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Maritime security: la Marina Militare contrasta la pirateria di Alessandro Busonero
Operazione Gabinia: la fregata Marceglia nel Golfo di Guinea, dove tra gennaio e luglio si è concentrato il 32% degli attacchi di pirati avvenuti a livello mondiale.
ei primi sei mesi del 2021 gli attacchi di pirateria nel mondo, secondo i dati forniti dal IMB (International Maritime Bureau) dell’International Chamber of Commerce sono stati 68, minimo storico dal 1994. Basta osservare i dati degli ultimi anni: 2020 con 195 attacchi e 2019 con 162. Il Piracy Reporting Center dell’IMB ha inoltre specificato: 61 le navi abbordate, 4 i tentativi di attacco, 2 le navi attaccate con armi da fuoco e una dirottata. Il calo complessivo degli incidenti segnalati non ha visto però un calo delle violenze contro gli equipaggi con 50 rapiti, 3 presi in ostaggio, 3 minacciati, 2 aggrediti, uno ferito e uno uc-
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ciso. In alcune aree geografiche, dove forte è la presenza dei traffici marittimi legati agli interessi italiani ad opera di navi mercantili, gli attacchi dei pirati sono aumentati, in particolare nel Golfo di Guinea, dove tra gennaio e luglio si è concentrato il 32% degli abbordaggi di pirati avvenuti a livello mondiale. “C’è un corto circuito di sicurezza. Ep-
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pure proprio lì, la presenza italiana è importante, perché da quella zona arriva circa il 50% delle fonti energetiche che giungono in Europa” ha ricordato recentemente Luca Sisto, Direttore di Confitarma (Confederazione Italiana Armatori) in un articolo a firma di Raul de Forcade su Il Sole 24 ore. Risale ai primi di agosto uno degli ultimi