Italia Ornitologica, numero 11 2022

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Editoriale

Aiuti ai novizi di G IOVANNI CANALI

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el libricino “L’ABC del Canarino” reperibile in F. O. I., ove fornisco le nozioni di base, prendo in considerazione diversi aspetti dei rapporti con i bambini e con gli aspiranti allevatori anche adulti, magari attempati. Il tutto più dalla parte del canarino che non dell’allevatore, come ritengo giusto. Del resto, bisogna anche dire che, quando il rapporto è corretto, non c’è contrasto fra i due aspetti, anzi meglio sta il canarino e migliori sono le soddisfazioni dell’allevatore. Non a caso la parte delle malattie, del testo suddetto, è a cura di un provetto veterinario ricercatore universitario, quale Tiziano Iemmi. Del resto io non ho mai dato farmaci senza il parere del veterinario e lo considero doveroso. A questo proposito, è bene che l’allevatore esperto si esprima solo quando è sicuro di quello che dice, a livello di allevamento, ed in nessun caso si atteggi a terapeuta senza essere veterinario. Molti di noi cercano di fare proselitismo diffondendo il nostro bellissimo, impegnativo e creativo hobby; personalmente non condanno questo aspetto, anzi per certi versi lo apprezzo, tuttavia io preferisco non fare proselitismo, non me la sento. Sono certo, molto volentieri, a disposizione dei novizi cui elargisco pareri ed aiuti, talora ho anche donato soggetti. Però non faccio pressioni per indurre ad allevare; infatti desidero che la motivazione sia forte. Dato che l’impegno che comporta la cura di un allevamento, anche piccolo, è elevato, temo che qualcuno si stanchi. Ebbene, se qualcuno si stancasse e cedesse i suoi soggetti, non vi sarebbe nulla di male, solo un numero di allevatore in meno, ma se taluno trascurasse i suoi soggetti sarebbe grave. Valuto sempre le cose dalla parte degli uccellini, che devono essere trattati sempre al meglio. A questo proposito io dono volentieri qualche soggetto a persone meritevoli, esordienti ed amici, ma solo se sono sicurissimo che il dono sia gradito, più che altro quando il soggetto è richiesto. L’uccellino comprato, quindi sicuramente desiderato, ha più probabilità di finire bene rispetto a quello donato, non molto gradito o quasi imposto. Consiglio quindi di non insistere con i doni o farne di inaspettati, quando non sicuramente graditi. Questo anche perché, talora, il soggetto non pagato bene appare meno bello, è un fatto psicologico.

Quando il novizio è un bambino, bisogna che i famigliari adulti lo seguano. Sarebbe diseducativo se venissero tollerate trascuratezze e profondamente ingiusto verso gli uccellini. Inoltre, se capitasse qualcosa di male, il bimbo potrebbe avere anche un senso di colpa. Quindi l’adulto controlli e ove sia il caso intervenga. Ricordo che da bambino ero molto motivato verso i miei uccellini di varia specie, ma se talora mi distraevo, una zia, mai sufficientemente ringraziata, interveniva anche con qualche sollecitazione. Il bambino deve anche avere il massimo rispetto per tutti gli animali, non deve mai considerarli balocchi. L’adulto è bene che non lasci accarezzare un gatto contro pelo, si rischia anche un graffio. Se il bambino volesse accarezzare con il ditino il capo di un canarino o di un pappagallino, lo si conceda una sola volta, magari appena arrivato, tenendo il soggetto in mano, ma non una volta di più; il piccolo pennuto non deve essere stressato, e se pappagallino c’è il rischio che becchi pure. Quando il novizio è un adulto la cosa è più semplice, data la diversa maturità. Accade anche che adulti i quali avevano avuto uccellini da piccoli, li riscoprano al momento della pensione. In ogni caso, l’allevatore navigato ritengo abbia quasi il dovere di collaborare con il nuovo venuto. È bello come comportamento lodevole in sé, ma può essere anche utile per chi aiuta. Un socio in più in un’associazione è sempre un supporto in più, inoltre un domani potrebbe essere il socio navigato a poter avere un aiuto. I casi possono essere tanti: una mano durante le vacanze o una indisposizione, la cessione di un soggetto ecc... Uno dei comportamenti peggiori per un esperto è quello di buggerare il novizio con la cessione di soggetti scadenti o peggio in non perfette condizioni di salute. Trattasi di un comportamento di per sé riprovevole e scoraggiante per chi lo subisce, ma che potrebbe ritorcersi contro chi lo ha commesso, visto che certe “furbate” si vengono sempre a sapere. Inoltre chi è stato maltrattato se ne ricorderà a lungo, o peggio, deluso potrebbe rinunciare. Inutile ricordare che i soci per le associazioni sono vitali e la vita moderna non favorisce certo l’allevamento amatoriale. Difficile avere il luogo adatto, non facile trovare il tempo necessario, per non parlare degli interessi diversi che hanno spesso i giovani, così informatici, forse troppo informatici.

NUMERO 11 - 2022

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