Musicalmente di Katia Cont
Laura Pausini, “IO SI” e la nomination «Non ho mai scritto discorsi in occasioni simili, ma questa nomination e l’eventuale vittoria le dedico al mio babbo: suonava nelle orchestre, fu fra i primi a provare l’avventura dei piano bar, mi ha insegnato perché le canzoni sono importanti per la vita delle persone, ma non mi ha mai detto che dovevo cantare. Ha aspettato. E al mio ottavo compleanno, al ristorante Napoleone di Bologna, chiesi in regalo un microfono. A me sarebbe bastato fare i piano bar, non c’erano ragazze allora, ma lui mi diceva che i miei sogni erano troppo piccoli»
L
a cantante di Solarolo, come la stessa Laura Pausini ama definirsi, ha vinto il Golden Globe per la migliore canzone originale Io sì / Seen tratto dal film La vita davanti a sé di Edoardo Ponti con Sofia Loren. Un premio importantissimo considerato che storicamente il Golden Globe è un’anticipazione dei premi che verranno consegnati nella notte più importante per l’industria cinematografica mondiale. Il prossimo 25 aprile a Los Angeles infatti si terrà la notte degli Oscar che vedrà tra le protagoniste proprio la Pausini, nominata per la miglior canzone originale. Nessun brano interamente in italiano prima di questo – scritto dalla cantante romagnola insieme a Diane Warren e Niccolò Agliardi - aveva mai vinto il premio assegnato dai giornalisti della stampa estera iscritti all’Hfpa (Hollywood Foreign Press Association) e questa è già una soddisfazione enorme per chi continua a vincere anno dopo anno premi e riconoscimenti internazionali. Determinazione, idee chiare, un progetto definito e a lungo termine, una visione non solo locale e investimenti in un management forte, sono gli ingredienti del suo successo. Personalità e simpatia l’hanno sempre contraddistinta e fatta amare dal pubblico di casa e anche dal resto del
mondo, basti pensare al Sudamerica che la ha letteralmente adottata, ma ora anche l’industria cinematografica si è accorta di lei. Certo si rischia, si deve abbandonare la certezza di un successo locale per avventurarsi al di la dell’oceano. Questo comporta sacrifici, soprattutto per chi ha famiglia. Il più delle volte non è semplicemente “portare i propri successi all’estero”, ma adeguarsi ai singoli mercati, alle dinamiche e al contesto, il che vuol dire ricantare le proprie canzoni in un’altra lingua, modificare il testo, il messaggio, adeguarsi alle idee e alle dinamiche degli altri paesi, stare mesi e mesi a fare promozione lontano da casa e spesso ciò implica cambiare vita, certezze. Sacrifici, impegni che stanno regalando alla Pausini e a tutto il suo entourage i meritati riconoscimenti. Laura ha presentato una canzone dalla melodia dolce e pacata accompagnata da un testo in cui emerge chiaramente l’idea di un amore che rimane saldo, fermo e pronto a sostenere e confortare nel momento del bisogno. È un testo breve, di poche parole, ma che riesce comunque ad esprimere tutto l’amore nella sua essenza. Il testo della versione italiana è stato scritto da Laura Pausini e Niccolò Agliardi mentre il testo e la musica
nella versione originale sono stati composti dalla compositrice statunitense Diane Warren. Dopo aver visto il film, la Pausini ha accettato di eseguire la canzone, identificandosi nel suo messaggio sulla diversità e contro i pregiudizi e il razzismo. «Una storia di integrazione e buon senso, volendo anche fotografia del disagio attuale attraversato dall’umanità, non nascondo le perplessità che circondano le nostre esistenze da un anno ad oggi - ha detto la cantante romagnola, durante la videoconferenza di avvicinamento all’evento americano - abituata alla mia vita frenetica, perennemente tra spostamenti e viaggi, per viverla improvvisamente senza possibilità di programmare, bensì di gestirla alla giornata». «Prendersi cura del testo in italiano, insieme a Niccolò Agliardi, si è tramutato in lavoro per un arco di trenta giorni, l’adattamento della metrica Italiana è complicato, mancano le parole tronche, devi mettere volontà e innato senso armonico, se non vuoi lasciare qualcosa di marginale, al momento la canzone in italiano viene suonata da varie stazioni radio americane». La prossima fermata dunque è quella del Dolby Theatre, nella notte tra il 25 e 26 aprile 2021.
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