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VETERINARIO
Uccelli sani e che riproducono testo e foto di DIEGO CATTAROSSI (*)
È
il sogno di ogni allevatore avere uccelli sani e che si riproducono ogni anno in gran numero senza problematiche e senza alcuna mortalità. Ma è possibile ottenere questo obiettivo? Oppure stiamo parlando di un sogno irrealizzabile? Rispondere a questa domanda non è semplice, ogni sorta di semplificazione e banalizzazione dell’argomento rischia di essere fuorviante e mendace. Serve sincerità ed onestà intellettuale quando ci si rivolge a persone appassionate e competenti come sono gli allevatori di uccelli. Esistono molti prodotti per l’ornitologia amatoriale che garantiscono risultati strabilianti già dal loro stesso nome. Spesso nelle specifiche del prodotto vengono riportati improbabili proprietà preventive e curative contro le più comuni problematiche di salute dei nostri amici alati. Non è così, purtroppo: un integratore, un parafarmaco o lo stesso farmaco, per quanto possano essere efficaci per la risoluzione di un singolo problema, non possono da soli garantire la salute dell’aviario e conseguenti alte performances riproduttive. La salute dei nostri uccelli è sempre la sommatoria di molteplici fattori; vedremo in questo articolo i più comuni. Prima di tutto, ricordiamoci di non cercare mai delle scorciatoie ma di valutare i problemi sempre nella loro complessità e totalità.
(*) Clinica Veterinaria Casale sul Sile www.veterinaricasalesulsile
Il solo ed unico riferimento certo che abbiamo sono gli uccelli in natura. La presenza di microrganismi potenzialmente molto patogeni e pericolosi per gli uccelli da gabbia è stata studiata in popolazioni selvatiche, catturate e poi subito liberate ai fini del campionamento. Ebbene, molti di questi uccelli, in apparente ottimo stato di salute, erano portatori ed eliminatori di parassiti o microrganismi potenzialmente letali per gli uccelli da gabbia e voliera.
L’autore durante il controllo di un soggetto
Ricordiamoci di non cercare mai delle scorciatoie ma di valutare i problemi sempre nella loro complessità e totalità
Perché le popolazioni selvatiche possono ospitare nel loro organismo microrganismi potenzialmente molto rischiosi e non manifestare alcun sintomo di malattia? Ancora non siamo perfettamente in grado di dare una risposta a questa ed altre domande, ma possiamo, come tecnici del settore, avanzare alcune ipotesi. Vediamo quindi quali possono essere le ipotesi e quali, quindi, i fattori di rischio degli uccelli che noi alleviamo. Solo approfondendo queste conoscenze potremmo poi proporre alcune terapie che non siano sempre l’uso indiscriminato di antibiotici o antiparassitari. Fattori di rischio in animali allevati a scopo amatoriale: Il primo fattore di rischio è la selezione in iper-tipo o la ricerca di diluizioni o fenotipi estremi. L’allontanamento del fenotipo ancestrale porta ad uno “stiracchiamento” della genetica di specie, con la selezione estre-
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