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Le Giornate del Mare, II edizione: “Medioceano la terra vista dal Mare” di Giancarlo Capozzoli *
l mare è la partita fondamentale da un punto di vista geopolitico e strategico. Il nostro è il mar Mediterraneo, Medioceano come definito dagli organizzatori delle due Giornate del Mare a Trieste, (18 e 19 settembre). È il concetto chiave.Alle conferenze organizzate dalla rivista Limes hanno partecipato il Direttore Caracciolo, il professor Nicola Pedde, il dottor Dario Fabbri, alcuni massimi esponenti dell’industria italiana, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Il mare diventa punto di partenza per una riflessione strategica, vista la posizione dell’Italia al centro del Mar Mediterraneo. “In questa partita si gioca il destino dei rapporti di forze del mondo” ha affermato Caracciolo. La necessità è di far aumentare consapevolezza a livello di discussione pubblica su tali questioni, sulla dimensione europea, di difesa internazionale e su una dimensione politica comune, a partire da una analisi condivisa di una minaccia, e allo stesso tempo di costruzioni di basi tecnologiche industriali.
I
“Lo strumento militare”, ha detto il Ministro Guerini,“è un mezzo che il Paese deve e può usare per il rafforzamento della sicurezza e della difesa degli interessi nazionali in ambito internazionale, anche, pur se al servizio delle scelte politiche del Paese”. Al centro di questo quadrante si colloca appunto il Mar Mediterraneo, verso i Balcani da un lato e l’Africa e il Medio Oriente dall’altro. ”È necessario rafforzare la modalità degli interventi a livello europeo. Il Mediterraneo è la frontiera sud dell’Europa. Il ministro Guerini ha sostenuto che bisogna “rafforzare un
investimento nella base industriale italiana, per rafforzare un pezzo di sovranità e partecipare a un pezzo del vantaggio tecnologico dell'occidente". Le principali aree in cui si concentra la nostra forza marittima sono le operazioni di antipirateria, con le quali "proteggiamo
“
La Marina Militare al 92% made in Italy, permette anche da un punto di vista economico, di sostenere l’interesse nazionale.
”
Il capo di Stato Maggiore della Marina Militare ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone