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anno XLVI - LUGLIO AGOSTO 2021 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 LOM/MI/4814 - Milano Roserio CMP - Euro 13,00 ISSN 1121-6913
MAPPA DEI FORNITORI
notizie, prodotti, aziende dello sport facility
Speciale TOKYO 2020
Webinar 27 Settembre GESTIONE IMPIANTI SPORTIVI REGISTRATI www.sporteimpianti.it
PU Multisport Comfort System
Tsport 340
| Anno XLVI SOMMARIO | Luglio Agosto 2021
PROGETTI projects 8
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DI GIUSEPPE DE MARTINO PALAZZETTI E PALESTRE VARESE RIQUALIFICAZIONE DEL PALAZZO DEL GHIACCIO
Halls and gyms Varese: Redevelopment of the Ice Palace
SABINA ORRICO STADI E CAMPI DA CALCIO ROTTERDAM (PAESI BASSI) PROGETTO PER IL NUOVO STADIO DEL FEYENOORD
DI
Design: Studio De Martino
Stadiums and soccer fields Feyenoord Stadium, Rotterdam Design: OMA
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DI MARIA CARBONE ALTRI IMPIANTI MILANO I CAMPI DA PADEL NEL GET FIT VILLAGE DI VIA PINEROLO
Other facilities Milano: Padel courts in the Get Fit Village in via Pinerolo
BRUNO GRILLINI REPORTAGE SPECIALE TOKYO 2020
Design: Built
Reportage / Tokyo 2020 special report
DI B.G. ALTRI IMPIANTI PARMA IMPIANTI COPERTI PER IL CAMPUS UNIVERSITARIO
Other facilities Parma: Indoor facilities for the university campus Design: ing. Emiliano Prevoli
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DI BEA RISPOLI ALTRI IMPIANTI CASAL DI PRINCIPE (CASERTA) ADEGUAMENTO DELL’IMPIANTO SPORTIVO COMUNALE
Other facilities Casal di Principe: upgrading of the municipal sports facility
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DI MANUELA CASTAGNO E GIULIA DONADI IMPIANTI PER IL NUOTO CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) RECUPERO FUNZIONALE DELLA PISCINA COMUNALE
Swimming centres Cortina d'Ampezzo: Functional renovation of the municipal swimming pool Design: Architetto Paolo Pettene & Partners STP Srl
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CESARE LINO ALTRI IMPIANTI PESARO RISTRUTTURAZIONE DEL BOCCIODROMO DI
Other facilities Pesaro: Renovation of the bowling hall Design: archh. Marcello Franca, Andrea Pagnetti
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SPECIALE special 59
A CURA DI
www.SPORTeIMPIANTI.it
Year XLVI | CONTENTS | July August 2021
RUBRICHE topical columns
PRODUZIONE / Production 76
SI MOLTIPLICA IL COLORE SUI CAMPI DA GIOCO: ECCO MAPECOAT TNS COLORIZER Colour multiplies on the courts: here is Mapecoat TNS Colorizer
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BRUNO GRILLINI OPINIONE MA CHE BRAVI QUESTI ITALIANI DI
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Opinion / But how good these italians have been
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CHE COSA RENDE CONICA SPECIALE? LE PISTE DI ATLETICA IN COLATO INVECE CHE PREFABBRICATE! What makes Conica special? Cast instead of rolled out running tracks!
A CURA DELLA
REDAZIONE LA BUONA PROGETTAZIONE UN CENTRO SPORTIVO RICREATIVO IN CANTON TICINO
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A CURA DELLA
Design: Ezio Tarchini Ingegneria SA
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A CURA DELLA
A CURA DELLA REDAZIONE PROGETTI IN BREVE FOLIGNO (PG) RIFACIMENTO DELLA PISTA DI ATLETICA DELLO STADIO ENZO BLASONE
REDAZIONE GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI REDAZIONE NOTIZIE DALLE AZIENDE
SABINA ORRICO NOTIZIE DAL MONDO REGIONI PROVINCE COMUNI
A CURA DI
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Design: arch. Roberto Buccione
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A CURA DELLA REDAZIONE INTERVISTE ROBERTO NUSCA: CEO DI SOFISPORT E ITAL.PROJECT
ALLEGATI appendixes
I-XVI SCHEDE TECNICHE Legislazione italiana 9.2 - Lavori pubblici
SeiMedia - Sport&Impianti.it Tsportmagazine Sporteimpianti.it SeiMedia srl via Per Robecco 91 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi) Tel. (+39) 02 23052147 - Fax (+39) 02 02 23055769 www.sporteimpianti.it E-mail: info@seimedia.it
In copertina: Speciale Tokyo 2020 Servizio da pag. 59
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COSTRUIAMO PAVIMENTI SPORTIVI PER L‘ATLETICA
PER I FUTURI CAMPIONI
Pista di atletica „Stadion de Paoli“ Chieri (TO) Il nuovo manto REGUPOL AG riscuote continuamente commenti positivi per le caratteristiche di prestazionalità e comfort sia dagli atleti partecipanti alle competizioni, ma anche da quanti la frequentano quotidianamente per gli allenamenti.
r.franz@regupol.it | www.regupol.com
Ma che bravi questi italiani L’OPINIONE di Bruno Grillini
E così, un’Olimpiade che fino all’ultimo aveva rischiato di essere annullata, per il timore della pandemia e per la sotterranea ostilità degli stessi giapponesi, si è rivelata un successo di portata storica almeno per lo sport italiano. Seguite come non mai dal pubblico televisivo (nonostante le difficoltà dovute al mercato dei diritti di trasmissione) hanno segnato il record di medaglie per gli atleti italiani, e spesso grazie a nomi inattesi anziché dai
“favoriti” della vigilia. Quaranta medaglie vinte a dispetto delle difficoltà dovute alle restrizioni anti-contagio che hanno costretto, negli ultimi diciotto mesi, a rivedere i programmi di allenamento e hanno obbligato gli atleti, durante il lockdown più stringente, ad allenarsi nel cortile di casa o in palestre improvvisate. Se il merito va alla tenacia di allenatori e tecnici, oltre alla volontà dei singoli, dobbiamo considerare la condizione degli impianti sportivi in Italia, che, sappiamo, non è delle migliori ma che è in continuo sviluppo, come vediamo dalle pagine di Tsport e di Sport&Impianti. Se i meriti vanno dunque agli uomini e alle donne che hanno lavorato sulla preparazione olimpica negli ultimi cinque anni, dobbiamo trarre lo spunto di questo successo mondiale – e dell’eco che avrà sul desiderio generale di sport – per rafforzare la disponibilità di risorse da impiegare nell’impiantistica. Ricordiamo che sul piano delle capacità progettuali e tecnologiche abbiamo in casa tutte le risorse necessarie; anzi, la pista rossa dello Stadio Olimpico di Tokyo è un prodotto italiano che ha contribuito con le sue qualità tecniche alle performance ottenute nell’atletica leggera. In questo numero di Tsport (da pag. 59) passiamo in rassegna gli impianti che hanno visto lo volgimento della Olimpiade più strana della storia, con gli spalti vuoti e il pubblico di tutto il mondo davanti agli schermi; senza dimenticare che negli stessi stadi si svolgono ora le paralimpiadi.
Il momento decisivo per la vittoria nella staffetta 4x100, quando Eseosa Desalu passa il testimone a Filippo Tortu per gli ultimi cento metri / The decisive moment for victory in the 4x100 relay, when Eseosa Desalu passes the baton to Filippo Tortu for the last hundred metres (ph. Giancarlo Colombo/FIDAL).
Opinion
But how good these Italians have been And so, an Olympics that until the very end had risked being cancelled, due to fears of the pandemic and the underground hostility of the Japanese themselves, turned out to be a historic success, at least for Italian sport. Followed as never before by the television audience (despite the difficulties due to the market for broadcasting rights), they marked a record number of medals for Italian athletes, often thanks to unexpected names rather than the "favourites" on the eve of the event. Forty medals won in spite of the difficulties caused by the anti-county restrictions that have forced the athletes, over the last eighteen months, to review their training programmes and have obliged them, during the most severe lockdown, to train in their backyard or in improvised gyms. If the credit goes to the tenacity of coaches and technicians, as well as the will of individuals, we must consider the condition of sports facilities
TSPORT 340
in Italy, which, as we know, is not the best but is constantly developing, as we see from the pages of Tsport and Sport&Impianti. If credit is due to the men and women who have worked on Olympic preparation over the last five years, we must take the opportunity of this world success - and of the echo it will have on the general desire for sport - to strengthen the availability of resources to be employed in facilities. In terms of design and technological capacity, we have all the necessary resources at home; indeed, the red track at the Tokyo Olympic Stadium is an Italian product whose technical qualities have contributed to the performance achieved in athletics. In this issue of Tsport (from page 59) we review the facilities that have seen the strangest Olympics in history, with empty stands and audiences from all over the world in front of the screens, without forgetting that the same stadiums are now hosting the Paralympics.
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STADI E CAMPI DI CALCIO STADIUMS AND SOCCER FIELDS
Rotterdam (Paesi Bassi)
Progetto per il nuovo stadio del Feyenoord di Sabina Orrico
Un nuovo stadio per il Feyenoord sostituirà l’attuale De Kuip, storico impianto che risale al 1937. Progettato da OMA/David Gianotten, sarà un impianto fortemente integrato nella città e a servizio non solo del gioco del calcio ma dell’intera comunità.
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Il nuovo Feyenoord Stadium sarà costruito a sud di Rotterdam, lungo il Nieuwe Maas. Gli elementi distintivi del progetto – gli spalti, le aree di circolazione, la struttura e gli spazi funzionali – lo caratterizzano come una struttura ad elevate performance, capace di dare il massimo non solo negli eventi sportivi ma anche in altre occasioni. Lo stadio che sarà realizzato sostituirà lo storico impianto sportivo che per oltre 80 anni è stato la casa della squadra di calcio olandese. Il “De Kuip” - nome che in olandese significa più o meno “la vasca” - fu completato nel 1937 e fu un precursore della modernità con la sua struttura in acciaio e cemento e la curva a sbalzo. Oggi, da una parte l’ambizione di rafforzare ulteriormente la squadra di calcio e dall’altra il piano del Comune di dare un nuovo volto alla zona di Rotterdam-Zuid, hanno portato allo sviluppo del progetto del nuovo stadio Feyenoord, parte del masterplan che riguarda l’intero quartiere e che punta a trasformarlo in una zona viva, ben collegata e con ampi servizi per lo sport, il tempo libero e l’intrattenimento.
La nascita del progetto del nuovo De Kuip Le diverse ristrutturazioni del De Kuip tra gli anni Cinquanta e Novanta hanno offerto soluzioni immediate alle esigenze del club calcistico: migliorare l’esperienza visiva, aggiungere soluzioni commerciali, migliorare l’ospitalità. Queste trasformazioni, se da una parte hanno risposto alle esigenze del Feyenoord, dall’altra hanno stravolto l’intento progettuale originale dello stadio. Anche per questo motivo è partita la progettazione di un nuovo stadio, una struttura del tutto moderna, capace di rispondere al meglio alle nuove esigenze della squadra di calcio. Sorgerà lungo il Nieuwe Maas, in posizione altamente accessibile, con un'infrastruttura utilizzabile per eventi sportivi e ricreativi, al servizio della comunità.
Il nuovo stadio del Feyenoord, prestazioni ai massimi livelli Il progetto per la nuova struttura sportiva presenta un insieme di elementi essenziali pensati per massimizzare le prestazioni: la tribuna a tre livelli permetterà di aumentare la capacità dello stadio a 63.000 posti, con gli spettatori posizionati più vicino possibile al campo, per un’esperienza di visione del tutto immersiva. I posti a sedere raggiungono un punteggio “C superiore” negli standard FIFA, assicurando una visione chiara e senza ostacoli del campo di gioco. I 12 nuclei di circolazione, forniti di scale e ascensori all'interno, sono distribuiti uniformemente lungo il perimetro dello stadio: permetteranno agli spettatori di muoversi in modo efficiente tra l’ingresso e i livelli superiori, anche in occasione di eventi. La forma “a catino” della struttura in acciaio, che richiede meno acciaio strutturale di una realizzaNel rendering sulle due pagine, il fronte anteriore del nuovo stadio. In alto, schemi rappresentanti la logica progettuale dell’impianto.
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In the large rendering, the front of the new stadium. Above, diagrams representing the design logic of the facility.
STADIUMS AND SOCCER FIELDS | STADI E CAMPI DI CALCIO
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zione convenzionale, è la forma primaria che sostiene la tribuna e il suo tetto. Gli spazi funzionali sono stati progettati per un’utenza diversificata: giocatori, media e visitatori, con ristoranti e aree business e ricreative. Progettato in collaborazione con LOLA Landscape Architects, il design complessivo prevede un parco giochi e spazi verdi e pedonali, per coinvolgere e accogliere non solo tifosi di calcio, ma un’utenza diversificata in grado di far vivere la struttura ogni giorno dell’anno: non un’icona distaccata dalla vita quotidiana della città, ma uno spazio vitale nel masterplan della città. Nel testo in inglese riportiamo la completa descrizione fornita dallo Studio OMA.
La squadra: Feyenoord Rotterdam La società calcistica olandese ha sede nell’omonimo quartiere di Rotterdam e gioca nella massima divisione del campionato nazionale. Con 15 titoli olandesi, 13 coppe nazionali e 4 supercoppe è la terza squadra olandese più titolata in ambito nazionale, dietro AIAX e PSV.
Stadiums and soccer fields
Feyenoord Stadium, Rotterdam Fondly referred to as De Kuip (or the tub) in Rotterdam, Feyenoords stadium in the city’s south has been home to the Dutch football club for over eighty years. When completed in 1937, the stadium structure—built entirely with steel and concrete tiers and including a curved, cantilevered stand—was a forerunner in modernist football stadium. Feyenoord’s current ambitions to further strengthen the football club, in combination with the municipality of Rotterdam’s plan to rejuvenate the area of Rotterdam-Zuid, have led to the development of the new Feyenoord Stadium as part of Feyenoord City—a masterplan designed to transform Rotterdam-Zuid into a well-connected and vibrant neighbourhood for sports, recreation, and living. Over the past decades, stadium design has been evolving in response to football clubs’ new demands, including engagement with a larger supporter base, diversification of hospitality offerings, and development of commercial opportunities. For Feyenoord, various renovations of De Kuip between the 1950s and 1990s have offered immediate solutions to the needs of the football club to upgrade the football watching experience, and to increase its business and hospitality capacity. While catering to Feyenoord’s changing needs, these transformations also compromised the stadium’s original design intent. The new Feyenoord Stadium—proposed by OMA, Feijenoord Stadium, and the Feyenoord football club—at a new location
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In questa pagina, vista notturna dello stadio inserito nel paesaggio urbano, e in basso dettaglio dell’area di accesso principale. Nella pagina destra, immagine grande, il fronte affacciato sull’acqua. Nelle immagini più piccole, alcuni rendering degli spazi interni: dall’alto, la hall d’in-
gresso, il campo di gioco e un percorso affacciato sugli spalti.
some renderings of the interior spaces: from the top, the entrance hall, the playing field and a path facing the stands.
On this page, night view of the stadium in the urban landscape, and detail of the main access area. On the right page, large image, the front facing the water. In the smaller images,
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along the Nieuwe Maas and a highly accessible transportation node, is a future-proof infrastructure for football and daily activities in the surrounding communities. The new stadium is an ensemble of essential elements: the stand, circulation cores, the structure, and functional spaces. Each element has been logically designed to maximise performance. The three-tier stand increases the capacity of the stadium to 63,000, while placing spectators as close to the field as possible for an intimate match experience. All seats have an above FIFA standard C-value that ensures clear and unobstructed views of the playing field. Twelve concrete circulation cores, with different types of stairs and elevators inside, are evenly distributed along the perimeter of the stadium. This configuration allows a large number of visitors to efficiently move between the concourse and upper levels on event days. The bowlshaped steel structure—a diagrid that requires less structural steel than a conventional steel frame—is the primary structure supporting the stand and its roof. Functional spaces have been designed for
specific users such as players, guests, and media. They also accommodate hospitality offerings including restaurants and multifunctional spaces. All these elements have been assembled to form a stadium that is more than the sum of its parts: logical and functional as De Kuip and offering one of the best sightlines among stadiums of this scale, it is a truly open stadium with an public concourse on the main entry level. Designed in collaboration with LOLA Landscape Architects, this concourse is not fenced off but welcomes the public. With daily open F&B offerings, a playground, and greeneries, it is a space for football fans and the public to gather on match days, and for everyone to use for leisure activities when there are no events. Distinctive from most contemporary stadiums designed as isolated icons—relevant only to football and detached from a city’s daily life—the new Feyenoord Stadium is a vital space in the Feyenoord City masterplan and open to public. By restoring the stadium’s historical role as a city’s significant public realm, it redefines the existing typology.
Progetto per il nuovo stadio del Feyenoord, Rotterdam (Paesi Bassi) Committente: Stadion Feijenoord NV, Progetto: OMA Partner-in-Charge: David Gianotten Associate-in-Charge: Kees van Casteren Project Architect: Shinji Takagi Architetti del Paesaggio: LOLA Image courtesy of OMA
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line www.sporteimpianti.it/stadi-e-campi-di-calcio/ sporteimpianti.it
STADIUMS AND SOCCER FIELDS | STADI E CAMPI DI CALCIO
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ALTRI IMPIANTI OTHER FACILITIES
Milano
I campi da padel nel Get Fit Village di via Pinerolo
di Maria Carbone
Il centro sportivo aperto nel 2020 in zona San Siro è stato arricchito quest’anno da una importante struttura coperta a doppia membrana con travi in legno lamellare che ospita tre campi da padel panoramici, cui si aggiungono i due campi esterni.
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I campi da padel realizzati all’interno del Get Fit Village di Milano sono stati organizzati con un layout che occupa lo spazio compreso tra la club house e l’edificio destinato a palestra e piscina indoor. Qui è stata realizzata una struttura coperta che ospita tre campi, affiancata a due campi esterni.
La struttura coperta Il padel coperto misura 23 metri di larghezza per 40 di lunghezza, potendo così includere tre campi con i rispettivi spazi di passaggio. La struttura portante – che raggiunge all’estradosso l’altezza massima di 9,50 m - è realizzata con 11+11 travi in legno lamellare a doppia falda poggianti su undici coppie di pilastri a sezione quadra in acciaio zincato: sedici pilastri hanno l’altezza di 5 metri, mentre sei pilastri, corrispondenti alle tre capriate di colmo, sono alti 6,50 metri. Alla sommità dei pilastri è collocato un tubolare con funzione di fissaggio, con la parte superiore provvista di doppia lama in acciaio per contenere le capriate in legno lamellare. La struttura è irrigidita da controventi e tiranti in tondino di acciaio, oltre a 7 arcarecci in legno lamellare per ogni campata, posti fra le capriate.
Nella pagina di sinistra, l’interno del padel coperto. In questa pagina, dall’alto: prospetto frontale della struttura, assonometria, e le prime fasi di montaggio delle capriate sui pilastri laterali.
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On the left page, the interior of the covered padel. On this page, from top: front view of the structure, axonometry, and the first stages of assembly of the trusses on the side pillars.
OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI
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Il Get Fit Village La rete Get Fit nasce con la prima palestra a Legnano nel 1984, e da allora ha aperto altri dieci club in Milano, contando oggi 35.000 soci attivi. Il gruppo, guidato dal fondatore Livio Leardi, ha inaugurato all’inizio del 2020 il primo club con una concezione più ampia dell’offerta sportiva, il Get FIt Village, che, oltre ai tradizionali spazi per il fitness, propone un’offerta completa di wellness con piscina interna ed esterna e un thermarium, ma anche campi per il tennis e il padel, il tutto ricavato trasformando radicalmente delle strutture esistenti su un’area di 20.000 mq nella zona prestigiosa e a carattere prettamente sportivo di San Siro.
rium, in parte ancora da completare. I campi da padel, illustrati in queste pagine, hanno trovato una diversa collocazione rispetto al masterplan originale, mentre è in programma la realizzazione di nuovi impianti. Inaugurato poco prima del forzato lockdown decretato a fine febbraio 2020 a fronte della pandemia, il Get Fit Village ha potuto riaprire i battenti, con i nuovi campi da padel e tutte le altre risorse, il 24 maggio di quest’anno.
Legenda Masterplan
Il progetto, disegnato con sistema BIM dallo studio Built, si caratterizza per alcune soluzioni architettoniche come il percorso sopraelevato per collegare la reception / clubhouse con l’edificio che ospita le palestre, o la piscina indoor da 34,92 x 10,75 metri, profonda 1,35 m, divisibile in una zona per il nuoto a 5 corsie da 25 metri e una per i corsi di acquagym, hydrobike e riabilitazione; e per l’area estiva con piscina da 20x10 m e ampio sola-
Nelle foto, dall’alto e da sinistra: la piscina interna, la sala fitness; i campi da tennis in terra rossa; l’accesso da via Pinerolo sul fianco dell’edificio fitness/piscina.
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1-Clubhouse 2-Palestra, piscina indoor, thermarium, sale fitness, tennis tavolo 3-Tennis indoor 4-Area padel 5-Piscina all’aperto 6-Tennis outdoor 7- Nuovi campi (in preparazione) 8-Solarium (in preparazione)
In the photos, from top left: the indoor swimming pool, the fitness room; the clay tennis courts; the access from Via Pinerolo on the side of the fitness/pool building.
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A quota 4 m lungo tutto il perimetro è presente una trave orizzontale di banchina in legno, e sui lati corti la struttura è completata da 6+6 pilastri verticali anch’essi in legno.
Il telo di copertura Il disegno della copertura è caratterizzato da tre campate a doppia falda sia in senso laterale che longitudinale, intercalate da due setti (più due alle estremità) a doppia falda semplice, destinati questi ad ospitare delle fasce traslucide per aumentare la luminosità dell’ambiente. La membrana di copertura delle tre porzioni a doppia falda è realizzata con telo doppio, mentre per le porzioni traslucide è realizzata con telo singolo. I teli sono confezionati in fabbrica e fissati alla struttura portante con tubi di fasce a tasca e tenditori con fascia e cricchetto, regolabili in lunghezza. Il manto è in tessuto poliestere spalmato in pvc, assemblato con termosaldatrici ad alta frequenza, certificato in classe di reazione al fuoco BsS2-d0, trattato contro funghi e muffe, resistente ai raggi UV. La membrana esterna, sia per le parti bianche opache che per quelle traslucide, ha un peso di circa 700 g/mq; quella interna, nelle porzioni a doppio telo, è da 500 g/mq. Tra le due membrane del doppio telo si crea una camera d’aria, a scopo di coibentazione, insufflata grazie a tre motorini di ventilazione. La copertura è completata, a partire da quota 4 metri, dai due timpani sui lati corti, in telo singolo traslucido, e da due laterali sui lati lunghi in telo bianco. Dal pavimento alla trave di banchina, su tre lati sono collocati teli scorrevoli che corrono in un apposito profilo di acciaio sotto la trave stessa.
L’illuminazione L’illuminazione interna alla struttura è realizzata con un impianto di 24 proiettori a led da 200W fissati sulle travi in legno lamellare. I proiettori, con grado di protezione IP 66, hanno un indice di resa cromatica Ra>80, accensione immediata senza sfarfallio e una durata stimata in 30.000 ore. Il corpo del proiettore è realizzato in alluminio e vetro: la finitura della parte in alluminio garantisce una dissipazione totale del calore.
I campi I campi da padel – sia esterni che interni – sono realizzati con strutture in acciaio e vetro, della tipologia cosiddetta “panoramica”. Per la superficie di gioco si è scelto un manto testurizzato, della stessa tipologia impiegata nel World Padel Tour. Questa superficie, rispetto al manto fibrillato, è di altezza minore, e richiede per l’intaso una quantità ridotta di sabbia, che infatti non si percepisce visivamente come negli altri tipi di erba sintetica. Questa tipologia assorbe meglio gli urti e migliora la stabilità del campo. Dall’alto, pianta della copertura e prospetto laterale (in scala doppia). In basso, a sinistra corridoio tra i campi di padel, con la fascia traslucida in copertura; a destra, scorcio dall’interno di un campo in direzione della testata, con la parete scorrevole parzialmente aperta.
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From above, plan of the cover and side elevation (in double scale). Below, left, corridor between padel courts, with the translucent band on the roof; right, view from inside a court towards the head end, with the sliding wall partially open.
OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI
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Other facilities
Milan: Padel courts in the Get Fit Village in via Pinerolo The Get Fit Village is a club that, in addition to the traditional fitness areas, provides a complete wellness offer with an indoor and outdoor swimming pool and a thermarium, as well as tennis and padel courts, all created by radically transforming the existing structures on an area of 20,000 square metres in the prestigious and purely sporty area of San Siro. The padel courts in the Get Fit Village have been organised in a layout that occupies the space between the clubhouse and the indoor gym and swimming pool building. Here, a covered structure housing three courts was built, alongside two outdoor courts. The covered padel has a structure of laminated wood beams, with a double membrane roof made of polyester fabric coated with PVC; the three main bays are interspersed with bands of translucent single membrane, to give more light to the venue. The whole is supported by square-section galvanised steel pillars. The outdoor and indoor padel courts are made of steel and glass structures of the so-called "panoramic" type. The playing surface is made of textured synthetic grass, the same type used in the World Padel Tour.
Get Fit Village in via Pinerolo, Milano Committente: Livio Leardi / Mel Italia Srl Progetto e D.L.: arch. Luca Filiti (Built) Coperture padel: Sporturf – Fadini Impianti Srl Foto: BG / Tsport
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line
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Nella foto piccola a sinistra, il marchio Get Fit sul fianco della copertura. A destra, dall’alto: i campi esterni; dettaglio della copertura; la piscina esterna sullo sfondo della club house, con il solarium in erba sintetica in primo piano.
In the small photo on the left, the Get Fit logo on the side of the enclosure. Right, from above: the outdoor courts; detail of the canopy; the outdoor swimming pool in the background of the clubhouse, with the artificial grass solarium in the foreground.
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STADIO SAN PAOLO NAPOLI (NA) Adeguamento dello Stadio San Paolo di Napoli per la XXX Universiade estiva 2019 che prevede il restyling dello stadio per una nuova capienza di circa 55 mila posti, la sostituzione dei seggiolini con nuove sedute, adeguate agli standard imposti dalla Uefa, il ripristino e risanamento delle gradinate, la riqualificazione degli spogliatoi e non da ultimo il rifacimento della pista di atletica.
40 ANNI DI IMPIANTI SPORTIVI
Via Catello, 40 | 24030 Villa d’Adda (BG) | Tel. +39 035 4376440 | Fax +39 035 460662 | e-mail: tipiesse@tipiesse.it | www.tipiesse.it
ALTRI IMPIANTI OTHER FACILITIES
Parma
Impianti coperti per il campus universitario di B.G.
Presso il Campus Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi, gestito dal CUS Parma, sono state realizzate due tensostrutture che sostituiscono le coperture collassate durante una nevicata nel 2015: con l’occasione, le pavimentazioni sportive sono state riqualificate con nuovi manti dalle elevate caratteristiche tecniche e prestazionali.
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Il CUS Parma è un organo periferico del Centro Universitario Sportivo Italiano (CUSI), ente di promozione sportiva con personalità giuridica, riconosciuto dal Coni nel 1979. Il compito istituzionale del CUS Parma è quello di promuovere e organizzare la pratica sportiva propedeutica e agonistica degli studenti dell'Università degli Studi di Parma. Gestisce inoltre tutti gli impianti sportivi costruiti sull'area dell'Università di Parma. Il campus che sorge a sud della città occupa un’area di circa 15 ettari e comprende un palazzetto con diverse palestre per attività muscolare e di combattimento, campi da tennis e polivalenti outdoor, campi da calcio a cinque sia in erba naturale che sintetica, un campo da Golf a 6 buche con annesso campo pratica, un rettilineo coperto da 60 m con 4 corsie, una pista di atletica a 6 corsie con relative pedane. Oltre a quanto descritto sopra, erano presenti due coppie di campi da tennis, coperti fino al 2015 da due strutture geodetiche che sono collassate a seguito di una importante nevicata. Con l’intervento realizzato all’inizio di quest’anno, sul sedime delle vecchie tensostrutture sono stati realizzati due nuovi impianti coperti, uno dedicato al tennis e uno polivalente. L’inaugurazione è avvenuta il 12 maggio, alla presenza del Rettore Paolo Andrei, del Presidente del CUS Parma Michele Ventura, del Delegato del Rettore per lo Sport Nelson Marmiroli e del Vice Sindaco del Comune di Parma Marco Bosi.
Le nuove tensostrutture I due nuovi impianti coperti, di uguali dimensioni, occupano ciascuno un quadrato di 37,40 metri di lato e raggiungono un’altezza all’estradosso di circa 12,50 m. La struttura comprende travi di fondazione, sia perimetrali sia trasversali, in cemento armato e una copertura formata da sei travi principali ad arco in legno lamellare con arcarecci trasversali. La copertura delle strutture è realizzata mediante un telo in PVC a doppia membrana da 750 g/mq con interposta camera d’aria, per ottimizzare le prestazioni energetiche; l’impianto di riscaldamento a tutt’aria prevede una nuova termo ventilante, completa di destratificatori di aria per il comfort termico. L’impianto di illuminazione è dotato di corpi illuminanti a LED ad alto risparmio energetico. Rispetto alla sicurezza sismica, gli impianti rientrano nella classe d’uso III, per cui oltre ad un uso strettamente sportivo potranno essere utilizzati anche ad uso scuola. Per le superfici sportive, che sono andate a sostituire il vecchio manto usurato, sono state scelte due tipologie differenti; per l’impianto polivalente -su cui si potrà giocare a tennis, pallamano, basket o volley - è stato adottato un sistema stratificato, colato in opera, con caratteristiche tali da ottenere una prestazione ottimale qualunque sia l’attività sportiva che vi si pratica (vedi finestra a pagina 23).
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Nella pagina di apertura, l’esterno del campo multisport. In questa pagina, in alto, il palazzetto del campus. Al centro, ortofoto di tutto il campus: con gli asterischi sono individuati i due impianti coperti oggi ricostruiti. In basso, a sinistra il campo polivalente
esterno, ripavimentato, di fronte alla tensostruttura multisport. A destra, sulle due pagine, vista panoramica del campus, con i due nuovi impianti coperti e i campi esterni.
On the opening page, the outside of the multi-sports field. On this page, top, the campus hall. In the centre, orthophotos of the entire campus: asterisks indicate the two indoor facilities now reconstructed. Below left: the repaved outdoor multi-purpose field in front of the multi-sport tensile
structure. On the right, on the two pages, a panoramic view of the campus, with the two new indoor facilities and the outdoor courts.
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Quella nevicata del 6 febbraio 2015 Fu una nevicata eccezionale per la città di Parma, ma alcuni aspetti particolari concorsero a determinare il crollo delle due strutture sportive all’interno del campus universitario.
ammontasse a ben 66 mm, dando quindi alla neve una densità pari a oltre 190 kg per mc, quasi il doppio della norma per una nevicata a zero gradi.
Il vortice depressionario formatosi nei giorni precedenti sul Tirreno aveva favorito l’avvezione di aria fredda da nord-est sulla pianura padana, ma, contemporaneamente, un richiamo mite dall’Adriatico che, sin dal giorno 5, fece innalzare le temperature a partire dalle coste romagnole. Pertanto le abbondanti precipitazioni collegate alla depressione si manifestarono sotto forma di pioggia a est della linea Bologna/Brescia, (come si può osservare dall’immagine satellitare), sotto l’alito dello scirocco, mentre ad ovest, pur con temperature comunque non inferiori allo zero, caddero sotto forma di neve. L’ammontare delle precipitazioni, durante la notte tra il 5 e il 6 febbraio, fu di 34 cm a Parma città (quantitativo superato, in un sol giorno, solo altre 6 volte negli ultimi 120 anni). Tuttavia la situazione termica indotta dallo scirocco fece sì che il quantitativo di acqua corrispondente
La neve eccezionalmente bagnata gravava quindi per circa 65 kg/mq sulle superfici piane. Un peso notevole ma ancora largamente inferiore allo standard di sicurezza (che, in base alle NTC in vigore dal 2008, è per Parma, di 1,50 kN/mq). Pur osservando che la struttura collassata era antecedente alla Norma (il carico neve era allora normato a 90 kg/mq), si devono però considerare le caratteristiche geometriche della copertura stessa. Dalle immagini zenitali della vecchia struttura, si può ipotizzare che, se la neve lungo la curvatura esterna era facilmente soggetta a scivolare al suolo, quella verso l’interno non ha fatto che accumularsi gravando sulla sottostante struttura fino a superare il limite di rottura.
Nelle tre foto piccole in alto, da sinistra: Parma, piazza Garibaldi la mattina del 6 febbraio 2015 (pubblicata da www.meteonetwork.it); l’Italia settentrionale ripresa dal satellite il 9 febbraio (courtesy of MODIS Rapid Response Project at NASA/GSFC), la città di Parma è identificata dal puntino rosso; una delle
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due strutture geodetiche gemelle collassate a seguito della nevicata, in un’immagine del 2014 di Google Earth.
Le tensostrutture di nuova progettazione sono largamente in grado di far fronte a simili eventi eccezionali.
In the three small photos above, from the left: Parma, Piazza Garibaldi on the morning of 6 February 2015 (published by www.meteonetwork.it); northern Italy taken by satellite on 9 February (courtesy of MODIS Rapid Response Project at NASA/GSFC), the city of Parma is identified by the red dot; one of the twin geodesic
structures collapsed following the snowfall, in a 2014 Google Earth image.
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Invece per la struttura dedicata specificamente al tennis è stato scelto un manto sintetico specifico per questo sport.
Gli altri impianti Nello stesso periodo in cui sono state realizzate le due nuove tensostrutture è stata anche rinnovata la superficie, sempre in resina, di due campi esterni destinati rispettivamente al tennis e al basket. Inoltre, nel palazzetto è stata completamente rinnovata la sala pesi, di circa 160 mq, con la disposizione delle attrezzature in chiave moderna e funzionale e un allestimento che riprende quello dei grandi campus americani e i centri di preparazione atletica di tutto il mondo. L’allestimento comprende 9 macchine isotoniche, 4 postazioni RACK per l’uso del bilanciere in sicurezza e con la possibilità di usare pesi liberi, una postazione da powerlifting professionale. Completano la fornitura una pista in prato sintetico e l’area cardio completa di airbikes, vogatori e tapis roulant, attrezzature completamente meccaniche che non richiedono alimentazione elettrica. Nel prossimo futuro, come è stato annunciato durante l’inaugurazione delle tensostrutture, dovranno essere messe in campo le risorse per il rifacimento della pista di atletica, ultimo tassello di un centro sportivo completo e moderno.
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Parma: Indoor facilities for the university campus At the University's Science and Technology Campus, managed by CUS Parma, two tensile structures have been built to replace the roofs that collapsed during a snowfall in 2015: on this occasion, the sports surfaces have been upgraded with new ones with high technical and performance characteristics. The two new indoor facilities, of equal size, each occupy a square of 37.40 metres on each side and reach a height of approximately 12.50 metres at the top. The structure comprises reinforced concrete foundation beams, both perimeter and transverse, and a roof consisting of six main arched beams made of glulam with transverse purlins. The roofing of the structures is made of a PVC sheet with a double 750 g/sqm membrane with an air chamber in between to optimise energy performance. Two different types of sports surface were chosen to replace the old, worn-out covering. For the multi-purpose facility - on which tennis, basketball and volleyball can be played - a three-layered with characteristics that ensure adequate performance whatever the sporting activity being practised. For the structure dedicated specifically to tennis,
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La pavimentazione sportiva per l’impianto multisport La pavimentazione scelta per la struttura multisport è realizzata in situ con la sovrapposizione di tre strati autolivellanti di specifici prodotti Conica ad elevate prestazioni. Il primo strato (Conipur 3335) è un rivestimento in resina poliuretanica bicomponente, priva di solventi e autolivellante, che ha funzione di strato elastico: viene utilizzato per le pavimentazioni sportive in sostituzione dello strato elastico prefabbricato. Presenta infatti un buon autolivellamento ed eccellenti proprietà di disaerazione oltre alle proprietà meccaniche. Lo strato è applicato direttamente sulla vecchia superficie, opportunamente rettificata.
A sinistra, progetto dell’impianto multisport. Dall’alto: pianta con le segnature; sezione longitudinale; sezione trasversale. In questa pagina, le fasi di lavorazione della pavimentazione stratificata. Dall’alto e da sinistra: colatura del primo strato; stesura dello stesso; colatura del
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secondo strato; stesura dello strato finale; il campo finito con le segnature.
Il secondo strato (Conipur 3380 FL) è un rivestimento ignifugo autolivellante, in resina poliuretanica a due componenti; presenta anch’esso elevate proprietà meccaniche; la colorazione è quella prescelta per il risultato finale, in questo caso azzurro. Lo strato finale (Conipur 3202 W) è una vernice sigillante per interni a base d’acqua, elastica, bicomponente e satinata a bassa viscosità. Pigmentata nello stesso colore dello strato intermedio, è resistente ai raggi UV; una volta indurito, presenta eccellenti proprietà meccaniche, che si sommano all’elasticità fornita dallo strato di base per dare i migliori livelli di performance sportiva.
Left: design of the multi-sport facility. From top: plan with markings; longitudinal section; cross section. On this page, the working phases of the layered paving. From the top and from the left: casting of the first layer; laying of the first layer; casting of the second layer; laying of the final layer; the finished field
with markings.
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on the other hand, a specific surface for this sport was used. The first layer is a solvent-free, self-levelling, twocomponent polyurethane resin coating that acts as an elastic layer: it is used for sports floors in place of the prefabricated elastic layer. The second layer is a self-levelling fire retardant coating. The final layer is a water-based, elastic, two-component, satin-finish, low-viscosity interior sealing varnish. During the same period in which the two new tensile structures were built, the resin surfaces of two outdoor tennis and basketball courts were also renewed. In addition, the weight room in the sports hall was completely renovated, with a modern and functional layout of the equipment and a layout that reflects that of athletic training centres around the world.
Nuovi campi sportivi coperti nel campus Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi di Parma Committente: Università degli Studi di Parma – Area dirigenziale Edilizia-infrastrutture RUP: geom. Stefano Ambanelli Progetto architettonico e strutturale: ing. Emiliano Prevoli (STP Engineering Srl) Consulenze specialistiche: P.I. Massimiliano Schianchi, PI. Giuseppe Burcotti Progetto esecutivo copertura in legno lamellare: ing. Daniele Colleoni Direttore dei Lavori: ing. Giuseppe Gentile (UniParma) Collaudatore: ing. Simona Berzieri (UniParma) Importo dei lavori: euro 531.067 Fine lavori: maggio 2021 Impresa appaltatrice: Tipiesse Srl (vedi pag. 18) Superficie sportiva campi polivalenti: Conica GmbH (vedi pag. 78) Superficie sportiva campi tennis: Mapei Spa (vedi pag. 1) Attrezzature sportive: Sportissimo Snc
In alto, l’interno della struttura esclusiva per il tennis. Al centro, foto ricordo il giorno dell’inaugurazione. In basso, le due tensostrutture in uso.
Above, the interior of the exclusive tennis facility. In the centre, souvenir photo on the day of the inauguration. Below, the two indoor courts in use.
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ALTRI IMPIANTI OTHER FACILITIES
Casal di Principe (Caserta)
Adeguamento dell’impianto sportivo comunale
di Bea Rispoli
Rinnovato l’Angelo Scalzone con un manto in erba sintetica per il campo di calcio e il rifacimento della pista di atletica leggera.
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L’intervento si colloca nel quadro più generale di riqualificazione dei servizi per lo sport del comune di Casal di Principe, e si è reso necessario per supportare, incentivare e migliorare l’attività sportiva. L’impianto sportivo denominato “A. Scalzone” comprende: un campo da calcio, già in erba naturale, dimensioni mt 102.00 x 62.00 mt; una tribuna spettatori coperta e una scoperta; un blocco spogliatoi di circa 100 mq e un blocco sevizi di 300 mq; la pista di atletica. Gli interventi che sono stati effettuati comprendono: la trasformazione del manto, da erba naturale in erba artificiale; la parziale sostituzione della recinzione; la realizzazione di un nuovo impianto di drenaggio; la realizzazione di un nuovo impianto di irrigazione; la sostituzione della pista di atletica. Non sono stati invece previsti interventi sulla tribuna e sugli spogliatoi.
Il campo da calcio Il campo da calcio dell’impianto sportivo “Angelo Scalzone“ è assoggettato ad un uso intensivo in quanto viene utilizzato sia come campo di allenamento sia per le partite di campionato dilettantistico. Il tappeto erboso naturale necessitava di continue cure e adeguata irrigazione. Considerato l’uso frequente del campo da giuoco, il Comune di Casal di Principe ha ritenuto che la soluzione per dare un servizio adeguato ai numerosi sportivi che lo utilizzano, fosse quella di sostituire il manto in erba naturale con un manto in erba artificiale drenante. Con la realizzazione di un terreno di gioco in erba artificiale di ultima generazione, l’amministrazione Comunale ha inteso ottenere l’omologazione da parte della Lega Nazionale Dilettanti al fine di poter ospitare le competizioni del campionato di eccellenza (o di categorie superiori). Il ricorso a tale tecnologia nasce anche dall’esigenza di coniugare costi di manutenzione ridotti rispetto a quelli di un tradizionale campo in erba naturale ad un alto livello di qualità al gioco del calcio assicurando un terreno di gioco perfettamente liscio e privo di inaspettate irregolarità. Vista la conformazione del terreno, le quote altimetriche attuali e i frequenti eventi di “flash flood” si è pensato alla soluzione a drenaggio verticale a quattro falde come la più idonea per questo campo. Dopo la realizzazione del drenaggio e della opportuna stratigrafia, è stato posato il manto in erba artificiale con fibra omologata LND Professional, ottenuta da un filato in polietilene di ultima generazione da 52 mm di altezza e 400 micron di spessore, abbinato a un sottotappeto elastico prefabbricato. La doppia tonalità di verde utilizzata per il filato dà al manto un aspetto naturale preservando l’aspetto estetico e paesaggistico del progetto. La speciale forma a diamante assicura un immediato ritorno delle fibre in posizione verticale dopo il calpestio, garantendo un perfetto rimbalzo
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Nella pagina di apertura, vista parziale dell’impianto. In questa pagina, planimetria di progetto. Nella pagina destra, dall’alto: sezione costruttiva del campo di calcio; sezione della pista di atletica; schema del drenaggio e raccolta acque, in sezione e in assonometria.
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Campo da gioco Pista di atletica Strada statale 7bis Spalti scoperti
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Spalti coperti Locali annessi al campo Locali spogliatoio Parcheggio pubblico
9 Strada provinciale 30 10 Strada accesso tribuna 11 Piscina comunale
On the opening page, partial view of the facility. On this page, project plan. On the right page, from above: construction section of the football pitch; section of the athletics track; drainage and water collection scheme, in section and axonometry.
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Erba artificiale Sabbia di frantoio Graniglia Pietrisco Massicciata Massicciata esistente Geotessile
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Terreno naturale Tubo drenaggio primario Rinfianco tubazioni drenaggio con pietrisco Canalina prefabbricata con griglia zincata antitacco 12 Tubo drenaggio secondario 13 Pozzetto ad anelli in CLS
e scorrimento del pallone ed una naturale torsione e grip del piede. L’intaso di stabilizzazione è in sabbia silice selezionata; l’intaso prestazionale è in granulo elastomerico in gomma nobilitata, di granulometria controllata da 0,5 a 2,5 mm, ricavato dalla macinazione di gomma selezionata rispondente alle normative vigenti, privo di polveri o parti estranee, ricoperto ed incapsulato con un film di resina poliuretanica vergine, verniciato e nobilitato con pigmenti ecologici ed atossici per ottenere un prodotto inodore e di grande resistenza all'abrasione.
La pista di atletica
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Cunetta realizzata in opera Magrone di sottofondo Sottofondo esistente Nuovo binder (in ragione del 30%) SP 3cm
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Nuovo tappetino SP 3cm Manto colato impermeabile Cordolo in C.A.P.
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Griglia zincata antitacco a feritoie Canaletta in CLS 16x16 cm Dreno secondario diametro 90mm Dreno primario diametro 160mm
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Rifianco dreno perimetrale con CLS magro Tubazione collegamento canaletta-collettore Chiusino in CLS
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La pista di atletica leggera, a 6 corsie, sarà utilizzata come impianto di esercizio. È stata prevista la ricostruzione a nuovo della superficie sintetica, in quanto lo stato di degrado in cui versava quella preesistente rendeva impraticabile un intervento di solo retopping. Pertanto, smantellata la superficie, è stato fresato il tappetino bituminoso esistente, realizzando una nuova superficie bituminosa e quindi una sintetica. Le pendenze trasversali e longitudinali, con pochi interventi localizzati, potevano rientrare rispettivamente nel limite del 1% e dello 0,1% come previsto da normativa FIDAL. La superficie sportiva è un manto sintetico colato, impermeabile bicolore nello spessore, a finitura spruzzata; è realizzata, a norma FIDAL, con una prima mano di attacco in primer poliuretanico per l'ancoraggio al sottofondo bituminoso; uno strato di base dello spessore di mm.10,50 realizzato a freddo per colata di impasto di granuli di gomma SBR di colore nero ed a curva granulometrica predeterminata, e polimero poliuretanico monocomponente come legante; infine uno strato superficiale di usura dello spessore di mm. 2,50 eseguito mediante spruzzatura, di una mescola di resina poliuretanica colorata e granuli di gomma pure colorati, data in tre mani, il tutto realizzato nello spessore di 13 mm.
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Lavori di adeguamento e ristrutturazione impianto sportivo comunale “Angelo Scalzone”, Casal di Principe (Ce) Committente: Comune di Casal di Principe R.U.P.: ing. Alessandro Cirillo Assistente al R.U.P. in fase di progettazione: arch. Antonio Palmese Direzione Lavori: ing. Elio Natale Inizio Lavori: luglio 2020 Fine Lavori: marzo 2021 Costi: euro 1.000.000 Manto pista di atletica: Conica AG (vedi pag. 78) Installatore manto pista di atletica: Sama Srl
Casal di Principe (Caserta): upgrading of the municipal sports facility The project is part of the more general upgrading of sports facilities in the municipality of Casal di Principe, and was necessary to support, encourage and improve sports activities. The sports facility named "A. Scalzone" includes: a football pitch, already in natural grass, a covered and an uncovered spectator stand, a changing room block and a service block. The work carried out includes: the transformation of the surface from natural grass to artificial grass; the partial replacement of the fence; the construction of a new drainage system; the construction of a new irrigation system; the replacement of the athletics track. There are no plans for work on the grandstand and changing rooms. The artificial turf is made of 52 mm high, 400 micron thick polyethylene yarn combined with a prefabricated elastic underlay. The double shade
of green used for the yarn gives the turf a natural appearance while preserving the aesthetic and landscaping aspect of the project. The special diamond shape ensures an immediate return of the fibres to a vertical position after walking, guaranteeing a perfect bounce and sliding of the ball and a natural twist and grip of the foot. The performance infill is made of elastomeric rubber granules, obtained by grinding selected rubber free of dust or foreign parts, covered and encapsulated with a film of virgin polyurethane resin, painted and finished with ecological and non-toxic pigments to obtain an odourless and highly abrasion-resistant product. The 6-lane athletics track will be used as an exercise facility. The synthetic surface has been rebuilt, as the state of deterioration of the existing surface made retopping alone impractical. The sports surface is a poured synthetic turf, waterproof and two-coloured in thickness, with a sprayed finish. The base layer, 10.50 mm thick, is cold-formed by pouring a mixture of black SBR rubber granules and a single-component polyurethane polymer as binder; the surface wearing layer, 2.50 mm thick, is made by spraying a mixture of coloured polyurethane resin and coloured rubber granules.
Nella pagina, viste generali e dettagli dell’impianto sportivo rinnovato. On the page, general views and details of the renovated sports facility.
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Cortina d’Ampezzo (Belluno)
Recupero funzionale della piscina comunale di Manuela Castagno e Giulia Donadi
Grazie a questo intervento promosso in occasione dei Mondiali di Sci 2021 e delle prossime Olimpiadi invernali 2026, la prestigiosa località turistica delle Dolomiti Ampezzane viene a dotarsi di un servizio natatorio acquatico che valorizza l’offerta turistica in tutte le stagioni e si propone come impianto per i raduni internazionali di atleti per la preparazione in quota.
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Il progetto è stato finalizzato alla ristrutturazione e rifunzionalizzazione del centro natatorio preesistente in Cortina D’Ampezzo, ed è stato caratterizzato da un layout funzionale distributivo a seguito dell’aggiudicazione del concorso europeo su progetto di fattibilità tecnico economico posto a base di gara; pertanto i progettisti incaricati in RTP hanno cercato di ottimizzare prioritariamente le interferenze che risultavano dai percorsi dei vari ambiti preesistenti e apportando tutte le verifiche, che hanno comportato anche i corretti dimensionamenti degli spazi e delle vasche per tipologia di utenza e di attività natatorie-acquatiche-benessere nonché del dimensionamento dei locali tecnici di supporto. L’edificio dell’attuale piscina è situato fuori dal centro abitato in posizione isolata in località Guargné (alt. 1.322,8 m slm) ed è incastonato alle pendici del Monte Cristallo in modo tale che il livello inferiore risulta parzialmente interrato; presenta un orientamento nordest-sudovest con affaccio magnifico e privilegiato verso la Valle del Boite. Il progetto prevede la riqualificazione completa del complesso natatorio (il progetto è stato elaborato nel rispetto dei vincoli microambientali posti dalla Soprintendenza), all’interno del quale si svolgeranno attività natatorie di carattere ludico e sportivo. La morfologia dell’impianto all’esterno conserva le peculiarità originali di “architettura di montagna” mentre l’interno valorizza la “grande navata strutturale in metallo legno” del parterre al livello vasche. In particolare è stato previsto l’adeguamento strutturale e sismico dell’intera struttura (che ha compreso interventi di demolizione e ricostruzione in particolare del corpo in ampliamento destinato “all’acquaticità estate inverno”) con la riqualificazione dell’involucro edilizio nella sua globalità, adeguato ai nuovi standard normativi. Per quanto riguarda i layout funzionali e le attività svolte al suo interno, gli interventi architettonici ed impiantistici interesseranno principalmente il piano vasche su più livelli, comprendente sia quelle a carattere sportivo che ludico e gli spazi a servizio delle diverse attività della piscina (spogliatoi, locali tecnici) ubicati al piano terra. Il progetto definisce un’ampia proposta di servizi rivolti alla persona e ai gruppi, con ricadute sul turismo sportivo in quota, con nuove opportunità di attività acquatiche natatorie a supporto di pratiche minori che si possono svolgere in acqua, non solo salutistiche di benessere, ma anche propedeutiche alle attività sportive in genere.
I dettagli del progetto Il progetto prevede l’adeguamento della piscina esistente ai fini della sua omologazione secondo il regolamento FIN, inquadrandosi nella tipologia di impianti sportivi di esercizio, così come definiti all’art. 1 delle Norme CONI per l’impiantistica sportiva (delibera n. 1378 del 25/06/2008), in cui si possono svolgere attività regolamentate dalla FSN
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In questa pagina, dall’alto: schizzo dell’architetto Paolo Pettene; l’edificio della piscina allo stato attuale; assonometria di progetto. Nella pagina destra, pianta di progetto del livello vasche. Nella pagina di apertura, rendering del solarium esterno.
On this page, from the top: schetch by architect Paolo Pettene; the swimming pool building in its current state; project axonometry. On the right page, project plan of the pool level. In the opening page: rendering of the external solarium.
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1 Connettivo 2 Magazzino 3 Servizi igienici 4 Infermeria 5 Presidio 6 Spiaggia 7 Vasca nuoto 8 Vasca ricreativa 9 Vasca fun 10 Vasca baby 11 Vasca benessere 12 Docce vasca 13 Ambito tecnico 14 Solarium
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e DSA ma non destinate all’agonismo, ovvero tutte le attività propedeutiche, formative e di mantenimento delle suddette discipline sportive. Dal punto di vista funzionale il progetto risulta articolato su tre livelli, di cui due piani sono oggetto di una ristrutturazione conservativa con l’adeguamento e l’implementazione degli elementi strutturali caratterizzanti dell’edificio. Al livello del piano terreno avviene l’accesso principale all’Impianto natatorio dove viene collocata un’ampia hall di ingresso, direttamente legata all’ambito di accoglienza/lobby. La hall costituisce il nodo centrale da cui si sviluppa la distribuzione del piano interrato (spogliatoi, ristorazione e caffetteria) e ai livelli superiori (ambiente vasche e wellness). Al piano terra sono inoltre collocati i locali tecnici accessibili dall’esterno (il locale pompe antincendio, i locali dei quadri elettrici, locali impianti meccanici, la centrale termica e i locali di trattamento acqua). Il piano primo è caratterizzato da cinque vasche che vengono in parte recuperate e in parte realizzate con tecnologia mista in opera e prefabbricata con bordo sfioro alla finlandese, distribuite su un ampio piano spiaggia sviluppato su due livelli. La vasca nuoto esistente viene rettificata e riqualifica-
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ta con una soluzione prefabbricata e bordo sfioro alla finlandese sui quattro lati, a sei corsie di dimensioni 25,00x12,50 m con profondità variabile da 1,30 m a 1,60 m; il fondo vasca viene rimodulato con la nuova pendenza, e sarà rivestito con telo in PVC. Il progetto prevede: il recupero della vasca ricreativa preesistente di dimensioni 10,00x3,90 con profondità costante di 1,20 m; la nuova vasca Fun di dimensioni 8,70x7,20 m con profondità costante di 0,90 cm; nuova vasca Baby di dimensioni 3,90x4,65 m con profondità costante di 0,60 m e nuova Vasca Benessere internoesterno di dimensioni 15,70x4,6 5m con profondità costante di 1,20 m. Il terzo livello è di nuova realizzazione, destinato al wellness, caratterizzato da un nuovo solaio in carpenteria metallica, che garantisce anche la percorribilità e la visibilità perimetrale interna. Sono inoltre previsti interventi energetici finalizzati al contenimento dei consumi, quali il rifacimento dei tamponamenti esterni, delle coibentazioni, di tutti gli infissi prestazionali e della copertura preesistente, nonché all’adeguamento degli impianti elettrici e speciali, impianti di trattamento acqua, impianti meccanici, impianto idrico antincendio e impianto di adduzione e scarico. Tutti gli ambiti risultano direttamente accessibili e completamente percorribili dagli utenti D.A. a garanzia dell’inclusione e coerentemente con le normative di abbattimento delle barriere architettoniche. Le scelte progettuali determinano una concezione estetica ricercata, funzionale moderna ed originale con finiture individuate dell’eccellenza made in Italy.
Swimming centres
Cortina d'Ampezzo (Belluno): Functional renovation of the municipal swimming pool Thanks to this project, promoted on the occasion of the 2021 World Ski Championships and the forthcoming 2026 Winter Olympics, the prestigious tourist resort of the Ampezzo Dolomites will have an aquatic swimming facility that will enhance the tourist offer in all seasons and serve as a facility for international gatherings of athletes for altitude training. The designers in charge tried to optimise the interferences resulting from the routes of the various pre-existing areas as a matter of priority and made all the necessary checks, which also involved the correct sizing of the spaces and pools according to the type of users and swimming-water-wellness activities, as well as the sizing of the technical support rooms. The morphology of the facility externally preserves the original features of "mountain architecture", A sinistra, al centro e in basso, sezione longitudinale e prospetto a valle di progetto. In alto sulle due pagine, l’interno dell’area vasche in progetto; al centro in questa pagina, la stessa area nello stato attuale. In basso, sezione prospettica di progetto.
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Bottom left, longitudinal section and downstream elevation as designed. On the top of the two pages, the interior of the project pool area; in the centre of this page, the same area in its current state. Bottom, perspective section of the project.
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while the interior enhances the large structural metal and wood nave at the pool level. In particular, the structural and seismic upgrading of the entire structure has been planned with the requalification of the building envelope in its entirety, adjusted to the new regulatory standards. With regard to the functional layout and the activities carried out within it, the architectural and plant engineering works will mainly involve the multi-level swimming pool floor, including both the sports and leisure pools, and the spaces serving the various activities of the swimming pool (changing rooms, technical rooms) located on the ground floor. The project defines a wide range of services for individuals and groups, with effects on sports tourism at high altitudes, with new opportunities for aquatic swimming activities in support of minor practices that can be carried out in the water, not only for health and well-being, but also preparatory to sports activities in general.
Recupero funzionale della piscina comunale di Cortina d’Ampezzo (Bl) Committente: Provincia di Belluno in qualità di Stazione appaltante per conto del Commissario di Governo per i campionati mondiali di sci alpino “Cortina 2021” Il Commissario: dott. Valerio Toniolo Il Responsabile Unico del Procedimento: arch. Carlo Breda Il Sindaco: dott. Gianpietro Ghedina Progetto: RTP - TECHproject Srl - Architetto Paolo Pettene & Partners STP Srl - Nier Ingegneria Spa
Nella pagina, tre rendering dell’area “spiaggia” con la vasca benessere che si estende all’aperto.
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In this page, three renderings of the "beach" area with the wellness pool extending outside.
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Pesaro
Ristrutturazione del bocciodromo di Cesare Lino
In città sono molti i lavori partiti, in previsione e conclusi in zona della stazione e via dell’Acquedotto, cuore del Bando delle Periferie, come interventi di riqualificazione contro il degrado delle zone periferiche; il nuovo bocciodromo conta un fabbricato principale per le attività sportive con quattro piste regolamentari.
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È stato inaugurato nel marzo scorso il nuovo bocciodromo comunale, il cui progetto è stato seguito dal servizio Lavori Pubblici del Comune insieme a professionisti esterni e realizzato con un importo superiore a 1,7 milioni di euro. Si tratta di una struttura composta da due fabbricati con le piste da gioco, su un unico piano, con quattro campi regolamentari, una zona servizi e spogliatoi, un’area ristorazione e una sala gioco e biliardo. Il nuovo bocciodromo di Pesaro sorge in via dell’Acquedotto e rappresenta “un elemento essenziale per la trasformazione urbana della città”, come ha dichiarato il sindaco Matteo Ricci. La zona in cui è sorta la struttura sportivo-ricreativa pubblica, quella di via dell’Acquedotto e della stazione, “sarà completamente riqualificata e stravolta”, con il teatro e lo spazio per i giovani con le piste di skate e pump track. Tanti altri interventi miglioreranno la vivibilità della zona periferica: ripensamento del parco XV aprile, il ponte ciclo pedonale, sistemazione del parcheggio. Nei prossimi mesi la struttura diventerà la sede del comitato provinciale della Fib (Federazione italiana di bocce), potrà ospitare competizioni nazionali e potrà essere usata dalle scuole.
La struttura Il bocciodromo ha una ampiezza di 47,50 x 34 metri, ed è formato da due strutture: il fabbricato principale, destinato alle attività sportive, e una porzione più bassa, che accoglie al suo interno le attività collaterali del centro sportivo. L’edificio si sviluppa su un unico livello al piano terra ed è diviso in 4 aree: - zona gioco: 816 mq circa per le competizioni sportive del gioco delle bocce, composta da 4 campi regolamentari (di 27,50 x 4,00 mt ciascuno), area perimetrale ai campi protetta da parapetto in acciaio e plexiglass, area esterna al parapetto che funge da disimpegno e area di sosta per il pubblico che osserva il gioco delle bocce, nonché un’area libera per attività varie; - zona atleti: 203 mq circa, suddivisa in stanze e corridoi per gli spogliatoi degli atleti, arbitri e dirigenti delle squadre e società con annessi servizi igienici, docce e locale infermeria; - zona ricreativa: 230 mq circa, bar con annessa cucina, dispensa e servizi igienici, posta entrando a sinistra dell’ingresso principale; - zona polivalente: 144 mq circa, sala gioco e biliardi con annessi servizi igienici, posta entrando a destra dell’ingresso principale. L'impianto, di valenza nazionale, è suddiviso in 4 piste rimodulabili: ricoprendo le superfici, queste potranno essere usate per altre discipline. Un’area è destinata al biliardo. Gli spazi del bar, di oltre 200 mq, saranno a disposizione dell'impianto e di tutta l'area attigua. La finitura dei campi da bocce è stata realizzata con un manto sintetico compatto impermeabile monocomponente di natura elastomerica, senza solventi realizzato a freddo per colata sul posto in
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Nella pagina di apertura, particolare del fronte di ingresso. In queste due pagine, pianta del livello terra, prospetto frontale, sezioni trasversale e longitudinale e, in alto a destra, pianta della copertura (in scala ridotta) con i pannelli solari. Nella foto, particolare della finestratura che affac-
cia sul solaio di copertura con i pannelli solari.
reduced scale) with the solar panels. In the photo, detail of the window facing the roof with the solar panels.
On the opening page, detail of the entrance front. On these two pages, plan of the ground level, front elevation, cross and longitudinal sections and, top right, plan of the roof ( in
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applicazioni successive di resine acriliche all'acqua, cui è seguita la segnaletica sulle corsie con vernice del tipo smalto all'acqua e la sabbiatura.
L’impianto termico L’impianto termomeccanico a servizio del fabbricato è stato progettato e realizzato col fine di massimizzare il comfort termico interno degli occupanti a fronte di un bassissimo impatto ambientale; infatti la climatizzazione invernale ed estiva degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria saranno garantite da sistemi di generazione che non utilizzano combustibili fossili, bensì da due pompe di calore, abbinate ad un sistema solare termico, composto da tre collettori piani sulla copertura, sfruttando energia solare ed accumulandola in un boiler. Inoltre, è presente un impianto fotovoltaico installato sulla copertura piana in corrispondenza dei locali adibiti a sala biliardi, bar e spogliatoi, che metterà a disposizione delle utenze elettriche una percentuale stimata attorno al 45 – 48% dell’energia necessaria ai vari usi (climatizzazione, illuminazione, servizi, ecc). L’energia prodotta ed auto-consumata, unita a quella ceduta alla rete nazionale nei periodi di non auto-consumo, consentirà una riduzione di emissioni pari a 21.142 kgCO2/anno. Il fabbricato è dotato di illuminazione LED, nonché di apparecchiature elettromeccaniche (pompe di calore, circolatori idraulici, ventilatori, estrattori, ecc.) equipaggiate da tecnologia Inverter o regolatori di velocità per una costante ottimizzazione del loro funzionamento sulla base dell’effettiva richiesta, con notevole risparmio energetico.
Other facilities
Pesaro: Renovation of the bowling hall The new municipal bowling hall was inaugurated last March. The project was supervised by the Municipality's Public Works department together with external professionals and cost over 1.7 million euro. It is a structure consisting of two buildings with playing tracks, on one floor, with four regulation courts, a service and changing area, a catering area and a game and billiard room. The facility, of national importance, is divided into four tracks that can be remodelled: by covering the surfaces, they can be used for other disciplines. The bowling greens were finished with a compact, waterproof, single-component, elastomeric, solvent-free synthetic covering, cold-formed by pouring on site in successive applications of waterbased acrylic resins, followed by signage on the lanes with water-based enamel paint and sandblasting. One of the special features of the sports facility is the low environmental impact guaranteed by a In alto, vista dell’edificio. In questa pagina, al centro, l’inaugurazione con il sindaco Matteo Ricci; in basso, vista dell’interno. Nella pagina destra, particolare su uno dei campi di gioco.
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Top, view of the building. On this page, centre, the inauguration with Mayor Matteo Ricci; below, view of the interior. On the right page, detail of one of the playing fields.
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thermo-mechanical system that maximises thermal comfort: winter and summer air conditioning are guaranteed by heat pump generation systems combined with solar thermal. In addition, a photovoltaic system installed on the flat roof will provide almost half of the energy needed for the electrical consumers.
Ristrutturazione del bocciodromo di via dell’acquedotto, Pesaro Committente: Comune di Pesaro Responsabile del procedimento: ing. Monica Orazietti (Comune di Pesaro - Servizio Lavori Pubblici) Progetto generale e architettonico: arch. Marcello Franca e arch. Andrea Pagnetti Progetto e D.L. strutture: ing. Giuseppe Mattioli Direttore dei lavori generali e architettonici: arch. Silvia Sedani (Comune di Pesaro) Progetto e D.L. operativo impianti tecnologici e lavori antincendio: ing. Paolo Moretti Coordinatore sicurezza in fase di progettazione e contabilizzazione lavori: geom. Davide Petrolati (Comune di Pesaro) Collaudatore statico: ing. Pier Paolo Palatroni (Comune di Pesaro) Collaudatore tecnico amministrativo: arch. Cristina Maroncelli (Comune di Pesaro) Fine lavori: marzo 2021
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OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI
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PALAZZETTI E PALESTRE HALLS AND GYMS
Varese
Riqualificazione del Palazzo del Ghiaccio di Giuseppe De Martino
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Un intervento radicale su un impianto molto frequentato, sia nell’area dedicata al ghiaccio che nell’area piscine, il quale presentava però condizioni di obsolescenza funzionale e strutturale, e non rispondeva più alle norme di esercizio. I lavori sono cominciati nel marzo di quest’anno, e si prevede possano concludersi in 14 mesi.
Lo stato di fatto Il complesso del Palazzo del Ghiaccio di via Albani a Varese è stato edificato nel 1974 su progetto dello Studio Ambrosetti su un lotto di circa 13.000 mq adiacente a preesistenti strutture sportive per il tennis. L’edificio si presenta come un unico corpo di fabbrica a copertura curva a campata unica, retta da archi di legno lamellare, che insistono su plinti di calcestruzzo, al quale si appoggiano le strutture di tamponamento verticale, che per buona parte del loro sviluppo sono vetrate. La copertura è costituita da un manto di lamiera grecata isolato sorretto da una struttura secondaria in legno e da un assito di finitura. Il tutto risulta in avanzate condizioni di deterioramento, con problemi di infiltrazioni, condense, sfondellamenti. Tutte le strutture sottostanti sono staticamente autonome dall’involucro e sono realizzate in calcestruzzo. L’impianto, pur essendo costituito da un unico corpo di fabbrica, è articolato in due zone sportive ben distinte: la zona ghiaccio e la zona piscine. Tra loro è posta la zona servizi, organizzata su quattro livelli di cui tre fuori terra. La zona dedicata al ghiaccio è costituita da una pista per il pattinaggio e l’hockey, di dimensioni 60x30 m, dotata di gradinate per il pubblico su tre lati per una capienza complessiva di 1.462 posti. Sotto le gradinate trovano posto 9 spogliatoi di diversa metratura, dedicati agli atleti delle diverse discipline, agli arbitri ed agli accompagnatori, per le manifestazioni ufficiali. Ci sono inoltre i servizi igienici per il pubblico ed uno spazio destinato al noleggio dei pattini per l’attività libera. La zona adibita a piscina è dotata di una vasca natatoria da 25x12,5 m (con altezza variabile di 1,9/2,55 m) e di una vasca di apprendimento da 12,5x8 m (altezza variabile di 0,8/0,95 m). Gli spogliatoi degli utilizzatori sono collocati al piano terra della zona servizi, che separa l’area Ghiaccio da quella delle Vasche. Gli istruttori e gli addetti hanno invece spogliatoi al piano interrato dello stesNell’immagine grande, vista di progetto da sud-ovest, con le arcate supplementari che delimitano l’ampliamento previsto. In alto a destra, lo stato attuale del palaghiaccio visto nella stessa direzione.
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so corpo servizi. Non esiste un collegamento realmente fruibile tra piano vasca e giardino antistante, se non attraverso delle semplici porte di emergenza. Il corpo servizi centrale è accessibile dal parcheggio antistante attraverso una scalinata che, senza garantire un comodo superamento delle barriere architettoniche se non facendo un lungo giro, conduce allo spazio biglietteria. Questo, nonostante le ridotte dimensioni, distribuisce i flussi del pubblico e degli atleti mantenendo presidiati tutti gli accessi. Gli spogliatoi della piscina, come detto, trovano posto al piano terra ed a quello interrato, insieme ad alcuni magazzini ed al cunicolo impianti. Al piano primo è collocato il Bar, accessibile anche dalle gradinate della zona ghiaccio e con la possibilità di vedere le vasche della piscina. Al piano secondo una sala polifunzionale viene utilizzata principalmente come spazio di riscaldamento per le atlete del pattinaggio di figura, essendo accessibile solo dalla zona ghiaccio. Allo stesso modo, i locali retrostanti sono adibitili ad ufficio per associazioni sportive e ad alloggio per il custode (quest’ultimo ormai da tempo inutilizzato) che si sviluppa su due livelli (volume aggettante rispetto alla copertura curva).
Progetto di ristrutturazione e adeguamento Il progetto di fattibilità è stato redatto tenendo già in considerazione alcuni tra gli aspetti più tipici delle successive fasi della progettazione, ma che tuttavia non possono non essere filo conduttore fin dai primi approcci. Sicurezza: intesa come sicurezza dei lavoratori addetti alle opere, come sicurezza nell'uso degli spazi da parte degli utenti, e come sicurezza connessa alle attività di conduzione, manutenzione ordinaria e straordinaria. Accessibilità: abbattimento delle barriere architettoniche esistenti e proposte gestionali tese ad aumentare l’offerta di attività rivolte a persone diversamente abili o con handicap fisici, oltretutto che
In the large picture, the project view from the south-west, with the additional arcades delimiting the planned extension. Above right, the current state of the ice palace seen from the same direction.
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usufruiscono già oggi degli spazi esistenti in condizioni assolutamente precarie. Affidabilità funzionale: perseguita attraverso la scelta di tipologie costruttive e d’intervento con caratteristiche di semplicità e di qualità. Semplicità ed economicità manutentiva: che dovrà essere frutto di una scelta di materiali e apparecchiature caratterizzati da ridotte esigenze di manutenzione. Durabilità: perseguita attraverso l’impiego di tipologie costruttive e specifici materiali di robusta e durevole costruzione. Riduzione dei consumi energetici: attraverso scelte ottimizzate sotto l'aspetto tipologico dotate di elevata efficienza energetica si otterrà un edificio ad altissima prestazione energetica Il cui fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo sarà coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta in situ. Riduzione dell'impatto ambientale: perseguita attraverso un’elevata efficienza energetica, attraverso l'impiego, ove possibile, di prodotti e materiali a ridotto impatto ambientale ed il contenimento delle cause di immissioni di rumore nell’ambiente. Il progetto proposto prevede due distinti interventi. Uno di sostituzione dell’intero involucro, comprensivo della rimozione del manto di copertura, rimozione completa della struttura principale e secondaria e sostituzione con un nuovo sistema similare in legno lamellare identico nella geometria. L’intervento comprende inoltre la sostituzione completa di tutte le parti finestrate con nuove facciate vetrate ad elevata performance energetica e il potenziamento delle parti opache con sistemi a cappotto. Si otterrà quindi una ristrutturazione integrale portando l’edificio
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alle caratteristiche NZEB (Nearly Zero Energy Building). Il secondo intervento è quello di riorganizzazione dei layout interni che prevede l’ampliamento dell’edificio verso sud, la riorganizzazione dei sistemi di risalita e delle distribuzioni in generale, la revisione di tutti gli spazi aperti al pubblico ma anche di servizio, il rifacimento della pista da ghiaccio e il rifacimento di tutti gli impianti.
L’intervento di revisione dei layout L’intervento prevede la realizzazione di una bussola esterna, a quota parcheggio, che consenta di accedere alla biglietteria attraverso una scala calda e protetta, completa di un montascale per il superamento delle barriere architettoniche. La biglietteria continua a funzionare da nodo di smistamento dei diversi flussi, anche grazie a un sistema di controllo degli accessi elettronico e con tornelli, in forza di una superficie più generosa della precedente. In particolare filtra l’accesso degli utenti della piscina, quelli del pattinaggio libero, e quelli che accedono ai servizi dei piani superiori: Bar e Palestra fitness. La zona piscine prevede la realizzazione di un ampliamento verso sud per dare spazio alla nuova e più ampia vasca di apprendimento. Infatti, sull’impronta di quella precedente trovano posto i nuovi spogliatoi per il pubblico ma anche per gli istruttori, che non dovranno più accedere agli interrati. Rimangono invariate le dimensioni della vasca da 25x12.5 m. La profondità verrà però ridotta portandola da mt 1,50 a mt 1,22 per ottimizzare i consumi e la gestio-
ne dello spazio acqua. Verrà poi aggiunta una vasca a forma libera avente superficie pari a 115,00 mq e profondità 1,25 m costante. Questa vasca sarà utilizzata per i corsi di avviamento al nuoto e per i corsi di idrobike ed aquagym. Per la vasca Nuoto si prevede l'adeguamento dell’impianto di filtrazione, di disinfezione e della vasca di compenso che dovranno ottemperare alla norma UNI-10637, il rifacimento del canale di sfioro attraverso la demolizione del canale esistente e la posa di uno nuovo prefabbricato ridimensionato in base alla nuova portata dell’impianto di filtrazione e da posare nella sua perfetta orizzontalità; il rifacimento dell’impermeabilizzazione a garanzia della perfetta tenuta idraulica della piscina, mediante la posa di un nuovo rivestimento interno in PVC armato. La nuova vasca verrà realizzata ex novo in c.a. e dotata di impianto di filtrazione, di disinfezione e di vasca di compenso dedicata che dovranno ottemperare alla norma UNI-10637. A garanzia della perfetta tenuta idraulica della piscina, la vasca sarà finita con la posa di un nuovo rivestimento interno in PVC armato antiscivolo nella parte orizzontale. La creazione di una nuova vetrata che affaccia sullo spazio verde dà l’opportunità di realizzare delle vetrate mobili, a scorrimento verticale, che permettono di smaterializzare il limite tra interno ed esterno per consentire l’utilizzo del nuovo solarium nei mesi estivi. La realizzazione di un solaio intermedio, rispetto all’attuale “tutta altezza” della zona vasca (che raggiungeva i 12 m) consente, oltre a realizzare un piano aggiuntivo, di ridurre il volume d’aria da scaldare e quindi di contenere i costi per la climatizzazione.
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La zona ghiaccio prevede il collegamento con i magazzini al piano interrato grazie ad un nuovo montacarichi di grandi dimensioni. È previsto inoltre l’ammodernamento di tutti gli spogliatoi, sia a livello di dotazione di servizi che di finiture. Inoltre è prevista una rimodulazione degli spazi, a discapito del numero degli spogliatoi ma a vantaggio di superfici confacenti alle richieste normative ed alla fruibilità in generale. Data l’impossibilità di eliminare le barriere architettoniche per il raggiungimento degli spogliatoi sotto le tribune, sono stati inseriti due nuovi spogliatoi al piano terra del blocco servizi completamente attrezzati per i diversamente abili. Per migliorare l’accessibilità da parte del pubblico durante le manifestazioni sportive, si è previsto un nuovo ingresso, lato nord-est, dal parcheggio antistante l’edificio che permette di non utilizzare la biglietteria principale, che serve anche altre attività, ma di utilizzarne un’altra situata in prossimità della tribuna Nord. Il pubblico ospite accederà invece da ovest, entrando da via Appiani attraversando il nuovo parcheggio e accedendo da un ingresso dedicato. È previsto l’ammodernamento di tutte le tribune per gli spettatori Locali e la realizzazione di una nuova tribuna telescopica per gli spettatori Ospiti per un totale di 192 posti a sedere. L’accesso da parte degli atleti è stato separato per locali ed ospiti e lo spazio a loro dedicato è ulteriormente separato da quello per il pubblico secondo le norme di sicurezza per gli eventi sportivi. Dall’ingresso principale si accede ai piani superiori attraverso un nuovo corpo scale dotato di due Nella pagina di sinistra, planimetria generale di progetto. In questa pagina, pianta di progetto del livello vasche e, a scala più piccola, confronto con lo stato di fatto.
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On the left page, general project plan. On this page, project plan of the pool level and, on a smaller scale, comparison with the actual state.
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ascensori, uno a servizio del Bar, sito al primo livello, ed uno a servizio della nuova palestra fitness, sita al secondo livello sopra le vasche della piscina. La stessa scala ed ascensori collega anche i magazzini al piano interrato, realizzati al posto della vecchia palestra e spogliatoi. Il Bar è stato mantenuto al piano primo, eliminandone l’aggetto sul lato piscina ma riguadagnando superficie inglobando il ballatoio sul lato ghiaccio. Al piano è previsto, oltre allo spazio somministrazione, una cucina, un magazzino e gli spogliatoi per il personale, che potrà quindi anche essere esterno alla gestione delle altre attività. La palestra fitness si trova ad una quota intermedia tra quella del bar e quella del piano secondo, che in precedenza ospitava uno spazio polifunzionale. Qui trovano posto una reception, gli spogliatoi per gli utenti, la sala fitness di oltre 400 mq, depositi per le attrezzature nelle parti la cui altezza è insufficiente alle attività sportive. Attraverso una breve rampa di scale si raggiunge il piano secondo, sopra il bar, dove trovano posto due sale corsi, una vetrata verso la zona ghiaccio e verso la sala fitness, l’altra invece a doppia altezza (fino a 9 m) costituendo di fatto una piccola torre di vetro che fuoriesce dal volume della copertura curva e che richiama il vecchio aggetto dell’appartamento del custode. Dalla sala fitness è possibile accedere al terrazzo dove verranno realizzati due campi da Padel, aumentando così l’offerta sportiva. Gli spazi esterni prevedono la realizzazione di un nuovo parcheggio sulla parte posteriore dell’intervento, con accesso da via Appiani. I posti auto sono destinati ai soli eventi ufficiali, pertanto normalmente risulteranno verdi come il prato circostante, essendo realizzati in prato armato.
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Il parcheggio verrà dotato di una pensilina fotovoltaica e di attacchi per la ricarica di auto elettriche. Il piazzale di manovra sarà in terra battuta per garantire il drenaggio delle acque e sarà sufficientemente ampio da garantire la manovra e la sosta degli autobus per gli spettatori ospiti e per i giocatori. Tutti i percorsi, sia per l’accesso degli atleti, locali ed ospiti, che per quello degli spettatori saranno realizzati in prato armato, così come la zona solarium in prossimità delle vasche della piscina, per garantire una continuità visiva con il parco circostante oltre che per garantire il massimo drenaggio.
L’immagine architettonica L’immagine architettonica del nuovo edificio è caratterizzata da alcuni elementi decorativi aggiunti, più che da una nuova immagine planivolumetrica: - Il riutilizzo di due travi in legno lamellare, con funzione non portante, che verranno posizionate sul fronte sud, in corrispondenza dell’ampliamento, come ad indicare una virtuale continuazione verso l’esterno dell’edificio. - L’ampio utilizzo di lamiera metallica color “Gold” a rivestimento delle travi riutilizzate, di diversi dettagli di elementi opachi, come i parapetti delle scale di emergenza o la cornice della nuova vetrata della vasca di apprendimento. - La realizzazione di vetrate a motivo principalmente verticale con passo variabile ed interrotte orizzontalmente da elementi frangisole sempre color “Gold”. - L’utilizzo di un rivestimento metallico a pannelli colorati per la copertura che consente la realizzazione di un effetto sfumatura “pixelato” e la possibilità di scrivere dei testi che iconicamente denunciano le attività svolte all’interno. - La realizzazione di due volumi vetrati in aggetto
rispetto al volume preesistente: il box di ingresso in orizzontale e la torre della sala corsi in verticale. Ne risulta un intervento estremamente conservativo nel suo rapporto con il costruito circostante ma con degli elementi caratterizzanti innovativi ed accattivanti senza essere invasivi.
L’impiantistica Il progetto prevede la realizzazione degli impianti meccanici a servizio delle strutture secondo le destinazioni d’uso prevalenti delle zone. La riqualificazione dell’intera struttura prevede la realizzazione di un edificio NZEB (Nearly Zero Energy Building). Con l’obiettivo di minimizzare i fabbisogni termo frigoriferi del centro sportivo si intende massimizzare l’efficienza delle strutture opache e trasparenti con
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isolamenti performanti andando ben oltre le imposizioni normative. Un edificio non energivoro consente una progettazione degli impianti di climatizzazione (riscaldamento, raffrescamento e trattamento e rinnovo dell’aria) e di produzione dell’acqua calda sanitaria più efficiente, non sovradimensionata, con costi di manutenzione ed esercizio ridotti. Sostituendo l’attuale gruppo frigorifero dedicato al palaghiaccio con un’unità ad alta efficienza con recupero del calore “di scarto” si garantisce una sostanziale quota di energia termica a favore dell’impianto di climatizzazione invernale e di produzione dell’acqua calda sanitaria. Un generatore in pompa di calore, anch’esso con recupero, copre il residuo fabbisogno termico dell’impianto, sfruttando l’energia rinnovabile dell’aria esterna e del campo fotovoltaico previsto. Un sistema di pannelli solari termici e una linea di recupero del calore dell’acqua delle docce vengono utilizzati per il preriscaldo dell’acqua sanitaria. L’acqua sanitaria è preliminarmente filtrata e quella destinata alla produzione di acqua calda è addolcita fino a 10°Fr e additivata con agenti protettivi e biocidi per l’eliminazione di possibili patogeni, tra cui la legionellosi. L’impianto di riscaldamento e raffrescamento, con distribuzione ai terminali idronici in parallelo (ventilconvettori), è dimensionato per far fronte ai carichi di progetto, tenuto conto della contemporaneità, con una flessibilità che favorisce l’uso intermittente. La regolazione avviene attraverso una centralina climatica e per singolo ambiente. L’aria primaria distribuita negli ambienti attraversa due stadi di filtrazione, ne viene effettuato il recupero dell’energia e ulteriormente trattata per essere immessa in ambiente nelle migliori condizioni di comfort per gli utenti. La rete di raccolta e scarico delle acque nere interna agli edifici è prevista con tubazioni a carica minerale ad alto potere fono assorbente. L’intero impianto meccanico è supervisionato e controllato in remoto, tutti i componenti dell’impianto sono previsti ad alta efficienza energetica e il sistema di regolazione è progettato per favorire il comfort e la flessibilità d’uso con particolare attenzione ai consumi.
L’impianto di filtrazione L’impianto di circolazione, trattamento, disinfezione e qualità dell’acqua di piscina sarà dimensionato in base a quanto richiesto: - dalla norma UNI 10637; - dalla Legge Regionale 9 marzo 2006, numero 8 Norme in materia di requisiti igienico-sanitari delle piscine ad uso natatorio – Testo integrato con le modifiche apportate nel 2015 : Legge regionale 23 dicembre 2014, n. 84 Modifiche alla legge regionale 9 marzo 2006 , n.8 (Norme in materia di requisiti igienico sanitari delle piscine ad uso natatorio). Il progetto sarà volto a realizzare, partendo da quanto esiste, un sistema completo ed efficiente costituiIn questa pagina, in alto due immagini dello stato attuale: la facciata vetrata esterna e la pista del ghiaccio. Al centro, rendering di progetto dell’ambiente ghiaccio. In basso sulle due pagine, la piscina: a sinistra, stato attuale, a destra rendering di progetto con l’ampliamento verso sud
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e l’inserimento di un solaio intermedio che riduce l’altezza dell’ambiente.
On this page, above, two images of the current state: the external glass facade and the ice rink. In the centre, project rendering of the ice rink. At the bottom of the two pages, the swimming pool: on the left, current state, on the right, project rendering with the extension
towards the south and the insertion of an intermediate floor to reduce the height of the hall.
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to di: impianto di filtrazione acqua piscina, impianto di circolazione acqua piscina e vasca, impianto di disinfezione automatico dell’acqua della piscina, impianto a raggi UV per ausilio alla disinfezione, sistema di reintegro automatico e manuale dell’acqua di piscina, sistema di sicurezza nel locale prodotti chimici, sistema di declorazione dell’acqua di scarico. Inoltre, per ottimizzare i costi di gestione, verrà migliorato e opportunamente adeguato il sistema di copertura della vasca, con copertura isotermica e di sicurezza. Nell’ottica dell’aumento dell’efficienza energetica, è previsto un sistema di recupero del calore dall’acqua di ricambio della piscina tramite un recuperatore statico in contro corrente con un efficiente circuito a pompa di calore (COP > 6) che permette di ridurre al minimo, se non azzerare, i costi di riscaldamento dell’acqua di ricambio della piscina.
Progetto opere strutturali Gli interventi strutturali in esame si suddividono in quattro gruppi di opere: - la sostituzione totale della copertura in legno lamellare con una nuova adeguata ai carichi delle attuali normative; - l’adeguamento statico e sismico della struttura del corpo interno a tre piani, con inserimento di nuovi vani scala e ascensore; - la realizzazione delle nuove strutture che costituiranno la copertura della vasca principale e della vasca di apprendimento, destinate ad ospitare superiormente gli spazi per una nuova palestra e per i campi da padel; - la realizzazione di due nuovi archi esterni al fine di dare continuità geometrica e architettonica all’ampliamento con i nuovi corpi sul fronte sud. La sostituzione totale della copertura è stata richiesta dalla stazione appaltante, dato lo stato di degrado di alcuni degli archi principali e del manto di copertura. L’orditura principale e secondaria non risulta inoltre verificata per i carichi da neve previsti dalla normativa attuale. La nuova copertura avrà la stessa forma e lo stesso schema strutturale di quella esistente, e verranno inoltre predisposti dei sistemi di controvento di falda, assenti nella costruzione esistente. Si potranno ri-utilizzare le fondazioni degli archi esistenti, che, per quanto appreso dai documenti di collaudo e verifica dell’esistente, risultano adeguati ai carichi della norma attuale. Per quanto riguarda il corpo interno di tre piani, si interverrà inserendo le strutture in c.a. dei nuovi ascensori, del corpo scala e del montacarichi all’interno della struttura esistente, demolendo parzialmente i solai per consentire il passaggio. I nuovi nuclei in c.a. verranno inoltre sfruttati come elementi di controvento per migliorare la capacità sismica di questa porzione di edificio. La copertura della vasca di apprendimento si appoggerà su pilastri in c.a. provenienti dall’interrato. L’orizzontamento sopra la zona spogliatoi sarà realizzato con una struttura tradizionale con travi in calce-
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struzzo e solai in latero-cemento, mentre la parte sopra la vasca, date le luci di circa 17,5 m, avrà delle travi reticolari in acciaio zincato (al fine di eliminare il problema del degrado che ha colpito il legno della struttura esistente) su cui si appoggerà un solaio in lamiera grecata e getto collaborante. Lo stesso schema verrà utilizzato per il solaio sopra la vasca principale, dove le travi reticolari in acciaio, data la loro trasparenza visiva, non ostacoleranno la diffusione della luce. Per quanto riguarda i due archi esterni, infine, nello spirito della sostenibilità e del recupero architettonico, saranno realizzati tramite il ricollocamento di due degli archi in legno lamellare del precedente ampliamento del palaghiaccio sul fronte nord. Questi archi, privi di funzione statica (su di essi non graverà la copertura e saranno soggetti solo al peso proprio), verranno rivestiti interamente con una lattoneria per garantirne la durabilità. . Halls and gyms
Varese: Redevelopment of the Ice Palace A radical intervention on a very popular facility, both in the ice area and in the swimming pool area, which was, however, functionally and structurally obsolete and no longer complied with the operating standards. Work began in March this year and is expected to be completed in 14 months. The proposed project includes two separate interventions. One is the replacement of the entire envelope, including the removal of the roof covering, complete removal of the main and secondary structure and replacement with a new similar system of glulam with identical geometry. The project also includes the complete replacement of all the windowed parts with new glazed facades with high energy performance and the strengthening of the opaque parts with insu-
lation systems. This will result in a complete renovation, bringing the building up to NZEB (Nearly Zero Energy Building) standards. The second project is the reorganisation of the interior layout, which involves extending the building towards the south, reorganising the lift systems and distribution in general, revising all the spaces open to the public and service areas, rebuilding the ice rink and rebuilding all the facilities. The swimming pool area will be extended to the south to make room for the new, larger learning pool. A free-form pool will also be added, which will be used for introductory swimming lessons and for hydrobike and aquagym courses. The creation of a new window overlooking the green space gives the opportunity to create mobile, vertically sliding windows, which will dematerialise the boundary between inside and outside to allow the use of the new solarium in the summer months. The main entrance leads to the upper floors via a
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new staircase with two lifts, one serving the bar, located on the first level, and one serving the new fitness room, located on the second level above the swimming pool area. From the fitness room it is possible to access the terrace where two padel courts will be built. The architectural image of the new building is characterised by some added decorative elements, rather than by a new planivolumetric image: the reuse of two glulam beams, with a non-load-bearing function, which will be positioned on the south front, at the extension, as if to indicate a virtual continuation towards the outside of the building; the extensive use of "Gold" coloured metal sheet to cover the reused beams, of several details of opaque elements, such as the parapets of the emergency stairs or the frame of the new glass window of the learning pool; the creation of glass panes with a mainly vertical motif interrupted horizontally by sunshade elements, also in "Gold" colour; the use of a metal covering with coloured panels for the roof which allows the creation of a "pixelated" shading effect and the possibility of writing texts that iconically denote the activities carried out inside. The result is an extremely conservative intervention in its relationship with the surrounding built environment, but with innovative and captivating characterising elements without being invasive.
Comune di Varese Riqualificazione funzionale e statica del palazzo del ghiaccio di via Albani Proposta di finanza di progetto ai sensi dell'art.183 comma 15 del d. Lgs 50 del 18/04/2016 Progetto di fattibilità (ottobre 2019) Committente: AEVV Impianti, Progetto Nuoto Progetto: Studio De Martino, Alessandro Gasparini Ingegnere Gruppo di lavoro: A3Architetti, BS2Pogetti, WeDo+, Mc Archistudio Inizio lavori: marzo 2021 Durata prevista: mesi 14 Investimento complessivo: 9 milioni
Nelle due pagine, viste esterne di progetto. Dall’alto: il fronte est, il lato sud-ovest con l’ampliamento volumetrico; il lato nord-est con la coeprtura pixelata.
On the two pages, external views of the project. From the top: the east front, the southwest side with the volumetric extension; the north-east side with the pixelated roof.
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LA BUONA PROGETTAZIONE THE GOOD DESIGN
Un centro sportivo ricreativo in Canton Ticino a cura della Redazione tecnica
PROGETTO: EZIO TARCHINI INGEGNERIA SA LOCALITÀ: COMUNE DI TORRICELLA-TAVERNE (SVIZZERA)
Analizziamo il progetto definitivo redatto per un Comune del Canton Ticino, finalizzato a realizzare nel comparto un centro sportivo, ricreativo e di aggregazione. È l’occasione per osservare le procedure e il livello di approfondimento di un’opera pubblica in relazione alle norme e alle prassi vigenti nella vicina Svizzera. I testi sono tratti dalla Relazione Tecnica a firma di Vincenzo Leardo dello Studio Ezio Tarchini Ingegneria SA, in data aprile 2021.
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Le premesse Il Municipio di Torricella-Taverne, dopo aver realizzato la nuova Scuola dell’Infanzia, ha deciso di sistemare adeguatamente l’area denominata “Comparto APEP3” già a suo tempo oggetto di un concorso di pianificazione, che ha visto scegliere il progetto dell’architetto Tibiletti, e iscritto poi di conseguenza nel PR attualmente in vigore. L’intenzione è quella di realizzare nel comparto un Centro sportivo, ricreativo e di aggregazione. A questo proposito è stata composta una commissione interpartitica, formata da esponenti municipali, da consiglieri comunali e da normali cittadini, aderenti a tutte le forze politiche attive sul territorio comunale. Dagli incontri di questa commissione ad hoc sono scaturite diverse idee e aspettative che sono confluite in un unico progetto di riferimento con il relativo preventivo di spesa. Si è cercato di tenere conto delle esigenze sia sportive che di aggregazione e di svago della popolazione, presentando un progetto sobrio ma denso di contenuti, e specialmente ottimizzato a livello di costi per garantirne la sostenibilità. Gli sport praticabili vanno da quelli più tradizionali, come la ginnastica, il calcio, il basket o il volley, fino a quelli meno usuali ma di tendenza, come l’inline hockey e il Pump-Track. È stato dato grande spazio all’area manifestazioni, un piazzale dove potranno essere montati i vari capannoni per il carnevale o le feste campestri e utilizzabile per manifestazioni all’aperto. Più di un terzo della superficie sarà adibita ad aree verdi e Parco pubblico, con attrezzature per i giochi, lo svago e l’aggregazione; senza dimenticare l’area di attesa per gli allievi delle scuole elementari e materne. Si ventilano ancora alcune possibilità di varianti per le opere collaterali: questo è da ritenere positivo, perché permetterà un ulteriore coinvolgimento del Consiglio Comunale e degli interessati, si pensa alle associazioni, che dovranno in seguito occuparsi della gestione concreta, delle società e delle relative infrastrutture, messe a disposizione dall’ente pubblico comunale. Sarà importante anche creare sinergie con l’Istituto scolastico per quel riguarda le attività scolastiche svolte durante l’educazione fisica e considerare la possibilità, o almeno non precluderla, di svolgere altre attività secondarie. Il coinvolgimento dell’Ufficio Sport, autorità responsabile del preavviso cantonale durante la fase di domanda di costruzione, sarà quindi anche determinante e auspicabile. Tutte le strutture presenti nel nuovo Centro sportivo saranno regolamentate dal Municipio e comunque destinate al completo e totale usufrutto dei cittadini di Torricella-Taverne. Lungo Via Val Maggiore verrà realizzato un nuovo marciapiede che consentirà un accesso pedonale sicuro e agevole a tutta l’area, contribuendo a regolarizzare e armonizzare anche il traffico veicolare. Sui sedimi adiacenti, a nord lungo Via Val Maggiore, verrà realizzato un posteggio pubblico per circa 90 autoveicoli, motoveicoli e biciclette, che servirà le vicine scuole elementari e dell’infanzia, così come il citato nuovo Centro Sportivo. Questo progetto è già stato approvato e verrà eseguito a breve termine. In alto, l’area di intervento nell’ortofoto di Google Earth. Nelle altre immagini delle due pagine, rendering di progetto.
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Costi e fonti di finanziamento La sostenibilità economica non dovrebbe essere un problema dato che i lavori verrebbero eseguiti “a rotazione” e spalmati nel tempo, così da realizzare le varie strutture senza paralizzare tutta l’area in questione e di conseguenza anche i costi andrebbero ripartiti sul periodo necessario all’esecuzione. Bisogna tener conto del fatto che, sia lo spogliatoio che la pista da Skater hockey, saranno principalmente frequentati dalla società SHC Eagles Vedeggio e per questo si avrà diritto ai relativi sussidi del fondo Sport-Toto, proprio per questo queste due posizioni sono state unite e conteggiate a parte nel preventivo di spesa. La misura del sussidiamento consiste nel 30% sui primi CHF 500'000.- e del 10% sul rimanente della spesa (circa CHF 850'000.-) per un sussidio totale previsto di circa CHF 235'000.-. Il finanziamento dell’opera, al netto del contributo del fondo Sport-Toto, dovrà essere garantito dalle finanze comunali. Il comparto interessato da eventuali prelievi di Contributi di miglioria include numerose strutture d’interesse pubblico (Scuole elementari, Scuola materna, Parco pubblico, Campi sportivi, Società calcio AC Taverne, Società skater SHC Eagles Vedeggio, ecc.) che il Municipio valuterà a tempo debito. Per quello che riguarda il marciapiede lungo Via Val Maggiore, l’opera è da considerare un intervento di manutenzione stradale (LCM - art. 3 cpv. 4) e pertanto non soggetta al prelievo di un Contributo di miglioria.
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Spogliatoio società Skater Hockey SHC Eagles Vedeggio Pista Skater Hockey società SHC Eagles Vedeggio Area e pista da Pump-Track Campo da calcetto a 5/7 con fondo sintetico Piazzale polivalente con campo da Basket/Volley Parco pubblico, giardini e aree verdi
Il progetto Il progetto prevede la realizzazione nel comparto di un Centro sportivo, ricreativo e di aggregazione. Attenzione è stata prestata alle esigenze di tutta la popolazione, dagli allievi dell’istituto scolastico fino alle società e all’utenza occasionale di ogni tipo ed età. Non da ultimo l’esigenza di creare finalmente un centro aggregativo in un'area che per troppi anni è stata abbandonata a sé stessa. Il progetto è suddiviso in diverse strutture con diverse priorità di intervento, descritte singolarmente in queste pagine.
Altri lavori Per i camminamenti e i piazzali circostanti i campi da gioco, si tratterà di preparare un sottofondo idoneo, tramite una massicciata stabilizzata sulla quale verrà posato un monostrato in asfalto tipo AC 11 N dello spessore di 7 cm. La scelta di questa stratigrafia di pavimentazione, oltre che economica, è data dal fatto di avere un fondo che necessiti di poca manutenzione e sia il più possibile durevole nel tempo. Lungo Via Val Maggiore verrà realizzato un nuovo marciapiede che consentirà un accesso pedonale sicuro e agevole a tutta l’area, contribuendo a regolarizzare e armonizzare anche il traffico veicolare. A livello tecnico si tratterà di preparare un sottofondo idoneo, tramite una massicciata stabilizzata sulla quale verrà posato un monostrato in asfalto tipo AC 11 N dello spessore di 7 cm. (il testo continua a pagina 57)
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Spogliatoio società Skater Hockey SHC Eagles Vedeggio La struttura si situa allineata al muro divisorio fra il Comparto Scolastico a quota 348.00 e il Comparto Sportivo a quota 345.00, impropriamente chiamato muro “Tibiletti”, per via del concorso di pianificazione dell’area vinto a suo tempo. Lo spogliatoio è seminterrato per poter usufruire degli spazi e delle situazioni suggerite dalla pianificazione in oggetto e sarà dotato di tutte le infrastrutture necessarie ad ospitare due squadre di Skater hockey o altro sport e i relativi arbitri, incluso infermeria, locali tecnici, depositi e servizi igienici. A disposizione del pubblico vi saranno dei servizi separati per donne, uomini e disabili.La struttura sarà in calcestruzzo con coibentazioni interne e impermeabilizzazioni meccaniche. Il sistema di riscaldamento sarà tramite termopompa, il sistema di produzione dell’acqua calda avverrà tramite caldaia a gas con allacciamento alla rete Metanord Ingegneria SA mentre la ventilazione sarà garantita in modo naturale tramite un sistema di aperture e ventilatori idonei.
In alto, planimetria generale dell’intervento. Nelle altre immagini in questa e nelle pagine successive, le piante di progetto delle singole aree tematiche.
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Pista Skater Hockey società SHC Eagles Vedeggio La vecchia pista da Skater andava a posizionarsi a cavallo del muro divisorio dei due Comparti, quindi è stata demolita e il terrapieno esistente, di notevoli dimensioni, verrà rimosso. La nuova pista soddisferà tutti i requisiti richiesti in materia di normative sportive e di sicurezza e sarà dotata di tutti gli accorgimenti necessari ad uno svolgimento ottimale dello sport praticato, quali: balaustre nuove e a norma, reti di protezione, panchine coperte in acciaio e plexiglas per giocatori e arbitri, illuminazione idonea al gioco in notturna e una pavimentazione liscia e regolare in asfalto speciale con una miscela di tipo AC 8 H. Inoltre la pista sarà fornita di un orologio elettronico segnapunti di nuova generazione. Durante i periodi o i giorni di pausa fra le partite e gli allenamenti della società SHC Eagles Vedeggio la pista e le sue strutture saranno messe a completa disposizione della popolazione e dell’istituto scolastico per le proprie attività sportive e di educazione fisica.
Area e pista da Pump-Track Il Pump-Track è uno sport relativamente nuovo ma sempre più praticato, tanto da BMX quanto da skateboards, monopattini e biciclette più “tradizionali”. Il nostro progetto prevede il coinvolgimento di una ditta altamente specializzata per la progettazione e la realizzazione di una pista da Pump-Track permanente in asfalto speciale, e le preparazione del terreno e dell’ambiente circostante. La ditta è la Ticino Freeride Sagl di Cavigliano che propone un progetto di Velosolutions, una ditta svizzera esecutrice di molteplici piste simili in tutto il mondo. La scelta della soluzione permanente è dovuta anche ad una questione di qualità, sicurezza e durata della struttura, caratteristiche che un prefabbricato non garantisce sul lungo termine. La ditta in questione si occuperà del design di layout, su indicazioni del progettista, e della costruzione completa e della futura, seppur minima, manutenzione ordinaria della struttura.
NOTA: LE SIGLE AC 11 N E AC 8 H IDENTIFICANO LE CARATTERISTICHE DELLE PAVIMENTAZIONI BITUMINOSE. LA SIGLA AC INDICA I CONGLOMERATI BITUMINOSI (SABBIA, PIETRISCO, BITUME SENZA MATERIALE RICICLATO); LE CIFRE (11 OPPURE 8) INDICANO IL VAGLIO MASSIMO IN MM DELLE GRANULOMETRIE IMPIEGATE; LA SIGLA N O H LA SOLLECITAZIONE PREVISTA, NORMALE O LEGGERA.
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Campo da calcetto a 5/7 con fondo sintetico Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo campo da calcetto di categoria a5/a7 con fondo in erba sintetica. Completo di porte, segnaletica, panchine e reti di protezione. L’impianto di illuminazione adatto al gioco in notturna avrà le stesse caratteristiche dell’impianto della pista da Skater. Il campo è stato previsto e studiato per dare l’opportunità ai non tesserati di usufruire di un campo da gioco dignitoso, vista la popolarità dello sport in questione e la grande richiesta dell’utenza che finora non poteva usufruire del campo principale perché a disposizione prioritaria dell’AC Taverne. Proprio per questo motivo il campo sarà principalmente a disposizione della popolazione, il Municipio avrà il compito di gestire le prenotazioni e gli orari delle attività. Tecnicamente si tratterà di preparare un sottofondo idoneo, tramite una massicciata stabilizzata nella quale verranno inseriti i drenaggi di fondo, quindi verrà effettuata la posa di un materiale sciolto di livellamento (split) atto a ricevere il manto sintetico e il relativo materiale di intaso. Per ultimo verranno tracciate le linee del campo e posate le reti di protezione e i vari accessori, illuminazione, panchine e porte.
Piazzale polivalente con campo da Basket/Volley L’esigenza di avere un piazzale polivalente asfaltato per la posa di capannoni per manifestazioni varie e l’esigenza di creare un campo da gioco per gli sport tipo la pallacanestro, la pallavolo, il tennis o sport simili con racchette e rete tipo il badminton è stata risolta creando un piazzale in materiale duro e resistente. Il campo da gioco verrà delimitato da un profilo in acciaio a livello del terreno e differenziato a livello di pavimentazione, che sarà liscia e omogenea sul tipo della pavimentazione utilizzata in precedenza con la pista da Skater e cioè una miscela di asfalto di tipo AC 8 H, presumibilmente di colore diverso dal piazzale circostante. Le linee di gioco dei vari sport andranno pitturate sul fondo. Le installazioni tecniche, canestri e rete per il volley, saranno amovibili per permettere la posa del capannone o l’organizzazione di eventi particolari, senza ostacoli interposti nell’area in questione. Mentre qui non è prevista l’illuminazione per il gioco notturno. Tecnicamente si tratterà di preparare un sottofondo idoneo, tramite una massicciata stabilizzata sulla quale verranno posati gli strati di asfalto previsti, monostrato per il piazzale e doppio strato di tipo H per il campo da gioco. Lo smaltimento delle acque di superficie è previsto tramite pendenze di tipo “a tetto” con successiva raccolta in pozzetti e smaltimento tramite canalizzazione e successiva infiltrazione.
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(segue da pagina 50)
Si è proceduto alla scelta del tipo di miscela bituminosa considerando le condizioni climatiche medie e le sollecitazioni di traffico normale. Cordonetti interni e bordure esterne verso la strada secondo normativa VSS. L’arredo urbano comprendente la segnaletica, l’illuminazione, l’approvvigionamento idrico, le panchine, i cestini per i rifiuti, i gazebi e le pergole, i tavoli e i giochi vari sono previsti e integrati nel progetto. La rispettiva tipologia dei vari elementi verrà proposta al Municipio per condividerne le scelte estetiche. Si considera come arredo urbano anche la tribuna bassa bifronte a gradoni, situata fra il campo di calcetto e l’area Pump-Track, adatta allo stazionamento di pubblico e utenti nei momenti di pausa, così come per eventuali lezioni all’aperto da parte dell’istituto scolastico. La canalizzazione acque luride, necessaria allo smaltimento delle acque delle docce e dei servizi dello Spogliatoio, andrà allacciata alla rete delle canalizzazioni Comunali presente a valle lungo Via Val Maggiore. Il flusso non particolarmente eccessivo è più che sopportabile dalla canalizzazione esistente. Per lo smaltimento delle acque meteoriche dei piazzali è prevista una rete di tubature in PVC di diverso diametro con delle caditoie di raccolta in cemento DN 60 cm e coperchio in ghisa grigliato e carrozzabile. Le acque andranno poi raccolte in diverse trincee drenanti con troppo-pieno allacciato alle canalizzazioni Comunali esistenti lungo Via Val Maggiore. Anche i drenaggi previsti per il campo di calcetto sono allacciati alle suddette trincee drenanti. Per lo smaltimento delle acque meteoriche delle aree verdi e del Parco è prevista invece l’infiltrazione naturale nel terreno. L'illuminazione delle diverse aree del comparto e dei vari camminamenti compete al comune di TorricellaTaverne e sarà garantita da lampioni e fari a terra con tecnologia a LED.
Il cronoprogramma La durata totale dei lavori potrà essere variabile, a dipendenza delle priorità e delle decisioni puntuali del Municipio, si prevede un’esecuzione “a rotazione” per non bloccare completamente gli accessi alle Scuole elementari e alla Scuola dell’infanzia. Si prevede comunque di iniziare i lavori partendo dalla fase preliminare, Preparazione del terreno, demolizione della SI esistente e scavi. In ogni caso una volta terminata l’esecuzione del nuovo Posteggio nel comparto e la presa di possesso definitiva della nuova Scuola dell’infanzia, in via di ultimazione. Il termine verrà stabilito a partire dalla crescita in giudicato della delibera dei lavori a conclusione della procedura di appalto. Ogni fase è comprensiva dell’esecuzione delle opere fino ad ultimazione delle stesse (plania per la fase infrastrutturale ed esclusa la posa dello strato d'usura per la fase di pavimentazione) in modo da eseguire in un unico intervento finale la posa dello stesso strato d’usura. La fase preliminare comprende le installazioni di cantiere, le recinzioni e la posa della segna-
Parco pubblico, giardini e aree verdi Un Parco o giardino pubblico, per l’attesa dei bambini, per incontrarsi, rilassarsi e studiare, per varie manifestazioni di cultura e svago. Questa è l’aspettativa e lo scopo di questa parte del progetto, dopo lo studio di varie configurazioni siamo arrivati ad avere una superficie complessiva verde, a prato e con vegetazione varia, di circa un terzo della superficie totale. Questo non può che rendere l’insieme del progetto più sostenibile e visivamente gradevole, con la prevista posa di alberi e vegetazione ombreggiante. Integrati nel Parco e nelle aree verdi sono previsti dei vialetti e piazzali in calcestre dove verranno posati dei gazebo con tavoli, panchine, fontane e giochi di società per rendere piacevole all’utenza ogni momento passato nell’area. Le aree verdi saranno idonee alla posa successiva di strumenti per il fitness e la ginnastica.
letica per la gestione del traffico durante il cantiere. La fase 1 prevede la costruzione dello Spogliatoio, incluse le opere di finitura e le opere esterne di raccordo con il Comparto scuole e le strutture della nuova scuola dell’infanzia. Durata circa 6 mesi. La fase 2 prevede, in concomitanza con l’esecuzione dello Spogliatoio, la realizzazione delle opere di sottostruttura, movimenti di terra, inerenti i campi sportivi, tramite la formazione di una massicciata stabilizzata fino alla quota della plania per tutta la superficie interessata. Successivamente la fase prevede la posa delle delimitazioni, la realizzazione delle varie canalizzazioni, la sistemazione finale della massicciata fino a quota plania e la realizzazione delle pavimentazioni (esclusa la posa dello strato d’usura). Durata complessiva circa 3 mesi. La fase 3 prevede la realizzazione delle opere di sottostruttura, movimenti di terra, inerenti i camminamenti e i piazzali asfaltati, tramite la formazione di una massicciata stabilizzata fino alla quota della plania per tutta la superficie interessata. Successivamente la fase prevede la posa delle delimitazioni, la realizzazione delle varie canalizzazioni, la sistemazione finale della massicciata fino a quota plania e la realizzazione delle pavimentazioni (esclusa la posa dello strato d’usura). Durata complessiva circa 3 mesi. La fase 4 prevede, in relazione al parco e alle aree verdi, la realizzazione delle pavimentazioni in calcestre, i movimenti di terra, le opere da giardiniere, la preparazione del terreno, la semina e la piantagione
di alberi e arbusti secondo i piani di progetto. Durata circa 2 mesi. La fase 5 prevede, la posa delle infrastrutture fuori terra e dell’arredo pubblico, quali lampioni e illuminazione varia, punti acqua e fontane, gazebi, tavoli, giochi, panchine, cestini e accessori vari. Ultimato il periodo di assestamento della pavimentazione è programmata la posa dello strato d'usura per i campi sportivi, dove previsto. La durata per questa fase finale é di circa 10 giorni lavorativi. Come opera conclusiva è prevista la delimitazione e la marcatura dei vari campi da gioco.
Preventivo dei costi
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Gestione degli impianti sportivi
tra pubblico e privato di Redazione
La gestione di un impianto sportivo comprende l’insieme dei compiti volti ad assicurare il funzionamento dell’impianto e l’erogazione del servizio sportivo che vi si svolge. È un’attività che coinvolge numerose funzioni: dall’organizzazione tecnica dell’attività sportiva vera e propria, alla programmazione e conduzione di corsi, allenamenti, gare, alla promozione delle attività nei confronti dell’utenza attuale e potenziale; ma anche la cura della parte fisica del centro, dagli edifici ai campi, e la relativa manutenzione, ordinaria e straordinaria. E infine gli aspetti prettamente manageriali, amministrativi e fiscali. Il tema sarà oggetto del webinar di Sport&Impianti che si svolgerà il prossimo 27 settembre, con l’attribuzione di 2 crediti formativi per gli architetti partecipanti.
L’impianto privato Lo sport non è un’attività economica fine a sé stessa, ma ha sempre una rilevanza sociale, come ci ricorda Angelo Gnerre, uno dei gestori intervistati da Tsport in merito alle conseguenze dei provvedimenti presi per fronteggiare la pandemia, e che hanno fortemente penalizzato il settore (trovate le interviste complete sul portale www.sporteimpianti.it): “La chiusura dettata dal DPCM 24-10-2020 ha sbrigativamente declassato lo sport di base e dilettantistico ad una mera attività produttiva non essenziale, svuotato del proprio valore sociale, quale elemento di sostegno al benessere psicologico delle persone e, soprattutto, del proprio insindacabile ruolo nella lotta alla sedentarietà e alle numerose patologie da essa derivanti”. Quando si tratta di strutture private, impedire per legge lo svolgimento dell’attività significa mettere seriamente a repentaglio la sopravvivenza dell’attività
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stessa. Senza il supporto dell’Ente Pubblico, il gestore si trova a dover affrontare in prima persona le conseguenze di un bilancio in cui i costi devono essere compensati dalle entrate, rappresentate dalle quote di iscrizione, dall’affitto dei campi, da eventuali servizi commerciali complementari (punti di ristoro, vendita di accessori sportivi, ecc.).
In apertura: Get Fit Village, Milano. Centro sportivo privato (vedi servizio da pag. 12). In questa pagina, sotto: Centro sportivo Al Bione, Lecco (servizio su Tsport 337). Proprietà: Comune di Lecco. Gestione: bando di gara per l’affidamento in concessione della gestione degli impianti sportivi comunali pubblicato l’8 aprile 2021 con scadenza 9 maggio 2021; gara deserta come da Determina dirigenziale del 15 luglio 2021. Il bando prevedeva la gestione degli impianti dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2026 con un valore stimato (per 5 anni) di euro 2.136.164. In questa pagina, in basso: Centro Sportivo G. Brera, Pero (Milano) (servizio su Tsport 339). Proprietà: Comune di Pero. Gestione: Sportland, in seguito a procedura di Partenariato PubblicoPrivato su proposta di Mast Srl in raggruppamento temporaneo con UBI Leasing e Sportland. La durata della gestione è di 20 anni.
Nella pagina successiva: Stadio Quercia, Rovereto (Trento) (servizio su Tsport 329). Proprietà: Comune di Rovereto. Gestione: Unione Sportiva Quercia A.S.D. Rovereto per il periodo 1 marzo 2020-31 dicembre 2024 al prezzo complessivo di euro 505.083,33 oneri e IVA inclusi, a seguito di gara con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il corrispettivo preso a base d’asta (euro 522.500) è stato calcolato valutando una stima dei costi annui dello stadio (spese per vigilanza, custodia e pulizia, rimborso utenze, manutenzione ordinaria e preparazione piste atletica e campo da calcio, oneri per la sicurezza, gestione bar – personale e acquisto beni e materiali, spese amministrative) commisurandoli alle entrate presunte annue derivanti dai proventi del bar e dal beneficio economico derivante dall'uso gratuito delle strutture sportive, della sede e dei magazzini. È stato pubblicato avviso pubblico di interesse in data 23 dicembre 2019, cui ha risposto un solo operatore.
L’impianto pubblico La proprietà degli impianti sportivi in Italia è pubblica per oltre la metà dei casi, ma con un netto aumento percentuale nelle regioni del sud. La costruzione di nuovi impianti, nell’ultimo ventennio, ha visto invece una prevalenza di quelli privati, per cui la proporzione va gradualmente riducendosi. La gestione, invece, è molto spesso affidata al privato anche per quanto riguarda gli impianti di proprietà pubblica. Questi ultimi, infatti, sono gestiti direttamente dal Comune o da aziende comunali, o sono di pertinenza di scuole pubbliche nella metà dei casi; per la rimanente parte sono affidati in gestione ad Associazioni sportive o a società private. Il Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs. 50/2016) impone oggi di seguire procedure palesi per la scelta di privati cui affidare la gestione di impianti di proprietà pubblica, non sono più ammessi affidamenti diretti o proroghe delle gestioni correnti.
La rilevanza economica degli impianti Un aspetto fondamentale per determinare la procedura per l’affidamento di una gestione è, come ci ricorda l’avvocato Valentina Porzia nella sua rubrica pubblicata sul portale www.sporteimpianti.it, la distinzione tra impianti sportivi con rilevanza economica e privi di rilevanza economica. Infatti, nel primo caso l’operatore economico fornisce all’Ente proprietario un servizio – la gestione dell’impianto -, dal quale potrà ricavare gli utili dell’attività economica assumendosene i rischi operativi. Si tratta quindi di una “concessione di servizi”, data a titolo gratuito oppure dietro pagamento di un canone concessorio all’Ente (solitamente il Comune). Se l’impianto è “privo di rilevanza economica”, (in quanto per caratteristiche, dimensioni, ubicazione, la sua gestione non è in grado di produrre utili), sarà invece l’Ente proprietario a riconoscere un compenso al gestore; il servizio viene reso all’Amministrazione senza rischio operativo. In questo caso, la procedura di affidamento non è la concessione ma l’appalto di servizi. La distinzione tra le due categorie di impianti non è però sempre così netta: un impianto a rilevanza economica (quindi in regime di concessione) può essere soggetto a vincoli operativi dettati dal Comune per esigenze sociali, e in tal caso il Comune può corrispondere al gestore un contributo per l’equilibrio economico dell’impresa, entro il limite del 49% del fatturato.
I numeri tra appalti e concessioni Posto che tutte le gare debbano essere ad evidenza pubblica, abbiamo analizzato i bandi e avvisi pubblicati in Italia negli ultimi sei mesi (da febbraio a luglio, tenuto conto che gli affidamenti aumentano sensibilmente, nell’anno, a partire dai mesi primaverili). In sei mesi, dunque, si contano 214 gare, bandite da 164 stazioni appaltanti (ci sono Comuni che emettono un bando per ogni singolo impianto sportivo, e altre che racchiudono in una sola gara la gestione di più impianti). Gli affidamenti che prevedono un contributo comunale sono 144, pari al 67%, mentre quelli che non lo prevedono sono 70 (33%); quelli che sono espressamente definiti come “concessione di servizi” risultano 132 (62%), evidenziandosi quanto detto sopra, ossia che si prevede spesso un corri-
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spettivo anche per impianti “a rilevanza economica” soggetti alla procedura della concessione. Nel totale delle gare che prevedono la gestione dell’impianto, 17 su 214 sono in realtà procedure di project financing che prevedono, insieme alla gestione, anche la progettazione e/o i lavori di costruzione o ampliamento dell’impianto. I bandi sono relativi, per quasi la metà dei casi, a centri sportivi generici o multisport (99); tra le gestioni di impianti specifici prevale il calcio o calcetto (37 casi) seguito da piscine e acquapark (24) e da palestre e palazzetti (18); quindi da tennis, padel, bocce. Non mancano, comunque, bandi per la gestione di impianti per l’equitazione, il tiro con l’arco, il pattinaggio. A parte i casi di project financing, che rispondono a logiche ultradecennali per l’ammortamento dei costi di costruzione, le concessioni messe a gara hanno una durata che varia di 2 ai 10 anni, con una durata maggiore, in genere, per gli impianti più complessi che richiedono anche un impegno maggiore da parte del gestore, che non può esaurirsi nell’arco di una stagione. Fanno eccezione le piscine, in particolare quelle scoperte che vengono date in concessione spesso per la sola stagione estiva.
Photo of Beijing Stadium: © Arup, Chris Dite
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Il piano economico finanziario Per effettuare l’offerta al rialzo relativa al canone da offrire (nel caso della concessione su un impianto con rilevanza economica, ma anche per l’offerta al ribasso nel caso di appalto con contributo dell’Ente proprietario), il concorrente deve essere in grado di effettuare un corretto Piano Economico-Finanziario. Il PEF è lo strumento di valutazione economica derivante dalla comparazione tra costi e ricavi attesi dall’operazione e di valutazione finanziaria con riguardo ai flussi in entrata e in uscita. Il Piano ha lo scopo di verificare la convenienza del progetto, esaminando sotto l’aspetto economico la capacità di produrre utili e successivamente, sotto l’aspetto finanziario, la capacità di generare flussi di cassa sufficienti a remunerare le fonti di finanziamento e a garantire un’adeguata remunerazione del capitale investito. L’errata valutazione economico-finanziaria può far sì che l’impresa non riesca a soddisfare l’impegno preso con l’ente appaltante o concedente; ma un eccesso di prudenza, o un’impostazione economica sopravvalutata dall’ente proprietario possono portare – come non di rado accade – all’esito di gare deserte, con l’impossibilità di offrire ai cittadini un servizio anche a fronte di strutture pronte ed efficienti. Non ci dimentichiamo, infine, che fin dalla sua progettazione l’impianto sportivo deve essere studiato tenendo conto dei successivi costi di gestione, e sarà quindi per primo il progetto stesso a determinare il futuro successo della struttura o il suo fallimento. In appendice a questo numero di Tsport, nelle “schede tecniche”, pubblichiamo i testi di alcuni documenti-tipo relativi a bandi di appalto per la gestione di impianti sportivi.
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La progettazione tecnica delle coperture per padel, aspetti normativi e autorizzazioni
DIALOGO IALOGO COI GESTORI: tra progettazione e testimonianze UGO PELLEGRINO (SANTO STEFANO SPA RELAIS)
Il business del padel: da polo sportivo a traino per il settore turistico ricettivo
CLAUDIO GALUPPINI (ITALIAN PADEL)
Progettazione a norma per il campo del Santo Stefano SPA Relais
GIUSEPPE TERRANOVA (SEVEN PADEL VILLAGE)
12 campi da padel coperti, i motivi di una scelta
CONCLUSIONI ONCLUSIONI GEOM. LEONARDO RAVIZZINI
La progettazione interna come perno di un servizio su misura
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Speciale Tokyo 2020 IMPIANTI NUOVI
VECCHI TEMPORANEI
STADI, ARENE, INDOOR, OUTDOOR, ACQUA a cura di Bruno Grillini
Quando questo Tsport sarà in distribuzione, concluse le Olimpiadi di Tokyo, anche le Paralimpiadi saranno agli sgoccioli. Un’Olimpiade sfortunata per la programmazione slittata di un anno, e per la forzata esclusione, quasi totale, del pubblico previsto, a causa della pandemia globale, ma riuscita poi sul piano dei risultati sportivi, e per gli italiani in particolare. In questo quadro, oltre quaranta luoghi dello sport, nella capitale e non solo, sono stati coinvolti nel grande Evento, e la creazione di (pochi) nuovi impianti, il rinnovamento di quelli vecchi (spesso risalenti a Tokyo 1964), e la promozione di nuovi sport al loro debutto olimpico, lasciano ora un’eredità che merita di essere riconosciuta. In queste pagine passiamo in rassegna i luoghi di Tokyo 2020, ricordando che le schede dei singoli impianti sono consultabili sul portale sporteimpianti.it. Nella foto di sfondo, la tredicenne brasiliana Larissa Leal, la più giovane medaglia delle Olimpiadi, argento nello skateboard street il 26 luglio scorso.
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In the background photo, 13-year-old Larissa Leal from Brazil, the youngest Olympic medallist, silver in street skateboarding on 26 July (ph. A.Ricardo/Shutterstock).
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INTRODUZIONE
Quasi 14 milioni di abitanti nella città vera e propria, ma circa 40 nell’immenso agglomerato urbano che, senza soluzione di continuità, si espande sulle vicine prefetture di Chiba, Kanagawa e Saitama.
Tokyo oggi, 2021
Tokyo è una delle più grandi megalopoli del mondo, ed è noto il mix di modernità e tradizione che la caratterizza. L’occasione della 32esima Olimpiade è stata colta dal Giappone per consolidare il sistema sportivo del paese cercando di minimizzare i consumi e ridurre quanto più possibile la costruzione di nuovi impianti, affrontando piuttosto l’efficientamento di quelli esistenti, che risalgono spesso all’epoca della 18esima (Tokyo 1964). Peraltro, grazie all’efficientissimo sistema di trasporti nipponico, gli impianti sono in gran parte raggiungibili con facilità dal Villaggio Olimpico, essendo raggruppati in due cluster principali, uno sulla baia di Tokyo e l’altro nella cosiddetta “Heritage Zone” – l’area centrale che conserva molte delle eredità lasciate dai precedenti Giochi. Accanto alle sedi permanenti, sono poi stati allestiti alcuni siti temporanei in luoghi aperti che verranno successivamente smantellati; i materiali per queste strutture provvisorie sono stati, ove possibile, affittati o noleggiati, nell’ottica di ridurre i costi complessivi dell’Olimpiade. Risparmio vanificato dalla necessità di prolungare gli affitti stessi di oltre un anno. Il costo ufficiale risulta essere di 15,6 miliardi di dollari (già il doppio di quanto preventivato al momento della candidatura: 7,3 miliardi); il CIO interviene con 1,5 miliardi, mentre 6,7 miliardi provengono da sponsor; gli altri sono investiti dal Governo. È facile ritenere però che alla resa dei conti, stante il ritardo di un anno e le difficoltà organizzative dovute alla prevenzione sanitaria, e infine ai mancati introiti da biglietti d’ingresso e merchandising, i costi finali saranno ben più elevati.
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In alto, panorama di Tokyo dalla Skytree Tower (foto Yodalica/licenza CC). Qui sopra a destra, la Skytree Tower, alta 634 metri (foto Joel Papalini/ Shutterstock). A sinistra, gli atleti italiani sfilano durante la cerimonia di apertura il 23 luglio (foto A.Ricardo/Shutterstock). Nella pagina destra, dall’alto: l’esterno e
l’interno dello Stadio Olimpico; la produzione in stabilimento del manto utilizzato per la pista di atletica; vista aerea dello Stadio nel tessuto urbano (foto concesse da Mondo Srl). Top of the page, Tokyo panorama from the Skytree Tower. Here above, the Skytree
Tower, 634 metres tall. Left, Italian athletes parading during the opening ceremony on 23 July. On the right page, from the top: the exterior and interior of the Olympic Stadium; the factory production of the surface used for the athletics track; aerial view of the Stadium in the urban context (photos provided by Mondo Srl).
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STADI
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ARENE
Stadi e Arene OLYMPIC STADIUM
CALCIO, ATLETICA, ATLETICA PARALIMPICA, CERIMONIE DI APERTURA E CHIUSURA Il National Stadium è stato lo stadio principale dei Giochi olimpici di Tokyo del 1964. Demolito e ricostruito completamente per l’occasione, ospita, sia per le Olimpiadi che per le Paralimpiadi 2020, le cerimonie di apertura e di chiusura, le gare di atletica e alcuni match di calcio. Al termine dei Giochi sarà utilizzato per eventi sportivi e culturali, e perderà la denominazione di “Olympic Stadium”. La capienza totale è di 68.000 spettatori. Risale al 2011 l’idea di sostituire il vecchio stadio nazionale di Tokyo – costruito nel 1958 – in vista dell’assegnazione dell’Olimpiade 2020, prevedendo un investimento di 130 miliardi di yen. Il progetto per un nuovo impianto fu affidato all’archistar Zaha Hadid. Il lavoro dell’architetto anglo-irachena prevedeva una copertura retrattile di elevata complessità ingegneristica, e in definitiva il costo preventivato superava i 300 miliardi: il progetto venne quindi abbandonato e nel 2015 si svolse un nuovo concorso, vinto da Kengo Kuma, in collaborazione con la Taisei Corporation. Il nuovo stadio è stato completato nel dicembre 2019: dispone di 68.000 posti ed è costato 1,4 miliardi di dollari, pari a 150 miliardi di yen. Il progetto è decisamente ispirato alla natura, come in molte opere dell’architetto Kengo Kuma, e la costruzione si basa sull’uso del legno e della vegetazione. La facciata è costituita da cornicioni sovrapposti a
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più livelli; la parte inferiore di ogni grondaia è ricoperta da lamelle di legno di cedro di piccolo diametro: sono state utilizzate 12.928 tavole provenienti da ciascuna delle 47 prefetture del Giappone. Nei corridoi esterni dell’impianto sono collocate piante di ogni tipo. I colori degli alberi e delle piante ricorrono anche nelle cinque sfumature dei seggiolini all’interno del catino, tutti al coperto. Lungo il quinto anello corre “The Grove in The Sky”, una passeggiata a 30 metri d’altezza lunga 850 metri con panchine, alberi e fiori. La necessità di far fronte al pesante clima estivo di Tokyo ha ispirato la conformazione dello Stadio che è stato costruito in modo da canalizzare il vento proveniente da nord, con un meccanismo naturale sul quale il progettista ha scommesso rinunciando a prevedere impianti di condizionamento d’aria artificiali. L’edificio ha ottenuto la valutazione più alta del Livello 3 del Tokyo Green Building Programme. In base a un accordo siglato nella primavera precedente, è l’italiana Mondo il fornitore ufficiale della pista e delle attrezzature per l’atletica leggera in questi giochi olimpici. Il manto sportivo, installato nel 2019, è stato ottimizzato specificatamente per Tokyo, inserendo nella superficie innovativi granuli di gomma vulcanizzata che ne migliorano l’elasticità e uniformità, mantenendone i livelli di performance dinamica e la capacità di ridurre l’affaticamento degli atleti.
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SAITAMA STADIUM
tura polifunzionale vanta la capienza maggiore di qualsiasi altro stadio in Giappone ed è nella storia – insieme allo Stade de France – per essere stato teatro sia di una finale mondiale di calcio (nel 2002) sia di un atto conclusivo iridato di rugby (nel 2019).
CALCIO Il Saitama Stadium ha ospitato alcune gare di calcio. Questo impianto, situato nella prefettura di Saitama, a nord della conurbazione di Tokyo, inaugurato nel 2001, è il più grande stadio di calcio in Giappone e uno dei più grandi in Asia. La capienza dell’impianto è di 64.000 spettatori.
MIYAGI STADIUM CALCIO
SAPPORO DOME
Il Miyagi Stadium è uno stadio della città di Rifu, nella Prefettura di Miyagi. Lo stadio, inaugurato nel 2000, ha una capacità di 40.133 spettatori, oltre il campo da calcio è presente la pista di atletica. Il tetto che copre la struttura è stato progettato per evocare l’immagine di una luna crescente, che caratterizzava l’elmo di Date Masamune, regnante nel XVI secolo nell’area che includeva l’attuale prefettura di Miyagi. Nel Miyagi Stadium per le Olimpiadi si sono disputate le gare di calcio.
CALCIO Il Sapporo Dome è uno stadio polifunzionale situato a Sapporo, sull’isola di Hokkaidō, in Giappone. Costruito nel giugno 2001, in occasione del Campionato mondiale di calcio 2002, viene utilizzato principalmente per incontri di calcio e di baseball. La particolarità di questo stadio è che il prato può essere spostato dall’esterno all’interno e viceversa con un sistema di sollevamento ad aria; all’esterno vi è comunque un altro campo. L’impianto può contenere 41.000 spettatori.
IBARAKI KASHIMA STADIUM CALCIO L’Ibaraki Kashima, situato nella città omonima, nella prefettura di Ibaraki, è uno stadio di calcio con campo in erba naturale. Garantisce una visuale perfetta in ogni settore degli spalti. Lo stadio ospita le gare della squadra professionistica giapponese, Kashima Antlers, che ne è proprietaria. L’impianto, i cui lavori iniziarono nel 1992, venne inaugurato nel maggio 1993 e venne ristrutturato nel 2001 in quanto venne scelto per ospitare alcune gare del Campionato mondiale di calcio 2002. La capienza dell’impianto è di circa 40.000 spettatori.
INTERNATIONAL STADIUM YOKOHAMA CALCIO L’International Stadium Yokohama, noto anche come Nissan Stadium (nome non utilizzabile in occasione degli eventi internazionali), è un impianto sportivo multifunzionale di Yokohama, con manto in erba naturale. Costruito a partire dal 1994, è stato Inaugurato nel marzo del 1998, ha una capienza di 73 237 posti ed è l’impianto interno degli Yokohama F. Marinos, club che milita nel massimo campionato giapponese di calcio. L’International Stadium Yokohama ha ospitato durante le Olimpiadi le gare di calcio. Questa strutIn questa pagina, dall’alto / on this page, from above: Sapporo Dome; Saitama Stadium; Ibaraki Kashima Stadium; International Stadium Yokoama; Miyagi Stadium.
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Nella pagina destra / on the right page: Fukushima Azuma Baseball Stadium; Tokyo Stadium; Yokoama Baseball Stadium; Oi Hockey Stadium; Yoyogi National Stadium.
(ph. © Tokyo 2020)
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STADI
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ARENE
FUKUSHIMA AZUMA BASEBALL STADIUM BASEBALL, SOFTBALL Lo stadio di baseball Azuk di Fukushima è uno stadio polifunzionale, utilizzato principalmente per le partite di baseball. Lo stadio è stato originariamente aperto nel 1986 e ha una capacità di 30.000 spettatori. Situato nella periferia della città, a oltre 70 km dalla centrale nucleare danneggiata dallo tsunami del 2011, lo stadio fa parte del Parco sportivo Azuma, che comprende quattro spazi ricreativi: l’area sportiva, quella naturale, la pertinenza destinata alle famiglie e quella storica. Il Fukushima Azuma Baseball Stadium ha ospitato le gare di due discipline, il baseball e il softball, rientrate nel programma olimpico dopo due edizioni di assenza.
YOKOHAMA BASEBALL STADIUM BASEBALL, SOFTBALL Situato nel parco di Yokohama, nella prefettura di Kanagawa, lo Yokohama Baseball Stadium è il primo stadio polifunzionale in Giappone. L’impianto è la casa di una delle squadre professionistiche giapponesi di baseball. Lo stadio ha ospitato le gare di baseball e softball insieme allo stadio di Fukushima Azuma. L’impianto contiene 35.000 spettatori.
TOKYO STADIUM CALCIO, RUGBY, PENTATHLON MODERNO Il Tokyo Stadium è un impianto polifunzionale che viene utilizzato per diverse attività, in particolare per le partite di calcio. Per Tokyo 2020 è stato sede anche dei match di rugby e delle gare di pentathlon moderno (che comprende nuoto, scherma, equitazione, Laser Run). Può ospitare 48.000 spettatori.
OI HOCKEY STADIUM
YOYOGI NATIONAL STADIUM PALLAMANO, WHEELCHAIR BADMINTON, WHEELCHAIR RUGBY Lo Yoyogi National Stadium è stato progettato da Kenzo Tange per ospitare le gare degli sport acquatici e di pallacanestro in occasione dei Giochi di Tokyo 1964. L’impianto polivalente, famoso nel mondo per il caratteristico design del tetto sospeso, in questa Olimpiade è la venue dedicata ai match della pallamano; per le Paralimpiadi vi si svolgono le gare del badminton e del rugby in carrozzina. L’impianto ospita 10.200 spettatori.
HOCKEY SU PRATO Lo stadio di hockey di Ōi è uno stadio di hockey su prato situato all’interno del parco Ōi Futō Chūō Kaihin, nel quartiere Shinagawa di Tokyo, e costruito in occasione dei Giochi olimpici del 2020. Il campo di gioco è in erba sintetica. La capienza è di 15.000 spettatori. Al termine dei Giochi sarà un nuovo impianto polifunzionale a disposizione della Metropoli.
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Palazzetti e Palestre ARIAKE GYMNASTICS CENTRE GINNASTICA ARTISTICA, RITMICA, TRAMPOLINO, WHEELCHAIR BOCCIA L’Ariake Gymnastics Centre è una delle sedi principali dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020. L’arena di 12.000 posti che ha ospitato eventi di ginnastica artistica, ritmica e trampolino durante i giochi, oltre ad essere utilizzato per le bocce in carrozzina durante i Giochi Paralimpici. Progettato da un team con a capo gli architetti Nikken Sekkei, la sede è ispirata al “vero artigianato giapponese” e incarnando la cultura giapponese di lavorazione del legno. Il concept è stato ispirato dal circostante distretto di stoccaggio del legname, e comporta l’impiego di 2.300 mc di legno; vanta inoltre uno dei più grandi tetti in legno del mondo, con una luce di 30 metri. L’uso del legno si estende alle panchine per gli spettatori, fatte con cedro giapponese. La struttura, priva di pilastri, è stata progettata per creare una perfetta sinergia fra gli atleti in campo e il pubblico.
ARIAKE ARENA
basket. L’impianto consente la presenza di 15.000 spettatori. Dopo i Giochi Olimpici l’arena diventerà un nuovo centro sportivo e culturale e ospiterà eventi di varia natura.
SAITAMA SUPER ARENA BASKET La Saitama Super Arena è un’arena polifunzionale coperta situata nella città di Saitama. Può ospitare fino a 37.000 spettatori nella sua massima configurazione, e tra 19.000 e 22.500 quando ospita eventi di pallacanestro, pallavolo, tennis, hockey su ghiaccio, ginnastica, pugilato, arti marziali e wrestling. È anche l’unica arena giapponese attrezzata per ospitare partite di football americano. L’arena dispone anche di una grande sezione di posti rimovibili, permettendo così di ridurre notevolmente la capacità quando vengono ospitati eventi di minore importanza. La Saitama Super Arena è stato teatro delle gare di pallacanestro.
PALLAVOLO, WHEELCHAIR BASKET L’Ariake Arena è una struttura situata nella parte settentrionale del quartiere Ariake di Tokyo, realizzata per le Olimpiadi 2020. È stata sede delle gare di pallavolo e, per le Paralimpiadi, del wheelchair
IZU VELODROME CICLISMO SU PISTA OLIMPICO E PARALIMPICO Il velodromo di Izu, nella prefettura di Shizuoka, è un impianto coperto progettato da Ralph Schumann. La pista in legno di pino siberiano è lunga 250 metri e larga 7,5 metri, con curve con inclinazione fino a 45 gradi; durante l’anno vi si svolgono numerose gare ciclistiche di alto livello. Il velodromo viene utilizzato anche per gli allenamenti da scuole e società ciclistiche. Su velodromo di Izu si sono svolte le gare di ciclismo su pista sia per le Olimpiadi che per le Paralimpiadi.
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KOKUGIKAN ARENA PUGILATO Il Ryōgoku Kokugikan è un impianto sportivo situato nel quartiere Yokoami di Tokyo, in Giappone. Inaugurato nel 1985, progettato dall’architetto Takashi Sugiyama, ha una capacità di 11.098 persone ed è utilizzato principalmente per i tornei di sumo, ma anche per altri eventi come la boxe, wrestling e concerti di musica. A Tokyo 2020 è stata l’arena della boxe.
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PALAZZETTI
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PALESTRE
TOKYO INTERNATIONAL FORUM PESISTICA OLIMPICA E PARALIMPICA Il Tokyo International Forum è un centro congressi multifunzionale sito a Chiyoda, Tokyo. Ideato dall’architetto Rafael Viñoly, l’edificio è stato inaugurato nel 1997 e sorge nel sito della vecchia sede del governo metropolitano di Tokyo. Il Tokyo International Forum è composto da otto sale principali di varie dimensioni, spazi espositivi e altre strutture. L’impianto è caratterizzato da curve sinuose di acciaio e vetro, con un design esterno che ricorda una barca allungata. A Tokyo 2020 è stata sede del sollevamento pesi, sia olimpico che paralimpico.
MAKUHARI MESSE HALL
TOKYO METROPOLITAN GYMNASIUM
LOTTA GRECO-ROMANA, TAEKWONDO, SCHERMA. SITTING VOLLEY, TAEKWONDO E SCHERMA IN CARROZZINA, GOALBALL Il Makuhari Messe International Convention Complex è un centro congressi situato nell’area commerciale di Makuhari, nel quartiere Mihama-ku a Chiba. È il secondo centro congressi per grandezza del Giappone, con un’ampiezza di 210.000 metri quadrati; ogni anno ospita decine di eventi quali il Tokyo Game Show, il Tokyo Auto Salon, il Jump Festa, il Wonder Festival e il Tokyo Motor Show, oltre a numerosi concerti. Progettato dall’architetto giapponese Fumihiko Maki è stato inaugurato nel 1989. È costituito principalmente da undici sale per eventi, una sala conferenze e una sala concerti. La Sala A ha ospitato per le Olimpiadi gli incontri di lotta greco-romana e taekwondo; la Sala B gli incontri della scherma. Per le Paralimpiadi, la sala A ospita il sitting volley, la sala B il taekwondo e la scherma in carrozzina; inoltre, la sala C è destinata al Goalball. La capienza programmata, prima delle restrizioni satnitarie in sala A era di 10.000 spettatori, in sala B di 8.000.
TENNIS TAVOLO OLIMPICO E PARALIMPICO Il Tokyo Metropolitan Gymnasium è un impianto polivalente, costruito negli anni cinquanta del XX secolo per ospitare degli incontri di lotta libera ed è stato utilizzato anche per ospitare alcune discipline per le olimpiadi di Tokyo del 1964. In questi Giochi è la sede del tennistavolo, olimpico e paralimpico.
MUSASHINO FOREST SPORT PLAZA BADMINTON, PENTATHLON MODERNO, WHEELCHAIR BASKET Il Musashino Forest Sports Plaza è un impianto multisport situato a Chōfu, Tokyo. L’arena principale ha una capacità di oltre 10.000 posti a sedere, e comprende anche una piscina, una palestra, un’area sportiva multiuso e due palestre di fitness, disponibili per l’uso da parte del pubblico. È la prima nuova sede ad essere stata completata per Tokyo 2020: la costruzione è durata tre anni e mezzo ed è costata oltre 300 milioni di dollari. ll Musashino Forest Sport Plaza, in questi Giochi, è stata sede del badminton e delle prove di scherma del pentathlon moderno. Per le Paralimpiadi ospita il basket in carrozzina.
NIPPON BUDOKAN ARTI MARZIALI, OLIMPICHE E PARALIMPICHE Il Nippon Budokan, inaugurato nel 1964, è la casa spirituale delle arti marziali giapponesi, specialmente del judo che fece il suo debutto olimpico proprio ai Giochi del 1964. A distanza di anni, l’impianto ha segnato l’esordio del karate nelle Olimpiadi (specialità kata e kumite). Si sono svolte inoltre le gare di judo sia olimpiche che paralimpiche. Nella pagina sinistra, dall’alto / on the left page, from above: Izu Velodrome; Kokugikan Arena; Ariake Gymnastic Centre (ph. Shutterstock); Saitama Super Arena; Ariake Arena.
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In questa pagina / on this page: Nippon Budokan; Musashino Forest Sport Plaza; Tokyo Metropolitan Gymnasium; Makuhari Messe Hall; Tokyo International Forum.
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Spazi aperti ARIAKE URBAN SPORTS PARK
ARIAKE TENNIS PARK
SKATEBOARD, BMX RAING E FREESTYLE
TENNIS OLIMPICO E PARALIMPICO
Per la prima volta i Giochi olimpici hanno ospitato lo sport dello skateboarding, con due distinte discipline: street e park. I due percorsi sono stati realizzati nel quartiere di Ariake, vicino al mare della baia di Tokyo, in prossimità del Villaggio degli Atleti, con tribune per 7.000 posti complessivi; l’Urban park comprendeva anche i percorsi di BMX racing e freestyle, rispettivamente con 5.000 e 6.600 possibili spettatori, che le restrizioni sanitarie non hanno potuto ospitare. la realizzazione è stata affidata alla statunitense California Skateparks, che ha lavorato in stretta collaborazione con il CIO e con il Comitato organizzatore di Tokyo 2020 per adattare il disegno al formato della competizione olimpica, così da fornire agli atleti di tutto il mondo il terreno su cui esprimere al meglio le proprie capacità tecniche, con un occhio anche allo sviluppo futuro di questo sport. L’area Street è disegnata su una maglia ortogonale dove sono collocati gli elementi “urbani” dello skateboarding: scale, corrimano, cordoli, panchine, muri e pendenze. Gli atleti erano liberi di scegliere i percorsi da affrontare e i trick da eseguire: il punteggio veniva assegnato in funzione della difficoltà dei trick, e di elementi come altezza, velocità, originalità, esecuzione e composizione. Il Park è basato invece sulle profonde vasche in cemento lisciato: dal fondo della vasca le superfici curve salgono ripidamente, con la parte superiore della pendenza quasi verticale. Fra i trucchi messi in atto dagli skater, ci sono le altezze raggiunte nei salti scalando le curve in velocità ed eseguendo trick e giravolte a mezz’aria. I punteggi erano assegnati anche in questo caso in base alla velocità ma soprattutto alla difficoltà e all’originalità delle azioni eseguite. I due campi – Park e Street – saranno lasciati a disposizione del pubblico dopo la chiusura dei Giochi, e saranno in grado di ospitare futuri eventi internazionali.
L’Ariake Tennis Park è uno dei principali impianti di tennis del paese, dotato di campi veloci e dominato dal campo centrale, l’Ariake Coliseum, oltre che attrezzato con altri campi coperti e campi all’aperto.
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I lavori di costruzione dell’Ariake Coliseum, situato nel quartiere di Kōtō a Tokyo, sono iniziati nel 1985 e terminati nel 1987, anno in cui il complesso è stato inaugurato: con una capacità di 10 000 spettatori, nel corso dell’anno ospita principalmente tornei tennistici ma anche altri eventi. Ha ospitato sia le gare di tennis olimpiche che quelle paralimpiche di tennis in carrozzina.
AOMI URBAN SPORTS PARK BASKET 3X3, ARRAMPICATA SPORTIVA, CALCIO A CINQUE PARALIMPICO L’Aomi Urban Sports Park è una struttura temporanea realizzata sul lungomare di Aomi, in vista della Baia di Tokyo. La struttura assume configurazioni diverse in relazione allo sport che vi viene praticato. È stata prevista per ospitare le gare di basket 3×3 e di arrampicata sportiva, mentre per le paralimpiadi è destinata al calcio a cinque. L’impianto può contenere 7.100 spettatori per il basket e 8.400 per l’arrampicata. Le tribune, già pronte nella primavera 2020, erano state smantellate in giugno per motivi di sicurezza quando l’evento olimpico venne ufficialmente rimandato.
SHIOKAZE PARK BEACH VOLLEY Per il beach volley è stato realizzato un impianto temporaneo presso lo Shioaze Park, con vista sulla baia di Tokyo. La capienza della struttura era di 12.000 spettatori..
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SPAZI
ASAKA SHOOTING RANGE TIRO A SEGNO, TIRO A VOLO, TIRO PARALIMPICO Il poligono di tiro di Asaka, utilizzato come sede per le diverse gare di tiro (rifle, pistol, shotgun), si trova a ovest del sito militare JGSDF Asaka nella prefettura di Saitama. Durante i giochi olimpici di Tokyo 1964, la gara di tiro con la carabina si tenne qui. Ancora oggi, i tiratori della Japan Rifle Shooting Association e della JSDF Physical Training School che si trova nella postazione dell’esercito usano questo poligono di tiro e vi si solgono molte competizioni come il National Sports Festival. Per le Olimpiadi, le strutture sono state riorganiz-
formazione di futuri fantini. Ventiquattro anni dopo, durante i 18mi Giochi Olimpici del 1964, il Parco Equestre ha ospitato alcune delle gare di equitazione. Inizialmente il parco era usato per l’addestramento e l’istruzione dei futuri fantini della JRA, oggi è il centro degli eventi equestri in Giappone. Le strutture del parco includono un maneggio al coperto. Conosciuto familiarmente come ‘Horse Park’ nell’area urbana, il parco è anche aperto al pubblico tutto l’anno. Occupa un’area di 180.000 metri quadrati, comprese le scuderie, un campo di gara equestre ed edifici per uffici. Per le Olimpiadi 2020 vi si sono svolte le competizioni equestri di Dressage, Completo, e Salto, oltre alle gare paralimpiche di equitazione. L’impianto può ospitare 9.300 spettatori. zate con l’aggiunta di strutture temporanee che rispettano gli alti standard richiesti per la competizione olimpica. La specialità è presente anche nelle Paralimpiadi. Per il tiro a segno e la carabina era previsti posti per 800 spettatori nelle qualificazioni e 2.400 nella finale, per il tiro a volo 3.000 spettatori.
YUMENOSHIMA PARK ARCHERY FIELD TIRO CON L’ARCO OLIMPICO E PARALIMPICO L’Yumenoshima Park Archery Field è stato realizzato nel parco del distretto di Yumenoshima, letteralmente “Isola dei Sogni”, una vera e propria isola artificiale fatta con i rifiuti che si trova nella Tokyo Bay. Durante Tokyo 2020 ha ospitato le competizioni del tiro con l’arco olimpico e paralimpico. La capienza è di 5.600 spettatori
EQUESTRIAN PARK
Nella pagina sinistra, dall’alto / on the left page, from above: Aomi Urban Sports Park; Shiozake Park; Asaka Shooting Range; Ariake Urban Sports Park; Ariake Tennis Park.
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APERTI
SEA FOREST CROSS-COUNTRY COURSE CROSS COUNTRY EQUESTRE Durante i Giochi, il Sea Forest Cross-Country Course, allestito in un’area bonificata che dà sulla baia e sul paesaggio urbano di Tokyo, ospitava le competizioni equestri di cross-country.
MUSASHINONOMORI PARK CICLISMO SU STRADA Dal Musashinonomori Park partiva la gara ciclistica su strada. Il parco è circondato dalla vasta foresta di Musashino. L’arrivo della gara è stato programmato al Fuji International Speedway.
FUJI INTERNATIONAL SPEEDWAY
SPORT EQUESTRI OLIMPICI E PARALIMPICI
CICLISMO SU STRADA OLIMPICO E PARALIMPICO
Il Parco Equestre della Japan Racing Association a Setagaya (Tokyo), è stato costruito nel 1940 per promuovere i giochi e gli eventi equestri e per la
Il circuito del Fuji (Fuji International Speedway) è una pista da velocità situata alle pendici del Monte Fuji, ad Oyama, nella prefettura di
In questa pagina / on this page: Sea Forest Cross-country Course; Equestrian Park; Musashinonomori Park; Yumenoshima Park Archery Field.
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Shizuoka. Inaugurato nel 1965, ha ospitato quattro edizioni del Gran Premio del Giappone di Formula 1 (dal 1976 al 1977 e dal 2007 al 2008) e due del Gran Premio del Giappone del Motomondiale (dal 1966 al 1967). Dopo il 2008 la pista non ospita più la Formula 1. Vi si sono svolte, sia per le Olimpiadi che le Paralimpiadi, le gare di crono individuale, e l’arrivo del ciclismo su strada che parte dal Musashinonomori Park. L’impianto può ospitare 22.000 spettatori.
KASUMIGASEKI COUNTRY CLUB GOLF Il Kasumigaseki Country Club ha ospitato le gare golfistiche. Si estende tra le verdi colline del Musashino, a Kawagoe, nella prefettura di Saitama. Il club ha una tradizione di oltre 80 anni, il percorso a 36 buche è stato progettato da architetti autori dei alcuni dei più bei percorsi di golf mondiali. L’impianto può ospitare 25.000 spettatori.
IZU MTB COURSE MOUNTAIN BIKE L’Izu MTB Course è l’impianto che ha ospitato le gare di mountain bike. Il percorso, situato nella città di Izu, nella prefettura di Shizuoka, a 150 km da Tokyo, ha un’estensione di 4.100 metri e prevede inclinazioni fino a 150 metri di altezza, dopo essere stato modificato nel 2019 per adattarlo agli standard olimpici. L’impianto era in grado di contenere 11.500 spettatori.
SAPPORO ODORI PARK MARCIA, MARATONA Il Sapporo Odori Park è stato il luogo di riferimento delle gare di maratona e marcia, che partivano da questo parco urbano per allargarsi nei quartieri circostanti. Situato nel centro di Sapporo, il parco è lungo circa 1,5 km e copre una superficie di circa 7,8 ettari. In questa pagina, dall’alto / on this page, from above: Izu MTB Course; Fuji International Speedway; Kasumigaseki Country Club; Sapporo Odori Park (this photo: redlegsfan21/Cc licence).
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Nella pagina destra / on the right page: Kasai Kanoe Slalom Centre; Odaiba Marine Park; Sea Forest Waterway; Tokyo Aquatics Centre; Tatsumi International Swimming Centre; Enoshima Yacht Harbour; Tsurigasaki Beach.
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SPAZI
SULL’ACQUA (APERTI E CHIUSI)
Spazi sull’acqua (aperti e chiusi)
ODAIBA MARINE PARK NUOTO DI FONDO, TRIATHLON OLIMPICO E PARALIMPICO L’Odaiba Marine Park è una spiaggia di Tokyo con vista sulla città e sul vicino Rainbow Bridge. Per le Olimpiadi le acque del parco sono state attrezzate per ospitare le gare di nuoto di fondo (marathon swimming) e del triathlon, sia olimpico che paralimpico. Le tribune erano realizzate per ospitare 5.500 spettatori.
TATSUMI INTERNATIONAL SWIMMING CENTRE PALLANUOTO Lo Tatsumi International Swimming Centre è un impianto iconico e spazioso progettato nel 1990 per diventare la venue principale di Tokyo in cui praticare il nuoto e gli altri sport acquatici. In occasione dei Giochi ha ospitato i match della pallanuoto. La capienza è di 4.700 spettatori.
SEA FOREST WATERWAY TOKYO AQUATICS CENTRE NUOTO, TUFFI, NUOTO SINCRONIZZATO, NUOTO PARALIMPICO Il Tokyo Aquatics Centre è un impianto di recente costruzione, realizzato nel parco Tatsumi-no-Mori Seaside per queste Olimpiadi. Dopo i Giochi ospiterà competizioni nazionali e internazionali. Per le Olimpiadi si sono svolte le competizioni di nuoto, nuoto sincronizzato e tuffi; per le Paralimpiadi le gare di nuoto. La capienza impianto è di 15.000 spettatori.
CANOA SPRINT, CANOTTAGGIO, OLIMPICI E PARALIMPICI Realizzato sul lungomare, non distante dal centro di Tokyo, il Sea Forest Waterway è il campo gara del canottaggio e della canoa sprint, sia nelle specialità olimpiche che paralimpiche. Dopo i Giochi verrà utilizzato per le competizioni internazionali delle due discipline e diventerà una delle principali location in Asia per gli sport acquatici. La capienza dell’impianto è di 12.800 spettatori per la Canoa e 16.000 per il Canottaggio.
KASAI CANOE SLALOM CENTRE CANOA SLALOM Il Kasai Canoe Slalom Centre, realizzato di recente in una zona adiacente al Parco Kasai Rinkai, è il primo corso artificiale del Giappone. Terminati i Giochi, lascerà a Tokyo un impianto che potrà essere utilizzato per una vasta gamma di sport acquatici e di attività ricreative. Il percorso di canoa slalom, che copre 200 metri in lunghezza ed ha un dislivello di 4,5 metri tra la
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partenza e l’arrivo, risponde alle linee guida delle rispettive federazioni sportive giapponese e internazionale.
ENOSHIMA YACHT HARBOUR VELA L’Enoshima Yacht Harbour si trova nella città di Fujisawa, nella prefettura di Kanagawa che fa parte dell’area metropolitana di Tokyo. Costruito sulla baia di Sagami, esternamente alla baia di Tokyo, l’Enoshima Yacht Harbour è stato sviluppato per ospitare le cinque gare di yachting ai Giochi Olimpici di Tokyo 1964. È uno dei più grandi porti pubblici per yacht del Giappone, con un deposito a terra per 1.038 dinghy. Le gare locali di dinghy si svolgono tutto l’anno, mentre nel porto si continuano a svolgere le competizioni internazionali come il Campionato del Mondo 505, la Norway Friendship Yacht Race Cup, il Seahorse All Japan Championship, il K16 Class All Japan Championship e il Y15 All Japan Championship. Nel 2014, una clubhouse è stata ristrutturata presso la sede come sito per le attività ricreative marine del porto di Shonan. La sede ha ospitato nuovamente gli eventi di vela a Tokyo 2020.
TSURIGASAKI SURFING BEACH SURF La Tsurigasaki Surfing Beach si trova nella città di Ichinomiya, sulla costa della Prefettura di Chiba che si affaccia sul Pacifico. Con onde di classe mondiale, questa spiaggia attira solitamente molti surfisti ogni anno essendo uno degli spot più consistenti del paese che offre picchi di qualità su fondale sabbioso. Su questa spiaggia il surf ha fatto il suo debutto nel programma olimpico.
TOKYO 2020 REPORT | SPECIALE TOKYO 2020
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IL VILLAGGIO OLIMPICO Realizzato su 44 ettari di terreno in riva alla baia, il Villaggio Olimpico è costituito da 21 edifici residenziali a 14-18 piani, per un totale di 18.000 posti letto. Nelle strutture residenziali, i telai dei letti sono stati realizzati in cartone e sono riciclabili al 100%. Il sito del Villaggio Olimpico è di proprietà del Tokyo Metropolitan Government (TMG). Nel programma del comitato olimpico, dopo i Giochi, il TGM e la Olympic Legacy Commission metteranno a punto un piano per la trasformazione del complesso in unità residenziali e in alloggi temporanei per gli scambi culturali internazionali.
Tokyo 2020 Report
NEW, OLD, TEMPORARY FACILITIES In alto: la corte interna del Villaggio olimpico (© Tokyo 2020). Sotto, il quartiere Shibuya di Tokyo (foto Blue Planet Studio / Shutterstock). Top of the page: interior courtyard of the Olympic Village (© Tokyo 2020). Below, Shibuya Crossing, Tokyo (ph. Blue Planet Studio / Shutterstock).
When this Tsport will be in distribution, after the Tokyo Olympics, the Paralympics will also be almost over. The Olympics were unfortunate in that the programming was postponed for a year and the expected spectators were excluded almost entirely because of the global pandemic, but they were successful in terms of sporting results, especially for the Italians. In this context, over forty sports venues, in the capital and beyond, were involved in
the great event, and the creation of (a few) new facilities, the renovation of old ones (often dating back to Tokyo 1964), and the promotion of new sports at their Olympic debut, now leave a legacy that deserves to be recognised. In the pages of this Special Report we review the venues for Tokyo 2020.
TOKYO TODAY, 2021 Almost 14 million inhabitants in the city proper, but around 40 in the immense urban
agglomeration that seamlessly spreads over the neighbouring prefectures of Chiba, Kanagawa and Saitama. Tokyo is one of the largest megalopolises in the world, and its mix of modernity and tradition is well known. Japan took the opportunity of the 32nd Olympiad to consolidate the country's sports system by trying to minimise consumption and reduce the construction of new facilities as much as possible, and instead to improve the efficiency of existing ones, which often date back to the 18th Olympiad (Tokyo 1964). Moreover, thanks to Japan's highly efficient transport system, most of the venues are easy to reach from the Olympic Village, being grouped in two main clusters, one on Tokyo Bay and the other in the so-called "Heritage Zone" - the central area that preserves many of the legacies left by the previous Games. Alongside the permanent venues, a number of temporary sites have been set up in open locations which will be dismantled at a later date.
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TOKYO OLYMPIC STADIUM: PISTA E ATTREZZATURE FIRMATE MONDO. Olympic Stadium, Tokyo
MONDO ha trasforma trasformato t in nuo to nuove ve te tecnologie i bisogni degli aatleti tleti e le ha applicate applic a MONDOTRACK WS per m migliorare la pista dei Giochi di Toky Tokyoo 202 2020. 20.
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PROGETTI IN BREVE PROJECTS PILLS
Foligno (Pg)
Rifacimento della pista di atletica dello Stadio Enzo Blasone
a cura della Redazione
La pista di atletica leggera all’interno dello stadio Blasone di Foligno, in località Santo Pietro, era dotata di omologazione risalente al 1990, quindi non più valida, e in effetti non più rispondente alle caratteristiche tecniche e prestazionali richieste per l’attività sportiva. L’Amministrazione Comunale ha inteso finanziare i lavori di rifacimento partecipando al bando “Sport Missione Comune” dell’Istituto del Credito Sportivo che prevede l’abbattimento della quota interessi sui mutui inerenti interventi sull’impiantistica sportiva comunale ed intercomunale. Le caratteristiche planimetriche della pista e delle pedane consentono di poter richiedere l’omologazione nella Classe individuata per Impianti completi outdoor ad anello da 400,00 m. a 6 corsie. Per ottimizzare la distribuzione delle pedane, in accordo con l’Atletica Winner Foligno che utilizza l’impianto, è stato modificati il posizionamento di alcune di esse. Per posare la nuova pavimentazione si è resa indispensabile una levigatura della preesistente superficie per almeno 2/3 mm con mezzi meccanici, e una successiva livellatura con collante bicomponente poliuretanico steso sull’intera superficie da trattare per ottenere un piano
corretto di posa. È stata quindi eseguita la posa in opera di manto sportivo per atletica leggera conforme alla normativa FIDAL e omologato IAAF, realizzato mediante un primo strato di supporto in telo prefabbricato realizzato in fabbrica a spessore costante costituito da fibre e granuli di gomma SBR selezionati con dimensioni controllate, miscelati ed uniti con un legante poliuretanico monocomponente non contenente metalli pesanti. Lo strato di gomma prefabbricata è stato realizzato in rotoli avente prestazionalità costanti e uniformi, con uno spessore di 10 mm. Il rotolo è stato incollato al sottofondo trattato precedentemente mediante adesivo poliuretanico bicomponente formulato in modo specifico. Lo strato superficiale finale dello spessore nominale di 3 mm è stato eseguito mediante stesura a spatola di un primo strato di rasatura del tappetino prefabbricato in sbr eseguita con rasante poliuretanico bicomponente e la successiva stesura di un secondo strato con rivestimento continuo, resistente ai chiodi, applicato allo stato liquido, costituito da vari strati di poliuretano autolivellante. La finitura superficiale è stata eseguita con semina manuale di granuli di gomma EPDM colore blu in diverse tonalità con diametro controllato da 1,0 – 3,5 mm. Per completare la ristrutturazione della pista e pedane è stato necessario fornire e posare in opera la nuova cordolatura regolamentare in alluminio in parte fissa e in parte amovibile, oltre alla dotazione delle targhette segnaletiche e degli elementi accessori alle pedane; il collaudo è previsto nel mese di settembre.
Foligno (Pg): Renovation of the athletics track at the Enzo Blasone Stadium The athletics track inside the Blasone stadium in Foligno, had a homologation dating back to 1990, therefore no longer valid, and in fact no longer responding to the technical and performance characteristics required for sports activities. The planimetric characteristics of the track and the platforms make it possible to request homologation in the
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class identified for complete outdoor 400.00 m. 6-lane ring facilities. In order to lay the new flooring, it was necessary to smooth the existing surface by at least 2/3 mm, and then level it with a two-component polyurethane adhesive spread over the entire surface to be treated to obtain a correct laying surface. The athletics surface was then laid in compliance with FIDAL regulations and IAAF approved, using a first support layer of prefabricated sheet consisting of fibres and granules of selected SBR rubber with controlled dimensions, mixed and joined with a single-component polyurethane binder. The prefabricated rubber layer was produced in rolls with constant and uniform performance, with a thickness of 10 mm. The roll was bonded to the previously treated substrate using a specially formulated two-component polyurethane adhesive. The final surface layer with a nominal thickness of 3 mm was carried out by trowelling a first layer of the prefabricated sbr mat with a two-component polyurethane skim coat and the subsequent application of a second layer with a continuous, nail-resistant coating, applied in the liquid state, consisting of several layers of self-levelling polyurethane. The surface finish was carried out by manual seeding of blue EPDM rubber granules in different shades with a controlled diameter of 1.0 - 3.5 mm. Testing is scheduled for September.
Committente: Comune di Foligno Sindaco: Avv. Stefano Zuccarini Assessore ai LL.PP.: Dott. Riccardo Meloni Assessore allo Sport: Avv. Decio Barili Dirigente Area Lavori Pubblici: Ing. Francesco Maria Castellani RUP: Ing. Gian Antonio Cicioni Progetto e D.LL.: Arch. Roberto Buccione CSE: Arch. Matteo Buccione Importo dei lavori: euro 450.000 Impresa: Tipiesse Srl (vedi pag. 18) Superficie sportiva: Regupol BSW GmbH (vedi pag. 6) Segnature: Genta Srl
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PROJECTS PILLS | PROGETTI IN BREVE
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INTERVISTE INTERVIEWS
Roberto Nusca CEO di Sofisport e Ital.Project Dopo l'esperienza vincente alla guida della sua AK Green, che dal 2000 al 2005 diventa una delle realtà italiane più attive nel settore dei tappeti artificiali, Nusca, mentre porta avanti la sua collaborazione con una multinazionale del settore, lanciandola e posizionandola sul mercato di riferimento, non perde di vista il suo obiettivo e continua, con la Sofisport, da lui fondata nel 2004, a sfornare prodotti e brevetti. È grazie agli investimenti fatti con la Sofisport che si perfezionano prodotti e si mettono a punto nuove strategie. a cura della Redazione
Roberto Nusca, nel campo dei materiali per lo sport, e dei tappeti artificiali in particolare, lei ha una lunga esperienza. A che punto è oggi la ricerca per migliorare la sostenibilità dei campi in erba artificiale? Lo sviluppo dei manti in erba sintetica ha avuto un percorso innovativo verso tipologie di filo che si avvicina all'erba naturale e alle esigenze prestazionali. Oggi l'attenzione sui prodotti chiamati d'intaso prestazionale si è spostata soprattutto verso l'ecosostenibilità oltre che sulle prestazioni tecniche. Ritiene che sia aumentata negli ultimi anni la sensibilità verso l’aspetto ecologico dei prodotti da utilizzare sui campi sportivi?
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Sì, come ho detto anche prima, l'attenzione è rivolta sui prodotti ad impatto zero verso l'atleta e l'ambiente, l'attenzione superiore è verso gli intasi naturali che salvaguardano l'ambiente vista la seria problematica dei cambiamenti climatici che provocano sempre più allagamenti e quindi rischio di dispersione dei materiali. Dopo i brevetti, ormai consolidati, relativi all’intaso prestazionale 100% naturale o all’erba naturale rinforzata Football Green Live, quali sono i vostri nuovi obiettivi in fatto di prodotti e sistemi “green”? Questi brevetti sono la nostra punta di diamante e ci hanno sempre spinto verso la ricerca, oggi oltre a nuove tecnologie di intasi 100% naturali di origine vegetale,
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abbiamo prodotti che garantiscono funzionalità e resa ad ogni tipo di clima, dal gelo al caldo torrido, come il nostro 4 Seasons. Quali sono le caratteristiche peculiari di un prodotto come Bio Ground, intaso prestazionale 100% di origine vegetale, e quali i vantaggi in termini ambientali? Il sistema Bio Ground utilizzato in binomio con la Bio Sand, entrambi intasi di origine 100% vegetale, garantisce nel tempo la conformità delle prestazioni con bassi costi di manutenzione rispetto ai prodotti standard vegetali, ma soprattutto azzera i costi di smaltimento degli intasi a fine ciclo del campo. Anche un intaso di stabilizzazione, che solitamente è in sabbia silicea, può essere di origine naturale vegetale, come Bio Sand: quali le sue caratteristiche? Sì, la novità assoluta è l'utilizzo di una sabbia vegetale derivata da cereali, che con le sue particolari caratteristiche,
oltre a fungere da stabilizzatore, è un prodotto che interagisce con il Bio Ground nel mantenere le funzioni elastiche e di drenaggio del sistema, ma soprattutto non incide nei costi di smaltimento a fine ciclo del manto. Ci spiega l’utilizzo di Bio Cork, un altro prodotto 100% naturale e riciclabile? Ci sono nuove applicazioni prevedibili per questi prodotti innovativi ed ecologici? Il Bio Cork è l'altra nostra novità, si tratta di un mix tra Bio Sand e sughero che lavorano in sinergia interagendo tra di loro per garantire le prestazioni tecniche sportive, ma soprattutto la Bio Sand permette al sughero di mantenere la sua stabilità meccanica sotto piogge intense, azzerando il rischio di dispersione per galleggiamento che comporterebbe altrimenti costi alti di manutenzione. Un prodotto 100% naturale vegetale che viene inserito sempre di più in campi anche di piccola dimensione come i campi a 5, inoltre non ha bisogno di manutenzione alla pari degli intasi elastomerici.
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line www.sporteimpianti.it/interviste/ sporteimpianti.it
INTERVIEWS | INTERVISTE
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PRODUZIONE PRODUCTION
Si moltiplica il colore sui campi da gioco: ecco Mapecoat TNS Colorizer Quando si è cominciato a giocare il tennis sulle nuove superfici sintetiche veloci, il colore prescelto era ancora, per imitazione, quello della terra rossa. Poi si sono visti sempre più i grandi eventi internazionali giocati sull’azzurro e sul verde, e oggi le possibilità di personalizzare il colore di un campo diventano pressoché illimitate. Per aiutare architetti, progettisti e gestori a scegliere le sfumature più invitanti per la superficie dei campi di gioco, è nato il tool Mapecoat TNS Colorizer, disponibile gratuitamente sul sito di Mapei. Il tool offre la possibilità di vedere in anteprima a video il campo sportivo (si sceglie fra 13 diverse discipline), su cui provare le 36 sfumature di colore disponibili per riempire le campiture, interne ed esterne, del manto, e le segnature. Il panel di colori comprende quelli classici ma anche sfumature inedite come il Cipria, il Blu Mare, il Verde Foresta.
cavallo di battaglia non solo nell’impianto sportivo, grazie alla particolare tecnologia che consente di realizzare una mescola che aumenta l’effettiva durabilità nel tempo, anche nelle applicazioni outdoor, soggette, oltre al calpestio, all’azione del sole e delle intemperie. La filosofia del “colore”, oggi caratteristica distintiva sia degli spazi urbani che delle competizioni sportive in genere, è supportata da Mapei anche in fase di produzione. Attraverso impianti e software dedicati, è possibile pigmentare le resine per singoli fustini, consentendo di soddisfare qualsiasi esigenza cromatica, oltre alle 36 possibilità di colorazione previste dalla gamma Mapecoat TNS. Le molteplici caratteristiche prestazionali di ogni singolo prodotto Mapecoat TNS e dei sistemi multistrato consentono di realizzare la superficie più adatta per ogni attività sportiva, indoor ed outdoor, per uso professionale e dilettantistico, testata e classificata ITF favorendo qualità e aumentando al contempo la durabilità delle superfici.
Il sistema Mapecoat TNS Dalla visione in anteprima alla realizzazione, la gamma di prodotti del sistema Mapecoat TNS consente di scegliere la superficie sportiva in resina acrilica più adatta alla specifica disciplina, per l’utilizzo indoor e quello outdoor, per l’installazione su pavimentazioni esistenti e quelle di nuova realizzazione, per l’utilizzo permanente e per eventi temporanei. Comprende infatti sia le finiture colorate a base acrilica, differenziate per i diversi impieghi, sia i sistemi multistrato, a maggiore o minore elasticità, destinati ai diversi tipi di campi sportivi professionali, indoor o outdoor. La possibilità di spaziare tra le scelte cromatiche che offre il Mapecoat TNS Colorizer è comunque particolarmente efficace quando si vuole intervenire su spazi sportivi e ludici non vincolati all’attività professionistica, come i playground outdoor che con sempre maggior frequenza vengono realizzati o rinnovati nelle nostre città e resi attrattivi da vere e proprie tessiture artistiche disegnate sulla superficie. Per Mapei l’uso del colore nelle superfici outdoor assume i connotati di una vera e propria filosofia paesaggistica, spaziando dai campetti di basket agli interventi di “urbanismo tattico” finalizzati a riqualificare con il colore gli spazi urbani sottratti al traffico veicolare perché se ne possa riappropriare la cittadinanza. Il colore per Mapei è un
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Qui sopra a sinistra, un rendering ottenuto con il Mapecoat TNS Colorizer. A destra, i campi del Circolo Tennis Villa Dante a Messina. Nella pagina a lato, a sinistra la pista del Gruppo Sportivo Scaltenigo a Mirano (Venezia) e il basket “We playground together” in viale Sarca a Milano. A
destra, il velodromo Bottecchia a Pordenone.
"We playground together" basketball court in Viale Sarca in Milan. Right, the Bottecchia velodrome in Pordenone.
Above left, a rendering obtained with Mapecoat TNS Colorizer. Right, the courts of the Villa Dante Tennis Club in Messina. On the facing page, left, the Gruppo Sportivo Scaltenigo track in Mirano (Venice) and the
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Production
Colour multiplies on the courts: here is Mapecoat TNS Colorizer When tennis began to be played on the new fast synthetic surfaces, the colour of choice was still, by imitation, that of red clay. Then we saw more and more major international events played on blue and green, and today the possibilities of customising the colour of a court are almost limitless. In order to help architects, designers and managers choose the most inviting shades for the surface of the courts, the Mapecoat TNS Colorizer tool was created, available free of charge on the Mapei site. The tool offers the possibility of seeing a preview of the sports field on the screen (it is possible to choose from 13 different disciplines), on which to try out the 36 shades of colour available to fill in the internal and external areas of the surface and the markings. The panel of colours includes the classic ones but also new shades such as Cipria, Blu Mare and Verde Foresta.
The Mapecoat TNS system From the preview to the realisation, the range of products of the Mapecoat TNS system makes it possible to choose the most suitable acrylic resin sports surface for the specific discipline, for indoor and outdoor use, for installation on existing and new floors, for permanent use and for temporary events. It includes both coloured acrylic-based finishes, differentiated for different uses, and multi-layer systems, with greater or lesser elasticity, intended for different types of professional sports grounds, indoors or outdoors. The possibility to choose from a wide range of colours offered by Mapecoat TNS Colorizer is, in any case, particularly effective when working on sports and recreational areas which are not tied to professional activities, such as the outdoor playgrounds which are being built or renovated more and more frequently in our cities, and which are made attractive by the artistic textures designed on the surface. For Mapei, the use of colour on outdoor surfaces takes on the connotations of a true landscape philosophy, ranging from basketball courts to "tactical urbanism", aimed at using colour to redevelop urban spaces which have been taken away from vehicular traffic so that they can be reclaimed by the citizens. For Mapei, colour is a workhorse not only in sports facilities, thanks to the special technology which makes it possible to create a mixture which increases the effective durability over time, but also in outdoor applications, subject to the action of the sun and the weather, as well as to footfall. The philosophy of "colour", today a distinctive characteristic of both urban spaces and sports competitions in general, is also supported by Mapei in the production phase. Using dedicated equipment and software, it is possible to pigment the resins in individual drums, making it possible to satisfy any colour requirement, in addition to the 36 possibilities of colouring provided by the Mapecoat TNS range. The many performance characteristics of each individual Mapecoat TNS product and of the multilayer systems make it possible to create the most suitable surface for all indoor and outdoor sports activities, for professional and amateur use, ITF tested and classified, favouring quality while increasing the durability of the surfaces. www.mapei.com/it/it/pavimentazioni-sportive sport-technology@mapei.it
! MapeiSpa
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PRODUCTION | PRODUZIONE
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PRODUZIONE PRODUCTION
Che cosa rende Conica speciale? Le piste di atletica in colato invece che prefabbricate! Conica sviluppa e fornisce per l’installazione piste di atletica da oltre 40 anni. L'azienda è uno dei leader del mercato e uno dei motori dell'innovazione. Le piste sono in colato, non prefabbricate. Ogni anno, i clienti di Conica installano circa 200 piste di atletica in tutto il mondo: le piste in colato offrono diversi vantaggi rispetto a quelle prefabbricate.
Caratteristiche sportive e durata del sistema
Produzione e installazione Il prodotto viene consegnato in forma liquida e colato in loco da personale specializzato. Rispetto ai materiali alternativi di rivestimento, i vantaggi sono un'elevata elasticità e funzione protettiva, un'ottima resistenza meccanica e chimica, una lunga durata e una manutenzione più facile grazie alle superfici senza giunti. Un altro vantaggio è che le irregolarità del sottosuolo possono essere compensate. Questa compensazione è più difficile con il materiale prefabbricato, perché le irregolarità devono essere corrette in anticipo. La correzione successiva nel corso dell'installazione di sistemi prefabbricati non è più possibile. C'è anche da considerare una difficoltà nelle pose delle curve quando si installa il materiale in rotoli. Quando il materiale viene incollato viene allungato nella zona esterna. Questo significa che il materiale “tirato” non ha caratteristiche assolutamente uguali nelle curve rispetto ai rettilinei.
In questa pagina, veduta dall’alto dello stadio Louis II nel Principato di Monaco. Nella pagina successiva, in alto i componenti del sistema forniti in forma liquida e lavorati e colati in loco da personale specializzato; in basso dettaglio della pista realizzata.
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Le giunzioni tra i singoli teli sono un problema generale. Anche se incollate e sigillate, si rivelano uno svantaggio nel corso della vita, poiché possono aprirsi essendo ogni singolo telo indipendente dall’altro ed avere una “vita” propria. Il vantaggio delle piste Conica in colato, invece, è che non ci sono giunzioni.
Un altro vantaggio delle piste Conica in colato è che il materiale è durevole e mantiene la maggior parte delle sue caratteristiche. Le piste in prefabbricato, invece, si induriscono dopo pochi mesi e si rivelano un “peso” per gli atleti. Un grande svantaggio delle piste di atletica molto dure è anche che se i chiodi delle scarpette si inseriscono nei giunti, il materiale può rompersi, riducendo la qualità della pista.
Costi e opzioni di rifacimento Le piste di atletica in colato sono significativamente meno costose dei prodotti prefabbricati per la fascia alta del mercato. Le piste in colato offrono anche dei vantaggi quando si tratta di fare dei retopping. Tutto è fattibile, da un semplice lifting al rifacimento degli strati di base e di superficie fino al rinnovo completo. Le piste prefabbricate al contrario, possono essere solo sostituite completamente.
On this page, zenith view of the Louis II stadium in the Principality of Monaco. On the next page, above the system components supplied in liquid form and processed and cast on site by specialized personnel; below detail of the track completed. Photo Copyrights: Conica AG
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Production
What makes Conica special? Cast instead of rolled out running tracks! Conica has been developing and installing running tracks for over 40 years. The company is one of the market leaders and innovation drivers. The tracks are cast, not rolled out. Each year, Conica installs approximately 200 running tracks worldwide. Cast tracks offer several advantages over rolled ones.
Manufacturing and installation The system components are delivered in liquid form and processed and cast on site by trained forces. Compared to alternative surfacing materials, the advantages are high elasticity and protective function, optimum mechanical and chemical resistance, long service life, and easier maintenance thanks to jointless surfaces. Another advantage is that unevenness of the underground can be evened out. This compensation is more difficult with roll material, because unevenness must be corrected in advance. Subsequent correction in the further course of installation is no longer possible. There is also a difficulty in curves when installing roll goods. When the material
is bonded to the substrate, it is stretched in the outer area. This means that the rolled material does not have absolutely equal characteristics in the curves. The joints between individual sheets are a general problem with rolled tracks. Although they are closed, they prove to be a disadvantage in the course of service life, as they can open up due to weather conditions. The advantage of cast Conica tracks, on the other hand, is that there are no joints at all.
Sports characteristics and service life of the system Another benefit of cast Conica tracks is that the material is durable and retains most of its characteristics. Tracks made of rolled material, on the other hand, harden after only a few months and prove to be a burden for the athletes. A major disadvantage of very hard running tracks is also that if athletes get their spikes into the joints, material can break out, reducing the quality of the track.
Costs and refurbishing options Cast running tracks are significantly less expensive than rolled products at the premium end of the market. Cast tracks also offer advantages when it comes to refurbishment. Everything from a simple facelift to retopping the base and surface layers to complete renewal is feasible. Rolled tracks, on the contrary, can only be completely replaced.
www.conica.com info@conica.com
! CONICA
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PRODUCTION | PRODUZIONE
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NOTIZIE DALLE AZIENDE NEWS FROM COMPANIES
I dodici nuovissimi campi del Seven Padel Village a Siracusa a cura di Ecover Srl www.ecoversrl.com
Nuovi giochi inclusivi nei giardini Löwe di Bordighera a cura di Legnolandia Srl www.legnolandia.com
80 NEWS | NEWS
È stato inaugurato lo scorso 19 giugno a Siracusa il Seven Padel Village, una struttura sportiva che si pone tra le più rilevanti in Italia, e in Sicilia in particolare, per numero dei campi e dimensione della struttura. Il Village, situato in contrada Carancino nell’ambito di un complesso che offre anche diverse attività ricreative e di ristorazione, dispone di 12 campi da padel di tipo panoramico, di cui dieci coperti, con altezze interne regolamentari rispetto alle norme federali. I campi coperti sono disposti in due distinte strutture, una da due e una da ben otto campi. Le coperture, realizzate da Ecover, sono sorrette da tralicci in acciaio zincato e rivestite con teli in pvc; il corpo di maggior dimensione – circa 49x57 metri - è organizzato con una doppia serie di nove capriate, sotto le quali sono disposti i campi a quattro a quattro, metà in erba sintetica di colore blu e metà di colore verde, con i percorsi evidenziati da una pavimentazione in rosso. I fianchi della struttura sono interamente apribili per agevolare la circolazione dell’aria nella bella stagione. Il circolo sportivo si vale, oltre che di sponsor come Estrella Damm ed Emporio Armani, di un pool di istruttori formati da Dante Luchetti, giocatore italo-argentino e allenatore professionista. Una particolare attenzione sarà rivolta a soci e atleti, garantendo un elevato comfort di gioco e servizi dedicati anche ai più giovani che frequenteranno la scuola padel; il Village prevede già di ospitare eventi sportivi di livello nazionale e internazionale.
I giardini Löwe a Bordighera costituiscono un parco pubblico che venne donato alla città nel 1902 dall’inglese Henry Löwe. Nei primi mesi di quest’anno, Il Comune è intervenuto con una serie di lavori mirati all’abbattimento delle barriere architettoniche e a rendere fruibile a tutti gli spazi ludici e sportivi. I giardini rinnovati sono stati riaperti al pubblico con una cerimonia lo scorso 14 giugno, alla presenza del Sindaco Vittorio Ingenito e della cestista di Bordighera Alessia Cabrini oltre ai giovani dell’associazione sportiva RaNaBo. Per la dotazione del parco ludico sono stati scelti i giochi inclusivi di Legnolandia, che rispettano le linee guida del progetto europeo Play For All. Domina l’area giochi la Casetta Esagonale, completamente accessibile anche per utenti costretti su sedia a rotelle grazie a due rampette posizionate su due lati opposti della pianta. I giochi sensoriali presenti sulle pareti sono accessibili a tutti sia dall’interno che dai lati esterni. Non manca l’altalena a cestone, con un sedile del diametro di 100 cm, che può contenere 4- 6 bambini: particolarmente studiata per il gioco di gruppo, è ideale per la socializzazione fra tutti i piccoli utenti. Troviamo poi la giostra Fiorella, dotata di un ampio ripiano rotante sul quale sono fissati tre maniglioni curvi per creare diverse situazioni di gioco per i grandi ed offrire la massima sicurezza ai i più piccoli. La versione prescelta comprende un sedile più lungo, dotato di maniglione - schienale che favorisce l’accesso e lo stazionamento ad utenti con mobilità ridotta, consentendo così situazioni di gioco inclusivo. Il parco giochi è completato con Fantasy Spring, gioco a molla inclusivo dotato di doppia parete e maniglione tubolare a presa totale che consentono il gioco a chi soffre di problemi di equilibrio e movimentazione degli arti inferiori; infine con la Tartaruga, un gioco figurativo realizzato completamente in legno lamellare di abete bianco con gli spigoli arrotondati; il riconoscimento tattile della figura è il punto di forza nell’attività inclusiva nei casi di ipo-vedenza. Tutti i giochi sono disposti su un tappeto antitrauma in gomma colata di 5 cm di spessore.
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Riqualificati i campi sportivi al Camping Village di Baia Domizia
a cura di Spaziosport Srl www.spaziosportsrl.com
Le recinzioni del Centro Sportivo Al Bione a Lecco
a cura di Retissima Srl www.retissima.it
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Presso il campeggio sul mare al confine tra Lazio e Campania, per l’imminente stagione estiva sono stati effettuati importanti lavori di riqualificazione delle aree sportive presenti al suo interno. Il Camping Village è da anni uno dei migliori campeggi europei grazie alla sua strategica posizione nel verde della macchia mediterranea a un passo dal mare. Coppie e famiglie, oltre alla spiaggia, possono godere delle piscine e delle strutture sportive che l’ampio campeggio offre ai suoi ospiti. I lavori effettuati dalla Spaziosport comprendono innanzitutto la nuova pavimentazione del campo polivalente adibito al calcetto e al tennis, realizzata con erba artificiale Tango Turf della Limonta Sport, da 25 mm di altezza; la segnatura del tennis, contrariamente allo standard, è stata realizzata in colore rosso acceso che rende l’effetto visivo ancora più impattante. Sono quindi stati ripristinati i due campi da beach volley, con la fornitura e il montaggio di nuovi kit da gioco, comprendenti la segnaletica, la rete e le protezioni per i pali tendi-rete. Infine, Spaziosport è intervenuta anche sul campo da basket outdoor, con la posa in opera di resina acrilica sportiva della Mapei con sistema professional, e la fornitura di nuovi tabelloni con i canestri. Per il campeggio si è trattato di un investimento importante, che in un’estate particolare come questa del 2021, fatta di ripresa e di riapertura, ha dato priorità all’attività sportiva e al fitness offrendo ai suoi clienti strutture completamente riqualificate.
Il Comune di Lecco ha promosso la valorizzazione del “Centro Sportivo Polivalente Al Bione” localizzato in affaccio al lago di Garlate, attraverso l’attuazione di interventi di riqualificazione degli spazi sportivi e dei servizi di supporto. Gli interventi (di cui abbiamo parlato in Tsport 337) hanno riguardato sia la pista di atletica leggera, totalmente ripavimentata per ottenere una nuova omologazione Fidal, sia il campo di calcio in erba naturale, che è stato trasformato con un nuovo manto in erba sintetica, omologato dalla LND. A Retissima è stata affidata tutta la progettazione, fornitura e posa in opera della recinzione esterna alla pista di atletica. Si tratta complessivamente di 327 metri di pannello Royal H100, posato su terreno lungo tutto il perimetro della pista, e 76 metri di pannello Royal H100 con corrimano per il lato tribuna. La recinzione è composta da pannelli rigidi a maglie rettangolari con pali tubolari tondi e relativi accessori di fissaggio; i pannelli, zincati a caldo e rivestiti in poliestere, sono provvisti di nervature orizzontali di rinforzo per conferire una maggiore rigidità. Le recinzioni del Centro Al Bione sono completate con 6 cancelli Special, dei quali due carrai e quattro pedonali, predisposti per gli ingressi in pista.
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PalaPonte: il palazzetto “green” a Ponte San Pietro
a cura di Mondo Spa www.mondoworldwide.com
La nuova illuminazione dei campi da tennis di ASD Tennis Alpignano
a cura di Helitec Srl www.helitecsrl.it
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Il PalaPonte è il tassello che completa la visione dell’amministrazione comunale di Ponte San Pietro (Bergamo) di fare dello sport, un veicolo di aggregazione, integrazione e salute. Il nuovo palazzetto, progettato dagli architetti Gualtiero Oberti, Lucia Oberti e Maurizio Ronzoni, sarà il fulcro sportivo per calcetto, pallacanestro e pallavolo, ma anche per altre discipline. Il PalaPonte vanterà una moderna illuminazione LED, riscaldamento a pavimento, quattro spogliatoi, infermeria, deposito per l’attrezzatura e potrà ospitare oltre 200 spettatori, e sarà una struttura “Nearly Zero Energy Building” ad altissima prestazione. L’eterogeneità degli sport è anche uno dei motivi per cui è stata scelta la pavimentazione Mondoflex di Mondo. Infatti il sistema Mondoflex è costituito da strati di composizione ed elasticità differenti, tali da garantire una risposta adatta alle esigenze di ciascuna disciplina. Il sistema consiste della superficie in gomma Mondoflex abbinata alla lamina Everlay Protection. Il risultato è una pavimentazione sportiva tanto ammortizzante quanto performante, in grado di assorbire gli urti, accompagnare gli atleti nei movimenti sul campo e ottimizzarne i grip ed i cambi di direzione in fase di allenamento e gioco. Dal punto di vista tecnico questo è reso possibile dalla superficie in gomma vulcanizzata con finitura liscia, antiscivolo e antiriflesso che costituisce lo strato Mondoflex; poi, dall’assenza di giunti tra i rotoli dello strato superficiale e da una risposta elastica uniforme assicurata dalla lamina Everlay. Oltre questo, la pavimentazione Mondo si rivela perfettamente in linea con i valori del progetto, essendo realizzata nel pieno rispetto del regolamento europeo Reach; possiede inoltre le certificazioni Greenguard e Greenguard Gold, avendo superato i test UL Environment per più di 10.000 agenti chimici volatili. Installare superfici sportive a bassa emissione VOC significa contribuire attivamente a una buona qualità dell’aria all’interno degli impianti sportivi.
La nuova illuminazione dei campi da tennis del nuovo club ASD Tennis in provincia di Torino è un ottimo esempio di come poter migliorare la giocabilità e l’appetibilità di un centro sportivo senza l’esborso di ingenti somme di denaro. Grazie al Metodo Helitec si è potuto sostituire le vecchie lampade con nuovi corpi Led generando un notevole risparmio energetico ed economico. La verifica illuminotecnica dell’ufficio tecnico, attraverso i puntamenti, l’uso di ottiche asimmetriche e di potenze variabili ha permesso di fornire l’esatto numero di lampade necessario per rispettare la normativa per campi da tennis a uso amatoriale. Quindi la combo tra il risparmio ormai risaputo del Led e il metodo Helitec ha generato un risparmio economico tale da coprire praticamente la rata del noleggio operativo per la fornitura di tutti gli apparecchi. Il risultato è un centro dove tutti i giocatori vorrebbero disputare un match e imparare questa fantastica disciplina.
TSPORT 340
NOTIZIE DAL MONDO NEWS FROM THE WORLD
Urban Dunes, la copertura 3D sostenibile in sabbia del deserto
Cool Abu Dhabi Challenge è un contest all’insegna della sostenibilità ambientale, che punta a rendere più confortevoli gli spazi urbani per ridurre da una parte i consumi energetici e dall’altra migliorare il benessere delle persone, dando spazio a benessere e divertimento. Abu Dhabi è una città caratterizzata da escursioni termiche notevoli, che spaziano da temperature confortevoli tra i 9 e i 26 gradi fino ai 46 gradi centigradi che caratterizzano i mesi da aprile a ottobre. La challenge era centrata sul migliorare il comfort nei mesi più caldi. I progetti selezionati nel Cool Abu Dhabi Challenge costituiranno la base per la definizione di nuovi modelli di copertura per ombreggiare e raffrescare gli spazi pubblici della città. In tutti gli Emirati Arabi si stanno impiegando notevoli investimenti per le energie rinnovabili e la stampa in 3D, vista come il futuro delle costruzioni.
Un progetto italiano L’innovativa copertura voltata del progetto è costituita da blocchi stampati in 3D utilizzando un materiale povero ed economico, abbondantemente disponibile: la sabbia del deserto. Con la tecnica del binder jetting, utilizzando un legante, è possibile rendere solidali i granelli di sabbia, permettendo la fabbricazione di blocchi di grandi dimensioni. Le coperture progettate sono volte complesse: gli archi permettono l’ingresso nello spazio pubblico, con colonne e tre grandi oculi in cima: due di essi ospitano fontane a cascata e quello centrale è attraversato da un gruppo di palme.
I sistemi di raffrescamento Gli architetti hanno voluto proporre un sistema a volte che reinventa il linguaggio architettonico della tradizione islamica, con sistemi di raffrescamento passivi, a bassa tecnologia e basso costo, che non richiedono l’impiego di energia elettrica. Tra questi sistemi si evidenzia la presenza di fontane d’acqua a cascata e di vegetazione, in grado di raffrescare per evaporazione; la captazione dei venti tramite quattro torri perimetrali, che convogliano i venti e li reimmettono nell’ambiente dopo il passaggio negli earthpipe, tubi sotterranei che lasciano cedere il calore al terreno. Le grate geometriche davanti alle aperture arcuate accelerano il flusso del vento in ingresso raffrescandolo con bacini di acqua. L’unico sistema attivo - con impiego minimo di energia - è rappresentato da un impianto di brumizzazione che riesce ad abbassare la temperatura dell’aria circostante di diversi gradi, con l’evaporazione istantanea di acqua nebulizzata ad alta pressione.
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Chi Non Salta: a Cinisello Balsamo una mostra su calcio, cultura e identità
In alto, immagine della sala al secondo piano del museo. In basso: Giovanni Ambrosio, Gioventù Ultras, 2016-2021, © Giovanni Ambrosio. Immagini per gentile concessione dal Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.
Ha preso il via in concomitanza con il torneo Euro 2020 di Fifa il progetto Chi Non Salta, in mostra al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (Mi) fino al 24 di Ottobre 2021, che raccoglie opere di più di 30 artisti, realizzate nell’arco di quasi 50 anni. La mostra analizza il calcio, giocato e fruito, in quanto strumento di affermazione, di determinazione identitaria e di consolidamento del senso di appartenenza. L’esposizione si articola in tre blocchi distinti, che offrono uno sguardo di approfondimento ad altrettante forme di relazione tra l’uomo e il calcio: un’introduzione, incentrata sul rapporto tra arte e calcio, e due sezioni principali, una sul “calcio osservato” e l’altra sul “calcio giocato”. L’introduzione, che si trova al piano terra della sede espositiva, introduce l’osservatore all’idea di calcio come collante sociale, come elemento di coesione talmente capillare da trovare appassionati sostenitori anche negli ambienti, spesso troppo snob per un argomento così nazionalpopolare, della cultura e del benpensare. Opere collettive e installazioni interattive decisamente contemporanee si affiancano così al volto di Pasolini, il più noto fra i testimonial del connubio arte / pallone, ritratto a Centocelle in una immagine del 1960 di Federico Garolla. Il primo piano è dedicato alla sezione sul “calcio osservatato”, e offre uno sguardo dentro agli ambienti della tifoseria organizzata, esaltandone le similitudini con alcuni aspetti della fede religiosa: l’intera sezione, per esempio, si fruisce accompagnati dall’installazione audio Non Sarai Mai Solo, dell’artista Ruth Beraha, che consiste nell’interpretazione in chiave “coro sacro” di due cori del Livorno Calcio da parte del Coro Rodolfo del Corona. Al fianco di diverse raccolte fotografiche, poi, completano questo primo capitolo della mostra una serie di raccolte di “cimeli ultras” risalenti a diversi periodi storici, dagli anni 70 ad oggi. Per concludere, al secondo piano del Museo di Fotografia Contemporanea si trova l’ultimo capitolo di questo progetto espositivo, dove sono raccolti una serie di lavori tutti in qualche modo dedicati al “calcio giocato”. Fra un’installazione video e un progetto collettivo troviamo anche alcuni splendidi scatti di grandi nomi della fotografia: Basilico, Jodice, Ventura, Abati. A conferma del fatto che esiste un dialogo storico fra arte gioco del calcio, del tutto simile a quello più classico e antico fra l’arte e la religione. (T.G.)
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IDROPITTURE
Idropitture per la demarcazione
delle linee di delimitazione delle aree da gioco di campi in erba sintetica e naturale
WATER PAINTS
Water-based field line marking paints for both synthetic and natural grass
EVENT LANE
WHITE LANE
ADV LANE
BREVE DURATA / SHORT-TERM
MEDIA DURATA / MEDIUM-TERM
LUNGA DURATA / LONG-TERM
• 50% di origine naturale rinnovabile (NO VOC)
• Contenuto VOC inferiore al 1%
• Contenuto VOC inferiore al 1%
• Prodotto con materie prime a “km zero”
• Resine prodotte con il 50% di materie prime riciclate
• Prodotto con materie prime a “km zero”
• Prodotto con materie prime a “km zero”
• 50% of renewable natural origin (No VOC) • Manufactured from raw materials from local suppliers
• VOC content less than 1% • Resins manufactured with 50% of recycled raw materials • Manufactured from raw materials from local suppliers
• VOC content less than 1% • Manufactured from raw materials from local suppliers
CHIMIVER PANSERI S.p.A. - Via Bergamo, 1401 - 24030 PONTIDA (BG) ITALY Tel. +39 035 795031 - info@chimiver.com - chimiver.com
AirBubble, a Varsavia il primo playground biotecnologico
Nel centro di Varsavia, in Polonia, il playground AirBubble crea un microclima purificato per far giocare i bambini in una vera e propria “bolla di aria pulita”: il progetto di EcoLogicStudio si trova nello spazio verde pubblico all’esterno del Copernicus Science Centre, dove sarà ospitata inoltre una mostra dedicata al design e all’innovazione che sta dietro a questa invenzione, con aree didattiche per bambini. La città di Varsavia è stata scelta per la prima installazione di questo progetto in quanto città più inquinata dell’Europa. I primi dati raccolti nel maggio 2021 evidenziano una forte riduzione delle concentrazioni di PM2.5, ben al di sotto dei limiti raccomandati dall’OMS. Il monitoraggio del playground Airbubble continuerà per tutta l’estate e in autunno per verificare questi risultati su un periodo di tempo più lungo, in diverse condizioni climatiche e per diversi utilizzi. AirBubble incorpora una struttura cilindrica in legno, avvolta da membrana in ETFE che protegge 52 reattori di alghe in vetro, come in una serra urbana di alghe. Lo spazio è dotato di corde e sfere rimbalzanti e può funzionare come area gioco ma può anche ospitare una lezione scolastica all’aperto.
Il funzionamento del playground Il processo di filtraggio è potenziato dalla morfologia architettonica della struttura del parco giochi AirBubble: la membrana in ETFE controlla il micro-
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clima dentro AirBubble; la membrana conica rovesciata del tetto forza ulteriormente il ricircolo dell’aria e la ventilazione naturale, che a sua volta tiene pulita l’area gioco. Il sistema di monitoraggio integra sensori di inquinamento ed è connesso a una piattaforma di elaborazione dati che realizza misurazioni in tempo reale, evidenziando la qualità dell’aria con l’indice di 6 inquinanti principali, tra cui il particolato fine e il biossido di azoto. Il playground AirBubble è in grado di assorbire il 97% dell’azoto e il 75% del particolato nell’aria.
La struttura del playground AirBubble di Varsavia AirBubble ospita 52 bioreattori in vetro borosilicato con 520 litri di alga Chlorella viva, che filtra un flusso di aria inquinata pari a 200 litri al minuto. Mentre il liquido lava le particelle, le alghe “mangiano” le molecole inquinanti rilasciando ossigeno pulito. Il processo è alimentato da energia solare e dal gioco degli stessi bambini, che interagiscono saltando su quattro pompe ad acqua, bilanciandosi sulle bolle a rimbalzo e sul sistema di corde.
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Milano-Cortina 2026, scelto il progetto del Villaggio Olimpico
Il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026 ospiterà 1300 atleti e sorgerà nella zona dello scalo di Porta Romana, all’interno di un più ampio progetto di riconversione di una vasta area a est della città. “Il Villaggio di Milano è una delle opere più importanti di tutto il masterplan delle Olimpiadi. Sarà il cuore dei Giochi in Lombardia del 2026″, ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Il Villaggio Olimpico per i Giochi invernali del 2026 sarà il luogo dove vivranno per alcune settimane gli atleti, i loro tecnici e tutti coloro che prenderanno parte all’evento sportivo internazionale. L’unica zona accessibile anche ai visitatori esterni durante i Giochi Olimpici è la piazza olimpica.
Il Villaggio delle Olimpiadi e la rigenerazione urbana In termini di strutture, il Villaggio Olimpico sarà uno “dei più grandi lasciti che le Olimpiadi darà alla città di Milano: al centro c’è il rinnovamento e la rigenerazione urbana promossa per Milano tramite l’accordo Scali”. L’opera, insieme a tutte le altre, strutturali e infrastrutturali, previste per i Giochi, sarà finanziata prevalentemente da Regione Lombardia e dal Governo. Il progetto è stato studiato per garantire un’immediata riconversione dopo le Olimpiadi, che dovrebbe essere possibile nel giro di 4 mesi dalla fine delle gare: potrà ospitare gli studenti universitari come spazi per il coworking, serre e orti negli spazi outdoor. Il master plan è sviluppato da COIMA SGR & partners in collaborazione con la Fondazione Milano Cortina, il Comune di Milano e Regione Lombardia. Il completamento della costruzione del Villaggio Olimpico di Milano è previsto per luglio 2025.
Il progetto internazionale del Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026 Skidmore, Owings&Merrill: è il nome dello studio internazionale selezionato per progettare il Villaggio Olimpico per i giochi di Milano-Cortina 2026, a seguito di un concorso di progettazione internazionale, cui hanno preso parte 71 studi, da 9 Paesi differenti. Il progetto è parte del più ampio masterplan per la rigenerazione urbana dell’ex scalo di Porta Romana, anch’esso oggetto di un concorso internazionale, vinto da un team di studi capitanato da Outcomist, e nel quale lo studio Skidmore Owings & Merril si era piazzato al secondo posto. Il progetto comprende spazi verdi pubblici, una trasformazione di due strutture storiche, sei nuovi edifici residenziali che ospiteranno temporaneamente gli atleti olimpici e serviranno poi come case per studenti, mentre gli edifici del parco saranno abitazioni convenienti e la piazza diventerà un luogo pubblico con spazi commerciali, mercati outdoor e servizi sanitari e ospedalieri. Tutto il design è ispirato dagli edifici storici di Milano, con materiali sorprendenti e contemporanei e terrazze comuni che fungono da ponte tra gli edifici, luoghi di socializzazione e studio. Il verde verticale aggiunto alle facciate contribuirà alla resilienza climatica del quartiere, fornendo ombra e creando spazi per fattorie urbane che consentano la produzione locale di cibo. Il villaggio rispetta i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building) con pannelli solari, giardini sul tetto che assicurano che più del 30% dell’energia sia prodotta on-site, raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana e utilizzo di materiali sostenibili come il legno massiccio per la struttura degli edifici residenziali e carbonio a basso impatto per i materiali di facciata.
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Nine Architects: l’headquarter del SASI di Adelaide (Australia)
Studio Nine è stato ingaggiato dall’Office for Recreation Sports and Racing (ORSR) per sviluppare il concept del SASI (South Australian Sports Institute) headquarter: un impianto ad alta performance, tra il Netball SA Stadium e il SA Athletic Stadium al Mile End di Adelaide. Al nuovissimo SASI Headquarter di Adelaide ci sarà una palestra, un campo indoor con tecnologia intelligente e percorsi pedonali di collegamento con la città. Sarà un impianto sportivo hi-tech e un luogo di connessione con la città e la comunità locale: nuovi spazi anche sportivi e un nuovo accesso alla città di Adelaide. Il concept design da 49 milioni di dollari per il quartier generale del SASI ha ricevuto il finanziamento statale: la costruzione potrà iniziare nel 2022.
Come sarà il nuovo headquarter del SASI di Adelaide L’edificio ospiterà una palestra multi sport, un campo indoor appositamente progettato con zone di allenamento ad alta tecnologia, specifiche per gli sport e una camera ambientale per simulare allenamenti in condizioni difficili (caldo, umidità e altura). La forma e l’impronta del nuovo headquarter traggono ispirazione dalla forza del muscolo bicipite e dei tendini, estendendosi per collegare e attivare i luoghi vicini. La facciata adotta un approccio modulare, con i pannelli prefabbricati fuori sede; la profondità dei pannelli offre articolazione e protezione dal sole, seguendo la curva dell’edificio. A livello pedonale, la facciata si relaziona con il piano terra; verso l’alto, si crea un ponte che forma un passaggio e un collegamento dal Netball SA Stadium verso il SA Athletic Stadium. Il passaggio che prima era in disuso è stato attivato e trasformato, con un aspetto rivitalizzato, chiave della nuova unità. Visibile e accessibile dalla strada principale, la struttura migliorerà anche i collegamenti verso la città grazie a percorsi pedonali e fermate dell’autobus.
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REGIONI PROVINCE COMUNI FROM THE MUNICIPALITIES
Firenze Il nuovo polo scolastico Meucci-Galilei Il sindaco della Città Metropolitana di Firenze, Dario Nardella, ha presentato il progetto di realizzazione del nuovo polo scolastico del Quartiere 4 che unisce le scuole Meucci e Galilei: ospiterà 2400 alunni e costerà 42 milioni di euro. Per il finanziamento
dell’opera a dicembre 2019 è stata siglata un’intesa tra Metrocittà e Cassa Depositi e Prestiti. Sarà naturalmente un edificio efficiente e sostenibile a livello energetico, con le caratteristiche N-ZEB (Zero Energy Building) e porterà avanti un concetto scolastico innovativo, quello secondo cui non sono previste le aule statiche ma gli studenti si sposteranno in rapporto ai docenti e alle varie materie, ottimizzando così al massimo gli spazi.
L’area considerata tiene conto di tutto il complesso degli istituti tecnici, separati da una palestra con al centro un impianto sportivo scoperto; gli edifici furono costruiti nel 1966 e presentano le caratteristiche proprie di quel periodo. Il progetto del nuovo polo scolastico prevede una riorganizzazione degli spazi, progettata dalla Direzione Edilizia della Metrocittà, con ampliamento del plesso in direzione sud, per ospitare il 10% di studenti in più. Se cantierizzato nel dicembre 2021, come da programma, potrà essere pronto nel 2026. Gli studenti saranno suddivisi tra l’ITIS
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Meucci, che ne ospiterà circa 1300 in 38 aule, laboratori e avrà una palestra e una biblioteca e l’ISIS Galilei, che ospiterà 1100 studenti in 41 aule, laboratori, palestra e biblioteca. In comune tra i due istituti, l’auditorium, lo spazio polifunzionale e gli spazi sportivi all’aperto per la pratica del basket e dell’atletica. Non sarà un impianto chiuso, ma aperto alla cittadinanza per quanto riguarda le attività sportive e le attività di coworking.
Firenze Concorso di idee per il nuovo Stadio Franchi Il comune di Firenze ha bandito il concorso internazionale di progettazione in due gradi, per riqualificare lo stadio Franchi (ambito B) e l’area adiacente di Campo di Marte (ambito A), con
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procedura aperta. Dopo l’espletamento del secondo grado, si procederà all’acquisizione di un progetto approfondito, pari a un progetto di
Il vincitore del concorso dello stadio Franchi di Firenze e Campo di Marte riceverà un premio superiore ai 1.250 mila euro; ai concorrenti dal secondo all’ottavo sarà corrisposto un rimborso spese per ciascuno di circa 58 mila euro. Per la riqualificazione di Campo di
Marte Nord sarà valutata la soluzione progettuale in grado di offrire il miglior inserimento dell’intervento di riqualificazione, sia della zona di Campo di Marte sia dello stadio, nel contesto urbano e paesaggistico e in grado di interpretare in modo innovativo il concetto di spazio multifunzionale aperto,
proponendo una forte integrazione architettonica e funzionale tra gli spazi ricreativi e gli spazi sportivi. Per il restauro e consolidamento dell’opera di Pierluigi Nervi sarà valutata la soluzione progettuale che proponga metodi e tecniche di restauro
fattibilità tecnica ed economica. Con il primo grado, i partecipanti elaboreranno le proposte progettuali, tra le quali saranno selezionate le 8 migliori proposte ideative da ammettere al secondo grado. Gli autori di queste selezioni svilupperanno la loro idea progettuale, nel rispetto degli obiettivi, degli indirizzi progettuali e delle prestazioni richieste dal DIP. Se il Comune, dopo l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, deciderà di realizzare direttamente i lavori oggetto del concorso allo stadio Franchi di Firenze, potrà affidare al vincitore la progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza. Il corrispettivo stimato per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva per la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione è pari a oltre 16 milioni di euro complessivi. L’importo stimato per la realizzazione delle opere oggetto di progettazione è pari a 170 milioni di euro. Le proposte progettuali di primo grado andranno inviate entro il prossimo 6 settembre. A metà ottobre saranno comunicate le proposte progettuali ammesse al secondo grado del concorso. I partecipanti ammessi alla seconda fase dovranno presentare domanda di partecipazione entro il 31 ottobre e inviare gli elaborati entro il 31 gennaio 2022.
Disegno della struttura originale progettata da PierLuigi Nervi.
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REGIONI PROVINCE COMUNI 91
con il minimo impatto sulla forma e sulla materia delle strutture originarie, nel rispetto della struttura architettonica.
Trieste Il progetto di riqualificazione del Ferrini Sarà realizzato tramite project financing il progetto di riqualificazione e valorizzazione dello stadio Giorgio Ferrini di Trieste, che diventerà la nuova casa della Triestina Calcio. L’investimento complessivo ammonta a circa 11 milioni di euro, dei quali 1,2 milioni di euro saranno di contributo pubblico di Comune di Trieste e Regione Friuli Venezia Giulia. Il project financing di Triestina Calcio e Artedil Costruzioni, approvato dal Comune di Trieste, è stato presenta-
to in conferenza stampa dalle autorità comunali e dai rappresentanti della società sportiva, oltre che dal progettista. “È stato un percorso lungo, ma attraverso la finanza di progetto si realizza un intervento importante di circa 11 milioni di euro per la Triestina Calcio, che ha investito e investirà molto sul Ferrini”, ha spiegato l’assessore Elisa Lodi. “Avremo un impianto completamente riqualificato, funzionale e sicuro a favore della città e dei giovani. L’opera sarà avviata durante l’estate e vedrà finalmente rivivere il Ferrini riqualificato e ampliato, una struttura veramente alla portata di tutti”. Finalmente la Triestina “avrà una sua casa e si
andrà a riqualificare una zona cittadina, dimostrando il prezioso senso civico di questa nostra storica società sportiva”, ha continuato il vicesindaco, Paolo Polidori. L’amministratore unico della società sportiva Mauro Milanese ha ricordato come “la Triestina, nei suoi 103 anni di vita, non ha mai avuto un suo centro per lo sport. Abbiamo cercato di fare da soli e grazie al Comune di Trieste siamo arrivati ad attuare questo project financing”. Lo stadio, situato all’interno della città, in località Ponziana e dotato di zone di parcheggio molto ampie, ha una forte rilevanza per Trieste: per questo il progetto di valorizzazione
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prevede la realizzazione di un centro sportivo unitario, a partire dal campo e dagli spogliatoi già esistenti, che saranno integrati con un campo a 7, uno a 5 e due edifici polifunzionali. Rispetto al progetto preliminare, si prevede di realizzare un campo di calcio a 7 di dimensioni maggiori, con manto in erba sintetica, che consentirà di ospitare tornei e manifestazioni sportive di carattere internazionale. Gli spogliatoi esistenti saranno riqualificati per poter essere integrati meglio all’interno del complesso, dovendo servire due campi da gioco. Saranno gli edifici ad ampliare l’offerta di servizi per la città e la collettività: al loro interno saranno collocate attività connesse alla società come la foresteria per gli atleti e la clinica sportiva, oltre ai servizi per la cittadinanza come una palestra e attività di ristorazione. Con delibera comunale del 24 maggio 2021, si è suddiviso l’intervento in
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due stralci funzionali: il primo, del valore di 2 milioni e 750 mila euro, comprenderà la riqualificazione del campo a 11 e degli spogliatoi, che saranno ampliati per ospitare 6 squadre da 18 giocatori in contemporanea. Il progetto esecutivo è in fase di completamento. Un secondo stralcio, di circa 7 milioni e 800 mila euro, comprende la realizzazione del campo a 7 e dei due edifici, prevedendo una variante urbanistica che adegui il progetto al PRGC vigente.
abitativa di qualità, vista la vicinanza al mare e agli spazi verdi. Il Comune di Genova ha presentato al ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili una proposta per la riqualificazione dell’area, per completare il processo di riqualificazione
del waterfront cittadino avviato negli ultimi anni. Gli interventi previsti sono 6, tra i quali spicca un nuovo parco urbano a cura della Direzione Progettazione e Impiantistica Sportiva del Comune. Questa proposta è il risultato del coinvolgimento di Università degli Studi di
Genova, cittadini e associazioni del territorio: con il progetto si riqualificherà un tratto dell’area a valle di via Aurelia, attualmente a destinazione ferroviaria, primo lotto di un futuro parco unitario che arriverà fino alla stazione di Voltri. Una “lama” d’acqua continua attra-
Gli interventi di riqualificazione saranno integrati dalla copertura tensostatica del campo di calcio a 5, una nuova gabbia per street soccer 3 a 3 e il parco giochi per il quartiere con nuove aree verdi.
Genova Presentato il progetto di rigenerazione urbana per il quartiere di Prà Palmaro A Villa De Mari a Prà è stato illustrato dal comune di Genova il progetto di rigenerazione urbana del quartiere di Palmaro, all’interno del bando Pinqua, Piano innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, in collaborazione tra Municipio VII Ponente, Fondazione Primavera e Università di Genova e associazioni del territorio. Il bando per il progetto di recupero e valorizzazione del quartiere di Palmaro prevede un finanziamento da 15 milioni di euro. “La rigenerazione di Prà Palmaro”, ha affermato l’assessore ai lavori pubblici, Pietro Piciocchi, “è al centro di un
progetto articolato, condiviso con associazioni e cittadini. Gli interventi, che abbiamo inserito nella proposta inviata al ministero, riguardano il riassetto di un quartiere che potrà essere ricollegato al mare, con spazi pubblici, aree sportive, recupero delle creuze e percorsi di valorizzazione del quartiere”. Non manca attenzione all’edilizia
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verserà orizzontalmente il parco, dal Rio Banega al Rio San Giuliano, affiancata da percorsi pedonali e pista ciclabile. Altri interventi, sempre a cura della Direzione Progettazione e Impiantistica Sportiva, prevedono la riqualificazione e pedonalizzazione del tratto di via Nostra Signora Assunta, con nuova pavimentazione e valorizzazione dei percorso storici del centro e la riqualificazione dell’ala storica della Villa de Mari e del giardino pubblico. A margine del quartiere di edilizia sociale di via Novella inoltre, è prevista la riqualificazione di spazi pubblici a uso sportivo. Ci sarà un nuovo parco aggregativo-sportivo, organizzato su due aree distinte e separate fisicamente dall’abitato, con campo da basket e pallavolo, spazi parkour, circuito fitness immerso nel verde.
Assisi Presentato il masterplan dell’area ex-Montedison L’obiettivo del masterplan presentato dal Comune di Assisi (Pg) per l’area ex-Montedison è preservare la memoria storica tramite una riqualificazione attenta del territorio e del patrimonio. Definito “un progetto di alto livello, contenente formule coraggiose che puntano a ridisegnare l’intera zona recuperando un’area industriale”, avrà un costo di 15 milioni di euro e si estenderà su 128 mila metri quadrati. Con un’operazione di rigenerazione urbana, nell’ex area Montedison di Assisi sorgeranno un palazzetto dello sport, un teatro, una piscina, percorsi ciclopedonali, spazi pubblici e parchi: “il masterplan si propone una rigenerazione completa con più servizi confermando la vocazione culturale e sportiva e prestando attenzione agli spazi sociali”.
Un progetto che punta a restituire una città più accogliente e condivisa, capace di custodire e mantenere viva la storia sociale dei luoghi, con una particolare attenzione riservata all’edificio Morandi, in un recupero di archeologia industriale di una struttura che ha rappresentato la storia di un polo chimico che risale a quasi un secolo fa. Durante la presentazione ufficiale del masterplan dell’area ex-Montedison di Assisi, i progettisti Alessio Burini, ingegnere, e il professore architetto Stefano Stanghellini hanno illustrato nel dettaglio i contenuti. L’ingegner Burini ha rimarcato che “si è trattato di un lavoro di squadra che suggerisce una visione e un assetto futuro individuando le fasi applicative ed è aperto a nuove modalità. È un luogo di memoria collettiva che raccoglie la storia non solo di Santa Maria, è un luogo segnato dallo sport e dalla cultura, e per questo vogliamo renderlo accogliente e gentile”. L’architetto Stanghellini ha spiegato il ragionamento che è stato alla base del progetto e quindi della “messa in valore dei luoghi dell’ex-Montedison, nel senso di far emergere i valori storici, sociali, architettonici, culturali e sportivi”. Per l’assessore allo sport Veronica Cavallucci, si è trattato di un “lavoro frutto di un percorso lungo di tre anni, emozionante e non privo di ostacoli, con cui abbiamo cercato di armonizzare le esigenze della piscina e della bocciofila, del teatro e del pugilato. Potevamo agire sugli edifici singolarmente ma non avremmo consegnato alla città una visione di un’area importante e fondamentale”. Tutta l’area ex-Montedison sarà trasformata con interventi di rigenerazione che creeranno una nuova centrali-
tà urbana. L’edificio Morandi accoglie oggi funzioni diverse: il bocciodromo, la piscina comunale, il Centro Tecnico Federale di pugilato della Federazione Pugilistica italiana nell’ala nord-ovest e il Museo Nazionale del Pugilato nel corpo a torre. Lo spazio del solaio mezzanino è oggi in disuso mentre nell’ala sud-est si trova il Teatro Lyrick, il più capiente teatro dell’Umbria.
Nel masterplan di progetto dell’area exMontedison di Assisi sono comprese nuove realizzazioni, ampliamenti e spazi aggiuntivi pubblici: il nuovo palazzetto dello sport da 2150 posti, con giardino pensile, l’European Boxing Academy, dedicata al pugilato con il trasferimento del Centro federale e del Museo e l’arrivo dell’Accademia Pugilistica all’interno dell’ex-palaeventi, l’ampliata piscina comunale, la Passeggiata Grande e più spazi per il Teatro Lyrick e per le esposizioni. Il palazzetto dello sport sarà di categoria Silver 2, abilitato a ospitare anche manifestazioni sportive di livello internazionale e sarà un’arena polivalente con aree di gioco per basket e pallavolo e ring per boxe, music arena con capienza fino a 2400 posti, spogliatoi e palestra. Lo spostamento del Centro Tecnico Federale e del Museo Nazionale del Pugilato, con la realizzazione della European Boxing Academy all’interno dell’ex-Palaeventi determinerà la formazione di una galleria urbana che fungerà da collegamento con gli spazi aperti e da accesso all’impianto natatorio e alla nuova hall del Teatro Lyrick. La Passeggiata Grande costituirà il nuovo basamento dell’edificio Morandi e sarà disponibile ad accogliere piccole fiere ed eventi all’aperto, favorendo l’insediamento di attività anche grazie agli spazi dehor. Una variegata organizzazione degli spazi ne farà un luogo di incontro e frequentazione multigenerazionale. Con il masterplan dell’area exMontedison di Assisi sono inoltre previsti ambienti di raccordo con la pista ciclabile, un parco urbano, uno spazio pubblico con galleria, piazze, panchine e percorso panoramico.
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Forlimpopoli BRN Village, il villaggio della bicicletta Su un’area di circa 70 mila metri quadrati a Forlimpopoli, in provincia di Forlì-Cesena, sorgerà il villaggio della bicicletta “BRN Village” che ospiterà la sede operativa dell’azienda BRN, un centro didattico per l’educazione stradale dei più piccoli, due pump track, un bike cafè e una piazza. BRN, azienda impegnata nella distribuzione di componenti e accessori per la bici in Italia ed Europa, ha scelto di investire sul territorio costruendo la nuova sede operativa da 15.500 metri quadrati e numerose strutture sportive. Il BRN Village sarà installato in un’area dismessa da quasi 20 anni che sarà trasformata in un grande parco-villaggio di 70.000 metri quadrati, dedicati al mondo della bicicletta e al benessere, con 500 nuove piante e un percorso ciclopedonale di circa 2 chilometri, che collegherà il parco agli altri percorsi provenienti dal centro urbano. Nel Bike Cafè saranno venduti alimenti e bevande per la salute e lo sport e nella Piazza del Ciclista, parzialmente coperta, saranno installate 3 Bike Station per la cura e riparazione delle bici e punti di ricarica per le batterie di e-bike e una “Casetta dell’acqua” a disposizione dei ciclisti per riempire le borracce con acqua alcalina, idrogenata o mineralizzata. Al villaggio della bicicletta di Forlimpopoli ci saranno tre piste dedicate ai ciclisti. Un primo tracciato didattico, dedicato all'educazione stradale dei bambini da 1 a 6 anni, sarà allestito con segnali stradali e un semaforo per avvicinare i giovani ciclisti alle regole della strada. Il tracciato sarà allestito in manto gommato progettato per migliorare il grip e attutire gli urti e sarà a disposizione di tutte le organizzazioni e le scuole del territorio I circuiti dedicati al pump-track saranno due, entrambi progettati da Velosolutions. Il pump track junior sarà dedicato ai ragazzi dai 6 ai 14 anni, per un totale di 104 metri lineari, il più grande di questa tipologia in tutta Italia. Il tracciato "pro" è pensato invece per tutti i ciclisti professionisti e sviluppato su oltre 250 metri lineari. Per le sue caratteristiche e le sue dimensioni sarà in grado di ospitare manifestazioni ed eventi internazionali di ciclismo.
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9.2 Lavori pubblici - Concessione per la gestione di un impianto sportivo – Capitolato d’oneri - Appalto di servizi per la gestione di un impianto sportivo – Capitolato speciale d’appalto In questo numero di Tsport, con l’occasione dell’approfondimento sulla gestione degli impianti sportivi (vedi reportage da pag. 55) e del webinar in programma per il prossimo 27 settembre, la raccolta delle “Schede tecniche” non rappresenta propriamente uno “strumento per il progettista” ma piuttosto uno strumento per il gestore: benché, come abbiamo sempre ricordato, il progetto dell’impianto sportivo debba tenere conto di quanto dovrà affrontare il gestore durante l’uso dell’impianto. Nelle schede, partendo dai riferimenti normativi contenuti nel “Codice dei Contratti pubblici”, vengono proposti due esempi (del tutto indicativi) di capitolato proponibile ai gestori nei due distinti casi: la concessione di servizi (dove il concessionario gestisce l’impianto sportivo assumendosi il rischio economico d’impresa e corrispondendo eventualmente un canone all’Ente proprietario); e l’appalto di servizi, dove è l’Ente pubblico a pagare un corrispettivo al gestore, prevedendo non remunerativa l’attività di gestione. Nel primo caso si prevede un capitolato d’oneri, mentre nel secondo caso abbiamo un vero e proprio capitolato speciale d’appalto. All’interno dei due dispositivi, è possibile introdurre particolari condizioni che l’Ente proprietario intendesse proporre per le finalità sociali dell’impianto sportivo.
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