Editoriale
Prima che sia troppo tardi di G ENNARO IANNUCCILLI, foto C. F USCO e D. CILLI
Fonte: ANSA, autore: Ciro Fusco
L’
immagine pubblicata dall’Agenzia di Stampa ANSA e che riportiamo in apertura di questo editoriale ci ha colpito profondamente. Senza banalizzare la percezione e il concetto di guerra che stiamo, purtroppo, subendo in questo periodo, l’espressione del bambino in fuga con la sua famiglia dai bombardamenti ci fa riflettere su quanto a volte le cose più semplici, gli affetti più spontanei e meno “costruiti” possano essere il salvavita per la nostra incolumità mentale e fisica.
Il fatto stesso che quel bambino abbia pensato, in un momento a dir poco drammatico come forse solo la guerra è in grado di generare, di portare con sé la gabbietta con il suo pappagallino, la dice lunga sul valore elevatissimo che ha nella scala degli affetti (e degli effetti) personali il rapporto con gli animali domestici, qualunque essi siano. Si, perché di solito il concetto di affezione si attribuisce – oltreché alle persone – solo ad alcuni animali, principalmente cani e gatti, fatta eccezione per qualche altra specie (ad esempio criceti, coniglietti, furetti ecc.).
NUMERO 3 - 2022
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