on li ha fermati neanche una pandemia. Nonostante le incertezze dovute all’avanzare del Covid-19 nel Mondo,Volvo Trucks non ha rinunciato al lancio dei suoi nuovi trucks. Quattro veicoli che rinnovano da cima a fondo (o quasi) la gamma del Costruttore svedese che si prepara così ad affrontare la nuova era del trasporto on e off-road con il top della tecnologia oggi a disposizione. Largo quindi ai nuovi FH, FH16, FM ma anche, e soprattutto per noi di Macchine Cantieri, largo al nuovo FMX che siamo sicuri saprà guadagnarsi un posto di rilievo nelle cave e nei cantieri italiani.

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Il nuovo Volvo FMX è il più robusto dei veicoli presenti nella gamma Volvo Trucks e può essere equipaggiato con un asse tandem da 38 tonnellate che consente una MTC fino a 150 tonnellate.

I PUNTI COMUNI E SALIENTI Tutti i nuovi veicoli Volvo Trucks sono accomunati dalla maniacale attenzione rivolta a tre aspetti essenziali: sicurezza, produttività e benessere dell’autista. Su ognuno di essi, tali aspetti sono stati declinati in maniera più o meno ad hoc in base alla mission che il singolo modello è chiamato a svolgere per vocazione. Per questo i vari modelli di veicoli della nuova gamma Volvo Trucks sono disponibili con diverse cabine, per essere ottimizzati sulla base delle esigenze di un’ampia gamma di applicazioni. Nei veicoli per lungo raggio, la cabina è spesso la

seconda casa del conducente, mentre nei camion per trasporto regionale spesso è un ufficio mobile. Nella cantieristica, i veicoli sono strumenti di lavoro robusti e pratici. Di conseguenza è su visuale, comfort, ergonomia, livello di rumorosità, manovrabilità e sicurezza che si è concentrato lo sviluppo di tutti i nuovi modelli di veicoli. Anche gli esterni sono stati aggiornati per riflettere le nuove caratteristiche e per creare nel complesso un design accattivante. Inoltre “un autista che gestisce il suo camion in modo sicuro ed efficiente rappresenta una risorsa preziosa per qualsiasi azienda di trasporto. Uno stile di guida re-


SI RINNOVA

IL NUOVO FMX IN BREVE sponsabile può aiutare a ridurre le emissioni di anidride carbonica e i costi del carburante, oltre che ridurre il rischio di incidenti, infortuni e fermi imprevisti. Grazie ai nostri nuovi veicoli i conducenti potranno lavorare in modo ancora più sicuro e produttivo, mentre i clienti avranno argomentazioni più solide per attrarre i migliori conducenti”, ha spiegato Roger Alm, Presidente di Volvo Trucks. Argomenti universali e quindi trasversali a ogni settore ove i camion “trovano lavoro”. NUOVA CABINA PER L’FMX Spazio all’autista, quindi. E così non può stupirci il fatto che sia la cabina uno dei focus

del rinnovamento dell’FMX. La nuova cabina offre innanzitutto una volumetria maggiorata (fino a 1 metrocubo in più di spazio) dove trovano collocazione tutta una serie di strumenti e dettagli volti a migliorare il comfort e il flusso di lavoro del driver. Molte delle funzioni del quadro strumenti presenti sono comuni ai modelli Volvo più grandi mentre la visuale è decisamente migliore grazie ai finestrini più grandi, alla linea della portiera ribassata e ai nuovi specchietti (cui si può aggiungere volendo una telecamera sul lato passeggero che consente di vedere anche cosa succede di fianco al veicolo). Il volante è dotato di una funzione di inclinazione del piantone che

• Cabine disponibili: corta, corta ribassata, lunga ribassata, lunga, Globetrotter, doppia. • Pacchetti di rivestimenti esterni e interni: per un design unico. • Nuovo volante: con opzione di inclinazione del piantone per una posizione di guida più ergonomica. • Motori: i motori diesel sono disponibili con diversi standard di emissione. • Cambio: I-Shift e I-Shift con primini, con pacchetti software per diverse aree di applicazione. • Luci: fari alogeni o LED. • Assali: combinazioni multiple e tandem da 38 t per una MTC fino a 150 t.

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Innovazioni VOLVO TRUCKS

Sulla nuova cabina dell’FMX i conducenti godono di una migliore visibilità grazie a una linea della portiera abbassata, finestrini più grandi e nuovi specchi retrovisori. Un nuovo volante con un’opzione di inclinazione del piantone migliorata permette al guidatore di settare una posizione di guida più comfortevole e adatta alla sua corporatura.

consente di regolare maggiormente la posizione di guida in base alle specifiche esigenze. Nello specifico la cabina corta, la più diffusa in ambito cantieristico, offre interni caratterizzati dal nuovo cruscotto con più spazio per gli effetti personali, nuovi colori e un quadro strumenti moderno di cui vi diremo tra poco. L’autista troverà ad attenderlo anche un nuovo scompartimento da 40 litri con illuminazione interna sulla parete posteriore e un sistema di isolamento potenziato che aiuta a proteggere dal freddo, dal calore e dal rumore, mentre un climatizzatore controllato da sensori con filtro al carbone favorisce una buona qualità dell’aria in tutte le condizioni. Ma c’è molto di più: per esempio la sezione anteriore è stata realizzata con parti robuste e facilmente sostituibili, ospita fari LED a forma di V e le relative protezio-


UN SERVICE ADATTABILE

Il nuovo Contratto di Servizio aiuta i clienti a migliorare la produttività

Grazie al rapido sviluppo dei servizi connessi, gli autotrasportatori hanno a disposizione modi completamente nuovi per aumentare l’operatività dei veicoli e ottimizzarne l’utilizzo. Volvo Trucks presenta il contratto Volvo Flexi-Gold, che offre copertura e operatività pari a quelle di un Contratto Gold Volvo allo stesso costo, ma con una flessibilità superiore per rispondere al meglio alle mutevoli esigenze aziendali. Le tariffe mensili variano grazie a una forbice di flessibilità del 40% basata sul chilometraggio annuale stimato. Questo offre agli autotrasportatori una maggiore flessibilità per adeguare le proprie operazioni ai cambiamenti stagionali e alle fluttuazioni della domanda. La flessibilità del pacchetto Volvo Flexi-Gold lo rende particolarmente appetibile anche per le aziende construction.

La cabina completamente rinnovata comprende una parte anteriore composta da parti robuste e facilmente sostituibili, protezioni dei fari e nuovi proiettori a LED a forma di V.

ni. Inoltre per facilitare l’ingresso o l’uscita dei conducenti, sono stati progettati nuovi gradini antiscivolo. Per applicazioni particolarmente difficili come l’estrazione mineraria, la cabina del Volvo FMX può essere equipaggiata come optional con un tettuccio in acciaio con una maniglia per uscita di emergenza che rimuove l’intero tettuccio.

LA NUOVA INTERFACCIA DEL CONDUCENTE Rinnovata completamente anche l’interfaccia driver-veicolo che sui nuovi modelli Volvo Trucks è stata implementata con una serie di nuove informazioni, nonché semplificata a livello comunicativo al fine di facilitare la visione d’insieme e la gestione delle diverse funzioni creando meno stress e distrazioni.

Il quadro strumenti è completamente digitale, con uno schermo da 12 pollici che consente al conducente di scegliere facilmente le informazioni visualizzate in qualsiasi momento tra quattro diverse viste, a seconda della situazione di guida. Il conducente ha inoltre a portata di mano un display laterale da 9 pollici destinato a Infotainment (optional), navigazione, informazioni sul trasporto e monitoraggio tramite telecamera. Le funzioni possono essere comandate tramite i pulsanti al volante, il controllo vocale o tramite il touchscreen e il pannello di controllo del display. Il nuovo FMX è inoltre dotato di un nuovo pannello dei comandi della trazione che aiuta il conducente a gestire in modo semplice e rapido situazioni potenzialmente pericolose,

sia su strada sia fuori strada. Per aumentare la trazione, al conducente basta ruotare una manopola per innestare i bloccaggi del differenziale e visualizzare al contempo lo stato della trazione sul display del quadro strumenti. MTC FINO A 150 TONNELLATE! Con il nuovo Volvo FMX arriva la novità più pesante nella gamma di telaiVolvo: un tandem da 38 tonnellate che consente combinazioni di peso (MTC) fino a 150 tonnellate. Inoltre, le sospensioni pneumatiche anteriori sono state aggiornate per accettare carichi sull’asse fino a 10 tonnellate o 20 tonnellate per gli assi anteriori doppi. I veicoli con asse trainato sterzante o pusher presentano ora angoli di sterzata più ampi, per una migliore manovrabilità e una minore usura degli pneumatici. Il risultato di tutti questi miglioramenti è una

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Innovazioni VOLVO TRUCKS

Le sospensioni pneumatiche anteriori sono state implementate e ora sono ammessi carichi sull’asse anteriore fino a 10 t o 20 t per i doppi assi anteriori.

I MOTORI DELL’FMX

CON CARICHI SUGLI ASSI ANTERIORI FINO A 20 TONNELLATE E UN TANDEM DA 38 TONNELLATE, IL NUOVO VOLVO FMX È FATTO PER LE CONDIZIONI PIÙ DIFFICILI E I LAVORI PIÙ IMPEGNATIVI

maggiore produttività ed efficienza nei costi per le attività di trasporto nella cantieristica. TANTA SICUREZZA SULLA STRADA E IN CANTIERE Il nuovoVolvo FMX adotta il Cruise Control Adattivo (ACC), attivo ora a tutte le velocità fino a zero km/h e include altre dotazioni di sicurezza tra cui il Cruise Control in discesa, che imposta una velocità massima per prevenire accelerazioni indesiderate durante la marcia in discesa. L’impianto freni a controllo elettronico (EBS), necessario per dotazioni di sicurezza quali l’Avviso di collisione con frenata di emergenza e l’ESP (Controllo elettronico della stabilità), è ora di serie su tutte le versioni, compreso appunto l’FMX. Come optional è disponibile anche il Volvo Dynamic Steering con i sistemi di sicurezza Controllo attivo della corsia e Controllo del sovrasterzo. Sul Volvo

Poiché non sarà un’unica fonte di energia a risolvere i problemi relativi ai cambiamenti climatici e poiché diversi segmenti e incarichi richiederanno una serie di soluzioni differenti, nel prossimo futuro continueranno a coesistere più tipi di catene cinematiche. Confermati quindi i propulsori diesel per i nuovi FMX che saranno ovviamente lo stato dell’arte in termini di rendimento (massimo) ed emissioni (minime). Si potrà scegliere tra 4 unità da 11 litri di cubatura, con potenze comprese tra i 330 hp @ 1.700-1.800 rpm e i 460 hp @ 1.700-1.800 rpm per coppie tra i 1.600 Nm @ 950-1.400 rpm e 2.200 Nm @ 1.050-1.400 rpm. Oppure tra altrettanti propulsori da 13 litri: in questo caso la potenza sarà tra i 420 hp @ 1.4001.800 rpm e i 540 hp @ 1.460-1.800 rpm mentre le coppie varieranno tra i 2.100 Nm @ 860-1.400 rpm e i 2.600 Nm @ 1.000-1.460 rpm.

FMX il nuovo sistema di riconoscimento dei segnali stradali aumenta la sicurezza mostrando nel quadro strumenti limiti di velocità, divieti di sorpasso e tipo di strada. ❑

Il nuovo FMX non solo può trasportare più tonnellate, ma è anche più maneggevole e manovrabile di prima, caratteristiche che aiutano ad aumentare sia la produttività che la redditività.


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REPORTTECNICO

MAGNI

GIVE ME V! sollevatori telescopici di Magni TH sono all'avanguardia sotto molti aspetti tecnici e tecnologici. Non da ultimo i motori, che a partire da aprile 2020 sono stati tutti aggiornati ad unità Stage V, le ultimissime previste dalle normative in termini di emissioni per le macchine industriali. La scelta dei tecnici di Castelfranco Emilia è caduta su unità Volvo e Deutz che equipaggeranno sia i modelli fissi che rotativi. Inutile ricordare, forse, che con questa decisione il Costruttore emiliano sopravanza di molto i competitor che stanno aspettando la naturale scadenza della normativa (dicembre 2020) per commercializzare modelli con propulsori Stage V. Un distanziamento che non si traduce solo in vantaggi ambientali, ma

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Nuove infrastrutture

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Oltre al nuovo quartier generale che sta sorgendo in quel di Castelfranco Emilia, a cui abbiamo dedicato un focus su un precedente numero

di MC5.0-Macchine Cantieri, Magni ha annesso al progetto del nuovo sito produttivo quello della scuola elementare dedicata a Pietro

Magni, padre di Riccardo, quale contributo di sostenibilità. Si tratta di un progetto di riqualificazione territoriale ma


LA VERSATILITÀ È LA CHIAVE DEL SUCCESSO: POTER CAMBIARE VELOCEMENTE ACCESSORIO RENDE LE MACCHINE MAGNI PERFETTE PER CHI NECESSITA DI UN UNICO MEZZO MULTIFUNZIONE.

anche al portafoglio dei clienti (le unità Stage V sono al top in termini di riduzioni dei consumi) e di upgrade tecnologici: sono diverse, infatti, le implementazioni che si possono fare al cablaggio sulle macchine che monteranno i motori Stage V tra cui il freno di parcheggio automatico. Con questa funzione, per esempio, è stata notevolmente migliorata la gestione del freno di parcheggio, conferendo alla macchina una guidabilità più confortevole e sicura. Sui nuovi telescopici Magni, quindi, non occorrerà più usare il pulsante dedicato sulla colonna di sterzo poiché il freno si inserirà ogni volta che la velocità del veicolo è prossima a 0 km/h e si disinserisce selezionando la direzione d’avanzamento mediante FNR e usando il drive pedal. Insomma, la decisione di giocare d'anticipo di Riccardo Magni ancora una volta spiazza il mercato, traducendosi in un'operazione win-win sia

soprattutto della visione etica che Magni ha del suo territorio: l’istruzione prima di tutto è l’ingrediente per forgiare i talenti di

domani. Si tratta di un edificio concepito in classe energetica A+, struttura antisismica e utilizzabile anche come presidio di protezione civile.

Le aule saranno 5, un intero ciclo di studi con palestra e aula informatica. Il completamento del progetto è previsto entro fine 2020.

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REPORTTECNICO

MyMagni

per la sua azienda che per i suoi clienti. Ma tutto questo, che è già tanto, non è tutto. Le modifiche alla gamma non sono solo di carattere puramente tecnico-meccanico ma bensì anche commerciale. Il management aziendale ha infatti deciso per una nuova declinazione della gamma, che adesso parte dalla classe delle 4/5 tonnellate per salire alle 6/7 e concludere con le 8/13 tonnellate. Un focus particolare (come da tradizione Magni) è stato dedicato alle “alte portate” così da poter coprire ogni necessità del mercato e diventare leader del mercato in tale segmento. Non a caso i primati restano tutti in casa Magni, con il telescopico più alto, novità del 2020, che sfiora i 51 metri, e del telescopico più “muscoloso” che riesce a sollevare sino a 13 t! La gamma dai 4/5 t monta uno schermo touch-screen da 7” che passa alla versione XL da 10” sulle macchine da 6, 7, 8 e13 t. Ma i progettisti già parlano di una nuovissima versione XXL del touch screen a partire da ottobre di quest'anno che sarà da 12” in sostituzione del display da 10”. Ben riuscita anche l'operazione componentistica: Magni infatti ha reso noto

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Il portafoglio prodotti di Magni TH è declinato in sollevatori telescopici, piattaforme aeree scissors, ma anche boat eagle e rickilift

l'accordo con il quale può equipaggiare i propri sollevatori con componenti Liebherr per quel che riguarda la rotazione, da sempre sinonimo di durata e affidabilità. Questa scelta assicura e garantisce una rotazione fluida e sicura anche nelle condizioni più gravose. E siccome la sicurezza è uno dei must di Magni, tra le implementazioni adottate in occasione della nuova generazione di telescopici Stage V arriva anche una funzione di correzione di livello del telaio con braccio alzato oltre i 3 metri che consiste nel poter utilizzare il pulsante di “correttore di livello” su gomme, anche a braccio sollevato, per riportarsi verso il baricentro della macchina qualora, durante una manovra, fosse uscito dallo zero. La funzione si attiva solamente nel lato in difetto, inibendo così del tutto manovre sbagliate. Arriverà (sempre verso la chiusura di anno) anche il nuovo radiocomando, dalla forma più compatta e con maschera a led al posto del tradizionale display, implementazione che rende le informazioni più visibili, e con una nuova frequenza internazionale BT conforme a tutti gli standard mondiali; a questo si aggiunge la sostituzione della trasmittente senza chiavi di codifica ma con un pairing elettronico e la possibilità di optare per un

Si tratta del nuovo sistema di tracciamento GPS delle macchine Magni, implementato su tutta la gamma. MyMagni permette non solo di localizzare facilmente la propria macchina quando al lavoro, ma anche di analizzarne da remoto i parametri e le funzioni principali per poter così scongiurare fermi macchina o danni facilmente prevedibili. My Magni è disponibile anche come App sia su Apple Store che Google Store.

radiocomando con display a colori con informazioni relative gli allarmi, le portate e la possibilità di confermare l’utilizzo di accessori. Chiudiamo la carrellata delle novità tecniche dei nuovi sollevatori emiliani citando il joystick di nuova generazione, capace di una miglior proporzionalità dei movimenti. ❑



REPORTTECNICO

C

he si tratti di nero o bianco, compattare bene è sempre fondamentale. Se poi ci si addentra in applicazioni difficili e particolari, diventa assoluto discriminante tra un lavoro ben fatto e un lavoro approssimativo, tra un'opera redditizia oppure no. E per compattare bene è meglio affidarsi a chi se ne intende e che sulla tecnologia della compattazione ha fondato tutta la propria storia industriale. Non stupisce quindi che un autentico maestro del settore, qual è Weber MT, punti su due prodotti di elevata tecnologia e massima specializzazione quali le piastre VPR per la compattazione di lastre e masselli e il nuovo rullo vibrante articolato e radiocomandato MC 85. Le piastre vibranti della serie VPR (VPR 450 e VPR 700) si rivolgono a una precisa nicchia di mercato: la compattazione di lastre e masselli. WEBER

SPECIALISTI ALL'OPERA Presente da qualche tempo all'interno dell'offerta di A.L.Consulting – società che distribuisce sul mercato nazionale e in Canton Ticino i prodotti Weber MT - si tratta di un'attrezzatura che sta progressivamente raccogliendo consensi positivi, nonostante l'inveterata abitudine italiana di rimanere ancorati a vecchie e superate lavorazioni che, anche per questi lavori delicati, preferiscono affidarsi a metodi di lavoro poco efficienti dal punto di vista dei tempi e dei costi. In effetti le due VPR sono piastre in grado di risolvere molti problemi, di eliminare la fatica fisica (evidente nella compattazione manuale) e di far risparmiare tantissimo tempo rispetto alla compattazione convenzionale. Il modello di maggiori dimensioni (VPR 700) è perfetto per le lastre più larghe, mentre la VPR 450 è ideale per i masselli di minori dimensioni e

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per il porfido, così presente in molti centri urbani. Data la specificità di utilizzo, le VPR sono perfette anche per l'attività di noleggio, in quanto vanno a coprire una nicchia di mercato che difficilmente può costituire il core business di un'impresa, che ne avrà quindi una necessità a spot. Consigliate dai produttori di lastre e masselli, le VPR consentono di agire in modo molto delicato distribuendo uniformemente il peso lungo i rulli in poliuretano. Allo stesso tempo assicurano una compattazione omogenea dei masselli, prevenendone il dislocamento, lo scheggiamento e la crepatura. Notevole l'efficienza delle VPR nella vibrazione della sabbia tra le giunture. Per la serie “la macchina giusta al momento giusto”, il rullo vibrante articolato e radiocomandato MC 85 è invece l'attrezzatura perfetta per


LA GAMMA VPR Modello Peso d'esercizio Dimensioni Motore Potenza massima Frequenza Forza centrifuga

VPR 450 108 kg 1.186x460x685(h) mm Honda GX 160, a benzina 2,8 kW a 3.200 giri 100 Hz 8 kN

affrontare i terreni argillosi e ad alto contenuto di umidità. Infatti il nuovo MC 85 dà il meglio di sé dove i compattatori convenzionali fanno fatica, cioè i terreni coesivi, i più difficili da compattare. In queste condizioni la combinazione tra una notevole forza centrifuga e l’aderenza dei rulli tacchettati permette al nuovo MC 85 di compattare anche i terreni più fradici. La macchina è quindi ideale per la preparazione dei sottofondi, nelle trincee, nei canali fognari e di tubazioni. Tante le peculiarità tecniche degne di nota, a partire dall'idrosterzo articolato che garantisce una trazione eccellente senza che i rulli affondino nel fango. Per la massima agilità operativa il rullo è equipaggiato con un radiocomando intuitivo, che funge anche da strumento di

VPR 700 175 kg 1.245x715x930 (h) mm Honda GX 160, a benzina 3,6 kW a 3.200 giri 100 Hz 14 kN

diagnostica dei parametri del motore (temperatura, pressione olio, sporcizia del filtro dell’aria) e da conta-ore. Il ricevitore sulla macchina è inoltre dotato di una propria batteria, che si auto-ricarica durante il normale svolgimento del lavoro, evitando ogni interruzione durante le operazioni di compattazione. Il motore a gasolio è un Kubota da 17 kW, Stage V e Tier 4f, con consumi contenuti, anche grazie alla modalità “ECO”, che prevede lo spegnimento automatico in caso di inutilizzo. L’operatore può scegliere tra due modalità di compattazione (36 e 73 kN) e due velocità di lavoro. La vibrazione è opzionale ed è possibile impostare la macchina in modalità “automatica”, soluzione che lascia all’operatore esclusivamente il compito di guidare il rullo. ❑

La VPR 700 è perfetta per le lastre più larghe, mentre la piccola VPR 450 è ideale per i masselli di minori dimensioni e per il porfido.

IL RULLO MC 85

Il nuovo MC 85 dà il meglio di sé dove i compattatori convenzionali fanno fatica, cioè i terreni coesivi, i più difficili da compattare.

Modello Peso operativo Larghezza tamburo Forza centrifuga Frequenza Motore Potenza massima Velocità di lavoro Dimensioni

MC 85 1.622 kg 82 cm 36 oppure 73 kN 42 Hz Kubota D1005, 3 cilindri, raffreddato ad acqua 17 kW (24 HP) 3,1 km/h 2.020x820x1.300(h) mm

Sotto controllo In classico stile Weber MT, il nuovo MC 85 è un rullo molto robusto: l’interno dei tamburi è perfettamente impermeabile, mentre i tubi idraulici sono protetti per evitare il contatto con corpi esterni. Grazie ai due eccentrici a bagno d’olio la manutenzione è semplice e immediata, mentre la solida protezione del motore può essere aperta con facilità per tutte le attività di ispezione e manutenzione, oppure chiusa a chiave per ragioni di sicurezza.

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TESTIMONIANZE

(CASE)

A SPASSO TRA LE MACERIE

La pala gommata Case 721G al lavoro nell’antica cartiera dei Montefeltro

n cantiere insolito per la pala 721G di Case. Di tipo urbano, nel cuore di Fermignano, cittadina ai piedi di Urbino, dove un edificio storico è crollato in seguito a un evento atmosferico eccezionale: il “nevone” del 2012. Ben 327 cm di neve in poco più di una settimana, 142 dei quali caduti in appena due giorni. Il tetto della struttura non ha retto ed è collassato. La parte crollata era fortunatamente la sezione più recente di uno degli edifici simbolo dell’architettura industriale delle Marche, l’antica cartiera dei Duchi di Urbino.

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“La parte dell’edificio crollata sotto il ‘nevone’, anche se più moderna (risale infatti al 1937, ndr) era quella strutturalmente più debole” ci racconta Giovanni Pagliardini, amministratore di Megawatt Srl, l’azienda proprietaria dello stabile che nel 2019 ha iniziato i lavori di recupero. “Un recupero non era possibile e così abbiamo deciso di abbattere le porzioni ancora pericolanti rinviando, per il momento, la ricostruzione di questa porzione di immobile. Gli edifici più antichi, invece, hanno risentito molto meno della nevicata e, con il rifacimento delle coperture lignee, terminato nel 2019, li abbiamo portati quasi a nuovo.”


FASCINO DEI TEMPI ANDATI La storia dell’edificio è ricca e interessante. Antica cartiera dei Montefeltro, se ne ha notizia fin dal 1411, quando i duchi la danno in gestione a cartai di Fabriano; passa poi nel 1632 allo Stato Pontificio, di cui il ducato di Urbino entra a far parte. Continua a lavorare fino al 1870. Nel 1915 la fabbrica viene trasformata prima in setificio e poi in lanificio grazie alla collocazione fortunata sul fiume Metauro e a due turbine che producono energia idraulica in grado di far lavorare le macchine. Nel secondo dopoguerra, la fabbrica viene ammodernata e ampliata per far spazio ad altre macchine. Chiude nel 1992 ma, sotto una diversa proprietà, viene mantenuta la produzione e vendita dell’energia idroelettrica. Nell’area interessata al crollo i lavori si sono concentrati principalmente nella rimozione delle macerie e nel

Il nevone

Quell’anno, il 2012, mezza Italia era sotto la neve. Si è trattato di un evento di insolita eccezionalità, non tanto per le temperature, quanto per la quantità di neve caduta dal cielo in pochi giorni. Quantità che rientra nelle statistiche dei record insieme ad altre storiche annate nevose: il 1929 (che nessuno ricorda più), il 1956 (se lo ricordano in pochi) e il 1985 (e questo ce lo ricordiamo in tanti). Nel febbraio del 2012 si sono verificate almeno 4 nevicate

riposizionamento dei bancali con i materiali di recupero. La 721 di Case, grazie alla benna da 2,7 m3, è riuscita a liberare il piazzale in poco tempo, caricando il dumper a monte della strada che conduce al cantiere, troppo stretta perché il mezzo d’opera potesse percorrerla. Tutte le pale Case della Serie G vantano un’ottima maneggevolezza, grazie al loro angolo di sterzo di 45° e alla telecamera posteriore, un aspetto risultato fondamentale nel cantiere di Montefeltro caratterizzato da spazi stretti in cui dover fare manovra. In questo caso, comune comunque alla stragrande maggioranza dei cantieri urbani, si apprezza ancora di più anche la visuale agevolata dalla posizione rialzata del sedile, dall’ampia superficie vetrata della cabina e dai monitor che, oltre a dare tutte indicazioni sui parametri di funzionalità della macchina, mostrano quanto inquadrato dalla retrocamera.

significative che hanno interessato la quasi totalità delle regioni Emilia Romagna, Marche e Umbria ( giorni 31 gennaio/1 febbraio; 3-4 febbraio; 6-7 febbraio; 1011 febbraio): a queste vanno aggiunti altri apporti concernenti essenzialmente le aree appenniniche e pedecollinari. Curioso come la prima parte di quell’inverno fosse stata di tutt’altra natura: temperature sostanzialmente superiori alla norma e piovosità scarsa o molto scarsa.

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TESTIMONIANZE

LA 721 di

Case

Si tratta di una pala gommata di ultima generazione della Serie G del Costruttore nazionale, che offre molteplici plus tecnologici ma anche un estremo comfort a bordo. La cabina è stata infatti oggetto di numerose ottimizzazioni a livello di sedile, comandi, interfaccia utente e, più in generale, su tutti gli aspetti che caratterizzano la vita a bordo. Facciamo qualche esempio: per quanto riguarda l’interfaccia utente, spicca il nuovo schermo multifunzione a colori da 8 pollici che mette l’operatore in una posizione di controllo assoluto di tutti i parametri della macchina in poche videate e sguardi. Il comfort di bordo ha tratto enormi vantaggi dall’introduzione del bracciolo montato sul sedile, del comando proporzionale sulla 3a e 4a funzione integrato nel joystick, del sedile a sospensione attiva con sistema di riscaldamento integrato, nonché del nuovo sterzo a joystick: come in un escavatore, la possibilità di controllare due joystick di uguali dimensioni riduce l’affaticamento dell’operatore. Tra gli optional ricordiamo la possibilità di sostituire il joystick con il comando a due o tre leve (nel caso della terza funzione). Frigo portatile ad alimentazione elettrica, numerosi vani portaoggetti e kit vivavoce con microfono integrato collegato alla radio tramite Bluetooth completano il quadro dell’on board della 721 di Case.

TEMPISTICHE DEL CANTIERE La pala, noleggiata presso Maie, ha consentito di terminare i lavori in tempi molto rapidi (2 giornate lavorative) grazie al carico utile di 5.495 kg (e peso operativo di 14.770 kg) e ai rapidi cicli di sollevamento e abbassamento (11,6 secondi). L’operatore, che non aveva mai lavorato con una pala Case, ne è rimasto molto soddisfatto. Racconta: “Sopra il fiume le temperature diventano molto rigide, ma la cabina riscaldata con ogni comfort non mi ha fatto sentire il peso della giornata di lavoro. L’idraulica sensibile è stato l’altro fattore che mi ha davvero impressionato, ed essendo prossimo alla pensione, posso dire di averne guidate di pale!”

L’OPINIONE DEL DEALER

Il dealer

MAIE nasce nel 1971 e dal 1981 inizia la partnership con Fiat Allis, continuando a distribuire i brand del gruppo torinese fino ai nostri giorni. CASE entra a far parte dell’offerta MAIE nel 2013 e viene distribuita nelle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e nelle Marche. Dal mese di gennaio 2020, il territorio si è ampliato anche ad Abruzzo e Molise. Alla vendita, MAIE affianca da sempre un’ampia offerta di servizi e un’assistenza eccellente grazie a diversi partner sul territorio che garantiscono tempi di reazione rapidi e massimi standard di servizio. Dal 1981 la concessionaria di Ravenna ha iniziato anche l’attività di noleggio e oggi, con una flotta di ben 1000 unità (comprese le macchine stradali), è una delle realtà italiane più importanti del comparto.

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“La pala è una delle macchine più noleggiate da noi e uno dei gioielli della gamma Case. Sono macchine dai contenuti tecnologici avanzati e con una cabina dal comfort assoluto, con mille dettagli che la rendono funzionale e accogliente: dal sedile ergonomico regolabile in altezza e a livello lombare al sistema di aerazione, filtrazione e pressurizzazione dell’aria. Tutti accorgimenti essenziali quando serve essere versatili per adattarsi alle condizioni di lavoro più disparate” ha dichiarato Andrea del Bello, responsabile della concessionaria MAIE. ❑ MAIE SPA Via Faentina, 258 48124 Fornace Zarattini (RA) Tel. 0544 296711 Fax 0544 461433 maie@maie.it


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REPORTTECNICO

JCB

IN MEDIO STAT VIRTUS

l motto latino, che potremmo tradurre in “la virtù sta nel mezzo”, si attaglia decisamente bene a molte attività umane in cui gli estremi, per trovare corretta applicazione, devono gioco forza convergere in una via di mezzo, che è poi confronto e generazione del compromesso inteso nel suo senso più elevato. Il detto dei nostri avi calza inoltre alla perfezione per quella

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JCB Uptime Centre L'operatività delle macchine garantita in tutto il mondo. Questo

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categoria di escavatori, i midi, che già nella loro denominazione si identificano come via di mezzo, macchine di elevatissima flessibilità operativa in grado di sopperire a molteplici necessità. Ancor meglio quando vengono interpretati da costruttori, com'è il caso di JCB, in grado di nobilitarli sotto tutti i punti di vista. JCB, infatti, ha recentemente rinnovato i suoi quattro modelli di midie-

il significato dei JCB Uptime Centre che hanno il compito di tracciare tutte le macchine JCB equipaggiate con il sistema di monitoraggio LiveLink. L'ultimo centro attivato è quello di Singapore, che supporterà l’area del Sud-Est asiatico,

affiancandosi agli hub high-tech già attivi presso il JCB World Headquarters di Rocester, gli stabilimenti di Pune in India, di Santa Monica e Savannah negli Stati Uniti, nonché ad altri 10 centri ospitati da altrettanti

scavatori da 8-10 t (85Z-2, 86C-2, 90Z-2 e 100C-2) per rispondere alle normative sulle emissioni EU Stage V. Le macchine, che alla sigla del modello associano ora il segno “-2”, beneficiano di una serie di miglioramenti sotto il profilo della produttività, della diminuzione dei consumi, della manutenzione e anche dell'utilizzo. Partiamo dal motore. Gli escavatori compatti JCB 85Z-2, 86C-2, 90Z-2


IN PILLOLE Queste le caratteristiche principali dei nuovi midiescavatori JCB: • Motori diesel JCB by Kohler Stage V con funzione di arresto automatico del motore • Nuovo joystick di controllo elettroproporzionale • Sistema di controllo dell'efficienza della macchina • Nuova strumentazione con manopola • Punti di ancoraggio completamente integrati • Impianto idraulico programmabile ad alta e bassa portata • Migliore visibilità dal parabrezza anteriore

Durante il primo ciclo di accensione del giorno, viene mostrato uno schermo di controllo dell'efficienza della macchina per far notare all'operatore le condizioni della macchina prima dell'utilizzo. JCB ha inoltre introdotto i joystick di controllo elettroproporzionali con controllo di rotazione su un selettore rotativo. Una soluzione che aumenta

il controllo da parte dell'operatore, consentendo al contempo di ottimizzare lo spazio sul pavimento e rendere la cabina più facile da pulire. La leva del dozer elettroidraulico è stata ulteriormente migliorata, per offrire maggiore precisione in termini di controllo e risposta all'operatore durante il riempimento delle trincee e nell'utilizzo della lama. I pulsanti

e 100C-2 continueranno a utilizzare le unità diesel JCB by Kohler, che ora dispongono di un sistema di scarico che unisce un DOC (catalizzatore ossidante diesel) e un DPF (filtro antiparticolato). Le potenze rimangono invariate, mentre le funzioni di arresto automatico del motore e il sistema di regime minimo basso a un tocco sono state integrate di serie, per diminuire il consumo di carburante e ridurre le emissioni. Rinnovata anche l'architettura elettrica con un display per l'operatore da 7", pannello dei comandi a membrana e manopole, analogamente a quanto avvenuto per i più recenti modelli da 4-6 t di JCB.Tra le novità anche uno schermo principale verticale che può essere adattato alle esigenze del cliente. Migliorate anche le caratteristiche di sicurezza, tra le quali spicca un sistema di sovraccarico di sollevamento avanzato che fornisce un'indicazione visiva dei limiti di sollevamento della macchina: comprende una barra di stato con un avvisatore colorato, corredata da un allarme sonoro. Il monitor permette di programmare circuiti ad alta e bassa portata per l'uso con attrezzature diverse, garantendo prestazioni ottimali dell'attachement.

dealer. In pratica gli Uptime Center organizzano la gestione dei ricambi e le attività del personale tecnico JCB per garantire la massima operatività e redditività delle macchine riducendo al minimo i tempi di fermo. Grazie al LiveLink i

centri raccolgono dati in tempo reale e utilizzano queste informazioni per identificare potenziali problemi da affidare al personale della rete di assistenza. Tra le ultime innovazioni i “cruscotti” JCB Uptime, che gestiscono il nuovo Machine Health

Monitoring System. Il sistema sviluppato da JCB utilizza algoritmi predittivi e i dati trasmessi tramite LiveLink per identificare le macchine a rischio e consente ai tecnici di segnalare le azioni di manutenzione preventiva.

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REPORTTECNICO

separati sull'estremità della leva di comando attivano la traslazione a due velocità "auto kickdown" di serie, insieme al dozer flottante opzionale e al controllo della lama in quattro direzioni. Nuove cornici del parabrezza contribuiscono all'incremento della visibilità dalla cabina, allo stesso tempo sul retro delle macchine ZTS, anche il contrappeso è stato riprogettato per migliorare l'accesso per la manutenzione. Il passaggio dei tubi e dei cavi è stato aggiornato con morsetti di ritegno migliorati, mentre i tubi da connettere a pressione ora possono essere trovati sui circuiti ausiliari. JCB ha mantenuto la carrozzeria completamente in acciaio, gli intervalli di ingrassaggio di 500 ore e il gruppo di scavo completamente basato su boccole, per la massima durata e affidabilità in cantiere. Le macchine presentano quattro punti di ancoraggio integrati nella struttura superiore e quattro punti aggiuntivi sul carro della macchina, per garantirne il trasporto sicuro e stabile. ❑

750.000 TERNE Un traguardo impressionante: la terna JCB numero 750.000 è stata prodotta dallo stabilimento JCB di Rocester, nello Staffordshire, lo stesso in cui quasi 70 anni fa è stato costruito il primo esemplare di questo modello. “Alcuni dei miei primi ricordi d'infanzia”, ha dichiarato il Presidente di JCB, Lord Bamford, “sono proprio legati alle prime terne prodotte a Rocester, ed è quasi incredibile pensare di essere arrivati a costruirne 750.000. Ancora più incredibile è il fatto che la terna sia ancora oggi una delle macchine più diffuse al mondo nel movimento terra, quasi sette decenni dopo la produzione del primo esemplare. La sua popolarità è una concreta testimonianza della versatilità di questa macchina, il cui successo è destinato a continuare anche in futuro”. Il 750.000° modello è un'edizione speciale dell’ultima versione della terna JCB 3CX in allestimento completo e caratterizzata da una livrea esclusiva. Ricordiamo come l'attuale generazione di terne vanti soluzioni come il dispiegamento automatico degli stabilizzatori su terreni irregolari, il sistema “Smooth Ride” di ammortizzazione del carico e la funzione “TorqueLock", che riduce il consumo nei trasferimenti su strada fino al 25%.

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AZIENDE

HAULOTTE

OLTRE IL SERVICE

Un Total Cost of Ownership ai massimi livelli, questo l'obiettivo finale del potenziamento del service Haulotte con nuove risorse, nuove strutture, nuovi servizi l service è uno dei fattori decisivi per l'acquisto di una macchina, al pari delle sue caratteristiche tecniche e prestazionali. Per questo Haulotte Italia, da sempre all’avanguardia su questo fronte, ha attivato, tra le prime filiali al mondo del gruppo francese, un esteso programma di potenziamento della sua struttura di assistenza. Perno del programma di potenziamento dei servizi Haulotte è un concept di assistenza completo e a 360° inserito in una strategia di ottimizzazione del Total Cost of Ownership (TCO) che

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ha un impatto particolarmente rilevante nel caso delle piattaforme aeree articolate e telescopiche. I risparmi, hanno calcolato gli esperti di Haulotte, possono arrivare fino al 35%. Il primo passo ha visto il potenziamento dello staff dedicato all'assistenza, attualmente composto da nove tecnici tra interni ed esterni. In caso di necessità il primo contatto è con la struttura di supporto telefonico Haulotte, che spesso permette all'utilizzatore di risolvere in modo autonomo le problematiche più semplici. In caso di interventi più complessi, Haulot-

te interviene direttamente in sito, o provvede al trasporto della macchina presso l'officina centrale. “Il nostro è un processo”, ci spiega l’Ing. Nicola Violini, Direttore Generale Haulotte Italia, “che garantisce diversi vantaggi, non solo in termini di reattività e rapidità di risposta ma anche e soprattutto di completa indipendenza e autonomia nella gestione del service, con intuibili ricadute sia in termini di qualità del servizio che di capacità di ridurre al minimo i tempi di fermo macchina rispetto alla media del mercato”. Ricadute di cui si avvantaggiano non solo gli utilizzatori finali, ma anche i noleggiatori, che pur continuando a gestire autonomamente gli interventi di prima necessità possono a loro volta contare su un efficiente supporto da parte della filiale. Se le risorse umane sono fondamentali, non meno importante è la struttura del servizio, che comprende un'officina centrale rinnovata con nuove dotazioni tecnologiche, strumenti e attrezzature per ottimizzare gli interventi di revisione e di riparazione. Per quanto riguarda la manutenzione oggi non vengono più organizzati per tipologia di componente, ma presentati attraverso apposite checklist corredate del relativo intervallo manutentivo, in modo


L'OPINIONE

"La nostra è una politica di ampio respiro, che se da un lato è certamente costruita su una serie di continui miglioramenti dei singoli aspetti relativi all'assistenza, dall'altro persegue obiettivi di carattere strategico, che trovano oggi il loro punto focale nell'abbattimento del costo di possesso della macchina. Un valore aggiunto importante sia per le imprese che per i noleggiatori, che sono così in grado di programmare e gestire l'investimento nel parco macchine sulla base di costi certi in un'ottica avanzata di business. Riteniamo che il nostro mix di caratteristiche tecniche, costruttive e servizi postvendita renda oggi le macchine Haulotte una soluzione in grado di offrire il migliore rapporto qualità/prezzo/ prestazioni disponibile nel mercato del sollevamento". Nicola Violini, General Manager di Haulotte Italia.

da renderne la gestione più intuitiva, più comprensibile e più efficiente. Un ruolo altrettanto importante è svolto dai servizi accessori. Fra questi spicca una vera e propria chicca: la “Courtesy Machine Haulotte”, una piattaforma articolata da 26 m di altezza operativa messa a disposizione dei clienti come macchina sostitutiva in caso di interventi di assistenza particolarmente complessi. A questo servizio si affianca “Second Life”, un programma di refurbishment funzionale ed estetico delle macchine più datate, graduato in step progressivi che possono arrivare sino alla rigenerazione completa della piattaforma. Second Life consente di prolungare la vita utile della macchina grazie a una serie di interventi calibrati in funzione del suo stato di efficienza e che comprendono misure quali la sostituzione di cablaggi, automatismi dei cilindri, raccorderia, fino alla riverniciatura finale. ❑ HAULOTTE ITALIA Via Lombardia, 15 20098 San Giuliano Milanese Tel. 0298970110 (Commerciale e Administrative) Tel. 0238594491 (Supporto Tecnico) Fax 0298970125 https://www.haulotte.it/ haulotteitalia@haulotte.com

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REPORTTECNICO

MEWA

LAVORARE... ALLA MODA

e avete mai considerato la moda come un'invenzione dell'umanità che per antonomasia, o quasi, è la concretizzazione dell'effimero, forse dovreste ricredervi. Certo, c'è moda e moda. Quindi facciamo un distinguo: con l'affermazione di cui sopra, non ci riferiamo a quella che viene definita alta moda, o per dirla nella lingua del settore, haute couture. Niente vestiti di lusso, niente stilisti con manie di protagonismo, quindi. Il riferimento è a un'altra moda, quella del vestirsi quotidiano, nutrita, oltre che dall'inventiva, anche dalla professionalità di moltissime persone. E che ha anche un obiettivo dai risvolti concreti: unire il bello estetico di linee, colori e sensazioni tattili dei tessuti in un capo d'abbigliamento che faccia stare bene la persona che lo indossa, sia di aspetto, che a livello

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di comfort e psicologico. In un certo senso, l'abito non fa il monaco, ma se è azzeccato, aiuta chi lo veste a sentirsi, e fare ciò che deve, sicuramente meglio. Ora proseguiamo questo ragionamento, facendo un passo in più: una moda indirizzata verso il benessere delle persone a vostro avviso può essere applicata anche all'abbigliamento da lavoro? Secondo noi la risposta a questa domanda è affermativa. E Mewa ha dimostrato concretamente la validità di questa nostra convinzione. Sappiamo tutti chi è Mewa, azienda tedesca specializzata nel servizio di lavaggio e sanificazione dell'abbigliamento da lavoro che produce e noleggia. E proprio in quanto produttore di capi di vestiario dedicati al lavoro, è la massima espressione che ogni professione può vestirsi con un abbigliamento adeguato alle necessità e ai rischi connessi all'at-


tività, senza comunque mancare sia di comfort che... di stile. La produzione Mewa si articola in svariate gamme: citarle tutte sarebbe troppo lungo in questa sede, ma di sicuro non possiamo dimenticare le linee Mewa da lavoro Dynamic Construct, Dynamic Industry, Trendline, Basic, ma anche Mewa Performance, Generation Core e Tradition. In ambito di abbigliamento protettivo spiccano invece le linee specifiche per lavori a contatto con calore e fiamme, per le fonderie, per la produzione del cemento e gli indumenti ad alta visibilità. Ogni linea si distingue specificamente per il tipo di tessuto adottato, soprattutto se l'indumento è destinato a produzioni molto specifiche. Ma non è l'unica differenza fra le diverse gamme: basta guardarle per capire che ognuna di esse è estremamente originale anche per la linea, i colori, i dettagli che adotta. Mewa, infatti, segue da vicino i trend della moda e l'evoluzione dei tessuti e delle tecniche di taglio. Questo know-how permette all'azienda di offrire sempre linee di abbigliamento da lavoro che sono al passo coi tempi e deriva dal fatto di essere uno dei pochi nel settore ad avere un reparto sviluppo interno per le proprie collezioni che conta, accanto a Mark Weber, responsabile dello sviluppo prodotto di Mewa Textil-Service, tre ingegneri tessili e una modellista che lavorano all'implementazione di nuove idee. Un’altra persona della Direzione Supply Chain si occupa solo di individuare le nuove

Protezione dal calore da contatto, dal calore radiante e dalle scintille: per attività di saldatura occasionali, frequenti e continuative MEWA ha sviluppato una linea protettiva in tre varianti.

"Per molto tempo gli indumenti dovevano essere solo funzionali. Oggi devono avere un’ottima vestibilità e un look gradevole e devono offrire il comfort dei tessuti moderni." Mark Weber

PERCHÉ POSSEDERE SE PUOI NOLEGGIARE? Dalle auto, alle attrezzature da giardino, agli appartamenti, alla musica: lo sharing, ossia la pratica di condividere un bene, è una tendenza in atto in molti ambiti della vita privata e professionale. E non ci sono limiti come ci insegna Mewa che precorre i tempi da oltre un secolo, avendo avviato da anni ormai quello che oggi potrebbe essere chiamata, giustamente, textilsharing. Mewa si occupa di tutto: lava, ricondiziona e si occupa degli aspetti logistici di abbigliamento e panni da lavoro. Un circolo virtuoso di

gestione dei servizi tessili, in cui confluiscono i concetti, perfettamente integrati fra loro, di Textilsharing (che indica il modello di business) e di Textil-Management (che sottolinea il modo con cui questo modello viene concretamente attuato). Chi utilizza senza possedere è più libero e agisce in modo più flessibile, può scegliere, rispettando naturalmente gusti e necessità specifiche, tra un'ampia gamma di prodotti tessili forniti e gestiti da Mewa, professionista del Textilsharing. Condividere

significa ridurre la quantità di beni prodotti, arginare il problema dell'usa e getta e dello smaltimento e limitare il conseguente impatto ambientale. Il riutilizzo dei panni, lavati e restituiti puliti al cliente fino a 50 volte, il fatto che ogni anno negli impianti di lavaggio Mewa vengano risparmiati quasi 7 milioni di litri di combustibile, grazie alla valorizzazione termica degli oli

esausti estratti dai panni, con i quali Mewa copre fino all'80% del fabbisogno di energia e ancora il fatto che i panni derivino per il 50% da filati riciclati, sono numeri tangibili che confermano la sostenibilità della formula del Textilsharing tedesco.

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Dettagli

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La nuova collezione sicura MEWA Dynamic garantisce libertà di movimento, comfort e un aspetto curato.

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tendenze, le fibre tessili più innovative e i tessuti high-tech. Sviluppando le linee di abbigliamento internamente, per Mewa è più facile intercettare le esigenze dei clienti, i mutevoli requisiti delle attività commerciali e le nuove tendenze tessili e integrarle velocemente e perfettamente nella propria offerta. “Inizialmente il nostro lavoro si è concentrato sulla personalizzazione dei modelli esistenti, ad esempio con tasche aggiuntive o colori speciali”, racconta Mark Weber, “ma da alcuni anni ci stiamo concentrando sempre di più sullo sviluppo interno nel settore dell'abbigliamento. Oltre ai requisiti qualitativi e funzionali, sono per noi importanti anche una vestibilità più uniforme e una buona coordinabilità all’interno dell'intera gamma”. Prendiamo come esempio gli artigiani. Per lo sviluppo di nuovi indumenti da lavoro destinati a questa categoria professionale, il settore Outdoor ha una grande importanza.“Le persone si sono abituate al comfort speciale dei tessuti funzionali come pile e softshell dei capi per il tempo libero e si aspettano lo stesso comfort anche dall’abbigliamento professionale”, spiega Weber. Una nuova sfida per lo sviluppo dei prodotti tessili Mewa, perché quando si tratta di indumenti da lavoro, in particolare di dispositivi di protezione individuale (DPI), è ovvio che le caratteristiche funzionali e protettive siano in primo piano. Un prezioso feedback si ottiene dalla pratica: le aziende artigiane possono testare i nuovi prodotti in fase di sviluppo e collaborare alla loro progettazione. Le prove di indossabilità vengono eseguite in condizioni

Gli indumenti da lavoro devono agevolare chi li indossa. Chi si piega spesso, avrà bisogno di una cintura elastica. Chi esegue spesso lavori sopraelevati, vorrà un giubbino più lungo. Un indumento ben studiato deve avere anche un adeguato numero di tasche e passanti per riporre strumenti e altri utensili, e un tessuto rinforzato nelle zone sottoposte a maggiore sollecitazione.

reali con almeno tre set di indumenti: uno indossato, uno nell'armadietto e uno nella lavatrice. Prima di raggiungere il mercato, inoltre, tutti gli articoli di abbigliamento di nuova concezione, nonché le novità delle aziende di confezionamento, devono dimostrare la loro idoneità all'uso pratico nel centro tecnico Mewa. Nel suo laboratorio di prova, l'azienda sottopone i tessuti a numerosi controlli, tra cui test di resistenza allo strappo, solidità del colore e resistenza all’abrasione. Cuciture, fibbie e bottoni devono dimostrare di poter resistere a numerosi cicli di lavaggio e asciugatura industriali senza danni. Il test completo può richiedere fino a due mesi. Solo i prodotti che superano il test arrivano sul mercato. "Anche nel nostro paese, per i numerosi settori che serviamo, il Textilsharing Mewa rappresenta un valore aggiunto perché consente di trasferire inalterata la qualità di un prodotto e di un servizio Made in Germany", ha commentato Velko Winters, amministratore delegato di Mewa Italia. ❑


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news

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Prodotti e servizi DALLE AZIENDE

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Una carrellata su mezzi e offerte a supporto della vostra attività

Nuovi skid

(Movimento terra) CASE ha lanciato l’ultima generazione di skid Serie B. Sono 5 modelli cingolati e nove gommati con diversi miglioramenti per un’esperienza operativa nuova e intuitiva. L’interfaccia operatore è stata rinnovata, con nuovi comandi da utilizzare sia con la mano destra che con la mano sinistra, combinati con un’accensione semplice, un pulsante di avviamento a pressione, un comando per l’acceleratore e interruttori intuitivi.

 Sempre più parsimoniosi

(Motori)

Per offrire una risposta concreta alla richiesta

di motori efficienti e a bassi consumi, a Conexpo Kohler ha presentato il proprio nuovissimo motore Command PRO EFI (modello PCV680LE) alimentato a propano. Il nuovo propulsore è un’unità ad albero verticale che riduce significativamente le emissioni di gas di scarico grazie a un catalizzatore integrato e a un sistema di alimentazione ottimizzato.

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Winter Regional (Pneumatici)

Con il nuovo pneumatico Conti Hybrid HT3 WR Continental lancia un nuovo pneus regionale, sviluppato per rimorchi per autocarro, che soddisfa i requisiti necessari per circolare in condizioni invernali.

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REPORTTECNICO

MANITOWOC

INSIEME PER UN MERCATO CHE VA l Gruppo Manitowoc avrebbe affrontato il Samoter di maggio proponendo contemporaneamente le gru delle gamme Potain e Grove. L'area esterna avrebbe ospitato alcune delle macchine più importanti e apprezzate dal mercato italiano, ovvero le gru fuoristrada Grove GRT655L e RT550E, insieme alla gru a rotazione alta MDT219 e alle due automontanti Hup 32-27 e IGO 21 a marchio Potain. Partiamo dalle autogrù. Costruita nello stabilimento Manitowoc di Niella Tanaro, in provincia di Cuneo, e con le prime unità già

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Una presenza forte

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consegnate ad alcuni clienti italiani, la Grove GRT655L è una 60 t particolarmente compatta, che si caratterizza per una larghezza massima di 3 m e una lunghezza braccio di 43 m. Peculiarità che ne fanno la scelta ideale per le società di noleggio, così come per aziende operanti nella manutenzione nel settore petrolifero. Allo stesso tempo il suo modello gemello, la GRT655, che vede una minore altezza in punta, è una scelta ottimale soprattutto per le imprese di costruzione e

Per Manitowoc il Conexpo 2020 è stata l'occasione principale per festeggiare insieme a dealer e clienti moltissimi successi e i notevoli

risultati ottenuti nel Nord America. Per esempio, per celebrare cinque decenni di successi come rivenditore Grove nel Minnesota

gli appaltatori. “La GRT655L è stata ben accolta dal mercato,” afferma Federico Lovera, Product Manager per le autogrù fuoristrada di Manitowoc. “I clienti italiani hanno apprezzato particolarmente il fatto che la macchina è prodotta in uno stabilimento italiano con elevati standard di qualità, e che per questo può essere consegnata in tempi relativamente brevi e con co-

settentrionale, Road Machinery & Supplies Co. (RMS) si è unito allo staff di Manitowoc presso lo stand del produttore al Conexpo 2020. Jon Anderson di


sti di trasporto nettamente inferiori”. Sulla stessa linea Enrico Angiolini, Direttore Commerciale Sud Europa, che prosegue:“Manitowoc sostiene la qualità della nuova generazione di GRT e siamo fieri di essere in grado di offrire questi prodotti di qualità superiore ai clienti italiani”. Accanto alla GRT655L ecco uno dei modelli più venduti in Italia, la RT550E, anch'essa apprezzata per la sua compattezza e per il lungo braccio che raggiunge i 39 m. Può essere facilmente trasportata da un cantiere all’altro, nel rispetto delle normative stradali italiane, e ha una capacità di 45

RMS (al centro), insieme a Mike Heacock e Keith Crider di Manitowoc, hanno posato davanti a una Grove GRT9165, una delle 10 unità che il produttore ha esposto

alla fiera quest'anno. Con sede a Savage, Minnesota, RMS rappresenta Grove e fornisce assistenza ai clienti nel Minnesota centro-settentrionale e nord-orientale.

t. Dal 2020, la RT550E è disponibile con motore Euromot 5, che offre una potenza maggiorata del 5% e una coppia incrementata del 31%, caratteristiche tecniche che si accompagnano a un peso e a un consumo di carburante inferiore. Entrambi i modelli sono disponibili anche con telematica compatibile con Industria 4.0, che fornisce dati di funzionamento in tempo reale mettendo in comunicazione la macchina con gli uffici. Come accennato, per Potain largo a tre best seller del mercato italiano: la gru topless a rotazione alta MDT 219 e le automontanti Hup 32-27 e Igo 21. La gru “city” Topless MDT 219 è una macchina di generazione CCS (Manitowoc Crane Control System) che permette di beneficiare dei più avanzati livelli di controllo della gru unitamente alle migliori performance di sollevamento. Con un braccio di 65 m e un’altezza sottogancio di

La GRT655L è un'autogrù particolarmente agile e compatta, grazie ai suoi 3 m di larghezza massima. Ottime le prestazioni grazie al braccio da 43 m

70 m, è uno dei modelli più performanti nella sua categoria, e può essere utilizzata in ogni tipo di cantiere o di progetto. Per questo è tra i modelli più apprezzati non solo dalle società di noleggio, ma anche dagli utilizzatori finali. La Hup 32-27 rappresenta invece la nuova generazione di gru automontanti Potain che includono la più recente tecnologia in questa fascia di prodotto. Grazie alle loro prestazioni e capacità, entrambe le Hup (40-30 e 32-27) hanno un’ottima reputazione sul mercato italiano, anche in virtù della grande versatilità che permette innumerevoli configurazioni di bracci. Il processo di installazione è semplificato in virtù dell’esclusivo software Smart Set-up e grazie all'innovativo sistema di apertura/chiusura della gru. Le prestazioni beneficiano dei meccanismi di sollevamento HPL e del tiro in quarta permanente. Dal momento che il mercato italiano utilizza anche molte gru automontanti di piccola taglia, la Hup 32-27 sarà affiancata da uno dei più piccoli modelli Igo: la Igo21, anch'essa di produzione nazionale e autentico punto di riferimento negli ultimi 15 anni. ❑

Festa grande

A Conexpo Maxim Crane Works è stata premiata da Manitowoc Cranes quale cliente più importante per Potain in Nord America negli ultimi tre anni. La società è stata infatti tra le prime ad adottare e noleggiare molti modelli di gru a torre Potain. Il momento della premiazione è stato doppiamente significativo perché Maxim Crane Works ha celebrato la partnership con Manitowoc acquistando la prima autogrù Grove GMK5250XL-1 venduta in nord America.


ASSOCIAZIONI

UNACEA

In una videoconferenza intitolata “Scenari economici del Covid-19 e macchine per costruzioni” Unacea ha cercato di fornire un primo quadro della situazione e dare una prima risposta alle domande e alle incertezze derivanti dall’attuale situazione di stallo dell’economia generato dalle limitazioni indotte dal propagarsi a livello, prima nazionale e poi europeo/mondiale, della pandemia Covid-19 d aprire i lavori Luca Nutarelli, Segretario Generale di Unacea, che ha delineato innanzitutto alcuni obiettivi a breve termine dell’Associazione. Scopo di Unacea è quello di offrire soluzioni ai propri associati e in tale ottica, fa sapere Nutarelli: “abbiamo intenzione di creare un panel economico di esperti che possano valutare l’evolversi della situazione ed elaborare una strategia economica di settore per affrontare gli scenari post Covid-19”. Si riaggancia a tale obiettivo l’incontro virtuale organizzato a fine marzo che parte dai risultati di un’indagine flash effettuata su un campione di 30 aziende allo scopo di delineare la situazione attuale (in realtà ela-

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borata al 20 marzo 2020, ossia prima dell’entrata in vigore dell’ultimo decreto che imponeva la serrata di tutte le attività produttive non indispensabili). Un’indagine che comunque permette di delineare a grandi linee il sentiment degli imprenditori dopo i primi giorni di emergenza Covid-19. Ed ecco i risultati: ben il 68% ha registrato decrementi negli ordini fino al 70% e il 16% stima una flessione del fatturato complessivo 2020 tra il 35% e il 70%. In particolare, nel settore delle macchine da costruzione, il 52% delle aziende che costruiscono o importano tali macchine prevedono una perdita fino al 70%, mentre il 48% è ottimista e si aspetta un aumento fino a un +10%.


L'IMPATTO ECONOMICO IN ITALIA Secondo un'analisi condotta da Stefano Fantacone, direttore scientifico del Cer – Centro Europa Ricerche, dobbiamo aspettarci una contrazione del 3,3% del PIL pari a 55 miliardi di euro, con una perdita di 150.000 posti di lavoro (250.000 secondo la Contabilità Nazionale) e una contrazione del 5,1% dell’export. Si tratta di cifre che già collocano l’impatto dell’epidemia Covid-19 ai livelli della crisi finanziaria ed economica del 2009 (che causò una perdita del PIL del 5,6% nel solo 2009). A farne maggiormente le spese sarà la domanda interna (- 42,4 miliardi)

Le parole di Mirko Risi

Presidente di UNACEA, nonché titolare di Simex, Mirco Risi è intervenuto nella fase finale dell’incontro: “Per ora una riapertura delle attività produttive il 6 aprile è un’ipotesi remota. Ad oggi gli imprenditori italiani si trovano a fronteggiare una realtà fatta di crediti incerti e debiti

seguita dai consumi (-29,3 miliardi), gli investimenti (-13,1 miliardi) e l’export (-27,8 miliardi). Se a tali perdite si sommano le cifre di quello che era l’andamento previsto del 2020 in crescita per tutti i segmenti, complessivamente l’Italia dovrà fare i conti con una differenza negativa rispetto al PIL del 2019 di 59,9 miliardi. GUARDANDO ALLA STORIA I CONTI NON TORNANO PERCHÉ… Valutando le pandemie nella storia, l’impatto economico che queste hanno avuto è stato generalmente estremo e compreso in una forbice

certi; di personale che – giustamente – non se la sente di rientrare a lavorare; di magazzini pieni di prodotti che nessuno acquista. È ovvio che in tale frangente l’imprenditore sia incerto e in ansia per il futuro perché si tratta di una situazione assolutamente mai affrontata prima. Ma gli imprenditori devono cercare il coraggio nella loro ansia e adottare comportamenti ponderati. In tal senso momenti di confronto come questo che ha

riunito noi associati, attori della stessa filiera, sono importanti e lo saranno sempre di più. Per cui esorto tutti a continuare su questa strada, continuare a confrontarsi per far nascere nuove idee, strategie e sinergie; continuare a sperare; e, soprattutto, fare tutto il possibile per poter riaprire le proprie attività il prima possibile, in salute, e con un futuro plausibile davanti. In quest’ottica” prosegue Risi, “con la videoconferenza

tra lo 0,5% e il 5% di perdite del PIL. La Spagnola è stata storicamente la pandemia peggiore economicamente parlando, che in Italia causò 400.000 vittime. Quindi i conti non tornano perché a livello sanitario Covid-19 è sicuramente meno grave della Spagnola, ma causerà gli stessi danni economici se non addirittura maggiori. Questo effetto è dovuto all’estrema interconnessione che la moderna economia nazionale ha con quella dei Paesi esteri e quella mondiale, che funge da moltiplicatore sia degli effetti positivi che negativi. La crisi del 2009 è quindi più calzante come termine di paragone in termini di effetti finali, cause e concause.

di oggi iniziamo un lavoro di intelligence economica che ci porterà tra giugno e luglio a elaborare scenari previsionali di maggior dettaglio per quanto riguarda le macchine per costruzione. Nel frattempo è fondamentale evitare che la crisi in atto distrugga la capacità produttiva delle imprese. Ecco perché le risorse (al momento ancora insufficienti) messe a disposizione dal governo devono arrivare direttamente

al sistema produttivo. Solo in questo modo potremo riprendere a lavorare una volta che l’emergenza sarà rientrata. Inoltre chiediamo che venga utilizzato il “metodo Genova” per rilanciare quanto prima i lavori pubblici, ormai non più rinviabili. Auguri a tutti!”

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ASSOCIAZIONI

LA DIFFERENZA CON IL 2009 … E LA BUONA NOTIZIA La situazione generata da Covid-19 a livello economico non è una recessione come quella vissuta nel 2009 e negli anni seguenti. Non dipendendo da patologia del sistema economico, ma derivando dalle limitazioni ai consumi e alle attività di imprese, essa comporta una riduzione di consumi ma non di reddito dei consumatori, nonché una riduzione della produzione senza mutamenti dei parametri di convenienza produttiva. Se ne ricava il quadro di una economia razionata, che è poi la buona notizia, perché sarà una situazione transitoria e non ci sono impedimenti ad adottare azioni di contrasto a livello statale ed europeo (es. Eurobond) per problemi di tipo economico.

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E COME SI SVILUPPERÀ IL RAZIONAMENTO DELL’ECONOMIA? A fasi. Dal primo impatto (contenuto per noi) della chiusura delle fabbriche in Cina che hanno in parte interrotto alcune catene di valore si è già passati per la seconda fase, ossia l’affossamento di alcuni settori legati ai nuovi comportamenti adottati dai consumatori (per esempio, il turismo è stato il primo a tracollare perché la gente ha annullato viaggi e vacanze): qui si tratta di una crisi già grave, ancorché contenuta a settori ben identificati. La Fase 3 sopraggiunge con l’introduzione delle limitazionidei comportamenti sociali che inducono per forza di cose la distruzione diffusa di tutta l’economia in tutti i settori (la gente non circola, quindi acquista meno; inoltre c’è la serrata


mente valutabili. Economicamente è importante che finisca la fase 3. Attualmente le ipotesi sono di graduale normalizzazione a partire da maggio (forse da giugno) ma sulla base dell’esperienza cinese in 4/6 mesi la situazione dovrebbe normalizzarsi (contro i 2 anni di normalizzazione del 2009, giusto per dare un’idea di come la situazione sia diversa). Della fase 4, che comunque arriverà, gli effetti si vedranno macroscopicamente nel secondo trimestre del 2020, con un riassorbimento che andrà avanti nel 2021.

CRUCIALE NON PERDERE LA FIDUCIA Se la situazione dovesse prolungarsi più a lungo di quanto previsto (oltre maggiogiugno), il fattore fiducia dell’imprenditore nel futuro positivo dell’economia diventerà fondamentale. Ma a mantenere il sentiment imprenditoriale positivo dovrebbe arrivare la sospensione/eliminazione di molti/tutti i vincoli burocratici che finora si sono interposti all’avvio di cantieri. Lavori che porteranno un cospicuo flusso finanziario al settore che, a sua volta, lo investirà anche nell’acquisto di nuove macchine e attrezzature, dando respiro all’intera filiera.

di tutte le attività al dettaglio non indispensabili). Due terzi delle perdite viene causato dalla Fase 3, ma è l’ultima, la quarta, a essere quella potenzialmente più pericolosa perché il blocco delle produzioni potrebbe essere un punto di non ritorno per le conseguenze a cascata e prolungate che avrà nel tempo. Nel momento in cui scriviamo questo articolo stiamo vivendo in Italia la fase 3, mentre in Europa gli altri Paesi ci stanno arrivando. Fare però previsioni su quando ciò finirà è arduo perché dipende da fattori sanitari che non sono facil-

SETTORE DELLE COSTRUZIONI Il nostro settore ha fortunatamente scampato le Fasi 1 e 2 e poco ha sofferto dalla Fase 3. Ma non potrà sfuggire alla Fase 4 per i motivi più che logici che non stiamo a riportare qui. La buona notizia è che ne uscirà prima degli altri settori manifatturieri, perché non dipende dalla flessione degli scambi. Inoltre potrebbe trarre beneficio dagli investimenti pubblici di cui già si sta parlando, dallo sblocco dei cantieri e dalle risorse già stanziate (Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 8). Possibili anche incrementi futuri di 3 miliardi all’anno fino al 2022. A COSA STARE PIÙ ATTENTI? Consolidato che gli aiuti pubblici non solo si possono fare, ma si devono fare e che quanto intrapreso dal Governo finora non è il massimo che si può e si deve fare, è fondamentale assicurarsi che tali risorse pubbliche (i flussi monetari) arrivino direttamente alle imprese per scongiurare il rischio che chiudano per mancanza momentanea di liquidità, creando un danno permanente alla capacità produttiva. Bisogna far sì che le imprese siano in grado di poter pagare dipendenti, fornitori e siano in grado di ricominciare a produrre non appena la situazione migliori. Ben vengano tutti i possibili strumenti (stanziamenti pubblici; cassa integrazione; sospensione pagamenti tributi; misure per aumentare prestiti alle imprese). Inoltre sono e resteranno cruciali i tempi di attuazione, legislativa e pratica, di tali provvedimenti. ❑

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TESTIMONIANZE

(BOMAG)

L’HABITAT PERFETTO Abbiamo visto la vibrofinitrice Bomag BF 200 C-2 all’opera in un cantiere di ripristino dopo la posa di infrastrutture per la telefonia. Prestazioni al massimo, ingombri al minimo i troviamo a Cesano Boscone, in provincia di Milano. Via Gorizia, tipica arteria urbana residenziale, è un lungo cantiere in cui gli uomini e le macchine di Impredil Gelfi sono impegnati nel ripristino stradale a seguito della posa di impianti per la telefonia, che rientra in un progetto di distribuzione di circa 18 km completamente all’interno del comune lombardo. Un cantiere con le classiche difficoltà cittadine: un susseguirsi di tombini che rallentano i lavori e un’ininterrotta sequela di ingressi alle abitazioni private, in pratica il contesto perfetto per raccogliere i malumori degli abitanti. Invece tutto fila liscio, anche per

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merito di macchine, tra le quali spicca la Bomag BF 200 C-2, decisamente prestazionali e poco ingombranti, che consentono il pressoché normale transito veicolare non solo con le automobili, ma anche di furgoni di una certa importanza. “Il decreto scavi che si applica alla telefonia”, afferma Giulio Gelfi, direttore tecnico e amministratore di Impredil Gelfi, “obbliga gli enti proprietari della strada ad attenersi alle disposizioni del decreto, cioè realizzare ripristini di 1 m di larghezza. E da qui nasce il discorso legato alla finitrice Bomag. Utilizzare una macchina come questa è infatti l’unico modo per riuscire a fare produttività senza creare troppi problemi alla viabilità. Inoltre si tratta di una macchina che


DATI TECNICI Modello Peso operativo Dimensioni di trasporto Motore Potenza massima Potenza Ecomode Capacità tramoggia Larghezza tramoggia Altezza di carico Nastro convogliatore Coclea Banco Larghezza minima Larghezza massima Spessore di stesa Profondità piastra di usura Frequenza di compattazione Frequenza di vibrazione Peso base banco Produzione massima Velocità di trasferimento Velocità di lavoro

La paratia tramoggia sinistra è incernierata e presenta l’apertura idraulica

Bomag BF 200 C-2 6.000 kg 4.270x1.300x1.995(h) mm Kubota V3307-CR stage V raffreddato a liquido, 4 cilindri, 3330 cc 54,6 kW (74,2 CV) a 2.200 giri/min 43,5 kW (a 1.570 giri/min) 48,6 kW (a 1.800 giri/min) 2,1-2,5 m3 2.980 mm (sponde aperte) 1.300 mm (sponde chiuse) 433 mm 1 da 33 giri/min con servizio reversibile 2 da 300 mm di diametro Tamper e Vibrante da 1.100-2.000 mm 400 mm con riduttori di stesa 3.400 mm con estensioni di stesa 300 mm 250 mm max 30 Hz max 60 Hz 790-700 kg 200 t/h 0-4,5 km/h 0-29 m/min

tecnologicamente è diversa dalle altre: pur essendo piccola presenta tutte le caratteristiche che ritroviamo nelle finitrici di grandi dimensioni. Oltre un ingombro ridotto, la Bomag ha una grande versatilità, consente di mettersi in qualsiasi posizione senza alcun problema, inoltre carica il materiale senza difficoltà, anche utilizzando un quattro assi. Anche a livello di stesa va molto bene: magari si potesse andare

CHI È IMPREDIL Gelfi

Il core business dell’impresa di Cinisello Balsamo è rappresentato dal settore telefonico Riassumere in poche righe l’attività di Impredil Gelfi è decisamente complesso. L’impresa è attiva per demolizioni e lavori in terra, canalizzazioni multiservizi, attraversamenti sotterranei, no-dig e georadar, scavi in

mini e micro-trincea, ripristini stradali e asfaltatura, reti fibra ottica, FTTCAB e FTTH e bonifica amianto. Core business è il settore dell’impiantistica, per impianti a lunga distanza e di rete urbana, e i principali clienti dell’impresa lombarda

rispondono ai nomi delle più importanti aziende che operano nella telefonia. Gelfi si occupa dell’intera filiera: dagli assaggi per la progettazione allo scavo, anche in minitrincea (da 6 a 15 cm), dal ripristino fino alla consegna dell’impianto finito

chiavi in mano. In Gelfi lavorano attualmente 40 persone e possono contare su un parco macchine decisamente articolato comprendente rulli, finitrici, frese, pale gommate, escavatori, macchine no-dig, betoniere autocaricanti, eccetera.

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TESTIMONIANZE

SODDISFAZIONE totale

Il rapporto tra Gelfi e Bomag è di assoluta soddisfazione, tanto che la BF 200 C-2 sarà presto affiancata da una macchina di dimensioni leggermente più grandi. Il parco targato Bomag si completa con alcune piastre vibranti, un costipatore verticale e due rulli da nero. “L’ultimo rullo Bomag”, afferma Giulio Gelfi, direttore tecnico e amministratore della società, “è una macchina davvero ottima, vibra bene e ci è utilissima, anche grazie al ruotino, per fare il filomuro”.

alla velocità della macchina! Invece dobbiamo fare i conti con il lavoro nei centri urbani, che non permette di correre. Il discorso cambia quando si possono affrontare tratti di strada provinciale, allora possiamo pedalare alla stessa velocità della finitrice”. La BF 200 C-2 Bomag, che abbiamo visto all’opera con i riduttori di stesa a 1 m, è una macchina da classico ambito urbano, per ripristini, piste ciclabili, marciapiedi, è inoltre l’unica macchina con tamper e vibrante con 1,10 m di stesa. Come evidenziato dal responsabile tecnico Gelfi, possiede una tramoggia particolarmente capa-

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ce che può caricare fino a 2,5 m3, una peculiarità piuttosto importante in questa classe di macchine. Inoltre la larghezza della tramoggia, che completamente aperta sfiora i 3 m, consente il caricamento con l’autocarro in movimento. Tutti i comandi di lavoro sono doppiati destra e sinistra e la macchina si segnala per quello che in Bomag definiscono “concetto due piattaforme”: il cruscotto è spostabile dalla consueta posizione ad angolo retto a una postazione più in basso con un’angolazione di 60°

(in questo caso l’operatore lavora dalla pedana). Le due postazioni permettono di ampliare al massimo la visibilità sull’intera area di intervento, compresi i due lati a destra e a sinistra. Ovviamente stiamo parlando di una finitrice che racchiude le più importanti tecnologie messe a punto da Bomag negli ultimi anni, tra le quali spiccano il sistema di riscaldamento Magmalife e, per quanto concerne il motore, l’Ecomode, finalizzato al risparmio del carburante e all’abbattimento delle emissioni sonore. Totale l’accessibilità alla macchina per una manutenzione senza problemi. ❑ IMPREDIL GELFI SRL Via Ciro Menotti, 20 20092 Cinisello B.mo (MI) Tel 02.61290045 Fax 02.6120441 https://www.impredilgelfi.it/ tecnici@impredilgelfi.it


news AZIENDE

CAMBIO

CNH ha un nuovo Amministratore Delegato

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ubertus Mühlhäuser si è dimesso dalla carica di amministratore delegato del gruppo CNH. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Suzanne Heywood, già presidente di CNH Industrial dal 2018, nonché Amministratore Delegato di Exor, la holding di casa Agnelli, anche CEO ad interim del gruppo “per guidare il business attraverso l’attuale eccezionale periodo e fino a quando il nuovo ceo definitivo sarà stato identificato attraverso un approfondito processo di ricerca”. fonte:

CNH Industrial

TEST IN cantiere Il CPT-AS di Pagani Geotechnical Equipment è il nuovo sistema di acquisizione digitale per effettuare prove CPTu utili a valutare la successione stratigrafica di un sito. Grazie ad esso le prove penetrometriche elettroniche CPTu diventano alla portata di tutti. Nello specifico il sistema CPT-AS è una variazione del TGAS-08. Rispetto a quest’ultimo, il nuovo CPTAS è però più compatto, più economico e ancora più semplice da usare.

PNEUMATICI

UPGRADE

ATG presenta un upgrade del proprio pneus per terne e pale gommate

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lliance Tire Group (ATG) annuncia il lancio di Alliance 321 Plus, una nuova serie di pneumatici heavy-duty per terne e caricatori gommati compatti. Il nuovo prodotto premium della gamma di pneumatici diagonali R-4 promette risultati eccellenti in termini di trazione (elevata), resistenza ai danni e all’usura, durata (eccellente). Miglioramenti che derivano dalle implementate caratteristiche tecniche, quali elevata profondità del battistrada; disegno robusto del battistrada; ramponi ampi; mescole resistenti al calore (HRC). In aggiunta all’uso di mescole speciali, gli sviluppatori di Alliance Tire Group si sono concentrati sul disegno del battistrada. Grazie al disegno robusto è stato infatti possibile realizzare un battistrada particolarmente alto con una scolpitura antislittamento accentuata che offre prestazioni eccezionali nei cantieri edili, in agricoltura e in tutti gli altri settori di utilizzo. I ramponi particolarmente ampi sono stati scelti per migliorare la resistenza ai tagli, agli strappi e agli urti, mentre gli interstizi stretti impediscono alle pietre di rimanere incastrate nei ramponi durante l’utilizzo. fonte: Atg

Fanno la differenza (Motori)

Da quando la cooperazione tra le due società è stata avviata per la prima volta nel 2010, Scania è stata un affidabile fornitore di motori per Doosan per le sue diverse tipologie di macchine pesanti nel settore delle costruzioni. I motori Scania venivano montati sui dumper articolati del costruttore norvegese Moxy già negli Anni ‘70. Questa azienda è stata successivamente acquisita da Doosan Infracore, che a seguito di questa positiva e duratura esperienza ha poi incorporato l’uso dei motori Scania nel suo ampio portafoglio di macchine, tra cui pale gommate, escavatori e dumper articolati. “Noi di Scania siamo orgogliosi della continua fiducia che Doosan ripone nei nostri motori”, ha evidenziato Joel Granath, Senior Vice President, Scania Engines. “La nostra collaborazione si è gradualmente evoluta e continua a basarsi sull’obiettivo comune di garantire i massimi livelli di eccellenza”. Durante il periodo di collaborazione, Scania continuerà a fornire i suoi motori industriali da 9 e 13 litri per gli escavatori, le pale gommate e i dumper articolati di Doosan per le classi di emissione fino al Tier 4 final e Stage V.

PRESENTATA AL CONEXPO LA NUOVA HPM80: UNA PERFORATRICE PROGETTATA E COSTRUITA DAI TECNICI HPM SECONDO PRECISE RICHIESTE PER UNA MACCHINA IN GRADO DI COMBINARE PRESTAZIONI E DIMENSIONI RIDOTTE.

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AZIENDE

BKT

#RESILIENZA BKT fa appello alla resilienza e allo spirito di squadra per superare al meglio l’emergenza Covid-19

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uesta situazione ci mette alla prova, ma la resilienza è uno dei valori fondanti della nostra azienda. Per questo guardiamo al futuro con forza e profondo senso di responsabilità”. Con queste parole Lucia Salmaso, CEO di BKT Europe, ha spiegato come BKT ha deciso di affrontare e gestire l’emergenza legata all’epidemia che dai primi di marzo attanaglia l'Italia e il Mondo. Il primo pensiero è umano, perché la situazione è incerta e difficile, e la prima cosa che conta è fare squadra e farsi coraggio l’un l’altro, stare uniti, affrontarlo insieme. Per BKT la priorità indiscussa è mettere in sicurezza i propri dipendenti, continuando a seguire con zelo le linee guida governative dei vari Paesi in cui BKT è presente e minimizzando i rischi. Il Gruppo non perde la sua capacità di reazione e sta organizzando al meglio

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i processi interni ed esterni, per ripartire non appena sarà possibile. Il team della supply chain rimane attivo, in costante contatto con i fornitori di materie prime, così che la produzione sia pronta a ripartire, senza perdere un solo istante. L’headquarter e gli stabilimenti produttivi di BKT in India (da che il Governo ha adottato il lockdown come modalità per contenere il diffondersi del virus e salvaguardare la salute dei cittadini) rimarranno chiusi almeno fino al 14 aprile 2020. I servizi di customer service e supporto alle vendite sono invece operativi in smart working, una modalità che il Gruppo ha attivato ancor prima che diventasse obbligatoria. BKT Europe invece (che

La forza, come la resilienza, sono tra i nostri valori più importanti, sia come persone che come azienda. Per questo, ne sono certa, ce la faremo, così come ce la faranno tutti coloro che lavorano con noi. Lucia Salmaso

include servizi di logistica, assistenza tecnica, marketing, customer service e supporto alle vendite) lavora in smart working da fine febbraio e non ha subìto rallentamenti nelle varie attività abituali. La sede di Seregno (MB) è in costante contatto con i clienti di


Primo Equipaggiamento europei, gestendo la situazione caso per caso, come di consueto con la massima puntualità possibile. “È un momento davvero terribile per tutti noi, e stiamo sperando con tutto il cuore che passi il prima possibile”, continua Lucia Salmaso. “Stiamo sfruttando il tempo e raccogliendo energie e idee per poter ripartire ancora più forti e competitivi. L’emergenza ci dà la possibilità di pensare al futuro ed essere creativi, fermo restando che in questo momento per noi hanno l’assoluta precedenza la sicurezza dei dipendenti e le misure di contenimento dei rischi”.

NONOSTANTE TUTTO Nonostante la situazione innescata dalla pandemia, BKT non ha mai smesso di pensare agli altri. Nonostante il lockdown e le preoccupazioni, l'Azienda ha donato oltre 144.000 dollari ai responsabili del Muktangan Education Trust, importante programma scolastico municipale di Mumbai. A questi si aggiungeranno nel corso dell’anno ulteriori 141.000 dollari per un totale di 285.000. La donazione di BKT servirà, nello specifico, a finanziare la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti e a coprire i costi di gestione della scuola N. M. Joshi di Mumbai, facente parte del circuito del progetto pubblico che si occupa di favorire l’istruzione dei bimbi provenienti dalle comunità più scarsamente servite dell’area di Mumbai. La scuola N. M. Joshi sorge poco lontano dalla sede di BKT nella capitale indiana e fornirà un servizio scolastico di alta

qualità a circa 500 bambini, dalle classi preprimarie fino a quelle secondarie. Il programma scolastico Muktangan è stato avviato nel 2003 e negli ultimi 16 anni ha consentito di creare un centro di formazione per insegnanti e ben sette scuole municipali, dove offre istruzione a oltre 3.700 bambini.“Noi di BKT ci impegniamo per creare una società più equa e inclusiva, sostenendo i processi che conducono alla trasformazione sostenibile e allo sviluppo rurale” ha dichiarato Vijaylaxmi Poddar, Presidente del Comitato CSR di BKT e della BKT Foundation. “Per questo motivo il nostro comitato CSR ha scelto di perseguire l’obiettivo di `Promuovere l’istruzione, la salute e lo sviluppo rurale.” “Siamo

orgogliosi e molto felici di sostenere il Muktangan Education Trust.” ha continuato Arvind Poddar, Presidente e Amministratore Delegato di BKT, “I bambini sono il futuro del nostro Paese e noi vogliamo essere parte attiva nel contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di tutti e solo così possiamo pensare al futuro, per noi e per le generazioni che verranno.” BKT non è assolutamente nuova a queste iniziative, anzi, l’azienda è già impegnata attraverso la BKT Foundation, che opera alacremente nel sostenere progetti e iniziative di diversa natura e origine, in ambito sanitario, a sostegno dell’importante diritto allo studio e per assicurare l’istruzione ai bambini meno fortunati, salvandoli dalla strada e portandoli nelle scuole. Collaborando con il Governo indiano ha implementato un importante programma di refezione che fornisce cibo a oltre 1.4 milioni di bambini di 10.000 scuole dislocate in dieci stati in India, con l’obiettivo di combattere la fame e la malnutrizione. ❑

LIGUE2 BKT è il nuovo Title Sponsor della Ligue 2 che dalla stagione 2020/21 si chiamerà per l’appunto Ligue 2 BKT. L’accordo è stato siglato da BKT e Ligue de Football Professionel (LFP) l’ente che regola i campionati di calcio professionistici in

Francia e sarà in vigore fino alla fine della stagione 2023/24. “Siamo felici di continuare la nostra avventura nel calcio francese” ha dichiarato Lucia Salmaso, CEO di BKT Europe. “Questa nuova sponsorship rientra alla perfezione nella

nostra strategia di crescita della nostra brand awareness. Siamo già Title Sponsor del secondo campionato di calcio italiano. Dalla prossima stagione faremo lo stesso anche in Francia, avvicinandoci sempre di più ai nostri utilizzatori, condividendo

insieme la passione per il calcio e lo sport.” Tante le sorprese e le attivazioni che i tifosi della Ligue 2 BKT dovranno aspettarsi nel corso dei prossimi campionati. L’azienda è riconosciuta per le esperienze uniche e irripetibili che regala ai fan.

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REPORTTECNICO

BOBCAT

UN CONEXPO DI NOVITÀ FIRMATE BOBCAT

Il sistema MaxControl fornisce una nuova soluzione di comando a distanza plug and play basata su IOS (Apple)

enché sottotono per le note vicende legate al Covid-19, il Conexpo, che si è svolto lo scorso mese di marzo, ha offerto a Bobcat la possibilità di presentare le sue ultime novità e anche la visione futura del mercato construction secondo il marchio della lince. Parlando di prospettive future non potevano mancare le macchine elettriche. Ed ecco che presso lo stand Bobcat era

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Bobcat, una garanzia!

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presente un trio di prototipi elettrici davvero interessanti: l’E17e, un escavatore elettrico/idraulico; la S70e, una pala caricatrice elettrica/idraulica e la T76e, una pala caricatrice completamente elettrica. Si tratta di modelli pensati principalmente per il mercato della demolizione in spazi chiusi. Grazie alle emissioni zero e a una batteria agli ioni di litio di lunga durata, lavoreranno proprio come i modelli

Oltre alle macchine servono i servizi. In linea con questo assioma, Bobcat ha aggiornato la garanzia di fabbrica standard e le offerte

di estensione della garanzia Protection Plus. "Per dimostrare la nostra fiducia nella qualità, nell'affidabilità e nella durata delle macchine, degli

diesel, ma con minori esigenze di manutenzione. E con evidenti guadagni in termini di risparmio di carburante. Fra i nuovi prodotti presentati a Las Vegas spiccano anche le pale caricatrici della serie R, il cui lancio in Europa è previsto entro l’anno. Con migliori prestazioni e comfort rispetto ai modelli precedenti, le nuove pale serie R offrono un maggiore comfort e un livello più basso di rumorosità.

accessori e dei ricambi originali Bobcat”, ha affermato Mike Vought, Senior director product management di Doosan Bobcat EMEA, “siamo lieti di introdurre

aggiornamenti ai programmi di garanzia standard e Protection Plus. Questi programmi offrono svariate opzioni per soddisfare le diverse esigenze


Tra l'altro sono equipaggiate con una cabina monoblocco e con un nuovo sistema di illuminazione a LED per una migliore visibilità nelle ore notturne. I nuovi display touchscreen da 5 pollici (di serie) e da 7 pollici (offerti in via opzionale) offrono informazioni più dettagliate sul funzionamento della macchina. Da segnalare come tutte le pale caricatrici serie R siano dotate di un nuovo avambraccio in acciaio fuso

(20% più forte del precedente in acciaio lavorato).Vantano inoltre un pacchetto di raffreddamento aggiornato per rispondere alla richiesta di capacità di raffreddamento più elevata. Infine le nuove pale compatte cingolate serie R offrono un'elevata stabilità grazie al sistema di sospensione a barra di torsione a cinque collegamenti ora presente su tutti i modelli della gamma.Tra le chicche tecnologiche firmate Bobcat spicca il sistema MaxControl, che fornisce una nuova soluzione di comando a distanza plug and play basata su IOS (Apple), utilizzando uno smartphone per controllare le pale caricatrici Bobcat. Simile al joystick dei videogiochi o al controller della Xbox, MaxControl offre all'operatore una reale sensazione tattile quando controlla le pale da remoto. Con Bobcat MaxControl non è più necessario entrare e uscire dalla macchina per aprire cancelli, parcheggiare la pala, caricarla su un rimorchio o caricare e scaricare materiale. Bobcat

Le nomine Doosan Bobcat EMEA ha annunciato due nuove nomine nell'ambito della gestione della produzione per la regione EMEA, cioè Europa, Medio Oriente e Africa. Jaroslav (Jarry) Fišer è stato nominato Product Line Director per la gamma di pale compatte Bobcat, mentre Robert Husar è il nuovo Product Line Manager per i miniescavatori Bobcat. Entrambi lavorano nella sede centrale a Dobríš, nella Repubblica Ceca.

Jaroslav (Jarry) Fišer è il nuovo Product Line Director per la gamma di pale compatte Bobcat

Robert Husar è il nuovo Product Line Manager per i miniescavatori Bobcat

MaxControl permette all’operatore di eseguire a distanza la maggior parte dei lavori che normalmente sarebbero fatti sedendo all’interno della macchina. Per vederlo alle nostre latitudini dovremo però pazientare, infatti il sistema è stato lanciato su base limitata in Nord America ed è in fase di test nella regione EMEA.Per l'area di nostro interesse, Bobcat ha messo in mostra un’ampia gamma di nuovi prodotti e di tecnologie all’avanguardia, al momento disponibili solo per il mercato USA, ma che potrebbero (e dovrebbero, ndr.) arrivare sul mercato EMEA in futuro. Tra questi: le pale articolate di piccole dimensioni, i miniescavatori serie R da 4-6 t, gli escavatori E145 ed E165, le comunicazioni wireless Machine IQ e le funzioni on demand. Aspettiamo fiduciosi. ❑

applicative dei clienti". La prima novità è l'estensione del periodo di garanzia standard per gli escavatori, le pale e le terne

Bobcat venduti dopo il 1° gennaio 2020, che ora hanno una copertura di 24 mesi/2.000 ore. Bobcat ha anche esteso il periodo di

garanzia standard per i ricambi venduti dopo il 1° gennaio 2020, che ora è di 12 mesi/1.000 ore. Anche l'offerta di garanzia estesa è

stata aggiornata: l'offerta Protection Plus di Bobcat ora permette di estendere la garanzia standard fino a 5 anni e/o 6.000 ore.

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TESTIMONIANZE

(AMMANN)

NON ABBIAMO TEMPO L’incontro con Massimo Esposti, Amministratore Unico Emas, ci ha permesso di aprire uno squarcio sul mercato e di analizzare, contestualizzandolo, il suo ultimo acquisto: una vibrofinitrice Ammann AFW700-3 a targa posta all’ingresso della Emas chiar isce immediatamente quale sia l’approccio al lavoro della società di Colturano (Mi). La scritta in milanese (che nel nostro titolo abbiamo “tradotto” in italiano a beneficio di tutti i nostri lettori) è anche rivelatrice del carattere di Massimo Esposti, Amministratore Unico della società, attiva sul mercato da 30 anni. Emas, infatti, nasce nel 1990 come impresa prettamente stradale e raccoglie l’eredità, in fatto di conoscenza, di Bruno Esposti, padre

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GLI operatori

La targa all’ingresso della Emas.

dell’attuale titolare e co-fondatore dell’impresa. Dopo un quinquiennio dedicato ai lavori per i privati, dal 1995 si occupa esclusivamente di appalti pubblici. Una svolta che ha portato all’ampliamento, in termini numerici e di dimensione, del parco macchine e anche della sede operativa. Emas, nello specifico, si rivolge alle amministrazioni comunali e provinciali, di conseguenza le attrezzature e i macchinari sono tarati su strade di media larghezza e che richiedono lavorazioni non standardizzate. Nei comuni, infatti, si devono continuamente variare gli spessori e gli inclinamenti della macchina, così come sono continui gli interventi

“Macchine di questa qualità”, afferma Massimo Esposti, “avrebbero bisogno di operatori maggiormente qualificati. O meglio di operatori che apprezzassero il mezzo che hanno a disposizione, cioè una macchina silenziosa, ecologica, con poche vibrazioni, e di conseguenza la utilizzassero nel migliore dei modi. Oggi, purtroppo, il nostro è un lavoro che spesso è visto come un ripiego e questo atteggiamento non aiuta certo a investire su strumenti avanzati che invece avrebbero bisogno, per dare il meglio, di maggior consapevolezza da parte di chi li utilizza”.


sulla larghezza del banco. “Questo mercato”, racconta Massimo Esposti, “ci ha premiati fino al 2008, poi è subentrato il periodo di crisi che, per quanto ci riguarda è durato fino al 2015. Il decreto sblocca cantieri del 2016 ha in parte rianimato il mercato e, in questo momento, in Emas operano circa 15 persone, pressoché tutti operativi. Oggi il nostro parco macchine comprende frese cingolate, vibrofinitrici articolate su varie pezzature, rulli ferro-ferro e ferrogomma da 12 a 110 q, autocarri di diverse dimensioni, due carrelloni, cui si aggiungono escavatori cingolati e gommati e alcuni sollevatori telescopici. La nostra attività in inverno vede la manutenzione di marciapiedi, fognature e parcheggi, poi da marzo/ aprile si apre la stagione con i tappeti”. La situazione è però complicata dalle problematiche legate al listino adottato dalla Regione Lombardia e al quale abbiamo dedicato un appo-

Massimo Esposti, Amministratore Unico di Emas

sito box di approfondimento.“Siamo un po’ alla finestra”, riprende Esposti, “nell’attesa che il listino venga rivisto con un po’ di senno. Prezzi del genere si traducono in lavori fatti male, tutti pensano a come far tornare i conti non al lavoro. Di qui, ad esempio, un utilizzo sconsiderato del fresato, una miscela che paga l’occhio, ma che

DA PERDERE

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TESTIMONIANZE

rispetto alla concorrenza. In pratica ci è sembrata la macchina più facile da usare anche in virtù di una grandissima visibilità. C’è un grande concetto di qualità: il banco in quanto tale a mio avviso è molto più curato rispetto alla concorrenza, sia dal punto di vista idraulico sia da quello funzionale. Gli steli di ampliamento dei laterali sono molto solidi con il corpo centrale e il dispositivo per l’arresto del camion in retromarcia è decisamente intelligente. Del resto prima di scegliere abbiamo provato tutte le macchine e la 700 è quella che ci è piaciuta di più”. ❑

non dura nel tempo”. Pur in questo mercato complesso e contraddittorio, Emas ha pensato di rinnovare il suo comparto finitrici con l’inserimento di una nuova Ammann AFW 700-3. Benché decisamente grato alle sue vecchie finitrici, Esposti apprezza le notevoli evoluzioni tecnologiche delle nuove macchine, anche e soprattutto in relazione al comfort di utilizzo. “Ho scelto Ammann”, riprende il titolare di Emas, “perché sono andato a selezionare il banco che fosse il più basso possibile, perché

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sulle nostre strade comunali ogni due metri c’è un ostacolo, allora a destra si deve chiudere il banco e bisogna vedere quanto materiale c’è. Se l’operatore che è a terra riesce a vedere nel banco può, con la tastiera, fermare il materiale in modo che pian piano si svuoti, chiudere la paratia e riaprirla a suo piacimento. E se ho un banco troppo alto tutto questo non è possibile. La Ammann AFW 700-3 è la macchina con il banco più basso e più silenzioso, inoltre le tastiere sono più semplici e più maneggevoli

EMAS SRL Via Delle Industrie 51 20060 Colturano (Mi) Tel. 0298237622 Fax 0298274705 emas-srl@libero.it

Il mercato

L’esperienza di Massimo Esposti è evidente anche quando la nostra chiacchierata vira sull’attuale momento di mercato della pavimentazione stradale. “Nel 2020”, afferma, “c’è il grosso problema legato alla decisione di imporre alle amministrazioni pubbliche l’adozione di listini regionali. Fino al 2018 nella nostra area di competenza c’erano quattro listini di riferimento: Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Camera di Commercio. I listini Provincia di Milano e Comune di Milano, benché molto risicati, tenevano conto delle differenti lavorazioni intrinseche a ogni area. A sovrastare il tutto c’erano i listini della Regione, con prezzi minimali, e quello della Camera di Commercio, con prezzi alti che permettevano sotanziosi sconti. L’intervento, nel 2019, dello Stato, has imposto la creazione di un unico listino in cui, vorrei sentire a proposito anche la voce dei miei colleghi e dell’Associazione di categoria, i prezzi non pagano i materiali”.


news MOTORI

NUOVI RUOLI

Volvo Penta affida ad Ilenia Procicchiani il ruolo di Sales Manager per il settore industriale

I

lenia Procicchiani assume il ruolo di Sales Manager Industrial, Italia e Spagna: sostituisce Renato Deda, in pensione da fine marzo. Ilenia ha iniziato la sua carriera in Volvo Penta nel 2010. Nel 2016 è entrata a far parte del Management Team italiano, nel ruolo di Dealer Business Manager Italia e Malta, rafforzando la rete di concessionarie e contribuendo attivamente alla crescita del segmento dei ricambi originali dell’Azienda. Grazie alla sua lunga esperienza nell’ambito del postvendita, Ilenia è molto sensibile alle necessità e preoccupazioni dei clienti sia nel segmento offroad, sia in quello dei generatori di potenza. fonte: Volvo Penta Nella foto: Dal marzo 2020, due eCanter Fuso sono ora operativi a Dublino, capitale irlandese, per il servizio postale del paese An Post. Con la consegna a Dublino, Fuso eCanter è ora in attività in dieci città europee in Germania, Regno Unito, Francia, Portogallo, Paesi Bassi, Danimarca e Irlanda.

Corsi su corsi Con i suoi corsi di formazione, Liebherr aiuta operatori di gru, responsabili di cantiere e tutto il personale di cantiere ad aumentare le proprie competenze e garantire che utilizzino le autogrù in modo sicuro ed efficiente. Detto, fatto. Circa 50 persone hanno recentemente partecipato a un seminario di gestione organizzato da Liebherr in Arabia Saudita. Il corso ha fornito informazioni sui vantaggi e sul valore aggiunto dell’innovativa tecnologia presente sulle autogrù Liebherr.

Cambio al vertice (Construction)

Yanmar Compact Equipment EMEA ha annunciato la nomina di Damiano Violi quale nuovo amministratore delegato. La nomina di Damiano Violi, valida da aprile, dimostra l’impegno di Yanmar per una crescita internazionale continuativa e l’obiettivo di diventare leader nel mercato delle macchine compatte. Con un’esperienza significativa in varie organizzazioni internazionali nei settori operativi, commerciali e di project management, Damiano Violi svolgerà un ruolo fondamentale all’interno del team dirigenziale globale della divisione. Prima di unirsi a Yanmar, Damiano Violi ha ricoperto la posizione di direttore delle operazioni di controllo e protezione industriale in Eaton e precedentemente ha lavorato per varie aziende fra cui Case New Holland.

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REPORTTECNICO

on ce ne vorrà Bonnie Tyler, ma quando abbiamo pensato al nostro titolo da abbinare alle macchine di Cifa di questo articolo, abbiamo immediatamente visualizzato la grinta e la forza vocale di Tina Turner, straordinaria nell'album Gold - Live in London 1996 che, a quasi 25 anni di distanza, è ancora annoverato tra i capolavori della musica rock. Capolavoro come lo sono le macchine del costruttore di Senago. E non poteva essere altrimenti. Cifa mette in mostra tre macchine che rappresentano la sintesi dell’evoluzione tecnologica degli ultimi anni. Due

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CIFA

SIMPLY THE BEST le pompe autocarrate: la Carbotech K47H e la Steeltech K42L. Lanciata nel 2018, in occasione dei 90 anni dell'azienda, la K47H è attualmente la pompa più lunga e leggera presente sul mercato che è possibile montare restando nei limiti legali europei di 32 t su 4 assi. Un obiettivo raggiunto grazie all’utilizzo del carbonio nelle ultime due sezioni del braccio composto da 5 elementi con geometria di ripiegamento RZ. Il sistema di gestione elettronico è lo Smartronic Gold. Il software raccoglie tutte le informazioni per gestire le funzioni del veicolo in modo semplice e preciso e gestisce autonomamente il gruppo pompante, la pressione e il numero di giri del motore per ottimizzare le prestazioni e limitare al massimo i consumi. Nel modello K47H, lo Smartronic advanced è dotato delle ultime evoluzioni riguardanti la sicurezza e l’ottimizzazione del lavoro, come la funzione antioscillazione e l’apertura/chiusura automatica del braccio. Per quanto concerne la linea Steeltech - composta da macchine affidabili e solide, che possono essere completamente personalizzate per specifiche esigenze - largo alla


Nel modello K47H lo Smartronic advanced è dotato della funzione antioscillazione e dell’apertura/chiusura automatica del braccio.

pompa autocarrata K42L. Si tratta di un modello equipaggiato con gruppo pompante a circuito chiuso HP1608EC da 160 mc/h di produzione e 80 bar di pressione massima sul calcestruzzo.Anche in questo caso il sistema di gestione della macchina è lo Smartronic Gold con sistema ASC (Advanced Stability Control) di controllo stabilità. Ovviamente non possono mancare le betonpompe, tipologia di macchina inventata da Cifa nel 1974 e alla quale ha dato ancora una volta un incredibile impulso con la nascita, nel 2019, della versione ibrida. La MK28L-5 può essere equipaggiata con tubazione da 5 pollici invece dei consueti 4. Una soluzione che consente di ridurre significativamente le usure della tubazione rendendola adeguata anche a getti e cantieri di medie dimensioni. Il gruppo pompante installato, il

forte impatto sull'operatività quotiPB808, è apprezzato per le sue prestadiana: i grandi portatubi in allumizioni: sino a 80 mc/h di produzione nio laterali e la valvola pneumatica e sino a 80 bar di pressione sul calcedi intercettazione calcestruzzo sul struzzo consentono di gestire sia getti gommone terminale. Sul fronquantitativamente impegnativi, sia di te dei sistemi di gestione operare con calcestruzzi addittielettronici il sistema vati che richiedono pressioni LSC (Light Stadi pompaggio più elevate bility Control) della norma. che controlla Cifa in una continua “Dal 2017 Cifa ha visto una grande crescita in termini economici-finanziari, la corretta staopera di aggiornacommerciali e anche industriali. Infatti, bilizzazione mento di ogni linea è stato registrato un notevole aumento della pompa di prodotto, per le delle vendite e della quota di mercato in è disponibiautobetonpomEuropa. Attualmente le vendite nel mercato UE le in versiope ha sviluppato rappresentano circa il 60% delle vendite totali di ne advanced, speciali copertuCifa; per questo tra gli obiettivi per i prossimi anni c’è senza dubbio l’incremento della che consente re della tramoggia presenza nel resto del mondo”. il pompaggio che consentono di fronte cabina evitare fuoriuscite del MARCO POLASTRI, Direttore Sales, Aftersales e Marketing anche quando calcestruzzo durante il di CIFA gli stabilizzatori trasporto su strada. La non possono essere macchina può inoltre montutti aperti. ❑ tare anche altre due opzioni dal

Il mercato

Driven by innovation Cifa, assoluto leader europeo nel settore delle macchine per calcestruzzo, prosegue il proprio percorso “driven by innovation”; guidata dall’innovazione che ha sempre contraddistinto le scelte aziendali, in una storia fatta di ricerca, tenacia e passione, che ha portato l'azienda a diventare un riferimento a livello internazionale, con una serie di primati tecnologici per semplificare il lavoro in cantiere. Per raggiungere questi obiettivi Cifa sta investendo su più fronti: dallo sviluppo della sede negli Stati Uniti per servire il territorio nordamericano in modo diretto, all’ampliamento della fabbrica di Castiglione delle Stiviere (Mantova) per garantire una maggiore capacità produttiva di autobetoniere e betonpompe.

La MK28L-5 è equipaggiabile con tubazione da 5 pollici invece dei consueti 4.

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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI

Cui prodest?

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IN OGNI FATICA C’È UN VANTAGGIO, MA LA LOQUACITÀ PRODUCE SOLO MISERIA. (SALOMONE)

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a speranza è che, queste righe, quando le leggerete siano quelle del classico messaggio nella bottiglia. Non tanto per rappresentare la memoria di un naufrago, quanto perché speriamo che questo infernale momento di virus (non) calante sia passato e perché possa rappresentare un motivo di riflessione per qualcuno. Per qualcuno, tra i tantissimi, che in periodo d’emergenza ha speso il proprio tempo affliggendosi ancor di più con i vari contenitori televisivi che, ad argomento unico, hanno sermoneggiato il popolo, settimana dopo settimana. Argomento unico, ma non privo di qualche stilla di veleno con la quale hanno irrorato l’informazione. I troppi saputelli, tronfi del loro ruolo, ma sostanzialmente schiavi del loro interesse, hanno fatto di tutto per sottolineare che Salvini, e solo Salvini, aveva toppato sul virus. Affermando, all’inizio, che era roba da poco, che occorreva continuare la vita di sempre e che l’economia non si poteva fermare. Addirittura, questi pastori di coscienze stordite, si sono dimostrati più attivi di Nostro Signore, il quale la domenica si riposò. Loro, indefessi più che mai, hanno utilizzato pure i giorni festivi e prefestivi per sfottere Salvini o Fontana con la mascherina (quella che poi loro, certamente, hanno ricevuto in anteprima) o per invitare in studio una variegata scelta politica di ospiti, equilibrati quanto un alpino dopo la festa dell’addio al celibato. Ma pagherà questa foga antisalviniana, tutta tesa a far perdere consensi a un centrodestra che, al contrario, pare proprio guadagnarne? Crediamo che questa sorta di Spectre di periferia, affollata di untosi sagrestani della parte politica che procura loro il pane, servirà ben poco alla sinistra, specie dal punto di vista elettorale. Ma, pure fosse produttiva e riuscisse a scalzare i voti dalla parte nemica (ha meno posticini al sole da regalare!), non mancherebbe di provocare un lutto piuttosto rilevante. Simile a quello del Marchese Del Grillo, che fece morire la giustizia papalina, facendo condannare il povero ebreo Piperno. Il lutto, per noi, sarà l’informazione e il mestiere del giornalista.Visto da loro come una fucina di denari e notorietà, ma che in realtà dovrebbe essere una palestra di verità e correttezza. Infatti, la stessa sottovalutazione degli effetti del virus ha riguardato clinici famosi, come quelli del sacco di Milano, politici di fama come Zingaretti con il suo aperitivo a Brera, il sindaco di Bergamo, voracissimo di involtini primavera. Per non parlare del sindaco di Milano, uomo di (recente) fede di sinistra, ma in prima fila per uscire con video baggiani e teorie di una ripresa che, all’orizzonte, neanche si intravede. Tutti fessi questi? Qualcuno di sicuro, ma non sarebbe stato più onesto dire che, destra, sinistra e scienza, sono stati colpiti alle spalle da un nemico crudele e invisibile? Lo sarebbe stato, certo, ma non avrebbe procurato alcuna stelletta di merito carrieristico ai tanti, troppi, servi che affollano il tubo catodico. ❑


NUOVA NORMATIVA PRIVACY POLICY Dal 25 maggio 2018 è in vigore il nuovo regolamento generale europeo sulla protezione dei dati, General Data Protection Regulation (GDRP) che impone nuovi e più stringenti obblighi inerenti il trattamento e la gestione dei dati personali di abbonati, fornitori, clienti, consulenti, periti e, più in generale, di chiunque abbia a che fare con la Casa Editrice Orsa Maggiore International Srl. La normativa va rispettata da tutte le organizzazioni produttive e/o commerciali dell’Unione Europea, e anche dalle organizzazioni produttive e/o commerciali con sede legale fuori dall’Unione ma che trattano dati personali di persone residenti nell’Unione Europea, indipendentemente dal luogo ove sono collocati i sistemi di archiviazione e di elaborazione dei dati. Il nuovo regolamento non riguarda la gestione dei dati personali effettuata per attività di sicurezza nazionale o di ordine pubblico e prevede che sia considerato un dato personale “qualunque informazione relativa a un individuo che sia collegata alla sua vita, sia privata, sia professionale, sia pubblica”. Sono quindi da considerare dati personali nomi, foto, indirizzi e-mail, dettagli bancari, interventi su siti web e social network e anche gli indirizzi IP del computer. Va inoltre precisato che il il regolamento disciplina solo il trattamento dei dati delle persone fisiche e impone la protezione degli archivi in cui si conservano le informazioni da accessi non autorizzati, mediante procedure interne adeguate e strumenti tecnologici atti a monitorare e prevenire accessi impropri.

Informativa sulla privacy aggiornata Ricevete Macchine Cantieri perché siete iscritti nel database degli invii o perché la vostra azienda intrattiene rapporti commerciali con la casa editrice Orsa Maggiore International Srl. I vostri dati sono trattati nel rispetto della nuova normativa General Data Protection Regulation (GDRP) e la loro conservazione e archiviazione è eseguita nel rispetto della legge vigente. Il database della Casa Editrice è conservato su un server criptato e protetto da password. Il responsabile della gestione dei dati personali secondo la normativa General Data Protection Regulation (GDRP) per la casa editrice Orsa maggiore International Srl è Emanuela Pirola. Potrete chiedere in qualunque momento la modifica o la cancellazione totale o parziale dai vostri dati il nostro possesso mediante uno dei canali sotto riportati: Via e-mail scrivendo a: mc@macchinecantieri.com Via e-mail scrivendo a: e.pirola@macchinecantieri.com Via e-mail scrivendo a: l.gatti@macchinecantieri.com


CORTO RAGGIO GRANDI PRESTAZIONI

L'escavatore Volvo EWR150E offre tutta la potenza e le prestazioni che ci si aspetta da un escavatore girosagoma da 16 tonnellate Stage V - macchina con una lunghezza massima esterno zavorra di soli 1.72 m. Il design compatto ed originale garantisce all'operatore un'ottima visibilità senza ostacoli in entrambi i sensi di rotazione. Ciò significa che l’EWR150E è semplicemente eccezionale in spazi ristretti e ambienti stradali molto trafficati. Oltre a questo, se si considera l’ampia gamma di attrezzature messe a disposizione da Volvo, l’EWR150E rappresenta una splendida novità. Per maggiori informazioni, rivolgetevi al vostro concessionario Volvo. www.volvoce.it


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