REAL ESTATE DMM
È sempre e solo questione DI PREZZO Una comunicazione rivolta a valorizzare nuovi scopi d’acquisto, la sostenibilità, le relazioni con la marca, è quello che si nota nel dibattito della Gdo, ma si ha l’impressione che questo possa essere un “gioco” riservato a pochi.
A
ndamenti imprevedibili e risultati non scontati, quelli che si profilano all’orizzonte delle analisi quali-quantitative sul panorama nazionale della grande distribuzione. In quest’anno e oltre di fermi e ripartenze, tuttavia, siamo in grado di determinare univocamente la risposta degli italiani. La grande compagna di strada nel 2020 è stata senza dubbio la grande distribuzione. Soprattutto quella alimentare ha sopperito alla funzione di assicurare continuità alimentare alla comunità nazionale e ha supplito a quella residua voglia di consumo di beni non alimentari che non era possibile - almeno con continuità - esercitare nei punti vendita non alimentari. Non è scontato, si diceva, quanto questo avrà riflesso sui bilanci della Gdo i cui risultati saranno sicuramente influenzati dal posizionamento sul mercato di ciascuna catena, prescindendo in larga parte dal periodo Covid, e con differenze fra i vari formati. Uno scenario di incertezza, si sa, favorisce l’aumento della propensione al risparmio e causa una contrazione dei consumi; le famiglie italiane hanno raddoppiato i risparmi passando da una propensione dell’8,2% del 2019 al 15,6% del 2020 (fonte: Istat); tutto questo a scapito della propensione al consumo. Prendiamo spunto da una recente ricerca Prometeia che, nell’evidenziare il crollo del Pil nel 2020, traccia possibili scenari per la ripartenza di
DM MAGAZINE 65