I grandi Direttori del ‘900: Carlo Maria Giulini CENNI BIOGRAFICI Carlo Maria Giulini nacque a Barletta il 9 maggio 1914. Il padre Ernesto era originario della provincia di Mantova e lavorava nel commercio di legnami; la madre era di famiglia veneta con ascendenze austriache. Allo scoppio della Prima guerra mondiale Ernesto venne richiamato alle armi e volle trasferire la famiglia a Ponti sul Mincio, dove possedeva delle terre. A quell’epoca risale il primo interesse del piccolo Carlo per la musica: a quattro anni, affascinato per strada dal violino suonato da un musicista ambulante, ne chiese uno per sé e lo ottenne come regalo di Natale. Dopo la guerra, la famiglia si stabilì a Bolzano, città dove Giulini fece le sue prime esperienze musicali apprendendo i rudimenti dello strumento da una suora dell’asilo e frequentando un violinista boemo, proprietario di una farmacia, con il quale si divertiva a suonare in duo. Iniziò quindi a seguire regolari lezioni nella Musikschule bolzanina. La musica, che Giulini aveva fin lì coltivato solo come un piacevole passatempo, da quel momento occupò il primo posto nelle sue aspirazioni; nel 1930, ancora sedicenne, si trasferì da solo a Roma, dove si iscrisse al Conservatorio Santa Cecilia: lì studiò viola e parallelamente seguì i corsi di composizione e direzione d’orchestra. La crisi degli anni Trenta non risparmiò il padre di Giulini; per non continuare a gravare economicamente sulla famiglia, nel 1934 il giovane Carlo decise di concorrere per un posto nell’orchestra dell'Augusteo. Lo vinse e come viola di fila ebbe modo di suonare con celebri direttori e compositori, fra i quali Bruno Walter, Victor De Sabata, Antonio Guarnieri, Gino Marinuzzi, Wilhelm
Furtwängler,
Willem
Mengelberg,
Otto
Klemperer, Richard Strauss, Igor Stravinskij. Questa straordinaria esperienza contribuì a far nascere in lui l’interesse per la direzione, e cos̀ inizì una nuova carriera interrotta dallo scoppio della seconda guerra mondiale. Giulini tornò sul podio con la liberazione di Roma, dirigendo la Quarta di Brahms: fu un trionfo! Venne nominato direttore di orchestra alla RAI dal 1946 al 1951, poi alla Scala di Milano prima come assistente di Victor De Sabata, poi come direttore stabile (1953). Epica nel teatro milanese una sua edizione della "Traviata" con la Callas e la regia di Luchino Visconti, tuttora un classico. Lasciata l'Orchestra del Teatro alla Scala si trasferì a lavorare fuori dall'Italia, debuttando negli Stati Uniti con la Chicago Symphony Orchestra dal 1955 al 1958. Nel 1958 venne nominato direttore della Philharmonic Orchestra di Londra. Nel 1978 sostituì Zubin Mehta alla Los Angeles Philharmonic [26]