IM 202

Page 1

ANNO 25 - NUMERO 202 - gennaio - SPED. IN ABB. POST. 45% - ART. 2 C.20/B LEGGE 662/96

FONDATA NEL 1996

I 37 MUSEI DELLA MOTOCICLETTA


Direttore Responsabile Giuliano Latuga direzione@businesscar.it Redazione Silvia Gironi redazione@isomotori.it Hanno collaborato Bruno Berselli, Ufficio Tecnico e Omologazioni A.R.E. s.r.l. Fabio Bergamo Giordano Biserni Alfredo Giordani Vinicio Paselli Corrado Poli Martina Verrilli Giuseppe Guccione Grafica e impaginazione Enrico Cigolla enricocigo@gmail.com Web Tatiana Tinti t.tinti-grafica@businesscar.it Promozione e pubblicità Tel. 051.60.14.990 Registrazione N°6591 del 02/08/1996 Tribunale di Bologna

COLLAUDI - REVISIONI - OMOLOGAZIONI - ALLESTIMENTI


SOMMARIO 5 |

L’editoriale di Giuliano Latuga

A difesa del fortino

12 | Dall’ufficio tecnico Pierre Varignon

18 | Revisioni

Adeguamento della tariffa ministeriale, la tragicomica della tariffa si ripete a rovescio

22 | L’esperto risponde

La manutenzione delle spazzole tergicristalli

26 | Obiettivo zero vittime Proiettili vaganti

32 | Obiettivo zero vittime

Le Sportello dell’auto aperto: oltre alla multa, si potrebbe configurare ipotesi di reato.

36 | Icaro 5.0 nuove tecnologie automotive

Una nuova idea di autostrada: meno asfalto più tecnologia

41 | Storia e sport motoristico

I 37 musei della motocicletta (seconda parte)

50 | Pago le tasse e sono felice (e dovresti esserlo anche tu!)

54 | La bella notizia

L’anno vecchio è finalmente finito! Ma i conti sono drammaticamente pesanti

58 | Occhio alla formazione

Corsi di formazione per ispettori in FAD

62 | Occhio alla formazione

Master di formazione professionale per certificatore automotive

68 | News automotive

Come risparmiare sul passaggio di proprietà

72 | News automotive

Comunicato stampa UNRAE sul mercato europeo dell’auto

N. 202 - 2021 - isomotori.it

3


N. 202 - 2021 - isomotori.it

4


l’editoriale di Giuliano Latuga

disegno di Mario Barbieri

A difesa del fortino

Gentili lettori,

decisioni di un Ministero, quello dei trasporti.

se il 2020 non è stato per molti un gran bell’anno per tantissimi motivi, ben noti, non è che il 2021 si stia accostando, almeno nel nostro settore, tanto meglio.

All’interno di questo numero troverete due articoli che illustrano quanta incertezza regna in questo Ministero e come sia controproducente ignorare che le conseguenze di tanta latitanza possono essere molto pericolose. Inoltre si assiste ad uno spettacolo indecoroso di difesa dello status quo a discapito di possibili inserimenti di nuovi posti di lavoro che, in questo periodo, sarebbero manna dal cielo.

Oltre la pandemia, che è ancora tutt’altro che sconfitta, non si vede la famosa luce in fondo al tunnel, anche se è iniziata la campagna vaccinale. Segnali inquietanti che giungono dal nostro settore non possono fare presagire momenti migliori a breve termine.

Gli articoli di cui ho fatto cenno riguardano: l’uno, l’aumento delle tariffe imposte dal Ministero in merito al compenso per l’esecuzione di una revisione, sia presso la Motorizzazione, sia presso un centro privato.

La sicurezza stradale dipende dalle

L’altro articolo, in analogia di contenuto,

N. 202 - 2021 - isomotori.it

5


businesscar.it

la tua auto aziendale defiscalizzabile al 100%

l’emanazione di un decreto attuativo che cambierà il modo di effettuare i collaudi di aggiornamento della carta di circolazione in base all’articolo 78 del cds: apparentemente sembra debbano essere tolti dalle competenze della Motorizzazione, per affidarli più probabilmente alle officine che eseguono i lavori con deposito dei certificati presso l’archivio nazionale dei veicoli gestito dalla Motorizzazione stessa ,e già in uso per le comunicazioni degli utilizzatori dei veicoli a noleggio per più di 30 gg (art. 94 cds).

La stessa norma affida ai singoli Paesi l’obbligo di preparare i propri tecnici con una formazione adeguata.

Garantire questi servizi in modo efficace ed efficiente è garanzia di maggiore sicurezza stradale.

Inoltre, la stessa normativa consente di avviare i corsi di modulo C da 50 ore che abilitano i già ispettori ad eseguire le revisioni per i veicoli con oltre 3,5 t, con alcune specifiche limitazioni.

L’italia ha deciso con l’accordo Stato Regioni dell’aprile 2019 di creare un percorso formativo di 296 ore per abilitare un ispettore ad eseguire le revisioni dei veicoli a motore fino a 3,5 t ed un massimo di 16 posti compreso l’autista. Non solo: la partecipazione a questo corso è prevista solamente in presenza (in aula), salvo le deroghe concesse per la pandemia.

Ma si è fatto strada recentemente un ulteriore atteggiamento di prevaricazione dell’ente pubblico verso il privato.

Ciò che a mio avviso è inaccettabile è che tutte queste attività di formazione si stiano bloccando perché il Ministero non ha ancora definito le modalità operative degli esami di abilitazione, che dovevano essere stabilite contemporaneamente alla pubblicazione dell’accordo sopra citato.

Mi sto riferendo alla categoria degli ispettori delle revisioni. Per svolgere l’attività di ispettore delle revisioni è indubbio che si devono possedere delle capacità professionali importanti, e non si discute il contenuto del DM 214/2017 che recepisce in merito la direttiva europea del 2014.

Abbiamo tantissimi allievi che hanno concluso il percorso formativo dei moduli per i veicoli leggeri il 6 ottobre scorso e non sanno ancora quando dovranno fare l’esame.

E’ dal 2014 che l’Europa si è data delle regole ben precise su come effettuare le revisioni su tutto il territorio comunitario. N. 202 - 2021 - isomotori.it

6


N. 202 - 2021 - isomotori.it

7


200xCento.com

l’airbag fiscale dell’auto aziendale

Ancora più grave è il fatto che non si sa nemmeno come si svolgerà questo fantomatico esame.

Motorizzazione da diversi anni versa in condizioni di difficoltà operativa a causa del depauperamento degli operatori attivi.

Dopo aver speso tanto tempo e tanti soldi per aprirsi una prospettiva di lavoro dignitosa, si resta bloccati da una burocrazia miope e tiranna.

Ci sono collaudi che devono garantire l’avvio di un’attività, come la verifica e la prova dell’installazione di una carrozzeria su di un autotelaio, che in certe provincie vengono prenotati a distanza di mesi e come i collaudi anche le revisioni dei veicoli pesanti.

Ancora peggio, questo induce molte imprese a chiudere perché viene a mancare un requisito fondamentale e indispensabile: l’ispettore, ovvero colui che è abilitato a svolgere questa attività.

Con l’aggravante che alcuni paesi comunitari di confine hanno già minacciato di non consentire il transito a quegli automezzi che non risultassero regolarmente verificati alla circolazione.

Non solo: alcune recenti circolari hanno stabilito che, per quanto riguarda l’inquadramento degli ispettori, sono stati individuati tre possibili operatori abilitati (relative ovviamente al settore revisioni pesanti).

Con una situazione del genere anziché incentivare l’inserimento di nuove forze (ispettori privati) che possono quindi trovare una più che dignitosa forma di mantenimento, si corre a chiamare anziani operatori che sono anche oltre la soglia dei 70/80 anni, che meriterebbero di godersi la pensione in santa pace e non di tornare a lavorare per togliere il posto ad un giovane.

a) gli ispettori della Motorizzazione (cioè tecnici che operano alle dipendenze dell’apparato pubblico) b) gli ispettori privati (cioè tecnici che a loro spese hanno effettuato il percorso formativo) c) gli ispettori ausiliari (cioè i tecnici in quiescenza dell’amministrazione pubblica che possono essere richiamati in servizio come liberi professionisti).

Tutto questo suona come voler difendere ad ogni costo il proprio fortino. Poi succede come nel 1992, quando si annunciava con il nuovo Codice

È noto anche all’opinione pubblica che la N. 202 - 2021 - isomotori.it

8


sistema un CED di raccolta dati, anche questo nato dalla fervida fantasia di quel geniale direttore generale della Motorizzazione).

della Strada l’avvento di una rivoluzione straordinaria del settore, con il passaggio della scadenza delle revisioni leggere da una periodicità di 10 + 5 + 5 anni a 4 + 2 + 2 ecc. anni.

In quel caso il direttore della Motorizzazione non esitò nemmeno un minuto a mettere in pista una grande operazione di marketing.

Le regole e le opportunità per consentire un’apertura che in tanti altri Paesi comunitari è già ormai da anni la normalità esistono, e basterebbe renderle operative con i decreti attuativi per i quali o sono già scaduti i termini o lo saranno a fine gennaio 2021.

Privatizzando le attività di queste revisioni non solo il Ministero non spese un centesimo per garantire il servizio, scaricando sui privati ogni onere, ma si assicurò una cospicua ulteriore entrata data dal pagamento del “bollettino” o “credito” che si deve versare per ogni accesso al CED (mediamente stiamo parlando di 10,20 euro per 15 milioni di operazioni, oltre 150 milioni di euro che entrano annualmente nelle casse dello Stato per aver messo a disposizione del

Mi auguro che questa situazione incresciosa che si protrae da troppo tempo, portata a conoscenza della nuova dirigenza ministeriale, possa sbloccare definitivamente un settore che potrebbe diventare un fiore all’occhiello di qualsiasi amministrazione pubblica e di conseguenza della sua dirigenza..

Questo prevedeva un incremento di prove annuali dell’800%.

di Umberto Romagnoli Via Nazario Sauro, 26 - BOLOGNA cell. +39.338.3323343 - P.Iva 0172931120 N. 202 - 2021 - isomotori.it

9

www.urcatv.com

Ne godrebbe l’economia, la sicurezza e il futuro di tanti ragazzi che seriamente si stanno impegnando per inserirsi nel mondo del lavoro.


100% 175%

Deducibilità auto aziendale con la formula 200xCento

Deducibilità massima con il credito d’imposta

UN’OPPORTUNITÀ RISERVATA SOLO A 210 PARTITE IVA

Come abbattere del 96% il costo della tua prossima auto aziendale. Se sei una partita IVA sei sempre alla ricerca della soluzione al tuo problema aziendale più grande: detrarre il costo dell’auto aziendale in proporzione più equa rispetto al forfettario impostato dallo Stato La nostra Formula 200xCento.com ha completamente cambiato il focus su cui ti devi concentrare, esattamente come fanno i prestigiatori. Ecco il concetto:

Fai una campagna promozionale stellare con noi e noi ti regaliamo un’auto di pari valore al contratto pubblicitario. In questo modo l’auto è totalmente deducibile e detraibile al 100% e, con il credito d’imposta, deduci dal 150% al 175%! Già tanti imprenditori, dal 2004 ad oggi, hanno scoperto i veri benefici della nostra Formula, ma gli spazi disponibili sono sempre meno e questa opportunità è riservata solo a 210 Partite IVA.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

10


Hai una partita IVA? Ti sei mai posto queste due domande? Da imprenditore immagino di sì!

Sai quanto ti costerebbe oggi una campagna promozionale che ti porti centinaia di nuovi clienti e che ti aiuti a fidelizzare quelli già acquisiti, o la creazione di un Brand o un Logo di successo? Sai quanto ti costerebbe oggi l’acquisto, il noleggio o il leasing di un’auto aziendale nuova al netto dei risparmi fiscali? Se ti dicessimo che con la nostra Formula, per entrambi i servizi e per la consulenza per aumentare le possibilità di risparmio, mal che vada risparmi il 96% del costo auto, tu onestamente cosa ci risponderesti? Siamo così sicuri dei risultati che ti porteremo che siamo disposti a regalarti un’auto di pari valore al nostro contratto.

Ti spiego come funziona la Formula. Formula 200xCento.com è un contratto di servizi promozionali che ti dà in cambio l’Auto Aziendale Gratis. Investi in un contratto pubblicitario deducibile fino al 175% e noi ti regaliamo un’auto di pari valore. Nella percentuale risparmiata sono comprese anche le nostre commissioni. Fai due domande precise al tuo consulente fiscale! Chiedi al tuo commercialista quanto ti costa un’auto aziendale al netto dei risparmi fiscali. Chiedigli anche quanto ti costa una campagna promozionale di pari valore al netto dei risparmi fiscali, magari con credito d’imposta annesso. Ecco assolta la Formula vincente:

+ fatturato e – costi (fiscali) = auto gratis subito! Due prodotti al costo di…? ZERO!

Ma non finisce qui. Voglio sottolineare che ci sono altri due vantaggi economici di cui potresti usufruire: in molte altre situazioni si tratta delle soluzioni del consulente fiscale o dell’escapologo di turno, e invece con la nostra Formula sono… in più!

Formula 200xCento = + Fatturato – Costi = Auto gratis Subito Ma… attenzione! I posti sono veramente limitati. Possiamo accettare solo 210 adesioni l’anno.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

11


dall’ufficio tecnico

omologazioni e progettazione unici esemplari dei veicoli (art.75 C.d.S.)

Pierre Varignon

L’ispettore di un centro privato di controllo per veicoli (ex responsabile tecnico) ha senz’altro sentito il cognome di questo matematico e presbitero francese, vissuto a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo. Nel suo percorso formativo, infatti, certamente si è presentata qualche occasione in cui

l’ispettore ha fatto ricorso al seguente: Teorema di Varignon: In un sistema di forze complanari, la somma algebrica dei momenti delle singole forze, rispetto a un generico punto del piano, eguaglia il momento della risultante rispetto allo stesso punto.

Partiamo subito da un esempio. Immaginiamo di avere quattro forze complanari variamente orientate:

N. 202 - 2021 - isomotori.it

12


Con il poligono delle forze (a destra) valutiamo la risultante e, successivamente, tramite il poligono funicolare (tracciato a sinistra), la collochiamo sul piano:

Fatto questo, scegliamo un punto del piano e individuiamo la distanza di ogni forza rispetto a esso:

Questo ci permette di determinare un’importante grandezza vettoriale per ciascuna forza presente: il momento, cioè il prodotto del modulo della forza per il valore della distanza dal punto scelto. N. 202 - 2021 - isomotori.it

13


Ecco, allora, come viene formulato il Teorema di Varignon nel caso in esame:

Qui abbiamo preso in considerazione un sistema di forze, ma il Teorema di Varignon può essere esteso anche alle masse, come sottolinea Odone Belluzzi nella sua intramontabile opera “Scienza delle costruzioni” (1):

“ “

Il momento statico di un sistema di masse rispetto a una retta non cambia se si concentra la massa totale nel baricentro.

A differenza di Isaac Newton (ne abbiamo parlato nel numero 199 di IM), di Pierre Varignon si racconta molto poco, di solito, e non ci stupiremmo se coloro che applicano con disinvoltura questo suo teorema non sapessero dirci se egli sia vissuto al tempo di Marco Polo o di Georg Friedrich Händel. Sandro Caparrini osserva, nel suo articolo “La storia della Méchanique analitique” (2): Nei decenni successivi alla pubblicazione dei Principia, il problema titanico della creazione di una meccanica dei sistemi in forma analitica fu affrontato da tre generazioni di fisici matematici di prim’ordine. La prima generazione era formata da contemporanei di Newton. Tra il 1690 e il 1710, Pierre Varignon e Johann Bernoulli tradussero in notazione leibniziana parecchi risultati dei Principia.

Stiamo parlando, quindi, di uno scienziato di grande spessore, tra i primi sostenitori del calcolo infinitesimale. Varignon studiò teologia e filosofia al collegio gesuita della città natale e venne ordinato sacerdote. Lungo questo suo percorso ecclesiastico, pare che a un certo punto si sia imbattuto, quasi per caso, negli Elementi di Euclide e da quel momento in poi si volse allo studio della matematica. Nella seconda metà della sua vita, egli si dedicò anche all’insegnamento. Le lezioni tenute al collegio Mazarin di Parigi furono pubblicate postume in francese con il titolo “Elemens de Mathematique” (1731). Si tratta di un’opera elementare di algebra e geometria, che contiene un altro suo noto teorema, secondo il quale i punti centrali dei lati di un qualsiasi quadrilatero costituiscono i vertici di un parallelogrammo.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

14


Qui sotto ne mostriamo una rappresentazione, dove ogni vertice del parallelogrammo inscritto riposa sul punto medio del corrispondente lato del quadrilatero.

Vi abbiamo parlato di Pierre Varignon perché pensiamo sia importante tener presente che, dietro agli strumenti di lavoro che utilizziamo ogni giorno, magari con scioltezza, ci sono sempre delle persone e ciò che oggi ci appare usuale, ordinario o addirittura scontato ha richiesto impegno, studio, determinazione, precisione.

Offriamo la nostra conclusione a questi versi di John Keats (3): Tis ignorance that makes a barren waste Of all beyond itself. (È l’ignoranza che fa un deserto nudo di tutto ciò che la supera.) BRUNO BERSELLI Ufficio tecnico A.R.E. srl

Note: (1)

Pagina 79, ved. Bibliografia.

(2)

Pagina 47, ved. Bibliografia.

(3)

Sonetto “To the Nile”, pagina 55, ved. Bibliografia.

Bibliografia: La storia della Méchanique analitique , Sandro Caparrini, in Lettera Matematica Pristem 88-89 (marzo 2014) Storia delle Matematiche, Gino Loria, Editore Ulrico Hoepli Milano (1982) Storia della matematica, Carl B. Boyer, Arnoldo Mondadori Editore (II edizione, 1982) Calcolo Meccanico, Giuseppe Tacchella, in Enciclopedia delle Matematiche Elementari, Vol. I, Parte I, Editore Ulrico Hoepli Milano (1979) Scienza delle Costruzioni, Volume I, Odone Belluzzi, Zanichelli Bologna (1984) Poesie, John Keats, UTET (1958)

N. 202 - 2021 - isomotori.it

15


N. 202 - 2021 - isomotori.it

16


STUDIO LEGALE

AVV. GIUSEPPE LAGANÀ CONTRADA PUNTA RAZZI km 1,22 S.P. 60 | 90700 | RAGUSA

N. 202 - 2021 - isomotori.it

17


revisioni

(art.80 C.d.S.)

adeguamento della tariffa ministeriale

L’incremento di 9,95 euro rappresenta una boccata di ossigeno per i centri di revisioni privati, una categoria che da anni registra una crescita rilevante dei costi di gestione in termini di nuove tecnologie impiegate e formazione.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

18


revisioni

(art.80 C.d.S.)

2007-2021: la tragicomica della tariffa si ripete a rovescio

Ricordo che la notizia dell’aumento della tariffa imposta per i compensi del servizio della revisione è stato, anche nel 2007, un nostro scoop editoriale.

Durante l’inizio dell’estate del 2007 i tanti tentativi delle associazioni di categoria di ottenere l’aumento della tariffa sembravano, come in questa più recente occasione, andare a vuoto (giova ricordare che in quel periodo l’inflazione galoppava molto di più di ora, basta verificare gli aggiornamenti ISTAT confrontando i due periodi).

Anche allora si è verificato un percorso molto simile, ma contrario.

La speranza di tutti allora, in base alla rivalutazione Istat, era un incremento di 10 euro.

Intanto il tempo di attesa dell’aumento è ancora una volta esageratamente lungo e sofferto. Precedentemente, la tariffa era stata fissata nel 1998 ed ancora era in lire = 50 mila lire a revisione.

Alla nostra redazione arrivò una comunicazione dal Ministero dei Trasporti, a seguito di un nostro quesito, intorno al 7 agosto 2007, che informava che il decreto interministeriale per l’aumento della tariffa era stato firmato dal Ministro dei Trasporti ed era in attesa della

Oggi corrisponderebbero a 25,82 euro. N. 202 - 2021 - isomotori.it

19


54,95€

45€

la nuova tariffa dal 30 gennaio 2021, se verrà emanato il decreto interministeriale

la vecchia tariffa entrata in vigore il 21 ottobre 2007

sta verificando una strana coincidenza.

controfirma del Ministro dell’Economia, il quale era già in ferie.

Come riportato in un altro articolo di questo numero, il Ministro De Micheli doveva già emanare un’altra direttiva per quanto riguarda la privatizzazione dei collaudi per l’aggiornamento della carta di circolazione (articolo 78 del codice della strada).

L’importo fissato era di 45 euro (ben 10 euro in più di quanto auspicato). Anche noi stavamo andando in ferie e riportammo all’ultimo momento la nota su uno dei nostri siti. Al nostro ritorno fummo investiti da un vero e proprio tornado.

Peccato che da oltre 3 mesi siano scaduti i 90 giorni entro i quali il DL del 16 luglio 2021 poi convertito in legge l’11 settembre prescriveva di emanare tale norma.

Nessuno sapeva nulla di questo aumento, nemmeno i dirigenti degli uffici provinciali della Motorizzazione e fummo tacciati di “PACCOTTARI”.

Le premesse quindi non fanno dormire molto tranquilli quei centri che stanno aspettando la possibilità di ritoccare il loro emolumento per la prestazione da offrire.

Questo tiro a segno durò per più di un mese quando il 7 ottobre 2007 viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale che conferma quanto noi avevamo divulgato in anticipo.

Se tutto andasse come dovrebbe, dal 30 gennaio 2021 una revisione presso un centro privato costerebbe, compresa IVA e bollettino MCTC, circa 79 euro, mentre in Motorizzazione si pagherebbe un bollettino di 54,95 euro.

La nuova tariffa entrò in vigore il 21 ottobre 2007. Sono trascorsi oltre 13 anni da quella data e si sta verificando un caso simile, ma contrario.

Quello che non è stato deciso nella legge di bilancio e, ad avviso dello scrivente, ciò è molto più grave di qualsiasi ritardo di emanazione.

La nuova tariffa è fissata. Tutti gli addetti ai lavori sanno che i 45 euro saranno portati a 54,95 euro perché così è scritto nella legge di bilancio 2021. Ciò che lascia perplessi è che i Ministri dei Trasporti e della finanza devono emanare il decreto interministeriale entro 30 giorni dal 1 gennaio 2021 data di entrata in vigore della disposizione. Tutto l’ambiente è in subbuglio perché si

Ciò che ora è inaccettabile è che la norma non vincola per l’ennesima volta l’aumento della tariffa agli indici Istat annuali. In questo modo ogni 1 gennaio di ogni anno si conoscerebbe subito a quanto ammonta il costo della revisione per tutto quell’anno con buona pace e serenità d’animo di tutti. GIULIANO LATUGA

N. 202 - 2021 - isomotori.it

20


N. 202 - 2021 - isomotori.it

21


l’esperto risponde

Manutenzione e riparazione auto

La manutenzione delle spazzole tergicristalli

Cruciali: per la visibilità e la sicurezza

Sapere come fare una buona manutenzione del proprio mezzo, cosa che inoltre fa risparmiare denaro, garantisce la tua sicurezza personale al 100%.

Oltre a garantire la tua sicurezza, il controllo dei tergicristalli è un controllo obbligatorio durante la fase di revisione.

Il tergicristallo è composto da 3 parti: braccio, lama e telaio. Generalmente queste ultime due vengono definite con il termine di “spazzola” e la loro azione sul parabrezza e il lunotto posteriore ci consente di guidare con la massima visibilità anche in condizioni metereologiche avverse, come pioggia, neve o grandine.

Cambiare tergicristalli è fondamentale per permetterti di guidare sempre con la massima visibilità e in completa sicurezza. Purtroppo la maggior parte degli automobilisti tende ad ignorarlo, sottovalutando l’importanza di tenerli in perfetta forma; è importante sapere ogni quanto tempo è necessario cambiarli, e conoscere qualche trucco per farli durare più a lungo.

Per questo, non cambiare tergicristalli ormai usurati è estremamente rischioso: durante una pioggia improvvisa e nonostante l’azione delle spazzole potremmo avere una visibilità troppo ridotta, aumentando la possibilità di non vedere ostacoli o di non poter interpretare correttamente le distanze, mettendo a rischio la sicurezza di chi guida e dei passeggeri.

Cambiare tergicristalli: ecco come, quando e perché!

N. 202 - 2021 - isomotori.it

22


Quando bisogna cambiare i tergicristalli

Come farli durare più a lungo

La risposta a questa domanda non è semplice. La velocità di usura di un tergicristallo dipende da molteplici fattori: il tipo di spazzole, il modello di macchina, la conformazione del parabrezza e la frequenza di utilizzo.

pulire regolarmente i profili di gomma: con uno straccio o un pezzo d’ovatta imbevuto di un detergente sgrassante, pulire la lama di gomma da entrambi i lati;

usare liquido detergente apposito per i vetri: il liquido detergente

Mediamente i tergicristalli vanno cambiati almeno una volta l’anno.

pensato apposta per il lavaggio dei vetri automatico facilita lo scorrimento dei tergicristalli minimizzando l’attrito che naturalmente si viene a creare col parabrezza;

Ci sono però diversi segnali che ci permettono di capire con più precisione quando le spazzole hanno ormai raggiunto il massimo livello di usura:

larghe superfici non pulite: la lama non aderisce più al vetro del parabrezza. In questo caso consigliamo l’immediata sostituzione;

non azionarli mai in presenza di ghiaccio: munitevi di una spatola antighiaccio o di un liquido scioglighiaccio.

piccole zone non pulite: la gomma della spazzola si è deformata in alcuni punti e in maniera irreversibile. Anche in questo caso consigliamo di sostituirla;

striature strette: se quando le

azioniamo, sul parabrezza vengono lasciate delle striature piccole e strette occorre provare a pulirle con un panno morbido. Se il problema persiste andranno sostituite.

Per il montaggio affidatevi a professionisti Un buon tergicristallo è frutto di un attento studio dell’aerodinamica, della conformazione del parabrezza e della scelta di ottimi materiali in grado di resistere all’usura delle intemperie.

prima di sostituirle, controllare che il parabrezza non sia eccessivamente sporco oppure che le spazzole non siano state montate correttamente.

Purtroppo, spesso, per poter risparmiare sui tergicristalli gli automobilisti preferiscono il “fai da te”, acquistando prodotti distribuiti in GDO piuttosto che affidarsi alla professionalità di un meccanico.

Tenete presente che usare poco i tergicristalli potrebbe non essere una condizione sufficiente per allungarne la vita: infatti anche l’esposizione al calore e ai raggi solari ne causano l’usura.

Ricordiamo che non tutti i tergicristalli sono uguali e che solo affidandosi ad un autoriparatore professionista si avrà la certezza di installare spazzole di qualità e che durano più a lungo.

la spazzola salta ed è rumorosa:

A CURA DELLA REDAZIONE N. 202 - 2021 - isomotori.it

23


OBIETTIVO ZERO VITTIME Sicurezza stradale per una migliore qualita’ di vita

N. 202 - 2021 - isomotori.it

24


IMPIANTI

FOTOVOLTAICI

EFFICIENZA ENERGETICA

SOLUZIONI

ENERGIA RINNOVABILE

TECNOLOGICHE INTEGRATE

BIOMASSE

MINIDROELETTRICO

GEOTERMIA A BASSA ENTROPIA

MINIEOLICO

MICROEOLICO

SOLARE FOTOVOLTAICO TERMICO E TERMODINAMICO N. 202 - 2021 - isomotori.it HELIOSTECH by TECNOSISTEMI srl - Via25Fabio Glisenti 50 - 25078 - Vestone - BS


PROIETTILI VAGANTI La velocità tra mito e strage

S

econdo i dati Istat (2020), le tre maggiori cause di incidentalità sono la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. In questo ultimo caso, tuttavia, la velocità determina anche la gravità dell’incidente e, quando non ne è la causa principale, costituisce una concausa dello stesso. Infatti, anche laddove la causa primaria riportata sia diversa (ad esempio, la distrazione), le conseguenze degli incidenti sono tanto più gravi quanto maggiore è la velocità.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

26


Purtroppo, alla velocità è sempre stata fornita un’accezione positiva: evoluzionisticamente parlando, essere veloci per poter sfuggire ad un pericolo o ad un predatore ha sicuramente i suoi vantaggi. Tuttavia, nel contesto stradale, quindi parlando di velocità dei veicoli e non di quella degli esseri umani, dobbiamo necessariamente rivedere questo concetto.

in particolare, il conducente deve regolare la velocità nei tratti di strada a visibilità limitata, nelle curve, in prossimità delle intersezioni e delle scuole o di altri luoghi frequentati da fanciulli indicati dagli appositi segnali, nelle forti discese, nei passaggi stretti o ingombrati, nelle ore notturne, nei casi di insufficiente visibilità per condizioni atmosferiche o per altre cause, nell’attraversamento degli abitati o comunque nei tratti di strada fiancheggiati da edifici;

Gli articoli del Codice della Strada Le norme di comportamento relative alla velocità, ai limiti e alle sanzioni ad essa connessi sono espresse negli artt. 141 e 142 del Codice della Strada. In particolare, i primi 5 commi dell’art. 141 CdS esplicitano che:

il conducente deve, altresì, ridurre la velocità e, occorrendo, anche fermarsi quando riesce malagevole l’incrocio con altri veicoli, in prossimità degli attraversamenti pedonali e, in ogni caso, quando i pedoni che si trovino sul percorso tardino a scansarsi o diano segni di incertezza e quando, al suo avvicinarsi, gli animali che si trovino sulla strada diano segni di spavento;

è obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione;

il conducente non deve gareggiare in velocità. Il primo comma inizia molto chiaramente: “è obbligo”: il conducente deve fare tutto il possibile per non recare danno a persone e/o cose. E’ importante poi sottolineare che, nonostante i limiti massimi imposti (ad esempio, 50 km/h sulle strade urbane), il conducente deve ridurre la velocità nei casi in cui siano presenti determinate caratteristiche metereologiche, di visibilità, di vicinanza alle scuole, eccetera. Il limite massimo di velocità viene

il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile; N. 202 - 2021 - isomotori.it

27


soprattutto senza l’utilizzo delle cinture di sicurezza.

quindi inteso nelle condizioni ottimali e solo in specifici tratti di strada.

Ricordiamo poi che alla frenata in caso di avvistamento di un pericolo, non segue un arresto immediato; sommando i tempi di reazione (ossia i tempi per accorgersi del pericolo e decidere di frenare) ai tempi di frenata (il tempo che occorre al mezzo per arrestarsi), avremo lo spazio totale di arresto. In condizioni ottimali, un veicolo che procede a 30 km/h necessiterà di 14 metri per fermarsi, a 50 km/h lo spazio di frenata aumenta a 42 metri e a 70 km/h occorreranno 86 metri; queste distanze aumentano ulteriormente in presenza di condizioni metereologiche avverse o a malandate condizioni del veicolo, come l’usura dei freni (World Resources Institute, 2015). Velocità elevate non sono quindi compatibili con l’evitamento di un qualsiasi ostacolo, un pedone che attraversa (che potremmo non vedere) o un altro veicolo che frena improvvisamente.

Velocità e conseguenze L’occhio umano non è fatto per le grandi velocità: per avere una visuale a 180° di fronte a noi dovremmo procedere, con il nostro veicolo, a 30 km/h. A velocità superiori avviene una riduzione della visione periferica, come mostrato nella figura sottostante.

Dalla pagina Facebook “Sicurinstrada. Sicurezza stradale e Mobilità Urbana Sostenibile”

Quindi, per quanto riguarda la visibilità, una velocità di 50 km/h risulta essere problematica. Inoltre, un pedone che viene investito da un veicolo a questa velocità ha solamente il 15% di sopravvivere (World Resources Institute, 2015): un urto con una macchina che procede a 50 km/h equivale ad una caduta da 12 metri di altezza, mentre un impatto a 30 km/h corrisponde ad una caduta di 3,6 metri (come dal primo piano di un palazzo), quindi il danno sarebbe molto meno grave. Ma anche lo scontro tra due veicoli a velocità sostenuta è estremamente dannoso per gli occupanti, N. 202 - 2021 - isomotori.it

28

La velocità non solo peggiora la gravità dell’incidente, ma aumenta anche il rischio di incidentalità. Infatti, un piccolo aumento della velocità si traduce in un grande aumento del rischio: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per ogni km/h in più di velocità, le possibilità di causare un incidente aumentano del 3%. Inoltre, uno studio del Transport Research Laboratory ha rivelato che ogni miglio orario (1,6 km/h) in meno riduce la mortalità stradale del 6%. Se si abbassasse di 1 km/h la velocità media sulle strade europee, si salverebbero 2100 vite. Anche sulle autostrade europee la situazione è fuori controllo: le velocità sono superiori ai limiti in una percentuale che varia tra il 23% e il 59% dei casi. In


media, l’8% di tutte le morti sulle strade dell’UE si verifica proprio sulle autostrade (ETSC, 2019). La categoria dei motociclisti possiede il maggior numero di feriti e di morti per distanza percorsa: in relazione al numero di chilometri effettuati, un motociclista ha, a seconda del Paese, da 9 a 30 volte più probabilità di morire in una collisione stradale rispetto ad un automobilista. Il rischio che un motociclista rimanga gravemente ferito è ancora più alto (OECD-ITF, 2015). Nonostante questo, neanche questo gruppo di utenti della strada rispetta i limiti di velocità (ETSC, 2019).

“Certo che vado veloce, sono in ritardo!” Quante volte siamo stati e saremo in ritardo agli appuntamenti? Probabilmente molte. Tuttavia, la soluzione per arrivare prima o in orario non è premere sull’acceleratore. Infatti, l’aumento dei tempi di percorrenza se si va piano non è così significativo: per percorrere 500 metri all’interno di una zona 30 si impiegano solo 5.10 secondi di più rispetto allo stesso percorso con il limite di 50 km/h. Per perdere un minuto di tempo, occorre percorrere almeno 6 km. Inoltre, in città, la velocità media è di 15 km/h e 8 km/h nelle ore di punta (Confcommercio, 2012). In città o nei centri abitati, andare veloci ha anche poco senso, vista la grandissima quantità di semafori, attraversamenti pedonali, scuole, la cui presenza ci obbliga a rallentare o ad arrestarci. Ci sarà capitato innumerevoli volte di essere sorpassati in maniera brusca e a velocità elevate da qualcuno, e di ritrovarlo fermo insieme a noi al semaforo rosso, pochi metri dopo.

al., 1968) hanno evidenziato la tendenza umana ad imitare gli altri, in particolar modo se sono ritenuti simili a sé per quanto riguarda la condivisione di valori, il contesto o la somiglianza fisica; l’imitazione si traduce nella messa in atto di determinati comportamenti piuttosto che altri. Questa predisposizione trova attuazione anche nel contesto stradale. In particolare, per quanto riguarda l’eccesso di velocità, sono noti diversi fatti di cronaca di persone che si sono messe al volante dopo aver visto al cinema “Fast and furious”, una nota saga che fa della velocità, delle corse illegali e delle gare automobilistiche le protagoniste della storia, con l’intenzione dichiarata di imitare i personaggi del film. Uno studio (Anupam et al., 2018) ha approfondito questo fenomeno, riscontrando un forte incremento della velocità media di conducenti che sono stati sanzionati durante i fine settimana successivi all’uscita di “Fast and Furious” nelle sale cinematografiche: confrontando i tre fine settimana precedenti all’uscita di ogni episodio della saga con i tre fine settimana successivi, infatti, si è scoperto che la velocità è aumentata di quasi il 20%. Questi eccessi di velocità si sono concentrati in strade limitrofe ai cinema, e ciò evidenzia il forte potere emulativo indotto dal film.

Tendenza all’imitazione

Potrebbe accadere che questa spinta all’emulazione possa verificarsi anche in seguito alla visione di sport ad alta velocità come la Formula 1 o la MotoGP. Consapevoli di questo fenomeno, possiamo assistere a tutto lo sport e vedere qualsiasi film che desideriamo, senza metterci in auto o salire sulla moto in preda alle emozioni. Purtroppo, troppo spesso trasformiamo le nostre strade in piste da corsa, anche senza aver assistito a spettacoli di alcun genere.

Diversi studi (ad esempio, Hornstein et

Anche molte campagne pubblicitarie di

N. 202 - 2021 - isomotori.it

29


note case automobilistiche fanno leva sull’aspetto emotivo ed invitano alla velocità, sia attraverso gli slogan sia mostrando comportamenti altamente rischiosi nelle pubblicità che vengono trasmesse in tv, esaltando ulteriormente il “mito della velocità”.

L’Intelligence Speed Assistance (ISA) Il Sistema di Assistenza Intelligente alla Velocità è un limitatore di velocità installabile sui veicoli che utilizza una videocamera in grado di riconoscere i segnali stradali di velocità massima e/o i dati forniti dal geolocalizzatore (GPS), per avvisare i conducenti del limite corrente e limitare automaticamente la velocità del veicolo una volta che lo si è superato. I sistemi ISA non azionano automaticamente i freni, ma limitano la potenza del motore impedendo al veicolo di accelerare ulteriormente. L’ISA è già disponibile su diversi modelli di automobili in vendita nell’Unione Europea; per raggiungere l’obiettivo del dimezzamento del numero di morti e feriti gravi sulle strade entro il 2030, il Parlamento Europeo si è impegnato a rendere ISA obbligatorio, a partire dal 2022, su tutte le automobili, i furgoni, gli autobus e i mezzi pesanti. Si stima che questo sistema potrebbe ridurre gli incidenti del 30% e le morti del 20%. Oltre a migliorare la sicurezza stradale, ridurre le emissioni e risparmiare carburante, il sistema può aiutare i conducenti ad evitare le multe per eccesso di velocità (ETSC, 2019). La tecnologia potrebbe essere molto d’aiuto in questo caso poiché, purtroppo, non abbiamo la volontà di autoregolare la velocità del nostro mezzo. Assumere velocità moderate non è sinonimo di incapacità alla guida, piuttosto è segno di grande rispetto nei confronti di noi stessi e degli altri. Siamo tutti utenti della strada: quando non siamo a bordo del veicolo, siamo pedoni, e lo sono i nostri genitori, amici, parenti. Per questo N. 202 - 2021 - isomotori.it

30

dobbiamo essere prudenti nei confronti degli altri e pretendere che ci venga riservato lo stesso trattamento. La strada non è il luogo dove far valere prepotenze, rabbia o frustrazione, e soprattutto non possiamo permetterci di trascurare le conseguenze di alcuni nostri comportamenti inadeguati. La nostra vita è spesso frenetica, caratterizzata da un impegno dopo l’altro, ma non possiamo compensare con la velocità del veicolo che manovriamo: essa non è compatibile con la complessità del contesto stradale ed è uno dei principali pericoli da cui tenersi alla larga.la presenza di ciclisti e pedoni nelle immediate vicinanze del mezzo. I dispositivi obbligatori di sicurezza possono ridurre drasticamente il numero di incidenti stradali, poiché si stima che circa il 95% di essi dipenda da errori di tipo umano. Le norme dovranno essere approvate dal Consiglio dei ministri UE prima di entrare in vigore.

BIBLIOGRAFIA Anupam, B.,J., Aakash, J. & Tanner, R.H. (2018). Do ‘Fast and Furious’ Movies Cause a Rise in Speeding? The New York Times, NY. Confcommercio (2012). Verso un Libro Bianco sui trasporti in Italia. European Transport Safety Council (2019). Reducing speed in Europe. Pin Flash Report 36. Brussels. ISTAT 2020. Incidenti stradali. Anno 2019. Disponibile su: https://www. istat.it/it/files//2020/07/REPORT_ INCIDENTISTRADALI_2019.pdf OECD-ITF (2015), Improving safety for motorcycle, scooter and moped riders, https:// goo.gl/7Hsrcd Transport Research Laboratory (2000). The effects of drivers’ speed on the frequency of road accidents by Taylor. M.C., Lynam D.A. & Baruya, A. World Resources Institute (2015), Cities Safer by Design.

MARTINA VERRILLI


N. 202 - 2021 - isomotori.it

31


SPORTELLO DELL’AUTO APERTO: OLTRE ALLA MULTA, SI POTREBBE CONFIGURARE IPOTESI DI REATO Aprire con noncuranza lo sportello dell’auto non solo è una negligenza frequente, ma soprattutto molto pericolosa. Per distrazione o per fretta, spesso aprire la portiera del veicolo all’improvviso senza guardare si traduce nel porre un altro utente della strada dinnanzi ad un muro. L’impatto, purtroppo, è quasi sempre assicurato.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

32


S

e il sinistro avviene con un’altra auto di solito i danni si limitano ai veicoli. Se, però, il malcapitato è un motociclista, le conseguenze possono essere gravi. Il Codice della Strada categorizza la pessima abitudine di aprire lo sportello o di mantenerlo aperto come un grave inadempimento del guidatore, e quindi è sanzionabile. Nel caso in cui si arrechi danno ad altri subentra anche la possibilità di reato. Infatti, il Codice della Strada all’art.157, comma 7, dice a chiare lettere: “È fatto divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di discendere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicurato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada“. Diversamente, si legge al comma 8: “chiunque viola le disposizioni di cui al presente articolo (art. 157 ndr) è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da Euro 42 a Euro 173“. In caso di danni a terzi, come previsto dal Codice Civile, il danneggiato potrà agire intentando causa in forza dell’art. 2054 “Circolazione di veicoli” il quale detta la ripartizione delle responsabilità in caso di sinistri. La strada giudiziale è quella, dunque, di richiedere un risarcimento del danno. E se l’incauto gesto è colpa del terzo trasportato? Per la Cassazione a nulla rileva che l’autore materiale sia il proprietario del veicolo, il conducente, l’assicurato o il terzo. La conclusione degli Ermellini è che si tratta di una responsabilità in solido. Nel caso in cui la controversia abbia natura penale, si ricorda che “La responsabilità penale è personale”, un principio costituzionale esplicitato all’art.27 della Costituzione. Pertanto, qualora si arrechi un danno alla persona, imputato si ritrova l’autore del gesto, a prescindere dal suo “ruolo giuridico”, in forza della Legge n. 41/2016, che prevede che il soggetto che provochi con colpa, lesioni gravi o gravissime ovvero la morte di terzo, violando le norme previste dal Codice della Strada, risponderà, in base alle conseguenze del suo comportamento, rispettivamente delle ipotesi di lesioni personali colpose stradali (590-bis c.p.) oppure di omicidio colposo stradale (art. 589-bis c.p.). Ovviamente, non si parla di responsabilità oggettiva. Il danneggiante, infatti, è nella facoltà di produrre prova contraria e dimostrare la sua totale estraneità ai fatti. Si pensi ad un sorpasso a destra di una moto, effettuato su un marciapiede: il terzo trasportato che ha aperto lo sportello da cui è derivato l’incidente non può naturalmente essere accusato di nulla.

A CURA DELLA REDAZIONE

N. 202 - 2021 - isomotori.it

33


ASSISTENZA E CONSULENZA PER LE ARTI GRAFICHE Nuova Tesea opera da anni nel settore delle Arti Grafiche, avvalendosi dell’esperienza dei tecnici che la compongono, con un know-how costruito attraverso le numerose installazioni e gli interventi su periferiche e software dedicati al colore, vero punto di forza della società, forniamo assistenza a 360 gradi a tutte quelle aziende al cui interno vengono realizzati prodotti con l’utilizzo di hardware e software dedicati.

MARCHI DISTRIBUITI:

SERVIZI: - Software per la gestione del colore- Profilatura stampanti e macchine da stampa. - Conversione in automatico dei file Color Server. - Profilatura monitor. - Creazione di hotfolder per processi automatizzati. - Installazione di Server.

Via Mazzini 33 – 20092 Sesto San Giovanni (Mi) N. 202 - 2021 - isomotori.it

Tel. +39 02 36526409 Tel. +39 02 91988136/7 34 Tel. +39 02 26260375

info@nuovatesea.it amministrazione@nuovatesea.it www.nuovatesea.it


ICARO 5.0 NUOVE TECNOLOGIE AUTOMOTIVE Novità per migliorare la guida delle automobili

N. 202 - 2021 - isomotori.it

35


UNA NUOVA IDEA DI AUTOSTRADA: MENO ASFALTO PIÙ TECNOLOGIA Al tempo degli antichi romani le strade erano opere di alta tecnologia ingegneristica. Richiedevano anche un’organizzazione eccezionale per la pianificazione, la progettazione, la realizzazione e per la manutenzione. N. 202 - 2021 - isomotori.it

36


N

el medioevo e in seguito si è continuato a costruirle senza tuttavia arrivare mai a realizzare un sistema così avanzato di trasporto e comunicazione. Un’altra grande operazione di costruzione di strade fu il sistema delle autostrade federali negli Stati Uniti negli anni Cinquanta: esattamente si chiama “Dwight D. Eisenhower National System of Interstate and Defense Highways” e ha compiti strategici per lo sviluppo, ma anche militari. Da quella grande operazione sono derivati i modelli di autostrada e mobilità adottati in tutto il mondo. Lo citiamo per dire che le nostre autostrade a cui siamo abituati costituiscono un modello efficace, ma che potrebbe essere anche stato diverso. Insomma, non un destino, ma solo una della possibilità per favorire le comunicazioni e la mobilità. Oggi, si continuano a costruire e allargare le autostrade vomitando ovunque brutte N. 202 - 2021 - isomotori.it

colate di cemento che non risolvono mai i problemi e sono prive di qualsiasi opera di mitigazione dell’impatto e di considerazione estetica. Ma soprattutto, la tecnologia e l’organizzazione delle strade – o meglio della viabilità – non solo non hanno fatto progressi, ma sono rimaste ancorate a schemi immutati. Per giunta le strade vengono continuamente rattoppate, aggiustate, rettificate facendo perdere loro qualsiasi unità stilistica. Gli ingegneri e le grandi imprese che le realizzano risparmiano su tutto e sono assolutamente immemori degli aspetti paesaggistici. Con qualche eccezione che in Italia è ancora più eccezionale che altrove. Ma la viabilità – che non sono le sole strade – è destinata a cambiare radicalmente negli anni futuri e potrebbe costituire uno di quei nuovi settori in cui i progressi si faranno più profondi e rapidi. Peraltro, si sono già compiuti i primi passi. Da sempre gli ambientalisti 37


parte della congestione o per lo meno prevederla e determinare le velocità a cui i veicoli saranno tenuti a procedere. Già oggi, con i semplici sistemi ADAS, si potrebbe procedere in autostrada a guida autonoma, lasciando ai vari automatismi la gestione dell’auto e ancor più dei camion.

hanno sostenuto l’opzione del trasporto di merci e passeggeri su rotaia piuttosto che su gomma in nome di una visione più collettivista della società. Le moderne tecnologie rimettono in discussione l’alternativa tra rotaia e trasporto su gomma di merci e persone, se si intende ridurre l’impatto ambientale. La cosa migliore sarebbe ridurre la mobilità in assoluto e quindi tenerci semplicemente le strutture che già abbiamo pensando a migliorarle e a una rigorosa manutenzione. Anche in questo caso però vale la pena pensare che il contenuto tecnico-scientifico delle nuove strade non sarà l’asfalto e il modo di deporlo, né quello politico ed economico saranno gli espropri necessari a realizzarle e le proteste degli ambientalisti per la deturpazione del paesaggio. Anzitutto, nell’arco di una decina d’anni i motori endotermici saranno sostituiti da quelli elettrici, cambiando completamente il pattern dell’inquinamento.

Può fare impressione, ma se si pensa che già oggi tutti i camion procedono alla stessa velocità nella stessa corsia, l’autista è giusto un elemento di controllo e il suo intervento avviene solo per poche manovre. Fuori delle autostrade si ritorna a guidare perché necessario, ma l’autostrada del futuro prossimo non apparirà diversa da un convoglio ferroviario di TIR con container a cui si aggiunge la flessibilità di potere cambiare strada secondo la necessità. Lo stesso vale per le auto. La cosa ci può fare impressione, ma ci si abituerà presto come ci si è abituati a molte altre cose. Quel che più conta è che un investimento in infrastrutture di viabilità sarà diverso da quello che ha dominato i mercati e l’industria per oltre un secolo e si sposterà dalle strutture materiali a quelle immateriali, organizzative, telematiche e informatiche. Una grande rivoluzione a cui le università e le imprese sarà bene che si preparino per tempo.

Certo, ci vorranno almeno venti o trent’anni perché spariscano i motori endotermici, ma la via è decisamente segnata. In secondo luogo, la viabilità e quindi anche le strade, sarà gestita da centri specializzati che con l’uso delle telecomunicazioni e dell’informatica saranno in grado di eliminare gran N. 202 - 2021 - isomotori.it

38

CORRADO POLI


N. 202 - 2021 - isomotori.it

39


STORIA E SPORT MOTORISTICO Viaggio attraverso i musei storici della motocicletta sparsi per il Paese

N. 202 - 2021 - isomotori.it

40


I 37 MUSEI DELLA MOTOCICLETTA

LA GUIDA COMPLETA

(SECONDA PARTE)

L’Italia non è solo terra di santi, poeti, e navigatori ma è anche terra di costruttori di motociclette che hanno fatto la storia di questo mezzo di trasporto nel Mondo. Per questa ragione in Italia vi sono diversi musei, piccoli e grandi, sparsi qua e là, tra le varie regioni, che custodiscono dei veri e propri tesori a due ruote, con l’intento di far conoscere al pubblico la storia e la graduale evoluzione di cui la moto è stata ed è ancora indiscussa protagonista. In questo scritto, vengono segnalate le 37 strutture più note, tra collezioni e musei di motociclette; ma in Italia ve ne sono altre meno note, più modeste, anch’esse meritevoli di attenzione da parte degli appassionati. N. 202 - 2021 - isomotori.it

41


20.

21.

22.

20. Collezione Parilla La collezione privata appartiene a Bruno Baccari appassionato delle motociclette Parilla. Il museo custodisce 50 motociclette tra cui il primo esemplare della Parilla 98. Raccoglie in esso la documentazione storica della produzione della casa con foto, giornali, riviste, insegne pubblicitarie, poster, ecc. La struttura può essere visitata su prenotazione. Sede: Via Provinciale Faentina, 21 - 47015 Modigliana - FC Contatti: 054-6941215

21. Collezione Guzzi Brunelli

Il museo custodisce piccole auto e moto degli anni ’40 e ’50, di produzione italiana e straniera, tutte restaurate con scrupolo. L’esposizione di tali cimeli della motorizzazione, ha trovato collocazione in un capannone; la struttura è convenzionata col Comune di Gatteo e periodicamente in essa si organizzano eventi e raduni per gli appassionati; è possibile accedervi da maggio a settembre, al costo simbolico di 2,00 euro a persona. Sede: Via Matteotti, 46 - 47043 Gatteo - FC Contatti: 0547-85362

Nella struttura che ospita la collezione, sono conservate ben 50 motociclette di casa Guzzi prodotte dal 1930 al 1970. Le moto sono restaurate alla perfezione e tutte iscritte all’ASI. Non mancano foto, oggetti d’epoca e la documentazione storica. L’ingresso è a prenotazione.

23. Collezione Vespa “Mauro Pascoli” La passione trentennale per la Vespa e la Piaggio ha condotto Mauro Pascoli a comporre, anno dopo anno, la sua collezione che trova spazio in una struttura disposta su due piani e 500 mq di superficie con 150 esemplari presenti tra Vespa, Ape, Moscone, ciclomotori Piaggio, ecc. Vi sono anche 1.500 immagini tra locandine, fotografie, poster, calendari Piaggio; circa 1.000 placche di partecipazione a raduni, 300 trofei e coppe di gare di regolarità e giri turistici. Uno spazio è

Sede: Via Roma, 32 - 47034 Forlimpopoli - FC Contatti: 0543-1908018

N. 202 - 2021 - isomotori.it

22. Museo Auto e Moto d’Epoca “Amarcord”

42


23.

24.

dedicato ai più piccoli con 300 modellini, e 30 modelli di mezzi e tricicli a pedali datati. A completare la collezione ci sono manifesti e cataloghi della Piaggio, libretti di uso e manutenzione, ricambi, ecc. La moglie Loretta ed il figlio Raffaele, appassionati anch’essi, danno il loro contributo nella gestione del museo. Si può accedere alla collezione dal lunedì e il venerdì. Sede: Via Faentina, 175/a – Fornace Zarattini - 48124 Ravenna Contatti: 0544-502078 www.collezionevespa.it

24. Scuderia Storica Ducati Bande Rosse La struttura museale conserva una interessante collezione di motocicli della Ducati restaurati alla perfezione dal dopoguerra ai nostri giorni. È stata inaugurata nel 2015 e conserva 13 motociclette che ripercorrono la storia del marchio di Borgo Panigale: compaiono anche il micromotore Cucciolo e la Panigale 1199 (detentrice del XXIII Compasso d’oro del 2014). Sede: Piazza Oderico da Pordenone, 10 / 00145 Roma Contatti: 338-2797771

N. 202 - 2021 - isomotori.it

25.

25. The Sidecar Museum (Sidecar Longhi e Frontalini) Il museo presenta tutta la storia dei sidecar, nei cento anni di evoluzione che questi motocicli hanno avuto. In esso dunque, sono rappresentate le epoche che hanno caratterizzato lo sviluppo del sidecar dalla nascita fino ai giorni nostri: preistoria, ventennio, pionieri, dopoguerra e futuro. Le moto sono distinte in 5 categorie: turismo, commerciale, competizione, militare e bonsai. Nella sezione militare è possibile ammirare i sidecar, italiani e stranieri, usati nel corso della prima e della seconda guerra mondiale (dei diorami accompagnano alcuno modelli in scala che sono inseriti nelle reali scene di guerra dell’epoca). La sezione dedicata al turismo mostra i modelli più famosi dalla fine del secolo scorso ai giorni nostri. Non mancano scooter e biciclette e motociclette utilizzate in alcuni film. L’ingresso è gratuito ed è possibile accedere alla collezione da aprile a settembre nei giorni di sabato pomeriggio e nei giorni festivi; nei giorni feriali bisogna effettuare la prenotazione. Sede: Via Valcarecce, 13 - 62011 Cingoli Macerata Contatti: 0733-602651 oppure 335-5276267 www.sidecar.it 43


N. 202 - 2021 - isomotori.it

44


26.

27.

26. Museo Meridionale della Lambretta La struttura, voluta e realizzata dal sacerdote Don Andrea Bruno (parroco in Soveria Simeri, CZ), conserva ben 70 Lambrette. In esso sono visibili le quindici versioni che l’azienda Innocenti ha prodotto dal 1947 al 1972. Si citano: la Lambretta B del 1948; la Lambretta 175 TV del 1957 (che monta un motore di otto cavalli di potenza, e raggiunge i 100 km/h) e la Lambretta 150 Special. Sede: S.S. 106 – Località Feudo De Seta 88050 Sellia Marina - Catanzaro Contatti: 340-7774248 oppure 329-6338230 www.museolambretta.it

28.

27. Museo Taruffi Il museo raccoglie 25 auto e 30 motociclette di grande valore storico. In esso sono esposte 500 tavole del progetto del Bisiluro (detto anche TARF dal nome del suo disegnatore l’Ing. Piero Taruffi). La struttura conserva anche radio d’epoca, dipinti e sculture donati da artisti famosi; è aperta al pubblico il mercoledì ed il sabato, gli altri giorni previo appuntamento. Il costo del biglietto è di 4,00 euro, il ridotto costa 2,00 euro. Sede: Via Fidanza, 55 - 01022 Bagnoregio Viterbo Contatti: 0761-780811 www.museotaruffi.it

28. Collezione Walter Nazzi Il museo custodisce oltre 200 motociclette che vanno dal 1914 al 1980; 20 automobili dal 1945 al 1970; 8 aerei, alcuni elicotteri, e 40 trattori agricoli. L’accesso alla collezione è a prenotazione. Sede: Via Tuscolana, 1713 - 00173 Roma Contatti: 06-7200012 oppure 324-8879105

N. 202 - 2021 - isomotori.it

45


29.

30.

32.

29. Museo Valtellinese della Moto d’Epoca

gratuito; è possibile accedere alla struttura le sere del mercoledì e del venerdì; il sabato e la domenica su prenotazione.

Il Museo ha trovato collocazione nei locali delle ex scuole elementari ed è permanente, con pregevoli pezzi d’epoca. Al suo interno sono conservati 50 motocicli e diversi motori. Le moto non appartengono ad un solo proprietario ma ai soci stessi del Museo. La struttura che attira molti appassionati, conserva del materiale iconografico (giornali, foto, poster, ecc.) relativo alla storia della motocicletta. La struttura può essere visitata dopo avere fissato un appuntamento.

Sede: Via Carlo Tassara, 11 - 25043 Breno Brescia Contatti: 0364-321055 www.nostalgiaclub.com

31. Collezione Battilani La collezione che appartiene a Benito Battilani custodisce numerose moto d’epoca, sia italiane che straniere, del periodo che va dagli inizi del ‘900 al 1945. Le moto sono restaurate una per una, alla perfezione, da lui stesso.

Sede: Località Mossini - 23100 Sondrio Contatti: 0342-533230 oppure 338-7755364 www.motostoricheinvaltellina.it

30. Museo di Auto e Moto d’Epoca “Nostalgia Club” Il Museo è collocato in un pastificio dismesso degli anni ’50. Al primo piano ci sono gli uffici, una sala per la esposizione delle automobili e la biblioteca; il secondo piano è dedicato alle motociclette, ed accoglie un bar e una sala destinata ai convegni.

La struttura conserva la prima moto di Loris Capirossi e una moto Mancini. È possibile visitare anche il Laboratorio di Battilani e il Magazzino ricambi. L’ingresso è gratuito e le visite sono possibili previo appuntamento. Sede: Via Poiano, 1/b - 40026 Imola - Bologna Contatti: 0542-640961

32. Collezione Bruno Nigelli

In esso sono esposte moto e auto d’epoca prodotte tra gli anni Trenta e Settanta. Sono presenti anche dei modellini in scala di auto inseriti in delle teche che ripropongono l’epoca in cui sono state realizzate. L’ingresso è N. 202 - 2021 - isomotori.it

Compaiono anche delle moto Harley Davidson e Frera; sono presenti alcuni esemplari di moto più unici che rari e moto di case meno famose.

Il museo di Bruno Nigelli custodisce un tesoro di oltre 300 motociclette, con esemplari d’epoca ed unici che vanno dal 1920 al 1970. 46


33.

34.

35.

La collezione funge da panoramica della storia della Bologna motociclistica, che con i suoi 84 costruttori rappresenta una realtà unica al Mondo.

viaggio fatto dai due motociclisti). La struttura può essere visitata solo in occasione di eventi e manifestazioni organizzati dalla Fondazione Cervellati che gestisce la struttura.

Tra le moto più famose compaiono: la Morini 250 cc bialbero con la quale il pilota Tarquinio Provini ottenne risultati eccezionali contro le giapponesi a 4 cilindri; la Ducati 750 cc di Walter Villa; la Ducati Marianna, ecc.

Sede: Via Croce di Prunaro, 21 - 40054 Budrio – Bologna Contatti: info@museodellavalledellidice.it www.museodellavalledellidice.it

La struttura raccoglie anche 250 motori motociclistici di produzione italiana e straniera; si accede ad essa per appuntamento.

34. Collezione Moto “Pasquale Mesto”

Sede: Via Giuseppe Venturi, 3 - 40050 Monte San Pietro - Bologna Contatti: 051-6766792

33. Museo della Valle dell’Idice Il museo è stato inaugurato nel 2001 ed occupa l’edificio delle scuole elementari costruito nel 1922. Al suo interno sono custoditi diversi e rari cimeli prodotti dalla fabbrica Ducati dalla sua origine al 1973, tra cui un condenser del 1936 e naturalmente le motociclette della casa bolognese. Nel museo è descritta anche la incredibile avventura di Tartarini e Monetti, che nel 1957 e 1958 effettuarono il giro del mondo in sella a 2 moto Ducati 175 (nel museo sono presenti le due moto ed il film originale del

N. 202 - 2021 - isomotori.it

no oltre 30 le moto Italjet conservate da Pasquale Mesto, prodotte nei 50 anni di vita della casa. Nel museo compaiono i cinquantini sportivi, le minimoto da cross, i pieghevoli, le sportive, le trial, le maxi moto, le funny bikes, le moto da competizione e quelle da record. In esso si trovano anche il siluro Record Cyclecar 250 del 1970 (con esso furono raggiunti dei record mondiali di velocità sulla pista di Monza) e modelli divenuti famosi come i Pack2, Tiffany, Kit-Kat, Skipper, Ranger, Coyote, Go’Go’, Scout, Scott Trial. Infine sono presenti alcuni prototipi o esercizi di stile fra i quali il Grifon 900 del 1999 motorizzato Triumph tricilindrico. Le visite sono a prenotazione. Sede: Via Minarini, 1/F - 40068 San Lazzaro di Savena - Bologna Contatti: 051-9910058

47


N. 202 - 2021 - isomotori.it

48


36.

37.

35. A.M.E.S. Auto e Moto d’Epoca Sassuolo

37. Museo Auto e Moto d’Epoca Umberto Panini

Il museo conserva auto e moto storiche disposte su una superficie di 800 mq; al piano terra sono presenti 35 auto che comprendono delle microvetture; al primo piano vi sono 90 moto che includono una pregevole collezione di Moto Guzzi. La struttura può essere visitata fissando un appuntamento.

Il Museo Panini espone una collezione di 40 auto, 60 motociclette e diverse biciclette, dei motori, dei veicoli militari ed ancora 20 trattori agricoli.

Sede: Via San Giacomo, 5 - 41049 Sassuolo Modena Contatti: 348-7810514 www.visitsassuolo.it/sassuolo/museo-a-me-s-auto-e-moto-depoca

36. Collezione Galleria Andrea Ascari “Moto Maserati” Non tutti sanno che negli anni ’50 e ’60 la Maserati ha prodotto anche delle motociclette.

La collezione è dedicata alle automobili della Maserati consentendo al visitatore di ripercorrere, attraverso le vetture in esso conservate, le tappe significative del marchio dal 1926 fino ad oggi. Alla collezione si può accedere gratuitamente tramite richiesta scritta nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, settembre e ottobre, dal lunedì al venerdì ed il sabato. Sede: Via Corletto Sud, 320 - Loc. Cittanova 41100 Modena Contatti: 059-5962181 oppure 059-510660 www.paninimotormuseum.it

Il sito internet della collezione Andrea Ascari descrive la storia della Maserati nella costruzione delle motociclette. Coloro che desiderano visitare la struttura possono contattare i gestori ai seguenti recapiti. Sede: Via dei Tipografi, 12 - 41122 Modena Contatti: 348-5150777 www.maseratimoto.com

FABIO BERGAMO N. 202 - 2021 - isomotori.it

49


PAGO LE TASSE E SONO FELICE (E DOVRESTI ESSERLO ANCHE TU!) Non preoccuparti, non sono impazzito e non sono neanche stato arruolato dall’Agenzia delle Entrate.

S

emplicemente mercoledì mentre tenevo la diretta del corso in Fad per ispettori dei centri di revisione ho scambiato qualche battuta con qualche titolare d’impresa e ho riflettuto su quanto gli imprenditori odino le tasse quando, invece, non sono questa brutta bestia che si crede. Detto da me potrebbe sembrare un’eresia, ma ti chiedo di sospendere il giudizio per qualche minuto e di seguirmi in un semplice ragionamento. Alla fine mi dirai se condividi il concetto: LE TASSE NON SONO IL TUO VERO PROBLEMA.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

50


Partiamo da un presupposto, fare business ha regole di gioco, e tra queste c’è a tutti gli effetti il dover pagare le tasse. Ora, possiamo discutere del fatto che le tasse in Italia siano eccessive e sicuramente è così, soprattutto se paragoniamo la nostra pressione fiscale a quella di altri Stati. Tuttavia, le tasse si pagano sugli utili, quello che tu paghi è una percentuale di quello che la tua impresa sta producendo. Il problema, quindi, non sono le tasse. Le tasse, anzi, sono il primo indicatore del fatto che la tua attività sta andando bene. Più tasse paghi più vuol dire che il tuo business funziona (esattamente il contrario di quello che probabilmente oggi pensi). Il problema vero semmai sono tutti quegli altri aspetti che rendono il tuo business NON SANO, che lo rendono INCAPACE di far fronte alle tasse. Per esempio, se non hai una corretta gestione dei flussi di cassa probabilmente sei costretto a pagare tasse su servizi che a te verranno saldati a 30, 60, 90, 120, 180 giorni o forse mai più. Se il tuo modello di business è sbagliato, se non sei ben posizionato nella mente del cliente, se hai prezzi troppo bassi, se attiri solo clienti con una bassa capacità di spesa, tutto questo ti porterà ad avere una scarsa liquidità e difficoltà a pagare le tasse. Se hai crediti che non riesci a riscuotere, se non riesci ad imporre le tue modalità di pagamento, se non hai delle procedure per gestire i pagamenti incagliati… in tutti questi casi avrai problemi a pagare le tasse. MA NON SONO LE TASSE IL PROBLEMA. È IL TUO BUSINESS IL PROBLEMA.

LE TASSE NON SONO IL TUO VERO PROBLEMA

Il mio consiglio allora qual è? Non puoi certo evitare di pagare le tasse. Allora concentrati nel risolvere i problemi del tuo business, quelli che ti mettono in difficoltà ogni volta che devi pagare le tasse o sostenere qualsiasi altro costo. Il modo per riuscire a diminuire quante tasse pagare è certamente nel nostro campo una opportunità importante. Ho detto poc’anzi che se il tuo business funziona e fatturi in modo adeguato e con i giusti ricarichi il problema non sono le tasse che potresti pagare, perché oggi siamo in grado di offrirti delle leve per pagare la percentuale di tasse che ritieni più giusto anche tu. Attenzione, questa opportunità, lo abbiamo già detto, è per chi ha degli utili che superano il 5° scaglione. Allora il tuo business funziona e puoi usare le nostre leve So già che stai pensando: “Un conto sarebbe pagare tasse con una percentuale sopportabile ed un conto e pagarle con queste percentuali che lo Stato ti impone”. Non solo, ci sono troppe penalizzazioni, dicono i nostri inserzionisti, in modo particolare i veicoli aziendali sono praticamente indeducibili e indetraibili; un costo puro su cui ci paghi anche le tasse 2 volte. Infatti Marco, uno degli imprenditori del corso, mi segnalava come per lui fosse frustante la situazione in cui si sta trovando in questo periodo. Un mese fa è stato dal suo commercialista e, nonostante tutto, il suo fatturato aveva avuto un incremento del 15% in quanto era riuscito di accaparrarsi due compagnie di noleggio quali nuovi clienti 2020. Mi ha presentato i conti fatti con il commercialista, per comodità di ragionamento li riduco all’essenziale. Nel 2019 a settembre il fatturato della sua impresa era stato di 297.000 euro con un utile al netto delle spese di 71.000 euro e il commercialista gli aveva detto che non c’era spazio per una nuova auto aziendale: “c’erano 54.000 euro di tasse da pagare”. A settembre 2020 il fatturato della sua impresa era stato di 350.000 euro con un utile al netto delle spese di 85.000 euro. Con il 43% di Irpef (Utile oltre 75mila euro), il 24% di INPS ed un altro circa 6% tra tasse regionali, Irap e altri adempimenti la sua pressione fiscale è arrivata al 73% (mentre nel 2019 era stata del 71%). Togliere il 73% a 85.000 euro vuol dire togliere 62.000 euro dalle tue casse e darle allo Stato. Questo è certamente troppo per tutti. Rassegnato, mi diceva: “anche per quest’anno non posso permettermi il SUV che per me, oramai, è diventato un sogno”. Sono certo che questo discorso lo abbiano già fatto tanti altri imprenditori.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

51


businesscar.it la tua auto aziendale defiscalizzabile al 100%

A.R.E. Srl - via Enrico Mattei 48/D - 40138 Bologna tel. 051 6014990- info@businesscar.it - www.businesscar.it Allora gli ho detto: “Stai sbagliando il focus e non sei attento alle opportunità che ti girano intorno. Assomigli al tipico imprenditore del Veneto che ha come motto “pancia a terra e pedalare”, ma poi quando si arriva alla resa dei conti sono dolori”.

Eppure una soluzione per realizzare il tuo sogno c’è eccome, gli ho detto. Si chiama Formula 200xCento.com.

Quanto costa di imponibile il SUV dei tuoi sogni? Mi ha risposto: 60.000 euro + IVA. Allora, se io ti garantisco che con la nostra Formula 200xCento ti faccio recuperare immediatamente tutto l’imponibile (ed ovviamente anche l’IVA) e quindi, anziché abbattere di soli 3.600 euro (con il forfettario) l’imponibile tassabile, riesco a farti dedurre tutti i 60.000 euro, sei disposto a pagarmi una modesta commissione? Marco ha fatto due conti e ha dedotto che: togliendo i 70.000 euro dall’imponibile (commissione compresa) porta lo stesso a 15.000 euro e contemporaneamente abbassale aliquote di tassazione portandole dal 73% a 10%. Il 10% di 85.000 euro è pari a 8.500 euro di tasse da pagare, 53.500 euro in meno. Ma la sua sorpresa è stata quando gli ho detto:

“ “ “

Ti sbagli ,perché non hai tenuto conto del credito di imposta incrementale a cui hai diritto per il tipo di fattura e di servizio che noi realizzeremo arrivando ad un credito fino al 70/75% dell’imponibile fatturato.

Tenuto conto che la nostra fattura sarebbe stata di 70.000 euro, volendo calcolare anche la differenza incrementale, il credito aumenta di altri 49.000 euro. Altri 49.000 euro da recuperare legalmente avendo in cambio due servizi di valore: auto aziendale e promozione aziendale su questa rivista. Incredibile!

Avere 62.000 euro di tasse da pagare e andare legalmente a credito di oltre 40.000 euro: un miracolo! Ha detto Marco.

Ma le sorprese piacevoli per lui non sono finite qui. Ha scoperto che poteva recuperare non meno di altri 45.000 euro utilizzando l’auto per almeno 3 anni. Se sfogliando la rivista IM – Isomotori ti imbatti in una delle tante pagine pubblicitarie, chiama quell’impresa e domandale quale auto ha ricevuto praticamente gratis al netto del risparmio delle tasse. Ecco perché io e tanti nostri clienti paghiamo le tasse e siamo felici.

E tu, cosa aspetti a contattarci ed iniziare a rendere il tuo un business dal doppio valore?

N. 202 - 2021 - isomotori.it

GIULIANO LATUGA 52


Guerrini dott. Piersante Specialista in medicina dello sport | Ecografista muscolo scheletrico Mesoterapia antalgica | Direttore Centro Fisioterapico e di medicina sportiva Ambulatorio Sant’Agata sul Santerno

Via della libertà 5 | tel. 3495207717 | tel. 054545517 N. 202 - 2021 - isomotori.it

53


La bella notizia

L’ANNO VECCHIO È FINALMENTE FINITO!! MA I CONTI SONO DRAMMATICAMENTE PESANTI

Il 2021 inizia con una notizia buona, veramente buona: l’anno vecchio, che non voglio neppure nominare, è finito!! Sì, è stato un anno doloroso e di preoccupazione per tutti. Per alcuni, quelli che sono stati ricoverati per covid 19 e quelli tantissimi- che hanno perso un loro caro, è stato angosciante. Oggi non possiamo assolutamente renderci conto delle conseguenze che scaturiranno dagli effetti di questa pandemia stragista, nel solo nostro Paese al momento oltre 70.000 morti e circa due milioni di contagiati. Nel mondo oltre 75 milioni di contagiati e circa due milioni di morti (al momento in cui scrivo). In Italia nel 2020 abbiamo toccato la cifra di 700 mila morti totale, mai così tanti dal 1944, quando eravamo ancora immersi nella seconda guerra mondiale. Ma è una guerra anche questa, combattuta però contro un nemico invisibile e capace di colpirti a sorpresa e con conseguenze subdole a suo piacere, puoi essere asintomatico e cavartela con un po’ di febbre e dolori alle ossa come per una banale influenza, puoi essere attaccato in modo grave e finisci in ospedale con una polmonite bilaterale e spesso sotto uno “scafandro” con l’ossigeno, o puoi finire addirittura intubato. Molti muoiono. Decine di migliaia. Subito qualcuno dirà: sì, ma molti erano anziani ultraottantenni… E allora?? Non avevano diritto di N. 202 - 2021 - isomotori.it

54


ha ucciso più appartenenti alle forze di polizia in un anno che per conflitti a fuoco in oltre 5 anni. E le conseguenze operative per le divise della strada? Le conseguenze le vedremo nei mesi e anni a venire e ancora non ne abbiamo cognizione. La malattia e la segregazione hanno lasciato impronte ancora da interpretare sia dal punto di vista fisico che psicologico. Per non parlare poi delle gravi e incalcolabili conseguenze per la didattica dei nostri bambini e ragazzi. E per l’economia? Con un debito pubblico accumulato che si porteranno sulle spalle i nostri figli e i nostri nipoti.

vivere sereni i loro ultimi anni di vita? Stiamo assistendo ad una strage di “nonni” la cui mancanza molti bambini l’hanno sofferta proprio a Natale e la soffriranno ancora quando scopriranno più avanti, magari in primavera, che la loro nonna o il loro nonno non c’è più e non ci sarà mai più a prenderli a scuola, o alla palestra di ginnastica. Poi non è vero che sono morti solo gli anziani. Non è vero! Volete una prova? Da un conteggio molto approssimativo che abbiamo fatto all’ASAPS ci risultano oltre una cinquantina di morti fra poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti della Polizia Locale, agenti della Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco, e parliamo solo di quelli ancora in servizio, quindi sotto i 60 anni di età, molti di 40 o 50anni, poi decine anche fra i pensionati. In sostanza, tanto per dare un riferimento agli increduli, questo virus

N. 202 - 2021 - isomotori.it

Una riflessione sul tema di cui ci occupiamo: gli incidenti stradali. Sì, certo, sono diminuiti in modo sensibile, ma grazie all’aiuto non richiesto del lockdown. Purtroppo appena si riapriranno gli steccati con un ritorno alla libera mobilità ne vedremo di tristi. Pensate per un attimo che alla fine del primo lockdown in 13 fine settimana estivi sono morti 167 motociclisti! Nei tre mesi di giugno, luglio e agosto sono morti 21 bambini per incidenti stradali. 39 da inizio anno. Ovviamente non ne ha parlato nessuno, solo l’ASAPS con i suoi Osservatori. E già… perché, come abbiamo detto all’audizione presso la Commissione Trasporti della Camera il 14 dicembre scorso, la sicurezza stradale nel panorama delle emergenze è scivolata dalla serie B (era scesa dalla A dalla fine dell’epoca della patente a punti e del contrasto alle stragi del sabato sera a metà del primo decennio del terzo millennio) del dopo Omicidio Stradale alla serie C di oggi. Un altro effetto di questo mostro di virus. Ora non ci rimane altro che essere disciplinati mantenendo distanze adeguate con la mascherina e sperare in una rapida vaccinazione di gran parte della gente di questo pianeta. E che il 2021 sia migliore! Non ci dovrebbe volere molto… 55

GIORDANO BISERNI Presidente ASAPS


N. 202 - 2021 - isomotori.it

56


www.asaps.it/70637-_novita_per_i_soci_2021_lasaps_ risponde_-_consulenza_telefonica_asaps_webina.html

N. 202 - 2021 - isomotori.it

57

GIORDANO BISERNI Presidente ASAPS


Occhi alla formazione

CORSI DI FORMAZIONE PER ISPETTORI IN FAD Quando nell’aprile 2019 fu pubblicato l’accordo Stato Regioni per i corsi di formazione degli Ispettori per veicoli fino ed oltre 3,5 t con i rispettivi Moduli A-B e Modulo C immediatamente balzò all’occhio quanto segue: 1)

La durata del Modulo A e B per Ispettori fino a 3,5 t : in totale assommano a 296 ore (120 del modulo A e 176 del Modulo B)

2) L’obbligo di frequenza in aula Facendo i conti, con 8 ore al giorno di lezione, risulta che tutto il corso impegna 37 giornate di formazione. Se consideriamo che le lezioni in aula vanno dal lunedì al venerdì risulta che il corso prevede per un allievo circa 2 mesi di trasferta (se si è fortunati e si trova il corso presso un ente sotto casa, difficilmente si potrà fare il corso… da soli). Per gli addetti ai lavori il messaggio ricevuto è stato: “Ora i corsi si fanno solo in un determinato modo e con l’obiettivo di preparare professionalmente un Ispettore ad un livello superiore a quello che è stato raggiunto in 22 anni di attività del settore”. Il 4 novembre scorso il Mit ha emanato una circolare la cui prima parte recita:

N. 202 - 2021 - isomotori.it

58


Oggetto: corsi di formazione teorico pratico per ispettori di centri di controllo privati in adempimento all’accordo Stato Regioni Province Autonome del 17 aprile 2019. Pervengono a questa Direzione Generale numerosi quesiti inerenti i corsi in oggetto, in relazione ai quali si argomenta quanto segue. Si premette, innanzitutto, che l’emergenza epidemiologica da covid-19, tutt’ora in corso, ha reso necessario un riesame generale delle tematiche ad essi connessi. Tra i numerosi interventi legislativi si segnala, in particolare, Il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 , recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”, convertito con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, che prevede all’art. 49 (“Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali”), comma 5-septies, quanto segue: “Al fine di mitigare gli effetti derivanti dall’attuazione delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, nonché di ridurre i tempi di espletamento delle attività di cui all’articolo 80 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, fino al 31 marzo 2021 gli accertamenti previsti dal medesimo articolo 80 possono essere svolti anche dagli ispettori di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 19 maggio 2017, n. 214”. Al fine di contemperare la necessità di incrementare il numero di ispettori con le criticità rappresentate dalla formazione in presenza, la Scrivente Direzione Generale, quale Autorità competente in materia, ha già fornito con nota prot. 15966 del 9 giugno 2020; il proprio assenso alla modalità della “formazione a distanza” (FAD) per i moduli A e B, sino al cessare dello stato di emergenza. Ciò premesso, si ritiene opportuno, in analogia a quanto già fatto per i moduli A e B e nel rispetto delle medesime condizioni indicate nella richiamata nota n. 15966 del 9 giugno u.s., consentire lo svolgimento dei corsi di formazione relativi al modulo C in modalità FAD. Per quanto attiene allo svolgimento dell’esercitazione pratica, si ritiene che la stessa possa essere svolta, secondo il numero di ore previsto, presso una delle strutture riconosciute idonee ai sensi della legge 870/86 dall’UMC territorialmente competente, presso la quale siano disponibili veicoli di massa complessiva superiore a 3,5 t. Anche se implicito, si evidenzia che l’esercitazione pratica deve essere presenziata dal docente che dovrà certificare la frequenza dei singoli partecipanti ...omissis

Questa circolare in parole povere autorizza ad effettuare tutta la parte teorica in FAD. Restano in presenza solo 24 ore di prove pratiche. Il nostro corpo docente, in collaborazione con un ente di formazione accreditato in una delle regioni che nel frattempo aveva recepito l’accordo dell’aprile 2019 (Veneto), decide di avviare le iscrizioni prima ai moduli A e B e successivamente al Modulo C.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

59


Ne consegue che siamo partiti il 19 settembre 2020 con le lezioni del Modulo A e abbiamo fatto l’ultima lezione in presenza in due giornate consecutive a Santa Giustina in provincia di Belluno, venerdì 15 e sabato 16 gennaio 2021. Quattro mesi di corso e adesso gli allievi sono in impaziente attesa di sapere quando potranno fare l’esame. Mentre, per il modulo C ,siamo partiti il 10 dicembre 2020 e concluso il percorso presso un centro abilitato 870/86 in provincia di Treviso il 23 gennaio 2021. Una recente risposta ad un quesito posto dall’ente di formazione sul merito ha ricevuto questa risposta in data 20 gennaio 2021:

Oggetto: Quesito corsi di preparazione per l’esame di ispettore delle revisioni. Si fa riferimento al quesito inoltrato il 18.01 u.s. alla D.G.T. del Nord Est di questa Amministrazione, cui la presente è, altresì, inviata per conoscenza, evidenziando che l’Art. 5 dell’Accordo Stato Regioni e Province autonome del 17 aprile 2019, al c.1 chiarisce che il “competente Organismo di supervisione” risulta essere la Direzione Generale Territoriale competente per territorio, ovvero quella ove risiede l’organismo di formazione regionale che ha indetto il corso (nel caso di specie, la DGT del Nord Est).

3vigiana Pit Stop

Zona industriale 3/B - 32035 - Santa Giustina BL Tel. 0437 88725 - Cell. 338 9631260 Email. info@autofficina-pitstop.it

N. 202 - 2021 - isomotori.it

60


“ Per quanto riguarda le modalità di accesso agli esami da parte dei candidati Ispettori, si comunica che, a tutt’oggi, sono in fase di approvazione le disposizioni attuative previste dal D.M. 214/2017 e dall’Accordo Stato Regioni del 17 aprile 2019, che permetteranno l’accesso dei candidati succitati all’esame per l’abilitazione a “Ispettore di Revisione presso i Centri di Controllo”. Dopo tutto questo tempo siamo ancora in attesa delle disposizioni di come le DGT dovranno tenere gli esami. Siamo soddisfatti che siano state indicate le DGT dove ha sede l’ente accreditato come sede degli esami, perché altrimenti sarebbe stato molto complesso e difficoltoso, ma siamo quantomeno stupiti dei ritardi decisionali. Ci auguriamo che i tempi di approvazione e pubblicazione siano più veloci di quanto non lo sia il Ministero nell’emanare dei decreti attuativi a disposizioni già in vigore (n.d.r.). Abbiamo constatato la presenza tra gli allievi di alcune lacune dovute alla distrazione che irrimediabilmente si verifica nelle lezioni a distanza. Fino a che sarà possibile svolgere i corsi in FAD, abbiamo deciso di avviare altri moduli A e B, già in corso, e il modulo C, in avviamento entro la metà di febbraio 2021. Pertanto chi fosse interessato può inviare una mail a info@tecnostrada.it o consultare direttamente il sito www.tecnostrada.it; già nella homepage sarà possibile trovare le informazioni sul corso prescelto. A CURA DELLA REDAZIONE N. 202 - 2021 - isomotori.it

61


Occhio alla formazione

MASTER DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER CERTIFICATORE AUTOMOTIVE

Tecnostrada.it si occupa di automotive a 360 gradi, e in modo particolare di attività inerenti a tutto ciò che gira intorno al Codice della Strada ed al mondo dei collaudi dei veicoli.

Per questo da oltre 23 anni organizza corsi di formazione che spesso si rivolgono ad operatori del settore in particolare provenienti dalla formazione, quali ispettori di linea di revisione. L’obiettivo è far conoscere la galassia di esigenze tecniche che ruotano intorno all’automotive e creare nuove opportunità di lavoro. Sul sito sono una decina i corsi proposti, ma in questo articolo ne presentiamo solo alcuni, tralasciando i “corsi madre”, che sono quelli per gli ispettori di linea di revisione, avendo riscontrato fra gli attuali allievi dei corsi sopra menzionati un particolare interesse per queste materie.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

62


MASTER DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER CERTIFICATORE AUTOMOTIVE ESPERTO PER LE MODIFICHE ESTERNE ED INTERNE DI AUTO, 4X4 E MOTO CON ABILITAZIONE AD ENTE DI CERTIFICAZIONE RICONOSCIUTO UE

PROSSIMA DATA DI CONCLUSIONE CORSO IN AULA: da definire Piano Didattico: I modulo: Normativa, procedure, fisica e metodi di controllo sull’origine dell’allestimento e dei componenti, test di verifica su allestimenti di veicoli circolanti (auto e moto) II modulo: Verbali di collaudo in unico esemplare di veicoli modificati e finiti, sistema di certificazione per approvazione europea III modulo: Definizione di unità tecnica indipendente, componente e sistema secondo il DM 8 maggio 1995 e relative omologazioni e approvazioni di prodotto IV modulo: Sistema di omologazione europeo e relative direttive Durata: 11 lezioni in videocorso con e-learning a distanza per un totale di 22 ore di lavoro e una giornata in aula con esame finale. Sede di svolgimento del corso: Video lezioni in remoto e presso Centro Revisioni BC Point, Bologna, via E. Mattei 48 d. Modalità di svolgimento: Il corso si svolge prevalentemente a distanza attraverso la ricezione di materiale didattico ,video e incontri programmati con esecuzione di esercizi previsti dal videocorso. Quando si è pronti per effettuare l’esame di abilitazione, si effettua una giornata in aula. Requisiti: Essere già Ispettore di linea revisione auto-moto. Destinatari: Corso di formazione riservato a coloro che hanno superato il corso di abilitazione per ispettore di linea di revisione auto e moto e vogliono incrementare la loro professionalità ed attività lavorative. Esame: Al termine del corso è previsto il rilascio di un attestato di abilitazione di Certificatore Allestimenti veicoli circolanti finiti - Tecnostrada.it.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

63


MASTER DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER CERTIFICAZIONE STATO D’USO

ESPERTO NELLA VALUTAZIONE DELLO STATO D’USO DELLE AUTO USATE SECONDO LA DIRETTIVA MONTI PROSSIMO CORSO: da definire Piano Didattico: I modulo: Normativa sulla garanzia beni usati (direttiva Monti) II modulo: Controllo documentale ai fini della certificazione III modulo: Controlli visivi ai fini della certificazione IV modulo: Controlli strumentali ai fini della certificazione. V modulo: Modalità di valutazione dei singoli componenti. VI modulo: Note di base su unità di misura utilizzate e sulla costruzione dell’algoritmo utili al fine della definizione del valore VII modulo: Certificazione stato d’uso dei veicoli usati Durata: 16 ore in aula ed e-learning a distanza con audio-corso per avviamento del servizio. Sede di svolgimento del corso: Il corso sarà svolto a Bologna dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30. Modalità di svolgimento: Il corso dura due giorni e si svolge a Bologna. Requisiti: Essere già in possesso di attestato di qualifica di Ispettore linea revisione. Destinatari: Il corso ha come naturali destinatari gli ispettori della linea di revisione auto. Esame: Al termine del corso è previsto il rilascio di un attestato di abilitazione di Certificatore stato d'uso di auto usate Tecnostrada.it.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

64


SERVIZI Impianti fotovoltaici, quadri bt e mt impianti elettrici e strumentali, sottostazioni, impianti elettrici industriali e civili, impianti biogas, impianti antincendio e sprinkler MASSIMO MALAVOLTI

P.I.e C.F. e N.Reg.Impr. RA: 02503580397

Sede legale: via Circondario Sud 62/1 - 48022 Lugo (RA) Sede operativa: via Achille Grandi 19 - 48123 Ravenna Tel. 0544 684079 - Cell. 349 7587699 - Fax 0544 684086

ergon@ergonravenna.it - www.ergonravenna.it N. 202 - 2021 - isomotori.it

65


CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE AUTO E TASSE

MASTER PROFESSIONALE CON CREDITI FORMATIVI PER PROFESSIONISTI FISCALI, LEGGI E NORMATIVE PER LA GIUSTA CONSULENZA NELLA SCELTA DELL’AUTO AZIENDALE PROSSIMO CORSO: da definire Piano Didattico (le materie di insegnamento stabilite dall’accordo Stato/Regioni): I modulo: a normativa fiscale vigente in Italia in materia di autoveicoli e modifiche dei veicoli di categoria M1 e N1 II modulo: La normativa nazionale sugli ammortamenti e le deduzioni fiscali III modulo: soluzioni elaborate e proposte. Esempi di casi specifici in funzione delle esigenze aziendali IV modulo: Certificazione di congruità fiscale tramite professionisti accreditati CISAF (Commissione Italiana Scientifica Auto e Fisco). Durata: 8 ore in aula (4 crediti formativi). Sede di svolgimento del corso: Bologna. Modalità di svolgimento: 8 ore in aula con l’ausilio di videoproiezioni. Materiali didattico: Libri “Auto e Tasse” 1 e 2^ edizione ed e-book in versione ridotta per singoli argomenti. Requisiti: Diplomati di scuola media superiore percorsi almeno quadriennali. Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e/o iscritti al Collegio dei Ragionieri. Destinatari: Corso di formazione riservato a professionisti del settore fiscale ed ai responsabili contabili (ufficio acquisti) delle imprese private, a diplomati che si vogliono inserire in un settore altamente remunerativo. Esame: Al termine del corso è previsto il rilascio di un attestato di frequenza (e relativi Crediti)

N. 202 - 2021 - isomotori.it

66


N. 202 - 2021 - isomotori.it

67


News automotive

COME RISPARMIARE SUL PASSAGGIO DI PROPRIETÀ La maggior parte degli automobilisti alle prese con la vendita di un’auto usata si affida a un’agenzia esterna per il disbrigo delle pratiche. Tuttavia, per risparmiare sui costi, è consigliabile procedere con il fai-da-te. Occorre prestare attenzione alla corretta procedura da seguire nella vendita con certificato di proprietà e nella vendita con foglio complementare. La procedura del passaggio di proprietà dell’auto interessa tutti coloro che sono alla prese con la vendita di un veicolo usato. Si tratta di un atto con cui viene certificato il passaggio di mano.

Si tratta di un percorso burocratico che comporta una serie di costi che possono anche essere importanti. Come abbatterli? I costi sono spese di carattere fiscale ovvero tasse e imposte, a iniziare dalla tassa provinciale di trascrizione, che varia in base alla provincia di residenza e alla potenza del veicolo così come indicata nella Carta di Circolazione.

Dal punto di vista burocratico consiste nell’autentica della firma del venditore sull’atto di vendita, nella richiesta del Documento Unico di circolazione e di N. 202 - 2021 - isomotori.it

Proprietà in cui sono registrati eventuali passaggi di proprietà e cambi nello stato giuridico del veicolo.

68


27€

Emulmenti da verssare all’ACI

32€

imposta di bollo se si usa il Certificato di Proprietà

10,20€

i diritti per la Motorizzazione Civile

Inoltre, ci sono anche gli emolumenti da versare all’Automobile Club Italiano, circa 27 Euro, a cui si deve aggiungere l’imposta di bollo per la registrazione al Pubblico Registro Automobilistico, 32 Euro se, come nota di presentazione, si utilizza il Certificato di Proprietà, o 48 Euro, se si fa riferimento all’alternativa del modello N3PC. Occorre quindi verificare caso per caso la propria posizione per conoscere l’importo esatto da corrispondere per il passaggio di proprietà ed il percorso amministrativo da seguire. Infine, occorre considerare i diritti per la Motorizzazione Civile, pari a 10,20 Euro, e l’imposta di bollo per l’aggiornamento della carta di circolazione, che ammonta a 16 Euro. Al momento della vendita occorre compilare il Certificato di Proprietà: la firma del venditore deve essere apposta avanti un pubblico ufficiale del Comune (non necessariamente quello di residenza), oppure davanti a un funzionario dell’Aci o del Pubblico Registro Automobilistico. Nel caso di vendita con foglio complementare bisogna presentare una scrittura privata dove indicare i dati del venditore, dell’acquirente, l’auto oggetto della transazione e il prezzo. Entrambe le firme del venditore e dell’acquirente vanno autenticate. Vengono infatti richiesti il documento di riconoscimento dell’acquirente in copia, l’atto di vendita, il Certificato di Proprietà in forma cartacea o digitale, la Carta di Circolazione sia in originale e in fotocopia, il modulo TT2119 di richiesta d’aggiornamento della Carta di Circolazione, il modello NP3C da utilizzare come nota di presentazione in alternativa al Certificato di Proprietà in modalità cartacea o digitale. Con un’ultima precisazione indispensabile: se l’auto è ereditata da un familiare, da un parente o comunque da una persona deceduta, bisogna presentare una dichiarazione di accettazione di eredità nella quale vanno indicati tutti gli eredi, e chiedere l’intestazione del veicolo, dopo avere autenticato le firme di tutti gli eredi. A CURA DELLA REDAZIONE N. 202 - 2021 - isomotori.it

69


N. 202 - 2021 - isomotori.it

70


N. 202 - 2021 - isomotori.it

71


Comunicato stampa UNRAE

IL MERCATO IN EUROPA CONFERMA LE FOSCHE PREVISIONI PER L’ANNO NERO DELL’AUTO Il mercato fa segnare un -24,3% nel 2020. A dicembre -3,7% con l’Italia fanalino di coda. PNRR cruciale per supportare la transizione green della mobilità su strada: servono subito le infrastrutture di ricarica, ma anche un piano decennale di incentivi per svecchiare il parco circolante.

Il mese di dicembre conferma per il mercato Europa (UE+UK+EFTA) le fosche previsioni dei mesi scorsi: le immatricolazioni di autovetture, 11.961.182 nell’intero 2020, segnano una perdita di circa 3.845.000 unità rispetto al 2019, con un calo del 24,3%. Il mese di dicembre si chiude con 1.214.581 vetture vendute, in diminuzione del -3,7% rispetto allo stesso mese del 2019. Il mercato Italia, che ha chiuso il 2020 con un -27,9%, si discosta in negativo di quasi 4 punti dal mercato Europa, e sconta sia la situazione macroeconomica sia le incertezze dei mesi scorsi per il rinnovo degli incentivi. A dicembre l’Italia ha infatti fatto registrare la performance peggiore (-14,9%) fra i grandi paesi europei, dove spicca la crescita del 9,9% della Germania mentre Regno Unito e Francia segnano cali di vendite inferiori all’Italia, stabile la Spagna.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

72


4,3% Quota auto ricaricabili immatricolate in Italia

-25%

Calo 2020 immatricolazioni in Francia

L’Italia è in coda ai maggiori mercati in Europa per volumi di auto nuove nel mese, ma lo è anche per la quota di auto ricaricabili nel totale annuo, con un 4,3% contro il 13,6% della Germania, l’11,2% della Francia e il 10,7% della Gran Bretagna - commenta Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia. Persino la Spagna fa leggermente meglio, con il 4,8%. Questo gap è dovuto all’analogo grave ritardo nello sviluppo delle infrastrutture di ricarica: un ritardo da recuperare molto velocemente, con gli investimenti che il PNRR destinerà alla mobilità elettrica e più in generale alle alimentazioni alternative. Le risorse disponibili nell’ambito della seconda “missione” del cosiddetto Recovery Fund, vanno indirizzate verso questi investimenti, sia in area privata che pubblica, su tutta la rete viaria urbana, extraurbana e autostradale, per raggiungere una capillarità dei punti di ricarica al livello dei Paesi più maturi. Solo a queste condizioni, garantendo anche l’interoperabilità tra le reti delle diverse utility e una tariffazione adeguatamente calibrata, potrà verificarsi anche da noi un vero decollo della mobilità elettrica”. “Ma anche riguardo agli incentivi per i modelli a basse emissioni - aggiunge Cardinali – è fondamentale guadagnare un orizzonte molto più lungo di quello attuale, ed è ormai improcrastinabile che la fiscalità sulle auto aziendali venga allineata a quella di tutti i principali mercati europei. Se queste misure non dovessero rientrare nel PNRR, dimenticando l’urgenza ambientale creata da un parco circolante fra i più vetusti d’Europa, il Governo, a nostro avviso, dovrà necessariamente trovare altri veicoli normativi, per non rischiare di rimanere all’infinito fanalino di coda nella mobilità del futuro”.

Francia – Nel 2020 mancano all’appello ¼ delle immatricolazioni (-25,5%) In una Francia ovviamente segnata dalla crisi legata alla pandemia, le perdite sono state ingenti anche per il settore dell’automobile: con 1.650.118 unità immatricolate, il 2020 archivia un -25,5% rispetto alle 2.214.279 del 2019. Il mese di dicembre 2020 ha subito una perdita dell’11,8%,

N. 202 - 2021 - isomotori.it

73


con l’immatricolazione di 186.323 auto nuove a fronte delle 211.194 di dicembre 2019. Dall’analisi per alimentazione si evince la conferma del crollo delle alimentazioni tradizionali: il benzina registra 774.363 unità (-39,6%) e perde oltre 10 punti di rappresentatività e il diesel (-33,3%), con 504.191 immatricolazioni cede 3,5 p.p. e si ferma al 30,6%. Chiudono l’anno con ottimi risultati gli ibridi, che con 243.651 immatricolazioni complessive guadagnano 9,1 p.p. attestandosi al 14,8%, e le elettriche che registrano 110.912 vendite e aumentano la propria rappresentatività sul mercato dall’1,9% del 2019 al 6,7% del 2020. Sul fronte dei segmenti: rispetto allo scorso anno, in crescita le piccole, al 59% di quota, in calo le medie inferiori (al 24%) e le medie superiori (al 12%), con le superiori e lusso al 5% di rappresentatività sul mercato. Continua il calo delle emissioni di CO2, che a dicembre hanno archiviato 91,0 g/km a fronte dei 112,9 di dicembre 2019.

-19,1% Calo 2020 immatricolazioni in Germania

Germania – 2020 in caduta del 19,1% con quasi 400.000 veicoli elettrici immatricolati Secondo i dati diffusi dalla KBA, in Germania il 2020 con 2.917.678 immatricolazioni di auto nuove segna un importante calo a doppia cifra: -19,1% rispetto alle 3.607.258 del 2019. Di queste, il 62,8% sono state immatricolate a persone giuridiche (-22,4%) e il restante ai privati (-13,0%). I veicoli a benzina hanno registrato una quota del 46,7% con 1.361.723 unità, in calo del 36,3%, così come i diesel che registrano il segno meno (-29,9%) con 819.896 veicoli e una quota del 28,1%. Segni positivi, invece, per i veicoli a propulsione alternativa, con i veicoli elettrici che hanno sfiorato le 400.000 unità, quasi quattro volte quanto venduto nel 2019 (+263%) e per il 2021 sono previsti fino a 600.000 veicoli elettrici e ibridi plug-in. Gli ibridi (+120,6%) hanno raggiunto una quota del 28,1% (di cui il 6,9% plug-in), e le elettriche, grazie a una crescita del 206,8%, con 194.163 unità archiviano l’anno con una rappresentatività del 6,7%. Nel 2020 le emissioni di CO2 sono diminuite dell’11%, passando da 157,0 g/km del 2019 a 139,8 g/km del 2020. Il mese di dicembre, infine, chiude con un segno positivo grazie alle 311.394 unità che si confrontano con le 283.380 di dicembre 2019: +9,9%

N. 202 - 2021 - isomotori.it

74


-32,3% Calo 2020 immatricolazioni in Spagna

Spagna – Dicembre stabile ma nel 2020 immatricolate 1/3 delle auto in meno La crisi economica provocata dalla pandemia è stata determinante sul risultato finale delle vendite di auto nel 2020: 851.211 immatricolazioni che equivalgono a un -32,3% rispetto alle 1.258.251 del 2019 e, come sottolineato dalle Associazioni di categoria spagnole, era dal 2014 che non si registravano volumi sotto il milione di unità. Il mese di dicembre, invece, è rimasto stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con 105.841 auto nuove. Secondo le previsioni riportate dall’ANFAC, anche nel 2021 il mercato si manterrà sotto il livello del milione di unità, con il primo trimestre influenzato dall’aumento delle imposte di immatricolazione e il termine del piano “Renove”. Nel 2020 le emissioni medie di CO2 si sono attestate a 110,2 g/ Km, in calo dell’8,7% rispetto allo scorso anno. Nonostante gli aumenti registrati a dicembre del canale dei privati (+3,5%) e delle società (+18,1%), restano pesanti i crolli registrati per il 2020: i privati perdono il 27,1% con 427.378 vendite, le società il 24,4% con 327.732 unità e le flotte nel 2020 cedono il 59,7% dei volumi con 96.101 immatricolazioni (a dicembre -59,7%).

-29,4% Calo 2020 immatricolazioni in Inghilterra

Regno Unito – In un anno perse 680.000 unità: il 2020 chiude a -29,4% Il Covid-19 e l’incertezza legata alla Brexit hanno portato il mercato dell’auto nel Regno Unito a subire un crollo delle immatricolazioni di autovetture nuove: secondo quanto riportato dalla SMMT con 1.631.064 vendite a fronte delle 2.311.140 le immatricolazioni complessive 2020 sono calate del 29,4%. Le 680.000 unità perse in un anno riportano i volumi a livelli più bassi dal 1992. Seppur in misura minore del totale anno, il mercato di dicembre cede il 10,9% dei volumi attestandosi sulle 132.682 unità contro le 148.997 del 2019. Nei 12 mesi tutti i canali riportano grandi perdite: i privati registrano 747.507 vendite (-26,6%) e una quota del 45,8%; le flotte 849.309 unità (-31,1%) e una rappresentatività del 52,1%; le società con 34.248 immatricolazioni (-43,3%) si attestano sul 2,1% di quota. Sul fronte delle alimentazioni, le uniche a registrare cali nel 2020 sono il diesel (-55%, con una perdita di 9,2 p.p. di quota) e il benzina (-39,0%, che passa in un anno dal 64,1% al 55,4% di rappresentatività). Ottima performance per le BEV (+185,9% e un’ascesa dall’1,6% al 6,6% di quota con 108.205 immatricolazioni), le PHEV (+91,2%, in rappresentanza del 4,1% del mercato), MHEV benzina (+184,1%) e MHEV diesel (+79,6%) che rappresentano rispettivamente il 7,3% e il 3,7% delle vendite complessive.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

75


esempio allestimento

DETRARRE IL 100% DEL VEICOLO A USO AZIENDALE Autovettura aziendale in regime forfetario o autoveicolo aziendale totalmente detraibile e deducibile? Ora puoi scegliere.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

76


Autoveicolo per uso aziendale: vuoi continuare a perderci tanti soldi? Potendo scegliere, lo voglio detraibile e deducibile al 100%

D

a anni la trasformazione da autovettura ad autocarro è una delle possibili soluzioni consentite, ma non l’unica o la più efficace, specie se sei un libero professionista.

Esistono una serie di omologazioni, quali quelle di autoveicoli ad uso speciale, che permettono di scegliere la versione ideale del proprio autoveicolo per uso aziendale, evitando così di perderci tanti soldi. Gli autoveicoli ad uso pubblicitario (pubblycar), tecnologico (technologycar) e officina mobile (workcar) sono, insieme all’autocarro, le risposte più sicure per un’auto aziendale totalmente deducibile per inerenza. Infatti, la legge impone che i beni (anche quelli mobili) aziendali per essere detraibili e deducibili al 100% abbiano due caratteristiche: 1) Essere strumentali (tutti gli autoveicoli di categoria N1 sono strumentali) 2) Essere inerenti (l’inerenza stabilisce che ogni attività deve avere il suo autoveicolo su misura della propria attività) Ecco perché quattro soluzioni: per usare quella correttamente inerente ad ogni impresa o studio professionale. Anche il Sole 24 Ore nei suoi opuscoli informativi sulla materia utilizza il marchio Businesscar per definire gli autoveicoli ad uso speciale aziendale deducibili per inerenza.

Per un parere di pre-fattibilità visita il sito www.businesscar.it Per saperne di più, o se desideri ricevere il questionario, scrivi a bcpoint@businesscar.it o telefona al numero 3476997198

Per questo, in collaborazione con un pool di commercialisti esperti, è nata la certificazione di congruità fiscale che, unitamente all’omologazione della trasformazione, garantisce al 100% la detraibilità e la deducibilità di un autoveicolo per uso aziendale. Sarà sufficiente compilare un apposito questionario sul sito www.businesscar.it per ottenere gratuitamente il pre - parere di fattibilità.

N. 202 - 2021 - isomotori.it

77


LABORATORIO

BIOS ANALISI CLINICHE dott. Maria Antonietta Pecora SPECIALISTA IN MICROBIOLOGIA

Convenzionato con tutti gli enti mutualistici.

Ematologia, Microbiologia, Parassitologia, Allergometria, Radio - Immunologia.

Accettazione analisi: tutti i giorni ore 7,30 - 10,30 sabato ore 7,30 - 9,30 Consegna ore 18 -1 9

Siracusa - via Eumelo 80 Te l . 0 9 3 1 6 1 5 8 4 N. 202 - 2021 - isomotori.it

78


La rivista indispensabile per chi opera nel settore automotive COLLAUDI - REVISIONI - OMOLOGAZIONI - ALLESTIMENTI

La rivista da 20 anni al fianco dei centri di revisione. Tutto quello che devi sapere sulle norme del codice della strada TITOLO III - DEI VEICOLI (da Art. 46 ad Art.114)

Il mensile che, da oltre 20 anni, pensa al Vostro aggiornamento professionale e si presenta con una nuova veste grafica. IM ISO-MOTORI è il mensile tecnico per i centri di revisione, per gli allestitori e gli autoriparatori, le associazioni di categoria, gli autotrasportatori e tutti coloro che lavorano nel mondo dell’auto. Dedicato agli addetti del settore, fornisce aggiornamenti legislativi, consulenza tecnica e amministrativa, novità su infrastrutture e trasporti. Il leitmotiv è il tema della sicurezza stradale, sulle 3 direttrici: veicoli, persone, strade. Abbonati a IM ISO-MOTORI nella formula da te preferita, potrai usufruire dell’offerta promozionale per un anno intero.

Scegli il tuo abbonamento a IM - invio rivista per 10 numeri, - formato cartaceo, - ticket per effettuare domande tecniche all’esperto.

70€ - invio rivista per 10 numeri, - formato pdf, - pagina web per effettuare domande tecniche all’esperto.

42€

Per richiedere il tuo abbonamento collegati al sito www.isomotori.it info@isomotori.it


Gr u p po

C.R.V.

B

U N SI SCA ES

R.IT Gruppo B

U

.IT R A SC

CAR.IT

Gruppo BUSINES

S INES US

SC A

oB pp

R.

BUSINESSCAR o p .I T up r G Gr u T I

SI N ES

A.R.E. Srl - Via E. Mattei 48/D - 40138 Bologna (BO) - tel.051 60.14.990 emai: info@businesscar.it - web; www.businesscar.it www.isomotori.it 72 48/D - 40138 Bologna A.R.E. Srl - via Enrico Mattei tel. 051 6014990- info@businesscar.it - www.businesscar.it n°195 - 2020

N. 202 - 2021 - isomotori.it

80


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.