Spiritualità Scout
A cura di Sefania Dodero
La stessa parola Liturgia (dal greco) significa servizio del e per il popolo, per cui una liturgia incomprensibile al popolo stesso non avrebbe molto senso, da qui la necessità di rendere le cose comprensibili con gestualità e simboli.
Con il termine “cerimoniale” si intende tutto l’insieme di regole (scritte o tradizionali), gesti, simboli, espressioni, rituali, che presiedono allo svolgersi d’un atto solenne d’importanza solitamente pubblica, avente carattere civile o religioso. La nostra vita, e non solo quella associativa, è piena di eventi che hanno un preciso cerimoniale ricco di significati, un esempio che abbiamo quotidianamente, o almeno settimanalmente, sotto il naso è la S. Messa.
In questa prima parte della simbologia tra cerimonie e liturgie, ci soffermeremo sul significato di alcuni gesti della cristianità (vedremo in seguito di immergerci in alcuni simboli liturgici) che hanno anche particolari propri del nostro essere scout.
Ogni volta che svolgiamo una cerimonia, ci immergiamo in un linguaggio profondamente simbolico. Questo linguaggio aiuta la comprensione di tanti significanti spesso difficili da comprendere. Se pensiamo che, fino al secolo scorso, la celebrazione Eucaristica (altrimenti detta Messa) era officiata in latino possiamo capire quanto gesti, simboli ed immagini fossero importanti per l’evangelizzazione del popolo. In molte chiese le stesse decorazioni dell’edificio o le vetrate venivano commissionate con lo scopo di essere “la Bibbia dei poveri” ovvero di raccontare quello che i meno colti non potevano capire dalle sole parole che venivano espresse nelle celebrazioni in latino (da sempre lingua madre della Chiesa Cattolica Romana).
Stare in piedi (e pregare in piedi) è tipico del cristiano ed esprime il rapporto con Dio, un Dio che non vuole schiavi ma figli, liberi. Stare in piedi comunica rispetto per la persona ed è l’atteggiamento che meglio indica l’attenzione, ma anche la prontezza, la disponibilità, la tensione verso un’azione, la corresponsabilità. Proprio in segno di attenzione, infatti, ci si alza in piedi (e in tanti dei nostri gruppi addirittura è d’uso mettersi sull’attenti) durante l’annuncio del Vangelo, durante la preghiera eucaristica, durante la professione di fede (il Credo), la recita del “Padre Nostro” e durante la comunione.
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Keywords: spiritualità
I gesti ci spiegano cerimonie e liturgie