Clemente Centore Clemente Centore(1) (Maddaloni 1 maggio 1938), da Antonio, Vicecomandante del Corpo di Polizia Municipale (nato l’8 giugno 1908 da Clemente e Margherita Di Lorenzo) e da Rosa Vacchio, originaria di Durazzano - Bn (19 marzo del 1909), quarto di sei figli (due morti in fase neonatale): Margherita, Pasquale, Vincenza, Nicola, Aurora. Cresce nell’abitazione di famiglia in via Montano, all’interno del Palazzo Borgia e lì risiede quando il 13 giugno del 1946, nella chiesa di San Francesco d’Assisi, riceve il sacramento della Prima Comunione(2). Il suo percorso scolastico inizia nell’immediato dopoguerra. Frequenta la scuola elementare al circolo didattico “Luigi Settembrini”, dove è compagno di classe del Maestro Crescenzo Del Vecchio Berlingieri, e la scuola media inferiore al Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno”. Per gli studi superiori, si trasferisce a Caserta, insieme a tanti altri maddalonesi, tra cui Bruno d’Onofrio, divenuto poi docente di matematica e fratello di Antonio, storico dirigente politico del Partito Socialista. Conseguito il diploma, sceglie la Facoltà di Economia e Commercio e si immatricola presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dove si laurea, qualche anno dopo, discutendo una tesi in Diritto Civile sul tema “Il procedimento per l’adozione speciale”, relatore il Prof. Carlo Leone, fratello di Giovanni, Presidente della Repubblica. Nel 1964, partecipa al concorso per viceragioniere capo ed entra nell’organico del Comune di Maddaloni, assumendo la guida dell’Ufficio Tributi. Nel 1970, per circa un anno, è segretario generale dell’Ente Comunale Assistenza. Rientra poi al Comune, dove assume la responsabilità della Ripartizione dei Servizi Demografici e Sociali. Vive le varie fasi politiche dell’Amministrazione comunale, dalla lunga stagione a guida democristiana, con i Sindaci Cardillo, Caliendo, Lurini, Di Cerbo, d’Angelo a quella dell’elezione diretta dei Capi dell’Esecutivo con i Sindaci Pascarella e Lombardi. Molto proficua è, nel tempo, la collaborazione con dirigenti come il Ragioniere Del Monaco, Plinio Salanti ed il Segretario Calogero Rumeo, solo per citare alcune figure. Egli rappresenta il trait d’union tra varie generazioni di dipendenti comunali, quella dei Barbato, Desiato, Pascale, quella dei Mirotto, Murante, Spagnuolo e quella dei Cembrola, De Angelis, Lettieri, Perrone(3). La formazione familiare e culturale è fonte di ispirazione nell’esercizio della sua funzione pubblica, che si connota per il grande rigore morale e per lo spirito di abnegazione, per lo studio e l’aggiornamento costante dell’evoluzione normativa, per il massimo rispetto verso i ruoli all’interno dell’Amministrazione, e per una significativa autonomia di pensiero. La dimensione umana è centrale nel rapporto con i colleghi, Egli vive la sua posizione con la sensibilità del capofamiglia, pronto a guidare, indirizzare e correggere i lavoratori affidati al suo ufficio. Il servizio al cittadino è la missione, da assolvere con serietà, senso del dovere e 95