MEMENTO
Addio a Fortunato Tirelli, storico dirigente AIA Un grande comunicatore, da sempre attento alle potenzialità dell’apporto dei giovani nell’attività di allevamento e anche agli aspetti culturali del mondo allevatoriale
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i è spento a Roma lo scorso 18 febbraio, all’età di 92 anni, FORTUNATO TIRELLI, storico dirigente dell’Associazione Italiana Allevatori, di cui fu segretario generale dal 1972 al 1986 e, successivamente, direttore generale fino al dicembre 1994. Mantovano, di Suzzara, Tirelli viene dal mondo professionale agricolo, con la COLDIRETTI, nelle file della quale fu tra i protagonisti della nascita e dello sviluppo dei Club “3P”, esperienza innovativa per l’epoca che era rivolta al più largo coinvolgimento dei giovani in agricoltura. L’attenzione al mondo giovanile e a quello della comunicazione sono sempre andati di pari passo nel cammino di Tirelli, che, oltre ad essere giornalista pubblicista — suoi numerosi e incisivi interventi sulla stampa quotidiana e di settore — ha arricchito il suo lavoro con la pubblicazione di diversi volumi tematici, tra i quali uno appunto dedicato all’esperienza “3P” (“Giovani e progresso agricolo”) e a temi zootecnici generali (“La zootecnia italiana negli anni ‘90”). Tra le realizzazioni in ambito AIA, si ricordano ad esempio le consulte intersettoriali latte e carne, quella interprofessionale per la gestione dei fondi comunitari per la pubblicità dei prodotti lattierocaseari, la costituzione di consorzi di valorizzazione delle carni (fu anche presidente del Consorzio Carni Bovine Doc di Mantova), il Piano Ipofecondità, lo stoccaggio delle carni bovine e la formazione dei valutatori, oltreché dei direttori delle Associazioni Allevatori. Eurocarni, 4/21
La continua collaborazione coi Ministeri dell’Agricoltura in primis (per il quale Tirelli si batté fermamente per evitarne l’abrogazione chiesta per referendum) e con quello della Sanità portò alla istituzione degli Uffici tecnici sanitari (UTS). Grande attenzione fu posta in quegli anni ai temi della promozione all’estero della nostra zootecnia e agli studi di settore, questi ultimi attraverso la collaborazione con Università e centri di ricerca. «Con Tirelli se va un pezzo importante della nostra storia» hanno sottolineato il presidente e il direttore generale di AIA ROBERTO NOCENTINI e MAURO DONDA. «Anche a nome degli organi sociali e del Sistema allevatoriale esprimiamo ai familiari tutti i sensi del nostro più vivo cordoglio, ricordando non solo le innegabili capacità professionali di Fortunato Tirelli ma anche le sue grandi doti umane, il rispetto per il lavoro altrui e l’affetto verso i collaboratori. Tirelli è stato un grande comunicatore, ne sono testimonianza i suoi interventi sui media dell’epoca all’interno dei quali, oltre a sottolineare l’importanza della zootecnia per l’economia generale del Paese, non trascurava le potenzialità dell’apporto dei giovani nell’attività di allevamento, intuendone il ruolo multifunzionale e di propensione alle novità. Era anche attento agli aspetti culturali legati al mondo allevatoriale, accogliendo con entusiasmo la valorizzazione a livello nazionale della festività del Santo Patrono, Sant’Antonio Abate» (fonte: AIA, Associazione Italiana Allevatori, www.aia.it).
Anche la Redazione di Eurocarni ricorda con affetto e gratitudine Fortunato Tirelli, che dagli anni ‘80 fino a fine 2016 raccontò con passione e dedizione, attraverso le pagine della rivista, l’evoluzione del mondo agricolo e zootecnico.
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