Italia Ornitologica - numero - 3 2020

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R ecensioni Dagli affreschi pompeiani alla fotografia digitale degli uccelli vesuviani di Paolo Annunziata - Edizioni Amazon, 2019. Pagg. 320, formato cm 17 x 24, corredate da numerosissime foto a colori. Prezzo: euro 50 di IVANO MORTARUOLO

Novità editoriali

L’

autore, il dott. Paolo Annunziata, è caratterizzato da una gran passione per gli animali e, in particolare, per gli uccelli. Interessi che sono poi confluiti in una professione (è un veterinario specializzato in patologia aviare) e in pregevoli ricerche ornitologiche, cui hanno fatto seguito pubblicazioni di libri. L’ultima sua opera, quella che vi presentiamo, s’impone per la sua originalità e per il gran numero di specie prese in esame, interamente tratte da raffigurazioni (in prevalenza realizzate con tecniche pittoriche e musive) provenienti da oltre venti siti archeologici dell’area vesuviana, risalenti a circa due millenni fa. L’opera è dunque la risultante di un gran lavoro di ricerca e di studio che, oltre ad offrirci una rappresentazione dell’avifauna esistente allora, ci propone informazioni e spunti di riflessione sulla vita dell’antica popolazione. E’ noto, infatti, che numerose raffigurazioni (in primis quelle sugli affreschi) rinvenute su reperti sono state in grado di fornire chiare indicazioni sugli usi e costumi di allora. Emerge così che il rapporto con il mondo animale era intenso e privo di pregiudizi. Vari animali condividevano gli spazi domestici; alcuni di essi erano liberi di muoversi e, non di rado, costituivano anche una sorta di giocattolo (tale incomodo ruolo spesso veniva svolto dalle quaglie) o dei compagni di giochi per i bambini. Inoltre, come ben evidenzia il dott. Annunziata, frequentemente nelle camere da letto vi erano affreschi con le effigi degli uccelli. Buona parte delle rappresentazioni è ben realizzata e in soddisfacente stato di conservazione. Queste caratteristiche ci consentono di apprezzarne ulteriormente l’abilità mimetica degli artisti e il valore storico che tali espressioni hanno assunto nel corso dei secoli. Con quest’ultima affermazione mi riferisco segnatamente al fatto che tali raffigurazioni costituiscono, a mio giudizio, una tappa importante di un percorso che approderà poi ad un orientamento pittorico chiamato “naturalismo”, che si caratterizzerà per l’estrema cura dei dettagli anche nella riproduzione di animali e piante e che vedrà in Leonardo da Vinci (1452-1519), Dürer (1471-1528), Arcimboldo (1526-1593) e Caravaggio (1571-1610) i suoi massimi esponenti. Un’ulteriore peculiarità dell’opera del dott. Annunziata è costituita dall’immediatezza del linguaggio: è infatti un libro “da sfogliare” poiché le immagini svolgono un ruolo importante e la parte descrittiva, pur nella sua essenzialità, offre sufficienti informazioni. Per ogni specie ornitica viene proposta una o più rappresentazioni pittoriche (naturalmente, ne viene indicato il sito di origine) e le foto di soggetti viventi, corredate da una cartina di distribuzione e da indicazioni sul relativo status sia in Italia sia nell’area pompeiana. Oltre alla nomenclatura scientifica, vengono indicati i nomi dei volatili in diverse lingue, ai quali si aggiunge la denominazione attribuita nell’ idioma locale. Di particolare interesse si rivela poi l’analisi etimologica dei nomi scientifici, volgari ed anche nel dialetto dell’area presa in esame. Completa la scheda l’indicazione di alcuni dati biometrici come il peso corporeo, la lunghezza totale e dell’apertura alare. Purtroppo, una parte dei mosaici presi in esame ha risentito significativamente delle usure del tempo e, pertanto, ne risulta difficoltosa qualsiasi attribuzione del taxon di appartenenza, così l’autore ha ritenuto opportuno raccogliere tali raffigurazioni in un apposito capitolo. Per meglio evidenziare i particolari delle effigi, si è reso necessario scontornarle dal contesto pittorico di appartenenza, ma non sempre è stato possibile determinarne esattamente la specie. In questo caso l’autore ha creato una specifica sezione dove sono confluiti anche gli uccelli allevati. Tra questi ultimi vi sono anche la Maina Acridotheres tristis e il Pappagallo dal collare Psittacula krameri, i quali, se allora potevano considerarsi esotici, attualmente fanno parte della nostra avifauna selvatica. Prima di giungere al termine della recensione, desidero evidenziare che è stata pubblicata anche un’edizione in lingua inglese che, evidentemente, allargherà l’orizzonte dei possibili fruitori di quest’opera. Adunque, vivi auguri e complimenti al dott. Annunziata. Per l'acquisto del libro rivolgersi direttamente alla società Amazon (per via telematica).

36 NUMERO 3 - 2020


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