Sulle strade di casa nostra di Fiorenzo Malpaga
SAN VALENTINO FRA VENETO E TRENTINO S
trada che vai, san Valentino che trovi. Il santo dedicato agli innamorati ma con attribuzioni taumaturgiche riguardanti alcune malattie dei bambini, come l’epilessia, è presente sia in provincia di Belluno che di Trento, con la differenza che in Trentino ci sono ben tre santuari a lui dedicati, mentre nella provincia veneta la sua venerazione non supera i confini parrocchiali. Un san Valentino lo troviamo a Mareson, frazione di Zoldo Alto dove la chiesa fu costruita da Leonardo del fu Nicolò Mascagnino. Un’altra dedicata al Santo si trova a Igne, nel comune di Longarone. Nulla più. Ma percorrendo le vie che portano all’ antica strada Claudia Augusta e poi da questa dirigendosi verso il Trentino, superate Borgo Valsugana e Levico si arriva alla sorgente del fiume Brenta e da qui si sale sul
Affresco della chiesa di San Valentino in Trentino
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colle che porta il nome di San Valentino al quale è dedicata una chiesetta-santuario edificata nel medioevo. Un edificio piccolo e grazioso, con un campanile a vela, particolarmente caro agli alpini di Caldonazzo. Un luogo straordinario questo, dal punto di vista paesaggistico, basta guardarsi attorno ed ammirare lo stupendo paesaggio, con la piana di Caldonazzo, sullo sfondo l’abitato, Monterovere, il Pizzo di Levico, la parte meridionale del lago di Caldonazzo, e dall’altra parte il lago di Levico e Levico stesso, Vetriolo e la Panarotta. Un luogo che affonda le radici nella storia e nella religiosità, ricolmo di fascino e di magia. Il transito sulla è secolare come conferma storicamente il rinvenimento del miliare romano in un vigneto sotto Tenna nel 1878, con inciso XXXXI° milia (sessanta km) la distanza da Feltre, collocato presso il palazzetto comunale di Tenna. La strada correva giocoforza lungo le dorsali collinari, tenendo conto che il livello dei laghi era più alto ed il fondovalle era molto acquitrinoso. Basti pensare al nome del paese di Barco, da barca, al fatto che i nuclei storici dei paesi erano più in alto (Caldonazzo, Levico, Calceranica, la parte antica, San Cristoforo sul
Santuario San Valentino di Tenna
dosso dove c’è la chiesetta). transitava da Brenta e poi lungo la strada delle “Fontanazze” , Tenna, Campolongo, Ischia, Masetti, Pergine). Il santuario di san Valentino è stato edificato ancora prima del 1259, come si deduce da un documento del vescovo di Trento Egnone, in stile romanico; nel pavimento, a sinistra sotto il gradino, si legge la data 1289. Gli storici ipotizzano che in precedenza vi fosse una cappella paleocristiana, un piccola basilica; lunga appena 10 mt, con l’abside verso oriente (Gerusalemme), come tutte le chiese, a navata unica. L’abside in stile gotico slanciata. In origine era presente un ampio portico ad archi su due pilastri, aperto sui due lati. Alla fine del 1500 venne chiusa e incorporato nella