Volume VI collana "Chi è?", rubrica "Volti casertani e maddalonesi" a cura di Michele Schioppa.

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Nunzio Renga La Città di Maddaloni ha espresso tante persone con passioni, talvolta in antitesi tra loro, spesso compensative di un percorso di vita, ed è questo il caso della passione per la cultura, la poesia, il sociale, la politica che caratterizza Nunzio Renga(1). Ebbi a conoscere più approfonditamente Nunzio a metà degli anni ’90 e con il tempo ho scoperto la persona impegnata in diversi ambiti dello scibile tra cui quell’artistico letterario e quello politico e sociale. Una conoscenza consolidata nel tempo fino a giungere anche a quella del padre Aniello(2). La prima e vera collaborazione con Nunzio la ebbi nel 2001 in occasione del ricordo di Angelo d’Aiello, detto Cacianiello. Con il tempo il rapporto si è consolidato grazie alle frequentazioni delle nostre rispettive famiglie in occasioni o luoghi religiosi o sportivi, in quest’ultimo caso seguendo l’Asd Athletic Lab “Team Renga” dei figli Maestri Aniello e Pierluigi Renga. Nunzio Renga nasce a Maddaloni il 13 febbraio 1956(3) da Aniello (Maddaloni 4 giugno 1916 – Maddaloni 25 aprile 2001) e Teresa Della Valle (Maddaloni 30 marzo 1922 – Maddaloni 16 agosto 2012) e torna alla casa del Padre, nascendo al Cielo il 2 novembre 2016. Quella di Nunzio è un’esperienza di vita forgiata con “amore”, ricca di passioni trasferite ai figli ciascuno nella propria specificità in campi talvolta comuni ma anche distinti(4). Lo stesso ha vissuto la prima infanzia circondato dall’amore della sua numerosa famiglia, composta di cinque sorelle e due fratelli. Un nucleo familiare in cui si collaborava e si condividevano i sacrifici di una vita quale monito per la propria formazione e per le future generazioni perché emergessero che grazie all’impegno, alla costanza, e al sacrificio obiettivo prefissato da raggiungere per la propria vita per la famiglia(5). Da ragazzo amava giocare a calcio “in mezzo al mercato”, in quella che oggi è piazza don Salvatore d’Angelo, dove era solito per i ragazzi riunirsi in compagnia. Tra i suoi giochi preferiti vi era il flipper, ne era un vero campione. All’età di quattordici anni l’amore e la passione per la grande Politica prendono in lui il sopravvento: s’iscrive alla FGCI e Comunista lo è sempre stato, sia partecipando attivamente alla vita politica, sia in secondo piano, fuori dalle dinamiche locali. Molti 119


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