Giugno 2022

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Periscopio

UN TUFFO NEI BUCHI NERI a cura di Dario De Felicis

L’universo è un luogo quasi del tutto sconosciuto all’uomo, appena esplorato da missioni spaziali che hanno provato a sondare l’infinito. Ma, tra scoperte di pianeti, orbite e galassie, uno rimane il mistero più grande di tutti, che affascina da secoli fisici teorici e astronomi: i buchi neri. Solo immaginati e ipotizzati fino a qualche anno fa, il 10 aprile 2019 abbiamo finalmente avuto prova della loro esistenza. Gli scienziati dell’Event Horizon Telescope (EHT), un gruppo di 8 radiotelescopi situati in ogni angolo del pianeta, dopo anni di lavoro, sono riusciti a fotografare per la prima volta nella storia Messier 87 (o M87), un buco nero al centro della galassia Virgo A, distante circa 55 milioni di anni luce dalla Terra. O meglio, sono riusciti a fotografare la sua ombra, dato che questi fenomeni cosmici risucchiano ogni forma di luce intorno a loro. La loro esistenza era stata già dedotta nel 1916, da alcune equazioni contenute nella teoria della Relatività generale di Albert Einstein, ma la scarsità dei mezzi scientifici e lo scetticismo di parte del mondo accademico portarono ad accantonare questo ramo di studio. Dopo la “foto del secolo”, però, si è tornati a parlare con interesse di questi enormi vortici oscuri e di tutti i segreti che essi contengono. Abbiamo scoperto, anzi confermato, che sono degli enormi “aspirapolveri cosmici” che si espandono assimilando pianeti, gas e polveri. Ma la vera domanda - per ora solo teorica - è: cosa accadrebbe davvero se entrassimo dentro un buco nero? Naturalmente, un essere umano verrebbe istantaneamente schiacciato dall’enorme massa vorticosa, ma qualora riuscissimo, per ipotesi, ad entrare nel buco, secondo gli scienziati potremmo ancora vedere la luce (o il buio) dell’universo al di fuori; però solo per qualche istante. Poi saremmo dentro. Lì, secondo la teoria generale della Relatività, ci ritroveremmo come davanti ad un grande imbuto, poiché lo spazio-tempo si troYHUHEEH D FXUYDUH LQ PRGR DVVROXWR ¿QR D IRUPDUH XQD FRVLGGHWWD ³VLQJRODULWj´ LQ FXL RJQL cosa termina. E da lì potremmo incontrare addirittura una frattura spazio-temporale. A quel punto non potremmo più uscire, rinchiusi in un canale con un “ingresso a senso unico” che, secondo alcuni scienziati, potrebbe essere un passaggio tra due universi. Un viaggio assurdo, allo stato attuale pura fantascienza; eppure, adesso sappiamo che Einstein aveva avuto la giusta intuizione. Il prossimo passo sarà quello di raccogliere immagini sempre più accurate dei buchi neri per poterli studiare meglio. Questo viaggio verso l’ignoto è solo all’inizio.

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www.spazio50.org | mese 2021


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