VO O U N
RIVISTA TECNICO-PROFESSIONALE E DI AGGIORNAMENTO SULLE COLTIVAZIONI PROTETTE
N. 0/2022
STORIE DI IMPRESE FLORICOLE E VIVAISTICHE
RAPPORTI Innovazione e sostenibilità, l’incoraggiante situazione italiana
All’interno approfondimenti su sostenibilità ed economia circolare
PROVE IN CAMPO Stelle nascenti, i risultati dell’ultima giornata tecnica sulla Poinsettia
afl
nuove tendenze ECCO LE PIANTE PIÙ POPOLARI PER LE PROSSIME STAGIONI. LE HA SELEZIONATE IL NATIONAL GARDEN BUREAU IN BASE A DIVERSI PARAMETRI. UN PROGETTO DI LUNGA DATA DA CUI TRARRE ISPIRAZIONE.
EDITORIALE incipit di Francesco Tozzi
Breve storia di nuovo inizio
S
Sì, quello di agriflortec è un nuovo inizio. Un inizio che ha radici profonde, quelle di Flortecnica da cui trae il suo spirito editoriale, e che (soprattutto!) guarda lontano, verso un futuro fatto di piante e fiori. E di produttori sempre più specializzati che trovano la loro dimensione nell’ambito agricolo, ma la propria missione, il proprio core business, nel continuo sviluppo di due settori ormai non più secondari, la floricoltura e il vivaismo. Ed è proprio a questa descrizione che si rifà il nuovo progetto editoriale che vi sto presentando: agriflortec guarda a monte e a valle della filiera del florovivaismo e giardinaggio professionale. Nel concreto, si tratta di uno spazio editoriale dove si incontrano agricoltura, che è il settore generale di riferimento, floricoltura e vivaismo, che sono i comparti di cui ci preme raccontare. E come lo faremo? In un modo semplice, ma immediato, che è racchiuso nelle due parole all’interno del sottotitolo della testata: storie di imprese floricole e vivaistiche. Quindi racconteremo storie, storie di imprese, di persone di aziende. Storie che, se unite tra di loro, disegnano il ricco patrimonio della filiera agri-florovivaistica italiana, e non solo. Agriflortec nasce da un’esigenza del mercato, alla continua ricerca di maggiori informazioni sui temi legati all’innovazione, alla sostenibilità, al marketing e alle nuove generazioni. Inoltre, grazie alla stretta collaborazione con greenup, IL giardiniere e FIORItales - gli altri tre prodotti editoriali della nostra casa editrice in ambito green per gli specializzati -, potrà fare sintesi delle esigenze di una larghissima fascia di operatori: distribuzione, giardinieri e architetti del paesaggio, grossisti e fioristi. Ecco, quindi, il numero zero di questo progetto che migliorare nei prossimi… E io non possono che darvi il benvenuto nel nuovo spazio d’informazione dove dare valore a imprenditori e professionisti del campo floricolo e vivaistico. (f.tozzi@laboratorioverde.net) (Instagram @fra_sette) P.S.: Per scoprire il mondo di agriflortec, vai a pagina 4.
Qui potrai avere maggiori informazioni sulla nostra casa editrice
Buona lettura!
www.laboratorioverde.net
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Entra nel mondo di è il nuovo progetto d’informazione tecnico professionale e di aggiornamento sulle coltivazioni protette. Un nuovo punto di riferimento per la filiera agri-florovivaistica. Dall’esperienza di Flortecnica e vivaismo, nasce un nuovo spazio d’informazione per dare valore a imprenditori e professionisti del campo floricolo e vivaistico. L’IDEA EDITORIALE? Raccontare storie agricole delle imprese florovivaistiche L’impostazione prevede la raccolta di testimonianze e racconti di storie, case history di coltivatori, tecnici e operatori e aziende fornitrici con un approccio pratico: presentazione di una problematica > proposta e discussione di soluzioni.
GLI ARGOMENTI PRINCIPALI GLI STRUMENTI Magazine di approfondimento (cadenza trimestrale) Newsletter AGRIFLORTEC SMART
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• Progettazione e gestione di imprese floricole e vivaistiche • Programmazione delle coltivazioni Approccio sostenibile ai sistemi •A di coltivazione Tendenze consumer •T • Marketing applicate a produzione e vendita • Nuove macchine e strumenti per la produzione • Ricerca varietale • Prove in campo • Monografie di agricoltori e imprese agricole
La struttura editoriale Così è pensato : una sorta di prontuario declinato in articoli tecnici e servizi con impostazione pratica. 1 L’azienda. Su ogni numero (magazine + newsletter) presenteremo l’analisi di un’azienda tipo, soffermandoci sulla sua organizzazione, i punti di forza e i margini di miglioramento. 22. Focus produttivi. In collaborazione con le aziende di settore e alcuni dei più rappresentativi istituti di ricerca applicata, presenteremo tecniche e prodotti per migliorare le attività di produzione. 3.3 Ricerca e nuove varietà. Spazio sarà dedicato alle nuove possibili varietà in commercio, per ottimizzare e ampliare produzione e offerta merceologica. 44. La formazione. Ampio spazio sarà dedicato ad articoli formativi con l’intento di suggerire soluzioni imprenditoriali su come gestire al meglio l’azienda. 55. Sostenibilità e innovazione. Ampio spazio ai temi inerenti scelte e pratiche sostenibili e all’utilizzo dell’innovazione per migliorare processi produttivi e gestionali. 6.6 Tendenze mercati e consumer. Attraverso un osservatorio permanente dei mercati produttivi e distributivi, consiglieremo le tendenze attuali e future dei due settori di riferimento: floricolo e vivaistico. 77. Marketing, packaging e logistica. Ampio spazio sarà dedicato alle nuove soluzioni per promuovere e distribuire al meglio i prodotti, attraverso case history di riferimento. 88. Nuove generazioni. Uno spazio fisso sarà dedicato al racconto di giovani imprenditori e agricoltori, per uno sguardo rivolto al futuro. 99. Le notizie e i mercati. Novità dal mondo delle aziende con tutte le soluzioni innovative tecniche per quanto riguarda prodotti, macchinari e attrezzature.
il nuovo spazio editoriale dove si incontrano agricoltura, floricoltura e vivaismo
SOMMARIO numero 0 - 2022
Contenuti
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PRIMO PIANO: tendenze e innovazione —————————————————————————— 12 MARKETING Ecco le più popolari di Marta Meggiolaro 16 MERCATI Germania, i consumi trainano il settore di Alice Nicole Ginosa 20 RICERCA Innovazione e sostenibilità, l’incoraggiante situazione italiana di Nicolò De Rossi 24 PROVE IN CAMPO Stelle nascenti di Giovanna Pavarin a cura di Marta Meggiolaro
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NUOVE VISIONI: scoperte e focus aziendali ————————————————————————— 38 GESTIONE RISORSE Acqua e agricoltura: le linee del Global Compact ONU a cura di Nicolò De Rossi
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40 NOVITÀ Pronti per nuove fioriture di Filippo Terragni Aria di primavera di Emma Colombo Parola d’ordine: colore di Emma Colombo 44 CASE HISTORY Tendenza eco-friendly di Marta Meggiolaro Fare sostenibilità (in concreto) di Alice Nicole Ginosa Controllo ed efficienza per Stelle di Natale senza pari di Filippo Terragni
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NUMERO 0 - 2022 Supplemento al numero 199 di greenup DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net IN REDAZIONE Alice Nicole Ginosa, Rachele Pozzato, Nicolò De Rossi (stage di redazione) / redazione@laboratorioverde.net
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PER APPROFONDIRE: risorse e nuove economie ———————————————————— 51 SISTEMA Valorizzare il patrimonio produttivo V di Rachele Pozzato 54 POLITICA AGRICOLA Uno sguardo verso il futuro di Emma Colombo 56 GESTIONE Sinergia vincente in piano campo di Rachele Pozzato 62 SOSTENIBILITÀ Circolarità: come rompere l’allineamento tra crescita e consumo di risorse di N Nicolò De Rossi Fame di informazione di R Rachele Pozzato
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LE RUBRICHE ———————————————————— 8
PARLARE GREEN Le 10 parole di Filippo Terragni
10 PENSARE INNOVATIVO Il potere della comunicazione visiva di Filippo Tommaseo 30 STORIE BREVI News
COLLABORATORI Lucio Brioschi, Jessica Bertoni, Emma Colombo, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Valerio Pasi, Giovanna Pavarin, Daniela Stasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo PROGETTO GRAFICO E GRAFICA Orlandi Simona (Testo&Immagine) PRODUZIONE E SEGRETERIA Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net PROMOZIONE E SVILUPPO Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net STAMPA Tipografia Grafiche Villa Via Puecher - 23844 Sirone (LC) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via E. Cosenz 35, 20158 Milano info@laboratorioverde.net | www.laboratorioverde.net Agriflortec numero 0 è un supplemento del numero 199 di greenup, periodico registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n. 64 del 27/1/1999 - n. ROC 2232, delibera del 30/06/2001. La pubblicazione o la stampa di articoli, anche parti di essi, e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su greenup sono sotto la responsabilità degli autori.
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Il nuovo spazio dedicato agli imprenditori e ai professionisti della floricoltura e del vivaismo.
Laboratorio
verde
Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior AMMINISTRATORE UNICO Francesco Tozzi SEGRETERIA GENERALE Katiuscia Morello Agriflortec è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • FIORItales • IL Giardiniere • Agenda e Calendario del Verde • IL Giardiniere SMART • I Quaderni di greenup Rappresentate e collaborazioni: • floorewall.com • F&W magazine Edizioni Laboratorio Verde srl, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.L.gs. 196/03
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PARLARE green
Partiamo con 10 parole Chiarezza e precisione: come orientarsi nella nuova Babele dell’ambientalismo, grazie al glossario sul clima di Quantis Troppo spesso, ormai, si assiste a esibizioni di ‘parole in libertà’: per la più grande delle calamità del nostro tempo, l’ignoranza non può essere più una scusa. Per questo, Quantis - società di riferimento per la consulenza ambientale - ha provato a fare chiarezza individuando le 10 parole che animano i dibattiti quotidiani sul tema del riscaldamento globale. Un vademecum per comprendere la portata degli impegni che i Governi, le aziende e le organizzazioni stanno sottoscrivendo, ai quali il florovivaismo deve guardare.
1.
Antropocene L’epoca geologica attuale, iniziata forse alla fine del XVIII secolo, con la prima Rivoluzione Industriale, in cui l’ambiente terrestre è fortemente condizionato dagli effetti dell’azione umana.
2.
Carbon Footprint O impronta di carbonio: un parametro che quantifica le emissioni di gas a effetto serra causate da un prodotto, da un servizio, da un’organizzazione, da un evento o da un individuo, ed espresse in tonnellate di CO2 equivalente.
3.
Climate Change Mitigation La mitigazione del cambiamento climatico si ottiene limitando o prevenendo le emissioni di gas a effetto serra e potenziando le attività che rimuovono questi gas dall’atmosfera.
4.
Climate Neutrality Il processo di raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di gas climalteranti (gas serra) in atmosfera. L’Unione europea, in
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linea con gli impegni presi negli Accordi di Parigi del 2015 e ribaditi nella recente COP 26 a Glasgow, si è data l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e l’ha posta al centro del Green Deal.
5.
Climate Strategy La definizione di obiettivi basati su una quantificazione puntuale delle proprie emissioni, al fine di attivare un percorso virtuoso e costruire una tabella di marcia per il raggiungimento di questi.
6.
Net Zero Una Net-Zero strategy prevede la riduzione attiva delle emissioni sull’intera catena del valore e la compensazione unicamente di quella porzione residua (a seguito degli interventi di riduzione) di GHG necessaria a raggiungere il bilanciamento tra emissioni e rimozioni entro il 2050.
7.
Science Based Target Initiative Una partnership tra Carbon Disclosure Project (CDP), United Nations
Global Compact, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF) che si ripromette di dare corpo agli impegni presi durante gli Accordi di Parigi.
8.
Riduzione … di gas a effetto serra (GHG), nella fase produttiva di beni, servizi ed energia.
9.
Compensazione Interventi di rimozione che hanno l’obiettivo di rimuovere la CO2 dall’atmosfera e stoccarla in maniera permanente; o anche interventi di evitamento, cioè di riduzione delle emissioni al di fuori della propria value chain, e quindi il finanziamento di interventi che aiutino altri a ridurre le loro emissioni.
10.
Greenwashing Un neologismo che indica l’insieme di strategie di comunicazione e iniziative marketing finalizzate a costruire un’immagine green, distogliendo l’attenzione dagli effetti negativi per l’ambiente.
PENSARE innovativo
Il potere della comunicazione visiva Oggi più che mai la personalizzazione e la componente estetica di un prodotto e del punto vendita sono una priorità anche per il florovivaismo. Ecco a voi come realizzare grafiche professionali e dal grande impatto a prova di garden center Il florovivaismo italiano ha vissuto un’evoluzione notevole nel corso degli ultimi due anni, anche in seguito a un deciso cambio di abitudini da parte dei consumatori. Un momento in cui l’alta capacità di personalizzazione e ottimizzazione dei prodotti così come la rapidità nel cambiare paradigma commerciale sono stati fattori di primaria imporimpor tanza per i centri di giardinaggio. Va da sé che in questo contesto in costan costante evoluzione, la comunicazione visiva abbia acquisito un ruolo ancora più fondamentale nella gestione dei vivai, affiancando alla realizzazione di grafiche destinate al prodotto anche quella focalizzata al distanziamento sociale e al rispetto delle norme. Un modo in più per comunicare ma anche creare e consolidare la relazione con la propria clientela.
Vantaggi • qualità di stampa professionale • ingombri ridotti • costi competitivi • stampa duratura • sia per indoor sia per outdoor • resistente al calpestìo • stampare in-house e just-in-time
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La C650 è la stampante a colori ad alte prestazioni più piccola del mondo.
Esempio di etichetta per prodotto.
UNA GRANDE VARIETÀ DI APPLICAZIONI Le soluzioni per la stampa LED digitale proposte da OKI consentono di ottenere una grande varietà di applicazioni: dalla segnaletica orizzontale e verticale ai banner e poster, dagli adesivi fino alle etichette per i prodotti. Per ogni esiesi genza del punto vendita. Le stampanti OKI combinano la qualità di stampa professionale con ingombri estremamente ridotti e costi competitivi. Ma non solo, perché la pluripremiata tec-
Esempio di banner.
nologia LED OKI consente di ottenere una stampa duratura, resistente sia indoor sia all’aperto e adatta ad applicazioni su pavimenti in zone ad elevato calpestio. Inoltre, la possibilità di stampare in-house e just-in-time esattamente ciò di cui si ha bisogno nel momento in cui è necessario si sposa in maniera eccellente con la realtà operativa della maggior parte dei centri florovivaistici. STAMPANTE COMPATTA E MULTIFUNZIONE Le aziende florovivaistiche si sa, sono ambienti in cui è molto difficile trovare spazi in cui poter stoccare grandi quantità di materiali di stampa o stampanti ingombranti. Una stampante a colori compatta o una stampante multifunzione OKI possono essere invece comodamente posizionate in un angolo dell’ufficio o sotto il banco dell’accoglienza, pronte a realizzare in pochi minuti anche solamente un singolo prodotto. Semplice, no?
STORIE di MARKETING estere
Ecco le più popolari di Marta Meggiolaro
Il National Garden Bureau ha scelto le piante dell’anno 2022, fornendo il materiale utile alla loro diffusione e alla vendita. Un progetto di lunga data da cui trarre ispirazione Ogni anno il National Garden Bureau seleziona una pianta annuale, una perenne, un bulbo, un arbusto, una pianta da orto e una da interno che vengono incoronate “piante dell’anno”. Le prescelte vengono selezionate in base a quanto sono popolari, semplici da coltivare, adattabili a diversi climi, versatili negli usi e con un buon numero di cultivar. Il NGB mette a disposizione degli affiliati una grande varietà di materiali che sostengono la promozione e la vendita di queste specie all’interno dei centri di giardinaggio: immagini, poster, loghi, consigli per la coltivazione, schede di informazioni sulle varietà, power point che illustrano le piante dell’anno e le attività dell’associazione. Per il 2022 le piante dell’anno sono: Peperomia, Gladiolo, Lillà, Phlox, insalata verde e Verbena.
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Una Peperomia dal portamento ricadente: P. prostrata. Pilea peperoimioides Evanthia.
P. argyreia, dal fogliame a goccia, elegantemente striato di bianco.
STORIE di MARKETING estere
PEPEROMIA, OTTIMA PER I PRINCIPIANTI Le piante di questa famiglia iniziano a essere vendute come piante da appartamento nel 1930, ma c’era poco fra cui scegliere. Recentemente stanno conoscendo una stagione d’oro: merito del fatto che si sono aggiunte tante nuove varietà, erette o ricadenti, simili a piante succulente o meno. Sono le perfette piante da appartamento perché non hanno bisogno di molta luce, anzi non vogliono proprio la luce diretta, e non crescono molto: non diventano troppo ingombranti. I pollici verdi inesperti si troveranno molto bene con questa specie, facile da coltivare: non necessita di un’irrigazione molto frequente né di specifiche concimazioni. In più, le varietà a disposizione sono talmente tante da solleticare il desiderio dei collezionisti. UNA SPADA GENTILE Il gladiolo deriva il suo nome dalla parola latina “gladius”, che significa spada. Il nome è stato attribuito per via del suo portamento eretto, che lo fa spiccare in giardino. Ne esistono differenti varietà, che differiscono fra loro per l’altezza e la forma del fiore. I più diffusi sono i grandiflora, ma la genetica ha lavorato molto su questa pianta, ottenendo varietà più basse o con fiori particolari. La quantità di fogge e di colori è impresimpres sionante, sono di facile accostamento alle altre specie, e faranno la differenza nei giardini dei vostri clienti. Perché sia una coltivazione soddisfacente, ricordate di piantare in un terreno ricco e ben drenato, da lavorare eventualmente con compost o stallatico prima della messa a
Gladiolus “Vista”, affascinante ibrido di gladiolo americano.
NGB: mission e scopi Il National Garden Bureau è un’organizzazione non-profit che si propone di educare, ispirare e motivare le persone per incrementare l’uso delle piante nelle case, nei giardini e nei posti di lavoro: si propone insomma di essere lo strumento principe del marketing dell’industria del gardening. I membri del NGB sono aziende e gruppi esperti nel campo dell’orticoltura e tutte le informazioni che l’associazione raccoglie e diffonde sono fornite da queste fonti e sono quindi totalmente affidabili. Lo slogan? “Inspire. Connect. Grow”, cioè: ispira, connetti, cresci.
dioli sono un magnifico fiore da reciso, e piantandoli in periodi successivi è possibile assicurarsi la loro compagnia per tutta l’estate: queste sono tutte indicazioni per cui i vostri clienti chiederanno il vostro consiglio e avranno bisogno di ciò che il garden offre. Mix di gladioli di Harris Seeds.
dimora, in pieno sole, provvedendo presto ai supporti per i lunghi steli carichi di fiori. I gladioli hanno anche bisogno di essere innaffiati con regolarità e frequenza: lo stress idrico, infatti, li porta a essere più esposti a malattie e parassiti. La riuscita è ottima anche in vaso. I gla-
LILLÀ, MODA INTRAMONTABILE I lillà sono tra gli arbusti o piccoli alberi decidui più apprezzati di sempre: sono robusti, affidabili, a bassa manutenzione e sono anche profumati. Sono diffusi in tutto il mondo e hanno dato origine a diversi ibridi. I colori comprendono tutte le sfumature di lilla, dalle più chiare
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STORIE di MARKETING estere
Lillà “Little Lady”, di Bailey Nurseries.
Lillà “Flower Festa” Pink.
alle più scure, e i fiori possono essere singoli o doppi. Amatissimi per le loro fragranze e la loro bellezza, grazie al lavoro della genetica possono ora essere coltivati in climi differenti e abbiamo anche delle varietà con un portamento più compatto e che non raggiungono grandi dimensioni; in questo modo si prestano a essere usati in diversi contesti, anche in vaso, sui terrazzi o sui balconi della città. Un’altra caratteristica che li rende molto apprezzati oggi,
e che aiuta la vendita, è il fatto che attraggono gli insetti impollinatori: sono amici delle api e contribuiscono a incrementare la biodiversità. Esistono anche varietà rifiorenti, che permettono di godere dei profumatissimi fiori lungo tutta l’estate. Per tutte queste ragioni, il Lillà è una pianta da proporre in vivaio e da inserire nei progetti per i nostri clienti. Perché questa specie dia il meglio di sé, è importante coltivarla in zone che garantiscano un inverno abbastanza freddo, dove il terreno è ben drenato e leggermente alcalino, in una posizione in pieno sole. NON È SOLO UN’INSALATA Strana storia, quella delle insalate. Forse non tutti sanno che prima di diventare il piatto delle signore perpetuamente a dieta, le verdure da foglia erano comunque associate alla sfera femminile in quanto Un mix di lattughini di PanAm.
Per approfondire Le informazioni e le foto riportate nell’articolo sono state messe a disposizione del pubblico dalle aziende membri del NGB e sono reperibili qui
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si riteneva che alcune varietà fossero un afrodisiaco e aiutassero la fecondità: si trovano tracce di questa convinzione fin nell’Antico Egitto. Inizialmente usate negli infusi, le insalate sono entrate ben presto nella dieta mediterranea, sia crude sia cotte, condite o saltate nell’olio. Le più note fanno parte della famiglia delle Asteraceae, come la lattuga, la cicoria o il tarassaco; dalla famiglia delle Amarathaceae citiamo invece gli spinaci, mentre le Brassicaceae comprendono la famiglia dei cavoli, che stanno conoscendo una buona diffusione. Questi ortaggi possono dare grande soddisfazione ai nostri clienti che vogliono organizzare “Bright Lights”, di Swiss Chard.
STORIE di MARKETING estere
un orto domestico, in piena terra o nei contenitori: possiamo incuriosirli proponendo varietà dai colori particolari o specie più esotiche, ma la parte importante è fornire le informazioni corrette per la coltivazione di ognuna e gli strumenti adeguati alla difesa delle piantine. Trattandosi di piante da orto, possiamo aiutarli a sperimentare con le varietà e a imparare a conoscere modalità e tempi di raccolta. VERBENA, PER I GIARDINI ASSOLATI È risaputo che la Verbena sopporta bene le alte temperature e il secco; quello che forse non si sa è che i nuovi ibridi sono stati sviluppati proprio per potenziare questa caratteristica, unitamente al valore ornamentale della fioritura. La pianta è conosciuta fin dall’antichità, quando veniva usata come medicamento; oggi si è diffuso le numerose varietà, differenti per portamento e colori, vengono sfruttate per adornare i giardini. I fiori sono ampi, i colori vivaci, e sono generalmengeneralmen te offerte in mix, per poter creare gradegrade
Verbena “Tuscany Pastel” mix, di Syngenta.
Verbena “Samira Rose”, di Benary.
Phlox “Pink Sparkles”, di Walter Gardens.
voli accostamenti di colore. La verbena è molto amata dagli insetti impollinatori: uno dei motivi per cui verrà scelta volentieri dai consumatori. Può essere proposta sia come tappezzante sia come punto focali, in vasi o in basket appesi. Va posta in pieno sole. L’importante è che il substrato sia drenante e che l’irrigazione sia abbondante e regolare, pena lo scolorimento dei fiori. È consigliabile anche proteggerla dall’oidio trattandola con olio di Neem, nonostante le nuove varietà siano più resistenti. La Verbena è una pianta annuale che, grazie all’apporto di allegria e colore che regala al giardino, darà grande soddisfazione anche ai consumatori meno esperti. PHLOX, UN OMAGGIO ALL’AMERICA Non è difficile comprendere come mai il Phlox sia stato scelto come pianta dell’anno dall’associazione americana NGB: infatti originariamente è un fiore selvatico che si trova nei territori dalla Florida all’Alaska. È una classica pianta perenne americana, coltivata già dai nativi. I fiori hanno colori vivaci e la fioritura dura molte settimane: questi sono i due punti di forza per cui il Phlox è un must have per i giardini assolati, dove si possono trovare sia quelli a fioritura
Phlox “Pop Star” Deep Blue, di Syngenta.
primaverile, sia quelli a fioritura estiva. I primi sono generalmente usati come coprisuolo, mentre i secondi sono più alti. I Phlox hanno bisogno, oltre che di luce, di un substrato leggero, sabbioso e ben drenante; il terreno argilloso potrebbe comprometterne irrimediabilmente la messa a dimora. Hanno anche bisogno di essere innaffiati regolarmente e con abbondanza, ma temono i marciumi e gli attacchi fungini, quindi è meglio evitare di bagnare la mattina presto e di bagnare le foglie. La cosa migliore è avere un impianto di irrigazione a goccia. Essendo perenni i giardinieri un po’ più esperti possono divertirsi in autunno a dividerli. Questo rinvigorirà le piante che, l’anno successivo, regaleranno una fioritura ancora più esuberante.
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STORIE di MERCATI consumer
La spesa pro capite è aumentata del 20% A causa delle chiusure e dell’impossibilità di viaggiare, molte persone hanno destinato parte delle proprie spese a decorare e abbellire la propria casa, giardino e balcone. Il giardinaggio ha vissuto un boom di interesse e nuovi pollici verdi tanto che l’AMI (Agrarmarkt Informations-Gesellschaft mbH) ha registrato che in Germania - paese campione dell’indagine - la spesa pro capite per fiori e piante è aumentata da 108 euro nel 2019 a 113 euro nel 2020 e, infine, a 124 euro nel 2021. Gli esperti stimano che il numero di clienti nel settore del commercio al dettaglio specializzato sia aumentato tra il 10 e il 20 per cento. • Nel 2020, i consumatori di ciascun segmento hanno speso un euro pro capite in più per piante perenni, arbusti, piante d’appartamento verdi, piante da aiuola e piante da balcone rispetto all’anno precedente. • Il 2021 ha mostrato che i clienti del commercio al dettaglio sono disposti a pagare leggermente di più per le piante. Un’analisi degli scontrini di cassa mostra che, a seconda del tipo e dell’ubicazione dell’attività, i clienti hanno speso in media fino al 20% in più per acquisto rispetto all’anno precedente.
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Germania, i consumi trainano il settore di Alice Nicole Ginosa
Negli ultimi due anni le vendite di piante e fiori hanno registrato un vero boom, e i dati lo confermano. L’agenzia CO CONCEPT, su commissione di IPM Essen, ha delineato sfide e opportunità, per capire il vero interesse dei consumatori
STORIE di MERCATI consumer
Non solo verde ma anche il reciso La spesa non si concentra solo sul segmento delle piante da interno ed esterno, ma si focalizza anche sul fiore reciso. L’importo speso, infatti, su questa categoria è aumentato del 24% rispetto all’anno precedente, solo in Germania. A conferma di questo andamento, l’associazione olandese dei grossisti di prodotti floricoli (VGB) ha registrato esportazioni record di circa 4,1 miliardi di euro nella prima
metà del 2021 per i Paesi Bassi. I risultati sono ancora più degni di nota, visti i maggiori prezzi di acquisto di fiori e piante nel periodo di riferimento.
Esportazioni dai Paesi Bassi
Ordinate per i singoli paesi di destinazione, si può notare come la Gran Bretagna sia in testa alla classifica (+30,6% nel 2021). A seguire, si registra un interesse anche da parte di Francia (+19,5%) e Germania (+ 8,4%).
Quando si guarda ai canali di vendita per le esportazioni dai Paesi Bassi, si nota come i supermercati rappresentino la quota maggiore delle esportazioni con il 34%. Seguono il commercio all’ingrosso, con una quota del 29% e, solo al terzo posto, i centri di giardinaggio con il 14% Le vendite da record di fiori e piante negli ultimi 24 mesi sono una certezza. Nessuno può dire il contrario. Quello che invece resta ancora da decidere è se l’interesse e la domanda dei consumatori persisterà. Una descrizione analitica dell’andamento del settore arriva dall’agenzia CO CONCEPT, su commissione di IPM Essen, in cui vengono delineati stato dell’arte, sfide e opportunità. Quel che è certo è che il 2021 è stato un anno positivo e ha decretato il verde come elemento costante nella vita delle persone. Di seguito abbiamo cercato di riassumere gli spunti principali del report, suddividendoli per macro tematiche che speriamo vi possano illustrare le dinamiche interne ed esterne del mercato di fiori e piante che vivete ogni giorno in prima persona.
Occhio ai prezzi Le prime analisi del Center for Business Management in Horticulture and Applied Research di Hannover (ZBG) hanno mostrato che l’attuale livello dei prezzi non è sufficientemente alto da compensare l’aumento dei costi di produzione. È molto difficile pensare ad un prodotto o servizio che non risenta dei crescenti costi delle materie prime. È logico, quindi, che il settore dell’orticoltura debba anche tenere conto di questi maggiori costi nei suoi calcoli:
• Logistica dal +10 al +20 per cento • Olio da riscaldamento +50% • Contenitori per piante +20% Costi che non tutti i vivai trasferiscono sul prezzo finale ai clienti. Gli aumenti medi dei prezzi del 10% per fiori e piante non sono sufficienti a coprire l’aumento dei costi di produzione nella maggior parte dei casi. Sebbene tutte le aziende di orticoltura avessero cifre di vendita significativamente più elevate, ciò non si è tradotto sempre in maggiori profitti.
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STORIE di MERCATI consumer
Uno sguardo al futuro Il clamore attorno a fiori e piante non è stato certamente suscitato dall’industria stessa ma, al contrario, è stato provocato dalla pandemia e dal comportamento del consumatore in quel preciso periodo storico. Per quanto concerne il futuro, oltre al clima, sarà il fattore economico a giocare un ruolo centrale, così come la stabilità dei consumi, ovviamente.
I prodotti più richiesti nel 2022? Partiamo con il dire che non ci sono delle categorie flop per eccellenza, tuttavia esistono alcuni prodotti che
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hanno acquisito una popolarità tale da continuare ad attrarre domanda: • piante perenni • per aiuola • per balcone • erbe aromatiche • piante da orto • piante da giardino • piante di grandi dimensioni Il livello di domanda a cui siamo giunti negli ultimi due anni è senza precedenti. Al tempo stesso, però, stiamo vivendo un aumento dei costi per le materie prime e per la carenza di materiali operativi, personale e unità logistiche. Un insieme di fattori che hanno spinto il tasso di inflazione al +5%.
Altra questione spinosa è l’ampiezza del mercato, che si scontra con un numero inferiore di dipendenti e costi più elevati. Eppure, i consumatori sono disposti a pagare un prezzo più alto per portare avanti e nutrire la propria passione. Se abbiamo capito, dopo tutto, che l’amore per il verde non è destinato a scomparire di colpo, al tempo stesso è fondamentale non adagiarsi sugli allori, ma continuare a trovare la propria chiave per crescere in un settore che non sembra volersi fermare.
Le prime analisi del Center for Business Management in Horticulture and Applied Research di Hannover (ZBG) hanno mostrato che l’attuale livello dei prezzi non è sufficientemente alto da compensare l’aumento dei costi di produzione
STORIE di MERCATI consumer
La grande distribuzione si impone come canale di vendita Quando si guarda ai canali di vendita per le esportazioni dai Paesi Bassi si nota come i supermercati rappresentino la quota maggiore delle esportazioni con il 34%. Seguono il commercio all’ingrosso, con una quota del 29% e solo al terzo posto i centri di giardinaggio, con il 14%. Chiudono la classifica i negozi di fiori e i cash&carry con, rispettivamente, il 7% e l’8%. La restante quota del 10% è suddivisa su “altri canali di vendita”.
Come si svilupperà la percentuale delle vendite di fiori e piante effettuate tramite i supermercati nei prossimi anni?
Secondo le prime stime degli esperti, nel 2020 la grande distribuzione ha potuto approfittare del fatto che fossero
gli unici negozi autorizzati a vendere fiori e piante durante il primo lockdown, affermandosi come fornitori privilegiati tra i consumatori. Secondo i dati del panel GfK, la grande distribuzione in Germania ha beneficiato della chiusura dei rivenditori specializzati durante il periodo di blocco nel primo trimestre del 2021, facendo scoprire ai consumatori un nuovo luogo per acquistare gruppi di prodotti che in precedenza venivano generalmente acquistati da rivenditori specializzati in forniture da giardino. Le osservazioni fornite da alcuni grossisti di fiori nel 2021 suggeriscono che la riallocazione alla grande distribuzione della spesa e dei volumi di acquisto per i fiori recisi aumenterà ulteriormente.
Mai più senza Indipendentemente dai prezzi, la tendenza ad avere più piante negli ambienti domestici continua senza sosta: le piante verdi da interno, in particolare, stanno vivendo una rinascita. Tra i fattori che spingono il consumatore verso l’acquisto e la conseguente cura di piante e fiori la sostenibilità, l’upcycling e il desiderio di essere in costante contatto con la natura. Quando si parla di sostenibilità, in particolare, sempre più persone riconoscono che le piante possono vivere molto a lungo se vengono adeguatamente curate, il che ha un effetto positivo sul nostro benessere e sul clima.
LA DOMANDA NON SI ARRESTA
Le piante verdi con foglie grandi sono particolarmente apprezzate dai consumatori, soprattutto Monstera, Ficus e Philodendron. Tra le principali evidenze che si riscontrano a livello di vendite di piante nel report: • A settembre 2021, le vendite di Monstera sono aumentate del 60% rispetto al 2020 • La domanda di piante rare e a foglia divisa è aumentata costantemente • I principali acquirenti non sono solo i clienti giovani e privati ma anche esercizi commerciali che puntano a rendersi attraenti e desiderabili. A conferma di una domanda che cresce, senza sosta, da ogni dove
• I giovani sono sempre più interessati al verde e sono sempre più inclini ad accettare un lavoro che favorisca la sostenibilità o che sia relazionato con il settore del florovivaismo. Gli esperti hanno attribuito la crescente popolarità della professione al cambiamento climatico e alla discussione sull’ambiente • A giocare un ruolo centrale nell’espansione del settore anche influencer e blogger, che hanno scoperto sempre più l’amore per tutto ciò che riguarda piante e giardini negli ultimi due anni e condividono con le proprie community gioie e dolori dell’essere un pollice verde.
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STORIE di RICERCA rapporti
Innovazione e sostenibilità, l'incoraggiante situazione italiana di Nicolò De Rossi
Pubblicato il nuovo report di Reale Mutua insieme a Confagricoltura: la situazione delle imprese descritta attraverso un indice in centesimi. Ecco un alleato nel processo di transizione ecologica
Sostenibilità e innovazione. due parole che ascoltiamo spesso, quasi sempre insieme. Dietro a queste parole, si stagliano concetti complessi, significati astratti e in divenire, a cui è difficile dare una dimensione concreta. Quando ci riusciamo, lo facciamo in termini di progettualità, pensando al futuro, a
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quello che possiamo fare e ci auguriamo di attuare per la nostra azienda. Molto più difficile è misurare la nostra situazione attuale, che è il prodotto delle scelte passate sul presente e che necessita di un metodo di misurazione accurato e oggettivo. L’Italia si trova oggi in un momento decisivo - lo sentiamo
spesso -: da una parte, il fattore destabilizzante della pandemia, destinato a impattare ancora a lungo sulla vita delle persone (non a caso, non si parla più di ‘emergenza’); dall’altra, il processo di ripresa, la nostra rinascita, attraverso il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Viene da pensare che sia
STORIE di RICERCA rapporti
proprio questo il momento opportuno per capire a che punto siamo. IL REPORT E IL RUOLO DELL’AGRICOLTURA L’agricoltura ha un ruolo insostituibile per il nostro paese, sarà fondamentale nel necessario e già avviato processo di transizione ecologica. E qui ritornano sostenibilità e innovazione: il futuro del settore agricolo e agroalimentare è possibile solo in questi termini. Sostenibilità e innovazione oggi ci sono - e così domani - ma vanno cercate e misurate nel modo giusto. Per questo Reale Mutua, in collaborazione con Confagricoltura, ha realizzato il secondo rapporto annuale AGRIcoltura100 (liberamente scaricabile dal sito www.agricoltura100. com). L’obiettivo della ricerca è quello di rilevare in dettaglio gli sforzi e i livelli di sostenibilità raggiunti dalle aziende italiane del settore. Per tale scopo, AGRIcoltura100 ha costruito un mo-
dello di misurazione adatto a imprese di diverse dimensioni e attività produttive. La misurazione risulta utile su due fronti: quello statistico, come istantanea di un paradigma in evoluzione; e come faro per la singola azienda, visto che individua carenze e modelli vincenti, e può aiutare a orientare le scelte future.
Ortive
Floricoltura
Imprese agricole per livello di sostenibilità / Distribuzione per segmenti - Quota % di imprese
DATI E MODALITÀ DELL’INDAGINE Questa seconda edizione ha visto la partecipazione di 2.162 imprese agricole italiane (+16,9% rispetto all’anno precedente) in una indagine svoltasi tra giugno e ottobre 2021. Il campione è ampio e variegato, e per questo rappresentativo di un settore dalle multiformi realtà: sul totale, 150 sono le imprese della floricoltura, e 149 quelle ortive. Il modello di scoring, elaborando 234 variabili, attribuisce a ogni impresa un punteggio su scala da 0 a 100, l’Indice AGRIcoltura100, che, in sostanza, mi-
Modello di attribuzione dell’indice AGRIcoltura100 - Sintesi.
sura il livello generale di sostenibilità dell’impresa considerando il numero e l’intensità delle iniziative adottate in 4 aree strategiche (Environment, Social, Gestione, Development - ESGD). Il risultato, a livello macroscopico, è l’attribuzione dell’impresa a una fascia di livello (base, medio, medio-alto, alto). A livello microscopico, sono davvero tanti i calcoli e le rilevazioni di questo studio condotto da Reale Mutua - prima Compagnia di Assicurazione in Italia ad aver ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 -. AGRICOLTURA100. COSA CI RIVELA? Negli ultimi due anni, quasi 9 imprese su 10 (88,7%) hanno sostenuto investimenti per innovare le loro attività. Per quanto riguarda il rating, le imprese di livello alto e medio-alto sono aumentate, nell’ultimo anno, dal 48,1% al 49,1%. Ma il cambiamento più significativo è la forte diminuzione delle imprese di livello base, dal 17% al 12,7%. Ciò ha provocato un aumento della fascia immediatamente superiore, il livello medio, dal 34,8% al 38,2%. Per quanto riguarda le imprese ortive e della floricoltura, appartengono alle due fasce più alte, rispettivamente il 56,6% e il 41,1% delle imprese. Da sottolineare la grande quota di impre-
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se ortive nella fascia alta di sostenibilità (26,3%). Sulla qualità degli investimenti, possiamo dire che gli investimenti delle imprese agricole italiane nei due anni di pandemia hanno riguardato soprattutto la meccanizzazione dell’attività (56,6%), per dotarsi di sistemi e attrezzature di ultima generazione. Eravamo partiti da sostenibilità e innovazione. Una delle cose più importanti che ci rivela il report è la simbiosi tra le
due. Un rapporto che va assolutamente ricucito, perché sostenibilità è anche il frutto di un impegno ampio e costante delle imprese verso l’innovazione. Il prossimo rapporto AGRIcoltura100 sarà l’occasione di vedere se il lavoro che porteremo avanti durante il 2022 con il PNRR e le altre misure strutturali previste, sarà stato indirizzato nella giusta direzione e con la giusta visione verso questa grande sfida che abbiamo di fronte a noi.
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STORIE VARIETALI prove in campo
Stelle nascenti di Giovanna Pavarin* a cura di Marta Meggiolaro
La giornata tecnica della Poinsettia 2021 conferma alcune scelte varietali delle più note case di ibridazione, ma è soprattutto l’occasione per scovare nuove introduzioni promettenti Centonovantanove: è il totale di varietà di Euphorbia pulcherrima che sono state messe in prova presso il Centro Sperimentale di Tramontana di Veneto Agricoltura per l’ormai tradizionale trial invernale. Prevalentemente a brattea rossa e bianca, grazie alla partecipazione delle aziende di genetica ha avuto una caratterizzazione verso novità, precommerciali e varietà in fase valutativa. I risultati sono stati presentati dalla dottoressa Giovanna Pavarin durante una Giornata dedicata alla Poinsettia, svoltasi il 2 dicembre, in cui si è parlato anche di difesa fitosanitaria (Dr. Filippo Lazzarin) e tecnica colturale (Maurizio Contessotto). I risultati sono stati soddisfacenti: «La qualità del materiale di partenza era buona, in alcuni casi ottima, come pure la radicazione, solo in pochi casi insoddisfacente. Il lavoro dei breeder è stato ottimo nel colore rosso: le piante sono sempre più in grado di dare un ottimo risultato senza complicazioni colturali. Nel colore bianco vanno rilevati progressi notevoli, e abbiamo apprezzato le nuove disponibilità nel bianco puro e nel crema chiaro. La cosa più interessante è l’attività intensa nella ricerca di forme e colorazioni innovative, utili per “svecchiare” l’immagine vative della pianta e renderla più attraente per la clientela più giovane». * Ricercatore e tecnico in floricoltura presso il Centro Po di Tramontana (Veneto Agricoltura).
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STORIE VARIETALI prove in campo
Impostazione della prova • 114 varietà in vaso 14 • 85 varietà in vaso 10 • Strutture in ferro vetro • Invaso: settimana 30 per il vaso 14, settimana 33 per il vaso 10 • Substrato: Brill special C mini Brown • Irrigazione: flusso/riflusso • Temperature: 18° fino a tutto ottobre, 18° giorno e 16° notte tutto novembre • Nanizzanti: Interventi estivi differenziati in funzione della vigoria, interventi autunnali generalizzati ad eccezione delle varietà più compatte.
Le aziende partecipanti al trial • Beekenkamp • Dummen • Florensis • Padana (genetica Graff) • Lazzeri • Psenner • Selecta • Syngenta
Per approfondire Le schede varietali con i risultati della prova, come pure le relazioni tecniche presentate al convegno, sono disponibili sul sito www.venetoagricoltura.org Per qualunque informazione è possibile contattare Giovanna Pavarin: giovanna.pavarin@ venetoagricoltura.org
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STORIE VARIETALI prove in campo
▲ Syngenta Toro Red ha ottime doti di vegetazione e fioritura, che ne fanno un prodotto decisamente appariscente.
▲ La serie Vip di Psenner si arricchisce con la colorazione Glitter, in una pianta compatta ma robusta.
R Selecta Christmas Song. Versatile per vigoria, struttura e tempi di maturazione, è una novità che promette molto bene.
▼ Graff, Q-Ismas Forever: conferma positiva per questa novità, compatta, uniforme, precoce, con brattee rosso intenso.
▲ Syngenta PO334: Pre-commerciale da tenere sotto osservazione, pianta di ottima struttura e grande facilità di coltivazione.
▲ Selecta Ice Princess è una nuova introduzione dalle belle brattee bianco puro, che ben contrastano col fogliame molto scuro.
Mosca bianca: ottimi i risultati con gli antagonisti Grazie alla pulizia del materiale di partenza, esente da fitofagi, e al monitoraggio continuo in fase di coltivazione, anche quest’anno si è ottenuto un ottimo controllo con l’uso di antagonisti, che hanno permesso di evitare qualsiasi intervento insetticida contro la mosca bianca (Bemisia tabaci). Sono stati lanciati il parassitoide Eretmocerus eremicus e il predatore Amblyseius swirskii. Focolai localizzati di ragnetto, T. urticae, sono stati controllati con il fitoseide Phytosiulus persimilis.
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STORIE VARIETALI prove in campo
▼ Frou Frou di Florensis presenta un bel fiore bianco crema che amplia la gamma nella tipologia a brattea arricciata.
▲ Beekenkamp Pon 179: Colore glitter e brattee arrotondate in una pianta compatta, curiosa e attraente. ▼ Il colore luminoso e brillante, in una pianta di buona regolarità e struttura, è il punto di forza di questa novità di Dummen Orange, chiamata Bonfire.
▲ Graff, Q-Ismas Frosty ha brattee di un bel colore lime luminoso, a foglia di quercia; questa varietà è un prodotto perfetto per chi cerca strade diverse dalla poinsettia tradizionale.
Condizioni climatiche Estate: più fresca della media, ma con un periodo di temperature alte corrispondenti al periodo post invaso-cimatura, che hanno causato in qualche caso una ramificazione non ottimale, con accecamento dei germogli più bassi. Il mese di settembre è stato fresco e ha favorito la crescita e la radicazione.
Autunno: ottobre, molto soleggiato ma con minime basse, ha accelerato la colorazione delle varietà precoci. Novembre mite, ma prevalentemente nuvoloso, ha comunque permesso una maturazione soddisfacente anche delle varietà tardive.
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STORIE VARIETALI prove in campo
▼ Vip Performance Red. Psenner propone una nuova Vip, con la tipica struttura forte e le brattee spesse caratteristiche della serie, ma anche un punto di vigoria in più che ne fa una pianta di ottimo effetto.
▲ Fuego: Florensis ha scelto un nome più che perfetto per una pianta dalla struttura robusta, resa particolarmente appariscente dalle brattee grandi e brillanti.
▲ Pon 134 Red è una prossima introduzione commerciale di Beekenkamp. Vigorosa tardiva, ben strutturata e con belle infiorescenze rosso brillante.
▲ Una bella novità di Lazzeri: Aida, con ottima ramificazione, vigoria forte ma gestibile, e una bella fioritura.
▲ Polar Star di Dummen Orange è caratterizzata da vigoria, precocità e colore, aspetti che rendono questa novità particolarmente benvenuta nel panorama delle varietà a brattea bianca.
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▲ Lazzeri New Orange è una pianta importante con rami robusti e brattee grandi dal colore molto luminoso.
STORIE BREVI news
IL MAGICO ESTRATTO DI ICL PER IL MANTO ERBOSO DIVENTA “SMX” ICL - impresa leader nella nutrizione delle piante - rinnova uno dei suoi prodotti di punta: da oggi l’estratto alcalino di alghe “SeaMax” si chiamerà “SMX”. Un restyling che tocca la denominazione, ma non la formula, già vincente, del prodotto. SMX è un estratto ad alta concentrazione dell’alga atlantica Ascophyllum nodosum, raccolta da fonti sostenibili e rinnovabili, ed è utilizzato come biostimolante e concime. In particolare, SMX si rivela un campione nel tappeto erboso, soprattutto quello sportivo! Numerosissimi studi condotti con SMX dimostrano chiaramente come questo estratto di alghe migliori la condizione e il radicamento del tappeto erboso. Tutto dipende dal metodo di estrazione alcalina dell’alga Ascophyllum nodosum, che ICL porta a termine preservando intatti alcuni composti biochimici fondamentali. Di conseguenza SMX è in grado di stimolare l’erba nella produzione di radici più lunghe e di maggior volume. A migliorare è anche la qualità della crescita, quindi il peso dei germogli, che risultano poi più resistenti in autunno e in inverno. Questo prezioso strumento è abbinato ai concimi premium di ICL, ma è anche disponibile come prodotto autonomo in forma idrosolubile (Sportsmaster WSF SMX) e in forma liquida (Vitalnova SMX). Inoltre, è incluso in percentuale elevata in SierraformGT Spring & Summer CalMag 14-0-7 e nel nuovo concime organico-minerale Gronamic Golf 6-2-4.
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Aumenta il prezzo della verdura, ma i produttori soffrono Confagricoltura Piemonte rileva il forte aumento del prezzo della verdura, e spiega le debolezze di un settore in crisi. Se il consumatore di oggi è stato educato - a fatica - a preferire la stagionalità delle verdure, non gli si può negare che l’offerta del passato inverno sia stata eccessivamente cara. La verdura fresca, che d’inverno si ottiene solo sotto serra, è in testa alle preferenze dei consumatori. Ma le temperature rigide, l’aumento dei costi produttivi e le fisiologiche tensioni commerciali fanno sì che in alcuni periodi i prezzi al consumo diventino particolarmente elevati. È quello che è successo quest’anno. I pomodori sono aumentati del 35%, le melanzane del 37%. I listini del Caat – Centro agro alimentare di Torino – rilevano che un anno fa in questo periodo (prezzi all’ingrosso) i cavolfiori bianchi costavano 90 centesimi al chilo, mentre oggi sono quotati 1,30 euro; le zucchine valevano 1,60 euro, mentre oggi sono a 2,65 euro. L’aumento più consistente, complici le gelate, è quello dei finocchi, passati da 45 centesimi al chilo a 2,30 euro. Rispetto alla “normalità” del periodo, che vede la verdura più cara d’inverno,
quest’anno c’è un elemento in più che incide sui prezzi. “Da un anno a questa parte il costo dei fertilizzanti azotati è aumentato mediamente del 290% - spiega Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte - mentre il gas metano, utilizzato per il riscaldamento delle serre, è aumentato di oltre il 600%”. “I consumatori pagano di più la verdura, ciò nonostante, gli orticoltori sono in grande difficoltà, perché con le contrattazioni all’ingrosso non riescono a recuperare i maggiori costi che sostengono – chiarisce Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – e se non si interverrà per stabilizzare i costi energetici molte aziende saranno costrette ad abbandonare la produzione, riducendo la disponibilità dell’offerta. Per questo è necessario che nell’ambito della filiera ciascuno faccia la propria parte, evitando di penalizzare esclusivamente il settore della produzione primaria, per evitare di far crescere la dipendenza dall’estero e peggiorare i conti della bilancia commerciale del nostro Paese”.
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BASF VERSO UNA PRODUZIONE “CARBON FREE” A un anno dal primo annuncio, BASF riafferma i propri, ambiziosi obiettivi climatici. In un aggiornamento per gli investitori e gli analisti finanziari, il Gruppo ha confermato le sue tre grandi sfide per il futuro: • Riduzione delle emissioni di CO2 del 25% entro il 2030 rispetto al 2018, con l’obiettivo Net Zero entro il 2050 • 100% della domanda complessiva di energia del 2021 da parte di BASF proveniente da fonti rinnovabili, entro il 2030 • BASF pronta a offrire ai clienti i primi prodotti a zero emissioni e a bassa impronta di carbonio Obiettivi difficili sì, ma ampiamente alla portata del gruppo chimico, soprattutto alla luce dei traguardi già
raggiunti. Sul piano della sostenibilità BASF unisce al successo economico la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale. Nonostante il significativo incremento dei volumi di produzione, nel 2021 ha ridotto le proprie emissioni di CO2 di circa il 3% rispetto al 2020: un risultato in gran parte attribuibile all’aumento dell’uso di energia rinnovabile. Energia rinnovabile, che BASF è pronto a incrementare attraverso una strategia make-andbuy, ovvero tramite investimenti in strutture di produzioni proprie, e tramite l’acquisto di energia verde da terzi. Un esempio concreto è stato, nel 2021, l’acquisto di una quota del parco eolico Hollandse Kust Zuid (HKZ) di Vattenfall, che, una volta operativo, sarà il più grande parco eolico offshore del mondo, con una capacità totale installata di 1,5 gigawatt.
Il prossimo passo è invece quello di offrire ai clienti i primi prodotti a zero emissioni e a bassa impronta di carbonio. È di fatto la naturale conseguenza di un sistema di produzione improntato sull’innovazione e sull’uso di risorse rinnovabili. BASF prevede infatti che nel medio termine la domanda di tali prodotti sia maggiore dell’offerta e che il loro valore di mercato compenserà ampiamente i maggiori costi di produzione.
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Fabio Rappo, fondatore e amministratore unico di Viridea, assieme ai nuovi dipendenti nel taglio della torta.
Viridea festeggia l'apertura del decimo garden center Grandi celebrazioni in casa Viridea. Nell’anno del venticinquesimo anniversario, il decimo Garden Center è ora realtà! Aperto al pubblico già dalla giornata dello scorso venerdì 4 marzo, il nuovo centro sorge a Castenedolo, in provincia di Brescia. Il week-end dell’inaugurazione - 5 e 6 marzo - il punto vendita ha registrato un’alta affluenza di visitatori, segnale di un futuro grande potenziale di utenza. Per entrambe le giornate sono state proposte numerose dimostrazioni gratuite, animazioni per adulti e bambini, e sono stati distribuiti omaggi a tutti i clienti. Il momento clou dei festeggiamenti è stato nel pomeriggio di domenica, con il simbolico taglio della torta alla presenza del fondatore di Viridea Fabio Rappo. “L’affluenza registrata in queste giornate d’inaugurazione e la risposta positiva che abbiamo avuto dai clienti sono per noi motivo di orgoglio e soddisfazione” - commenta Fabio Rappo, fondatore e amministratore unico di Viridea - “Abbiamo creato un team affiatato, con l’assunzione di circa 40 nuove figure tra addetti e capi reparto, e siamo pronti a lavorare con impegno e determinazione
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per far sì che il Viridea di Castenedolo divenga presto un punto di riferimento sul territorio. Questa nuova apertura, proprio nell’anno del venticinquesimo anniversario di Viridea, conferma la nostra volontà di continuare a crescere, sempre in un’ottica di sviluppo sostenibile”. Con oltre 7.300 mq di superficie di vendita coperta e un’area occupata di 43.500 mq complessivi, il nuovo Viridea Garden Center si contraddistingue per l’assortimento merceologico, ormai consolidato, e per un layout espositivo rinnovato che mira a semplificare l’esperienza d’acquisto per i clienti caratterizzando in modo più immediato i diversi reparti. Tra le novità, una postazione di toelettatura self-service per i cani, a disposizione di tutti i visitatori per una toelettatura completa del proprio animale. Il nuovo garden center vi aspetta a Castenedolo, in prossimità della Tangenziale Est di Brescia, a pochi minuti dal casello autostradale di Brescia Est, sulla A4.
A MACFRUT 2022 RI.NOVA METTE IN MOSTRA LA TECNOLOGIA Ri.Nova – neonata cooperativa per l’innovazione agroalimentare con sede a Cesena – sarà la grande protagonista di Macfrut 2022, fiera in scena al Rimini Expo Center il prossimo 4, 5 e 6 maggio. Nel padiglione dinamico Smart Agriculture le parole d’ordine saranno innovazione e tecnologia. La scelta è quella di offrire uno spaccato delle più avanzate tecnologie commercialmente disponibili, con lo sguardo verso il futuro di ciò che la tecnologia può mettere in campo. Sono state selezionate aziende e startup italiane ed europee, capaci di operare in tre grandi ambiti tecnologici: sensori, droni, robot. Ecco le novità presenti in fiera. • Sensori. Negli ultimi anni la sensoristica per l’agricoltura ha subìto una rapida evoluzione: nuovi prodotti sono entrati nel mercato a cominciare dalle centraline meteo, ma anche sonde per il suolo, trappole automatiche, sensori e biosensori che rilevano direttamente le condizioni della singola pianta. Nell’immediato futuro tali strumenti assumeranno un ruolo sempre più centrale nel perseguimento degli obiettivi di riduzione dei prodotti chimici indicati dalle recenti politiche europee. Winet srl, azienda cesenate, è una delle realtà nazionali al centro di questo rinnovamento. Esporrà le sue ultime tecnologie per la rilevazione dello stato dei frutti sulla pianta. • Droni. Sensori mobili del futuro, sono in grado di apprezzare lo stato della singola pianta, arrivando laddove il satellite non riesce a fornire una visione sufficientemente accurata. In più, facilitano l’ispezione delle colture da parte dell’uomo grazie alla - segue
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realtà virtuale o aumentata, specialmente nel campo della difesa fitosanitaria. Molte realtà aziendali per la fornitura di servizi via droni sono sorte in Italia negli ultimi anni, spesso gettando il cuore oltre l’ostacolo di una normativa parziale o non aggiornata. • Robot. Attualmente, il mercato offre importanti applicazioni robotizzate per il diserbo, la semina e le lavorazioni del terreno. Anche la raccolta del fresco si sta aprendo alla meccanizzazione, non solo nelle colture di industria. Fattore importante è quello dell’alimentazione energetica dei robot, dato il caro energia e il crescente costo dei carburanti. Un esempio virtuoso è Consorzi Agrari d’Italia, che già da tempo si avvale del robot elettrico DINO, sviluppato dalla francese Naio Technologies per il diserbo meccanico delle colture orticole. CHIARA BORTOLAS ALLA GUIDA DELLE DONNE DI COLDIRETTI Chiara Bortolas, 42 anni, titolare di un’azienda che produce frutta e verdura sulle montagne bellunesi è la nuova responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti in rappresentanza di un esercito di 207mila imprese agricole a guida femminile in Italia. Bortolas ha un diploma di maturità classica e una laurea in Biologia Molecolare conseguita presso l’Università di Padova, e dopo un periodo come ricercatrice ha scelto di puntare sulla vendita diretta. Nella loro azione imprenditoriale – spiega Donne Impresa Coldiretti – le imprenditrici agricole italiane hanno dimostrato una grande capacità di coniugare la sfida del mercato con il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita e l’attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. In agricoltura, le donne sono protagoniste dalle attività di educazione alimentare ed ambientale nelle scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, dai mercati di Campagna Amica all’agriturismo. Un trend favorito anche dall’ingresso di imprenditrici di “prima generazione” che hanno fatto esperienze lavorative in altri settori. Un’azione imprenditoriale forte, quella femminile, che ha saputo raccogliere le sfide e le opportunità del presente e che si rispecchia nei numeri, come sottolinea la stessa Chiara Bortolas: “grazie alle grandi opportunità offerte dall’agricoltura sociale, dall’agriturismo e dalla vendita diretta aumenta il numero delle donne ai vertici di aziende multifunzionali”. L’obiettivo di Coldiretti, continua Bortolas è quello di “[r]iuscire a coniugare in forma responsabile attività produttiva e servizi alla persona, visione imprenditoriale e progetti di filiera, ragioni private e bene comune” il tutto, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici agricole sul territorio italiano.
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Professor Mario Pezzotti, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione FEM.
GIORNATA DEI DOTTORANDI ALLA FONDAZIONE EDMUND MACH: IL RACCONTO DI UNA ECCELLENZA ITALIANA Si è svolto lo scorso 4 aprile il “PhD Day” 2022, la giornata dedicata agli 80 dottorandi della trentina Fondazione Edmund Mach. I dottorandi hanno presentato i loro progetti di ricerca partecipando a discussioni di gruppo organizzate in tavole rotonde, condividendo un momento di confronto e scambio scientifico con i tutor di ricerca. Il programma di alta formazione “International Doctoral Program Initiative” è coordinato dal Centro Ricerca e Innovazione e coinvolge studenti che provengono da ogni parte del mondo (21 paesi). Le ricerche degli studenti si focalizzano su diversi temi attinenti alle aree di interesse di FEM, quali l’analisi e il controllo delle specie invasive di insetti, ricerche sull’approccio innovativo alla scoperta di nuovi biofungicidi sostenibili a basso impatto contro le malattie delle piante, per quanto concerne l’area dell’agricoltura. Dal lato delle ricerche in ambito alimenti e nutrizione, sono trattate le analisi delle proprietà fisico-chimiche e sensoriali degli alimenti, la misurazione dell’effetto degli alimenti ricchi di polifenoli sul microbiota intestinale, studi sull’alterazione del microbiota e la sua resilienza. Lo studio di tecniche di monitoraggio dell’ecosistema alpino, la conservazione della genomica dell’ittiofauna alpina in via di estinzione e l’impatto delle attività umane sugli ecosistemi alpini caratterizzano, infine, le ricerche condotte in ambito ambiente e sviluppo sostenibile. “Promuovere la formazione in ricerca è per FEM un obiettivo strategico - sottolinea il prof. Mario Pezzotti, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione FEM -. La comunità dei dottorandi è numerosa e internazionale, racconta l’attrattiva dell’istituzione e stabilisce un legame indissolubile con le future generazioni di ricercatori. Attraverso i giovani ricercatori le attività di FEM crescono e si affermano nella comunità scientifica”. L’esperienza di dottorato di ricerca presso la FEM, rappresenta da anni un motivo di vanto nel settore, nonché un grande trampolino di lancio per gli studenti. Grazie alle numerose convenzioni con istituzioni di ricerca nazionali e internazionali, e con aziende private, l’80% dei borsisti ha potuto trovare impiego presso enti prestigiosi. Una giornata all’insegna della ricerca scientifica, settore forse sottostimato in Italia, ma in grado di offrire tanti esempi virtuosi come questo.
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APPROVVIGIONAMENTO DELLE MATERIE PRIME. IL MONITO DI COMPAG: GARANTIRE LA REPERIBILITÀ DEI FERTILIZZANTI Compag, la Federazione Nazionale delle rivendite agrarie e dei centri di stoccaggio, che rappresenta un settore il cui fatturato è stimato a circa 3,8 miliardi di euro, non nasconde la seria preoccupazione per la scarsa disponibilità delle materie prime e per l’aumento dei costi energetici. Lo fa per voce del suo Vice-Presidente Mauro Acciarri, intervenuto al tavolo convocato all’inizio di marzo scorso dal Sottosegretario Centinaio del Mipaaf per affrontare la situazione emergenziale relativa ai cereali. “Apprezziamo che il Governo abbia voluto ascoltare le nostre istanze. In questa situazione è innanzitutto necessario garantire la sicurezza alimentare per tutti e, pertanto, rivedere le scelte legate alle politiche UE, che rischiano di ridurre le zone produttive e la disponibilità di mezzi tecnici, che rappresentano un elemento imprescindibile per garantire la produzione agricola. Le politiche europee, in questo momento storico, dovrebbero incentivare la produzione di materie prime, fondamentali per il nostro fabbisogno”. Le prime grandi ripercussioni sono già sotto i nostri occhi. La scarsa disponibilità di fertilizzanti, legata alla situazione russa e al forte aumento dei costi energetici, ha comportato, tra le altre cose, la chiusura dello stabilimento italiano del principale produttore di urea a livello UE. Gli impatti sulla campagna attuale dei cereali saranno importanti, in particolare su grano e mais. Il prezzo dell’urea ha infatti già superato i 1.000 euro/ton proprio in un momento in cui si avrebbe grande necessità di queste materie prime, fondamentali per la produzione alimentare italiana. Solo per i cereali, la cui campagna è attualmente in corso, si stima che la necessità di urea potrà essere di 8-10 milioni di quintali. Compag propone al Governo di intervenire in emergenza al fine di rimettere in produzione lo stabilimento italiano, e prevedere dei contributi che rendano accessibile il prezzo dell’urea. Bisogna inoltre riformulare le attuali limitazioni nell’utilizzo di altre forme di fertilizzanti, come, ad esempio, i liquami.
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Due importanti novità a servizio del retail Si va verso una nuova gestione degli acquisti e degli ordini, per ottimizzare logistica e consegne. In un’epoca in cui il delivery si sta sempre più diffondendo. Ecco le ultime risposte tecnologiche di Flortesistemi
Guarda i video di presentazione delle novità!
Il servizio e-commerce studiato dall'azienda milanese.
ta di credito. Una soluzione che ottimizza sicuramente logistica e tempi nelle procedura di acquisto e consegna, soprattutto in un’ottica di diffusione del delivery.
La prima interessante novità, riguarda l’accordo tra Sumup, azienda specializzata in servizi di semplificazione dei pagamenti, e Floresistemi, che consentirà a punti vendita e grossisti di utilizzare, con la massima semplicità, carte di credito e supporti mobili proprio per i pagamenti. Attraverso dei POS di nuova generazione e tramite dei sistemi Android e grazie ai dispositivi web di Florsistemi sarà possibile accettare i pagamenti direttamente con bancomat e car-
Altra importante novità è il primo programma Flortsistemi su device android desktop, quindi un computer fisso che permette, anche in questo caso, di ottimizzare le fasi e le operazioni di acquisto e vendita. Un prodotto che è stato introdotto per agevolare l’immissione degli ordine, che possono essere inseriti rapidamente, aggiungendo anche caratteristiche specifiche del prodotto, oltre alle informazioni utili per la gestione della consegna.
Si tratta di due innovazioni che consentono agli operatori del settore, specialmente grossisti e dettaglianti, di migliorare notevolmente i processi di acquisto, vendita e consegna di piante e fiori, in un mercato sempre più dinamico e in continuo aggiornamento, soprattutto sul fronte tecnologico.
Informazione pubbliredazionale
L’azienda milanese specializzata in software, hardware e soluzioni per etichettatura, che il prossimo anno festeggerà il suo trentennale, ha introdotto sul mercato due importanti novità a supporto del retail, per migliorare e ottimizzare le funzione di pagamento e ordini.
Per rimanere sempre informato www.florsistemi.it
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IPM RINFORZA IL SUO COMITATO CONSULTIVO CON DUE NUOVI MEMBRI IPM-Essen – la grande fiera commerciale tedesca del verde – arricchisce il suo organo direttivo di due nuove figure: Dirk Bader, membro del consiglio esecutivo di Landgard, e Klaus Götz, presidente della associazione federale dei fioristi tedeschi (Fachverband Deutscher Floristen – FDF). L’advisory panel raggiunge adesso i 17 elementi, esperti nel campo del business, della vendita e dell’amministrazione. Dirk Bader punta sullo sviluppo sostenibile di IPM ESSEN: “come attori di co-martketing con circa 3mila membri, riteniamo di essere per inostri clienti, sia a livello nazionale che internazionale, partner innovativi, verdi e sostenibili. Tutto questo calza perfettamente negli ideali di IPM ESSEN che, come evento leader nel settore dell’orticoltura, si impegna nel presentare ogni anno soluzioni nuove e innovative. Il nostro obiettivo è quello di offrire al visitatore un valore aggiunto attraverso presentazioni, concept e prodotti sostenibili; è l’esito di un continuo sviluppo nel tentativo di rendere IPM ESSEN un luogo di incontro e di informazione,
IRRITEC E NETSENS: UN ACCORDO STRATEGICO E COMMERCIALE PER L’AGRICOLTURA IOT Irritec, tra i leader mondiali nel settore dell’irrigazione di precisione, e Netsens, leader nei sistemi di smartfarming, hanno siglato un accordo strategico e commerciale che vede l’ingresso di Irritec nel capitale di Netsens, con una quota del 30%, a fronte del restante 70% di proprietà della famiglia Manes. Netsens continuerà a operare in piena autonomia nel mercato italiano, mentre Irritec sarà distributore esclusivo dei prodotti Netsens nel mercato internazionale.
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H Dirk Bader, membro del consiglio esecutivo di Landgard.
H Klaus Götz, presidente di Fachverband Deutscher Floristen – FDF.
Continuando ad avvalersi degli asset tecnologici e dei prodotti Netsens, Irritec estenderà la propria offerta commerciale a tutto il settore dell’Agricoltura IoT, per soluzioni end-to-end chiavi in mano. L’operazione permetterà a Netsens di accrescere il proprio orizzonte commerciale e i volumi di fatturato grazie alle sinergie con il gruppo Irritec.
un motore di innovazione. A nome di Landgard, ma anche personalmente, non vedo l’ora con la mia annessione al panel di continuare a valorizzare il prodotto green e soprattutto di poter puntare i riflettori su temi importanti come il cambiamento climatico, la sostenibilità e la conservazione delle risorse”. Le parole di Klaus Götz invece, sono dedicate alle potenzialità creative attorno al fiore e alla sua vendita. “Il mio compito nel comitato sarà quello di orientare la direzione produttiva di IPM ESSEN e di attirare l’attenzione verso questo settore. L’allestimento del prodotto da parte dei fioristi è un passaggio ricco di emozione e creatività. È qui che il prodotto viene migliorato grazie all’arte del design; potenziato il suo valore di asset culturale. Tutto questo e molto altro sarà mostrato nelle presentazioni in FDF World, nella Hall 1A. Un punto vendita unico all’interno della fiera, che rappresenta l’intero settore e ne rispecchia la complessità e la ricchezza. La floricoltura e le forniture legate ad essa giocano un ruolo molto importante nell’insieme del mercato”.
“Siamo orgogliosi di questa alleanza con Netsens che trova le basi in un percorso di anni di collaborazione e valori condivisi. – dichiara Carmelo Giuffrè, Presidente e AD di Irritec – Una sinergia che ci permetterà di rafforzare la nostra presenza nel settore dello smart farming, offrendo un servizio ancora più integrato agli agricoltori di tutto il mondo”.
Questa partnership tutta italiana si inserisce all’interno di un programma di sviluppo e diffusione internazionale di un modello di un’agricoltura interconnessa e sostenibile, che risponde in maniera efficiente ed efficace alle esigenze di ogni coltura, preservando la risorse naturali e migliorando il lavoro in campo e da remoto.
STORIE di FUTURO gestione risorse
Giulia Giuffré, Consigliere d’Amministrazione e Ambasciatrice della sostenibilità di Irritec.
Irrigazione sostenibile fulcro degli obiettivi delle Nazioni Unite. Le parole di Giulia Giuffré, amministratrice di Irritec e ambasciatrice di innovazione a cura di Nicolò De Rossi Il passato martedì 22 marzo è stata la giornata mondiale dell’acqua, il «World Water Day». A istituirla è stata l’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1992. L’acqua, come risorsa fondamentale del nostro pianeta, è intrinsecamente legata al settore dell’agricoltura. L’irrigazione agricola rappresenta il 70% dell’utilizzo di acqua nel mondo. Va considerato, comunque, che molto spesso si tratta di acqua piovana e quasi sempre, una buona parte ritorna disponibile attraverso le falde acquifere. Risulta chiaro che il settore dell’agricoltura sia chiamato a un uso responsabile. È la stessa ONU a promuoverlo, in quello che viene definito il Global Compact (UNGC) che, assieme alle SDGs (Sustainable Development Goals), rappresenta gli obiettivi e le indicazioni in ambito di sostenibilità nei confronti delle imprese del mondo.
Acqua e agricoltura: le linee del Global Compact ONU 38 38
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IRRITEC E IL GLOBAL COMPACT In Italia sono molte le imprese che aderiscono ai principi del Global Compact, ma, nel settore dell’agricoltura, uno degli esempi più virtuosi è sicuramente Irritec - leader mondiale nel settore dell’irrigazione di precisione -. Giulia Giuffré, Consigliere d’Amministrazione e Ambasciatrice della sostenibilità di Irritec, non a caso, è stata nominata «SDG Pioneer 2021» per la gestione sostenibile dell’acqua dal Global Compact delle Nazioni Unite. Alla 115ª edizione di Fieragricola, a Verona, dove Irritec è stata grande protagonista, Giulia Giuffré, ha risposto ad alcune domande sulle linee guida ONU e sull’impatto futuro dell’agricoltura.
STORIE di FUTURO gestione risorse
Dottoressa Giuffré, quali sono le linee guida dell’Onu sull’acqua e quali iniziative sono in programma? «Acqua accessibile e pulita: questi sono gli elementi alla base dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile numero 6 promosso delle Nazioni Unite. Nello specifico: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie. La carenza e la scarsa qualità dell’acqua, assieme a sistemi sanitari inadeguati, hanno un impatto negativo sulla sicurezza alimentare. A questo si aggiungono anche le gravi conseguenze della siccità che colpisce i Paesi più poveri del mondo, peggiorando la situazione di fame e diffusa malnutrizione. Negli ultimi 20 anni, le riserve d’acqua dolce sono diminuite di oltre il 20% e il settore agricolo si trova a dover fare i conti con esigenze umane maggiori e risorse naturali che tendono a scarseggiare [Fonte: SOFA - FAO]. Secondo quanto emerso dalle più recenti analisi, a livello internazionale, inoltre, circa il 70% dell’acqua estratta da fiumi, laghi e acquedotti è usata per l’irrigazione in campo agricolo. Per questo diventa fondamentale investire in un’agricoltura che sia responsabile e sostenibile, sfruttando i vantaggi
dell’irrigazione di precisione che significa valorizzare l’utilizzo dell’acqua in agricoltura. Acqua, infatti, non è solo l’Obiettivo 6. L’acqua è una risorsa preziosa, il cui percorso e la cui salvaguardia si intrecciano inevitabilmente con tutte le azioni quotidiane». I cambiamenti climatici oggi rappresentano già un elemento di rischio in agricoltura. Quali possono essere le risposte? «La situazione attuale di emergenza idrica richiama le aziende, le imprese e le comunità del mondo agricolo a un nuovo senso di responsabilità: oggi più che mai è, infatti, fondamentale adottare soluzioni che consentano un risparmio d’acqua a fronte di una garanzia di qualità della produzione. La chiave è la promozione e la diffusione dell’agricoltura sostenibile, attraverso l’adozione di soluzioni di irrigazione di precisione che siano in grado di ottimizzare l’utilizzo ambientale. Si consideri, infatti, che l'irrigazione a goccia è il metodo di irrigazione più efficiente (fino al 95%) per far fronte alle sfide climatiche e ambientali in essere: permette di distribuire la risorsa idrica in
piccole quantità e più frequentemente, mantenendo il livello ideale di umidità della zona radicale, risparmiando il 50% di acqua rispetto ai sistemi tradizionali. È quello che fa Irritec, tra i leader mondiali nel settore dell’irrigazione di precisione, specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di irrigazione altamente tecnologici e innovativi studiati per ottimizzare le risorse ambientali e i processi produttivi. L’azienda, di cui sono consigliere d’amministrazione e ambasciatrice di sostenibilità, integra nella sua visione strategica, nella cultura organizzativa e nelle operazioni quotidiane i principi di sviluppo sostenibile: per questo ha scelto di aderire al Global Compact delle Nazioni Unite. Un’azione concreta e consapevole per un futuro più sostenibile».
FIERAGRICOLA tornerà a Verona per l’edizione numero 116 della rassegna internazionale di agricoltura nel 2024 (31 gennaio - 3 febbraio).
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STORIE di NOVITÀ floricoltura
Pronti per nuove fioriture di Filippo Terragni
P Surdiva® Snow Blanket Con le innovazioni nella selezione Surdiva®, il segmento della Scaevola ha raggiunto uno standard completamente nuovo in termini di qualità e crescita. Una delle nuove varietà della collezione Surdiva® è la Snow Blanket: colore bianco neve, molto forte e caratterizzata da una fioritura ricchissima.
MPN/Suntory presenta le nuove collezioni per festeggiare i 20 anni del marchio Sundaville®. Qui un assaggio delle ultime varietà da tenere in considerazione per le prossime programmazioni
▲ Senetti® Red Orange Preparatevi all’effetto WOW! Ecco Senetti® Red Orange, la varietà di colore rosso vivo all’interno di una delle più grandi collezioni dal mondo di Pericallis. Anche se si tratta di una varietà che fiorisce a inizio primavera, manterrà i suoi fiori rosso intenso a lungo, fino a quattro mesi, con colori vividi e rami rigogliosi, anche durante l’estate.
Oltre a una nuova brand identity e a un nuovo show-room, MNP/Suntory quest’anno festeggia i 20 anni di uno dei suoi marchi di Mandevilla più importanti, Sundaville®. E sono tante le iniziative che l’azienda olandese ha deciso di organizzare in occasione di questo importante evento, a partire dall’introduzione di nuovissime varietà per la prossima stagione, che l’azienda di Leimuiderbrug definisce “rovoluzionarie”. Andiamo con ordine.
VUOI SAPERNE DI PIÙ? Collegati a mnpflowers.com per scoprire la gamma completa di novità e le ultime news sull’azienda.
Q Collezione Granvia® Una pianta che stimola tutti i sensi, ideale per il giardino, dove regala eccezionali fioriture, con fiori coloratissimi che ricordano la consistenza della carta. Oltre alla nota varietà giallo brillante, MNP/Suntory introdurrà anche le varianti rosa, arancione, rossa e bianca.
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P Sundaville® Flamingo Pink Il colore del Flamingo Pink è unico. Con le sue tinte rosa chiaro fiammeggiante e le macchioline rosa scuro, i suoi fiori somigliano alle piume di un fenicottero. Promette di diventare in breve tempo uno dei bestseller nel segmento delle Mandevilla. Sundaville® Flamingo Pink ha gli stessi punti di forza delle varietà classiche del brand. Continua a fiorire fino alle prime gelate notturne, richiede poca manutenzione e cura ed è la preferita di molti consumatori europei.
STORIE di NOVITÀ floricoltura
Q Tatto e vista Il nome ‘Touche Me’ di questa speciale varietà indica la vera innovazione: tutte le serie sono infatti prive di primina, una sostanza prodotta dalle foglie della Primula obconica che può causare eruzioni cutanee, rendendone la cura e la coltivazione di gran lunga più agevoli. La pianta è poi caratterizzata da una struttura compatta, steli e fiori robusti, nonché colori vividi e uniformi per una fioritura abbondante, tra le prime dell’anno.
Aria di primavera di Emma Colombo
Fioriture vivaci e abbondanti incorniciate da un fogliame brillante e rigoglioso: Primula obconica Touch Me è il fiore giusto per rendere frizzante qualsiasi atmosfera Schoneveld Breeding torna a stupire i visitatori degli open day con varianti colorate e dalle caratteristiche genetiche
R Serie speciali Spazio ai colori, specialmente quelli della variante Galaxy, dalla serie ‘Touch Me Large’: un tono di viola unico sul mercato con striature bianche a contrasto. O ancora, Primula Pricanto: sempre priva di primina, fioriture minute in tre colorazioni, dal look vintage, adatte a interni o esterni riparati per vasi dai 9 ai 12 centimetri.
pensate ad hoc per rispondere a tutte le esigenze, da quelle degli specialisti di giovani piante ai coltivatori.
▲ Per tutti i gusti ‘Touch me’ è disponibile in diversi formati, grazie a un uso ridotto dei regolatori della crescita andando anche incontro alle esigenze ambientali e di sostenibilità. È così disponibile, in cinque diverse cromie, ‘Touch Me Mini’, adatta a vasi dai 9 ai 10,5 centimetri, ma anche ‘Touch Me Midi’, dai 10,5 ai 12 centimetri e in otto tonalità diverse, fino a ‘Touch Me Large’ per vasi fino ai 15 centimetri e in dieci colori, garantendo sempre esemplari curati nel dettaglio, uniformi e resistenti.
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STORIE di NOVITÀ vivaismo
Parola d’ordine: colore di Emma Colombo
▲ Tesori dall’Oriente In Cina fiorisce sostanzialmente in qualsiasi stagione, accompagnandoci durante tutto l’anno, ma anche più a occidente Camellia 1001 Summer Nights® Jasmine si adatta e rimane rigogliosa con qualsiasi clima. Dal portamento denso e fitto, foglie scure e lucide in perfetto contrasto con i grandi fiori dalle intense tonalità: un piacere per gli occhi che si adatta a qualsiasi paesaggio o giardino.
È proprio l’intensità delle tonalità, infatti, il minimo comun denominatore tra le novità presentate da Plantipp per la stagione estiva Un’ampia scelta, per tutte le preferenze e necessità: il ventaglio di varietà tra cui scegliere, tra quelle presentate dalla rete Plantipp, è ampio e variegato. Da quelle più minute, alle varietà dalla fioritura più esuberante, ma sempre dalle qualità strutturali evidenti oltre che estetiche, con cromie d’impatto e vivaci.
▲ Eleganza regale Portamento slanciato e forma piramidale la rendono una varietà particolarmente adatta per giardini di piccole dimensioni, o perfino per vasi all’esterno. Magnolia Pink Pyramid però si fa notare, oltre che per la sua peculiare ed elegante struttura, per l’intensa e avvolgente tonalità di rosa degli ampi fiori, che compaiono in primavera e per una seconda fioritura in estate.
Q Invecchiare con stile Proprio come Rosa Everglow Ruby, la varietà rosso intenso con sfumature al centro che rinnova e cambia tonalità con il passare del tempo. Ben ramificata, compatta, vivace: è la più indicata per le collocazioni in vaso. Fiorendo sulle sue stesse radici ed essendo autopulente garantisce anche longevità e resistenza.
R Fioritura da medaglia d’oro Crescita compatta e abbondante, spighe fitte dai colori profondi e accesi in contrasto con il fogliame scuro: non c’è da stupirsi che la nuova serie Buddleja davidii Butterfly Candy abbia già vinto svariati premi, come quello alla fiera Groen-Direkt per la Little Ruby come migliore in gara.
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▲ Botte piccola, vino buono Nonostante le ridotte dimensioni, Rosa Cutie Pie può regalare fioriture generosissime. Una varietà priva di spine, dalle delicate tonalità pastello, che mantiene un portamento contenuto e compatto ma con una miriade di piccoli fiori. Perfetta per vasi, balconi e terrazzi o giardini di piccole dimensioni.
STORIE di AZIENDE case history/1
Le due linee, sorte tra il 2020 e il 2021, nascono con l’obiettivo di rispondere a specifiche esigenze, andando incontro alle nuove richieste di mercato e abbracciando insieme due target: quelli che vogliono tutelare la propria salute e quella delle piante, privilegiando i prodotti biologici; e quelli che vogliono dedicarsi alla passione per il giardinaggio con un tocco più glam rispetto alla tradizione, scegliendo piante “ben vestite”. Eat-bio e Maison Armoatique non erano mai state presentate “ufficialmente” da Lorenzetto srl alla platea dei distributori a causa della pandemia, fino a Myplant 2022, che ha finalmente offerto quest’occasione. CURA E AFFIDABILITÀ «La nostra azienda è conosciuta e affermata da anni per l’affidabilità, la qualità, la cura del cliente. La nostra attenzione non è solamente rivolta al mercato dei clienti come grossisti o retailers, ma anche alla realtà dei garden centres o dei giardinieri», ci risponde Gianfranco, l’agrotecnico dell’azienda, quando gli chiediamo quali siano i punti di forza di Lorenzetto srl. Insomma, un occhio particolarmente attento al dettaglio di ogni singola pianta e varietà, accuratamente scelta e controllata dallo staff. IL FASCINO DEL BIO Ed è proprio questa attenzione che già da qualche anno ha fatto intravedere in casa Lorenzetto una sempre crescente attenzione agli ideali eco-friendly. «La nuova tendenza è un’attrazione verso il mondo green, la natura, il biologico, il rispetto per il pianeta e anche il made in Italy. Grazie a tale richiesta di mercato, quindi, i florovivaisti si orientano verso questa direzione, sopperendo alle loro stesse produzioni con l’acquisto di piante coltivate in Italia, aromatiche cresciute all’aria aperta, biologico italiano, fiori tipici delle nostre regioni - pur dovendo sostenere dei costi maggiori e avere chiaramente un prezzo finale più alto», continua Gianfranco. «Crediamo che la scelta vincente oggi sia proporre una pianta bella esteticamente, ma non “arti-
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Tendenza eco-friendly colloquio con Elena Falone e Gianfranco Lorenzetto di Marta Meggiolaro
Eat-bio e Maison Aromatique: le due linee Lorenzetto che guardano alla sostenibilità tanto quanto alla resta estetica ficiale”, cioè cresciuta in serre, spinta da LE AROMATICHE DEL FUTURO fertilizzanti e fitofarmaci. La pianta deve «Abbiamo voluto proporre una linea che essere sana, resistente, duratura e perfetta speriamo possa essere la scelta del futuro, nella sua imperfezione naturale. Nel no- ovvero il bio. Nel nostro catalogo era già stro caso particolare, una pianta aroma- presente da alcuni anni, ma ha subito un tica deve essere un tripudio di profumo, restyling ed è diventata “Eat-bio”, totalfreschezza, salute, deve sprigionare dalle mente biologica ed ecofriendly, con il vaso foglie l’aroma della vera pianta cresciuta in lolla di riso compostabile e un packain pieno campo, forgiata dal vento, dalla ging estremamente attuale», ci racconta tempesta, ma baciata dal sole e accarez- Elena Falone, sales manager di Lorenzetzata dalla brezza del to. «Una gamma di livello almare, che solo qui to, studiata per chi ha rispetto Scopri di più su in Liguria è possibidell’ambiente, attenzione al lorenzetto.com le». Ed è proprio da benessere, alla salute personaquest’idea e consapele e all’alimentazione e dedivolezza che prendono cata a chi fa una scelta di vita le mosse le due nuove consapevole. Il nostro slogan linee Eat-bio e Maiè perciò diventato: “Love the son Aromatique. planet, eat bio!”. L’altra linea
STORIE di AZIENDE case history/1 Elena Falone, sales manager di Lorenzetto.
è la neonata “Maison Aromatique”, un’originale idea di piante aromatiche con un packaging che le veste a festa, molto attraenti per chi desidera acquistare una pianta che si contraddistingue non solo per la sua qualità ma anche per l’estetica. Con questo prodotto vogliamo proporre le tendenze del gardening indoor e il crescente utilizzo delle aromatiche come arredo anche in cucina». INNOVAZIONE E SICUREZZA Anche sul futuro poi, le idee sono chiare:
«Vogliamo essere un punto di riferimento, solido e sicuro, nel mercato del bio: per questo siamo da tempo certificati Global Gap. Abbiamo anche la certificazione IFS per poter tracciare la filiera del food nel nostro magazzino e ampliare ulteriormente l’offerta per i clienti che commercializzano nel settore, assicurando in tal modo una minore presenza di contaminazione chimica delle piante. Per questo progetto investiamo continuamente in innovazione di prodotto puntando su metodi di coltivazione e packaging green, e ci siamo certificati Bioagricert. La certificazione biologica verifica la conformità alla normativa in materia di produzioni biologiche e garantisce quindi che prodotti e processi rispettino i requisiti di produzione, trasformazione e commercializzazione», ci rivelano quando chiediamo dei progetti futuri di Lorenzetto srl. «Crediamo in una digitalizzazione funzionale e non esasperata, andiamo alla ricerca di materiali e soluzioni eco-friendly per uno sviluppo sostenibile. Se le nostre radici sono nella produzione e distribuzione, il nostro futuro è nel rispetto dell’ambiente e nell’adattarsi ai cambiamenti. Siamo appassionati del nostro lavoro, ci piace sentirci uniti, ci piace lavorare insieme e dare sempre il massimo. E ci piace molto sentirci utili ai nostri clienti e, nel nostro piccolo, al futuro del pianeta!».
Gianfranco Lorenzetto, l’agrotecnico dell’azienda.
Lorenzetto, rinnovare la tradizione Da cinquant’anni la famiglia Lorenzetto si dedica con passione al florovivaismo, grazie a un know-how che è cresciuto nel tempo. Allo stesso tempo, l’impresa è giovane, investe nella crescita professionale delle persone e conta nello staff cinque impiegati under 30, una componente importante per dare sempre nuova energia al gruppo di lavoro. Oltre al titolare, Germano Lorenzetto, la squadra si compone di dieci persone e durante il periodo della stagione può arrivare a 2530 elementi. I prodotti di punta sono in assoluto le piante aromatiche in vaso - tra le quali si annoverano anche molte specie particolari - grazie al microclima della piana di Albenga, particolarmente favorevole a
questo tipo di colture che vengono coltivate in pieno campo. Altri articoli caratteristici sono le lavande, le margherite, le agathee, le gazanie, le dimorphoteche, gli euryops, oltre a commercializzare anche altre piante fiorite, da esterno, grasse, da siepe, da frutto, agrumi, ulivi, oleandri. La professionalità dello staff, una distribuzione annua di diversi milioni di prodotti e un notevole portfolio di clienti in tutta Europa, dalla Penisola Scandinava all’Islanda, dall’Est Europa al Sud della Francia e ovviamente l’Italia, rende la rete di vendite molto capillare tra grossi retailers, piccoli garden, giardinieri e riserve botaniche. Lorenzetto srl è socio sostenitore e sponsor dell’Aicg.
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STORIE di AZIENDE case history/2
Fare sostenibilità (in concreto) colloquio con Matteo Laconi di Alice Nicole Ginosa
Sul numero dello scorso ottobre dell’edizione nostrana di Forbes, Vigorplant rientra nella classifica delle realtà più green. Cosa significa avere una filosofia ecosostenibile fin dalle proprie radici? Un grande traguardo che premia l’impegno di Vigorplant nel contrastare la crisi climatica, da una parte, ma anche la possibilità di continuare a fare sempre meglio verso un mondo migliore, per tutti. Vigorplant è ufficialmente nella classifica di Forbes Italia delle 100 eccellenze italiane nel campo della sostenibilità, un riconoscimento che si stenibilità concretizza nel Sustainability Award e che è il risultato di un percorso iniziato nel 1975. Ce lo siamo fatti raccontare da Matteo Laconi di Vigorplant, marketing manager dell’azienda lodigiana. Come è iniziato il percorso e approccio verso una maggiore sostenibilità? Dal 1975 quali sono state le fasi fondamentali? «La tendenza verso tematiche sostenibili è sempre stata protagonista delle scelte dell’azienda e, negli ultimi 10 anni, si è ulteriormente intensificata con la realizzazione di un grande progetto legato all’energia: un impianto fotovoltaico da 300mila Kilowatt capace di fornire gran parte dell’energia elettrica utilizzautilizza ta nel processo produttivo. Parlando di
prodotti, in alcuni utilizziamo corteccia proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile, secondo i rigorosi standard FSC® (Forest Stewardship Council®). Un altro esempio di sosteni-
Matteo Laconi, marketing manager di Vigorplant.
bilità è il Nativia, il terriccio universale biologico top di gamma per la sostenibilità, contenente Biocross®, prodotto ricco di microrganismi naturali che rafforzano le radici in modo ecocompatibile, e dotato anche del marchio I’m Greentm sul packaging, che attesta l’utilizzo di una parte di plastiche riciclate che riducono le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Anche la materia prima di nostra produzione di tipo rinnovabile EcoFibra®, 100% naturale, ottenuta trasformando, mediante un processo di estrusione, il legno di particolari essenze arboree in fibre soffici, aerate e sterili capaci di donare ai substrati eccellenti performance agronomiche, rappresenta un’altra azione concreta a testimonianza dell’impegno quotidiano».
Abbiamo avviato il progetto Brooklyn che vede la realizzazione di vere e proprie serre in cui poter sperimentare soprattutto materie prime innovative e sostenibili 46 46
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STORIE di AZIENDE case history/2
Il piazzale di stoccaggio dei prodotti destinanti all’ambito professionale. Il claim ideato in occasione del riconoscimento di Forbes Italia.
Cosa rappresenta per voi aver ricevuto il premio Sustainability Award? «Sicuramente un traguardo di cui siamo molto orgogliosi, un premio unico nel nostro settore che vede così valorizzati il nostro impegno sociale e ambientale. Alla base del nostro CSR c’è una filosofia tutta green che mira ad armonizzare gli obiettivi economici e di business con quelli sociali e ambientali e a lavorare per un mondo migliore per tutti, a partire da chi lo abita oggi. Una filosofia green che siamo contenti essere stata premiata e riconosciuta da un
proprie serre in cui poter sperimentare soprattutto Consulta materie prime innovatitutte le soluzioni professionali ve e sostenibili. sostenibili Un vero di Vigorplant e proprio ponte verso il premio così importante, futuro in cui il floricolche ci rende orgogliosi e tore continua ad essere ancora più forti di fronte un partner fondamenalle sfide che la crisi clitale per le nostre ricette matica di oggi ci pone: dando vita ad una vera dal 1975 ci impegniamo e propria co-creazione di a rendere il nostro busivalore condiviso, per noi ness sempre più sostenie per il professionista. Il bile ed efficiente». nostro reparto di ricerca e sviluppo è una delle chiavi del nostro Ci sono progetti e attività in questo am- successo e per tale ragione abbiamo bito che lancerete nel prossimo anno? voluto investire ulteriormente con un «Si, abbiamo avviato il progetto Bro- progetto ad hoc sviluppato proprio sul oklyn che vede la realizzazione di vere e fronte della sostenibilità».
La filosofia Green • Eccellenza in tutti i comparti dell’azienda • Armonizzazione degli obiettivi di Business con quelli sociali e ambientali • Valorizzazione delle risorse come primo passo per investire sul futuro
I substrati professionali Queste tipologie di substrati possono essere confezionate in sacchi da 70 litri, in big bag da 1 a 3,5 mc di substrato, in Xpro pack da 4 a 6 mc di substrato “compresso”, in Xbag sacchi coltura da 30 o 15 litri oppure sfuso.
Gli impieghi • Semina e taleaggio • Fuori suolo • Colture protette • Vivaistica • Paesaggistica
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STORIE di AZIENDE case history/3
Controllo ed efficienza per Stelle di Natale senza pari a cura di Filippo Terragni
Innumerevoli elementi concorrono alla salute e qualità delle coltivazioni. E lo sa bene Giuseppre Iuele, che grazie agli schermi Robuxta di Arrigoni ha migliorato la produzione delle sue Stelle di Natale La delicatezza della Stella di Natale non dipende solo dalle peculiarità della pianta, ma anche dal modo in cui essa viene coltivata. Gli agronomi di Arrigoni, azienda comasca specializzata nella produzione di reti e tessuti per l’agricoltura, hanno infatti recentemente scoperto che gli schermi della gamma Robuxta®, caratterizzati da un’elevata
Giuseppe Iuele alla guida dell’azienda.
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resistenza all’abrasione, sono in grado di assicurare il rispetto di diversi parametri di questo tipo di pianta e si adattano all’installazione con sistema automatizzato. Possono quindi favorire una crescita armonica e rigogliosa dell’Euphorbia pulcherrima, nota appunto come Stella di Natale. FILTRARE CON EFFICACIA È proprio Giuseppe Iuele, titolare dell’omonima azienda orto-florovivaistica di San Marco Argentano, in provincia di Cosenza, a darci una testimonianza diretta. La sua azienda produce annualmente circa 20 milioni di piantine da orto, 100mila Stelle di Natale e altri 400mila vasi di fiori, su 40mila metri quadrati di superficie totale. “Le esigenze maggiori le abbiamo in estate – spiega Iuele – quando necessitiamo di una luce controllata (il nostro fabbisogno è di circa 32.000 lux) e di rinfrescare l’ambiente delle serre. In passato, per abbattere la luce usavamo l’imbiancante ed eravamo costretti a fare più passaggi sulle serre. Ora, con la rete Robuxta® di
Arrigoni, abbiamo risolto i nostri problemi”. Il valore aggiunto dell’impianto di Iuele è, inoltre, l’automatizzazione: un computer regola l’apertura e la chiusura degli schermi Robuxta® a seconda delle condizioni meteo. Vincenzo Mercuri, dell’azienda Lamezia Serre di Lamezia Terme (CS), che ha realizzato la struttura schermante, aggiunge: “Il telo Robuxta® di Arrigoni è più pesante e più rigido rispetto a quelli che abbiamo sempre installato. Il risultato finale è stato davvero ottimo e abbiamo toccato con mano quanto la qualità di questo materiale, testato negli anni, si presti per un simile tipo di coltura”. FARE IL PIENO DI BENEFICI Sono proprio le tensostrutture i progetti ideali per gli schermi Robuxta®, grazie alla loro funzione termo-riflettente. Catene e trame sono realizzate con mono-
STORIE di AZIENDE case history/3
Gli schermi Robuxta® applicati sulle serre dell’azienda calabrese.
I numeri • 40.000 metri quadrati di superficie totale • 20.000.000 di piantine da orto • 100.000 Stelle di Natale • 400.000 vasi di fiori
filo, mentre la seconda trama è in bandella. Questo monofilo aggiuntivo protegge la bandella di trama e impedisce che quest’ultima entri in contatto con i montanti e i cavi delle strutture di trazione, evitandone il danneggiamento. Il colore bianco riflette una parte della luce infrarossa, responsabile delle alte temperature. A causa della riflessione, la temperatura al di sotto dello schermo è significativamente ridotta. Non di meno, la gestione della temperatura aumenta l’efficienza nel risparmio idrico del 20-30% e l’additivo LD-Light Diffusion impiegato nella bandella fornisce più luce PAR (radiazione fotosinteticamente attiva), utile per la fotosintesi delle piante.
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STORIE di SISTEMA florovivaismo
Valorizzare il patrimonio produttivo di Rachele Pozzato
Nasce il marchio Verde Latina - Piante e Fiori del Territorio, per garantire un sistema in cui i produttori si impegnino a rispettare buone pratiche, con l’ambizione di reinventare la produzione di piante e fiori in una sintesi tra tradizioni e nuove esigenze La Camera di Commercio FrosinoneLatina ha promosso, con il contributo di Unioncamere Lazio, il nuovo piano di valorizzazione del florovivaismo della provincia di Latina, presentando pubblicamente l’iniziativa durante la fiera di filiera Myplant & Garden 2022.
Il settore è infatti in fortissima crescita – con un +28% nell’export solo nei primi nove mesi del 2021 – e il piano mira proprio a caratterizzarne i prodotti con etica, sostenibilità e riconoscibilità, legandoli al territorio da cui provengono, e con azioni concrete come la creazione
del marchio di qualità Verde Latina. NUMERI IN ASCESA La produzione, solo nel Lazio, è pari a 2,6 miliardi di euro con 1.331 aziende attive nel settore florovivaistico. Quella di Latina poi, è l’ottava provincia a li-
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STORIE di SISTEMA florovivaismo
Le delegazione delle aziende intervenute durante Myplant & Garden.
vello nazionale per esportazioni del settore, che in questa zona costituisce il 96% dell’export laziale all’estero, specialmente verso Francia e Germania. È stato così individuato e costruito un piano di valorizzazione a supporto della competitività e del potenziamento economico e produttivo di questo territorio, anche partendo dalla necessità di una comunicazione del settore florovivaistico alla luce del complesso periodo che stiamo vivendo, in cui coltivare alberi, piante e fiori è prioritario per
contrastare l’inquinamento e il cambiamento climatico. E sono proprio i produttori, infatti, il motore propulsore di un rinnovamento del settore che possa partire dall’interno, portando un nuovo disegno del mercato, per comunicare ai consumatori il valore della propria utilità, come “attori protagonisti” nella costruzione di un futuro verde per la nostra società. Che sia in casa, sui balconi, nei terrazzi, in campagna o in città, tutti gli esemplari di fiori e piante contribuisco-
La rappresentanza a Myplant Durante la fiera della filiera del verde un intero stand, nell’area espositiva, è stato riservato alle aziende della provincia di Latina, qui vetrina dell’iniziativa e del marchio di qualità: Bindi Pratopronto Soc. Agr. Sempl. di Michele Bindi E C. (Aprilia), La Felce Vivai Piante Bio Parlapiano Carmine (Latina), Turf Systems srl (Sabaudia), Vivai Mola Della Abbadia srl (Roccasecca Dei Volsci), Water Nursery La Salvia Valerio (Latina).
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Tesori mediterranei Protagoniste tra la vasta gamma dei prodotti florovivaistici tipici del territorio di Latina sono proprio le piante mediterranee: specie come Lentisco, Alloro, Oleandro, Cisto, Corbezzolo, Mirto, Rosmarino, Leccio, Sughera, Gelsomino, Lantana e Hibiscus, che possono concorrere a fregiarsi del marchio di qualità, o le piante ornamentali tipiche come Bougainvillea e l’Euphorbia pulcherrima, che dal Messico ha trovato terreno fertile proprio nell’agropontino; o ancora il Ciclamino, che rientra nella categoria delle piante ornamentali protette della provincia pontina.
STORIE di SISTEMA florovivaismo
Quella di Latina è l’ottava provincia a livello nazionale per esportazioni del settore, che in questa zona costituisce il 96% dell’export laziale all’estero no alla mitigazione del clima, alla compensazione ambientale, ed è sempre più importante che il sistema produttivo, come vero e proprio produttore di qualità della vita, comunichi la necessità di verde in modo efficace e incisivo. Gli strumenti a disposizione sono molti, e coinvolgono sia le imprese di produzione, sia il sistema della distribuzione, sia le amministrazioni locali, sia gli stessi consumatori. DISTINGUERE LA QUALITÀ Da qui ha preso le mosse la nascita del marchio Verde Latina - Piante e Fiori del Territorio, per garantire un sistema in cui i produttori si impegnino a rispettare buone pratiche per una gestione ecocompatibile, applicate dalla scelta delle varietà, alle tecniche di produzione, di raccolta, di selezione, di confezionamento e di commercializzazione, ottenendo prodotti riconoscibili grazie a un marchio di garanzia. Il riposizionamento del settore florovivaistico, in un ruolo sempre più primario, può avvenire attraverso le confezioni dei prodotti, i messaggi sui punti vendita, i siti aziendali, i social network, le campagne informative. Ma soprattutto sarà possibile agganciando il prodotto al territorio, in modo che il consumatore prenda coscienza che anche il prodotto florovivai-
+28% È la percentuale di incremento nell'export solo nei primi nove mesi del 2021
stico non è generico, privo di identità, proprio come è successo per il settore agroalimentare. Il marchio Verde Latina così, rivolgendosi allo stesso tempo a consumatori, interlocutori commerciali e agli stessi produttori, si pone lo scopo di promuovere e valorizzare il patrimonio delle produzioni esistenti e di garantire integralmente la gamma di prodotti e la qualità ambientale del proprio ciclo produttivo, per rispondere in modo puntuale alle esigenze del mercato e della società moderna. Gli obiettivi dell’iniziativa sono concreti e mirano alla riconoscibilità dei prodotti, al collegamento dei prodotti al territorio, all’originalità, al valore ambientale, alla tracciabilità e alla tradizione, dando risalto, tramite una nuova comunicazione, a un sistema produttivo locale di rilevanza e alle sue caratteristiche distintive. LINEE GUIDA E OBIETTIVI Nella valorizzazione di piante e fiori del territorio gran parte del contributo viene dai produttori stessi. Oltre a garantire trasparenza di informazioni, prezzi e condizioni di fornitura o assistenza successiva alla vendita, l’attenzione è rivolta a tematiche sostenibili: un consumo razionale e consapevole dell’acqua, limitazioni nell’utilizzo della plastica, mezzi tecnici naturali tagliando quelli di origine chimica, compostaggio a tutela del suolo, riciclo dei rifiuti, sostenibilità energetica, cura di specie e varietà tipiche e autoctone, non come beni di consumo. La gestione del marchio poi, sarà affidata dalla Camera di Commercio Frosinone-Latina all’organismo collettivo costituito dalle aziende partecipanti, proprio a segnale della
Sorprese acquatiche Tra le aziende aderenti, a portare alto il valore del territorio agropontino e della sua produzione florovivaistica, c’è Water Nursery: un vivaio specializzato in piante acquatiche, che nasce come collezione proprio in queste zone, terre notoriamente palustri, prima della grande Bonifica, per diventare poi vera e propria azienda. Specializzati in specie ed esemplari rari da reperire, e dunque per questo sempre più richiesti e preziosi sul mercato, che uniscono tradizione e ricercatezza. Dai papiri di Siracusa, passando per il marimo o gli iris acquatici, fino alle ninfee, cavallo di battaglia di casa Water Nursery.
condivisione dell’iniziativa, un’azione coesa e mirata al raggiungimento degli obiettivi. Le operazioni di marketing si concentreranno sui punti di forza del progetto, con materiale informativo che servirà anche a delineare e rendere trasparenti gli otto parametri ecosistemici e di sostenibilità a garanzia della qualità dei prodotti: velocità del ciclo di accrescimento, input energetici limitati, basso input irrigazione e riuso, basso input fertilizzanti, rusticità, resistenza alle fitopatie e ai parassiti, adattamento all’ambiente e inserimento nell’ecosistema naturale.
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STORIE di GIOVANI politica agricola
Uno sguardo verso il futuro di Emma Colombo
La modernità e i processi di sviluppo costringono a un ragionamento su nuovi strumenti e necessità della società, in cui il settore agroalimentare assume nuovo spicco grazie alle intuizioni delle nuove generazioni A EIMA, la kermesse internazionale dedicata ai macchinari agricoli, quest’anno ha avuto grande rilievo il ruolo dei giovani e quello della digitalizzazione. Specialmente durante il convengo “Digitale e Giovani: l’agricoltura che verrà, dalla PAC alla Strategia Farm2Fork” organizzato da Image Line, ci si è concentrati sulle nuove dinamiche che regolano l’agricoltura moderna, e delle strategie possibili per porla al centro del processo di transizione alla green economy. LA PAROLA AI GIOVANI I due attori principali sarebbero proprio le nuove generazioni e una digita-
lizzazione sempre in crescita, anche in questo settore. «Da diversi anni grazie al progetto AgroInnovation EDU, all’iniziativa AgroInnovation Award nata in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili e al Premio Filippo Re ideato con l’Accademia Nazionale di Agricoltura, abbiamo un’opportunità, sempre più preziosa, che ci consente di entrare in contatto con le giovani generazioni di studenti di agraria e ricercatori e conoscere le loro idee», ha affermato Valmori, fondatore di Image Line, presentando poi il nuovo progetto dell’azienda ParteciPAC-Tutti per la PAC, la PAC per tutti.
Promosso proprio da Image Line e finanziato dall’Unione Europea, ParteciPAC nasce proprio con l’obiettivo di informare e sensibilizzare giovani agricoltori, studenti e insegnanti sulla Politica Agricola Comune, e sul suo ruolo primario nell'affrontare le sfide globali che riguardano l'ambiente e il clima, portando benefici non solo al settore, ma a tutta la società. PRODUTTORI E CONSUMATORI INSIEME L’importanza di un’iniziativa di questo tipo è evidente da una necessità di produzione e consumo dei cibi sempre più sentita, a tutti i livelli del nostro vivere, e l’innovazione ne è la chiave. ParteciPAC sarà così un primo e importante momento di scambio tra cittadini e operatori del settore agroalimentare, promuovendo e rafforzando il dialogo e il mutuo riconoscimento di bisogni e aspettative. «A mio avviso la vera svolta è rappresentata dalla richiesta di un approccio diverso non solo alla produ-
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STORIE di GIOVANI politica agricola
Esperienze virtuose Come quella della Fattoria di Corazzano, «un esempio singolare di sostenibilità ambientale unita al sociale, che si occupa di accogliere giovani da tutto il mondo per permettergli di fare una esperienza di vita all’interno dell’azienda agricola. Grazie all’utilizzo del digitale l’azienda riesce oggi ad ottimizzare in maniera più efficace il lavoro di gestione dati e reportistica, guadagnando maggiore disponibilità in termini di tempo, da dedicare all’accoglienza e alla formazione degli ospiti», come racconta al convegno Cristiano Spadoni, Business Strategy Manager di Image Line.
zione del cibo, ma anche al consumo. Ciò rimette insieme consumatori e produttori in un’unica alleanza per la sostenibilità», sostiene infatti Diana Lenzi, Presidente CEJA, l’Organizzazione dei Giovani Agricoltori Europei che raccoglie 30 associazioni agricole e due milioni di produttori UE. SEMPRE PIÙ SMART La centralità del digitale, pervasiva in qualsiasi ambito della modernità, è sotto i riflettori anche nel settore agroalimentare, dove risulta il principale strumento per raggiungere una piena sostenibilità sia ambientale, sia economica, parte integrante del processo di sviluppo agricolo. Fondamentale, il digitale, lo è anche poi per strategie come la Farm2Fork, il piano decennale messo a punto dalla Commissione europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. In questo ambito a tutti gli attori della filiera si richiede maggiore consapevolezza, dalla produzione al
consumo, ed è proprio l’accesso ai big data a permettere agli agricoltori la loro parte: consentire un’ottimizzazione di tempi, costi e risorse, intervenire in maniera mirata sulle colture e dare sempre maggiore impulso all’agricoltura di precisione, limitando al massimo gli sprechi. Ricorrere al digitale, insomma, come ben sanno i giovani agricoltori, significa maggiore efficienza e produttività per le aziende agricole.
visita il sito fattoriadicorazzano.it
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STORIE di VIVAISMO gestione
Sinergia vincente in pieno campo di Rachele Pozzato
Come quella tra imprese, sistema pubblico e ricerca nel progetto Autofitoviv, per una gestione fitosanitaria più consapevole nell’ambito del vivaismo pistoiese Autofitoviv è un progetto che nasce dopo l’intuizione, già nel 2014, di maturare un coinvolgimento diretto delle imprese vivaistiche nelle azioni di monitoraggio, controllo e sorveglianza delle loro produzioni, per limitare la diffusione di organismi nocivi sul territorio del distretto vivaistico pistoiese. Ha preso così avvio nel 2019, concludendosi proprio recentemente, l’iniziativa finanziata dalla Regione Toscana e con in prima linea l’Associazione Vivaisti Italiani, insieme a due aziende vivaistiche del distretto pistoiese, Vannucci Piante e Innocenti e Mangoni Piante, e come partener scientifici l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (CNR-IPSP), il CREA Difesa e Certificazione, il CREA Orticoltura e Flo-
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rovivaismo, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze e il Dipartimento in Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, con il Lab Center for Generative Communication del PIN - Polo Universitario Città di Prato, presentando i risultati finali all’Accademia dei Georgofili di Firenze. DUPLICE OBIETTIVO L’obiettivo era quello di tracciare delle linee guida per le aziende vivaistiche non solo nell’adozione della nuova normativa fitosanitaria introdotta con il Regolamento UE 2016/2031, ma anche nell’applicazione di linee di difesa ecocompatibili. Negli ultimi decenni la
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globalizzazione e gli scambi commerciali sono stati infatti sede di proliferazione di organismi nocivi, rendendo oggi l’autocontrollo una condizione necessaria per ridurne il rischio di introduzione e diffusione. Un’efficace attività di prevenzione in questa direzione, inoltre, non rappresenta unicamente una garanzia di qualità dei prodotti florovivaistici: a risentire dell’assenza di
STORIE di VIVAISMO gestione
un adeguato standard fitosanitario della produzione vegetale sono anche il patrimonio forestale, l’ambiente produttivo che ci circonda, il paesaggio, insomma, la biodiversità naturale dei luoghi in cui opera il settore. Autofitoviv, dunque, nasce non soltanto con l’ambizione di ridurre la circolazione di organismi nocivi, ma anche di rendere maggiormente sostenibile
l’attività vivaistica limitandone gli impatti a livello ambientale. In definitiva, il Gruppo Operativo vuole incentivare le aziende ad adottare criteri autonomi di controllo, per evitare l’introduzione di organismi da quarantena attraverso l’applicazione di strategie per il controllo delle piante in ingresso, basato sulla collocazione nei piazzali di opportune trappole per il monitoraggio e la messa
a punto di sistemi per la diagnosi precoce, stimolando una più stretta collaborazione con gli istituti di ricerca. Inoltre, si vuole dimostrare l’efficacia di mezzi di lotta sostenibili contro insetti, acari e nematodi, e contemporaneamente diffondere opportune informazioni agronomiche per l’applicazione di metodi alternativi alla lotta chimica o indirizzati verso la lotta integrata.
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STORIE di VIVAISMO gestione
COINVOLGIMENTO E RICERCA Il lavoro svolto passo passo con le aziende del territorio ha incluso i partecipanti non solo nel processo di autocontrollo e monitoraggio. Il progetto prevedeva infatti anche due corsi di formazione tecnici, di cui si sono tenute ben tre edizioni, e uno di comunicazione con due edizioni, oltre ad alcune visite nelle aziende coinvolte nella sperimentazione, per fare conoscere ad altri vivaisti i metodi e le tecniche applicati. Il riscontro è stato poi più che positivo, denotando un sempre maggiore interesse e consapevolezza, per un totale di 42 ore dei corsi di formazione tecnici, 24 per quello di comunicazione, e 12 ore di attività nei vivai. «Grazie alla sempre pronta disponibilità dei partner scientifici e agli organizzatori, afferenti alle strutture a cui competevano divulgazione e comunicazione, siamo riusciti a portare a termine tutte le azioni previste. Le aziende vivaistiche hanno fatto la loro parte mettendo a disposizione le proprie coltivazioni, i propri piazzali e le proprie esperienze di lavoro», ha raccontato a conclusione del progetto il Dottor Emilio Resta, responsabile scientifico di Autofitoviv per AVI.
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«Al contempo, importanti sono risultati gli incontri con gli operatori del settore, attraverso sei corsi di formazione, due incontri tematici, quattro visite aziendali e due workshop. Si è data l’opportunità ai vivaisti di comprendere il quadro normativo di riferimento descrivendo loro i punti essenziali della nuova normativa fitosanitaria, della necessità di pensare alla gestione delle attività vivaistiche attraverso nuovi modelli di controllo, facendo conoscere quanto di più moderno mette a disposizione ora la scienza nelle azioni di monitoraggio e diagnosi. Le azioni di controllo svolte in campo e le verifiche in laboratorio hanno messo in evidenza delle criticità che sono servite per indicare delle alternative, delle correzioni alle pratiche adottate o ad avanzare dei suggerimenti». I RISULTATI PER OPERARE AL MEGLIO Tra le tante rilevazioni effettuate, per esempio, a proposito del problema nematodi, nell’analisi effettuata sui substrati più utilizzati nelle coltivazioni in contenitore del distretto vivaistico pistoiese non sono stati rilevati nematodi fitoparassiti
(dannosi), ma abbondanza di nematodi saprofiti (innocui) e predatori, utili a controllare i nematodi fitoparassiti. Un altro risultato riferito da Resta durante il convegno conclusivo all’Accademia dei Georgofili riguarda i metodi di monitoraggio adottati per oidi e ruggini, che hanno consentito di identificare i relativi picchi: per l’oidio a maggio e giugno; per le ruggini nei mesi di luglio, settembre e marzo. Indicazioni utili specialmente per collocare in modo corretto i trattamenti fitoterapici preventivi, tesi a contrastare l’infezione primaria. Infine, riguardo a quella che è la problematica maggiore del vivaismo ornamentale, cioè la presenza di piante infestanti che richiedono l’uso di erbicidi come il glifosate, sono stati innanzitutto studiati metodi e prodotti naturali in grado di rendere ancora più efficaci i pacciamanti legnosi già utilizzati nelle coltivazioni in vaso. Un’altra strada per risolvere il problema dell’eliminazione delle infestanti nelle coltivazioni in pieno campo potrebbe essere quella dell’utilizzo di colture di copertura, utili sia per limitare lo sviluppo delle infestazioni, sia come casa per gli impollinatori e per tanti antagonisti di parassiti delle piante.
STORIE di SOCIETÀ orti e territorio
Sostenibilità: tra tradizione e innovazione colloquio con Laura Galli di Alice Nicole Ginosa
Un’agricoltura sempre più consapevole delle tematiche ambientali, che nasce combinando tecnologia e soluzioni, ma soprattutto dalle persone
Alla base di un approccio responsabile e attento al Pianeta, priorità di molte realtà, ci sono certamente tecnologia e nutrizione delle piante. E così vale anche per FertiGlobal, divisione agricoltura di Larderello Group, azienda italiana impegnata nello sviluppo di tecnologie innovative e sostenibili in grado di affrontare le sfide dell'agricoltura moderna a livello globale. PARTIRE DALLA NUTRIZIONE La divisione, costituita in Italia nel 2003, ha ufficialmente iniziato a posizionarsi sul mercato nel giugno 2019 con un proprio brand e catalogo in cui tecnologie avanzate, biostimolanti, bioattivatori e soluzioni per la nutrizione delle colture sono i protagonisti. L’obiettivo finale? Una nutrizione che migliora le difese della pianta e crea resistenze naturali - senza danneggiare l’ambiente - che si concretizza nello sviluppo di 8 tecnologie che supportano la pianta nelle fasi specifiche del suo sviluppo. SPERIMENTARE SUL CAMPO L’approccio si è poi concretizzato con “L’orto della tradizione”, un orto sociale adibito alla coltivazione di ortaggi per testare nuove soluzioni per un’agricoltura sempre più sostenibile. Un’iniziativa che prevede il coinvolgimento della Fortezza di Volterra e degli agronomi di FertiGlobal che operano nel reparto R&D. «Negli stabilimenti dell’azienda in Toscana abbiamo spazi incredibili e vasti», racconta Laura Galli, Technical Marketing Manager a FertiGlobal. Dai primi test in serra a una partnership che permette all’azienda di supervisionare i test nelle zone esterne dei prodotti, e alla Fortezza di Volterra di reintegrarsi nel tessuto sociale e di vivere un’esperienza diversa. Il progetto, però, allo stesso tempo ha richiesto anche un’altra collaborazione fondamentale, ovvero, i materiali e consigli tecnici di cinque aziende del settore: Blumen, Compo, Hozelock, Orto Mio e Verdemax.
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STORIE di SOCIETÀ orti e territorio
Medaglia d’oro alla sostenibilità Il progetto ENVision di FertiGlobal ha ricevuto i fondi del LIFE Programme dell’Unione Europea. Si basa sulla nuova e unica tecnologia EnNuVi sviluppata e brevettata dalla Divisione Agricoltura del Gruppo Larderello, ovvero, una formulazione innovativa basata sulla combinazione di polifenoli bioattivi con elementi nutritivi.
del sistema di irrigazione Hozelock e l’arrivo dei semi Blumen, i primi frutti del progetto si vedono già questa primavera e per tutta l’estate.
GETTARE BASI SOLIDE «Abbiamo creato la superficie, raccolto informazioni sulle colture che potevano essere messe in campo per essere testate e ora siamo pronti per iniziare con il progetto base, ovvero, sperimentare su
Da ricordare • 2.000 m2 di superficie • coltivazione di ortaggi e di colture “dimenticate” • manodopera fornita dalla collaborazione con la Fortezza di Volterra • supervisione del team di Ricerca e Sviluppo della società • materiali e consigli tecnici offerti da Blumen, Compo, Hozelock, Orto Mio e Verdemax
varietà conosciute e coltivate da tutti in diverse parti del mondo», continua Laura Galli, raccontando la genesi e il costruirsi dell’impresa. Dopo le fasi iniziali di preparazione del terreno, infatti, e poi con l’installazione
LEGAME COL TERRITORIO Per quanto riguarda poi le specie autoctone, le colture dimenticate del territorio, Laura Galli spiega: «Siamo pronti anche con il secondo step, ovvero, un angolo dedicato al recupero di specie del territorio dimenticate. Quest’area consentirà ai tecnici di studiare modi sostenibili per ripristinare la coltivazione di piante autoctone non più in uso». Un angolo, insomma, interamente dedicato a queste varietà e alla loro cura. Sementi autoctone fornite a FertiGlobal direttamente da banche e associazioni di tutela dei semi. «Siamo entrati in contatto con l’Istituto Tecnico Agrario Niccolini di Volterra, che ha aperto due anni fa e con cui vorremmo promuovere il progetto di alternanza scuola-lavoro, sfruttando proprio quest’area per mostrare la coltivazione e la sperimentazione in tutte le loro fasi», continua poi la responsabile tecnica, a sottolineare una volontà di coinvolgimento del territorio non affatto secondaria nella costruzione di quest’iniziativa.
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STORIE di SOSTENIBILITÀ economia
Circolarità: come rompere l’allineamento tra crescita e consumo di risorse di Nicolò De Rossi
Il IV Report nazionale mostra la via di sviluppo necessaria per rafforzare l’economia e limitare l’uso di materie prime. Buoni i dati dell’Italia, ma bisogna ristabilire il trend. E la filiera ortofloricola deve fare la sua parte Come accade spesso, preferiamo vedere le cause di una crisi (solo) negli eventi esterni, accidenti che sono scollegati dal nostro sistema economico e produttivo. Lo abbiamo in parte fatto con il Covid-19, e lo stiamo facendo adesso con l’aumento dei prezzi e la mancanza di risorse dovuti al conflitto tra Russia e Ucraina. Ma quello che stiamo vivendo oggi non è solo l’effetto di scelte politiche usate come leve nel braccio di ferro anti-Putin; è anche - e soprattutto - l’indicatore di una tendenza di fondo, strutturale, del nostro sistema globalizzato basato sulla domanda crescente di risorse limitate. Le difficoltà economiche che viviamo non sono solo legate al “naturale” periodo di congiuntura, ma anche al malsano rapporto tra crescita e uso delle risorse. In una economia lineare, la crescita di uno stato - l’aumento del suo PIL - è indissolubilmente legato all’aumento di materie prime utilizzate. Ergo, quando le materie prime scarseggiano,
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ci si trova davanti a un muro. L’unico modo per risolvere questo paradosso è quello di considerare come necessario e vitale un rafforzamento dell’economia circolare. Il monito arriva dal IV Rapporto nazionale sull’economia circolare, presentato lo scorso 4 aprile alla Conferenza nazionale sull’economia circolare. RINNOVATO SISTEMA DI MONITORAGGIO L’economia circolare, opposta a quella lineare, è un modello di economia che è strutturalmente in grado di riutilizzare materie prime secondarie provenienti dal suo ciclo interno, limitando l’estrazione di materie prime vergini. In termini pratici, questo si traduce nella fuga da quello stato di dipendenza e precarietà in cui l’Italia ha spesso vissuto, e, naturalmente, nell’uso più oculato delle risorse mondiali. Ma il problema non è solo italiano. In un mondo che ha appena sfondato il muro delle 100 mld di
I sette (nuovi) indicatori Nel dettaglio, il tasso di circolarità si basa sulla somma di setter indicatori: • Il tasso di riciclo complessivo dei rifiuti, urbani e speciali • Il tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo • La produttività delle risorse • Il rapporto fra la produzione dei rifiuti e il consumo di materiali • La quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo totale lordo di energia • La riparazione • Il consumo di suolo.
tonnellate di materie prime consumate in un anno, il tasso di circolarità globale scende: tra il 2018 e il 2020 è passato dal 9,1% all’8,6% (Circularity Gap Report). Aumentano i consumi, ma si appiattisce il tasso di riutilizzo. L’obiettivo principale dell’economia circolare è proprio quello del disaccoppia-
STORIE di SOSTENIBILITÀ economia
mento della crescita economica dal consumo delle materie prime vergini. Non a caso, è una delle basi decisive del Green Deal europeo, nonché componente considerevole (2,1 mld di euro) del PNRR italiano. Il Report 2022, realizzato in collaborazione con ENEA, rappresenta inoltre una delle prime applicazioni degli indicatori della Carta di Bellagio, un innovativo sistema di monitoraggio e diffusione dei dati sulla circolarità. Nel dettaglio, il tasso di circolarità si basa sulla somma di sette indicatori: il tasso
di riciclo complessivo dei rifiuti, urbani e speciali; il tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo; la produttività delle risorse; il rapporto fra la produzione dei rifiuti e il consumo di materiali; la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo totale lordo di energia; la riparazione; il consumo di suolo. ANCORA IN PARALLELO Il rapporto mette a fuoco il contributo italiano all’economia circolare durante l’anno 2020: i punti di forza, le debo-
lezze, i possibili correttivi. Per osservare con chiarezza la situazione italiana, ogni indicatore è stato comparato con quelli di altri principali paesi europei (Francia, Spagna, Germania, Polonia). Anche l’Italia, come pure molti altri paesi, non è riuscita nel già citato disallineamento. Ciò significa che PIL e consumo di materiali viaggiano ancora in parallelo. Eppure l’Italia è uno dei paesi che “tiene”: nel quadro delle prime cinque economie europee si posiziona al primo posto per gli indicatori più importanti di circolarità, assieme alla Francia. Infatti, Italia e Francia totalizzando 19 punti ciascuno. In seconda posizione, staccata di tre punti, si attesta la Spagna con 16 punti. Decisamente più contenuto è l’indice di performance di circolarità della Polonia e della Germania che ottengono, rispettivamente 12 e 11 punti.
100 mld le tonnellate di materie prime consumate in un anno nel mondo
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ELEVATO CONSUMO DI SUOLO Partiamo con i dati incoraggianti, che non sono pochi. In media, in Europa nel 2020 sono state consumate circa 13 tonnellate pro-capite di materiali. In Italia si parla invece di 7,4 tonnellate, contro le 8,1 della Francia e le 13,4 della Germania. Anche la produttività delle risorse in Italia è più che buona: ogni kg di risorse consumate ha generato nel 2020 3,5 euro di PIL, il 60% in più della media europea. Ottime anche le notizie sul fronte del riciclo e sul tasso di utilizzo di materia proveniente da esso: da una parte l’Italia ha una percentuale di riciclo su tutti i rifiuti quasi del 68% (dato più elevato dell’Unione); dall’altra, siamo secondi solo alla Francia (21,6% contro 22,2%). Dove siamo in difficoltà? Uno degli indicatori più bassi è quello del consumo di suolo: nel 2018 nella UE a 27 paesi risultava coperto da superficie artificiale in media il 4,2% del territorio. La Polonia era al 3,6%, la Spagna al 3,7%, la Francia al 5,6%, l’Italia al 7,1%, la Germania al 7,6 %. Infine, la riparazione dei beni: in Italia nel 2019
oltre 23mila aziende lavoravano alla riparazione di beni elettronici e di altri beni personali (vestiario, calzature, orologi, gioielli, mobilia, ecc.). Siamo dietro alla Francia (oltre 33.700 imprese) e alla Spagna (poco più di 28.300). In questo settore abbiamo perso quasi 5mila aziende (circa il 20%) rispetto al 2010. Due sono i modi di accogliere i dati italiani
sull’economia circolare. Possiamo essere contenti dei traguardi raggiunti, nutrendo le rivalità con gli altri stati europei. O possiamo renderci finalmente conto che, effettivamente, la strada davanti a noi è ancora molto lunga e che non esiste altro sviluppo, se non quello che limita l’uso delle nostre materie prime costruendo una economia circolare.
Classifica complessiva Con indicatori chiave di circolarità nelle principali cinque economie dell’UE nell’ultimo anno disponibile (2020)
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Fame di informazione di Rachele Pozzato
Sarebbero proprio le conoscenze e la consapevolezza dei consumatori, come rivela un’indagine DNV, gli elementi essenziali per il decollo dell’economia circolare Se ne parla sempre di più e le richieste sono sempre più concrete: la sostenibilità e l’ambiente sono oggi, per i consumatori e dunque per i produttori, un importante valore. L’atteggiamento della popolazione è sempre più propositivo rispetto a queste tematiche, e come raccontano i risultati della ricerca DNV, quello che è fondamentale è accrescere la fiducia nelle aziende, oltre a rafforzare innovazione e leggi per favorire un maggiore coinvolgimento nell’azione di tutti i cittadini. EMERGENZA AMBIENTE Il dato positivo è anzitutto che solo il 35,8% degli intervistati non ha mai sentito parlare di economia circolare, mentre ben il 45% la conosce approfonditamente e vi partecipa in modo attivo, con un’evidente maggioranza tra le generazioni più giovani. Quello che emerge dall’indagine è anche come ci sia altresì consapevolezza della complessità delle dinamiche intorno all’economia circolare, e di quanto sia una sfida da affrontare a più livelli. Quelle che vengono viste come problematiche più urgenti sono senza dubbio quelle più vicine, anzitutto riducendo rifiuti e sprechi d’acqua, ma anche tenendo conto del proprio impatto d’acquisto. Più del 48%, infatti, afferma di preferire prodotti con materiali riciclati, e più del 60% di preferire prodotti di seconda mano o una riduzione degli acquisti.
LIBERI DALLA PLASTICA Grande attenzione soprattutto al consumo e all’utilizzo della plastica: c’è una grande concentrazione dei media sulla tematica e quasi la metà degli intervistati afferma di aver deciso di non acquistare un prodotto perché l’imballaggio non era sostenibile. Sono favorite perciò le aziende che investono in materiali riciclabili e riciclati, anche se l’esigenza di innovazione e norme che regolino la circolarità della plastica è sempre più sentita. LA PARTE DEI PRODUTTORI La ricerca rivela poi che quasi il 61% delle persone intervistate ha sentito parlare di economia circolare e sostenibilità tramite TV, social o radio, nemmeno il 30% da dibattiti politici o programmi elettorali, poco più del 20% da amici coinvolti nelle cause ambientali, ma solo il 20,9% è entrato in contatto con queste tematiche grazie alla comunica-
zione delle aziende. Solo un rispondente su cinque ha citato le informazioni presentate direttamente dai produttori e fornitori, evidenziando l’esigenza per le aziende di veicolare in modo più efficace il loro messaggio e costruire una relazione di fiducia. «Bisogna fare di più, quindi, per rimediare a questa carenza di informazioni, dando priorità alla sensibilizzazione dei consumatori e offrendo informazioni validate e affidabili», ha infatti dichiarato Luca Crisciotti, CEO Supply Chain & Product Assurance di DNV.
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È la percentuale di coloro, secondo l’indagine DNV, afferma di preferire prodotti con materiali riciclati
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