Poste Italiane s.p.a. - spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB Torino
N° 3 settembre-ottobre/04
D.A.ITALIA - IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
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anteprima D.A. Vending Expo - i pre-fiera delle aziende italiane presenti a Parigi fabbricanti: intervista alla Fas produttori: intervista alla Covim speciale Romagna gestori: intervista alla Arimel Nestlé presenta Komo sicurezza sul lavoro caffè latest news lavoro e impresa mondo associazione speakers’ corner
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EDITORIALE
Il futuro del vending è nell’espansione del mercato Gli operatori della distribuzione automatica si stanno impegnando da molti anni per migliorare la propria offerta di prodotti e servizi, puntando sull’innovazione e sulla qualità. I fabbricanti di macchine hanno fatto piccoli miracoli creando una gamma molto completa di distributori tecnologicamente avanzati e capaci di soddisfare ogni esigenza. Paradossalmente sono andati addirittura al di là delle effettive esigenze di consumo dell’utente finale, creando macchine ancora più sofisticate di quanto in realtà chiede il mercato. I produttori di sistemi di pagamento continuano a migliorare i sistemi cashless e iniziano ad esplorare il territorio della telemetria, contribuendo ad aumentare la propensione al consumo e migliorare l’efficienza della gestione della macchina. I prodotti che vengono erogati dalle macchine sono in costante crescita qualitativa e quantitativa. Nuove realtà come il caffè arabica nei distributori a doppia campana o in quelli “brandizzati”; una gamma sempre più completa di snack e di bevande; nuove referenze come la frutta, sono solo qualche esempio di come si sta evolvendo in fretta il settore. Anche i gestori stanno contribuendo ad un miglioramento concreto del vending. Il progetto di qualificazione per le imprese associate Confida denominato “Carta dei servizi” è la prova più evidente di questo sforzo. Migliorare la qualità del servizio e certificarlo con un “bollino qualità” è un passo avanti molto significativo per tutte le imprese di gestione, visto che può in qualche anno condurre il settore ad una fase più matura, dove la competizione si baserà sul rispetto di alcune regole di fondo e sul giusto equilibrio tra costi e ricavi. Tutto bene quindi, tutte le componenti del settore della distribuzione automatica stanno facendo il loro dovere e il futuro sarà sempre più roseo? Purtroppo no. Il mercato interno sta dando segnali di saturazione ed è semper più difficile imporsi con numeri significativi. I problemi congiunturali, come l’aumento del prezzo dell’acciaio per i produttori e il perdurare della contrazione dei consumi per i gestori, creano allarme in un mercato a bassa espansione. Chi non ha i mezzi per superare i momenti difficili ha sempre meno spazio di manovra e rischia addirittura di chiudere l’attività. La strategia da adottare per affrontare questa fase molto impegnativa è a mio avviso soltanto una e non passa dal miglioramento del prodotto e del servizio (cosa degnissima e importante ma non sufficiente), ma si manifesta nell’esigenza di espandere il mercato. Il vending deve uscire dagli uffici e deve occupare nuovi spazi seguendo la strada imboccata da anni dal Giappone e dagli USA. Il consumo di alimenti al di fuori delle mura domestiche sta aumentando in Italia a ritmi molto sostenuti e il vending non sta ancora recitando un ruolo adeguato come canale distributivo. Il potenziale della D.A. è senz’altro maggiore e deve essere fatto ogni sforzo affiché la quota di mercato del cosiddetto away-from-home passi sempre di più dai distributori automatici. Bisognerà studiare come sono cambiati i consumi e quali sono le nuove reali esigenze, capire se c’è spazio per tutta una serie di nuovi prodotti, verificare se gli attuali distributori sono adeguati per alcune locazioni esterne (accorgimenti anti-vandalismo). Insomma c’è tanto da fare e bisogna muoversi anche in fretta, ma la strada da seguire è questa e ogni ulteriore ritardo può essere pagato a caro prezzo Alessandro Fontana
sommario 3
EDITORIALE
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D.A.VENDING EXPO le anticipazioni della fiera di Parigi i pre-fiera degli espositori italiani
I L M E R C AT O D E L V E N D I N G 24
FA B B R I C A N T I : FA S il gruppo FAS si rinnova per conquistare nuovi mercati
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PRODUTTORI: COVIM il caffè di qualità nel vending
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GESTORI: ARIMEL l’importanza del servizio nelle società di gestione
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LE NOVITÀ NEL VENDING Nestlé presenta a Milano il nuovo sistema caffè KOMO
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SPEAKERS’ CORNER padri e figli - a cura di Lucio Pinetti
Numero 2 – Anno I – Giugno - Luglio 2004 Direttore Responsabile Renzo Gabriel Bonizzi Condirettore Alessandro Fontana Progetto grafico Andrea Lottero Foto Alizia Lottero Stampa Diffusioni Grafiche Spa D.A. Italia – il periodico della distribuzione automatica Pubblicazione iscritta al Tribunale di Milano, numero di registrazione 177 del 22 marzo 2004 Iscrizione al R.O.C.: in corso di registrazione Periodicità: bimestrale Editore: ART&WORKS Srl Amministratore Unico Roberto Valentini Via Garian 49 - 20146 Milano. - P.IVA 04234310961 Redazione: tel +39 02 36521691 fax +39 02 36521641 Ufficio commerciale: commerciale@daitalia.it Web: www.daitalia.it Posta elettronica: info@daitalia.it Pubblicità inferiore al 45% La riproduzione totale o parziale delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su D.A. Italia è permessa solo se autorizzata dalla Direzione. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari.
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C A F F È L AT E S T N E W S le ultime notizie dal mondo del caffè
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L A C A RTA D E I S E RV I Z I C O N F I D A
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SPECIALE REGIONI la Romagna
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L AV O R O E I M P R E S A le novità del lavoro intermittente – a cura di Massimo Brisciani
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MONDO ASSOCIAZIONE il 25° anniversario di Confida tutte le statistiche di Venditalia 2004
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A P P U N TA M E N T O I N F I E R A gli appuntamenti fieristici del 2004/2005
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S I C U R E Z Z A S U L L AV O R O la gestione del servizio di pronto soccorso aziendale
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A n t e p r i m a D.A. Vending Expo - Parigi D.A. vending expo, il Salone Internazionale della Distribuzione Automatica, è arrivato alla sua ottava edizione. Organizzato dal Gruppo Reed Exhibition Companies in patnership con la NAVSA (Camera Sindacale Nazionale di Vendita e Servizi Automatici) si terrà a Parigi dal 3 al 6 Novembre 2004 presso la struttura fieristica di Paris Expo (Porte de Versailles - Padiglione 4). La fiera parigina spera di consolidare il successo dell’edizione del 2002 che in una superficie lorda di 20.000 m2, aveva visto la partecipazione di circa 250 espositori (più di 80 dall’estero) e 13.000 visitatori.
D.A. vending expo anche in questa edizione offrirà un esauriente panorama del settore del vending, una vetrina delle innovazioni, una postazione di lancio per prodotti e servizi e soluzioni adatte a tutti gli operatori del settore: fabbricanti, distributori, gestori, ecc. Un luogo di scambi per rispondere alle attese dei consumatori, anticipare i gusti ed essere in armonia con gli stili di vita odierni e futuri. Le tendenze che stanno emergendo sul mercato francese e che si rifletteranno sull’edizione 2004, possono essere sintetizzate in cinque linee principali: - il costante sforzo per la qualità e la diversificazione da parte degli industriali dell’agroalimentare che propongono prodotti sempre più mirati e calibrati, come gli attuali alimenti biologici o dietetici. - il forte sviluppo di tecnologie al servizio dei gestori sempre alla ricerca di soluzioni nuove e competitive per aumentare la produzione. - l’onnipresenza di estetica e design nella concezione delle macchine di distribuzione automatica, creazione di un ambiente conviviale attorno ai distributori. - il grande sviluppo del labeling dei distributori con il nome di grandi marche che produce risultati molto positivi per tutti gli interessati alla DA: fabbricanti, fornitori, gestori e consumatori. - L’esigenza del consumatore di avere piena fiducia sulla provenienza e la qualità dei prodotti offerti nei distributori. Dare fiducia al
consumatore sulla qualità ineccepibile dei prodotti che sta acquistando e consumando attraverso la tracciabilità ormai obbligatoria dei prodotti in vendita e la generalizzazione della produzione nel rispetto della normativa HACCP. Come per ogni edizione, verranno organizzati dibattiti e tavole rotonde su temi d’attualità e sulle prospettive del settore con la collaborazione della NAVSA (Camera Sindacale Nazionale di Vendita e Servizi Automatici, Chambre Syndicale Nationale de Vente et Services Automatiques) e delle principali testate della stampa settoriale. I riflettori saranno puntati sulle ultime tendenze di mercato con i seguenti incontri a tema: Stili di vita: “Le scommesse nutrizionali della distribuzione automatica”, tavola rotonda organizzata dalla rivista LMDA, in collaborazione con la NAVSA. Nuove tecnologie: “I moderni strumenti di produttività per la distribuzione automatica”, tavola rotonda organizzata da DA MAG con la partecipazione della NAVSA. L’agroalimentare al servizio della Distribuzione Automatica: “Il futuro della Distribuzione Automatica: priorità ai prodotti di qualità”, tavola rotonda organizzata dalla nuova rivista SNACKING. Inoltre a D.A. vending expo verranno premiate le idee. Infatti con il 4° Premio
dell’Innovazione Internazionale nella Distribuzione Automatica saranno premiate quelle aziende che avranno creato prodotti innovativi nelle categorie: - distributori automatici e semiautomatici, - prodotti alimentari e bevande destinati alla distribuzione automatica, - accessori e beni di consumo, - sistemi di pagamento e informatici, - concetti e servizi derivati. I vincitori saranno festeggiati in occasione della consegna dei premi che verrà organizzata durante il salone. D.A. vending expo – prodotti esposti: Distributori automatici di bevande e prodotti alimentari Distributori automatici di prodotti non alimentari Materiali da banco (dispenser, macchine da caffè) Fontane d’acqua Concetti per la ristorazione e lo snack Prodotti alimentari e bevande Generi di consumo, prodotti per la manutenzione Materiali vari, componenti e accessori Monetica, sicurezza, informatica, telefonia Segnaletica, imballaggio, marcatura Attrezzature complementari varie (stoccaggio e movimentazione, veicoli e sistemazioni, abiti professionali) Assicurazioni, organismi finanziari Formazione, servizi Stampa, associazioni D.A.ITALIA 7
A n t e p r i m a D.A. Vending Expo - Parigi
ACEM FLYMAX stand c102
BIANCHI VENDING GROUP stand d40
BRASILIA stand f48
Flymax, la nuova generazione di distributori automatici e semiautomatici di caffè e bevande calde, offre agli operatori del vending una vasta scelta di prodotti, abbinando, al design moderno ed elegante, i tradizionali schemi di preparazione dei veri caffè espresso e cappuccino Italiani. Flymax, grazie alle conoscenze maturate dal suoi progettisti e tecnici in oltre vent’anni di esperienza in questo campo, è totalmente autonoma sia dal punto di vista progettuale che costruttivo, progettando e realizzando tutte le parti meccaniche, elettromeccaniche ed elettroniche della sue macchine. Eleganti e raffinati, i prodotti Flymax rappresentano l’ultima generazione di distributori automatici. La vasta scelta di modelli e varianti, permettono di soddisfare qualsiasi esigenza del cliente.
L’azienda, la cui missione è di proporre continue innovazioni al mondo del vending, è composta da un team di professionisti proiettati allo sviluppo di nuove tecnologie e servizi, per rispondere alle specifiche necessità del mercato, e per garantire prodotti superiori ed affidabili, che da sempre nascono da anni di studi e ricerche. Due sono i prodotti presentati in questa occasione: la nuova serie di corazzate (BVM 975 e BVM 685) e la BVM 471 modello fino 432 scomparti a piatti rotanti, studiata ad hoc per rispondere alla crescente esigenza di tutelare la salute dei consumatori, specialmente i più giovani proponendo alimenti naturali e correttamente conservati, e capace quindi di mantenere freschi a lungo i prodotti. Tre modelli che permetteranno agli operatori del vending di allargare il proprio mercato.
Grazie alla sinergia esistente tra le società del Gruppo Rossi, la Brasilia ha iniziato nei suoi stabilimenti di Retorbido la produzione delle macchine espresso della serie Semmy funzionanti con le capsule che saranno prodotte dalle capsulatrici della G.Rossi e con tutte le capsule in plastica esistenti al momento sul mercato. La Semmy 510 automatica compatta e leggera (28x30x33 cm - 12 kg) accetta capsule di plastica della stessa altezza, ma anche con diametri diversi e prevede l’introduzione facilitata e manuale della capsula con l’espulsione automatica alla fine di ogni ciclo, evitando il ristagno del caffè usato nel gruppo. Il comando/controllo elettronico delle funzioni è facile e completo attraverso la tastiera e la visualizzazione sul chiaro display a LCD
Flymax, la nouvelle génération de distributeurs automatiques et semi-automatiques de café et de boissons chaudes, offre un vaste choix de produits aux opérateurs de la distribution automatique, en associant, au design moderne et élégant, les schémas de préparation traditionnels des vrais cafés expresso et cappuccino italiens. Grâce aux connaissances qui ont été accumulées par ses concepteurs et ses techniciens en plus de vingt ans d'expérience dans ce secteur, Flymax est totalement autonome aussi bien du point de vue conceptuel que de la construction, en concevant et en réalisant toutes les parties mécaniques, électromécaniques et électroniques de ses machines. Elégants et raffinés, les produits Flymax représentent la dernière génération de distributeurs automatiques. Le vaste choix de modèles et de variantes permet de satisfaire n'importe quelle exigence du client.
D.A.ITALIA 8
L’entreprise, dont la mission est de proposer sans cesse des innovations à la distribution automatique, est composée d'une équipe de professionnels qui sont projetés sur le développement de nouvelles technologies et de services, pour répondre aux besoins spécifiques du marché et pour garantir des produits supérieurs et fiables, qui naissent depuis toujours après des années d'études et de recherches. Deux sont les produits qui sont présentés à cette occasion: la nouvelle série de blindées (BVM 975 et BVM 685) et la BVM 471, le modèle jusqu'à 432 compartiments à plateaux tournants, qui a été conçu spécialement pour répondre au besoin croissant de défendre la santé des consommateurs, notamment des plus jeunes, en proposant des aliments naturels et correctement conservés, et qui peut donc garder les produits frais pendant longtemps. Trois modèles qui permettront aux opérateurs de la distribution automatique d'étendre leur marché.
Grâce à la synergie entre les sociétés du Groupe Rossi, la société Brasilia a entamé la production dans son usine de Retorbido des machines à café expresso de la série Semmy, qui fonctionnent avec les capsules qui sont produites par les capsuleuses de G. Rossi et avec toutes les capsules en plastique qui existent actuellement sur le marché. La Semmy 510 automatique, compacte et légère (28x30x33 cm - 12 kg), accepte des capsules en plastique de la même hauteur, mais également avec des diamètres différents, et prévoit l'introduction facilitée et manuelle de la capsule avec l'expulsion automatique à la fin de chaque cycle, pour éviter qu'il reste du café usé dans le groupe. La commande et le contrôle électroniques des fonctions sont faciles et complets grâce au clavier et à l'affichage clair sur écran LCD.
A n t e p r i m a D.A. Vending Expo - Parigi
CAFFÈ GIOIA - LABCAFFÈ stand c16
CAFFÈ TICO stand a44
CAMI stand d8
Crescita vorticosa in 55 anni di attività, 100 quintali di caffè crudo lavorati ogni giorno e decine di spedizioni quotidiane verso 25 Paesi: è la Caffè Domenico Gioia (SA) uno dei regni del tostato che in Italia vale la pena scoprire. Un sistema di tostatura ecologica e depurazione d’avanguardia, non ha concorrenti nel meridione per l’alta tecnologia dei suoi impianti e la qualità dei prodotti. Commercializza attraverso la Labcaffé pregiate miscele di arabica e robusta in grani e macinato a marchi diversi: Caffè Gioia, Liberty, Dorcaf, Cutugno e Wado per bar, famiglia e distribuzione automatica. Dal 95 produce cialde di caffè monodose per gli amanti del buon caffè napoletano che chiedono facilità, comodità d’uso e risparmio di tempo.
L’azienda TICO, nata grazie all’intuizione dell’imprenditore napoletano Mario Mazza, è presente sul mercato da oltre 50 anni. Oggi l’azienda è all’avanguardia nella produzione di miscele di caffè, conservando ancora l’impronta dell’uomo ed il fascino della tradizione. Le caratteristiche principali dell’azienda sono una oculata scelta di acquisto sui mercati esteri delle specie di caffè più pregiate ed accurati processi di lavorazione, mantenendo un ottimo rapporto qualità prezzo. I prodotti di maggior successo del Caffè Tico sono le cialde ed il caffè in grani per i bar e gli uffici.
CAMI parteciperà a Parigi alla manifestazione D.A. EXPO nel corso della quale presenterà ufficialmente il nuovo bicchiere da 160 cc “ExpaCup”. Tale prodotto fa parte di un’intera linea realizzata con l’innovativo processo produttivo “expa”. Il bicchiere expa-cup mantiene la temperatura della bevanda più a lungo, anche con bevande calde non scotta, si presenta con un effetto opalino, ha una maggiore rigidità a parità di grammatura. Le altre novità sono: bicchiere da 200 cc, e il bicchiere da 160 cc con passo d’impilaggio ridotto (rispetto all’attuale standard Cami, l’altezza della stecca da 100 bicchieri si riduce del 10%). Per il mercato OCS, Cami propone: il bicchiere da 100 cc, la tazzina trasparente e il vassoio OCS (è stato studiato per servire con razionalità e praticità le bevande).
Une croissance vertigineuse en 55 ans d'activité, 100 quintaux de café cru travaillés tous les jours et des dizaines d'expéditions quotidiennes vers 25 pays: c'est la Caffè Domenico Gioia (SA), un des royaumes du café torréfié qu'il vaut la peine de découvrir en Italie. Avec son système de torréfaction écologique et d'épuration à l'avant-garde, elle n'a pas de concurrents dans le sud pour la haute technologie de ses installations et la qualité de ses produits. Elle commercialise, par le biais de Labcaffé, des mélanges exclusifs de café arabica et robusta en grains et moulu, sous des marques différentes: Caffè Gioia, Liberty, Dorcaf, Cutugno et Wado pour les bars la famille et la distribution automatique. Depuis 1995, elle produit des capsules de café monodose pour les amateurs de bon café napolitain qui demandent de la facilité et de la praticité d'utilisation ainsi qu'une économie de temps.
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La maison TICO, née grâce à l'intuition de l'entrepreneur napolitain Mario Mazza, est présente sur le marché depuis plus de 50 ans. Aujourd'hui la firme est à l'avant-garde dans la production de mélanges de café, tout en conservant encore l'empreinte de l'homme et le charme de la tradition. Les caractéristiques principales de la maison sont un choix d'achat réfléchi des plus grandes espèces de café sur les marchés étrangers et des procédés de traitement soigneux, en gardant un excellent rapport qualité/prix. Les produits du café Tico qui ont le plus de succès sont les capsules et le café en grains pour les bars et les bureaux.
CAMI participera à Paris au salon D.A. EXPO, au cours duquel elle présentera officiellement le gobelet de 160 cc “Expa-Cup”. Ce produit fait partie de toute une ligne qui a été réalisée avec le procédé de production innovant “expa”. Le gobelet expa-cup garde la température de la boisson plus longtemps, il n'est pas brûlant même avec des boissons chaudes, il se présente avec un effet opalin et est plus rigide à grammage égal. Les autres nouveautés sont: - le gobelet de 200 cc - le gobelet de 160 cc avec un pas d'empilage réduit (par rapport au standard actuel Cami, la hauteur de la cartouche de 100 gobelets diminue de 10%). Pour le marché OCS, Cami propose: - le gobelet de 100 cc - la tasse transparente - le plateau OCS (qui a été étudié pour servir les boissons de façon rationnelle et pratique).
ELKEY srl - Via Roccati, 20 - 10151 Torino - Tel. +39 0114552972 - Fax +39 0114557161 elkey@elkey.com - www.elkey.com
A n t e p r i m a D.A. Vending Expo - Parigi
COGES stand f39
COMESTERO GROUP stand c78
COVIM stand c7
Coges vi aspetta presso lo stand F39 Hall 4 per presentare la rinnovata gamma di prodotti. Avrà il piacere di esporre oltre alle ormai conosciute chiavi MyKey e tessere MyCard abbinate ai sistemi di pagamento E.C.S. Full TS-Flex, E.C.S. Point TS-Flex ed E.C.S. Slim (prodotti presentati in occasione della fiera Venditalia 2004), anche il nuovo riconoscitore di monete €UR3. €UR3 è stato realizzato per garantire una soluzione efficiente in termini di affidabilità, sicurezza, compattezza, durata e versatilità. Estremamente innovativo, grazie allo standard di 3 1/2”, può essere installato su distributori automatici di piccole dimensioni. Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito www.coges.it.
La scorsa edizione di D.A. Expo, Comestero Group ha ricevuto il premio per l'innovazione tecnologia. Quest'anno ha lavorato molto ed oggi finalmente si presenta con una "gamma veramente completa" studiata appositamente e dedicata al mercato del vending. Presso lo stand verrà presentato il sistema chiave cashless “Eurokey Plus”, già disponibile nelle versioni executive e parallela, da oggi anche in versione MDB ed implementato di numerose ed innovative prestazioni che il mercato da tempo richiedeva e la GETTONIERA RENDIRESTO SC5E, disponibile in versione MDB e in versione dual EXECUTIVE/ MDB, completamente innovativa per funzionalità, prestazioni e facilità di programmazione e manutenzione, è dotata di 5 tubi per una completa gestione dei tagli di resto.
COVIM sarà presente per la quarta edizione consecutiva a D.A. EXPO. Divenuta protagonista nel mercato della D.A. in Italia, Covim guarda sempre di più all’estero e la manifestazione di Parigi è sicuramente un appuntamento importante per gli operatori internazionali. Per i grandi ambienti Covim propone, oltre alle note miscele in grani Orocrema, Granbar, Prestige, le nuove Elite e Gold Arabica, composte rispettivamente da 50 e 100% Arabica, in abbinamento con il distributore personalizzato “Necta Astro doppio espresso”. Per l’OCS il sistema a cialde in carta monodose caratterizzate da due differenti dimensioni e da macchine da caffè pratiche, affidabili e di buon livello estetico. Con queste soluzioni Covim intende trasmettere agli operatori e agli utenti un chiaro segnale di qualità e servizio.
Coges vous attend au stand F39 Hall 4 pour vous présenter sa gamme renouvelée de produits. En plus des clés MyKey et des cartes MyCard, désormais connues et associées aux systèmes de paiement E.C.S. Full TS-Flex, E.C.S. Point TSFlex et E.C.S. Slim (des produits qui ont été présentés à l'occasion du salon Venditalia 2004), elle aura également le plaisir d'exposer le nouveau reconnaisseur de pièces €UR3. €UR3 a été réalisé pour garantir une solution efficiente en termes de fiabilité, sécurité, compacité, durée et versatilité. Extrêmement innovant, grâce au standard 3 1/2”, il peut être installé sur des distributeurs automatiques de petite taille. Pour plus d'informations, nous vous invitons à consulter le site www.coges.it
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Dans la dernière édition de D.A. Expo, Comestero Group a reçu le prix pour l'innovation technologique. La société a beaucoup travaillé cette année et se présente finalement aujourd'hui avec une "gamme vraiment complète", qui a été spécialement étudiée et consacrée au marché de la distribution automatique. Dans le stand on présentera le système cashless “Eurokey Plus”, qui était déjà disponible dans les versions executive et parallèle et, à partir d'aujourd'hui, également dans la version MDB, implémentée de nombreuses performances innovantes que le marché demandait depuis longtemps, ainsi que le DISTRIBUTEUR DE JETONS AVEC RESTITUTION DE LA MONNAIE SC5E, disponible dans la version MDB et dans la version dual EXECUTIVE/MDB, qui est totalement innovant pour ses fonctionnalités, ses performances et sa facilité de programmation et d'entretien, avec ses 5 tubes pour une gestion complète des coupures de reste.
COVIM sera présente pour la quatrième édition consécutive à D.A. EXPO. Devenue protagoniste dans le marché de la distribution automatique en Italie, Covim se tourne de plus en plus vers l'étranger et la manifestation de Paris est certainement un rendez-vous important pour les opérateurs internationaux. Covim propose pour les grands espaces, en plus des mélanges en grains connus Orocrema, Granbar et Prestige, les nouveaux mélanges Elite et Gold Arabica, composés respectivement de 50% et 100% d'Arabica, en association avec le distributeur personnalisé “Necta Astro double expresso”. Pour l’OCS, le système à capsules en papier monodose, caractérisées par deux tailles différentes et par des machines à café pratiques, fiables et d'un bon niveau esthétique. Avec ces solutions, Covim entend transmettre un signal clair de qualité et de service aux opérateurs et aux utilisateurs.
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noi abbiamo cambiato, perchè voi non dobbiate farlo. Delineata da uno stile sobrio ed “high tech”, é stata finalmente presentata al mercato la prima tranche della nuova linea prodotti FAS, composta da FASHION 600, una macchina da caffè free-standing ricca di soluzioni tecniche innovative, alla quale si può abbinare la spirale FAST, sia nelle versioni 900SA e 750FV, rispettivamente standard e Slave tutta vetrina. FAS INTERNATIONAL spa 36015 Schio (VI) Italy - Via Lago di Vico, 60 Tel. +39.0445.502.011 - Fax +39.0445.502.010 www.fas.it - info@fas.it
La tradizionale esperienza FAS nelle tecnologie Snack & Food è stata reinterpretata in funzione delle necessità presenti e future del mercato e riportata anche nei modelli hot & cold.
A n t e p r i m a D.A. Vending Expo - Parigi
ELKEY stand d140
FAS stand b56
FLO stand c89
Elkey presenta, in esclusiva alla fiera D.A. Vending Expo di Parigi, il nuovo sistema di pagamento cashless Thor e due nuove versioni del sistema di telemetria Thera. Il Thor è un sistema di pagamento cashless in grado di leggere contemporaneamente chiavi e tessere basati su tecnologia transponder. Nella versione di base, il Thor, offre un ottimo bilancio qualità-prezzo e può essere ampliato con moduli aggiuntivi che gli consentono di adattarsi alle specifiche esigenze del cliente. Thera LAN e Thera 485 si aggiungono al Thera GSM a completamento delle possibilità di connessione del Thera con un PC remoto. Thera è un sistema di telemetria che integra al suo interno anche le funzionalità di sistema di pagamento cashless.
FAS si presenterà all’appuntamento come di consueto con la propria filiale francese, recentemente variata nelle risorse umane, al fine di adeguarsi al meglio alle strategie globali dell’azienda. La corporate identity sarà quella presentata a Venditalia, con dimensioni minori adattate alla logica del mercato e della filiale. Obiettivo del salone: ribadire sul mercato francese i nostri nuovi prodotti base FASHION e FAST e nell’occasione presentare alcuni modelli aggiuntivi: nel Caldo una macchina da caffè con più contenitori e la possibilità di offrire bevande fredde e nello Snack il completamento della linea con le versioni macchina a +3°C per la gestione dei prodotti alimentari, da sempre “prodotto tipico” FAS.
Darwin, l’evoluzione del bicchiere automatico Grazie a 30 anni di esperienza nella distribuzione automatica e alla flessibilità garantita dagli stabilimenti in Italia e Francia Flo ha sviluppato la linea Darwin che valorizza, attraverso il design che ricorda la tazzina, la presentazione del prodotto. La curvatura del bicchiere favorisce la formazione di schiuma migliorando la miscelazione dei solubili. La stecca più bassa del 20% rispetto ai bicchieri tradizionali allunga i cicli di ricarica. L’inclinazione della palettina, permette di mescolare la bevanda senza bagnarsi le dita. L’ampia superficie permette una personalizzazione di sicuro impatto. La linea si declina in 3 modelli da 80, 150 corto e 150 cc anche in una versione traslucida per mettere ancor più in risalto i contenuti di piacevolezza legati alla pausa caffè.
Elkey présente, en exclusivité au salon D.A. Vending Expo de Paris, le nouveau système de paiement cashless Thor ainsi que deux nouvelles versions du système de télémétrie Thera. Thor est un système de paiement cashless capable de lire simultanément des clés et des cartes basées sur des technologies transponder. Dans la version de base, Thor offre un excellent rapport qualité-prix et peut être intégré avec des modules additionnels qui lui permettent de s'adapter aux exigences spécifiques du client. Thera LAN et Thera 485 s'ajoutent au système Thera GSM pour compléter les possibilités de connexion de Thera à un PC distant. Thera est un système de télémétrie qui intègre aussi à l'intérieur les fonctionnalités d'un système de paiement cashless.
D.A.ITALIA 14
FAS se présentera comme d'habitude au rendez-vous avec sa filiale française, dont les ressources humaines ont varié récemment pour s'adapter au mieux aux stratégies globales de l'entreprise. La corporate identity sera celle qui a été présentée à Venditalia, avec une taille inférieure adaptée à la logique du marché et de la filiale. Objectif du salon: confirmer sur le marché français nos nouveaux produits de base FASHION et FAST et présenter à cette occasion quelques modèles supplémentaires: dans le Chaud, une machine à café avec plusieurs réservoirs et la possibilité d'offrir des boissons froides et, dans le Snack, la complétation de la ligne avec les versions de la machine à +3°C pour la gestion des produits alimentaires, depuis toujours le “produit typique” de FAS.
Darwin, l'évolution du gobelet automatique Grâce à ses 30 ans d'expérience dans la distribution automatique et à la flexibilité qui est garantie par ses usines en France et en Italie, Flo a développé la ligne Darwin qui valorise la présentation du produit, grâce au design qui rappelle la tasse. La courbure du gobelet favorise la formation de mousse en améliorant le mélange des solubles. La cartouche plus basse de 20% par rapport aux gobelets traditionnels allonge les cycles de rechargement. L'inclinaison de la spatule permet de mélanger la boisson sans se mouiller les doigts. La grande surface permet une personnalisation d'un impact certain. La ligne se décline en 3 modèles de 80, 150 court et 150 cc, également dans la version translucide pour pouvoir mettre encore plus en évidence les contenus d'agrément qui sont liés à la pause-café.
A n t e p r i m a D.A. Vending Expo - Parigi
HUHTAMAKI stand f50
LAVAZZA stand e70
MEI stand d7
La fiera DA Vending Expo si terrà a Parigi in data 3-6 Novembre 2004. La HUHTAMAKI, quale azienda leader nel settore dei distributori automatici, non perderà l’opportunità di presentare i suoi nuovi prodotti, sia nel settore della distribuzione automatica, sia in quello dei water cooler, ai 15.000 visitatori della fiera. Grazie alla sua formazione culturale europea, la HUHTAMAKI riesce ad ottenere il meglio dalla creatività delle sue unità. Il “PERLAKAFé” nel settore della distribuzione automatica e il “BUBBLE cup” nel settore in espansione dei water cooler rappresentano ottimi esempi delle novità. Sono entrambi realizzati con materiali innovativi e siamo certi che riscontreranno un grande successo presso il pubblico. Venite pure a visitare il nostro stand!
Lavazza, insieme al distributore francese Deotto Espresso Systems, presenta a tutti gli operatori del settore del Vending il progetto internazionale Lavazza BLUE, l’ultima innovazione nel mondo dell’espresso. Lavazza BLUE, il cui acronimo è Best Lavazza Ultimate Espresso, è l’innovativo sistema chiuso, composto da differenti tipologie di macchina studiate per i vari mercati di utilizzo (casa, ocs e vending) e da un’unica capsula monodose, auto-protetta che permetterà di avere sempre a disposizione il piacere di un espresso di qualità. Un sistema studiato per soddisfare le diverse esigenze di consumo dei mercati, ottenendo quindi un perfetto espresso italiano, ma anche le “diverse declinazioni dell’espresso”, come è di uso all’estero, mantenendo però la consistenza e cremosità dell’espresso made in Italy.
MEI Cashflow™ 7900, la rivoluzionaria rendiresto lanciata da MEI lo scorso Aprile a Venditalia sta ottenendo grande successo, superando qualunque previsione. Per lo sviluppo di MEI Cashflow™ 7900 sono state utilizzate le più moderne ed avanzate tecnologie per risolvere tutte le problematiche del vending. Il sonar e il nuovo software permettono a MEI Cashflow™ 7900 prestazioni e funzionalità non presenti in alcuna altra rendiresto attualmente sul mercato. MEI Cashflow™ 7900 fornisce anche vantaggi concreti ai Gestori. Ricerche fatte sul mercato USA (dove questo apparecchio è stato introdotto alla fine dello scorso anno) dimostrano che la nuova rendiresto permette un significativo aumento delle vendite e conseguentemente dei profitti, unitamente ad una riduzione del 60% del contante giacente nei tubi.
Lavazza, avec le distributeur français Deotto Espresso Systems, présente à tous les opérateurs du secteur de la Distribution Automatique le projet international Lavazza BLUE, la dernière innovation dans le monde du café expresso. Lavazza BLUE, dont l'acronyme est Best Lavazza Ultimate Espresso, est le système fermé innovateur, composé de diverses typologies de machines qui ont été conçues pour les différents marchés d'utilisation (maison, ocs et distribution automatique) et d'une seule capsule monodose, auto-protégée, qui permettra d'avoir toujours à disposition le plaisir d'un expresso de qualité. Un système qui a été étudié pour satisfaire les diverses exigences de consommation des marchés, en obtenant donc un parfait café expresso italien, mais aussi les “diverses déclinaisons de l'expresso”, comme il est d'usage à l'étranger, en gardant cependant la consistance et la crémosité de l'expresso tel qu'on le prépare en Italie.
MEI Cashflow™ 7900, le rendeur de monnaie révolutionnaire qui a été lancé par MEI en avril dernier à Venditalia, est en train d'obtenir un grand succès, au-delà de toutes les prévisions. Pour le développement de MEI Cashflow™ 7900, on a utilisé les technologies les plus modernes et les plus avancées pour résoudre toutes les problématiques de la distribution automatique. Le sonar et le nouveau logiciel permettent à MEI Cashflow™ 7900 des performances et des fonctionnalités qui ne se trouvent dans aucun autre rendeur de monnaie actuellement sur le marché. MEI Cashflow™ 7900 fournit également des avantages concrets aux Gérants. Des études menées sur le marché américain (où cet appareil a été introduit à la fin de l'année dernière) démontrent que le nouveau rendeur de monnaie permet une augmentation significative des ventes et donc des profits, avec une réduction de 60% de l'argent qui reste dans les tubes.
D.A. Vending Expo, le salon international de la distribution automatique, se tiendra à Paris du 3 au 6 novembre 2004. HUHTAMAKI, en tant qu’entreprise leader du marché de la vente utilisant des distributeurs automatiques, ne perdra pas l’occasion de présenter ses nouveaux produits aux 15.000 visiteurs, aussi bien dans le secteur de la distribution automatique que dans celui des refroidisseurs d’eau. Grâce à sa formation culturelle européenne, HUHTAMAKI réussit à obtenir le meilleur de la créativité de ses unités. “PERLAKAFÉ” dans le secteur de la distribution automatique et “BUBBLE cup” dans le secteur en expansion des refroidisseurs d’eau représentent d’excellents exemples des nouveautés. Tous deux sont réalisés avec des matériaux innovants et nous sommes certains qu’ils rencontreront un grand succès dans le public. N’hésitez donc pas à visiter notre stand.
D.A.ITALIA 16
cm 22x26x34 H Kg 8 ca. Serbatoio estraibile 2,0 lt. Struttura in ABS e acciaio satinato Caffè / erogatore di acqua calda / vapore (cappuccino)
Termostato caffè: 96°C PRO Termostato vapore: 130°C Termostato pompa: 110°C Caldaia inox con triplo termocontrollo della pressione
Filtro regolabile CREMACONTROL® con controllo del livello della crema!
Serbatoio acqua con sportello dall’alto e livello acqua visibile dal davanti
Griglia appoggiatazze in metallo con vaschetta
- ph A. Lottero
d’appoggio amovibile
espresso tecnica
® milano www.espressotecnica.it è un marchio
Briel Italia S.r.l. - Via San Michele del Carso 22 - 20144 Milano - Italia - Tel.: +39.02.463585 / 48012071 - Fax: +39.02.48012152 - www.briel.it - info@briel.it
A n t e p r i m a D.A. Vending Expo - Parigi
N&W GLOBAL VENDING stand b70
NESTLÉ stand d90
NOVA DISTRIBUTORI stand b90
N&W Global Vending, presenterà la gamma completa di distributori per bevande calde e fredde, per snack e prodotti food, per lattine e bottiglie nonché tutte le soluzioni innovative per la loro gestione; tra le novità ricordiamo Colibrì Espresso 5 contenitori e Snakky Max (sino a 7 vassoi in 735 mm di larghezza e 1830 mm di altezza). Ampio risalto viene data alla gamma Snack & Food presente in tutte le varianti ed al modulo Touch Screen. Quest’ultimo, integrato con Astro e Sfera, offre nuove soluzioni di servizio all’utente finale ed al tecnico. Grazie al monitor interattivo è possibile offrire svariate combinazioni d’acquisto dei prodotti, promozioni ed informazioni di vario genere (video musicali, pubblicità orari etc ). Il sistema supporta inoltre diversi sistemi di pagamento.
Lo snack, oggi più che mai, è venuto a ricoprire varie funzioni: dalla vera e propria 'ricarica energetica' per la sostituzione del pasto alla 'golosità trasgressiva ma sana' del fuori pasto tradizionale. In quest'ottica Nestlé si pone come fornitore di risposte adatte a ogni esigenza proponendo, in linea con la crescente richiesta di prodotti leggeri ma golosi, due nuovi prodotti: Sundy, una deliziosa barretta di croccanti corn flakes su un velo di finissimo cioccolato e Top Crunch, una esplosione di croccanti palline di riso soffiato ricoperto con cioccolato al latte finissimo. Nestlé, inoltre, propone un distributore automatico che mette in evidenza l'importanza dei propri marchi e prodotti; scegliere una macchina brandizzata Nestlé significa incentivare il cliente all'acquisto di snack, il cui consumo è spesso trainato dall'impulso.
Nova Distributori Automatici S.r.l. sarà presente al “D.A. VENDING EXPO” di Parigi. In questa occasione sarà nostro piacere offrire ai visitatori italiani la possibilità di approfondire le novità presentate alla fiera di Genova lo scorso mese di aprile e raccogliere eventuali suggerimenti sempre graditi. Forti del successo ottenuto sul mercato italiano con il nuovo sistema Master Slave, siamo certi di conseguire lo stesso risultato sul mercato francese. D’altra parte, il motto “risparmiare” non ha confini ed è un piacere di tutti. Vi aspettiamo numerosi a testimoniare la vostra fedeltà e a dare un contributo affinché il mercato internazionale del vending si riprenda al meglio.
N&W Global Vending présentera la gamme complète de distributeurs de boissons chaudes et froides, de snacks et de produits food, de cannettes et de bouteilles, ainsi que toutes les solutions innovatrices pour leur gestion. Parmi les nouveautés, nous rappelons: Colibrì Espresso 5 récipients et Snakky Max (jusqu'à 7 plateaux dans 735 mm de largeur et 1830 mm de hauteur). Une grande importance est accordée à la gamme Snack & Food présente dans toutes les variantes et au module Touch Screen. Ce dernier, intégré avec Astro et Sfera, offre des nouvelles solutions de service à l'utilisateur final et au technicien. Grâce à l'écran interactif, on peut offrir diverses combinaisons d'achat des produits, des promotions et des informations de genre différent (vidéos musicaux, publicités, horaires, etc.). Le système supporte en outre différents systèmes de paiement.
D.A.ITALIA 18
Aujourd'hui plus que jamais, le snack est venu remplir diverses fonctions: de la véritable 'recharge énergétique' pour le remplacement du repas à la 'gourmandise transgressive mais saine' du hors repas traditionnel. Dans cette optique, Nestlé se pose comme fournisseur de réponses adaptées à chaque exigence en proposant, suivant la demande croissante de produits légers mais gourmands, deux nouveaux produits: Sundy, une délicieuse barre de céréales croustillantes sur une couche de chocolat très fin et Top Crunch, une explosion de grains de riz soufflés croustillants recouverts de chocolat très fin au lait. Nestlé propose, en outre, un distributeur automatique qui met en évidence l'importance de ses marques et de ses produits; choisir une machine à marque Nestlé signifie stimuler le client à acheter des snacks, dont la consommation est souvent entraînée par l'impulsion.
Nova Distributori Automatici S.r.l. sera présente au salon D.A. VENDING EXPO de Paris. A cette occasion, nous aurons le plaisir d'offrir aux visiteurs la possibilité d'approfondir les nouveautés qui ont été présentées au salon de Gênes en avril dernier et recevoir des suggestions éventuelles qui sont toujours appréciées. Forts du succès que nous avons obtenu sur le marché italien avec le nouveau système Master Slave, nous sommes certains d'obtenir le même succès sur le marché français. D’autre part, la devise “économiser” n'a pas de frontières et est un plaisir pour tous. Nous vous attendons nombreux pour témoigner votre fidélité et donner une contribution afin que le marché international de la distribution automatique se reprenne au mieux.
VALENTINI - Ph. A. LOTTERO
Piacere Espresso
A n t e p r i m a D.A. Vending Expo - Parigi
OTR stand a56
PROMOVENT stand e19
RHEA VENDORS stand d56
In occasione del salone D.A. VENDING EXPO 2004 di Parigi, O.T.R. Bologna è lieta di presentare i seguenti prodotti di propria produzione: Genius sistema di pagamento a chiave elettronica; Sentinel sistema di pagamento per macchine a cialde e per distributori di acqua e una vasta gamma di distributori automatici e cambiamonete a uno o più erogatori. O.T.R. srl commercializza inoltre i seguenti prodotti: il Trascinatore MD-1012, Hopper, versatile distributore di monete e gettoni, e il Locator, nuovissimo dispositivo di rilevamento automezzi di servizio, basato su GPS e GSM. Per il mercato italiano l’azienda distribuisce infine le gettoniere WH Munzprufer e i lettori di banconote VTI.
La Promovent/Tecnomatic, produttrice del distributore EQUINOX, è lieta di presentare la nuova linea di distributori automatici free-standing GAIA, 3 nuovi distributori automatici dalle capacità reali di 300 – 400 e 600 bicchieri, insieme al combinato OASIS con 400 bicchieri. Concepiti per avere modularità, agevolare e facilitare interventi e pulizia, consentono un aumento di redditività nella gestione. Il modello GAIA 300, di limitato peso e di dimensioni contenute, facilita le operazioni di movimentazione. L’ accesso a tutta la sua componentistica è facilitato attraverso il pannello posteriore. Il prezzo è certamente interessante.
Il Gruppo Rheavendors, partecipando alla grande kermesse europea D.A. Vending EXPO Paris, coglie l’occasione per confermare la sua forza e potenzialità nell’ambito della distribuzione automatica. Lo spirito di fondo durante la manifestazione è mettere in contatto il mondo della progettazione e della produzione con il mondo della “realtà quotidiana” del consumatore. I punti ricorrenti che sottolineano ed evidenziano le linee guida del Gruppo sono semplici e ben chiari: un’immagine unica in tutte le nazioni, un distributore automatico attento ad ogni esigenza, un’ampia visione della tipologia merceologica per soddisfare ogni fabbisogno e un’attenzione particolare per il dettaglio, il design e il colore.
A l'occasion du salon D.A. VENDING EXPO 2004 de Paris, O.T.R. Bologna est heureuse de présenter les produits suivants de sa fabrication: Genius, le système de paiement à clé électronique; Sentinel, le système de paiement pour machines à capsules et distributeurs d'eau et une vaste gamme de distributeurs automatiques et changeurs de monnaie avec un ou plusieurs orifices. O.T.R. srl commercialise en outre les produits suivants: l'Entraîneur MD-1012, Hopper, le distributeur versatile de pièces de monnaie et de jetons, et le Locator, le tout nouveau dispositif de localisation des véhicules de service, basé sur GPS et GSM. Pour le marché italien, l'entreprise distribue enfin les distributeurs de jetons WH Munzprufer et les lecteurs de billets de banque VTI.
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Promovent / Tecnomatic, productrice du distributeur EQUINOX, est heureuse de présenter la nouvelle ligne de distributeurs automatiques free-standing GAIA, 3 nouveaux distributeurs automatiques avec des capacités réelles de 300 – 400 et 600 gobelets, ainsi que le combiné OASIS avec 400 gobelets. Conçus pour être modulaires, pour faciliter les interventions et le nettoyage, ils permettent d'augmenter la rentabilité dans la gestion. Le modèle GAIA 300, avec un poids limité et une taille contenue, facilite les opérations de manutention. L’accès à tous ses composants est facilité grâce au panneau postérieur. Son prix est certainement intéressant
Le Groupe Rheavendors participe à Paris au grand salon européen D.A. Vending EXPO et saisit cette occasion pour confirmer sa force et sa potentialité dans le secteur de la distribution automatique. L'esprit de fond durant la manifestation est de mettre en contact le monde de la conception et de la production avec le monde de la “réalité quotidienne” du consommateur. Les points récurrents qui soulignent et qui mettent en évidence les lignes directrices du Groupe sont simples et très clairs: une image unique dans tous les pays, un distributeur automatique attentif à toutes les exigences, une ample vision de la typologie commerciale pour satisfaire chaque besoin et une attention particulière pour le détail, le design et la couleur.
A n t e p r i m a D.A. Vending Expo - Parigi
SAECO stand d106
SELEX stand f28
SGL ITALIA stand f8
In occasione della fiera di Parigi D.A. Expo, Saeco presenta i suoi modelli 2004; il piccolo e automatico SG 200 e la versione Istant di Combi Snack. SG 200 è il modello di punta Saeco per il 2004; il suo nome fa supporre un livelo di autonomia elevato (200 bicchieri), associato a dimensioni molto ridotte. Grazie al suo design raffinato è ideale per le piccole locazioni. Disponibile in più versioni, gruppo da 7 o 9 grammi, è completamente automatico e di semplice utilizzo e manutenzione. Offre sino a 8 bevande selezionabili e fino a 4 preselezioni possibili. Il Combi Snack, che unisce le caratteristiche d’un distributore di bevande calde e un distributore di snack e lattine/bottiglie, è presentato nella sua versione Instant.
Questa macchina è stata concepita per selezionare e contare fino a 8 tipi di monete differenti. Grazie alle sue ridotte dimensioni, alla sua robustezza ed affidabilità, è ideale per: banche, supermercati, grandi magazzini, gestione vending, casinò ecc. Conta e divide simultaneamente tutte le monete in circolazione. L’innovativo sistema di riconoscimento monete è composto da tre sensori in grado di riconoscere: diametro, spessore e composizione metallica delle monete. Scarta tutte le monete irregolari. Software innovativo con funzione HELP per facilitarne l’uso. Velocità di conteggio: fino a 2.000 mon/min. Capacità di carico: 2500-3000 monete – Detezione monete: 3 sensori (2 lega+CCD sensore).
SGL ITALIA è azienda di produzione di piccoli elettrodomestici e, in particolare, di macchine per il caffè espresso. La grande linea guida di SGL ITALIA, fin dalla sua nascita nel 1976, è stata quella di puntare, lavorare ed investire nella ricerca, nella sperimentazione e nella progettazione. Grazie a questo impegno è stato possibile creare un bagaglio di esperienza unico che ha portato ad un livello di specializzazione molto elevato e riconosciuto. SGL ITALIA è in grado oggi di gestire il prodotto dall’idea iniziale alla sua commercializzazione, attraverso tutte le fasi dello sviluppo. Questo ha fatto di SGL ITALIA il partner ideale di grandi marche che si affidano alla professionalità per soddisfare le proprie esigenze e realizzare i propri prodotti.
A l’occasion de Paris Expo, Saeco va présenter les modèles 2004: le petit et automatique SG 200 et la version Instant de Combi Snack. SG 200 est le modèle de pointe Saeco 2004; son nom laisse deviner un niveau d’autonomie élevé (200 gobelets), associé aux dimensions les plus réduites. Avec son design raffiné, il est idéal pour les petites applications professionnelles. Disponible dans les variantes avec groupe de 7 ou 9 grammes, il est complètement automatique et simple à utiliser et à entretenir. Il offre jusqu’à 8 boissons sélectionnables et jusqu’à 4 présélections possibles. Le Combi Snack, qui combine les performances d’un distributeur de boissons chaudes et d’un distributeur de snacks et canettes/bouteilles, est présenté dans sa version Instant.
D.A.ITALIA 22
Cette machine a été conçue pour sélectionner et compter jusqu'à 8 types de pièces de monnaie différentes. Grâce à sa taille réduite, à sa robustesse et à sa fiabilité, elle est idéale pour les banques, les supermarchés, les grands magasins, la gestion de la distribution automatique, les casinos, etc. Elle compte et sépare simultanément toutes les pièces de monnaie qui sont en circulation. Le système de reconnaissance innovateur est composé de trois capteurs qui sont capables de reconnaître le diamètre, l'épaisseur et la composition métallique des pièces de monnaie. Il écarte toutes les pièces irrégulières. Son emploi est facilité grâce au logiciel innovateur avec une fonction d'AIDE. Vitesse de comptage: jusqu'à 2.000 pièces/min. Capacité de chargement: 2500-3000 pièces – Détection des pièces: 3 capteurs (2 alliage + capteur CCD).
SGL ITALIA est une entreprise qui produit des petits électroménagers et, notamment, des machines à café expresso. La grande ligne directrice de SGL ITALIA, depuis de sa naissance en 1976, a été de miser, de travailler et d'investir dans la recherche, l'expérimentation et la conception. Cet engagement a permis de créer un bagage d'expérience unique, qui a conduit à un niveau de spécialisation très élevé et reconnu. SGL ITALIA est aujourd'hui en mesure de gérer le produit depuis l'idée initiale jusqu'à sa commercialisation, à travers toutes les phases du développement. Cela a fait de SGL ITALIA le partenaire idéal de grandes marques qui s'en remettent à son professionnalisme pour satisfaire leurs exigences et réaliser leurs produits.
A n t e p r i m a D.A. Vending Expo - Parigi
TORREFAZIONE MOKADOR stand e16
TORREFAZIONE REKICO stand b102
D.A.ITALIA stand a69
Mokador azienda faentina ormai affermata nel settore del vending sarà presente al DA Vending EXPO di Parigi con “Pepita” la nuova macchina per caffè espresso a cialda che sarà disponibile nella versione con cappuccinatore. Mokador da sempre fornitore di un sistema unico e di un servizio completo ha realizzato Pepita rispettando i canoni della massima qualità; la stessa che da sempre contraddistingue la gamma delle sue cialde: dalla cialda di caffè Top Quality, (certificata dall’Ente internazionale BVQI per la sua qualità) alle altre cialde di caffè extra cream e 100% arabica, decaffeinato e tisane, tutte realizzate in carta filtro.
La Torrefazione Rekico Caffè, specializzata nella produzione di prestigiose miscele di caffè, vanta un’ampia gamma di prodotti dedicati alla distribuzione automatica: cialde espresso monodosi confezionate in atmosfera protettiva, dal gusto dolce e corpo pieno, cialde caffè decaffeinato, orzo, solubili e miscele di caffè grani, oltre alle macchine da caffè a cialda. La costante attenzione alle richieste dei clienti, la consolidata esperienza e il costante impegno hanno portato alla nascita di una nuova linea di cialde Caffè Gourmet dotate di aromi distintivi della zona di provenienza e rivolte agli amanti del caffè: miscela 100% ARABICA, monoselezione COSTARICA e monoselezione GUATEMALA.
D.A. Italia conferma il suo impegno e la sua attenzione al mondo della distribuzione automatica e sarà presente alla fiera di Parigi con un suo stand. Per dare voce al settore bisogna saperlo ascoltare ed è necessario seguire le principali manifestazioni internazionali. D.A. Vending Expo sarà un’ulteriore occasione di incontro con gli operatori di settore e ci darà l’oportunità di illustrare a tutti i nostri lettori il piano editoriale per il 2005 e i molti progetti che la nostra testata ha intenzione di promuovere nell’immediato futuro. Allo stand sarà anche possibile conoscere più dettagliatamente le attività della media agency Art&Works Srl la società editrice di D.A. Italia.
La Maison de Café Rekico Caffè, spécialisée dans la production de grands mélanges de café, s'honore d'une vaste gamme de produits qui sont consacrés à la distribution automatique: les capsules expresso monodose conditionnées sous atmosphère protégées, au goût délicat et au corps plein, les capsules de café décaféiné, l'orge, les solubles et les mélanges de café en grains, en plus des machines à café à capsules. L'attention constante aux demandes de la clientèle, l'expérience consolidée et l'engagement constant ont conduit à la naissance d'une nouvelle ligne de capsules Caffè Gourmet avec des arômes distinctifs de la zone de provenance et adressées aux amateurs de café: le mélange 100% ARABICA, la monosélection COSTARICA et la monosélection GUATEMALA.
D.A. Italia confirme son engagement et son attention au monde de la distribution automatique et sera présente au salon de Paris avec un stand. Pour donner voix au secteur, il faut savoir l'écouter et suivre les principales manifestations internationales. D.A. Vending Expo sera une occasion ultérieure de rencontre avec les opérateurs du secteur et nous donnera l'opportunité d'illustrer à tous nos lecteurs le plan éditorial pour 2005 et les nombreux projets que nous avons l'intention de promouvoir dans le futur immédiat. Dans le stand, il sera également possible de connaître de façon plus détaillée les activités de l'agence médias Art&Works, la société d'édition de D.A. Italia.
Mokador, l'entreprise de Faenza désormais affirmée dans le secteur de la distribution automatique, sera présente au salon D.A. Vending Expo de Paris avec “Pepita”, la nouvelle machine à café expresso à capsules qui sera disponible dans la version avec mousseur à lait pour cappuccino. Mokador, fournisseur depuis toujours d'un système unique et d'un service complet, a réalisé Pepita en respectant les règles de la plus haute qualité, la même qui caractérise depuis toujours la gamme de ses capsules: depuis la capsule de café Top Quality, (certifiée par l’Organisme international BVQI pour sa qualité) jusqu'aux autres capsules de café extra crème et 100% arabica, de décaféiné et de tisanes, toutes réalisées en papier filtre.
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IL MERCATO DEL VENDING [ fabbricanti ]
INTERVISTA alla FAS
IL GRUPPO FAS SI RINNOVA PER CONQUISTARE NUOVI MERCATI
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Il mercato del vending è in gran parte determinato dal consumo del caffè e dei suoi derivati (67% del fatturato di settore). L’importanza strategica di questo segmento è così rilevante che qualsiasi fabbricante che voglia competere seriamente nella distribuzione automatica, deve integrare la propria offerta con macchine che erogano il prodotto maggiormente richiesto. Il gruppo veneto FAS, da anni la realtà produttiva di maggior profilo nel segmento dello “snack e food” in Europa, non ha voluto sottrarsi a questa nuova sfida. Dopo una serie di cambiamenti profondi del management, non solo ha intrapreso con decisione questa strada, ma si è posta degli obiettivi ambiziosi e all’altezza delle indiscusse capacità e professionalità dei nuovi dirigenti. Per D.A.ITALIA è stata l’occasione per valutare quale siano le problematiche relative all’ingresso nel settore del “caldo” da parte di un’impresa che per quasi 40 anni ha dominato il segmento del “freddo” e fare la conoscenza con il nuovo gruppo manageriale. Abbiamo visitato gli uffici e lo stabilimento di Schio (Vicenza), intervistando il direttore generale Luca Adriani, il managing director Goffredo Buttazzoni e il responsabile del marketing Marco Baron.
I n t e r v i s t a a l m a n a g e m e n t d e l l a FA S Il gruppo FAS è una realtà presente nel mercato del vending da alcuni decenni, quale è in sintesi la sua storia e cosa ha determinato il rinnovamento quasi radicale dell’azienda in quest’ultimo anno? La FAS è stata fondata 38 anni fa da Antonio Adriani, l’attuale presidente della società e da Santino Adriani, l’attuale socio e presidente della Coges. L’azienda nasce a Schio, un piccolo paese in provincia di Vicenza e un po’ “fuori dal coro”, lontano dal cuore produttivo della distribuzione automatica che in quegli anni era incentrato quasi esclusivamente in Lombardia. FAS non si è posizionata, come la maggior parte dei fabbricanti di distributori automatici, nel segmento del caldo, ma si è concentrata nel segmento dello snack. D.A.ITALIA 24
Le prime macchine progettate e realizzate dall’azienda erano dei distributori automatici di panini. La macchina che ha introdotto nel mercato del vending e che ne ha decretato il successo commerciale è un modello a dischi, in produzione ancora oggi, che sfruttava un’idea decisamente innovativa. Le macchine a dischi infatti, esistevano già e il loro funzionamento era assicurato dalla presenza di un motorino per ogni disco (ogni distributore aveva quindi al suo interno 10-12 motorini). Antonio Adriani ha introdotto un motore unico frizionato in grado di far funzionare tutti i dischi e questo ha evidentemente abbattuto i costi permettendo a FAS di presentarsi sul mercato con un prodotto con ottime prestazioni e un prezzo inferiore alla concorrenza. La storia ha visto progredire FAS con una serie di modelli a dischi e
poi, all’inizio degli anni ’90, abbiamo cominciato a produrre le macchine a spirale. Nel 2000 abbiamo acquisito OMNIMATIC, una importante azienda che produce distributori per il caldo e che nel 2003 è diventata, grazie ad una fusione, una parte integrante di FAS. Oggi possiamo finalmente dire che FAS è un’azienda in grado di produrre e commercializzare distributori di qualsiasi genere: snack, food e caldo. Senza dimenticare che la nostra offerta complessiva viene completata con i prodotti COGES, che riguardano i sistemi di pagamento. L’introduzione in un nuovo importante segmento di mercato ci ha spinto ad accelerare un normale processo di rinnovamento, anche generazionale, che ha portato FAS a profondi cambiamenti.
La fusione con un’altra azienda storica come Omnimatic è stata problematica? La scelta di entrare anche nel mondo del caffè è stata una decisione strategicamente corretta. Purtroppo, a fronte di una decisione assolutamente giusta da parte del presidente Antonio Adriani, il management precedente non ha avuto la necessaria convinzione e non ha mai spinto per un’effettiva fusione tra le azienda e i due marchi hanno continuato a operare sul mercato in maniera separata. Alla fine del 2002, con l’arrivo di Luca Adriani e Goffredo Buttazzoni e con una oggettiva rivoluzione degli organici (è variato circa l’ottanta percento del management), le cose sono mutate radicalmente e l’attività d’integrazione è iniziata a pieno titolo già nel 2003.
Marco Baron, Goffredo Buttazzoni e Luca Adriani
L’integrazione con Omnimatic è stata quindi ritardata, ma finirà nel 2004, anche con il trasferimento di tutte le attività produttive allo stabilimento di Schio. Le macchine presentate a Venditalia 2004 erano già integrate nel marchio, nello stile e in tutte le innovazioni.
“a” si intravede la stilizzazione di due mani che si stringono, simbolo del rapporto che intendiamo sviluppare con il cliente.
Il nuovo logo vuole in qualche modo rappresentare anche una nuova identità?
Il nuovo logo FAS è stato pubblicizzato in molti modi. Innanzitutto ci siamo presentati a Venditalia 2004 con uno stand veramente ampio (400 mq) e curato in ogni dettaglio, abbiamo poi aumentato le presenze sui media e fatto un mailing a tutti i nostri clienti. Il nostro è un comunque mercato “businness to businness” e quindi non possiamo utilizzare le logiche di pubblicizzazione del prodotto tipiche dei mercati “mass market”. I nostri clienti sono il gestore e il rivenditore ed è soprattutto a loro che dobbiamo far arrivare il mes-
Possiamo affermare che partendo dal proprio logo, Fas sancisce l’inizio del cambiamento: da azienda di tipo imprenditoriale a gruppo internazionale multiprodotto. La moderna veste del logo mantiene la memoria storica aziendale e anzi la rafforza con la citazione della famiglia Adriani nella “a” del simbolo. Il logo può venire letto anche come immagine invertita. Al posto della
Che sforzi state facendo per pubblicizzare il nuovo logo FAS?
saggio tramite i canali adeguati. La FAS ha comunque in progetto di investire in maniera consistente nell’immagine almeno fino al 2005. Il nuovo logo nuovo è accompagnato da un motto: Noi abbiamo cambiato perché voi non dobbiate farlo. Abbiamo prima sottolineato che qualcosa è cambiato e poi abbiamo presentato il nuovo prodotto. Ci rendiamo conto che non sarà facile convincere il mercato che FAS vorrà svolgere un ruolo da protagonista anche sul mercato del caldo, ma non ci dimentichiamo che abbiamo acquisito un’azienda con 40 anni di storia e con delle competenze tecniche riconosciute. Rinnovare un marchio, per noi significa anche far capire all’interno dell’azienda che è avvenuto un cambiamento. Le risorse interne infatti si devono convincere che la
FAS non può essere un’azienda “relegata” ad un singolo segmento di mercato (anche se nella privilegiata posizione di leader), ma deve avere una gamma completa e quindi operare anche nel caldo. Non è soltanto il mercato che deve recepire questo nuovo corso, ma anche tutto il nostro organico. Questo è un passaggio assolutamente fondamentale del processo di rinnovamento dell’azienda. Qual è la vostra variabile competitiva chiave? Il prodotto, il prezzo? La filosofia della FAS è incentrata sul prodotto, anche se le linee strategiche che abbiamo impostato per affrontare il mercato, considerano la necessità di un rapporto qualità/prezzo adeguato. I nostri clienti sanno comunque riconoD.A.ITALIA 25
Free-standing: Fashion Espresso e Fast 900 SA
scere la qualità del prodotto e la validità di un offerta commerciale che presenti un buon rapporto con il prezzo di vendita. Non possiamo ignorare che il mondo del caffè rappresenta circa il 65% del mercato e che la FAS è una delle ultime aziende ad entrare in questo segmento, quindi dovremmo probabilmente subire una certa pressione da parte del mercato e potremmo essere in qualche modo costretti ad agire anche sulla leva del prezzo. Resta comunque la nostra ferma intenzione di riuscire a far valutare correttamente il nostro prodotto, vendendolo ad un giusto prezzo. I clienti sono dei buoni interlocutori, riconoscono che ad una qualità superiore è giusto attribuire un prezzo adeguato? Il mercato del vending è D.A.ITALIA 26
maturo per fare queste valutazioni? Noi riteniamo che il mercato rispetto a qualche anno fa sia sicuramente più maturo e più attento alle diverse variabili competitive. I clienti in passato si concentravano in prevalenza sul prezzo e sui termini di pagamento, mentre oggi considerano con grande attenzione anche altre variabili come l’assistenza e la manutenzione, che vanno ad incidere in un secondo tempo sui costi fissi delle aziende. Oggi i protagonisti del mercato sono rimasti in pochi e anche questo ha contribuito ad una maggior maturità del mercato. Le aziende di dimensione ridotte, se non sono già uscite dal mercato, sopravvivono solo in piccolissime nicchie. Quando il mercato era in forte espansione tutti i “competitors” trovavano uno spazio, mentre oggi
possono restare nell’arena competitiva soltanto chi è in grado di offrire prodotti completi e con una buona qualità generale dell’offerta (manutenzione contenuta, pezzi di ricambio in tempi e a prezzi ragionevoli ecc.). Il prezzo è comunque sempre una variabile importante, ma questo accade in tutti i settori e non solo nella distribuzione automatica. Qual è la distribuzione geografica delle vendite del gruppo FAS? Sino a quando la FAS operava solo nel segmento di mercato “snack and food”, avevamo un posizionamento geografico preciso: esportavamo l’80% della nostra produzione, soprattutto nei mercati europei. L’introduzione nel segmento del caldo ci porterà ad un grande
impegno anche sul mercato italiano e sui mercati in cui abbiamo già delle nostre filiali: la Francia e la Spagna. Il nuovo prodotto è stato progettato per il mercato italiano? Il distributore combinato è un prodotto adatto ad ogni mercato perché va incontro a delle tendenze ormai consolidate dal lato del consumatore e alle esigenze specifiche delle società di gestione. In particolare il gestore preferisce avere un interlocutore unico che offra soluzione complete. Noi in questo possiamo offrire anche un eccellente sistema di pagamento perfettamente integrato tramite la Coges. I distributori automatici sono proposti con il sistema pagamento COGES già integrato?
Lasciamo la libertà a chi acquista la macchina di installare il sistema di pagamento che preferisce. Certo che acquistare contestualmente anche un sistema COGES ha degli innegabili vantaggi, visto che viene già installato sulla macchina e collaudato. In questo momento a quanti pezzi ammonta la vostra produzione? Attualmente escono dalle linee di produzione FAS circa 14.000 pezzi tra caldo e snack. Certamente crediamo di aumentare in maniera consistente questo numero, soprattutto nel segmento “caldo”. Il management è stato profondamente rinnovato e contiamo molto sulle capacità e l’impegno delle persone che si dedicano con una grande energia a questo progetto. La FAS infatti, ha investito molto nel nuovo organico e la presenza di un manager di grande esperienza e dai grandi risultati come il dottor Goffredo Buttazzoni (già presidente di Confida n.d.r.) è un chiaro esempio di questa rinnovata politica. Noi crediamo molto nel nostro prodotto, anche se alla fine sarà il mercato a darci i numeri reali della nostra possibile crescita produttiva. Secondo voi il mercato del vending è in fase di espansione? In questi ultimi anni di crisi economica a livello europeo, la nostra attività non poteva che risentirne. Però siamo fiduciosi che il vending saprà espandersi. Le tendenze in atto in alcuni importanti mercati mondiali danno degli evidenti segnali. In Giappone il rapporto tra macchine installate ed abitanti è di 1 su 50 e negli Stati Uniti è pari a 1 su 60-70. In Italia è soltanto di 1 su 120. C’è evidentemente bisogno di un certo recupero della situazione economica, ma l’espansione è comunque nelle tendenze future. Bisogna anche incominciare a comprendere che il vending non è
che un modo di distribuire dei prodotti o dei servizi, per cui aspettare che l’innovazione tecnologica delle macchine muova il mercato, è un’utopia. Forse già oggi le macchine sono più tecnologiche del necessario. Non è che non ci sia più niente da inventare, ma bisogna sviluppare il mercato verso nuove locazioni, nuovi mercati e proponendo nuovi prodotti. Potrebbe essere molto interessante incominciare a conquistare delle locazioni all’aperto (sulle strade), anche se il vandalismo in Europa è molto più frequente che in Giappone e in USA. L’associazione di categoria potrebbe giocare un ruolo importante in questa strategia di sviluppo del mercato? Certamente. Si sta parlando molto di qualificazione del servizio ed è un’ottima cosa. Ma non sarà solo un miglior servizio alla clientela o un distributore ancora più tecnologico ad aprire un nuovo mercato. Sarebbe molto interessante aprire un’indagine di mercato sulle abitudini di acquisto dei consumatori e scoprire cosa vogliono le persone e quanto sono disposte a spendere. Il mercato non deve essere limitato agli uffici dove in prevalenza si consuma il caffè ad un prezzo “politico”, visto che gli stessi consumatori non si fanno poi nessun problema ad acquistare il caffè a 50 centesimi o l’acqua ad 1 euro ad un distributore in una stazione di servizio. Bisogna capire che il vending è un canale di distribuzione. Vent’anni fa i supermercati erano completamente diversi da oggi e in questo periodo hanno fatto passi da gigante mentre il canale del vending è rimasto pressoché lo stesso. È chiaro che il paragone va preso con le dovute precauzioni, ma sintetizza abbastanza bene quale potrebbero essere le potenzialità di un reale cambiamento degli orizzonti del vending. Il mercato dell’acciaio è sotto pressione e i prezzi contiBALTOM s.r.l.
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nuano a salire. Avete qualche difficoltà a reperire le materie prime? Gli aumenti dei costi vi costringono ad intervenire sui listini? Effettivamente abbiamo già risentito di questo problema e l’aumento del prezzo dell’acciaio è andato ad impattare in maniera importante sui costi. Per il momento non lo stiamo trasferendo sui nostri listini, anche se siamo in attesa di una possibile discesa dei prezzi per rientrare dallo squilibrio. L’impatto sul costo delle materie prime è già oggi intorno al 3%. Se in futuro la situazione persisterà, non potremo evidentemente escludere aumenti di prezzi. La nuova direttiva CEE sui rifiuti elettrici e elettronici comporterà degli oneri e dei D.A.ITALIA 28
costi per i fabbricanti. Quale sono le vostre impressioni? Dal punto di vista umano la normativa CEE è comprensibile e assolutamente corretta, per il bene di tutti un rifiuto va smaltito. Il risultato però è un immediato aumento dei costi. Il problema è che di solito nascono prima le leggi e poi i siti di smaltimento, anche se la legge europea comunque prevede che i singoli paesi, quando lo ritengano opportuno, emanino entro un certo termine un decreto attuativo. In Inghilterra l’associazione di categoria ha fondato al suo interno una società senza fine di lucro che si occuperà specificatamente della questione. In Italia si cerca una collaborazione con l’ANIE (elettrodomestici bianchi n.d.r.) che per la particolare natura del settore percepisce il
problema ancora maggiormente del vending. Una collaborazione può essere importante perché ANIE potrebbe presentare delle soluzioni molto valide. A livello di prodotto pensate di andare incontro a questa nuova necessità di riciclo? In FAS c’è già una pulizia progettuale che consente una facile gestione del prodotto sia in fase di manutenzione che nell’eventuale fase finale dello smaltimento. Comunque i distributori automatici sono molto cambiati rispetto a qualche anno fa, oggi sono molto più facili da smontare ed più facile gestire singolarmente i vari componenti Oltre all’introduzione nell’importante segmento del caldo, avete altri progetti futuri?
Un altro dei punti strategici che abbiamo identificato per i prossimi anni è quello di cercare di aumentare il nostro know-how del mercato. La filiera è molto lunga: fra il produttore e l’end-user possono esserci anche due o tre passaggi. Non abbiamo ovviamente intenzione di sostituirci a quelli che trattano direttamente con il cliente finale, ma cerchiamo di diventare sempre più competenti, perché vogliamo sapere se le scelte tecniche che prendiamo siano effettivamente utili a chi va ad installare la macchina e se rispecchiano le reali esigenze dell’end-user. La filosofia in fondo è semplice: bisogna sapere ascoltare per migliorare il prodotto.
IL MERCATO DEL VENDING Covim, il caffè di qualità nel vending
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[ produttori ]
Il caffè è sempre stato un prodotto fondamentale per la distribuzione automatica. Le origini e la diffusione del vending devono moltissimo alla questa bevanda e ancor oggi in Italia quasi il 70% delle vendite degli oltre 720 mila distributori in funzione è riconducibile al caffè e ai suoi derivati. Tra le società di torrefazione che operano nel mondo del vending, una delle realtà più interessanti è senz’altro la COVIM S.p.A. L’azienda genovese è presente nel nostro settore da poco più di 10 anni, ma grazie alla sua politica incentrata su miscele di qualità, prezzi concorrenziali e una politica commerciale attenta e professionale, ha rapidamente conquistato spazio e consensi, tanto da diventare una delle aziende leader nel segmento del caffè in grani e da conquistare significative quote nel mercato del caffè in cialde. D.A.Italia per conoscere meglio le caratteristiche della società e le problematiche legate alla produzione e commercializzazione del caffè nella distribuzione automatica è andata a Genova a visitare gli uffici e lo stabilimento della Covim, intervistando per l’occasione quattro dirigenti della società: Claudio Picci, Paola Macoggi, Luca Solari, Federico Solari Jr. e il responsabile dello stabilimento: l’ing. Marco Baglioni. Da sinistra: Federico Solari Jr., Claudio Picci, Luca Solari e Paola Macoggi
La COVIM è una società che si è affacciata nel mercato del vending da relativamente poco tempo, qual è in sintesi la vostra storia aziendale e quando avete deciso di seguire anche il canale della Distribuzione Automatica? La Covim nasce nel 1990 dalla fusione di due società di torrefazione presenti da decenni sul mercato. Appartiene a cinque famiglie dove le vecchie e le nuove generazioni partecipano attivamente alla vita dell’azienda. Il “canale vending” è un’idea delle nuove generazioni e lo sviluppo di questo progetto ha portato all’unificazione del marchio e ad una nuova politica d’immagine coordinata. Con il logo COVIM la società ha sempre operato nel vending, ma recentemente l’azienda sta D.A.ITALIA 30
attuando una politica di comunicazione che prevede “COVIM” non solo come nome dell’azienda e marchio per il vending, ma soprattutto come brand con il quale identificarsi in tutti i canali di mercato in cui è presente da molto tempo. A che punto siete nel processo di integrazione del marchio? Siamo molto avanti in questo processo di integrazione. Abbiamo creato negli esercizi pubblici un’immagine coordinata e ad ottobre lanceremo un’importante campagna mediatica nel territorio locale (autobus, cartelloni, massmedia, grandi affissioni). Confidiamo in questo modo di dare una forte spinta anche ad altri canali come la “grande distribuzione” e il segmento OCS per il vending. Per noi è importante che il pubblico riesca a riconoscere un
unico brand. Ovviamente stiamo iniziando questa campagna a livello provinciale e regionale ma contiamo di estenderci più possibile a livello territoriale. Per realizzare questo programma stiamo investendo molto in immagine e comunicazione. Il segmento Vending è sempre più importante per COVIM, che quota occupa oggi nel vostro business globale? Il segmento del Vending incide a livello di fatturato per circa il 35% del totale. Il 60% deriva ancora dal segmento “Bar”, in cui la varietà dei servizi offerti conferisce un notevole valore aggiunto al prodotto. A livello di quantità di prodotto venduto invece, il “canale vending” è senz’altro al primo posto.
Nel mondo del vending il prezzo della singola sommistrazione di caffè è generalmente molto basso, voi torreffattori cosa ne pensate? Credete possa aumentare in futuro? È auspicabile, visto che i prezzi sono rimasti stabili nel tempo mentre i costi, per vari motivi tra cui per la mano d’opera e altri costi accessori, sono aumentati considerevolmente. A questo scopo un notevole contributo potrebbe derivare dal miglioramento degli standard qualitativi. Ad esempio un caffè con una qualità più vicina a quella del bar ad un prezzo leggermente superiore potrebbe essere una buona soluzione e i distributori a doppia campana e quelli brandizzati da una azienda di torrefazione conosciuta, potrebbero rappresentare una con-
creta possibilità di gestire i propri margini di guadagno. La Covim si sta muovendo in questo senso? Recentemente abbiamo raggiunto degli accordi con NECTA, dove proponiamo un distributore a doppia campana con una miscela più simile a quella presente nei bar che permette di distinguere nettamente i due tipi di caffè erogati. Per trasmettere questo al consumatore finale personalizzeremo il distributore, indicando al cliente qual è la qualità migliore ad un prezzo differenziato. Stiamo lavorando anche con DUCALE, che può mettere a disposizione dei distributori personalizzati in cui si somministra caffè arabica 100%, una qualità altissima equivalente a quella che noi serviamo nei migliori bar.
C’è un prezzo consigliato per le miscela a maggiore qualità?
il pubblico è senz’altro pronto per riconoscere alla maggiore qualità un prezzo di vendita adeguato.
Ovviamente non c’è un vincolo di prezzo ed è il gestore che decide questa variabile. Comunque abbiamo verificato che il prezzo medio non scende mai sotto i 40 centesimi, quindi c’è una differenza abbastanza significativa con il prezzo medio del caffè “normale”.
Oltre al caffè in grani producete e commercializzate anche caffè in cialde?
Le prime risposte del mercato sono incoraggianti? I primi risultati sono molto positivi. Su distributori a doppia campana ancora non brandizzati c’è già un utilizzo del 40% della qualità migliore e quando arriverà anche la personalizzazione del distributore la situazione non potrà che migliorare. È un chiaro segnale che
Abbiamo due linee per il confezionamento del caffè in cialde e questo segmento sta diventando sempre più importante per noi, anche per il mercato estero. All’estero infatti, grazie alla cialda, i consumatori hanno la possibilità di gustare un vero caffè espresso italiano con una grande semplicità di utilizzo. Tra l’altro abbiamo osservato che mentre il consumo del caffè in grani è più o meno stabile, nella cialda lo sviluppo è superiore, sia in Italia che all’estero. Producete cialde in formato
standard o anche voi seguite la direzione di altri produttori che creano diversi formati per contrastare la concorrenza della grande distribuzione? Siamo convinti che un formato unico faciliterebbe il consumo del caffè espresso in cialda monodose, con benefici effetti per tutti, quindi la nostra produzione è costituita maggiormente da cialde da 45 mm di diametro. Tuttavia per soddisfare al meglio le richieste del vending e dare maggiore protezione dalla grande distribuzione, offriamo anche specifiche cialde di formato ridotto. Oltre alla cialda fornite anche il distributore? Abbiamo messo a punto macchine da caffè professionali per poter utilizzare al meglio le nostre cialde e D.A.ITALIA 31
offrire un servizio completo agli operatori, anche se le nostre cialde sono compatibili con tutte le macchine, fatto salvo il rispetto dei due formati. Il caffè in cialde ha una qualità uguale a quello in grani? Ci sono dei particolari problemi nel controllo della qualità o nella conservazione della cialda? Con la cialda in carta monodose, opportunamente sigillata singolarmente in atmosfera protettiva, abbiamo la perfetta conservazione del prodotto fino al momento della sua erogazione in tazza, per cui il suo utilizzo è molto indicato nelle piccole o medie utenze e in famiglia, dove altrimenti non si riuscirebbe a gustare un espresso di qualità. Il ciclo produttivo per ottenere la D.A.ITALIA 32
cialda monodose è più lungo e complesso di quello che si utilizza per la produzione del caffè in grani, basti pensare che una parte di quello che avviene in un normale distributore automatico o semi-automatico (come la macinatura e la pressatura del caffè) viene fatto direttamente dal torrefattore per ogni singlola dose con l’aggiunta anche del confezionamento in atmosfera protettiva. Quindi è necessario mettere a punto ogni fase della lavorazione ed averne il costante controllo. L’espresso è un prodorto tipico italiano e la cialda è un ulteriore sistema per ottenerlo. La cialda monodose ha creato nuove occasioni di consumo raggiungendo uffici e piccole comunità (dove prima l’alternativa era solo il caffè liofilizzato) e anche i mercati esteri, rendendo così più facile la degustazione della nostra
bevanda e la sua divulgazione. Per il cliente è importante che la produzione della cialda sia fatta dallo stesso torrefattore? Per il cliente finale è molto importante che sia lo stesso torrefattore ad occuparsi della produzione della cialda perché è una indubbia garanzia di qualità. Se alcune torrefazioni si “improvvisano” nel settore conferendo a terzi la produzione, la qualità delle cialde potrebbe risentirne. Soprattutto nel caso venissero confezionate con macchinari e procedimenti non idonei a miscele di sempre diversa qualità e per piccoli lotti produttivi. I macchinari ideali non sono solo quelli che offrono un’alta capacità produttiva (la velocità non sempre porta a buoni risultati), ma quelli che danno un tipo di lavorazione accurata in ogni fase.
Quale quota di mercato pensa di avere la Covim nel settore vending? Nel segmento del caffè in grani riteniamo di aver conquistato circa il 15% del mercato Vending. Un risultato molto incoraggiante se si pensa che siamo presenti da poco più di 10 anni. Nel caffè in cialda il mercato è completamente diverso. C’è un leader storico che produce circa 650 milioni di pezzi in un mercato complessivamente stimato in 750 milioni di cialde. Noi siamo una realtà consolidata all’interno della “fetta” di mercato rimanente (100 milioni di cialde). Tolto il leader siamo senz’altro una delle aziende più importanti. Qual è la distribuzione territoriale delle vostre vendite?
Astro doppio espresso
Operiamo sia nel mercato nazionale che in quello internazionale. È stato proprio lo sviluppo del canale vending che ci ha spinto ad uscire dai confini nazionali. Sul territorio nazionale siamo più presenti al centro-nord, anche se raggiungiamo il sud con numeri di una certa importanza, grazie ad accordi con importanti società di gestione. La quota del caffè in grani destinata all’esportazione è di circa il 10-15%, mentre il caffè in cialda destinato al mercato estero rappresenta il 40% della nostra produzione, con un trend in forte crescita. I paesi europei in cui siamo maggiormente presenti sono: Germania, Francia, Spagna Portogallo, Grecia e alcuni paesi dell’Est europeo. Nei paesi Extraeuropei abbiamo posizioni consolidate nel “fareast” (Giappone, Corea del sud e Thailandia) e stiamo per introdurci
in altri mercati (U.S.A. e Sud africa). Come arrivate a creare una miscele di caffè? Fate dei test, realizzate sempre nuovi prodotti o siete consolidati su alcune tipologie standard? Le miscele che noi commercializziamo sono solitamente standardizzate salvo non si faccia il lancio di un nuovo prodotto, come è successo recentemente con le miscele Elite e Gold Arabica create per la distribuzione automatica. La nostra maggiore attenzione è nell’approvvigionamento del caffè e nel controllo della qualità che inizia già all’origine con un primo controllo pre-imbarco. Voi importate il caffè principalmente dal Brasile o avete altri paesi di riferimento?
Noi importiamo il caffè da tutto il mondo (viene prodotto ovunque nella fascia compresa tra i due tropici) anche se per la qualità Arabica la provenienza geografica principale è il Brasile e i paesi centro-americani, mentre per il caffè Robusta dividiamo la percentuale tra Africa e paesi asiatici. La qualità del caffè è simile in tutti i paesi? Il perdurare di un basso prezzo del caffè nelle borse merci mondiali ha portato i paesi più poveri, soprattutto quelli africani, ad avere una minor attenzione alla qualità e questo è un problema potenziale, visto che il prodotto ha più impurità e una minor cura nella lavorazione. Abbiamo da tempo ovviato a questi problemi preoccupandoci scrupolosamente della pulizia delle
miscele e questa è stata la carta vincente per il mercato del Vending. Avere uno standard qualitativo molto alto ci ha permesso di salire rapidamente nel mercato e possiamo dire che, pur essendo arrivati in questo mercato quasi per ultimi, in poco più di un decennio siamo senz’altro tra i primi. Come vedete il mercato del caffè per il prossimo anno? Se ci sono forti tensioni finanziari sulle commodities come il caffè come vi regolate? Violente fluttuazioni di prezzo vi condizionano? Il prezzo del caffè in Europa è percepito come stabile anche se in realtà è aumentato (essendo espresso in dollari, il cambio con l’euro ha compensato l’aumento). Comunque se in Brasile passa il D.A.ITALIA 33
periodo delle gelate senza grosse conseguenze riteniamo che il prezzo rimarrà ai livelli attuali. Per scelta la COVIM non ha mai fatto politiche con orizzonti temporali troppo lunghi e segue una normale rotazione di scorte (4-6 mesi). Se l’aumento dei prezzi è di breve periodo (massimo 1 mese) possiamo anche non modificare i prezzi, se i nuovi livelli perdurano nel tempo adeguiamo i listini. Percepite nuove tendenze nel mercato del caffè? Ad esempio la comparsa degli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) o il caffè equo e solidale? D.A.ITALIA 34
Non c’è ancora una produzione di caffè OGM ma solo alcuni studi in corso, anche perché il caffè, a parte le gelate, è una pianta molto resistente e quindi non ha bisogno di particolari modifiche. Più importante invece appare il ruolo del caffè equo e solidale che incomincia ad avere una certa richiesta o almeno un interesse, anche se per il momento i quantitativi sono irrisori. Però è un segmento che si sta muovendo, soprattutto nel vending in quei luoghi dove c’è maggiore attenzione al sociale (ospedali ecc.). Il prezzo è comunque decisamente superiore alle normali forniture e non esiste una vasta gamma
di qualità di approvvigionamento. Siete stati presenti a Venditalia 2004, che impressioni avete avuto? Avete intenzione di partecipare ad altre fiere? Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto a Venditalia. Lo stand è sempre stato molto visitato e sono stati particolarmente apprezzati i distributori brandizzati. Essendo genovesi siamo sempre molto coinvolti quando ci sono iniziative di questo livello nel capoluogo ligure. Saremo presenti anche a Parigi con un ampio stand. Consideriamo la
Francia un mercato importante e D.A. Vending Expo un appuntamento a cui non mancare. Che tipo di ritorno pensate di avere da appuntamenti come le fiere? Le fiere sono un salotto per incontrare i clienti in un ambiente più rilassato e instaurare dei rapporti quasi personali. Crediamo che il punto focale sia questo, i rapporti umani sono importantissimi e il piacere di stare assieme anche al di fuori dell’ambiente di lavoro è fondamentale.
IL MERCATO DEL VENDING Intervista all’ing. Marco Baglioni responsabile dello stabilimento COVIM
[ produttori ]
Da sinistra l’Ing. Marco Baglioni e Alessandro Fontana
Quale percorso compie il caffè una volta arrivato allo stabilimento? Il caffè crudo arriva allo stabilimento a bordo di autotreni o autoarticolati in sacchi da 60-70 Kg oppure nei cosiddetti big bag da 6 o10 quintali. Già all’arrivo vengono eseguiti dei controlli che fanno parte del sistema qualità aziendale e sono in sintesi: conformità del mezzo di trasporto, assenza di muffe all’interno del prodotto e integrità dei sacchi o dei big bag. Successivamente vengono prelevati dei campioni per fare le opportune valutazioni. I risultati di questi controlli vengono registrati su appositi moduli. Il caffè viene pesato per rilevare la conformità con il peso dichiarato nel documento di trasporto e poi viene temporaneamente posizionato in un’area dove verrà ripreso e trasferito in automatico (il nostro impianto lo prevede) nel magazzino del caffè crudo. Il controllo viene fatto indipendentemente dalla provenienza? Evidentemente il controllo viene eseguito qualunque sia la provenienza, perché è troppo importante rilevare una possibile problematica relativa alla materia prima già in ingresso. Lavorando
su miscele, eventuali problemi potrebbero danneggiare molta produzione. È pur vero che su certe provenienze, soprattutto quelle africane, facciamo un campionamento molto più accurato e interveniamo anche con macchine appositamente studiate, per avere la certezza della qualità del prodotto. Noi abbiamo anche un impianto di pulitura del caffè, ma se troviamo una materia prima con troppe impurità, il problema non può essere ovviato solo da questo impianto. Ci sono delle provenienze che vengono già prepulite dallo spedizioniere e il nostro compito è di controllare la qualità della pulitura. Quali sono le impurità che si possono trovare all’interno del caffè crudo? La casistica è infinita. In prevalenza si trovano: bastoncini di legno, rametti, gusci di caffè, gusci di cocco, fagioli, pietre, pezzi di vetro e addirittura minerali di ferro (sassolini a base ferrosa) tanto che una delle fasi della pulitura prevede la separazione magnetica. Qual è la fase successiva alla pulitura del caffè crudo? Il caffè arriva a magazzino e viene impostata la produzione. Noi
tostiamo preferenzialmente la singola qualità, ottimizzando così la fase della tostatura che è tarata sulle caratteristiche specifiche della tipologia di caffè e non su quelle della miscela. Premisceliamo solo qualità che hanno le stesse caratteristiche chimico-fisiche e quindi possono tranquillamente essere tostate insieme “bypassando” la parte d’impianto riservata al magazzino del caffè tostato. Molte altre torrefazioni non hanno la possibilità di tostare la singola qualità e sono costrette a premiscelare il crudo, ottenendo quindi una tostatura non sempre ottimale. Il tempo medio di tostatura è di 10-11 minuti, poi il caffè va raffreddato rapidamente visto che esce a una temperatura media 210-215 gradi. È importante riportarlo in fretta a temperatura ambiente per rallentare il processo di ossidazione del prodotto e poi inviarlo alle confezionatrici (premiscelato) o al magazzino del caffè tostato (singola origine). Il magazzino del tostato funziona allo stesso modo del magazzino del crudo con un sistema che ragiona in termini di quantità. A seconda della miscela richiesta il sistema compie una prenotazione, verifica le disponibilità (se è necessario identifica in automatico una scelta alternativa), aggiorna il magazzino e invia il caffè con un
trasporto di tipo pneumatico al confezionamento. Qual è la capacità produttiva degli impianti? Avete ancora potenzialità di crescita? Le nostre linee di produzione sono state potenziate per far fronte alla crescita prevista nei prossimi anni. È in via di ampiamento la linea produttiva dedicata al confezionamento di caffè in grani, il segmento che in questo momento è più vicino alla saturazione in virtù della fortissima richiesta da parte del settore del vending della confezione da un chilo. La produzione attuale si attesta su 50 tonnellate mese per la linea bar e su 150 tonnellate mese per la distribuzione automatica e la grande distribuzione, anche se quest’ultimo canale incide in modo molto modesto. Dal momento in cui arriva il caffè crudo in stabilimento qual è il tempo minimo che deve passare per arrivare alla confezione finale? Ovviamente dipende dai casi, ma in linea teorica può passare anche meno di un’ora. È sufficiente scaricare il caffè, controllare il prodotto, tostarlo (10 minuti circa) e confezionarlo.
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IL MERCATO DEL VENDING Arimel: l’importanza del servizio nella società di gestione
[ gestori ]
di descrivere il mercato del vending non può prescin+++ Cercare dere dall’illustrazione delle problematiche degli operatori che quotidianamente gestiscono i rapporti con il cliente finale. I gestori sono una delle categorie fondamentali per la distribuzione automatica, capire le esigenze e i problemi che devono affrontare è fondamentale per comprendere meglio le dinamiche del settore ed è una esigenza imprescindibile anche per fabbricanti e produttori. D.A. Italia, per conoscere meglio il mercato del vending e rendersi conto delle problematiche specifiche di una società di gestione, ha visitato gli uffici e lo stabilimento della ARIMEL di San Carlo di Cesena (FC) intervistando uno dei due titolari dell’azienza: Silvestro Giuffrida
Silvestro Giuffrida
ARIMEL deriva dalla recente fusione di altre due realtà aziendali, qual è in sintesi la vostra storia e da quanto tempo siete presenti nella distribuzione automatica? Morellini, la società di famiglia, è un’azienda storica della distribuzione automatica con più di 40 anni di attività. Circa dieci anni fa abbiamo deciso di valutare il futuro dell’impresa e anziché inserirmi direttamente nell’organico e nel tempo assumerne la gestione, abbiamo scelto di seguire una linea diversa. Si è infatti deciso di costituire un’altra azienda (Molveda Point) che operava in parallelo nello stesso bacino di utenza. Gestire autonomamente una nuova società, mi ha dato senz’altro la possibilità di vivere in prima persona le problematiche del settore e comprendere fino in fondo che cosa voglia dire avere una gestione. Nel gennaio 2002, in concomitanza con l’arrivo dell’euro e alla luce dei lusinghieri risultati conseguiti D.A.ITALIA 36
da Molveda Point, si è deciso di fondere le due aziende. Abbiamo così creato ARIMEL, cambiando il nome in modo da non penalizzare nessuna delle due aziende preesistenti, ma conservando all’interno del logo i nomi Morellini e Molveda. Anche la campagna d’immagine, che abbiamo lanciato in occasione della fusione, è stata creata per far comprendere ai clienti che le due realtà si univano continuando ad appartenere alla stessa famiglia (non erano quindi state acquisite da terzi). La continuità è rimasta anche nella scelta del nome ARIMEL che deriva dal nome delle mie due figlie Arianna e Melissa, nipoti di Morellini. Con Molveda Point Lei ha dovuto partire da zero. Qual è stato il momento più critico della crescita aziendale? Non c’è stato un momento veramente critico. Crescere è stato difficile, partire da zero e in pochi anni raggiungere alcune centinaia
di migliaia di battute al mese, vuol dire affrontare una lunga serie di problemi quotidiani. Sono proprio le sfide quotidiane che danno lo stimolo ad andare avanti e di alzarsi tutte le mattine con la voglia di lottare per la propria azienda.
abbiamo fatto acquisizioni di micro o piccole realtà.
A che livello di battute/mese si attesta ARIMEL e con quanti dipendenti? Nel processo di crescita siete ricorsi anche ad acquisizioni?
La nostra arma vincente, considerati i risultati, è sempre stato il servizio. Posso dire che il prezzo può incidere per il 20% nelle nostre strategie aziendali. Garantire un ottimo livello di servizio è una scelta aziendale di base. Puntare su questa variabile è una decisione strategica per una azienda che vuole avere una prospettiva futura. Non agire sul prezzo può forse rallentare la crescita nel breve periodo, però garantisce uno sviluppo solido e duraturo. Un cliente soddisfatto molto raramente cerca di cambiare fornitore e tende a conservare nel tempo il rapporto con il gestore.
Oggi Arimel si attesta sul milione di battute mese; in Romagna il rapporto tra battute e cliente è abbastanza basso. Ci sono molte piccole aziende e piccoli artigiani, non è come l’Emilia che ha realtà aziendali di dimensioni più elevate. Nel nostro organico lavorano 34 dipendenti. Questo mi permette di poter offrire ai clienti un servizio costante di rifornimento, pulizia e assistenza. Stiamo crescendo grazie alla progressiva conquista del mercato, anche se nel corso degli anni
Il prezzo è molto spesso per le gestioni la variabile competitiva chiave. Anche per ARIMEL il prezzo ha un’importanza decisiva?
Le aziende di gestione a volte intraprendono una guerra dei
prezzi per conquistare quote di mercato. Secondo lei si può crescere senza rivedere al ribasso i prezzi? Certamente si può crescere anche senza ricorrere ad un ribasso dei prezzi. Bisogna però avere il coraggio di rinunciare ad alcuni clienti e perdere locazioni con numeri interessanti. Nel medio/lungo periodo è una politica che può riservare molte soddisfazioni. Clienti persi in un primo momento in seguito tornano, preferendo un servizio più accurato e riconoscendo un prezzo superiore. Recentemente a Bologna c’è stato un importante momento di incontro tra i gestori associati a Confida per parlare della Carta dei Servizi. Lei cosa ne pensa di questa iniziativa? Ho sostenuto questa iniziativa fin dal principio e continuo a dare il mio supporto al Presidente Scrigna in questo importante progetto, al fine di giungere ad una regolarizzazione dei bandi di concorso. Nei bandi ci devono essere delle regole da rispettare e soprattutto dei controlli successivi sul reale operato delle aziende. È infatti inutile che le aziende partecipino ai
bandi nel pieno rispetto di tutte le normative se poi gli enti non controllano scrupolosamente l’avvenuto rispetto delle norme. Mi rendo conto che è una meta ambiziosa, ma un giorno porterà a risultati concreti. Tutte le statistiche indicano che Il consumo di alimenti al di fuori delle mura domestiche sta aumentando moltissimo. Il vending potrebbe avere grande vantaggi da questa tendenza dei consumatori, anche se l’effetto potrebbe essere limitato da una realtà italiana che vede i distributori quasi sempre chiusi negli edifici. Lei come operatore cosa ne pensa? Mi auguro che il vending espanda il proprio mercato nel più breve tempo possibile, anche conquistando spazi all’aperto che oggi, per vari motivi, sono quasi completamente ignorati. Tra l’altro non credo che il vandalismo sarà un problema o almeno non sarà inferiore a quello che già c’è all’interno delle aziende. Da operatore del settore rilevo che settimanalmente ci sono furti o danneggiamenti ai distributori e questi sono quasi sempre collocati all’interno di edifici.
Recentemente la sua azienda sta cercando di rivolgere la propria offerta anche al segmento di mercato delle famiglie. Cosa vi ha portato a costituire ARIMEL FAMILY? Abbiamo deciso da poco tempo di rivolgerci anche a questo nuovo segmento di mercato. Il tipo di approccio è senz’altro diverso, visto che bisogna comprendere le esigenze della famiglia che sono differenti da quelle dell’azienda. Per quanto riguarda alcune importanti variabili come la manutenzione della macchina, la famiglia ha sicuramente maggiore attenzione rispetto all’azienda, quindi ci sono meno problemi di quanto comunemente si possa pensare. Abbiamo intrapreso questa avventura quattro mesi fa, installando macchine LAVAZZA Blue e i primi risultati hanno superato senz’altro le aspettative. Abbiamo perciò creato una società a parte: Arimel Family che si occuperà di questo promettente segmento di mercato. Nel 2000 avete fondato anche un’azienda che commercializza l’acqua in boccioni: Top Water. Come sta andando e come mai avete deciso questa diversificazione? Vi ha creato problemi la gestione del
magazzino? Top Water sta andando molto bene. L’idea è nata dall’esigenza di offrire un servizio sempre più completo ai nostri clienti e la scelta di coprire anche il segmento dell’acqua in boccioni, si è rilevata senz’altro vincente. Abbiamo sempre gestito tutto internamente e negli ultimi dieci anni ho ampliato varie volte l’azienda e cambiato sede. Dalla sede attuale siamo oggi in grado di servire prontamente i Nostri clienti grazie agli ampi spazi dedicati allo stoccaggio dei nostri prodotti. Vi è mai capitato, grazie all’offerta di un distributore di acqua, di entrare da un cliente e in seguito acquisirlo anche per il caffè? Questa è un’eventualità che accade con una certa frequenza. Il rapporto che si viene ad instaurare con il cliente ci offre la possibilità di illustrare i nostri prodotti e il nostro servizio, dando così l’opportunità di sceglierci quale unico fornitore in grado di soddisfare, in maniera globale, le esigenze di ristoro aziendale.
novità nel vending NESTLÉ PRESENTA IL NUOVO SISTEMA CAFFÈ KOMO Il 10 luglio Nestlé ha presentato in una suggestiva location milanese (gli Eastendstudios di via Mecenate) il nuovo sistema caffè Komo, progettato esclusivamente per il segmento OCS della distribuzione automatica. D.A.Italia è stata invitata all’evento e presenta in questo articolo le caratteristiche di questo innovativo prodotto. Partecipare a questa iniziativa ci ha inoltre permesso di comprendere come una grande multinazionale del calibro di Nestlé si rivolge al mondo del vending, con quale attenzione cerca di interpretare le esigenze dei gestori e dei consumatori finali e che tipo di studi ha compiuto per lanciare un nuovo distributore nel nostro settore.
Lo confessiamo. D.A.Italia è stato uno dei tanti operatori nel campo del vending che si era posto alcune domande e aveva sollevato legittimi dubbi sull’assenza di Nestlé alla fiera di Genova (Venditalia 2004). La presentazione di KOMO, curata in ogni dettaglio e che ha visto la partecipazione di moltissimi gestori e di importanti esponenti del mondo del vending, ha senz’altro fugato ogni dubbio sull’impegno della multinazionale Svizzera nel mondo della distribuzione automatica. Ad aprile Nestlé non era ancora pronta per presentare KOMO e forse il palcoscenico di una fiera di settore sarebbe stato troppo dispersivo per un debutto come questo. Il 10 luglio a Milano invece, il palcoscenico e il pubblico erano senz’altro adeguati alla presentazione del nuovo distributore. L’impegno di Nestlé nel presente e D.A.ITALIA 38
nel futuro della distribuzione automatica è stato ribadito in modo inequivocabile da Giovanni Bizzari, direttore del food Service di Nestlé Italia. Innanzitutto Nestlé è presente nel campo del vending in più di 100 paesi e quindi può dire a pieno titolo di essere una di quelle aziende che ne ha scritto la storia sia in Italia che all’estero. Poi va precisato che Nestlé, importantissima multinazionale presente capillarmente con i suoi prodotti in tutto il mondo, viene spesso identificata in modo erroneo come un gruppo che produce e commercializza solo prodotti per il consumo in casa. In realtà ha delle strategie e degli obiettivi precisi anche nel segmento del consumo fuori casa. Il cosiddetto “away-from-home” sta assumendo sempre più importanza per la multinazionale svizzera, tanto da conquistare già una
quota intorno al 7% del suo businness globale, ma con un trend di crescita superiore a quello dei consumi in casa. Questi numeri confermano l’interesse di Nestlé nei confronti del canale Vending, visto che può essere identificato a pieno titolo come un segmento d’importanza strategica. Il debutto di KOMO KOMO nasce e si sviluppa nel rispetto dei tre principi fondamentali di Nestlé: Innovazione, Qualità e Soddisfazione del cliente e offre una vasta selezione di bevande calde. La macchina dà infatti la possibilità di scegliere 6 diversi prodotti: il classico caffè corto il caffè lungo il caffé macchiato il cappuccino il caffè americano l’acqua calda (che permette di pre-
parare altre bevande solubili o ad infusione) KOMO funziona con un innovativo sistema a cartucce di caffè e latte, che contengono rispettivamente 100 e 150 grammi di prodotto e che danno una grande autonomia di gestione (circa 70 caffè con una singola cartuccia). Nel corso della presentazione Stefano Dozio, Marketing manager della divisione FoodServices di Nestlé Italia, ha illustrato le specifiche caratteristiche di KOMO. La scelta di integrare in un distributore di dimensioni molto ridotte ben sei diverse selezioni è nata da una profonda comprensione delle reali esigenze dei consumatori. Le ricerche di mercato effettuate sul canale “bar” dicono infatti che sta leggermente diminuendo il consumo di caffè, mentre crescono i suoi derivati (cappuccino ecc.). KOMO, andando incontro a queste nuove tendenze, permette di poter
Il Dott. Claudio Rovaretti, Nestlé Italia
degustare anche nei piccoli uffici il caffè macchiato, il caffè americano e il cappuccino. Il nuovo sistema si inserisce in un segmento di mercato ad altissimo potenziale, quello delle piccole locazioni (5-15 persone). Questo segmento ha avuto negli ultimi anni il maggior incremento, focalizzando l’attenzione dei gestori. Da una ricerca condotta da Databank si evince che nel 2004 ben il 98% dei gestori penetrano il segmento OCS, 5 punti in più del 2001. Il peso specifico dell’OCS nel vending è ormai del 50% in crescita rispetto al 45% del 2001. Nelle interviste fatte da ABACUS 2003 agli operatori del vending, due gestori su tre hanno identificato l’OCS come il segmento a maggior potenziale e nel quale è necessario riuscire ad innovare di continuo. L’innovazione non si limita al solo prodotto ma deve estendersi anche alla sua imma-
gine, visto che il consumatore è sempre attento alle novità e vuole essere stimolato di continuo. Le tre anime di KOMO Komo nasce con un’anima classica, creativa e tecnologica. Classica: perché nasce dal caffè, uno storico prodotto radicato profondamente nelle abitudini dei consumatori. Creativa: per il suo design molto curato. È l’anima più egocentrica di KOMO, quella che ama il bello e che permette a KOMO di essere esposta negli ambienti più prestigiosi. Tecnologica: per le molte innovazioni che sono presenti nel prodotto, come ad esempio il nuovo sistema a cartucce. Le caratteristiche di KOMO KOMO è compatta e leggera. È alta 46 cm, larga 31 cm, profonda poco meno di 40 cm.
Il suo peso non supera i 9 chili. È corredata anche da due mobili (KOMOdo e KOMOdino) per la gestione dei bicchieri, palette, zucchero ecc. È stata studiata per erogare le bevande con grande velocità: 5 secondi per un caffè e meno di 15 per un cappucino. Questa caratteristica permette di risolvere alcuni piccoli inconvenienti tipici delle pause negli uffici. Durante i coffee break spesso si crea una fastidiosa fila davanti al distributore e i tempi di attesa possono essere anche lunghi. Oppure è possibile che durante una riunione siano necessarie molte consumazioni contemporaneamente e che qualche caffè arrivi ad una temperatura non adeguata. KOMO è stata progettata con una particolare attenzione nei confronti dell’ambiente. La cartuccia infatti, oltre ad essere igienica (nessuno in ufficio entra più a
diretto contatto con il prodotto) è di facile smaltimento; dopo 70 caffè si getta un singolo contenitore. Nella macchina è integrato un sistema di autolavaggio che dura solo 5 secondi. Il manuale di utilizzo consiglia di eseguirlo ogni giorno. È possibile integrare un sistema di pagamento (la scelta è lasciata ai gestori) sui mobili Komodo e Komodino. KOMO si può anche collegare alla rete idrica. La manutenzione e le eventuali problematiche relative alle riparazioni sono semplificate dalla pulizia progettuale che consente, intervenendo su sole 5 viti, di arrivare al cuore del prodotto. Per finire Nestlé Italia ha deciso di curare con particolare attenzione anche la fase del post-vendita, attivando un numero verde che sarà a disposizione degli operatori per risolvere i possibili inconvenienti e raccogliere eventuali consigli. D.A.ITALIA 39
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SPEAKERS’ CORNER di lucio pinetti
Il nostro editorialista Lucio Pinetti affronta un tema interessante e originale: le problematiche aziendali legate al ricambio generazionale. L’azienda di tipo familiare è una grande ricchezza per il settore del vending (e più in generale per l’economia italiana), ma la sua diffusione comporta sia benefici che rischi. Nel vending in quasi tutti gli altri mercati internazionali evoluti, la famiglia è da tempo sparita, sostituita da poche grandi aziende, con strutture societarie e organici professionali, che controllano il settore. In questo contesto un’azienda di tipo familiare ha il vantaggio di possedere dei valori e una chiara identificazione nella società che non può essere presente in altre realtà aziendali, ma allo stesso tempo rischia di non avere le competenze e le potenzialità strategiche di un gruppo di manager preparati ad affrontare l’arena competitiva in modo professionale. La sfida potrebbe essere rappresentata dalla conservazione del coinvolgimento emotivo nel lavoro quotidiano tipico dell’azienda familiare e dal contemporaneo mantenimento di una certificata professionalità e di competenze ad alto livello.
QUANT’È DIFFICILE IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE Una recente telefonata ad un amico (imprenditore figlio di imprenditore), svoltasi nei consueti toni del come stai?, la famiglia, l’azienda, ecc. mi ha spinto a riflettere su un argomento sicuramente attuale, critico e potenzialmente dannoso per il nostro settore: la transizione. Mi riferisco in particolare all’insieme di problematiche connesse all’avvicendamento in azienda tra generazioni, ai rapporti tra famiglia e impresa e più specificamente alla relazione genitori-figli. Credo valga la pena dedicare qualche riga a questo argomento per almeno due ragioni: la prima è di carattere meramente cronologico; molte aziende della distribuzione automatica infatti si trovano oggi nella fase di ricambio generazionale (si pensi alle numerose imprese nate alla fine degli anni settanta e all’inizio degli anni ottanta) o hanno appena vissuto tale fenomeno. Il secondo motivo, forse il più importante, riguarda la salute dell’intero settore; l’esistenza stessa dell’azienda familiare e dei suoi valori è a mio avviso un patrimonio etico da salvaguardare, per contra-
stare la tendenza sempre più marcata a sviluppare aziende dimentiche degli ideali familiari e talvolta prive dei necessari valori umani. Queste scarne riflessioni non ambiscono naturalmente a sostituirsi all’approccio scientifico che ispira corsi, convegni e studi condotti, con grande professionalità, anche da esperti del nostro settore; vogliono invece contribuire, con un pizzico (si spera) di buon senso, ai ragionamenti che spesso sono svolti tra le mura delle nostre aziende. Ma veniamo al nocciolo della questione. La tematica della transizione in azienda riguarda spesso preconcetti, atteggiamenti o aspettative errati sia da parte dei genitori che dei figli. Il più classico dei genitori/imprenditori (e mi riferisco a quelli che spesso con grande sacrificio hanno costruito l’impresa) vive una naturale reticenza verso il passaggio del testimone. Lo dimostrano le fin troppo comuni finzioni degli organigrammi aziendali (intendiamoci, non solo nel nostro settore). Spesso i figli, appena diplomati o laureati, ven-
gono (a mio avviso erroneamente) introdotti in azienda in ruoli di alto livello (direttore commerciale, amministrativo, direttore generale, vice presidente, ecc.), però privi di reali contenuti (vale a dire che in fondo la decisione ultima, anche appartenente alle attribuzioni tipiche del ruolo svolto, viene sempre presa dal genitore, che è magari privo di ogni carica aziendale). Ciò è evidentemente frustrante per il novello imprenditore e inutile per l’azienda, che non può cogliere i contributi (che possono essere molto preziosi) delle nuove generazioni, le quali, dobbiamo ricordare, sono normalmente prive delle stratificazioni mentali dei genitori circa partner commerciali, prodotti, attrezzature, strategie che talvolta possono frenare (o addirittura inibire) una sana crescita aziendale. Il problema invece più tipico dei figli è che per dimostrare le loro capacità, anche quando non necessario, cercano di fornire una propria impronta all’impresa, forse per vincere un ancestrale complesso edipico e voler dimostrare a se stessi e agli altri di poter essere in grado di fare quanto e meglio dei
genitori. Bisogna considerare che il figlio di imprenditore parte da una condizione di grande svantaggio: l’assenza dei sacrifici già sopra richiamati e la modesta conoscenza della storia giornaliera aziendale. Spesso è proprio questo limite che determina la voglia di cambiamento: un impulso, tuttavia, che sarebbe molto opportuno vincere o moderare. Molti altri aspetti delle vicissitudini aziendali che vedono protagonisti genitori e figli mi sembra possano ricondursi a quanto appena detto. Una soluzione definitiva e univoca sono certo che non esiste, ma una maggior fiducia e volontà di delega da parte dei genitori e una maggiore umiltà ed impegno dei figli sono forse i principali ingredienti per miscelare armoniosamente professionalità e carattere delle diverse generazioni. La posta in gioco (come sempre per le imprese) è molto alta: dalla serenità familiare compromessa, all’esistenza stessa dell’impresa. Non è facile, ma confidando nel buon senso, molto può essere migliorato. D.A.ITALIA 41
CAFFÈ LATEST NEWS Le ultime notizie dal mondo del caffè settembre 2004
Germania, in fortissimo aumento il caffè in cialde 4.000 tonnellate di caffè pari a più di 500 milioni di cialde vendute in meno di 20 mesi. Questi sono gli impressionanti numeri del sistema di preparazione di caffè Senseo, progettato e immesso sul mercato dalla Philips e da un’altra società olandese: la Douwe Egberts. Dall’inizio del 2003, data di lancio del prodotto sul mercato tedesco, sono state vendute circa un milione e mezzo di macchine da caffè Senseo. Molto positivi anche i riscontri in altri paesi europei (Belgio, Olanda, Francia, Danimarca e Inghilterra) dove sono stati venduti oltre 5 milioni di macchine e miliardi di cialde.
I 2 euro con l’elefante non preoccupano il mondo del vending Pagare un caffè con una moneta da 800 delle vecchie lire e ricevere di resto più di 3.000? Non è una bufala estiva, ma un’imprevista possibilità data da una moneta thailandese (10 bath) del tutto simile ai 2 Euro. Il valore della moneta è di poco superiore ai 40 centesimi di euro e quindi consente un microguadagno di 1,60 euro a pezzo. Di solito sono i turisti a farne le spese e a rendersi conto in ritardo della mini-truffa, ma il mondo del vending, che potenzialmente dovrebbe trovarsi più esposto a questo tipo di problema, non ha subito quasi nessun danno. Il merito va tutto alla ormai elevata qualità delle rendiresto, che nei recenti modelli, scartano immediatamente la moneta thailandese, anche senza vedere che al posto del profilo del sommo poeta è inciso un elefante. D.A.ITALIA 42
La scoperta della mappa genetica del caffè apre nuove prospettive ai produttori brasiliani
Il gruppo illiria illustra su raidue il caffè nel vending
La scoperta della mappa genetica del caffè completata da ricercatori dell’ente statale di ricerche alimentari brasiliano, crea fortissime aspettative nei produttori di caffè. La possibilità di sviluppare prodotti più resistenti alle malattie o alle gelate, produrre una gamma di varietà molto più ampia e migliorare la qualità, sono solo tre degli obiettivi che si posti gli studiosi. È importante sottolineare che molti risultati possono essere conseguiti senza modifiche genetiche, ma studiando a fondo i circa 30.000 geni responsabili dei meccanismi della di crescita, dello sviluppo e della caratterizzazione della pianta. Il Brasile che già oggi è il primo produttore al mondo con quasi un terzo della produzione mondiale, potrebbe essere presto in grado di migliorare il sapore e l’aroma del caffè, modificare alcuni parametri della pianta (caffeina, sali minerali, acidi ecc.) e persino dimunuire i costi di produzione. Questo potrebbe aprire nuove prospettive di mercato per il caffè brasiliano, che diventerebbe sempre più competitivo grazie al migliorato rapporto prezzo/qualità. Infine, non è da non sottovalutare l’impatto positivo che questa scoperta potrebbe anche comportare per il mercato del lavoro del paese Sud Americano. Oggi il mondo del caffè dà lavoro a quasi 8 milioni di persone e si può già prevedere un possibile aumento dei tassi di occupazione settoriali.
Una importante iniziativa ha coinvolto il gruppo di gestione friulano ILLIRIA, che con due dei suoi esponenti ha partecipato alla trasmissione televisiva “Eat Parade” in onda su RAI DUE la domenica pomeriggio. All’interno di un servizio dedicato ai consumi di caffè in Italia, Mario Tonutti (vice presidente) e Rio Lombardo (responsabile commerciale) hanno illustrato in modo chiaro ed efficace le caratteristiche e la qualità del caffè erogato da un distributore automatico. I consumi di caffè infatti, indicano in modo inequivocabile un aumento del canale vending, questo grazie anche al miglioramento dell’offerta e dalla maggiore qualità del prodotto che ormai si avvicina a quella che si può degustare al bar, ma che può beneficiare di un prezzo decisamente inferiore. L’affibilità delle macchine è in costante aumento, grazie anche alle molte aziende italiane che operano nel settore e le compagnie di gestione, sempre più attente ai bisogni della clientela, sono ormai in grado di offrire un servizio di ottimo livello. La redazione di D.A.Italia, che ha avuto l’occasione di visionare per intero il filmato, si complimenta con il gruppo Illiria per la diffuzione a livello nazionale di un messaggio senz’altro positivo e incoraggiante per tutto il mondo del vending.
Il secondo produttore mondiale di c a ff è è costretto ad importare
I consumi crollano se il distributore è nell’ufficio del capo
Sembra incredibile ma la Colombia, secondo produttore mondiale di caffè, si trova nella necessita di importare ingenti quantità di caffè per soddisfare la domanda interna. Il problema si è reso evidente solo quest’anno in concomitanza con la sensibile diminuzione della produzione (nel 2003 è stata di 1 milione di sacchi inferiore all’anno precedente). Per soddisfare le richieste delle torrefazioni locali, la Colombia è stata costretta a riacquistare alla borsa di New York il caffè che aveva precedentemente preso la strada della vendita sullo stesso importante mercato merci internazionale. Il paese sudamericano è impossibilitato ad usare le scorte di caffè (ridotte tra l’altro ai minimi storici) per non compromettere la flessibilità delle esportazioni.
Gianluca Buonanno, sindaco di Varallo Sesia (VC) ha escogitato un curioso deterrente alle pausè caffè troppo frequenti e/o di lunga durata. Ha infatti posto il distributore automatico delle bevande calde riservato ai dipendenti del comune, nell’immediate vicinanze della porta del suo ufficio. I risultati sono stati immediati. Le bevande consumate dai dipendenti sono state il 35% in meno rispetto a prima. Non si hanno risultati altrattanto precisi sulla permanenza degli utenti nei pressi della macchina, ma sembra che le pause caffè siano state in media decisamente più brevi. Il sindaco ha dichiarato in un’intervista che non voleva andare contro ad un’abitudine tipicamente italiana, ma cercava di risvegliare il senso di responsabilità di alcuni lavoratori che in qualche modo “abusavano” della pausa caffè tenendo un comportameto scorretto nei confronti dell’amministrazione e dei cittadini.
In forte calo la produzione mondiale di caffè La produzione mondiale di caffè nel 2003-2004 supererà di poco i 105 milioni di sacchi (60 kg), il 12,4% meno rispetto alla stagione precedente. L’offerta mondiale di caffè risulterà così inferiore alla domanda, che per il 2003-2004 è stimata in 113 milioni di sacchi. Sono molti anni che non si verifica una simile situazione e la domanda eccedente dovrà essere soddisfatta attingendo alle scorte. Il calo della produzione non riguarda la qualità “robusta”, stimata in 40,3 milioni di sacchi contro i 40,6 della scorsa stagione. La qualità “arabica” invece crolla dagli 80,3 milioni di sacchi del 2002-2003 ai 65,1 stimati per la stagione in corso. Questa forte flessione dipende dal fatto che in Brasile il 2003-2004 è stata la stagione di riposo per molte aree di produzione. Dopo il raccolto record di 49 milioni di sacchi di arabica nel 2002-2003, le ultime previsioni parlano di una produzione vicina ai 30 milioni di sacchi.
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il borsino del caffè Alcuni cenni sui futures sul caffè Il principale riferimento mondiale del prezzo del caffè è senz’altro rappresentato dalla quotazione dei futures alla Borsa di New York. Per chi non avesse dimestichezza con le sigle finanziarie e non si riuscisse ad orientare nelle numerose pubblicazioni su carta o in internet che trattano l’argomento, il contratto Coffee è rappresentato dal simbolo KC ed è possibile trattare i futures relativi a 5 scadenze, Marzo, Maggio, Luglio, Settembre, Dicembre. Ogni mese ha una sua sigla (H, K, N, U, Z). All’interno del contratto compare anche l’ultima cifra dell’anno di riferimento. Per cui il contratto sul caffè in scadenza, ad esempio, a Dicembre 2004 è sintetizzato dalla sigla KCZ4. Le quote del caffè a fine Agosto sono sintetizzate dalla seguente tabella:
Contratto KCU4 KCZ4 KCH5 KCK5 KCN5
Prezzo US$ 70,00 73,60 76,70 78,50 80,15
Fonte: New York Board of Trade. Prezzi realtivi al 28/07/2004.
Per verificare l’andamento annuale del prezzo del caffè e rendersi conto delle fluttazione di prezzo a cui è soggetto è utile visualizzare un grafico che considera tutti i valori di chiusura giornalieri nei 12 mesi di vita del future.
Un grafico del contratto KCZ4 (scadenza dicembre 2004).
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La carta dei servizi confida
L’importante progetto di qualificazione per le imprese associate Confida è alle sue battute conclusive Vincenzo Scrigna, il neo eletto presidente del Gruppo Imprese di Gestione, l’aveva già anticipato ad ottobre all’Assemblea Generale Confida di Stresa. L’obiettivo primario del suo mandato sarebbe stato un progetto di qualificazione e valorizzazione delle imprese di gestione che avrebbe posto dei requisiti essenziali come: l’igiene, la funzionalità delle macchine, il corretto rifornimento dei prodotti e la loro qualità. Una bozza della “Carta dei servizi”, il documento che recepisce tutti questi parametri qualitativi, è già stata presentata in Aprile al Ministero delle Attività Produttive e porterà ad una riconoscibilità delle imprese aderenti a Confida, anche grazie all’apposizione di un “bollino qualità” sui distributori automatici. Il grande impegno di Vincenzo Scrigna, supportato dal coordinamento del direttore generale di Confida Piero Angelo Lazzari, si è manifestato in un lungo tour di 12 tappe in molte regioni italiane e in un conclusivo incontro nazionale che si è tenuto a Bologna l’8 luglio. La redazione finale del documento sta per prendere forma. Sta già circolando una prima versione della “Carta dei Servizi” che per ora deve essere considerata solo un documento di lavoro ad uso interno, ma che può essere vista come una valida e utile anticipazione di quelli che saranno i punti salienti dell’importarne progetto di qualificazione. D.A.ITALIA pubblica, con l’autorizzazione dell’associazione di categoria, questo importante documento.
Progetto di qualificazione per le imprese associate confida Referente: Presidente Gruppo Imprese di Gestione – Vincenzo Scrigna Coordinatore: Direttore Confida – Piero Angelo Lazzari
1. obiettivo Questa carta descrive i principi fondamentali del servizio di distribuzione automatica e le garanzie offerte ai clienti. La carta è stata elaborata da Confida e si ispira ai valori generali in tema di qualità sviluppati nel Manuale Sistema Qualità nella D.A. presentati all’assemblea generale del 1999. Tutti gli iscritti a Confida si impegnano a rispettare le regole per la Qualità indicate nel presente documento.
2. prodotti e servizio offerti L’azienda svolge un servizio di interesse collettivo rivolto alla fornitura di prodotti alimentari e di bevande calde e fredde somministrati attraverso distributori automatici
3. il decalogo della qualità nella distribuzione automatica 1 Massima attenzione alle esigenze ed aspettative dei clienti e impegno costante al miglioramento 2 Massima attenzione alla qualità e varietà dei prodotti somministrati 3 Professionalità e correttezza del personale e del servizio clienti 4 Affidabilità e regolarità del servizio 5 Rifornimento puntuale e assistenza tecnica tempestiva 6 Garanzia di pulizia e igiene dei DA e dei prodotti somministrati 7 Efficienza dei distributori e facilità di utilizzo 8 Efficienza dei sistemi di pagamento 9 Continua attenzione all’innovazione 10 Soluzioni personalizzate secondo le diverse esigenze ed orientamento ad anticipare i futuri bisogni
4. regole per la qualità L’azienda garantisce il rispetto delle seguenti regole: A) ASPETTI SANITARI - HACCP: L’impresa garantisce il rispetto delle norme di corretta prassi igienica D.A.ITALIA 46
secondo le disposizioni del D.Lgs 155/97. Viene certificata l’applicazione dell’autocontrollo dell’igiene aziendale, predisponendo adeguati piani di controllo, secondo quanto prescritto nel proprio manuale aziendale (MAIA). - AUTORIZZAZIONI SANITARIE PER LA TENUTA DEI MAGAZZINI ALIMENTARI: L’impresa di gestione certifica di essere in possesso delle autorizzazioni sanitarie aggiornate per la tenuta dei magazzini alimentari, così come disposto dagli artt. 25, 27 e 30 del D.P.R. 327/80. Secondo dette disposizioni i locali del magazzino devono essere: - di capienza adeguata all’attività esercitata - rispondenti ai normali requisiti razionali sotto l’aspetto igienico sanitario, tali da prevenire la contaminazione delle sostanze alimentari - essere adibiti esclusivamente agli usi cui sono destinati, secondo quanto indicato sulla domanda di autorizzazione e quindi sull’autorizzazione stessa - le pareti devono avere le superfici facilmente lavabili e disinfettabili e devono essere muniti di dispositivi atti a evitare la presenza di roditori e insetti - DENUNCIA DEI D. A. INSTALLATI: L’impresa certifica di procedere regolarmente alla denuncia all’autorità sanitaria competente per territorio dei distributori automatici installati, secondo quanto previsto dall’art. 32 del D.P.R. 327/80 B) ASPETTI LEGALI - COMUNICAZIONE AI COMUNI ART. 17 D.LGS. 114/98 L’impresa certifica di aver provveduto alle comunicazioni ai sensi dell’Art.17 del D.Lgs.114/98 mediante il modello COM 5, nei casi e secondo i termini indicati nella Nota Ministeriale - ASSICURAZIONE R.C.: L’impresa certifica di aver stipulato adeguata polizza assicurativa per coprire il rischio di danni causati dai distributori automatici a cose o per-
sone nei luoghi di installazione (es: incendi, allagamenti, ferimenti accidentali, ecc.) C) ASPETTI DI SICUREZZA - RISPETTO REQUISITI SICUREZZA DERIVANTI DAL D.Lgs. 626/94: L’impresa certifica di aver provveduto ai seguenti adempimenti: - valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza - eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove non è possibile, loro riduzione al minimo - riduzione dei rischi alla fonte - programmazione della prevenzione mirando a un complesso che integra in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive e organizzative dell’azienda, nonché l’influenza dei fattori dell’ambiente di lavoro - sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è o è meno pericoloso - rispetto dei principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione - limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio - utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici o biologici, sui luoghi di lavoro - controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi specifici - allontanamento del lavoratore dall’esposizione a rischio, per motivi sanitari inerenti la sua persona - adozione di misure igieniche - adozione di misure di emergenza da attuare in caso di pronto soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato - uso dei segnali di avvertimento e di sicurezza - regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine e impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alle indicazioni dei fabbricanti - informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori, ovvero dei loro rappresentanti, sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro - istruzioni adeguate ai lavoratori. D) D.Lgs.n° 196 del 30/06/2003 CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI L’impresa certifica di adottare le procedure rientranti nell’ambito di applicazione delle disposizioni del “Codice della privacy” E) MARCATURA CE L’impresa certifica di installare esclusivamente attrezzature che siano conformi al D. Lgs 626/94 per quanto attiene al recepimento della Direttiva comunitaria 89/392/CEE. F) CAPITOLATI DI FORNITURA E SCHEDE TECNICHE DI PRODOTTO I prodotti acquistati sono accompagnati da adeguate schede tecniche e secondo precisi capitolati di fornitura G) MARCHIO PER ALIMENTI E DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ L’impresa certifica di utilizzare materiale idoneo al contatto con alimenti, secondo quanto disposto dal D. Lgs 108/92. A tale proposito è dotata di dichiarazione di conformità rilasciata dai propri fornitori H) ETICHETTATURA L’impresa certifica che i prodotti somministrati rispondono ai requisiti di BALTOM s.r.l.
Strada Nazionale, 54 - 10020 Cambiano (TO) Tel: +39 011 9441022 - Fax: 39 011 9441018 E-mail: info@baltom.it - www.baltom.it
etichettatura di cui al D. Lgs 109/92. L’autocertificazione riguarda il corretto impiego della denominazione di vendita dei prodotti; la specificazione dell’elenco degli ingredienti e l’apposizione di adeguata etichetta su ogni distributore automatico sulla quale sia riportata la ragione sociale e la sede dell’impresa di gestione I) TRASPORTO L’impresa certifica che, ai sensi del D. Lgs 155/97, provvede al trasporto dei prodotti alimentari utilizzando adeguati mezzi, segregando i prodotti non alimentari (sanificanti, D.A., ecc.) in aree distinte rispetto agli alimenti e garantendo la catena del freddo per i prodotti che lo richiedono. L) RAPPORTO FORMALE DEFINITO CON IL CLIENTE L’attività di Servizio è formalmente definita mediante specifico contratto formale con il cliente.
5. il sistema dei controlli L’azienda adotta una serie di misure e controlli dei prodotti alimentari dal magazzino al punto vendita in conformità con il manuale di corretta prassi igienica. Nel dettaglio vengono effettuate: - prove caffè e prove organolettiche sui prodotti alimentari acquistati - ispezioni di magazzino - controlli sulla pulizia dei distributori automatici - ispezioni mirate alla verifica degli standard qualitativi garantiti - controlli finalizzati alla valutazione dell’affidabilità e competenza del personale operativo
6. la valutazione della soddisfazione del cliente e la gestione dei reclami L’azienda ha predisposto un sistema di “ascolto” del cliente e delle sue esigenze/aspettative: tutto il personale di interfaccia con il cliente deve riportare segnalazioni, aspetti tecnici, problematiche commerciali, ecc. riscontrati nell’attività operativa. Particolare rilievo assume l’identificazione dei tempi entro i quali garantire l’intervento tecnico. Particolare importanza viene attribuita ai reclami dei clienti. Tutti i tipi di reclamo che pervengano in forma scritta o telefonica, vengono registrati, trattati e possono dare vita a delle azioni correttive. Momento centrale nella comunicazione con il cliente è rappresentato dall’indagine di customer satisfaction in cui si valuta la soddisfazione dei clienti in funzione ai requisiti di servizio concordati.
7. formazione del personale L’azienda considera la formazione del personale come fattore rilevante per ottenere un adeguato livello qualitativo dell’esercizio d’impresa. Il continuo aggiornamento viene garantito anche attraverso la frequenza dei corsi e seminari di formazione coordinati e organizzati da Confida e messi a disposizione degli associati.
8. bollino qualità confida L’adesione alla Carta dei Servizi Confida è evidenziata dall’apposizione sui distributori del Bollino Qualità Confida annuale / biennale.
9. validità della carta dei sevizi Questo documento può essere soggetto a variazioni in relazione alle disposizioni di legge che dovessero essere emanate, alle direttive da parte delle autorità competenti in materia e ad altre modifiche degli elementi qui disciplinati.
speciale Romagna D.A. Italia continua la pubblicazione dei suoi speciali regionali che tentano di approfondire le specificità del settore del vending nelle diverse realtà territoriali. Dopo aver analizzato la Liguria e la Sardegna, due realtà abbastanza particolari e con un mercato del vending con numeri tutto sommato limitati, ci è parso interessante esaminare un territorio con caratteristiche diverse (numerosi concorrenti e un mercato con fatturato globale rilevante). Abbiamo perciò intervistato Silvestro Giuffrida, delegato regionale Confida per la Romagna, che ci ha illustrato le specificità di questa zona.
Colonia marina “Costanzo Ciano” a Milano Marittima - Cervia
Come mai in Confida è stata fatta una distinzione tra Emilia e Romagna? Tutte le altre regioni hanno il proprio delegato regionale, mentre Voi ne avete due. È stato fatto perché il mercato ha numeri così importanti da consigliare una divisione? Questa suddivisione non nasce per motivi dovuti all’ampiezza del mercato (numero totale di battute o fatturati aziendali), ma è determinato dal notevole numero di associati. Il fatto di avere nella stessa regione così tanti soci Confida, ha evidentemente consigliato una gestione separata delle due aree territoriali. Ci tengo comunque a sottolineare che i rapporti tra i delegati di Emilia e Romagna sono ottimi e così pure i rapporti tra gli associati delle due aree, nonostante i normali “scontri” legati alla competizione aziendale. Ritiene che la Romagna abbia qualche particolare pecula-
rietà o è un mercato tutto sommato simile al resto d’Italia? Sicuramente i romagnoli sono esigenti e molto attenti alla qualità del prodotto e del servizio. Questo comporta che tutte quelle aziende che non soddisfano queste esigenze sono destinate ad avere qualche problema nell’affrontare il mercato. Credo che queste caratteristiche siano ormai presenti in tutto il territorio italiano e non si può parlare di una peculiarità di questa regione. Il livello di concorrenza in Romagna è particolarmente elevato? Il livello della competizione è particolarmente elevato e devo constatare che negli ultimi anni il fenomeno è senza dubbio aumentato. Affrontare oggi l’arena competitiva in Romagna è senz’altro difficile. Bisogna avere professionalità, impegno e costanza per resistere alle sfide quotidiane imposte dal mercato.
Un’impresa di gestione di medie dimensioni, ad esempio, non deve solo guardarsi dalla concorrenza diretta dei competitors che hanno strutture aziendali simili alla sua, ma subisce la concorrenza del piccolo gestore, che è alla continua ricerca del cliente medio-piccolo, e del grande gestore che cerca di imporsi con i clienti medio-grandi. Il mercato in Romagna è saturo o c’è ancora spazio per crescere? Oggi il mercato in Romagna è tendenzialmente saturo, anche se è vero che quotidianamente nascono nuove imprese, ci sono fusioni e acquisizioni e quindi il settore è vivo e vitale. Per crescere però, è molto più probabile dover sottrarre un cliente alla concorrenza che trovarne uno di nuovo. Ci tengo anche a citare la mia personale esperienza professionale. Dieci anni fa quando ho incominciato la mia attività, tutti mi avevano detto che il mercato era saturo e che sarebbe stato molto difficile crescere. La storia ha comunque
dimostrato che anche in condizioni difficili c’è lo spazio per affrontare la concorrenza con successo. Posso pertanto dire che in Romagna il mercato è effettivamente “congestionato”, ma allo stesso tempo c’è la possibilità di crescere. Ritiene che il livello dei prezzi in Romagna sia allineato a quelli del resto d’Italia? Credo proprio che il livello dei prezzi sia molto simile. Non è così agevole stabilirlo, ma mi sento di affermare che il prezzo medio del caffè in Romagna è allineato a quello delle principali regioni italiane. A grandi linee per i clienti di grandi dimensioni il caffè ha un prezzo di 0,25 euro mentre per locazioni e clienti più piccoli può salire fino 0,30 – 0,31 euro. Il livello dei prezzi è stabile da un po’ di tempo, e il congelamento dei listini ha consentito solo a tutte quelle realtà aziendali che avevano una struttura adeguata, di resistere sul mercato. D.A.ITALIA 49
lavoro e impresa news
a cura di Massimo Brisciani, Consulente del Lavoro
lavoro intermittente nel week end e in particolari periodi dell’anno
Il decreto legislativo n. 276/2003 ha istituito un nuovo tipo di contratto di lavoro subordinato denominato lavoro intermittente o “a chiamata” (Artt. 33 – 40 D.Lgs. 276/2003). Con questo contratto il prestatore di lavoro si pone a disposizione del datore di lavoro, per essere chiamato in caso di necessità nel rispetto di un preavviso che, per legge, non può essere inferiore ad un giorno. A differenza del part time durante i periodi di inattività il lavoratore non è titolare di alcun diritto e non matura alcun compenso: al lavoratore spettano tutti i diritti del lavoratore subordinato e la normale retribuzione durante i periodi di attività. Pensato per le attività di carattere intermittente o discontinuo, il nuovo contratto risulta di particolare interesse nel settore della ristorazione e, in generale, nei pubblici esercizi: con il lavoro a chiamata non è più necessario stipulare un contratto a termine ogni volta che si ha necessità di personale “aggiuntivo” (ad esempio camerieri, pizzaioli, barman, ecc.); con un uno o più contratti di lavoro intermittente si potrà far D.A.ITALIA 50
fronte alle necessità che di volta in volta si presentano. Il contratto può essere a tempo indeterminato o a termine, con o senza “garanzia di risposta” alla chiamata. Se il lavoratore si obbliga contrattualmente a rispondere alla chiamata del datore di lavoro, egli ha diritto oltre alla retribuzione ad una specifica indennità di disponibilità, pari almeno al 20% del minimo stabilito dal CCNL per la qualifica corrispondente. L’indennità è divisibile in quote orarie e, conseguentemente, va commisurata all’intervallo di disponibilità garantito dal lavoratore (ad esempio dalle 20.00 alle 22.00 dal venerdì alla domenica). In questo caso il rifiuto ingiustificato di rispondere alla ‘chiamata’ può comportare la risoluzione del contratto, la restituzione della quota di indennità di disponibilità maturata, e un congruo risarcimento del danno, così come fissato dai contratti collettivi o da quello individuale di lavoro. Nel caso di malattia o di altra situazione che renda impossibile rispondere alla chiamata, il lavoratore deve informare il datore di lavoro, specificando la durata del-
l’impedimento, e in questo periodo non matura l’indennità di disponibilità. Se non adempie a quest’obbligo perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni. La garanzia di disponibilità rappresenta un elemento di sicurezza per il datore di lavoro, il quale sa di poter contare sulla prestazione lavorativa in caso di bisogno. Tuttavia essa ha un costo, rappresentato dall’indennità di disponibilità e dai relativi oneri previdenziali. Per contro il contratto senza garanzia di disponibilità non dà certezze riguardo alla reale effettuazione delle prestazioni di lavoro al momento della chiamata, ma non costa nulla in caso di inattività del lavoratore. Il Ministero del Lavoro con una nota del 12 Luglio 2004, in risposta ad un quesito sul lavoro intermittente posto dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe), ha fornito un’interpretazione decisamente estensiva del campo d’applicazione dello speciale contratto. Il Ministero ha affermato l’immediata applicabilità della disposizione (art. 37, c.1 DLgs 276/2003) che consente il ricorso al lavoro intermittente nel week end,
durante le ferie estive e durante le vacanze natalizie e pasquali, senza dover attendere alcuna regolamentazione da parte della contrattazione collettiva o di un eventuale decreto ministeriale. Secondo una prima interpretazione della norma si riteneva che l’immediata operatività del lavoro intermittente riguardasse, in via sperimentale, solo lavoratori disoccupati con meno di 25 anni o persone con più di 45 anni espulse dal ciclo produttivo o iscritti nelle liste di mobilità. Ora il Ministero afferma, invece, che si possono stipulare liberamente - cioè con soggetti di qualsiasi età e anche già occupati contratti di lavoro intermittente per prestazioni da effettuare il fine settimana o nei periodi delle ferie estive o delle vacanze natalizie e pasquali. È evidente l’importanza dell’orientamento assunto dal Ministero del Lavoro soprattutto per i pubblici esercizi e per le attività turisticoalberghiere, che spesso si rivolgono a soggetti di ogni età già titolari di altro rapporto di lavoro a tempo pieno e disponibili ad integrare il loro reddito con prestazioni saltuarie.
mondo associazione Confida festeggia il suo 25° anniversario Il 9 ottobre CONFIDA festeggerà, insieme ai suoi numerosi associati, il venticinquesimo anniversario di costituzione. L’Associazione Italiana della Distribuzione Automatica è stata infatti costituita nel 1979 (13 luglio). La cena di gala, che rappresenterà il momento centrale di quest’importante ricorrenza, si svolgerà nella suggestiva cornice di Montecarlo. È stato anche rivolto un invito al Presidente di Confindustria dott. Luca Cordero di Montezemolo che, se gli impegni glielo consentiranno, sarà presente e potrà fare un intervento sulla situazione economica italiana. Alla Cena di Gala saranno invitate altre Autorità istituzionali ed Esponenti delle Associazioni europee del Vending. Il 25° Anniversario è un traguardo senz’altro lusinghiero e certifica il percorso di crescita dell’Associazione che ha consentito e favorito lo sviluppo della Distribuzione Automatica nel nostro Paese. D.A. Italia, sarà presente all’evento e fornirà un resoconto completo ai suoi lettori (foto comprese) nel prossimo numero.
CONFIDA (Associazione Nazionale Distribuzione Automatica) ha rilasciato una serie di dati ufficiali sull’importante appuntamento fieristico tenutosi dal 21 al 24 aprile a Genova. Ha inoltre comunicato di aver distribuito a tutti gli espositori un questionario per valutare il grado di Customer satisfation delle aziende e rilevare molti altri interessanti aspetti della loro presenza a Venditalia 2004. Pubblichiamo, in queste pagine dedicate all’associazione, un elenco di tabelle con i principali riferimenti statistici della fiera e le risposte degli espositori al questionario.
venditalia 2004 dati statistici Venditalia 2004 ha contato sulla partecipazione di ben 255 espositori ed è stata ufficialmente qualificata come fiera “internazionale”. La composizione della provenienza geografica è illustrata nella tab. 1. Molto simile è anche la provenienza geografica dei Visitatori (tab. 2). Come di consueto, i “Fabbricanti e rivenditori di Distributori Automatici” e i “Produttori e rivenditori di Prodotti food e non food” hanno occupato gran parte degli spazi espositivi (tab. 3) NAZIONE DI PROVENIENZA DEGLI ESPOSITORI (tab. 1)
NAZIONE DI PROVENIENZA DEI VISITATORI (tab. 2) Italia
81%
Europa (oltre Italia)
15%
Extra Europa
4%
MERCEOLOGIA ESPOSITORI DI VENDITALIA 2004 (tab. 3)
Italia
80%
Produttori e rivenditori di Prodotti food e non food
42%
Europa (oltre Italia)
16%
Produttori e rivenditori di Sistemi di pagamento e accessori
15%
Extra Europa
4%
Riviste e Associazioni
5% D.A.ITALIA 51
mondo associazione i risultati del questionario distribuito in fiera Molte sono state le novità viste a Venditalia 2004. Tre espositori su quattro hanno infatti presentato delle innovazioni. HAI PRESENTATO QUALCHE NOVITÀ O INVENZIONE IN VENDITALIA 2004? si
76%
no
24%
L’analisi comparativa con le altre fiere internazionali di settore è molto incoraggiante. COME VALUTI VENDITALIA NEL PANORAMA FIERISTICO INTERNAZIONALE? al pari di altre manifestazioni
67%
di eccellenza
25%
di modesto interesse
8%
Venditalia è anche per gli espositori un veicolo promozionale sia per l’azienda che per il settore della distribuzione automatica. RITIENI VENDITALIA UN IMPORTANTE VEICOLO PROMOZIONALE?
Molto positiva anche la presenza agli stand di clienti potenziali oltre a quelli già acquisiti. I VISITATORI CONTATTATI IN VENDITALIA 2004 SONO PRINCIPALMENTE: potenziali clienti
73%
già clienti
27%
Anche l’interesse dei visitatori è apparso alle aziende espositrici sicuramente soddisfacente visto che solo il 4% lo ha ritenuto modesto. COME TI È SEMBRATO L’INTERESSE DEI VISITATORI? buono
64%
elevato
16%
discreto
16%
modesto
4%
Sempre maggiore è invece l’attenzione ai mercati esteri, sia europei che extra-europei. IN QUALE MERCATO VORRESTI MIGLIORARE/SVILUPPARE LA PRESENZA DELLA TUA AZIENDA? europeo
46%
nazionale
36%
extra europeo
16%
regionale
2%
Venditalia si conferma anche un importante appuntamento per le aziende espositrici. VENDITALIA RAPPRESENTA UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE PER IL TUO MERCATO? abbastanza
58%
molto
40%
poco
2%
Quasi 9 aziende su 10 hanno anche avuto l’opportunità di avviare nuove iniziative commerciali. VENDITALIA È STATA ANCHE UN’OCCASIONE PER AVVIARE NUOVE OPPORTUNITÀ COMMERCIALI?
si, per entrambi
43%
si, per l’azienda
29%
si, per il settore
25%
no
3%
L’organizzazione di Venditalia 2004 ha riscosso un grande apprezzamento. Non è stato facile riuscire a conseguire questo risultato, anche alla luce delle numerose polemiche sulla conferma della scelta del quartiere fieristico di Genova (infatti l’edizione del 2006 si terrà a Milano). Nonostante questo i risultati sono stati lusinghieri e ci sentiamo di fare un particolare apprezzamento nei confronti di Daniela Biscotti, la responsabile di Venditalia, che durante i quattro giorni della fiera ha dimostrato di avere lo straordinario dono dell’ubiquità. COME VALUTI L’ORGANIZZAZIONE DI VENDITALIA? buona
57%
discreta
19%
ottima
13%
mediocre
9%
pessima
2%
COME VALUTI I SERVIZI OFFERTI DA VENDITALIA? buoni
57%
discreti
24%
ottimi
10%
mediocri
8%
pessimi
1%
QUALE LA TUA OPINIONE GENERALE SU VENDITALIA? buona
61%
discreta
23%
ottima
11%
mediocre
5%
pessima
0%
L’ultima domanda non poteva che riguardare l’intenzione di prendere parte alla prossima edizione della fiera, Venditalia 2006. I risultati si commentano da soli.
abbastanza
59%
SEI INTERESSTO AD ESPORRE A VENDITALIA 2006?
molto
29%
si
97%
poco
12%
no
3%
D.A.ITALIA 52
Appuntamento in fiera - 2004/2005 UN INTERO PADIGLIONE DEDICATO AL VENDING AD HOSTELCO 2004 - SPAGNA La fiera del settore alberghiero e della ristorazione HOSTELCO 2004 che si terrà a Barcellona dal 23 al 27 ottobre, riserverà un intero padiglione (il numero 6) alle aziende espositrici del settore Vending L’appuntamento fieristico, giunto alla 12 edizione, si terrà al Montjuïc Exhibition Centre, occuperà circa 60.000 mq di spazio espositivo e vedrà la partecipazione di più di 1.000 aziende suddivise in 8 categorie del mondo alberghiero e della ristorazione. Ben 80.000 visitatori hanno partecipato alla scorsa edizione. Hostelco 2004 oltre a raggruppare quasi per intero i leader del settore del mercato spagnolo, si sta pian piano aprendo all’internazionalizzazione, per questa edizione è previsto un incremento degli espositori esteri di circa il 10%. La presenza maggiore è proprio delle aziende italiane (+16% rispetto alla scorsa edizione), seguite da Francia, Portogallo, Germania e Gran Bretagna. Per la prima volta saranno presenti anche aziende provenienti dall’Arabia Saudita, Irlanda, San Marino e Venezuela. I PROSSIMI APPUNTAMENTI FIERISTICI INTERNAZIONALI NEL SETTORRE DEL VENDING
14/10 – 16/10 NAMA National Expo Lakeside Center - McCormick Place Chicago - Illinois (U.S.A.) Web: http://www.vending.org E-mail: mbrouse@vending.org 23/10 – 27/10 HOSTELCO Montjuïc Exhibition Centre Barcellona - Spagna Web: www.hostelco.com E-mail: hostelco@firabcn.es 03/11 – 06/11 D.A. VENDING EXPO International Paris expo - Porte de Versailles Parigi - Francia Web: http://www.da-vemdimg-expo.com E-mail: info@da-vending-expo.com 10/11 – 13/11 BALKAN FOOD & DRINKS 2004 Festivalna Hall Sofia - Bulgaria Web: http://www.viaexpo.com/expo_food_en.htm E-mail: office@viaexpo.com 21/01 – 24/01 - 2005 I.M.A. Exhibition Centre Nuremberg Norimberga – Germania Web: http://www.ima-messe.com/ E-mail: info@ima-messe.com
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sicurezza news
sul
lavoro
la gestione del servizio di pronto soccorso aziendale
Il 3 agosto 2004 sarebbe dovuto entrare in vigore il D.M. 388 del 15 Luglio 2003 che stabilisce gli obblighi di formazione per il personale addetto agli interventi di primo soccorso e il contenuto della cassetta di pronto soccorso e del pacchetto di medicazione. Le imprese che ancora non si sono messe in regole con la normativa, hanno ancora un po’ di tempo a disposizione visto che il Senato il 27 luglio ha prorogato la scadenza applicativa del decreto al 3 febbraio 2005. Il decreto riguarda tutte le imprese, che sono state suddivise in tre gruppi (A, B e C) con obblighi dif-
ferenti. Le imprese appartenenti al settore del Vending con più di 3 addetti appartengono al gruppo B, con meno di 3 addetti, al gruppo C. Nelle aziende o unità produttive di gruppo B, il datore di lavoro deve garantire le seguenti attrezzature: a) cassetta di pronto soccorso, tenuta presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodita in un luogo facilmente accessibile ed individuabile con segnaletica appropriata, contenente la dotazione minima indicata nell’allegato 1, da integrare sulla base dei rischi presenti nei luoghi di lavoro e su indicazione del medico competente, ove previsto, e del sistema di
emergenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale, e della quale sia costantemente assicurata, la completezza ed il corretto stato d’uso dei presidi ivi contenuti; b) un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. Nelle aziende o unità produttive di gruppo C, il datore di lavoro deve garantire le seguenti attrezzature: a) pacchetto di medicazione, tenuto presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodito e facilmente individuabile, contenente la dotazione minima indicata nell’allegato 2;
b) un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. L’addetto al pronto soccorso e cioè il Datore di Lavoro o chi per esso all’interno dell’azienda designato all’incarico, dovrà frequentare un corso specifico per l’acquisizione delle necessarie conoscenze tecniche per la corretta attuazione delle misure di pronto soccorso. L’obbligo di aggiornamento della formazione avrà cadenza triennale. Tale formazione per le aziende del Vending avrà una durata di 12 ore suddivise in tre giornate.
Prima giornata Modulo A Obiettivi didattici
Programma
Allertare il sistema si soccorso
a) Cause e circostanze dell’infortunio (luogo dell’infortunio, numero delle persone coinvolte, stato degli infortunati, ecc.); b) comunicare le predette informazioni in maniera chiara e precisa ai Servizi di assistenza sanitaria di emergenza.
Riconoscere un’emergenza sanitaria
1) Scena dell’infortunio: a) raccolta delle informazioni; b) previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili; 2) Accertamento delle condizioni psico-fisiche del lavoratore infortunato: a) funzioni vitali (polso, pressione, respiro) b) stato di coscienza c) ipotermia e ipertermia; 3) Nozioni elementari di anatomia e fisiologia dell’apparato cardiovascolare e respiratorio. 4) Tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso.
Attuare gli interventi di primo soccorso
1) Sostenimento delle funzioni vitali: a) posizionamento dell’infortunato e manovre per la pervietà delle prime vie aeree; b) respirazione artificiale; c) massaggio cardiaco esterno; 2) Riconoscimento e limiti d’intervento di primo soccorso: a) lipotimia, sincope, shock; b) edema polmonare acuto; c) crisi asmatica; d) dolore acuto stenocardico; e) reazioni allergiche; f) crisi convulsive; g) emorragie esterne post-traumatiche e tamponamento emorragico.
D.A.ITALIA 54
Seconda giornata - Modulo B 1) Cenni di anatomia dello scheletro. Acquisire conoscenze generali sui traumi in 2) Lussazioni, fratture e complicanze. ambiente di lavoro 3) Traumi e lesioni cranio-encefalici e della colonna vertebrale. 4) traumi e lesioni toraco-addominali. 1) Lesioni da freddo e da calore. 2) Lesioni da corrente elettrica. Acquisire conoscenze generali sulle patologie 3) Lesioni da agenti chimici. specifiche in ambiente di lavoro 4) Intossicazioni 5) Ferite lacero contuse. 6) Emorragie esterne Terza giornata - Modulo C
Acquisire capacitĂ di Intervento pratico
1) Principali tecniche di comunicazione con il sistema di emergenza del S.S.N. 2) Principali tecniche di primo soccorso nelle sindromi celebrali acute. 3) Principali tecniche di primo soccorso nella sindrome di insufficienza respiratoria acuta. 4) Principali tecniche di rianimazione cardiopolmonare. 5) Principali tecniche di tamponamento emorragico. 6) Principali tecniche di sollevamento, spostamento e trasporto del traumatizzato. 7) Principali tecniche di primo soccorso in casi di esposizione accidentale ad agenti chimici e biologici.
Allegato 1 Contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso
Allegato 2 Contenuto minimo del pacchetto di medicazione
Guanti sterili monouso (5 paia). Visiera paraschizzi. Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1). Flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3). Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10). Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2). Teli sterili monouso (2). Pinzette da medicazione sterili monouso (2). Confezione di rete elastica di misura media (1). Confezione di cotone idrofilo (1). Confezioni di cerotti di varie misure pronti all’uso (2). Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2). Un paio di forbici. Lacci emostatici (3). Ghiaccio pronto uso (due confezioni). Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2). Termometro. Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.
Guanti sterili monouso (2 paia). Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (1). Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml (1). Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1). Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3). Pinzette da medicazione sterili monouso (1). Confezione di cotone idrofilo (1). Confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso (1). Rotolo di cerotto alto cm. 2,5 (1). Rotolo di benda orlata alta cm. 10 (1). Un paio di forbici (1). Un laccio emostatico (1). Confezione di ghiaccio pronto uso (1). Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1). Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.
D.A.ITALIA 55
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N° 3-settembre-ottobre/04
D.A.ITALIA - IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
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anteprima D.A. Vending Expo - i prefiera delle aziende italiane presenti a Parigi fabbricanti : intervista alla Fas produttori: intervista alla Covim speciale Romagna gestori: intervista alla Arimel Nestlè presenta Komo sicurezza sul lavoro caffè latest news lavoro e impresa mondo associazione s p e a k e r s c o r n e r
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