Italia Ornitologica, numero 10 2021

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54 anni di ricordi F.O.I.

I

n questo malaugurato anno di Covid-19, che ha portato alla soppressione di moltissime esposizioni, ho voluto scrivere il presente testo al fine di proporre una riflessione, attraverso una serie di ricordi ed osservazioni, senza alcuno spirito polemico. Sono due i fattori che mi hanno portato a questo scritto e cioè l’articolo a firma Giovanni Canali, presente sul numero 8/9 2020 di questa rivista, in cui l’autore narra i suoi 50 anni di iscrizione alla F.O.I. ed il fatto della ricorrenza del 70° anno di questa Federazione. Veniamo al primo motivo. Cinquanta anni di adesione ad un sodalizio non sono pochi, soprattutto nei riguardi della F.O.I. dove ciclicamente, a parte l’inarrestabile trascorrere del tempo, ci sono soci che, dopo pochi anni di entusiasmo, cessano di iscriversi. Per una quarantina di anni ho allevato Pastori tedeschi, con piacevoli risultati nelle esposizioni. Orbene la federazione tedesca di questi cani ha la sensibile usanza di inviare ai soci, che raggiungono il 25° anno di iscrizione, un diploma di ringraziamento ed al 50° una targa ricordo. La stessa usanza l’ho riscontrata dal Politecnico di Torino, che dopo alcuni lustri dalla laurea invia una medaglia ricordo. Siamo rimasti in pochi ad avere il codice R.N.A. composto da soli numeri. Il mio è 7139 e l’attestato di iscrizione alla F.O.I., datato 1 Gennaio 1967, è firmato dall’allora Presidente Giovanni La Cava. In quell’anno avrei compiuto venti anni. A questo proposito vorrei citare alcuni amici, con il codice R.N.A. composto di soli numeri, quali: Ercole Concetti con 4159, Luigi Calissano con 7136. Con delusione ho constatato sul sito della F.O.I., per la ricerca del codice R.N.A., che il numero 0001 è stato cancellato. È probabile che il pos-

Attestato di adesione alla Federazione Ornicoltori Italiani datato 1 gennaio 1967

sessore di questo numero non sia più tra noi, ma 0001 non è un numero qualunque, è storia! Orbene, vorrei ricordare che questo codice R.N.A. apparteneva al Presidente dell’Associazione Romana Ornicoltori, funzionario del Ministero degli esteri, Raffaele Danza. A dimostrazione della sua fedeltà risulta ancora, sul vademecum del 1993, iscritto all’Associazione Romana, pur risiedendo ad Ospedaletti, nell’estremo Ponente ligure. Per chi come me è appassionato di storia, consiglio in internet il sito ”Nascita delle associazioni e delle mostre italiane (1930-1953)” curato dal signor Enrico Banfi nel 2014, che presenta anche interessanti fotografie d‘epoca. Per esempio la mia società, cioè l’Associazione Ornitofila Astigiana, è stata fondata nel 1948. Data la mia età ho avuto modo di conoscere alcuni di quelli che, partecipando alle riunioni di Reggio Emilia alla fine degli anni quaranta del secolo scorso, diedero vita alla futura F.O.I. Vorrei citare il Presidente di allora Piero Tosetti ed il segretario Giuseppe Avedano. Veniamo adesso al settantesimo anniversario della F.O.I. Sul numero di Marzo 2015 di Italia Ornitologica compare l’articolo, a firma Bruno Novelli, dal titolo: “F.O.I., ricordare fa bene”. In esso si analizzano i vari passaggi e fusioni (infatti la lettera F sta per Federazione) che portarono alla nascita di questa associazione. L’analisi temporale si conclude con la frase: la nascita ufficiale della F.O.I. avvenne il 1° Aprile 1951 a Piacenza con la fusione di F.N.C e U.N.O.I.. Di mio aggiungo che il primo Presidente fu il Nobiluomo Comm. Cesare Bossi di Reggio Emilia, mentre il codice R.N.A. 0001 fu assegnato al già citato Raffaele Danza, che le società fondatrici erano circa una dozzina, tra cui la mia, con circa 500 iscritti. Desidero adesso esporre alcune osservazioni personali su come in questi miei 53 anni di iscrizione ho visto svilupparsi l’allevamento ornitologico. Forse alcune mie considerazioni possono piacere o meno, ognuno è libero di sostenere le sue idee, l’importante è non cadere in ciò che diceva Giulio Cesare nel De bello gallico: “homines id quod volunt credunt”. A tal proposito, ho preso in considerazione il pregevole catalogo, preparato dall’amico Antonio Pizzi, per il 18° Campionato interregionale Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta del Novembre 1988, cioè trentatre anni fa. La manifestazione, tenutasi nei bellissimi ambienti dell’Exposalone dei vini di Asti, fu un vero successo. Era presente nel Comitato d’onore anche il Presidente del Consiglio Giovanni Goria. Alla premiazione partecipò, tra gli altri, anche l’allora segretario F.O.I. Salvatore Cirmi. Il catalogo aperto era nel formato

Lettere in Redazione

di P IERGIANNI AMERIO

NUMERO 10 - 2021 61


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