Curiosità trentine di Mario Pacher
L’antica tradizione dei roccoli in Trentino L’uccellagione è un’attività venatoria di antica origine che nel corso degli ultimi decenni ha subìto una notevole decadenza. Un declino che è stato fra l’altro accelerato dall’emanazione di varie disposizioni legislative, sia nazionali che regionali, che hanno sancito il progressivo divieto di ogni forma di uccellagione.
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ella nostra Provincia la cattura degli uccelli attraverso le reti, è stata abolita dalla Legge regionale n. 19 del 31 agosto 1970, mentre la Legge Provinciale n. 24 del 19 dicembre 1991 ha vietato ogni forma di uccellagione, con la sola eccezione dei prelievi per scopo scientifico. Precedentemente all’emanazione di queste normative, la cattura degli uccelli in Trentino ha rappresentato per lungo tempo un’attività anche sotto il profilo strettamente economico. La più importante tecnica di cattura degli uccelli nella nostra Provincia è stata sicuramente il cosiddetto “roccolo”. Questo metodo, come riportato anche nella pubblicazione di Christoph Gasser “L’uccellagione nel Trentino” che si trova presso il Museo degli usi e costumi della gente trentina di San Michele all’Adige, venne introdotto nella nostra provincia verso la prima metà del 17^ secolo da parte di cacciatori bresciani, poiché questo sistema si adattava perfettamente alle nostre zone montane, interessate periodicamente dal passaggio di uccelli mi-
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gratori di vario specie, specialmente nel periodo autunnale, e per questo ebbe una forte e rapida diffusione. L’impianto consisteva in una doppia fila di alberi, solitamente a forma circolare oppure a ferro di cavallo, che partendo dalla torre di osservazione racchiudeva una superficie interna con un diametro di alcune decine di metri. Gli alberi venivano piantati a intervalli regolari e tagliati in modo che con i rami formassero un viottolo coperto con finestre laterali. Su questo pergolato, di solito alto 4 o anche
5 metri, venivano appese delle reti. La larghezza delle maglie delle reti variava a seconda delle dimensioni degli uccelli da catturare. Nella parte interna del roccolo venivano piantati alberi ad alto fusto che dovevano sovrastare il viottolo alto al massimo un metro e mezzo, che decresceva poi in maniera uniforme verso l’esterno fino ad eguagliare l’altezza della pista stessa. Per invogliare gli uccelli ad abbassarsi sul roccolo si utilizzavano dei rami secchi collocati in cima a degli alberi centrali. Il com-