SALUTE
Dietologia
DIGIUNO INTERMITTENTE: DAVVERO SALUTARE? LUCA LOTITO, Biologo Nutrizionista
La sopravvivenza e il successo riproduttivo di tutti gli organismi dipendono dalla loro capacità di procurarsi il cibo. Gli animali hanno sviluppato adattamenti comportamentali e fisiologici che consentono loro di sopravvivere a periodi di scarsità o assenza di cibo. Ad esempio, gli scoiattoli di terra e alcuni orsi vanno in letargo mentre i mammiferi hanno organi come il fegato e il tessuto adiposo che funzionano come depositi di energia che consentono il digiuno per periodi di tempo variabili a seconda della specie. È importante sottolineare che i sistemi metabolico, endocrino e nervoso si sono evoluti in modi che hanno consentito alti livelli di prestazioni fisiche e mentali a digiuno. Gli esseri umani nelle società moderne tendono a consumare più cibo di quanto ne necessitino 36 | VERDETÁ n° 81
per il mantenimento delle corrette funzioni fisiologiche e ciò ha portato allo sviluppo di resistenza all'insulina, eccessivo accumulo di grasso viscerale, in particolare se associato a uno stile di vita sedentario. Ci sono numerosi protocolli dietetoterapici atti ad arginare il dilagare dell’obesità e delle comorbidità ad essa associate. Tra questi, lo stile alimentare basato sul digiuno intermittente si basa sull’alternanza di periodi di tempo prolungati (ad esempio, 16-48 ore), con poca o nessuna assunzione di energia, a periodi di normale assunzione di cibo. Studi di digiuno intermittente in soggetti normali e/o in sovrappeso hanno dimostrato la sua efficacia per la perdita di peso e miglioramenti di molteplici indicatori di salute tra cui la