Parlare con i ragazzi L'importanza di una chiacchierata e le sue caratteristiche
Il colloquio, vorrei subito sgomberare il campo da qualsiasi equivoco, non è uno strumento del metodo, tuttavia è necessario, utile, talvolta indispensabile creare delle occasioni in cui capo e ragazzo si confrontano, instaurano o proseguono un dialogo, approfondiscono la rispettiva conoscenza in un’ottica di maggior alleanza e complicità, fiducia, rispetto e relazione affettiva. Potrà sembrare strano, ma in questi momenti, occasionali o occasionati, entrambi importanti, la parola ha un’importanza relativa; infatti, sappiamo che gran parte della comunicazione avviene per processi non verbali. Quindi diventano più importanti alcuni aspetti non verbali o paraverbali quali la postura, il luogo scelto, i tempi, gli sguardi, i sorrisi e la mimica, la gestualità, gli oggetti, il contatto fisico, il tono, le pause e i silenzi e mille altre cose che rendono la comunicazione più o meno efficace. Tutto nel colloquio deve tendere a creare una vicinanza, una confidenza,
un’empatia che diventa funzionale alla relazione, dove tu ed io possiamo essere chiari, espliciti nel traguardare quali sono i miei e i tuoi obiettivi, per il tuo bene, perché voglio il tuo bene, perché ti voglio bene! Il colloquio, dicevamo, può essere e deve essere di due tipi, occasionale e occasionato, entrambi sono importanti, complementari, ma hanno significati diversi, modalità diverse con scopo finale simile se non identico. Il colloquio o la chiacchierata servono per stabilire una relazione più informale in cui mi presento, ascolto, stimolo con domande e stabilisco un contatto che dimostra il mio interesse per quella persona e il piacere di ricevere delle informazioni che, partendo da cose molto semplici e quotidiane, con il tempo e la confidenza, possono giungere a cose molto più personali, profonde, importanti per la sua crescita.
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Keywords: Metodo, RS
Fare Scautismo
A cura di Lorenzo Capelli, formatore R/S