DI PIETRO FERRARI
GRANDANGOLO HOLZ-HER WWW.HOLZ-HER.IT TECNOLOGIE
SUI MERCATI MONDIALI
UNA STORIA DI SUCCESSO SU MERCATI DI ALTA GAMMA CON IL CONTRIBUTO DELLE TECNOLOGIE HOLZ-HER. Parliamo della Essetre Forniture di Cesano Maderno, nel cuore della Brianza del Mobile, dove, Sergio e Fabio Scalabrin, titolari della società, hanno partecipato alla nascita della rete d’impresa Cesari Ferrari Group, con la quale oggi si affacciano sui mercati mondiali dell’arredamento di lusso, offrendo soluzioni ingegneristiche e produttive su misura per progetti di interni residenziali e commerciali. Cesare Ferrari è oggi un marchio riconosciuto ed affermato a livello internazionale. È Fabio Scalabrin che inizia a raccontarci: «Nostro padre ha iniziato l’attività nel 1976 con la produzione artigianale di arredamenti rivolti principalmente a clienti privati e, talvolta, come subfornitore di grosse industrie. La grossa crisi del 2008-2009 ha modificato il mercato in modo radicale: i nostri clienti privati, anche quelli di fascia alta del mercato, che noi già seguivamo con progetti chiavi in mano, cominciavano ad avvicinarsi ad un sistema di acquisto legato al crescente mondo di internet e ad una ricerca del massimo risparmio economico. Per noi diventava pesante gestire i dialoghi con persone spesso incompetenti, ma attirati da nomi blasonati e super pubblicizzati. Oltre a ciò nelle industrie del mobile che si rivolgevano al Contract, nuove figure di derivazione “bocconiana”, orientate principalmente alla minimizzazione dei costi ed alla massimizzazione dei profitti, avevano sostituito i nostri punti di riferimento fino ad allora, per cui il fatto che il fornitore sapesse portare a buon fine la commessa richiesta con le proprie capacità di produrre qualità, era diventata meno importante dello spendere poco e spendere meno. Questo nuovo contesto ci ha trovati un po’ spiazzati, anche perché abbiamo sempre avuto un concetto di produzione di qualità, con l’utilizzo di materiali che hanno una loro intrinseca ricchezza rispetto a materiali che nascono poveri e restano poveri con un a marginalizzazione molto relativa. Fortunatamente, proprio in quegli anni era uscito un bando della Regione Lombardia per l’internazionalizzazione delle reti d’impresa. Insieme con altre due aziende del nostro settore, con
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IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE dal 1959
specializzazione in settori differenti come l’allestimento di stand fieristici ed il Retail, mentre noi eravamo più vocati al residenziale, abbiamo partecipato al bando, senza peraltro vincerlo. Nonostante ciò, ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che valeva la pena di continuare in quella direzione e, senza porci troppi vincoli, partecipando a piccole fiere e missioni organizzate dalla Regione, abbiamo iniziato a fare qualche piccolo viaggio all’estero e in queste occasioni la prima cosa che ci è balzata all’occhio è stata che, nonostante la mancanza di orgoglio nazionale di noi Italiani, all’estero siamo oggetto di un’alta considerazione per tutta una serie di fattori. Abbiamo così cominciato a capire che fuori d'Italia c’era una fascia di mercato molto alta che richiedeva lavori di una certa ricchezza e di una certa consistenza, così abbiamo cominciato a seminare in quel contesto, lavorando con gli studi di architettura e riuscendo a creare delle relazioni e delle conoscenze, strutturandoci con tutto ciò che era necessario, dalla lingua alla contrattualistica.