IDM_L'INDUSTRIADELMOBILE_2022

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Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

Economia, tecnologie e componenti per il settore del mobile

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L’INDUSTRIA DEL MOBILE

ISSN 0019 -753 X


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IDML’INDUSTRIA DEL MOBILE 02

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ECONOMIA, TECNOLOGIE E COMPONENTI PER IL SETTORE DEL MOBILE

689 aprile 2022 anno 64

L’INDUSTRIA DEL MOBILECOLOPHON

idmL’INDUSTRIA DEL MOBILE

Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

Economia, tecnologie e componenti per il settore del mobile

ISSN 0019 -753 X

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cover: DISEGNO DI GEOMETRIE 2D, SPLINE E POLILINEE 3D, MODELLAZIONE DI SUPERFICI E MODELLAZIONE SOLIDA SONO LE FUNZIONI CHE ALPHACAM METTE A DISPOSIZIONE DELL'UTENTE PER LA PROGETTAZIONE E DISEGNO DEI PARTICOLARI. I COMANDI CAM PERMETTONO LA GESTIONE DI MACCHINE DA 2 A 5 ASSI PER LAVORAZIONI DI SAGOMATURA, SVUOTATURA, DI TAGLIO O DI SUPERFICI. I MODULI TECNOLOGICI SPAZIANO DAI TRADIZIONALI FRESATURA, PANTOGRAFATURA, TORNITURA AI PIÙ SPECIFICI DI PROFILATURA, TAGLIO LASER E MARMO. IL VASTO CATALOGO DI MODULI, LIVELLI ED OPZIONI E LA PERFETTA SCALABILITÀ DEL SISTEMA PERMETTONO AD OGNI UTENTE DI TROVARE LA GIUSTA CONFIGURAZIONE CON IL MINIMO INVESTIMENTO. LICOM SYSTEMS s.r.l. S.S. 228 DEL LAGO DI VIVERONE, 13 - 10012 BOLLENGO (TORINO) - ITALIA T. +39/0125 641220 - F. +39/0125 45680 INFO@LICOM.IT - HTTPS://IT.ALPHACAM.COM

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tecnologie 02

COLOPHON

GRANDANGOLO

30 HOMAG GROUP

60 YEARS OF HOMAG EDGE BANDING MACHINES di Pietro Ferrari

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EDITORIALE

PERSEVERARE NELLA RICERCA DON'T GIVE UP ON RESEARCH di Pietro Ferrari

FOCUS TECNOLOGIE 40 INTRODUZIONE

LA PAROLA A ...

08 ROBERT VAN DER WAAL SANDVIK GROUP

UNA NUOVA ERANELLA DISTRIBUZIONE DEI RICAMBI A CHALLENGING NEW ERA IN PARTS DISTRIBUTION di Pietro Ferrari

GRANDANGOLO 12 HOLZ-HER

SUI MERCATI MONDIALI ON WORLD MARKETS di Pietro Ferrari

GRANDANGOLO

L'AUSILIARIO DIVENTA CENTRALE THE AUXILIARY BECOMES CENTRAL di Pietro Ferrari

41 LEF – Lean Experience Factory Mare Group PROTAGONISTI ALL'EXPO METAVERSO MADE IN ITALY BY MARE

com ponenti

18 ELTE

45 coverCOMPONENTI

a cura della Redazione

LA PAROLA A ...

MASSIME PRESTAZIONI PER OEM E INDUSTRIA 4.0 THE BEST ELECTROSPINDLES FOR OEM AND INDUSTRY 4.0

46 MARCO VANZINI MIMAKI

GRANDANGOLO 22 SCM

BORDATURA SCM: UN PROGETTO TECNOLOGICO A 360 GRADI SCM EDGING: A ALL-ROUND TECHNOLOGICAL PROJECT di Pietro Ferrari

NUOVE FRONTIERE, NUOVE PROPOSTE NEW FRONTIERS, NEW PROPOSALS di Pietro Ferrari


m GRANDANGOLO

52 PANECO

SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE PANECO: SUSTAINABLE AND DESIGN PANELS MADE WITH RECYCLED CLOTHING a cura della Redazione

GRANDANGOLO

54 PLASTIC: REMAKING OUR WORLD

NEL MONDO DELLA PLASTICA IN THE WORLD OF PLASTIC a cura della Redazione

FIERE

60 SALONE DEL MOBILE.MILANO FINALMENTE IL SESSANTESIMO FINALLY THE SIXTIETH EDITION

di Pietro Ferrari

SCENARI

66 SPS ITALIA

PROMESSE E PROBLEMI DELLE NUOVE TECNOLOGIE PROMISES AND PROBLEMS SYSTEMS OF NEW TECHNOLOGIES di Pietro Ferrari

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INDIRIZZI UTILI

IDM

L’INDUSTRIA DEL MOBILE 07


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IDML’INDUSTRIA DEL MOBILE 07

Perseverare nella ricerca Stiamo vivendo, tra pandemia e guerra, un periodo estremamente difficile che non può che creare difficoltà economiche e preoccupazioni negli imprenditori e nei ricercatori e, tuttavia, mai come ora è importante perseverare nella ricerca per creare nuove tecnologie e nuovi processi, ma anche nuovi e alternativi percorsi di sviluppo e metodologie di rapporto con la realtà. Prima che le cronache fossero saturate da notizie inverosimili di pratiche e metodi che sembravano archiviaie (almeno nel nostro continente) si era riusciti con l’attenuarsi almeno parziale della pandemia a ricominciare a prendere in esame i ponderosi e preoccupanti dossier ereditati dal passato, primo fra tutti l’emergenza climatica. Oggi queste cronache sembrano sommergere qualsiasi considerazione, comprese quelle più necessarie per la prosecuzione della vita umana sulla terra. Ma è fondamentale che le direttive della ricerca non vengano interrotte. In primo luogo quelle relative alla sostenibilità della vita dell’uomo sulla terra, in secondo luogo quella delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, in terzo luogo la corretta gestione dei processi produttivi e dei rapporti industriali tra forza lavoro e tecnologia, in quarto luogo l’approvvigionamento delle materie prime e delle tecnologie industriali. Paradossalmente la razionalità e il successo nelle rispo-

DON'T GIVE UP ON RESEARCH We are experiencing, between pandemic and war, an extremely difficult period that can only create economic difficulties and concerns in entrepreneurs and researchers and, nevertheless, never before is it important to persevere in research to create new technologies and new processes, but also new and alternative development paths and methods of relating to reality. Before the news were saturated with unlikely news of practices and methods that seemed forgotten (at least in our continent) it was possible with the,, at least partial, attenuation of the pandemic to resume examining the weighty and worrying dossiers inherited from the past, first of all all the climate emergency. Today these chronicles seem to overwhelm any consideration, including those most necessary for the continuation of human life on earth.

EDITORIALE

ste a queste sfide sono anche la chiave della costruzione di un mondo migliore, sostenibile e in pace, e la risposta più efficace alla visione barbara e violenta della geopolitica che in questo momento sembra assurdamente dominare i rapporti tra nazioni e schieramenti economici e politici.

di Pietro Ferrari But it is essential that research guidelines are not interrupted. Firstly, those relating to the sustainability of human life on earth, secondly that of renewable energy and energy saving, thirdly the correct management of production processes and industrial relations between workforce and technology, fourthly , finding out of raw materials and industrial technologies. Paradoxically, rationality and success in responding to these challenges are also the key to building a better, sustainable and peaceful world, and the most effective response to the barbaric and violent vision of geopolitics that at this moment seems absurdly to dominate relations between nations. and economic and political alignments.

editoriale


DI PIETRO FERRARI

LA PAROLA A... ROBERT VAN DER WAAL SANDVIK GROUP WWW.HOME.SANDVIK TECNOLOGIE

UNA NUOVA ERA NELLA DISTRIBUZIONE DEI RICAMBI

IN UNA CONVERSAZIONE CON ROBERT VAN DER WAAL UN CONTRIBUTO DA UN GLOBAL PLAYER IN SETTORI IN CUI LA LOGISTICA È FONDAMENTALE ALLE STRATEGIE DI RISPOSTA A TEMPI MAI COSÌ DIFFICILI SUI MERCATI GLOBALI. Il boom del mercato a lungo termine unito al crollo della catena di approvvigionamento globale crea tensioni s cui è difficile far fronte. Robert Van der Waal di Sandvik spiega come il risultato di ottenere i componenti dove devono essere non sia mai stato così impegnativo. Portare oggetti da A a B non è più così semplice come sembra. La consegna di perforatrici e dei loro pezzi di ricambio in alcune delle località più remote della terra non è mai stata facile ma se si aggiunge una carenza globale di componenti chiave, colli di bottiglia nei trasporti, Covid-19, aumento dei prezzi dei materiali e un aggiornamento del software in un centro di distribuzione chiave che è andato storto è sorprendente che Robert Van der Waal riesca a dormire la notte. Van der Waal è il vicepresidente della logistica presso la divisione Parts&Services all'interno di Sandvik Mining and Rock Solutions. Il suo compito è dare un senso a tutta la follia nel settore della logistica e garantire che i clienti ottengano le parti di cui hanno bisogno, dove e quando ne hanno bisogno. Fortunatamente, il curriculum di Van der Waal include una lunga esperienza in DHL e negli ultimi dodici anni è stato un dirigente senior di Samsung, entrambe aziende che la sanno lunga sulle catene di approvvigionamento efficienti. «In vent'anni non ho mai visto niente di simile, l'intero mondo della logistica è stato sconvolto. Dobbiamo solo capire come operare al meglio in questa nuova dinamica – afferma rassicurante Van der Waal – alcuni dei problemi sono fuori dalla nostra portata, ma altri sono stati causati da noi stessi, come l'introduzione necessaria, ma impegnativa, di un nuovo sistema di gestione del magazzino presso il nostro centro di distribuzione base a Eindhoven (Paesi Bassi) dove viene immagazzinata la maggior parte delle nostre parti . I nostri clienti sono stati senza dubbio disturbati, ma per fortuna sono stati straordinariamente comprensivi. Ora che siamo di nuovo in carreggiata,

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Robert Van der Waal, vicepresidente della logistica presso la divisione Parts&Services.

possiamo rimodellare la nostra catena di approvvigionamento per adattarla al nuovo ambiente, con il supporto di sistemi aggiornati».

COLLI DI BOTTIGLIA NEL PORTO

Questo sta già accadendo, con la struttura di Eindhoven che ora gestisce il quaranta per cento in più di volume rispetto a prima dell'aggiornamento del sistema. Anche i prodotti bloccati in porti come Long Beach in California e Yantian in Cina si stanno lentamente muovendo attraverso la catena di approvvigionamento. Anche la geopolitica sta causando mal di testa, come nel caso del Mali che ha chiuso i suoi confini dopo la recente sollevazione militare, il che significa che le miniere non possono essere rifornite tramite rotte standard. E le regole del Covid-19 continuano a cambiare con l'evolversi della pandemia... «C'è solo bisogno di vedere un ritardo nella fornitura di componenti per rendersi conto di quanto siano


GRUPPO SANDVIK

Sandvik è un gruppo di ingegneria globale e high-tech che offre prodotti e servizi che migliorano la produttività, la redditività e la sicurezza dei clienti. Detiene posizioni di leadership mondiale in aree selezionate: utensili e sistemi di attrezzaggio per il taglio dei metalli; attrezzature e strumenti, servizi e soluzioni tecniche; prodotti in acciaio inossidabile avanzato e leghe speciali nonché prodotti per il riscaldamento industriale. Nel 2021, il Gruppo contava circa 44mila dipendenti e un fatturato di circa 99 miliardi di corone svedesi in circa 150 paesi.

SANDVIK GROUP

Sandvik is a high-tech and global engineering group offering products and services that enhance customer productivity, profitability and safety. We hold world-leading positions in selected areas – tools and tooling systems for metal cutting; equipment and tools, service and technical solutions; products in advanced stainless steels and special alloys as well as products for industrial heating. In 2021, the Group had approximately 44,000 employees and revenues of about 99 billion SEK in about 150 countries. importanti per i clienti – afferma Van der Waal – hanno bisogno di pezzi di ricambio per continuare a far funzionare le loro miniere ed è un problemache non si può ignorare. Quindi, abbiamo cambiato i nostri metodi di spedizione. In passato spedivamo il 40 per cento per via aerea, il 40 per cento via mare e il 20 per strada su strada, ora fino al 70 per cento dei pezzi viene trasportato in aereo. Questo sisema è più veloce ma i costi sono enormi. Ma non abbiamo scelta: è un prezzo che vale la pena pagare per mantenere i clienti soddisfatti».

A CHALLENGING NEW ERA IN PARTS DISTRIBUTION ■■ Long term market boom coupled with global supply

chain meltdown – who would be the head of logistics for a mining equipment company? Sandvik’s Robert Van der Waal explains how getting parts where they need to be has never been more demanding. If only getting stuff from A to B was as simple as it sounds. Delivering drill rigs and their spare parts to some of the most remote locations on earth has never been easy. But add in a global shortage of key components, bottlenecks in transportation, Covid-19, soaring material prices and a software upgrade at a key distribution center that went awry, and it’s a wonder that Robert Van der Waal can get any sleep at night. Van der Waal is the still-new Vice President of Logistics at Parts&Services Division within Sandvik Mining and Rock Solutions. His job is to make sense of all the madness in the logistics sector and ensure that customers get the parts they need, where and when they need them. Luckily, Van der Waal’s resumé includes a long spell at DHL,

RITARDO E COSTI ENTRAMBI IN AUMENTO, DISPONIBILITÀ IN CALO

Non è solo il costo del trasporto ad aumentare, tutto sembra essere coinvolto in questa dinamica: da semplici viti e bulloni, al legno utilizzato per l'imballaggio. I prezzi del trasporto marittimo in particolare sono saliti alle stelle: una carenza di navi significa che i prezzi dei container sono aumentati, da circa $ 2.000 per container di pochi anni fa fino a 18.000 dollari di oggi. Sandvik sta assorbendo gran parte di questi aumenti, ma la pressione sui costi è intensa. Detto questo, ci sono alcuni problemi che nemmeno and for the last dozen years he’s been a senior executive at Samsung – both companies that know a thing or two about efficient supply chains. “In 20 years I’ve never seen anything like it, the whole world of logistics has been turned upside down. We just need to figure out how best to operate in this new dynamic”, says the reassuringly calm Van der Waal. “Some of the problems are out of our hands, but others we brought on ourselves – like a necessary – but challenging – introduction of a new warehouse management system at our central distribution center in Eindhoven, Netherlands, where the majority of our parts are stocked. Our customers were undoubtedly inconvenienced, but thankfully have been remarkably understanding. Now that we are back on track, we can reshape our supply chain to suit the new environment, with the support of up-to-date systems”.

PORT BOTTLENECKS

This is already happening, with the Eindhoven facility now pushing out 40% more volume than before the system upgrade. Even products stuck in ports such as California’s Long Beach and China’s Yantian are slowly

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LA PAROLA A... ROBERT VAN DER WAAL SANDVIK GROUP WWW.HOME.SANDVIK

i denari possono risolvere. Secondo Van der Waal, la carenza globale di semiconduttori sta colpendo i fornitori di componenti elettronici, causando ritardi per l'intero settore, ed è improbabile che ciò si calmerà presto. Allora, cosa significa tutto questo in termini di tempi di consegna? «Penso che il concetto attuale sia che i trasferimenti ora impiegano il doppio del tempo di prima, afferma Van der Waal. Anche i servizi di corriere espresso che prima garantivano la consegna il giorno successivo ora possono richiedere due giorni». Ma questo significa la fine della logistica justin-time? «Non necessariamente, dobbiamo solo adattare la nostra catena di fornitura in modo da essere ancora lì con il prodotto giusto al momento giusto per il cliente. Laddove storicamente una catena di approvvigionamento è stata costruita attorno all'efficienza, le interruzioni dovute alla pandemia e alle nuove dinamiche di mercato fanno sì che le aziende, inclusa Sandvik, trasformino le loro strutture di approvvigionamento per renderle molto più robuste. Quelli che sono in grado di gestire meglio interruzioni e disturbi imprevisti».

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I porti sotto pressione.

RITORNO ALLE ORIGINI: LA CHIAVE DEL SUCCESSO

La nuova tecnologia e i nuovi processi hanno indubbiamente un ruolo da svolgere nel garantire che le parti e le apparecchiature Sandvik arrivino dove sono necessarie. Ma piuttosto che fare grandi passi avanti nella fiducia nelle nuove tecnologie (come l'intelligenza artificiale), Van der Waal consiglia cautela e un approccio più simile a un "ritorno alle origini". Consiglia l'uso della filosofia che è meglio fare un passo indietro nel breve termine per fare due passi avanti in futuro. «L'ultimo anno ci ha mostrato – dolorosamente – cosa succede quando perdiamo il controllo dei nostri processi, afferma, dobbiamo prima imparare le basi della logistica della vecchia scuola, avere buoni rapporti con i nostri fornitori e mettere in atto solidi piani di emergenza se le situazioni cambiano inaspettatamente. La nuova tecnologia giocherà un ruolo importante nel nostro successo futuro, ma adotteremo solo le misure che sappiamo di poter gestire, senza più fiducia nell'IT. Consegnare le parti ai nostri clienti in tempo è una priorità troppo importante per correre dei rischi».


moving through the supply chain. Geopolitics also is causing headaches, such as Mali closing its borders after the recent military takeover, meaning mines can’t be supplied via standard routes. And Covid-19 rules continue to change as the pandemic evolves… “You only need to see a delay in supplying parts to realize just how important they are to customers”, says Van der Waal. “They need spare parts to keep operating their mines – and it’s a pain you can’t ignore. So, we have changed our shipping methods. In the past we sent 40% by air, 40% by sea and 20% by road – now as much as 70% of parts are being flown in. This is faster but the costs are enormous. But we have no choice – it’s a price worth paying to keep customers satisfied”.

So, what does all this mean in terms of delivery schedules? “I think the ball-park figure is that things now take twice as long as before”, says Van der Waal. “Even express courier services that used to be guaranteed next day delivery can now take two days”.

But does this mean the end of just-in-time logistics? “Not necessarily”, he says. “We just need to adjust our supply chain so that we are still there with the right product at the right time for the customer. Where historically a supply chain was built around efficiency, the disruptions due to the pandemic and new market dynamics makes companies, including Sandvik, transform their supply structures to make them much more DELAY AND COSTS BOTH UP, robust. AVAILABILITY DOWN Ones that are better able to handle disruptions and It's not just the cost of freight that is going up, everything unexpected disturbances”. seems to be – from simple screws and bolts, to the wood used for packaging. Ocean freight prices in par- BACK TO BASICS: KEY TO SUCCESS ticular have skyrocketed – a shortage of ships means New technology and processes undoubtedly have a that container prices have shot up, from roughly $2,000 role to play in ensuring Sandvik’s parts and equipment a container a few years ago to as much as $18,000 get to where they are needed. But rather than take big today. Sandvik is absorbing much of these increases, leaps of faith in new technologies (such as Artificial but the pressure on costs is intense. That said, there are Intelligence), Van der Waal is counselling caution, and some problems that even money can’t fix. The global a more ‘back to basics’ approach. He counsels the use shortage of semi-conductors is hitting electronic com- of the philosophy that it’s better to take one step backponent suppliers, causing delays for the whole industry, ward in the short term in order to take two steps forand this is unlikely to ease any time soon, believes Van ward in the future. “This last year has shown us – painfully – what happens der Waal. when we lose control of our processes”, he says. “We have to get the old-school basics of logistics right first, have good relationships with our suppliers and put robust contingency plans in place if situations change unexpectedly. New technology is going to play an important part in our future success, but we will only take steps we know we can manage – no more leaps of faith in IT. Getting parts to our customers on time is too important a priority to take risks with”.

Il magazzino sotto stress.

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DI PIETRO FERRARI

GRANDANGOLO HOLZ-HER WWW.HOLZ-HER.IT TECNOLOGIE

SUI MERCATI MONDIALI

UNA STORIA DI SUCCESSO SU MERCATI DI ALTA GAMMA CON IL CONTRIBUTO DELLE TECNOLOGIE HOLZ-HER. Parliamo della Essetre Forniture di Cesano Maderno, nel cuore della Brianza del Mobile, dove, Sergio e Fabio Scalabrin, titolari della società, hanno partecipato alla nascita della rete d’impresa Cesari Ferrari Group, con la quale oggi si affacciano sui mercati mondiali dell’arredamento di lusso, offrendo soluzioni ingegneristiche e produttive su misura per progetti di interni residenziali e commerciali. Cesare Ferrari è oggi un marchio riconosciuto ed affermato a livello internazionale. È Fabio Scalabrin che inizia a raccontarci: «Nostro padre ha iniziato l’attività nel 1976 con la produzione artigianale di arredamenti rivolti principalmente a clienti privati e, talvolta, come subfornitore di grosse industrie. La grossa crisi del 2008-2009 ha modificato il mercato in modo radicale: i nostri clienti privati, anche quelli di fascia alta del mercato, che noi già seguivamo con progetti chiavi in mano, cominciavano ad avvicinarsi ad un sistema di acquisto legato al crescente mondo di internet e ad una ricerca del massimo risparmio economico. Per noi diventava pesante gestire i dialoghi con persone spesso incompetenti, ma attirati da nomi blasonati e super pubblicizzati. Oltre a ciò nelle industrie del mobile che si rivolgevano al Contract, nuove figure di derivazione “bocconiana”, orientate principalmente alla minimizzazione dei costi ed alla massimizzazione dei profitti, avevano sostituito i nostri punti di riferimento fino ad allora, per cui il fatto che il fornitore sapesse portare a buon fine la commessa richiesta con le proprie capacità di produrre qualità, era diventata meno importante dello spendere poco e spendere meno. Questo nuovo contesto ci ha trovati un po’ spiazzati, anche perché abbiamo sempre avuto un concetto di produzione di qualità, con l’utilizzo di materiali che hanno una loro intrinseca ricchezza rispetto a materiali che nascono poveri e restano poveri con un a marginalizzazione molto relativa. Fortunatamente, proprio in quegli anni era uscito un bando della Regione Lombardia per l’internazionalizzazione delle reti d’impresa. Insieme con altre due aziende del nostro settore, con

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specializzazione in settori differenti come l’allestimento di stand fieristici ed il Retail, mentre noi eravamo più vocati al residenziale, abbiamo partecipato al bando, senza peraltro vincerlo. Nonostante ciò, ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che valeva la pena di continuare in quella direzione e, senza porci troppi vincoli, partecipando a piccole fiere e missioni organizzate dalla Regione, abbiamo iniziato a fare qualche piccolo viaggio all’estero e in queste occasioni la prima cosa che ci è balzata all’occhio è stata che, nonostante la mancanza di orgoglio nazionale di noi Italiani, all’estero siamo oggetto di un’alta considerazione per tutta una serie di fattori. Abbiamo così cominciato a capire che fuori d'Italia c’era una fascia di mercato molto alta che richiedeva lavori di una certa ricchezza e di una certa consistenza, così abbiamo cominciato a seminare in quel contesto, lavorando con gli studi di architettura e riuscendo a creare delle relazioni e delle conoscenze, strutturandoci con tutto ciò che era necessario, dalla lingua alla contrattualistica.


UN PUNTO DI SVOLTA

Da circa sei anni a questa parte abbiamo ricominciato a vedere una prospettiva positiva per il futuro. Dopo un impegno di investimento, anche personale, per poter partire e qualche sacrificio necessario, abbiamo potuto cominciare a partecipare al Salone del Mobile di Milano e a qualche altra fiera in giro per il mondo, muovendoci nel canale del residenziale di lusso, condividendo con le nostre aziende partner iniziali quelle situazioni che coinvolgevano le loro specifiche competenze, e ampliando le conoscenze con gli studi di architettura che contano. Un’altra importante scelta vincente è stata la capacità di integrare nelle nostre proposte i materiali più disparati e di saperli legare al mondo del mobile: dall’ottone al bronzo, dalla pelle al cuoio, dal materiale lapideo al vetro. Abbiamo cominciato a cercare chi ci potesse aiutare e abbiamo scoperto un enorme sottobosco di fornitori brianzoli, ai quale abbiamo potuto appoggiarci e che ci ha permesso di ampliare le nostre competenze. Queste collaborazioni, sia pure con difficoltà, continuano a funzionare, e ci permettono di chiedere una qualità molto alta, risultato anche di una ricerca a monte sui materiali e sulle lavorazioni più pregiate. Materiali e lavorazioni contribuiscono assieme a concentrare sul risultato le competenze di persone che mai si sarebbero figurate di interfacciarsi tra loro. Periodicamente mostriamo a chi ci conosce materiali che talvolta sono già conosciuti ma altre volte sono innovativi e sorprendenti: siamo stati tra i primi

ON WORLD MARKETS Together with Giuseppe Galantucci of Holz-Her we visit a Briantean reality of excellence. We are talking about Essetre Forniture in Cesano Maderno, in the heart of Brianza del Mobile, where Sergio and Fabio Scalabrin, owners of the company, participated in the birth of the Cesari Ferrari Group business network, with which they now face the world markets of luxury furniture, offering bespoke engineering and manufacturing solutions for residential and commercial interior projects. Cesari Ferrari is today an internationally recognized and established brand. It is Fabio Scalabrin who begins to tell us: "Our father started the business in 1976 with the artisanal production of furniture aimed mainly at private customers and, sometimes, as a subcontractor for large industries.

in Itali a utilizzare quello che viene chiamato ”metallo liquido”, ovvero una polvere nanometrica di metallo fine, che ha subito suscitato vivissimo interesse e che ci ha permesso di affrontare sfide difficilmente immaginabili fino a qualche anno prima. Attualmente stiamo lavorando con soddisfazione e soprattutto con la giusta marginalità, avvalendoci di uno staff consolidato, giovane ma solido, cercando di far crescere al nostro interno le competenze con un livello alto ma omogeneo e con una condivisione spinta dei saperi e delle capacità. Queste nostre scelte produttive ci hanno, purtroppo, allontanato drasticamente dal mercato italiano, dove, potersi avvicinare a lavori di una certa impor-

The big crisis of 2008-2009 has radically changed the market: our private customers, even those at the high end of the market, whom we already followed with turnkey projects, were beginning to approach a purchasing system linked to the growing world of the internet and a search for maximum economic savings. For us it became difficult to manage dialogues with people who are often incompetent, but attracted by noble and super publicized names. In addition to this, in the furniture industries that turned to the Contract, new figures of "Bocconian" derivation, mainly oriented to the minimization of costs and the maximization of profits, had replaced our reference points until then, so the fact that the supplier knew how to complete the requested order with his ability to produce quality, it had become less important than spending little and spending less. This new context has found us a bit displaced, also because we have always had a concept of quality production, with the use of materials that have their own intrinsic richness compared to materials that are born poor and remain poor with a very relative marginalization.

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GRANDANGOLO HOLZ-HER WWW.HOLZ-HER.IT tanza con sistemi di pagamento anticipati che all’estero vengono accettati e considerati ormai uno standard, è diventato ormai impossibile. Diciamo anche che l’abitudine diffusa in Italia del pagamento a posteriori, solo per aver agio di contestare il manufatto, a ragione o a torto, per estorcere sconti non ci piace. Noi ci assumiamo le nostre responsabilità, offriamo servizio e qualità e rispondiamo direttamente per quello che sottoscriviamo». Pietro Ferrari – Per voi dunque il mercato italiano non esiste… Fabio Scalabrin – Il nostro fatturato Italia è pari a zero, anche perché vediamo che non si riesce a recepire il valore del prodotto custom di alta qualità. La nostra produzione non è verticalizzata: in falegnameria abbiamo macchinari che ci consentono quasi di dire che abbiamo tre falegnamerie differenti, al punto che oggi in produzione ci sono tre gruppi diversi di ragazzi che portano avanti componenti differenti. Il montaggio e le operazioni successive, invece, rispondono a una filosofia del tutto diversa.

IL CONTRIBUTO DELLA TECNOLOGIA

Pietro Ferrari – Siete la riprova che la qualità italiana è percepita in tutto il mondo… Fabio Scalabrin – Questo è vero ma non è scontato: uno dei più grossi scogli che dobbiamo superare è conquistare la nostra credibilità perché purtroppo molte aziende italiane hanno lasciato brutti ricordi a clienti esteri, cosa estremamente dannosa soprattutto a chi lavora con serietà. Paradossalmente, quando ci confrontiamo sui mercati internazionali, siamo più concorrenziali sui tempi che sui prezzi, perché disponiamo di una flessibilità altissima e la possibilità di servirci di un indotto che non ha uguali all’estero. È importante però anche conoscere e presidiare i mercati esteri, accostarsi anche a una cultura del design che esula dal minimalismo obbligato da fattori di necessità abitativa o produttiva per aprirsi a una diversa fantasia. Pietro Ferrari – Come vi interfacciate con le tecnologie? Fabio Scalabrin – Gli strumenti informatici legati al disegno tecnico devono essere alla base dell’interfaccia tecnica con la macchina, in funzione della fase esecutiva. Alle competenze relative al settore legno abbiamo dovuto affiancare quelle relative agli altri materiali che via via siamo andati a lavorare sempre più intensamente, competenze che il terzista non riesce a trasmettere: pensiamo solo agli alveolari di alluminio che consentono di dare rigidità alle ante dei mobili o al poliuretano espanso ad alta densità che, nel settore mobile, sono fattori diversi di qualità.

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Giuseppe Galantucci – La conoscenza con Fabio e Sergio è ormai più che trentennale ma, nonostante la Essetre Forniture utilizzasse, con ottima soddisfazione, una bordatrice Holz-Her, non è stato facile iniziare il discorso per un nuovo centro di lavoro a cinque assi, a causa della diffidenza iniziale dovuta alla nostra presenza in quegli anni ancora molto relativa. Tuttavia, nel 2015, abbiamo avvicinato Fabio e Sergio con una proposta invitante per una macchina a 5 assi con campo di lavoro in Z da 300 mm. utili lavorabili, affiancata da un software di progettazione e modellazione solida 3D. Ci siamo guardati negli occhi per pochi istanti. I conti quadravano, lo spazio per darci fiducia c’era e così abbiamo cominciato una collaborazione che oggi vede nella Falegnameria Brianzola altri due centri di lavoro a 5 assi, uno acquistato nel 2018 e l’ultima, la moderna e performante Epicon 7235 appena collaudata. Pietro Ferrari – Cosa vi ha portato a preferire HolzHer? Fabio Scalabrin – Prima di tutto la competitività del prezzo a parità di prestazioni. Giuseppe Galantucci – Al tempo dell’acquisto del primo centro di lavoro, la nostra aggressività commerciale ha fatto sì che il prezzo avesse un rapporto ideale rispetto alle prestazioni che il cliente cercava. Fabio Scalabrin – La nostra realtà non ha delle dimensioni produttive per cui questo tipo di macchina è costretto a lavorare otto ore al giorno. Eravamo e siamo ancora più interessati a valutazioni di un altro tipo: precisione nel tempo, affidabilità, risposte del service in caso di problematiche tecniche. Ad oggi a tutte e tre queste richieste, le macchine ed il team Holz-Her ci hanno dato tutte le risposte che chiedevamo. Oggi abbiamo aggiunto anche una seconda bordatrice e abbiamo creato dei contesti che ci per-


Fortunately, precisely in those years a call was issued by the Lombardy Region for the internationalization of business networks. Together with two other companies in our sector, specializing in different sectors such as the construction of exhibition stands and Retail, while we were more suited to residential, we participated in the tender, without however winning it. Despite this, we looked at each other and told ourselves that it was worthwhile to continue in that direction and, without placing too many constraints, by participating in small fairs and missions organized by the Region, we began to make some small trips abroad and in these occasions the first thing that jumped at us was that, despite the lack of national pride of us Italians, abroad we are highly regarded for a whole series of factors. We thus began to understand that outside Italy there was a very high market segment that required works of a certain wealth and consistency, so we began to sow in that context, working with architectural firms and managing to create relationships and knowledge, structuring ourselves with everything that was necessary, from language to contracts.

nanometric powder of fine metal, which immediately aroused very lively interest and which allowed us to face challenges that were difficult to imagine until a few years earlier. We are currently working with satisfaction and above all with the right marginality, making use of a consolidated, young but solid staff, trying to make our skills grow internally with a high but homogeneous level and with a pushed sharing of knowledge and skills. These production choices of ours have, unfortunately, drastically removed us from the Italian market, where being able to approach jobs of a certain importance with advance payment systems that are accepted and now considered a standard abroad has now become impossible. We also say that we do not like the widespread habit in Italy of postponement payments, just for the ease of contesting the artifact, rightly or wrongly, to extort discounts. We assume our responsibilities, offer service and quality and respond directly for what we subscribe to. Pietro Ferrari – For you, therefore, the Italian market does not exist... Fabio Scalabrin – Our turnover in Italy is equal to zero, also because we cannot understand the value of the A TURNING POINT high quality custom product. Our production is not verFor about six years now, we have begun to see a posi- ticalized: in the carpentry we have machinery that tive outlook for the future again. almost allow us to say that we have three different carAfter an investment commitment, even a personal one, pentry shops, to the point that today there are three to be able to leave and some necessary sacrifices, we were able to start participating in the Salone del Mobile in Milan and some other fair around the world, moving into the luxury residential channel, sharing with our initial partner companies those situations that involved their specific skills, and expanding knowledge with the architectural firms that matter. Another important winning choice was the ability to integrate the most disparate materials in our proposals and to know how to link them to the world of furniture: from brass to bronze, from leather to leather, from stone to glass. We started looking for those who could help us and we discovered a huge undergrowth of Brianza suppliers, on which we could rely and which allowed us to expand our skills. These collaborations, albeit with difficulty, continue to work, and allow us to ask for a very high quality, also the result of an upstream research on the finest materials and processes. Materials and workmanship together contribute to concentrate on the result the skills of people who never would have imagined interfacing with each other. We periodically show those who know us materials that are sometimes already known but at other times they are innovative and surprising: we were among the first in Italy to use what is called "liquid metal", that is a

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GRANDANGOLO HOLZ-HER WWW.HOLZ-HER.IT mettono di reagire alle nostre commesse con tempistiche e qualità di fattura assolutamente di alto livello. Devo anche dire che nel tempo ho visto le tecnologie Holz-Her riuscire a dare risposte alle crescenti esigenze produttive veramente significative: la Z del campo di lavoro per me è stata importantissima, perché mi ha garantito un’altezza maggiore rispetto a sistemi similari. Pietro Ferrari – Pertanto, dopo ormai 7 anni dalla prima installazione e con 5 macchinari Holzher in falegnameria, possiamo immaginare piena soddisfazione nel prodotto? different groups of guys in production who carry out different components. The editing and subsequent operations, on the other hand, respond to a completely different philosophy.

THE CONTRIBUTION OF TECHNOLOGY

Pietro Ferrari – You are proof that Italian quality is perceived all over the world ... Fabio Scalabrin – This is true but it cannot be taken for granted: one of the biggest obstacles that we have to overcome is to win our credibility because unfortunately many Italian companies have left bad memories to foreign customers, which is extremely harmful especially to those who work seriously. Paradoxically, when we compare ourselves on international markets, we are more competitive on timing than on prices, because we have a very high flexibility and the ability to use an induction that has no equal abroad. However, it is also important to know and oversee foreign markets, also to approach a culture of design that goes beyond minimalism forced by factors of housing or production necessity to open up to a different imagination. Pietro Ferrari – How do you interface with technologies? Fabio Scalabrin – The IT tools related to the technical drawing must be the basis of the technical interface with the machine, depending on the execution phase. We had to combine the skills related to the wood sector with those related to other materials that we gradually went to work more and more intensely, skills that the subcontractor is unable to transmit: we only think of the aluminum honeycomb that allow to give rigidity to the furniture doors or to high-density polyurethane foam which, in the furniture sector, are different factors of quality. Giuseppe Galantucci – The acquaintance with Fabio and Sergio is now more than thirty years old but, despite Essetre Forniture using, with great satisfaction, a Holzher edgebander, it was not easy to start the discussion for a new five-axis machining center, due to the initial distrust due to our presence in those years still very 16

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Fabio Scalabrin – Beh, il fatto che in questi sette anni non abbiamo praticamente mai avuto bisogno del service, la dice lunga. L’affidabilità del marchio è indubbiamente un valore aggiunto. Il fatto che oggi gli amici Giuseppe e Valerio abbiano tempestato la penisola arrivando ad installare un numero di CNC che avvicina il numero delle più conosciute bordatrici, sottolinea come la società tedesca abbia cambiato marcia rispetto al passato. Noi ci abbiamo creduto e non ci siamo pentiti.

relative. However, in 2015, we approached Fabio and Sergio with an inviting proposal for a 5-axis machine with a 300mm Z working range. useful workable, supported by a 3D solid modeling and design software. We looked into each other's eyes for a few moments. The accounts squared, the space to give us confidence was there and so we began a collaboration that today sees in the Brianzola Carpentry shop two other 5-axis machining centers, one purchased in 2018 and the last, the modern and performing Epicon 7235 just tested. . Pietro Ferrari – What led you to prefer Holz-Her? Fabio Scalabrin – First of all the competitiveness of the price with the same performance. Giuseppe Galantucci – At the time of the purchase of the first machining center, our commercial aggressiveness meant that the price had an ideal relationship with the performance that the customer was looking for. Fabio Scalabrin – Our reality does not have production dimensions so this type of machine is forced to work eight hours a day. We were and are even more interested in evaluations of another type: accuracy over time, reliability, service responses in case of technical problems. To date, the machines and the Holzher team have given us all the answers we asked for to all three of these requests. Today we have also added a second edgebander and we have created contexts that allow us to react to our orders with absolutely high-level timing and quality of workmanship. I must also say that over time I have seen Holz-Her technologies able to respond to the growing production needs that are truly significant: the Z of the work area was very important for me, because it guaranteed me a greater height than similar systems. Pietro Ferrari – Therefore, after 7 years from the first installation and with 5 Holzher machines in the carpentry, can we imagine full satisfaction in the product? Fabio Scalabrin – Well, the fact that in these seven years we have practically never needed the service speaks volumes. The reliability of the brand is undoubtedly an added value. The fact that today friends


Giuseppe and Valerio stormed the peninsula, installing a number of CNCs that approach the number of the most well-known edge banding machines, underlines how the German company has changed gear compared to the past. We believed it and we have not repented.

THE CONTRIBUTION OF TECHNOLOGY

Pietro Ferrari – You are proof that Italian quality is perceived all over the world... Fabio Scalabrin – This is true but it cannot be taken for granted: one of the biggest obstacles that we have to overcome is to win our credibility because unfortunately many Italian companies have left bad memories to foreign customers, which is extremely harmful especially to those who work seriously. Paradoxically, when we compare ourselves on international markets, we are more competitive on timing than on prices, because we have a very high flexibility and the ability to use an induction that has no equal abroad. However, it is also important to know and oversee foreign markets, also to approach a culture of design that goes beyond minimalism forced by factors of housing or production necessity to open up to a different imagination. Pietro Ferrari – How do you interface with technologies? Fabio Scalabrin – The basis of the technical interface with the machine, depending on the execution phase. We had to combine the skills related to the wood sector with those related to other materials that we gradually went to work more and more intensely, skills that the subcontractor is unable to transmit: we only think of the aluminum honeycomb that allow to give rigidity to the furniture doors or to high-density polyurethane foam which, in the furniture sector, are different factors of quality. Giuseppe Galantucci – The acquaintance with Fabio and Sergio is now more than thirty years old but, despite Essetre Forniture using, with great satisfaction, a Holzher edgebander, it was not easy to start the discussion for a new five-axis machining center, due to the initial distrust due to our presence in those years still very relative. However, in 2015, we approached Fabio and Sergio with an inviting proposal for a 5-axis machine with a 300mm Z working range. useful workable, supported by a 3D solid modeling and design software. We looked into each other's eyes for a few moments. The accounts squared, the space to give us confidence was there and so we began a collaboration that today sees in the Brianzola Carpentry shop two other 5-axis machining centers, one purchased in 2018 and the last, the modern and performing Epicon 7235 just tested. . Pietro Ferrari – What led you to prefer Holz-Her? Fabio Scalabrin – First of all the competitiveness of the price with the same performance. Giuseppe Galantucci – At the time of the purchase of

the first machining center, our commercial aggressiveness meant that the price had an ideal relationship with the performance that the customer was looking for. Fabio Scalabrin – Our reality does not have production dimensions so this type of machine is forced to work eight hours a day. We were and are even more interested in evaluations of another type: accuracy over time, reliability, service responses in case of technical problems. To date, the machines and the Holzher team have given us all the answers we asked for to all three of these requests. Today we have also added a second edgebander and we have created contexts that allow us to react to our orders with absolutely high-level timing and quality of workmanship. I must also say that over time I have seen Holz-Her technologies able to respond to the growing production needs that are truly significant: the Z of the work area was very important for me, because it guaranteed me a greater height than similar systems. Pietro Ferrari – Therefore, after 7 years from the first installation and with 5 Holzher machines in the carpentry, can we imagine full satisfaction in the product? Fabio Scalabrin – Well, the fact that in these seven years we have practically never needed the service speaks volumes. The reliability of the brand is undoubtedly an added value. The fact that today friends Giuseppe and Valerio stormed the peninsula, installing a number of CNCs that approach the number of the most well-known edge banding machines, underlines how the German company has changed gear compared to the past. We believed it and we have no regrets.

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A CURA DELLA REDAZIONE

GRANDANGOLO ELTE WWW.ELTE.EU TECNOLOGIE

MASSIME PRESTAZIONI PER OEM E INDUSTRIA 4.0 LA NUOVA SERIE AUTOMATICA TMA 5 DI ELTE ASSICURA UN’OTTIMA PRECISIONE SU LEGNO, ALLUMINIO, PLASTICHE, LEGHE LEGGERE, MATERIALI TERMOINDURENTI E ACCIAIO. Negli ultimi anni si è osservato un significativo aumento negli investimenti legati all’industria 4.0. Di questo sempre maggiore interesse ha beneficiato anche l’industria italiana, punto di riferimento globale per le macchine utensili, la robotica e l’automazione. Per questo Elte ha messo a punto due nuove linee di elettromandrini pensate appositamente per essere installate su macchinari, sia manuali che automatici, sottoposti a ingenti carichi di lavoro. Il modello di Industria 4.0 pone costantemente nuovi orizzonti nell’integrazione di forme di automazione sempre più precise ed efficienti nelle linee produttive, consentendo di raggiungere nuovi livelli di competitività per l’industria manifatturiera. L’essenza e il futuro di questa industria sono rappresentati dalle macchine a CNC e robotiche, macchinari sempre più avanzati in grado di garantire contemporaneamente produttività, flessibilità e affidabilità. Con l’avvento dei centri di lavoro si è reso indispensabile sviluppare motori ed elettromandrini sempre più veloci, robusti e bilanciati per tenere il passo con i nuovi macchinari e le esigenze del mercato. Quando nel 1978 è iniziata l’avventura di Elte, l’azienda si è affacciata sul mercato proponendo motori elettrici ad alta frequenza progettati e pensati esclusivamente per il settore “legno”. Nel corso di questi anni ha saputo migliorare e diversificare i prodotti da proporre sul mercato, costruendo un catalogo con centinaia di motori elettrici ed elettromandrini per ogni settore. Infatti la proposta di nuovi motori si è ampliata anche nei settori delle meccaniche per le leghe leggere, per il vetro e per il marmo. Elte s.r.l., da sempre, progetta e produce motori ed elettromandrini personalizzati interamente in Italia, in base alle specifiche tecniche dei suoi clienti e in modo da soddisfare ogni loro esigenza. La serie automatica TMA 5 si rivolge a una clientela

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che deve eseguire lavorazioni particolarmente lunghe e complesse con alta precisione e qualità. Gli elettromandrini della serie TMA 5 sono particolarmente robusti e sono ideali per essere installati su centri di lavoro con controllo numerico computerizzato, dove è presente il cambio dell’utensile in modo automatico. La serie TMA 5 viene prodotta con due tipologie di attacchi in modo da poter soddisfare ogni esigenza del cliente (HSK F63 e ISO 30 in versione standard) e con due tipologie di raffreddamento (liquido o aria compressa ed elettroventola 24 Vdc). Inoltre è possibile realizzare sporgenze con svariati attacchi sia HSK che ISO. Per garantire un’ottima precisione di base, questi elettromandrini vengono assemblati con doppie coppie di cuscinetti a contatto obliquo e bilanciati con un grado di bilanciatura inferiore a 1mm/sec.

THE BEST ELECTROSPINDLES FOR OEM AND INDUSTRY 4.0 ■■ Elte's new automatic TMA 5 series

ensures excellent precision on wood, aluminum, plastics, light alloys, thermosetting materials and steel.

In recent years there has been a significant increase in investments related to industry 4.0. The Italian industry, a global reference point for machine tools, robotics and automation, has also benefited from this growing interest. This is why Elte has developed two new lines of electrospindles specifically designed to be installed on both manual and automatic machinery subjected to heavy workloads. The Industry 4.0 model constantly sets new horizons in the integration of increasingly precise and efficient forms of automation in the production lines, allowing to reach new levels of competitiveness for the manufacturing industry. The essence and future of this industry are represented

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GRANDANGOLO ELTE WWW.ELTE.EU

La serie automatica TMA 5 è usata principalmente per la lavorazione di legno, alluminio, plastiche, leghe leggere, materiali termoindurenti e acciaio. Senza alcun dubbio ogni settore ha le sue problematiche e necessità di accorgimenti ad hoc per ogni tipo di applicazione. Elte, da questo punto di vista, è sempre pronta ad affiancare il cliente per trovare soluzioni personalizzate a ogni sua esigenza e per realizzarle in brevissimo tempo. L’impegno assoluto a risolvere qualsiasi problema permetta di soddisfare i suoi clienti, è ciò che caratterizza Elte e il suo personale. La flessibilità progettuale e produttiva, dai motori più semplici fino a frequenze di 50/60mila giri, ha reso l’azienda un punto di rife-

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rimento per numerose realtà dell’industria nazionale e internazionale, sia per la grande fornitura che per un numero limitato di pezzi. Il cuore della produzione è l’Ufficio ricerca e sviluppo, dove i suoi tecnici progettano, prototipano e testano motori sempre più efficienti che andranno ad arricchire il vastissimo catalogo di Elte. Ci si può affidare completamente all’esperienza e alla competenza dei tecnici Elte per personalizzare motori ed elettromandrini fin nei minimi dettagli e per massimizzare l’efficienza della propria macchina utensile, inoltre Elte offre una costante assistenza ai suoi clienti attraverso un servizio di riparazione veloce e capillare.


by CNC and robotic machines, increasingly advanced machinery capable of simultaneously guaranteeing productivity, flexibility and reliability. With the advent of machining centers, it has become essential to develop ever faster, more robust and balanced motors and electrospindles to keep pace with new machinery and market needs. When Elte's adventure began in 1978, the company entered the market by offering high-frequency electric motors designed and conceived exclusively for the "wood" sector. Over the years it has been able to improve and diversify the products to be offered on the market, building a catalog with hundreds of electric motors and electrospindles for each sector. In fact, the proposal for new engines has also expanded in the mechanical sectors for light alloys, glass and marble. Elte srl has always designed and produced customized motors and electrospindles entirely in Italy, based on the technical specifications of its customers and in order to satisfy their every need. The TMA 5 automatic series is aimed at customers who have to perform particularly long and complex machining with high precision and quality. The electrospindles of the TMA 5 series are particularly robust and are ideal for installation on work centers with computerized numerical control, where there is automatic tool change. The TMA 5 series is produced with two types of connections in order to satisfy every customer need (HSK F63 and ISO 30 in the standard version) and with two types of cooling (liquid or compressed air and 24 Vdc electric fan). It is also possible to create protrusions with various HSK and ISO connections.

To ensure excellent basic precision, these electrospindles are assembled with double pairs of angular contact bearings and balanced with a degree of balancing of less than 1mm/sec. The TMA 5 automatic series is mainly used for processing wood, aluminum, plastics, light alloys, thermosetting materials and steel. Without a doubt, every sector has its own problems and needs for ad hoc measures for each type of application. From this point of view, Elte is always ready to support the customer to find customized solutions to every need and to implement them in a very short time. Absolute commitment to solving any problem that allows us to satisfy its customers is what characterizes Elte and its staff. The design and production flexibility, from the simplest motors up to frequencies of 50/60 thousand revolutions, has made the company a point of reference for numerous companies in the national and international industry, both for large supplies and for a limited number of pieces. The heart of production is the research and development office, where its technicians design, prototype and test increasingly efficient engines that will enrich the vast Elte catalog. You can completely rely on the experience and expertise of Elte technicians to customize motors and electrospindles down to the smallest detail and to maximize the efficiency of your machine tool.Moreover, Elte offers constant assistance to its customers through a fast and efficient repair service capillary.

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DI PIETRO FERRARI

GRANDANGOLO SCM WWW.SCMWOOD.COM TECNOLOGIE

BORDATURA SCM: UN PROGETTO TECNOLOGICO A 360 GRADI

LA BORDATRICE INDUSTRIALE “STEFANI X” DI SCM È STUDIATA PER OFFRIRE LA MASSIMA QUALITÀ DI LAVORAZIONE SU OGNI TIPO DI PANNELLO E MATERIALE E PER RISPONDERE PIENAMENTE ALLE ESIGENZE DI UNA FABBRICA DIGITALE, CONNESSA E INTEGRATA. Una proposta ad alta tecnologia in casa SCM, per venire incontro alle ultime tendenze dell’arredo e del design in termini di produzione flessibile e 4.0. La nuova bordatrice industriale “stefani x” ha tutte le carte in regola per sorprendere il mercato. Ogni dettaglio è stato progettato per offrire una soluzione altamente innovativa e in linea con le esigenze più complesse del settore: dalla struttura della macchina ai sistemi di controllo digitale ed elettronico; dai

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gruppi operatori con movimento servoassistito ai dispositivi di incollaggio di nuova generazione, per un cambio colla ancora più rapido ed efficiente. «Si tratta – ci dice Fabio Cernoia, Business Manager delle Tecnologie SCM per la Bordatura – di una macchina configurata per una fascia di mercato medioalta ed è la soluzione SCM per la bordatura industriale più evoluta nella sua tipologia, ad eccezione di quelle realizzate in via esclusiva per i clienti. “Stefani


x è una bordatrice del tutto nuova, ma che eredita quanto di meglio abbiamo messo a punto sulla “stefani xd”, nostro top di gamma nel segmento delle macchine configurate. Tra i suoi scopi c'è quello di estendere anche alla fascia media del mercato le innovazioni elaborate per i modelli più performanti. Oltre a garantire una qualità di prodotto ancora maggiore, “stefani x” consente di dare una risposta su misura alle richieste di ogni singolo cliente. Il risultato è una bordatrice altamente configurabile e personalizzabile, studiata per lavorare con affidabilità su più turni e in grado di offrire un’eccellente qualità di lavorazione, sia nella versione stand alone che all’interno di celle o linee integrate per il “lotto uno». Un altro importante vantaggio è la possibilità di ottenere con continuità e semplicità i massimi standard qualitativi anche sui materiali più delicati e di ultima generazione grazie ai nuovi sistemi electronic touch di SCM. Inoltre, in risposta alle sempre più diffuse esigenze di una produzione flessibile, connessa e integrata, “stefani x” è dotata di un esclusivo sistema di controllo digitale che le consente di operare in perfetta sinergia con le altre tecnologie e i sistemi informatici e gestionali MES presenti in fabbrica. «La macchina – ci conferma il product manager Adriano Costanzi, – nasce per garantire un flusso costante anche in processi produttivi che includono, per esempio, soluzioni a base nesting, o all’interno di celle di produzione, completando un sistema integrato».

SCM EDGING: A ALL-ROUND TECHNOLOGICAL PROJECT ■■ A high-tech proposal from SCM, to meet the latest

trends in furniture and design in terms of flexible and 4.0 production. The new “stefani x” industrial edgebander has all the credentials to surprise the market. Every detail has been designed to offer a highly innovative solution in line with the most complex needs of the sector: from the structure of the machine to the digital and electronic control systems; from operating units with servo-assisted movement to new generation gluing devices, for an even faster and more efficient glue change. “It is – says Fabio Cernoia, Business Manager of SCM Technologies for Edging – of a machine configured for a medium-high market segment and it is the most advanced SCM solution for industrial edging of its type, with the exception of those made exclusively for customers. “stefani x” is a completely new edge banding machine, but it inherits the best we have developed on the “stefani xd”, our top of the range in the segment of configured machines.

A sinistra: veduta d'insieme di stefani X. Sopra: Fabio Cernoia e Adriano Costanzi.

One of her aims is to extend the innovations developed for the most performing models to the mid-range of the market. In addition to guaranteeing an even higher product quality, “stefani x” allows us to give a tailormade response to the requests of each individual customer”. The result is a highly configurable and customizable edgebander, designed to work reliably over several shifts and able to offer excellent processing quality, both in the stand alone version and in cells or integrated lines for “batch one”. Another important advantage is the possibility of obtaining the highest quality standards with continuity and simplicity even on the most delicate and latest generation materials thanks to the new SCM electronic touch systems. Furthermore, in response to the increasingly widespread needs of flexible, connected and integrated production, “stefani x” is equipped with an exclusive digital control system that allows it to operate in perfect synergy with the other technologies and information and management systems MES present. at the factory. “The machine – confirms product manager Adriano Costanzi, – was created to ensure a constant

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flow even in production processes that include, NEW RANGE for example, nesting-based solutions, or within OF HIGH-END ELECTRONIC GROUPS production cells, completing an integrated The new electronic groups of “stefani x” are designed to meet two primary objectives for the marsystem”. ket: ease of use even for the most complex proNO MORE SACRIFICES IN PRODUCTIVITY cesses on delicate and trendy materials, thanks The new industrial edge banding machine by to the automatic and flexible set-up, and repeaSCM can process panels with a speed of up to 30 tability, quality and precision of production prom / min, intensively, every day for several shifts. All cesses thanks to the electronic touch. this thanks to high-end groupsets and a new 1. Y-SE 1000 Servo extremely rigid mechanical structure. It also features new customizable dynamic and Y-SE 1200 Servo trimming units groups to further increase performance and add To always be precise in cutting, regardless of the quantity and type of panels processed, optimize additional high-end features upon request. "The high productivity of “stefani x” is made possi- processing even on the most delicate panels, ble not only by the speed of the track, but also by automatically manage adjustments and instantly the interspaces between one element and the correct any processing errors. next, which can be reduced to a minimum – 2. Round 2 Servo rounding unit Costanzi tells us again –. We are therefore talking To guarantee top quality processing on each proabout a machine that is able to work quietly in file and to optimize processes even on three different edge thicknesses. three shifts without compromising on quality”. Equally important is ergonomics, a feature that 3. RC-E Multileaf glue scraper group starts from the ease of cleaning and accessibility of the maintenance and optimization points of Ideal for processing panels with film thanks to the the cables: all aspects that minimize downtimes automatic adjustment of the tool for infinite film and greatly simplify the operator's work and the thicknesses. “This last group allows us – explains Costanzi – to insertion of materials. automatically work material coated with films of HIGH FLEXIBILITY different thicknesses, without the need to ALSO IN GLUE CHANGE manually intervene on the adjustment of the Another important novelty of “stefani x” consists group every time the material is changed”. of the gluing unit which, thanks to the exclusive “The technological innovation and know-how "glue switch" solution, allows the color and type of gained by SCM in the edgebanding sector for glue to be changed just in time, thus obtaining an over seventy years, see with this new edgebaneven more flexible and efficient production. The der a further evolution to accompany and suptwo glue tanks of the system can be activated port furniture and design companies in the optialternately without machine stops, but one can mization of their processes production – underlialso be removed for cleaning and maintenance nes Fabio Cernoia – the new “stefani x” is the while the other continues to work. demonstration that an edge banding machine Top quality even on the most delicate edges - must be much more than a machine: a highly The new Stefani pressure roller can, in fact, be configurable and versatile 360-degree technoloautomatically adjusted by the control system of gical project, where it is the quantitative and the beading machine. Furthermore, it is possible qualitative composition of the groups that make to replace the edge without any distance limit the real difference in the panel manufacturing between the panels thanks to the new automatic process”. edge changing device with 2 and 6 rolls with a We expect no less from a company like SCM roller change system that allows a reduced gap which also in terms of edging combines the expeof 350 mm. rience acquired over the decades with the ability “To meet the most varied customer requests, with" to offer an unsurpassed range in terms of depth stefani x "we are able to offer a higher level of and breadth: “Another strong point of the techconfigurability, designed both for the more tradi- nologies we produce in the Thiene plant – conclutional gluing systems with polyurethane and eva, des Cernoia – is our constant and strong commitand to be integrated with our exclusive system ment to product research and innovation, to Air Fusion +: the simultaneous presence on the offer customers high value products and services machine of all these systems allows the customer for the optimization of their processes and the to use the most suitable solutions for the different development of their business projects”. operations”. Il pannello di controllo.

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GRANDANGOLO SCM WWW.SCMWOOD.COM Altrettanto importante è l’ergonomia, una caratteristica che parte dalla facilità di pulizia e di raggiungibilità dei punti di manutenzione e di ottimizzazione dei cavi: tutti aspetti che rendono minimi i tempi improduttivi e semplificano notevolmente il lavoro dell’operatore e l’inserimento dei materiali.

ALTA FLESSIBILITÀ ANCHE NEL CAMBIO COLLA

Un’altra novità di rilievo di “stefani x” consiste nel gruppo incollaggio che, grazie all’esclusiva soluzione “glue switch”, permette di cambiare just in time il colore e il tipo di colla ottenendo così una produzione ancora più flessibile ed efficiente. Le due vasche colla del sistema possono essere attivate alternativamente senza fermi macchina, ma se ne può anche prelevare una per pulizia e manutenzione mentre l’altra continua a lavorare.

QUALITÀ AL TOP ANCHE SUI BORDI PIÙ DELICATI

La nuova “stefani x” offre la migliore qualità di incollaggio con ogni tipo di bordo. La forza del primo rullo di pressione può essere, infatti, regolata automaticamente dal sistema di controllo della bordatrice.

PRODUTTIVITÀ SENZA PIÙ RINUNCE

La nuova bordatrice industriale di SCM può lavorare pannelli con una velocità fino a 30 m/min, in modo intensivo, tutti i giorni per più turni. Tutto questo grazie a gruppi di alta gamma e ad una nuova struttura meccanica estremamente rigida. Essa dispone inoltre di nuovi gruppi dinamici personalizzabili in modo da aumentarne ulteriormente le prestazioni e aggiungere su richiesta ulteriori funzionalità high-end. «L’alta produttività di “stefani x” è resa possibile non solo dalla velocità del cingolo, ma anche dagli interspazi fra un elemento ed il seguente, che possono essere ridotti al minimo – ci dice ancora Costanzi –. Stiamo quindi parlando di una macchina che è in grado di lavorare tranquillamente su tre turni senza compromessi in termini di qualità». Il dispositivo Multileaf. Il dispositivo raschiacolla. La gestione dei bordi.

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Inoltre, è possibile sostituire il bordo senza nessun limite di distanza tra i pannelli grazie al nuovo dispositivo di cambio bordo automatico a 2 e 6 rotoli con un sistema di cambio a rullini che consente un interspazio ridotto di 350 mm. «Per venire incontro alle più svariate richieste dei clienti, con “stefani x” siamo in grado di offrire un maggior livello di configurabilità, studiato sia per i sistemi di incollaggio più tradizionali con poliuretano ed eva, sia per essere integrato con il nostro sistema esclusivo Air Fusion+: la presenza contemporanea a bordo macchina di tutti questi sistemi permette al cliente di utilizzare le soluzioni più adatte per le diverse operazioni».

NUOVA GAMMA DI GRUPPI ELETTRONICI HIGH-END

I nuovi gruppi elettronici di “stefani x” sono studiati per soddisfare due obiettivi primari per il mercato: semplicità di utilizzo anche per le lavorazioni più complesse sui materiali delicati e di tendenza, grazie al set-up automatico e flessibile, e ripetibilità, qualità e precisione dei processi produttivi grazie all’electronic touch.

1.

Gruppi intestatori Y-SE 1000 Servo e Y-SE 1200 Servo Per essere sempre precisi nel taglio, indipendentemente dalla quantità e tipologia di pannelli lavorati, ottimizzare le lavorazioni anche sui pannelli più delicati, gestire in automatico le regolazioni e correggere all’istante eventuali errori di lavorazione.

2.

Gruppo arrotondatore Round 2 Servo Per garantire una qualità di lavorazione al top su ogni profilo e ottimizzare i processi anche su tre diversi spessori di bordo.

3. Gruppo raschiacolla RC-E Multileaf Ideale per la lavorazione di pannelli con pellicola grazie alla regolazione automatica dell’utensile per infiniti spessori di pellicola. «Quest’ultimo gruppo ci consente – spiega ancora Costanzi – di lavorare in automatico materiale rivestito con pellicole di diversi spessori, senza la necessità di dover intervenire manualmente sulla regolazione del gruppo ogni volta che avviene il cambio di materiale».

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GRANDANGOLO SCM WWW.SCMWOOD.COM

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«L’innovazione tecnologica ed il know-how maturati da SCM nel settore della bordatura da ben settant’anni, vedono con questa nuova bordatrice un’ulteriore evoluzione per accompagnare e sostenere le imprese dell’arredo e del design nell’ottimizzazione dei loro processi produttivi – sottolinea Fabio Cernoia – la nuova ‘stefani x’ è la dimostrazione che una bordatrice deve essere molto più di una macchina: un progetto tecnologico a 360 gradi altamente configurabile e versatile, dove è la composizione quantitativa e qualitativa dei gruppi a fare la vera differenza nel processo di lavorazione del pannello.


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Non ci aspettiamo di meno da una realtà come SCM che anche in tema di bordatura unisce all’esperienza acquisita nei decenni la capacità di offrire una gamma insuperabile per profondità e ampiezza: un altro punto di forza delle tecnologie che produciamo nello stabilimento di Thiene – conclude Cernoia – è il nostro costante e forte impegno in ricerca e innovazione di prodotto, per offrire ai clienti prodotti e servizi di alto valore per l’ottimizzazione dei loro processi e lo sviluppo dei loro progetti di business».

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1. Il dispositivo Glue Switch. 2. 3. Il dispositivo Round 2 Servo. 4. Veduta frontale della bordatrice Stefani X. 5. Il pannello stondato. 6. Il pannello bordato con il sistema AirFusion.

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DI PIETRO FERRARI

GRANDANGOLO HOMAG GROUP WWW.HOMAG.COM TECNOLOGIE

SESSANT’ANNI DI BORDATURA

UNA RICORRENZA DI GRANDE SIGNIFICATO PER IL PERCORSO DI HOMAG IN UNO DEI SUOI AMBITI TECNOLOGICI PIÙ RILEVANTI. Homag Group celebra un anniversario: sessant’anni fa l'azienda di Schopfloch (Germania) lanciò la prima bordatrice in esercizio continuo secondo il processo caldo-freddo. E quello fu un vero e proprio punto di svolta. Nel corso degli anni successivi è stato un continuo susseguirsi di innovazioni e sviluppi, con i quali Homag si è dimostrata, fino a oggi, pioniera e leader nel campo della tecnologia per quanto riguarda la bordatura. Homag Group è leader mondiale nella produzione di macchine e impianti per l'industria del legno e dei mobili nella lavorazione dei pannelli. Questa gamma di prodotti ha anche permesso al gruppo di consolidarsi nel settore artigianale, svolgendo un ruolo di primo piano nel campo delle costruzioni di case in legno. In qualità di Global Player, Homag Group è presente in oltre sessanta paesi e detiene una quota di mercato superiore al trenta per cento. Per la produzione di mobili e componenti nonché per le costruzioni di case in legno, il gruppo offre soluzioni perfettamente adattate ai clienti, dalla macchina singola alle linee di produzione fino alle attrezzature complete di fabbrica. I servizi completi nell'ambito delle macchine e degli impianti completano l'assortimento di prodotti, accuratamente organizzato in termini di larghezza, complessità e prestazioni.

primo brevetto per una bordatrice automatica, la KH 2/18, una macchina di serie con magazzino per strisce di impiallacciatura, gruppo di incollaggio, zona di pressione e gruppo refilatore. Questa tecnologia diventerà il punto di partenza per quasi tutti gli ulteriori sviluppi di Homag in questo segmento. Lo stesso anno, nel 1962, l'azienda ha presentato alla fiera di Hannover una nuova bordatrice con il processo caldo-freddo, con la quale l'incollaggio dei bordi avveniva in modo molto più rapido e meno costoso rispetto alla concorrenza. Fu una vera e propria rivoluzione. In seguito, l'ottimo rapporto qualità-prezzo ha portato a un'enorme domanda, tanto che dal 1962 Homag ha cominciato a focalizzarsi interamente sulla produzione e sullo sviluppo di questa tecnologia di incollaggio», spiega il Dr. Sergej Schwarz, Member of the Board. «Il processo è stato accelerato in particolare da una nuova tecnologia di incollaggio: la colla termofondente». Dopo che nel 1965 Homag è riuscita a presentare un'altra bordatrice doppia con basamento di nuova concezione e regolazione della larghezza, nel 1967 l'azienda ha sviluppato la KH 12, la prima bordatrice monolato. I successivi sviluppi per un trasporto preci-

ECCELLENZA NELLA BORDATURA

«La gamma di prodotti per l'industria del legno e dei mobili per la lavorazione dei pannelli, che copre tutta la catena di lavorazione dei clienti, comprende da sessant’anni anche sistemi per la bordatura. Ancora oggi, Homag continua a essere pioniera di nuovi processi e leader nel campo della tecnologia in questo segmento. Nel 1962, appena due anni dopo la creazione dell'azienda, è stato depositato il

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Sopra, nel 1962 la bordatura si rivoluziona: la prima bordatrice che utilizza il processo caldo-freddo. A destra: la bordatrice combinata KF 60 è diventata rapidamente un modello di successo nella produzione di mobili negli anni Settanta.


so dei pezzi puntavano a disporre nella zona di entrata della macchina anche gruppi di squadratura. «In questo modo, con la KF è nata un'altra pietra miliare nella produzione di mobili: la prima macchina combinata per la squadratura e la bordatura», sottolinea Matthias Volm, Senior Director Product Development. «Il modello di successo nella produzione di mobili è stato soprattutto il modello KF 60. Infatti, questa macchina, originariamente concepita per la bordatura e la refilatura, ha presto potuto integrare anche gruppi intestatori e levigatori». Oggi su tali macchine sono installati fino a quindiici gruppi che consentono di lavorare i pezzi fino a essere pronti per l'installazione. Per poter offrire in futuro una bordatrice adatta anche alle piccole aziende produttrici di mobili, nel 1973 Homag ha progettato la serie KH 10-13. Già allora le macchine erano disponibili con due diverse stazioni di incollaggio in modo da lavorare materiale in rotoli, bordi in legno massello e bordi prerivestiti. Due anni dopo, alla fiera Ligna del 1975, Homag ha

60 YEARS OF HOMAG EDGE BANDING MACHINES ■■ The Homag Group is celebrating a birthday: 60 years ago, the company from Schopfloch in Germany launched the first throughfeed edge banding machine using the hot-cold application process onto the market. The machine was an immediate hit. What followed over the years was a constant series of innovations and further developments that have allowed Homag to regularly prove itself as a pioneer and technology leader in edge banding right up to the present day. The Homag Group is the world's leading manufacturer of machines and systems for the panel-processing wood and furniture industry. With this diverse and wide range of products, the group has also established itself strongly in the woodworking shops sector and plays a leading role in timber house construction. As a global player, the Homag Group is present in

presentato per la prima volta agli specialisti il processo di attivazione di colla a freddo (procedimento KA), una tecnologia per l'incollaggio dei bordi con colla PVAc. Nel 1976 ha acquisito una quota di maggioranza dalla Heinrich Brandt Maschinenbau GmbH, successivamente Brandt Kantentechnik GmbH, anch'essa produttrice di bordatrici e molto conosciuta per i lavori con bordi prerivestiti. Ciò ha rafforzato non solo la posizione di mercato di Homag nel settore dell'artigianato, ma anche la presenza al centro dell'industria tedesca dei mobili, nella Renania SettentrionaleVestfalia. Nel 1982, in occasione della fiera dell'artigianato di Monaco, è stata presentata una nuova generazione di bordatrici, la KL 70, in cui sono state implementate le innovazioni fondamentali per la costruzione, la versatilità e la sicurezza sul lavoro. «Un'innovazione fondamentale è stata la rimozione meccanica dei trucioli con supporto ad aria, integrata nel supporto, che ha ridotto del 70% la potenza di aspirazione more than 60 countries and has a market share of more than 30%. The group offers solutions precisely tailored to the customer for furniture and component production, as well as for timber house construction – from individual machines through production lines to complete factory systems. Comprehensive services in the area of machines and systems complete the product range, which is carefully graded in terms of breadth, complexity and performance.

HITTING MILESTONES FROM THE VERY BEGINNING

For 60 years, the product range for the panel-processing wood and furniture industry, which covers the entire process chain of customers, has also included systems for edge banding. To this very day, Homag has repeatedly proven itself to be a pioneer in new processes and a technology leader in this segment. For example, in 1962, just two years after the company was founded, it registered a patent for the KH 2/18, the first automatic edge banding machine – a series machine with veneer strip magazine, gluing unit, pressure zone and flush trimming unit. This technology was to become the starting point for almost all further developments by

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Progettare per la produzione in serie: dal 1999, le macchine a doppia faccia della serie powerLine hanno consentito il passaggio a una nuova classe di prestazioni.

necessaria», afferma Christian Schürle, Senior Director Product Management. Nel 1995 la macchina è stata ulteriormente elaborata con il nome di KL 70 Optimat.

A PIENO RITMO

«Nel 1999, con la serie powerLine, concepita come macchine doppie per la produzione in serie, Homag è riuscita ancora una volta a passare a una nuova classe di prestazioni», sottolinea Achim Homeier, Senior Director Global Marketing&Product Management. «L'obiettivo del programma powerLine, con una prestazione superiore del cinquanta per cento e costi aggiuntivi solo del trenta per cento, è stato raggiunto grazie a velocità di avanzamento più elevate, a intervalli e tempi di conversione più brevi e a disponibilità più lunghe». Poiché negli anni successivi la produzione di piccole serie e di pezzi singoli è diventata sempre più importante, nel 2001 Homag ha presentato una nuova generazione altamente automatizzata di powerLine per la produzione in lotto 1. Oltre alla produzione in lotto 1, l'utilizzo di pannelli leggeri ha acquisito un'importanza sempre maggiore nell'industria dei mobili, a cui nel 2004 Homag ha risposto con le prime soluzioni per la bordatura di pannelli leggeri. Da allora il gruppo offre non solo macchine e impianti per la loro produzione, ma anche per la lavorazione e la bordatura. Homag ha potuto celebrare con un'altra prima mondiale alla Ligna 2009: le bordatrici della serie Ambition, sotto forma di sei serie di Brandt e Homag, sono entrate sul mercato. «Le serie hanno coperto già nella loro versione base più del 90 per cento di tutte le applicazioni nell'industria e nell'artigianato», sottolinea Christian Schürle. Nel 2014 è stata la volta della nuova generazione della serie Ambition, con nuove tecnologie dei gruppi e modelli in diverse classi di potenza. Una novità sulle macchine è stata, tra l'altro, la ormai consolidata tecnologia airTec. A partire dal 2016, gli utenti hanno anche potuto contare sull'Ambition 2482, dotata come bordatrice

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completa con un ritorno TFU 521 edition e una posizione di accatastamento.

UNA NUOVA ERA PER LA BORDATURA

«Per quanto riguarda il punto di svolta alla Ligna 2009, in quel caso è stata messa in risalto soprattutto la presentazione del processo laserTec, che avviava una nuova era per la bordatura», sottolinea Matthias Volm. «Fondendo la superficie da incollare con un raggio laser e quindi pressandola direttamente sul pezzo, il processo garantisce una qualità di lavorazione costantemente elevata quasi senza giunture. Inoltre, con laserTec è possibile lavorare tutti i tipi di bordi tradizionali come PVC, ABS, PP, PMMA, impiallacciatura o melamina». Nel 2010 la tecnologia è

Nel 2001, con le macchine monolaterali altamente automatizzate della serie powerLine, Homag ha creato le condizioni per una bordatura economica nella produzione di lotto 1.


Con sei serie Ambition, a partire dal 2009, Homag e Brandt hanno offerto una gamma completa di macchine dal modello base alla produzione industriale: nella foto Ambition 2264.

Homag in this segment. In the same year, 1962, at the Hanover trade fair, the company showed a new type of edge banding machine using the hot-cold process. In comparison to the competition, this machine allowed edges to be glued much faster and more economically. This was a revolution. "As a result, the favorable price-performance ratio led to immense demand, meaning that from 1962, Homag concentrated entirely on the production and further development of this gluing technology", explains Dr. Sergej Schwarz, member of the board. "The process was driven in particular by an innovative glue technology: hot-melt glue". In 1965, Homag was able to present a further doublesided edge banding machine with a new base frame and width adjustment device. Following this, in 1967, the company developed the first single-sided edge banding machine: the KH 12. The subsequent further developments for precise workpiece transport would soon allow for sizing units to be arranged in the infeed area of the machine. "With the KF, another milestone in furniture production was thus reached: the first combined sizing and edge banding machine", emphasizes Matthias Volm, Senior Director Product Development. "The KF 60 was a particularly successful model in furniture production. This machine, which was originally designed for edge banding and flush trimming, was soon able to use snipping and sanding units". Today, up to 15 units are installed on these types of machines, allowing workpieces to be processed in a way that makes them ready for installation. In order to be able to offer a suitable edge banding machine to smaller furniture companies in the future as well, in 1973, Homag designed the KH 10-13 series. Even then, the machines were offered with two different gluing stations to allow coil material, solid edges and pre-coated edges to be processed. Two years later, at Ligna 1975 trade fair, Homag presented the cold-glue activation process to the experts for the first time – a technology for edge gluing with PVAC glue. In 1976, a majority stake was acquired in Heinrich Brandt Maschinenbau GmbH, which later became Brandt Kantentechnik GmbH, a company that also

built edge banding machines and that had also made a name for itself by working with pre-coated edges. This strengthened not only the market position of Homag in the woodworking shops sector, but also its presence in the center of the German furniture industry, in North Rhine-Westphalia. In 1982, a new generation of edge banding machines, the KL 70, was shown at the trade fair for the wood craft in Munich. Fundamental innovations in construction, versatility and work safety were implemented in these machines. "A decisive innovation here was the mechanical air-supported chip removal, which was integrated into the stand and reduced the suction power needed until then by 70%," reports Christian Schürle, Senior Director Product Management. The machine was further developed to become, for example, the KL 70 Optimat in 1995.

ONE THING FOLLOWED ANOTHER

"In 1999, with the powerLine series, a range of doublesided machines designed for series production, Homag once again managed to move into a new performance class", emphasizes Achim Homeier, Senior Director Global Marketing & Product Management. "The goal of the powerLine program – a 50% increase in performance at only 30% additional costs – was achieved through higher feed speeds, shorter gaps and changeover times, and longer availability". Small series production and individual production became more and more important in the following years, so in 2001, Homag presented a new, highly automated generation of the powerLine series for batch size 1 production. In 2004, with its first solutions for the edging of lightweight panels, Homag responded to the growing importance of the use of lightweight panels in the furniture industry as well as batch size 1 production. Since then, the group has offered machines and systems not only for the production of lightweight panels, but also for the further processing and edging of such panels. Once again, Homag was able to celebrate a world premiere at Ligna 2009: the Ambition series of edge banding machines was launched on the market in the

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GRANDANGOLO HOMAG GROUP WWW.HOMAG.COM stata messa a disposizione solo per l'artigianato, per poi consolidarsi nel 2011 anche nei centri di produzione. Secondo Matthias Volm, la Ligna 2017 ha avviato la nuova fase del processo laserTec «dove con laserTec – Next Generation l'utente riceve una nuova generazione più robusta, più piccola e ottimizzata in termini di prestazioni». Il gruppo era ora disponibile in due classi di potenza e offriva all'industria una qualità con giunzioni a zero sia nella produzione in lotto 1 sia in serie. Nel 2013 è seguito il lancio di airTec per la giunzione a zero a regola d'arte, «un processo che collega bordo e pannello tramite aria calda», spiega Christian Schürle. «Si utilizzano bordi speciali costituiti da uno strato decorativo e da uno strato funzionale. Lo strato funzionale viene fuso a temperatura uniforme e flusso volumetrico costante e viene collegato in modo affidabile alla superficie stretta». Dal 2016 è disponibile il gruppo airTec con un generatore di aria calda rotativo, che lo ha reso ancora più potente e silenzioso. Nel 2017 il processo si è consolidato nella produzione di porte, dove da allora è possibile realizzare una giunzione ottica a zero con bordo in ABS/PP.

SOTTO UN UNICO MARCHIO

L'anno 2017 è stato un anno molto speciale per Homag Group e per tutte le sue aziende: da quel momento in poi il motto "One" Homag si riferiva solo al marchio Homag e a un logo. «Questo valeva anche per le bordatrici di Brandt Kantentechnik, che già dal 2012 appartenevano al cento per cento a Homag in qualità di specialista del segmento entrylevel e che ora si chiama Homag Kantentechnik», sottolinea il Dr. Sergej Schwarz. «Dal 2017, gli stabilimenti di Homag Group lavorano in qualità di associazione internazionale di produzione con standard, metodi e processi uniformi. Da allora i prodotti sono stati costruiti in modo ancora più modulare. E il cliente ottiene tutto da un unico fornitore». Sulla base di questa fusione, negli anni successivi il gruppo ha presentato una serie di nuove generazioni di macchine che coprivano tutta la catena di processo e combinavano un nuovo design funzionale e un nuovo nome. Da quel momento in poi le bordatrici presero la denominazione Edgeteq e si continuava ad andare avanti a ritmo costante sul piano tecnologico: nel 2018 venne lanciata la macchina entrylevel Edgeteq S-200, modello 1130 FC, seguita dalle nuove serie Edgeteq S-500 e Edgeteq S-800. L'evoluzione del mercato verso sistemi di produzione autonomi e automatizzati è stata realizzata da Homag nel 2021 con un nuovo concetto. In occasione di Live.Homag, l'azienda ha messo a disposizione due soluzioni di isole con bordatrici: una

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Nel 2009, il processo laserTec ha inaugurato una nuova era nell'applicazione dei bordi. Da allora è stato spesso utilizzato in combinazione, ad esempio con la tecnologia PUR.

Edgeteq S-380 con ritorno Loopteq O-300 è ideale per la produzione di elementi di costruzione e una Edgeteq S-500 con ritorno Loopteq O-600 e nuovo sistema di alimentazione pezzi per pezzi particolarmente su misura. Homaq ha inoltre presentato una squadratrice doppia, con la quale è possibile realizzare elementi di mobili che vengono assemblati nel sistema a clic grazie alla tecnologia a clic per mobili Threespine dell'azienda svedese Välinge. Se necessario, i gruppi per il sistema a clic per mobili possono essere integrati anche direttamente nelle bordatrici.

L’INNOVAZIONE NEL MOBILE

Tutte queste tecnologie di bordatura, tuttavia, non hanno avuto solo uno sviluppo proprio, ma queste innovazioni hanno anche inaugurato una serie di novità regolari per quanto riguarda il design dei mobili. Tra questi figuravano i pezzi sagomati, per la cui produzione nel processo continuo Homag ha sviluppato macchine per il soft e il postforming, in particolare le KL 70/KL 80, VF 78/79 e VF 88/89. Tali sviluppi, a loro volta, hanno dato impulso al design dei mobili.


form of six series from Brandt and Homag. "The basic version of the series already covered more than 90% of all applications in industry and woodworking shops", emphasizes Christian Schürle. In 2014, the next generation of the Ambition series followed, with new unit technology and models in various performance classes. Among the new features of the machines was the airTec technology, which had already become established. From 2016, users then had access to an Ambition 2482, which, as an all-round edge cell, was equipped with a TFU 521 edition return conveyor and a destacking station.

A NEW AGE IN EDGE PROCESSING

"The presentation of the laserTec process, which was intended to herald a new age in edge application, was the most important feature of Ligna 2009", stresses Matthias Volm. "By using a laser beam to melt the surface to be glued and then pressing it directly onto the workpiece, the process guarantees a consistently high processing quality with almost no joints. What's more, laserTec can be used to process all standard edge types such as PVC, ABS, PP, PMMA, veneer or melamine". In 2010, the technology was first made available to woodworking shops, to then become established for use on processing centers in 2011. The next step in the laserTec process was marked by Ligna 2017, "where the more robust, smaller and performance-optimized successor generation was handed over to the user with laserTec Next Generation", says Matthias Volm. The unit was now available in two performance classes and offered the industry zero joint edge quality in both batch size 1 production and series production. In 2013, airTec was launched on the market for invisible joints tailored to the needs of woodworking shops. "A process in which the edge and panel are connected by hot air", explains Christian Schürle. "Special edges consisting of a decorative layer and a functional layer are used. The functional layer is melted at a constant temperature and constant volume flow and securely connected to the narrow surface". Since 2016, the airTec unit has been available with a rotation air heater, which has made it quieter and even more powerful. In 2017, the process was established in door production, therefore allowing the manufacture of optical zero joints with ABS/PP edge material.

"This also applied to the edge banding machines from Brandt Kantentechnik, which, as a specialist for the entry-level segment, had been a 100% subsidiary of Homag since 2012 and is now called Homag Kantentechnik", emphasizes Dr. Sergej Schwarz. "Since 2017, the plants within the Homag Group have therefore been working as an international production association with uniform standards, methods and processes. Since then, products have been built in a much more modular way. And the customer gets everything from a single source". In the years following this consolidation, the group presented a whole series of new machine generations that covered the entire process chain and combined a new functional design with a new name. From that point on, the edge banding machines bore the name Edgeteq and the technology continued to develop step by step: for example, in 2018, the entry-level Edgeteq S-200 machine, model 1130 FC, was launched on the market, followed by the new Edgeteq S-500 and EDdgeteq S-800 series. In 2021, the company kept up with the market development toward autonomous, automated production systems by introducing an advanced concept. At Live.Homag, the company unveiled two cell solutions with edge banding machines: an Edgeteq S-380 with Loopteq O-300 return conveyor, ideal for the production of construction elements, and an Edgeteq S-500 with Loopteq O-600 return conveyor and a new workpiece infeed system for workpieces requiring a particular sizing accuracy.

ONE BRAND, ONE LOGO

The year 2017 was to become a very special one for the Homag Group and all its companies: From that point on, under the motto "One" Homag, there was only the Homag brand and one logo.

Fin dall'inizio, un sistema di controllo integrato in tutte le macchine è stato l'obiettivo di Homag. Dal 2013 powerTouch ha assunto questo compito. IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE

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Macchine entry-level con equipaggiamento completo: la serie Edgeteq S-200.

Oltre ai concetti di soft e postforming, Homag ha presentato sempre più soluzioni di concatenamento, automazione e movimentazione a un'industria dei mobili in piena evoluzione, come ad esempio i trasferimenti angolo o le stazioni di rotazione. «A metà degli anni Ottanta Homag ha poi costruito anche i primi impianti per porte per l'applicazione di bordi alle porte pieghevoli», ricorda Ernst Esslinger, Director Systems Project Execution. «Nel 1987 sono seguite le macchine in continuo per pezzi sagomati, che hanno soddisfatto le esigenze dell'industria dei mobili per quanto riguarda la produzione in un unico passaggio di pezzi sagomati o curvi a partire da pezzi rettangolari.

Precisione e prestazioni nel lotto 1: la serie Edgeteq S-800 con sistema di alimentazione del pezzo WZ24.

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Fino a quel momento, ciò era stato possibile solo con un enorme lavoro e in seguito a due o tre operazioni». Homag ha contribuito sempre in modo decisivo nello sviluppo del processo di postforming, raggiungendo un ulteriore risultato nel 1990: l'ulteriore sviluppo del processo diretto di postforming ha permesso all'utente di organizzare in modo semplice la procedura, senza dover più profilare, spazzolare, incollare, posizionare e pressare separatamente.

BORDATURA A CICLO CONTINUO

Anche al di là della semplice lavorazione dei bordi, Homag Group ha sempre presentato nuove tecnologie.


Homag also presented a double-end tenoner that can be used to produce furniture elements that are assembled using a click system with the Threespine furnitureclick technology from the Swedish company Välinge. If necessary, the units for the furniture click system can also be integrated directly into edge banding machines in the future.

FURNITURE AS A DRIVER OF INNOVATION

However, all of these edge banding technologies were driven not only intrinsically – new features in furniture design also regularly initiated innovations. These included shaped parts, with Homag developing soft-forming and postforming machines for the production of such parts in throughfeed operation – specifically, the KL 70/KL 80 and VF 78/79 and VF 88/89. In turn, such developments spurred on furniture design. In addition to soft-forming and postforming concepts, Homag has increasingly presented interlinking, automation and handling solutions, such as angular transfers or rotary stations, to a furniture industry that was undergoing change. "In the middle of the 1980s, Homag also built the first door systems for attaching edges to rebated doors", recalls Ernst Esslinger, Director Systems Project Execution. "In 1987, shaped part throughfeed machines followed, meeting the demands of the furniture industry to produce curved or shaped parts from rectangular workpieces in one throughfeed. Up until that point, this was possible only with great effort and two to three process steps". The fact that Homag always had a decisive influence on the expansion of the postforming process paid off once again in 1990: The further development into the postforming direct process now enabled the user to organize processes easily, without having to profile, brush, glue,

overlay and press separately.

THROUGHFEED AND STATIONARY COATING

The Homag Group has also repeatedly introduced new technologies outside the scope of pure edge processing. In 1982, this included the completeLine process, which is used to coat unprocessed chipboard on three and four sides in one throughfeed. For this purpose, the "narrow surface is compressed with a mass, which gives the edges a higher quality and makes them more resilient, even with large-pored panel material" explains Ernst Esslinger. "In this context, the FKF 200 flat laminating machine with reacTec nozzle application was introduced in 2015 in the completeLine process. The machine can be used to laminate the wide and narrow surface with rolled material in one process step. The narrow surface is then finished by a casing line and a post-processing unit". In 1989, with the increasing change in furniture design and the increasing demand for shaped parts, Homag decided to use CNC stationary technology for processing these types of parts. As a result, significant further developments were presented and the possibilities for use and processing were continuously expanded. One milestone in particular was the integration of edge banding and processing units, for which the machine control unit had to meet high demands for dynamic response and positioning accuracy. "Today, stationary machines can be used to perform almost any complete processing", explains Frederik Meyer, Executive Vice President, CNC Processing. "As the equivalent of the throughfeed technology, they represent an important, future-oriented pillar of the group. Combined with feed and stacking equipment, complete production cells that also enable unmanned processing are produced".

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GRANDANGOLO HOMAG GROUP WWW.HOMAG.COM Nel 1982 è stato incluso il processo completeLine, che consente di rivestire pannelli truciolari grezzi su tre e quattro lati in un unico esercizio continuo. Ernst Esslinger spiega che la «superficie stretta è compattata con una massa che rende i bordi di qualità superiore e più resistenti anche nel caso di materiale per pannelli con pori grossi». «Nel 2015 è stata quindi presentata la macchina per il rivestimento piatto FKF 200 con applicazione ad ugello reacTec nel processo completeLine, con la quale è possibile rivestire la superficie larga e stretta con materiale a rulli in un unico ciclo di lavoro. La finitura della superficie stretta viene quindi realizzata da una linea di rivestimento e da un'unità di finitura». Con la crescente modifica del design dei mobili e la crescente richiesta di pezzi sagomati, nel 1989 Homag ha deciso di utilizzare anche la tecnologia CNC fissa per la lavorazione di questi pezzi. Di conseguenza, sono stati presentati sviluppi significativi e le possibilità di impiego e di lavorazione sono state costantemente ampliate. Una pietra miliare è stata in particolare l'integrazione dei gruppi di lavorazione e incollaggio dei bordi, con il comando della macchina che presentava requisiti elevati per la dinamica e la precisione di posizionamento. «Oggi con le macchine stazionarie è possibile realizzare quasi tutte le lavorazioni complete», spiega Frederik Meyer, Executive Vice President, CNC Processing. «Come equivalente alla tecnologia a esercizio continuo, esse rappresentano un importante pilastro del gruppo orientato al futuro. In combinazione con dispositivi di carico e di impilamento, si creano isole di produzione complete che consentono anche lavorazioni senza operatore».

L’ETÀ DELLA DIGITALIZZAZIONE

Gli sviluppi nel settore della lavorazione del legno e dei mobili sono oggi caratterizzati da enormi megatrend come l'automazione e la digitalizzazione. Ciò si riflette in particolare nelle tecnologie di comando e di computer, le quali essendo tecnologie cruciali determinano lo sviluppo di tutta la produzione e di singoli processi di lavorazione. «Come quasi nessun'altra azienda, Homag è stata in grado di riconoscere questi aspetti precocemente e ha continuamente presentato soluzioni. Un comando unificato per tutti i processi del gruppo è stato quindi un obiettivo strategico fin da subito», sottolinea Matthias Volm. Nel 1985, con la denominazione Homatic, l'azienda ha introdotto un nuovo comando, seguito dallo sviluppo di un comando linea di produzione che consente di seguire i pezzi attraverso diverse macchine che lavorano insieme. Dal 2005 il successore, il comando "powerControl", ha dominato il processo di

decentramento dei comandi e degli armadi elettrici. Alla Ligna 2013 Homag ha infine presentato con powerTouch un concetto di comando touchscreen che combina design e funzionalità e che, insieme al comando powerControl, offriva un elevato vantaggio per il cliente. Elementi di comando e componenti software unificati hanno fatto sì che da quel momento tutte le macchine Homag venissero utilizzate nello stesso modo. La generazione successiva, powerTouch2, è seguita nel 2019. Con ServiceBoard Homag ha lanciato un altro potente strumento nel 2014. «Questa app consente agli utenti di trasmettere tramite video i casi di assistenza sulla macchina al ServiceCenter, dove un dipendente mette a disposizione immediatamente informazioni quali istruzioni, filmati o piani, consentendo così di eliminare rapidamente il guasto», spiega Achim Homeier. Per ridurre il tempo di esecuzione del progetto, dal 2016 è inoltre possibile mettere in funzione virtualmente le macchine e gli impianti Homag prima della consegna. Ciò avviene in tempo reale e utilizzando componenti software e di comando reali. Dal 2019, i gemelli digitali consentono inoltre ai dipendenti e ai clienti di realizzare corsi di formazione digitale sulle macchine. Due anni prima, infatti, alla Ligna era stato presentato in anteprima mondiale tapio, una piattaforma basata su cloud che comprende prodotti digitali e servizi basati sui dati per l'intera catena di valore dell'industria del legno.

Una delle ultime innovazioni di Homag è woodCommander 5, la nuova generazione di software. Dal 2022 viene inoltre utilizzato per stabilire collegamenti diretti con la gestione della fascia perimetrale.

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Image source: HOMAG Group AG


Da quel momento tutte le nuove macchine di Homag Group erano pronte a fornire dati nel cloud di tapio. Nel settore software, il woodCommander 5 segna l'attuale traguardo raggiunto nel 2022 con Edge Data Plugin sulle bordatrici Edgeteq S-500. Consente di selezionare rapidamente programmi di lavorazione e materiali per i bordi, nonché di registrare in modo sicuro i parametri di produzione e di creare programmi macchina orientati al pezzo. Inoltre, costituisce il collegamento diretto tra la macchina e l'app "materialAssist", che gestisce il materiale del bordo in rotolo.

UN CONTRIBUTO DETERMINANTE

Nella lavorazione dei bordi, come in tutte le altre tec-

DIGITALIZATION AND ITS TOOLS

Today, developments in the wood processing and furniture industry are heavily influenced by mega trends such as automation and digitalization. This is particularly reflected in control system technology and computer technology, which are key technologies that determine the expansion of the entire production as well as individual processing methods. "Like almost no other company, Homag recognized this at an early stage and continuously presented solutions. A uniform control system for all the group's processes was therefore a strategic goal from a very early point", emphasizes Matthias Volm. In 1985, for example, the company introduced a new control system called Homatic, which was followed by the development of a production line control unit that allows workpieces to be tracked across several machines operating in a network. Since 2005, the successor, the "powerControl" control system, which is accompanied by the decentralization of the control systems and switch cabinets, has dominated. Finally, at Ligna 2013, Homag presented powerTouch, a touch-screen operating concept that combined design and function and offered a high customer benefit in combination with the powerControl control system. Since then, uniform operating elements and software modules have ensured that all Homag machines can be operated in the same way. The next generation – powerTouch2 – followed in 2019. In 2014, Homag launched another powerful tool on the market with ServiceBoard. "With this app, users can transfer service cases on the machine to the ServiceCenter via video. An employee then immediately provides information such as instructions, films or diagrams, enabling the error to be resolved quickly", explains Achim Homeier. In addition, since 2016, machines and production lines

nologie per la costruzione di mobili e la produzione di componenti, la gamma di prestazioni di Homag spazia oggi dalla macchina singola nel segmento entrylevel, medio o high-end, alla progettazione e all'installazione di complesse linee di produzione e impianti, fino alla soluzione completa del settore, inclusi consulenza e software, nonché allo sviluppo e all'implementazione di sistemi. Grazie a questo programma di macchine e servizi perfettamente armonizzato, Homag Group offre al suo gruppo di clienti una gamma completa di prodotti con un elevato valore aggiunto per i clienti. Il Dr. Sergej Schwarz: «le tecnologie di bordatura contribuiscono in modo significativo al rafforzamento della competitività industriale e artigianale, e i loro sessant’anni di storia lo dimostrano in modo molto chiaro».

from Homag can be put into operation virtually before delivery to reduce project processing time. This is done in real time using real software and control system components. Since 2019, digital twins have also enabled digital machine training for employees and customers. Two years earlier, tapio, a cloud-based platform with digital products and data-based services for the entire value chain of the wood working industry, had already celebrated its world premiere at Ligna. From that point on, all new machines from the Homag Group were ready to deliver data to the tapio cloud. The current milestone in the software sector was marked in 2022 by woodCommander 5 with Edge Data Plugin on the Edgeteq S-500 edge banding machines. This enables quick selection of processing programs and edge materials as well as reliable recording of production parameters and the workpiece-oriented creation of machine programs. In addition, it forms the direct connection between the machine and the "materialAssist" app, which manages the edging material.

SIGNIFICANT CONTRIBUTION

In edge processing, as in all other technologies in furniture construction and component production, the range of services offered by Homag today extends from individual machines in the entry-level, medium or high-end segment, through the engineering and installation of complex production lines and systems, to complete industry solutions, including consulting and software, as well as system development and implementation. With this closely coordinated machine and service range, the Homag Group offers its customers a comprehensive product range with high customer benefits. Dr. Sergej Schwarz: "Edge banding technologies make a very significant contribution to strengthening competitiveness in industry and woodworking shops – as their impressive 60 year history indicates".

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DI PIETRO FERRARI

FOCUS INTRODUZIONE TECNOLOGIE

L'AUSILIARIO DIVENTA CENTRALE

Stiamo vivendo in un mondo nuovo e diverso in cui equilibri e funzioni trovano spazi e rapporti diversi. Lo vediamo in tutte le declinazioni della vita moderna. Abbiamo la sensazione che al di sopra di una efficienza produttiva di base, data assolutamente per scontata e indispensabile, il mercato chieda qualcosa di più e di diverso: la capacità di gestire processi e sequenze operative con una snellezza e una immediatezza a tutta prova. Da qui a dire che quello che oggi fa la differenza siano le attrezzature e le procedure e non più quei processi produttivi ormai consolidati e suscettibili di pochi (ma radicali) sviluppi. Il mondo della realtà virtuale esercita sui processi cognitivi, organizzativi e produttivi effetti di sorprendente efficacia ed è sempre più in sintonia con le esigenze del mercato. Una nuova logica si sta diffondendo sempre più e sta creando nuove gerarchie nella concezione dei processi produttivi: non si parla più di prestazioni, non si parla più di flessibilità o di lotto uno, si parla di flussi generati e governati da strumenti operanti in rete. Ed è importante anche rilevare come questi processi non siano appannaggio solo delle grandi industrie ma scendano in profondità nel mondo produttivo andando a coinvolgere un mondo sempre più ampio e profondo di realtà che adottano tecnologie produttive d'avanguardia e si esprimono sempre

più all'interno di reti che collegano tutte le fasi del percorso che va dall'ordine alla distribuzione o installazione di un manufatto.

THE AUXILIARY BECOMES CENTRAL ■■ We are living in a new and different world in

which balances and functions find different spaces and relationships. We see it in all forms of modern life. We have the feeling that above basic production efficiency, which is absolutely taken for granted and indispensable, the market is asking for something more and different: the ability to manage processes and operational sequences with a slenderness and immediacy to all test. From here to say that what makes the difference today are the equipment and procedures and no longer those production processes by now consolidated and susceptible to few (but radical) developments. The world of virtual reality has surprisingly effective effects on cognitive, organizational and production processes and is increasingly in tune with the needs of the market. A new logic is spreading more and more and is creating new hierarchies in the conception of production processes: we no longer speak of performance, we no longer speak of flexibility or batch one, we speak of flows generated and governed by networked tools. And it is also important to note how these processes are not only the prerogative of large industries but go deep into the productive world, involving an increasingly broader and deeper world of companies that adopt cutting-edge production technologies and express themselves more and more within networks that connect all the phases of the path that goes from the order to the distribution or installation of an artifact.

Pietro Ferrari

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FOCUS LEF – LEAN EXPERIENCE FACTORY MARE GROUP HTTPS://LEF-DIGITAL.COM WWW.MAREGROUP.IT TECNOLOGIE

PROTAGONISTI ALL'EXPO LEF PRESENTA IL METAVERSO MADE IN ITALY PER L'ADDRESTRAMENTO INDUSTRIALE.

METAVERSO MADE IN ITALY BY MARE ■■ At Expo 2020 in Dubai, the main theme of the

All'Expo 2020 di Dubai, il tema portante del Padiglione Italia è "La bellezza che unisce le persone": espressione delle abilità, dell’ingegno e della creatività degli Italiani. Il luogo ideale per ospitare il primo addestramento industriale svolto interamente nel metaverso made in Italy. Grazie alla collaborazione tra LEF - Lean Experience Factory e Mare Group, già da tempo, le procedure di addestramento integrano postazioni tradizionali e ricostruzioni virtuali, ma quello che è successo a Dubai è una novità assoluta. Due utenti distanti 4500 km si sono incontrati di fronte alla stessa postazione di lavoro: un luogo virtuale che riproduce esattamente quella reale, ma che si trova nel metaverso. Qui hanno assemblato insieme un motore elettrico, collaborando a mani libere, senza guanti o controller, passandosi oggetti, utilizzando strumenti o scambiandosi indicazioni proprio come farebbero se lavorassero sulla linea di produzione. Altrettanto stupefacente la virtualizzazione in tempo reale di oggetti fisici: il movimento di un carrello in Friuli è stato replicato istantaneamente nel metaverso per essere visto dall’utente a Dubai. L’evento rappresenta il consolidamento della partnership tra LEF - Lean Experience Factory e Mare Digital, la business unit di Mare Group dedicata alle tecnologie digitali e alla extended reality.

Italian Pavilion is "Beauty that unites people": an expression of the skills, ingenuity and creativity of Italians. The ideal place to host the first industrial training carried out entirely in the made in Italy metaverse. Thanks to the collaboration between LEF - Lean Experience Factory and Mare Group, for some time now, the training procedures have integrated traditional workstations and virtual reconstructions, but what happened in Dubai is an absolute novelty. Two users 4500 km away met in front of the same workstation: a virtual place that exactly reproduces the real one, but which is located in the metaverse. Here they assembled an electric motor together, collaborating hands-free, without gloves or controllers, passing objects, using tools or exchanging directions just as they would if they were working on the production line. Equally amazing is the real-time virtualization of physical objects: the movement of a trolley in Friuli was instantly replicated in the metaverse to be seen by the user in Dubai. The event represents the consolidation of the partnership between LEF - Lean Experience Factory and Mare Digital, the Mare Group business unit dedicated to digital technologies and extended reality. "We have transported the concept of videoconferencing, known to all, in our metaverse: an optimized environment for industrial training, the result of years of research in extended reality – explains Giovanni Caturano, director of innovation at Mare Group – Here it is possible simulate procedures and verify learning without the need to wear gloves or use controllers, or to have programming skills.

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FOCUS LEF – LEAN EXPERIENCE FACTORY MARE GROUP HTTPS://LEF-DIGITAL.COM WWW.MAREGROUP.IT tasso collaborativo e l’unicità dell’ambiente marcano una differenza sostanziale rispetto al passato. Sfrutteremo al massimo il valore di quest’esperienza – ha detto ancora Olivotto – sviluppando nuovi modelli formativi. Il nostro obiettivo è che diventi, nel tempo, l’alternativa a ecosistemi formativi totalmente fisici o digitali».

«Abbiamo trasportato il concetto di videoconferenza, noto a tutti, nel nostro metaverso: un ambiente ottimizzato per l’addestramento industriale, frutto di anni di ricerca nell’extended reality – spiega Giovanni Caturano, direttore dell’Innovazione di Mare Group – qui è possibile simulare procedure e verificare l’apprendimento senza la necessità di indossare guanti o usare controller, né di avere abilità da programmatore. Un modo intuitivo e naturale di operare che riproduce minuziosamente quello che si farebbe alla postazione di lavoro vera e propria, con il vantaggio di non avere effetti negativi in caso di errore». «Il processo di ibridazione tra mondo fisico e virtuale iniziato una quarantina di anni fa – commenta Marco Olivotto, direttore Generale di LEF – attraversa una fase importante della sua storia: il metaverso, infatti, è un ambiente di lavoro ottimale in cui l’alto

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An intuitive and natural way of operating that meticulously reproduces what one would do at the actual workstation, with the advantage of not having negative effects in the event of an error ". "The process of hybridization between the physical and virtual world that began about forty years ago – comments Marco Olivotto, General Manager of LEF – goes through an important phase in its history: the metaverse, in fact, is an optimal work environment in which the collaborative rate and the uniqueness of the environment mark a substantial difference compared to the past. We will make the most of the value of this experience – said Olivotto – by developing new training models. Our goal is that it becomes, over time, the alternative to totally physical or digital educational ecosystems ".


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NUOVE FRONTIERE, NUOVE PROPOSTE MIMAKI ALLARGA LA SUA GAMMA DI OFFERTA A UN UNIVERSO AMPIO E DIFFERENZIATO. Restiamo sorpresi alla open house Mimaki, svoltasi nel mese di maggio a Tradate, nell’incontrare non solo la nuova macchina da stampa digitale TS3301600 che continua la strada di eccellenza tecnologica del produttore giapponese (e di cui parleremo nella nostra rivista Textures) ma anche una nuova proposta di stampa sublimatica e termoformatura che può trovare un’applicazione brillante nei più diversi settori, tra cui quello del mobile. Ce la racconta Marco Vanzini, sales director Italia di Mimaki. Pietro Ferrari – Stiamo parlando di una linea di business nuova per Mimaki che esula decisamente dal settore tessile? Marco Vanzini – Diciamo che l’obiettivo è quello di raggiungere dei campi applicativi oggi un po’ scoperti, perché quando si comincia a parlare di mate-

riali rigidi o di materiali termoformabili tridimensionali, l'offerta è limitata. Qui partiamo da un supporto materico già esistente che viene modellato in 3D, un concetto radicalmente diverso a livello industriale: pensiamo solo che, se nel 3D a livello industriale oggi ci sono ancora seri limiti di produttività e di costo, in questo genere di 3D, che viene ottenuto mediante termoformatura, siamo in presenza di qualcosa di abbordabile a livello di costo e di livello di industrializzazione molto più elevata. Partiamo dalla considerazione che la stampa sublimatica costa molto poco, mentre è molto rapido e conveniente il processo di termoformatura della lastra, per arrivare alla possibilità di realizzare oggetti senza limiti di configurazione, entrando peraltro in campi applicativi che finora sono stati scoperti o

Marco Vanzini, durante un'open house alla sede Mimaki Italia di Tradate. Tecnologie di produzione.

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quantomeno non avevano a disposizione soluzioni efficienti. Pietro Ferrari – Erano soluzioni molto manuali o artigianali…qual è, invece, oggi l’obiettivo? Marco Vanzini – Sicuramente desideriamo ampliare il nostro raggio d'orizzonte, perché il mercato della stampa tessile per noi, almeno in Italia, è ormai saturo, considerando che l’Italia è stata tra i primi mercati ad adottare la tecnologia di stampa digitale, che l’85 per cento della stampa tessile è oggi realizzata in digitale, e che quel restante quindici per cento utilizza delle tecniche in cui il processo ink-jet non è applicabile. Lo scopo della nostra ricerca è stato quello di far conoscere a un mercato differente delle tecnologie che ancora non conosce: nel corso delle open house che teniamo in giro per l’Italia, i clienti restano meravigliati delle possibilità offerte. Pietro Ferrari – In questo senso, il settore del mobile può trovare delle soluzioni... Marco Vanzini – Senza dubbio, perché è vero che si tratta di un settore tecnologicamente molto evoluto, però è anche vero che nel campo del digitale c’è ancora molto da sviluppare nel settore del mobile. Nella personalizzazione -una tendenza estremamente attuale - a nostro giudizio - non è attualmente disponibile una vera risposta industriale, specialmente nel campo della decorazione d’interni. Invece la stampa è una soluzione che in tutti gli ambiti di design, minimalisti o decorativi, ha una sua caratteristica vincente.

NEW FRONTIERS, NEW PROPOSALS We were surprised at the Mimaki open house, held in May in Tradate, to meet not only the new TS330-1600 digital printing machine which continues the Japanese manufacturer's path of technological excellence (and which we will talk about in our Textures magazine) but also a new proposal of sublimation printing and thermoforming that can find a brilliant application in the most diverse sectors, including furniture. Marco Vanzini, Mimaki's Italy sales director tells us about it. Pietro Ferrari – Are we talking about a new business line for Mimaki that definitely goes beyond the textile sector? Marco Vanzini – Let's say that the goal is to reach some application fields that are now a little uncove-

red, because when we start talking about rigid materials or three-dimensional thermoformable materials, the offer is limited. Here we start from an already existing material support that is modeled in 3D, a radically different concept on an industrial level: let's just think that, if in 3D on an industrial level today there are still serious limits of productivity and cost, in this kind of 3D, which is obtained by thermoforming, we are in the presence of something affordable in terms of cost and of a much higher level of industrialization. We start from the consideration that sublimation printing costs very little, while the thermoforming process of the plate is very quick and convenient, to arrive at the possibility of creating objects without configuration limits, also entering fields of application that have so far been discovered or at least had not. efficient solutions are available. Pietro Ferrari – They were very manual or artisanal solutions ... what, however, is the goal today? Marco Vanzini – We certainly want to broaden our horizon, because the textile printing market for us, at least in Italy, is now saturated, considering that Italy was among the first markets to adopt digital printing technology, which 85 per cent of textile printing is now digital, and that the remaining fifteen per cent

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Pietro Ferrari – È conveniente dunque che un’azienda del settore mobile, nella fattispecie, si attrezzi con delle tecnologie proprie per ottenere questi risultati di finiture e di personalizzazione? Marco Vanzini – Certamente, e per svariati motivi: in primo luogo perché si tratta di un mercato in cui non esiste ancora un tessuto di terzisti che offrono un servizio di questo tipo ai produttori finali, anche se non è escluso che si formino delle situazioni di rete quando la domanda crescerà. Pietro Ferrari – Nel frattempo però il produttore di mobili o articoli d’arredamento sarà in grado di prendersi un vantaggio competitivo in termini di offerta di soluzioni personalizzate, ma quali sono i costi? Marco Vanzini – I costi sono molto bassi, sia per la piccola azienda sia per la grande azienda che voglia personalizzare linee di prodotto: la tecnologia del sublimatico ha costi molto contenuti perché siamo in un contesto di produzione seriale di macchinari, considerando poi che la produttività di un macchinario è già molto alta anche in soluzioni entry level, mentre i macchinari di termoformazione hanno a loro volta dei costi contenuti. L’unico investimento – e lì avremmo delle soluzioni da proporre – è quello del software, per il quale abbiamo una collaborazione ad altissimo livello con un partner israeliano. Un software adeguato è in grado di governare un’interfaccia che parte dalla raccolta di ordini nel web e arriva alla stampa e alla formatura con una sola piattaforma. L’unica sfida è quella, peraltro già in essere nel contesto attuale, di realizza-

Il processo sullo stampo.

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re in modo industriale un prodotto personalizzato. E questo risultato si può ottenere allo stesso costo unitario di un prodotto seriale.

UN PERCORSO PRODUTTIVO LINEARE

Pietro Ferrari – Come si svolge il percorso produttivo? Marco Vanzini – Ci sono materiali sintetici che sono direttamente sublimabili senza pretrattamento oppure per materiali come l’alluminio o il ferro o la ceramica si effettua una trattamento preliminare. Teniamo conto che la sublimazione avviene a una temperatura a partire da 150 gradi per arrivare a 180 gradi per un risultato ottimale: il materiale può resistere a queste temperature mantenendo la propria planarità, oppure essere malleabile in modo controllato per assumere determinate forme tridimensionali. Il processo, partendo da un materiale sublimabile o perché è rivestito da un materiale che accetta la sublimazione o perché è stato sottoposto a un coating con una vernice epossidica a base di poliestere, vede il materiale stesso messo a contatto con la carta transfer già stampata con il calore: in quel momento con il calore, viene stampato e reso termoformabile. Avvenuta la stampa, io vado a dare forma a quel materiale che in quel momento è malleabile. Lo tengo poi sulla forma finché non si raffredda e recupera la sua rigidità iniziale. Qui parliamo di stampi in grado di tenere una pressione non eccessiva, anche di legno, se non ho l’esigenza di effettuare produzioni di pezzi elevatissime.


uses techniques in which the ink-jet process is not applicable. The purpose of our research was to make a different market aware of the technologies it does not yet know: during the open houses we keep around Italy, customers are amazed at the possibilities offered. Pietro Ferrari – In this sense, the furniture sector can find solutions... Marco Vanzini – Without a doubt, because it is true that this is a technologically very advanced sector, but it is also true that in the digital field there is still a lot to be developed in the furniture sector. In customization - an extremely current trend – in our opinion – there is currently no real industrial response available, especially in the field of interior decoration. On the other hand, printing is a solution that has its own winning feature in all areas of design, whether minimalist or decorative. Pietro Ferrari – Is it therefore convenient for a company in the mobile sector, in this case, to equip itself with its own technologies to obtain these finishing and customization results? Marco Vanzini – Certainly, and for various reasons: first of all because it is a market in which there is still no network of subcontractors offering a service of this type to end producers, even if it is not excluded that situations of network when demand grows. Pietro Ferrari – In the meantime, however, the manufacturer of furniture or furnishings will be able to take a competitive advantage in terms of offering customized solutions, but what are the costs? Marco Vanzini – The costs are very low, both for the small company and for the large company that wants

to customize product lines: the sublimation technology has very low costs because we are in a context of serial production of machinery, considering then that the productivity of a machine is already very high even in entry level solutions, while the thermoforming machines in turn have low costs. The only investment - and there we would have solutions to propose – is that of software, for which we have a very high level collaboration with an Israeli partner. Adequate software is able to govern an interface that starts from the collection of orders on the web and reaches printing and forming with a single platform. The only challenge is that, which already exists in the current context, to create a customized product in an industrial way. And this result can be achieved at the same unit cost as a serial product.

A LINEAR PRODUCTION PATH

Pietro Ferrari – How does the production process take place? Marco Vanzini – There are synthetic materials that are directly sublimable without pre-treatment or for materials such as aluminum or iron or ceramic a preliminary treatment is carried out. We take into account that the sublimation takes place at a temperature starting from 150 degrees to reach 180 degrees for an optimal result: the material can withstand these temperatures while maintaining its flatness, or be malleable in a controlled way to take certain three-dimensional shapes. The process, starting from a sublimable material or because it is coated with a material that accepts sublimation or because it has been subjected to a coating with a polyester-based epoxy paint, sees the material itself put in contact with the transfer paper already printed with heat: in that moment with heat, it is molded and made thermoformable. Once the printing is done, I go to give shape to that material which at that moment is malleable. I then keep it on the form until it cools and regains its initial stiffness. Here we are talking about molds capable of holding a not excessive pressure, even of wood, if I do not have the need to produce very high pieces. The process is applied in two steps on two different machines: a first machine performs sublimation printing and a second gives shape and rigidity to a mold. We can work with acrylic, Corian and similar materials, but also with many other solutions. We can make objects, but the concept is to also offer large format solutions: we are talking about machines that can reach six meters in length by two-three in width. Pietro Ferrari – In terms of consumables... Marco Vanzini – We are able to supply printing consumables, but we also offer special panels, for example made of recycled felt with excellent sound absorption characteristics.

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COMPONENTI LA PAROLA A...

MIMAKI WWW.MIMAKIEUROPE.COM Pietro Ferrari – A livello di materiali di consumo... Marco Vanzini – Noi siamo in grado di fornire il materiale di consumo di stampa, ma offriamo anche pannelli particolari, per esempio di feltro riciclato con ottime caratteristiche di fono assorbenza. Pietro Ferrari – Questo tipo di processo dal punto di vista della sostenibilità ha delle caratteristiche vincenti? Marco Vanzini – In primo luogo, la sublimazione avviene con inchiostri ecologici usati per il tessile, quindi a prova di contatto diretto con la pelle e ideale per interni, resta poi inerte dopo la sua applicazione e privo di emissioni successive. Anche la solidità alla luce è ottima e aumenta se il prodotto viene laminato con una protezione UV. Pietro Ferrari – Mi sembra che questo processo abbia come sbocco ideale una soluzione industriale… Marco Vanzini – Senza dubbio, abbiamo non a caso dei clienti di un certo peso in Europa in diversi settori per una tecnologia che è partita recentemente da macchine diverse pre-esistenti associate funzionalmente.

L’applicazione del processo avviene in due step su due macchine diverse: una prima macchina effettua la stampa sublimatica e una seconda conferisce forma e rigidità su uno stampo. Possiamo lavorare con l’acrilico, con il Corian e materiali affini, ma anche con molte altre soluzioni. Possiamo fare l’oggettistica, ma il concetto è quello di offrire anche soluzioni di grande formato: parliamo di macchinari che possono raggiungere i sei metri di lunghezza per due-tre di larghezza.

Pietro Ferrari – Does this type of process have any winning characteristics from the point of view of sustainability? Marco Vanzini – First of all, the sublimation takes place with ecological inks used for textiles, therefore proof of direct contact with the skin and ideal for interiors, it remains inert after its application and free from subsequent emissions. Light fastness is also excellent and increases if the product is laminated with UV protection. Pietro Ferrari – It seems to me that this process has an industrial solution as its ideal outlet... Marco Vanzini – Without a doubt, it is no coincidence that we have clients of a certain weight in Europe in different sectors for a technology that has recently started from different pre-existing machines associated functionally.

Le mille possibilità di utilizzo.

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COMPONENTI GRANDANGOLO

PANECO HTTPS://PANECO.TOKYO/EN/

SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE PANECO: PANNELLI SOSTENIBILI E DI DESIGN REALIZZATI CON ABITI RICICLATI. Le nuove frontiere della produzione industriale, complici i cambiamenti degli ultimi anni, hanno subìto un’accelerazione che va sempre più in direzione della tutela delle risorse naturali e del Pianeta Terra. Il tema della sostenibilità è entrato a far parte del dibattito pubblico coinvolgendo istituzioni, aziende e cittadini. Tra le buone pratiche al centro della green economy c’è l’economica circolare, un sistema dove i prodotti e materie di scarto vengono riutilizzate, concedendo loro una seconda vita.

PANECO: QUANDO LA SOSTENIBILITÀ INCONTRA L’INNOVAZIONE

Ogni anno produciamo 13 milioni di tonnellate di rifiuti legati all’industria dell’abbigliamento. Solo in Giappone si calcolano circa 1,2 milioni di tonnellate: la maggior parte degli abiti finisce per essere smaltito e incenerito, con emissione di enormi quantità di gas serra. Recuperare capi di abbigliamento usato e scarti tessili per trasformarli in pannelli per l’interior design è la mission di Paneco, brand giapponese nato dallo Work Studio, guidato Kazuhiro Hara (CEO). Il viaggio di Paneco comincia con il recupero degli scarti della filiera tessile – compresa la pelle e la fibra di carbonio – per poi passare alla metamorfosi vera e propria, che coinvolge anche diverse strutture socialmente impegnate giapponesi: i capi vengono privati di tutte le componenti superflue (zip, bottoni, elementi decorativi) per poi essere frantumati e macinati. Una volta processata, la materia è pronta per la trasformazione finale: attraverso un sofisticato sistema di presse prendono forma i pannelli Paneco,

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a loro volta riciclabili al 100 per cento a fine vita. Nasce così un prodotto multifunzionale a supporto dei designer che trova applicazione nelle più svariate tipologie costruttive. Dai rivestimenti al product design, per nuove soluzioni a basso impatto ambien-

tali: pouf, sistemi di scaffalature, divisori, tavoli, sedute, armadi e molto altro ancora. I pannelli presentano piccole irregolarità e imperfezioni che li rendono unici, caratterizzandosi per un effetto pietra che richiama la bellezza del granito.

Arredi di pregio con materiale riciclato e riciclabile: circolarità al cento per cento.

PANECO: SUSTAINABLE AND DESIGN PANELS MADE WITH RECYCLED CLOTHING ■■ The new frontiers of industrial production, thanks to the changes in recent years, have undergone an acceleration that increasingly goes towards the protection of natural resources and Planet Earth. The issue of sustainability has become part of the public debate involving institutions, companies and citizens. Among the good practices at the heart of the green economy is the circular economy, a system where products and waste materials are reused, giving them a second life.

PANECO: WHEN SUSTAINABILITY MEETS INNOVATION

Every year we produce 13 million tons of waste related to the clothing industry. In Japan alone, about 1.2 million tons are calculated: most of the clothes end up being disposed of and incinerated, with the emission of enormous quantities of greenhouse gases.

Recovering used clothing and textile waste to transform them into panels for interior design is the mission of Paneco, a Japanese brand born from the Work Studio, led by Kazuhiro Hara (CEO). Paneco's journey begins with the recovery of waste from the textile supply chain – including leather and carbon fiber – and then moves on to the actual metamorphosis, which also involves various socially engaged Japanese structures: the garments are deprived of all superfluous components (zips, buttons, decorative elements) to then be crushed and ground. Once processed, the material is ready for the final transformation: through a sophisticated system of presses, Paneco panels take shape, in turn 100% recyclable at the end of their life. Thus was born a multifunctional product to support designers that finds application in the most varied construction types. From coatings to product design, for new low environmental impact solutions: poufs, shelving systems, dividers, tables, chairs, wardrobes and much more. The panels have small irregularities and imperfections that make them unique, characterized by a stone effect that recalls the beauty of granite.

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A CURA DELLA REDAZIONE COMPONENTI GRANDANGOLO

PLASTIC: REMAKING OUR WORLD WWW.DESIGN-MUSEUM.DE

NEL MONDO DELLA PLASTICA UNA MOSTRA AL VITRA MUSEUM DI WEIL AM RHEIN CI RACCONTA L’EVOLUZIONE DELLA PLASTICA DA MATERIALE RIVOLUZIONARIO IN TUTTI I SETTORI – ARREDAMENTO COMPRESO – A PROBLEMA GLOBALE DEL XXI SECOLO. oggetti dell'era pop, nonché numerosi design e progetti contemporanei che vanno dagli sforzi per ripulire fiumi e oceani a concetti intelligenti per la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio fino alle bioplastiche ricavate da alghe e micelio La mostra inizia con una video installazione su larga scala che mette in luce i conflitti legati alla produzione e all'uso della plastica. Immagini senza tempo di natura incontaminata sono giustapposte a documenti cinematografici di cento anni di industria della plastica che trasmettono il fascino ambiguo di una produzione automatizzata sempre più veloce a costi in rapida diminuzione. La formazione di risorse fossili come carbone e petrolio Il logo della mostra “Plastic: Remaking Our World”.

La plastica ha plasmato la nostra vita quotidiana come nessun altro materiale: dagli imballaggi alle calzature, dai casalinghi ai mobili, dalle automobili all'architettura. Simbolo di consumismo spensierato e innovazione rivoluzionaria, la plastica ha stimolato per decenni l'immaginazione di designer e architetti. Oggi, le drammatiche conseguenze del boom della plastica sono diventate ovvie e le plastiche hanno perso il loro fascino utopico. La mostra “Plastic: Remaking Our World” al Vitra Design Museum esamina la storia e il futuro di questo materiale controverso: dalla sua fulminea ascesa nel XX secolo al suo impatto ambientale e alle soluzioni all'avanguardia per un uso più sostenibile della plastica. Le mostre includono rarità degli albori dell'era della plastica e

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Charles Rennie Mackintosh: smokers cabinet.


ha richiesto più di duecento milioni di anni, mentre i materiali sintetici che se ne ricavavano hanno impiegato poco più di un secolo per diventare un problema di scala planetaria. La seconda parte della mostra descrive l'evoluzione e le mutevoli percezioni della plastica dai suoi inizi a metà dell'Ottocento alla sua onnipresenza globale oggi. I primi materiali plastici erano di origine vegetale o animale: per secoli, il corno e il guscio di tartaruga furono usati per creare vasi per bere e per abbellire le posate. La guttaperca, un materiale utilizzato per gli oggetti decorativi e l'isolamento dei cavi telegrafici subacquei, era realizzata con il lattice di alberi di guttaperca. L'invenzione della celluloide da parte di John Wesley Hyatt negli anni '60 dell'Ottocento fu innescata dalla ricerca di un sostituto dell'avorio nella produzione di palle da biliardo. Nel 1907 Leo Baekeland inventò la prima plastica composta da componenti puramente sintetici e la chiamò bachelite. Fu salutato come il materiale di infiniti usi. Essendo non conduttiva, la bachelite fu presto utilizzata per interruttori della luce, prese a muro o apparecchi radio e svolse un ruolo centrale nell'elettrificazione della vita quotidiana. Mentre le prime materie plastiche sono state spesso sviluppate da inventori e riparatori indipendenti, dagli anni '20 in poi l'industria petrolchimica in espansione, con aziende come Dow, Du Pont, Imperial

Jean-Pierre Vitrac: completo da picnic.

Chemical Industries e IG Farben, ha assunto un ruolo di primo piano. Questo segnò l'inizio di un'era di “petromodernità”. Quando il design industriale emerse come una professione a sé stante negli anni '30, i suoi sostenitori, tra cui personalità come Egmont Arens, Wells Coates e Gio Ponti, si affrettarono ad abbracciare le possibilità dei nuovi materiali. Ulteriori sviluppi nel campo della plastica furono catalizzati dalla seconda guerra mondiale, che portò alla lavorazione su larga scala di materiali come il plexiglas

IN THE WORLD OF PLASTIC ■■ Plastics have shaped our daily lives like no other mate-

rial: from packagind to footwear, from household goods to furniture, from automobiles to architecture. A symbol of carefree consumerism and revolutionary innovation, plastic have spurred the imaginations of designers and architects for decades. Today, the dramatic consequences of the plastic boom have decome obvious and plastcs have lost ther utopian appeal. The exhibition “Plastic: Remaking Our World” at the Vitra Design Museum examines the history and future of this controversial material: from its meteoric rise in the twentieth century to its environmental impact and to cutting-edge solutions for a more sustainable use of plastic. Exhibits include rarities from the dawn of the plastic age and object of the pop era as well as numerous contemporary designs and project ranging from efforts to clean up rivers and oceans to smart concepts for waste reduction and recycling through to bioplastics made from algae and mycelium The exhibition begins with a large-scale video installation spotlighting the conflicts linked to the production and use of plastic. Timeless images of unspoilt nature are juxtaposed with film documents from one hundred years of plastic industry that convey the ambiguous fascination of

Henry Massonnet: Monobloc.

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PLASTIC: REMAKING OUR WORLD WWW.DESIGN-MUSEUM.DE

B.r+Knell: M.II Direkt.

per i tettucci degli aerei o il nylon per i paracadute. Dopo il 1945, questi materiali furono promossi per nuovi usi domestici come bicchieri e piatti di plastica, Tupperware, giocattoli come Lego o Barbie e superfici in vinile facili da pulire. Gli architetti iniziarono a scoprire la plastica come materiale da costruzione e nel 1957 la Monsanto installò la "Casa del futuro" tutta in plastica a Disneyland. Alcuni anni dopo, la crescente fascinazione per il volo spaziale ha spostato l'attenzione sul potenziale utopico della plastica, che si è riflesso in forme futuriste e nuovi concetti di interior design: Eero Aarnio ha creato la “Ball Chair” (1963) come capsula spaziale privata, Gino Sarfatti ha reso omaggio alla corsa allo spazio con la sua “Moon Lamp” (1969) e il “Toot-aLoop” (1971), un braccialetto di plastica con radio incorporata, è diventato uno dei primi indossabili. Negli anni '60, basata sulla nozione di convenienza e alimentata dall'industria dell'imballaggio, fu introdotta l'idea della plastica monouso e iniziò a diffondersi una nuova cultura dello scarto. La crisi petrolifera del 1973 ha significato forniture inferiori e prezzi più elevati per la risorsa da cui veniva prodotta la maggior parte della plastica, ma ha avuto scarsi effetti a lungo termine sul boom della plastica. Mentre la produzione globale di plastica è presto ripresa, le strategie per ridurre i rifiuti di plastica hanno tardato a emergere. Negli anni '90, designer come Jane Atfield, Bär + Knell ed Enzo Mari sono stati tra i primi a lavorare con plastica riciclata. Oggi, la plastica è onnipresente a livello globale e

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una parte intricata della nostra vita. Come nessun altro, il settore della salute umana esemplifica il paradosso della plastica: le sue qualità positive, a volte salvavita, nonché i suoi impatti negativi, persino pericolosi per la vita. I problemi derivanti dal boom della plastica si sono impressi nella nostra coscienza collettiva: dalla microplastica nel suolo, negli oceani e nel nostro corpo alle montagne di rifiuti di imballaggio che spesso vengono smaltiti o bruciati, con immense conseguenze ecologiche su scala globale . Come possiamo superare la crisi globale dei rifiuti di plastica? E quale ruolo può giocare il design, insieme all'industria, ai consumatori e alla politica? Queste sono alcune domande fondamentali affrontate nella parte finale della mostra. Presenta progetti come “The Ocean Clean Up”, “Everwave” o “The Great Bubble Barrier”, sviluppati per filtrare i rifiuti di plastica da fiumi e oceani. Ma è ovvio che un'efficace riduzione dei rifiuti di plastica deve iniziare molto prima. La riduzione degli imballaggi e dei prodotti monouso richiede un approccio progettuale circolare che tenga conto dell'intero ciclo di vita di un oggetto. Un esempio è la “Rex Chair” (2011/2021) progettata da Ineke Hans, che può essere restituita al produttore per la riparazione o il riciclaggio. Nel frattempo, la normale bottiglia per bere di plastica funge da caso di studio per dimostrare che la riduzione dell'elevata quantità di plastica monouso richie-

Panasonic: Toot-a-Loop.


increasingly fast-paced automated production at rapidly diminishing costs. The formation of fossil resources such as coal and oil took more than two hundred million years, while the synthetic materials made from them needed little more than a century to become a problem of planetary scale. The second part of the exhibition describes the evolution and the shifting perceptions of plastics from their beginnings in the mid-nineteenth century to their global omnipresence today. The first plastic materials were plant- or animal-based: for centuries, horn and tortoiseshell were used to create drinking vessels and to embellish cutlery. Gutta-percha, a material used for decorative objects and insulation of underwater telegraph cables, was made from the latex of gutta-percha trees. The invention of celluloid by John Wesley Hyatt in the 1860s was triggered by the search to find a replacement for ivory in the production of billiard balls. In 1907, Leo Baekeland invented the first plastic made of purely synthetic components and named it Bakelite. It was hailed as the material of infinite uses. Being nonconductive, Bakelite was soon used for light switches, wall sockets, or radio sets and played a central role in the electrification of everyday life. While early plastics were often developed by independent inventors and tinkerers, from the 1920s onwards the expanding petrochemical industry – with companies such as Dow, Du Pont, Imperial Chemical Industries, and IG Farben – took a leading role. This marked the beginning of an era of “petromodernity”. When industrial design emerged as a profession of its own in the 1930s, its proponents – including personalities like Egmont Arens, Wells Coates, and Gio Ponti – were quick to embrace the possibilities of the new materials. Further developments in the field of plastics were catalysed by the Second World War, which led to materials like Plexiglas for aircraft canopies or Nylon for parachutes being processed on a large scale. Post-1945, these materials were promoted for new, domestic uses such as plastic cups and plates, Tupperware, toys like Lego or the Barbie doll, and easy-to-clean vinyl surfaces. Architects began to discover plastics as a building material and in 1957 Monsanto installed the all-plastic “House of the Future” at Disneyland. A few years later, a growing fascination with space flight shifted the focus to plastic’s utopian potential, which was reflected in futurist shapes and new interior design concepts:

Inneke-Hans: Rex Chair.

Eero Aarnio created the “Ball Chair”ß (1963) as a private space capsule, Gino Sarfatti paid homage to the space race with his “Moon Lamp” (1969), and the »Toot-a-Loop« (1971), a plastic bracelet with a built-in radio, became one of the first wearables. In the 1960s, based on the notion of convenience and fuelled by the packaging industry, the idea of single-use plastics was introduced and a new throwaway culture began to spread. The oil crisis in 1973 meant lower supplies and higher prices for the resource from which most plastics were made, but it had little long-term effect on the plastic boom. While global plastic production soon picked up again, strategies for reducing plastic waste were slow to emerge. In the

Flip-Flopi.

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PLASTIC: REMAKING OUR WORLD WWW.DESIGN-MUSEUM.DE

Il progetto biodegradabile Innocell.

de una combinazione di infrastrutture, in questo caso, schemi di restituzione del deposito, impianti di produzione adeguati e alternative come fontanelle. Una mostra satellite nella Vitra Design Museum Gallery si concentra sul riciclaggio e offre uno spazio interattivo in cui i visitatori possono conoscere diversi tipi di plastica e sistemi di riciclaggio. È incentrato sul progetto “Precious Plastic” avviato da Dave Hakkens nel 2013, che illustra come i rifiuti di plastica possono essere trasformati in una risorsa preziosa. Un altro esempio del potenziale del design per aumentare la consapevolezza e favorire i cambiamenti legislativi è il progetto “FlipFlopi” fondato in Kenya. Lì una tradizionale barca a vela, un dhow, è stata costruita con plastica riciclata e ora solca l'oceano per educare

Richard John Seymour: Yiwu Commodity City.

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sul problema della plastica. Negli ultimi anni, molti scienziati e designer hanno iniziato a esplorare materiali basati su risorse rinnovabili anziché fossili e spesso indicati come bioplastiche. La mostra presenta un remake del 2022 di “Garden Egg” (1967) di Peter Ghyczy realizzato dal duo di designer olandesi Klarenbeek & Dros utilizzando plastiche a base di alghe stampate in 3D. Tra una varietà di altri progetti, la start-up britannica Shellworks sfrutta i microrganismi per creare bioplastica, mentre l'Università di Portsmouth e l'ETH di Zurigo stanno testando o sviluppando enzimi per la degradazione della plastica. Nel complesso, la mostra “Plastic: Remaking Our World” offre una rivalutazione critica e differenziata della plastica nel mondo di oggi. Le interviste a designer, scienziati e attivisti sottolineano l'importanza di un approccio interdisciplinare in cui politica, industria, scienza e design collaborano strettamente per affrontare il problema della plastica. Se è vero che ognuno di noi è un catalizzatore del cambiamento, non ci sarà un semplice rimedio a questo problema. Per questo motivo, la mostra intende affrontare il quadro più ampio della plastica e del suo ruolo complesso nel nostro mondo: analizzando come siamo diventati così dipendenti da essa, rivalutando dove l'uso della plastica è essenziale e dove può essere ridotto o ridotto sostituito e reinventando possibili futuri per questo materiale contestato.


Mico Tex: giacca senza cuciture.

1990s, designers like Jane Atfield, Bär + Knell, and Enzo Mari were among the first to work with recycled plastics. Today, plastics are globally omnipresent and an intricate part of our lives. Like no other, the human health sector exemplifies the plastic paradox – its positive, sometimes lifesaving qualities as well as its negative, even life-threatening impacts. The issues arising from the plastic boom have etched themselves in our collective consciousness: from microplastic in the soil, in the oceans, and in our bodies to mountains of packaging waste that are often disposed of or burnt – with immense ecological consequences on a global scale. How can we overcome the global plastic waste crisis? And what role can design – alongside industry, consumers, and politics – play in the process? These are some fundamental questions addressed in the final part of the exhibition. It presents projects like »The Ocean Clean Up«, “Everwave”, or “The Great Bubble Barrier”, which were developed to filter plastic waste from rivers and oceans. But it is obvious that an effective reduction of plastic waste must begin at a much earlier point. Reducing packaging and single-use products requires a circular design approach that takes account of an object’s entire life cycle. An example for this is the »Rex Chair« (2011/2021) designed by Ineke Hans, which can be returned to the manufacturer for repairs or recycling. Meanwhile, the ordinary plastic drinking bottle serves as a case study to show that reducing the high quantity of single-use plastic requires a combination of infrastructures – in this case, deposit-return schemes, adapted production facilities, and alternatives such as drinking fountains. An exhibition satellite in the Vitra Design Museum Gallery focuses on recycling and offers an interactive space where visitors can learn about different types of plastic and recycling systems. It is centred around the »Precious Plastic« project initiated by Dave Hakkens in 2013, which illustrates how plastic waste can be turned into a valuable resource. Another example for design’s potential to raise awareness and foster changes in legislation is the “FlipFlopi” project founded in Kenya. There a traditional sailing boat, a dhow, was built from recycled plastic and now sails the ocean to educate about the plastic problem. In recent years, many scientists and designers have started exploring materials that are based on renewable rather than fossil resources and often referred to as bioplastics. The exhibition presents a 2022 remake of Peter Ghyczy’s “Garden Egg” (1967) made by Dutch designer duo Klarenbeek & Dros using 3D printed algae-based plastics. Among a variety of other projects, the British start-up Shellworks harnesses microorganisms to create bioplastic, while the University of Portsmouth and ETH Zurich are testing or developing enzymes for plastic degradation. As a whole, the exhibition “Plastic: Remaking Our World” offers a critical and differentiated reassessment of plastic

in today’s world. Interviews with designers, scientists, and activists underline the importance of an interdisciplinary approach in which politics, industry, science, and design collaborate closely to tackle the plastic problem. While it is true that each of us is a catalyst for change, there will be no simple remedy to this issue. For this reason, the exhibition aims to address the bigger picture of plastic and its complex role in our world: by analysing how we came to be so dependent on it, by reassessing where the use of plastic is essential and where it can be reduced or replaced, and by reimagining possible futures for this contested material.

Plastica sminuzzata.

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DI PIETRO FERRARI FIERE

SALONE DEL MOBILE.MILANO WWW.SALONEMILANO.IT

FINALMENTE IL SESSANTESIMO UN COMPLEANNO IMPORTANTE PER IL SALONE DEL MOBILE DI MILANO, FINALMENTE IN PIENA FORMA Dal 7 al 12 giugno, presso Fiera Milano Rho, si svolgerà la sessantesima edizione del Salone del Mobile.Milano. Un traguardo importante da celebrare attraverso i valori chiave della Manifestazione: qualità, innovazione, bellezza e, oggi più che mai, sostenibilità. Dopo due anni difficilissimi a causa della pandemia, ai quali è stato risposto organizzando il supersalone, ora il Salone guarda avanti consapevole della sua lunga storia. L’obiettivo è ambizioso: dimostrare che è possibile e necessario tornare a realizzare grandi eventi internazionali in presenza, fondendo criteri di sostenibilità e attenzione ambientale con la produzione d’arredo.

«Da sempre, il Salone del Mobile è catalizzatore di creatività ed energie. È generatore di bellezza, inclusione, nuove opportunità. Siamo sempre stati un luogo di dialogo e costruzione, a Milano come nelle edizioni di Shanghai e di Mosca. Oggi, sconvolti come tutti per la guerra in Ucraina, crediamo ancor di più nel valore del nostro essere crocevia di culture e stili aperto al mondo», ha affermato Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano. «Ecco perché siamo impegnati per rimettere al centro il lavoro delle aziende espositrici. La Manifestazione si fa foglio bianco a disposizione di Maria Porro, presidente Salone del Mobile.Milano.

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tutti i suoi protagonisti – imprese, brand, designer – per progettare la propria identità, valorizzare i propri contenuti, raccontare le proprie storie. Un punto di riferimento per l’intera design community. Non possiamo fermarci, ma abbiamo anzi il dovere di accelerare verso soluzioni progettuali, produttive e distributive il più possibile sostenibili; oggi più che mai serve un approccio etico al design». Il benessere ambientale e sociale sarà anche il tema di Design with Nature, l’installazione progettata dall’architetto Mario Cucinella per il “compleanno” del Salone e ospitata nel padiglione 15 di S.Project: 1.400 m2 che racconteranno un ecosistema virtuoso che vorrebbe, idealmente, rappresentare il futuro dell’abitare.

NUMERI IMPORTANTI

Le Manifestazioni del 2022 raduneranno, complessivamente, più di 2.000 espositori. Il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e Workplace3.0 offriranno numerosi percorsi estetici, dove il protagonista è un prodotto di qualità e ricerca. Quella di giugno, sarà l’edizione delle biennali di EuroCucina, del suo evento collaterale FTK (Technology For the Kitchen) e del Salone Internazionale del Bagno. Tornerà, dopo il debutto del 2019, S.Project, l’esposizione dedicata ai prodotti di design e alle soluzioni per il mondo del progetto, che evidenzierà le più significative linee di ricerca in tema di superfici e soluzioni che permettano il passaggio dal progetto del pezzo singolo a quello dell’ambiente. Oltre 600 saranno, invece, i protagonisti del 23o SaloneSatellite. Tema di quest’anno sarà “Designing for our future selves/progettare per i nostri domani”. Un’edizione che inviterà a riflettere sul design che “include” favorendo autonomia, comfort, movimento, usabilità, interazione e sicurezza per tutti.

L’ESPERIENZA DEL SUPERSALONE

Dopo l’esperienza di supersalone, torna un interessante programma di Talk, che arricchirà la Manifestazione di conversazioni e dibattiti tenuti dalle voci più brillanti sulla scena contemporanea del progetto. Un brillante trio, tutto al femminile,

FINALLY THE SIXTIETH EDITION ■■ The sixtieth edition of the Salone del Mobile will take place from 7 to 12 June at Fiera Milano Rho. An important milestone to be celebrated through the key values of the event: quality, innovation, beauty and, today more than ever, sustainability. After two very difficult years due to the pandemic, which was responded to by organizing the supersalone, the Salone is now looking ahead aware of its long history. The goal is ambitious: to demonstrate that it is possi-

ble and necessary to return to organizing major international events in the presence, blending criteria of sustainability and environmental attention with the production of furniture. “The Salone del Mobile has always been a catalyst for creativity and energy. It is a generator of beauty, inclusion, new opportunities. We have always been a place of dialogue and construction, in Milan as in the Shanghai and Moscow editions. Today, like everyone upset by the war in Ukraine, we believe even more in the value of our being a crossroads of cultures and styles open to the world”, said Maria Porro, President of the Salone del Mobile.Milano. “This is why we are committed to putting the work of exhibiting companies back at the center. The event becomes a blank sheet available to all its protagonists – companies, brands, designers – to plan their identity, enhance their content, tell their stories. A point of reference for the entire design community. We cannot stop, but rather we have the duty to accelerate towards design, production and distribu-

Momenti della presentazione al Teatro Lirico di Milano.

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FIERE

SALONE DEL MOBILE.MILANO WWW.SALONEMILANO.IT

curerà questo programma: Chiara Alessi, Maria Cristina Didero e Beatrice Leanza tesseranno le fila di questi incontri, che rimetteranno al centro l’uomo, il pianeta, la bellezza e il design. «L’importanza strategica delle fiere, e quindi anche del Salone che finalmente torna dopo due anni di assenza, sta tutta nella grande adesione delle aziende che hanno dimostrato di non volere, e non potere, rinunciare al 60esimo compleanno di una vetrina che non ha eguali al mondo. Il legno-arredo nel suo complesso ha chiuso un 2021 davvero da record, grazie anche ai comparti strettamente legati alla casa e con un Macro sistema Arredamento che da solo pesa comunque più della metà del fatturato totale della filiera. Purtroppo, però il caro energia, la scarsità di materie prime e adesso la guerra in Ucraina, rendono il futuro davvero incerto, e l’incertezza, si sa, è nemica delle imprese. Ecco, tornare a esporre i prodotti del nostro Made in Italy al Salone significa riaffermare la nostra leadership e rivolgere lo sguardo anche a mercati nuovi ed emergenti e dare sostanza ai tanti sforzi che i nostri imprenditori hanno sostenuto negli ultimi due anni, durante i quali hanno continuato a investire, innovare e puntare sulla sostenibilità, quale leva di competitività», ha commentato Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo. Secondo i preconsuntivi 2021 elaborati dal Centro Studi dell’associazione la filiera nel suo complesso ha registrato un Claudio Feltrin, presidente di Federlegno-Arredo.

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tion solutions that are as sustainable as possible; today more than ever an ethical approach to design is needed”. Environmental and social well-being will also be the theme of Design with Nature, the installation designed by architect Mario Cucinella for the "birthday" of the Salone and housed in pavilion 15 of S.Project: 1,400 square meters that will describe a virtuous ecosystem that would like, ideally, to represent the future of living.

IMPORTANT NUMBERS

The 2022 Events will bring together more than 2,000 exhibitors. The Salone Internazionale del Mobile, the International Furnishing Accessories Exhibition and Workplace3.0 will offer numerous aesthetic paths, where the protagonist is a product of quality and research. June will be the biennial edition of EuroCucina, its collateral event FTK (Technology For the Kitchen) and the International Bathroom Exhibition. After the debut of 2019, S.Project will return, the exhibition dedicated to design products and solutions for the world of design, which will highlight the most significant lines of research in terms of surfaces and solutions that allow the transition from the design of the single piece to that of the environment. Over 600, on the other hand, will be the protagonists of the 23rd SaloneSatellite. This year's theme will be “Designing for our future selves/designing for our tomorrows”. An edition that will invite you to reflect on design that "includes" by promoting autonomy,

comfort, movement, usability, interaction and safety for all.

THE EXPERIENCE OF THE SUPERSALONE

After the supersalone experience, an interesting Talk program is back, which will enrich the event with conversations and debates held by the brightest voices on the contemporary scene of the project. A brilliant trio, all female, will take care of this program: Chiara Alessi, Maria Cristina Didero and Beatrice Leanza will weave the strings of these meetings, which will put man, the planet, beauty and design at the center. “The strategic importance of trade fairs, and therefore also of the Salone, which finally returns after two years of absence, lies entirely in the great adhesion of companies that have shown that they do not want, and cannot, give up the 60th birthday of a showcase that does not have equal in the world. The wood-furniture as a whole closed a truly recordbreaking 2021, thanks also to the sectors closely linked to the home and with a Macro Furniture system which alone still accounts for more than half of the total turnover of the supply chain. Unfortunately, however, the expensive energy, the scarcity of raw materials and now the war in Ukraine, make the future truly uncertain, and uncertainty, as we know, is the enemy of companies. Here, returning to exhibit our Made in Italy products at the Salone means reaffirming our leadership and also turning our gaze to new and emerging markets and giving substance to the many efforts that our entrepreneurs have sup-

Il rendering di Design with Nature.

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FIERE

SALONE DEL MOBILE.MILANO WWW.SALONEMILANO.IT

incremento del 14,1%, rispetto al 2019, con oltre 49 miliardi di euro di fatturato alla produzione.

LA CITTÀ PROTAGONISTA

Anche la 60ª edizione del Salone del Mobile.Milano varcherà i confini della Fiera per arrivare in città: dal 7 giugno, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, andrà in scena una monumentale installazione cinematografica site-specific dedicata a 11 valori che sono, da sempre, impressi nel DNA della Manifestazione. Saranno proiettati 11 film d’autore realizzati da 11 grandi firme della regia italiana, tra cui Francesca Archibugi e Pappi Corsicato. Nello spirito di una sempre maggiore apertura allo scambio e alla circolazione di idee, cultura e creatività, torna la collaborazione con la Fondazione Teatro alla Scala: il Salone si aprirà, quest’anno, con un concerto dell’Orchestra Filarmonica diretto dal maestro Lorenzo Viotti e sarà seguito da un balletto che vedrà come straordinario protagonista Roberto Bolle. «Il Salone è Milano. E sempre lo sarà», ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala: «Pochi eventi sono in grado di celebrare il ‘saper fare’ e il ‘saper fare bene’ come fa il Salone del Mobile. Per questo motivo il mondo del design attende, guarda e partecipa con entusiasmo a questa Manifestazione: perché a Milano ispirazione e originalità sono una certezza. Ricerca dei materiali, produzioni attente all’ambiente, oggetti belli, mobili e complementi d’arredo utili e dalle forme creative saranno protagonisti anche nella sessantesima edizione del Salone. Un’energia travolgente che saprà coinvolgere tutta la città», ha concluso il sindaco di Milano.

ported in the last two years, during which they have continued to invest, innovate and focus on sustainability, as a competitive lever”, commented Claudio Feltrin, President of FederlegnoArredo. According to the 2021 preliminary results prepared by the Association's Study Center, the supply chain as a whole recorded an increase of 14.1%, compared to 2019, with over 49 billion euros in production turnover.

THE CITY IS PROTAGONIST

The 60th edition of the Salone del Mobile.Milano will also cross the borders of the Fair to arrive in the city: from 7 June, in the Sala delle Cariatidi of Palazzo Reale, a monumental site-specific film installation will be staged dedicated to 11 values which are, from always, imprinted in the DNA of the Manifestation. 11 auteur films made by 11 major Italian directors, including Francesca Archibugi and Pappi Corsicato will be screened. In the spirit of ever greater openness to the exchange and circulation of

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La riuscita grafica della campagna pubblicitaria.

ideas, culture and creativity, collaboration with the Teatro alla Scala Foundation is back: the Salone will open this year with a concert by the Philharmonic Orchestra directed by Maestro Lorenzo Viotti and will be followed by a ballet that will see Roberto Bolle as the extraordinary protagonist. “The Salone is Milan. And it always will be”, said the Mayor of Milan Giuseppe Sala: “Few events are able to celebrate 'know-how' and 'know-how' as the Salone del Mobile does. For this reason the world of design awaits, watches and participates with enthusiasm in this event: because in Milan inspiration and originality are a certainty. Research into materials, environmentally conscious productions, beautiful objects, useful furniture and furnishing accessories with creative shapes will also be protagonists in the sixtieth edition of the Salone. An overwhelming energy that will involve the whole city”, concluded the mayor of Milan.


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DI PIETRO FERRARI

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PROMESSE E PROBLEMI DELLE NUOVE TECNOLOGIE

ABBIAMO AVUTO L'OCCASIONE, NEL CONTESTO DELLA RICCA CONVEGNISTICA, ORGANIZZATA DA FRANKFURT MESSE CON L'AUTOREVOLE ORGANIZZAZIONE DELLA RIVISTA ITIS MAGAZINE, NEI MESI PRECEDENTI L'EDIZIONE 2023 DI SPS ITALIA, DI SEGUIRE, IL 3 MARZO A MILANO, UN AMPIO E APPROFONDITO CONFRONTO SUL TEMA DEL RAPPORTO TRA LE TECNOLOGIE SEMPRE PIÙ EVOLUTE DELL'AUTOMAZIONE E I RISULTATI IN TERMINI DI COMPETITIVITÀ.

Sono stati protagonisti della tavola rotonda i seguenti operatori del settore: • Stefano Faccio - Head of Machinery Safety Industry 4.0 & Digital Manufacturing Operation di Marelli Automotive Lighting Italy; • Daniele Ferrari - OT Manager Engineering Department di Parmalat; • Michele Abbondandolo - Manufacturing Engineering Manager di Iveco; • Fabio Rosso - Head of Service Center di Balluff Automation; • Raffaele Balzan - Packaging Market Manager di Beckhoff Automation; • Davide Palombo - Product Market Manager per la Digitalizzazione di Festo; • Carlo Di Nicola - Sales Area Manager – Systems di ifm electronic; • Marino Crippa - Direttore Marketing e Vendite di Keb Automation Italia; • Giovanni Mandelli - Automation Solution Manager Italy Factory Automation Division di Mitsubishi Electric Europe; • Giovanni Di Pumpo - Direttore Commerciale di Rittal – Eplan Software & Service; • Andrea Lolli - Sales Manager Sistemi di Presa di Schunk Intec Italia; • Cristian Sartori - Product Management Team Leader Automation di Siemens.

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Momenti del convegno milanese.

La prima parte del confronto ha riguardato la definizione del concetto di automazione avanzata e le difficoltà poste da questa definizione. È stato Daniele Ferrari a spiegare come per Parmalat l’automazione avanzata sia un fatto di processi di business intelligence, analisi di enormi masse dati, realtà aumentata. Il rischio Ferrari ha evidenziato, è che uno o più di questi strumenti, che dovrebbero essere di supporto, diventino dominanti rispetto del prodotto stesso; altrettanto fondamentale è nella sua visione, tenere nella corretta considerazione l’impatto sulla sicurezza, non solo per ciò che riguarda protezione dei dati, ma anche la protezione le macchine dagli uomini. Carlo di Nicola di ifm electronic ha rilevato come, perché la digitalizzazione “corra” davvero, sia necessario che l’enorme quantità di dati estrapolati

PROMISES AND PROBLEMS OF NEW TECHNOLOGIES ■■ We had the opportunity, in the context of the rich

conferences, organized in the months preceding the 2023 edition of SPS Italia, to follow, on March 3 in Milan, a broad and in-depth discussion on the relationship between the increasingly advanced technologies of automation and the results in terms of competitiveness The following operators in the sector were protagonists of the round table: Stefano Faccio - Head of Machinery Safety – Industry 4.0 & Digital Manufacturing – Manufacturing Operation of Marelli Automotive Lighting Italy; Daniele Ferrari - OT Manager Engineering Department of Parmalat; Michele Abbondandolo - Manufacturing Engineering Manager of Iveco; Fabio Rosso - Head of Service Center of Balluff Automation; Raffaele Balzan - Packaging Market Manager of Beckhoff Automation; Davide Palombo - Product Market Manager Digitalization of Festo;

Carlo Di Nicola - Sales Area Manager – Systems of ifm electronic; Marino Crippa - Marketing & Sales Director of Keb Automation Italia; Giovanni Mandelli - Automation Solution Manager Italy Factory Automation Division of Mitsubishi Electric Europe; Giovanni Di Pumpo - Sales manager of Rittal - Eplan Software & Service; Andrea Lolli - Sales Manager Systems of Schunk Intec Italia; Cristian Sartori - Product Management Team Leader Automation of Siemens. The first part of the comparison concerned the definition of the concept of advanced automation and the difficulties posed by this definition. It was Daniele Ferrari who explained how for Parmalat advanced automation is a matter of business intelligence processes, analysis of huge data masses, augmented reality. The risk Ferrari highlighted is that one or more of these tools, which should be supportive, become dominant over the product itself; equally fundamental, it is, in his vision, to properly consider the impact on security, not only

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SOSTENIBILITÀ E CAMBIAMENTO

Nella seconda parte del dibattito il tema è stato quello di vincere quelle resistenze che nel mondo manifatturiero portano talvolta a “sfuggire” al cambiamento: secondo Michele Abbondandolo di Iveco questa tendenza si sta minimizzando grazie al cambio generazionale e all’elevata tecnologia che è ormai a disposizione delle aziende; il risparmio, secondo Raffaele Balzan di Beckhoff, potrebbe essere una leva vincente, dal momento che tutte le aziende nel campo della produzione industriale, e in particolare nel packaging, stanno puntando a una produzione sempre più sostenibile, con costi più contenuti. Proprio l’aumento dei costi dell’energia e la carenza di materie prime sono problemi su cui ha posto l'accento Fabio Rosso di Balluff, lo sviluppo del software non soffre; meno hardware significa meno componenti da alimentare, da raffreddare, e soprattutto da produrre, con il risultato di un significativo risparmio energetico. Infine, il fattore tempo, secondo l'opinione di Giovanni Di Pumpo di Eplan Software & Service, rappresenta l’unità di misura principale della competitività. Si tratta di un'unica variabile che ne determina molte altre, dalla qualità alla sostenibilità e all’efficienza, e che è legata fortemente ai dati e di conseguenza all’integrazione sistemica tra software, prodotto e macchina.

IL PUNTO SUL MERCATO ITALIANO

Alcuni temi controversi sono stati affrontati nell'ultima parte del convegno, a partire dalla necessità di adottare strategie a medio-lungo termine. Stefano Faccio di Marelli Automotive Lighting Italy non ritiene

dagli impianti sul campo non venga solo resa fruibile e agevolmente leggibile da chi deve utilizzarli per gestire i macchinari, ma venga anche integrata con il sistema ERP, in modo da poter gestire tutte le richieste e le necessità di approvvigionamento di materiali, gli ordini, i pezzi di ricambio. L’automazione avanzata dovrebbe avere come portato anche una maggior sicurezza per i lavoratori. Per Andrea Lolli di Schunk Intec Italia la robotica collaborativa libera gli operatori da compiti gravosi e a volte pericolosi e li lascia liberi di potersi occupare di compiti diversi, per esempio, il controllo qualità. Anche l'intelligenza artificiale e l'edge computing portano un aiuto pratico ai lavoratori: secondo Cristian Sartori di Siemens per concretiazzare l’AI è necessario anche utilizzare strumenti adatti che uniscano i vantaggi dell’innovazione dell’IT con i requisiti tipici del mondo industriale.

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with regard to data protection, but also the protection of machines from men. Carlo Di Nicola of ifm electronic has found that, for digitization to really "run", it is necessary that the enormous amount of data extrapolated from the plants in the field is not only made usable and easily readable by those who have to use them to manage the machinery, but it is also integrated with the ERP system, so as to be able to manage all requests and needs for procurement of materials, orders, spare parts. Advanced automation should also lead to greater safety for workers. For Andrea Lolli of Schunk Intec Italia, collaborative robotics frees operators from heavy and sometimes dangerous tasks and leaves them free to take care of different tasks, for example, quality control. Artificial intelligence and edge computing also bring practical help to workers: according to Cristian Sartori of Siemens, in order to implement AI, it is also necessary to use suitable tools that combine the advantages of IT innovation with the typical requirements of the industrial world.

SUSTAINABILITY AND CHANGE

In the second part of the debate, the theme was to overcome those resistances that in the manufacturing world sometimes lead to "escape" from change: according to Michele Abbondandolo of Iveco this trend is being minimized thanks to the generational change and the high technology that is now at arrangement of companies; savings, according to Raffaele Balzan of Beckhoff, could be a winning lever, since all companies in the field of industrial production, and in particular in packaging, are aiming at an increasingly sustainable production, with lower costs. The increase in energy costs and the lack of raw materials are problems that Fabio Rosso of Balluff has emphasized, software development does not suffer; less hardware means fewer components to power, to cool, and above all to produce, resulting in significant energy savings. Finally, the time factor, in the opinion of Giovanni Di Pumpo of Eplan Software & Service, represents the main unit of measurement of competitiveness. It is a single variable that determines many others, from quality to sustainability and efficiency, and which is strongly linked to data and consequently to the systemic integration between software, product and machine.

of Marelli Automotive Lighting Italy does not consider this path to be taken for granted or simple. Just as it is not easy, according to the manager, to disentangle the various solutions – all certainly valid – to find the one that turns out to be really advantageous in concrete applications. Mitsubishi Electric, explained Giovanni Mandelli, being both a manufacturing company and a provider of advanced automation solutions, has addressed the issue of Digital Transformation primarily on its factories in Japan and has done so through an approach of continuous improvement: everything must be done gradually, one step at a time and defined by a scheme in which the levels of use of the data and the areas of application are taken into consideration. The goal is to evaluate which steps to implement to achieve your goals, calculating the return on investment of each single step. According to Davide Palombo of Festo, in order to have a complete panorama, it is necessary to first give an exact definition of "digitization" in the world of industrial automation, it is necessary to make distinctions between the various sectors: the trend towards remote work is a state of affairs which has certainly been accelerated by the pandemic of the past two years. But remotization refers not only simply to work moments or to the conduct of meetings, but also to the configuration and monitoring of industrial machines, an equally widespread trend. The situation is different from the point of view of the exploitation of the data available inside the machines: from this point of view, according to Palombo, the Italian companies are on the whole a few steps behind their international competitors, even if automotive. food and packaging are the sectors moving faster towards digitization.

ADVANTAGES AND REDUNDANCIES

Some technologies have proved to be more effective, others less so: predictive maintenance and augmented reality (but only in terms of assistance and training) according to Magneti Marelli are those that have proved to be more useful and usable in practice. Iveco, which also implements augmented reality for control activities, is of the same opinion. Among the less effective technologies, both for Magneti Marelli and for Iveco, there is collaborative robotics, which presented – at the application level – problems in terms of safety, effectiveness and costs. For Parmalat, however, the problem still to be solved is the analysis of the enormous THE POINT ON THE ITALIAN MARKET mass of data available. Some controversial issues were addressed in the last To accelerate the digitization process of the Italian part of the conference, starting from the need to manufacturing fabric, therefore, a change of pace is adopt medium-long term strategies. Stefano Faccio essential, but according to Marino Crippa of Keb, tech-

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GRANDANGOLO SPS ITALIA WWW.SPSITALIA.IT questo percorso né scontato né semplice. Così come non è semplice, secondo il manager, districarsi tra le varie soluzioni – tutte sicuramente valide – per trovare quella che poi si riveli realmente vantaggiosa nelle applicazioni concrete. Mitsubishi Electric, ha spiegato Giovanni Mandelli, essendo sia un’azienda manifatturiera, sia un fornitore di soluzioni di automazione avanzata, ha affrontato il tema della Digital Transformation in primis sulle proprie fabbriche in Giappone e l’ha fatto attraverso un approccio di miglioramento continuo: tutto va realizzato gradualmente, un passo alla volta e definito da uno schema in cui vengono presi in considerazioni i livelli di utilizzo dei dati e le aree di applicazione. L'obiettivo è valutare quali passi implementare per raggiungere i propri obiettivi, calcolando il ritorno dell’investimento di ogni singolo step. Secondo Davide Palombo di Festo, per avere un panorama completo occorre preventivamente dare una definizione esatta di “digitalizzazione” nel mondo dell’automazione industriale è necessario fare delle distinzioni tra i diversi settori: la tendenza verso il lavoro da remoto è uno uno stato di fatto che sicuramente è stato accelerato dalla pandemia degli ultimi due anni. Ma la remotizzazione si riferisce non solo semplicemente ai momenti di lavoro o allo svolgimento dei meeting, ma anche alla configurazione e al monitoraggio delle macchine industriali, tendenza altrettanto diffusa. Diversa la situazione dal punto di vista dello sfruttamento dei dati che si hanno a disposizione all’interno delle macchine: da questo punto di vista, secondo Palombo, le aziende italiane si trovano nel complesso qualche passo indietro rispetto ai competitor internology suppliers should reflect on these issues: perhaps the gap to be filled is to bring people back to the center of this. evolution. The triad of the SPS pay-off - people technologies - perspectives - can be a suggestion to remedy the fact that there has been too much focus on technologies without sufficiently taking into account the fact that they must be applied to processes. The challenge to progress in digital transformation is summarized in bringing value to the factory with integrated projects that focus on people who are able to rely on the experience of the processes they are governing.

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nazionali, anche se automotive, food e packaging sono i settori si muovono più rapidamente verso la digitalizzazione.

VANTAGGI E RIDONDANZE

Alcune tecnologie si sono rivelate più efficaci altre meno: la manutenzione predittiva e la realtà aumentata (ma solo a livello di assistenza e di training) secondo Magneti Marelli sono quelle che si sono rivelate più utili e utilizzabili in concreto. Iveco, che implementa la realtà aumentata anche per attività di controllo, è della stessa opinione. Tra le tecnologie meno efficaci, sia per Magneti Marelli che per Iveco, c’è invece la robotica collaborativa, che ha presentato – al livello applicativo – problemi in termini di sicurezza, di efficacia e di costi. Per Parmalat, invece, il problema ancora da risolvere risulta l’analisi dell’enorme massa di dati disponibili. Per accelerare il processo di digitalizzazione del tessuto produttivo manifatturiero italiano, quindi, è indipsensabile un cambio di passo, ma secondo Marino Crippa di Keb i fornitori di tecnologia dovrebbero riflettere su questi temi: forse il gap da colmare è riportare le persone al centro di questa evoluzione. La triade del pay off di SPS - persone - tecnologieprospettive - può essere un suggerimento per ovviare al fatto che ci si è focalizzati troppo sulle tecnologie senza tener sufficientemente conto del fatto che queste ultime vanno applicate ai processi. La sfida per progredire nella trasformazione digitale si sintetizza nel portare valore alla fabbrica con progetti integrati che mettano al centro le persone in grado di contare sull'esperienza dei processi che stanno governando.

Tecnologie d'avanguardia in esposizione a margine del convegno.



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G


indirizzi utili PAGINA

Page

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ASSISTENZA TECNICA

TECHNICAL ASSISTANCE

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BORDI

2

CATENE PORTACAVI

2

CILINDRI E RIVESTIMENTI IN GOMMA

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COLLE E ADESIVI

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DESIGN - PROGETTAZIONE - SVILUPPO

3

ELETTROMANDRINI

3

FERRAMENTA E ACCESSORI

3

FINITURA SUPERFICI

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IMBALLAGGI

4

IMPIANTI DI ASPIRAZIONE

4

IMPIANTI DI VERNICIATURA ED ESSICCAZIONE

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LEGNAMI

5

MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO

6

MACCHINE RIVESTIMENTO PROFILI E PANNELLI PROFILES AND PANELS WRAPPING MACHINES 5

6

MOVIMENTAZIONE

7

EDGES

2

CABLE HOLDER CHAINS

2

RUBBER CYLINDERS AND COATINGS

2

GLUES AND ADHESIVES

2

DESIGN - PLAN - SVILUPPO

3

ELECTRIC SPINDLES

3

FITTINGS AND ACCESSORIES

3

SURFACES FINISHING

4

PACKAGES

4

SUCTION PLANTS

4

PAINTING AND DRYING PLANTS

4

TIMBERS

4

WOODWORKING MACHINES

5

HANDLING

6

PANNELLI NOBILITATI

LAMINATED PANELS

6

7

PANNELLI PER MOBILI

FURNITURES PANELS

6

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STRUMENTI DI CONTROLLO, MISURAZIONE E REGOLAZIONE CONTROL, MEASURING AND SETTING INSTRUMENTS

7

TOOLS

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PAINTS FOR WOOD

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8

UTENSILI

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VERNICI PER LEGNO

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elenco alfabetico

alphabetical list 9

IDM

1

useful addresses

ASSISTENZA TECNICA Technical Assistance MULTI SERVICE srl Sede amministrativa: 30027 San Donà di Piave (Venezia) Via Calnova 8/2 Sede operativa: 31016 Cordignano (Treviso) Via Strada Maestra d’Italia 75 Paolo Grandin - cell. +39/335 8333469 paolo.grandin@mserv.it Assistenza tecnica - cell. +39/338 9987412 fax +39/0421 480706 info@mserv.it Vendita e installazione macchine C.N.C. nuove e usate, ricambi, software Cad-Cam, assistenza tecnica e training operatori macchina.


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indirizzi utili

useful addresses CILINDRI

E RIVESTIMENTI IN GOMMA

Rubber cylinders and coatings 20864 AGRATE BRIANZA (Monza Brianza) Via della Fisica 21 tel +39/039 650868 - fax +39/039 651139 atagliabue@tin.it - www.tagliabueluigi.it Stabilimento: 20867 CAPONAGO (Monza Brianza) Via della Fisica 17 - tel +39/02 95741768 Rulli e ruote in gomma e silicone.

BORDI Edges

PLASTIVAR srl 23879 VERDERIO (Lecco) Viale Rimembranze 1 tel +39/039 510662 - fax +39/039 510663 sales@plastivar.com - info@plastivar.com www.plastivar.com Produzione bordi in ABS e accoppiato alluminio.

COLLE E ADESIVI Glues and adhesives

CATENE

PORTACAVI

Cables holder chains OSTERMANN ITALIA srl 35010 PERAGA DI VIGONZA (Padova) Via Germania 38 tel +39/049 6225410 - fax +39/049 6225490 vendite.it@ostermann.eu - www.ostermann.eu Il più grande assortimento di bordi in Europa! Bordi in ABS, melaminico, vero legno, alluminio e acrilico, forniti a partire da 1 metro nel giro di 24 ore. 17 finiture diverse in tutte le altezze fino a 100 mm. Bordi per l’applicazione a laser, aria calda o infrarossi e bordi precollati EVA su richiesta. Ordini 24 ore su 24 tramite Online Shop e App. A completamento della gamma: ampio assortimento di profili tecnici, colle, maniglie, detergenti, piedini per zoccoli, canaline LED e accessori per la lavorazione del bordo.

KABELSCHLEPP ITALIA srl 21052 BUSTO ARSIZIO (Varese) Via Massari Marzoli 9 tel +39/0331 350962 - fax +39/0331 341996 infoksi@kabelschlepp.it www.kabelschlepp.it Catene portacavi e guaine in poliammide rinforzato con fibre di vetro. Catene portacavi e guaine in acciaio. Cavi. Coperture telescopiche. Convogliatori di trucioli. Nastri avvolgibili. Raschiaoli. Protezioni a tapparella. Soffietti termosaldati e cuciti.

IDM

COLLANTI CONCORDE S.R.L. COLLE SPECIALI PER APPLICAZIONI INDUSTRIALI Via Schiaparelli, 12 – Zona Industriale 31029 Vittorio Veneto (TV) , Italy Tel +39 0438 912121 – Fax +39 0438 501822 info@collanticoncorde.it www.collanticoncorde.it Collanti Concorde è specializzata nella produzione di colle ed adesivi per applicazioni industriali. Tra i prodotti più importanti: ● Adesivi HOT-MELT POLIURETANICI (gamma PUROSTIK) per sigillatura, bordatura, rivestimento profili e flat lamination. ● Adesivo poliuretanico XILOBOND T, certificato secondo la norma EN 15425 e con “Attestato di Conformità” dell’MPA di Stoccarda, per costruzioni in legno e per incollaggi strutturali di legno ingegnerizzato, case clima, etc. ● COLLE CERTIFICATE CON PROPRIETÀ DI REAZIONE AL FUOCO/USO NAVALE.


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DURANTE ADESIVI spa 33080 Ghirano di Prata (Pordenone) Via G. Garibaldi, 23 tel +39/0434 605211 - fax +39/0434 605202 info@duranteadesivi.com - duranteadesivi@pec.it www.duranteadesivi.com Colle e adesivi per l’industria del mobile/arredamento: termofusibili, poliuretanici reattivi, viniliche, ureiche, poliuretanici ad acqua, adesivi a solvente.

20061 CARUGATE (Milano) - Via Garibaldi 76/78 tel +39/02 9253631 r.a. - fax +39/02 9252357 commerciale.ordini@frabo.it - www.frabo.it Adesivi per legno, laminati e mobili imbottiti.

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JOWAT ITALIA srl a socio unico 24046 OSIO SOTTO (Bergamo) Via dell’Artigianato 3 tel +39/035 0272310 - fax +39/035 0272307 info@jowat.it - www.jowat.it Colle e adesivi per l’industria del legno: viniliche, termofusibili, poliuretaniche e poliolefiniche reattive e per materiali espansi.

TAKA Srl L’adesivo perfetto Via dell’Industria, 4 36060 Pianezze (Vicenza) Tel. +39/0424 411166 – fax +39/0424 411727 info@taka.it - www.wpr.it Produttori di adesivi termofusibili poliuretanici reattivi (HMPUR) per il rivestimento di profili, flat lamination, bordatura per applicazioni con macchine slot nozzle, roll coater, bordatrici. Produzione di Primer per materiale plastico e pulitori.

DESIGN PROGETTAZIONE SVILUPPO Design - Planning Development

FAUCIGLIETTI ENGINEERING srl 22063 CANTÙ (Como) - Via Belvedere 11 tel +39/031 712391 - fax +39/031 714257 info@fauciglietti.it - www.fauciglietti.it

ELETTROMANDRINI Electric Spindles

ELTE srl 36075 MONTECCHIO MAGGIORE (Vicenza) Via Mario Carraro 1 tel +39/0444 746999 - fax +39/0444 746990 info@elte.eu www.elte.eu Elte s.r.l. dal 1978 progetta e realizza elettromandrini di precisione ad alta velocità 100% Made in Italy.

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TEKNOMOTOR srl 32038 Quero Vas (Belluno) - Via Argenega 31 tel +39/0439 787950 info@teknomotor.com www.teknomotor.com Progettazione e produzione di elettromandrini, motori ad alta frequenza e automatic tool changers per la lavorazione di materiali leggeri. Tradizione ed innovazione al servizio dei bisogni dell'industria e dell’artigiano.

FERRAMENTA E ACCESSORI Fittings and accessories

TITUSPLUS ITALIA srl 31048 San Biagio di Callalta (TV) Via Aquileia 9 - Frazione Olmi tel +39/0422 165 0120 - fax +39/0422 165 0136 italia@titusplus.com - www.titusplus.com

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indirizzi utili

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IMPIANTI

DI ASPIRAZIONE

FORMETAL srl 61025 MONTELABBATE (Pesaro Urbino)- Via Abbadia 4 tel +39/0721 472067-491968 fax +39/0721 907378 commerciale@formetalsrl.it info@formetalsrl.it - www.formetalsrl.it Da sempre proponiamo soluzioni personalizzate sulle esigenze del cliente. La nostra ampia gamma di prodotti copre tutte le esigenze di handling, imballo e magazzini automatici. Our Solution for Your Evolution

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RIVESTIMENTO PROFILI E PANNELLI

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PANNELLI NOBILITATI Laminated panels CVM srl 61025 MONTELABBATE (Pesaro Urbino) Via Pantanelli 7/1 tel +39/0721 499044 - fax +39/0721 499898 info@cvmitalia.com - www.cvmitalia.com Linee complete di montaggio, imballaggio e magazzino. Impianti automatici o ribaltatori semiautomatici, per l’imballaggio in cartone. Movimentazioni ed automazioni varie: navette traslanti e sollevabili, curve, transfer, girapezzi, trasportatori a rulli oppure a tappeto, piattaforme.

43055 MEZZANO SUPERIORE (Parma) Via Partigiani d’Italia 8 tel +39/0521 815974 - fax +39/0521 816737 amministrazione@nobilpan.it commerciale@nobilpan.it www.nobilpan.it Nobilitazione di pannelli compensati, multistrati, MDF, truciolari con carte, PVC, PP, CPL, HPL. Sezionatura a misura.

IDM

EGGER ITALIA - TRADING EUROPE s.r.l. 31100 TREVISO - Via Fonderia 8 tel +39/0422 918435 sc.italia@egger.com.it www.egger.com Fornitore di soluzioni complete per la realizzazione di mobili e arredamento d’interni, per le costruzioni in legno e pavimenti. Realizziamo pannelli truciolari grezzi, pannelli truciolari sottili, pannelli MDF, pannelli HDF, pannelli verniciati, pannelli tamburati, pannelli nobilitati melaminici, laminati, semilavorati per mobili, piani di lavoro, antine, pannelli nobilitati con laminato, laminati stratificati e bordi.

GRUPPO BONOMI PATTINI S.P.A. 20814 VAREDO (Monza Brianza) - Via Stelvio 9 tel +39/0362 580453 – fax +39/0362 544367 marketing@gruppobonomipattini.com www.gruppobonomipattini.com Materiali innovativi dedicati al mondo dell’Architettura, del Design e del Contract.


indirizzi utili useful addresses

SOFTWARE Software

60035 Jesi (Ancona) - Via G. Brodolini, 12 tel +39/0731 22911 info@apra.it www.i-furniture.it - www.apra.it 40 anni di esperienza, 2500 aziende Clienti, oltre 300 collaboratori: sono i numeri che descrivono la solidità della nostra azienda. La continua innovazione di VAR GROUP e gli anni di esperienza di APRA nel settore arredo, permettono di affermarci come partner tecnologici di soluzioni integrate, capaci di ottimizzare tutti i processi della filiera dell’arredamento. I-furniture è la Suite Gestionale integrata, ideata per rispondere alle esigenze delle aziende che producono arredo casa, outdoor, ho.re.ca ed uffici. Grazie all’integrazione con 3Cad, il più diffuso configuratore grafico del settore, i-furniture offre un ventaglio di strumenti e soluzioni per vincere tutte le sfide del mercato.

STRUMENTI

DI CONTROLLO, MISURAZIONE E REGOLAZIONE

UTENSILI Tools by HOMAG ITALIA spa 20833 GIUSSANO (Monza Brianza) - Via A. Vivaldi 15 tel +39/0362 8681 - fax +39/0362 314183 piero.scarabello@homag.com www.homag.com Utensili per la lavorazione del legno in diamante HM - HSS con centro di assistenza.

SISTEMI srl 61121 Pesaro (PU) - Via Montanelli 70 tel +39/0721 28950 - fax +39/0721 283476 info@sistemiklein.com - www.sistemiklein.com Utensili per la lavorazione del legno e del pannello. Strumenti di misura per il pannello, produzione M. Conti: calibri tradizionali, digitali e a radio frequenza. Banco CNC per il controllo dimensionale del pannello. PRE SET utensili per macchine CNC.

Control, measuring and setting instruments 20137 MILANO - Via Ennio 25 tel +39/02 54100818 r.a. - fax +39/02 54100764 controllogic@controllogic.it - www.controllogic.it Sistemi di rivelazione e spegnimento automatico delle scintille nelle condotte di aspirazione e protezione antincendio del silo.

UTENSILEA srl 31057 S. ELENA DI SILEA (Treviso) Via Belvedere 8 tel. +39/0422 788572 - 0422 820840 fax +39/0422 820833 info@utensilea.com www.utensilea.com Utensili per la lavorazione del legno ad inserti intercambiabili con riporto HW, HS e D.P.

VERNICI

PER LEGNO

Paints for wood

BOTTOSSO E FRIGHETTO VERNICI srl 30025 FOSSALTA DI PORTOGRUARO (Venezia) Viale Kennedy 20 tel +39/0421 700222 - 0421 700292 fax +39/0421 700950 info@bottosso-frighetto.com www.bottosso-frighetto.com Deposito di Cerea (Verona) tel +39/0442 332200 - fax +39/0442 339854

Sayerlack is a brand of The Sherwin-Williams Company

61025 Montelabbate (Pesaro) Area produttiva Via Pantanelli, 43/45 tel +39/0721 497592 fax +39/0721 499875 export1@utensilcentro.it www.utensilcentro.it Costruzione e affilatura utensili in DIAMANTE e HM per laminati, legno alluminio e pvc. Coltellini HM sagomati e punte HM elicoidali.

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SHERWIN-WILLIAMS ITALY srl 40065 PIANORO (Bologna) - Via del Fiffo 12 info@sayerlack.it - servizioclienti@sayerlack.it www.sayerlack.it Leader nell’industria della verniciatura del legno, produce prodotti vernicianti professionali che arrivano a soddisfare ogni esigenza dell’artigiano e dell'hobbista. Grazie a 70 anni di esperienza formulativa ed applicativa, i prodotti Sayerlack sono affidabili, di semplice applicazione e rappresentano l’avanguardia in termini di durata e qualità estetica delle finiture.

7


elenco alfabe alphabetical list AZIENDA Firm

A B

CATEGORIA Category

P.

p.

ARDUINI LEGNAMI spa

legnami/ timbers

4

APRA - i-finiture

software/ software

7

BARBERAN S.A.

impianti di verniciatura e essiccazione / painting and drying plants

4

BIANCHI DOTT. FRANCESCO snc

legnami/ timbers

5

BONOMI PATTINI spa

pannelli per mobili/ furnitures panels

6

BOTTOSSO & FRIGHETTO VERNICI srl

vernici per legno / paints for wood

7

C

AZIENDA Firm

J K L M

movimentazione / handling

6

COLLANTI CONCORDE srl

colle e adesivi / glues and adhesives

2

CONTROL LOGIC srl

impianti di aspirazione / suction plants

4

D CVM srl

DURANTE & VIVAN spa

7

imballaggi / packages

4

movimentazione / handling

6

colle e adesivi / glues and adhesives

3

E ELTE srl

elettromandrini/ electric spindles

3

EGGER

pannelli per mobili/ furnitures panels

6

F

FAUCIGLIETTI ENGINEERING srl

FORMETAL srl FRABOADESIVI spa

G H

GENERAL TIMBER BROKER srls

HOMAG ITALIA spa

I

IMA SCHELLING ITALIA srl

design - progettazione - sviluppo/ design - planning - development

3

movimentazione / handling

6

imballaggi / packages

4

colle e adesivi / glues and adhesives

3

legnami/ timbers

5

macchine per la lavorazione del legno / woodworking machines

5

macchine per la lavorazione del legno / woodworking machines

5

P.

p.

colle e adesivi / glues and adhesives

3

KABELSCHLEPP ITALIA srl

catene portacavi / cable holder chains

2

KUPER/HOMAG ITALIA spa

macchine per la lavorazione del legno /

MULTI SERVICE srl

strumenti di controllo, misurazione e regolazione / control, measuring and setting instruments

Category

JOWAT ITALIA srl

LEUCO by HOMAG ITALIA spa

C.M.B. sas

CATEGORIA

woodworking machines

5

utensili / tools

7

assistenza tecnica / technical assistance

1

macchine per la lavorazione del legno / woodworking machines

5

MION VENTOLTERMICA DEPURAZIONI spa

impianti di aspirazione / suction plants

4

NOBILPAN spa

pannelli nobilitati / laminated panels

6

NORDEX sas

bordi / edges

2

OMNIA KOLL srl

colle e adesivi / glues and adhesives

4

OSTERMANN ITALIA srl

bordi / edges

2

PLASTIVAR srl

bordi / edges

2

SHERWIN-WILLIAMS ITALY srl

vernici per legno / paints for wood

7

SISTEMI srl

utensili / tools

7

TAKA srl

colle e adesivi / glues and adhesives

3

TAGLIABUE LUIGI snc

cilindri e rivestimenti in gomma /

N O P S T

rubber cylinders and coatings

2

TEKNOMOTOR srl

elettromandrini/ electric spindles

3

TITUSPLUS ITALIA srl

ferramenta e accessori / fittings and accessories 3

U Z

UTENSILEA srl

utensili / tools

7

UTENSIL CENTRO snc

utensili / tools

7

ZAFFARONI Mario & Figli srl

macchine per la lavorazione del legno /

W

WPR srl Unipersonale

idm

woodworking machines

5

macchine rivestimento profili e pannelli / profiles and panels wrapping machines

5


Clamex P-14/10 Flexus

Clamex P-10 Clamex P-14 Clamex P-14/10 Medius

NUOVO

P-System

Tenso P-10

Ancoraggio simbiotico

Tenso P-14

– Montaggio rapido – Inserimento della giunzione in pochi secondi senza fissaggio con viti o colla, senza tempi di attesa – Stabile – Ancoraggio ampio e a filo

Divario P-18

– Tolleranza laterale – P-System consente di allineare entrambi i pezzi perfettamente a filo – Profondità ridotta – Profondità di fresatura minima con massima resistenza – Senza torsione – Massima resistenza alla torsione grazie alle spine di posizionamento Bisco P

Lamello S.r.l. | Tecnica di assemblaggio | Tel. +39 0331 93 06 76 | info@lamello.it | www.lamello.it


grass.eu

Vionaro V8 Slim Drawer System

Everything. Except ordinary. Fino a poco tempo fa, l’idea di ridurre il lato di un cassetto a 8 millimetri e, soprattutto, di rendere commercialmente praticabile la produzione industriale sarebbe stata inimmaginabile. Con Vionaro V8, questa visione è stata trasformata in realtà. Il nuovo sistema a cassetti sottili non solo offre l’unico cassetto in acciaio monoblocco da 8 millimetri al mondo. Vionaro V8 è anche il primo cassetto in metallo puro senza elementi in plastica. Tutte le parti sono realizzate in acciaio e unite utilizzando una tecnologia di saldatura laser all’avanguardia. Ciò offre la massima stabilità e durata e garantisce un tasso di riciclo di quasi il 100%.

V8 V8 Vionaro Slim Drawer System.


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