CHIESA E SPORT
L’omelia di mons. Galantino: “Il Csi: un valore aggiunto” Nella mattinata del 7 giugno atleti, tecnici e dirigenti del Csi hanno partecipato alla Santa Messa celebrata nella chiesa di S. Maria alla Traspontina da mons. Nunzio Galantino. Dopo le letture, il Segretario Generale della CEI ha pronunciato un’omelia dai significati profondi, aperta con una riflessione su Papa Francesco: “Ha messo in comune con noi una capacità di riflessione che può aiutarci a continuare questa bella avventura, questa gara che è la vita. L’attesa dell’incontro con il Santo Padre cattura tutte le vostre attenzioni; ed è importante vivere queste emozioni, perché altrimenti saremmo dei poveri uomini e delle povere donne. Ma dov’è che il Papa ricava tutta questa energia? Dalla preghiera e dalla eucarestia,
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che quando vengono vissute bene sono in grado di produrre cose meravigliose, uomini e donne straordinari”. L’omelia è poi entrata nel vivo con la citazione della celebre frase di Yuri Chechi, “Meglio una sconfitta pulita che una vittoria sporca”, per affermare che gli sportivi devono vivere e testimoniare con entusiasmo la bellezza della vita vissuta nella lealtà, accompagnati da Gesù. Quindi, un parallelo tra San Paolo e il Csi, con l’Apostolo “grande atleta della squadra di Gesù; intraprendente, furbo, instancabile, che ci parla delle sue difficoltà, degli sforzi fatti per non farsi ridurre all’impotenza. E, come S. Paolo, il CSI ha allenato uomini e donne che non vogliono essere navigatori solitari, che si danno delle regole e non vogliono fermarsi. Perché i record più belli sono quelli che debbono ancora arrivare e per i quali non ci alleneremo mai abbastanza”. E sulla missione educativa del Csi: “Quando sento lamentele, dentro e fuori la Chiesa, quando vedo operatori scoraggiati, mi chiedo: quanto impegno mettono nel farsi evangelizzare dallo sport? Mitizzare la socializzazione non basta. Il CSI è un valore aggiunto, perché riesce a mettere insieme i ragazzi rendendoli persone nuove e affidabili, cioè convinte che la voglia di vincere non si allea con l’imbroglio e la sopraffazione di chi è meno abile”. In conclusione, un invito agli sportivi: “Rifiutate di contribuire a ingrossare le fila di coloro che stanno dalla parte dei presunti vincitori. è meglio che facciate parte degli scarti e delle riserve”.