Beesness Novembre/Dicembre 2020

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Periodico di informazione bimestrale novembre-dicembre 2020

Anno X - N° 6 2020 € 5,00

Niccolò Meoni

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/ Editoriale

L’ALBA DI UNA NUOVA ERA

Anche quest’anno siamo giunti all’ultimo numero di Beesness del 2020. Se mi volto indietro, noto le difficoltà delle aziende, oltre alla mancanza degli affetti, che ognuno di noi ha sperimentato durante il lockdown. Nel mese di febbraio nessuno avrebbe immaginato di trovarsi all’inizio di una pandemia, con decine di migliaia di morti e una situazione economica disastrosa, la più dura dalla seconda guerra mondiale. In questi mesi abbiamo documentato e raccontato sulla rivista lo sconforto iniziale degli imprenditori, seguito a breve dal desiderio di rinascita: le numerose notizie pubblicate su Beesness confermano la volontà di riconvertire le proprie aziende e di soddisfare, con produzioni ad hoc, le nuove necessità della società italiana. Nonostante il Governo non abbia sostenuto in modo adeguato le PMI – il tessuto imprenditoriale del Paese – le Partite IVA, i ristoratori e gli esercenti, sono stati escogitati business alternativi. In primis, la ristorazione, che ha prontamente attivato il servizio di consegna a domicilio, che negli anni pre-pandemia pochi in Italia utilizzavano. Oggi, il lavoro da remoto, già molto diffuso in altri paesi, sembra essere diventata una modalità imprescindibile per molti impiegati e aziende. Augurandoci che l’umanità rinasca da questa piaga del XXI

secolo più forte e migliore, siamo consapevoli che niente sarà più come prima. Infatti, sembrano ormai radicate le nuove abitudini dello smart working e degli acquisti tramite l’E-commerce. Nel segno della speranza per la ripresa economica e la riapertura di tutte le attività, vi consigliamo di leggere l’intervista a Niccolò Meoni, un giovane bodybuilder che, nonostante la situazione, prosegue con impegno e passione lo sport prescelto. Interessanti anche le interviste al critico d’arte Vittorio Sgarbi e quella postuma a Philippe Daverio. Così diversi ma così uguali, accomunati dalla stessa passione per il bello. Il massmediologo Klaus Davi scrive per Beesness un ricordo su Franca Sozzani, per anni a capo della rivista Vogue Italia: persona mite e gentile, ma determinata quando serve. In sintesi, una vita spesa per la moda. Da ultimo, chiudiamo con le consuete rubriche su l’imprenditoria, il franchising e la tecnologia. Ci auguriamo che il 2021 coincida con la ripresa dell’attività lavorativa per tutti e che si possa partecipare in presenza agli innumerevoli eventi, convegni e iniziative che in questi mesi non si sono mai fermati. Da tutta la Redazione, un augurio di cuore per un Nuovo Anno ricco di soddisfazioni lavorative.

Giovanni Bonani Direttore Responsabile


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Editore Beesness di Giovanni Bonani – Via Soperga 13 - 20127 Milano Anno X - N° 6 2020 € 5,00

P. IVA 10312920969 – C.F. BNNGNN73H19F205Y Registrazione Tribunale di Milano n°551 del 18.11.2011

Periodico di informazione bimestrale novembre-dicembre 2020

Grafica Canali&C. Stampa AG Printing S.R.L - Via Milano 3/5 - 20068 - Peschiera Borromeo (MI) Servizio abbonamenti abbonamenti@beesness.it | Tel./Fax: 02/36539037

Niccolò Meoni

“TI SCOLPISCO”

Guillermo Mariotto Beesness

“BALLANDO CON LA MODA”

Alex Cuté

“IL FRANCHISING DEL DIMAGRIMENTO”

Direttore Responsabile

Antonio Civita

“IL GIUSTO GUSTO”

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Contributors: Carla Cavicchini, Fabrizio Valente, Elena Pravato, Giorgio Nadali

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/ INDICE

novembre\dicembre 2020

News MICAM e MIPEL Milano, Filo 55A edizione, Ethos Profumerie, Camicissima, Bigi Cravatte Milano e Bsamply, Mirta, Cisalfa Sport, Atomic, Eurostands, Nissan X-trail Salomon, Agromonte, Pellini caffè, Excelsior Hotel Gallia, CNCC, Centro Commerciale Lingotto, Centro Commerciale Freccia Rossa, CBRE, Mitsubishi Electric, Scannell Properties, Svicom, WiP, F2D...............................................................8

Food IL PANINO È SEMPRE GIUSTO Intervista Antonio Civita, Ceo Panino Giusto.................................. 20

Sport ESSERE ED AVERE Intervista a Niccolò Meoni campione di culturismo.......................... 26

Fashion 19° OSSERVATORIO ALTAGAMMA La situazione e le prospettive dell’industria e dei mercati del lusso... 20

L’ANGELO MARIOTTO Parla lo stilista di Ballando con le stelle............................................. 30

SE QUEL MURO OSTACOLA... Klaus Davi ricorda Franca Sozzani.................................................. 31

DI STOFFA DIPINTA, DI SETA VESTITA Eleonora Lastrucci - Antico Setificio Fiorentino alla Festa del Cinema di Roma.......................................................... 32

OMAGGIO PER PAPA BERGOGLIO Il Premio Kineo in Vaticano............................................................... 34

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Cultura L’ITALIA CHE EMOZIONA Intervista a Giuseppe Zambetti Presidente di Emozione Italia........ 36

LA PIOGGIA NEL PINETO Intervista a Edda Silvestri direttrice AIMART................................ 42

PROIBITO SAPERE Recensione del libro “Non mollare Caterina” di Renato Campinoti...........46

TUTTE EL MOND A L’È PAES Così parlò Philippe Daverio .............................................................. 48

TUTTI QUANTI ABBIAMO UN ANGELO Intervista a Vittorio Sgarbi................................................................ 50

Tecnologia 12 CONSIGLI DI MASSIMO BORASO LinkedIn per persone che vogliono vendere........................................ 52

LA RETAIL TRANSFORMATION Nuovi equilibri tra digitale e fattore umano relazionale................... 54

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novembre\dicembre 2020

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Automotive

Franchising

CARVANA - USA

DIÈTNATURAL

L’Amazon delle auto........................................................................... 56

In crescita il business della Nutrizione e Dietetica ............................ 66

REGALI DI NATALE

Formazione I SEGRETI DELLA TOP PERFORMANCE Cosa serve per avere successo nel mondo degli affari........................... 58

2 su 3 riducono il budget del 25%, boom di Amazon........................ 72

IL FRANCHISING PREMIA LE DONNE Rubrica a cura di Assofranchising...................................................... 76

MA DOVE HO MESSO L’ASCIUGAMANO? Rubrica Quadrante............................................................................ 78

Schede Franchising Doppio Malto, Rossocaffé, Salone Franchising Milano e Ret@il Innovation Forum, McDonald’s........................................ 64

Schede Informative

Diètnatural, CNF Chick∙n∙Fries, Clean Life, Agenzie Italia Group... 80

Recensione CAMBIARE VITA PER RAGGIUNGERE LA LIBERTÀ FINANZIARIA Arriva in Italia il best seller di Dave Ramsey ................................... 84

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/News

LE FIERE DELLA MODA RIPARTONO DA #STRONGERTOGETHER Grazie ai segnali positivi registrati nella prima edizione di settembre 2020 ─ oltre 16mila visitatori accolti, di cui il 25% proveniente dall’estero ─ sarà riproposto, dal 20 al 24 marzo 2021, il progetto espositivo #strongertogether. Gli appuntamenti fieristici del fashion system si svolgeranno presso Fieramilano Rho, un vero e proprio hub espositivo, e partiranno con HOMI Fashion&Jewels Exhibition (2022 marzo 2021), l’appuntamento dedicato a bijoux, gioielli e accessori moda. Dal 21 al 23 marzo avranno luogo: MICAM Milano, il salone internazionale delle calzature; MIPEL, l’evento internazionale dedicato alla pelletteria e all’accessorio in pelle; TheONE Milano, il salone dell’haut-à-porter femminile, che ospita il meglio della produzione di abbigliamento in tessuto, pelliccia e pelle. L’offerta fieristica di #strongertogether sarà, infine, completata da LINEAPELLE che, il 23 e il 24 marzo, metterà in mostra le pelli, i tessuti, gli accessori e i componenti più innovativi ed esclusivi per la moda e il design. Le manifestazioni si terranno in totale sicurezza e nel pieno rispetto della normativa vigente, grazie anche all’upgrading organizzativo del quartiere fieristico, che ha adottato tutti i provvedimenti necessari per garantire la sicurezza degli eventi che ospita e che ha affinato le linee guida per la gestione dei flussi dei visitatori. Gli organizzatori stanno già lavorando per intercettare e selezionare i buyer, grazie anche al sostegno del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE Agenzia Italia.

LA 55A EDIZIONE DI FILO Nonostante il ripresentarsi di un altro scenario d’incertezza causato dalla pandemia, Filo non rinuncia al suo ruolo di salone internazionale leader per l’industria dei filati. Infatti, a novembre 2020 ha già iniziato a programmare la 55a edizione, prevista il 24 e il 25 febbraio 2021, a MiCo-Milano Convention Centre. Il primo appuntamento, in vista della manifestazione, sarà la presentazione a dicembre 2020 delle proposte sviluppo prodotto, tramite il canale webinar, permettendo di raggiungere in un’unica occasione e in modo semplice, efficace e rapido tutte le persone interessate in Italia e all’estero, dagli espositori agli uffici stile, alla stampa. I dati di partecipazione al webinar di luglio per la presentazione della 54a edizione di Filo hanno dimostrato come la formula abbia consentito di dialogare con un pubblico ben più ampio di quello che seguiva gli incontri al salone. Al contrario, per la presentazione dei prodotti delle aziende la fiera in presenza risulta imprescindibile per mostrare le qualità dei tessuti e la creatività, insieme alla flessibilità e all’adattabilità che gli espositori mettono al servizio dei loro clienti. Filo di ottobre ha già dimostrato la voglia e la tenacia con cui le aziende espositrici intendono rispondere alla crisi economica, ossia di proseguire in un’ottica di filiera il cammino di crescita del settore.

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novembre\dicembre 2020

ETHOS PROFUMERIE FESTEGGIA 25 ANNI Nel 1995 un gruppo di 15 imprenditori della profumeria del Veneto si riunisce per dare vita ad un consorzio dal nome Ethos Profumerie. Ethos in greco significa “etica” ed è proprio da questo concetto che il gruppo è cresciuto, concretizzando la filosofia dell’etica e della serietà, da sempre suoi valori fondanti. Nel 2020 la Società Consortile per Azioni, che conta oggi 254 punti vendita e 98 ragioni sociali, ha compiuto 25 anni, caratterizzati dalla passione per il lavoro in profumeria, dalla voglia di essere vicino al cliente e dall’estrema attenzione verso i propri consorziati. In questo tempo, Ethos Profumerie ha continuato a innovarsi, a partire dal cambio di logo nel 2006, fino ad arrivare per primo nel segmento della profumeria tradizionale italiana a utilizzare strumenti di grande avanguardia ─ ad esempio Salesforce, integrato a un database di oltre 800 mila nominativi di clienti fedeli ─ e nel contempo non ha mai smesso di lavorare costantemente sulla brand awareness, valorizzando la bellezza in quanto tema universale che si può riscoprire anche in ambiti differenti, come la musica, il cinema e lo sport. Nel 2018 Ethos Profumerie lancia la sua prima private label, dedicata alla detergenza e all’idratazione del corpo, che si è ampliata nel 2019 con quattro referenze di detergenza viso. Nello stesso anno debutta anche con la prima collezione di Eau de Parfum.

CAMICISSIMA SIGLA UNA PARTNERSHIP CON LI LU SHOWROOM PER LO SVILUPPO NEL MERCATO RUSSO Camicissima prosegue nel suo percorso di espansione internazionale e a novembre 2020 ha annunciato la partnership con Li Lu Showroom, per la distribuzione del brand nel mercato russo. Li Lu Showroom è una realtà strutturata su più livelli, nata per supportare la distribuzione dei marchi di moda nei mercati dell’Europa dell’Est. La sua capacità di penetrazione si articola dallo sviluppo di reti retail, attraverso un network di franchisee di fiducia, alla distribuzione nei negozi plurimarca più prestigiosi. Li Lu Showroom è molto noto anche per il suo reparto dedicato alle pubbliche relazioni, nato in Russia nel 1996 e che dal 2015 ha una struttura indipendente con clienti esterni. LIVE PR-Agency offre i migliori servizi a oltre 25 marchi internazionali di moda, a cui se ne aggiungono molti italiani e di fama mondiale. La collaborazione con Camicissima avrà inizio con la collezione autunno/inverno 2021/22 e prevede la creazione di un’area dedicata al brand nello showroom di oltre 2mila mq nel centro di Mosca, dove i player del settore moda - vendita all’ingrosso, grandi magazzini e franchising potranno conoscere e apprezzare lo stile e la qualità del marchio italiano.  9


/News

NUOVI MODELLI PER FARE ACQUISTI: BIGI CRAVATTE MILANO E BSAMPLY Il settore moda, a causa della pandemia in corso e della conseguente evoluzione delle abitudini d’acquisto dei consumatori, sta vivendo cambiamenti epocali. Piccoli e grandi marchi hanno ideato nuovi modi di avvicinare e di coinvolgere i propri clienti, con l’obiettivo di garantire la massima sicurezza. In questo contesto, spiccano due nomi italiani all’avanguardia nel modello di vendita. Bigi Cravatte Milano, che già nel 2018 aveva prodotto il format “slow shop”, solo su appuntamento, dove il cliente è al centro e la qualità è al primo posto; la startup Bsamply, la prima in Italia e realizzare lo showroom virtuale, ossia una piattaforma digitale innovativa e semplice da utilizzare, dove la domanda dei compratori e l’offerta dei fornitori possono incontrarsi e interagire, permettendo alle aziende del Made in Italy di presentare le proprie collezioni. Altre forme d’acquisto includono i ritiri in negozio, dopo aver scelto e ordinato un capo online, e le vendite private in negozio, aperte a un gruppo ristretto di persone, previo appuntamento via smartphone. In un prossimo futuro, con lo sviluppo senza fine della tecnologia digitale, sarà anche possibile far indossare il vestito prescelto al proprio avatar, una perfetta replica di se stessi. Inoltre, già rinomati marchi di abbigliamento hanno allestito sfilate all’interno di videogiochi, dove è anche possibile effettuare acquisti.

In foto: BigiCravatte - Slow Shop

ARTIGIANI DEL CASHMERE, LE BOTTEGHE ORA VANNO ONLINE SU MIRTA La scomparsa dei turisti stranieri dall'Italia, causa Covid-19, ha reso più difficile la vita degli artigiani del Made in Italy. Infatti, Federmodaitalia-Confcommercio stimano che questa drammatica fase determinerà una perdita complessiva di 5,7 miliardi di euro. Al fine di sostenere anche questi operatori, Mirta ha deciso di ampliare la propria offerta, che finora era centrata sul mondo della pelletteria, aprendo opportunità d’affari su scala globale alla categoria degli artigiani del cashmere, eccellenza italiana per la lavorazione a mano del pregiato filato. Al suo debutto, nell’autunno del 2020, la nuova categoria conta già dieci artigiani (Del Santo Cashmere, Darla & Dojola, Dalmo Cashmere, A.F. Maglieria, Arte Viva, Nicki Colombo, Ama Pure, Maria Contigiani, Curling Collection e Elena Sanguankeo), che offrono accessori come sciarpe, guanti e cappelli. Si prevede un allargamento della categoria per proporre capi homewear e di abbigliamento. L'azienda si propone di rendere il cashmere la seconda categoria prodotto più grande all'interno della piattaforma, dopo la pelletteria, con l'obiettivo di arrivare a rappresentare il 30% delle vendite. A oggi l’offerta di Mirta è quasi totalmente destinata a un’utenza straniera: i mercati più interessati all’artigianato d’eccellenza sono quelli statunitense – che rappresenta il 40% dei ricavi – e asiatico, soprattutto Corea del Sud e Hong Kong. Recentemente Mirta ha aperto alla clientela cinese, sbarcando su RED, social network cinese che conta 300 milioni di utenti. 10


novembre\dicembre 2020

IL GRUPPO CISALFA SPORT INAUGURA DUE NUOVI PUNTI VENDITA A LIVORNO E A CUNEO Nonostante la complessità del periodo attuale, Cisalfa Sport, leader in Italia nella grande distribuzione di articoli sportivi e per il lifestyle, prosegue nel suo piano di sviluppo ed inaugura due nuovi punti vendita 3.0. Il 24 ottobre 2020 ha aperto il nuovo store presso il centro commerciale Parco Levante di Livorno e il 23 novembre il punto vendita di Cuneo presso il centro commerciale Grande Cuneo. Cisalfa Sport, che conta 150 punti vendita, continua a sviluppare una strategia retail omnichannel, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento nel modello d’integrazione fra l’esperienza offline e quella online, sempre più dinamica e intuitiva. Entrambi i nuovi negozi, di dimensioni impor tanti, sono studiati secondo il format 3.0: un progetto di visual innovativo per una disposizione delle collezioni più accattivante e fruibile, unito a materiali ecologici e illuminazione led a basso consumo. Sempre il format 3.0 sarà protagonis ta anche della ristrutturazione del negozio di Agrigento, presso il centro commerciale Città dei Templi.

ATOMIC E SCUOLA SCI CORTINA: UN SODALIZIO LUNGO 12 ANNI Il marchio Atomic, fondato in Austria nel 1955 e più grande produttore di sci al mondo, dopo la firma del contratto di sponsorizzazione tecnica con i Club Falconeri Ski Team e la firma del contratto triennale esclusivo con Sci Club Cortina, prosegue il suo compito con alcune delle realtà dello sci più attive, ricche di tradizione e attente alle esigenze degli sciatori, specie quelle dei più piccoli. Infatti, a ottobre 2020 ha rinnovato la collaborazione con la Scuola Sci Cortina, capitale dei Campionati Mondiali di Sci Alpino 2021. La Scuola rappresenta un punto di riferimento sia per gli ospiti della località sia per tutti i bambini e gli appassionati residenti a Cortina. Nonostante la stagione invernale 2020/21 sia a rischio, causa emergenza sanitaria, Atomic conferma i piani in essere, che mirano a promuovere e a sostenere il mondo della neve anche attraverso le scuole di sci. Da sempre le scuole italiane sci, oltre a essere una fucina di talenti, sono soprattutto realtà che si impegnano a far appassionare i partecipanti a questo sport, che deve essere sostenuto sia da qualità personali sia da un’attrezzatura che favorisca l’apprendimento e garantisca la sicurezza. Atomic realizza sci su misura per ogni disciplina sulla neve e distribuisce i suoi prodotti in 49 paesi. Atomic, un marchio Amer Sports, si impegna a creare un'esperienza sciistica sempre migliore con innovazioni tecniche all'avanguardia e di qualità. Scuola Sci Cortina, dal 1933 prima scuola sci in Italia, conta oggi ben 140 maestri, impegnati ogni inverno nell’insegnamento dello sci alpino e nordico, snowboard, telemark e freeride. La Scuola collabora anche con gli Sci Club locali, al fine di creare squadre di maestri e di allenatori che insegnino e preparino bambini e adolescenti all’agonismo. A oggi gli atleti agonisti sono 120, nelle discipline dello sci alpino e nordico, biathlon e sci alpinismo.  11


/News

EUROSTANDS È PARTNER TECNICO DI FONDAZIONE CORTINA 2021 Ai Campionati del Mondo di sci alpino 2021 scende in pista Eurostands, azienda leader mondiale nel settore della progettazione e della produzione di allestimenti. Partner tecnico di Fondazione Cortina 2021, presieduta da Alessandro Benetton e diretta da Valerio Giacobbi, si unisce agli oltre 6mila addetti ai lavori e volontari, offrendo la qualità del design italiano, per allestire le aree dedicate al pubblico, ai media e agli atleti. Già nel 2019 Eurostands aveva realizzato l’Official Time Keeper di Longines, posizionato in corso Italia a Cortina d’Ampezzo. La città si si prepara ad accogliere, dal 7 al 21 febbraio 2021, oltre 600 atleti provenienti da 70 nazioni, 500 milioni di spettatori, numerosi media nazionali e internazionali. Un grande lavoro di allestimento, prevalentemente dedicato all’interior fitting, che coinvolgerà l’azienda brianzola, dalla progettazione alla realizzazione, fino al montaggio. Spazi innovativi, interamente preparati all’interno della fabbrica di Cambiago in Brianza, che daranno forma al Centro Media, al National Village e alle aree VIP lounge. La sicurezza resta sempre la priorità: infatti, tutti gli spazi aperti al pubblico saranno allestiti con i prodotti della linea Covistop, per garantire distanziamento e tranquillità.

PACCHETTO SPECIALE “NISSAN X-TRAIL SALOMON” PER GLI AMANTI DELL’AVVENTURA A ottobre 2020 è stata rinnovata l a c o l l a b o ra zi o n e , r i s a l e nte a l 2019, tra Salomon e Nissan, per la soddisfazione degli sportivi e degli amanti della vita all’aperto. Salomon è un’azienda da sempre impegnata a favorire il progresso degli sport di montagna, sviluppando prodotti innovativi, mentre Nissan unisce qualità e evoluzione tecnologica, anche nel mondo dei mezzi concepiti per la guida in fuoristrada. Entrambi h a n no p re sentato il p a cch et to speciale Nissan X-Trail Salomon, dedicato al più grande crossover del marchio nipponico. I responsabili delle due aziende hanno identificato alcuni dettagli, sia estetici sia di funzioni e accessori, adatti allo spostamento su neve. Ad esempio, la calotte degli specchietti e la finitura inferiore del portellone cromate, le barre trasversali sul tetto, due borse da viaggio Salomon Prolog 70 e molto altro ancora. Non mancano le novità anche in termini di tecnologie digitali. Lo spazio a bordo prevede sette posti passeggeri, utile anche per poter alloggiare tutta l’attrezzatura Salomon.

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AGROMONTE PRESENTA PARGOLOSI, LA PRIMA SALSA DI DATTERINO PENSATA PER BAMBINI Co-leader in Italia nella produzione di salse pronte di pomodoro, l’azienda siciliana si è posta l’obiettivo di generare ulteriore valore nella categoria salse, che ha dimostrato negli ultimi anni una grande vivacità ed è quindi un importante driver di crescita per il mercato dei rossi. Dolce, cremosa, preparata solo con datterini siciliani freschi e verdure selezionate biologiche, Pargolosi è la salsa pronta che mette d’accordo mamme e bambini. È proprio a questi ultimi che ha pensato Agromonte con il lancio della nuova linea Pargolosi, la prima salsa pronta di datterino biologico. Piace anche alle mamme perché è realizzata solo con materie prime biologiche, prima tra tutte il pomodoro datterino siciliano, raccolto in estate quando le proprietà organolettiche sono ottimali, lavorato dal fresco e trasformato in una gustosa salsa entro poche ore dalla raccolta, a cui si aggiungono verdure selezionate e olio extra vergine d’oliva. La trasformazione del datterino segue un metodo di lavorazione naturale, senza coloranti, conservanti e privo di concentrato di pomodoro. Alle mamme servirà solo scaldare la salsa e inoltre ognuna delle due confezioni in vetro da 160 grammi è studiata per due porzioni, così da poterla consumare in breve tempo. La linea Pargolosi invita anche i bambini a entrare in un mondo fantastico di personaggi e di giochi.

PELLINI CAFFÈ SELEZIONATO COME FORNITORE UFFICIALE DI AMERICAN MAGIC Pellini caffè è stato selezionato come fornitore ufficiale di caffè dello yacht club American Magic di New York, per la 36a Coppa America. La squadra, di oltre 140 membri, si sta preparando per competere all’evento di sport internazionale, per vincere il trofeo più ambito nel mondo della vela. Lo yacht da regata, con un equipaggio di 11 persone, rappresenta l'avanguardia della tecnologia navale ad alte prestazioni. Ad unire American Magic e Pellini è la vocazione alla sostenibilità: infatti, il mondo della vela vive in simbiosi con il mare e la salvaguardia del suo ecosistema. Allo stesso modo, Pellini, da molti anni e prima di molte aziende, ha deciso di realizzare una produzione sostenibile, che interessa ogni aspetto del processo lavorativo, dalla selezione delle materie prime alla lavorazione delle stesse fino al confezionamento, con l’obiettivo di garantire il minor impatto ambientale. Tutto questo è stato possibile grazie a investimenti consistenti in ricerca e sviluppo, che hanno permesso di adottare soluzioni innovative e con un’impronta green. La propensione all’innovazione tecnologica è una analogia ulteriore che ha promosso la partnership tra American Magic e Pellini. American Magic ha aperto la nuova base del team ad Auckland - Nuova Zelanda, nel luglio 2020, che gestisce anche una struttura di costruzione di imbarcazioni a Bristol, Rhode Island, in Usa, e una sede di progettazione a Santander, in Spagna. Il team rappresenterà il New York Yacht Club nelle prossime World Series della Coppa America ad Auckland e se vincerà la Prada Cup, nella 36a Coppa America, che si terrà a marzo 2021.  13


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EXCELSIOR HOTEL GALLIA, A LUXURY COLLECTION HOTEL, MILAN, PRONTO AD ACCOGLIERE NUOVAMENTE I PROPRI OSPITI A partite dal 26 ottobre 2020 l’Excelsior Hotel Gallia, a Luxury Collection Hotel, Milan, ha riaperto i battenti per accogliere nuovamente i propri ospiti. In accordo con le normative per la tutela della salute e della sicurezza determinate dalla pandemia, sono stati realizzati i più elevati livelli di igiene e di pulizia, insieme ai protocolli dedicati all’accoglienza, garantendo sempre un soggiorno all'insegna dell'empatia. Nell’osservare il distanziamento interpersonale e l'uso della tecnologia per i1 check-in, è altresì garantita un'esperienza personalizzata a tutti gli ospiti, dalla prenotazione fino all’arrivo e durante il soggiorno intero. Con la riapertura dell'hotel, è di nuovo possibile sedersi alla Terrazza Gallia Bar & Restaurant, guidata dagli chef Vincenzo e Antonio Lebano, con la consulenza dei fratelli Cerea di Da Vittorio. Il menu offre un percorso emozionante che, traendo ispirazione dalle origini campane dei due fratelli Lebano, passa dalla Lombardia, coinvolgendo poi il meglio della cucina italiana. La carta include antipasti, paste e risotti, secondi piatti e dessert, cucinati tra tradizione e innovazione, omaggiando costantemente le eccellenze della cultura gastronomica. La carta dei vini presenta un viaggio tra le migliori eccellenze d'Italia, a cui si affiancano la Francia e le principali regioni vitivinicole del mondo. Con l’obiettivo di favorire il turismo internazionale di lusso a Milano, l’Excelsior Hotel Gallia ha lanciato un’iniziativa per i soci degli Hotel Marriot in Europa, che prenoteranno fino al 17 gennaio 2020. Anche i non soci potranno godere di una proposta a loro favorevole.

CNCC: ROBERTO ZOIA NOMINATO PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE PER IL TRIENNIO 2020-2023 L’Assemblea del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), a Milano il 13 ottobre 2020, ha eletto all’unanimità il nuovo Presidente, Roberto Zoia, insieme al Consiglio Direttivo e al Collegio dei Probiviri, per guidare l’associazione nel triennio 2020-2023. Roberto Zoia, Direttore Sviluppo e Gestione Patrimonio di IGD SIIQ, è affiancato alla guida del CNCC da altri quattro membri dell’Ufficio di Presidenza: Luca Lucaroni (Eurocommercial Properties) come Vice Presidente vicario, Marco De Vincenzi (Klepierre) come Responsabile Finanza e Tesoreria, Roberto Bramati (Spazio Futuro Group) e Renato Cavalli (Prassicoop) come Vice Presidenti. Oltre all’Ufficio di Presidenza, i soci hanno eletto anche i 32 membri del Consiglio Direttivo in rappresentanza delle sei categorie di aziende associate. Queste categorie rappresentano una delle più importanti novità introdotte dal nuovo Statuto, prefiggendosi lo scopo di creare un maggior senso di collegialità e di rappresentanza e di contribuire, inoltre, a snellire i processi decisionali e attuativi. Il Consiglio Direttivo ha il compito principale di definire gli indirizzi e le politiche dell’associazione e di nominarne la Giunta Esecutiva, riunisce le figure apicali delle più importanti società del settore sia a livello nazionale sia internazionale. La Giunta Esecutiva, nominata il 19 ottobre 2020, è composta dai membri dell’Ufficio di Presidenza e da otto rappresentanti delle diverse categorie di aziende associate, a cui sono state conferite alcune deleghe operative.

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APRE IL CENTRO COMMERCIALE LINGOTTO Conclusi i lavori di rinnovamento e di ampliamento di 8Gallery, nel quartiere del Lingotto di Torino. Il 21 ottobre 2020 ha aperto al pubblico la superficie riqualificata del padiglione V dell’ex fiera. La galleria ha anche cambiato nome – Centro Commerciale Lingotto – per rimanere in sintonia con la trasformazione che ha subito. Il progetto, sviluppato da 8Gallery Immobiliare e Pradera, con un investimento di oltre 20 milioni di euro, ha portato l’estensione della superficie commerciale a più di 30mila mq, disposta su due livelli. Si tratta di un aumento del 35%, che accoglie 25 negozi, che arricchiscono e completano l’offerta merceologica del centro e che creano circa 200 nuovi posti di lavoro. Il piano terra dell’ex padiglione V è diventato una nuova piazza coperta, con negozi e spazi dedicati a momenti d’incontro e di condivisione. Il progetto di L22 Retail, brand del Gruppo Lombardini22, ha previsto un restyling totale della struttura, attraverso la valorizzazione conservativa di molti elementi originali dell’edificio, per contribuire all’esaltazione dello spirito industriale del luogo. Nel 2021 è previsto il completamento della nuova food court, con il trasferimento delle attività in prossimità del cinema, per promuovere la vocazione del centro all’intrattenimento e alla ristorazione. In occasione dell’inaugurazione del padiglione e del nuovo centro, si sono svolti dieci giorni dedicati a proposte enogastronomiche, con quattro appuntamenti gourmet. Inoltre, ha preso il via la mostra Lingotto Vive & Rivive, per riscoprire le memorie della storica fabbrica automobilistica Fiat, a cura del Politecnico di Torino

AL VIA I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO COMMERCIALE FRECCIA ROSSA In prossimità del centro di Brescia, della stazione ferroviaria e della rete autostradale, Freccia Rossa è una destinazione per un ampio bacino di utenza: la città, i comuni limitrofi e anche un’area molto più estesa. Sono proprio queste potenzialità che hanno spinto la nuova proprietà ad acquisire il centro nel novembre 2019. Un anno dopo, sempre a novembre, sono iniziati i lavori di riqualificazione architettonica e commerciale, finalizzati al rilancio e al riposizionamento strategico del complesso, come luogo di shopping, di intrattenimento e di socialità per la città di Brescia e tutta la provincia. I lavori si svolgeranno per fasi, lungo un arco temporale di circa 18 mesi, per non interferire con le attività correnti del centro commerciale. Il restyling di Freccia Rossa si articola in due macro-fasi. La prima riguarda il miglioramento estetico e funzionale degli spazi comuni, oltre che un upgrading tecnologico in termini di sostenibilità ambientale, risparmio energetico e sicurezza. La seconda fase del progetto andrà a perfezionare il riposizionamento del centro: l’obiettivo dei prossimi anni è rendere Freccia Rossa non solo luogo di acquisto ma, soprattutto, di intrattenimento per tutta la famiglia, di socialità, di esperienza e scoperta, caratterizzato da un’offerta ristorativa unica e innovativa.  15


/News

CBRE CON CDP IMMOBILIARE E FOCUS INVESTMENTS NELLA VENDITA DELL’EX MANIFATTURA TABACCHI CBRE, leader mondiale nella consulenza immobiliare, ha supportato, nella vendita del capitale sociale di Manifatture Milano S.p.A., la joint venture tra Focus Investments S.p. A . e CDP Immobiliare S.r.l., società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti. Queste ultime due hanno avviato la riqualificazione dell’ex manifattura Tabacchi di Milano, ospitando la Scuola del Cinema, la Cineteca della Regione Lombardia, il Museo del Cinema e una Caserma dei Carabinieri, oltre a unità residenziali a uso privato. Il complesso immobiliare, che comprende edifici e alcune aree edificabili, si trova nel centro del quartiere Bicocca. Il progetto di riqualificazione urbana, sulla base del piano integrato d’intervento del 2007, prevede l'insediamento di circa 41mila mq di superficie lorda, divisa in quattro lotti, che ospiteranno negozi, unità residenziali e soluzioni abitative per studenti, oltre all'edilizia sociale e altre strutture pubbliche, tra cui un asilo e un nuovo centro anziani. Il complesso è sottoposto a vincolo storico-artistico e culturale.

MITSUBISHI ELECTRIC PRESENTA LA SECONDA EDIZIONE DI VITRUVIO 4.0, “LA CITTÀ IN UN QUARTO D’ORA” A ottobre 2020 ha preso il via a Milano la seconda edizione del ciclo di incontri “Vitruvio 4.0”, con lo scopo di esplorare il tema della rigenerazione urbana, da prospettive inedite. A questo evento è stato possibile partecipare anche in diretta streaming. Il progetto è nato l’anno scorso dalla collaborazione tra Mitsubishi Electric, primaria green company a livello globale che da 90 anni persegue l’applicazione delle tecnologie più innovative per migliorare la vita quotidiana, e Leopoldo Freyrie, architetto, presidente della fondazione Riuso per la rigenerazione urbana e membro del comitato scientifico di Legambiente. Tra i temi trattati dai relatori, spicca quello dello sviluppo della cultura della sostenibilità. Il dialogo in merito a “La città in un quarto d’ora” ha visto i protagonisti del real estate interrogarsi sulla rigenerazione degli spazi pubblici a Milano. La pandemia ha accelerato alcune trasformazioni urbane già in atto o in progetto, mostrando i problemi di vivibilità della città, che dipendono anche dai mutamenti climatici e dall’inquinamento. Nel prossimo futuro sarà necessario adattare la città fisica, per definizione statica, alle nuove dinamiche sociali ed economiche, per offrire una qualità di vita migliore alla comunità. Si dovrà ripensare l’urbanistica sulla base dei cambiamenti della sharing economy, con la mobilità elettrica. Il progetto cambierà la natura dei luoghi abitativi, soprattutto in termini di utilizzo degli spazi pubblici adibiti ad uso sociale e commerciale, sostituendo i parcheggi con i dehor. “La città in un quarto d’ora” è un modello che guarda al passato e si tratta della visione di una città composta di borghi, più che di quartieri, capaci di garantire in un breve raggio tutte le funzioni necessarie al lavoro, alla vita e al tempo libero, ma nel contempo capace di collaborare per realizzare una comunità coesa. La trasformazione della città in questo senso implica un sistema di mobilità differente, un approccio innovativo alle regole delle destinazioni d’uso e una relazione nuova tra l’infrastruttura verde e quella viabilistica. 16


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SCANNELL PROPERTIES, I NUOVI PROGETTI IN ITALIA A Milano il 5 novembre 2020 Scannell Properties, società privata americana di investimento e di sviluppo immobiliare focalizzata sulla gestione di progetti industriali, logistici e di distribuzione su larga scala, ha reso noto un accordo importante, che porta le nuove acquisizioni nel mercato italiano ad una superficie lorda affittabile di oltre 180mila mq. Gli investimenti si sviluppano in posizioni strategiche lungo tutta l’autostrada A1, principale corridoio logistico dell’Italia, e in prossimità dei grandi centri urbani di Milano e di Roma. La recente acquisizione riguarda l’area di San Pietro Mosezzo (NO), dove è in programma un progetto di sviluppo su una superficie di 570mila mq. In una prima fase, 130mila mq saranno destinati allo sviluppo di due immobili logistici di classe A. Gli edifici sono stati studiati per soddisfare le esigenze di alti flussi logistici, grazie a spazi moderni progettati per ottenere la certificazione LEED Gold. L’area selezionata offre l’accesso diretto all’autostrada A4, collegando Torino e Milano. L’inizio dei lavori di costruzione è previsto per gennaio 2021.

A SVICOM IL PREMIO LOCKDOWN HERO, DA M&G REAL ESTATE Svicom – che opera nel Retail Real Estate italiano dal 1996 individuando soluzioni innovative specifiche per ogni cliente – ha ricevuto a Milano il 18 novembre 2020 il premio Lockdown Hero da parte di M&G Real Estate, una delle 25 società di gestione fondi immobiliari più importanti al mondo. Si tratta di un riconoscimento attribuito ai dieci stakeholder che si sono maggiormente distinti, a livello internazionale, nella gestione delle criticità connesse all'emergenza Covid-19. Svicom attualmente gestisce per M&G quattro strutture – tre immobili a Milano e 'area logistica a Vescovana (PD) – che rientrano nel portfolio Svicom composto da 85 immobili in gestione di diverse tipologie, tra centri e parchi commerciali, high street, condomini commerciali, immobili direzionali e centri logistici. Il team di Svicom ha affrontato e governato le criticità del periodo più complesso dell'emergenza sanitaria, supportando l’Asset Management con un presidio costante delle strutture e proponendo soluzioni concrete, rapide ed efficaci, attraverso la predisposizione di regolamenti operativi per il contrasto e il contenimento della diffusione del coronavirus negli ambienti di lavoro. Sono inoltre stati messi in atto tutti i protocolli per la sanificazione dei locali e gestite le rinegoziazioni con gli affittuari.

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/News

WIP: NASCE UNA NUOVA DIVISIONE DEDICATA AI PORTI TURISTICI E AI WATERFRONT A novembre 2020, WiP, società milanese di architettura e d'ingegneria, sempre attenta a soddisfare le esigenze del mercato, ha deciso di aprire una divisione dedicata alla portualità e specializzata nei marina e nei waterfront. WiP, che vanta un’esperienza pluridecennale nella progettazione e realizzazione di porti e marina in tutta Italia, ha costituito un gruppo di lavoro, dedicato alla portualità, per assistere puntualmente gli investitori che colgono l’opportunità di dedicarsi a nuove realizzazioni o a rigenerare porti esistenti, senza trascurare quelle porzioni di waterfront urbani, frequentemente associati agli ambiti propriamente portuali. Il team è composto da architetti, ingegneri, paesaggisti, ambientalisti, valutatori, esperti di piani economico-finanziari e di procedure amministrative per concessioni demaniali e di partenariato pubblicoprivato, con l’obiettivo di coprire tutte le fasi della progettazione. Causa pandemia e conseguente distanziamento sociale, le imbarcazioni rappresenteranno la scelta ottimale per il turismo. Pertanto, saranno necessari, soprattutto in Italia, nuovi porti e marina ben attrezzati, che offrano servizi dedicati non solo alle barche, ma anche alle persone: ristoranti, bar, market e retail, per accogliere un nuovo turismo. Infatti, i marina sono luoghi di aggregazione sociale, attraenti non solo per il diportismo nautico e per le sue specifiche esigenze, ma anche come un punto non congestionato di centralità urbana. Si apre dunque un vasto mercato per dotare il Paese di strutture moderne ed efficienti, per accogliere imbarcazioni sempre più grandi e sofisticate, per riorganizzare e rigenerare strutture portuali vetuste, per un pubblico oggi molto consapevole, attento ed esigente.

NASCE F2D: LA PRIMA PIATTAFORMA DIGITALE ITALIANA PER LA GESTIONE DELL’IMPRESA Nel mercato dell’esternalizzazione dei servizi, o Business Process Outsourcing, si sta assistendo a due importanti fenomeni: da una parte l’avvicinamento dei grandi player alle piccole e medie imprese, oggi presidiate dagli studi specialistici, dall’altra l’ingresso di realtà native digitali, spesso internazionali, che propongono soluzioni dedicate a specifici ambiti aziendali. Complice il particolare momento storico, si nota anche un interessante trend di crescita degli acquisti online B2B, indice di un progressivo cambiamento delle abitudini delle aziende, sempre più consapevoli delle potenzialità del mondo digitale. In questo contesto, a Milano il 25 novembre 2020 la società F2A, controllata dal fondo Ardian, leader a livello nazionale nell'outsourcing, ha presentato F2D, la prima piattaforma digitale italiana per l’acquisto online di servizi in outsourcing per il personale e l’amministrazione, dedicata a PMI e start-up. Con F2D, le aziende possono accedere in modo agile, rapido e integrato a servizi come ad esempio la gestione delle risorse umane, l’elaborazione delle buste paga e la contabilità. Infatti, grazie ad un network selezionato di partner, start-up e piccole imprese hanno l’opportunità di ottenere facilmente anche soluzioni in ambito legale, formativo o marketing. F2A mette a disposizione tecnologia, professionisti, sicurezza e innovazione per supportare e favorire la digitalizzazione della piccola e media impresa italiana e incontrare le aspettative delle start-up. Hanno già aderito al progetto in qualità di partner 2AGroup, Doppia Elica, DoubleYou, iSapiens, JurisNet e Zucchetti Axess TMC.

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CREATORI OSTINATI DI SERENITÀ Siamo un’agenzia di marketing e comunicazione a servizio completo con 70 collaboratori, oltre 20 anni d’esperienza e ancora tanto entusiasmo per il progetto più importante: il prossimo. Siamo organizzati in 5 Unit specializzate per coprire ogni richiesta del mercato. Siamo attenti alle persone e alle loro esigenze. E siamo pronti a lavorare al vostro fianco, per costruire valore e serenità.

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/Food

IL PANINO È SEMPRE GIUSTO Parla Antonio Civita, fondatore della catena internazionale del panino italiano A cura di Giorgio Nadali

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novembre\dicembre 2020 Panino. La parola definisce una tendenza alimentare la cui popolarità sembra infinita. Ma cos'è esattamente un autentico panino italiano? I romani furono i primi a cucinare un semplice pasto di strada chiamato panis ac perna, pane con mosto e prosciutto cotto in acqua secca di fichi. Leonardo Da Vinci, una delle più grandi menti di tutti i tempi, ha inventato qualcosa di simile: “Ho pensato di prendere un pezzo di pane e metterlo tra due fette di carne. Ma come posso chiamare questo piatto?" La risposta arrivò due secoli dopo con Lord Sandwich, il conte britannico così ossessionato dal gioco delle carte che non si fermò nemmeno a mangiare! Quindi creò la sua versione di un panino e gli diede il suo nome. L'8 febbraio del 1979, fra i palazzi della vecchia Milano in Corso Garibaldi nasce Panino Giusto e insieme, un nuovo modo di pensare il panino. Alla base della sua preparazione c'è la ricerca accurata di materie prime legate al territorio italiano, il rispetto della stagionalità dei prodotti e la maestria di chi possiede la capacità di combinare al meglio gli ingredienti per creare un piatto unico. Sono questi i valori con i quali Panino Giusto è cresciuto nel tempo, gli stessi che ci permettono di portare nel mondo, giorno dopo giorno. I panini diventarono di tendenza nei bar milanesi, chiamati paninoteche, negli anni '70 e '80. I ristoranti alla moda degli Stati Uniti, in particolare a New York, iniziarono a vendere Panini, la cui popolarità si diffuse poi in altre città degli Stati Uniti, producendo ciascuna varianti distintive di esso. Durante gli anni '80, il termine paninaro veniva usato per indicare una cultura giovanile tipica degli adolescenti che dovevano mangiare e incontrarsi in sandwich bar come Al Panino di Milano e poi nei primi fast food in stile americano aperti in Italia. Un sondaggio di libri di cucina storici e articoli alimentari conferma che i panini alla griglia, compresi quelli cucinati con apparati speciali progettati allo scopo, sono stati popolari fin dagli albori del XX secolo. Negli anni Trenta i produttori di sandwich elettrici erano altrettanto intriganti per la gente come lo

sono oggi. Le ricette variano in base al luogo e al gusto. Gli storici dell'alimentazione generalmente concordano sul fatto che i panini, come li conosciamo oggi, siano nati nelle paninoteche d'Italia, forse già negli anni '60. Un sondaggio di articoli di giornale conferma che l'origine del panino ha attirato l'attenzione dei consumatori americani a metà degli anni '70. Col passare del tempo, i panini si sono evoluti da piatti di lusso a panini alla moda per le masse. Gli esperti del settore riconoscono sia la nuova struttura del sapore sia la capacità di resistenza del prodotto. Pare che il nome fu coniato nella Paninoteca Bar Quadronno di Milano. Si dice che il panino sia nato in Lombardia, in Italia, in risposta alla richiesta degli impiegati milanesi di un pranzo veloce senza sacrificare gusto e qualità. In Italia e negli Stati Uniti, i panini vengono consumati a pranzo e come snack e antipasti. In Italia, le paninoteche avvolgono tradizionalmente il fondo del panino in un tovagliolo di carta bianca croccante, fornendo una soluzione pratica alle gocce mentre incanta l'estetica. Il pane italiano di qualità è un must assoluto per un buon panino, e la maggior parte degli chef opterà per un pane artigianale relativamente sottile come la focaccia scanalata o la ciabatta, tagliandolo a metà in orizzontale. I panini sono sempre grigliati, quindi la maggior parte dei ristoranti e dei caffè ha investito in presse sandwich professionali scanalate che appiattiscono e riscaldano il sandwich creando una crosta esterna croccante e burrosa. La nuova app “My panino giusto” Panino Giusto ha presentato in giugno il suo progetto di rilancio, sviluppato in collaborazione con Oracle, una delle più grandi società di tecnologia a livello mondiale, e assieme a Birò, partner del progetto “Easy & Giusto”, che coglie l’opportunità offerta dal tempo attuale: ripensarsi, evolvendo, facendo squadra. L’idea nasce qualche mese fa dalla necessità di creare un’applicazione che, da sola, nello stesso ambiente, risolvesse tutte le funzioni che rendono l’esperienza di acquisto e la permanenza dentro e fuori i locali sicura, semplice, veloce. Priority line con take

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away, delivery, pagamento al tavolo e, per la prima volta un sistema di loyalty che, nella stessa App, gestisce accumulo punti, cashback, coupon, offerte e vantaggi esclusivi, costituendo di fatto la prima community di Panino Giusto. L’App è attiva e si chiama “MY Panino Giusto”. Ed è nella volontà di estendere ulteriormente i confini di questa proposta che nasce in Antonio Civita, Ceo Panino Giusto, l’intuizione di coinvolgere nel progetto Matteo Maestri, ideatore e proprietario di Birò, la mini-car nata per semplificare la mobilità cittadina in modo sostenibile. La collaborazione dà luogo a “Easy & Giusto” una private delivery che consentirà a Panino Giusto, prima B Corp della ristorazione italiana, di avviare un servizio a domicilio in linea con la sua mission: rendere il mondo più giusto attraverso un panino. Dichiara Antonio Civita: “Ho trovato in Matteo Maestri, imprenditore creativo e visionario, un partner ideale per immaginare operazioni di lungo raggio, capaci di suscitare e cogliere opportunità anche passo dopo passo, così da disegnare un progetto interessante anche per altre realtà imprenditoriali sulle nostre stesse corde, che abbiamo sintetizzato in un manifesto valoriale”. Aggiunge Matteo Maestri: “Mangiare e muoversi. Entrambi bisogni importanti. Ciò che ci accomuna come aziende è il desiderio di soddisfarli con ricercata semplicità. Ciò che accomuna me e Antonio, invece, è un’amicizia che ci ha permesso di offrire il nostro aiuto a rendere ancor più semplice mangiare, ma senza per forza muoversi. Ancor più ricercato.” La partnership ha un terzo elemento essenziale che funge da collante: il sistema Oracle MICROS Simphony POS, che è l'hub da cui vengono elaborati ed eseguiti tutti i dati dalla app MY Panino Giusto, sviluppata da Smart Technologies. MY Panino Giusto è un modello pionieristico nel settore della ristorazione, perché permette di coordinare sinergicamente azioni diverse, facilitando così l'interazione tra cliente ed esercente. "Abbiamo visto una resilienza eccezionale da parte dei ristoratori di tutto il mondo", ha detto Simon de Montfort Walker, Sr. VP e GM di Oracle Food and Beverage. "Panino Giusto è stato veloce nel riconoscere la necessità di una trasformazione digitale e l'ha affrontata senza esitazioni, con ponderazione e creatività insieme. Oracle è entusiasta di far parte di un team collaborativo che utilizza la tecnologia per testare nuovi concetti, valutarne l'efficacia e adeguarli di conseguenza.” L’accademia Del Panino Italiano L’Accademia del Panino Italiano è la Fondazione Culturale nata per definire l’identità e promuovere l’unicità del concetto gastronomico di panino nel mondo, valorizzandolo come icona del Made in Italy, e testimone dell’inesauribile biodiversità naturale, territoriale e culturale italiane. Viene fondata a Milano l’8 febbraio 2017 con il desiderio di rendere il panino un mondo importante, un valore attorno al quale far ruotare idee, pensieri, confronti e stimoli, culturali e professionali, attraverso attività editoriali, formative, incontri, mostre, eventi e specifici progetti di comunicazione. Accademia sostiene il mondo imprenditoriale che lavora attorno al panino, soprattutto nell’ottica di creare nuove figure professionali e giovani imprenditori. È quindi anche una realtà che si pone l’obiettivo di creare un network tra produttori, artigiani e creativi al fine di far emergere la qualità

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italiana e farla conoscere all’estero. È un luogo di conoscenza, approfondimento e incontro, uno spazio di condivisione tra realtà che competono insieme e non contro. Il progetto è condotto dal lavoro di ricerca e confronto di un Advisory Board di professionisti, competenti a vario titolo nell’ambito gastronomico e culturale.

I panini della rinascita “I Panini della Rinascita - Il menu di una nuova unità d’Italia” è un progetto che Accademia del Panino Italiano ha realizzato in collaborazione con Guido Bosticco (docente di scrittura creativa all’Università di Pavia), durante il lockdown 2020 per supportare, sul piano motivazionale e della comunicazione, i titolari di locali dedicati al panino, una delle più interessanti e variabili espressioni del cibo italiano, di cui Accademia si occupa. Il progetto di comunicazione, lanciato in fase di post lockdown il 2 giugno, è basato sulla creazione di un menu che esprime a livello simbolico il desiderio di ricominciare e la forza che deriva dal fatto di farlo tutti assieme; da qui l’idea di un menu di 5 parolesimbolo della rinascita, uguale per tutti gli esercenti e da ciascuno di loro diversamente interpretato. Hanno risposto con entusiasmo all’invito di Accademia del Panino Italiano 50 brand, per circa un centinaio di locali sparsi in tutta Italia, da Avola ad Aosta. Il Menu della Rinascita, che ha fatto bella mostra di sé in ognuno di questi locali per tutta l’estate, sembra definire un nuovo concetto di unità d’Italia, perché esprime condivisione di valori e assenza di competitività, tra esercenti e territori. Anche il pubblico ha risposto positivamente, quelli della Rinascita risultano infatti i panini più richiesti, così come la risposta della stampa che, a livello


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locale e nazionale, ha dato una copertura massiccia all’iniziativa. Questo successo ha incoraggiato Accademia del Panino Italiano a proseguire, includendo sempre nuovi esercenti che hanno scelto di imprimere al rilancio della loro attività, specie da settembre, i valori comuni, espressi dai panini simbolo di rinascita, i cui nomi sono: Mai visto, Abbraccio , Vicini, Noi, Il Sogno. PaninoMap Al traguardo del terzo compleanno l’Accademia del Panino Italiano procede nel suo percorso di valorizzazione del concetto gastronomico e culturale del panino di qualità, dando voce alla prima Community del Panino aggregata in questi tre anni di attività e lanciando per l'occasione la Panninomap, la app che fa trovare i migliori panini espressi in Italia e nel mondo. Evoluzione della app lanciata nel 2018, la Paninomap è più user friendly e più ricca di funzioni rispetto alla precedente: permette ai fan del panino non solo di trovare il panino perfetto nelle proprie vicinanze geolocalizzandosi, ma anche di contribuire alla valorizzazione del panino provato postando direttamente sulla app una recensione, stilando la propria classifica con la funzione salva/ archivia dei propri locali e panini preferiti, oltre che usufruendo di promozioni, sconti e occasioni proposti, sempre nella app, dai titolari dei Locali. Inoltre chiunque voglia segnalare locali, bar o ristoranti che potrebbero essere aggiunti alla guida, può farlo direttamente dalla app, diventando così “panino scouter”. Sono 1.300 i locali italiani scelti da Accademia per la sua Paninomap, selezionati secondo precise regole di ingresso: sono panini fatti esclusivamente al momento, con ingredienti di qualità e ricette creative o tradizionali che rivelano la passione di chi le esegue, sempre artigianalmente. Tra i locali menzionati sulla app spiccano quei 60 indirizzi dove si può gustare un panino che ha ricevuto il riconoscimento di Panino Italiano autentico; tali panini, veri e propri ambasciatori della nostra storia gastronomica, sono raccontati sulla app da video pillole che mostrano l’origine degli

ingredienti, la ricetta per voce del creativo che l’ha inventata e i passaggi che mostrano come il panino viene realizzato, costituendo il primo caso di storytelling sul panino. La Paninomap non si limita al panorama italiano, ma diventa anche un valido compagno di viaggio perché segnala ben 1700 locali sparsi in tutta l’Europa e altri luoghi del mondo dove gustare un panino che ha le stesse caratteristiche degli altri: sempre fatto al momento e espressione creativa e qualitativa del suo territorio, un’occasione formidabile per conoscere il sapore autentico del cibo originario e genuino di ogni paese al mondo! Paesi inclusi nella Paninomap: Andorra, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Colombia, Costa Rica, Danimarca, Filippine, Francia, Germania, Giappone, Grecia, India, Irlanda, Israele, Italia, Malesia, Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Russia, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Thailandia, Venezuela. Ma la Community del Panino “vive” anche fuori dalla Paninomap, è infatti quotidianamente informata da Accademia attraverso il magazine digitale www.paninoitaliano.org diretto da Anna Prandoni, che pubblica ogni giorno contenuti su tutto quello che ruota attorno a un panino, tendenze, ricette, personaggi, mercato e che rilancia dai suoi social network. Non meno importante l’attività dedicata ai Panino Tour, per far conoscere tutte le espressioni del Panino da ogni angolo d’Italia, e gli eventi ricorrenti che sempre più concorrono a fare di questo capolavoro gastronomico un’icona distintiva del Made in Italy. Antonio Civita (Panino Giusto), vicepresidente di UBRI L’Unione Brand Ristorazione Italiana è il primo caso di sinergia tra Aziende concorrenti della ristorazione, sviluppate sul concetto di brand. Si distinguono per essere imprenditori e imprenditrici della ristorazione, che sviluppano la loro idea di impresa da un concept e non dal desiderio di aprire il “proprio” ristorante. Ragionano in termini di brand, quindi esclusivamente con prospettive di lungo raggio, replicabili e con un impatto significativo su occupazione e sul sistema di fornitori, real estate e indotto. Da tempo si frequentano condividendo, assieme al senso costruttivo della competizione sul mercato, idee, problemi e opportunità e, grazie all’attuale emergenza, hanno formalizzato il loro progetto in una Associazione il cui ingresso è riservato esclusivamente al founder/ceo dell’azienda, che vi si impegna in prima persona. Ad oggi sono 11 le Imprese coinvolte che si confrontano con tavoli già operativi su tematiche strategiche quali: Digital innovation, Acquisti, Sviluppo, Personale e Formazione, Operations, Internazionalizzazione, Location, Legal e Finance, Rapporti Istituzionali, Marketing, condividendo i rispettivi know how per rendere più efficienti i propri modelli di business e

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INTERVISTA AD ANTONIO CIVITA, FONDATORE DELLA CATENA INTERNAZIONALE “IL PANINO GIUSTO” Panino Giusto nasce a Milano nel 1979. Antonio Civita è ideatore e fondatore della Accademia del Panino Italiano, Fondazione Culturale che lavora – paradossalmente – anche per tutta la concorrenza di Panino Giusto. Da qui si può evincere lo spirito visionario di Civita che ha investito nei primi anni nella crescita di una realtà che lavora per promuovere il concetto di panino italiano e tutta la filiera che un panino porta con sé, sul piano B2B. Panino Giusto alla sua nascita si pone immediatamente all’attenzione del mercato come brand della ristorazione fast casual, con la sua proposta di altissima qualità, informale e veloce, alternativa alla pausa pranzo tradizionale. Nel 2010 ne diventa CEO Antonio Civita che, con la socia e moglie Elena Riva, dopo aver gestito in affiliazione 15 locali ne acquisisce la proprietà, con un progetto di riposizionamento e di sviluppo anche all’estero, con la core proposition: the Italian Art of the Panino. Panino Giusto S.p.A. con un fatturato complessivo di 35 milioni di euro, ha 550 addetti e 33 locali, dislocati tra Milano, Roma, Ginevra, Parigi, Londra, Tokyo (3). Dal 2016 è una Società per Azioni, dal 2019 è una Società Benefit e dal 2020 una B Corporation certificata. Come è nata l’idea di Panino Giusto? “Io divento proprietario di Panino Giusto nel 2010, dopo aver fatto più di 5 anni di esperienza aprendo diversi locali in affiliazione. La nostra idea, in questi primi otto anni, è stata quella di trasformare il panino da prodotto a esperienza, sempre più espressiva del made in Italy. Mentre l’obiettivo per i prossimi anni è trasformare l’azienda in un progetto guidato dalla responsabilità, verso l’ambiente, le persone, gli animali, perché riteniamo che il mondo si possa migliorare anche attraverso un panino, un panino giusto.” In quali termini l'emergenza Covid-19 ha comportato una riduzione del fatturato e un aumento del delivery? “In realtà sono diminuiti entrambi, il fatturato complessivo, per la chiusura prima e la lenta ripresa ora, il delivery perché l’utenza business era il principale utilizzatore ed ancora oggi manca questo apporto in maniera sostanziale.” Quali modifiche per l'utenza a seguito dell'emergenza sanitaria? “Diverse tra le quali emerge la nostra nuova app MY Panino Giusto, una app da cui puoi ordinare i tuoi prodotti e decidere se averli a casa o in ufficio, oppure venire a ritirarli presso un nostro locale o mangiarli servito al tavolo.” Il 30 settembre 2019 avete trasformato la vostra ragione sociale in società Benefit e il 20 gennaio 2020 avete ottenuto la certificazione come prima B Corp della ristorazione italiana rilasciata dall’ente B Lab. Cosa significa? 24

“Significa pensare come ogni aspetto del nostro business impatta sulla comunità circostante fatta di persone, di ambiente e di animali. Abbiamo tracciato i binari di Panino Giusto per il futuro, siamo orgogliosi di pensare che anche quando io e mia moglie (tra molti anni) ci saremo ritirati dal lavoro questa azienda continuerà a lavorare anche per il bene comune.” Nel 2015 avete promosso la nascita dell’Accademia del Panino Italiano, una fondazione culturale che valorizza e tutela il Panino Italiano come espressione autentica del made in Italy. Ce ne parli. “Il panino può essere un'altra icona della magia italiana come lo è già la pasta, la pizza il caffè ed altri prodotti della nostra cucina mediterranea, per far questo però dobbiamo agire uniti, le aziende che come Panino Giusto hanno messo al centro del proprio business il panino di qualità, gli chef ed i creativi che sanno fare abbinamento e ricette straordinarie e i produttori di eccellenze, di cui l’Italia abbonda come nessun altro paese al mondo. Insieme dobbiamo valorizzare le differenze tra un panino ed il Panino Italiano che ha come caratteristiche principali l’artigianalità, il territorio la creatività. In questo ambito la vocazione di Accademia è anche quella di fare sistema, come sta facendo ora con il progetto I Panini della Rinascita, per il quale ha riunito in network un gran numero di esercenti concorrenti che affrontano la riapertura con un menu di 5 item uguale per tutti, ma diversamente interpretato da ciascuno.” Cosa pensa della dieta vegetariana e vegana e come si pone Panino Giusto nei confronti di queste visioni? “Con grande attenzione e rispetto, è una scelta ed un bisogno di una parte della nostra clientela, alcune volte anche solo per un determinato periodo, e noi abbiamo ideato delle ricette che soddisfano questa esigenza sempre mettendo al centro la qualità della materia prima e la bontà delle ricette.” Quali nuove aperture e novità avete pensato per il 2021? “Sicuramente Malpensa dove speriamo di avere lo stesso successo che già abbiamo nell’aeroporto di Linate e Bergamo. Poi speriamo di poter riprendere lo sviluppo del nostro nuovo format, pensato per spazi più piccoli e senza servizio al tavolo, ma sempre rispettando le nostre ricette che saranno comunque prodotte in maniera espressa.” Nei primi anni '80 a Milano c'erano i paninari. Oggi chi sono gli utenti tipici del Panino Giusto? “Sono persone attente ai dettagli, come la quantità/qualità dei prodotti che mettiamo nei nostri panini. Sono persone esigenti, disposte a pagare qualcosa in più per avere molto di più, ma sempre attente nel vivere un’esperienza premium e outstanding.”


novembre\dicembre 2020 affrontando insieme la sfida nazionale e internazionale. Il fatturato complessivo delle 11 imprese, sviluppato nel 2019, ha raggiunto quota 200 milioni, generato da 400 locali, di cui 30 all’estero, che impegnano complessivamente 3.300 dipendenti. Le prospettive 2020, precedenti all’attuale situazione di emergenza stimavano un’ipotesi di fatturato di 250 milioni, per 470 locali (40 all’estero) e 4.000 dipendenti. Chiamata dalla contingenza ad esprimersi sulla Fase 2 dell’emergenza, appena iniziata, UBRI ha stilato un documento di misure operative imprescindibili, articolato in 15 punti che verrà proposto al Governo, attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico. Se infatti questo gruppo di imprenditori, in senso anche esemplare di tutta la categoria, ha sviluppato con le proprie forze un patrimonio condiviso con tutto l’indotto generato, oggi, in queste condizioni eccezionali, ha la necessità di essere tutelato da una “forza maggiore”. Il consiglio direttivo ha definito per ciascun suo rappresentante (Ceo o Founder) l’area di responsabilità operativamente rappresentata, creando di fatto una task force di straordinaria competenza per il settore, unica in Italia. Sono aperte le iscrizioni, in qualità di Associati a tutti i brand di catena della ristorazione italiana, che rispondano ai criteri di selezione evidenziati nel Manifesto dell’Associazione.

Antonio Civita e Elene Riva proprietari di Panino Giusto

Come ha finanziato la sua impresa? “Contando sulle nostre risorse e sul supporto bancario che non è mai mancato.” Quali sono le tre cose più “giuste” in Panino Giusto? “Il panino, il senso di responsabilità verso le persone e l’ambiente (compresi gli animali). Non è un manifesto ideologico, è la nuova frontiera delle aziende profit, l’unica possibile parlando di sviluppo.” Cos’è il successo per Lei? “Progettare e realizzare una crescita sostenibile, creare un valore e lasciare un’eredità di cui si apprezzino i benefici e non i conti da pagare.”

Presidente e Vicepresidente di UBRI sono Vincenzo Ferrieri di Cioccolati Italiani e Antonio Civita di Panino Giusto. Ad oggi, 13 maggio, l’Unione ha raccolto 50 richieste di adesione. Dichiara Vincenzo Ferrieri: “Abbiamo sentito la necessità di muoverci in prima persona per non vedere vanificati i risultati che i brand di catena stanno sviluppando in questi anni e, in particolare, dal 2015. Riteniamo maturi i tempi perché il concetto di Sistema Italia, mai raggiunto, cominci a concretizzarsi, abbattendo quelle diffidenze se non ostilità tipiche del settore. Quello che produciamo non è solo reddito per le nostre imprese, ma valore rappresentativo e strategico per il Paese, anche verso i mercati esteri. In questo periodo di emergenza lavoriamo in sinergia anche con il mercato del turismo, della cultura metropolitana e, più in generale di tutto il sistema retail; ed è anche per questo che abbiamo sviluppato il documento programmatico da presentare al Governo, che ci sostenga in modo proattivo, non assistenziale”. Aggiunge Antonio Civita: “Siamo un gruppo di imprenditori che ritiene la concorrenza un valore strategico e crede che solo un progetto sinergico, pensato da chi è competente in materia, possa farci superare ogni sfida, oltre alla contingente. Rappresentiamo, con i nostri 11 brand un fatturato complessivo di 200 milioni per 400 location e 3.300 dipendenti, abbiamo sempre portato avanti le nostre sfide da soli, ora vogliamo proporre un modello strategico che possa essere replicato anche in altri settori.”

In una ricetta della Sua vita, quanto talento imprenditoriale mette e quanta fortuna? “10% talento, 10% fortuna, 80% perseveranza”  25


/Sport

ESSERE ED AVERE Entrambi. Buon stile di vita. A cura di Carla Cavicchini

Più che questione di feeling, è questione di DNA, di genetica, per il bel ventitreenne Niccolò Meoni di Prato, trovatosi non certamente senza sacrifici ed impegni, ad essere campione di Mister Italia, Mister Europa, Mister Universo e Mister Olimpia per quanto riguarda il culturismo. Inoltre è riuscito a qualificarsi per Mister Universo il prossimo giugno 2021 a Las Vegas e sempre per il prossimo anno ha preso il Pass per il Mondiale in Sud Corea. Questo a seguito d'un bella tradizione familiare con quel bisnonno materno, Dante Ceccatelli, considerato uno dei pionieri della lotta greco romana partecipando alle Olimpiadi nel 1924 a Parigi. “Una professione che sembra semplice – spiega – a livello schematico, ma in realtà non lo è affatto.” Non a caso parliamo di un ragazzo pluricampione di Body Building a livello nazionale ed internazionale, fresco (vincita italiana) del Gran Prix Junior di Taranto, Federazione NBBUI del Presidente Pierluigi Borgia, avendo spesso gareggiato in precedenza per la storica Federazione AIC/IBFA del presidente pioniere Biagio Filizola. Ma f acciam o un s alto all'in diet ro ascoltando questo personal trainer e istruttore body building, visto che opera nel fitness da molti anni. È consulente alimentare, nonché coaching che struttura piani personalizzati, anche online. Nota curiosa, la partecipazione a “I soliti ignoti” sotto la conduzione di Amadeus: “Un'esperienza bella e stimolante, registrata esclusivamente in diretta live con ospiti d'eccezione quali Fiorello, Diodato ed altri ancora. Quanto a Forum, sono già stato contattato, vedremo.”

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Niccolò Meoni

Parlaci di questa tua passione. “Oserei dire scintilla, tramite la conoscenza dei vari e soprattutto validi coach capaci di coinvolgermi, arrivando a prendere attestati e diplomi. Da qui l'impegno d'allenamento costante e quotidiano, aerobico, modulando con quello anaerobico in sala pesi anche se, prima delle gare, l'impegno è più intenso ma non necessariamente più lungo. Un modo per insegnare e seguire i ragazzi ed adulti con i principi del mens sana in corpore sano.” Un set tore in cui circolano molti anabolizzanti e steroidi. “Sono contrarissimo, fanno male e riducono a caricature, che non è certamente il mio caso. Durante le lunghe preparazioni mi integro con prodotti naturali e dietetici come proteine in polvere, aminoacidi ed altro ancora. Quanto ai sacrifici alimentari indubbiamente esistono visto che il cibo è la chiave, l'alimentazione è tutto, è fondamentale riuscire a fare un lavoro meticoloso, senza lasciare niente al caso, conoscendo dosaggi e calorie dei buoni valori nutrizionali.

Di conseguenza, vicino agli eventi, mi nutro con basso contenuto di carboidrati complessi – prevalentemente buon riso in porzione non eccessiva – per un discorso di tiraggio corporeo e di acqua nel corpo, con liquidi bassi dai tour de force, giostrando in egual misura i vari passaggi da ingerire. Nei giorni della gara tendo a mangiare carboidrati secchi tipo fette biscottate e gallette, praticamente tutto quello che non trattiene l’acqua, insieme a zuccheri semplici, quali marmellata, e soprattutto miele, in modo da far entrare immediatamente nei muscoli i necessari zuccheri . A monte sembra di capire c'è un'ottima prestazione mentale. “Basilare. Parliamo di uno spor t di nicchia in cui devi essere stabile di testa, contrassegnato da forte disciplina e rigore. Esclusivamente seguito da buona nonché metodica concentrazione.” Un rigore che ti penalizzerà nella vita sociale, con gli amici... “Beh, non più di tanto anche se prima delle


novembre\dicembre 2020 gare non ci sono per nessuno. Nessuno! Il corpo deve arrivare sano e scolpito, per il resto ovvio che vado in ristorante e pizzeria ma solo ed esclusivamente lontano dalle competizioni. Inoltre non ho grandi esigenze, visto che non amo fare nottate e frequentare discoteche: meglio le belle passeggiate.”

culturismo sano – ripeto, sano! – e ne ho fatto vera e propria professione. A mio

Praticare tali discipline fa risparmiare la salute pubblica: in parole povere nell’attività motoria ci guadagna anche la sanità. “Certo, sono parole sante, direi come incitamento, visto che le nuove generazioni sono troppo pigre e troppo prese dall’informatica in generale. Ricordo con piacere, nonostante sia ancora giovane, che da piccoletti impazzivamo tutti per il Nintendo e i cartoni animati. Francamente non ricordo molto altro in merito… e se permette mi soffermo un attimo su quel terribile fatto di cronaca uscito recentemente.”

Così giovane, così equilibrato... “Non spetta a me dirlo, dal canto mio collaboro, inoltre, lavorando in partnership quale testimonial, con Lawley Urban Street di Firenze, azienda con diverse sedi sparse in tutta la Toscana. Una sponsorizzazione a cui tengo molto, e i risultati arrivano. Opero inoltre – mi hanno contattato loro – con vari sponsor a livello internazionale.” Quindi ne saresti “uomo-immagine?” “Si, esatto, proprio così. E sempre in questa città laniera, sono testimonial al Planet Power, negozio di integratori e prodotti dietetici tra i più storici e importanti di Prato da venticinque anni e non solo, in Viale Montegrappa 139 G, il cui titolare Andrea Barcali offre merce da lui prodotta altamente qualitativa, tecnica studiata appositamente per le persone, con vendita anche sullo store on-line. Quanto a Nick World, il mio logo, abbiamo deciso di fare un set di abbigliamento ed accessori targati Planet Power con il mio nome insieme. Un modo nelle gare, di vestire tale sponsor, dandone ulteriore visibilità.” Che ruolo hanno gli aspetti sociali nel tuo ambiente? O, più precisamente, quanto c’è di sociale in te a livello personale? “È basilare. Lo sport fa diventare persone migliori internamente ed esternamente. Il coach è importante come però è importante fare tesoro degli insegnamenti sia a livello agonistico che non, puntando su disciplina, rigore, altruismo e rispetto l’uno dell’altro. La pesantezza non ci deve essere proprio! Ringrazio i miei genitori che sin da piccolo mi hanno insegnato a muovermi e, trovandomi bene, a mio agio con il terreno sotto i piedi, ho praticato tanta buona corsa con mio padre: Poi ancora calcio, basket, arrivando ad oggi che del

avviso è importante praticare da piccoli, alla scoperta dei veri valori della vita. E tutto con giusta cognizione di causa, non dimenticando che lo sport aiuta a prevenire malattie in età matura e da anziani.”

Niccolo' Meoni.

(Si incupisce. Lo sprono a raccontare.) Parla pure. “Mi riferisco a quel giovane di colore, Willy Monteiro Duarte, ventunenne, massacrato a Colleferro. Un pestaggio mortale avvenuto ad opera di tre persone.” Sì, per futili motivi, era intervenuto per proteggere un amico. “Esatto. I media – tra l’altro due di loro sono fratelli – hanno riportato che erano atleti, istruttori di arti marziali. Violenza pura efferata su cui non voglio entrare i merito in quanto dinamiche che debbono essere ben vagliate da magistrati. Ed io, a costo di ripetermi, credo nei valori lanciando messaggi positivi in merito atti a forgiare mente e corpo.” Bene bene, ti sei rivelato anche fanciullo altamente profondo. Ultima domanda e scusa se è un po' cattivella. Alle donne, secondo te, piacciono più i muscoli mentali o quello fisici? “Spero mentali. Il fisico è importante ma non è tutto!” Rambo non conferma la regola.

Andrea Barcali e Niccolo' Meoni.

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/Fashion

DICIANNOVESIMO OSSERVATORIO ALTAGAMMA A cura di Laura Bonani

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novembre\dicembre 2020 La situazione e le prospettive dell’industria e dei mercati dell’alto di gamma sono emerse dagli studi Altagamma Bain Worldwide Market Monitor 2020 e Altagamma Consensus 2021, presentati durante la conferenza digitale tenutasi a Milano il 18 novembre 2020. Gli scenari attuali e futuri sono stati discussi da diverse personalità dei vari comparti del lusso. Altagamma Consensus 2021, realizzato da Altagamma con il contributo dei 27 maggiori analisti internazionali specializzati, prevede nel 2021 una crescita media del +14% per tutte le categorie di prodotto. Al primo posto abbiamo la pelletteria (+16%), a cui seguono la cosmetica (+15%), l’abbigliamento e le calzature (+14%), i gioielli e gli orologi (+12%). In uno scenario di normalizzazione, il retail fisico è previsto aumentare del +15%, dopo il calo del -20% del 2020, ma sarà da integrare con quello digitale, mentre il wholesale fisico, già in sofferenza, registrerà un +8%. In merito alle vendite online, ci si attende per il retail digitale un +22% e per il wholesale digitale un +18%. I cinesi si confermano come primi consumatori mondiali del lusso e sono previsti crescere del +20%. Si stima anche una moderata ripresa dei consumi da parte di europei e di nord americani. La ricerca Altagamma-Bain Worldwide Luxury Market Monitor 2020, realizzata da Bain & Company, stima il mercato dei beni di lusso personali -moda, gioielleria, accessori e cosmetica - in contrazione, per la prima volta in dieci anni, con un -23%, rispetto al 2019. Per il 2021 si prevede un recupero parziale del mercato rispetto al minimo raggiunto nel 2020, con una previsione di crescita che varia dal +10/+12% al +17/+19%, a seconda della ripresa di acquisti da parte di turisti internazionali o di italiani. Si attende che il mercato ritorni ai livelli pre-crisi entro il 2022/2023. Inoltre, alcune tendenze stanno rimodellando il mercato e l’industria del lusso: la crescita dei consumi locali, il ricambio generazionale, la preminenza del digitale e la trasformazione della distribuzione. Mentre la Cina rimane l’unico mercato in crescita nel 2020 (+45%), l’Europa registra un -36%, dovuto alla maggiore esposizione al turismo globale e l’America un -27%. I giovani contribuiranno al 180% alla crescita del mercato nel prossimo futuro. In particolare, la generazione Z, grazie ad abitudini d’acquisto e a valori distintivi, contribuirà a influenzare l’evoluzione del mercato del lusso. Il canale online è passato dal 12% nel 2019 al 23% nel 2020, grazie soprattutto al canale diretto dei brand del lusso, alla performance registrata in Asia e alla forte crescita di categorie quali le scarpe e i cosmetici. Nel 2020 il canale fisico sia diretto (-21%) sia indiretto (-40%) hanno perso attrattività. Pertanto, i negozi fisici diretti dovranno ridefinire il ruolo, arricchire il contenuto esperienziale e realizzare una nuova ergonomia. Sul canale wholesale, ci si attende un’ulteriore contrazione e pressione, per l’entrata di nuovi attori e modelli distributivi, che porteranno un maggiore controllo diretto del canale da parte dei brand del lusso. Nel 2020 le categorie prodotto meno colpite dalla crisi si confermano essere gli accessori ( le calzature -12% e le borse -18% vs. il 2019) e la gioielleria (-15%). L’abbigliamento e gli orologi risultano essere al contrario le categorie più colpite (-30%). Il mercato globale del lusso

FONDAZIONE ALTAGAMMA

Altagamma riunisce dal 1992 le migliori imprese dell’Alta Industria Culturale e Creativa che promuovono nel mondo l’eccellenza, l’unicità e lo stile di vita italiani. Unica per la sua trasversalità, Altagamma accoglie 109 brand dei 7 settori della moda, del design, della gioielleria, dell’alimentare, dell’ospitalità, dei motori e della nautica. La Mission di Altagamma è contribuire alla crescita e alla competitività delle imprese dell’industria culturale e creativa italiana, offrendo così anche un contributo allo sviluppo economico del Paese. L’alto di gamma rappresenta un’industria di 115 miliardi di euro, in Italia, e fornisce un contributo al PIL del 6.85%. La quota dell’export è del 53%. Coinvolge 402.000 occupati, diretti e indiretti. www.altagamma.it

nel 2020 registra una flessione tra il -20 e il -22%, rispetto al 2019. I settori maggiormente in difficoltà risultano essere quelli dell’ospitalità (-55/-65% vs. il 2019) e delle crociere di lusso (-65/-75%). Mostrano invece maggiore resilienza segmenti quali vini e liquori, ristorazione e gourmet food, le macchine di lusso, gli yacht e i jet privati, di cui gli ultimi due sostenuti dalla ricerca di esperienze più riservate, da parte dei consumatori.

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/Fashion

L’ANGELO MARIOTTO Il demone Guillermo A cura di Carla Cavicchini

Giullermo Mariotto è lo stilista di Ballando con le stelle, quello con la paletta dai voti bassi più spesso che volentieri, che il resto della giuria quasi lo ammazzerebbe, ma figuriamoci se cambia: prendere o lasciare! È quello che non si risparmia troppo su ballerini e ospiti, osservando forme giunoniche con un sorriso sardonico, seguite tuttavia dal rimpallo degli addetti tramite specchi rivelatori. E non domandategli di cosa si occupa poiché guardando dritto dritto negli occhi del suo interlocutore sogghigna: “Faccio l’uomo fortunato!” Parliamo di moda e modi? Dopo, dopo… è troppo epicureo nei confronti del cibo, adora far da mangiare, soprattutto lasagne! Intervistarlo è tutta una sfida di occhiate provocatorie e quando gli chiedo di parlarmi dei suoi peccati risponde: ”Eh, li vengo a dire a te” rovesciando la testa all’indietro. Si diverte come un matto e continua: “Va bene tutto mia cara, l’inferno e l’amore! L’amore si fa con uomini e donne, dipende da umore e momenti. Prima mi chiedevi della Carlucci, lei così brava, professionale, la mamma di tutti noi, però se lei è buona, io sono cattivo e buon amico del diavolo!” Nel frattempo un bel lampo luciferino gli ha attraversato gli occhi e come ci ha goduto! Proseguo menzionando la passata edizione, quando si esibivano tipi e peperine quali Giuliana De Sio a Ballando, con quella verve napoletana seppur da sceneggiate e lui: “Appunto, la napoletanità dovrebbe regnare nel proprio contesto.”

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Penso che per questo giudice e designer della Maison Gattinoni sia arrivato il momento di parlare di abiti, dei grandi creatori da lui particolarmente apprezzati. “Beh, Balenciaga lo ricordo con grande, grandissimo piacere e mi è sempre in testa Gattinoni con la frase: la moda non ha leggi, solo regole; le persone sono eleganti grazie alla loro interiorità e, soprattutto, sensibilità! Amo la classe di Caroline di Monaco, anche quella della madre anche se, a mio avviso, troppo americana. Tuttavia Grace Kelly quando apparve nelle vesti di principessa, tutte volevano sposa-imitarla tant’è che il suo abito fu copiato e continua ad esserlo! E quando mi chiedono di voler apparire come lei mi metto a ridere, come se io mi vestissi da Superman!”. Eccolo sganasciarsi dal ridere con i “ciuffetti cornetti” posti a lati della capigliatura che tanto gli donano. Cos’è l’eleganza? “Un bel portamento, lo stile si ha anche con un sacco addosso ed io questa cosa l’ho proprio vista, apprezzandola!” È bello fare trend? Sorride guardandomi pateticamente e ironicamente dal primo momento. Per farla breve, mi prende in giro: “L’infradito fa tanto tendenza anche se lo consiglio per luoghi bagnati e non biblioteche. Pertanto mai muoversi in massa, ma vivere nel proprio stile. Bisogna saper ben bene dosare le cose, voi donne avete il vizio di toccarvi troppo i capelli. Mamma mia, vi aggiustate tutte e poi ci date la mano!”

Usa lo specchio? Inoltre cosa ne pensa di riciclare ciò che viene scartato? “Certo che uso lo specchio! È il riflesso di noi stessi, tira fuori postura e movenze. Quanto alla seconda domanda, riciclare costa e non poco, pertanto sono cose da valutare, non posso dare una risposta univoca.” Per molti stilisti moda e sociale vanno d’accordo? “Non è che ci voglia la bacchetta magica per cancellare droga e delinquenza veramente eccessive oggigiorno. Questo non è un bel mondo, però è pur vero che siamo stati i loro padri e la trasgressione esisterà sempre.” Abbiamo saputo dei suoi passati problemi di salute per una congenita malformazione alla milza. “Sì. Se non curata bene avrebbe potuto portare alla leucemia. Mia nonna Eleonora era devotissima alla Santa Vergine e… grazia è stata!” Quindi quel medaglione che vediamo al collo… “La Madonna di Guadalupe. Me l’hanno regalato. Lo indosso sempre, anche a Ballando con le stelle, da buon fervente.” Aiutooo! chi è questo: il diavolo o l’acquasanta?


novembre\dicembre 2020

SE QUEL MURO OSTACOLA IL PASSAGGIO, BASTA BUTTARLO GIÙ! Klaus Davi ricorda Franca Sozzani A cura di Carla Cavicchini

“L’eleganza? Buoni capi base nel guardaroba nonché estrema disinvoltura e gestualità nel muoversi. Il resto non conta!” Così si esprimeva Franca Sozzani. Invitava a non comprare il superfluo per poi lasciarlo nell’armadio, gettandolo più tardi poiché fuori moda. Grande icona del fashion system, scomparsa a Milano nel dicembre 2016, ha lasciato un grande vuoto per gli addetti ed estimatori. Direttrice di Vogue Italia ed anche L’Uomo di Vogue, si presentava sorridente, talvolta dallo sguardo enigmatico come la Gioconda, esile, con quegli occhi celestiali in grande delicatezza, benché avesse una tempra d’acciaio, lontana anni luce dagli schemi comuni. Una mentalità,

la sua, altamente anticonformista, non necessariamente snob, capace di porre grande attenzione nello scuotere lo status quo, ridefinendo il concetto di fascino e stile. Figura determinata, volta al nuovo, ostinata e non poco, si contraddistingueva nel suo essere guerriera sul campo e nella vita, unendo tuttavia alte dosi di ironia per sdrammatizzare il presente. Deceduta ancora giovane a qualcosa più di sessant'anni, nel pieno della carriera e della vita, si occupava anche di beneficenza. In suo onore è stato istituito il Premio Internazionale del giornalismo della moda, assegnato durante il Congresso Mondiale delle Donne della Moda e dello Spettacolo.

Al massmediologo Klaus Davi, con la consueta R di estrema finezza, abbiamo chiesto un ricordo di Franca Sozzani: “Una donna straordinaria, apparentemente fredda, ma mi piaceva. Amo le persone di successo poiché cerco d’imparare da loro, e poi è da ricordare che ha esportato gli stilisti italiani. Ci ha dato una grossa mano. È stata una grande perdita ed è morta in estrema dignità.” Il successo è una cosa e la celebrità un’altra. “L’ho detto e lo ripeto, lei aveva successo, era riconosciuta in tutto il mondo come una donna capace. Chapeau.” Parole che non fanno una piega e nemmeno una grinza. Semplicemente: Alta Moda.

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DI STOFFA DIPINTA, DI SETA VESTITA La Lupa stilizzata by Lastrucci Antico Setificio Fiorentino alla Festa del Cinema di Roma A cura di Carla Cavicchini

Proprio perché la cultura salverà il mondo, come del resto hanno sempre osservato i grandi intellettuali, anche stavolta – fiato alle trombe – è stato dato all’apertura della 15esima edizione della Festa del Cinema di Roma. E quindi, pur nelle mille precauzioni dettate da gel, distanziamento sociale e mascherine, anche st avolt a sul prestigioso Red Carpet, si sono alternate bellezze divine fasciate in abiti da sogno, nello splendido contesto firmato da Renzo Piano in una girandola coloratissima di mostre, eventi, proiezioni, convegni, dibattiti, per chi crede ancora nella magia del grande schermo. Entriamo adesso, non troppo in punta di piedi, in questa suggestiva coreografia, grazie al prezioso abito indossato da Stella Sabbadin, realizzato dalla stilista pratese Eleonora L astrucci, con le raffinatissime sete dell’Antico Setificio Fiorentino, di proprietà Stefano Ricci.

Eleonora Pieroni

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Jane Alexander e Gianmarco Amicarelli


novembre\dicembre 2020 Un manufat to originale ma di gran gusto, ove spicchi color senape, ben si amalgamano al rosso prorompente, con tutta la finezza ricamata de “La Lupa”. E, in tema di nomi, nonché esibizioni, è giusto conoscere oltre a Stella Sabbadin, le altri fanciulle pronte alla passerella quali Eleonora Pieroni – attrice e modella internazionale da New York nominata a m b as ciat r ice d ’A r te d e l M a d e in Italy della cultura italiana in America – Elisabetta Bardelli Ricci, manager, Jane Alexander, luccicantissima come un diamante acc anto al compagno Gianmarco Amicarelli, Isabella Turso, famosa compositrice pianista, l’attrice Antonella Salvucci, Valentina Bonariva e d alt re a n co r a , r ag gia nt i di lu ce grazie all’operato della Lastrucci che dell’eleganza, ha fatto un semplice stile di vita. Una stilista capace di portare l’alta moda nel cinema e nel mondo, presentando colori e tessuti di estremo pregio “a gentil grazia di colei, che magnificamente, si rimirerà allo specchio!” La Lastrucci, forte dei suoi studi presso la Scuola d’Arte di Firenze seguiti da buoni

“master di stilismo”, pone cura maniacale anche nei dettagli, considerando la stoffa vissuto ineguagliabile di storia e cultura, da ben piegare e attorcigliare, trovandone l’esatta essenza. Personalità indomita dallo sguardo brillante nonché sfavillante come le sue creazioni (anche creature) racconta di quei quattro giorni intensi nella città eterna, estremamente ricchi, in un clima di estrema organizzazione e s q u i s i t a ge n t i l e z z a: “ G i à , t u t t o ineccepibile, ritmato nei tempi giusti, con gli splendidi sponsor quale Lexus, auto ufficiale della manifestazione.” Dove trova tutta questa energia? “Dal piacere di sdrammatizzare anche le situazioni più ostiche come quella che stiamo vivendo, dalla voglia di continuare nonché misurarsi, interagendo in un percorso comunitario volto alla rinascita del nostro pianeta. Già col precedente abito Florentia, pensato e voluto qual risposta alla pandemia da Covid-19, ho voluto sensibilizzare la questione in merito offrendo – così di me hanno ripor tato – l’eccellenza italiana nel mondo in un’ottica della bellezza della

cultura, veicolo quest’ultima di grande libertà, ed espressione delle idee.” Quindi un messaggio anche sociale. “La moda è un fatto di costume, di co m u n i c a z i o n e e , p e r s o n a l m e n t e , anche di forza visto che le idee per ben circolare, hanno bisogno di essere recepite e poi raccolte. Come questo abito-dono verso la Lupa capitolina, icona della città e madre dei romani, simboleggiante l’orgoglio della sua gente.” Viene spont aneo osser vare quest a donna in carriera incapace di sedersi sugli allori, ricca del suo sguardo fiero e trasparente, amante dell’arte in tutte le sue declinazioni, osser vandone il connubio diretto con la moda. Da qui l’invito, raccolto, di comunicare tale espressione, presso seminari in merito. Fiera del Made in Italy, della sapienza di cosa possono creare le mani, sul Red Carpet di El Gouna, uno dei più prestigiosi festival cinematografici del Medio Oriente, per l’eclettica Ieva Lykos, attrice, regista, sceneggiatrice, nonché documentarista – invitata come Vip al Festival – la Lastrucci ha creato in esclusiva tre abiti haute couture, per le proiezioni dei film in competizione quali: “The Furnace” diretto da Roderick Mackay, “Listen” di Anna Rocha de Sousa e “Quo Vadis, Aida” sotto la direzione di Jasmila Zbanic, film vincitore del Festival. “Questo poiché ogni donna conserva la propria personalità – puntualizza – e, proprio le piccole sfumature mi parlano, rifinendo attentamente ogni capo, con occhio attento anche nei confronti dei dettagli.” Di rilievo conoscere che l’importante manifestazione che si avvale regolarmente della partecipazione di attori di fama internazionale. si svolge annualmente nella cittadina egiziana sulle rive del Mar Rosso.

Photo credit: Marilla Sicilia/Mondadori Portfolio Massimo Insabato/Mondadori Portfolio Stella Sabbadin

Elisabetta Bardelli Ricci

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OMAGGIO PER PAPA BERGOGLIO Il Premio Kineo in Vaticano è stato consegnato il 22 ottobre 2020 presso i Giardini Vaticani della Palazzina Leone XIII, al regista russo Evgeny Afineevsky che vive in America per il suo docufilm Francesco. Il “Kineo Movie for Humanity Award”, viene assegnato a chi promuove temi sociali ed umanitari e Rosetta Sannelli, ideatrice del prestigioso Premio Kineo, ha avuto l’onore di consegnarlo direttamente al regista. Menzioniamo l’arrivo di tale premio, in un momento altamente delicato per la nostra società foriero quasi quotidianamente di drammi e lotte costanti. “Premio Kineo-Diamanti del Cinema” compie 18 anni e, dopo il Festival del Cinema di Venezia, è nella capitale in concomitanza con la 15esima edizione Festival del Cinema di Roma. Oltre ai premi alle classiche categorie, il Kineo, assegna anche due riconoscimenti Eleonora Lastrucci, Elisabetta Bardelli Ricci, Rosetta Sannelli e altri al premio Kineo in Vaticano speciali: il “Movie for Humanity Award”, ed il “Kineo Green & Blue Award”, dedicati a chi promuove nel cinema tematiche ambientali, umanitarie e sociali. La cerimonia della consegna ha rappresentato un momento molto sentito in cui erano presenti il Prefetto del Dicastero della Comunicazione Paolo Ruffini,il segretario del Dicastero Mons. Ruiz, il responsabile di “Vatican Media” Stefano D’Agostini, con un m essag g io au g u rale co ns e g na to da parte delle Nazioni Unite dal responsabile del “Festival delle U.N. Agenda 2030,Carlo Gentile. Un incontro che si è avvalso anche di Eleonora Lastrucci stilista di Alta Moda, con Elisabetta Bardelli Ricci General Manager dell’Antico Setificio Fiorentino, che collaborano con la dottoressa Rosetta Sannelli Presidente Rosetta Sannelli mentre premia il regista russo Evgeny Afineevsky del Premio Kineo. “Francesco”, nome del film, illustra il pensiero e le opere del Papa, facendone emergere una personalità di gran spessore e questo a prescindere dai vari credo e giudizi personali di ciascuno. Parla di conseguenza la sua coscienza civile, l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente preservandolo per le generazioni future con profonda consapevolezza della storia, in relazione alle tragedie del nostro secolo. L’attualità presentata in sublime umanità, rileva i drammi umani che ci colpiscono, in una serie d’immagini, di accesso impatto emotivo. La buona presa di coscienza in questa realtà dove l’etica,il pensiero e la spiritualità di Bergoglio si attuano in maniera estremamente umana, esplica quel fondersi in una coscienza collettiva, che tanto fa riflettere, nonché meditare. Non a caso sono tematiche e fatti di vita ben conosciuti, che il regista russo ci ricorda tramite “Il Genocidio degli Armeni”, la guerra in Siria e migrazione verso l’Europa, ed ancora la guerra in Ucraina e la persecuzione dei Rohingya. E, come commenta Rosetta Sannelli: “Ogni viaggio di Papa Francesco in ogni luogo del mondo,è documentato in questa opera di Afineevsky da fatti di cronaca, rivelandosi di conseguenza, un autentico squarcio su ogni vicenda del nostro tempo. Da considerarlo, pertanto, opera storica a tutti gli effetti.” 34


novembre\dicembre 2020

THE SHOUTER Concept Store | Designed by KCA | Photos courtesy Derryck Menere

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/Cultura

EMOZIONE ITALIA L’ITALIA CHE EMOZIONA Intervista al Presidente di “Emozione Italia” Giuseppe Zambetti. A cura di Giorgio Nadali

L'Associazione non profit "Emozione Italia", fondata nel 2015 da un gruppo di professionisti di Milano e di Roma, promuove le ricchezze italiane di Arte, Cultura, Bellezze dei Luoghi, Artigianato, Enogastronomia, Moda, Industria, Stile di vita attraverso l'accoglienza in spirito di amicizia dei visitatori in arrivo in Italia da tutto il mondo per turismo, studio o lavoro, basandosi sul senso innato di disponibilità personale dei residenti attivi nei diversi luoghi che metteno a disposizione parte del proprio tempo libero e fanno rete nell'assistere i visitatori nelle città italiane. Nell'accompagnare i visitatori alla scoperta delle bellezze dei nostri territori, l'ottica è quella di farli sentire benvenuti e facendo percepire i membri di Emozione Italia come un "Amico in Città" loro dedicato. Gli Amici in Città sono le figure chiave del progetto, che i visitatori ritrovano volta per volta nelle persone di riferimento dei diversi luoghi dove si sposteranno nel corso del loro viaggio in Italia semplicemente prenotandosi sul sito italiano/inglese www.emozioneitalia.it In generale, se i visitatori ripartono soddisfatti dell'accoglienza ricevuta in termini di qualità, corret tezza e professionalità, possiamo verosimilmente aspettarci che trasmettano l'apprezzamento per il soggiorno vissuto nei nostri luoghi ad amici, colleghi e conoscenti, nei quali suscitare il desiderio di venire a loro volta in visita in Italia … e comunque tornando essi stessi nel nostro Paese alla prima occasione possibile. Sono evidenti i ritorni sul territorio sia di immagine che economici, perché i visitatori soggiorneranno in

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albergo, visiteranno musei ed eventi, si fermeranno nei ristoranti, faranno shopping, prenderanno mezzi di trasporto, e così via. I benefici andranno a vantaggio della Città e, sommando le diverse città, a vantaggio della Regione, e quindi del Paese. Intervista al Presidente di “Emozione Italia” Giuseppe Zambetti Quali emozioni speciali procura "Emozione Italia" e come? Il programma “Emozione Italia” procura emozioni speciali sia ai visitatori, sia ai


novembre\dicembre 2020 residenti che li ricevono nei diversi luoghi italiani. I visitatori rimangono sempre piacevolmente sorpresi nello scoprire l’accoglienza e l’accompagnamento in spirito di amicizia a loro specificamente dedicato, individualmente e gratuitamente, da parte di residenti che sono sempre di profilo personale mediamente elevato e che si rendono disponibili senza alcuna motivazione di carattere commerciale. L’essenza distintiva dell’accoglienza è infatti lo spirito di predisposizione amichevole che anima i residenti verso i visitatori, nei confronti dei quali si pongono sempre nella veste di un loro “Amico in Città”. I residenti dal canto loro scoprono quanto sia piacevole conoscere persone in arrivo sia dall’Italia che dall’estero con i quali condividere l’apprezzamento per le ricchezze italiane in un clima di affinità personale facilitato dall’abbinamento selettivo fra visitatori e residenti con analoghi interessi personali. Il buon esito di ciascun incontro è frutto del successo personale dei residenti e costituisce gratificazione dovuta alla percezione di aver fatto qualcosa di buono per la propria città… e questa, per estensione, costituisce una chiave di successo del programma Emozione Italia. Quasi sempre l'incontro iniziale fra visitatori e residenti prosegue poi con l’approfondimento della conoscenza personale reciproca, che talvolta ha favorito anche l'instaurarsi di successive relazioni di tipo professionale, se non di amicizia. Un Suo bilancio di "Emozione Italia" nel 2020 Nonostante le attività siano state fortemente condizionate dalla diffusione di Covid 19, nel corso del 2020 Emozione Italia è riuscita a dare il suo contributo a importanti eventi italiani prima e dopo il periodo di lockdown. Parliamo dell’accoglienza offerta ai visitatori convenuti a Bari in occasione della visita di Papa Francesco per l’incontro "Mediterraneo, frontiera di pace" promosso dalla CEI dal 19 al 23 febbraio 2020, cui hanno partecipato oltre sessanta vescovi dei paesi mediterranei in rappresentanza delle Chiese d'Europa, Asia e Africa per lanciare un messaggio di pace verso i Paesi affacciati sul Mediterraneo. L’iniziativa è stata condivisa con il Comune di Bari, sul cui sito web è stato dato rilievo in home page al servizio di accoglienza di Emozione Italia, ripreso anche dalla stampa nazionale. In ottobre Emozione Italia ha contribuito all’accoglienza dei visitatori arrivati a Genova dal 1 al 6/10/2020 per la 60.ma edizione del Salone Nautico e successivamente all’accoglienza dei visitatori convenuti sempre a Genova per l’apertura dal 9 al 11/10/2020 degli splendidi Palazzi Rolli, capolavori di architettura tardo-rinascimentale e barocca dei secoli XVI e XVII. L’iniziativa è stata condivisa con il Comune di Genova, sul cui sito web è stato dato rilievo al servizio di accoglienza di Emozione Italia. Sempre in ottobre, il 22/10/2020 siamo stati invitati a tenere una presentazione in videoconferenza con il Rotary Club Innsbrook di Richmond (Virginia- USA) riscuotendo un interessante apprezzamento da parte dei partecipanti americani

che, favorevolmente impressionati dalla bontà del programma Emozione Italia, hanno deciso di diffondere la conoscenza della nostra iniziativa presso gli altri Rotary Club statunitensi, ripromettendosi peraltro di venire essi stessi in visita in Italia una volta superato il periodo Covid. Infine, in dicembre parteciperemo all’accoglienza dei visitatori in arrivo a Genova il 20/12/2020 da tutta Italia per la Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare Italiane, un appuntamento ricco di fasciono rievocatore dei grandi fasti marinari del passato. I progetti di "Emozione Italia" per il 2021 Nel primo semestre 2020 erano stati pianificati tre grandi progetti che per causa di forza maggiore sono stati posticipati. Li riproporremo nel 2021 con ulteriore impegno. Il primo progetto è legato ad una delle famose “Week” di Milano, la “Civil Week” (con l’organizzazione del Corriere della Sera) in programma a marzo 2020 e purtroppo rinviato. Il nostro obiettivo sarà presentare la nostra Organizzazione ed il piano 2021 ai media avvalendoci di una prestigiosa location tecnologica milanese, con la quale abbiamo stretto un accordo di collaborazione. Il secondo progetto è il nostro primo Convegno Nazionale che terremo nella città di Parma, in concomitanza della sua nomina a Capitale della Cultura Italiana 2020/2021. Riproporremo l’evento nel 2021 in una location spaziosa e sicura abbracciando le numerose attività che proporrà la Città di Parma. Il terzo progetto vuole essere invece una esperienza “pilota” vera e propria : la rappresentazione teatrale (inizialmente a Milano, ma verrà estesa in diverse altre città Italiane) tratta da un libro scritto da due autori soci di Emozione Italia, che rivisita in chiave moderna la storia dell’Unità d’Italia. Gli interpreti saranno attori non professionisti, tra questi diversi soci di Emozione Italia stessa. Il comune denominatore sarà il divertimento congiunto ad uno stimolo alla riflessione sulla situazione odierna: un’esperienza piacevole che crediamo sarà in grado di attrarre anche un buon pubblico. Vi saranno poi a corredo diverse altre attività, ne citiamo solo una per motivi di spazio: l’apertura di Partnership con eventi e/o enti - non solo sul territorio Italiano - che possano sposare la nostra visione. Come vede la ripresa del turismo nel Bel Paese nel 2021? Non ci dobbiamo nascondere le difficoltà per la ripresa del Turismo nel 2021, che soffrirà in modo particolare per tutte le misure di restrizione che il Governo sta mettendo in atto a carico dei luoghi ricettivi (ristoranti, hotel, musei, teatri, ecc.) per cercare di arrestare, o almeno rallentare, la diffusione del virus. Molto dipenderà da quando il nostro Paese potrà dire di essere ragionevolmente uscito dalla crisi Covid, mettendo comunque in conto che, nell’ipotesi di distribuzione del vaccino anticovid nel primo semestre del 2021, saremo ancora soggetti in corso d’anno ai postumi della crisi. A patto di riuscire a “tenere duro” di qui alla primavera

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2021, dovremo farci trovare pronti alla ripartenza con strutture ricettive in ordine e campagne di comunicazione e marketing in grado di attirare i visitatori verso il Bel Paese. In ogni caso il 2021 sarà da vedersi come anno di ripresa, per tornare poi con il Turismo a pieno regime nel 2022. Ci racconti un'esperienza significativa di accoglienza di "Emozione Italia" D i ve r s e s o n o s t ate l e e s p e r i e n ze significative di accoglienza svolte da Emozione Italia. A parte quelle “storiche” ef f e t t u ate i n o cc a si o n e d i eve nt i istituzionali quali Expo a Milano e Giubileo a Roma, ci piace ricordare l’accoglienza riservata alla giovane coppia di visitatori tedeschi, Dennis e Sandrina, giunti in visita a Milano da Monaco di Baviera a inizio gennaio 2020, ai quali abbiamo mostrato gli angoli caratteristici della città e, in particolare, l’esposizione di un originale presepe napoletano prestato dalla città di Napoli in quei giorni a Milano e presente in mostra presso la sede di Palazzo Marino. Particolarmente significative le parole di apprezzamento dei nostri ospiti, che dopo pochi giorni dal rientro in Germania ci hanno indirizzato un messaggio che riportiamo qui testualmente: “Abbiamo vissuto un periodo meraviglioso a Milano grazie al fatto che vi siete presi cura di noi! Ci siamo sentiti realmente benvenuti. L’idea di Emozione Italia ci ha ispirato a pensare come potremmo realizzare un programma simile qui in Germania”. L’amicizia nata a Milano ha avuto poi un seguito di cooperazione particolarmente costruttivo con la realizzazione della versione in lingua tedesca del video di presentazione della nostra associazione (già preesistente in italiano e inglese sul nostro sito www.emozioneitalia.it), in cui le voci registrate nel filmato erano proprio quelle dei nostri amici tedeschi. Nel successivo periodo di lockdown essi hanno anche dato vita spontaneamente a una raccolta fondi in Germania per l’acquisto di una apparecchiatura di assistenza sanitaria pro Covid 19 donata recentemente al Policlinico di Milano. Ecco una testimonianza esemplare dei sorprendenti sviluppi e degli inaspettati

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risultati che può generare l’originaria idea di accoglienza in spirito di amicizia formulata da Emozione Italia. Come valorizzare i beni culturali italiani nell'attuale situazione di crisi economica? L’Italia come sappiamo è un Paese unanimamente riconosciuto ricco di grandi bellezze ar tistiche, culturali, pae s ag gis tiche e dot ato di gr andi abilità artigiane e industriali. A fronte di queste ricchezze pecca tuttavia nelle infrastrutture e nel sistema organizzativo che valorizzerebbero al meglio queste ricchezze. Stiamo parlando delle funzioni di organizzazione, comunicazione e marketing che, sintonizzate fra loro in un tutto unico ordinatamente coordinato a livello sistema, potrebbero moltiplicare i risultati positivi conseguibili dal Paese. Paesi meno ricchi di noi in quanto a pat rimonio cultur ale (Fr ancia , G e r mania , Aus t r ia , Sv iz ze r a , e cc .) dimostrano di riuscire a ottenere risultati proporzionatamente migliori dei nostri, facendo leva sugli aspetti sopra delineati. Superando le tante iniziative svolte talvolta in contrapposizione fra loro a livello locale o regionale, la valorizzazione dei beni culturali italiani deve seguire


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una strategia coordinata di organizzazione, comunicazione e marketing, affidata a una classe direttiva di provata capacità e lungimiranza e immaginando anche utilizzi originali dei beni culturali come sede di eventi, incontri di gala, rappresentazioni in costume, concerti, mostre e convegni, che ne facciano risaltare l’importanza e ne accentuino la frequenza di utilizzo. Questo sarà tanto più fondamentale e necessario nell’attuale situazione di crisi economica. In proposito Emozione Italia potrà aiutare a generare afflusso di visitatori qualificati verso il nostro territorio basandosi su idee e progetti che verranno condivise con i nostri partner, tra cui alcuni grandi Comuni (es. Genova, Milano, Bari). Quali luoghi italiani necessitano di una maggiore valorizzazione nell'immediato futuro? Per una classifica dei luoghi italiani bisognosi di una maggiore valorizzazione nell’immediato futuro dovremmo innanzitutto scegliere un criterio secondo cui indirizzare l’impegno di valorizzazione. Se pensiamo alla situazione che stiamo vivendo in questo periodo, tale criterio dovrebbe tener conto dei luoghi che hanno maggiormente sofferto per le difficoltà indotte da Covid 19. E in

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tal caso il pensiero va immediatamente alle città di Bergamo, Brescia e Milano, luoghi di grande storia, cultura e tradizioni, che tuttavia in questo momento scoraggiano arrivi e visite in loco per timore della situazione sanitaria difficile che stanno vivendo. L a azioni per il recupero dell’attrattiva verso questi luoghi dovranno essere pianificate per tempo e messe in atto non appena la situazione sanitaria tenderà a migliorare così da produrre i suoi benefici non appena si riesca a tornare alla normalità. Se scegliamo un criterio diverso, quale ad esempio la valorizzazione di regioni al di fuori delle usuali correnti turistiche, ricche di storia e tradizioni specifiche, potremmo pensare a valorizzare i territori di regioni dove bisogna proprio volerci andare in quanto al di fuori delle normali rotte di viaggio. Stiamo pensando a regioni come la Valle d’Aosta, il Friuli Venezia Giulia e in particolare l’Umbria ricca di una sua dimensione religiosa particolare.

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Se infine scegliamo un criterio ancora diverso, come ad esempio la valorizzazione di regioni un po’ “appartate”, allora saranno bisognosi di valorizzazione i territori come quelli di Abruzzo, Molise, Basilicata, tutte regioni di grande bellezza paesaggistica, un po’ misteriose, un po’ sconosciute al grande pubblico, che hanno nella loro dimensione naturalistica e un po’ appartata la ragione del loro fascino. Cosa prevede per la ripresa del mercato turistico nel 2021? Prevediamo una ripresa difficoltosa del Turismo nel 2021 dovuta alle misure di restrizione che il Governo sta mettendo in atto a carico dei luoghi ricettivi (ristoranti, hotel, musei, teatri, ecc.) per cercare di arrestare, o almeno rallentare, la diffusione del virus. Nell’ipotesi di distribuzione del vaccino anticovid nel primo semestre del 2021, saremo ancora soggetti in corso d’anno ai postumi della crisi. Dovremo resistere

nella prima parte dell’anno e attivare campagne di comunicazione e marketing in grado di attirare i visitatori verso il Bel Paese. Il 2021 sarà da vedersi come anno di ripresa, per tornare poi con il Turismo a pieno regime nel 2022 . Nel Decreto Rilancio sono contenute importanti misure per il sostegno ai settori della cultura e del turismo, tra cui quelle per le città d'arte, le librerie, gli organismi dello spettacolo, gli autori, l'industria cinematografica, il turismo interno. Cosa ne pensa? Le misure di sostegno previste dal Governo sono un importante segnale per le categorie colpite dalla crisi, ma non saranno in grado di recuperare le notevoli perdite causate dal virus. Tutti gli operatori dei settori colpiti dovranno cercare di resistere al periodo di difficoltà per tenere in vita le loro imprese e salvaguardare il più possibile le professionalità dei loro collaboratori e dipendenti, per recuperare


novembre\dicembre 2020 negli anni a seguire le inevitabili perdite causate dal lockdown. A seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus, Federalberghi ha raccontato di «un vero e proprio tracollo delle presenze negli esercizi ricettivi». Il 2020 era iniziato con un aumento delle presenze a gennaio rispetto all’anno precedente (+3,8 per cento per gli stranieri e +4,8 per cento per gli italiani). Ad oggi le strutture turistico-ricettive italiane dicono di aver perso oltre 159 milioni di presenze. Nel 2020, in generale, si prevede la perdita di oltre 295 milioni di presenze. Quali sono i progetti di ripresa e gli obiettivi di "Emozione Italia" per il 2021? Nel primo semestre 2020 erano stati pianificati tre grandi progetti che per causa di forza maggiore sono stati posticipati. Li riproporremo nel 2021 con ulteriore impegno. Il primo progetto è legato ad una delle

famose “Week” di Milano, la “Civil Week” (con l’organizzazione del Corriere della Sera) in programma a marzo 2020 e purtroppo rinviato. Il nostro obiettivo sarà presentare la nostra Organizzazione ed il piano 2021 ai media avvalendoci di una prestigiosa location tecnologica milanese, con la quale abbiamo stretto un accordo di collaborazione. Il secondo progetto è il nostro Convegno Nazionale che terremo nella città di P ar ma , in con comit anz a d ella sua nomina a Capitale della Cultura Italiana 2020/2021. Riproporremo l’evento nel 2021 in una location spaziosa e sicura abbracciando le numerose attività che proporrà la Città di Parma. Il terzo progetto vuole essere invece una esperienza “pilota” vera e propria : la rappresentazione teatrale (inizialmente a Milano, ma verrà estesa in diverse altre città Italiane) tratta da un libro scritto da due autori soci di Emozione Italia, che rivisita in chiave ideale la storia

dell’Unità d’Italia. Gli interpreti saranno attori non professionisti, fra cui diversi soci di Emozione Italia stessa. Il comune denominatore s ar à il diver timento congiunto ad uno stimolo alla riflessione sulla situazione odierna: un’esperienza piacevole che crediamo sarà in grado di attrarre anche un buon pubblico. Vi saranno poi a corredo diverse altre attività, ne citiamo solo una per motivi di spazio: l’apertura di Partnership con eventi e/o enti - non solo sul territorio Italiano - che possano sposare la nostra visione. In generale Emozione Italia farà comunque tutto quanto nelle sue possibilità per contribuire alla ripresa economica e di immagine del nostro Paese. Turismo senza gli stranieri. l’Italia perde 13,7 miliardi di euro di incassi. Come ripristinare l'attrattiva verso il Bel Paese da parte degli stranieri? L’Italia è un Paese ben noto e apprezzato a livello internazionale, che storicamente non ha tuttavia saputo raccogliere tutti i frutti del suo immenso patrimonio ar t is t ico, cult ur ale e di cre at i v it à artigianale e industriale. La situazione di dif ficoltà causata da Covid 19 è un’importante occasione per ripensare i processi di promozione e valorizzazione delle ricchezze italiane al fine di attirare i visitatori verso il Bel Paese. Non si può più dare per scontato che il brand “Italia” sia sufficiente da solo ad attirare i visitatori. Occorre prendere esempio dagli altri Paesi che, meno dotati di noi in quanto a patrimonio artistico e culturale, riescono a ottenere risultati proporzionatamente migliori dei nostri. Dobbiamo pertanto mettere in atto una strategia coordinata di organizzazione, comunicazione e marketing, affidata a una classe direttiva di provata capacità e lungimiranza … immaginando anche ut iliz zi or iginali dei b eni cultur ali come sede di eventi, incontri di gala, rappresentazioni in costume, concerti, mostre e convegni, che ne facciano risaltare l’importanza e ne accentuino la frequenza di utilizzo.

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/Cultura

LA PIOGGIA NEL PINETO Tic tic del canto

A cura di Carla Cavicchini

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È una bella e soleggiata giornata romana quella che ci porta all’Aimart, Accademia Internazionale di Musica ed Arte, a conoscere Edda Silvestri, raffinatissima signora bionda dalla tempra d’acciaio che ci accoglie con un gran sorriso. Una bella ed onorata carriera la sua, tanto d’essere stata direttore al Conservatorio Santa Cecilia per due mandati. “Un’esperienza altamente formativa, una bella sfida in cui mi sono prodigata attentamente, quale istituzione musicale importante in Italia e nel mondo per tutti i musicisti che lì si sono formati.” Qualche nome? “Ennio Morricone, Sergio Perticaroli, Nino Rota, Bruno Maderna, Aldo Clementi, Franco Mannino, Mariella De Via, Beniamino Gigli, Giacomo Lauri Volpi, Carlo Maria Giulini, Anna Magnani e tanti altri ancora. Musicisti di altissimo livello, insegnanti al Conservatorio Santa Cecilia.” Ci racconti di lei, i suoi occhi emanano grande luce nella nostra conversazione. “Mi sono diplomata in Flauto Traverso al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, ho studiato anche composizione con Bruno Mazzotta e anche le percussioni. Sono direttrice e fondatrice di Aimart insieme a Francesco Antonio Castaldo, la considero una mia creatura. Concluso il mandato al Santa Cecilia mi era stato suggerito, grazie alla notevole esperienza maturata, di dare inizio ad


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Edda Silvestri Direttore Aimart

una mia attività, ho ceduto ed eccomi qua!” Per chi sono aperte tali porte? “Per tutti. Dagli studenti dei primi anni che si avvicinano alla musica, a coloro che vogliono fare perfezionamento, a quelli del triennio e biennio. Non abbiamo l’accreditamento, bensì un accordo col Conservatorio di Teramo e la Scuola Musica di Fiesole; col primo abbiamo trienni e bienni facendo materie caratterizzate, il titolo lo rilascia Teramo, chiaramente tutte le materie vengono studiate qui a Roma. Abbiamo inoltre l’accordo con il Conservatorio Italiano della Svizzera di Lugano per il Mas, quale biennio specialistico sul solista. Chi vuole intraprendere tale carriera non fa il biennio, bensì un repertorio da solista. E questa estate abbiamo avuto la prima laureata con Lugano.” Quali sono i costi per accedere a tale scuola?

“Non godiamo di finanziamenti da parte dello Stato, ci autofinanziamo. Una parte dell’attività didattica viene finanziata, così come tutta la realtà, da una percentuale della quota degli studenti e dove non si arriva, con interventi personali.” In Italia la musica è sentita oppure questo succede maggiormente all’estero? “Questo è un periodo delicato e critico come del resto sappiamo tutti. Chi sta soffrendo di più in questo momento sono gli artisti, i musicisti, le fondazioni, i concerti, gli attori. Praticamente tutta la produzione artistica che può andare dalla realizzazione di un’opera, ai concerti sinfonici, all’attività di formazione etc. Viviamo in condizioni precarie e complicate. Una cosa molto importante e soprattutto da non dimenticare è che il nostro è il Paese delle arti, dove ovunque ci giriamo, come appunto la capitale, si trova architettura e storia, qui egregiamente rappresentata. E questo è parte del proprio Dna, di quella

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vena artistica, poetica, musicale e pittorica. I più grandi artisti, veri e propri talenti, li abbiamo avuti ed ancora oggi li abbiamo proprio qui da noi. Ma, e lo dico con grande rammarico, troppi, veramente troppi, vanno all’estero alla ricerca della realizzazione dei propri sogni. Come è vero che molti stranieri vengono qui a studiare, ad ammirare e comprendere la nostra sterminata arte visto che riusciamo ad inventarci, a trasformare nonché sconvolgere, cose dal nulla. Questa, pertanto, è la vera ricchezza del popolo italiano nonostante la penalizzazione di una politica estremamente carente.” Ha disegnato un quadro estremamente aderente alla realtà, una genialità che però, giustamente, andrebbe incentivata. E quindi: qual è il suo sogno? “Dare quello che i giovani vorrebbero nel proprio Paese così come dare allo straniero ciò che attende da noi. Le famiglie giustamente investono sui propri figli ma non sempre le aspettative corrispondono alla realtà. Ed è ingiusto, poiché proprio i nostri governanti dovrebbero capire che questa è una ricchezza importante, fondamentale. Ho anche scritto in materia a chi di competenza proprio nel periodo del lockdown, durante le loro visite nei luoghi di crisi generale: questo come ex direttore del Conservatorio Santa Cecilia – luogo di dovere e non di potere, maturando un grande senso dell’istituzione – ma senza esito. È inutile nascondere le varie proteste che succedono in ogni settore lavorativo, spettacolo compreso ampiamente penalizzato, però è pur vero che continuiamo una tradizione culturale storica fondamentale ed importante. Non siamo qui per fare una replica di Turandot, Aida, Gazza Ladra o della sinfonia di Beethoven, altrimenti basterebbe mettere un CD ed ascoltare! Noi abbiamo di fronte persone che emanano un'energia, che hanno fatto un percorso.” Nella speranza di tempi ed orecchie migliori, ci parla del “Concorso Fantini?” “Un vero e proprio fiore all’occhiello della ricerca e produzione ar tistica dell’Aimart. Questo poiché in accademia insegna Giuliano Sommerhalder, uno dei

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più importante interpreti della tromba, proveniente da una famiglia di valenti musicisti. Anche mio papà da giovane voleva suonare tale strumento ma poi, per vicissitudini varie, ha scelto altri strumenti facendo studiare me ed i miei fratelli musica. Da qui la ragione affettiva, ma non sentimentale. Questo concorso nasce da una mia scelta non facile visto che amo concentrarmi nelle sfide. Sarebbe stato più semplice crearne uno di pianoforte o di violino: i numeri sono tanti. Invece ho voluto fare questo concorso internazionale

di tromba con tutti crismi del regolamento! Strumento difficile nell’immaginario collettivo, mi hanno dato della matta, una sfida estremamente ardua che ho fatto nominando Giuliano Sommerhalder Direttore Artistico del concorso e Max Sommerhalder Presidente. Preciso che negli scorsi bienni 2017-2019 abbiamo avuto il sostegno della BNL, sponsor privati ed altri ancora, facendo venire musicisti da ogni parte del mondo con una commissione, lo dico orgogliosamente, di grandissimo prestigio, ottenendo altissimo


novembre\dicembre 2020 consenso. Pertanto, nel pieno rispetto delle regole imposte, siamo entrati a far parte della Federazione Concorsi Accreditati Internazionali, con il Concorso Internazionale di Tromba.” Caparbia e ostinata. Questa è l’idea che mi sono fatta mentre termina, osservando che la terza edizione -slitterà in momenti più consoni per tutti. Non manca però di aggiungere: “Crediamo altamente nella meritocrazia e di questo ne siamo fieri!” Chi sono le figure più eccelse? Questo, chiaramente, in forma squisitamente personale. “Direi Maria Callas. Uno capace di emozionarmi è stato il direttore Arturo Toscanini, colui che osservava che si può dirigere con gli occhi. Un musicista deve trasmettere energia, potenza, comunicazione, quello è il suo ruolo!”

Lo scopo dell’Aimart è quello di offrire agli studenti di ogni età e provenienza, un’alta formazione artistica e professionale nel campo della musica, del teatro e della danza. In virtù di questo, ha deciso di affidare la guida dei corsi a docenti preparati e artisti di fama internazionale capaci di aiutare gli allievi ad acquisire le competenze adeguate sostenendoli nella preparazione della loro professione. L’obiettivo è di offrire una formazione di altissimo livello a musicisti, compositori e cantanti lirici. Oltre ai corsi annuali per adulti che vogliono intraprendere lo studio di uno strumento o disciplina musicale, ci sono anche quelli di perfezionamento già in possesso di diploma di Conservatorio per perfezionare le competenze precedentemente acquisite, sotto la guida di docenti di altissimo valore. Un’eccelsa offerta formativa con incontri e masterclass con i più importanti artisti. Inoltre, i corsi di laurea attivati dall’Accademia Aimart prevedono un piano di studi equiparabile a quello dei Conservatori. Quanto alle attività artistiche, vengono organizzati regolarmente concerti a Roma ed altre città, con possibilità per i migliori studenti, di esibirsi in pubblico al fine di promuovere la loro attività.

Posso osare menzionando Montserrat Caballé? “Certo, anche lei può entrare nell’Olimpo, anche se non è facile tutelare e proteggere i talenti. Spesso una gestione non giusta rischia di farli perdere. Ecco perché il mio desiderio è che questi artisti di cui stiamo parlando, quelli con purezza d’animo e che sono rimasti bambini, trovino la loro strada. Perché ci sono artisti, non pochi, timidi, incapaci di osare, che non sbocciano! Ed è un vero peccato farli vivere nell’ombra, nella loro frustrazione. Posso portare l’esempio di un’altra arte, quella della scultura, con Camille Claudel considerata pazza. Per non parlare del compagno che si attribuì le sue opere! L’Aimart nasce per spronare a dare il meglio di ogni fanciullo, di ogni persona. Sono una combattiva, ce la metto tutta, non è vanità personale. Da Direttore del Santa Cecilia evitavo di mostrarmi, ma se ho un obiettivo lo perseguo. Sono una donna di lavoro, di fatica, di progetti che voglio vedere realizzati.” Praticamente un caterpillar che avanza inesorabilmente. Nel frattempo Roma, città eterna, ci inonda della sua storia da respirare, da preservare e conservare poiché proprio l’arte salverà il mondo.

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/Cultura

PROIBITO SAPERE Recensione del libro “Non mollare Caterina” di Renato Campinoti A cura di Carla Cavicchini

Menomale che c’è sempre “Il nome della rosa” quale ancora di salvezza, con tanto di alambicchi, intuizioni e lenti d’ingrandimento, a tirar fuori dalle situazioni più ostiche ed intricate… seppur col morto in casa! Che non è un frate come sussurra l’immaginario collettivo, bensì un mago dell’informatica che, scoprendo tematiche scottanti, sale in alto accomodandosi a miglior vita. “Non mollare Caterina” è il bel volumetto dai caldi toni verdastri scritto da Renato Campinoti per la casa editrice “Porto Seguro”. La trama tratta le vicende della splendida poliziotta che molla apparentemente ritornandosene nella giusta via seppur spericolata. L’Autore, proprio lui che strappandosi i capelli di testa – spero non me ne voglia – nei momenti liberi dal suo ruolo di Vice Presidente Regionale dell’Auser Toscana, nonché Presidente di “Abitare Solidale”, si è cimentato ben bene in questo thriller, ove i colpi di scena si susseguono ritmicamente e non certamente in maniera scontata. Le pagine portano in un inquietante sottofondo carico di pathos, tutto meno che sottotono, ove la voce dell’incoscienza avanza arringando potere e meschinità. Nel mezzo, tonnellate di denaro, capaci di comprare il silenzio. Un silenzio d’innocenti a cui poco a poco viene tolto il bavaglio, rivelando cose inimmaginabili che solo il più turpe essere umano riesce a fare. Ed è proprio su questo malefico, seppur metaforico, corvo che ci soffermeremo, lontani anni luce dal Grillo Parlante, tronfio del suo suo status maledetto che, non solo non lascia la preda, bensì usa l’arma della corruzione per squallidi giochi di feticismo

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novembre\dicembre 2020 umano. Una paura che non esiste in questa suspense accompagnata da tensione ed eccitazione ove pallottole cercano di colpire il bersaglio sbandando però come birilli al bowling. Nel mezzo c’è lei, Caterina, fiorentinissima della “su Firenze” solare, bella, prorompente, passionale, focosa, femme fatale – oseremmo dire a letto ed in divisa – innamorata di un amore pulito che si chiama Matteo. Ed ancora dolce, affettuosa, incosciente, ma soprattutto brava ed efficiente nel farsi ben volere anche dall’anziana Cesira, che sembra uscita da un giallo di Sherlock Holmes. Questo in una allegoria amichevole di confidenze e sospetti, tra succulenti piatti di baccalà e tiramisù ideali per trovare soluzioni: Eureka! Il finale fa pensare ad un sequel d’avidità sovrumana che richiama ai frequenti fatti di cronaca ove spesso la giustizia inciampa nel fare il proprio corso, putrefatta dalle circostanze in gioco. Ricordate gli episodi agghiaccianti del Circeo dove gli aguzzini si infiammavano di fronte alle torture inferte alle loro vittime? Un momento purtroppo, insieme a tanti, dove la legge non regnò uguale per tutti, arrivando persino ad additare le fanciulle colpevoli di non essere state al focolare. Non mollare Caterina, in questi vicoli dove è facile scontrarsi anche in tranelli gestiti da figure altamente masochiste, lontane anni luce dai veri valori della vita. Acuto, di conseguenza, il nostro autore Renato Campinoti nell’inquadrare la tematica della pedofila, specchio della società odierna, in maniera asciutta senza troppe ipocrisie dove purtroppo spesso gli insospettabili – come i media informano – si siedono a tavola, in attesa del boccone proibito.

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/Cultura

TUTTE EL MOND A L’È PAES Ma Milan l’è on gran Milan A cura di Carla Cavicchini

Non sono poche le persone che hanno un rapporto di odio e amore con la loro città. Philippe Daverio era uno di questi: “Si, ci vivo anche se questo luogo deve ancora fare passi avanti in base alla propria evoluzione, offrendo opportunità ai giovani di un'economia ridotta, dando loro la possibilità di abitarla. E questo presto, con un bel piano di edilizia a prezzo basso non progettato.” Se lei ne fosse sindaco? “Rispondo semplicemente che un enorme piano urbanistico su abitazioni a prezzo basso, congruo, è una cosa che attira energia. E l’energia funziona da sola. Però l'Expo ha funzionato e bene. Grazie alla mutazione urbanistica, Milano oggi è l’unica città europea che ci sia in Italia, cosa invece che non è Roma. Essa ha molto, moltissimo, ma avrebbe bisogno di un bel progetto europeo. Proprio lì dovrebbero essere europeisti, pensando di salvare la capitale per salvare l’Europa. Ma solamente cambiare i sanpietrini corrisponde ad un costo difficile, molto difficile. Pertanto, per luogo da mano tesa, chiediamo all’Europa che paghi i restauri di Roma. Ed un'altra città che mi deprime è Pompei. Un luogo magico, gran vettore di cultura, convertì un secolo e mezzo di visione occidentale e oggi… mamma mia, un puttanaio in mano ad una serie di lestofanti che ci ingrassano sopra. Dal venditore di arance, alla mignotta nascosta dietro l’albero con truppe cammellate che non percepiscono niente.”

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novembre\dicembre 2020 Sembra di capire che stia spezzando una bella lancia per la città meneghina. “Indubbiamente parliamo di vivacità, dinamismo, di visione ben orientata. La vera crisi in ogni settore è la mancanza di prospettive. Quando fu realizzato il Bosco Verticale, fu eseguito giustappunto in un momento di grande creatività! Ero molto legato a Gae Aulenti, molto! Ma anche ai creatori che ne hanno permesso la realizzazione. E mi preme far presente che tutto ciò parte di un piano di riordino urbano, alla quale ebbi la fortuna di partecipare 25 anni fa, sostenendo che la città andava rilanciata nel campo dell’architettura. Le idee sono importanti anche se di anni ne sono trascorsi parecchi, ed è sui progetti a lungo termine che si cambiano le cose.”

Visitatori alla Pinacoteca di Brera

La cultura si fa maggiormente nelle città oppure presso nei borghi e paesi? “Nelle teste. L’arte non è obbligatoria, si segue per vocazione, passione proselitismo. E parlarne fa bene, è un linguaggio che può essere molto diretto ammesso che vi siano i parametri per decifrarla.” La scuola fa la sua parte in merito? “Poco. Bisognerebbe che approfondissero la storia dell’Arte in quanto genera una percezione di appartenenza ad un destino comune. E questo assieme alla storia delle lingue, dei dialetti, delle caratteristiche locali, nonché della complessa evoluzione che ha avuto il paese attraverso i suoi stati vari; la sua conflittualità perenne nonché la logica attuale.”

Mostra MiArt Now - Arte moderna e contemporanea

Il suo monito rivolto ai giovani? “Ragazzi siate realisti, muovetevi, rompete le scatole, fatevi un buon bagaglio ed affrontate il mondo poiché osare l’impossibile è possibile.” Ma l’Italia gode di mammoni che si spostano malvolentieri al contrario. “Al contrario dell’estero, come ad esempio la Germania che vanta giovani da curricula brillanti.” Ci parli dei difetti. Ammesso che li abbia! “Chi non li ha è così noioso − Certo che la noia non è certamente parte di questa figura d’alta sapienza − e la cosa bellina è che amo punzecchiare, tirare in ballo cose paradossali che ben si amalgamano tra loro in maniera solare ed ironica.” Con conseguenze mai banali e, intuiamo, indubbiamente trasgressive? “Mah, rimane che la trasgressione è quella cosa che una volta permessa non è più trasgressiva!”

La Basilica di Sant ,Ambrogio

La toccata ai tondi occhialini napoleonici è fulminea, mentre da dietro le vetrine gli occhietti birbanti, da scugnizzo, mi salutano. Non a caso se l’è portati appresso sfidando l’Infinito.

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/Cultura

TUTTI QUANTI ABBIAMO UN ANGELO Intervista a Vittorio Sgarbi A cura di Carla Cavicchini

Tutti abbiamo il nostro angelo custode. Che ci segue e ci sussurra, sentendone la presenza palpabile, addosso. Angeli tuttavia che possono essere anche soli come nella “La solitudine degli Angeli”, splendida mostra del giovane artista siciliano Giuliano Macca curata da Vittorio Sgarbi e presentata nella raffinata galleria Etra Studio Tommasi in via della Pergola al 57/r a Firenze. Parliamo di un momento soffice e delicato, dove anche l’evanescenza angiolesca, facendo riferimento ai tocchi intimi dell'umana esistenza, si staglia in percorsi artistici desueti, fuori dai luoghi comuni e, in virtù di questo, altamente interessanti. Al professor Sgarbi, valente critico ferrarese, chiediamo di parlarne. Qual è il motivo per visitare tale mostra e perché ruota così tanto interesse verso queste figure? “Macca è un pittore inconsapevole della lunga vicenda di contrasto tra l’avanguardia, le tendenze extra-pittoriche e tutto quello che ha rappresentato la necessità di tecniche nuove per la giovane arte e la figurazione, della scelta di tematiche legate al corpo umano, al volto, in questo caso al volto in equilibrio tra materia e spirito, tra anima e corpo degli angeli; di conseguenza è sembrato inevitabile rappresentare come la poesia e la letteratura, la teologia, rappresentano gli angeli e lui lo ha fatto senza porsi il problema di essere dalla parte giusta o sbagliata. Ha presentato indicando questa sua verginità di immagine, che non sta dentro il tema forte e drammatico del conflitto tra avanguardia e conservazione.

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novembre\dicembre 2020 Per cui è un pittore figurativo che non sente di dovere difendere la figurazione dall’astrazione o ricerca dell’avanguardia. Spontaneamente è un pittore di angeli, quindi un pittore del nuovo millennio che ha una totale libertà nel muoversi in un ambito che è decadente, simbolista, di primo ‘900, legato ad una dimensione che sembrerebbe inattuale, in realtà è attuale essendo inattuale.” Di angelo in angelo, c’è un museo in merito vicino Segovia che celebra il loro essere. “Non l’ho visto però ho parlato a lungo con preti che volevano scrivere con me un libro sulla tematica angiolesca. Quindi tale soggetto è probabilmente – a parte la figura di San Michele in Puglia Monte Sant’Angelo, luogo dove la celebrazione della religione non riguarda I Santi o la Vergine, bensì riguarda l’angelo e quindi per la rappresentazione ufficiale Cristiana – una figura eminente. Ma esiste anche un mondo antico. L’angelo è un genio del mondo degli Dei: quindi un’immagine che va oltre anche il Cristianesimo.”

Guardami tra il vento e i ricordi. - Olio su tela. Foto © etrastudiotommasi.it

Tra le varie tele, visioniamo anche opere dove Macca ha disegnato con penna Bic, aggiungendo poi semplici venature ad olio. Una particolare tecnica mista, in un luogo in cui Cellini concepì, realizzandolo, il suo Perseo, oggi nella Loggia dei Lanzi in piazza Signoria a Firenze. L’artista, col suo profondo sguardo d’uomo del Sud, osserva d’essere buon amante della Maniera Fiorentina, di subire fortemente l’attrazione della psiche all’interno dello sguardo verso l’unicum del tema a lui carissimo dei baci e ritratti. Nel frattempo, in un angolo, Zucchero osserva, cantando sommessamente: “c’è bisogno d’amore, per Dio!”

La solitudine di un angelo - Olio su tela. Foto © etrastudiotommasi.it

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/Tecnologia

LINKEDIN PER PERSONE CHE VOGLIONO VENDERE 12 consigli di Massimo Boraso Rubrica a cura di Boraso

LinkedIn è un ottimo strumento di vendita per aziende e professionisti dove il prodotto da vendere sei tu (le tue competenze)! Massimo Boraso, CEO & Founder di Boraso, svela i suoi segreti per raggiungere potenziali clienti attraverso il social media più utilizzato nel business. Spesso confuso come una semplice alternativa digitale del proprio curriculum, LinkedIn è in realtà uno strumento molto potente ed efficace che rientra in una più ampia strategia non solo di Personal Branding ma anche di Marketing e Comunicazione per le Aziende. Tra tutti i social, è sicuramente quello più professionale e per questo adatto a essere utilizzato anche come strumento di vendita. Da notare, però, che in questo caso non consideriamo la vendita di prodotti o servizi, ma il proporsi al mercato come professionisti con le proprie competenze. LinkedIn è anche un social strettamente relazionale in cui l’interazione con le persone occupa un ruolo fondamentale. Per questo motivo, utilizzarlo in modo passivo (limitandosi a caricare il proprio curriculum) difficilmente porterà a essere contattati da potenziali aziende e clienti. Da dove partire, quindi, per veder crescere il proprio business? Non basta “essere su LinkedIn”, ma è fondamentale adottare un approccio proattivo nelle relazioni con gli altri. Che tu sia un libero professionista oppure il CEO di un’Azienda, ecco i 12 consigli di Massimo Boraso: “Utilizzo LinkedIn da molti anni ma è uno strumento che fa parte di una più ampia strategia di marketing, comunicazione e personal branding, mia e della mia azienda (che porta il mio nome). È un ottimo strumento di

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relazione per fare Inbound Marketing, ovvero creare le condizioni affinché siano i potenziali clienti a contattarti, ma bisogna impegnarsi con costanza tutti i giorni ed essere proattivi. LinkedIn è un social relazionale, contano le persone, non le aziende” 1. Parti sempre dall'obiettivo Definire il proprio obiettivo e aver sempre ben chiaro ciò che si vuole raggiungere è fondamentale. Un obiettivo chiaro e definito rappresenta la bussola che guiderà ogni azione. Per me l’obiettivo è: aumentare le vendite della mia azienda! Per farlo bisogna generare nuovi contatti di business creando le condizioni affinché mi contattino. Come? Veicolando contenuti di valore per il target e costruendo un proprio brand personale che crei un trust verso quello aziendale.

2. Costruisci una Brand Identity solida Di fatto la Brand Identity è il modo in cui i Professionisti e le Aziende comunicano con il mondo, si differenziano dalla concorrenza e creano esperienze che incoraggiano le persone a interagire. Una Brand Identity forte non si concretizza dall’oggi al domani, ma richiede un pensiero profondo che coinvolge diversi aspetti. È necessario definire infatti uno Scopo ben preciso, avere una Vision chiara, dei Valori reali, e una Unique Value Proposition che comporti per davvero un impatto positivo nella vita delle persone. Da non dimenticare: è importante stabilire anche ciò che ti contraddistingue rispetto agli altri e trasmetterlo con il giusto Tone of Voice. 3. Progetta (e segui) una buona strategia di marketing Parti dal definire qual è il target di riferimento e crea le condizioni affinché sia il tuo target a trovare te! Sfrutta LinkedIn per fare cultura e condividere contenuti utili e di valore per il tuo target. L’ideale sarebbe avere un proprio sito personale o un blog (privato o aziendale) per scrivere articoli interessanti da pubblicare su LinkedIn attraverso il proprio profilo personale. Gli stessi contenuti possono essere anche condivisi tramite la pagina aziendale, ma è bene ricordare che rispetto ai profili personali godono di meno visibilità e forza. In parallelo, soprattutto per le Aziende, è buona cosa avere a disposizione

Massimo Boraso CEO & Founder di Boraso


novembre\dicembre 2020 anche un proprio CRM popolato da contatti in target per dare vita a campagne di email marketing periodiche. 4. Impara a fare “Social Selling” in modo corretto Chiariamo subito che per Social Selling non si intende un approccio alla vendita di tipo push sui social. Nello specifico non consiste nel “rincorrere” le persone su LinkedIn per cercare di vendere le proprie competenze, il proprio prodotto o servizio. Come abbiamo già detto, LinkedIn si basa sulle relazioni e proprio per questo, nel fare Social Selling, bisogna seguire questo tipo di logica. Secondo HubSpot, il Social Selling è “un’attività in cui le persone utilizzano i social media per interagire direttamente con i loro prospect, offrire valore rispondendo alle loro domande e pubblicare contenuti sino a quando il potenziale cliente è pronto all’acquisto”. In definitiva fare Social Selling consiste nel saper sfruttare il proprio brand (che si tratti di un’Azienda o di Personal Brand nel caso di Professionisti) per individuare le opportunità, valutare i prospect e creare l’occasione per instaurare relazioni anche grazie alla condivisione di contenuti di valore. 5. Cura il tuo profilo Può sembrare banale, ma è importante avere un profilo LinkedIn completo e curato. Di fatto si tratta del proprio biglietto da visita. Carica una foto profilo in cui ti presenti al meglio in modo professionale e allo stesso modo scegli una foto di intestazione che ti rappresenti. Non dimenticare di inquadrare la tua professione in modo corretto e di scrivere una presentazione completa. 6. Crea la tua rete e sii aperto a nuovi collegamenti La rete di contatti Linkedin rappresenta un vero e proprio asset. Quando si apre un proprio profilo spesso e volentieri si aggiungono per primi i propri amici, i colleghi ed ex colleghi. Ma se vuoi arrivare a farti conoscere dal tuo target è bene aggiungere anche persone

inerenti al tuo settore e persone interessanti che puoi aver incontrato durante gli eventi, siano essi online oppure no. Può capitare che LinkedIn ti suggerisca delle persone interessanti da aggiungere alla tua rete o di ricevere richieste di collegamento dirette da altre persone: sii aperto a questi nuovi collegamenti a meno che non abbiano nulla a che vedere con la tua attività e i tuoi obiettivi. In ogni caso come regola generale: non conta la quantità, ma la qualità dei tuoi contatti. Considera anche la possibilità di aggiungere persone che ruotano attorno al tuo settore: ti potrebbero segnalare a potenziali clienti in futuro. 7. Segui i gruppi di tuo interesse e partecipa attivamente Come già detto a inizio articolo, LinkedIn è uno strumento molto potente: grazie ai gruppi di interesse, puoi conoscere persone in target con la tua attività. Individua i gruppi sulla base dei tuoi interessi o del tuo settore e partecipa attivamente alle discussioni per farti conoscere come Professionista. 8. Interagisci quotidianamente e in modo attivo LinkedIn va sfruttato in modo attivo attraverso l’interazione diretta con la propria rete di contatti, rispondendo alle discussioni nei gruppi, condividendo news e scrivendo post. Non dimenticare di consigliare i post, che trovi interessanti, di altre persone in modo da renderli visibili anche alla tua rete. Bisogna sottolineare che LinkedIn si basa sugli interessi espressi dalle varie azioni compiute sul social (reazioni ai post, iscrizione ai gruppi, hashtag inseriti nei propri post e così via) ed è un meccanismo da non sottovalutare per avere accesso a sempre più contenuti di interesse e contatti in target con la tua attività. 9. Siate generosi nei “mi piace” Non fatevi problemi a dispensare i “mi piace” anche a competitor o persone che ruotano attorno al vostro mondo (ovviamente se siete d’accordo col contenuto proposto), perché verrete ricambiati e questo vi aiuterà nel posizionamento, nella relazioni e a crescere. 10. Fate video, se vi riesce bene Un buon video, se ben fatto, è meglio di 1000 parole. Fate un test online per verificare se “funzionate” in video, se la risposta è sì allora si aprono nuove opportunità su LinkedIn e non solo, ma questo è un altro tema. 11. Le segnalazioni sono finte! Io non le uso e difficilmente le faccio, lo sanno tutti nel nostro mondo che sono finte. Però in alcuni settori ancora poco presenti su LinkedIn potrebbe essere invece interessante utilizzarle finché non mangeranno la foglia. 12. Coinvolgi i tuoi collaboratori nella strategia Se hai dei collaboratori al tuo fianco, questi avranno i propri profili LinkedIn e con una buona strategia win-win possono attivamente contribuire a fare fronte comune. Possono condividere i post, menzionarti e così via, aumentando visibilità e awareness del tuo brand e del loro.

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/Tecnologia

LA RETAIL TRANSFORMATION Nuovi equilibri tra digitale e fattore umano relazionale A cura di Marco Andolfi, AD Disignum e Lura Giunti AD Evolvere

Tutti i settori Retail stanno attraversando una profonda e radicale trasformazione accelerata anche dagli eventi sanitari ed economici che hanno caratterizzato il 2020. Si parla molto di digitalizzazione, di omnicanalità integrata, di impulso delle vendite attraverso l’e.commerce, di dotazione del negozio fisico di tecnologie tipiche del web, di nuovi servizi al fine di dare l’opportunità ai propri clienti di acquistare “dove vogliono, quando vogliono, tutte le volte che vogliono” i prodotti del Brand preferito. Si parla invece in misura minore di un’altra componente altrettanto importante per i consumatori: il fattore umano relazionale. I consumatori si recano nei punti vendita sul territorio, oltre che per toccare con mano i prodotti, per avere consigli, essere guidati nella scelta, disporre di informazioni complete, soddisfare le proprie curiosità ossia, in una parola, per vivere un’esperienza con la marca a tutto tondo. Ed è per questo che è strategico per le aziende rafforzare la relazione, la fiducia ed empatia che si instaura tra il consumatore e lo staff di vendita. Così Laura Giunti, ceo di EVOLVERE, società specializzata in rilevazioni di Shopping Experience e Customer Insight che affianca da più di vent’anni importanti Brand, ci sintetizza i principali trend evolutivi: “Il ruolo del digitale sarà sempre più centrale nel Retail perché: 1. offrirà ai consumatori una shopping experience più completa, elevata e anche giocosa, 2. consentirà alle aziende di conoscere sempre meglio i propri consumatori grazie alla tecnologia, 3. "eleverà" il ruolo del personale di negozio che disporrà di più informazioni per una vendita a misura di ciascun singolo cliente, più tempo ed attenzione da dedicare loro, più strumenti commerciali. Ma la tecnologia non è e non sarà fine a sé stessa, al contrario sarà sempre più un mezzo per migliorare la relazione umana e i processi commerciali proponendo così una Customer Experience più performante. Ne abbiamo parlato insieme agli esperti di iNovaRetail di Disignum, specializzati in digital transformation, anche durante l’ultimo Salone del Franchising di Milano: comparando alcuni indicatori di performance delle reti di vendita attuali con quelli pre-pandemia si evince tale tendenza. C’è ancora molta strada da fare e sarà strategico sia innovare i processi commerciali in

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Laura Giunti, CEO di Evolvere

modo che siano a misura di consumatore sia formare i venditori, i commessi, gli addetti di front-line ad essere autentici, empatici e a sfruttare ogni volta la tecnologia a disposizione per una vendita veramente personalizzata. Tutti gli studiosi del retail concordano nel sostenere che il negozio fisico non scomparirà; al contrario vivrà una nuova stagione di forte rilancio. Inoltre si sta già assistendo al ritorno del negozio di prossimità. Prossimità significa non solo più negozi, di dimensioni più piccole, nei centri cittadini; significa anche vicinanza relazionale ed umana col consumatore. Questo è il vero asset strategico per offrire una completa esperienza vincente.”


novembre\dicembre 2020

EVOLVERE

Evolvere www.evolvere.it/ è una società di ricerche di mercato, customer insight e misurazioni di customer experience che supporta aziende Retail e in Franchising con progetti volti a migliorare la propria competitività e le performance di vendita. Negli anni ha messo a punto una serie di metodologie di ricerca digitali anche attraverso piattaforme CRM tra cui iNovaRetail al fine di approfondire il dialogo delle aziende col proprio parco clienti. Esperti anche in progetti mystery shopping, Evolvere collabora stabilmente all’Osservatorio evolutivo sul Futuro del Retail di InTribe www.intribetrend.com/#Osservatori per tracciare i trend trasformativi in atto.

INOVARETAIL

iNovaretail http://inovaretail.it/ è la piattaforma tecnologica messa a punto da Disignum che risponde ai cambiamenti in atto nel mondo del Retail: nasce per semplificare la gestione dello store e la relazione con il cliente, migliorandone la customer experience (online e offline). Mette al centro il consumatore e gestisce l’omnicanalità e i servizi tipici dell'e commerce, anche all’interno del negozio fisico, garantendo un’esperienza “seamless” che integri in modo fluido l’online con l’offline.

DISIGNUM

Disignum w w w.disignum.it/ è una azienda che progetta soluzioni tecnologiche innovative, incentrate sulla multicanalità ed orchestrate con un sapiente CRM. Disignum si rivolge principalmente ad aziende che operano in ambito consumer e B2B e le aiuta a trasformare azioni di marketing (digitale) e vendita in un effettivo coinvolgimento del cliente.

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/Automotive

CARVANA - USA L’Amazon delle auto usate rivoluziona il settore offrendo nuove esperienze tra cui consegna a domicilio, vending machine a gettoni e reso possibile entro una settimana. Rubrica a cura di Fabrizio Valente, fondatore e amministratore di Kiki Lab – Ebeltoft Italy

INFO CHIAVE E-commerce di auto usate con vending machine 2012: lancio 15.000 auto disponibili online 22 vending machine 100 città americane raggiunte 7 giorni: soddisfatti o rimborsati 94.000 auto vendute nel 2018

Nata come spin-off di un’azienda storica di vendita di auto usate, Carvana si basa su un concept rivoluzionario, tutto centrato sulla semplicità, la praticità e anche la spettacolarizzazione del processo d’acquisto di auto usate online. Partita con l’ecommerce nel 2012, nel 2013 aveva già aperto la sua prima vending machine, che dal 2015 si è evoluta con il sistema di funzionamento a gettone, diventata un’icona inserita anche nella scena di un recente film di Disney. Nel 2017 Carvana ha acquistato la start-up concorrente Carlypso per acquisire più competenze nella gestione dei big data e degli analytics. Nel 2018 ha acquisito per 22 milioni di dollari Car360, azienda specializzata tech specializzata in machine learning, realtà aumentata, 3D vision e tecnologie per smartphone per le foto delle auto. Nativo digitale e Rational Experience Con Carvana i clienti hanno il completo controllo del processo di acquisto di auto online grazie alla piattaforma ecommerce di ultima generazione.

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PROSSIMO EVENTO KIKI LAB RETAIL INNOVATIONS 16 WEBINAR, 18 MARZO 2021 Visitando Carvana.com, i clienti possono cercare, acquistare, finanziare e permutare (o vendere) la propria auto dal proprio computer, tablet o smartphone in soli 10 minuti. Retailtainment L’azienda ha iniziato subito dopo il lancio ad aprire delle accattivanti vending machine totalmente automatizzate in cui si possono vedere a catalogo tutte le 15.000 auto disponibili, acquistare e farsele recapitare lì (o a casa) in un giorno. Il processo è spettacolare e divertente: per il ritiro il cliente riceve un mega gettone che attiva il sistema per la consegna dell’auto. L’ultima vending aperta, in Ontario (Canada), ha 8 piani e contiene 27 auto. Mi fido di te Per un acquisto importante e costoso come quello dell’auto la creazione di un contesto di fiducia è un elemento strategico. Carvana ha ideato vari elementi che contribuiscono a questo obiettivo. Qualità garantita: certificazione Carvana basata su 150 punti di controllo. Mantenere le promesse: le auto sono consegnate nelle 24 ore garantite. Soddisfatti o rimborsati: il cliente ha una settimana di tempo per restituire l’auto. Trasparenza: la customer experience online e offline, nei flagship e nelle vending machine, è fluida, con informazioni chiare, niente ‘asterischi’

Per informazioni: kiki@kikilab.it

clienti un video che monta le diverse fasi del processo di acquisto e i diversi passaggi per condividerli sui vari social e in primis su Instagram. Grazie al suo approccio ‘grammable’ (‘instagrammabile’) Carvana riesce a favorire il successo virale del suo approccio innovativo. Commento finale Kiki Lab I numeri confermano la bontà del progetto, che ha valorizzato un approccio multicanale adeguato all’evoluzione delle aspettative e dei comportamenti dei clienti. L’automazione dei processi e l’efficienza del sistema consentono meno costi con prezzi aggressivi pur tutelando i margini. Il concept fa parte di una tendenza più ampia nel retail focalizzata a rendere disponibili prodotti che in precedenza erano disponibili solo per l'acquisto in negozio. Senza però trascurare i canali offline, anzi reinventandoli in modo valorizzante. Sfida: riuscire mantenere nel tempo la coerenza del posizionamento e a limitare l’uso opportunistico del reso dopo 7 giorni.

Grammable Per valorizzare il divertente e coinvolgente processo di acquisto Carvana offre ai

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/Formazione

I SEGRETI DELLA TOP PERFORMANCE A cura di Giorgio Nadali

Cosa ser ve per avere successo nel m o n d o d e g l i af f a r i ? P e r i n i z i a r e , potresti sicuramente indicare di avere un forte insieme di abilità e il giusto tipo di conoscenza. Quelle qualit à sono importanti, ma non sono tutto. Un sondaggio di Indeed ha interrogato 1.000 datori di lavoro sul top performer più impressionante con cui abbiano mai lavorato. Ai datori di lavoro è stato chiesto: "Qual è l'attributo n. 1 esemplificato da questa persona?" Le risposte sono rivelatrici. I datori di lavoro hanno affermato che solo due attributi tra i primi cinque (risoluzione dei problemi e pensiero strategico) erano comportamenti appresi. I restanti tre attributi (spinta, auto-direzione e iniziativa) erano considerati qualità innate. In altre parole, alcuni degli attributi più importanti condivisi dai top performer non sono cose che apprendi in genere. Piuttosto, quegli attributi provengono dall'interno. Sono associati più alla tua mentalità che alla conoscenza che hai. I principi psicologici possono aiutarti a coltivare una mentalità per il successo Che tu sia un leader aziendale, un manager o che speri di entrare presto in uno di quei ruoli, otterrai gli strumenti per trasformare il tuo modo di pensare, il che trasformerà le tue prestazioni e ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi. Impatti sulla mentalità: esame dei pregiudizi cognitivi Prima di poter sviluppare una mentalità di successo, è necessario comprendere meglio i potenziali ostacoli nel processo. Un modo è osser vare come evitare pregiudizi cognitivi nel processo

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decisionale. Migliorando il modo in cui elaborate le informazioni e le opinioni delle persone, sarete maggiormente in grado di prendere decisioni ragionevoli e più accurate. Cosa sono i pregiudizi cognitivi? Tu t t i g l i e s s e r i u m a n i te n d o n o a commettere errori di tanto in tanto quando si confrontano con le decisioni. I ricercatori hanno esaminato quelle distorsioni sistematiche, note come p regiu dizi cognit ivi. È imp or t ante riconoscere che i pregiudizi cognitivi s o n o n at u r a li e g li e r ro r i c h e n e derivano sono facili da commettere. Un articolo della rivista Professional Safety dell'American Society of Safety Professionals ha spiegato come il cervello venga sommerso da grandi quantità di dati su base regolare. Considera come,

con tutte quelle informazioni in fase di elaborazione, il cervello è al lavoro facendo due cose: 1) rendere il mondo complesso più semplice e prevedibile; e 2) comprendere nuove informazioni creando collegamenti a informazioni passate. Come puoi immaginare, le cose possono diventare complicate. In una determinata decisione, puoi facilmente essere sopraffatto dall'ordinamento rapido dei dati rilevanti e dall'elaborazione del valore di determinati elementi. Fare tutto questo quando sei emotivamente svuotato, fisicamente stanco o qualche altra combinazione di fattori lo rende ancora più difficile. Di conseguenza, possono insinuarsi pregiudizi cognitivi. I pregiudizi cognitivi possono emergere praticamente in tutto ciò che fai Quando esci a mangiare e arriva il


novembre\dicembre 2020 conto, quanto mance? Forse usi una certa percentuale o forse dipende dalla qualità del servizio che hai ricevuto. O forse dipende da quante mentine sono rimaste con l'assegno. Famosi studi pubblicati nel Journal of Applied Social Psychology hanno determinato che il tipo e il numero di mentine che ricevi avranno un impatto sulla mancia che lasci. Il primo studio ha rilevato che fornire ai clienti cioccolatini fantasia ha aumentato le mance dal 15 al 18 percento. Nel secondo studio di follow-up, lasciare un pezzo di caramella a persona e poi offrire un secondo pezzo spontaneamente ha aumentato le mance del 23%. Questo è il pregiudizio di reciprocità in azione. Quando ricevi un'azione positiva, ti senti obbligato a rispondere con un'altra azione positiva. Il bias ha applicazioni attraverso l'economia comportamentale così come le relazioni, i negoziati e altro ancora. Un altro esempio di pregiudizio cognitivo nella vita quotidiana è il pregiudizio egoistico. Significa che è più probabile che ti dia credito per il successo, ma incolpi gli altri o le cause esterne dei fallimenti. Sebbene protegga la tua autostima, puoi incolpare falsamente altre persone per i tuoi difetti. Il pregiudizio egoistico è applicabile ogni volta che sono coinvolti successi e fallimenti, il che porta sicuramente ad applicazioni nel mondo degli affari. I pregiudizi cognitivi negli affari La pervasività dei pregiudizi cognitivi negli affari è evidente a molte persone. Dopotutto, metti insieme molte persone in situazioni frenetiche e di stress elevato in cui i risultati hanno un impatto sui loro stipendi e hai una formula forte per produrre distorsioni nel pensiero. Un semplice esempio si trova nelle riunioni, odiate da molti dipendenti. Neanche questa è un'esagerazione. Un sondaggio di Harris ha rilevato che il 46% dei dipendenti preferirebbe fare quasi qualsiasi altra cosa piuttosto che partecipare a una riunione di stato; poco meno del 20%ha dichiarato che preferirebbe andare al DMV o guardare la vernice asciugarsi. Perché? Secondo Larry Myler, CEO della società di consulenza By Monday, a Forbes,

le riunioni spesso mancano di scopo e includono le persone sbagliate. Tuttavia, un altro motivo è che molte persone non ascoltano molto bene. Ad esempio, è facile che le decisioni vengano prese in base al numero di persone che hanno questa convinzione. Questo è il pregiudizio del carrozzone in azione. Può esserci forza nei numeri, ma questo fenomeno non significa che la maggior parte delle persone stia prendendo la decisione migliore. Ci sono molti altri pregiudizi cognitivi negli affari che possono verificarsi in una determinata situazione. In linea con lo scenario di un incontro di lavoro, può essere istruttivo osservare come possono entrare in gioco una serie di questi pregiudizi. Hai visto come il pregiudizio del carrozzone può influenzare le tue convinzioni. I pregiudizi correlati possono anche influire sul modo in cui potresti rispondere in una riunione di lavoro. Ad esempio, se il tuo capo parla prima che tu abbia la possibilità di esprimere la tua opinione, potresti naturalmente essere d'accordo con lui o lei. Ciò porta al pregiudizio dell'autorità, che descrive la tendenza a favorire le idee o le scelte delle persone con autorità. Ora, immagina che durante la riunione il tuo gruppo stia cercando di decidere tra determinate opzioni. Quali sono alcune tendenze comuni che potresti vedere? Il tuo capo potrebbe gravitare verso un'opzione in cui il risultato è in grado di essere conosciuto più di altri e questo definisce il bias di ambiguità. Altre opzioni potrebbero essere migliori, ma la mancanza di informazioni fa paura, quindi entra in gioco l'avversione al rischio. Ci sono molti altri pregiudizi cognitivi negli affari che possono verificarsi in una determinata situazione A proposito di ambiguità, a volte può entrare in gioco il pregiudizio per evitare ambiguità. Ciò porta a pregiudizi d'azione, in cui il tuo gruppo vorrà fare qualcosa, anche frettolosamente, perché "qualcosa deve essere fatto". O forse il tuo gruppo sta valutando le scelte ma sembra considerare solo l'opzione che gli piace di più. Questo è il bias di conferma, che coinvolge le persone alla

ricerca di informazioni che confermino le loro convinzioni o teorie. I pregiudizi cognitivi sono ancora in gioco dopo che la decisione è stata presa. Immagina che tu e il tuo gruppo abbiate ceduto a uno dei pregiudizi precedenti e fatto la scelta oggettivamente sbagliata, date le informazioni disponibili. In una riunione di follow-up, il tuo capo discute di come le cose non siano andate come previsto, ma potrebbe essere troppo presto per cambiare rotta. In questo caso, è in gioco il pregiudizio dell'avversione alla perdita. Il tuo gruppo si è affezionato emotivamente alla decisione e vuole vederla finita. Un ultimo esempio di pregiudizio cognitivo può essere visto nel modo in cui dai un senso a ciò che è accaduto. Anche se, in questa illustrazione, sei d'accordo con il gruppo e hai preso la decisione sbagliata, il modo in cui ora ricordi le cose che accadono è cambiato. Ora "lo sapevi da sempre", dopo aver visto come la scelta è fallita. Questo è il pregiudizio del senno di poi, che descrive la tendenza a vedere gli eventi come più prevedibili di quanto non fossero. Puoi effettivamente riscrivere le tue opinioni su un evento, nel tentativo di convincerti che lo sapevi meglio. Superare i pregiudizi cognitivi negli affari Può sembrare quasi impossibile superare alcuni pregiudizi cognitivi. Dopo tutto, non sono tendenze automatiche e inconsce? È vero, ma ci sono alcune cose da tenere a mente per assicurar ti di pensare chiaramente, senza distorsioni nel modo in cui elabori le informazioni. Un primo passo ovvio è acquisire familiarità con i pregiudizi cognitivi. Ce ne sono a dozzine, ma esaminando le situazioni comuni e le tendenze naturali che possono sorgere, sarai più preparato per potenziali errori. Un altro vantaggio è che le situazioni del mondo reale ti offrono una prospettiva su come prendere decisioni aziendali solide e solide. È importante esaminare cosa dovresti fare e non solo cosa dovresti evitare. I top performer e i leader aziendali sono in grado di raggiungere il successo combinando forti abitudini di pensiero

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con una mentalità di crescita I passaggi consapevoli possono anche aiutarti a evitare pregiudizi cognitivi. Adotta un approccio attivo ai pregiudizi esaminando una determinata situazione o decisione da punti di vista alternativi. Diventa più consapevole delle situazioni in cui hai maggiori probabilità di ricorrere a scorciatoie ment ali che possono ritorcersi contro. Ad esempio, se una riunione è particolarmente lunga o se stai intervistando qualcosa su cui hai lavorato in precedenza, potresti integrare più facilmente i pregiudizi nel tuo pensiero. In queste situazioni, dovrai procedere con cautela. Dovresti anche riconoscere che ottimizzare il modo in cui pensi non è una cosa semplice da superare. Man mano che acquisisci più esperienza nel mondo degli affari e migliori la tua comprensione di determinati concetti e situazioni, sarai in grado di migliorare il tuo processo di pensiero. Naturalmente, tutto dipende dal fatto che tu abbia la giusta mentalità per il successo. I top performer e i leader aziendali sono in grado di raggiungere il successo combinando forti abitudini di pensiero con una mentalità di crescita. Hai una mentalità tossica? Valutare la tua prospettiva mentale Prima di poter sviluppare la giusta mentalità per il successo, devi determinare se c'è qualcosa che potrebbe trattenerti. A volte possono esserci distorsioni nel modo in cui pensi e quei pregiudizi cognitivi possono impedirti di prendere decisioni chiare e razionali. Altre volte, possono essere presenti problemi in questioni che hanno più a che fare con il tuo atteggiamento e le tue emozioni. Vanno mano nella mano. Proprio come il pensiero poco chiaro può minare il tuo processo decisionale e la capacità di risolvere i problemi aziendali, così anche la tua mentalità. Una mentalità tossica può condannare il tuo successo nel mondo degli affari, indipendentemente dalle tue conoscenze, abilità ed esperienza. Cerca di dare uno sguardo onesto a tutto ciò che potrebbe trattenerti. Secondo News & World Report, ci sono alcuni segnali comuni che indicano che hai bisogno di

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una modifica del tuo atteggiamento. Sulla base delle domande chiave dell'articolo, ecco le aree che potrebbero essere prese in considerazione nella tua potenziale mentalità tossica al lavoro. Stai mettendo troppa pressione su te stesso. Tendi a esercitare una pressione irragionevole su te stesso? Devi riconoscere che “c'è solo una parte del tuo lavoro che puoi controllare", diceva l'articolo. Ti preoccupi troppo degli altri. Sei eccessivamente influenzato o riponi aspettative troppo alte sui tuoi colleghi o sul tuo capo? Queste tendenze possono limitare la tua creatività e, più in generale, farti concentrare sugli altri. Come il punto precedente, questo problema potrebbe essere radicato nel controllo. Sei troppo interessato ai pettegolezzi e alla negatività. Sei attratto da persone che si lamentano, spettegolano

o sono semplicemente negative? Le persone tossiche possono facilmente farti diventare tossico. Ti costringe anche a diventare più interessato alla negatività e ai problemi. Af frontare qualsiasi tendenza che potresti avere per una mentalità tossica può aiutarti a eliminare la negatività e sviluppare una visione più sana. Inoltre, se incontri situazioni di stress, sarai in grado di notarlo e "riprenderti" prima di intraprendere quel percorso. È successo a Chris McGoff, un esperto di cultura organizzativa, quando ospitava una sessione di Facebook Live sul suo libro sulla cultura delle prestazioni di punta. Un po 'durante la trasmissione, il sistema si è bloccato e la troupe non è riuscita a capire come risolvere i problemi tecnici. L'hanno capito e pochi minuti dopo è apparso un altro problema. "Entrambe


novembre\dicembre 2020 le volte le cose stavano andando a rotoli, avevo la sensazione generale che stavo guardando male", ha scritto McGoff in Inc. "Ho provato vergogna e imbarazzo. Ero sconvolto dal fatto che stessero accadendo cose sbagliate. Mentalmente attribuivo la colpa e giudicavo sbagliati i membri dell'equipaggio. La mia mente si stava riempiendo di pensieri difensivi e negativi. Poi in un lampo ho capito la battuta." McGoff capiva come si stesse dirigendo verso la negatività e una mentalità tossica, mentre cercava di aiutare le persone a evitare la stessa identica cosa. Per fortuna, ha riconosciuto la sua reazione naturale e l'ha risolta immediatamente. Nell'articolo su Inc., ha offerto due componenti chiave per plasmare una forte cultura della performance: cambiare la risposta predefinita a sorprese e fallimenti da "qualcosa non va" a "cosa è possibile qui?"; ed essere intenzionati a migliorare. Puoi fare lo stesso. Valuta le inclinazioni a cui devi dare la colpa e trasformati in una mentalità dannosa e tossica. Quindi puoi affrontare il miglioramento - o sviluppare la giusta mentalità per il successo - in modo deliberato e mirato.

*Giornalista e docente di " C o m u n i c a zi o n e e S u c c e s s o" c/o Università UniTre, Milano. Autore di 13 libri p u bblicati con 7 Editori. 2 libri presenti c/o Università di Harvard, USA. Per formance Executive Coach p e r a z i e n d e . H a p u b b l i c a to recentemente “Buoni & Vincenti. Etica e spiritualità del successo e del denaro, Edizioni Segno, Udine, 2017 e “Chi non si accontenta gode. Accontentarsi della mediocrità è un “crimine”. Scopri le tue capacità per avere ed essere di più”, Lampi di Stampa, Milano, 2018. Il suo ultimo libro è “Fortuna o Talento? Strategia, p s i c o l o g i a e s p i r i t u a l i tà d e l talento e della fortuna”, Edizioni Segno, Udine, 2020. La recensione è nel n. 4 di “Beesness”. www.giorgionadali.com

LA STRADA VERSO IL SUCCESSO: RAGGIUNGERE UNA MENTALITÀ DI CRESCITA SUL LAVORO Qual è la giusta mentalità per il successo? Probabilmente, è la mentalità della crescita. Negli ultimi decenni, la psicologa Carol Dweck ha aperto la strada al lavoro sulla mentalità della crescita. Ha usato i termini "mentalità fissa" e "mentalità di crescita" per caratterizzare le convinzioni che le persone hanno sull'intelligenza e l'apprendimento. Una mentalità fissa riflette la convinzione che l'intelligenza e il successo siano stagnanti. Una mentalità di crescita realizza l'opposto, consentendo agli individui il potere di influenzare il loro successo e la loro intelligenza attraverso la persistenza, il duro lavoro, l'apprendimento e la formazione. Il concetto ha ricevuto molta attenzione nell'istruzione, dove gli educatori aiutano gli studenti a raggiungere i loro obiettivi dal modo in cui affrontano i loro studi. Sulla base di uno studio unico nel suo genere tratto dagli Atti dell'Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America (PNAS), avere una mentalità di crescita può prevedere il rendimento di un campione nazionale di studenti. I ricercatori hanno scoperto che gli studenti provenienti da famiglie a basso reddito in Cile che avevano una mentalità di crescita "sono stati notevolmente protetti dagli effetti deleteri della povertà sui risultati". Negli affari, avere una mentalità di crescita porta i dipendenti a sentirsi più autorizzati e impegnati, secondo Dweck. In un articolo per Harvard Business Review, ha spiegato come questi dipendenti ricevono maggiore supporto per la collaborazione e l'innovazione. E i dipendenti di aziende con mentalità fissa? "Riferiscono più di una cosa sola: imbrogli e inganni tra i dipendenti, presumibilmente per ottenere un vantaggio nella corsa al talento", ha scritto. Scoprire idee sbagliate: cosa non è una mentalità di crescita

Carol Dweck - Foto © Youtube

La mentalità della crescita ha ricevuto molta stampa nel corso degli anni. Sfortunatamente, alcune delle informazioni sulla mentalità della crescita sono state travisate e il risultato si è infiltrato nell'opinione pubblica. È importante esaminare gli errori comuni per capire meglio cosa significhi realmente avere una mentalità di crescita al lavoro o in altri ambienti. Due idee sbagliate comuni sulla mentalità di crescita che Dweck nell'articolo di Harvard Business Review "Ce l'ho già e l'ho sempre fatto." Una mentalità di crescita non equivale ad essere positiva o flessibile. Inoltre, le persone hanno una mentalità fissa e di crescita e questa combinazione cambia nel tempo. Non esiste una mentalità di crescita pura. "Una mentalità di crescita significa solo lodare e ricompensare lo sforzo." È superficiale suggerire che le lodi vuote possono portare a una mentalità di crescita. Il coinvolgimento profondo è fondamentale. Le persone devono esaminare le battute d'arresto per imparare come crescere da esse e sviluppare una mentalità di successo. I

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risultati non dovrebbero essere ridotti al minimo nel tentativo di lodare e premiare lo sforzo. "Anche se correggiamo queste idee sbagliate, non è ancora facile raggiungere una mentalità di crescita", ha aggiunto Dweck. “Uno dei motivi è che tutti noi abbiamo i nostri trigger mentali fissi. Quando affrontiamo sfide, riceviamo critiche o se la caviamo male rispetto agli altri, possiamo facilmente cadere nell'insicurezza o nella difesa, una risposta che inibisce la crescita". Comprendere una mentalità di crescita è il primo passo, ma il prossimo è pieno di duro lavoro. Dai uno sguardo onesto a te stesso per capire come puoi sviluppare una forte mentalità di crescita sul lavoro. Come ottenere una mentalità di crescita Puoi percepire quando i trigger negativi entrano nel tuo pensiero o nella tua mentalità. Questa è la chiave per scoprire quei pregiudizi cognitivi inconsci e automatici che possono distorcere le tue capacità decisionali. I trigger negativi possono anche aiutarti a scoprire quando mostri una mentalità tossica o fissa, invece di una mentalità di crescita. Se ricordi cosa è successo nella storia precedente su Chris McGoff, puoi adottare un approccio simile per essere più consapevole della tua mentalità. Quindi puoi riprenderti prima che la tua mentalità ei tuoi pensieri diventino tossici. Attento ai segnali. Ti senti frustrato quando sorgono delle sfide? Come rispondi quando ricevi un feedback critico? Che ne dici di un compito impegnativo? Che ne dici di un fallimento totale? Quindi esamina il tuo atteggiamento nei confronti della crescita in generale. Riguarda le tue capacità o il tuo atteggiamento e il tuo impegno? Come ti impegni a migliorare le tue conoscenze, abilità e competenze? Ecco alcuni modi in cui puoi coltivare una mentalità di crescita Abbraccia qualunque cosa accada: alcune persone semplicemente non sono in grado di gestire sfide e fallimenti. Una mentalità di crescita guarda a questi eventi inevitabili e li usa come opportunità di apprendimento. Dopotutto, verranno. Le sfide possono portare stress e i fallimenti possono esporre

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verità scomode sui tuoi difetti, ma entrambi offrono lezioni potenti che possono aiutarti a migliorare e raggiungere il tuo potenziale. Probabilmente, ti aiuteranno più dei tuoi successi. • Perseverare: la persistenza e la perseveranza sono segni distintivi delle persone in una mentalità di crescita. Definiscono anche i tipi di persone che i colleghi e i supervisori vogliono avere intorno. Sviluppa il tuo senso di perseveranza tenendo sotto controllo i pensieri negativi. Cerca di mantenere una visione positiva di fronte a sfide, fallimenti e momenti difficili. • Cerca feedback: se sei concentrato sulla crescita e sul miglioramento, ottenere feedback dagli altri è un altro potente modo per raggiungere il successo. Tuttavia, non è sufficiente voler semplicemente ricevere un

feedback. Devi chiederlo, ea volte devi essere persistente e diretto. Cosa pensa il tuo collaboratore di fiducia di quell'abilità che hai cercato di migliorare? Cosa pensa che tu possa migliorare maggiormente il tuo supervisore? Prepara le domande di follow-up e assicurati di incorporare i punti di feedback nel tuo piano di crescita e miglioramento. Cerca nuove opportunità: sforzarti può aiutarti ad acquisire nuove abilità, acquisire nuove esperienze e mettere a frutto ciò che hai imparato. Se non cerchi nuove opportunità ed esci dalla tua zona di comfort, sarà molto più difficile per te svilupparti. Quindi, esci. Forse puoi intraprendere un nuovo progetto, offrirti di fare da mentore a un nuovo membro del team, essere coinvolto in qualche tipo di comitato di leadership o, naturalmente, migliorare la tua istruzione. Continua a imparare: se il segno distintivo della mentalità di crescita nel mondo degli affari è diventare un lavoratore e un leader migliore, allora come puoi farlo senza espandere le tue conoscenze, abilità ed esperienza? Correggere le distorsioni nel tuo processo di pensiero può aiutare e rimuovere una mentalità tossica aiuta, ma fare il passo successivo, per così dire, è difficile senza istruzione e apprendimento formale. Sorgeranno opportunità di apprendimento e istruzione informali, ma forme più formali di apprendimento e istruzione sono particolarmente efficaci per sviluppare le tue conoscenze, abilità ed esperienza: questo è ciò per cui sono progettate. Per fortuna, l'apprendimento continuo può essere flessibile.

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DOPPIO MALTO APRE IL PRIMO BIRRIFICIO-CUCINA A MILANO Il ristorante Doppio Malto ha recentemente aperto al pubblico un locale a Milano, in viale Liguria 47. Questo, che si estende su due piani per oltre mille mq, a cui se ne aggiungono altri 423 all’aperto, propone birra artigianale firmata Doppio Malto, premiata con oltre cento riconoscimenti internazionali. Quattordici le birre presenti sul menu, più altre quattro stagionali. Peculiarità della location milanese, la presenza di una piccola fabbrica di birra: Doppio Malto rivoluziona così il concetto di km 0, permettendo ai clienti di degustare una birra unica, prodotta all’interno del punto nel quale viene servita. Questa nuova apertura porta a 19 i ristoranti Doppio Malto di Foodbrand S.p.A., titolare del marchio. Inoltre, il ristorante è bike friendly: il cortile ospita un parcheggio per le biciclette, ma soprattutto, chi arriverà pedalando, sarà premiato con una prima birra offerta. L’attenzione all’ambiente prosegue con la possibilità di acquistare una damigiana da due litri, dedicata alla città, da riempire alla spina. Le proposte della carta delle bevande accompagneranno gli ospiti in un vero e proprio viaggio alla scoperta della birra, dalla degustazione tematica ai cocktail alla birra. Birra non solo da bere, ma anche da mangiare: sono diverse le ricette a base di questa bevanda proposte da Doppio Malto. Infine, tavoli da ping pong e da biliardo, scacchi giganti, calcio balilla e freccette garantiscono la giusta dose di divertimento.

ROSSOCAFFÈ Il giorno 21 ottobre 2020 ha visto la nuova apertura in franchising di Rossocaffè del marchio Rossopomodoro nei nuovi spazi ristrutturati del centro “8 Gallery” di Torino, che oggi rappresenta un’importante meta per lo shopping e l’intrattenimento. Lo spazio del nuovo Rossocaffè si sviluppa su una superficie complessiva di 140 mq nel Padiglione 5 e comprende la zona Caffè e Dolci e quella Sfizi di Napoli. Dotato di un ampio dehor al chiuso con circa 40 posti a sedere dove poter gustare tranquillamente un buon caffè, “rito” di ogni pausa napoletana, Rossocaffè serve naturalmente anche cappuccini, tè, succhi, spremute, accompagnati da specialità di pasticceria come la pastiera, la torta caprese, le sfogliatelle, le frolle e tanto altro ancora. Dalle 9.00 alle 22.00 Rossocaffè è aperto senza sosta per chi ha poco tempo, ma non vuole rinunciare ad una pausa di qualità: nell’area dedicata ai prodotti napoletani, si preparano le specialità tradizionali, esposte successivamente nelle vetrine per essere consumate al volo ad ogni ora della giornata, proprio come è usanza a Napoli. Ci sono pizze, panini napoletani, focacce, saltimbocca, parigine e anche primi e secondi piatti “del giorno”, cucinati rigorosamente con ingredienti italiani di qualità, sia classici sia tipici napoletani. I primi Rossocaffè sono nati all'interno dei ristoranti Rossopomodoro e solo in una fase successiva sono diventati format autonomi, dotati di know how originale, a cui si aggiungono le miscele di Caffè Vergnano, marchio d'eccellenza italiana.

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GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA EDIZIONE DIGITALE DEL SALONE FRANCHISING MILANO/RET@IL INNOVATION FORUM A Milano, a ottobre 2020, si è svolta la 35esima edizione del Salone Franchising Milano/Ret@il Innovation Forum, per la prima volta in versione digitale e gratuita, con il sostegno di Jakala, la prima Martech company italiana, e la collaborazione del business accelerator Retail Hub. Appuntamento di riferimento per chi vuole mettersi in proprio e per chi vuole ampliare il proprio business nel mondo del franchising e del retail, realizzato da Fandango Club ─ entertainment company specializzata in live communication e branded content ─ anche quest’anno ha raggiunto numeri significativi: 4 canali live in contemporanea, 120 tra relatori e counselor, oltre 50 tra convegni e sessioni di formazione e 80 brand presenti tra espositori, partner e speaker, per un totale di oltre 70 ore di diretta streaming live, dagli studi di Fandango Club. Salone Franchising Milano/Ret@il Innovation Forum ha visto Assofranchising in qualità di Main Partner e Federfranchising come Content Partner. I visitatori hanno potuto conoscere da vicino le migliori opportunità per avviare la propria attività, sulla base delle proprie possibilità e dei propri talenti e incontrare i responsabili delle insegne italiane e delle aziende interessate a sviluppare le reti. Relatori e consulenti hanno messo le loro competenze e la loro professionalità a disposizione dei visitatori virtuali, con lo scopo di fornire gli strumenti indispensabili per apprendere a muoversi nel mondo del franchising, sostenuti dalle testimonianze di chi ha già intrapreso questo percorso con successo.

MCDONALD’S CONTINUA A INVESTIRE IN ITALIA A Milano, il 15 dicembre 2020, McDonald’s Italia ha presentato la seconda edizione del report 2019-2020 Condividere Valore, realizzata dall’Istituto Althesis, che misura le ricadute delle attività di Mc Donald’s tra ristoranti, filiera e servizi, sul sistema economico, sociale e territoriale italiano. Dallo studio emerge che nel 2019 sono stati immessi nel sistema Paese 1,4 miliardi di Euro, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente. Nonostante la pandemia, sono aumentati i fornitori, di cui l’85% è di provenienza italiana, appartenente alle filiere produttive agroalimentare, logistica, dei servizi e dell’edilizia. Inoltre, sono stati aperti 20 nuovi ristoranti, creando 800 posti di lavoro. Nel biennio 2021/22 si prevede l’apertura di 70 ristoranti e la creazione 2.800 posti di lavoro. In Italia da oltre 30 anni, Mc Donald’s oggi vanta una rete di 610 ristoranti – di cui il 90% gestiti con la formula del franchising grazie a 140 imprenditori locali - e di 25mila dipendenti e prosegue lo sviluppo e gli investimenti nel comparto agroalimentare italiano, aggiungendo tra gli ingredienti italiani anche il bacon e il latte per i gelati. McDonald’s dà lavoro, considerando tutta la filiera e l’indotto, a un totale di 30.303 persone. Il 92% dei dipendenti è assunto con un contratto stabile e la componente femminile è pari al 62% del totale. Sono invece il 50% i ragazzi con meno di 29 anni. Inoltre, Mc Donald’s sostiene l’Italia nel passaggio a un’economia circolare e sostenibile, grazie al contenimento dei consumi, alla promozione di comportamenti virtuosi e all’eliminazione di materiali difficili da riciclare, come ad esempio le cannucce in plastica. Nel 2020, in partnership con Enel X, ha preso il via un progetto a supporto della mobilità sostenibile che, entro la fine del 2021, porterà all’installazione di 200 punti di ricarica per vetture elettriche presso 100 ristoranti. Nel 2014 McDonald’s Italia è stata la prima azienda di ristorazione italiana a collaborare con l’Agenzia CasaClima, per realizzare ristoranti a basso impatto ambientale in termini di materiali, utilizzo di risorse, fonti energetiche. Nel mondo McDonald’s è presente in oltre 100 Paesi con più di 38mila ristoranti.  65


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FRANCHISING "DIÈTNATURAL" In crescita il business della Nutrizione e Dietetica con oltre 100 cliniche del Dimagrimento Rubrica a cura di Giorgio Nadali

Un’insalata a pranzo, condita solo con un filo d’olio, meglio se senza sale. Pane? Una fetta al massimo. E la sera zero carboidrati. I dolci? Banditi. Vino? Un bicchiere alla settimana, se proprio capita l’occasione di festeggiare qualche avvenimento importante. Attenzione ai fritti e si salvi chi può dai superalcolici. Sono solo alcune delle classiche raccomandazioni che conosce benissimo chi vuole recuperare il proprio peso forma. Motivo per cui spesso la dieta è associata a un momento di costrizioni, sacrifici e dedizione. Un piano alimentare che comanda “niente questo, niente quello” comporta un grande impegno mentale, necessita di una mente lucida e poco incline a farsi sedurre dalle tentazioni. Ci sembra di essere privati di tutto. Reggiamo per qualche giorno, se siamo coraggiosi anche per qualche settimana. I più intrepidi, riescono anche a finire il “programma”. Ma anche loro, quando poi riprendono a mangiare come sempre, finiscono col recuperare irrimediabilmente i chili persi. Ne parliamo con il Dott. Alex Cuté, fondatore e titolare di Diètnatural. Come orientarsi correttamente oggi nel labirinto delle offerte per il dimagrimento? “Mobile app, coach online, prodotti miracolosi. Oggi siamo raggiunti da advertising che propongono le più disparate soluzioni, millantando risultati inverosimili corredati da foto di parti del corpo con cambiamenti molto succulenti, per chi si ritrova a voler eliminare chili in eccesso. Ma, come per ogni cosa, l’apparenza spesso inganna. Chi ha provato metodi per dimagrire lo sa bene, non esiste una dieta o un prodotto miracoloso, solo cambiando radicalmente le proprie abitudini si possono avere risultati concreti e duraturi. Per questo Diètnatural non è solo un metodo, è una guida, un percorso da seguire, non per sacrificarsi ogni giorno aspettando la fine, ma per cambiare radicalmente le abitudini sbagliate e migliorare per sempre lo stato di salute.” La crisi economica del Covid 19 ha rallentato il vostro mercato? “Assolutamente sì. Diètnatural è presente sul territorio con dei negozi fisici, non esiste un e-commerce. Per noi il rapporto umano e fisico sta alla base di ogni legame, e il legame che abbiamo con

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In foto: Dott. Alex Cuté, fondatore e titolare di Diètnatural.


novembre\dicembre 2020 i nostri clienti è indispensabile. Il lockdown comunque è stato uno stimolo per portarci a sviluppare dei metodi innovativi per stare vicino ai nostri clienti anche durante questi spiacevoli periodi.” Qual è il mercato attuale degli integratori alimentari? “Il mercato degli integratori alimentari è in continua crescita, ma la crescita ha portato all’inserimento nel mercato di brand e aziende poco specializzate, che comunque distribuiscono prodotti con un buon posizionamento e un ottimo lavoro di marketing, ma fondamentalmente inefficaci dal punto di vista benefico.” Quali errori si fanno con le diete? “Solo negli Stati Uniti le persone a dieta sono 108 milioni e l’85% è donna. Chi si mette a dieta fa molta fatica ad ottenere risultati soddisfacenti o a proseguire con costanza: i dati dicono che i dieters ci provano mediamente 4 o 5 volte ogni anno. Senza ottenere risultati duraturi. In Italia non ce la passiamo meglio. Secondo i più recenti dati ISTAT la popolazione italiana tende a ingrassare sempre più: un italiano su 3 è in sovrappeso e uno su 10 soffre di obesità. Senza tralasciare le notizie relative alla scomparsa della dieta mediterranea che avrebbe un impatto soprattutto sull’alimentazione dei bambini e sull’obesità infantile.” Dove sta l’errore? Primo: in una mancanza di consapevolezza alimentare, che ci porta a mangiare male. Secondo: anche quando decidiamo di voler dimagrire, lo facciamo secondo un approccio sbagliato, togliamo dalla nostra tavola ogni cibo. Le diete estreme non fanno altro che cancellare per un attimo le cause del nostro ingrassare, ma non offrono la soluzione che ci serve per mantenerci magri e in buona salute nel tempo. Propongono un piano temporale ma non ci insegnano a gestire il nostro approccio alla nutrizione nel quotidiano. Ecco perché per alcune persone la dieta è vissuta come una sorta di digiuno, limitata entro un preciso arco di tempo e molto costrittiva. Eppure, il termine dieta significa esattamente l’opposto. In latino si dice diaeta, in greco δίαιτα, dìaita, ed entrambi i vocaboli si traducono modo di vivere, con riferimento particolare nei confronti dell’assunzione di cibo. La dieta, quindi, non è quel programma che si segue solo in un determinato periodo per rimediare agli sgarri e ai peccati di gola commessi tra Natale e Capodanno. La dieta è l’insieme degli alimenti che si assumono abitualmente per la propria nutrizione. È uno stile di vita. Pertanto, la dieta non si esplicita con una tabella, ma si evince dalle nostre abitudini. Oggi diciamo che siamo a dieta, per indicare che abbiamo ridotto la nostra assunzione calorica usuale, oppure abbiamo sospeso l’assunzione di determinati alimenti: il medico mi ha tolto tutti i latticini e mi ha proibito di mangiare pasta e pane la sera. Poi, non appena dimentichiamo il consulto dello specialista, ecco che ritorniamo alle nostre erronee abitudini. Il punto è proprio questo: essere consapevoli del valore del cibo e assumerlo nelle quantità e nella qualità più equilibrata per il nostro benessere. Oggi, domani e per tutta la nostra vita. Una dieta è un’abitudine che va ad integrarsi con la nostra quotidianità. Essa si adatta in funzione del nostro ritmo di vita. Offrire un approccio corretto

alla nutrizione è l’obiettivo di Diètnatural. Alimentarsi non deve essere fatica. Semmai, può esigere impegno. Ma non può essere percepita come un’agonia. Va condotta con la consapevolezza di chi ha deciso di perseguire come obiettivo la propria salute e il proprio benessere. Di conseguenza, seguire un modo di vivere – una dieta – farà parte del nostro essere, della nostra visione e ci produrrà anche piacere. E poi: seguire una dieta non deve essere difficile. La miglior dieta è possibile da svolgere ovunque, proprio perché si adatterà allo stile di vita della persona che la pratica. Ultimo ma non per ordine di importanza: ogni dieta deve essere studiata in base alle caratteristiche biologiche, fisiche e abitudinarie del soggetto in questione. Quanto ci muoviamo ogni giorno? Quanto siamo sedentari? Qual è la nostra età? Il nostro metabolismo è lento o veloce? Siamo intolleranti a qualche alimento? Tutto deve essere studiato in funzione del soggetto. Il metodo Diètnatural parte da questi presupposti e prevede un approccio all’alimentazione personalizzato, studiato per obiettivi e, pertanto, altamente motivante. Diètnatural nacque nel 2010, quando Alex Cuté decise di costituire un team formato da farmacisti, biologi nutrizionisti ed erboristi per la creazione di un nuovo format di centri di nutrizione in franchising chiamati, appunto, Diètnatural-Clinica del dimagrimento. Da allora, lavora per offrire il prodotto più ricercato al mondo: il benessere. L’attività svolta dai centri è finalizzata alla ricerca del peso ideale e di uno stile di vita sano, tramite una metodologia innovativa che prevede un rapporto diretto e personale con il singolo soggetto e l’utilizzo di tecnologie per esami e test dell’intolleranza alimentare, al fine di verificare ogni singolo caso e offrire consigli alimentari e linee guida capaci di fare ottenere risultati concreti e duraturi nel tempo. Il nostro obiettivo è quello di garantire un’assistenza unica ed esclusiva. Non scrivono una vera e propria dieta fatta di tabelle e restrizioni; piuttosto, stiliamo un elenco di linee guida che prevedono alternative alimentari. Non danno grammature, ma indicazioni molto pratiche. Si tratta, in sostanza, di fornire una educazione alimentare affinché l’individuo sia autonomo nella fase di mantenimento e, allo stesso tempo, si senta soggetto attivo nello svolgimento della sua dieta. Gli esperti dei centri Diètnatural offrono alla persona che inizia una dieta anche il dovuto supporto motivazionale, affinché il focus sia sempre rivolto all’obiettivo finale. Inoltre, coadiuvano le linee guida con l’utilizzo di integratori alimentari Made in Italy di origine naturale e biologici. Dieta varia e… variabile? Gli integratori alimentari, da assumere in modo complementare ai normali pasti del menù, sono soggetti a variazioni, in quanto, per venire incontro alle necessità dell’utente e allo sviluppo del percorso alimentare, è consigliato cambiare gli integratori ogni venti giorni. La necessità di cambiare gli integratori da assumere è dettata anche da fattori pratici: l’assunzione continua di principi attivi e prodotti sempre uguali può portare ad un’assuefazione a quello specifico prodotto, rendendone gli effetti sempre meno incisivi sul fisico dell’utente. La variazione permette invece di lavorare su più fronti e con gradualità, rendendo più duraturi gli effetti degli integratori e rispondendo a tutte

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le necessità che potrebbero sorgere volta per volta nel corso dello sviluppo del metodo Diètnatural. Proprio per questo motivo assurge a elemento centrale del metodo proprio la consulenza con gli specialisti dei Centri, che possono consigliare ed approvare modifiche al piano alimentare, consigliando altri integratori e cambiando in modo opportuno il contenuto dei menu. Il contatto con i consulenti permette all’utente di interfacciarsi con delle personalità specializzate che possono dispensare consigli utili sulla corretta alimentazione, possono redarguire le cattive abitudini alimentari e incentivare l’assunzione di standard di vita salutari. È grazie a questo contatto umano e professionale che gli utenti, guidati nel percorso di dimagrimento e benessere Diètnatural, vengono sottoposti ad un’educazione alimentare in cui l’esempio e la regolarità fanno da maestri per il futuro, dopo aver raggiunto gli obiettivi del peso forma con la conseguente necessità di mantenere i risultati ottenuti. Regolarità non vuol dire che si debba seguire pedissequamente il menù senza possibilità di… boicottarlo ogni tanto. Al contrario, è importante avere la possibilità di concedersi ogni tanto uno strappo alla regola, o perché lo si desidera, o perché può capitare di ritrovarsi in contesti di vita sociale che ce lo richiede: un matrimonio, una pizza con gli amici, la cena ad un convegno con menu fisso. La consulenza con i nostri esperti e l’educazione alimentare che ne consegue aiutano l’individuo

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a riuscire a fare fronte anche ai possibili “cambi” di programma. Ad esempio, se una sera ci si concede una mangiata di troppo, il giorno dopo la persona potrà decidere di seguire una dieta più leggera, magari attenendosi ai suggerimenti del menu “giornata depurativa”. In questo modo il corpo ritroverà subito il suo equilibrio (a patto che ne abbia davvero bisogno: una piccola “abbuffata” ogni tanto potrebbe anche starci…). E anche la mente della persona si libera dai possibili “sensi di colpa”. Avete solo integratori alimentari? “Insieme alle linee guida per l’utente, all’attività fisica consigliata e agli integratori alimentari, esistono anche tutti i prodotti alimentari offerti da Diètnatural, che accompagnano il cliente nel suo percorso, per dargli sostegno in ogni momento della giornata ed in ogni occasione, dato il ventaglio di prodotti che varia dagli snack ai tè e alle tisane e dai prodotti cosmetici agli integratori per lo sport. Il vantaggio per il cliente è anche in termini di costi, dato che a prezzi molto bassi rispetto alla media può garantirsi un prodotto di assoluta qualità. Diètnatural ha sempre creduto nelle proprietà dei prodotti naturali ed è contraria l’illusione per cui l’utilizzo di additivi e sostanze chimiche possa migliorare la qualità e gli effetti benefici dei prodotti. Come abbiamo visto nel capitolo 2, uno dei problemi degli alimenti figli delle moderne tecniche di


novembre\dicembre 2020 coltivazione è proprio quello di essere poveri di micronutrienti e di non riuscire quindi a sopperire al completo fabbisogno nutrizionale di cui ha bisogno una persona. L’obiettivo di Dètnatural è quello di coniugare la genuinità e le proprietà benefiche intrinseche ai prodotti biologici con gli ultimi ritrovati della scienza e della tecnica, che non apportino modifiche sensibili alle caratteristiche biologiche delle materie prime, ma che ne conservino tutte le qualità, per garantire ad ogni utente un’esperienza quanto mai salutare ed efficace e, perché no, godere anche con il palato. Le quattro linee dei prodotti Diètnatural, in aggiunta ai già citati integratori, comprendono: Tè e tisane: perseguendo sempre l’obiettivo del benessere fisico e mentale, una sorta di linea intermedia tra la cura del corpo e l’alimentazione. Particolarmente indicate per chi decide di intraprendere una giornata depurativa. Alimenti e snack: il meglio dell’agricoltura biologica. La linea Alimentari&Snack fornisce invece tutti i prodotti che rappresentano ottimi spuntini per aiutare a sviluppare il Metodo Diètnatural con gusto. Linea beauty: i prodotti cosmetici Diètnatural utilizzano estratti naturali biologici, per prendersi cura del corpo e del suo benessere, offrendo creme per il viso, per le mani e per proteggersi dagli effetti dei raggi del Sole, siano essi UVA o UVB.

Easy BOX: la soluzione facile e veloce per ritrovare e mantenere la propria linea. In ogni EasyBOX c’è tutto quello che serve per raggiungere il proprio obiettivo: prodotti, consigli e ricette per un percorso di soli 10 giorni. L’ideale per chi si vuole avvicinare al mondo Diètnatural e cerca un metodo pratico e senza impegno.” Nel 2014 ha vinto il premio come miglior franchising italiano. Quale formula di franchising propone? “Proponiamo 2 formule: Standard e Smart. Il Centro Standard prevede 2 figure e un locale di 40mq mentre per lo smart bastano 25mq e l’impiego di una persona, quindi è l’ideale per chi è laureato in materie inerenti la nutrizione e vuole sfruttare l’autoimpiego. Entrambe le formule possono essere pagate con finanziamenti grazie alle formule di locazione operativa. Per gli imprenditori, Diètnatural è un modello di business ad alto rendimento, che permette di sfruttare tutte le potenzialità dei vari campi d’azione. Per ampliare i nostri centri in Italia e per diffondere il modello Diètnatural all’estero, ricerchiamo imprenditori per investimenti in un settore costantemente in crescita che offre formule di affiliazione uniche e vantaggiose. L’opportunità è rivolta anche a specialisti della nutrizione che, anche senza esperienza nel settore dell’imprenditoria, possono mettere in gioco le proprie capacità grazie al supporto costante nella fase di pre e post

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apertura, potendo contare sul know-how trasmesso da un marchio in continua evoluzione. Affiliarsi è semplice: l'affiliato sarà assistito fin dalle prime fasi: ricerca del locale, progettazione, reclutamento del personale e aspetti burocratici. Pertanto anche senza esperienza nel settore dell’imprenditoria è possibile aprire un Centro e sfruttare le proprie capacità trasformandole in una fonte di guadagno. Diètnatural ritiene opportuno che il ruolo di consulente possa essere ricoperto al meglio da figure con laurea in farmacia, erboristeria, scienze alimentari e della nutrizione, dietistica, biologia. La possibilità è rivolta agli imprenditori e ai laureati in materie inerenti alla nutrizione, in cerca di un investimento sicuro, in un settore attualmente in fortissima espansione. È quanto emerge dalle stime elaborate da Federfranchising Confesercenti. Il settore dell’affiliazione commerciale è cresciuto anche nel 2018, chiudendo l’anno con un fatturato di 24,4 miliardi di euro e una crescita del +0,8% sul 2017. Un risultato raggiunto anche grazie alla continua espansione

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della rete: aumentano infatti gli imprenditori affiliati – i franchisee – oltre quota 52mila (+1,6% sull’anno precedente) e gli occupati (oltre 195mila, +1,1%). Il Franchising del Dimagrimento è il business del momento. Dal punto di vista più marcatamente economico, un franchising permette di creare e incanalare forze di più attori del settore privato in un’unica grande realtà, che si arricchisce di know-how da parte di ogni suo componente. In questo continuo dialogo tra franchisor e franchisee, e tra i diversi franchisee stessi, si crea un legame che permette di creare una rete di relazioni capaci di far cooperare più persone a un obiettivo comune: crescere insieme e bene, per il proprio benessere e quello dei propri clienti. In tempi tanto difficili come quelli che stiamo vivendo, la formula della crescita si è ormai spostata sulla condivisione di progetti comuni e sul loro sviluppo. Proprio per questo un franchising permette l’aggregazione di potenzialità e conoscenze diverse oltre che un’unione di interessi, fattore che sta alla base della forza di un progetto.”


novembre\dicembre 2020 Secondo Giovanni Scapagnini, Ordinario di Nutrizione Clinica Università del Molise "Nel mercato degli integratori non si può parlare di una battuta d’arresto quanto di un battuta di “trasformazione” dei modelli e dei canali di vendita". Quali sono? “Il web, negli ultimi anni, è entrato prepotentemente nelle nostre vite per cui sta diventando anche per gli integratori uno dei canali di vendita principale. Ciò nonostante per l’assunzione di integratori alimentari è meglio sempre rivolgersi a un esperto che possa consigliare quale prodotto è necessario per le nostre esigenze e soprattutto che non vada in conflitto con eventuali disturbi o patologie esistenti.” Quali integratori sono stati più ricercati durante il primo semestre 2020? “Il primo semestre 2020 è stato un periodo particolare in quanto l’impatto del Covid ha portato a un aumento di richieste riguardo integratori di vitamine e minerali.” Obesità. Quasi un italiano su 2 è in eccedenza ponderale ed 1 su 10 è già obeso. Perché? “Sono tanti i fattori che incidono sul sovrappeso in generale: la vita frenetica, lo stress e soprattutto la disinformazione. Esistono cibi che saziano molto di più di tanti altri e contengono la metà delle calorie, ma non tutti lo sanno. Basterebbe diffondere la cultura del mangiar sano per diminuire notevolmente tutti i problemi legati al sovrappeso.” Lei ha fondato il Il metodo Diètnatural. In cosa consiste? “Diètnatural è un brand di proprietà dell’azienda farmaceutica ERFO SPA, la quale ha creato una linea esclusiva di integratori alimentari per Diètnatural. Dalla combinazione di Integratori Alimentari innovativi e Consigli nutrizionali nasce il nostro metodo. Negli oltre 110 Centri diffusi su tutto il territorio nazionale, i nostri Consulenti (laureati in nutrizione o in materie attinenti) seguono oltre 50.000 persone guidandole verso il loro obiettivo: il benessere psico-fisico.” In quanto tempo e come riconquistare un peso forma in maniera salutare e continuativa? “Non ci sono tempi prestabiliti e non indichiamo mai un tempo in cui raggiungere un risultato. La perdita di peso è un fattore soggettivo in cui influiscono molteplici varianti: abbiamo casi di persone che hanno perso 5 kg in una settimana, in quanto con un’altissima ritenzione idrica, e casi in cui per perdere 5 kg ci sono voluti 6 mesi. Indipendentemente dal peso, le soddisfazioni e la motivazione arriva da subito, in quanto chi inizia il nostro percorso ottiene dei benefici e nell’80% dei casi riesce a modificare per sempre il modo di mangiare portando i benefici alla famiglia e mantenendo i risultati per sempre.” Qual è il trend del mercato della nutrizionistica e della dietetica e quali i suoi punti di forza? “Per stare bene la dieta e la corretta alimentazione sono alla base.

Tutti prima o poi se ne rendono conto e cercano delle figure di riferimento per ottenere supporto. Il trend è in crescita, è un mercato sempre florido anche perché in fondo siamo quello che mangiamo.” Parliamo di qualità, ricerca e customer care. “Con una maggiore trasparenza richiesta alle aziende del settore, con una maggiore educazione alla scelta consapevole dei prodotti e grazie al miglioramento delle caratteristiche tecniche dei prodotti, la qualità degli integratori è sempre in continuo miglioramento. La ricerca della qualità da offrire ai propri Clienti rende il settore dell’integrazione molto competitivo e solo chi è disposto ad aggiornare le proprie gamme di prodotti e a sviluppare il proprio settore di Ricerca e Sviluppo viene premiato dalla scelta dei consumatori. Non è un caso che Diètnatural ricerca sempre il connubio perfetto tra la genuinità delle materie prime e gli ultimi ritrovati della scienza e della tecnica, oltre a conformarsi continuamente alle direttive sulla sicurezza dei prodotti dettate dal Ministero della Salute italiano. In sintesi, il mercato degli integratori alimentari è molto competitivo, proprio perché sono in molti a notare le innumerevoli potenzialità di crescita che dimostra questo settore molto dinamico, ma contemporaneamente, solo chi è veramente interessato a rispondere positivamente alla fiducia che gli viene accordata dai consumatori e che vuole dare il massimo per loro, avrà “gioco facile” nel ricevere anche molte gratificazioni professionali, oltre che umane. La necessità di un costante aggiornamento non si riferisce solo al miglioramento delle proprie gamme di prodotti, dunque agli aspetti più concreti dell’attività, ma è fondamentale anche nell’aggiornamento alle nuove tecniche di promozione. Questo è il motivo che, già da qualche anno, ci ha convinti a creare i nostri numerosi profili social, con cui possiamo avere un contatto diretto e un riscontro più immediato sulle preferenze e i bisogni dei nostri clienti. La nostra vita sui social non è mirata alla mera esposizione dei prodotti, che tutti possono conoscere dall’apposita sezione sul nostro sito web, ma puntiamo a far capire cosa c’è dietro l’impegno di decine e decine di imprenditori che si sono affiliati al nostro network e che ne costituiscono la linfa vitale. Al fianco della necessaria ed immancabile qualità del prodotto, Diètnatural ha sempre creduto nella fondamentale presenza di figure professionali all’interno dei suoi centri: il format non vuole dei semplici venditori di integratori, ma richiede la presenza di esperti del settore per consigliare e guidare i clienti in modo consapevole e sicuro.” Quali progetti avete in cantiere? “Quest’anno abbiamo compiuto il decennale e stiamo iniziando con l’internazionalizzazione, inizialmente in Spagna. Abbiamo aperto a Madrid il 5 ottobre e a gennaio 2021 partiremo con lo sviluppo in Francia, a Nizza.”

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/Franchising - Retail

REGALI DI NATALE: 2 ITALIANI SU 3 RIDUCONO IL BUDGET DEL 25%, OLTRE IL 60% COMPRERÀ SU AMAZON Il 67,2% delle famiglie ha subito una pesante riduzione del reddito e il 65% ha perso lo spirito natalizio degli anni precedenti. Acquisti concentrati sui prodotti alimentari. Rubrica a cura di Confimprese

Milano, 1 dicembre 2020 – Impatto Covid sul reddito familiare. La pandemia ha segnato profondamente le attitudini d’acquisto degli italiani e ha spinto l’acceleratore sul canale online, fenomeno già prima ineluttabile, diventato oggi inarrestabile. Le famiglie segnalano una situazione economica difficile e in continuo peggioramento: da settembre a oggi, la quota di coloro che hanno subito una riduzione significativa del reddito è aumentata di oltre 8,3 punti e riguarda il 67,2% delle famiglie. I più colpiti sono i lavoratori autonomi, i monogenitori, i redditi bassi. A farne le spese maggiori i residenti nelle metropoli, tutti colpiti dalla chiusura di attività considerate non essenziali. E nell’immediato si prospetta un Natale difficile, con un drastico taglio di spesa e uno sbilanciamento sempre più pericoloso verso gli acquisti online. È quanto emerge dalla ricerca di Innovation Team, società di ricerca del gruppo Cerved, per Confimprese “Termometro Italiafamiglie. Approfondimento sulle aspettative legate al Natale”, diffuso oggi. «La pandemia e le relative restrizioni – conclude Mario Resca, presidente Confimprese – hanno messo in ginocchio il retail, che non è meno importante dell’industria manifatturiera e vale 445 miliardi di euro con 3,4 milioni di addetti. Il settore è un motore dell’economia e un serbatoio occupazionale decisivo. Nell’emergenza si sono accelerati cambiamenti significativi nei comportamenti di consumo degli italiani, che sono diventati più sfuggenti e infedeli, cambiano negozi o brand di riferimento,

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PRESENTATO IL RAPPORTO INNOVATION TEAM-CERVED PER CONFIMPRESE “TERMOMETRO ITALIA-FAMIGLIE. APPROFONDIMENTO SULLE ASPETTATIVE LEGATE AL NATALE”


novembre\dicembre 2020 gestiscono diversamente la spesa prediligendo l’online. Il Natale è la deadline di tenuta degli italiani, il tracollo dei consumi è da evitare a ogni costo».

CONFIMPRESE è l’associazione del commercio moderno – franchising, Gdo e reti dirette – che opera sul territorio nazionale e riunisce aziende e realtà omogenee per merceologia, dalla ristorazione all’entertainment, dall’abbigliamento ai servizi, con un target dimensionale da medio grande a leader di mercato, spesso quotate in Borsa e, in diversi casi, con una rilevante presenza internazionale. Confimprese conta su oltre 100 soci che rappresentano 300 marchi, 36mila punti vendita e 600mila addetti con un giro d’affari 2018 di 152,3 miliardi di euro. Il presidente dell’associazione è Mario Resca.

Impatto Covid sulle feste natalizie. Rispetto a un anno fa l’approccio alle feste imminenti è molto diverso. L’emergenza Coronavirus impatta pesantemente anche sulle abitudini legate al Natale: il 65% delle famiglie ha perso lo spirito natalizio che aveva negli anni precedenti. Questo fenomeno è più marcato per le coppie con figli adulti, per i genitori soli con figli a carico e per gli abitanti delle metropoli. Per contro, solo il 9% si dice impaziente per l’arrivo delle feste, per poter vivere qualche momento di allegria e spensieratezza. Più euforiche della media le coppie giovani senza figli. Per 1 su 4 le festività non hanno mai rappresentato un motivo di festa e non lo saranno nemmeno quest’anno: si tratta soprattutto di single o separati, a basso reddito familiare o dipendenti da sussidi pubblici, per lo più nella fascia di età 56-64 anni. Il 90,1% degli italiani pensa al Natale come festa da trascorrere in famiglia. Un sentiment, quest’ultimo, particolarmente avvertito al Sud e nelle Isole e per le famiglie con figli piccoli, mentre per il 79,5% il Natale significa anche socialità, fenomeno molto evidente nelle metropoli: lo pensa il 50,4% contro una media del 34,9%. Ma il Covid-19 ha modificato anche l’approccio alla vita, sensibilizzando la sfera emotiva delle

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persone: il 76,6% degli interpellati, compresi in una fascia di età tra i 56 e i 65 anni, ritiene che le festività siano l’occasione di riflessioni importanti sui valori fondamentali della vita. Consumi: impatto Covid su acquisti natalizi. La pandemia impatta pesantemente sul portafoglio e porta a un drastico ridimensionamento dei budget di spesa destinati agli acquisti di Natale. Quasi 2 famiglie su 3, pari al 59,5%, ridurranno il budget con un calo medio di 138 euro (-25%). Nel 2019 gli italiani hanno speso in media 450 euro, che toccano i 715 euro nelle metropoli e 708 euro tra le coppie senza figli. Mediamente più elevata la spesa anche tra le coppie con figli piccoli (542 euro), al Sud e isole (564 euro) e tra gli under 35 (562 euro). La riduzione della spesa sarà più elevata per le categorie sociali più fragili: vedovi, anziani, genitori soli, divorziati. Per il 38%, invece, il budget destinato alle spese di Natale sarà lo stesso di un anno fa, mentre solo il 2,5% spenderà di più con un aumento medio di 240 euro. I motivi di tale calo? Economici. Il 42,2% si dichiara in difficoltà a causa della crisi sanitaria, il 26,7%, pur non essendo in particolare sofferenza, preferisce risparmiare in vista dei prossimi mesi. C’è, inoltre, un 20,7% che imputa al contesto di emergenza la mancanza di interesse a fare acquisti, mentre il 10,3% sconta la difficoltà di recarsi fisicamente nei negozi. La riduzione delle spesa è in proporzione molto più elevata per chi aveva un budget più basso negli anni scorsi: la flessione ammonta al 67,7% per chi spendeva meno di 100 euro ed è solo del 14,8% per la fascia più benestante, che dedicava allo shopping natalizio più di 2mila euro. «La rilevazione di novembre di Termometro Italia – dichiara Fabio Orsi, partner Innovation Team – ci mostra un Paese caratterizzato

da famiglie economicamente in difficoltà, con forti preoccupazioni per il futuro e con meno voglia di festeggiare il Natale rispetto al solito. L’esigenza di contenere le spese e le complessità derivanti dalle restrizioni in atto fanno sì che buona parte degli italiani preveda di ridurre anche le spese natalizie, con effetti decisamente negativi sul settore del retail. In questa situazione l’online, e Amazon in particolare, diventano il canale di riferimento rispetto ai tradizionali acquisti presso centri commerciali, outlet e mercatini». Alimentari e abbigliamento i prodotti più acquistati. Il 60,2% delle famiglie concentrerà gli acquisti natalizi in prodotti alimentari, il 43,3% in abbigliamento e accessori e un altro 30,7% sceglierà principalmente giochi per bambini (raggiunge quota 41,7% chi spenderà di più rispetto allo scorso anno). Il 30% si concentrerà soprattutto su prodotti per la casa (acquistati per lo più da chi ridurrà la spesa), mentre un altro 26,2% comprerà prodotti per la cura della persona. I prodotti di elettronica, scelti mediamente dal 19,8%, sono in cima alla lista di coloro che avranno una spesa maggiore dello scorso Natale: verranno comprati dal 48,4%. Tengono musica ed editoria con l’11,3%, precipitano allo 0,7% turismo e vacanze. Online: è dominio incontrastato. Non sono solo gli acquisti online a spingere sull’acceleratore degli acquisti natalizi, ma anche

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novembre\dicembre 2020 Amazon, il colosso incontrastato che ha fatto dell’e-commerce il suo cavallo vincente. Lo spostamento dal canale fisico al digitale appare strutturale e indietro non si torna. Quest’anno l’online verrà utilizzato come canale principale dalle famiglie in vista del Natale: il 61,4% comprerà su Amazon, il 41,7% sui siti e-commerce dei singoli brand. Seguono, ad ampia distanza, i centri commerciali, i supermercati e i negozi di prossimità. Otto famiglie su 10, spinte dall’emergenza sanitaria, dal contingentamento dei negozi e dalla scarsa mobilità hanno mutato le loro abitudini d’acquisto: il 30,6% lo ha fatto in molte occasioni, il 50,8% solo qualche volta. Tra chi ha acquistato online, anche una volta finita l’emergenza, il 73,9% dichiara che alternerà acquisti nei negozi con il canale online, mentre il 7,6% non tornerà più alle abitudini precedenti ma continuerà a comprare beni solo su internet. Il 18,5% ricomincerà ad acquistare nei negozi fisici appena sarà finita la pandemia. Rispetto al 2019, l’incremento delle piattaforme online per gli acquisti natalizi supera il 60%. Online: perché piace. Al 48,9% delle famiglie piace soprattutto il tradizionale ordine online con la consegna a casa. Il gradimento sale al centro Italia, tra i più giovani e nelle città di medio-piccole dimensioni. L’ordine telefonico, invece, è gradito molto solo dal 18,2%, raggiungendo quota 50,4% se sommiamo anche coloro che apprezzano abbastanza questo servizio. Preferiscono l’ordine telefonico per lo più i capi famiglia con un’età compresa tra i 56 e i 65 anni e gli abitanti delle città mediamente grandi del Sud. Meno gradito il ritiro all’esterno del negozio, indipendentemente dalla modalità di ordinazione. Acquistare online nella quotidianità soddisfa quasi la totalità di chi lo ha sperimentato: il 37,2% si dice molto soddisfatto per il pagamento online, il 31,7% per la modalità di consegna a domicilio, mentre al 30,8% piace molto la vastità dell’assortimento. Elevato il giudizio anche per la valutazione complessiva dell’esperienza di acquisto e per il prezzo. Se sommiamo anche coloro che si dicono abbastanza soddisfatti il gradimento raggiunge il 90% per tutti i fattori. Apprezzano gli acquisti online, per tutti gli aspetti considerati, per lo più gli abitanti delle piccole città con meno di 30mila abitanti, i single e i capifamiglia con un’età compresa tra i 46 e i 65 anni.

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Comportamenti in caso di chiusure dei centri commerciali sempre più a rischio. Supermercati e negozi di prossimità mantengono una quota abbastanza stabile, mentre cala il ricorso a tutti gli altri canali, soprattutto in relazione alle difficoltà di spostamento legate alle limitazioni imposte nelle diverse regioni d’Italia. Tra chi è solito fare acquisti natalizi in centri commerciali e outlet, il 75% effettuerà gli acquisti nei giorni infra-settimanali qualora le restrizioni in essere prevedano la chiusura dei grandi esercizi commerciali nel fine settimana anche nel periodo precedente al Natale. Solo il 24,8%, invece, cambierà le proprie abitudini. Tra i nuovi canali utilizzati da chi non potrà recarsi al centro commerciale nel week end, Amazon sarà la scelta principale (89,3%). Seguono, ad ampia distanza, i siti dei singoli brand o retailer.

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/Franchising

IL FRANCHISING PREMIA LE DONNE Rubrica a cura di Assofranchising

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novembre\dicembre 2020

Secondo l’ultimo Rapporto Assofranchising Italia 2020 – Strutture, Tendenze e Scenari, le figure femminili che operano nel settore rappresentano circa il 35% del sistema franchising, una percentuale che risulta decisamente superiore rispetto al dato nazionale delle attività produttive a conduzione femminile attestata al 22%. Nel quadro generale, secondo i dati del IV Rapporto sull’Imprenditoria Femminile di Unioncamere, sono infatti poco più di un milione e trecentomila - equivalenti al 22% del totale imprenditoriale - le imprese femminili in Italia registrate lo scorso anno. In particolare, nel periodo 2014 -2019, le imprese femminili sono aumentate maggiormente rispetto a quelle maschili: +2,9% vs +0,3%. In valori assoluti l’aumento delle imprese femminili è stato più del triplo rispetto a quello delle imprese maschili: +38.080 vs +12.704. In pratica, le imprese femminili hanno contribuito a ben il 75% dell’incremento complessivo di tutte le imprese in Italia che è stato pari a +50.784. Questi dati si devono leggere in maniera complementare ai dati Istat – Eurostat secondo cui nell’UE il tasso di occupazione degli uomini è più alto rispetto a quello delle donne (rispettivamente 79% e 67,3% nel 2019): una situazione ancora più marcata quando si parla di figli. La formula del franchising può rappresentare una valida soluzione poiché si fonda sul risk-sharing e la cooperazione, ad esempio

attraverso procedure agevolate di accesso al credito. “Sappiamo quanto siano penalizzate le donne soprattutto durante i momenti di crisi, quando la cura della famiglia ricade perlopiù su di loro” – afferma Augusto Bandera, Segretario Generale Assofranchising – “Dunque è comprensibile la scelta di volersi mettere in proprio: quella del franchising è una formula winwin che può aiutare a sostenere un modello di imprenditorialità femminile. Si pensi, ad esempio, ai benefici, per entrambe le parti coinvolte, derivanti dall’appartenenza a un sistema quali ad esempio l’aumento della visibilità e riconoscibilità a livello nazionale e internazionale del marchio condiviso, il trasferimento del know-how, l’utilizzo della formula imprenditoriale che caratterizza il brand o l’espansione aziendale dettata dalla crescita dei punti vendita del franchising.”

Assofranchising rappresenta, promuove e difende gli interessi economici, sociali e professionali delle reti in franchising associate. Dal 1971, anno della sua nascita, Assofranchising si è contraddistinta per la fitta rete di relazioni con le Istituzioni e gli altri Enti o Associazioni che hanno interessi coincidenti o vicini ai suoi. Attiva servizi e consulenza mirata, organizza eventi promozionali per i soci, di networking e di studio su temi d’interesse, offre accordi quadro e convenzioni sui molteplici aspetti e prodotti che interessano le aziende che operano in franchising e le relative reti di punti vendita

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/Franchising

MA DOVE HO MESSO L’ASCIUGAMANO? Rubrica Quadrante a cura di Mara Licia Frigo

C’erano una volta tre computer – uno analogico, uno digitale e uno sub-mesonico. Vivevano tutti e tre felici in una interfaccia complessa a tre uscite, quando … Mi sa che ho sbagliato argomento, ma la risposta è 42, l’asciugamano l’ho trovato, addio e grazie per tutto il pesce. Probabilmente queste tre citazioni non vi diranno nulla, a meno che voi non siate degli appassionati di Douglas Adams e non abbiate fra i vostri tomi esposti in libreria Guida Galattica Per Autostoppisti. Come Douglas anche io a scuola non ero esattamente una amante dello sport, anche se ho praticato per 5 anni nuoto, tennis e pallavolo. Il tennis è stata una scelta spintanea di gusto vittoriano, il nuoto doveva alleggerire la mia mole del tempo, e dopo uno stacco di circa 10 anni la scelta della pallavolo fu fatta perché adoravo i cartoni animati di Mila e Shiro. Fortunatamente il mio imprinting legato ai comics era cominciato con Capitan Harlock e alla fine mi sono data alla fantascienza – in fin dei conti una laurea e un master in psicologia sono pura fantascienza per chi si ritiene mediamente sano. Insomma, io e lo sport - inteso come rincorrere qualcosa, sudare, sbuffare, fare pesi, panche e panchine - viviamo in un costante tentativo di scansarci a vicenda. Perché anche se – come recita una delle tante pagelline che ti rifilavano - Risulta essere piuttosto brava a cricket – e lì ho capito per la prima volta cosa fosse il copia e incolla come strumento strategico – è una schiappa sul fattore cruciale: la perseveranza. Si, lo ammetto, nello sport sono diabolicamente incapace di continuare a fare sempre la stessa cosa ogni volta. Per questo amo di più lo svago.

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novembre\dicembre 2020 Una passeggiata senza meta nei boschi? Fatto salvo l’orso Papillon e qualche incontro ravvicinato con la fauna locale, assolutamente sì. Una partitella a tennis. Una all’anno, non di più, perché non voglio che la sciatica vada far compagnia al gomito del tennista. Che poi, fare sport e fare attività fisica non sono esattamente la stessa cosa. Abito al quinto piano senza ascensore. Pensate tutte le volte che sono al secondo, mi accorgo che ho dimenticato qualcosa (prima era il portafoglio o le cuffie o il cellulare, un paio di volte le scarpe, oggi la mascherina o il gel disinfettante) e devo risalire e riscendere. Non ho la macchina per scelta. Una sola in casa per la famiglia basta e avanza. Mi muovo solo con mezzi pubblici. Sì, lo faccio anche adesso, con mooooooolta attenzione e con orari improponibili. E se l’autobus o la metro sono troppo pieni, attendo il successivo. Faccio la spesa e me la porto a casa. E ho due gatti, la pappa pesa. Come attività fisica posso quindi annoverare cardio fitness, sollevamento pesi e resistenza. Sono però andata in palestra, lo ammetto. Con il Personal Trainer, ammetto anche questo. Ed era divertente. Si chiacchierava, ci si scambiava idee, opinioni, gossip. Era diventato il mio angolo di sfogo creativo, parlando di stupidaggini. Poi è finito tutto. In realtà era finito il budget e io, da sola, in palestra, NON CI VADO. Per il problema di cui sopra. La perseveranza. Perché già da un po’ avevo capito che la perseveranza è la tendenza a ripetere più volte, in modo ossessivo e stereotipo, un comportamento - o una parola o frase - anche se questi non sono più appropriati alla situazione. Si spoglia un po’ di tutte quelle accezioni positive, non vi pare? Specialmente la parte finale. E senza tirare in mezzo frasi fatte che inneggiano a credi religiosi con sopravvalutate presenze diaboliche. Per questo preferisco lo svago, il riposo temporaneo, come distrazione dalle normali occupazioni. E su questo sono un asso piglia-tutto. Fare sport, in generale mi era diventato un secondo impegno, un’occupazione a tutti gli effetti. Soprattutto aveva acquisito il sapore della routine settimanale. E non vi è nulla di più distruttivo della routine. Mi abbassa il Q.I. a 12, scattano le nevrosi ossessive compulsive e divento ancora più insopportabile di quanto non sia già. Un ennesimo ritmo di attività monotono e ripetitivo: gli allenamenti sempre lo stesso giorno, sempre dalle/alle, sempre le stesse facce, sempre gli stessi esercizi. Almeno durante le partite mi divertivo, c’era il gusto dell’imprevisto. Mi concentravo su qualcosa che aveva un inizio ed una fine, se vogliamo quasi fine a sé stesso. Per me è questo il bello. Da una parte ammiro chi fa sport, a livello agonistico o dilettantesco, non importa. Anche se sono rimasta perplessa in questo strano 2020 di quanti sportivi fosse dotata la regione Lombardia. Li ammiro per la loro capacità di non trasformare qualcosa di così ripetitivo in uno strumento per staccare la spina. Io se stacco la spina da una cosa devo infilarla in qualcosa d’altro. Per questo amo lo svago. Un buon libro, una partita a carte (preferisco quelle in presenza ma va bene anche Piramid o FreeCell), anche mettere in ordine l’home-office è uno svago. I gatti, un buon bagno caldo, prepararmi i pop-corn per assistere agli scambi tra leoni da tastiera su Facebook o dedicare un giorno intero al mio compagno senza rispondere al cellulare. Giocare a vegeto (citazione dal film Pretty Woman) senza le fragole, lo champagne o gli stivali altezza coscia – troppo scomodi per giocare a vegeto – o giocare a vegeto con gli amici. In quei casi il tasso alcolemico medio si aggira intorno all’alcool puro, ma a volte il bello è anche questo. L’unica cosa che lo svago non potrà mai dare è lo sviluppo di quella socialità necessaria in fase evolutiva. Quindi sono contenta che da piccola lo sport abbia fatto parte della mia vita. Solo che adesso il mio sport è lo svago. E ricordate: anche se tutto va male, la ragazza ti lascia, perdi il lavoro, c’è sempre un campionato che inizia a settembre. (Nick Hornby)

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PROFILO FRANCHISOR:

Diètnatural è la rete franchising italiana n° 1 nel settore di Nutrizione e Dietetica che da dieci anni offre una delle opportunità di investimento più innovative e redditizie sul mercato. Oggi conta oltre 110 Centri in Italia e all’estero, più di 100 imprenditori, 400 esperti in nutrizione e oltre 30.000 clienti attivi. Per aprire un Centro non è necessaria esperienza né in ambito imprenditoriale né in ambito nutrizionale in quanto Diètnatural fornisce la formazione necessaria e garantisce un’assistenza attiva e presente durante tutto il percorso di affiliazione. Inoltre, gli integratori alimentari Diètnatural sono realizzati dall’azienda farmaceutica Erfo S.p.A. (proprietaria del marchio) e questo passaggio diretto produttore-consumatore è un elemento essenziale che garantisce qualità e alti margini.

Ragione sociale: Erfo S.p.A. Indirizzo sede legale: Viale Geki Russo, 98069 Villafranca Tirrena (ME) Sito Internet: www.dietnatural.it Attività: Centri di Nutrizione e Dietetica Anno di fondazione dell’Azienda: 2010 Anno di lancio del franchising in Italia: 2010 PV diretti Italia: 6 PV in franchising Italia: oltre 100 PV in franchising all’estero: 1 Paesi esteri d’interesse per lo sviluppo: Spagna, Francia. Franchisee singoli: 60 Master Franchisee: NO Multi-Unit Franchisee: 20

PROFILO FRANCHISEE Bacino d’utenza (n. minimo abitanti): 25.000 Ubicazione ottimale PV: fronte strada Superficie media PV: 35 mq Numero addetti richiesti per PV, compreso il titolare: 1 Centro Smart – 2 Centro Standard Esperienza pregressa nel settore: nessuna Formazione iniziale: 15 giorni Arredo e investimento medio iniziale: € 13.378,28 Fatturato medio annuo (stima): € 150.000,00 Merce in conto vendita: NO Sistemi informativi offerti: SI Diritto d’ingresso: NO Richiesta garanzia: 0 Canoni periodici (royalty): NO Canoni periodici fissi: € 500 / anno Pubblicità a livello locale: SI Contributi per campagne pubblicitarie nazionali: NO Assistenza in loco in fase di apertura: SI Assistenza per la durata del contratto: SI Zona di esclusiva: SI Durata contratto: 6 anni

CONTATTI FRANCHISOR Referente franchising: Alex Cutè Telefono: 393 9773056 E-mail franchising: franchising@dietnatural.it Sito Internet: franchising.dietnatural.it N.B. I dati sono puramente indicativi e concordati con l’Azienda

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PROFILO FRANCHISOR: Ragione sociale e indirizzo: CNF s.r.l. Via M.T. Cicerone, 138, 03100 Frosinone FR Sito Internet: www.cnfrestaurant.com Settore Merceologico: Ristorazione Attività: Fast food Anno di fondazione dell’Azienda: 2015 Anno di lancio del franchising in Italia: 2016 PV diretti Italia: 1 PV in franchising Italia: 1 Regioni italiane di interesse per lo sviluppo: centro e nord Italia Paesi esteri di interesse per lo sviluppo: Europa CNF Chick∙n∙Fries è il primo fast food italiano che propone esclusivamente prodotti freschi di altissima qualità a un prezzo veramente moderato. Tutte le materie prime, rigorosamente made in Italy, sono lavorate in sede davanti ai clienti, seguendo le ricette di un menu vario e bilanciato, studiato per offrire al cliente prodotti sempre distinti dalla concorrenza, dal gusto unico ed inconfondibile. Grazie all’esperienza acquisita, il management di CNF è in grado di lanciare un’idea di business organizzata nei minimi dettagli, che si avvale di procedure molto standardizzate e consente una gestione veramente semplificata del punto vendita. Chick∙n∙Fries crede fortemente nella crescita del brand e per questo non richiede Fee d’Ingresso. Aprire un ristorante CNF significa posizionarsi oggi in uno dei settori più remunerativi della ristorazione, senza necessità di esperienze pregresse nel settore, ma semplicemente facendo affidamento su un solido sistema di franchising che garantisce ai propri affiliati tutta l’assistenza necessaria per avviare e gestire al meglio il proprio restaurant.

PROFILO FRANCHISEE Bacino d’utenza: a partire da 40.000 abitanti Ubicazione ottimale PV: zone centrali/centri commerciali Superficie media PV: 70-80 mq Numero addetti richiesti per PV, compreso il titolare: 4 Esperienza pregressa nel settore: non richiesta Formazione iniziale: 15 giorni Arredo e investimento medio iniziale: € 80.000 Fatturato medio annuo (stima): € 250.000 Merce in conto vendita: NO Sistemi informativi offerti: SI Diritto d’ingresso: NO Canoni periodici (royalty): 5 % Canoni periodici fissi: NO Pubblicità a livello locale: SI Contributi per campagne pubblicitarie nazionali: SI Assistenza in loco in fase di apertura: SI Assistenza per la durata del contratto: SI Zona di esclusiva: SI Durata contratto: 6 anni (rinnovabili)

CONTATTI FRANCHISOR Sede legale: Via M.T. Cicerone, 138 – 03100 Frosinone FR Referente franchising: Luigi Longo Telefono: +39 3939716534 E-mail franchising: franchising@cnfrestaurant.com Sito Internet: www.cnfrestaurant.com N.B. I dati sono puramente indicativi e concordati con l’Azienda

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PROFILO FRANCHISOR:

Clean Life, con il subentro generazionale di Clean Nature Group, è il marchio STORICO nel settore delle lavanderie. Con oltre 290 aperture dirette, nel 1992 inizia l'attività in questo settore con la formula del franchising che ha reso l'esperienza meravigliosa. Importanti. Attestati sono stati conseguiti negli anni di attività, per citarne alcuni da “Italia che lavora” nel 1994, ”futuro sostenibile" e ” Franchising Key Award”. L'idea fondamentale a cui si ispira, è stata quella di superare il concetto tradizionale della lavanderia creando una vera attività imprenditoriale organizzata con metodi moderni e l'impiego di alta tecnologia. Essere innovativi e dinamici. Trovare una soluzione concreta per il proprio lavoro. Una presenza continua, dalla formazione iniziale e continuativa, un’esperienza meravigliosa!! Qualità e prezzo vincente fanno la differenza. Finanziamenti convenzionati e fideiussioni

Ragione sociale Clean Nature Group via dei Rutuli, 90, 04011 Aprilia LT Sito Internet: www.cleannature.it - www.cleanlife.it Attività: lavanderie in franchising Anno di fondazione dell’Azienda: 1980 Anno di lancio del franchising in Italia: 1992 PV diretti Italia: 2 PV in franchising Italia: 42 PV in franchising all’estero: 1 Regioni italiane di interesse per lo sviluppo: tutte Paesi esteri di interesse per lo sviluppo: Paesi emergenti

PROFILO FRANCHISEE Bacino d’utenza (n. minimo abitanti): 10.000 Ubicazione ottimale PV: vie commerciali, zone periferiche, centri commerciali Superficie media PV: mq 50/150 Numero addetti richiesti per PV, compreso il titolare: 1/2 Esperienza pregressa nel settore: NO Formazione iniziale: 7 giorni Arredo e investimento medio iniziale: da € 50.000 a € 150.000 Fatturato medio annuo (stima): da € 150.000 a € 400.000 Sistemi informativi offerti: SI Merce in conto vendita: NO Diritto d'ingresso: € 1.000 Richiesta garanzia: NO Canoni periodici (royalty): NO Canoni periodici fissi: NO Pubblicità a livello locale: SI Contributi per campagne pubblicitarie nazionali: NO Assistenza in loco in fase di apertura: SI Assistenza per la durata del contratto: SI Zona di esclusiva: SI Durata contratto (in anni): 6+6

CONTATTI FRANCHISOR Sede legale: Via dei Rutuli, 90, 04011Aprilia LT Referente franchising: Orazio Patanè Telefono: 0687934109 – cell. 3929315157 E-mail franchising: info.franchising@cleannature.it Sito Internet: www.cleanlife.it - www.cleannature.it N.B. I dati sono puramente indicativi e concordati con l’Azienda

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novembre\dicembre 2020

PROFILO FRANCHISOR:

Agenzia Italia Group, titolare del Marchio Italia Net Service, è proprietaria di uno dei 5 Poli Telematici in Italia che erogano servizi ad agenzie di Pratiche Auto, quali, Connettività verso il PRA E MOTORIZZAZIONE, piattaforma telematica che consente di eseguire servizi on line di Riscossione Tasse Auto, Visure, Certificati e fornisce i programmi Gestionali per la gestione dell’Attività. Negli anni abbiamo sviluppato il primo ed unico franchising di Agenzie Pratiche Auto, che lavora sotto un unico marchio AGENZIA ITALIA SERVICE POINT, questo progetto ha dato la possibilità a tanti giovani imprenditori di iniziare un’attività importante e professionale, di cui difficilmente, se non si è già del mestiere, è possibile intraprendere. Basta pensare che oggi le Agenzie Pratiche Auto, sono regolate dalla Legge 264/91 e i titolari sono definiti consulenti per la circolazione dei mezzi di trasporto. Sono Autenticatori di firme su atti di vendita, sono Sportello telematico dell’automobilista e quindi erogano i servizi di Immatricolazione trasferimenti di proprietà e quant’altro a vista.

Ragione sociale: AGENZIA ITALIA GROUP S.r.l.s. Indirizzo sede legale: Corso dei Mille 919/c, 90123 Palermo Sito Internet: www.agenziaitaliaservicepoint.it Attività: agenzia pratiche automobilistiche Anno di fondazione dell’Azienda: 1990 PV diretti Italia: 1 PV in franchising Italia: 20 + 12

PROFILO FRANCHISEE

Bacino d’utenza (n. minimo abitanti): 15.000 Ubicazione ottimale PV: passaggio veicolare con parcheggio Superficie media PV: 35 mq Addetti richiesti per PV, compreso il titolare: 1 Esperienza pregressa nel settore: NO Formazione iniziale: 14 giorni Arredo e investimento medio iniziale: € 16.400 Fatturato medio annuo (stima): € 100.000,00 Sistemi informativi offerti: SI Diritto d'ingresso: SI Richiesta garanzia: NO Canoni periodici (royalties): NO Canoni periodici fissi: SI Pubblicità a livello locale: SI Contributi per campagne pubblicitarie nazionali: NO Assistenza in loco in fase di apertura: SI Assistenza per la durata del contratto: SI Zona di esclusiva: SI Durata del contratto: 5 anni

CONTATTI FRANCHISOR

Agenzia Italia Service Point S.r.l.s. Corso dei Mille, 919/G, 90123 Palermo backoffice@agenziaitaliaservicepoint.it Telefono: 091 393866 N.B. I dati sono puramente indicativi e concordati con l’Azienda

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/Recensione

CAMBIARE VITA PER RAGGIUNGERE LA LIBERTÀ FINANZIARIA Arriva in Italia il best seller di Dave Ramsey A cura della redazione

Un libro scritto per restaurare e potenziare le proprie finanze, seguendo un metodo pratico rivolto a tutti. L’obiettivo? Trasformare la gestione del denaro da problema a opportunità in un modo semplice, fondato sul buon senso e l’esperienza. È disponibile in tutte le librerie d’Italia e nei loro canali online il nuovo libro di Dave Ramsey, “Libertà Finanziaria” di Alise Editore (prezzo 25 euro). Il saggio presenta un programma pratico, creato studiando milioni di persone con le quali l’autore in questi anni ha interagito durante il suo lavoro in radio, tv e attraverso web, libri, lezioni, newsletter, podcast e conferenze. “Nessun numero magico cambierà la vostra vita, nessun tasso d’interesse o di rendimento sovvertirà improvvisamente tutto. È per questo motivo che io insegno concetti e non formule matematiche. In economia i numeri, le medie e le percentuali possono cambiare col tempo, non accadrà così con le nozioni e i principi che troverete qui”. Questa la premessa dell’autore il cui metodo si è rivelato semplice, geniale e colmo di principi di buon senso rivolti a tutti, indipendentemente dal reddito. Si focalizza su come crescere finanziariamente seguendo consigli fondati sull’oculatezza. La convinzione è che sia necessario cambiare prima di tutto la propria visione del denaro e la propria vita, includendo la capacità di affrontare le questioni spirituali che ruotano intorno alla gestione delle finanze. Il libro, diventato un best seller con oltre 5 milioni di copie vendute, ha ridato fiducia a milioni di famiglie e donato loro la speranza e la forza di vincere sulle circostanze difficili. Tra le pagine, emergono le storie vere di chi ha vissuto in prima persona questa positiva trasformazione, completate dalle “pillole di Dave” e da falsi miti e verità sul denaro. L’intuizione non scontata dell’autore è quella di far comprendere ai lettori che, per trasformare la percezione che abbiamo del denaro, dobbiamo agire su noi stessi e cambiare stile di vita. Quando le persone cominciano a recepire e a fare propri questi principi rifioriscono finanziariamente, azzerano i debiti e iniziano a investire a una velocità incredibile. Ramsey afferma: “Una cosa di cui sono sicuro è che la finanza personale sia composta dall’80% di azione e solo

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In America Dave Ramsey è una delle voci più autorevoli su temi quali finanza personale e business. È autore di quattro best seller del New York Times: “Financial Peace”, “More Than Enough”, “EntreLeadership” e “The Total Money Makeover”. Il Dave Ramsey Show viene seguito da milioni di persone ogni settimana su centinaia di stazioni radio.


novembre\dicembre 2020

dal 20% di conoscenza razionale. Focalizzarci sulle nostre abitudini, consapevoli del fatto che gran parte delle persone ha un’idea di cosa fare con il proprio denaro, ma è totalmente ignara di come utilizzarlo, ci ha permesso di arrivare a considerare la finanza personale sotto una prospettiva diversa. Molti esperti del settore si sbagliano nel loro persistere a mostrare dei numeri pensando che il problema siano i calcoli. Io sono sicuro del fatto che il problema siamo noi. C’è solo un modo per far funzionare le cose: agire. La matematica utilizzata per costruire ricchezza non è astrofisica, tutt’altro, ma bisogna agire”.

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