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LUGLIO - SETTEMBRE 2022 | JULY - SEPTEMBER 2022
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Benvenuti a bordo! Come sempre spero che la lettura della rivista possa essere un piacevole
Cari Passeggeri
Editoriale Editorial
passatempo durante il vostro viaggio e anche uno spunto per le prossime destinazioni: l’estate ha portato con sé un operativo più ricco e l’offerta, che potrete trovare aggiornata sul sito della compagnia www.airdolomiti.it, è sempre più articolata ed europea! Le prenotazioni degli ultimi mesi evidenziano una rinnovata voglia di muoversi e viaggiare e siamo certi che il ventaglio delle nostre destinazioni possa soddisfare passioni e curiosità. Dall’Italia vi faremo raggiungere, come sempre, gli hub di Monaco e Francoforte con una scelta ampia e consolidata di destinazioni internazionali e poi Kalmar, antica città mercantile del tredicesimo secolo in Svezia, e le principali città dell’Austria: Linz, Graz e Innsbruck. Dalla Germania Air Dolomiti vi porta a visitare il bellissimo mare della Puglia, la Sardegna e le più interessanti città d’arte italiane; in particolare a Verona, nei mesi di luglio e agosto, l’anfiteatro Arena ospiterà la 99esima edizione del Festival dell’Opera Lirica, con gli storici allestimenti che da quasi cento anni richiamano un pubblico appassionato proveniente da ogni parte del mondo: a pagina 6 della rivista potrete trovare un
approfondimento.
Dal primo luglio, a bor-
Dear Passengers
do dei nostri aeromo- Welcome on board! As bili, potrete scegliere e gustare le proposte del nuovo menù studiate appositamente per noi dallo chef Paolo Trippini, membro di JRE-Jeunes Restaurateurs dal 2014, che interpreterà per voi i meravigliosi sapori della tradizione gastronomica umbra rinnovati in veste moderna e ricercata. Vi auguro un buon viaggio e spero di ritrovarvi
always, I hope our magazine provides you with a pleasant read for your journey and what possibly might be a starting point for your next destination too. The summer season sees our schedules expand and Air Dolomiti is delighted to fly you to an ever-growing number of European destinations. Check out all our flights and updates on the company’s website www.airdolomiti.eu. An uptick in bookings over recent months shows a renewed desire to travel, and we are confident that our range of destinations will
presto a bordo!
satisfy your passions and curiosity. As always, we regularly connect Italy to the German hubs of Munich and Frankfurt with their broad, consolidated choice of international destinations. But then we can also take you to the fascinating 13th century merchant town of Kalmar in Sweden, plus some of Austria’s main cities - Linz, Graz and Innsbruck. From Germany Air Dolomiti will wing you to the Mediterranean seas of Puglia and Sardinia and all the culture and history of Italy’s leading cities of art.
One for the diary might be Verona in July and August, where this year the city’s fabled Arena amphitheatre hosts the 99th edition of its Opera Festival. The festival’s famous productions have been attracting passionate audiences from all over the world for almost a hundred years now, and we give you an in-depth look behind the scenes on page 6 of the magazine. On board our aircraft from 1 July we are offering our passengers the chance to try a new menu specially designed for us by chef Paolo Trippini, a member of
Steffen Harbarth CEO Air Dolomiti
Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
issue 159 - Luglio / Settembre 2022
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Air Dolomiti In-flight Magazine
Steffen Harbarth, CEO di Air Dolomiti Steffen Harbarth, CEO of Air Dolomiti
JRE-Jeunes Restaurateurs since 2014. Paolo brings you all the wonderful flavours of Umbrian gastronomic tradition in a modern, refined guise. Wishing you a comfortable flight and looking forward to seeing you on board again soon!
Sommario Contents Fascino Glamour All’Arena il caos aleggia leggiadro Chaos in Arena aleggia leggiadro 04
Cultura Culture Antonio Canova, genio a tutto tondo Antonio Canova, an all-round genius 13 Quando il profumo si fa solido Perfume becomes substance 17 Festivaletteratura:
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longevo, curioso, divertente The Mantua Book Fair: charming, consolidated and chock-full of curiosities 21
In viaggio Travel
17 29
Mollo tutto e vado a Bali (anzi, in Nepal)
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Escape to Bali – no, Nepal 24
A tavola Food & wine Collio, terra di “ponka” e grandi vini Collio, “Ponka” and great wines 29 Datemi una birra, solleverò il mondo A beer, a beer, my kingdom for a beer 33
Tempo libero Free time Manuela Furlan, il simbolo dell’Italrugby che va Italian rugby’s poster girl 38
38
Le rubriche Cantina a bordo Business Class / Business Class Cellar 37 Air News / Air News 42 Informazioni passeggeri / Passenger information 44 Uffici di conciliazione / Arbitration boards 46
Spazio Italia magazine Anno XXXI - n. 159 Luglio - Settembre 2022
Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com)
Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011
In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com)
Proprietà Air Dolomiti spa
Progetto grafico Marina Baldisserri
Direttore responsabile Claudia Palamini
Grafica Garden di Lorena Lombroso
Editore Terqua Terque srl Largo Molina 4 - 40138 Bologna
Pubblicità inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
Stampa D’Auria Printing Spa S. Egidio alla Vibrata (TE)
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Gli animali ringraziano per la concessione di questo spazio. Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo iniziative ENPA
CON TE. SEMPRE. LI SCEGLI, LI PORTI A CASA, ENTRANO A FAR PARTE DELLA FAMIGLIA, DONANO AMORE E CREANO UN RAPPORTO INDISSOLUBILE. SCEGLIERE DI ADOTTARE UN AMICO A QUATTRO ZAMPE È UN ATTO CHE RICHIEDE GRANDE CONSAPEVOLEZZA E RESPONSABILITÀ. NON ABBANDONARLI. MAI. CAUSERESTI LORO UNA SOFFERENZA CHE NEANCHE IMMAGINI.
ENPA.IT
Fascino Glamour Silvia Bonetti Calma apparente e tutto sotto controllo Calm on the surface, everything is under control
All’Arena il caos aleggia leggiadro
by GIOVANNI DE LUCA
Fai e disfa, monta e smonta, stringi e allarga. Dietro ad ogni spettacolo c’è una squadra invisibile che ogni giorno rende possibile questo miracolo a cielo aperto, anche se non emette nemmeno una nota, ma dipinge, cuce e scolpisce. Siamo andati a conoscerli Chaos in the Arena aleggia leggiadro Doing and undoing, assembling and dismantling, taking in and letting out – behind every performance is an invisible team that delivers this open-air miracle day after day. They may not sing a single note but they paint, sew and sculpt. We went to meet them Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Fascino Glamour
Opera d’arte Il costume del Conte D’Almaviva nel Barbiere di Siviglia, un piccolo capolavoro da indossare A work of art Count Almaviva’s costume for The Barber of Seville, a mini-masterpiece
L’Arena di Verona non è un posto qualsiasi e decidere di utilizzarla nel XXI secolo per ospitare un cartellone ricco di opere ed eventi costringe a scelte che altrove sarebbero considerate folli e ingestibili. Cominciando dal fatto che ogni sera si smonta letteralmente tutto ciò che è servito per lo spettacolo di turno, lo si sposta in giganteschi magazzini a pochi chilometri dal centro cittadino, si monta la scenografia per il nuovo spettacolo serale e si va in scena come se nulla fosse. Questo da metà giugno sino a settembre, quasi ogni sera. Con l’ancora di salvezza del lunedì, giorno dedicato (teoricamente) al riposo. La gigantesca gru che consente lo spostamento degli elementi scenici più grandi, depositati in piazza Bra, è l’unica concessione “tecnologica” in aiuto agli attrezzisti, perché tutto il resto, dalle scarpe agli oggetti di scena, alle scenografie, viene caricato a mano passando dall’arcovolo centrale, il cunicolo che collega l’anfiteatro all’esterno. Il cuore pulsante di questa macchina operosa ha sede in un ex deposito degli autobus di 10mila metri quadrati di superficie nella prima periferia di Verona, dove 5 capannoni lunghi 90 metri e larghi 20 ospitano il laboratorio dove tutto ciò che va in scena viene creato, montato, dipinto, cucito, lavato, saldato, restaurato, riparato, caricato e scaricato. E dove regna un caos ordinatissimo, perchè si vive in un colossale puzzle dinamico dove il materiale delle varie opere è al centro di un turbinio che mette angoscia solo a pensarci. Poi ci sono loro, gli artisti che con la propria manualità danno concretezza a questo sogno folle, sempre pronto Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
The Verona Arena is no ordinary venue and using it in the 21st century to host a programme packed with operas and events dictates choices that elsewhere would be considered crazy and unmanageable, starting from the fact that, every evening, they literally dismantle everything that was needed for that day’s show, move it to huge warehouses a few kilometres from the city centre, install the set for the next evening’s performance and go on stage as if it were the norm. And this occurs nearly every evening from mid-June to September, with just the safety net of Mondays devoted to rest (in theory). An enormous crane that shifts the largest stage scenery and deposits it in Piazza Bra is the only “technological” concession that makes the stage technicians’ job easier. Everything else, from the issue 159 - Luglio / Settembre 2022
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Fascino Glamour
Caterina Marcioni La creazione dei tappeti di scena che verranno utilizzati nel corso della stagione 2022 Producing the stage carpets that will be used during the 2022 opera season
a trasformarsi in un incubo. Una squadra di professionisti usciti dall’Accademia di Belle Arti che qui danno forma all’immaginazione, lavorando insieme ai registi che si alterneranno in Arena per trasformare il bozzetto di uno scenografo in realtà. Esempio concreto 1: nell’opera a cui si sta lavorando è previsto un colonnato con capitelli. Dov’è il problema? Si prende della plastilina, la si modella e la si scolpisce sino a farla diventare un capitello identico al disegno dello scenografo, si crea uno stampo in lattice e si producono nella termoformatrice i capitelli in materiale plastico, che verranno poi dipinti rendendoli simili al marmo. Esempio concreto 2: in scena occorrono dei tappeti in stile spagnolo del XVII secolo? Semplice, si parte da una rigorosa ricerca storica. Si copiano i disegni in auge nel periodo stoAir Dolomiti ◆ In-flight Magazine
shoes to the stage props and scenery, is transferred by hand through the central archway, a passageway linking the amphitheatre to the city outside. The throbbing heart of this industrious machine is based in a former bus depot 10 thousand square metres in size in the inner suburbs of Verona where five warehouses, 90 metres long and 20 wide, are home to a workshop where everything seen issue 159 - Luglio / Settembre 2022
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on stage is created, assembled, painted, sewn, washed, welded, restored, repaired, loaded and unloaded. It is also a realm of organised chaos because it is like being in a colossal and dynamic puzzle where the material for all the operas is at the centre of a maelstrom that instils fear at the very thought. Then come the people, the artists whose craftsmanship transforms this crazy dream – ever on the verge of becoming a nightmare – into substance. This team of professionals, trained by the Accademia di Belle Arti, lend form to that imagined, working with directors who come and go at the Arena to turn a sketched stage set into something real.
Fascino Glamour
Vi ricorda un pezzo della scenografia dell’Aida? Bingo! Remind you of part of the set of Aida? Exactly!
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Fascino Glamour Concrete example no. 1: the opera people are working on calls for a colonnade with capitals. No problem! Simply take some plasticine, model it and sculpt it until it becomes a capital
rico prescelto e, non potendo tesserli, si dipingono a mano su della tela grossa, uno per uno, in maniera filologicamente corretta. Talmente belli che a vederli ad un paio di metri di distanza sembrano veri. Il vero delirio è rappresentato dalla sartoria, un potenziale inferno dantesco retto da Silvia Bonetti, una elegante signora con famiglia e due figli adolescenti, che ha al suo servizio una squadra di una settantina di sarti e costumisti. Il suo compito? Fare in modo che ogni cantante, corista, figurante o suggeritore indossi il giusto abito di scena, adattato alla sua taglia, nel momento giusto. Detta così è una banalità, lo sappiamo, ma i numeri remano contro, perché in un’opera come Aida, fra persone in scena e cambi d’abito, ci sono un migliaio di costumi da gestire. E
Paolo Scala Il capitello realizzato dallo scultore e che presto diventerà stampo in lattice A capital created by the sculptor and soon to become a latex mould
Dettagli minuziosi Anche se il pubblico non potrà coglierli a 60 metri di distanza, la ricerca della perfezione è assoluta Minute detail The audience may not grasp the details from 60 metres away but they aim for utter perfection
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identical to that in the set-designer’s drawing. Then you create a latex mould and produce plastic capitals in a thermoforming machine before painting them to look like marble.
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Fascino Glamour Traffico Una minima parte dei costumi di scena che si muovono ogni giorno verso l’Arena A small selection of the stage costumes transferred to the Arena every day
Carmen Ci rivediamo in scena See you on stage
Sartoria Una squadra pronta a rimettere a misura ogni costume in pochi istanti The dressmaking workshop The team is ready to adjust the size of every costume in a flash
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Fascino Glamour Silvia Bonetti ti racconta del caos totale con una calma degna di un maestro Zen. Perché qui di normale non c’è nulla, a cominciare dal dettaglio sartoriale dei costumi. Mentre parliamo ci tira fuori l’abito che indossa il Conte d’Almaviva e quello della Bella Rosina, i personaggi centrali del Barbiere di Siviglia. Costumi di scena disegnati dal costumista seguendo le forme e i dettagli degli abiti dell’epoca, che poi diventano cartamodello, vengono tagliati, cuciti, ricamati, messi a misura per un “cantante standard” e rimessi a misura ad ogni produzione sulla taglia del cantante che andrà in scena. Ovviamente tutti gli abiti di scena vanno lavati, perché presentarsi sugli spalti roventi dell’Arena indossando un abito che pesa 7-8 chilogrammi, vestiti di tutto punto con camicia, gilet e palandrana non è facile e soprattutto, “più che l’amòr potè il sudòr”. Silvia Bonetti è arrivata in Arena negli anni ’90 per uno stage estivo a conclusione del suo percorso di studi in Accademia e non è più venuta via, stesso percorso di Caterina Marcioni, che abbiamo seguito nella creazione dei tappeti o dello scultore Paolo Scala, il maestro dei capitelli. Artisti a tutto tondo, che mettono a nostra disposizione la propria arte per ricreare ad ogni stagione operistica quella magia che il mondo ci invidia.
Info Tutto il mondo dell’Arena Opera Festival è qui: www.arena.it For everything about the Arena Opera Festival: www.arena.it
Concrete example no. 2: the set requires rugs in the 17th-century Spanish style… Simple, begin by conducting meticulous historical research. Copy the designs in vogue at that point in history and, as they cannot be woven, hand-paint them, one by one, onto a large canvas to philological perfection. They are so beautiful that they look real from a distance of a couple of metres. However, the true frenzy is found in the dressmaking atelier, a potential Dante’s Hell run by Silvia Bonetti, an elegant married lady with two teenage children who has a team of about 70 dressmakers and costume-makers working for her. Her mission? To ensure that every singer, chorus member, extra and prompter is wearing
the right stage costume, adapted to their size, at the right time. Said like that it all sounds easy but the sheer numbers work against you. An opera such as Aida has thousands of outfits to handle if you count the people on stage and the costume changes. But Silvia Bonetti describes the utter chaos with a calm worthy of a Zen master. There is nothing normal about it, starting with the tailoring details. As we talk, she pulls out the costumes worn by Count Almaviva and Rosina, the main characters in The Barber of Seville. The stage outfits are developed by a costume designer to reflect the styles and details of clothing of the period. Then they are cut out using paper patterns, sewn, embroidered, created to fit a “standard singer” and adjusted to the size of whoever is going on stage for each production. Plus, all the stage costumes must be washed because appearing on a scorching Arena stage wearing a costume weighing 7-8 kilograms and dressed to the nines in a shirt, waistcoat and a frock coat is not easy and “then perspiration did what love could not do.” Silvia Bonetti arrived at the Arena in the 1990s for a summer internship at the end of her studies at the Accademia and has never left; the same can be said for Caterina Marcioni, whom we observed creating the rugs, and for the sculptor Paolo Scala, the master of the capitals. These are accomplished artists who, at every opera season, provide their artistic skills and recreate a magic envied worldwide.
Massima creatività Ogni oggetto di scena prende vita nel laboratorio di via Gelmetto a Verona So creative Every stage object starts out in the Via Gelmetto workshop in Verona Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Cultura Culture
Antonio Canova: Venere italica (1804-1812) Antonio Canova: Venus Italica (1804-1812)
Antonio Canova: Amore e Psiche stanti (1796- 1800) Antonio Canova: Cupid and Psyche Standing (1796- 1800)
Antonio Canova, genio a tutto tondo
by ANNA PARDI
Non soltanto ineguagliabile scultore neoclassico, ma anche straordinario annunciatore romantico: è quanto riesce a evidenziare la mostra sul famoso artista di Possagno, attualmente in corso al nuovo museo Bailo di Treviso Antonio Canova – an all-round genius Not only an unrivalled Neoclassical sculptor but an exceptional forerunner of Romanticism as showcased by an exhibition on this famous artist from Possagno currently being held at the new Bailo Museum in Treviso Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Cultura Culture C’è tempo fino al 25 settembre per ammirare “Canova, gloria trevigiana – Dalla bellezza classica all’annuncio romantico”, in corso presso il museo Bailo di Treviso. Un percorso monografico ricco di oltre 150 opere che propone Antonio Canova non soltanto come esponente, seppure inimitabile, della scultura neoclassica, ma anche come precursore romantico. Oltre a una serie di sculture “eroiche”, tra le quali spicca il gesso del cavallo preparatorio di “Teseo in lotta con il Centauro”, la mostra si sofferma infatti sui temi “di sentimento” sviluppati dall’artista, da cui emerge una moderna sensibilità romantica: ecco la stele funeraria in omaggio al defunto, le meditazioni sulla figura femminile afflitta, Amore e Psiche. Numerose e straordinariamente interessanti anche le opere inedite, riemerse dagli archivi dei Civici Musei di Treviso durante la preparazione della mostra: ne sono alcuni esempi il busto con il ritratto di Antonio Canova di Antonio D’Este, ma soprattutto due autentiche reliquie canoviane, ovvero il calco della mano destra e la maschera funeraria dell’artista. “Per capire l’importanza di questi due reperti – chiarisce il direttore dei Musei Civici, Fabrizio Malachin – bisogna tornare al clima culturale dell’epoca. Quando, il 13 ottobre 1822, Canova muore, a Venezia, scatta la caccia alle sue reliquie, quasi fosse un santo. Uno
You have until 25 September to enjoy the “Canova, gloria trevigiana – Dalla bellezza classica all’annuncio romantico” exhibition currently on at the Bailo Museum in Treviso. Its monographic route, abounding with more than 150 works, showcases Antonio Canova not only as an albeit inimitable exponent of Neoclassical sculpture but also as a forerunner of Romanticism. Besides displaying a number of “heroic” sculptures – notably including the preparatory plaster cast of the horse for Theseus and the Centaur – the exhibition focuses on the “sentimental” themes developed by the artist, revealing his modern romantic sensitivity, as demonstrated by a funerary stele in homage to the deceased, meditations on the sorrowful female figure and Psyche Revived by Cupid’s Kiss. Many extremely interesting but previously unseen works emerged from the archives of the Musei Civici in Treviso during the preparation of the exhibition with examples including a bust of Antonio D’Este by Antonio Canova and, most importantly, two genuine Canova relics: a cast of his right hand and the artist’s funerary mask. “We must think back to the cultural climate of the times to fully grasp the importance of these two exhibits. – explains the director of the Musei Civici Fabrizio Malachin – Canova’s death in Venice on 13 October 1822 prompted a quest for his relics, almost as if he were a saint. One of
Antonio Canova: autoritratto (1811-1812) Antonio Canova: Self-portrait (1811-1812)
Autentica reliquia La maschera funeraria di Canova A true relic Canova’s funerary mask
Visto dal vivo Thomas Lawrence: ritratto di Antonio Canova (1815 circa) As seen in real life Thomas Lawrence: Portrait of Antonio Canova (c. 1815) Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Cultura Culture dei primi biografi, Pier Alessandro Paravia, riferisce che il giorno dopo la morte “si fece la sezione del cadavere” ed è lo stesso Paravia a pubblicare l’incisione della “maschera cavatagli dopo morte”. Così il calco del cuore dell’artista, simbolo dell’amore, tocca alla Basilica dei Frari, il calco della mano destra, strumento della creatività artistica, va all’Accademia delle Belle Arti, mentre quello della mano sinistra spetta alla sua città natale, Possagno. Tra le altre rarità esposte in mostra, occorre inoltre menzionare un corpus di lettere inedite, il libro con 86 incisioni canoviane donate dal fratello Giambattista Sartori Canova a Treviso, nel 1837, il prezioso bozzetto delle “Tre Grazie”, e una delle versioni del celeberrimo “Ritratto dal vivo di Antonio Canova”, dipinto nel 1817-1818 da Thomas Lawrence.
his early biographers Pier Alessandro Paravia reports that ‘his corpse was dissected’ the day after his death and Paravia himself published the casting of the ‘mask produced after his death.’ The cast of the artist’s heart, a symbol of love, went to the Basilica dei Frari; the cast of his right hand, the tool of his
artistic creativity, to the Accademia delle Belle Arti; and that of his left hand to his hometown of Possagno.” Other rarities in the exhibition include a collection of unpublished letters, a book containing 86 Canova engravings, donated by his brother Giambattista Sartori
Angelica Kaufmann: ritratto di Antonio Canova (1805 circa) Angelica Kaufmann: Portrait of Antonio Canova (c. 1805)
Una delle due grandiose opere arrivate per la mostra dal patrimonio delle Generali One of two grandiose works from the Assicurazioni Generali collection in the exhibition
Andrea Appiani: ritratto di Margherita Prati, contessa Grimaldi (1811) Andrea Appiani: Portrait of Margherita Prati, Countess Grimaldi (1811) Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Cultura Culture Naturale prosecuzione della mostra è infine la Galleria dell’800, che accoglie opere di grande interesse (Hayez, Zandomeneghi, Appiani, Querena…), e in cui non mancano, di nuovo, le sorprese. Ad esempio, che tipo di relazione ci fu tra Antonio Canova e Marianna Angeli Pascoli, bellissima contessa trevigiana? Difficile a dirsi, ma nel busto scolpito da Luigi Zandomeneghi, sul seno di lei si adagia un piccolo cammeo con il ritratto di lui…
Canova to Treviso in 1837, the precious preparatory model of The Three Graces and a version of the celebrated Portrait of Antonio Canova painted by Thomas Lawrence in 1817-1818. Finally, the Galleria dell’800 constitutes a natural extension of the exhibition and features works of great interest (Hayez,
Zandomeneghi, Appiani, Querena…), these too not lacking in surprises… such as the kind of relationship that existed between Antonio Canova and Marianna Angeli Pascoli, a beautiful Treviso countess. It is hard to say but a bust sculpted by Luigi Zandomeneghi features a small cameo portrait of him resting on her bosom…
Dai musei civici Francesco Hayez: gruppo di famiglia con autoritratto giovanile (1807) From the civic museums Francesco Hayez: Family Group with a Youthful Self-portrait (1807)
In alto: Ippolito Caffi, Allocuzione di papa Pio IX dal Quirinale di notte (1848). Sotto: Luigi Querena, veduta notturna di Venezia dai giardini (1854) Above: Ippolito Caffi, Nocturnal Blessing by Pope Pius IX from the Quirinale (1848). Below: Luigi Querena, Nocturnal View of Venice from the Gardens (1854)
Attenti al dettaglio Luigi Zandomeneghi: busto di Marianna Angeli Pascoli A focus on the detail Luigi Zandomeneghi: Bust of Marianna Angeli Pascoli Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Cultura Culture
Fino al prossimo 27 novembre è possibile ammirare le opere “olfattive” al centro dell’originale mostra in corso a Palazzo Mocenigo di Venezia Perfume becomes substance The “olfactory” works at the heart of an original exhibition at Palazzo Mocenigo in Venice are on show until 27 November next
Quando il profumo si fa solido
Mircea Cantor: “Born to be burnt” (2006-2021)
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by ETTORE MANGINI
Cultura Culture “Conchiglia d’ostrica, canna di bambù di bronzo, coltello in acciaio e legno. Fragranza: bastoncini di incenso”. È quanto si legge nella didascalia esplicativa di una delle opere esposte a Venezia, nei saloni del piano nobile di palazzo Mocenigo, nel quadro di “Es-senze”, la prima mostra in Italia che veda artisti creare utilizzando come materia prima il solo profumo. Opere prodotte da artisti diversi per generazione, provenienza e formazione, associati però nell’intento di esplorare le potenzialità creative dell’olfatto. “Odori e profumi provocano una tale varietà di sensazioni – si legge nel vademecum della mostra – che spesso mancano i mezzi per descriverle. Testimoniano imprese passate, rievocano emozioni mai sopite, richiamano alla mente fatti, persone, cose ancora vive nella memoria più segreta di ciascuno di noi. Al contempo, essi possono
“Oyster shell, bronze bamboo cane and steel + wood knife. Fragrance: incense sticks.” Thus reads the explanatory caption to one of the works on display in the first-floor salons of Palazzo Mocenigo in Venice, part of “Es-senze”, Italy’s first exhibition featuring artists whose creations use fragrance alone as their raw material. The works are produced by artists of different generations, origins and backgrounds but all have a common desire to explore the creative potential of the sense of smell.
Luca Vitone: “Imperium” (2014)
Fedele Azari: “La flora futurista ed equivalenti plastici di odori artificiali” (1924) Fedele Azari: La flora futurista ed equivalenti plastici di odori artificiali (1924)
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“Smells and scents conjure up such a variety of sensations – reads the vade mecum of the exhibition – that we often lack the means to describe them. They bear witness to past exploits, evoke emotions never calmed and remind us of events, people and objects still living in our hidden memories. Equally, they can do the opposite and lend a voice to the unspeakable, explain the indescribable and give substance to the immaterial. This is why some visual artists draw on them to express what sometimes seems otherwise indefinable. “Es-senze” explores this
Cultura Culture
Legno e sapone fatto in casa Wood and homemade soap Mateusz Choròbski: “37 Old Road” (2022)
La mostra è ospitata nei saloni di Palazzo Mocenigo The exhibition is held in the first-floor salons of Palazzo Mocenigo, Venice
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Cultura Culture fare il contrario, dando voce all’indicibile, descrivendo l’ineffabile, materializzando l’incorporeo. Per tale ragione alcuni artisti visivi si affidano a loro per esprimere ciò che talvolta appare altrimenti inenarrabile. Es-senze esplora tale tendenza, per evidenziare gli aspetti più indicativi del fenomeno e mettere in luce la molteplicità di aspetti che ne caratterizzano lo sviluppo”. Le opere esposte a Palazzo Mocenigo danno dunque vita a un inedito viaggio olfattivo, in cui le riflessioni degli artisti vengono esplicitate in forma plastica, pittorica, grafica o installativa, puntando ad avvolgere lo spettatore in una varietà di fragranze dai toni eterogenei, così come multiformi sono le sensazioni che le opere riescono a evocare. Una mostra, quella curata da Pier Paolo Pancotto, dal carattere palesemente sperimentale: se numerosi sono infatti gli artisti che in epoche diverse e con linguaggi differenti si sono cimentati nel dare corpo e visibilità al concetto di profumo, gli artisti di “Es-senze” hanno utilizzato il profumo come materia prima delle loro indagini, trattandolo alla pari di altri sistemi espressivi come la pittura, la scultura, il disegno. L’esposizione ha dunque il valore di un progetto preliminare, aperto a più ampi sviluppi.
Fragranza di rosa classica The fragrance of old roses Florian Mermin: “Effleurement” (2021)
trend, highlighting the most revealing facets of the phenomenon and casting light on the multiple aspects behind their development.” The works on show in Palazzo Mocenigo give rise to an unprecedented olfactory journey on which the artists’ thoughts are spelled out in plastic, pictorial, graphic and installation form, enveloping the onlooker in a variety of fragrances with diverse
Jason Dodge. Untitled (2022)
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notes, as multiform as the sensations evoked by the works. Curated by Pier Paolo Pancotto, this exhibition is manifestly experimental in nature. Many artists of various eras and using different languages have sought to lend substance and visibility to the concept of fragrance but the artists in “Es-senze” have adopted perfume as the raw material of their investigations, treating it on a par with other forms of expression such as painting, sculpture and drawing. This makes the exhibition a preliminary project open to wideranging developments.
Cultura Culture
Dal 7 all’11 settembre a Mantova si terrà la XXVI edizione del celebre festival letterario italiano, che quest’anno vedrà al suo fianco anche Air Dolomiti The Mantua Book Fair: charming, consolidated and chock-full of curiosities Mantua hosts the XXVI edition of the famous Italian book fair from 7 to 11 September with Air Dolomiti among the sponsors Anche a teatro Ogni spazio di Mantova si apre agli eventi del Festival Theatre-goers The Festival events occupy every last corner of Mantua
Festivaletteratura: longevo, curioso, divertente Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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by LUISA NERINI
Cultura Culture
“Sempre più mi vado facendo persuaso che di certi aspetti di noi italiani noi stessi italiani non ne sappiamo niente di niente [...]. Ora mi ritrovo a Mantova dove, in una serata di luglio, alcuni mantovani fecero la bella pensata d’organizzare una specie di ‘festa’ della letteratura, da tenersi ogni anno sul finire dell’estate”. Così scriveva Andrea Camilleri nel 1997, dopo avere partecipato alla prima edizione di Festivaletteratura. Si trattava di qualcosa all’epoca del tutto inedito in Italia. Esistevano manifestazioni simili all’estero, come il celebre Hay Festival in Galles, ma in Italia nessuno aveva ancora messo in pratica l’idea di mescolare autori e lettori in una festa diffusa nelle piazze e palazzi di un’intera città. Partito da un’iniziativa “dal basso” di semplici cittadini che hanno subito cercato di condividere la loro idea con il resto della città, il Festival è stato immediatamente fatto proprio dalla comunità mantovana. È passato oltre un quarto di secolo da quella prima edizione e Festivaletteratura rimane oggi uno degli appuntamenti culturali italiani più attesi dell’anno: cinque giorni di incontri con autori, reading, percorsi guidati, spettacoli, concerti con artisti provenienti da tutto il mondo, che si ritrovano a Mantova per vivere in un’indimenticabile atmosfera di festa. Al Festival partecipano narratori e poeti di fama internazionale, le voci più interessanti delle letterature emergenti, e ancora saggisti, musicisti, artisti, scienziati, secondo un’accezione ampia e curiosa della letteratura, che non si nega alla conoscenza di territori e linguaggi lontani dai canoni tradizionali. Un’attenzione particolare è rivolta ai bambini e agli Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
Corti e piazze Il festival è anche un modo per riscoprire spazi della città che normalmente vengono fruiti altrimenti Courts and Piazzas The festival showcases the city’s spaces in an unusual guise
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“I’m increasingly convinced that we Italians actually know virtually nothing at all about certain aspects of ourselves [...]. Now I find myself in Mantua where, one evening in July, some locals decided to organise a festival of literature, to be held every year at the end of the summer.” Thus Andrea Camilleri in 1997, after taking part in the first edition of the Festivaletteratura book fair. A complete novelty for Italy back in the day. They had them elsewhere, like the famous Hay Festival
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in Wales, but nobody had tried letting readers and writers loose together in the piazzas and palazzos of a whole city in Italy until then. This started as a passionate grassroots movement, but the Festival was soon commandeered by the municipal authorities of Mantua in all their majesty. Now, a quarter of a century after that first edition, the Festivaletteratura is still going strong and has earned its place as one of the leading cultural events in Italy. Five whole days of appointments with various authors, readings, guided tours, entertainments and concerts featuring artists
Cultura Culture
Contatto diretto Esperienza coinvolgente anche per gli scrittori che partecipano all’evento, immersi fra il pubblico dei lettori Close encounters An immersive experience for the writers free to roam the Festival and meet their readers
adolescenti: numerosi incontri, spettacoli e laboratori sono pensati solo per i ragazzi o per adulti e ragazzi insieme. Il tutto ha luogo a Mantova, una perla del Rinascimento riconosciuta dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, dove la dimensione raccolta della città avvicina autori e lettori, permettendo a tutti di spostarsi facilmente a piedi da un appuntamento all’altro: dal celebre Palazzo Te, progettato da Giulio Romano, alle tante stanze e cortili di Palazzo Ducale, che fu per secoli dimora della famiglia Gonzaga. Dal 7 all’11 settembre 2022 Mantova si tingerà ancora di blu, il colore della manifestazione, per accogliere più di 350 autori e artisti ospiti, che animeranno gli oltre 250 eventi di questa nuova edizione, la ventiseiesima, del più longevo festival letterario d’Italia, alla cui realizzazione ha dato il proprio contributo anche Air Dolomiti come sponsor. Perché la cultura è il miglior modo per viaggiare con la mente.
from all over the world, Mantua is the epicentre of one huge party. The Festival is attended by internationally renowned wordsmiths and poets, some on the cutting edge of emerging literature, as well as essayists, musicians, artists and scientists in a generously broad interpretation of the meaning of literature, which happily spills over into areas and languages far from the traditional canons. Children and
Bagno di folla La magia della città dei Gonzaga e la voglia di incontrarsi per parlare di un bene comune come la cultura. Ecco la ricetta del successo Crowd Pleasers The city of the Gonzagas works its magic among visitors eager to meet up and bond over a shared passion for culture. A recipe for success Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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teens are amply catered for, with meetings, shows and workshops designed especially for children or for adults and children together. All this in Mantua, a UNESCO world heritage site Renaissance gem, where the city’s intimate size helps bring authors and readers closer together, because all the events are within walking distance: from the famous Palazzo Te, designed by Giulio Romano, to the vast sprawl of the Palazzo Ducale, for centuries the home of the illustrious Gonzaga family. From 7 to 11 September 2022 Mantua will be going true blue, the colour of the event, yet again to welcome the over 350 guest authors and artists involved in the 250 plus events of this new edition, the twenty-sixth, of Italy’s longest-running literary festival, which this year Air Dolomiti is proud to sponsor. Because culture is the best way to travel with the mind.
In viaggio Travel Alta quota Kirtipur, uno dei villaggi Newari della valle di Kathmandu High altitude Kirtipur, one of the Newari villages in the valley of Kathmandu
Mollo tutto e vado a Bali (anzi, in Nepal) Margaux Tortella ama viaggiare. Aperta al rischio di trovarsi talmente bene nel suo personalissimo “nuovo mondo” da non tornare quasi più in Italia. Ecco la sua storia Escape to Bali – no, Nepal Margaux Tortella loves travelling. And now she’s ready to fly the nest of her native Italy to settle in her own personal new world. This is Margaux’s story by SERENA LABBROZZI
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In viaggio Travel “Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese, ed è allora che il viaggio comincia”. Un viaggio non del tutto comune quello di Margaux (Meg) Tortella, pugliese di origine, ma nepalese per scelta, la cui sorpresa è stata una terra in cui si è ritrovata quasi per caso dopo essersi lasciata alle spalle una realtà in cui non si riconosceva più. Quella scandita dai ritmi del lavoro e della routine era infatti una vita fin troppo tradizionale per Margaux, che da sempre custodiva nel cassetto la passione per i viaggi e per la cultura asiatica. E così, biglietto aereo in una mano e uno zaino preparato all’ultimo minuto nell’altra, Margaux parte per il Nepal come prima tappa, da cui poi avrebbe dovuto raggiungere Bali. Meta che avrebbe rappresentato, secondo la nostra viaggiatrice, il giusto compromesso tra l’agiata vita occidentale a cui era abituata e la spiritualità, di cui era affascinata. “Approdata alla prima destinazione, Katmandu, capitale del Nepal - ricorda Margaux - continuavo a rinnovare il visto e non guardavo più i voli per Bali. Ho iniziato ad approfondire la cultura e la spiritualità del posto e a esserne sempre più affascinata, nonostante la mia prima impressione non esattamente positiva. Qualche tempo dopo ho capito che il mio desiderio era quello di viaggiare vivendo
“When you feel lost, projects are superseded by surprises, and that’s where your journey begins.” Margaux (Meg) Tortella’s own journey has been unusual. Originally from Puglia in Italy, Nepal is her chosen home, a country she discovered almost by accident when she turned her back on a life and lifestyle that had become alien. For Margaux the usual round of work and routine felt like a strait jacket, and she had long nursed a passion for travel and Asian culture. So with an airline ticket in one hand and a hastily-packed rucksack in the other she set off for Nepal, the first stop on a journey with Bali as her final destination. Bali, she had thought, would offer the right mix of the western comforts
she was used to and the eastern spirituality she eagerly sought. “I arrived at my first stop in Kathmandu, the capital of Nepal and found myself constantly renewing my visa and completely forgetting to check for flights on to Bali” explains Margaux. “As I learnt more about the culture and spirituality of the place I was increasingly attracted to it, despite not being particularly impressed when I first arrived. After a while I realised that I wanted to be part of the daily life rather than a tourist, despite all the challenges that involved. For a few years I worked extremely hard every
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Emozionarsi a Kathmandu Margaux immersa nell’energia di Kathmandu, capitale del Nepal, fra la sua architettura stile Newari Savouring Kathmandu Margaux immersed in the energy of Kathmandu, Nepal’s capital, with its Newari architecture issue 159 - Luglio / Settembre 2022
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In viaggio Travel
Swayambunath Lo stupa più antico del Nepal, la sua leggenda è connessa alle origini della Valle di Kathmandu The oldest stupa in Nepal, its legend traces back to the origins of the valley of Kathmandu
summer in Italy to be able to go back to Nepal for the rest of the year. Living there has really helped me grow, I started to ask myself the right questions, and that helped raise my level of self-awareness.” As a lone traveller intent on exploring different cultures, Margaux narrates her journey as an experience everyone should have. An experience that forces you to face solitude, the catalyst for all our thoughts and fears, and a tool for dealing with them.
la realtà quotidiana dei luoghi, con tutte le sfide che questo comporta. Per alcuni anni quindi ho lavorato duramente in estate per poter tornare in Nepal il resto dell’anno. Stando lì sono cresciuta, ho iniziato a farmi le domande giuste che mi hanno permesso di capire tante cose di me”. Da esploratrice solitaria di culture, Margaux ci racconta il suo viaggio come un’esperienza che tutti dovrebbero fare per mettersi di fronte alla solitudine, che altro non è che un veicolo dei propri pensieri e delle proprie paure, e dunque strumento per poterle superare: “Viaggiare soli - continua la nostra interlocutrice - permette di accrescere la fiducia in se stessi e arricchirsi con un bagaglio spirituale e personale, difficile da raggiungere nella comodità di casa propria”. Margaux nella sua casa italiana ci è tornata, ma solo per capire che quella che sente a tutti gli effetti come Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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“I travel solo because it makes me more selfconfident and gives me so much on a personal and spiritual level, something you can’t really achieve from the comfort of your home.” Margaux did go back to Italy, but only to realise that she felt her real home was in Nepal, with the second family she had been lucky enough to meet there. To live permanently in
In viaggio Travel
La bandiera Nepalese è unica al mondo, composta dall’unione di due piccole bandiere antiche The Nepalese flag is a unique combination of two ancient banners
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In viaggio Travel casa è non solo il Nepal, ma anche la seconda famiglia che ha avuto la fortuna di incontrare. Da qui l’esigenza di mettere delle basi lavorando principalmente come guida turistica, per vivere i prossimi anni a Katmandu, abbandonando definitivamente i viaggi che la vedevano divisa tra Italia e Nepal. Un cambiamento radicale e coraggioso quello di salutare, forse per sempre, quella che è stata la sua quotidianità per anni, ma che le ha permesso di essere serena e finalmente fedele a se stessa. “Come quando ti innamori di una persona e ti piacciono anche i suoi difetti - conclude Margaux - io amo questa città per quella che è, e, nonostante il ritmo sia molto lento, non vorrei che fosse diversa. Sono affascinata da ogni cosa, dai luoghi, dalla loro energia, dagli odori, dal cibo e dall’ospitalità del popolo”. Un ottimo obiettivo per mettersi in viaggio e rimettersi quotidianamente in discussione. Esperienze in rete Per conoscere meglio Margaux e la sua vita, cercate in rete @labiondadelnepal, non ve ne pentirete On the net To find out more about Margaux and her life check out @labiondadelnepal
Kathmandu, rather than shuttling between the two countries, she needed a job and she now works mainly as a tour guide. Abandoning her roots and a lifetime of habits was a radical, courageous decision, but one which has brought her serenity and a chance to be her true self. “It’s like when you fall in love with someone and you just adore them warts and all” claims Margaux. “I love this city for what it is, despite the incredibly slow pace of life here, I wouldn’t want it to be any different. Everything about it fascinates me, the places, the energy, the smells, the food and the hospitality of its people.” An excellent reason for setting off on your travels as a personal challenge.
Spiritualità La ruota di preghiera in uno dei tanti monasteri buddhisti in Nepal. All’interno la preghiera “ohm mani Padme hum” che va fatta ruotare in senso orario Spirituality A prayer wheel in one of Nepal’s many Buddhist monasteries. It contains the prayer “ohm mani Padme hum” and has to be spun clockwise
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A tavola Food & wine
Questione di terreno Dietro al successo e al corpo dei vini del Collio ci sono le marne e le arenarie che costituiscono la “ponka” Terroir, Terroir, Terroir The full-bodied Collio wines owe their success to the marl and sandstone soil of the “ponka”
Collio, terra di “ponka” e grandi vini
by ENRICO SARAVALLE
Prossimo alla Slovenia, questo territorio è un ottimo modo per coniugare esigenze gourmet al piacere di una visita ricca di spunti storici ed artistici. Siete pronti per partire con noi? Collio, “Ponka” and great wines On the Italian border with Slovenia, Collio combines gourmet allure with a healthy dose of art, history and culture. Spazio Italia explores
La Slovenia è vicina Il Collio è l’estremo lembo friulano prima del confine Slovenia next door Collio is the last outpost of the Friuli region on the Italian border
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A tavola Food & wine
Country resort Il fascino de “La Subida” The enchanting “La Subida”
Colline ricamate da vigneti, minuscoli borghi arroccati sulle alture, luccichii lontani (ma non troppo) del mare e, come se non bastasse, castelli che parlano di storia e di secoli turbolenti: in Collio, ultimo lembo del Friuli prima della Slovenia, i panorami seduttivi non mancano. Il territorio, piccolo ma vivacissimo, di una bellezza ruvidamente gentile è una specie di mezzaluna fertile disegnata dall’Isonzo e dal suo affluente Iudrio. Poco più di un centinaio di chilometri quadrati, regno della ponka che, raccontano seri i geologi, è un terreno composto da marne e arenarie stratificate pronto a premiare chi in Collio fa vino. È la ponka , infatti, a regalare ai grandi bianchi che nascono qui carattere e struttura, difficili da trovare altrove. E, infatti, Sauvignon, Malvasia, Friulano, Ribolla Gialla (solo per fare qualche nome) protetti da un severo Consorzio di Tutela Vini Collio (www.collio.it) hanno sapidità, struttura, mineralità e longevità difficile da trovare altrove. Il Collio si scopre partendo dalla sua piccola capitale, Cormòns, fortezza longobarda nei secoli bui del Medio Evo, poi sontuosa residenza dei patriarchi di Aquileia, in seguito contesa tra gli eserciti veneziani e le truppe degli Asburgo. E’ per questa lunga e tumultuosa storia che Cormòns conserva accanto alle cente medievali (strutture formate da case e magazzini e difese da un fossato), i resti di un possente castello (in cima al Monte Quarin) e anche un inequivocabile stampo asburgico. Non a caso una delle sue piazze, piazza della Libertà, è dominata dalla statua dell’imperatore Massimiliano I e l’eleganza di certe sue residenze signorili (come Palazzo Locatelli e Palazzo Waiz Del Mestri) hanno la stessa allure dei palazzi viennesi. Ma basta lasciarsi alle spalle Cormòns per esplorare questo terroir così particolare e unico, le sue cantine (le imponenti e blasonate o le piccole wineries boutique), i suoi manieri. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
Da non perdere Set a reminder • La Subida Country Resort immerso nel verde tra le vigne del Collio. Accoglienza a 360° dalla stellata Trattoria Al Cacciatore alle Case del Borgo, dove passare la notte sul limitare di un bosco. Country resort in the leafy green Collio vineyards, where hospitality ranges from its Michelin-starred restaurant Trattoria Al Cacciatore to its enchanting Case del Borgo, where you can spend the night in seamless harmony with the surrounding woods. Via Subida 53, Cormòns (Go); Tel. 0481 61689; www. lasubida.it • La Tavernetta al Castello In una dependance del Castello di Spessa, ristochic con carta moderatamente innovativa. A chic restaurant with a moderately innovative menu housed in one of the Spessa Castle buildings. Via Spessa 7, Capriva del Friuli (Go); Tel. 0481 808228; www.castellodispessa.it. • D’Osvaldo Prosciutti, ma non solo: nell’albo d’oro dei d’Osvaldo ci sono anche lardo, pancetta, speck… tutto leggermente affumicato con legno di ciliegio e alloro. Cured hams and more. Check out d’Osvaldo’s premium lard, pancetta and speck too… all delicately smoked in cherry and sweet laurel wood. Via Dante 40, Cormòns (Go); Tel . 0481 61644; www. dosvaldo.it
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Rolling hills draped with lush vineyards, small villages perched on crags, the gleam of the sea in the middle distance and walled castles bearing mute witness to centuries of turbulent history – all this is Collio, the last outpost of the Friuli region on the Italian border with Slovenia. Collio is a lively, compact halfmoon of luscious landscape delineated by the Isonzo and Iudrio rivers. Just a tad over a hundred square kilometres, this, according to the geologists, is ponka country, with a stratified marl and sandstone soil that makes it wineproducing heaven. Ponka soil gives the great white Collio wines a character and structure difficult to find elsewhere, and the area’s Sauvignon, Malvasia, Friulano, Ribolla Gialla whites (to name but a few), all under the stringently strict aegis of the Consorzio di Tutela Vini Collio (www.collio.it), with a flavour, structure and minerality that few others can boast, together with the ability, less common in white wines, to age gracefully. Explore Collio by starting from its diminutive capital
A tavola Food & wine
Dalla Gola della Subida (ad una manciata di chilometri da Cormòns) si parte per percorrere a piedi il Sentiero delle Vigne Alte, un’ora di cammino tra i più bei vigneti e i panorami d’eccellenza del Collio. Si arriva, così, a Capriva, con il suo (quasi) millenario Castello di Spessa: da qui sono passati condottieri veneziani e dignitari asburgici, nobildonne e avventurieri. Il più famoso, senza dubbio, è Casanova che soggiornò al Castello per un anno, dedicandosi, tra una love story e l’altra, alla scrittura e, naturalmente, alla degustazione dei vini locali. Sempre per rimanere in tema di vino&dintorni basta fare una sosta a Villa Russiz per capire quando è iniziata, in Collio, la storia della viticoltura moderna. Su uno delle colline che circondano Capriva, infatti, spicca il bianco castello in stile Windsor fatto costruire, nella seconda metà dell’800, Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
Passione di famiglia Capriva del Collio, la tana dei Pighin A family fffair Capriva del Collio, home to the Pighin family
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Cormòns, a former Lombard fortress during the dark years of the early Middle Ages, then a sumptuous residence for the patriarchs of Aquileia, later fought over by the Venetian armies and Habsburg troops. Thanks to this long, turbulent history Cormòns has preserved a number of medieval cente (groups of houses and barns defended by a moat), the remains of a onceformidable castle (on the summit of Monte Quarin) and all the vibe of a former Hapsburg possession. For example Piazza della Libertà is dominated by a statue of the Austrian Emperor Maximilian I, and some of the town’s patrician palazzos, such as Palazzo Locatelli and Palazzo Waiz Del Mestri, have all the charm as their counterparts in Vienna. Leaving Cormòns behind, you can then set out to discover the secrets of this unique terroir, with its wineries great and small and its fascinating estates. Air Dolomiti In-flight Magazine
From the Subida Gorge, a stone’s throw from Cormòns, an hour’s walk along the Sentiero delle Vigne Alte takes you through some of the most beautiful vineyards and views of the Collio area. The path leads to Capriva, with its (almost) thousand-year-old Spessa Castle, the scene for many a stirring tale involving Venetian commanders and Hapsburg dignitaries, noblewomen and sundry adventurers. Undoubtedly its most famous visitor was Casanova, who stayed at the Castle for a year and devoted his time, between one fleeting affair of the flesh and another, to writing and enjoying the local wines. Staying with the theme of wine and countryside, a visit to Villa Russiz helps understand the history of modern viticulture in Collio. Perched on a hill overlooking Capriva this white castle-like stately home vaguely reminiscent of Windsor was built in the second half of the 19th
A tavola Food & wine dal Conte Teodoro de la Tour: a lui si devono l’impianto di nuovi vigneti e l’introduzione di vitigni francesi che innalzarono la qualità della viticoltura locale. Storia e scorribande tra le alture, in Collio, vanno a braccetto ed ecco che un gruppo di produttori locali ha pensato di far rivivere agli enoturisti l’atmosfera dei leggendari Anni Sessanta mettendo a loro disposizione i mitici scooter che furoreggiavano in quegli anni. Facile, quindi, incontrare tra curve e tornanti decine di Vespe, rigorosamente giallo Ribolla, che scorrazzano liberamente tra cantine e manieri, colline e agriturismi. Per i fan del bicicletta ci sono, invece, le piste ciclabili di Slow Collio che attraversano i più bei panorami e le dolci ondulazioni del Collio: e anche in questo caso vigneron e locandieri prestano le loro due ruote (giallo Ribolla, anch’esse) ad ospiti e visitatori. Sulle due ruote (motorizzate o no) si percorre la Strada del vino e delle ciliegie per arrivare in vista del Castello di Trussio, strategicamente costruito quasi mille anni fa su una collina a guardia del fiume Iudrio. Se, invece, si punta verso est si arriva a San Floriano, borgo fortificato in cima ad un colle dove troneggia ancora oggi il Castello dei Conti Formentini. Ma qui si viene soprattutto per il panorama: dalle mura del castello, dalla piazza della chiesa dedicata al santo patrono, dai vicoli che scendono dalla cima del colle la vista spazia fino alle Alpi Giulie, al mare, al Carso. Una delle tante Finestre sul Collio che permettono di osservare il paesaggio dai suoi punti più panoramici e suggestivi.
Info www.colliobrdawelcome.com
In alto i calici Cheers! • Le Cantine / The Wineries Per degustare al meglio i mitici bianchi del Collio (Friulano, Malvasia Istriana, Pinot Grigio e Ribolla), ma anche rossi corposi ed energici (Cabernet, Merlot) si va nelle cantine. Si parte dai vini biologici di Gradis’ciutta (www.gradisciutta.eu) per passare al blasonato Castello di Spessa (www.castellodispessa. it) e alla storica Villa Russiz (www.villarussiz.it) e poi scoprire la tenuta gioiello di Pighin a Capriva del Collio (www.pighin.com). Explore Collio’s wineries on a tasting tour of the iconic Friulano, Malvasia Istriana, Pinot Grigio and Ribolla white wines, but don’t forget the full-bodied, vital Cabernet and Merlot reds. Start with organic wines at Gradis’ciutta (www.gradisciutta.eu) then move on to the noble Castello di Spessa (www.castellodispessa.it) and the historic Villa Russiz (www.villarussiz.it), before exploring the manicured perfection of the Pighin estate in Capriva del Collio (www.pighin.com). • Enoteca Di Cormons The Cormons Enoteca In un’ala del settecentesco Palazzo Locatelli, le bottiglie dei soci del Consorzio sono tutte a disposizione degli enoturisti, con assaggi di prosciutto, salame, formaggi. Housed in a wing of the 18th century Palazzo Locatelli, the enoteca offers visitors tastings with wines from local growers, accompanied by a delicious range of hams, salamis and cheeses.
Nel bunker Al Castello di Spessa i vini riposano in questa struttura che risale alla Seconda guerra mondiale Bunker At Spessa Castle the wines are matured in this World War II bunker
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century by Count Teodoro de la Tour, who planted a series of new vineyards here and introduced the French grape varietals that markedly improved the quality of local viticulture. History and hedonism go hand-in-hand in Collio, and one enterprising group of local wine producers has channelled the swinging sixties for visitors who want to explore the area by providing them with a fleet of the iconic Italian scooters that so characterised that decade. So on any of the hairpin bends you may well encounter dozens of Vespas, all strictly Ribolla yellow, buzzing their way merrily through the hills from one winery or farm-stay agritourism to another. Cyclists are also very much in the frame here, with the Slow Collio cycle paths that meander through some of the most stunning views amidst the gentle rolling hills the Collio area. Again, you don’t need to bring your own, local producers and hoteliers have rigorously Ribolla yellow bikes available for guests and visitors. On your bike or scooter you can take the Strada del vino e delle ciliegie (Wine and Cherries route) to the Castle of Trussio, strategically constructed almost a thousand years ago on a hill guarding the Iudrio river. Or you can head east to San Floriano, a fortified village on the top of a hill dominated by the Castle of the Conti Formentini. But the real pull here is the view: from the castle walls, the piazza with its church dedicated to the local patron saint and the winding village lanes spilling down the hillside, you can see as far as the Julian Alps, the sea and the Karst mountains. Just one of the many Collio “Windows” where you can enjoy the stunning views and connect to local roots.
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Sono più di 500 le specie vegetali che si possono utilizzare per produrre questa bevanda apprezzata a livello planetario. Dalle gemme di pino alla zizzania ci guida alla scoperta di questo mondo Giuseppe Caruso, botanico e birrofilo A beer, a beer, my kingdom for a beer! There are over 500 species of plants, fruits and vegetables you can use to make beer, one of the most popular drinks on the planet. From pine buds to weeds, Giuseppe Caruso, botanist and beer enthusiast extraordinaire, illustrates the fascinating world of beer
Gusti personali È la sensibilità del mastro birraio a unire insieme nuovi ingredienti per dar vita ad uno stile nuovo da far conoscere al consumatore Personal tastes It’s down to each master brewer’s expertise when it comes to trying new ingredients to create new styles for consumers
Datemi una birra, solleverò il mondo Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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by GIOVANNI DE LUCA
A tavola Food & wine Da qualche anno la birra si è trasformata passando da “bevanda” a “oggetto di culto”. E la crescita esponenziale dei microbirrifici ha permesso non solo di legare al territorio i prodotti artigianali, ma anche di proporre agli appassionati birre ottenute dalla lavorazione di erbe che sino a poco tempo fa nessuno si sarebbe mai sognato di utilizzare. In realtà qualcuno l’ha fatto: è Giuseppe Caruso, calabrese di nascita, una laurea in Scienze agrarie con tesi in viticoltura e una passione inarrestabile per la botanica e la buona birra. Giuseppe è anche l’autore di un massiccio volume dedicato alla “Botanica della birra”, pubblicato per i tipi di Slow Food Editore (www.slowfoodeditore.it), in cui si parla delle oltre 500 specie vegetali utilizzate (o utilizzabili) nei birrifici. Se considerate che il Reinheitsgebot, l’editto bavarese del 1516 sulla purezza della birra, ammetteva solo tre ingredienti (acqua, orzo e luppolo), è evidente che di strada da allora se ne è fatta tanta, “rendendo la birra – dice Giuseppe – adatta agli spiriti più sperimentali e creativi”. Uno spazio ricco di contaminazioni dove il mosto di malto
Assetato di sapere Per Giuseppe Caruso le birre locali sono un ottimo stimolo per sviluppare la fantasia e la voglia di mettersi in gioco di tutti i mastri birrai Thirst for knowledge Giuseppe Caruso feels local beers are an excellent stimulus for encouraging master brewers to get creative and go beyond their comfort zones
Over the last few years beer has morphed from being just a drink to become something of a cult. And the huge growth of micro-breweries has fostered not only the forging of close links between artisanal products and their place of production but also the chance for enthusiasts to try beers made from plants that nobody would even have dreamed of using up until a few years ago. Although to say nobody would not be strictly true: Calabrian-born Giuseppe Caruso, a graduate in Agricultural Sciences with a final degree thesis in viticulture and an all-consuming passion for botany and great beer, actually did. Because Giuseppe is the author of a massive tome dedicated to “The Botany of Beer”, published by Slow Food Editore (www. slowfoodeditore.it), which
Edizione internazionale Il successo editoriale del libro di Caruso ha spinto anche un editore americano a pubblicare il volume in lingua inglese. Il titolo? “The Botany of Beer” International edition The success of Caruso’s book has led to an American edition in English entitled “The Botany of Beer” Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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details over 500 vegetable species which are, or can be, used to make beer. Considering that the Reinheitsgebot, the 1516 Bavarian edict on the purity of beer, only contemplated three ingredients, water, barley and hops, progress has obviously been made. “This makes beer more of a field for creative, experimental spirits” explains Giuseppe. An area where positive contamination is the watchword, where even wort and grape must can be fermented together to create what might be perceived as a new style, but in reality goes back to China nine millennia ago, where it was apparently a usual practise. Of the over 500 plants Caruso details in his book, many are cultivated, but many also grow wild, and
A tavola Food & wine Ingrediente chiave Il luppolo, uno degli ingredienti base per costruire una birra di successo Key ingredient Hops, a leading component when it comes to great beer
e il mosto d’uva possono addirittura fermentare insieme per dar vita ad uno stile tutto nuovo, ma antico come il mondo visto che nella Cina di 9.000 anni fa sembra ci fosse questa consuetudine. Delle oltre 500 piante di cui Caruso parla nel suo libro, molte sono coltivate, ma moltissime sono erbe spontanee, che prima di essere birrificate vanno trovate, raccolte e preparate per la lavorazione. Un legame strettissimo con il territorio, visto che i sapori e gli aromi nascono lì dove il cacciatore d’erbe va a rifornirsi, vere e proprie “forest beer”. Esattamente il contrario della standardizzazione, il processo che consente ad una delle tante birre globali di avere lo stesso sapore in tutto il mondo, 12 mesi all’anno. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
Nuove scoperte L’orzo è il padre della birra, ma ci sono altre decine di cereali diversi da provare New discoveries Barley is the big daddy of beer, but there are dozens of other cereals that can be used for brewing too
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have to be foraged and prepared before they can be turned into beer. This means the results are truly local, as the scents and flavours of the foraged ingredients come straight from their native soil, what is sometimes called forest beer. This is exactly the opposite of the sort of standardised production method which so many global beer labels Air Dolomiti In-flight Magazine
employ to ensure they can provide exactly the same product worldwide and year-round. The great thing about Caruso’s book is that, despite being in many ways a manual, it was clearly written with a keen
A tavola Food & wine
In Italia sono attivi più di 800 microbirrifici In Italy there are over 800 micro-breweries
Il bello del libro di Caruso è che, nonostante il rischio di finire nella manualistica tecnica, è scritto con la voglia di fare nuovi adepti, spiegando con chiarezza anche ai non addetti ai lavori concetti complessi. E, soprattutto, cercando di far comprendere in cosa una “Pale Malty European Lager” sia diversa da una “America Porter and Stout”, tanto per fare un esempio, così quando andate a farvi una birretta con gli amici “birrofili” potrete finalmente stupirli a dovere. Sono 600 pagine da gustare, comprendendo finalmente perché nelle “Maple Beer” della tradizione canadese lo sciroppo d’acero sia diventato l’ingrediente chiave per dare il caratteristico aroma di caramello, ma ci sarebbero altre centinaia di curiosità da citare. “Per me i mastri birrai sono come degli chef – dice Giuseppe – e studiando gli stili antichi si scoprono vicende storiche che hanno contribuito a cambiare il mondo. Un esempio fra tanti riguarda le “Spruce Ale”, birre nella cui preparazione si usano anche le gemme di abete e che grazie a questo ingrediente ricco di vitamine consentirono a James Cook di sconfiggere lo scorbuto a bordo, riducendo drasticamente l’incidenza della malattia”. Il tutto grazie ad una birra che Giuseppe Caruso ed un gruppo di appassionati calabresi hanno ricreato per la gioia di tutti coloro che si spingono nel Mezzogiorno d’Italia, viaggio meno lungo rispetto a quelli del navigatore britannico, ma altrettanto ricco di tesori da scoprire. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
desire to attract converts, explaining complex concepts so clearly that they can be grasped even by those who know very little about the subject. He’s also the man to turn to if you want to know the difference between a “Pale Malty European Lager” and a “America Porter and Stout”, for example, a golden opportunity for one-upmanship the next time you settle down for a pint with a group of beer aficionado friends. These are 600 pages to savour, where you finally get to understand why Canadian “Maple Beer” must have maple syrup in it to give it that characteristic caramel taste, together with literally hundreds of other quirky facts and a barrel load of
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fascinating lore. “As far as I’m concerned master brewers are like chefs” explains Giuseppe. “And when we study the history of brewing, we see that sometimes it has changed the world. Just one example is spruce beer, which is flavoured with the buds, needles or essence of evergreen pines and is rich in vitamins. It was spruce beer which saved the bulk of James Cook’s crew from scurvy.” This is all thanks to a beer Giuseppe Caruso and a group of Calabrian beer enthusiasts have brewed up for the delectation of those exploring the south of Italy, a somewhat shorter journey than Cook’s, but one equally rewarding in terms of things to discover.
Cantina a bordo business class Business Class cellar
Business Class Exclusive Un’esclusiva selezione di vini dedicata al servizio di business class Dai pendii del Triveneto, passando sulle dolci colline toscane, attraverso il tacco pugliese fino all’assolata terra siciliana: questo ed altri affascinanti scenari ospitano alcune delle tenute più suggestive che abbiamo selezionato per voi. Lasciatevi emozionare da questi vini, dalla loro storia, da loro sapore e dalla tradizione della terra che rappresentano, chiedendo ai nostri assistenti di volo i vini in rotazione
Selected for you. An exclusive wines’ selection dedicated to business class service From the mountain slopes in the Triveneto to the sweet tuscan hills, by way of the heel of Italy in Apulia and as far as sunny Sicily: this and other fascinating scenarios are home to some of the most evocative estates we have selected for you. Be enticed by these wines, their history, taste and traditions of the lands they represent. Ask our cabin crew about wines in rotation
VINO BIANCO WHITE WINE
Toscana VILLA ANTINORI PINOT BIANCO 2021 ◆ Cantina: VILLA ANTINORI Pinot Bianco Toscana IGT; 13%; 4-8 °C Villa Antinori Pinot Bianco si presenta di un colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso è intenso: note di frutta tropicale come l’ananas, si uniscono a piacevoli sensazioni di peperone e ortica. Al palato è fresco, vivace e sapido, con un finale minerale. Villa Antinori Pinot Bianco is straw yellow in color with greenish hues. The nose is intense with aromas of tropical fruit, especially pineapples, and notes of bell peppers and nettle. The palate is fresh, lively and savory with a fine mineral finish.
VINO ROSSO RED WINE
Toscana SPEZIERI TOSCANA IGT BIOLOGICO ◆ Cantina: COL D’ORCIA Sangiovese e Ciliegiolo; 13,5%; 16°C Rosso rubino intenso con riflessi violacei. Intenso e piacevolmente fruttato con note di ciliegia e amarena, accompagnate da sentori speziati. Ingresso dolce; il tannino ancora giovane è ben integrato alla piacevole acidità. Al retrogusto si presenta sapido e fruttato. Deep ruby red with violet hues. Intense and pleasantly fruity, with notes of cherry and sour cherry complemented by hints of spices. Sweet at the beginning, the still young tannin is well balanced with the pleasant acidity. The after taste is savory and fruity.
SPUMANTE SPARKLING WINE
Campania DUBL BRUT METODO CLASSICO ◆ Cantina: FEUDI DI SAN GREGORIO 100% Falanghina; 13%; 10-12°C Piacevole, fresco e versatile. I profumi immediati e croccanti di pesca, mela golden matura e camomilla, si alternano a note di albicocca, esaltati dalla vivacità della bollicina. Al gusto intriga per la sua fragranza e dinamicità. Pleasing, fresh, versatile. The immediate and crispy aromas of peach, ripe golden delicious apples and chamomile alternate with rounder apricot notes, enhanced by lively bubbles. The flavour is captivating, fragrant and dynamic.
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Svolta psicologica “All’inizio sentivo più il peso che il piacere di essere il capitano della Nazionale. Poi l’allenatore mi ha ricordato come fossi già un esempio per le mie compagne, e allora è stato tutto più semplice” (foto Getty Images Federazione Italiana Rugby) Psychological insight “Initially being the captain of the Italian Team was more a penance than a pleasure, then our coach reminded me that I was already an example for my teammates, and that made everything much easier” (photo Getty Images Federazione Italiana Rugby)
L’estremo del Villorba è il collante della Nazionale che si appresta a disputare la Coppa del Mondo in Nuova Zelanda. “Stiamo andando nella giusta direzione” Manuela Furlan, Italian rugby’s poster girl The Villorba Club’s fullback is the lynchpin of the Italian Rugby Union National team as it prepares for the World Cup in New Zealand. “We’re moving in the right direction”
Manuela Furlan, il simbolo dell’Italrugby che va
by ALESSIO CAPRODOSSI
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Una guida ma anche uno scoglio, quello cui si aggrappano le compagne nei momenti di difficoltà. Succede nell’Arredissima Villorba come in Nazionale, perché Manuela Furlan è un faro per chi con lei condivide campo e obiettivi. I numeri sono importanti, perché 17 campionati e quasi 90 gettoni in maglia azzurra sono traguardi per poche elette, ma sono l’abnegazione, la disponibilità e l’impegno su ogni azione a illuminare il gioco di Furlan. Dalle sue folate passano i sogni di gloria dell’Italrugby femminile nell’imminente Coppa del Mondo e il messaggio che manda il capitano non ammette repliche: “Non sottovaluteremo le avversarie, siamo pronte a battagliare con tutti”. Manuela, perché hai preferito il rugby alla pallavolo? “Ho conosciuto il rugby fin da piccola perché la domenica seguivo con i miei genitori le partite di mio fratello Paolo e l’ambiente inclusivo e divertente mi rendeva felice. A 17 anni decisi di smettere con il volley, perché non mi sentivo all’altezza delle mie compagne, poi un’amica di mia mamma mi ha trascinato verso la palla ovale e da lì non mi sono più fermata”.
“Trovare l’equilibrio tra lavoro, rugby e vita privata è stato difficile. Ho rinunciato a tante cose per fare tutto” (foto Maurizio Pivetta) “Finding the right balance between work, rugby and my private life has been difficult. I had to give up a lot of things to do everything.” (photo Maurizio Pivetta)
For her home team of Arredissima Villorba and the Italian National team Manuela Furlan is both a guide and a rock when things get tough, a pathfinder on the
Riconoscenza “Gli atleti devono tanto a familiari, amici e compagni: senza il loro aiuto tantissime carriere sarebbero finite anzitempo” (foto Getty Images - Federazione Italiana Rugby) “Athletes owe so much to family, friends and teammates: without their help so many careers would have ended prematurely” (photo Getty Images - Federazione Italiana Rugby)
Si parla sempre della Nazionale maschile e non tutti sanno che l’Italrugby femminile è sesta nel ranking mondiale: come si è arrivati a questo risultato? “Gran parte del merito è di Andrea Di Giandomenico, al timone della Nazionale dal 2009. Ci ha trasmesso la voglia di crederci, di poter competere e arrivare al successo anche contro le migliori squadre. Tanti sono, poi, i meriti delle mie compagne, che hanno compreso quanto sia importante allenarsi e lavorare ogni giorno per stare ai Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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pitch and off. The numbers pretty much speak for themselves, with few other players matching her 17 championships and 90 caps for the Italian Azzurri, but it is her spirit of self-sacrifice, the way she is always there for
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“Era un mio desiderio visitare la Nuova Zelanda, la patria del rugby. E lo farò proprio dopo la Coppa del Mondo che si giocherà nel Paese degli All Blacks” “I’ve been wanting to travel around New Zealand, the home of rugby, for ages. And now I’ll be able to right after the World Cup played in the country of the All Blacks!”
photo Enrico Gnocato
photo Photo Getty Images - Federazione Italiana Rugby
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Tempo libero Free time massimi livelli. Sacrifici enormi che sono valsi un secondo e un terzo posto nel Sei Nazioni. Non abbiamo ancora vinto nulla, ma sappiamo che stiamo andando nella giusta direzione”.
her teammates and her total commitment that makes Furlan stand out. The Italian women’s rugby union team is pinning its hopes for the upcoming World Cup on its captain, the fullback from Trieste, and her message is clear: “Never underestimate our adversaries, we’re ready to fight it out with all comers”.
Il prossimo 8 ottobre inizia la Coppa del Mondo in Nuova Zelanda: quali sono le ambizioni dell’Italia? “Ci aspettano tre gare dure contro Canada, Stati Uniti e Giappone, con le prime due che sono squadre di sostanza e potenza, mentre le nipponiche impongono grandi ritmi di gioco. Rivali temibili ma noi ci siamo, non andiamo in gita, bensì per migliorare il nono posto del 2017, quindi l’obiettivo è superare il girone eliminatorio e giocare i quarti di finale”.
Manuela, why did you choose rugby rather than volleyball? “I’ve been a rugby fan ever since I was a small child, because on Sundays I’d go to watch my brother Paolo’s matches with my parents and I loved the sense of fun and atmosphere of togetherness. When I was 17 I decided to give volleyball up, because I thought I’d never be as good as my teammates, and one of my mother’s friends roped me in for rugby, where I’ve been ever since”.
Il rugby femminile in Italia non è uno sport professionistico, quindi le giocatrici devono lavorare per dedicarsi alla loro passione: questo impone un dazio da pagare quando si affrontano le nazionali più forti? “Il gap con gli altri c’è e si vede, perché a differenza loro noi abbiamo poche e più brevi finestre temporali per allenarci. E trascorrere tempo insieme fa la differenza, in quanto rafforza l’amalgama e facilita i meccanismi di squadra. L’auspicio è che anche da noi si possa cambiare, e la prima contrattualizzazione di 25 giocatrici azzurre da parte della Federazione Italiana Rugby è un buon viatico”. Come vorresti essere ricordata tra 100 anni? “Come la ragazza che si divertiva a giocare a rugby, sull’esempio dei bambini brasiliani felici solo per il fatto di giocare a calcio”.
The men’s rugby team gets a lot of coverage, but not everyone is aware that the women’s team is ranked sixth in the world. How did you achieve these dizzy heights? “A lot of the credit goes to Andrea Di Giandomenico, who has been coaching the Italian team since 2009. He taught us to believe in ourselves, to believe we could compete with the best and make a go of it. Then there are my
Originaria di Trieste, Manuela Furlan ha iniziato a giocare a rugby a 17 anni. “Non avrei mai potuto – rivela – condurre una vita lontana dallo sport” Manuela Furlan from Trieste started to play rugby when she was 17. “My life was always going to be about sport” she claims.
fantastic teammates, who realise how important it is to work and train every day if you want to be among the frontrunners. This kind of sacrifice has yielded second and third places in the Six Nations cup. We haven’t actually won anything yet, but we know we’re heading in the right direction”. Next 8 October sees the start of the World Cup in New Zealand: what are your ambitions for Italy? “It’s going to be a hard row to hoe against Canada, the US and Japan. The two North American teams have substance and power, while the Japanese pile the pressure on. So the competition is fierce, but we’re very much in the running. We’re not just making an appearance in this Cup, we want to do better than our ninth place in 2017, so our objective is to get through the preliminary round and make it into the quarter finals”. Women’s rugby in Italy is not a professional sport, so the players have to reconcile their passion with a job: does this have a negative impact when you come up against other leading national teams? “There is a visible difference because we have less time to train. And spending time together makes a difference too, in terms of team building. We very much hope things will change in future, and the first 25 contracts with the Italian Rugby Federation for Azzurri players is a good beginning”. How would you like to be remembered 100 years from now? “As the girl who enjoyed playing rugby, like the Brazilian children who are happy just because they’re playing football”.
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Come fare? L’accesso è rapido e semplice e non è necessario scaricare alcuna applicazione. passeggeri Air Dolomiti. È sufficiente impostare il proprio dispositivo (smartphone, tablet, laptop) in modalità aereo prima del decollo attivareoflanewspapers connessione and Wi-Fimagazines dalle proprie impostazioni: selezionare la rete A widee choice ENWIFI e accedere a www.boardonnect.aero. E-journals: per i giornali e magazines il sistema is now available and free for Air Dolomiti permette il passengers. download in formato pdfnew della testata desiderata, Enjoy the eJournals service che sarà quindi leggibile in qualsiasi momento. I video, giochi, musica sono distribuiti in modalità streaming e quindi disponibili Digitale Zeitungen und Zeitschriften sind nun solo a bordo.
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Photos & video on board Fare fotografie e riprese video a bordo è permesso solamente nel caso in cui non leda in alcun modo la privacy degli altri passeggeri e del personale di volo. Il cabin crew è autorizzato in qualsiasi momento a negare il permesso di effettuare fotografie o video Taking photos or making videos is only permitted on board if it does not infringe on another person’s personal rights. The crew is authorized to forbid taking pictures or making videos on board at any time.
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Informazioni passeggeri Passenger information
Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, Vi invitiamo a seguire le seguenti procedure Air Dolomiti For safety reasons and for your comfort on board, we kindly ask you to follow the Air Dolomiti procedures
Bagaglio a mano È consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso massimo di 8 kg per le tre tariffe economy (Light, Classic e Flex); le tariffe business (Saver e Flex) consentono invece 2 pezzi del peso massimo di 8 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.
Oggetti pericolosi Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in). *Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.
Dispositivi elettronici Tutti i dispositivi elettronici mobili devono rimanere spenti o in modalità “uso aereo” dalla chiusura delle porte dopo l’imbarco fino al momento dell’atterraggio. Dopo l’atterraggio e fino all’arrivo all’area di parcheggio non è consentito effettuare/ricevere chiamate telefoniche. Dispositivi quali cellulari, eBook, videogiochi e tablet possono essere tenuti con sé. I laptop devono essere spenti e riposti nel bagaglio a mano nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio e possono essere usati alla quota di crociera. I dispositivi elettronici per i quali la funzione trasmittente non può essere disabilitata (es. giocattoli telecomandati) devono rimanere spenti per l’intera permanenza a bordo. Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a tutti gli avvisi del personale di cabina.
Alcolici e superalcolici Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso.
Cabin baggage
Electronic devices
One piece of hand baggage per passenger (max 55 x 40 x 20 cm) weighing not more than 8 kg is allowed for Economy fares (Light, Classic and Flex). With a Business fares (Saver and Flex) the maximum weight allowed on board is 8 kg for 2 pieces of hand baggage.
All transmission modes of mobile devices must be switched off (flight/airplane mode ON) from door closing after boarding, until landing. After landing it is not possible to make/receive phone calls until the arrival at the parking position.
The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out.
Devices such as mobile phones, eBook readers, e-Games and tablets may be held securely in your hands. Laptops must be switched off and stowed in the hand baggage during taxi, take off and landing but may be used at cruising altitude.
Dangerous articles International safety regulations prohibit the transportation of weapons or any other dangerous item in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depending on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibited items is displayed at the airport (check-in area). * Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline.
Divieto di fumare Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Devices without a transmission disabling function, such as remote control toys, must be switched off while on board. Please pay attention to crew announcements
Alcohol Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers.
Smoking All Air Dolomiti flights are “nonsmoking flights”.
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Regole di sicurezza negli aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano I passeggeri in partenza da tutti gli aeroporti dell’Unione Europea dovranno osservare alcune regole di sicurezza durante la preparazione del proprio bagaglio a mano. In particolare, per quanto riguarda il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) dovranno essere trattati come segue: ◆◆ dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); ◆◆ i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); ◆◆ dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); ◆◆ per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; ◆◆ possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza; ◆◆ gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno. La busta viene sigillata nel punto vendita.
Security measures for hand luggage at European Union Airports
Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio:
All passengers departing from all EU airports must follow specific safety regulations regarding hand luggage preparation. Detailed guidelines regarding transportation of liquids and gel based products (healthcare
◆◆ presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; ◆◆ estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.
and cosmetics) must be followed: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20); • only one bag per passengers (included infant) is permitted; medication and special foodstuffs needed during the flight can be carried outside the plastic bag. However they must still be checked at the security point; • duty-free articles purchased in a European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the dutyfree shop staff. To ensure smooth checkpoint procedures passengers are required to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from hand baggage for security screening.
Vi auguriamo un piacevole volo! Air Dolomiti wishes you a pleasant flight! Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Uffici di conciliazione Arbitration boards
Se viaggia privatamente, in caso di controversie relative al volo e nello specifico: ◆◆ negato imbarco, ritardi prolungati o cancellazione di voli ◆◆ distruzione, danneggiamento, smarrimento o trasporto ritardato del bagaglio
If your journey is a private one, then in the case of flight disputes such as
◆◆ violazioni di obblighi relativi al trasporto di passeggeri disabili o passeggeri con ridotta mobilità
• denied boarding, long delays or cancellation of flights
ha il diritto di rivolgersi agli uffici di conciliazione sotto indicati.
SÖP (Schlichtungsstelle für den öffentlichen Personenverkehr e.V) È l’ufficio indipendente di conciliazione della Germania per il trasporto pubblico di passeggeri. Air Dolomiti è membro di SÖP e pertanto desideriamo informarla che può inoltrare una richiesta di conciliazione gratuita per qualsiasi controversia, a condizione che: ◆◆ abbia già esposto questi problemi ad Air Dolomiti e non abbia ricevuto risposta entro due mesi; ◆◆ non sia soddisfatto del modo in cui il suo problema è stato affrontato o non concordi con la gestione del suo risarcimento da parte di Air Dolomiti; ◆◆ la sua pretesa economica vada da un minimo di 10 Euro a un massimo di 5.000 Euro; ◆◆ la sua controversia non sia già, o non sia stata, pendente dinanzi a un giudice o sia già stata risolta; ◆◆ si tratti di un viaggio privato. Per informazioni: https://soep-online.de/welcome.html; https://soep-online.de/request-form-flight.html
Sistema ODR (On-line Dispute Resolution) È la piattaforma messa gratuitamente a disposizione dall’Unione Europea per consentire a consumatori nell’UE o in Norvegia, Islanda e Liechtenstein di risolvere le controversie senza dover andare in tribunale. Un organismo di risoluzione delle controversie è un’organizzazione imparziale che aiuta i consumatori a trovare una soluzione extragiudiziale, facendo risparmiare tempo e denaro rispetto a una causa in tribunale. La piattaforma ODR è di facile utilizzo e guida gli utenti attraverso l’intera procedura. È disponibile in tutte le lingue dell’UE e ha scadenze integrate per la risoluzione dei reclami. Per informazioni: www.airdolomiti.it/customer-relations
• the destruction, damage, loss or delayed transportation of baggage, or • breaches of duty in the transportation of disabled passengers or passengers with reduced mobility you have the right to contact an Arbitration Body.
SÖP (Schlichtungsstelle für den öffentlichen Personenverkehr e.V.) SÖP is Germany’s independent arbitration board for public passenger transport that oversees all carriers. Air Dolomiti is a member of SÖP and we would like to inform you that there is the possibility to ask for a conciliation process free of charge if you have concerns relating to: provided that: you have already contacted Air Dolomiti about your concerns and have not received a reply within two months, or • you are dissatisfied with the way your concern has been handled or disagree with how your claim was processed by Air Dolomiti • your financial claim amounts to at least 10 euros and no more than 5,000 euros • your concern is not already, or has not been, pending before a court or has been settled • your trip is a private trip https://soep-online. de/welcome.html; https://soep-online. de/request-form-flight. html
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ODR (Online Dispute Resolution) The ODR platform is an alternative dispute resolution made available by the European Union for all European Citizens and consumers of Norway, Liechtenstein and Island. The platform is user friendly and free of charge, the out of court procedure is timesaving as the request hast o be handled within given timelimits. For further information: www.airdolomiti.eu/ customer-relations
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