Biancoscuro Art Magazine #48

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Jeff Koons illumina Palazzo Strozzi Tra le opere, anche il coniglietto da (quasi)100 milioni di dollari di Rebecca Maniti

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alla prima mostra personale nel 1980, le sue opere sono state esposte nelle principali gallerie e istituzioni di tutto il mondo. Lo hanno celebrato musei come il Whitney Museum of American Art, il Centre Pompidou di Parigi ed il Guggenheim Museum di Bilbao. È noto per le sue opere iconiche e per gli incredibili record d’asta da Christie’s, dove nel 2013 “Balloon Dog (Orange)” viene battuta per 58,4 milioni di dollari, record battuto nel 2019 quando la scultura “Rabbit” (fusione in acciaio inossidabile di un coniglio gonfiabile) viene venduta a più di 91 milioni, divenendo l’opera d’arte più costosa del mondo realizzata da un artista vivente. Stiamo ovviamente parlando di Jeff Koons, di cui possiamo ammirare le iconiche opere d’arte grazie alla mostra in scena a Palazzo Strozzi a Firenze, fino al 30 gennaio prossimo: “Jeff Koons. Shine”. L’esposizione vanta la cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro, che hanno dato una originale chiave di lettura centrata sul gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire. Spiega questo concetto Arturo Galansino Direttore Generale Fondazione Palazzo Strozzi

e co-curatore della mostra: “Koons trova nell’idea di “lucentezza” (shine) un principio chiave delle sue innovative sculture e installazioni che mirano a mettere in discussione il nostro rapporto con la realtà ma anche il concetto stesso di opera d’arte. Per Koons il significato del termine shine è qualcosa che va oltre una mera idea di decorazione o abbellimento e diviene elemento intrinseco della sua arte. Dotate di proprietà riflettente, le sue opere accrescono la nostra percezione metafisica del tempo e dello spazio, della superficie e della profondità, della materialità e dell’immateriale.”

Jeff Koons - Rabbit 1986, acciaio inossidabile, 104,1x48,3x30,5 cm. Edizione: 1 di un’edizione di 3, più una PA Chicago, Museum of Contemporary Art Museum of Contemporary Art Chicago, partial gift of Stefan T. Edlis and H. Gael Neeson, 2000.21. © Jeff Koons

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