L'Espresso 43

Page 60

La propaganda del Cremlino

DOVE OSANO I TRO AFRICA E AMERICA LATINA SONO LE NUOVE FRONTIERE DELLA FABBRICA DEL RANCORE ANTI OCCIDENTALE ALLESTITA DALLA RUSSIA. CON VELENI PIÙ SUBDOLI IN PAESI CON MENO ANTIDOTI DI UN’EUROPA GIÀ INTOSSICATA

A

frica e America Latina: se il vostro lavoro fosse quello di essere agenti della disinformazione e della propaganda russa e filoputinana, è lì che stareste guardando. Altro che le piazze, complicate e, del resto, ormai sature di Europa e Nord America. L’Eldorado della disinformazione, delle teorie del complotto, delle bufale e della propaganda, ormai, è altrove. Si trova in società di Paesi che, per varie (e per lo più storicamente fondate) ragioni sono già intrise di sentimenti di ostilità e di rancore verso Europa e Usa e che, dunque, sono meglio disposte a bere le nefandezze che, inventate o meno, vengono dette sul loro conto. Così da qualche tempo (grosso modo una decina di anni, ma con maggiore forza negli ultimi mesi, dopo lo scoppio della guerra) la propaganda via social e via fake news che origina (non solo, ma soprattutto) da Mosca, mira a ripetere con le opinioni pubbliche di Africa e Asia lo stesso giochino che le è riuscito con quelle europee, balcaniche e statunitensi: dividere per controllare, inquinare per intossicare, menLuciana Grosso tire per delegittimare. Giornalista La ragione per cui lo fa è 60

30 ottobre 2022

sempre la solita: indebolire l’Occidente e le istituzioni internazionali e rafforzare se stessa. Solo che la strategia per farlo, specie dall’inizio della guerra, non è più quella vecchia, dritta, diretta esplicitamente al pubblico occidentale. Ma una più obliqua, di sponda, che mira a diffondere contenuti antioccidentali e antimultilateralismo, non solo nelle opinioni pubbliche occidentali, ma anche tra quelle tra i loro vicini di casa, così che il risentimento e la deligittimazione siano globali, condivisi. Le società dei Paesi di Africa e Sud America si prestano eccezionalmente bene al compito: sia perché, appunto, già predisposte a una certa (comprensibile) diffidenza verso l’Occidente e le istituzioni internazionali, sia perché già, e per i fatti loro, frammentate, divise, fragili, spesso povere e corrotte. Inoltre, a rendere quelle società più appetibili e permeabili, c’è anche il fatto che sono ancora prive del dedalo di regole e regolamenti anti fake news che, negli ultimi tempi, hanno preso forma in Occidente e, in particolare, in Europa. «Quando è iniziata la guerra della Russia in Ucraina, Facebook, Twitter e altri giganti dei social media si sono mossi per bloccare o limitare la portata degli account della macchina di propaganda del Cremlino in Occidente. Lo sforzo, tuttavia, è stato limitato dalla geografia e dalla lingua, creando un mosaico di restrizioni piutto-

Foto: Shutterstock

DI LUCIANA GROSSO


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Cacciari

3min
pages 122-124

Noi e voi

5min
pages 120-121

La miniera, la strage nazista, il lago. La seconda vita del borgo Donatella Chiappini

6min
pages 114-117

Venezia, al macero gli strumenti degli artisti di strada Marco De Vidi

7min
pages 110-113

La battaglia contro gli sprechi fa volare il mercato dell’usato Maurizio Di Fazio

6min
pages 106-109

Bookmarks

3min
page 105

La mia musica per il pianeta colloquio con Ludovico Einaudi di Emanuele Coen

5min
pages 102-104

La versione di Franca Stefania Auci

5min
pages 84-87

Dove il mondo è a casa Sabina Minardi

13min
pages 90-95

Donne e curdi uniti nella lotta colloquio con Aso Komeni di M. Edgarda Marcucci 76 L’investitura da boss in un pizzino Antonio Fraschilla

5min
pages 78-79

Ci serve il gas, aiutiamo Baku Sabato Angieri 68 Erdogan gioca d’azzardo Filippo Rossi

13min
pages 72-77

Soccorso russo al golpe birmano Alessandro De Pascale

13min
pages 64-71

Dove osano i troll di Mosca Luciana Grosso

7min
pages 60-63

Appestati dai fumi della raffineria Alan David Scifo

6min
pages 56-57

C’è un’altra Ilva nel Salento Pierfrancesco Albanese

3min
pages 54-55

Tre bombe a orologeria sul futuro della Sanità Ivan Cavicchi

10min
pages 45-49

Clima, invertire la rotta Vittorio Malagutti 46 Pale al piede Sara Dellabella

7min
pages 50-53

Ripresa in appalto Gianfrancesco Turano 36 Pensionata mai Gloria Riva

9min
pages 40-44

Murgia

5min
pages 30-32

La scuola disuguale Antonio Fraschilla e Chiara Sgreccia 18 Sovrana è la Costituzione Stefano Bonaga 21 Stesse chance a chi è in svantaggio Gaja Cenciarelli

5min
pages 22-23

La parola

1min
page 7

Meloni, il fascismo e l’ombra di Fini Susanna Turco

9min
pages 24-29

Serra

3min
pages 33-34

Merito e uguaglianza separati nella scuola Lirio Abbate

2min
page 11

Manfellotto

3min
page 39

Taglio alto

10min
pages 17-21
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.