Parte V Storia del Risorgimento
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La difesaLa della Spiaggia difesa dellaRomana Spiaggia Romana nelle guerre napoleoniche nelle guerre napoleoniche di Piero Crociani
di Piero Crociani
La proclamazione della Repubblica Romana nel 1798 e la successiva partenza con la spedizione francese d’Egitto di quasi tutto il naviglio già pontificio, andato perso sul Nilo, fecero sì che, con la prima restaurazione, il nuovo papa, Pio VII, non trovasse quasi più traccia della sua marina. Non a caso il padre Alberto Guglielmotti, lo storico della marina pontificia, intitola il volume che ne conclude la collana “Gli ultimi fatti della squadra romana da Corfù all’Egitto”1. La prima restaurazione
Quel che trova il nuovo pontefice sono, oltre ad un lancione, tre galere alla fonda nel porto di Civitavecchia, la Padrona, la Capitana e la San Pietro, non più in grado di prendere il mare ed adibite alla custodia dei forzati2. Custodia che, legata alla propulsione a remi, era demandata come in tutti gli stati mediterranei alle cure della marina. Nel 1801, venduto il mal ridotto lancione e mancando quindi unità di proprietà statale, “per l’ispezione delle spiagge” vengono noleggiate due barche da pesca, come si verificherà ad Ancona l’anno successivo3.
Sulle coste tirreniche, invece, il 1802 segna un deciso progresso: a luglio sono allestiti due lancioni4 per i cui equipaggi sono spedite le armi da Roma il mese successivo: 24 tromboni guarniti d’ottone, 50 carabine guarnite in ferro, 31 pistole, 50 brandistocchi e 50 sciabole con guardia di ottone. Si stanno invece ultimando gli 8 tromboni di bronzo che devono Alberto Guglielmotti, Gli ultimi fatti della squadra romana, da Corfù all'Egitto, 17001807, Roma, Tip. Vaticana, 1893. 1
2
Archivio di Stato di Roma (d’ora in poi ASR), Soldatesche e Galere (d’ora in poi SG) b. 742. 3
ASR, SG, b.752.
4
ASR, SG, b.745.