Medicina & Salute
di Erica Zanghellini *
Essere genitori
E
ssere genitori, è veramente difficile, e non si può nemmeno immaginare prima di diventarlo, quanto ti cambierà. Tutto si modifica: le priorità, i propri spazi e le proprie routine. Cercare di portare a termine tutti i compiti della giornata potrebbe diventare un’impresa. Si cerca di fare tutto al meglio, ma la perfezione non esiste e quindi potremmo dover fare i conti anche per esempio con momenti di sconforto, o di tristezza, o ancora avere la sensazione che la situazione sia più grande di noi e di non farcela. Non per forza queste emozioni e sensazioni saranno dovute al ruolo genitoriale, ma come genitori sicuramente dobbiamo farci i conti. Il come ci sentiamo infatti, si riversa immancabilmente nella capacità di gestione della vita quotidiana, con manifestazioni di diverso tipo, come per esempio una diminuzione della pazienza o ancora a scoppi di pianto improvviso e
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questo di certo verrà notato dai nostri cari. Se pensiamo che poi i figli, in questi casi sono meglio di un detective, e rilevano qualsiasi incongruenza, potremmo ritrovarci a dover gestire la richiesta esplicita di cosa c’è che non va. E come va gestita questa situazione? Ci troviamo incuneati tra quello che proviamo e quello che vorremmo essere. Potremmo per cui entrare in confusione. Mentire o essere sinceri e spiegargli che cosa succede?... dire o non dire? E magari ci si rende conto a posteriori di aver detto troppo. Qual è la scelta migliore? Innanzitutto voglio dirvi che se questo “malessere” dura da un po’, forse è il caso di chiarire la motivazione che lo tiene vivo. Se è vero ed inevitabile che una persona attraversi momenti di sconforto, di tristezza o di deflessione dell’umore e anche vero che se non c’è una motivazione importante, come può essere un lutto, credo sia
il caso di approfondire e cercare una soluzione, in primis per se stessi e poi per i propri figli. Una circostanza che tende a cronicizzarsi potrebbe portar con sé delle conseguenze, anche importanti e che idealmente dovrebbero essere individuate il prima possibile per evitare che si instaurino stabilmente. Può infatti succede, che i bambini in casi granitici sviluppino dei blocchi emotivi specifici, per cui come conseguenza non riusciranno a sperimentare il mondo emotivo. Potrebbero quindi non riuscire più a manifestare il proprio disagio, oppure le proprie debolezze perché per loro significherebbe far star male o preoccupare ulteriormente, i propri genitori. Ma ritorniamo a noi, come affrontare e gestire le situazioni di malessere temporanee? Comincio col dire che tutte le emozioni sono sane e naturali, il problema si crea solo quando uno stato umorale negativo perdura