SUCCESSI Granarolo acquisisce il 100% di Mulino Formaggi
MAGGIO 2021
GDO INTERVISTA La rapidità della distribuzione organizzata baluardo contro il discount
Lo stato di salute della
Gdo in Italia
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SOMMARIO DMM
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Editoriale Da eroi a untori è un attimo.
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Cover Lo stato di salute della GDO in Italia
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48 Mercati Yogurt e similari: i consumatori cercano gusto e benessere
Interviste La rapidità della distribuzione organizzata baluardo contro il discount
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Come natura crea, Conserve Italia esporta
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Successi Granarolo acquisisce il 100% di Mulino Formaggi
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Trends Vendite online: nuove regole in Europa dal 1° luglio 2021
22 Mercati Succhi e nettari sempre più healthy 39 Imprese Sperlari acquisisce la maggioranza di Dulcioliva 40 Focus Volano i consumi di uova nell’era della pandemia 44 Retail innovation La Petite Épicerie - Svizzera 46 Soluzioni in vetrina L’importanza della qualità e salubrità dei freschi confezionati
65 Real estate È sempre e solo questione di prezzo 68 Customer Anticipare i rischi 71
Digital Club/Retail Cosa resterà di questi anni pandemici?
74 Mercati Detergenza e cura bucato verso un’igiene a 360° 89 Finanza Operazioni di M&A nel settore formaggi 91 Carriere Fmcg: i cambiamenti del settore e l’evoluzione delle professioni 93 Tecnologistica Datalogic presenta la Serie P2X 95 Baoli propone i carrelli elettrici KBE 20/25N 97
News
99 Video e podcast 101 Prossimamente
Mediobanca analizza le performance della grande distribuzione aggregando i dati economici e finanziari di 117 aziende nazionali e 27 big player internazionali. DM Magazine Supplemento mensile di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007
Responsabile editoriale Stefania Lorusso
Progetto grafico Silvia Ballarin
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EDITORIALE DMM
EROI UNTORI
DA A È UN ATTIMO.
Da eroi della fase più critica della pandemia a untori. È la parabola degli operatori della grande distribuzione, finiti sotto accusa dopo le verifiche effettuate dai Nas per accertare la corretta esecuzione delle attività di sanificazione anti-Covid nei supermercati. Su quasi 1.000 strutture (981 per l’esattezza) ispezionate sono state riscontrate irregolarità a livello di sanificazione in 173 (pari al 18%). Per cui se l’anno scorso il personale di negozio e le cassiere erano considerati un servizio essenziale, oggi la situazione appare ben diversa. Non solo. Gli addetti alle vendite continuano a non essere vaccinati e neppure ad essere considerati una categoria da inserire tra quelle essenziali per la salute di tutti, nonostante il contatto continuo con la clientela. Destino ancora più amaro spetta però ai centri commerciali che continuano a rimanere chiusi nei fine settimana malgrado i severi protocolli di sicurezza adottati nel corso della settimana, per offrire le massime garanzie e ridurre al minimo i rischi di contagio per tutelare consumatori, dipendenti e fornitori. Sorge spontaneo chiedersi come mai gli insegnanti e il personale scolastico, che per la maggior parte dell’anno hanno lavorato con la didattica a distanza, siano stati inseriti mesi fa tra le categorie prioritarie insieme alle forze dell’ordine. Chiara la filosofia che sottende la scelta: chi lavora con il pubblico viene prima di chi sta, meno a rischio, “nel back office”. Fatto sta che Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé, ha ribadito con un post sul suo profilo Linkedin la necessità di considerare gli operatori della Gdo tra le categorie più a rischio Covid e pertanto l’urgenza di sottoporre a vaccinazione tutti coloro che lavorano nei punti vendita a contatto con il pubblico. Insieme a lui si sono espressi in tal senso altri top manager tra cui Pugliese e Gasbarrino. E noi ci auguriamo vivamente che il Governo finalmente li ascolti.
Stefania Lorusso, Responsabile Editoriale DM
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COVER DMM
Lo stato di salute della
GDO in italia di Emanuele Scarci
Mediobanca analizza le performance della grande distribuzione aggregando i dati economici e finanziari di 117 aziende nazionali e 27 big player internazionali.
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sselunga regina di denari, discount campioni di crescita e Conad leader indiscusso davanti a Selex e Coop. Tra questi contendenti il ruolo crescente della distribuzione organizzata, forse l’unico player in grado di contrastare efficacemente i negozi low cost. Sono alcuni dei risultati del report sulla grande distribuzione dell’area studi Mediobanca che aggrega i dati economici e finanziari di 117 aziende nazionali e 27 big player internazionali fino al 2020. Dallo studio emerge che nel quinquennio 2015-2019, Esselunga ha messo in cassaforte utili netti per 1,34 miliardi (a cui vanno aggiunti 270 milioni dell’esercizio 2020), davanti al peso massimo dei discount Eurospin, 1,01 miliardi, a Conad, 879 milioni, e VéGé, 839 milioni, che sopravanza Selex con 738 milioni. Piangono invece Carrefour e Coop che hanno cumulato perdite, rispettivamente, per 603 e 252 milioni. Se si rapportano invece gli utili cumulati nel periodo ai mezzi propri iniziali, i discount non hanno concorrenti: il gruppo Md della famiglia Podini ha cumulato utili pari a
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3,4 volte il patrimonio netto iniziale, Lidl 1,8 ed Eurospin 1,4. A proposito dei discount, questi hanno realizzato, tra il 2015 e il 2019, la maggiore crescita media annua delle vendite, +7,9%, mentre la distribuzione organizzata ha segnato una buona dinamica con vendite in crescita del +4,1% medio annuo. Il Sistema Conad, con l’integrazione di Auchan (arrivata pressoché all’atto conclusivo), ha consolidato la leadership e ha sviluppato nel 2020 un fatturato di 15,7 miliardi di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente di oltre il 10%, e una quota di mercato del 14,6%. Davanti a Selex-Sun, al 13,7%, Coop, al 13%, ed Esselunga al 9,3%. Nel 2011 Coop era leader con la quota del 15,3%, seguita da Conad al 10,6% e da Selex all’8,1%. Il mercato italiano sembra frammentarsi ulteriormente (anche sotto la spinta dei discount) e scivolare sempre di più verso una competizione fra operatori di consorzi, centrali, cooperative e insegne regionali. Esselunga è l’unico player nazionale a proprietà unica dopo la dissoluzione di Auchan in Italia e la svolta di Carrefour verso un ruolo di primo franchisor. Carrefour nel 2020 ha perso vendite per 384 milioni e nel 2019 altri 216 milioni. Anche Coop Alleanza 3.0 punta sul franchising in alcune zone del Sud. Sull’altro fronte, dallo scorso gennaio, le 5 imprese familiari italiane del Consorzio Sun sono entrate nella compagine di Selex Gruppo
CHI RIDE E CHI PIANGE Esselunga
1.340
Eurospin
1.016
Conad
879
VéGé
839
Selex
738
Lidl Italia
586
Agorà
312
C3
282
Lillo-MD
203
Canova-Iper
189
Despar
135
Pam
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Sun
65
Crai
64
D. It 34 0 Coop -282 Carrefour -603 Fonte: Area studi Mediobanca, 2020. Risultati netti cumulati nel periodo 2015-19; in milioni di euro.
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Commerciale, al secondo posto come quota di mercato. A livello internazionale i nostri giganti (in realtà cooperative e centrali) diventano nani: l’ultimo report Global Powers of Retailing di Deloitte fa il punto sui player italiani della grande distribuzione nella Top 250: Conad si colloca al 70esimo posto, Coop al 73esimo, Esselunga al 117esimo; chiude Eurospin che perde cinque posizioni e si colloca al 163esimo posto. Deloitte esclude dalla classifica internazionale player come Selex o VéGé, non riconosciute come un “unicum”, ma come somma di singole imprese. LO SCENARIO Qual è lo stato di salute del comparto fotografato da Mediobanca? La distribuzione moderna, pur con qualche incidente di percorso, ha continuato a crescere nel 2019. I dati strutturali quantificano un fatturato aggregato pari a 82,2 miliardi di euro (al netto di Iva), con un incremento del 3,4% sul 2018 a perimetro corrente. Il tasso di crescita medio annuo nel quinquennio 2015-2019 è stato del 3,3%. Spacchettando il dato, si riconferma che il commercio moderno italiano è largamente frammentato e animato da migliaia di piccoli imprenditori: la distribuzione organizzata, quella dei consorzi, ha realizzato vendite per 30,9 miliardi, il 37,6% del totale; la grande distribuzione, relativa a gruppi societari gerarchici si è assestata a 17,3 miliardi che valgono il 21% del totale; Coop e Conad, che aderiscono alla Lega del-
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CONFRONTO SFAVOREVOLE
96,6
106,8 95,2
108,7 102,4
IPER
SUPER
2020
2021 (stima)
105,6
110,7 106,6
109,7
96,8
LIBERO SERVIZIO
DISCOUNT
DRUGSTORE
105
103,3
DISTRIBUZIONE MODERNA + E-COMMERCE
Fonte: Area studi Mediobanca. Evoluzione delle vendite nella distribuzione moderna (con e-commerce) nel 2020/21 (2019=100).
le Cooperative, cubano 20,2 miliardi, ovvero il 24,6% dell’industry; infine il canale discount (esclusa Penny Market), con vendite di 13,8 miliardi rappresenta il residuo 16,8% del mercato. In questo contesto, gli operatori a controllo estero (essenzialmente Carrefour e Lidl) hanno realizzato appena il 14% del totale, 11,5 miliardi. Nel quinquennio 2015-2019 l’inasprirsi della competizione ha eroso ulteriormente i margini: l’utile operativo è infatti calato in media dal 2,5% al 2,1% sul fatturato. E anche il rendimento del capitale investito (Roi) si è impoverito, calando dal 5,9% al 4,9%. LA COMPETIZIONE Ma il panorama non è così grigio per tutti gli operatori: le catene discount hanno realizzato tra il 2015 e il 2019 la maggiore crescita media annua delle vendite, +7,9%; la distribuzione organizzata si è fermata al +4,1% e il mondo cooperativo con Conad ha segnato +3,7% (+6,2% nel 2019) mentre Coop si è fermato a un modesto +0,4% (-0,7% nel solo 2019 in termini omogenei). Un po’ meglio il fatturato della grande distribuzione, +0,7% sempre nel quinquennio. Rimane elevata l’incidenza dei contributi e servizi promozionali (il cosiddetto listing fee) sul fatturato dei ratailer: la media è del 7,3%. I gruppi più strutturati realizzano lucrosi ricavi per mezzo dei servizi promozionali ai fornitori: esposizione preferenziale dei prodotti negli scaffali, presidio, mantenimento dell’assortimento e volantinaggio nel punto di vendita, ven-
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COVER DMM
dite esclusive, promo pubblicitarie e altre forme di propaganda. Si tratta insomma di un’attività di marketing volta a orientare la domanda dei consumatori verso determinati prodotti. Le maggiori incidenze sul fatturato si riscontrano in Esselunga (16,5%), D.It (14,9%), Carrefour (11,5%), Despar (9,8%), C3 (8,2%) e Conad (8,1%). Pam (7,4%) si posiziona vicino alla media, seguono Coop, Selex e Sun con quote intorno al 6-7%. Chiude la classifica il discounter Md (1,4%). L’ANNO DELLA CONTROCIFRA Spinto dal virus, il 2020 è stato un anno drammatico per i consumi fuori casa, ma record per la distribuzione moderna. L’esercizio 2020 si è chiuso con un balzo delle vendite del 5%, di cui l’11% generato dall’e-commerce. A registrare gli incrementi più marcati sono i discount (+8,7%), i supermercati (+6,8%) e i drugstore (+6,6%). Ma come andrà il 2021 a causa del confronto statistico sfavorevole (la controcifra, in termini tecnici)? Nonostante le restrizioni ai consumi fuori casa fino a quasi tutto il mese di aprile, si dovrebbe registrare un calo: l’intero sistema dovrebbe ripiegare dell’1,6%, cumulando nel biennio 2020/21 un aumento del 3,3%. L’e-commerce, atteso a un +61% nel 2021, dopo il +134,4% del 2020, potrebbe arrivare a ritagliarsi una quota di mercato del 3% del mercato. Non è detto però che nell’anno della controcifra non ci siano delle sorprese. Per esempio Esselunga: nel 2020 ha realizzato vendite per 8,37 miliardi, in crescita del 2,9% ma frenate dalle chiusure parziali per covid dei Bar Atlantic e delle profumerie EsserBella. Quest’anno l’apertura di almeno 4 nuovi punti vendita e un’attività meno penalizzata di bar e profumerie potrebbero riequilibrare il confronto statistico sfavorevole con il 2020. L’anno scorso gli inve-
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COVER DMM
stimenti dell’azienda guidata dall’amministratore delegato Sami Kahale hanno raggiunto quota 389,4 milioni (+30%) e sono stati aperti 6 nuovi negozi: a Milano in Viale Tibaldi, Barzanò, Montecatini Terme, Parma, Genova e Pistoia. E 4 punti vendita ad insegna laEsse a Milano. Nel febbraio 2021 inoltre è stato aperto a Roma il primo laEsse e a marzo Varese un superstore di 4.200 mq. Prossime aperture a Livorno e Mantova. Esselunga dichiara 5.400 referenze di prodotti a marchio tra freschi e confezionati. Su 5 milioni di clienti, l’azienda dichiara che il 95% è fidelizzato. CONAD E MD IN PRIMA LINEA Nel mondo della cooperazione, Conad ha chiuso un travagliato 2020 con 15,7 miliardi di euro, +10,2%, e la quasi conclusione dell’integrazione della rete di Auchan Retail Italia. E quest’anno con la messa a regime della ex rete francese e l’implementazione degli ultimi punti vendita, compreso l’ipermercato friulano ex Carrefour di Tavagnacco, le consentiranno di spingere il fatturato negli oltre 3.800 punti vendita. Per il direttore generale di Conad, Francesco Avanzini, «con l’integrazione dei punti di vendita Auchan puntiamo a diventare competitivi nelle aree Nielsen 1 e 2. E per rendere la nostra rete ancora più efficiente abbiamo definito un piano di investimenti da circa 1,5 miliardi in tre anni per l’ammodernamento dei punti di vendita. Quest’anno abbiamo aperto i nuovi Spazio Conad, negozi di grande metratura, che è la formula di tutti i 77 punti vendita». Negli iperstore Spazio Conad-pilota si sta testando la migliore offerta e la formula mostra di funzionare. Nel punto vendita milanese di Vimodrone l’incidenza dei freschissimi è arrivata al 70%. Peraltro diversi negozi ex Auchan sono gestiti da ex dipendenti che hanno fatto il grande balzo, con 10 DM MAGAZINE
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Francesco Avanzini
er rendere la nostra rete ancora più efficiente abbiamo definito un piano di investimenti da circa 1,5 miliardi in tre anni per l’ammodernamento dei punti di vendita.
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COVER DMM
GLI EMERGENTI DALLE PERFORMANCE ECCELLENTI All’interno di consorzi e centrali della distribuzione organizzata operano una ventina di aziende con dimensione superiore ai 500 milioni di euro. Si tratta di insegne note a livello regionale o interregionale, come Maxi Di, Unicomm, Bennet, Ali Group, Tosano, Arena, Tigros, Gabrielli e vari altri. La maggiore è la catena commerciale veronese Maxi Di (controllata da Finbre e aderente a Selex) con fatturato superiore ai 2,1 miliardi. L’azienda opera con una rete commerciale composta da 675 punti vendita, distribuiti in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Valle d’Aosta. Le insegne sono A&O, Famila e Dpiù. Stessa dimensione per un altro gruppo veneto, Unicomm della famiglia Cestaro, sempre aderente a Selex. Schiera le società Unicomm, Arca e Grandi Magazzini Fioroni in format variegati e con le insegne Emisfero, EmiSuper, C+C, Mega. I punti vendita sono operativa dal Veneto all’Umbria. Nel 2019 il fatturato complessivo aggregato del gruppo degli emergenti è cresciuto del 5,9%. Quindi appena alle spalle dei discount. Alcuni player degli emergenti hanno inoltre una redditività sull’investimento (Roi) di primo livello: Tigros raggiunge il 18,2%, Gruppo Arena il 18%, la valtellinese Iperal il 15,8%, Supermercati Tosano Cerea il 15,3%, Maiora-Cannillo il 15,2% e Megamark il 15,1%.
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Patrizio Podini
uest’anno investiremo 290 milioni per lo sviluppo della rete più 95 milioni per l’hub logistico bresciano di Cortenuova.
l’assistenza dei soci Conad che agiscono da tutor. Nell’area discount emerge il fenomeno MD: l’anno scorso le vendite sono balzate del 15% a 2,8 miliardi, grazie anche all’accaparramento del primo semestre e all’apertura di 37 nuovi punti vendita. Il direttore commerciale Giuseppe Cantone sostiene che «il budget 2021 prevede una crescita a parità di rete. Il primo quadrimestre ci suggerisce che è un obiettivo realizzabile». A rete corrente è invece certo che MD farà meglio del 2020. «L’anno scorso abbiamo investito 200 milioni – sottolinea Patrizio Podini, presidente della catena discount –, meno di quanto stimato per la pandemia ma soprattutto per la lentezza delle amministrazioni. Quest’anno investiremo 290 milioni per lo sviluppo della rete più 95 milioni per l’hub logistico bresciano di Cortenuova» L’anno scorso la rete di Md consisteva in circa 800 punti vendita e 8 centri logistici e per il 2021 il patron Podini prevede di tagliare il nastro in 47 nuovi punti vendita. Con 800 assunzioni.n DM MAGAZINE 11
INTERVISTA DMM
di Emanuele Scarci
La rapidità della distribuzione organizzata baluardo contro il discount Intervista a Giorgio Santambrogio, amministratore delegato di VéGé, su futuro e prospettive dei retailer in Italia.
L
e prospettive dei retailer, la forza del discount e della distribuzione organizzata, il processo di frammentazione dei retailer: di questi temi parla Giorgio Santambrogio, amministratore delegato del Gruppo VéGé.
Pandemia e restrizioni al fuori casa avvantaggiano la Gdo anche nel 2021. La perdita dell’1,6% del grocery stimata per il 2021 potrebbe risultare più contenuta? Io reputo che le stime di inizio anno possano essere riviste positivamente, per una serie di concause. In primis, l’apporto della Pasqua (con il mondo, ahimè, ancora tutto fermo) che ha fatto sì che si realizzassero ottime performance di vendita; in seconda battuta le grandi superfici stanno andando decisamente meglio rispetto allo scorso anno, non avendo più il vincolo del decreto Lamorgese che inibiva la spesa fuori comune. Inoltre, spero di poter contare presto sui fatturati dei centri commerciali anche durante i week end: non comprendo la decisione del Governo di rinviare l’apertura e questo accanimento contro luoghi controllati, contingentati, sanificati in zone gialle. Per ultimo, paradossalmente, la riapertura progressiva della ristorazione, che sia come manager retail che come semplice cittadino auspicavo, rivitalizzerà il comparto del Fuori casa e dei nostri cash&carry, dove sappiamo che VéGé è assoluto leader in Italia. Nel quinquennio 2015-2019 il canale discount è cresciuto del 25%, inoltre è quello a maggiore redditività. Finora le misure anti discount si sono rivelate poco efficaci. Che fare? Chapeau ai discount: li rispetto moltissimo, li temo, ma reputo che la narrativa, che l’epica preferita dei media su que12 DM MAGAZINE
INTERVISTA DMM
sto formato li disegni come se perennemente cantassero dalla cima del Monte Olimpo. Siamo in un periodo di recessione, di calo dei consumi in termini di downsizing di valore e molte famiglie italiane temono il termine del periodo di blocco dei licenziamenti. Tutto porta a indurre le famiglie italiane a cercare un’offerta, auspicabile di qualità, a un prezzo minore. O tale offerta è nei panieri della distribuzione “tradizionale” o altresì nei punti di vendita discount. In realtà, nella distribuzione organizzata (peraltro termine desueto) vi sono fior fiore di insegne (molte chiaramente in VéGé) che performano meglio dei discount, che assicurano più qualità, più servizio al cliente, più marche e prezzi altrettanto convenienti. Tutti inneggiano ai discount, senza dimenticare che molte insegne di tale comparto, hanno impiegato più di 20 anni a raggiungere le quote attuali. Ritiene che la distribuzione organizzata possa meglio rispondere in termini di flessibilità aziendale alle sfide del mercato? Assolutamente sì: i processi decisionali all’interno della cosiddetta distribuzione organizzata sono incredibilmente più snelli, rispetto ad altri modelli distributivi. Una maggiore flessibilità porta a una maggiore tempestività nell’affrontare i problemi o le opportunità quotidiane. E poi vorrei sottolineare lo spirito di squadra e l’attaccamento alla “maglia-insegna”, che io noto principalmente nei gruppi della Do. Inoltre la presenza dell’imprenditore, quotidianamente a fianco dei manager e dei collaboratori, è un’arma in più in termini di sprono, di controllo, di spinta, di condivisione della passione, che altri modelli non hanno o non riescono a scaricare a terra, come noi. Il processo di polverizzazione della distribuzione moderna (scomparsa Auchan a favore dei dettaglianti, Carrefour e Coop Alleanza 3.0 che puntano sul franchising) come va inteso? La mia sensazione è diversa. Nel settore agroalimentare italiano si assisterà, a mio avviso, nei prossimi anni a un fenomeno di polarizzazione di filiera. I consumi stanno variando: nel periodo pandemico è iniziato un processo (che sarà ancor più preponderante in futuro) di ampliamento sugli scaffali dell’offerta di prodotti di nicchia, locali, tassativamente italiani, con caratteristiche di free-from o richin. Tutte peculiarità che portano sostanzialmente le Pmi italiane ad aver un ruolo DM MAGAZINE 13
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INTERVISTA DMM
maggiore rispetto alle multinazionali globalizzate. In sintesi, la mia sensazione è di una progressiva sana polverizzazione produttiva, in termini di numerica di fornitori. Nel retail, invece, il percorso, è antitetico: in futuro (un po’ alla Highlander: l’ultimo immortale) rimarranno solo pochi attori, i migliori e anche il parco insegne si asciugherà. Occorrerà infatti cavalcare ancor di più le economie di scala, sfruttare le sinergie, soprattutto nella supply chain e quindi la sensazione dell’attuale polverizzazione distributiva è un fenomeno temporaneo dovuto all’accadimento Auchan. A che punto è il progetto per i negozi a insegna VéGé. Quanti soci hanno aderito e qual è l’agenda a breve medio termine. Il progetto sta andando avanti molto bene, ha aderito una decina di soci, ma prima di vedere i primi punti di vendita (previsti nel secondo semestre dell’anno) occorre lavorare ancora di più nel back stage organizzativo del progetto, al fine di arrivare sul mercato senza sbavature. Qual è il fatturato 2020 del Gruppo VéGé? Gruppo VéGé ha chiuso il 2020 a 11,28 miliardi di corrispettivi, come somma di tutti i canali o, come piace dire a me, di tutti i touch point. Quindi abbiamo assolutamente confermato i dati di pre-chiusura. Ciò che mi inorgoglisce è la capacità e la bravura che hanno dimostrato i miei imprenditori nell’ottenere un incremento di vendita del 6,9% a parità di rete, sebbene sia stato un anno decisamente complesso e tribolato.n
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INTERVISTA DMM
di Luca Salomone
Come natura crea, Conserve Italia esporta
La cooperativa conta 14mila produttori agricoli e lavora 550mila tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali in 12 stabilimenti, di cui 9 in Italia, 2 in Francia e uno in Spagna. Intervista a Diego Pariotti, Direttore Commerciale e Marketing della Divisione Estero.
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ilioni di consumatori conoscono i marchi di Conserve Italia come Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani, ma non tutti sanno che si tratta di una cooperativa di 14mila produttori agricoli e che lavora 550mila tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali in 12 stabilimenti, di cui 9 in Italia, 2 in Francia e uno in Spagna, dove è presente con la controllata Juver Alimentación. Il fatturato consolidato è di circa 900 milioni di euro, di cui il 40% generato dall’export. In Italia vuol dire più di 3mila persone, tra lavoratori fissi e stagionali. I marchi storici – a partire da Cirio – si muovono benissimo anche oltre confine, come ci racconta Diego Pariotti, direttore commerciale e marketing della Divisione Estero. Quanto è dinamico il vostro export? Molto: pensi che, da più di 10 anni, la nostra crescita è a doppia cifra e, su una scacchiera di una sessantina di Paesi, siamo passati dai circa 90 milioni di dieci anni fa agli attuali 200 milioni e oltre. Dunque, l’attività è più che raddoppiata e ciò ha permesso di divulgare la nostra filosofia e i nostri marchi, anche là dove non eravamo conosciuti. In una prima fase Conserve Italia si è proposta con le marche del distributore, il che ci ha permesso di creare una vasta rete di contatti e di fare apprezzare la nostra qualità. L’obiettivo finale, comunque, non era e non è questo, ma di spingere i marchi storici del Gruppo, sui quali da anni stiamo puntando anche in termini produttivi.
cre16 DM MAGAZINE
Siamo nell’epoca dei protezionismi e separatismi. Che effetti ha avuto la Brexit? Tutto sommato posso definirlo un incidente di percorso. La Gran Bretagna rimane uno dei nostri mercati principali, una nazione dove abbiamo ato, per primi nel nostro settore,
INTERVISTA DMM
una filiale commerciale di proprietà italiana. Dieci anni fa l’azienda aveva, nel Regno Unito, una quota di poco inferiore a un punto percentuale, mentre oggi siamo intorno al 10 per cento, un vero record per una marca come Cirio che si trova a operare in un bacino altamente competitivo come quello locale. È vero che il nostro è made in Italy, ma il made in Italy è molto bistrattato, perché c’è molto italian sounding e perché ci sono tanti soggetti commerciali che propongono sedicenti prodotti italiani. Parliamo dei canali… Fatto 100 il volume esportato un 85% è costituito dal retail. L’Horeca rimane per noi, tutto sommato, marginale, ma si attesta pur sempre sul 15 per cento. Da qualche anno abbiamo cominciato a investire anche sul food service, per esempio alleandoci con la Federazione italiana cuochi. È cominciato, così, un percorso di alto livello, che porterà a un posizionamento nuovo, più elevato. Quali sono i vostri prodotti di punta sui mercati stranieri? All’estero i best seller sono le conserve rosse, ma il mercato è molto ricettivo anche per quanto riguarda i vegetali. Particolarmente apprezzati sono mais, piselli, fagiolini, ma anche legumi tipicamente italiani, come borlotti e ceci. L’elemento più debole è costituito dal segmento frutta: in un certo senso non è difficile produrre un succo, a meno che non ci si proponga con connotazioni particolari, dal senza zucchero, all’utilizzo di mix particolari. Questa è una direzione che noi abbiamo intrapreso da tempo e, in alcune nazioni, come Corea, Canada, Australia, abbiamo trovato opportunità molto interessanti. In caduta libera, per noi e per altri, la frutta in scatola, visto che oggi il prodotto fresco arriva dappertutto. Ma anche qui il fatto di avere produzioni nostre, come quella della pera Williams, ci distingue e ci connota. Diverso il panorama dell’Italia, dove rossi, vegetali e base frutta sono praticamente bilanciati.n
Leggi anche “La pandemia attacca, Scalo Milano risponde”
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Insieme diamo una mano al futuro del Paese. Le insegne di Gruppo VéGé sono sempre più impegnate nella costruzione di una maggiore sostenibilità sociale, economica e culturale. Se da più di sessant’anni continuiamo a far parte dei leader del retail italiano, è perché tutte le insegne di Gruppo VéGé hanno la forte consapevolezza di essere un punto di riferimento per la filiera agroalimentare del Paese e per tutte le famiglie. I nostri 3.409 ipermercati, supermercati e negozi distribuiti su tutto il territorio nazionale, già da oggi hanno aderito ad attività efficaci di sostenibilità, di lotta allo spreco e di affiancamento a importanti realtà del terzo settore. Inoltre, per aiutare concretamente il Paese a uscire da questo momento difficile, ci impegniamo ad assorbire l’inflazione e a non alzare i prezzi dei nostri prodotti. Perché il nostro futuro dipende dalle scelte che facciamo nel nostro presente.
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Granarolo acquisisce il 100% di Mulino Formaggi
Rappresenta oggi uno strumento strategico per lo sviluppo commerciale della business unit formaggi duri.
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ranarolo acquista da Mulino Alimentare il 60% di Mulino Formaggi, portando la sua quota dal 40% al 100% del capitale. Mulino Formaggi nasce a Parma nel 2018 in seguito all’incontro di due realtà fortemente presenti sul territorio e specializzate nel confezionamento e nella commercializzazione di formaggi duri italiani nel mondo: Mulino Alimentare (società che fa capo all’imprenditore Claudio Guidetti) e Gennari Italia, controllata al 100 % da Granarolo. Lo stabilimento di Parma rappresenta oggi uno strumento strategico per lo sviluppo commerciale della business unit formaggi duri di Granarolo, in particolare per quanto concerne il Parmigiano Reggiano Dop, al quale si affianca la linea di prodotti Granarolo Quattrocento, formaggio duro italiano prodotto con latte della filiera Granarolo. Con una capacità produttiva importante e tutte le migliori tecnologie di confezionamento, lo stabilimento permette di soddisfare i mercati più esigenti e lontani e le varie occasioni di consumo. «Proseguiamo nel percorso di consolidamento tracciato lo scorso anno con Venchiaredo – dichiara Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo –. L’operazione ha già prodotto risultati e sinergie importanti sul piano industriale e permette a Granarolo di dare “L’operazione ha già prodotto seguito al Piano Industriarisultati e sinergie importanti sul le 2021-2023 che prevede, piano industriale e permette a tra l’altro, una focalizzaGranarolo di dare seguito al Piano Industriale 2021-2023 che prevede, zione su latte e derivati nel tra l’altro, una focalizzazione segno della sostenibilità, su latte e derivati nel segno maggior efficientamento della sostenibilità, maggior efficientamento produttivo e produttivo e una crescenuna crescente specializzazione te specializzazione degli degli stabilimenti”. stabilimenti».n Leggi anche: “Gruppo San Benedetto acquisisce Acqua Paradiso”
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Vendite online:
TRENDS DMM
nuove regole in Europa dal 1° luglio 2021 Le vendite online, soprattutto in questo periodo contingente di lockdown, sono sempre più un canale fondamentale ed essenziale di vendita per le imprese, con la necessità di considerare le implicazioni fiscali.
L
’e-commerce, soprattutto nel periodo contingente, è diventato sempre più un canale di vendita fondamentale. A livello fiscale, dal 1° luglio 2021 entreranno in vigore nuove norme che modificano la disciplina Iva delle vendite a distanza verso consumatori privati. Il nuovo sistema mira a realizzare un trattamento paritario delle imprese Ue ed extra-Ue (con l’obiettivo di limitare distorsioni alla concorrenza) e a semplificare gli adempimenti Iva per le imprese operanti nell’e-commerce. Tali obiettivi saranno realizzati intervenendo su vari fronti:
• Introduzione di una soglia unica per le vendite a distanza nella Ue a 10mila euro. Sopra tale soglia, la vendita dovrà essere assoggettata a Iva nel paese di destinazione del consumatore; • L’Iva nei diversi Paesi dei consumatori potrà essere assolta direttamente dal Paese di stabilimento del fornitore Ue (se il fornitore è extra Ue con la registrazione ai fini Iva in un unico Paese Ue) applicando il c.d. One Stop Shop (Oss), senza doversi registrare ai fini Iva in tutti i Paesi in cui la soglia è superata; • Sarà introdotto un nuovo regime speciale per le vendite a distanza di merci importate da terzi di valore non superiore a 150 euro (Import One Stop Shop – IOSS). Per accedere ai nuovi regimi opzionali è necessario registrarsi mediante le funzionalità presenti sul portale dell’Agenzia delle entrate, alla sezione “Regimi Iva Moss – OSS - IOSS”. Tale registrazione in Italia è già possibile dal 1° aprile 2021; • Per le cessioni a distanza a consumatore finale facilitate dall’utilizzo di un’interfaccia elettronica (operazione relative a beni importati di valore non superiore a 150 euro ovvero per soggetti non residenti beni ceduti a distanza) la tassazione Iva grava sull’interfaccia. In vista del prossimo 1° luglio 2021 (a livello nazionale si sta concludendo il necessario iter legislativo di recepimento delle disposizioni comunitarie), gli operatori potranno rivedere e ottimizzare la gestione delle vendite online non solo da un punto di vista di business, ma anche considerando le nuove regole Iva e soprattutto le opportunità di semplificazioni previste.n Barbara Rossi partner Studio Tributario e Societario, Deloitte
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Succhi e nettari sempre più healthy di Claudia Scorza
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MERCATI DMM
Calano le vendite, ma i player continuano a portare innovazione nel comparto assecondando il trend del “free from” e la crescente ricerca di benessere dei consumatori.
I
dati Iri relativi al mercato succhi e nettari, nell’anno terminante a febbraio 2021 (tot. Italia, Iper+Super+Lsp), fotografano un comparto in flessione sia a volume (-2,6%), per oltre 383 milioni di litri venduti rispetto all’anno precedente, sia a valore (-3,7%), con un giro d’affari di quasi 517 milioni di euro. Al suo interno, il segmento delle bevande base frutta 30-99% è l’unico che mostra trend positivi a volume e a valore, registrando rispettivamente +1,9% e +1,6%. A guidare l’andamento negativo del comparto è il segmento dei frullati uht, con un trend pari a -22,4% a volume e -23,5% a valore. In flessione anche i succhi 100% (-9% vol. e -9,1% val.), le bevande base frutta fino al 29% (-8,6% vol. e -9,5% val.), le spremute uht (-7,9% vol. e -10% val.) e i nettari e simili (-3,7% vol. e -5% val.). I primi tre produttori (Conserve Italia, Zuegg e Gruppo Parmalat) coprono a valore il 46,9% del mercato, mentre la private label, al momento, pesa il 30,6%. ANDAMENTO PER CANALI E AREE GEOGRAFICHE Per quanto riguarda i canali, i supermercati presidiano la fetta di mercato più consistente (+71,7% vol. e +71,5% val.), staccando Lsp (con +16,1% vol. e +16,3% val.) e ipermercati (+12,2% vol. e +12,2% val). A livello di aree geografiche, invece, il comparto è guidato dal Nord Ovest (+28,8% vol. e +30% val.), seguito da Sud (+25,3 vol. e 23,4% val.), Centro+Sardegna (+23,3% vol. e +24,3% val.) e Nord Est (+22,7% vol. e +22,3% val.).
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MERCATI DMM
IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: D.IT – DISTRIBUZIONE I T A L I A N A Nel 2020, complice la drastica riduzione dei consumi fuori casa e un’impennata nelle vendite in Gdo, i prodotti a marchio Sigma, Sisa e Coal, per la categoria succhi e nettari, hanno registrato una crescita del +2% a valore e del +3% a volume. «I segmenti maggiormente performanti – dichiara Simona Riccardo, category manager Mdd di D.It – sono stati quelli dei succhi 100% frutta e delle bevande a base frutta >30%; in leggera flessione, invece, succhi e nettari, a eccezione di quelli biologici a marchio VerdeMio, con una crescita a doppia cifra (+31% val; +33% vol.). Nei prossimi mesi lavoreremo su una revisione assortimentale che avrà come obiettivo non solo un miglioramento della ricettazione dei succhi a marchio proprio, ma anche l’implementazione delle proposte della gamma salutistica Equilibrio&Piacere e di quella bio VerdeMio, per soddisfare la crescente richiesta di benessere da parte di un consumatore attento alla lista ingredienti e alla naturalità dei prodotti». La pandemia ha portato un’accelerazione su molti temi, tra cui la sostenibilità, soprattutto in relazione al packaging. «A tal proposito, nella categoria dei succhi di frutta, stiamo lavorando per ridurre l’impatto ambientale delle referenze a marchio Sigma, Sisa e Coal, prevedendo il passaggio da bottiglie in Pet a un 30% R-Pet; sui cluster in brik, invece, stiamo procedendo alla sostituzione della cannuccia in plastica con una di carta».
LA RICERCA DI BENESSERE GUIDA LE SCELTE D’ACQUISTO Il trend salutistico è uno dei fenomeni di consumo più rilevanti degli ultimi anni anche per il comparto dei succhi di frutta. «Sia in Italia che all’estero – afferma Giuseppe Tammaro, direttore commerciale Italia di La Doria – cresce l’attenzione del consumatore verso gli aspetti nutrizionali, funzionali e salutari dei prodotti, valutati attraverso una conoscenza sempre più accurata della lista ingredienti. Nell’ultimo anno sono stati lanciati sul mercato diversi succhi appartenenti alla categoria delle bevande formulati senza l’aggiunta di zuccheri, contenenti i soli zuccheri della frutta. Inoltre, le ricette bio si sono moltiplicate rispondendo al bisogno crescente di ritrovare nei succhi una pausa genuina e salutare». Anche Vog riscontra un certo interesse verso prodotti dalle caratteristiche salutari, come afferma Christoph Tappeiner, direttore generale di Vog: «È ancora presto per dire se stiamo parlando di un trend di lungo periodo o di un filone dettato dalle mode alimentari e di lifestyle del momento, ma di fatto, il salutistico si configura come il segmento più rilevanDM MAGAZINE 25
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SCHEDE PRODOTTI Conserve Italia/Valfrutta Nome prodotto: Valfrutta Difesa Caratteristiche: nuovo succo di frutta Ace Senza Zuccheri Aggiunti al gusto Passion Fruit. Proposto nella confezione da litro, contiene vitamine A, C, D e zinco, che aiuta il corretto funzionamento del sistema immunitario, e vitamina E, che contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
Fruttagel/Almaverde Bio Nome prodotto: Bevanda della linea Senza Zuccheri Aggiunti gusto Ace Caratteristiche: 80% di frutta e verdura totale per una bevanda limpida e dissetante, senza zuccheri aggiunti, coloranti, additivi e conservanti. Confezioni Tetra Prisma 3x200 ml in carta Fsc e materiali da fonti controllate, apertura PullTab per il consumo senza cannuccia.
Innocent Nome prodotto: Succo arancia rossa, melograno e lime Caratteristiche: il nuovo succo mescola l’arancia rossa con il melograno, che contribuisce a creare un prodotto con un gusto unico e un colore accattivante. Un grande classico con un tocco di novità.
te degli ultimi anni, sul quale Leni’s punta da sempre. L’affermarsi di modelli di consumo orientati al salutismo ha dato nuovo impulso al settore soddisfacendo sempre di più la richiesta di “benessere” di coloro che selezionano cosa mettere nel carrello anche in base alla lista degli ingredienti e alla naturalità delle referenze». L’elevata ricerca di prodotti con un occhio di riguardo per la salute è confermata da Alessia Ferretti, marketing manager di Rauch Italia: «Da parte del consumatore c’è una crescente richiesta di prodotti healthy, con alto contenuto di frutta, ricchi di vitamine e senza zuccheri aggiunti».
IL VALORE AGGIUNTO DEL PACKAGING Un trend importante nel mercato dei succhi e dei nettari è quello delle innovazioni in ambito di packaging sostenibile, intercettato e assecondato da La Doria con diversi progetti, come il passaggio a un brik realizzato con plastica di origine vegetale, la sostituzione della cannuccia in plastica con la sua versione in carta e l’utilizzo di bottiglie in R-Pet, composto al 50% da plastica riciclata. Il packaging ha, però, anche una valenza informativa e comunicativa, molto utile per lo shopper. «Il nostro compito – spiega Giuseppe Tammaro – è anche quello di accompagnare i clienti nella valorizzazione sul packaging delle informazioni che riescono a rassicurare il decisore del processo d’acquisto sulle qualità salutari del prodotto evidenziando sulle confezioni claim come “senza zuccheri aggiunti”, “senza coloranti e conservanti” o “100% frutta italiana”, che agiscono come attrattori sullo scaffale».
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UNA COMUNICAZIONE A TUTTO TONDO
SI CONSOLIDA IL TREND DEL “FREE FROM” La sensibilità nei confronti della salute porta con sé una particolare attenzione alla presenza di zuccheri nelle referenze, all’apporto calorico delle bevande e alla provenienza delle materie prime. Secondo Giorgio Alberani, direttore commerciale e marketing di Fruttagel, il mercato di succhi, nettari e bevande a base di frutta, come altri comparti alimentari, è sempre più interessato dai trend legati al benessere e al salutismo e, proprio per questa ragione, il segmento “senza zuccheri aggiunti” mostra una particolare dinamicità: «Da diverso tempo Fruttagel ha scelto di orientare le proprie attività di ricerca e sviluppo in questa direzione, dedicandosi alla formulazione di referenze che rispondano ai princìpi della sana alimentazione, con proposte differenziate a seconda dei target di riferimento». L’attenzione nei confronti di referenze “senza” è messa in luce anche da Maria Lucia Melchiori, titolare di Melchiori: «Le richieste maggiori verso i prodotti di tendenza e verso i cosiddetti “free from”, nello
La strategia di comunicazione di Melchiori si muove verso un’informazione generale sulla filosofia aziendale, sui valori, sulla identità e sulla promozione delle proprie referenze. «Qualità, territorio, rispetto delle materie prime, trasparenza, naturalità della lavorazione artigianale – precisa Maria Lucia Melchiori – sono componenti essenziali per noi e per il nostro operato. La strategia comunicativa si concentra anche sul lancio dei nostri prodotti per far conoscere ai consumatori tutte le ultime novità, come l’aceto da bere, la nuova linea di succhi di mela biologici e la nuova birra micro filtrata e non pastorizzata Predaia».
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U N A S T R A T E G I A M U LT I C A N A L E Attualmente il progetto di comunicazione più importante che Conserve Italia sta portando avanti riguarda il brand Yoga. «A fine 2020 – spiega Mario Panzani – siamo stati protagonisti di X-Factor, popolare contest musicale di Sky, che ci ha permesso di raggiungere un target di pubblico famigliare con un focus particolare sui giovani che abbiamo voluto riavvicinare ai succhi di frutta. La partnership è stata congeniale al lancio dei canali social di Yoga, appena rinnovati». Gli investimenti si sono concentrati anche su altre attività di comunicazione: i Triangolini Valfrutta sono stati di recente protagonisti dello spot dedicato al concorso “Triangolino d’Oro” nei canali target bambini, mentre la campagna Valfrutta “C’è l’Italia dentro” ha valorizzato l’origine italiana della materia prima utilizzata per produrre i succhi e i nettari.
specifico senza zuccheri, additivi e conservanti, aumenta l’interesse per i prodotti misto frutta e verdura e per tutte quelle proposte dalla chiara provenienza e tracciate, mono-ingredienti o con etichetta corta. I consumatori cercano sicuramente qualità e genuinità, ma senza rinunciare alla bontà». SPAZIO A GUSTO, QUALITÀ E INNOVAZIONE Gusto, innovazione e prezzo sembrano essere altri aspetti importanti per gli shopper nella fase di
SCHEDE PRODOTTI La Doria/Vivi G Nome prodotto: Vivi G Pera senza zuccheri aggiunti Caratteristiche: il gusto naturalmente dolce della migliore frutta italiana in una nuova linea di bevande dal sapore intenso e profumato. La referenza alla pera è proposta nel comodo brik Mid da 200 ml con l’ecologica cannuccia in carta.
Medi Mais Nome prodotto: Clemì Caratteristiche: bevanda leggermente gassata a base di succo di clementine della Piana di Sibari, senza conservanti, coloranti e glutine, con il 20% di succo ricco di polpa e fibre.
Melchiori Nome prodotto: Linea Succhi Biologici Caratteristiche: dal 1994 la passione per la mela ha spinto l’azienda verso la ricerca del gusto, dell’innovazione e della qualità. La linea di succhi bio, nel formato da 75 cl, mantiene saldi i principi nella garanzia di “Parola di Lucia Maria”: famiglia, territorio, trasparenza, rispetto per le materie prime.
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I CONSUMATORI PREMIANO I SUCCHI FRESCHI 100% FRUTTA
acquisto. «Nonostante l’ascesa della categoria senza zuccheri aggiunti – fanno sapere da Pfanner –, il criterio principale secondo cui un consumatore opta per una bevanda o un succo di frutta è legato al gusto piacevole delle varie alternative a sua disposizione. In altre parole, non è appagante proporre un prodotto funzionale se questo non viene accompagnato da una gradevole esperienza dal punto di vista sensoriale. È quindi importante poter coniugare gusto piacevole con la ricerca della novità o dell’innovazione». Secondo Mario Panzani, marketing manager beverage retail di Conserve Italia, oltre alla continua crescita dei prodotti senza zuccheri
Genuinità, referenze 100% frutta e innovazione contraddistinguono l’offerta di Innocent, che va a soddisfare tutti coloro che si stanno spostando verso abitudini di consumo più salutari e di qualità. «Quando si parla di succhi in Italia – specifica Paolo Cavatorta – è importante effettuare un distinguo e per farlo possiamo usare l’immagine di un iceberg. La parte sommersa è rappresentata dai succhi a temperatura ambiente (con un valore di circa 600 milioni di euro), referenze in gran parte a base di concentrato che hanno perso la quasi totalità delle vitamine e delle proprietà nutritive della frutta, a cui viene poi aggiunta acqua e spesso zuccheri e/o aromi per proporre un prodotto che ricordi il succo fresco. Vi sono poi i succhi uht 100% frutta, più qualitativi ma sempre sottoposti a pastorizzazione normale, che quindi riduce le proprietà nutritive. La parte emersa dell’iceberg è, invece, rappresentata dai succhi freschi 100% frutta (spremute, succhi, smoothies, estratti e centrifugati). Secondo i dati Nielsen totale Italia, anno 2020 distribuzione moderna a esclusione del canale discount, questo segmento vale circa 38 milioni di euro, ma è stato in forte crescita negli ultimi anni in quanto sempre più italiani cercano succhi di qualità e con le stesse proprietà di una spremuta fresca».
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IL CANALE DIGITALE AL PRIMO POSTO Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, Pfanner ha completato un intenso processo di ridefinizione e approfondimento del posizionamento e del purpose di marca. «Al centro della nuova strategia di affermazione e comunicazione del brand – spiega l’azienda – abbiamo scelto il canale digitale, luogo dove oggi i consumatori si intrattengono, si informano e si orientano sulle successive decisioni di acquisto. All’interno dell’arena virtuale, i touchpoint fondanti della nostra consumer relationship map sono i canali social e il sito web. Qui vogliamo trasmettere chiaramente gli elementi distintivi della nostra marca, ovvero “la natura alpina e austriaca della Famiglia Pfanner” e “l’impegno nel selezionare la frutta più gustosa per trasformarla in bevande a impatto positivo per il palato e per la mente”. Dopo una sorprendente partenza su Instagram e Facebook a febbraio 2021, presto lanceremo il nuovo sito internet di Pfanner Italia».
Trend vendite per canale a valore:
Lsp Super Iper +71,5% +16,3% +12,2% (370 mln/€)
(84 mln/€)
(63 mln/€)
Fonte: elaborazioni DM su dati IRI, febbraio 2021, totale Italia Iper+Super+Lsp.
aggiunti ci sono altri elementi da non sottovalutare: «Requisiti come il ridotto apporto calorico, la filiera certificata e l’innovazione nelle ricette per intercettare i nuovi gusti sono tendenze importanti che, tuttavia, non bastano a determinare in misura maggioritaria le scelte dei consumatori, ancora molto influenzate dalla leva del prezzo, considerata anche la crescita del canale discount. Noi siamo convinti che il consumatore vada messo nelle condizioni di poter apprezzare e riconoscere la qualità dei nostri prodotti e proprio per questo continuiamo a innovare il comparto». Portare innovazione nel mercato con proposte 100% naturali è molto importante anche per Innocent. «La categoria dei succhi freschi in Italia – afferma Paolo Cavatorta, country manager South Europe di
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nuovi
tutto frutto della frutta smoothie e succhi di frutta innocent, naturalmente buoni
succo smoothie
Fonte di vitamina C che contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario. Consumali nell’ambito di uno stile di vita salutare e di una dieta equilibrata. PS: voglia di fare yoga venduta separatamente.
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L’IMPORTANZA DI VALORIZZARE LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO Medi Mais Calabra, azienda italiana che opera da oltre 20 anni a Corigliano Calabro (Cs) in diversi settori dell’industria agroalimentare, dà risalto alle eccellenze del territorio attraverso il marchio Clemì, ideato proprio per valorizzare la clementina della Piana di Sibari, agrume famoso in tutto il mondo per il gusto dolce e per le sue qualità organolettiche. «Scegliere Clemì – fanno sapere dall’azienda – significa puntare su un prodotto 100% italiano che guarda alla salute del consumatore e alla qualità delle materie prime, distinguendosi anche per l’assenza di conservanti, coloranti e glutine».
SCHEDE PRODOTTI Pfanner Nome prodotto: Multivitaminico 2L Caratteristiche: bevanda con il 60% di frutta e senza zuccheri aggiunti, è un mix di frutta rinfrescante con vitamine. Leggero, genuino e sostenibile per la sua confezione riciclabile, Multivitaminico può essere bevuto per colazione o anche per merenda.
Rauch/Bravo Nome prodotto: Bravo Senza Zuccheri Aggiunti Caratteristiche: nettari con alta percentuale di frutta, disponibili nel formato da 1 litro, nei gusti arancia, ananas, frutti rossi, arancia & frutto della passione, senza zuccheri aggiunti, coloranti e conservanti, con aggiunta di vitamine. Per sostenere il regolare funzionamento del sistema immunitario.
Innocent – è ancora in una fase preliminare, ma con ampi margini di crescita. I consumatori italiani risultano molto aperti a proposte innovative e a prodotti a valore aggiunto. Abbiamo infatti avuto un ottimo riscontro sulla nostra linea di super-smoothies, frullati che oltre alla frutta contengono super-ingredienti (come matcha, guaranà, spirulina), verdura e vitamine, in grado di rispondere a bisogni funzionali e di benessere».n
Vog Products/Leni’s Nome prodotto: Spremuta di mela Caratteristiche: realizzata solo con le migliori mele di alta quota, la spremuta di mela Leni’s è tutta natura, perfetta per dissetarsi con gusto, in qualunque momento della giornata.
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IMPRESE DMM
Sperlari acquisisce la maggioranza di
Dulcioliva
L’azienda potrà così contare su un ampio portafoglio di specialità di cioccolato della migliore tradizione.
S
perlari annuncia di aver raggiunto un accordo per l’acquisizione della maggioranza di Dulcioliva, azienda storica piemontese con quasi 100 anni di esperienza nel settore delle specialità al cioccolato. In partnership con i nipoti dei fondatori, Luigi e Giuseppe – quest’ultimo continuerà alla guida dell’azienda – Sperlari potrà contare su un ampio portafoglio di specialità di cioccolato della migliore tradizione: Dulcioliva è infatti leader mondiale nei Cuneesi, accanto ad altre specialità come i tartufi, i gianduiotti, diverse praline come “noccioghiotti” e “tasteme”, creme spalmabili, tavolette e molto altro. «Sperlari e Dulcioliva sono due realtà italiane di grande tradizione, i cui prodotti si integrano perfettamente - ha dichiarato Piergiorgio Burei, ceo di Sperlari – in quanto qualità e bontà del prodotto, attenzione alle materie prime, tradizione e italianità, sono valori che ci accomunano da sempre. Questa unione offrirà a entrambi nuove opportunità di sviluppo in Italia e all’estero per essere ancora più vicini ai consumatori e soddisfarne le esigenze di gusto e qualità attraverso la migliore espressione del made in Italy». Fondata dai fratelli Luigi e Cesare Oliva nel 1924, Dulcioliva realizza un fatturato di oltre 8 milioni di euro, di cui oltre il 30% all’estero in più di 22 Paesi, elemento questo che offrirà ulteriori occasioni di sinergia con Sperlari su diversi mercati in Europa, Nord America e Asia. Situata a Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, oggi Dulcioliva dispone di un moderno stabilimento di 3000 mq di superficie, dotato di impianti tecnologicamente all’avanguardia. Sperlari da 185 anni coniuga tradizione, innovazione e qualità. I prodotti impiegano materie prime italiane e sono realizzati nei quattro stabilimenti italiani di Cremona, Gordona (So), San Pietro in Casale (Bo) e Silvi Marina (Te). L’azienda ha intrapreso un percorso di sostenibilità con l’obiettivo di offrire prodotti di alta qualità rispettosi dell’ambiente e degli animali, eliminando anche la gelatina animale da tutte le sue marche di caramelle e riducendo la plastica nel packaging.n Leggi anche “Terapia Coop Alleanza: verso un 2021 positivo. Sicilia a un franchisee” DM MAGAZINE 39
focus DMM
Volano i consumi di
uova
nell’era della pandemia di Fabio Massi
Tra i punti di forza che hanno avvantaggiato questa filiera rispetto alle altre c’è sicuramente il fatto che le uova sono un prodotto ad alto valore nutritivo e a basso costo, perciò accessibile a tutti anche in periodi di ristrettezze economiche.
L
e uova hanno avuto un ruolo da protagonista nel carrello della spesa degli italiani durante i mesi di crisi dell’emergenza sanitaria, riuscendo a mettere a segno performance molto positive in termini di consumi, le più brillanti degli ultimi anni. Secondo le elaborazioni realizzate da Ismea su dati Nielsen Market Track, infatti, nel 2020 il valore delle vendite di uova nei canali della distribuzione moderna ha superato i 904 milioni di euro, facendo registrare un incremento di fatturato di +13,6% rispetto all’anno precedente, mentre i volumi venduti hanno sfiorato i 4 miliardi di uova, con una crescita di +12,5% sul 2019. Tra i diversi i punti di forza che hanno avvantaggiato questa filiera rispetto alle altre c’è sicuramente il fatto che le uova sono un prodotto ad alto valore nutritivo e a basso costo, perciò accessibile a tutti anche in periodi di ristrettezze economiche. Inoltre, sono riconosciute come alimento sano ed equilibrato, nonché estremamente flessibile nell’utilizzo casalingo, sia come ingrediente sia come alimento.
Un mercato dinamico, soprattutto al supermercato Il canale di vendita della distribuzione moderna più performante per il mercato delle uova da consumo anche lo scorso anno è stato il supermercato, in cui sono state acquistate il 39% delle confezioni, con un incremento di +14,9% rispetto al 2019. La riscoperta della cucina casalinga nel periodo dell’emergenza sanitaria ha spinto le vendite di uova anche nei discount (+12,7%) la cui quota a volume è salita al 29%, mentre le chiusure a singhiozzo dei centri commerciali hanno penalizzato gli ipermercati, i quali comunque hanno messo a segno un +9,3%. Anche nei primi mesi di quest’anno il mercato delle uova in guscio si sta dimostrando dinamico nell’offerta e in crescita a volume. «Ad oggi, si conferma quel trend positivo nato nel 2020 – afferma Federico Malacrinò, responsabile mercato uova di Aia – legato alla riscoperta dell’uovo in cucina e al cambiamento delle abitudini di consumo vissute nell’ultimo anno. Il consumatore, infatti, chiede e premia la qualità scegliendo prodotti made in Italy provenienti da filiere italiane come quella del nostro Gruppo il quale, in questo complesso contesto, è in linea con l’andamento di mercato in tutti i segmenti in cui è presente».
Cresce la componente innovativa Il settore delle uova da consumo ha evidenziato negli ultimi anni una notevole propensione innovativa, con tanti nuovi prodotti sul mercato che hanno saputo incontrare le diverse esigenze dei consumatori, anche negli ultimi mesi così complicati. «Siamo presenti da oltre 40 anni nel mercato delle uova con il costante obiettivo di portare innovazione e un servizio sempre maggiore al DM MAGAZINE 41
focus DMM
comparto – prosegue Federico Malacrinò – come ad esempio con le uova Aia aeQuilibrium arricchite con vitamina E, offrendo ai consumatori prodotti di qualità con la massima sicurezza e freschezza, nostro tratto distintivo. Possiamo infatti contare sulla forza di un Gruppo che da sempre controlla tutta la filiera, dalla produzione dei mangimi sino ai prodotti finiti, in perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione. È proprio grazie al lavoro di tutte le nostre persone e ai rigidi controlli di qualità che siamo la “Cucina più grande d’Italia”, sinonimo di autenticità e italianità».
Addio progressivo alle gabbie L’innovazione nel settore delle uova si è sviluppata negli ultimi anni anche nell’ambito dei sistemi di allevamento, in cui il benessere animale è sempre più al centro dell’attenzione da parte delle aziende. Oggi in Italia, secondo la banca dati del Ministero della Salute, circa il 60% delle oltre 50 milioni di galline e pollastre sono allevate in sistemi senza gabbie, ma a terra (53%), biologico (4%) e all’aperto (3%). Il Gruppo Eurovo, per esempio, uno dei principali leader europei nella produzione e distribuzione di uova e ovoprodotti, si è impegnato a eliminare le gabbie da tutti gli allevamenti di sua proprietà nel nostro Paese entro il 2022 e quest’anno, come lo scorso, ha investito 40 milioni di euro di budget con l’obiettivo di raggiungere almeno il 97% “cage free”, mentre la media europea è ancora al 49%.
Packaging sempre più green L’impegno sostenibile di Eurovo, inoltre, si traduce anche nel packaging attraverso investimenti su confezioni eco-friendly realizzate in materiali riciclati, riciclabili o biodegradabili. Negli ultimi due anni, infatti, il Gruppo ha aumentato l’utilizzo di confezioni in polpa di legno per le uova in guscio riducendo del 30% il ricorso alla plastica, come nel caso delle Naturelle Rustiche. Depositate all’interno di una filiera integrata e certificata nella quale non vengono somministrati antibiotici in nessuna fase di vita delle galline ovaiole, le uova di questa linea sono fresche, 100% italiane, da allevamento a terra e confezionate in 4 o 6 con un packaging in polpa di legno, un materiale riciclabile nella carta.n
UNA FRITTATA PRATICA E GUSTOSA L’obiettivo di Aia è l’innovazione continua e l’ampliamento dell’offerta con prodotti pensati per i consumatori. «Nel comparto dei prodotti elaborati a base d’uovo, abbiamo da poco lanciato la nuova variante della nostra frittata: l’Omlèt con pancetta Negroni, cipolla e patate – spiega Federico Malacrinò – che va ad aggiungersi alla famiglia delle Omlèt di cui fanno parte la versione con spinaci e formaggio e quella con prosciutto e formaggio. Creata per offrire una soluzione gustosa per il pasto e pensata per tutti quelli che cercano un’alternativa pratica e veloce, la frittata della “Cucina più grande d’Italia” è infatti pronta in pochi minuti e con un solo gesto: bastano 2 minuti di microonde o 4 di padella per una doratura perfetta. Nel segmento degli ovoprodotti a libero servizio, invece, la nostra referenza leader resta il brick di albume d’uovo a marchio aeQuilibrium dall’alto apporto proteico, l’ingrediente speciale per un menù vario ed equilibrato e uno stile di vita sano».
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RETAIL INNOVATION DMM
Caso tratto dalla ricerca internazionale Retail Innovations 16
Area chiave: Rational Experience Tendenza complementare: Sustainable Experience
La Petite Épicerie Svizzera Il locale bio che si sposa con la modernità di un negozio-container, 7/24, totalmente self-service e fruibile via app. Info chiave Convienience self-service 2018: prima apertura a Bavois 60 mq La Petite Épicerie è negozio-container, di soli 60 mq, con fruizione totalmente self-service, aperto 7/24, che offre prodotti alimentari biologici e certificati, provenienti da produttori locali. Il primo store è stato aperto nel 2018 a Bavois e, dopo il suo successo, ne sono stati lanciati altri 3.
RETAIL INNOVATION DMM
Sustainable experience In negozio si entra e si paga tramite app. In questo periodo di pandemia, l’accesso è consentito a una sola persona per volta, ma questo non sta frenando il successo del concept che, al contrario, ha intercettato la crescente attrazione dei negozi di prossimità, nonostante il personale sia presente solo per alcune ore al giorno. L’attenzione alla sostenibilità, oltre che dalla selezione dell’assortimento, è dimostrata anche dall’utilizzo di pannelli solari per produrre elettricità rinnovabile. Commento finale Kiki Lab La Petite Épicerie dimostra che il tema del localismo e della sostenibilità è maturo per essere trattato in modo moderno. Le informazioni sui fornitori si trovano sul web e sull’app, con le loro recensioni dei clienti, la lista della spesa può essere preparata prima navigando online e non è più indispensabile per i clienti avere il contatto umano nel negozio, specialmente se si riesce in questo modo a fare la spesa in modo semplice e veloce. Sfida: espandere rapidamente la catena per creare un livello di efficienza adeguato.n Autore: Fabrizio Valente, founder e amministratore di Kiki Lab – (Gruppo Promotica)
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SOLUZIONI IN VETRINA DMM
L’importanza della qualità e salubrità dei freschi confezionati
«Allo svegliarvi la mattina, se sentite subito bisogno di cibo è indizio certo di buona salute e pronostico di lunga vita». Mai frase fu più veritiera di quella scritta da Pellegrino Artusi, noto gastronomo dell’Ottocento.
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na frase che ci fa riflettere sul bisogno ancestrale dell’uomo di buon cibo e sulla necessità di conservarlo e presentarlo perfettamente. La ricerca del buono acuitasi nel periodo pandemico si consoliderà in maniera definitiva, la riscoperta delle cene in famiglia con il desiderio di ritrovarsi tutti insieme ci porta a riconsiderare l’idea del cibo partendo dal forte incremento che si è visto in questi mesi del prodotto fresco confezionato. Ormai le cene in famiglia sono di casa. La pandemia ha spostato la spesa per il cibo preparato in casa da quasi il 50% pre-Covid a un massimo del 66% nell’aprile 2020 si è consolidata intorno al 54% da agosto restando stabile sino ad oggi. Ma oltre all’aumento della spesa, il 2020 ha introdotto un aumento della cucina casalinga - provare nuove ricette, mangiare prodotti freschi come scelta salutare, e provare nuove varietà di prodotti e prodotti a valore aggiunto. L’aumento della cucina familiare e del mangiare insieme continuerà per tutto il 2021 ed oltre. Tendenze suffragate dai dati Nielsen, dove nell’ambito del ready to eat, la frutta pronta da gustare continua a guadagnare terreno anche in funzione delle nuove modalità dietetiche e del progressivo miglioramento dell’healthy food. A pre-
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SOLUZIONI IN VETRINA DMM
scindere dalle modalità di confezionamento: monoporzione di frutta secca oppure vaschette pluriporzione di frutta già lavata e tagliata, i fattori di vendita si moltiplicano. Le nuove modalità di lavoro permettono di assumere healthy food molto più facilmente e seguire un regime salutista non è poi così difficile. I giovani consumatori spendono la maggior parte del loro reddito in prodotti alimentari pronti da mangiare, convenienti e salutari. In Europa, la maggior parte della popolazione ha un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, il che è un chiaro indicatore dell’aumento della domanda di prodotti alimentari che siano in linea con queste logiche ed in estrema analisi con il nuovo lifestyle. A testimonianza dell’importanza della qualità e salubrità dei prodotti freschi confezionati e della loro esposizione a scaffale possiamo prendere come esempio l’ultimo documento rilasciato dall’Efsa (European Food Safety Authority), una nuova guida immediatamente disponibile per aiutare i fornitori di cibo a decidere quali informazioni dare ai consumatori sulla conservazione del cibo e sui limiti di tempo per il consumo. Inoltre, nel dicembre 2020, gli esperti di Efsa hanno sviluppato uno strumento per aiutare gli operatori del settore alimentare a decidere quando applicare la data “da consumarsi entro” o “da consumarsi preferibilmente entro” ai loro prodotti.
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n questo variegato contesto, è fondamentale che i prodotti freschi confezionati siano esposti in maniera corretta e conservati alle migliori condizioni. Epta, gruppo multinazionale specializzato nella refrigerazione commerciale, propone a questo proposito i mobili per freschi della famiglia GranFit a marchio Costan, che consentono di rendere l’area freschi il vero punto focale di supermercati e ipermercati. Protagonista della gamma è GranVista Next, banco verticale disponibile in versione aperta oppure con porte a tutta altezza dotate di maniglie trasparenti che assicurano una eccellente visibilità e conservazione del prodotto esposto. Completano la gamma GranSibari, la soluzione semiverticale aperta, e GranValdaj, semiverticale chiuso, entrambi dedicati alla valorizzazione dei freschi e dei freschissimi. La versatilità è uno dei principali ingredienti di questa famiglia di prodotti: mixando i verticali e semiverticali dal design coordinato è possibile creare infinite composizioni e realizzare corsie o isole dall’appeal contemporaneo.n Giorgio De Ponti Product Strategy Manager Epta
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Yogurt e similari I consumatori cercano gusto e benessere di Claudia Scorza
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MERCATI DMM
Il comparto si caratterizza per un’offerta ampia e variegata, che soddisfa la crescente richiesta di prodotti capaci di coniugare proprietà funzionali e gusto appagante.
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l mercato dello yogurt e similari ha registrato, nell’anno terminante a marzo 2021, una crescita sia a volume (+0,6%,) per oltre 344 milioni di kg venduti, che a valore (+1,4%) rispetto all’anno precedente, con un giro d’affari superiore a 1,3 miliardi di euro (dati Iri, Totale Italia Iper+Super+Lsp). A trainare il comparto è il segmento dello yogurt greco colato-skyr, l’unico che mette a segno un incremento a doppia cifra, pari a +15,5% a volume e a +13,8% a valore. Bene anche lo yogurt bicompartimentale (+5,9 vol. e +8,3% val.), seguito dallo yogurt funzionale (+2,1% vol. e +0,4% val.). Il segmento dello yogurt da bere decresce, mostrando la flessione più rilevante, pari a -12,3% a volume e -10,7% a valore, seguito da yogurt magro (-5,1% vol. e -6,1% val.) e yogurt intero (-1% vol. e -1,4% val.). I sostitutivi dello yogurt, invece, registrano -1,1% a volume e +0,3% a valore. Danone, Müller e la private label (con una quota del 14,4%) coprono il 50,9% del mercato.
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MERCATI DMM
L’IMPORTANZA DI RACCONTARSI
Per Alce Nero la comunicazione è sempre stata fondamentale, soprattutto per la necessità di raccontare che da oltre 40 anni l’azienda produce biologico grazie a più di mille agricoltori in Italia e a 10mila piccole imprese agricole familiari nel mondo. «Raccontare il nostro yogurt – sottolinea Paola Munforte – è stato molto importante per noi: per la prima volta facevamo un prodotto fresco, proveniente da una materia prima ricavata con un metodo rispettoso del territorio, degli animali e dell’ambiente. Per questa ragione abbiamo scelto di dedicare al nostro yogurt molte occasioni di comunicazione che hanno integrato la carta stampata e i social media, per una narrazione completa e in grado di arrivare ai nostri utenti».
CANALI E AREE GEOGRAFICHE A livello di aree geografiche, il Nord Ovest registra la migliore performance (+32 vol. e +32,5% val.), seguito dal Nord Est (+26% vol. e +24,7% val.), dal Centro+Sardegna (+23,2 vol. e +23,9% val.) e dal Sud (+18,9% vol. e +19% val.). Per quanto riguarda i canali distributivi, il super è in testa agli altri, con +73,8% a volume e +73,5% a valore, staccando iper, con +13,6% a volume e +14,1% a valore, e Lsp con +12,6% a volume e +12,4% a valore. LA COMPONENTE SALUTISTICA È SEMPRE PIÙ RILEVANTE Se da un lato nel mercato yogurt c’è stato il ritorno ai prodotti “base”, che durante il periodo Covid hanno occupato un posto importante nell’alimentazione quotidiana delle famiglie, dall’altro si è evidenziata una tendenza emergente nei confronti di tutti quei prodotti che permettono di avere un occhio DM MAGAZINE 51
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SCHEDE PRODOTTI Alce Nero Nome prodotto: Kefir Bianco Biologico Caratteristiche: il prodotto, confezionato in bottiglia con tappo richiudibile, è preparato solo con Latte Fieno Stg biologico italiano, proveniente da piccoli allevamenti piemontesi. La produzione del “Latte Fieno Stg” prevede che l’alimentazione degli animali sia costituita principalmente da erba fresca o essiccata, vietando l’uso di ogm e insilati. La ricetta, senza addensanti, aromi e conservanti, rispetta il metodo tradizionale con le sue note acide e la leggera effervescenza.
Danone/Activia Nome prodotto: Activia senza zuccheri aggiunti Caratteristiche: la dolcezza del prodotto, che contiene 4 miliardi di probiotico bifidus per l’equilibrio della flora intestinale, proviene solo dalla frutta. Due le combinazione di mix disponibili: Fragola, Lampone e Dattero e Cocco-Ananas.
Fattoria Scaldasole Nome prodotto: Yogurt Interi Bio alla Frutta 100% Naturale Caratteristiche: la nuova gamma, cremosa e avvolgente, è realizzata con latte 100% italiano e sola frutta, senza l’aggiunta di aromi. Disponibile in quattro gusti - Cocco, Mango, Limone e Ribes Nero. Nuovo formato conveniente da 375 g (= 3 porzioni) in un eco-pack in cui carta, plastica e alluminio sono differenziabili separatamente.
di riguardo per la salute. «Portare la salute attraverso l’alimentazione al maggior numero possibile di persone – afferma Jordi Guitart, marketing director Danone Italia e Grecia – è, da sempre e ora più che mai, la mission di Danone. In questo contesto, i consumatori scelgono sempre di più prodotti semplici, che abbiano chiari benefici e che siano buoni. Trend importanti che stiamo catturando con le nostre innovazioni sono: referenze “senza zuccheri aggiunti”, che soddisfiamo con il brand Activia, il rinforzo del sistema immunitario, a cui rispondiamo con Actimel, e la richiesta di referenze ad alto contenuto proteico, che assecondiamo con HiPro». Secondo Paola Munforte, product manager di Alce Nero, in un mercato dove l’offerta è molto variegata, «i consumatori si orientano sostanzialmente in tre direzioni: “salute e funzionalità”, ritrovata nei prodotti che parlano di rinforzo, sistema immunitario e benessere in generale, “piacere”, soddisfatto soprattutto con gli yogurt golosi bicompartimentale, e “più proteine e meno grassi”, ricercati in particolar modo negli yogurt greco e/o skyr, segmento che regi-
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IL VERD E È SPERANZA. FIDATI D EL VERD E In Irlanda le vacche pascolano nei prati verdi di piccole aziende agricole a conduzione familiare
Le nostre vacche pascolano all’aria aperta per 300 giorni l’anno e quando non escono a causa del freddo si nutrono di foraggi insilati. Segui il nostro sito www.kerrygold.com su la internet e scopri tutte le novità che abbiamo preparato per te.
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SOLUZIONI EFFICIENTI E DAL BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Logistica Uno, provider logistico che opera prevalentemente nel largo consumo, in particolare nei settori food & beverage con servizi dedicati e specializzati, svolge per conto dei propri clienti servizi logistici di gestione deposito, trasporto e distribuzione in Italia e in Europa. Inoltre, progetta servizi di logistica integrata in-house e in outsourcing, mettendo a disposizione il proprio know-how di gestione logistica direttamente presso il sito del cliente o tramite esternalizzazione di alcune attività logistiche. I depositi, tutti certificati bio, dispongono dell’autorizzazione sanitaria per lo stoccaggio e la gestione dei prodotti alimentari. Nel rispetto della mission ecosostenibile, l’azienda si avvale anche di una flotta a basso impatto ambientale e offre trasporti intermodali/multimodali via rotaia e via mare. «In una quotidianità in cui è importante essere rapidi ed efficienti – fanno sapere dall’azienda – ci siamo approcciati a nuove tipologie di magazzino in stile “prime now”, con lo scopo di aggiornarci ed essere sempre più in linea con quei mercati che richiedono un servizio “di prossimità”».
stra la crescita più importante». Nello specifico, lo yogurt greco ha mostrato un trend positivo a doppia cifra negli ultimi mesi, come conferma Giulia Boccadamo, responsabile marketing di Olympus Italia: «In riferimento allo yogurt greco, uno dei cavalli di battaglia della nostra azienda, siamo stati felici di constatare che nel 2020 l’incremento registrato rispetto all’anno precedente ha sfiorato il 17,5% a volume, confermando ancora una volta che le proprietà tipiche di questo alimento continuano a rappresentare un forte stimolo al consumo». Anche nel segmento dello yogurt vegetale la componente salutistica è significativa per gli shopper vista la crescente richiesta di “benessere”. «Come in altri mercati – fanno sapere da Valsoia –, per esempio quello delle bevande vegetali o delle alternative alla carne, anche nel comparto dello yogurt vegetale si stanno DM MAGAZINE 55
A G R I C O LT O R I B I O L O G I C I D A L 1 9 7 8
FRESCHI, BIO E DA BERE A LC E N E RO P RO P O N E LO YO G U RT DA B E R E E I L K E F I R B I O LO G I CO CO N " L AT T E F I E N O STG " C H E P ROV I E N E DA P I CCO L I A L L E VA M E N T I I N P I E MO N T E . E N T R A M B E L E B E VA N D E P R E S E N TA N O U N A R I C E T TA E SS E N Z I A L E : S E N Z A A D D E N S A N T I , A ROM I E CO N S E R VA N T I E CO N T E N G O N O F E R M E N T I L AT T I C I . T U T T E L E R E F E R E N Z E S I T ROVA N O N E L B A N CO F R I G O E SO N O P RO P OST E N E L FO R M ATO MO N O D OS E DA 1 5 0 G , I N B OT T I G L I A OT T E N U TA , I N PA RT E , DA P L A ST I C A R I C I C L ATA .
ALCENERO.COM
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sviluppando varie proposte che mirano a soddisfare target più allargati contribuendo allo sviluppo della categoria. Valsoia ha da poco lanciato Delizia di Avena, una gamma a base di avena, ingrediente dal vissuto fortemente salutistico».
IN AUMENTO I CONSUMI DI YOGURT GRECO L’assortimento di Olympus è caratterizzato da prodotti sani, di qualità e soprattutto autentici greci, molto apprezzati dai consumatori italiani. «Per quanto riguarda lo yogurt greco – spiega Giulia Boccadamo – i fattori trainanti alla base delle scelte di consumo sono l’elevato livello proteico e il ridotto contenuto di grassi, abbinati ad una forte componente salutistico-funzionale. Gli scaffali offrono ormai una variegata scelta di opzioni, ma la referenza che batte di gran lunga le altre, coprendo circa il 45% del volume totale di yogurt greco venduto in Gdo, è il bianco con lo 0% di grassi. Questo indica che gli italiani amano lo yogurt greco nella sua versione più tradizionale e più capace di enfatizzarne gusto e consistenza tipica».
ANCHE IL GUSTO VUOLE LA SUA PARTE Nel corso degli ultimi anni il consumatore si è evoluto, diventando più attento agli ingredienti e alla loro origine, alla qualità e ai principi funzionali dei prodotti da acquistare, senza però tralasciare il gusto e il piacere di assaporare un buon prodotto. «Nella ricerca di un’alimentazione equilibrata – spiega Sergio Attisani, direttore commerciale di Müller Italia – il consumatore non vuole più scegliere tra piacere o benessere, ma cerca referenze che riescano a combinare entrambe le caratteristiche. Abbiamo intercettato questo trend creando la nuova linea
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MERCATI DMM
Fonte: elaborazioni DM su dati IRI, marzo 2021, totale Italia Iper+Super+Lsp.
CHI SALE...
+13,8% YOGURT GRECO COLATO SKYR
+8,3%
YOGURT BICOMPARTIMENTALE
+0,4% YOGURT FUNZIONALE
-10,7%
-6,1%
-1,4%
YOGURT DA BERE
YOGURT MAGRO
YOGURT INTERO
+0,3%
SOSTITUTIVI DELLO YOGURT
SCHEDE PRODOTTI Granarolo Nome prodotto: Kefir Caratteristiche: la referenza è fatta con latte 100% Italiano di Filiera Granarolo e con packaging sostenibile grazie alla bottiglia realizzata con il 25% di plastica riciclata.
Lattebusche Nome prodotto: Yogurt Bio Caratteristiche: lo Yogurt Intero Bio è realizzato con latte raccolto nelle aree dolomitiche della provincia di Belluno e con frutta da agricoltura biologica.
Latterie Inalpi/ Le Bio Bontà di Varese Ligure Nome prodotto: Yogurt Biologico Caratteristiche: la nuova range si compone di tre proposte, disponibili nella confezione da due vasetti da 125 g ciascuno, e unisce la bontà dello yogurt alle fibre e alle vitamine, unendo il benessere al gusto e alla cremosità di sempre.
... E CHI SCENDE
Müller I Feel Good, dove il benessere diventa una vera e propria esperienza di piacere, grazie a prodotti innovativi che propongono combinazioni originali di ingredienti, caratterizzati da specifici benefit funzionali o nutrizionali uniti a un gusto unico». Questa tendenza è evidenziata anche da Fattoria Scaldasole: «Il mercato – dichiara Janluca de Waijer, direttore generale di Fattoria Scaldasole – è ampio e vario: cresce l’offerta “naturale”, per esempio con le proposte di yogurt greco, kefir e bianco biologico, ma cresce anche la richiesta di prodotti più “edonistici” per un’esperienza appagante dal punto di vista gustativo, ma senza troppi sensi di colpa grazie alle proprietà e ai benefici dello yogurt. Inoltre, si consolida un trend già in atto da qualche anno: la ricerca dell’italianità e della territorialità, anche a garanzia della qualità e di filiere controllate, nella direzione di referenze semplici e genuine».
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MERCATI DMM
UNA COMUNICAZIONE MIRATA La comunicazione è molto importante per Müller in quanto consente di promuovere la propria offerta, ampia e articolata, capace di soddisfare tutti i diversi tipi di piacere nelle sue molteplici accezioni. «Nel corso del 2021 – spiega Sergio Attisani – continueremo a comunicare le nostre famiglie di prodotto più importanti e le ultime novità, come Müller I Feel Good. La nostra strategia media è fondata sul video, in qualsiasi forma, online e offline; la tv ad oggi è ancora il mezzo principale, ma gli investimenti in ambito digital sono cresciuti in maniera importante negli ultimi anni. Al nuovo lancio saranno dedicati investimenti su diversi canali al fine di promuoverne la conoscenza e favorire la prova di prodotto, con un incremento del budget complessivo di circa il 15%».
CRESCE L’IMPEGNO NEI CONFRONTI DELLA SOSTENIBILITÀ Nel comparto si delinea una continua ricerca di benessere da parte del consumatore abbinata ad un’attenzione sempre maggiore al tema della sostenibilità ambientale. La risposta di Granarolo a questo trend è rappresentata dal lancio di importanti novità di prodotto e di packaging green. «Con il brand Granarolo – fanno sapere dall’azienda – è stato da poco lanciato Granarolo Kefir, una nuova gamma fatta con latte 100% Italiano di Filiera Granarolo e con packaging sostenibile grazie alla bottiglia realizzata con il 25% di plastica riciclata. A questo lancio si aggiungono la linea Granarolo Yogurt da Latte Fieno Stg in vasetto di carta 100% riciclabile e Yomo Skyr in vasetto Pet 100% riciclabile. Inoltre, a maggio la gamma Yomo intero 125gx2 passerà dal vasetto di polistirene, che
SCHEDE PRODOTTI Müller Italia Nome prodotto: Müller I Feel Good Fonte di Fibre e Vitamine Caratteristiche: la nuova range si compone di tre proposte, disponibili nella confezione da due vasetti da 125 g ciascuno, e unisce la bontà dello yogurt alle fibre e alle vitamine, unendo il benessere al gusto e alla cremosità di sempre.
Olympus Nome prodotto: Yogurt Greco di Capra Caratteristiche: lo yogurt di capra Olympus, proposto nel formato da 150 g, è prodotto con il 100% di latte di capra greco e colato con il tradizionale metodo di colatura. Altamente digeribile, unisce in sé molteplici plus: alto livello proteico, zero zuccheri aggiunti e contenuto di grassi pari solo al 5%.
Valsoia Bontà & Salute Nome prodotto: Linea Delizie di Avena Caratteristiche: linea a base avena, disponibile nelle due varianti Kiwi Cereali e Cocco. Una base delicata e cremosa che si abbina a due gusti super fruttati. La referenza premium, venduta in vasetto singolo da 150 g, è ideale non solo per colazioni o merende, ma anche come pasto sostitutivo.
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SOLO CON LATTE LOCALE DI MONTAGNA DELLE NOSTRE AZIENDE AGRICOLE
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UN MEDIA MIX INTEGRATO La strategia comunicativa di Fattoria Scaldasole si rivolge in modo diretto ai consumatori per farsi conoscere a tutto tondo: «La nostra comunicazione – racconta Janluca de Waijer – tocca diversi touch point per raggiungere sia i nostri clienti “storici” sia le nuove generazioni. Siamo molto attivi sui canali social, realizziamo promo on pack, abbiamo progetti ludico-educativi con i pediatri e nelle scuole materne, senza però trascurare i canali classici, come le affissioni e la televisione». Negli ultimi due anni il brand ha lavorato sull’offerta, realizzando innovazioni non solo in termini di gusti e di formati, ma anche di packaging. Le ricette sono state rese ancora più genuine grazie all’uso di frutta da filiere integrate e controllate e all’acquisto di latte italiano, di cui una quota rilevante proveniente da agricoltura biodinamica.
non ha una sua filiera di riciclo pur essendo conferito nella plastica, al vasetto di carta 100% riciclabile». Per Inalpi la sostenibilità è un tema importante, che abbraccia diversi ambiti e si concretizza in molteplici attività. «Attraverso l’acquisizione dello stabilimento di Varese Ligure, situato nella Val di Vara, primo distretto bio italiano – spiega l’azienda – siamo entrati, ad agosto 2020, nel mercato degli yogurt nel pieno rispetto della nostra filosofia aziendale che privilegia da sempre la qualità, il saper lavorare bene e l’attenzione per il territorio. Inoltre, vogliamo essere portavoce di un’informazione che crei crescita e conoscenza della corretta alimentazione: con i Diari Scolastici 2021-2022 racconteremo a quasi 400mila famiglie anche il nostro yogurt e i suoi molteplici impieghi in cucina». Infine, Inalpi sta effettuando un percorso di innovazione sostenibile con l’adesione ai 17 obiettivi previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu, che porterà alla completa conversione del pack ad un vasetto 100% riciclabile in carta.n
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S A V E
G I O V E D Ì
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I formaggi
tra innovazione e nuovi trend di consumo w e b i n a r
1° TAVOLA ROTONDA 10,45 – 11,30 Il ruolo dei formaggi nei modelli di consumo contemporanei 2° TAVOLA ROTONDA 11,45 – 12,30 Scenari e prospettive di un comparto in evoluzione Ne discutiamo con:
Marco Magalotti, category manager formaggi, latte e derivati Conad Luca Pirino, category responsabile del reparto formaggi Selex Pietro Poltronieri, responsabile prodotto a marchio Crai Riccardo Simonetti, coordinatore freschi tradizionale formaggi Iper La grande i Domenico Raimondo, presidente Afidop Nicola Tarricone, responsabile marketing Maiora Matteo Torchio, responsabile marketing e pubbliche relazioni Inalpi Serena Tundo, sales consultant Nielsen
modera Stefania Lorusso, direttrice editoriale Distribuzione Moderna Per info: Tel. 02/20480344 r.a. – commerciale@edizionidm.it sponsorizzato da:
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È sempre e solo questione DI PREZZO Una comunicazione rivolta a valorizzare nuovi scopi d’acquisto, la sostenibilità, le relazioni con la marca, è quello che si nota nel dibattito della Gdo, ma si ha l’impressione che questo possa essere un “gioco” riservato a pochi.
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ndamenti imprevedibili e risultati non scontati, quelli che si profilano all’orizzonte delle analisi quali-quantitative sul panorama nazionale della grande distribuzione. In quest’anno e oltre di fermi e ripartenze, tuttavia, siamo in grado di determinare univocamente la risposta degli italiani. La grande compagna di strada nel 2020 è stata senza dubbio la grande distribuzione. Soprattutto quella alimentare ha sopperito alla funzione di assicurare continuità alimentare alla comunità nazionale e ha supplito a quella residua voglia di consumo di beni non alimentari che non era possibile - almeno con continuità - esercitare nei punti vendita non alimentari. Non è scontato, si diceva, quanto questo avrà riflesso sui bilanci della Gdo i cui risultati saranno sicuramente influenzati dal posizionamento sul mercato di ciascuna catena, prescindendo in larga parte dal periodo Covid, e con differenze fra i vari formati. Uno scenario di incertezza, si sa, favorisce l’aumento della propensione al risparmio e causa una contrazione dei consumi; le famiglie italiane hanno raddoppiato i risparmi passando da una propensione dell’8,2% del 2019 al 15,6% del 2020 (fonte: Istat); tutto questo a scapito della propensione al consumo. Prendiamo spunto da una recente ricerca Prometeia che, nell’evidenziare il crollo del Pil nel 2020, traccia possibili scenari per la ripartenza di
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LA TRADIZIONE È LA MIGLIORE INNOVAZIONE Nella terra delle Alpi nasce latte di bontà assoluta. La natura ne è l’artefice principale: l‘erba nutriente delle malghe di cui si cibano gli animali, le acque limpide e l’aria pulita. E questo latte è a sua volta l‘ingrediente fondamentale per le nostre inimitabili specialità di yogurt e formaggi. Prodotti realizzati da aziende familiari che credevano nella sostenibilità ancor prima che questa parola esistesse. WWW.AMA.GLOBAL
REAL ESTATE DMM un’economia nazionale caratterizzata da reddito disponibile delle famiglie “dopato” da oltre 30 miliardi di euro di sostegni, dal blocco dei licenziamenti di volta in volta prorogato con decreto, da una moratoria di 300 miliardi di credito. In questo contesto, ci si attende una ripresa dell’occupazione nel 2021 e il permanere di un’alta propensione al risparmio. Il sacrificio sarà, pertanto, ancora sui consumi. Attenzione al risparmio e, dunque, al prezzo sono le caratteristiche previste per il profilo del consumatore nel 2021. Una comunicazione rivolta a valorizzare nuovi scopi d’acquisto, la sostenibilità, le relazioni con la marca, è quello che si nota nel dibattito della Gdo, ma si ha l’impressione che questo possa essere un “gioco” riservato a pochi. I più, infatti, scontano un crollo delle vendite per i fattori sopra ricordati e conservano le speranze di sostengo sulle quote residuali. Fra le merceologie continuerà l’attenzione verso i beni di prima necessità, a scapito dei servizi non obbligati (ristorazione, intrattenimento, turismo ecc.) e dell’abbigliamento e calzature. Fra i formati distributivi meglio le superfici alimentari che - in controtendenza rispetto agli anni precedenti - hanno visto crescere le aree e le referenze dedicate a prodotti non food. Fra queste ultime, poi, i discount in grado di meglio intercettare il richiamo al risparmio. Da qui si spiegano anche timidi segnali di ripresa per lo sviluppo di alcuni settori del retail real estate. L’efficacia degli strumenti a disposizione non è uguale per tutti gli operatori e, al di là della capacità di ciascuno di reagire, di rafforzare o accelerare la transizione tecnologica, di comunicare la marca e il mondo entro cui vive, gli sforzi che danno maggiori risultati saranno su una comunicazione incentrata sul risparmio, valore per l’acquisto, e sul prezzo. Quel che è successo con il Covid rappresenta un vero e proprio shock esogeno disomogeneo che ha creato dei vantaggi di posizione per alcuni players a discapito di altri, ovvero per determinate categorie o per settori. Una sorta di concorrenza sleale praticata involontariamente da alcuni operatori e subita da altri. Con ciò ponendo le basi per differenziali di crescita marginali più che proporzionali i cui effetti potranno essere ben più visibili ove il periodo di chiusure contingentate e discriminate non venga a cessare presto.n Alberto Deiana Project Management and Real Estate Executive, Mi.No.Ter.
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CUSTOMER DMM
Anticipare
I RISCHI
Sarà necessaria una nuova forma di “governance multidisciplinare” per l’estrema articolazione e sofisticazione che dovrà prevenire le forme più minacciose a cui il business oggi è sensibile.
L
a sfida alla “Complessità” è una grande opportunità e non deve essere malvista e impopolare. Capire come funzionino realmente un sistema o un’organizzazione costituita da numerosi elementi interconnessi e molto diversi fra loro può essere impegnativo sotto il profilo cognitivo, sfidante per le nostre conoscenze, per le abitudini, per la “routine” ma è obbligatorio per aggiornare le nostre sicurezze e ripetitività. Spesso dimentichiamo di “essere in divenire” e assolutizziamo quei momenti di pausa che ci servono per assestarci, ma che in effetti devono intendersi solo come “soste” temporanee. Lo facciamo lasciandoci indebitamente condizionare dalla logica astratta della matematica, che appunto va in senso opposto rispetto a quella storico-filosofica. Il conoscere è movimento interno e continuo e il fatto che tali sistemi e organizzazioni siano difficili da capire non li rende di per sé inefficienti. La complessità apporta vantaggi cruciali, soprattutto in ambienti caratterizzati da dinamismo e incertezza. Pertanto appare evidente che nell’attuale scenario operativo, la reattività verrà sostituita dalla proattività: non più proteggere ma anticipare con precisione chirurgica le possibili rotture e aree di miglioramento. I talenti e il management dovranno concentrarsi con tutta probabilità, nel prevenire le nuove forme di rischio a cui i sistemi saranno soggetti: gli effetti collaterali di questi sistemi, gli imprevisti, i “cigni neri”, ossia quegli eventi molto improbabili che spesso consideriamo impossibili, ma che possono sempre accadere. Sarà necessaria una nuova forma di “governance multidisciplinare” per la estrema articolazione e sofisticazione che dovrà prevenire le forme più minacciose di rischi a cui il business oggi è sensibile. Forme di rischio che, come la loro scalabilità operativa, tenderanno a crescere con il successo del business. 68 DM MAGAZINE
CUSTOMER DMM Per questo motivo serve una comprensione profonda del contento competitivo (as is) e degli scenari (to be) che devono passare da tre ambienti: forecast, foresight, anticipazione. Per poter utilizzare questi tre ambienti servono competenze multidisciplinari che consentano di capire in profondità contesto, dinamiche ma anche le possibili motivazioni, azioni e contesti degli “umani” originatori delle minacce (sicuramente competenze Stem, ma anche scienze sociali e umane (psicologia, sociologia, antropologia). Molte corporation hanno creato unità di “foresight” che consentono all’impresa di scansire gli scenari multipli, cogliere i diversi presenti, i trend, i segnali deboli, le wild card e individuare percorsi multipli per attuare un futuro possibile all’impresa.n
Forecast, foresight, anticipazione. Vediamoli insieme. Forecast: è una componente previsiva che lavora bene in finestre temporali brevi (es. Pil) o molto lunghe (cambiamenti climatici), con alcune importanti eccezioni (evoluzione demografica) ma che incontra problemi con le finestre temporali intermedie; richiede dati affidabili; è “past oriented”.
Foresight: non ha natura previsiva e ha il focus sulle finestre temporali intermedie. Esplora futuri possibili, può lavorare con informazioni incerte e ambigue. Limitata comprensione della complessità è prevalentemente “future oriented”.
Anticipation: non ha natura previsiva, ma genera una consapevolezza dei fenomeni naturali e sociali. Lavora con informazioni incerte e ambigue punta a sfidare i modelli mentali dei decisori. Focus su articolazione e prioritarizzazione delle decisioni. E’ prevalentemente “present oriented”. Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy e partner Beready Srl
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DIGITAL CLUB/RETAIL DMM
Cosa resterà di questi anni
PANDEMICI? Il post-pandemia è già iniziato o no? Quando il commercio tornerà normale? Normale sarà “come prima”? Ci sono alcuni dati che ci possono far ragionare. Circa un anno fa, interrompevo le riflessioni sullo smartphone in negozio per ragionare sull’emergenza sanitaria e l’impatto sul retail. Dopo 12 mesi la situazione è cambiata, anche se non necessariamente migliorata. Quando finirà la pandemia? Nessuno può prevederlo, neanche gli esperti. Quando il commercio tornerà normale? Normale sarà “come prima”? Altri interrogativi a cui nessuno può dare risposta certa. Ci sono alcuni dati che ci possono far ragionare. Per esempio in alcuni Paesi c’è ancora molto contagio, anche se la campagna vaccinale procede di buon ritmo. Le varianti del virus pongono un’ulteriore incognita. È quindi probabile che nel breve e medio periodo rimarranno alcune misure igieniche per contenere la diffusione del virus. L’impatto sul retail? Le modalità di accesso ai negozi, la prevenzione di assembramenti, il riconoscimento dei sintomi sono i primi temi che vengono in mente. Ce ne sono molti altri, forse meno direttamente associati al commercio, ma altrettanto importanti. Lo smart-working ha spostato molte persone fuori dai grandi centri abitati, e ciò influisce per esempio sulla ristorazione: la pausa pranzo avviene altrove e diversamente. Se anche riaprono bar e ristoranti, non è detto che i clienti di prima siano anco-
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DIGITAL CLUB/RETAIL DMM ra in quel luogo. Similmente anche gli acquisti ne risentono: i negozi vicino agli uffici hanno ora meno passaggio di prima, mentre quelli locali si sono attrezzati per la consegna a domicilio. Rimarrà così anche dopo? Le regole della logistica fanno pensare diversamente. È molto più efficiente distribuire le merci da pochi grandi centri organizzati che coprire capillarmente il territorio. È un aspetto importante, immune ai virus, che insieme alla forte urbanizzazione è alla base della precedente sofferenza dei commercianti delle aree meno cittadine. Sparite le limitazioni, o quantomeno fortemente allentate, tornerà inevitabilmente tutto come prima? Molto difficile, per almeno due motivi di cui uno già citato: lo smart-working. L’altro è il cambio di abitudine dei consumatori. Prendiamo come riferimento una ricerca condotta negli Stati Uniti da McKinsey nel pieno boom del coronavirus. 3 su 4 consumatori hanno modificato il loro comportamento di acquisto. Le cinque risposte principali riguardano differenze ne: modo di acquisto (per esempio order&collect), marche diverse, diversi negozi o siti e-commerce, uso di private label e transizione all’ordine online. Per ognuna di queste categorie alla domanda “pensa di mantenere questo nuovo comportamento anche quando l’emergenza sanitaria sarà passata?” le risposte positive oscillano fra il 73% e l’80%. Non è difficile crederci. Se il cliente si abitua a consultare le promozioni sul volantino digitale, o su una app che aggrega promozioni perché dovrebbe domani tornare alla carta? Anche l’offerta si è adeguata e non tornerà indietro. I commercianti di prossimità si sono ingegnati a fornire servizi a valore aggiunto alla clientela locale, e questo li aiuterà in futuro a contrastare quella regola della logistica di cui parlavamo prima.n
75%
LA NUOVA ABITUDINE
Hanno provato qualcosa di nuovo negli acquisti
73% - 80% Intendono mantenere la nuova abitudine di acquisto
Paolo Pelloni - Digital Club/Retail DM MAGAZINE 73
Detergenza e cura bucato è boom di igienizzanti e disinfettanti
Verso un’igiene a
di Claudia Scorza
I
l mercato della detergenza e cura tessuti ha generato, nell’anno terminante a febbraio 2021 (dati Nielsen, Iper+Super+Liberi Servizi+Specialisti Drug+Discount), quasi 1,7 miliardi di euro a totale Italia, in trend positivo del +0,8% rispetto ai 12 mesi precedenti, con una crescita delle vendite a volume pari a +1,6%. «Il comparto – dichiara Giuseppina Brandolini di Nielsen – registra una leggera flessione delle vendite in confezioni, pari a -0,9% rispetto all’anno precedente. Da questo si evince un incremento delle confezioni di grandi dimensioni, con conseguente aumento del prezzo medio a confezione, che si attesta su +1,6%». AREE GEOGRAFICHE E CANALI DISTRIBUTIVI La crescita è trainata principalmente dall’Area 4, che registra un trend positivo sia a valore (+2,7%) che a volume (+3,4%). «L’area 2 – specifica Giuseppina Brandolini –, 74 DM MAGAZINE
MERCATI DMM MERCATI DMM
Il comparto, sostenuto principalmente dal cura tessuti, ha visto crescere la richiesta di prodotti che assicurano una detergenza profonda e un’igienizzazione del bucato. In accelerazione anche le referenze “green” rispettose dell’ambiente.
risulta flat a valore e a volume nell’ultimo anno (+0,3% val e +0,1% vol); in Area 3 si evidenziano performance positive a valore e a volume (+1% val e +1,7% vol), mentre in Area 1 si nota un andamento negativo a valore (-1%) e flat a volume (+0,3%), legato a una minore promozionalità (-4,1 pts vs ap) e a un prezzo a confezione pressoché stabile (+0,7)». Le superfici distributive dove si concentra il 78,8% (-1 pti vs ap) delle vendite dei prodotti sono iper, super e specialisti drug; seguono i discount e i liberi servizi, con un trend in crescita a valore del +5,3%. Nello specifico, i discount, che pesano il 12,1% delle vendite sul totale Italia, registrano gli andamenti più positivi a valore, segnando +6,7%, grazie all’aumento dei prezzi e dell’assortimento; buone anche le performance a volume, pari a +4,2%. Inoltre, gli specialisti drug registrano trend positivi sia a valore, pari a +5,1%, che a volume, pari a +4,3%, con un incremento del prezzo medio a confezione (+4,8% vs ap). Bene anche liberi servizi, con +3,4% a valore e +5,9% a volume, DM MAGAZINE 75
N O V IT À
LA NUOVA GAMMA
Dall’esperienza di Chanteclair nasce la linea Forza&Igiene, i detergenti nati per garantire massima efficacia pulente e igiene per le piccole superfici di casa tua. Le loro speciali formule assicurano un pulito brillante aiutando inoltre a rimuovere germi e batteri*. Scopri tutti i prodotti della gamma: Multiuso Igienizzante, Anticalcare Universale, Sgrassatore con Candeggina, Bagno e Wc spray.
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PER TUTTA LA TUA CASA
MERCATI DMM e supermercati, con +1,2% a valore e +3,3% a volume. «Gli iper – aggiunge Giuseppina Brandolini – sono l’unico format distributivo che contribuisce negativamente alle performance (trend % val -8,6, contr % val -2,0 vs ap), nonostante la promozionalità elevata rispetto agli altri canali (intensity index a volume supera il 57%), probabilmente pagando la sua maggior decrescita nell’anno del Covid-19». IL SEGMENTO DEL CURA TESSUTI GUIDA LA CRESCITA Il 55% del mercato è guidato dal segmento detergenza bucato, che però contribuisce negativamente alle performance della categoria (contr % val -2,4 vs totale categoria, totale Italia). «La performance negativa – spiega Giuseppina Brandolini – è trainata principalmente dai detersivi bucato lavatrice bivalente liquidi (contr % val -1,5) con un trend negativo sia a valore (-12%) che a volume (-10,4%), nonostante l’elevata promozionalità (intensity index a volume supera il 56%). In calo l’ampiezza assortimentale nell’ultimo anno (n. medio Ref -0,5 pti vs ap). Oltre ai liquidi, collaborano alla decrescita del segmento anche i detersivi bucato bivalenti con ammorbidente polvere (contr % val -0,7), che registrano un trend negativo sia a valore (-8,3%) che a volume (-9%) malgrado l’elevata promozionalità (intensity Index a volume supera l’83%). Il restante 45% del mercato è, invece, composto dal segmento cura tessuti, che compensa la flessione della detergenza bucato trainando la crescita del comparto (contr % val +3,2 vs totale categoria, totale Italia). Il cura tessuti cresce principalmente grazie alla candeggina, che registra un trend double digit sia a valore che DM MAGAZINE 77
LA MOSSA VINCENTE
BIOFORM PLUS ADDITIVO DISINFETTANTE PMC PER BUCATO È LA MOSSA VINCENTE PER DARE UNO SCACCO DEFINITIVO A GERMI E BATTERI GARANTENDO, TUTTI I GIORNI, LA DISINFEZIONE DEL BUCATO A MANO O IN LAVATRICE.
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MERCATI DMM Fonte: elaborazioni DM su dati Nielsen, a.t. 28 febbraio 2021, Totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Specialisti Drug+Discount
+6,7% val.
+5,1%
+3,4%
vol.
+4,3%
+5,9%
-8,6%
DRUG
LIBERI SERVIZI
-8,1%
+4,2% DISCOUNT
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IPER
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TREND VENDITE PER CANALE
UN PIANO DI COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE Per Real Chimica comunicare con i consumatori in ottica multichannel è un aspetto molto rilevante. «Stiamo mantenendo alto il sostegno in comunicazione ai nostri brand Chanteclair, Vert di Chanteclair e Quasar – spiega l’azienda – con una strategia multimediale che tiene al centro i media classici ad ampia diffusione, come tv e radio, arricchita da un ricco piano digital e social. Fondamentale anche il presidio del punto vendita, con materiali di visibilità a scaffale ed extra display, operazioni promozionali e comunicazione in store».
a volume pari a +16,8% a valore e a +14,6% a volume. La maggior ampiezza assortimentale (n. medio ref +0,7 pti vs ap) e l’incremento del prezzo medio a confezione (+3,6% vs ap) hanno guidato il trend positivo del segmento. Anche gli additivi bucato contribuiscono all’incremento, mettendo a segno +17,2% a valore e +15,4% a volume, grazie alla maggiore offerta di prodotti (n. medio ref +0,7 pti vs ap) e nonostante un calo della promozionalità (-6,3 pti vs ap). CRESCE IL BISOGNO DI IGIENIZZARE I TESSUTI Nel 2020 l’avvento della pandemia ha portato a uno sconvolgimento delle abitudini dei consumatori andando a penalizzare o, al contrario, a premiare alcune categorie, spesso anche in maniera significativa. «Nel 2020 – afferma Michela Ciamillo, marketing manager di Biochimica – l’“effetto Covid”, trasversalmente e su più mercati, ha DM MAGAZINE 79
MERCATI DMM
SCHEDE PRODOTTI Biochimica/Bioform Plus Nome prodotto: Bioform Plus detersivo lavatrice Lavanda&Timo Caratteristiche: grazie all’azione igienizzante, permette di rimuovere germi e batteri, prima causa di cattivi odori, donando al tempo stesso una piacevole profumazione dalle note delicate e persistenti.
Deco Industrie/Scala Nome prodotto: Scala Candeggina Gel Caratteristiche: prodotto con una nuova formula in gel che igienizza, sbianca e deodora a fondo la biancheria. Disponibile nel formato da 2,5 l.
FHP di R. Freudenberg/Gimi Nome prodotto: Assi da Stiro Ultra Fresco Caratteristiche: la nuova linea Ultra Fresco preserva il bucato dai batteri durante l’attività di stiratura grazie alla speciale foderina antibatterica che garantisce un’efficacia di protezione del 99,9%. La gamma si declina nelle versioni Small con piano stiro 114x34 cm, Medium (120x38 cm) e Large (130x44 cm).
“travolto” e per certi versi “stravolto” i pesi che referenze igienizzanti e disinfettanti avevano nel comparto sino all’anno prima. Noi, che da tempo presidiamo coerentemente la categoria, ci siamo fatti trovare pronti. Questo ha significato veder crescere il nostro detersivo lavatrice igienizzante a marchio Bioform Plus fino a diventare la referenza col tasso più alto di crescita del mercato». La grande sensibilità dei consumatori nei confronti dell’igiene è stata riscontrata anche da Real Chimica: il 2020 è stato caratterizzato dal bisogno di rassicurazione sull’igiene a 360°, sia nella pulizia casa che nella cura del bucato, per tutelare la propria salute e quella della propria famiglia. «Questa tendenza – fanno sapere dall’azienda – si sta consolidando anche nel 2021. La massima attenzione alla pulizia profonda e all’igienizzazione dei capi ha portato a numerosi lanci di prodotti focalizzati su questo benefit, come la nuova linea di detergenti Chanteclair lavatrice igienizzante, liquido e polvere, e l’additivo Chanteclair igienizzante. Nella cura del bucato conta, però, anche l’aspetto sensoriale del pulito, testimoniato dalla crescita
IL VALORE AGGIUNTO DI UNA STRATEGIA MULTICANALE
Un piano di comunicazione multicanale permette a Biochimica di incrementare la brand awareness, uno dei principali obiettivi dell’azienda. «Abbiamo scelto da tempo – sottolinea Michela Ciamillo – di affiancare alle attività di comunicazione tradizionale quelle social consolidando in questo modo le iniziative a sostegno dei nostri brand. Stiamo presidiando i canali digital parlando direttamente ai consumatori. Nello specifico, per Bioform Plus ci siamo concentrati sulla campagna “Il tuo nuovo gesto per l’igiene”, con protagonista il nostro Additivo Disinfettante PMC per il bucato che, in termini di sell-out, è anche il primo additivo Presidio Medico Chirurgico del mercato».
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LATTE CORPO
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MERCATI DMM
SCHEDE PRODOTTI Germo Home Care Nome prodotto: Disinfettante bucato Caratteristiche: il prodotto, presidio Medico Chirurgico, elimina germi e batteri, senza macchiare o scolorire i tessuti ed è adatto per bucato a mano o in lavatrice. Ideale per i capi sportivi.
Icefor/Complex 5 Nome prodotto: Complex 5 Bucato Caratteristiche: additivo bucato e ammorbidente, Presidio Medico Chirurgico, da usarsi a mano o lavatrice, idoneo per tessuti bianchi, colorati e delicati. Il prodotto è studiato per essere efficace in lavatrice a basse temperature. Contrasta l’insorgere nella lavatrice di cattivi odori, di biofilm di germi e batteri nocivi per la salute. Disponibile nei formati 1,5 l e 5 l.
P&G/Dash Nome prodotto: Dash Allin1 Pods con azione extra-igienizzante Caratteristiche: le capsule rimuovono le macchie e i cattivi odori fin dal primo lavaggio, anche con cicli freddi e brevi. Con la loro triplice azione puliscono a fondo eliminando lo sporco e i batteri, smacchiano e donano brillantezza ai tessuti.
Real Chimica/Chanteclair Nome prodotto: Lavatrice igienizzante Caratteristiche: il prodotto è efficace contro le macchie più ostinate e permette la rimozione meccanica di germi e batteri, garantendo un bucato pulito e igienizzato. La sua formula concentrata è attiva fin dalle basse temperature ed è adatta per tutta la famiglia.
delle categorie degli ammorbidenti e soprattutto dei profumatori liquidi per bucato». SI FANNO LARGO PRODOTTI CHE TUTELANO L’AMBIENTE Accanto alla richiesta di referenze igienizzanti, cresce anche la ricerca di prodotti ecologici, come conferma Sergio Antoniuzzi, presidente di Icefor: «I nostri prodotti a marchio Ecolabel stanno ottenendo i risultati tanti attesi in questi anni, in quanto è cresciuta la consapevolezza dei consumatori nei confronti della salvaguardia ambientale. Il nostro obiettivo è quello di ricercare sempre formulazioni innovative e di alta qualità, utilizzando materie prime di origine vegetale per garantire la massima biodegradabilità e il minimo impatto ambientale. Siamo, inoltre, l’unica azienda nell’ambito della detergenza ad aver ottenuto l’autorizzazione dal Comitato Scientifico di Legambiente di apporre in etichetta su una nostra linea il marchio “Prodotto Consigliato da Legambiente”, assicurando così la tutela dell’ambiente in tutto il ciclo produttivo». Igiene e sostenibilità
LA DIFFERENZA TRA IGIENIZZARE E DISINFETTARE I consumatori conoscono davvero la differenza tra igienizzare disinfettare? Germo ci tiene molto a fornire una chiara distinzione: «Vogliamo consumatori informati – specifica l’azienda – quindi anche più esigenti, che sappiano identificare e scegliere il disinfettante adatto alle loro esigenze. Durante l’emergenza sanitaria abbiamo assistito a un boom di immissioni sul mercato di prodotti “igienizzanti”, che sono molto utili per pulire, perché è proprio questa la loro funzione. Spesso, però, i claim hanno confuso i consumatori sulle proprietà effettive dei prodotti. Per disinfettare/sanitizzare bisogna usare un disinfettante con efficacia e sicurezza dimostrata da test, quindi un Presidio Medico Chirurgico autorizzato dal Ministero della Salute».
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MERCATI DMM
sono, attualmente, le tendenze che stanno segnando maggiormente il mercato anche secondo Procter&Gamble. «La sostenibilità – dichiara Alessandro Castronovo, senior director della divisione cura del bucato e della casa di P&G Italia – è un’area chiave poiché è parte integrante del nostro modo di lavorare. Come azienda, abbiamo fissato obiettivi di sostenibilità ambiziosi per il 2030 a livello globale per ridurre al minimo il nostro impatto ambientale e innovare utilizzando le migliori formule per creare prodotti che rendano il consumo responsabile una scelta inevitabile per tutti. Inoltre, lavoriamo per ridurre la quantità di plastica vergine nei nostri packaging: già oggi le bottiglie di Dash liquido contengono fino al 50% di plastica riciclata, mentre per le Dash Pods abbiamo lanciato un formato bags che riduce notevolmente la quantità di plastica per lavaggio rispetto al formato precedente». COMUNICAZIONE: DRIVER FONDAMENTALE PER INFORMARE IL CONSUMATORE Nonostante il momento difficile, la comunicazione non si ferma e, anzi, diventa un modo per informare e interagire con i consumatori. Deco Industrie ha deciso di sostenere entrambi i propri brand nel mondo della detergenza. «In particolare – sottolinea Luca Cucciniello, direttore marketing di Deco Industrie – il marchio Scala, sponsor del Bologna Calcio, è tornato on air con uno spot da 15” sulle emittenti tv Mediaset e su Radio Monte Carlo e Radio 101. A questi investimenti si sono aggiunte due campagne, una online per sponsorizzare il nuovo video #giocapulito e una stampa, e una mini web serie sulle abitudini di pulizia in
IL BUCATO VA FORTE SULL’E-COMMERCE. L’ANALISI DI QBERG
Dal confronto tra primo trimestre 2020 e 2021 appare netta la crescita delle categorie del bucato. Abbiamo voluto analizzare l’assortimento Lcc (Largo Consumo Confezionato) proposto dai principali siti di e-commerce nel corso del primo trimestre 2020 confrontato con il pari periodo del 2021. Confrontando la Quota Display (ovvero la quota assortimentale, calcolata come la percentuale del numero di osservazioni di prodotti effettuate), si nota come la somma delle due Categorie, Detergenza Bucato e Cura Tessuti, abbia visto una crescita netta di “spazio a scaffale” (anche se parliamo di scaffali virtuali) pari a 0,41 punti percentuali. Una crescita solo apparentemente piccola: basti pensare infatti che delle 74 categorie trovate a scaffale per l’Lcc, ben 24 hanno una quota totale inferiore allo 0,41%. DINAMICA DEI PREZZI DIVERSA PER PIAZZA
Anche se si tende a pensare all’e-commerce come a un “livellatore” di prezzi, per il mondo del Fmcg non è così. Analizzando infatti il prezzo medio dei prodotti osservati (prezzo di vendita al pubblico) su quattro importanti piazze italiane, vediamo come non solo i prezzi si differenzino per piazza, ma vi siano variazioni notevoli, nella stessa piazza, tra i due trimestri in esame.
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MERCATI DMM
L’IMPORTANZA DI PROTEGGERE IL BUCATO DAI BATTERI
CURA TESSUTI
+16,8 val.
+7,5% VAL.
+14,6 vol.
+17,2% +15,4% val. vol.
CANDEGGINA DETERGENZA BUCATO
ADDITIVI BUCATO -4,2% VAL.
DETERSIVI BUCATO LAVATRICE BIVALENTE LIQUIDI -12% val.
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-10,4% vol.
+6,7% VOL.
Fonte: elaborazioni DM su dati Nielsen, a.t. 28 febbraio 2021, Totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Specialisti Drug+Discount
Preservare il bucato dai batteri durante l’attività di stiratura è un aspetto fondamentale per Gimi: la sua nuova linea di assi da stiro Ultra Fresco è caratterizzata da una speciale foderina dotata di un esclusivo trattamento antibatterico in grado di ridurre fino al 99,9% la proliferazione dei batteri che si generano con l’umidità del vapore, mantenendo la superficie igienizzata e i capi protetti. La caratteristica che contraddistingue l’intera gamma è l’introduzione di un doppio trattamento antibatterico, presente sia nelle fibre di cotone che nella spugna, che garantisce una doppia azione protettiva con la massima sicurezza.
-4,5% VOL.
DETERSIVI BUCATO BIVALENTI CON AMMORBIDENTE POLVERE -8,3% val.
-9% vol.
cucina, pubblicata sui canali social. Per quanto riguarda la marca Green Emotion, sono stati avviati significativi investimenti per lanciare la nuova pagina Facebook, insieme a una campagna sulla stampa tradizionale». Germo, invece, si è impegnata in un’importante attività di comunicazione con lo scopo di promuovere la sua linea di prodotti aiutando anche i consumatori a capire la distinzione tra igienizzare e disinfettare. Lo spot, in onda da fine febbraio su La7 e La7d, mostra un presenter che spiega la differenza tra l’utilizzo di un igienizzante - che non uccide germi e batteri - e il disinfettante Germo, la cui efficacia è in grado di eliminarli senza lasciare loro scampo.n
NEWS DALLE AZIENDE DMM
Germo, un alleato
per disinfettare il bucato
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ermo SpA è un’azienda italiana nata nel 1956 che formula, testa e produce disinfettanti, detergenti e cosmetici. La grande esperienza sviluppata nella disinfezione ospedaliera ha contribuito fortemente allo sviluppo delle linee “disinfezione professionale” e “disinfezione casa”. Attualmente Germo dispone di molteplici formulazioni e dedica particolare attenzione all’innovazione e alla qualità dei propri prodotti. Tutti i disinfettanti Germo hanno la caratteristica di essere a doppia funzione svolgendo attività di disinfezione e detersione contemporaneamente. «In particolare – spiega l’azienda – i disinfettanti Germo studiati per la cura del bucato sono Presidi Medico-Chirurgici, autorizzati dal Ministero della Salute. Si tratta quindi di prodotti sicuri, biodegradabili e con testata efficacia contro funghi, germi, batteri e allergeni. Indicati per il bucato di tutta la famiglia, preservano l’integrità dei tessuti e dei colori, lasciando una profumazione gradevole». I disinfettanti Germo sono, inoltre, ottimi per tutti i tessuti, compresi quelli tecnici dei capi sportivi: i componenti della ricetta aiutano a combattere le fermentazioni organiche responsabili della formazione dei cattivi odori eliminandoli anche a basse temperature. Tutte le formule sono indicate sia per il lavaggio a mano che in lavatrice.
I PRODOTTI PER LA DISINFEZIONE DEL BUCATO L’Additivo Disinfettante Oxy è un additivo a base di ossigeno attivo, adatto per tutte le tipologie di indumenti. Coadiuvante del lavaggio, unito al detersivo disinfetta, smacchia, sbianca ed elimina gli odori sgradevoli già a 30°C. Il Disinfettante Bucato, invece, è formulato con sali d’ammonio quaternario, senza fosfati e senza sbiancanti. Efficace anche durante il lavaggio a freddo, è indicato per la disinfezione del bucato a mano e in lavatrice, agisce senza infeltrire o scolorire i tessuti, risultando ideale per cotone, lana, seta, capi delicati e sportivi. Inoltre, l’uso regolare del prodotto permette di sanitizzare gli scarichi e la lavatrice, senza intaccare gomma e metalli. Il Disinfettante Ammorbidente è un prodotto a ridotto impatto ambientale: la sua formulazione con base ammorbidente di origine naturale non contiene fosfati ed è biodegradabile. Inoltre, disinfetta anche a basse temperature, rende il bucato fresco e profumato, ammorbidisce i tessuti e rispetta i colori. DM MAGAZINE 87
FINANZA DMM
Operazioni di M&A nel settore formaggi
Al pari di quanto avvenuto più o meno diffusamente nel comparto food, anche il segmento formaggi è stato impattato dal cambiamento delle abitudini dei consumatori e dalla loro impossibilità a muoversi liberamente.
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l mercato dei formaggi ha vissuto la pandemia in maniera piuttosto altalenante soffrendo, da una parte, il crollo delle vendite Horeca e delle esportazioni (-3%) e beneficiando, dall’altra, di una notevole crescita del mercato domestico (+10%), soprattutto attraverso la Gdo. Al pari di quanto avvenuto più o meno diffusamente nel comparto food, anche il segmento formaggi è stato impattato dal cambiamento delle abitudini dei consumatori e dalla loro impossibilità a muoversi liberamente. Il caso di studio in assoluto più interessante è stato quello del Grana Padano che, nel 2020, ha superato per la prima volta la cifra record di 5 milioni di forme, scontando il trend salutista che mira a privilegiare prodotti senza lattosio e/o a base vegetale e che lo smart working sembra abbia favorito. A livello di operazioni di M&A la situazione del comparto è altrettanto discontinua. Tante le operazioni annunciate dagli advisor di M&A nell’anno 2020 e quasi tutte o rinviate agli anni futuri in lenta lavorazione. Limitatamente a quanto desumibile da alcuni operatori finanziari attivi nel segmento food in Italia, infatti, non si è riusciti a superare le aspettative di valore manifestate dagli imprenditori che, a loro volta, non hanno accettato i meccanismi di condivisione del rischio “excovid” proposti dagli investitori, prevalentemente basati su meccanismi di earn-out, differimento prezzo e ratchet. Se gli effetti della crisi si dovessero placare, potremmo aspettarci un boom di operazioni tra la fine del 2021 e il 2022.n Sante Maiolica - Partner & Ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services
DM MAGAZINE 89
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CARRIERE DMM
FMCG: i cambiamenti del settore e l’evoluzione delle professioni
Secondo lo studio di Gi Group, il settore presenta alcune aree di crescita: circa 1 ruolo su 2, infatti, vedrà aumentare la propria importanza nei prossimi 3/5 anni, soprattutto nelle aree Innovazione e Digital (82%), Ingegnerizzazione (88%) e R&D (60%).
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irca 6.399 imprese e quasi 231.390 mila addetti sono coinvolti nell’industria Fmcg e in particolar modo nel Food & Beverage in Italia. Un settore fondamentale per il Sistema Paese e punto di riferimento per il mercato internazionale, anche come promozione del Made in Italy: l’export infatti vale circa 44,6 miliardi di euro di cui F&B 37,8 miliardi. Secondo i risultati emersi dall’indagine “Star Matrix Fmcg”, uno studio con metodologia proprietaria sull’evoluzione dei ruoli e delle competenze del settore da qui ai prossimi 3/5 anni, dei 233 ruoli complessivamente analizzati dalla ricerca, che si è rivolta alle aziende Food, Beverage e Food&Beverage, circa uno su due (45%) registrerà una crescita nel prossimo futuro, il 42% resterà stabile, mentre solo il 13% subirà un declino. I ruoli e le professioni che, sulla base dell’analisi condotta, cresceranno maggiormente riguardano le funzioni Innovazione e Digital (82%), Ingegnerizzazione (88%), R&D (60%), Salute/Sicurezza/Ambiente (60%) e Marketing (48%). Diversamente, quelli che vedranno un calo della loro importanza, a fronte soprattutto dell’automazione o dell’esternalizzazione delle attività che svolgono, sono operaio generico, data entry, operatore informatico, plant controller, responsabile o addetto marketing, inbound o outbound coordinatore, responsabile logistico e magazziniere. «Dal momento che le tendenze evolutive, che erano già in atto in questi ultimi anni – spiega Giorgio Alberti, division manager Fmcg di Gi Group – , hanno subito un’accelerazione negli ultimi mesi, riteniamo cruciale assicurare up-skilling e re-skilling di tutto il personale del settore rafforzando le capacità tecniche e digitali, in primis l’analisi dei dati, ma anche le cosiddette soft skill, come digital-mindset, accountability, velocità e accountability».n DM MAGAZINE 91
TECNOLOGISTICA DMM
Datalogic
presenta la serie
P2X
Le dimensioni contenute e l’ampiezza del campo inquadrato la rendono la telecamera intelligente, ideale per le applicazioni di guida robot.
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atalogic annuncia la serie P2X, l’ultima smart camera con le ineguagliabili prestazioni e la flessibilità del sistema di visione più innovativo. Anche se tecnicamente molto potente, la serie P2x è facile da configurare e utilizzare. Le potenzialità racchiuse nel suo design compatto permettono agli operatori di soddisfare i requisiti delle applicazioni di visione più sfidanti. Le dimensioni contenute e l’ampiezza del campo inquadrato la rendono la telecamera intelligente ideale per le applicazioni di guida robot. Il sistema di illuminazione integrato, potente e ricco di funzionalità, ne consente l’utilizzo nelle linee di produzione che gestiscono tipologie di prodotto diverse per forma, dimensione e colore. Inoltre, l’elevata capacità di elaborazione consente l’uso alle più alte velocità di produzione. La serie P2X, con una risoluzione di 2 mp e diverse opzioni di illuminazione, è una soluzione versatile per le applicazioni di produzione nel settore automobilistico, elettronico, alimentare, medicale e farmaceutico. Viene utilizzata per verificare che i componenti siano posizionati e assemblati correttamente prima di passare alla fase successiva della filiera. A differenza del passato, adesso gli operatori possono posizionare facilmente una sola telecamera in diversi punti di ispezione, con l’aiuto di un robot e l’integrazione avanzata plug and play. Questo nuovo dispositivo di Datalogic è dotato anche del riconoscimento OCR. In tal modo può offrire ai clienti l’ulteriore vantaggio di leggere le etichette e garantire la conformità ai bisogni dell’intero processo di trackand-trace o di serializzazione.n Ascolta anche il podcast “Nexi accelera sugli invisible payments” DM MAGAZINE 93
CORVO PRESENTA IL PROGETTO “I RACCOLTI A MANO” E SI RINNOVA NEL DESIGN Profondamente legato al territorio, Corvo presenta due referenze della linea Irmàna, Grillo e Frappato e si rinnova anche nel look, con un restyling che esalta la centralità dell’opera dell’uomo lungo tutta la filiera. Ce ne ha parlato Roberto Magnisi, direttore delle Cantine Florio, Duca di Salaparuta & Corvo. Corvo punta da sempre alla valorizzazione dei vitigni autoctoni e, oggi, lo fa attraverso il progetto “I Raccolti a mano”. Con il progetto Irmàna, il legame con il territorio abbraccia l’intera Isola e la racconta attraverso due uve predilette: il Grillo, allevato nei terreni della Sicilia occidentale, e il Frappato, coltivato nella Sicilia Centrale. Perno del progetto torna ad essere l’uomo, in tutte le fasi della vita della vigna fino alla raccolta manuale delle uve che, integre e a perfetta maturazione, arrivano in Cantina dove vengono selezionate e lavorate dal personale e dall’Enologo Corvo.
Quali sono le caratteristiche delle referenze Grillo e Frappato? Si tratta di vini destinati a chi cerca una nuova espressione del vitigno che predilige, più che di un territorio specifico. Irmàna Grillo è un vino moderno che racchiude tutte le caratteristiche “varietali” del Grillo, fresco e ricco di sentori mediterranei; Irmàna Frappato, invece, è l’espressione del bouquet tipico del vitigno, fatto di sentori di viola, rosa e ciliegia. La gamma, inoltre, è stata rinnovata nel design. Quali sono i cambiamenti principali apportati dal restyiling? A livello grafico, il nostro obiettivo era quello di comunicare la filosofia alla base del progetto Irmàna, ossia la centralità dell’elemento umano, l’attenzione alla naturalità e la cura dei dettagli. La nuova etichetta è realizzata con una carta dalla texture naturale ed arricchita da delicati disegni a matita che raffigurano il lavoro dell’uomo e il suo rapporto con la vite. Cosa rappresenta per l’azienda essere entrata a far parte del consorzio di tutela Doc Sicilia? Il progetto Doc Sicilia rappresenta una filosofia che sposa il concetto di diversità di quest’Isola, palcoscenico di meraviglie naturali e architettoniche più disparate. La Doc Sicilia offre la possibilità di dare valore al carattere autoctono delle uve grazie ad una denominazione riconosciuta e tradizionalmente autorevole presso il consumatore.
TECNOLOGISTICA DMM
BAOLI propone
i carrelli elettrici
KBE 20/25N
Sono in grado di soddisfare le esigenze degli operatori, che chiedono un prodotto affidabile e robusto per le operazioni standard, ma anche elevate prestazioni in termini di produttività.
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aoli lancia sul mercato i nuovi frontali elettrici KBE 20/25N, la gamma di carrelli a quattro ruote migliorata in termini di performance, ergonomia e compattezza. Solidi e dal design accattivante, i nuovi KBE rappresentano una novità per Baoli, che propone per la prima volta la sostituzione laterale della batteria in opzione su entrambi i modelli. Una caratteristica importante, in grado di aumentare la produttività dei mezzi impiegati su più turni e di migliorare la sicurezza dell’operatore durante il cambio della batteria. I nuovi modelli, con una potenza di 48 volt, sono ideali sia per l’uso interno che per quello esterno alle aziende. Con una capacità di carico di 2/2,5 tonnellate e grazie ad una maggiore compattezza, sono in grado di soddisfare le esigenze degli operatori, che chiedono un prodotto affidabile e robusto per le operazioni standard, ma anche elevate prestazioni in termini di produttività. I KBE sono dotati di un dispositivo elettrico di frenata automatica che si attiva al rilascio dell’acceleratore. Questo garantisce una maggiore sicurezza alla guida e permette di recuperare parte dell’energia di frenata, che viene convertita in elettricità e resa nuovamente disponibile. Inoltre, i KBE sono realizzati con componenti di alta qualità forniti da importanti marchi internazionali, tra cui l’azienda italiana Sme, fornitore del display e dei dispositivi di controllo elettronico, e Juli, fornitore dei motori di trazione e di sollevamento. Baoli ha inoltre riservato particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza: in entrambi i modelli, il pulsante per l’arresto d’emergenza è accanto al posto di guida, mentre la struttura della cabina, sempre più ergonomica e di facile accesso, garantisce una chiara visibilità in tutte le direzioni. Dotati di portaoggetti e di una presa usb per la ricarica dello smartphone, i nuovi KBE sono stati progettati per migliorare l’esperienza dell’operatore e l’accessibilità a tutte le singole componenti, per facilitarne così anche la manutenzione.n Leggi anche “Lidl amplia la flotta a biometano” DM MAGAZINE 95
NEWS DMM
Despar Italia, il fatturato cresce dell’8,4% a 3,9 miliardi
Md verso quota mille: ma prezzo e sviluppo non sono tutto
Despar ha chiuso il 2020 con un fatturato di 3,9 miliardi di euro, in crescita dell’8,4% rispetto all’anno precedente. Il fatturato è stato generato per il 68% dai punti vendita diretti e per il 32% dai negozi affiliati. La distribuzione del fatturato per insegna vede il 37% originato dai negozi sotto il marchio Despar, il 36% da Eurospar e il 27% da Interspar. A sostenere le performance l’apertura di oltre 60 punti vendita con un investimento complessivo di 90 milioni di euro, tra nuovi negozi e ristrutturazioni. Per il 2021, Despar Italia intende proseguire il percorso di sviluppo sul territorio, mettendo in atto un piano di aperture e ristrutturazioni che coinvolgerà oltre 40 negozi.
Sono cifre da capogiro quelle annunciate, ai giornalisti, da Patrizio Podini, presidente e fondatore di MD Spa: la catena, che è oggi il secondo discounter nazionale, nonché terzo della grande distribuzione (quella non associata), ha chiuso il 2020 con investimenti pari a 200 milioni di euro, mentre ne programma altri 290 per l’anno in corso, più 95 per il completamento del polo distributivo di Cortenuova, ormai ai nastri di partenza. Vendite: nell’anno del Covid il gruppo ha fatto segnare un incremento del dato netto pari al 15% sul 2019, risultato che, supera allegramente la media Nielsen per il retail discount (+8,7 per cento).
Clessidra diventa leader nel vino italiano a capitale privato
Action, il discount non food olandese, apre a Milano e a Torino Hanno aperto il 22 aprile, i primi due negozi italiani di Action, catena di discount olandese ad alta crescita. I punti vendita pilota sono a Vanzaghello, a circa 40 chilometri da Milano, su 700 mq e a Torino, in Via Fratelli Garrone nella periferia sud ovest del capoluogo, su 900 metri quadrati. Danno lavoro, complessivamente a 40 nuovi addetti, tra vendita e store management, ma alle due inaugurazioni ne seguiranno altre tre, entro la fine di giugno, che porteranno il totale della forza lavoro a 100 persone. In programma, infatti, ci sono i negozi di Carmagnola (città metropolitana di Torino), Asti e Vercelli.
Seconda acquisizione vinicola per il gruppo finanziario Clessidra: dopo avere rilevato, in marzo, Botter, che vanta un giro d’affari 2020 di 230 milioni di euro, ha conquistato la maggioranza di Mondodelvino, gruppo italiano considerato tra le eccellenze del settore, guidato dalla famiglia Martini. Clessidra mira alla leadership di settore: già considerando le due aziende in portafoglio, diventerà il primo operatore privato italiano in termini di ricavi complessivi, con 350 milioni di euro nel 2020.
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VIDEO E PODCAST DMM
BANCO FRESCO INAUGURA A CREMA Banco Fresco, la catena food retail specializzata nei freschissimi, sbarca in Lombardia e inaugura il punto vendita di Crema. Lo store si estende su una superficie di mille metri quadrati e dispone di un assortimento caratterizzato da circa 3250 referenze, di cui il comparto dell’ortofrutta rappresenta l’offerta di punta. L’insegna si impegna a salvaguardare l’ambiente presentando buona parte dei prodotti sfusi per contenere gli sprechi; nel nuovo store, infine, sono state inserite 40 risorse, in previsione di circa 200 assunzioni nel corso del 2021. Maggiori dettagli sono stati forniti ai nostri microfoni da Riccardo Coppa, direttore generale di Banco Fresco.
ATON IT PUNTA SULLA SICUREZZA Già dal 2019, Aton It ha inaugurato un’attività di differenziazione quando ancora l’innovazione nell’ambito dell’industria 4.0 non era in auge. L’emergenza sanitaria ha innescato un’accelerazione in questo senso, portando l’azienda, specializzata nello sviluppo e nell’applicazione di soluzioni IT full service, a evolversi puntando sulla sicurezza. Ce ne ha parlato nel dettaglio Fulvio Duse, Direttore Generale Aton It.
IL SETTORE DEL FOOD&BEVERAGE RESISTE ALLA PANDEMIA Stando ai primi dati emersi dal Rapporto The European House - Ambrosetti sugli scenari e le sfide del settore agroalimentare, il comparto ha retto l’urto provocato dalla pandemia, registrando addirittura una crescita sul fronte dell’export. Tali tematiche saranno ampiamente sviluppate nel corso della quinta edizione del Forum “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni” che avrà luogo a Bormio il 4 e il 5 giugno prossimi. Ne abbiamo parlato con Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The Europea House - Ambrosetti, che ha tracciato il quadro generale dell’andamento dell’industria food nel nostro Paese.
LE LEVE DI CRESCITA DELLA MARCA DEL DISTRIBUTORE La marca del distributore continua ad implementare il proprio sviluppo, senza arrestarlo neanche in tempo di pandemia. Quali sono le leve su cui si basa questo risultato? Gianluigi Andreoli, account director Iri Italia, indica come fattori chiave di questo traguardo la competitività di prezzo e il lavoro sugli assortimenti, incrementati costantemente a partire dal 2016.
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NEL PROSSIMO NUMERO MERCATI Birra Gastronomia vegetale Pane e sostitutivi FOCUS Bevande vegetali COVER Pandemia e nuovi scenari per il vino italiano
Responsabile marketing Valentina Vendra v.vendra@edizionidm.it Marketing marketing@edizionidm.it tel: 02/20480344
Eventi Maya Plata eventi@edizionidm.it skype:mayaplata cell:3498734213
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