Arte contemporanea di Waimer Perinelli
Opere scelte di
Aldo Pancheri Nella Rassegna Arte al Grand Hotel per trenta giorni a contatto con Aldo Pancheri l’artista fondatore dell’Arte Timbrica . Ottant’anni compiuti da poco, 70 dei quali dedicati alla pittura.
“A
vessi avuto l’idea trent’anni fa, l’Arte Timbrica sarebbe una realtà diffusa. Ora è ancora poco conosciuta. Ma, è noto, le ispirazioni, anche nell’arte, vengono quando vogliono”. Aldo Pancheri parla della sua intuizione come di un neonato, con affetto, e tenerezza. In realtà MAT, Movimento Arte Timbrica, di anni ne ha sei e gode di ottima salute. Genericamente si deve intendere come l’unione del lavoro artigianale dell’artista al quale si sovrappone e si fonde, con la tecnica antica del timbro, un segno, il “marchio” che diventa esso stesso arte. “ L’arte timbrica, spiega Pancheri, ha lo scopo principale di fare dialogare artisti di diverse provenienze culturali, accomunati dall’invenzione grafica di un proprio timbro. Offre la possibilità di potersi servire di questo strumento del tutto personale, utilizzabile in un’infinità di modi differenti. È l’incontro di diverse possibilità espressive derivanti da percorsi anche lontanissimi fra loro. “ La mostra, all’ Hotel Trento, dismessa a metà mese, è stata un viaggio nella sua lunga carriera, iniziata quando, ancora adolescente, con l’aiuto del padre Renato anch’egli pittore, allestì una personale della quale il poeta ermetico salernitano Alfonso Gatto, scrisse: “ “Il bambino Aldo Pancheri ha una breve carta d’identità, quale possono dargliela i suoi tredici anni vissuti tra scuola e casa, con in mano qualche volta libri d’arte più grandi di lui...Un giorno ci ricorderemo con tenerezza di questo biglietto di
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augana
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auguri scritto per lui in occasione della Venezia, Regione e Provincia Autonoma prima mostra, del nostro incontro col di Trento, Università Bocconi “Grafica” e suo volto di bambino triste e stupito.” Da Istituto Takagi Nagasaki Giappone. quel lontano 1954 la strada percorsa è Ottant’anni ma non li dimostra. “Non mi stata intensa. Era partito con un stilema sento vecchio, dice magari vissuto”. L’unico lamento che gli ho sentito pronunlegato al frottage di Max Ernst e con ciare in tanti anni di amicizia, è quello una pittura ad olio principalmente su di non avere conosciuto abbastanza tela; negli anni successivi propose sia lo zio Gino, morto quando Aldo aveva opere figurative che opere astratte e solo tre anni, la cui fama, ha aiutato e lavori dedicati alla poesia visiva, con un po’ oscurato la sua crescita. Ma non l’uso soprattutto di pigmenti inerti di è finita, ci sono progetti per il futuro.: origine minerale, pastelli, colori e paste «I progetti futuri si basano soprattutto acriliche. Ha collaborato con alcuni sull’arte timbrica, sto lavorando fra l’altro artisti locali ma si è legato prevalentemente a Milano, sua città di adozione. a un catalogo generale, mi auguro poi di Per molti anni ha studiato tecniche e riuscire presto ad esporre a Tokyo e a New sperimentazioni con lo stampatore York, purtroppo il diffondersi della pandemia ha bloccato le esposizioni all’estero.» Giorgio Upiglio. Presenza costante per Nell’attesa lavora ad un grande evenl’attività dell’artista è stato l’architetto to a Milano. Ma per ora non lo vuole Luciano Baldessari. svelare. Fra i molti critici che hanno parlato della sua opera ricordiamo Gabriella Belli, Roberto Sanesi, Giorgio Mascherpa, Marco Valsecchi, Elena Pontiggia, Claudio Cerritelli e l’artista Sergio Dangelo. Fra le molte sedi pubbliche dove si trovano le sue opere ricordiamo Raccolta Bertarelli-Civici Musei Castel Sforzesco Milano, Autostrade del Brennero, Banca d’Italia, Intesa San Paolo Milano, Mart Rovereto( TN), Museo Denon Francia, Centro InternaAldo Pancheri e Waimer Perinelli ritratti di bimbe (Hotel Trento) zionale della Grafica a