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Art.1
DIRITTO ed ECONOMIA
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Filmati per realizzare la Flipped classroom e personalizzare le lezioni.
Mappe interattive per ripassare i contenuti chiave.
Test a correzione immediata proposti in Facciamo il punto e Verifica.
Approfondimenti su argomenti di attualità, scaricabili e stampabili.
Audio Versione audio della sintesi del percorso e lettura in lingua inglese delle rubriche Law & Right ed Economy & Society.
Alta Accessibilità La funzione Alta Accessibilità degli soddisfa pienamente le esigenze della didattica inclusiva. Le funzionalità di base del servizio di ALTA ACCESSIBILITÀ: • carattere specifico per dislessia • leggibilità ad alto contrasto • sintesi vocale dei contenuti testuali • pagine “liquide” con possibilità di ingrandimento
Realtà Aumentata L’applicazione librARsi permette di accedere ai contenuti multimediali direttamente da smartphone e tablet in modo semplice e rapido: • scarica l’App gratuita • inquadra la pagina del libro in cui sono presenti le icone dei contenuti digitali • accedi ai contenuti multimediali
I contenuti digitali sono fruibili sul sito www.principato.it, sull’
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e con l’App librARsi
PRESENTAZIONE Art. 1 vuole stimolare la curiosità degli studenti che si accostano per la prima volta allo studio delle discipline giuridico-economiche. La struttura si articola in 9 percorsi “azzurri” di diritto e 7 percorsi “arancioni” di economia per un totale di 77 lezioni.
I PE RCORS I
Ogni percorso si apre con una frase significativa di un personaggio celebre; la breve biografia e il video proposto per la flipped classroom possono essere utilizzati dal docente in avvio di lezione e come spunto di riflessione personale e dibattito di gruppo.
L E L EZ I ONI
La lezione “chiusa” su 4 pagine favorisce l’apprendimento sistematico degli studenti e la personalizzazione del programma da parte del docente. Nella tua esperienza apre la lezione con una situazione reale, vicina alla quotidianità dello studente ribaltando il tradizionale approccio teoria-pratica. Questo inizio, insieme alla scelta di un font ad alta leggibilità, favorisce l’inclusione.
I L LI N G UA G G I O
L’esposizione dei contenuti segue un registro linguistico semplice, scandito da esempi e definizioni. Gli argomenti più complessi sono corredati da schemi. Il glossario Cittadini consapevoli chiarisce il significato sia di termini tecnici, sia di parole utilizzate nel linguaggio comune. Molte parole sono tradotte in inglese e al termine del percorso le rubriche Law & Right per diritto ed Economy & Society per economia offrono un breve testo interamente tradotto in inglese.
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G L I APPROF ON D IM E N TI
Nelle lezioni sono ricorrenti 4 box di approfondimento: Accade nel mondo, Plus, Confrontiamoci! e Cittadinanza digitale. La doppia pagina In primo piano, presente in ogni percorso, è una scheda di approfondimento che propone, attraverso l’impatto efficace dell’infografica, attività e spunti di riflessione.
L E VERI F I C H E
• Al termine di ogni lezione Facciamo il punto. • Al termine di ogni percorso: prove di conoscenza, prove di abilità, prove di competenza (esercizi sia a risposta chiusa sia a risposta aperta).
L A D I D AT T I C A I N C LUSI VA
Nella tua esperienza e le definizioni sono sempre in font ad alta leggibilità. La doppia pagina Ripassiamo con... offre una mappa e una sintesi, anch’esse in font ad alta leggibilità, per il ripasso dei fondamentali del percorso.
APPARATI F IN AL I
Chiude il volume il testo della Costituzione, il lessico dei Cittadini consapevoli e il dizionario dei termini in inglese.
AGENDA 2030 declina 17 obiettivi che dovranno essere raggiunti nel 2030, per garantire la sopravvivenza
e il benessere dei popoli sulla Terra. Questi obiettivi rappresentano un filo conduttore di tutti i percorsi e ogni volta che affronteremo temi a essi collegati troverai nel testo uno di questi 17 simboli.
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INDICE DIRITTO
1
CON TEN UTI D IG ITA LI
P E RC O RSO
L’ OR D I N A M E N T O GIUR IDICO L EZIONE 1 Le norme giuridiche PLUS La sanzione dell’ergastolo CONFRONTIAMOCI È giusta la pena di morte?
e il diritto
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 2
L’efficacia e l’interpretazione delle norme giuridiche
CITTADINANZA DIGITALE Il primo e-voting in Italia CONFRONTIAMOCI Verso la democrazia digitale FACCIAMO IL PUNTO IN PRIMO PIANO Ragazzi a rischio: la risposta della legge
L EZIONE 3
Le fonti del diritto
ACCADE NEL MONDO Gli ordinamenti di Civil law e di Common law FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 4
La gerarchia delle fonti del diritto
CITTADINANZA DIGITALE Ci sarà Internet nella Costituzione? PLUS La gerarchia delle fonti UE FACCIAMO IL PUNTO
RIPAS S IA MO C ON … La mappa La sintesi Law & Right V ERIFICA COMPITO D I R EA LTÀ La vera libertà è nella legalità
P E RC O RSO
Flipped 1
18 20 21 21
Le regole non giuridiche
22 24 25 25 26
Test interattivi
Test interattivi
28 30 31
I testi unici
32 33 34 35
La ricerca delle norme giuridiche
36 37 37 38 40
Scopri la mappa
Test interattivi
Test interattivi
Test interattivi
2
I S O GGE T T I D E L D I RIT T O L EZIONE 1 Le persone fisiche e PLUS Che cosa può fare da solo il minorenne
le loro capacità
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 2 Le persone PLUS Il tutore volontario
fisiche e le limitazioni delle loro capacità
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 3 Le organizzazioni PLUS Le fondazioni bancarie
collettive e le loro tipologie
FACCIAMO IL PUNTO IN PRIMO PIANO La galassia del non profit
L EZIO N E 4 Le persone e i loro rapporti PLUS I diritti personali: di generazione in generazione
giuridici
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 5
42
Flipped 2
44 45
Si può scegliere il cognome?
46 47
CONFRONTIAMOCI La maggiore età
L’oggetto dei rapporti giuridici
CITTADINANZA DIGITALE I beni virtuali FACCIAMO IL PUNTO
6
16
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48 50 51 52 54 55 56
Test interattivi Verso un “codice della disabilità”? Test interattivi
Test interattivi
58 60 61
Test interattivi
62 64 65
Test interattivi
I N DI C E RIPAS S IA MO C ON … La mappa La sintesi Law & Right V ERIFICA
66 67 67 68
Scopri la mappa
70
Flipped 3 Che cosa significa essere apolide?
FACCIAMO IL PUNTO
72 74 75
IN PRIMO PIANO L’informatica ha creato un nuovo territorio
76
P E RCO RS O
3
L’ A U T O RI T À C H E S TABILISCE L’ O R D I N A M E N T O GI UR IDICO L EZIONE 1
Lo Stato e i suoi elementi costitutivi
CONFRONTIAMOCI Diritto di sangue o diritto di suolo?
L EZIONE 2
Le forme di Stato e la loro evoluzione storica
ACCADE NEL MONDO La faticosa affermazione della democrazia CITTADINANZA DIGITALE Dittature e social network FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 3
La forma di Stato democratica
ACCADE NEL MONDO La democrazia diretta oggi PLUS La Giornata Internazionale della democrazia FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 4
Le forme di governo
ACCADE NEL MONDO Il Papa è un monarca assoluto FACCIAMO IL PUNTO
RIPASS IA MO C ON … La mappa La sintesi Law & Right V ERIFICA
P E RCO RS O
Test interattivi
78 80 81 81 82 83 84 85 86 87 89 90 91 91 92
Una fotografia della popolazione italiana Test interattivi
Test interattivi na straordinaria conquista U di democrazia
Test interattivi
Test interattivi
Scopri la mappa
Test interattivi
4
LA F O N T E P RI N C I PA L E D ELL’ O RD I N A M E N T O GIUR IDICO L EZIONE 1
La Costituzione italiana e la sua storia
PLUS I meriti dello Statuto albertino CONFRONTIAMOCI! La legge fondamentale dello Stato PLUS Le donne del 1946 FACCI AMO IL PUNTO
L EZION E 2 I principi fondamentali di democrazia, uguaglianza e lavoro
94
Flipped 4
96
o Stato delineato dallo Statuto L albertino
97 98 99 99 100
FACCI AMO IL PUNTO
102 103
IN PRIMO PIANO I diritti umani nel mondo
104
ACCADE NEL MONDO Il difficile cammino della parità tra uomini e donne
Test interattivi
I principi fondamentali di autonomia, libertà religiosa, promozione della cultura 106
Test interattivi
L EZIONE 3
107 108 109
CONFRONTIAMOCI! Le minoranze linguistiche PLUS La Capitale italiana della cultura FACCI AMO IL PUNTO
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Breve storia dei rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica
Test interattivi
7
I NDICE L EZION E 4
I principi fondamentali di diritto internazionale
PLUS I migranti ambientali PLUS Perché la bandiera è verde, bianca e rossa? FACCIAMO IL PUNTO
RIPAS S IA MO C ON … La mappa La sintesi Law & Right V ERIFICA
P E RCO RSO
L EZIONE 1
Le libertà fondamentali degli individui
ACCADE NEL MONDO Il mandato d’arresto europeo CITTADINANZA DIGITALE Libertà di corrispondenza e controlli FACCIAMO IL PUNTO IN PRIMO PIANO La libertà dietro le sbarre
Test interattivi
114 115 115 116
Scopri la mappa
118
Flipped 5
Test interattivi
L EZIONE 2
Le libertà fondamentali collettive
120 121 122 122 124
128
CONFRONTIAMOCI! Il reato di opinione
128 129
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 3
I diritti dei cittadini in ambito sociale
130
PLUS L’unità prima di tutto
131
CONFRONTIAMOCI! Istruzione per tutti?
132 133
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 4
I diritti dei cittadini in ambito economico
134
ACCADE NEL MONDO Quanta protezione manca ancora!
135
PLUS Diritto di sciopero e diritti essenziali
136 137
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 5
I diritti dei cittadini in ambito politico
CONFRONTIAMOCI! Riflessioni sulla partecipazione popolare FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 6
I doveri dei cittadini
Test interattivi
126
CITTADINANZA DIGITALE Le fake news
Test interattivi alla patria potestà alla D responsabilità genitoriale
Test interattivi ari opportunità tra uomo e donna P nel lavoro La nascita dei sindacati italiani Gli strumenti sindacali Test interattivi
138 139 141
Test interattivi
142
PLUS Una nuova idea di Patria
143
ACCADE NEL MONDO Una nuova idea di difesa
144 145
FACCIAMO IL PUNTO
RIPA S S IA MO C ON … La mappa La sintesi Law & Right V ERIFICA
P E RCO RSO
L’emblema della Repubblica italiana
5
I D I RI T T I D I L I B E RT À DE I CIT TADINI
Test interattivi
146 147 147 148
Scopri la mappa
150
Flipped 6
152
Come sarà il nuovo Parlamento?
154 155
Il sistema elettorale
Test interattivi
6
LE I ST I T U Z I O N I S O VR ANE L EZIONE 1
Il Parlamento e la sua composizione
PLUS I franchi tiratori FACCIAMO IL PUNTO
8
110 112 113 113
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Test interattivi
I N DI C E L EZIONE 2
L’esercizio della funzione legislativa
156
Un esempio di atto di promulgazione
ACCADE NEL MONDO Il bicameralismo in Europa
158
del Presidente della Repubblica
CONFRONTIAMOCI! Debole esercizio dell’iniziativa popolare
159 159
Test interattivi
FACCI AMO IL PUNTO
L EZIONE 3
Le altre funzioni del Parlamento
160
PLUS Quando il controllo non basta
161
CONFRONTIAMOCI! Le Commissioni d’inchiesta parlamentari
163 163
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 4
Il Governo e la sua composizione
PLUS Perché il nome dei ministeri cambia? FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 5
L’esercizio delle funzioni governative
CONFRONTIAMOCI! L’uso improprio del decreto legge FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 6 La Magistratura PLUS I simboli della giustizia CONFRONTIAMOCI! Farsi giustizia da soli
e la sua posizione costituzionale
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 7
L’esercizio della funzione giurisdizionale
164 166 167
Test interattivi
168
Due decreti a confronto
171 171
Test interattivi
172 173 175 175
Test interattivi
176
L’atto di citazione
PLUS Due strumenti per avviare il processo penale: denuncia e querela
177
ACCADE NEL MONDO I giudici popolari nei Paesi europei
179 179 180
FACCIAMO IL PUNTO IN PRIMO PIANO La giustizia penale minorile
L EZIONE 8
La responsabilità dei magistrati e il CSM
183
CONFRONTIAMOCI! Gli errori giudiziari
184 185
RIPASS IA MO C ON … La mappa La sintesi Law & Right V ERIFICA
P E RCO RS O
Test interattivi
182
PLUS Perché i magistrati indossano la toga? FACCIAMO IL PUNTO
Test interattivi
Test interattivi
186 187 187 188
Scopri la mappa
190
Flipped 7
192 194 195 195
Uno Stato può avere
Test interattivi
7
LE I S T I T U Z I O N I D I GAR ANZIA Il Presidente della Repubblica e le sue responsabilità
L EZIONE 1
CONFRONTIAMOCI! La casa degli italiani PLUS Che cos’è lo scrutinio segreto? FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 2
Le funzioni del Presidente della Repubblica
ACCADE NEL MONDO Presidenti a confronto FACCIAMO IL PUNTO PLUS Che cos’è la grazia? IN PRIMO PIANO Istituzioni dello Stato, ma con propria personalità
L EZIONE 3
La Corte costituzionale e le sue funzioni
PLUS Un esempio di incostituzionalità FACCIAMO IL PUNTO
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196 198 198 199 200 202 203 205
contemporaneamente due capi di Stato?
Test interattivi Il ruolo del Presidente della Repubblica Test interattivi
La Corte costituzionale va a scuola si svolge il giudizio incidentale Come di legittimità costituzionale Test interattivi
9
I NDICE RIPAS S IA MO C ON … La mappa La sintesi Law & Right V ERIFICA
P E RCO RSO
206 207 207 208
Scopri la mappa
210
Flipped 8
Test interattivi
8
L’ O RGA N I Z Z A Z I O N E DE LL’AUT OR IT À S U L T E RRI T O RI O La Pubblica amministrazione e i principi che la regolano
212
PLUS La responsabilità degli amministratori pubblici
213
PLUS I cittadini devono collaborare
214 215
Test interattivi
216
sono nate le Regioni italiane? Quando
L EZIONE 1
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 2
Le Regioni e le loro funzioni
PLUS Perché ci sono le Regioni a statuto speciale?
217
CONFRONTIAMOCI! La carta fondamentale della Regione
218 219
L’autonomia differenziata
220
Città metropolitana di Roma. Quale Roma?
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 3
Le Città metropolitane e le Province
PLUS Qualche dato sulle Città metropolitane
221
CONFRONTIAMOCI! Problemi e soluzioni
222 223
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 4
I Comuni e le loro funzioni
CONFRONTIAMOCI! L’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi FACCIAMO IL PUNTO PLUS Il Comune e i giovani IN PRIMO PIANO Piccoli Comuni: una risorsa non un problema
RIPAS S IA MO C ON … La mappa La sintesi Law & Right V ERIFICA
P E RCO RSO
224 225 226
Test interattivi Che cosa fa di un Sindaco un buon Sindaco? Un esempio di ordinanza del Sindaco Test interattivi
227 228 230 231 231 232
Scopri la mappa
234
Flipped 9
Test interattivi
9
L E R E L A Z I O N I I N T E R NAZIONALI L EZIONE 1
I rapporti tra gli Stati e le norme che li regolano
236
PLUS La geopolitica
237
CONFRONTIAMOCI! I trattati ieri e oggi
239 239
FACCIAMO IL PUNTO
L’Organizzazione delle Nazioni Unite e il suo ruolo
L EZIONE 2
CONFRONTIAMOCI! I rischi dell’embargo FACCIAMO IL PUNTO IN PRIMO PIANO L’ONU e i diritti umani
10
Test interattivi
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240 242 243 244
Test interattivi
La festa dei caschi blu Gli strumenti dell’ONU a favore dei diritti umani Test interattivi
I N DI C E L EZIONE 3
L’Unione europea e la sua storia
CONFRONTIAMOCI! L’ingresso nell’Unione europea PLUS I simboli dell’Unione europea FACCI AMO IL PUNTO
L EZIONE 4
Gli organi dell’Unione europea
246 247 248 249 250
PLUS Le norme comunitarie
251
CONFRONTIAMOCI! Il contributo dei giovani all’Unione europea
252 253
FACCI AMO IL PUNTO
L EZIONE 5
Gli obiettivi dell’Unione europea
Il progressivo allargamento dell’Unione europea
Test interattivi Una sentenza della Corte di giustizia
Test interattivi
254
CONFRONTIAMOCI! L’impegno comunitario contro la criminalità
255
L’Europass Curriculum Vitae
ACCADE NEL MONDO Il giudizio dei cittadini europei
256 257
Test interattivi
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 6
La cittadinanza europea
258
PLUS Il Trattato di Schengen
259
CONFRONTIAMOCI! Sono giovane e mi sento europeo
260
Voler bene all’Europa
FACCIAMO IL PUNTO
261
Test interattivi
RIPASS IA MO C ON … La mappa La sintesi Law & Right
262 263 263
Scopri la mappa
V ERIFICA
264
Test interattivi
COMPITO D I R EA LTÀ Il clima impazzisce, l’uomo ragiona?
266
ECONOMIA P E RCO RS O
10
L’ EC O N O M I A P O L I T I CA L EZIONE 1
La scienza economica e i suoi strumenti
268
Flipped 10
2 70
L’utilità dell’economia
ACCADE NEL MONDO La risorsa economica più importante
271
CONFRONTIAMOCI! L’importanza dell’economia
272 273
Test interattivi
274
Il concetto di utilità economica
FACCIAMO IL PUNTO
L EZION E 2
I bisogni e i beni economici
CONFRONTIAMOCI! Una riflessione sui bisogni ACCADE NEL MONDO L’acqua: da bene libero a bene economico
275 276
FACCIAMO IL PUNTO
277
IN PRIMO PIANO Dalla Brown Economy... alla Green Economy
278
RIPASS IA MO C ON … La mappa La sintesi Economy & Society
280 281 281
Scopri la mappa
V ERIFICA
282
Test interattivi
COMPIT O D I R EA LTÀ La schiavitù contemporanea
284
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Test interattivi
11
I NDICE
P E RCO RSO
11
I L S I ST E M A E C O N O M ICO L EZIONE 1
Il sistema economico e i suoi soggetti
Flipped 11
288
L’importanza economica delle famiglie
PLUS La fiducia delle famiglie
289
CONFRONTIAMOCI! La famiglia “economica”
291 291
FA CC I A M O I L PUN T O L EZIONE 2
Il sistema economico e i suoi problemi
Test interattivi
2 92
CITTADINANZA DIGITALE Il consumatore digitale
293
CONFRONTIAMOCI Che cosa consumate voi giovani?
294 295
Test interattivi
2 96
I primi sistemi economici della storia
FA CC I A M O I L PUN T O L EZIONE 3
Il sistema liberista
PLUS Il binomio Rivoluzione industriale-capitalismo
297
ACCADE NEL MONDO Esiste ancora il liberismo?
298 299
FA CC I A M O I L PUN T O L EZIONE 4
Il sistema collettivista
Test interattivi
3 00
PLUS La fine del collettivismo sovietico
301
ACCADE NEL MONDO Esiste ancora il collettivismo?
302 303
Test interattivi
304
La Grande Crisi
FA CC I A M O I L PUN T O L EZIONE 5
Il sistema a economia mista
PLUS La “ricetta” di Keynes
305
PLUS L’Italia è uno Stato sociale
306 307 308
FA CC I A M O I L PUN T O IN PRIMO PIANO Verso nuovi modelli economici? RIPAS S IA MO C ON … La mappa La sintesi Economy & Society V ERIFICA
P E RC O RSO
310 311 311 312
12
L E AT T I V I T À D E I S O G GE T T I E CONOMICI L EZIONE 1
Le famiglie e l’attività di consumo
Test interattivi
Flipped 12 Chi è il consumatore?
317 319 319
Le famiglie e l’attività di risparmio
Scopri la mappa
316
CONFRONTIAMOCI! Le nuove tendenze del consumo
L EZIONE 2
Test interattivi
314
ACCADE NEL MONDO Il sostegno al reddito
FA CC I A M O I L PUN T O
Test interattivi
3 20
PLUS La Giornata Mondiale del Risparmio
321
CONFRONTIAMOCI! Tanto risparmio, poche conoscenze
322 323 Test interattivi
FA CC I A M O I L PUN T O L EZIONE 3
Le imprese e l’attività di produzione
326
CONFRONTIAMOCI! La produzione del futuro
327 327 Test interattivi
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.
324
PLUS Ritorno alla terra
FA CC I A M O I L PUN T O
12
286
.
I N DI C E L EZIONE 4
Le imprese e le loro tipologie
328
I costi di produzione
PLUS Le piccole imprese fanno grande l’Italia
329
PLUS L’impresa: un soggetto che rischia
330 331 332
Test interattivi
334
Azioni e obbligazioni societarie
FA CCI A M O I L PUN T O IN PRIMO PIANO Giovani e impresa L EZIONE 5
Le società
ACCADE NEL MONDO Le società multinazionali
336
CONFRONTIAMOCI! Diventiamo soci?
337 337
FACCI AMO IL PUNTO
L EZION E 6
I fattori della produzione
3 38
ACCADE NEL MONDO L’impronta idrica
340
PLUS I nuovi fattori produttivi
341 341
FACCI AMO IL PUNTO
L EZIONE 7
Lo Stato e il suo ruolo economico
342
CONFRONTIAMOCI! L’evasione fiscale
343
ACCADE NEL MONDO L’Italia spende poco per l’istruzione
344 345
FACCI AMO IL PUNTO
L EZIONE 8
La ricchezza della nazione
PLUS Dal PIL al BIL FACCI AMO IL PUNTO
RIPAS S IA MO C ON … La mappa La sintesi Economy & Society V ERIFICA
P E RCO RS O
Il fattore “tempo” Il capitale naturale Test interattivi Le tipologie di entrate pubbliche
Test interattivi
3 46 347 348 349
CONFRONTIAMOCI! L’economia sommersa
Test interattivi
Test interattivi
350 351 351 352
Scopri la mappa
3 54
Flipped 13
Test interattivi
13
I L ME RCAT O L EZION E 1
Il mercato e le sue tipologie
3 56
CITTADINANZA DIGITALE Il mercato virtuale
357
PLUS I mercati rionali
358
CONFRONTIAMOCI! Chi consuma on line in Italia e in Europa
359 359
FACCI AMO IL PUNTO
L EZIONE 2
La legge della domanda
360
PLUS Mister Prezzi
362
CONFRONTIAMOCI! A ogni bene la sua pubblicità
363 363 364
FACCIAMO IL PUNTO IN PRIMO PIANO Il consumismo
L EZIONE 3
La legge dell’offerta e il prezzo di equilibrio
Test interattivi
Test interattivi
366
ACCADE NEL MONDO Il petrolio: eccezione delle leggi del mercato
368
CONFRONTIAMOCI! I futuri scenari di vendita FACCIAMO IL PUNTO
369 369
Test interattivi
370
La concorrenza perfetta
L EZIONE 4
Il mercato e le sue forme principali
PLUS Concorrenza-pubblicità: un rapporto indissolubile
371
ACCADE NEL MONDO L’Unione europea protegge la concorrenza FACCIAMO IL PUNTO
372 373
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Il sale, il monopolio più antico della storia Test interattivi
13
I NDICE RIPAS S IA MO C ON … La mappa La sintesi Economy & Society V ERIFICA
P E RCO RSO
14
Scopri la mappa
376
Test interattivi
I L ME RC AT O D E L L A M ONE TA
3 78
Flipped 14
L EZIONE 1
3 80
Ora c’è anche il baratto amministrativo!
La moneta e le sue funzioni
ACCADE NEL MONDO La rinascita del baratto
381
CONFRONTIAMOCI! Un po’ di cultura monetaria
382
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 2
La moneta bancaria
383
Test interattivi
384
Gli elementi dell’assegno
CITTADINANZA DIGITALE La moneta virtuale
386
CITTADINANZA DIGITALE Le carte biometriche
387
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 3
L’euro
387
Test interattivi
388
Buon compleanno euro!
PLUS Alcune curiosità sull’euro
389
CONFRONTIAMOCI! Euro sì, euro no
390
FACCIAMO IL PUNTO
391
Test interattivi
392
Il fenomeno opposto all’inflazione
L EZIONE 4
L’inflazione e le politiche per combatterla
PLUS Come si calcola l’inflazione
393
CONFRONTIAMOCI! Interpretare gli indici
394 395
FACCIAMO IL PUNTO
L EZIONE 5
Le banche e le loro principali operazioni
Test interattivi
3 96
PLUS Che cosa sono i crediti deteriorati?
397
CITTADINANZA DIGITALE L’home banking
398
FACCIAMO IL PUNTO
399
IN PRIMO PIANO Un modo diverso di essere banca
400
RIPA S S IA MO C ON … La mappa La sintesi Economy & Society
402 403 403
Scopri la mappa
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Test interattivi
406
Flipped 15
V ERIFICA
P E RCO RSO
Test interattivi
15
I L ME RC AT O D E L L AVOR O L EZIO N E 1
Il mercato del lavoro e le sue leggi
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CITTADINANZA DIGITALE Le nuove tecnologie ridurrano la domanda di lavoro?
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ACCADE NEL MONDO Il lavoro nero FACCIAMO IL PUNTO
411 411
Test interattivi
4 12
Lo smart working
L EZIONE 2
Il lavoro e le sue principali tipologie
PLUS Agli italiani piace molto essere autonomi
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PLUS I riders
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La legge sui riders
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Test interattivi
FACCIAMO IL PUNTO
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I N DI C E L EZIONE 3
Il lavoro subordinato e la sua disciplina giuridica
4 16
PLUS Il lavoro grigio
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CONFRONTIAMOCI! Le morti bianche
419
FACCI AMO IL PUNTO
419
IN PRIMO PIANO Sono giovane, ho terminato gli studi, ora voglio lavorare
420
L EZIONE 4
Il problema della disoccupazione
Il diritto alla sicurezza prima di tutto
Test interattivi
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CONFRONTIAMOCI! I profili “geografici” della disoccupazione
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ACCADE NEL MONDO La “fuga dei cervelli”
424
FACCI AMO IL PUNTO
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Test interattivi
RIPAS S IA MO C ON … La mappa La sintesi Economy & Society
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Scopri la mappa
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Test interattivi
V ERIFICA
P E RCO RS O
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L’ EC O N O M I A M O N D I ALE
430
Flipped 16
commercio internazionale e le politiche che lo regolano
4 32
ACCADE NEL MONDO La ripresa del protezionismo
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Il sistema dei cambi Che cos’è una guerra commerciale?
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Test interattivi
L EZIONE 1 Il
FACCI AMO IL PUNTO
L EZIONE 2
La bilancia dei pagamenti
L EZION E 3
436 438
PLUS I punti di forza delle esportazioni italiane FACCI AMO IL PUNTO
Lo sviluppo economico e la sua misurazione
4 39
Test interattivi
440
L’indice di sviluppo umano può essere migliorato
CONFRONTIAMOCI! Riflessioni sull’HDI
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CONFRONTIAMOCI! Lo sviluppo è un diritto
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FACCI AMO IL PUNTO
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IN PRIMO PIANO Sviluppo sostenibile e ambiente
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L EZION E 4
Il sottosviluppo economico e le sue cause
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CONFRONTIAMOCI! Il sottosviluppo nel mondo
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PLUS Il Fair Trade
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FACCI AMO IL PUNTO
L EZION E 5
Il fenomeno della globalizzazione
Test interattivi
Milioni di persone vivono ancora così
449
Test interattivi
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I vantaggi della globalizzazione per l’Unione europea
PLUS La globalizzazione non è solo economica
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CONFRONTIAMOCI! Le due facce delle città globailizzate
452
FACCI AMO IL PUNTO
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Test interattivi
RIPAS S IA MO C ON … La mappa La sintesi Economy & Society
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V ERIFICA
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Test interattivi
COMPIT O D I R EA LTÀ Cambiare mentalità per superare le disuguaglianze
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COST ITUZION E D ELLA R EPU B B LIC A I TA L I A N A
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Il less ico d e i C IT TADIN I C O N SAP E V O L I
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Dizionario dei termini inglesi
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DIRITTO
PER C ORS O
Le leggi sono vive perché dentro queste formule bisogna far circolare il pensiero del nostro tempo, mettervi dentro i nostri propositi, le nostre speranze. Pietro Calamandrei arringa in difesa di Danilo Dolci, Tribunale di Palermo, 1956
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L’ORDINAMENTO GIURIDICO C ONOSCE NZE • Caratteri delle norme giuridiche • Concetto di diritto • Entrata in vigore delle norme giuridiche • Abrogazione delle norme giuridiche • Interpretazione delle norme giuridiche • Fonti di produzione del diritto • Organizzazione gerarchica delle fonti di produzione del diritto • Fonti di cognizione del diritto
A B ILIT À
L E Z I ONE 1
Le norme giuridiche e il diritto L E Z I ONE 2
L’efficacia e l’interpretazione delle norme giuridiche L E Z I ONE 3
Le fonti del diritto L E Z I ONE 4
La gerarchia delle fonti del diritto
• Cogliere le caratteristiche delle norme giuridiche • Comprendere la funzione sociale del diritto • Capire l’efficacia nel tempo delle norme giuridiche • Comprendere l’importanza dell’attività di interpretazione delle norme giuridiche • Distinguere le fonti di produzione dalle fonti di cognizione del diritto • Riconoscere il diverso grado di importanza delle fonti di produzione del diritto
C OMPE T E NZE • Comprendere l’importanza delle norme giuridiche per organizzare la società • Capire l’importanza per ogni persona di conoscere e rispettare le norme giuridiche
Rifletti sui contenuti del video e condividi le tue considerazioni con i compagni.
Piero Calamandrei nacque nel 1889 a Firenze e qui morì nel 1956. Avvocato e docente universitario, si arruolò come volontario nell’esercito durante la Prima guerra mondiale e contribuì all’organizzazione della Resistenza partigiana durante la Seconda guerra mondiale. Per questo impegno a favore della Patria, fu eletto membro dell’Assemblea costituente, diventando così uno dei padri fondatori della Repubblica italiana.
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P E R CORS O
L E ZI O NE 1
Le norme giuridiche e il diritto NEL LA TUA E S P E RI E N Z A
Ore 7: suona la sveglia per andare a scuola.
Avresti tanta
voglia di continuare a dormire, ma non puoi perché le lezioni iniziano alle 8 e a quell’ora devi essere presente in classe. Per guadagnare anche
DIRITTO
solo qualche minuto di sonno, decidi di recarti a scuola in motorino anziché con l’autobus che ci impiega più tempo, ma uscendo di casa dimentichi il casco. Un vigile urbano ti ferma. Tu cerchi di spiegargli le tue ragioni, ma egli, inflessibile, ti dà una multa per non aver rispettato la regola che impone l’obbligo di condurre il motorino indossando il casco. La giornata non è iniziata bene, e purtroppo non è finita qui: l’intervento del vigile ti fa perdere tempo e così entri in classe in ritardo. Il preside ti avverte che il giorno seguente sarai ammesso in classe solo se porterai la giustificazione debitamente firmata da uno dei tuoi genitori, come prevede una regola dell’istituto. Nel giro di un’ora la tua vita è stata condizionata dall’obbligo di rispettare alcune regole: non avendolo fatto, hai subìto le relative punizioni.
La
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TUA ESPERIENZA
ti aiuta a capire che nella società in cui viviamo ci sono regole che ci obbligano a tenere determinati tipi di comportamento: queste regole si chiamano norme giuridiche.
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Le norme giuridiche e il diritto LE ZI O N E 1
LE C A R ATT E RI S T I C H E DEL LE NO RM E GI U RI D I C HE Se rifletti su una tua giornata-tipo, probabilmente ora riesci a individuare la presenza di tante norme giuridiche : le riconosci perché ti obbligano a comportarti in un determinato modo.
nn ESEMPIO Devi obbedire ai tuoi genitori, devi restituire
un libro che ti hanno prestato, devi pagare il prezzo di ciò che acquisti, devi rispettare i tuoi insegnanti, devi timbrare il biglietto prima di accedere alla metropolitana ecc.
Tutti questi “devi” rimandano a norme giuridiche, che hanno la caratteristica fondamentale di essere obbligatorie; ciò significa che non puoi scegliere se rispettarle o meno, ma sei obbligato a comportarti nel modo che esse stabiliscono. E che siano regole obbligatorie lo capisci dal fatto che subisci una punizione se non le rispetti. La punizione si chiama sanzione e, poiché ha lo scopo di punire chi non rispetta le norme, è evidente che ci sono diversi tipi di sanzione a seconda della norma che si viola, e tanto più grave è il comportamento negativo tanto più grave è la sanzione. Comprendi da solo che, per esempio, non sarebbe giusto punire con la stessa sanzione il guidatore che non allaccia le cinture di sicurezza e il guidatore che passando con il semaforo rosso investe un passante, provocandone la morte. Infatti, nel primo caso è applicata una sanzione pecuniaria, cioè il guidatore deve pagare una somma di denaro, nel secondo caso è applicata una sanzione detentiva, cioè il guidatore viene recluso in un carcere nel quale deve trascorrere un certo periodo di tempo. Ci sono diversi tipi di sanzioni pecuniarie, come per esempio la contravvenzione, la multa e l’ammenda, e tutti infliggono una punizione di carattere economico, perché obbligano chi trasgredisce la norma giuridica a pagare una somma di denaro. Ci sono anche diversi tipi di sanzioni detentive, per esempio l’arresto e la reclusione in carcere, e tutti infliggono una punizione che toglie la libertà personale al trasgressore. La funzione principale delle sanzioni è quindi punitiva, perché esse servono a punire il comportamento di coloro che violano le norme giuridiche. Le sanzioni svolgono però anche altre due funzioni: • una funzione preventiva, che consiste nello scoraggiare la violazione delle norme giuridiche per il timore di subire la sanzione.
nn ESEMPIO Vorrei salire sull’autobus senza pagare il
biglietto, ma so che potrei essere punito con una sanzione pecuniaria, quindi non lo faccio.
• una funzione riparatrice, che consiste nell’obbligo stabilito in alcuni casi a carico del trasgressore di riparare le conseguenze negative che ha provocato con la violazione delle norme.
nn E S E M P I O Se l’acqua che esce dalla mia lavatrice al-
laga anche l’appartamento del vicino danneggiandogli i mobili in modo irreparabile, ho l’obbligo di risarcire i danni provocati, cioè devo pagare una somma di denaro che consenta al vicino di acquistare mobili nuovi.
Oltre a essere obbligatorie, le norme giuridiche hanno anche altre caratteristiche: • sono generali, nel senso che si applicano a tutte le persone che appartengono alla stessa comunità sociale, quindi non prevedono eccezioni a favore di qualcuno;
nn E S E M P I O La norma giuridica che vieta di fumare a scuola si applica a tutti coloro che frequentano l’ambiente scolastico, siano essi insegnanti, studenti o genitori, e nessuno può sottrarsi a questo divieto. • sono astratte, nel senso che si riferiscono a situazioni generali che si potrebbero ipoteticamente verificare, e non a specifici casi concreti;
nn E S E M P I O La norma giuridica che punisce il furto stabilisce che chiunque non deve rubare, perché il furto è previsto in astratto come situazione generale da punire. Se poi accade che Alessia, Danilo, Loredana o chiunque altro rubi, a essi, quindi a casi concreti e specifici, si applica la norma sul furto. • sono esteriori, nel senso che considerano soltanto i comportamenti che l’uomo tiene nel mondo esteriore e non le sue intenzioni.
nn E S E M P I O A Fabio piace molto l’astuccio del suo com-
pagno di banco e avrebbe la tentazione di rubarglielo, ma non lo fa. La norma giuridica che punisce il furto non può condannare il desiderio di Fabio, perché egli non ha realmente rubato. Le regole non giuridiche
CITTADINI consapevoli
Multa: consiste nel pagamento di una somma di denaro, dovuto come punizione per aver violato una regola della circolazione stradale. Pecuniario: termine che deriva dal latino pecunia che significa “denaro”. Pecunia a sua volta deriva dalla parola pecus che significa “bestiame”, perché nell’antichità i pagamenti venivano fatti con capi di bestiame. Furto: è la sottrazione di una cosa a chi la possiede, con lo scopo di tenere per sé i vantaggi che essa può dare. Norma giuridica: Rule of law Sanzione: Sanction
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P E R CORS O
LE NORME GIURIDICHE
PLUS
sono
DIRITTO
La sanzione dell’ergastolo Il termine ergastolo è stato usato per la prima volta dagli antichi Greci per indicare un luogo dove di notte venivano fatti riposare gli schiavi dopo aver lavorato nei campi. Nell’antica Roma, invece, la parola ha iniziato ad assumere il significato di punizione, perché indicava un campo di lavoro nel quale il padrone rinchiudeva gli schiavi che si ribellavano al trattamento crudele cui erano sottoposti. Da quel momento l’ergastolo non ha più perso il suo significato di punizione, e oggi indica la sanzione detentiva che consiste nel tenere rinchiusa in carcere una persona per tutta la durata della sua vita. Fino a poco tempo fa sui certificati del condannato si scriveva la formula «fine pena mai», proprio per indicare che la sanzione non sarebbe mai finita, se non con la morte del detenuto, ora invece compare l’indicazione «31/12/9999»: sembra una formula meno dura, ma in realtà non cambia la sostanza della pena perché la data indicata è irraggiungibile. In Italia esistono due tipi di ergastolo: quello semplice e quello ostativo. L’ergastolo semplice concede al condannato che dimostra di essersi pentito di ciò che ha fatto alcuni benefici, come per esempio la possibilità dopo 15 anni di permanenza in carcere di ottenere permessi di uscita, l’opportunità di lavorare per alcune ore al giorno al di fuori del carcere e, dopo 30 anni di reclusione, la possibilità di ottenere la liberazione. L’ergastolo ostativo, invece, non concede alcun beneficio, ed è inflitto alla persona che con il suo comportamento ha arrecato danni gravissimi alla società, per esempio partecipando ad associazioni mafiose, compiendo attentati e stragi ecc. Chi è condannato all’ergastolo ostativo non può uscire in alcun modo dal carcere, a meno che non decida di collaborare in modo efficace con l’autorità di giustizia, per esempio svelando i nomi di mafiosi o di terroristi, oltre naturalmente a dimostrare di essersi profondamente pentito del male compiuto.
obbligatorie
generali
astratte
esteriori
pecuniarie sanzioni detentive
IL DIR IT T O L’insieme delle norme giuridiche che regolano la vita di una collettività in un determinato periodo forma il diritto oggettivo , che ha lo scopo di organizzare la società e garantire la convivenza ordinata e pacifica tra i suoi membri.
nn E S E M P I O Se affermiamo che il diritto dell’Unione europea si fonda sul rispetto della dignità di ogni essere
umano, ci riferiamo al diritto oggettivo applicato attualmente all’interno dell’Unione europea, che pone il valore di ogni persona al centro di tutte le norme giuridiche.
Il termine diritto può indicare anche un’altra situazione, cioè il potere riconosciuto alla persona di pretendere che gli altri si comportino nei suoi confronti in un certo modo. In questo caso si parla di diritto soggettivo , perché ci si riferisce al soggetto, cioè alla persona.
nn E S E M P I O Se affermiamo che il proprietario di un terreno ha il diritto di vietare al vicino di attraversarlo, ci riferiamo al diritto soggettivo di quel proprietario, il quale può pretendere dal vicino che non passi sul suo terreno. Le norme sia di diritto oggettivo sia di diritto soggettivo sono numerose e cambiano spesso per soddisfare al meglio le esigenze della collettività, perciò è necessario che esse siano coordinate fra loro, in modo da costituire un insieme ordinato di regole. Il complesso di tutte le norme giuridiche applicate in una società costituisce l’ordinamento giuridico, termine che sottolinea l’ordine che caratterizza il sistema del diritto.
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Le norme giuridiche e il diritto LE ZI O N E 1
FACCIAMO IL PUNTO
confrontiamoci!
1 INSERISCI NEL BRANO LE SEGUENTI PAROLE
È giusta la pena di morte? Circa 50 Paesi nel mondo prevedono la sanzione più grave che si possa applicare, cioè la pena di morte, che consiste nel togliere la vita alla persona giudicata colpevole di aver commesso una grave violazione delle norme giuridiche. È una sanzione che fa molto discutere e che comunque, negli ultimi anni, è stata abbandonata da diversi Paesi in precedenza fortemente convinti della sua opportunità. Chi è favorevole alla pena di morte sostiene, fra le tante ragioni, che la durezza della sanzione ha un potere deterrente, perché i possibili criminali temono di perdere la vita se dovessero essere catturati e giudicati colpevoli. Chi è contrario alla pena di morte sostiene, fra le tante ragioni, che nessun uomo ha il diritto di togliere la vita a un altro uomo, anche se lo fa come rappresentante della comunità e per punire colpe gravissime. DEBATE Dividetevi in due gruppi. Uno approfondisce le molteplici ragioni a favore della pena di morte, l’altro quelle contrarie alla sua applicazione. In classe mettete a confronto i rispettivi lavori, poi ciascun alunno elabora un breve scritto in cui espone la sua opinione.
norme • preventiva • punitiva • sanzioni
Nella nostra vita quotidiana ci troviamo a dover rispettare molte _________ giuridiche e siamo obbligati a comportarci secondo quanto esse stabiliscono, altrimenti subiamo le _________. Alcune di esse, oltre ad avere una funzione _________, servono anche a scoraggiarci a trasgredire i comandi, perché hanno una funzione _________.
2 INDICA
SE LE FRASI SONO VERE O FALSE
a. Le norme giuridiche sono generali perché si rivolgono V a tutti i membri della comunità. b. Il diritto di una persona a essere rispettata V è un diritto oggettivo. c. Non tutte le norme giuridiche sono obbligatorie.
3 TROVA
V
F F F
L’ERRORE PRESENTE NELLE SEGUENTI FRASI
a. Quando ci si riferisce al potere della persona di pretendere dagli altri un certo comportamento, si intende il diritto in senso oggettivo. b. Le norme sono esteriori in quanto regolano situazioni ipotetiche. c. Le sanzioni pecuniarie privano la persona della libertà.
4 LAVORA
CON LE PAROLE PARTICOLARI
Nel seguente brano, tratto da un’intervista al cantante Tiziano Ferro, compare un’espressione che contiene un termine giuridico. Dopo averla individuata, prova a spiegare che cosa significa. «Molto spesso ci vantiamo di quanto siamo stati bravi a inchiodare al muro qualcuno che ha sbagliato, ma ci dimentichiamo di quanto è molto più complesso perdonarlo. Nella mia vita mi sono trovato a essere obbligato a confrontarmi con tante cose che non sapevo fare: una di queste è fermarmi e fare ammenda di un pezzettino di errore» (Milano, incontro con la stampa per la presentazione dell’album Il mestiere della vita, 1° giugno 2016). verso le COMPETENZE CITTADINI consapevoli
Associazioni mafiose: gruppi di persone che per realizzare i propri interessi contrari alle norme giuridiche usano il metodo mafioso, basato sulla violenza e sull’intimidazione, in modo da creare nella popolazione una situazione di paura e di sottomissione. Unione europea: è un’istituzione sovranazionale che rappresenta e coordina i Paesi membri, con l’obiettivo di perseguire il bene comune dei popoli europei. Deterrente: la parola indica qualcosa che spaventa, e quindi scoraggia a compiere azioni indesiderate. Diritto oggettivo: Law
5 RISOLVI
IL CASO
Marco è un giornalista e in suo articolo spiega lo stato di degrado della periferia di una grande città. Molti criticano l’articolo pensando che danneggi l’immagine di quella città, ma Marco ritiene che sia suo diritto esprimere la propria opinione. In questa situazione come deve essere inteso il termine diritto? Quale tipo di diritto sarebbe violato?
6 COMPLETA
LA MAPPA
diritto _ _ _ _ _ _ _ NORME GIURIDICHE
________ diritto _ _ _ _ _ _ _
Diritto soggettivo: Right
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P E R CORS O
L E ZI O NE 2
L’efficacia e l’interpretazione delle norme giuridiche NEL LA TUA E S P E RI E N Z A
È tempo di vacanze e non penseresti mai di abbandonare il tuo cane sul ciglio di una strada
perché
non puoi portarlo con te nell’albergo che ti ospiterà; anzi, ti prendi cura
DIRITTO
di lui in ogni situazione, perché gli sei affezionato e lo consideri un essere da accudire e rispettare. Purtroppo, però, c’è chi con assoluta indifferenza si libera del proprio animale domestico, che considera alla stregua di qualsiasi altra cosa da usare a suo piacimento. Se fino a qualche anno fa poteva far ciò senza subire sanzioni, ora non è più così, perché con il tempo è aumentata la sensibilità sociale verso determinati comportamenti nel rispetto degli animali, oggi considerati dal diritto soggetti dotati di sensibilità e come tali in grado di percepire il dolore che deriva dall’abbandono. Ecco il motivo per cui questo comportamento, in passato non punito dal diritto, ora è invece vietato da norme giuridiche, che nei casi più gravi prevedono che il trasgressore sia arrestato: l’abbandono di un animale, infatti, è considerato un reato. Come vedi, la società cambia e con essa cambiano anche le norme giuridiche che devono regolarla.
La
TUA ESPERIENZA
ti aiuta a capire che le norme giuridiche si rinnovano continuamente, e quindi si applicano per un periodo di tempo più o meno lungo, durante il quale sono efficaci, cioè producono i loro effetti.
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L’efficacia e l’interpretazione delle norme giuridiche LE ZI O N E 2
L’ ENTR ATA I N V I GO RE DEL LE NO RM E GI U RI D I C HE Una norma comincia a essere efficace, cioè pienamente operativa, dal momento della sua entrata in vigore, che consiste nel considerarla obbligatoria per i cittadini ai quali si rivolge. Per diventare obbligatoria, tuttavia, la norma giuridica deve essere conoscibile dai cittadini: a tale scopo la norma viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (G.U.) ed entra in vigore dopo che sono trascorsi 15 giorni dalla pubblicazione. Il periodo di tempo che intercorre tra il giorno della pubblicazione e il giorno in cui la norma diventa obbligatoria si chiama vacatio legis e serve ai cittadini per prenderne conoscenza, ma non li obbliga ancora a osservare quanto essa stabilisce. È soltanto dopo la vacatio legis che la norma è obbligatoria, perché si presume che tutti ne siano a conoscenza. A questo proposito si parla di presunzione assoluta di conoscenza: l’espressione “di conoscenza” significa che una persona che viola la norma giuridica non può discolparsi dicendo di non averla applicata perché non la conosceva, mentre l’aggettivo “assoluta” significa che non è ammesso che la persona dimostri il contrario, in quanto è necessario che la norma sia rispettata da tutti. La norma giuridica viene emanata La norma giuridica viene pubblicata sulla G.U. Deve trascorrere il periodo di vacatio legis La norma giuridica entra in vigore e quindi è efficace
L’ I R R ETR O AT T I V I T À DEL LE NO RM E GI U RI D I C HE Dopo che è entrata in vigore, la norma giuridica vale soltanto per il futuro, cioè si applica esclusivamente alle situazioni che si verificheranno da quel momento in poi. Questa regola è definita principio di irretroattività della norma giuridica, e si traduce nel fatto che le situazioni sorte prima della sua entrata in vigore continuano a essere disciplinate dalla norma precedente.
L’irretroattività rappresenta una garanzia per i cittadini, in quanto non possono essere puniti per fatti che hanno compiuto prima che intervenisse una nuova norma a regolarli diversamente.
nn E S E M P I O Nessun motociclista poteva essere punito
per aver guidato senza casco prima che una norma giuridica lo rendesse obbligatorio.
L’ABR OGAZIONE DE LL E N ORM E GIUR IDICHE Come detto, le norme giuridiche cambiano nel tempo per potersi adeguare alle esigenze della società e perdono efficacia quando si decide di eliminarle perché non più idonee allo scopo per il quale erano state stabilite. La cessazione di una norma giuridica avviene mediante l’abrogazione , che può verificarsi in due modi: • per mezzo dell’approvazione di una nuova norma giuridica, che sostituisce quella precedente; • per mezzo del referendum abrogativo, che consiste nel domandare al popolo se la norma giuridica deve rimanere nell’ordinamento o essere eliminata. Il popolo esprime la propria opinione mediante un voto, al quale hanno diritto tutti i cittadini che hanno compiuto il diciottesimo anno di età. A ogni cittadino che si reca al seggio elettorale è consegnata una scheda in cui gli si chiede se vuole l’abrogazione della norma, ed egli esprime la sua scelta barrando la casella del “sì” o quella del “no”: se vota sì, è a favore dell’abrogazione; se vota no, vuole che la norma rimanga in vigore. La norma viene abrogata se la maggioranza dei voti espressi dai cittadini è favorevole al sì, in caso contrario la norma non viene abrogata. Il referendum è considerato valido solo se vi partecipa la maggioranza (50% + 1) dei cittadini con diritto di voto. CITTADINI consapevoli
Reato: è un comportamento con il quale volontariamente si vuole arrecare un danno, o alla collettività considerata nel suo insieme di persone (per esempio la vendita di alimenti avariati) o a un singolo individuo (per esempio l’omicidio). Gazzetta Ufficiale: è il giornale dello Stato, che viene pubblicato tutti i giorni, tranne quelli festivi, a Roma dall’Istituto Poligrafico dello Stato. Può essere acquistata nelle librerie oppure consultata gratuitamente presso le biblioteche pubbliche o sul sito www.gazzettaufficiale.it
Vacatio legis: il termine latino vacatio indica la mancanza di qualcosa, l’esonero da qualche impegno; abbinato al termine latino legis, indica la mancanza della norma giuridica. Irretroattività: Irretroactivity Abrogazione: Abrogation
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P E R CORS O
L’ I NTER P RE TA Z I O N E D ELL E NO RM E GI U RI D I CHE Non sempre è facile capire il vero significato di una norma giuridica, perché il legislatore, cioè l’autorità che l’ha emanata, può essere stato impreciso o poco chiaro. In questo caso c’è bisogno di un’attività di interpretazione della norma giuridica.
DIRITTO
Interpretare la norma giuridica vuol dire identificare la volontà del legislatore, allo scopo di comprendere il corretto significato della norma e applicarla in modo opportuno ai casi concreti.
Il nostro ordinamento giuridico riconosce tre tipi di interpretazione, a seconda dei soggetti che la effettuano: interpretazione giudiziale, interpretazione dottrinale e interpretazione autentica. L’interpretazione giudiziale è l’attività svolta dai giudici, cioè dalle persone che hanno il potere di decidere se un comportamento è contrario o meno alle norme giuridiche e di infliggere le eventuali sanzioni. Ogni giudice , quando applica una norma giuridica in un processo, svolge un’operazione interpretativa, in quanto deve applicare le norme astratte ai casi concreti. In che modo un giudice può interpretare la norma? Deve seguire alcuni criteri, applicandoli nel seguente ordine. 1. Per prima cosa il giudice deve analizzare l’esatto significato delle parole di cui si compone la norma, seguendo le regole della grammatica, della sintassi, della punteggiatura. Questo è il criterio letterale, chiamato così perché esamina il testo preciso della norma, parola per parola. 2. Dopo l’analisi letterale, il giudice passa a considerare il momento storico in cui è stata emanata la norma, allo scopo di capire per quali esigenze è stata voluta dal legislatore. Questo è il criterio logico, chiamato così perché cerca di cogliere la logica del legislatore, cioè la sua effettiva intenzione. 3. I due criteri precedenti potrebbero non bastare, perché può presentarsi un caso che non è espressamente regolato da alcuna norma giuridica. In questa ipotesi il giudice deve ricorrere al criterio dell’analogia, che si
CITTADINI consapevoli
Processo: è l’attività per mezzo della quale il giudice accerta la verità di un fatto o risolve una controversia in base alle norme giuridiche. Giudice: Judge
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applica nel modo seguente. In un primo tempo il giudice cerca se nell’ordinamento giuridico c’è una norma che regola una situazione simile a quella che lui deve giudicare, e se la trova la applica al suo caso. Se non esiste una norma simile, il giudice deve decidere secondo i princìpi generali dell’ordinamento giuridico. E S E M P I O Il diritto di ogni persona di manifestare liberamente il proprio pensiero è un principio generale dell’ordinamento. Se il giudice ritiene che a una persona sia stato negato il diritto di accedere liberamente a Internet, per analogia può applicare il principio generale sulla libertà di pensiero, in quanto non esiste ancora la norma specifica sulla libertà di pensiero in Rete.
nn
L’interpretazione giudiziale è vincolante solo per quel singolo processo, nel senso che ha valore solo relativamente alla situazione sottoposta alla decisione del giudice che ha svolto l’operazione; di conseguenza, un altro giudice che si trova a giudicare un caso simile può interpretare la norma in modo diverso.
CITTADINANZA DIGITALE Il primo e-voting in Italia L’e-voting, cioè la votazione elettronica che permette di esprimere il proprio voto per mezzo di processi informatici, è stato applicato per la prima volta in Italia nel 2017, in occasione di un referendum indetto dalla Regione Lombardia. I votanti non hanno trovato al seggio la scheda cartacea, ma un tablet con schermo touch, che ha reso velocissime le operazioni di voto e di conteggio dei risultati, senza però cambiare nella sostanza il sistema tradizionale di voto. Il presidente del seggio, infatti, dopo aver identificato il votante attraverso un documento d’identità, ha premuto il pulsante che abilita il tablet. Sullo schermo touch è apparso il quesito referendario e le tre possibili opzioni: “sì”, “no”, “bianca” (che equivale a nessuna scelta). Una volta effettuata la selezione, che poteva essere modificata prima del via libero definitivo, è bastato schiacciare “votare” per registrare la decisione presa. Il cuore del sistema è la memoria della macchina: è qui che sono stati registrati i voti dei cittadini. A fine giornata i dati che hanno conteggiato i sì, i no e le schede bianche sono stati inviati immediatamente per via telematica alla Regione. Il sistema non ha margini di errore, ma comunque c’è stata la possibilità di controllare la correttezza con un riscontro cartaceo: dopo ogni preferenza, infatti, il computer ha stampato una ricevuta che è stata raccolta insieme alle altre in un contenitore sigillato.
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L’efficacia e l’interpretazione delle norme giuridiche LE ZI O N E 2
L’interpretazione dottrinale è l’attività svolta dai giuristi, cioè dagli studiosi del diritto. Questo tipo di interpretazione non vincola nessuno. L’interpretazione autentica è l’attività svolta dallo stesso legislatore, che capisce di non essere stato sufficientemente chiaro e interviene con un’altra norma per spiegare l’esatto significato di quella in dubbio. Questo tipo di interpretazione è vincolante per tutti.
FACCIAMO IL PUNTO 1 INSERISCI NEL BRANO LE SEGUENTI PAROLE abrogazione • entrata in vigore • giudici
a. U na norma giuridica viene eliminata mediante l’_________________. b. I _________________ effettuano l’interpretazione giudiziale nel corso del processo. c. L a norma giuridica diventa efficace con l’_________________.
2 INDICA
confrontiamoci!
SE LE FRASI SONO VERE O FALSE
a. La vacatio legis è l’entrata in vigore della norma giuridica.
V
F
b. Una norma giuridica può abrogarne un’altra.
V
F
c. L’interpretazione giudiziale è vincolante per tutti.
V
F
3 TROVA
L’ERRORE PRESENTE NELLE SEGUENTI FRASI
a. Con il referendum costitutivo si esprime la scelta sull’abrogazione di una norma giuridica. b. Con il criterio logico si applica una norma simile a un caso che non è regolato da alcuna norma giuridica.
4 LAVORA
Verso la democrazia digitale Quando i cittadini hanno il potere di prendere le decisioni che riguardano la vita della collettività, si ha la democrazia, che negli ultimi anni si sta sviluppando nella forma dell’e-democracy, cioè della democrazia digitale. L’e-democracy, di cui l’e-voting è uno strumento fondamentale, indica la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni politiche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione. Chi è favorevole alla democrazia digitale sostiene, fra le tante ragioni, che essa contribuisce ad aumentare il coinvolgimento dei cittadini e la loro responsabilità nei confronti del bene comune. Chi invece è contrario alla democrazia digitale sostiene, fra le tante ragioni, che si creano disparità fra chi ha la possibilità di utilizzare i moderni mezzi informatici e la rete Internet e chi, invece, non dispone di tali tecnologie per motivi economici o culturali. DEBATE Dividetevi in due gruppi. Uno analizza le diverse ragioni a sostegno dell’e-democracy, l’altro quelle contrarie alla sua applicazione. In classe mettete a confronto i rispettivi lavori, poi insieme cercate qualche informazione sullo stato della democrazia digitale in alcuni Paesi europei, sintetizzando i risultati del confronto e della ricerca in una breve relazione.
CON LE PAROLE PARTICOLARI
Nel testo della lezione c’è un termine giuridico dal quale deriva una parola che si usa per indicare le situazioni sotto riportate. Qual è il termine giuridico e qual è la parola che ne deriva? a. Periodo che si dedica al riposo perché si è liberi dai diversi impegni quotidiani. b. Carica non ricoperta da nessuno. verso le COMPETENZE
5 RISOLVI
IL CASO
È entrata in vigore la norma giuridica che obbliga ad applicare il campanello sulla bicicletta. Vanessa non lo sa e si reca a scuola con la sua bicicletta priva del campanello. Con un vigile che vuole darle la multa, Vanessa può giustificarsi dicendo che non conosce la norma giuridica che ha violato?
6 COMPLETA
LA MAPPA
Il _ _ _ _ _ _ _ _ _ interpreta la norma giuridica analizzando ogni parola: criterio _ _ _ _ _ _ _ _ _ comprendendo l’intenzione del legislatore: criterio _ _ _ _ _ _ _ _ _
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in assenza di norme: criterio dell’_ _ _ _ _ _ _ _ _
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DIRITTO
P E R CORS O
Ragazzi a rischio: la risposta della legge
«Che ne dite se sabato sera ci troviamo per festeggiare il compleanno di Davide? Possiamo andare in quel locale nuovo dove mi hanno detto che non fanno problemi a servire cocktail anche ai minorenni, giusto per fare un aperitivo e bere un bicchiere di spumante. Poi, visto che i nostri genitori ci hanno dato il permesso di stare fuori fino a mezzanotte, vi propongo di fare una giocatina alle slot machine, chissà mai che vinciamo qualcosa. Però, mi raccomando, non invitate Mattia, perché di lui si dice su Facebook che è un po’ sciocco, tanto che anche i compagni di classe lo prendono sempre in giro». Alcolismo, gioco d’azzardo e cyberbullismo sono tre fenomeni che coinvolgono sempre più gli adolescenti, rappresentando un serio pericolo per la loro salute e per le loro relazioni sociali, motivo per cui il diritto interviene con leggi che cercano di contrastarli.
A LC OL
È vietato mettere a disposizione bevande alcoliche ai minori di anni 18. “Mettere a disposizione” significa che non soltanto è vietato vendere alcolici ai giovani, ma anche consentire loro di consumarli in un qualsiasi locale, come bar, pub e discoteche (legge n. 14/2017). Il divieto riguarda anche i distributori automatici, quando non consentono di rilevare l’età dell’utilizzatore mediante sistemi di lettura ottica dei documenti d’identità. Non si può fare pubblicità di bevande alcoliche nei programmi televisivi e sulle pubblicazioni a stampa rivolti ai minori; inoltre, la pubblicità di bevande alcoliche non deve rappresentare minorenni intenti a consumare alcol (legge n. 125/2001). Nell’ambito dell’obiettivo 3, il target 3.5 prevede l’impegno a rafforzare la prevenzione contro l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti. In Italia, a partire dal 2017 il numero di persone che ha assunto comportamenti a rischio nel consumo di alcol è progressivamente aumentato: la tendenza è più accentuata tra gli uomini, tra i giovani, tra le persone residenti nelle Regioni del Nord (Rapporto SDGS 2019, Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia).
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26 000 338 000 ragazzi tra gli 11 e i 17 anni bevono bevande alcoliche tutti i giorni.
ragazzi tra gli 11 e i 17 anni bevono alcolici fuori dai pasti.
Particolarmente di moda sono le cosiddette bibite gassate “spiderizzate”, cioè corrette con superalcolici e che si presentano coloratissime e dal gusto dolce. È in forte aumento il fenomeno del binge drinking, ossia le “abbuffate di alcol” soprattutto in occasione di serate trascorse in locali notturni, con una percentuale del 2,6% nella fascia di età tra gli 11 e i 17 anni. Un milione di teenager è a rischio di intossicazioni alcoliche. Fonti: Istat, 2018; Osservatorio sulle dipendenze del Governo, 2018.
Il 26% inizia a giocare per curiosità, il 23% per semplice divertimento, il 13% perché giocano amici o familiari, l’11% per la speranza di vincere denaro.
Il 10% degli studenti di scuola superiore è giocatore assiduo.
Il 10% degli under 15 inizia a giocare d’azzardo attratto dalla pubblicità vista sui social o dai bonus trovati on line.
Il 6% dei giovani giocatori dimostra comportamenti negativi nei rapporti con amici, familiari e compagni di scuola.
Fonte: Nomisma, 2019.
Il 48% dei giovani tra i 14 e i 19 anni ha tentato la fortuna almeno una volta.
GI O CO D’AZZAR DO
Per i minori di anni 18 vige il divieto di partecipare a giochi pubblici con vincite di somme di denaro, ed è vietato l’ingresso nelle aree destinate al gioco con vincite di denaro, come per esempio sale Bingo, nelle quali sono installate video lottery ecc. Il titolare di qualsiasi locale che offre gioco d’azzardo deve identificare i giocatori mediante l’esibizione di un documento d’identità. Anche i giochi on line devono essere dotati di strumenti e accorgimenti per escludere i minorenni dall’accesso al gioco (decreto legge n. 158/2012).
CYB E RBULLISMO
È una forma di bullismo che consiste nella diffusione in Rete di commenti, filmati e foto che insultano, imbarazzano, offendono una persona considerata debole, allo scopo di denigrarla agli occhi della comunità, portandola così all’isolamento. La legge (legge n. 71/2017) stabilisce che un minorenne che abbia compiuto almeno 14 anni può chiedere l’oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi dato che lo riguarda diffuso nella rete Internet. Se ciò non avviene entro 48 ore, il ragazzo può rivolgersi al Garante della privacy che interviene direttamente entro le 48 ore successive. La novità più importante introdotta dalla legge è la possibilità per il ragazzo di potersi rivolgere all’autorità anche da solo, cioè senza la presenza dei genitori, e questo perché capita spesso che egli abbia paura o vergogna di confidarsi con loro e preferisca chiedere aiuto a loro insaputa. La legge ha introdotto nuove norme anche nei confronti dei giovani che si rendono responsabili di atti di cyberbullismo, i quali venIl 24 ,9 cyber % delle v gono seguiti a scuola con particolari percorsi di reinserimento it b il 19 ullismo s time di e sono sottoposti dall’autorità di polizia a un procedimento di ,6% s on ono m o femmi ammonimento. ne, asc hi.
Il 24 ,5 e i 17 % delle v ittim anni. e ha
AT T IVIT À 1 Scrivi un breve testo in cui fornisci a un amico che ha la tendenza a bere le motivazioni che consideri utili per farlo smettere.
2 Spiega in che cosa consiste il gioco d’azzardo e quali differenze presenta rispetto al gioco di abilità.
Fonte : Rice rca d ell’Un ivers ità Ca ttolic a, 20 18.
tra i 1 4 Il 58 % de i raga anni zz af pass ferma di i tra gli 11 ivo di esser e i 17 e fr odio o offe onte a m rimasto e nsivi letti s ssaggi di ul we b. Il 47 ,3% d i cybe ei rag r a cons bulli non zzi ritiene egue preve che nze d ei lor dono le o ges ti. Il 52 % de i medi Pres id e perso superiori i di scuole ha do nalm e v cyber bullis nte episo uto gestir di di e verifi mo c cati n h ell’am e si sono bient e sco lastic o.
3 Il cyberbullismo si manifesta in molteplici modalità: flaming, harassment, cyberstalking, denigration, exclusion, happing shapping. Cerca il significato di ciascuna di queste forme, spiegando con quali comportamenti si esprime.
4 I cyberbulli sono sottoposti a un particolare procedimento di
ammonimento, previsto allo scopo di evitare che essi ricadano nello stesso errore e subiscano così conseguenze più gravi. Cerca qualche informazione su questo importante strumento giuridico, per capire in che modo esso serve a prevenire il ripetersi di comportamenti negativi.
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P E R CORS O
L E ZI O NE 3
Le fonti del diritto NEL LA TUA E S P E RI E N Z A
Nella tua vita quotidiana operano tante norme giuridiche, che vengono organizzate per aiutarti ad affrontare
al meglio
le situazioni più diverse. Se per esempio fai un viaggio che attraverso la Francia ti porta in Spagna, puoi oltrepassare senza alcun controllo i
DIRITTO
confini che separano uno Stato dall’altro, perché questi Paesi hanno firmato un trattato che prevede la regola della libera circolazione dei cittadini. Questo trattato ha portato beneficio anche a te, perché ha semplificato il tuo viaggio permettendoti un rapido ingresso negli Stati stranieri. Quando i tuoi genitori ti hanno iscritto a scuola, hanno comunicato alcuni tuoi dati personali, che servono all’autorità scolastica per identificarti e per conoscerti. Sicuramente non ti farebbe piacere che queste informazioni fossero conosciute da chiunque, perciò c’è un codice che le protegge, vietando alla scuola di divulgarle a tua insaputa e se tu non sei d’accordo. Un trattato e un codice sono fonti del diritto, che coordinano le norme giuridiche che ti sono servite in due occasioni: un viaggio e l’accesso alla scuola.
La TUA ESPERIENZA ti aiuta a capire che le fonti del diritto servono a creare e a coordinare le norme giuridiche, in modo da formare un ordinamento idoneo a regolare tutte le situazioni. 28
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Le fonti del diritto LE ZI O N E 3
Le fonti del diritto si distinguono in due categorie: fonti di produzione e fonti di cognizione.
LE F ONTI D I P RO D U Z I O N E DEL D I R I T T O Le fonti di produzione del diritto servono a creare le norme giuridiche, e quindi permettono all’ordinamento di rinnovarsi in continuazione, allo scopo di soddisfare le diverse esigenze della collettività.
Le fonti di produzione, a loro volta, si distinguono in fonti atto e fonti fatto. Le fonti atto sono i documenti scritti emanati dagli organi dell’autorità che hanno il potere di creare le norme giuridiche. Questi organi nel nostro ordinamento giuridico sono il Parlamento, il Governo e le Regioni. Le fonti fatto sono i comportamenti che nascono spontaneamente all’interno della collettività e che le persone rispettano nel tempo, perché sono convinte che siano regole giuridiche. Questi comportamenti danno origine a norme giuridiche non scritte, chiamate consuetudini o usi.
nn ESEMPIO Se due vicini di casa vogliono separare i
rispettivi giardini piantando degli alberi sul confine, scelgono determinate specie arboree previste dalle consuetudini della zona in cui abitano. Queste consuetudini si sono affermate nel tempo in base al tipo di ambiente naturale, al clima, all’aspetto geografico, e continuano a essere rispettate perché le persone sono convinte che esse servano a mantenere l’identità della propria zona.
Sia le fonti atto sia le fonti fatto, a loro volta, si distinguono in fonti interne e fonti esterne.
Le fonti interne o nazionali sono chiamate così perché danno origine a norme giuridiche che vengono emanate e applicate all’interno dell’ordinamento giuridico di uno Stato. Le fonti esterne o sovranazionali sono chiamate così perché danno origine a norme giuridiche che vengono emanate da organi esterni al proprio ordinamento giuridico, ma che lo Stato applica al suo interno.
nn E S E M P I O Una fonte esterna è il Trattato di Schengen che è stato indicato nella pagina “Nella tua esperienza”, perché è un accordo internazionale firmato da più Stati che fanno parte dell’Unione europea, ciascuno dei quali lo ha poi accolto nel proprio ordinamento giuridico, impegnandosi ad applicarlo ai suoi confini. Nel corso degli anni è notevolmente aumentata l’importanza delle fonti esterne. Questo ruolo più significativo di produzione giuridica da parte di fonti sovranazionali è dovuto alla collaborazione sempre più intensa tra gli Stati, che origina accordi nei settori più diversi, per esempio rapporti economici, lotta alla criminalità, tutela dell’ambiente ecc.
CITTADINI consapevoli
Trattato: è un accordo con il quale due o più Stati decidono di regolare tra loro un determinato rapporto di natura politica, economica, sociale. Dati personali: sono le informazioni che riguardano la vita privata di una persona, come la sua data di nascita, il luogo in cui vive, il suo stato di salute ecc. Trattato di Schengen: è l’accordo firmato nel 1985 (cui ha fatto seguito una convenzione firmata nel 1990) con il quale gli Stati membri dell’Unione europea hanno stabilito il principio della libera circolazione dei cittadini europei all’interno dei propri territori. La libera circolazione, che è stata prevista allo scopo di facilitare l’integrazione dei popoli, si realizza attraverso l’abolizione dei controlli dell’identità dei viaggiatori alle frontiere in entrata e in uscita dai Paesi aderenti all’accordo. Fonte del diritto: Source of law
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LE FONT I DI COGNIZI ON E DE L DIR IT T O
ACCADE NEL MONDO Gli ordinamenti di Civil law e di Common law
DIRITTO
Gli ordinamenti giuridici mondiali si dividono in due grandi gruppi: quelli di Civil law usati nei Paesi dell’Europa continentale, e quelli di Common law adottati dai Paesi anglosassoni. La principale fonte di produzione del diritto negli ordinamenti di Civil law è costituita dalle fonti atto, cioè da norme giuridiche scritte. Negli ordinamenti di Common law, invece, la fonte principale è rappresentata dalle fonti fatto, cioè da comportamenti che esistevano già prima delle regole scritte e che hanno continuato a essere applicati anche dopo che è iniziata la tendenza a raccogliere le norme in documenti scritti. Entrambe le categorie di ordinamenti presentano vantaggi e svantaggi.
30
I vantaggi fondamentali del Civil law sono il fatto che le norme giuridiche scritte danno maggiore certezza ed è più facile per i cittadini venirne a conoscenza. Il difetto è la maggiore lentezza con cui le norme scritte vengono modificate, fattore che può renderle poco adeguate ai casi concreti. Il vantaggio del Common law è la maggiore facilità ad adattarsi ai cambiamenti della società, ma presenta il difetto di essere più difficilmente consultabile sia dai cittadini sia da chi opera nel mondo del diritto, come per esempio gli avvocati, i notai ecc.
Le fonti di cognizione del diritto sono gli strumenti che servono a raccogliere le norme giuridiche e a portarle a conoscenza dei cittadini.
Una fonte di cognizione l’abbiamo già incontrata: è la Gazzetta Ufficiale, sulla quale vengono pubblicate le norme giuridiche prima che possano entrare in vigore. Un’altra fonte di cognizione è rappresentata dai codici, che sono raccolte di norme destinate a regolare un determinato settore dell’ordinamento giuridico.
nn E S E M P I O Il Codice della privacy che è stato indicato nella pagina “Nella tua esperienza” è una fonte di cognizione, perché raccoglie in modo ordinato le norme giuridiche che nel corso degli anni sono state emanate per proteggere i diversi profili della privacy della persona.
CITTADINI consapevoli
Codice della privacy: è stato emanato nel 2003 e nel 2018 è stato integrato dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), che ha introdotto sanzioni più severe a carico dei trasgressori; il termine privacy indica il diritto alla riservatezza delle informazioni personali e della vita privata di ciascuna persona.
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Le fonti del diritto LE ZI O N E 3
Alcuni codici fondamentali del nostro ordinamento giuridico sono il codice civile, che regola i rapporti tra i cittadini, il codice penale che disciplina i reati, il codice della strada che regola la viabilità. FONTI DEL DIRITTO
Fonti di produzione
Fonti atto
Fonti di cognizione
1 INSERISCI NEL BRANO LE SEGUENTI PAROLE codici • Parlamento • penale • trattato
a. I l _________ è un organo dell’autorità che emana le fonti atto. b. U na fonte sovranazionale è rappresentata dal _________. c. I _________ raccolgono le norme giuridiche di un settore. d. I reati sono disciplinati dal codice _________.
2 INDICA
Fonti fatto
SE LE FRASI SONO VERE O FALSE
a. La Gazzetta Ufficiale è una fonte di cognizione del diritto. I testi unici
Fonti interne e fonti esterne
FACCIAMO IL PUNTO
V
F
b. I comportamenti ripetuti nel tempo sono le fonti fatto. V
F
c. Le fonti di produzione creano le norme giuridiche.
V
F
d. Le fonti di cognizione si distinguono in fonti atto e fonti fatto.
V
F
3 TROVA
L’ERRORE PRESENTE NELLE SEGUENTI FRASI
a. Le fonti nazionali sono emanate dagli organi dello Stato. b. Le leggi o usi sono fonti fatto. c. Le fonti del diritto si distinguono in fonti di creazione e fonti di cognizione. verso le COMPETENZE
4 RISOLVI
IL CASO
Davide non si ferma a un semaforo rosso e così investe con la sua auto Maria, che in quel momento sta attraversando la strada sulle strisce pedonali avendo il semaforo verde. Maria muore a causa delle gravi lesioni riportate nell’impatto con l’auto di Davide, il quale viene accusato del reato di omicidio stradale. In quale fonte del diritto sono contenute le norme riguardanti questo reato?
5 COMPLETA
LA MAPPA
fonti _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ FONTI DI PRODUZIONE fonti fatto: _ _ _ _ _ _ _
fonti nazionali
fonti _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
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1
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L E ZI O NE 4
La gerarchia delle fonti del diritto NEL LA TUA E S P E RI E N Z A
Chissà quante volte ti lamenti di compiti e verifiche, ma nel tempo ti accorgerai che l’istruzione contribuisce a formare la tua persona, perché ti fa conoscere i tanti aspetti della realtà che ti circonda, ti abitua a riflettere e a ragionare, rendendoti così sempre più capace
DIRITTO
di fare scelte consapevoli e autonome. Ecco perché una norma contenuta nella Costituzione, che è la fonte più importante del nostro ordinamento giuridico, stabilisce che tutti hanno diritto all’istruzione. Studiare, tuttavia, costa (pensa per esempio all’acquisto dei libri di testo e del vario materiale scolastico): non tutte le famiglie hanno la possibilità economica di sostenere queste spese, e ciò di fatto priverebbe i loro figli del diritto all’istruzione. Intervengono perciò le leggi, che sono altre fonti del diritto alle quali è affidato il compito di regolare le diverse situazioni nel rispetto dei princìpi della Costituzione, e che quindi, con riguardo allo specifico diritto all’istruzione, prevedono le misure che in concreto possono aiutare le famiglie in difficoltà, per esempio l’esonero dal pagamento delle tasse scolastiche e l’assegnazione di borse di studio agli studenti meritevoli.
La TUA ESPERIENZA ti aiuta a capire che le fonti di produzione del diritto operano su diversi livelli di intervento, perché hanno diversi gradi di importanza all’interno dell’ordinamento giuridico. 32
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La gerarchia delle fonti del diritto LE ZI O N E 4
Il diverso grado di importanza è definito come principio della gerarchia delle fonti, che opera secondo questo meccanismo: una fonte di grado superiore può modificare o eliminare una fonte di grado inferiore, mentre una fonte di grado inferiore non può stabilire disposizioni contrarie a una fonte di grado superiore, altrimenti viene eliminata dall’ordinamento giuridico. Così, per esempio, le fonti indicate nella pagina “Nella tua esperienza” sono gerarchicamente organizzate in modo tale che la Costituzione, superiore alle leggi, può intervenire a modificarle o eliminarle, mentre le leggi non possono mai entrare in contrasto con la Costituzione.
La Costituzione della Repubblica italiana è entrata in vigore il 1°gennaio 1948 ed è la legge fondamentale dello Stato, perché stabilisce i princìpi che devono essere rispettati da tutte le altre fonti del diritto. Se la Costituzione ha bisogno di essere integrata, allora operano sul suo stesso livello le leggi costituzionali; se la Costituzione necessita di modifiche, operano invece le leggi di revisione costituzionale, anch’esse di pari grado alla Costituzione.
LE F ONTI A L L I V E L L O P I Ù ALT O: LE F ONTI C O S T I T U Z I O N ALI
Principio: riferito alla Costituzione, il termine indica un valore considerato supremo dal nostro ordinamento giuridico perché è posto a fondamento della nostra convivenza sociale.
Al massimo livello gerarchico si trovano le fonti costituzionali, che sono la Costituzione , le leggi costituzionali e le leggi di revisione costituzionale.
La ricerca delle norme giuridiche CITTADINI consapevoli
Tassa scolastica: è la somma di denaro che il cittadino deve pagare allo Stato per ricevere il servizio dell’istruzione. Costituzione: Constitution
CITTADINANZA DIGITALE Ci sarà Internet nella Costituzione? Internet ha acquistato un’importanza sociale che va ben oltre la sua straordinaria efficacia come mezzo di comunicazione, perché ha la capacità di entrare in relazione con tantissime dimensioni dell’esistenza individuale e collettiva, basti pensare alla condivisione delle informazioni personali, alla diffusione delle conoscenze, all’influenza sull’economia ecc. È quindi una realtà di cui il diritto deve tener conto, soprattutto se si vuole evitare che diventi una specie di giungla, nella quale vinca il più forte e i più deboli siano esposti al rischio di lesioni, anche molto gravi, dei propri diritti. Oggi, però, non esiste ancora un ordinamento giuridico di Internet, ma ci sono soltanto interventi che disciplinano diversi aspetti del fenomeno, come per esempio le vendite on line, la protezione della privacy ecc. Ovviamente non c’è alcun riferimento a Internet nella Costituzione, che è stata emanata in un periodo storico in cui non si aveva neppure l’idea di che cosa fossero un computer e la Rete. Con una legge costituzionale si potrebbe integrare la Costituzione introducendo riferimenti a Internet, ed è ciò cui sta pensando il nostro legislatore, che è preoccupato soprattutto di garantire a tutti il diritto di accedere alla Rete, viste le straordinarie opportunità che offre. A tale scopo sono state presentate al Parlamento due proposte, e il tempo dirà se si tradurranno in leggi costituzionali.
net; questa norma dovrebbe essere aggiunta a quella che già esiste (articolo 21), la quale garantisce a tutti il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, con lo scritto e con ogni altro mezzo di diffusione, quindi anche con Internet. La seconda proposta suggerisce qualcosa in più rispetto alla prima, perché prevede che sia garantita la neutralità della Rete, cioè che nel diritto di accesso a Internet non ci siano discriminazioni, da parte di chi fornisce l’accesso medesimo, in ordine alla velocità di transito di alcuni dati rispetto ad altri. Questo riferimento potrebbe essere introdotto con una nuova norma (articolo 34 bis) che è stata predisposta così: «Tutti hanno eguale diritto di accedere alla rete Internet, in modo neutrale, in condizioni di parità e con modalità tecnologicamente adeguate».
La prima proposta suggerisce di inserire una norma per stabilire il diritto di accedere liberamente alla rete Inter-
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P E R CORS O
PLUS La gerarchia delle fonti UE Anche gli atti emanati dall’Unione europea sono organizzati sulla base di una gerarchia di valore, che è importante perché indica agli Stati membri dell’organizzazione qual è il grado di obbligatorietà riconosciuto a ciascun tipo di atto.
DIRITTO
Al livello più alto sono collocati i Trattati, che sostanzialmente svolgono lo stesso ruolo delle Costituzioni dei singoli Stati; nei Trattati, infatti, sono stabiliti i princìpi fondamentali sui quali si fonda l’organizzazione, gli organi che le permettono di funzionare, nonché la volontà espressa dai Paesi che nel tempo decidono di aderire all’Unione. Il vincolo dei Trattati è altissimo, perché ogni Stato ha l’obbligo di rispettare quanto vi è stabilito, proprio perché si tratta di accettare regole e princìpi che disegnano l’identità e il ruolo dell’organizzazione. Al di sotto dei trattati vi sono i regolamenti, che sono atti normativi finalizzati a disciplinare una certa materia e che ogni Stato membro ha l’obbligo di applicare direttamente, così come sono, nel suo ordinamento interno. Sono fonti paragonabili alle nostre leggi, anche perché sono emanate dagli organi dell’organizzazione che hanno il potere legislativo. Al di sotto dei regolamenti vi sono le direttive, che sono atti normativi obbligatori dal punto di vista del fine che devono realizzare, ma non sono direttamente applicabili dai singoli Stati membri. Ciò significa che l’ordinamento interno di ciascuno Stato ha l’obbligo di emanare una legge che accolga quanto stabilito nella direttiva, dandole però un’applicazione secondo le modalità che autonomamente decide. È come dire: è obbligatorio il fine, ma non è obbligatorio il mezzo per raggiungerlo. La differenza rispetto ai regolamenti è evidente: questi devono essere applicati subito così come vengono emanati, invece le direttive lasciano ai singoli Stati un margine di discrezionalità, potendo essi decidere come attuarle tenendo conto delle specificità di ogni ordinamento giuridico. 1. TRATTATI
2. REGOLAMENTI
3. DIRETTIVE 4. DECISIONI
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Al di sotto delle direttive vi sono le decisioni, che sono atti normativi ad applicazione particolare, cioè rivolti a soggetti specifici, come per esempio un singolo Stato, una singola impresa ecc. Queste fonti sono obbligatorie come i regolamenti, per cui il destinatario è tenuto a rispettarle direttamente, ma sono gerarchicamente inferiori a essi perché non sono indirizzate a tutti gli Stati.
LE FONT I DE LL’UNION E E UR OPE A Le fonti dell’Unione europea sono tutti gli atti emanati dall’Unione europea (UE), organizzazione internazionale di cui l’Italia è membro. A questi atti normativi è riconosciuto un alto grado di importanza, perché sono sottoposti soltanto alla Costituzione e a nessun’altra fonte del nostro ordinamento giuridico. Ciò in pratica significa che l’Italia non può rispettare le leggi dell’Unione europea che contrastano con i princìpi stabiliti dalla nostra Costituzione, ma tutte le altre nostre fonti del diritto devono adeguarsi a quanto deciso da questa organizzazione.
LE LE GGI OR DINAR IE E I DE CR E T I Al terzo livello gerarchico ci sono le leggi ordinarie, cioè le leggi emanate dal Parlamento, che è l’organo al quale la Costituzione attribuisce l’esercizio del potere legislativo. Sullo stesso livello ci sono gli atti aventi forza di legge, chiamati decreti, che vengono emanati dal Governo soltanto nei casi e nei limiti previsti dalla Costituzione.
Legge: Law
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La gerarchia delle fonti del diritto LE ZI O N E 4
FACCIAMO IL PUNTO
LE LEG G I RE GI O N A L I Le leggi regionali sono gli atti normativi che vengono emanati da ciascuna Regione italiana per soddisfare le esigenze specifiche della propria comunità. Queste fonti sono sottoposte alle leggi del Parlamento e del Governo perché hanno efficacia soltanto all’interno del territorio della singola Regione che le emana, e per di più sono atti normativi che possono disciplinare solo le materie che lo Stato non riserva al suo potere legislativo.
LE F ONTI S E CO N D A RI E Sono definite secondarie tutte le fonti poste al livello più basso, per cui esse devono contenere disposizioni rispettose di tutte le norme giuridiche poste dalle fonti superiori. Sono fonti secondarie i regolamenti e gli usi o consuetudini. I regolamenti sono fonti che hanno il compito di definire le modalità con cui si può attuare una legge, e servono a renderne più facile l’applicazione. La maggior parte dei regolamenti è emanata dal Governo, ma tali atti normativi possono provenire anche dalle Regioni e dai Comuni, che li utilizzano per disciplinare alcune materie, come per esempio le procedure di raccolta dei rifiuti urbani, la gestione di aree verdi ecc. Degli usi o consuetudini abbiamo già parlato nella Lezione 3. Queste fonti, pur appartenendo alla categoria delle fonti secondarie, sono comunque subordinate ai regolamenti, perché sono le uniche fonti non scritte dell’ordinamento giuridico. 1. FONTI COSTITUZIONALI
1 INSERISCI NEL BRANO LE SEGUENTI PAROLE
consuetudini • decreti • gerarchia • ordinarie a. I l principio della ____________ delle fonti indica la diversa importanza attribuita alle fonti del diritto. b. L e fonti emanate dal Parlamento sono le leggi ____________, quelle emanate dal Governo sono i ____________. c. A ll’ultimo livello della gerarchia delle fonti sono collocate le ____________.
2 INDICA
SE LE FRASI SONO VERE O FALSE
a. Le leggi costituzionali sono gerarchicamente inferiori alla Costituzione.
V
F
b. I decreti sono gli atti aventi forza di legge.
V
F
c. Le consuetudini sono fonti non scritte.
V
F
3 TROVA
L’ERRORE PRESENTE NELLE SEGUENTI FRASI
a. I regolamenti sono fonti secondarie come le leggi ordinarie e sono principalmente emanati dal Parlamento. b. La legge è la fonte posta al vertice della gerarchia delle fonti; può essere integrata dalle leggi regionali e modificata per mezzo di leggi di riforma costituzionale. verso le COMPETENZE
4 RISOLVI
IL CASO
Il signor Vivaldi vive in una Regione che ha emanato una legge che vieta di costruire in una zona classificata dagli esperti come ad alto rischio di alluvioni. Il signor Vivaldi, che possiede un terreno in quella zona, vorrebbe costruirvi la sua casa, perciò contesta il divieto, sostenendo che la Regione non ha alcun potere di emanare leggi. Ha ragione? Spiegane i motivi.
5 COMPLETA 2. FONTI DELL’UNIONE EUROPEA
LA MAPPA
Fonti costituzionali: Costituzione, _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ , leggi di revisione costituzionale
3. LEGGI ORDINARIE, DECRETI
Fonti dell’Unione europea Leggi ordinarie, _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
4. LEGGI REGIONALI Leggi regionali 5. FONTI SECONDARIE
Fonti secondarie: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ , consuetudini
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RIPASSIAMO CON...
LA MAPPA
Scopri la mappa
obbligatorietà (sanzione) generalità hanno i caratteri della
astrattezza
esteriorità
DIRITTO
NORME GIURIDICHE
sono
nel loro insieme cos t itu iscono
sono applicabili ai casi concreti se vengono interpretate correttamente per mezzo di
efficaci dal momento in cui entrano in vigore e fino a quando non vengono abrogate
giudiziale
interpretazione
dottrinale
autentica
l’ORDINAMENTO GIURIDICO fonti costituzionali fonti della Unione europea sono create da
fonti di produzione ordinate gerarchicamente
leggi ordinarie e decreti leggi regionali regolamenti e consuetudini
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L’O R DI N A M ENT O GI U RI D I C O
LA SINTESI n Le norme giuridiche sono regole che obbligano tutti i membri della collettività a tenere certi comportamenti, allo scopo di realizzare il bene comune. n Il carattere fondamentale delle norme giuridiche è perciò l’obbligatorietà, che si realizza attraverso l’applicazione di vari tipi di sanzioni nei confronti di coloro che violano quanto da esse stabilito. n Le norme giuridiche sono efficaci, cioè producono i loro effetti, dal momento in cui entrano in vigore, e restano efficaci fino al momento in cui vengono eliminate mediante l’abrogazione. n Per essere applicate correttamente le norme devono essere interpretate, cioè bisogna capire il loro esatto significato. Questo compito è affidato ai giudici, agli studiosi del diritto e agli organi dell’autorità che le hanno emanate. n Le norme giuridiche sono create dalle fonti di produzione del diritto (scritte e non scritte), che sono organizzate secondo una gerarchia che attribuisce a ciascuna di esse un diverso grado di valore, in modo da dare ordine all’intero sistema giuridico, chiamato perciò ordinamento giuridico. n La fonte più importante è la Costituzione, che può essere integrata e modificata per mezzo di altre fonti costituzionali di pari valore. n Al di sotto della Costituzione ci sono le fonti dell’Unione europea, seguite dalle leggi ordinarie e dai decreti, dalle leggi regionali e per ultimo dalle fonti secondarie, vale a dire regolamenti e consuetudini. n Le norme giuridiche sono raccolte e portate a conoscenza della collettività per mezzo delle fonti di cognizione del diritto.
CLIL LAW & R I GH T
E X E R CISE
The law is a binding custom or practice of a community. It is for this reason that laws may change in accordance with the needs of society. When a law is considered no longer effective it may be modified or repealed, respecting the hierarchy of norms headed by the Constitution.
Answer the following questions using the words that are highlighted in the text. 1 What term is used to indicate the removal of a law? 2 Which is the most important source of law? 3 What obliges a citizen to behave in a certain way?
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37
1
P E R CORS O
VERIFICA
P R O V E D I CO N O S C E N Z A 1
INDICA SE LE FRASI SONO VERE O FALSE 1. I trattati sono fonti del diritto esterne e perciò
non sono collocati nella gerarchia delle fonti.
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
DIRITTO
2. Le norme giuridiche entrano in vigore subito
dopo la loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. 3. La norma giuridica è generale perché si applica a tutte le persone. 4. L’interpretazione giudiziale di una norma giuridica avviene durante un processo. 5. L’ordinamento giuridico è l’insieme ordinato delle fonti di cognizione del diritto. 6. Gli atti aventi forza di legge sono i decreti emanati dal Governo. 7. Le consuetudini sono fonti fatto e sono al livello più basso della gerarchia delle fonti del diritto. 8. Non tutte le norme giuridiche sono obbligatorie. 9. I regolamenti dell’Unione europea sono fonti del diritto secondarie. 10. Solo le norme di diritto soggettivo possono essere cambiate. 2
SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA 1. Il criterio dell’analogia riguarda:
2.
3.
4.
5.
38
l’operatività della gerarchia delle fonti del diritto lo svolgimento del referendum abrogativo la consultazione delle fonti di cognizione del diritto d l’interpretazione della norma giuridica La presunzione assoluta di conoscenza significa che: alcune norme giuridiche non necessitano della vacatio legis alcune norme giuridiche non sono obbligatorie non ci si può discolpare dichiarando di non conoscere la norma giuridica violata d tutte le norme giuridiche sono chiare e comprensibili La Costituzione della Repubblica italiana: non può essere modificata può essere modificata con leggi di revisione costituzionale è sottoposta alle leggi d è sottoposta agli atti dell’Unione europea Il principio di irretroattività si riferisce: all’applicazione nel tempo della norma giuridica alla cessazione della norma giuridica all’interpretazione della norma giuridica d al grado di valore di una fonte del diritto Il diritto soggettivo: è l’insieme delle norme giuridiche è il potere di una persona di pretendere un certo comportamento dagli altri
è una fonte di produzione del diritto è una fonte di cognizione del diritto 6. Il codice penale: è una fonte di cognizione del diritto regola i rapporti tra i cittadini è una fonte fatto d non è una fonte del diritto 7. La funzione preventiva: è il periodo che deve trascorrere prima che la norma giuridica entri in vigore è il referendum abrogativo che si esprime favorevolmente all’eliminazione di una norma consiste nello scoraggiare la violazione delle norme giuridiche d consiste nell’obbligo di riparare alle conseguenze negative della violazione della norma 8. Il principio della gerarchia: si applica alle fonti di produzione del diritto si applica alle fonti di cognizione del diritto esprime la diversa gravità delle sanzioni d esprime il diverso potere degli organi dello Stato 9. Le leggi ordinarie: sono emanate dalle Regioni sono emanate dal Governo sono sottoposte alla Costituzione d sono fonti che non possono mai essere modificate 10. Per indicare che la norma giuridica si riferisce a situazioni generali si usa il termine: generalità obbligatorietà astrattezza d esteriorità 3
d
COMPLETA I SEGUENTI BRANI, INSERENDO I TERMINI SOTTO ELENCATI
abrogarla • popolo • 1948 • fonti di produzione • ordinamento giuridico • persona • voto • 1957 • fonti costituzionali • norme giuridiche • ordine • referendum a
Il diritto, cioè l’insieme delle _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _, si distingue in diritto oggettivo e diritto soggettivo. Il diritto oggettivo indica il complesso delle norme che si applicano in una collettività in un determinato momento, mentre il diritto soggettivo è riferibile a una _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _, e indica il potere che le viene riconosciuto di pretendere che gli altri tengano un certo comportamento nei suoi confronti. Il diritto inteso in senso oggettivo è sinonimo di _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _, anche se questo termine mette maggiormente in risalto l’ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ che caratterizza l’intero sistema delle regole giuridiche.
b
Le norme giuridiche possono cambiare nel tempo, perché la loro funzione è quella di rispondere ai biso-
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VERI F I C A
gni della collettività, i quali appunto si modificano con
6
DI CHE COSA SI TRATTA
Indica la parola che si riferisce a ciascuna spiegazione.
il passare degli anni. Per eliminare dall’ordinamento
a
giuridico una norma che non si vuole più, è necessario
e l’entrata in vigore della norma giuridica.
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _, ciò che può avvenire per mezzo del _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ abrogativo. Si tratta di uno
____________________________ b
strumento democratico, perché la decisione circa l’op
____________________________ c
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _. c
Gli atti emanati dall’Unione europea sono considerati
Fonte suprema del nostro ordinamento giuridico. ____________________________
d
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ del diritto di altissimo valore, in
Fonti di cognizione che raccolgono le norme di un determinato settore.
quanto l’Italia, che è membro di questa organizzazione dal _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _, li subordina soltanto alle
Strumento attraverso il quale il popolo decide se abrogare o meno una norma giuridica.
portunità di conservare o eliminare la norma è affidata al _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _, che si esprime mediante il
Periodo di tempo che intercorre tra la pubblicazione
____________________________
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _, alle quali appartengono la Costituzione entrata in vigore nel _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ e le leggi che servono a integrarla e a modificarla.
PR OVE DI COMPE T E N ZA 7
PR O V E D I A B I L I T À 4 a
b
5
Rispondi alle domande. a Quale “percorso” deve seguire una norma giuridica dal momento in cui viene emanata al momento in cui entra in vigore? b Quali sono i caratteri della norma giuridica? c Come è organizzata la gerarchia delle fonti di produzione del diritto?
IMMAGINA DI ESSERE…
un famoso chef, proprietario di una catena di ristoranti presenti in diversi Paesi del mondo. Mentre ti trovi a Ibiza, dove dirigi un tuo ristorante durante la stagione estiva, in Italia viene emanata una legge che introduce nuove norme per aumentare la sicurezza nelle attività ristorative. Al tuo rientro in Italia, ti trovi a dover pagare una sanzione che ti è stata inflitta dalle autorità che hanno ispezionato il tuo ristorante di Venezia, trovandolo non in regola con le nuove norme. Contesti la sanzione, affermando e dimostrando che ti trovavi all’estero e che non conoscevi le nuove norme, ma l’autorità è irremovibile: per quale motivo? l’allenatore di una squadra di calcio, composta da bambini che non solo non conoscono ancora le regole del gioco, ma che fanno fatica a rispettarsi a vicenda, non sono puntuali agli allenamenti e si presentano spesso senza la divisa. Che cosa puoi fare per dare disciplina e farla rispettare?
ORA TOCCA A TE
8
COME SI PUÒ FARE
Risolvi i casi. a Una norma giuridica emanata molti anni fa potrebbe non essere più adeguata alla mentalità della società, per cui si potrebbe decidere di eliminarla dall’ordinamento giuridico. In che modo i cittadini possono esprimere la propria opinione in merito? b Una Regione italiana ritiene che una legge emanata dal Parlamento non soddisfi in modo efficace le esigenze specifiche della sua popolazione: può rifiutarsi di rispettare quella legge? 9
ESPRIMI LA TUA OPINIONE a
CORRISPONDENZE
Collega ciascun elemento della colonna di sinistra con il corrispondente elemento della colonna di destra. 1
Autentica
a
Fonti fatto
2
Consuetudini
b
Interpretazione
3
Referendum
c
Atti aventi forza di legge
Decreti
d
Pubblicazione
Gazzetta Ufficiale
e
Obbligatorietà
Sanzione
f
Abrogazione
4 5 6
b
La gerarchia delle fonti di produzione del nostro ordinamento giuridico prevede che le leggi siano sottoposte agli atti emanati dall’Unione europea. Non tutti sono d’accordo sulla scelta di subordinare gli atti normativi nazionali a quelli di un’organizzazione internazionale, soprattutto se accade che le scelte operate dall’Unione europea non siano in linea con specifici interessi italiani. Qual è il tuo pensiero in merito? Con il referendum abrogativo si chiede ai cittadini di esprimere il proprio parere circa l’opportunità di eliminare o meno una norma giuridica. Credi che sia giusto affidare al popolo una scelta che influisce sul rinnovamento dell’ordinamento giuridico?
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ECONOMIA
L’economia può generare molti risultati differenti a seconda di come le risorse vengono distribuite, di come vengono sviluppate, di quali regole prevalgono, ma sempre deve tendere a un unico obiettivo: il benessere di tutti gli esseri umani. Amartya Sen in L’Idea di giustizia, 2009
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L’ECONOMIA POLITICA C ONOSCE NZE • • • •
Oggetto e obiettivi dell’economia politica Strumenti per comprendere i fenomeni economici Caratteristiche e tipologie dei bisogni economici Caratteristiche e tipologie dei beni economici
L E Z I ONE 1
La scienza economica e i suoi strumenti L E Z I ONE 2
I bisogni e i beni economici
A B ILIT À • Comprendere la funzione dell’economia politica • Scegliere lo strumento più adatto per rappresentare un fenomeno economico • Interpretare grafici e tabelle • Distinguere le tipologie dei beni economici • Distinguere i beni dai servizi
C OMPE T E NZE • Capire che la condizione di benessere cui tende l’uomo comporta la necessità di fare delle scelte • Comprendere che l’economia orienta i comportamenti individuali e collettivi verso la soddisfazione dei bisogni umani
Rifletti sui contenuti del video e condividi le tue considerazioni con i compagni.
Amartya Sen è nato nel 1933 nello Stato indiano del Bengala, l’attuale Bangladesh. Dopo gli studi a Calcutta, si è perfezionato in Economia al Trinity College di Cambridge. Ha insegnato nelle più prestigiose università europee e statunitensi ed è considerato tra i più importanti economisti contemporanei. L’originalità del suo pensiero, secondo il quale l’economia è uno strumento di giustizia perché può e deve contribuire a eliminare le disuguaglianze tra gli uomini e migliorare le condizioni di vita dell’umanità, gli è valsa l’assegnazione del Premio Nobel per l’Economia nel 1998.
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P E R CORS O
L E ZI O NE 1
La scienza economica e i suoi strumenti NEL LA TUA E S P E RI E N Z A
ECONOMIA
È uscito un nuovo modello di smartphone tecnologicamente più avanzato di quello che possiedi: chiedi ai tuoi genitori se possono comprartelo perché ti offrirebbe qualche funzione in più e ha un design accattivante che incontra particolarmente i tuoi gusti. Ciò che ti spinge all’acquisto è perciò il bisogno di avere un oggetto che soddisfa meglio le tue esigenze pratiche ed estetiche. Tuttavia, se ci pensi bene, ogni giorno avverti diversi bisogni che cerchi di soddisfare nel modo che ti sembra migliore: devi andare a scuola e utilizzi l’autobus, hai bisogno di un nuovo paio di jeans e cerchi il negozio che li vende al prezzo più conveniente, improvvisi una cena con gli amici a casa tua e ordini on line un pasto a domicilio.
La
TUA ESPERIENZA
ti aiuta a capire che i comportamenti che assumono sia i singoli individui sia l’intera collettività quando avvertono la necessità di soddisfare i propri bisogni sono oggetto di studio dell’economia politica.
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La scienza economica e i suoi strumenti LE ZI O N E 1
Per capire il concetto di economia politica bisogna partire da due constatazioni: per sua natura l’uomo tende al benessere, a vivere nelle migliori condizioni possibili, ma il raggiungimento del benessere non è facile, sia perché i bisogni sono molti e variabili nel tempo, sia perché i mezzi che si hanno a disposizione per soddisfarli non sono illimitati. Pertanto, di fronte alle esigenze che aumentano e ai mezzi limitati, è necessario fare delle scelte e l’economia suggerisce quali sono le migliori. L’economia politica analizza sia i comportamenti del singolo individuo, delle famiglie e delle aziende, e in questo caso studia come tali soggetti impiegano le risorse per soddisfare i loro bisogni, sia i comportamenti di dimensione collettiva relativi a una regione geografica, a un Paese, a un intero continente. Nel primo caso si parla di microeconomia, nel secondo di macroeconomia.
nn ESEMPIO È una scelta microeconomica quella della tua mamma che per spendere un po’ meno sfrutta le offerte speciali del supermercato; è una scelta macroeconomica quella delle grandi compagnie petrolifere che aumentano il prezzo del greggio. L’utilità dell’economia
L’ EC O NO M I A P O L I T I C A CO M E S C I E N Z A S O CI A L E L’economia politica è una scienza sociale, perché oggetto del suo studio sono i fenomeni economici, come vengono definiti nel loro insieme gli atti compiuti dagli uomini per soddisfare i propri bisogni. La caratteristica fondamentale di una scienza sociale è che non fornisce risultati fissi, proprio perché gli atteggiamenti che assumono gli uomini e le scelte che compiono variano nel tempo e a seconda delle società.
CITTADINI consapevoli
Greggio: è il petrolio così come viene estratto dai giacimenti, cioè non lavorato. Esistono due tipi principali di greggio che vengono trattati per ricavarne benzina e altri prodotti: quello europeo chiamato Brent e quello statunitense chiamato WTI. Banca Mondiale: è un’istituzione internazionale che svolge la funzione principale di indirizzare le risorse dei Paesi più ricchi verso lo sviluppo di quelli più poveri, sostenendo questi ultimi nel miglioramento dell’educazione, della sanità e della tutela ambientale.
LA R APPR E SE NTAZION E DE I FE NOME NI E CONO M I CI Per comprendere meglio i fenomeni economici si possono utilizzare alcuni strumenti che danno una percezione visiva dei concetti fondamentali. Tra questi strumenti sono particolarmente efficaci le tabelle e i grafici. La tabella è un prospetto composto da righe e colonne in cui vengono inseriti dati e informazioni, che possono essere letti sia in senso orizzontale sia in senso verticale.
L’utilizzo delle tabelle è efficace quando si vogliono presentare molti dati e si desidera confrontarli tra loro.
nn E S E M P I O La tabella sotto riportata illustra la percentuale di persone dai 3 anni in su che praticano sport, confrontando i dati relativi di più anni (Fonte: Elaborazione del Centro Studi CONI su dati Istat 2001-2017). valori percentuali
2001
2016
2017
DIFF. ’17-’16
DIFF. ’17-’01
praticano sport in modo continuativo
19,1
25,1
24,8
–0,3
5,7
praticano sport in modo saltuario
10,6
9,7
9,1
–0,6
–1,5
praticano solo qualche attività fisica
29,4
25,7
27,6
1,9
–1,8
non praticano sport, né attività fisica
40,3
39,2
38,1
–1,1
–2,2
ACCADE NEL MONDO La risorsa economica più importante Il 65% circa della ricchezza globale è costituito dal capitale umano, cioè dalle capacità di una popolazione di soddisfare i bisogni e migliorare la qualità della vita. A dirlo sono i Rapporti della Banca Mondiale, che non solo individua nell’uomo il più grande patrimonio del mondo, ma afferma anche che la quota di capitale umano diventerà sempre più importante. E giacché molto della crescita di un Paese dipende attualmente dalle accelerazioni delle nuove tecnologie, i Paesi devono investire urgentemente nelle loro persone se sperano di competere nell’economia del futuro. Ciò significa che lo stato di benessere dipende sempre e comunque dalle azioni umane, dalle scelte che ogni individuo e le collettività fanno in ordine ai bisogni da soddisfare e ai mezzi con cui intendono soddisfarli, per cui l’economia ha senso solo nella misura in cui pone al centro l’uomo.
Economia politica: Political economy
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P E R CORS O
confrontiamoci! L’importanza dell’economia
ECONOMIA
«Sapere di economia serve a tutti. Oggi l’economia è per molti un oggetto misterioso: non sai perché ti pagano X e non Y, non sai se è bene o male che i cinesi ci facciano concorrenza, non sai perché lo Stato non ha soldi Studiare economia, allora? Ma perché? “Il sapere perché” facilita l’arte di trovare rimedi. Contro i disastri naturali, non possiamo fare nulla: terremoti e uragani sono fuori dal nostro controllo. Ma l’economia non è fuori dal nostro controllo. Il nostro “destino economico” è nelle nostre mani, almeno nel senso che possiamo affrontare i problemi a testa alta, possiamo capirli» (Fabrizio Galimberti, L’importanza di studiare economia, in “Il Sole 24 Ore”, 8 agosto 2011).
Il grafico è la rappresentazione di dati attraverso diversi tipi di forme, che possono essere punti e linee, figure geometriche, figure di altre forme.
I tipi di grafico più utilizzati sono i seguenti. Grafico lineare: di solito è utilizzato per misurare la dinamica di un certo fenomeno che viene rilevato all’istante o in un periodo di tempo prefissato. Il fenomeno è descritto attraverso linee che uniscono i punti su un piano cartesiano. Sul piano cartesiano ci sono due rette orientate che si intersecano nel punto 0 chiamato origine. La retta orientata in senso orizzontale è detta asse delle ascisse e su di essa vengono indicati i valori di una delle due grandezze che si vogliono illustrare; la retta orientata in senso verticale è chiamata asse delle ordinate e su di essa vengono indicati i valori dell’altra grandezza.
nn ESEMPIO Il grafico sotto riportato illustra le temperature registrate nelle varie ore di una giornata in una determinata località. 16°
15°
TEMPERATURA
14°
13°
12°
10°
10° 8°
8°
6°
5°
4°
3°
2° 0°
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DEBATE Ciascun allievo elabori un breve testo in cui spieghi il senso di questo brano ed esprima il proprio parere in merito. In classe si mettano a confronto le opinioni emerse dai vari testi.
0
3
9°
4°
6
4°
9
12 ORA
15
18
21
Grafico a torta o areogramma: è adatto soprattutto per rappresentare dati espressi in percentuale (%). I dati relativi a un certo fenomeno sono scomposti e divisi in vari settori, rendendoli così facili da confrontare tra loro. L’angolo di ogni settore è direttamente proporzionale al valore espresso in percentuale.
nn E S E M P I O Il grafico sotto riportato confronta la percentuale di persone dai tre anni in su in relazione alla pratica sportiva (Fonte: Elaborazione del Centro Studi CONI su dati Istat, 2017). n praticano sport in modo continuativo n praticano sport in modo saltuario n praticano solo qualche attività fisica n non praticano sport, né attività fisica
24
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24,8% 19,1% 27,6%
9,1%
2001 38,1%
2017
40,3%
24,8%
38,1%
2001
2017
La scienza economica e i suoi strumenti LE ZI O N E 1
Istogramma: i dati relativi a un certo fenomeno vengono separati in diversi gruppi. I gruppi sono rappresentati da figure geometriche, spesso rettangoli, che hanno la stessa base ma altezza diversa e proporzionale al numero dei dati presente in ogni gruppo.
nn ESEMPIO Il grafico qui a fianco riporta in percentua-
le il numero delle persone dai tre anni in su che praticano sport con continuità, distinguendo i dati relativi ai maschi e quelli relativi alle femmine (Fonte: Elaborazione del Centro Studi CONI su dati Istat, 2017).
FACCIAMO IL PUNTO benessere • bisogni • lineare • macroeconomia • microeconomia • sociale • tabelle • torta L’economia politica è la scienza ___________ che studia i fenomeni economici, allo scopo di indicare quali sono le scelte migliori per raggiungere uno stato di ___________, cioè per portare l’uomo a soddisfare i propri ___________. La ___________ studia i comportamenti di singoli soggetti, mentre la ___________ studia la dimensione collettiva dei bisogni. La comprensione dei fenomeni economici può essere facilitata dall’utilizzo di alcuni strumenti, come le ___________ e i grafici, questi ultimi di vario tipo, per esempio grafico ___________, grafico a ___________, istogramma. SE LE FRASI SONO VERE O FALSE
a. L’economia politica è una scienza naturale.
V
F
b. La microeconomia studia i bisogni di dimensione collettiva.
V
F
c. Il grafico lineare utilizza forme geometriche.
V
F
d. L’economia politica suggerisce le scelte migliori per soddisfare i bisogni dell’uomo.
V
F
3 TROVA
64,5
L’ERRORE PRESENTE NELLE SEGUENTI FRASI
28,9
21,0
58,3
58,7
50,7
56,8
45,1 39,1
44,6 37,2
28,2
29,1
32,3
23,0
25,8 21,2
17,8 19,2
19,1
14,9
18,8 11,9 13,5 9,0
3-5
6-10
5,5
11-14 15-17 18-19 20-24 25-34 35-44 45-54 55-59 60-64 65-74
4 LAVORA
1 INSERISCI NEL BRANO LE SEGUENTI PAROLE
2 INDICA
62,2
3,1
75+
CON LE PAROLE PARTICOLARI
Leggi il seguente brano, poi rispondi alle domande. Mattia non ha mai imparato a scrivere in modo nitido ed elegante e, ora che fa il medico, le sue ricette sono quasi illeggibili sia per i pazienti sia per i farmacisti. D’altra parte le sue “zampe di gallina” rispecchiano proprio il suo carattere disordinato e un po’ nervoso, ma anche originale e creativo. a. Quale termine presente nel testo deriva dal verbo greco che significa “scrivere”? b. Come si definisce in modo appropriato la scrittura nitida ed elegante? c. Che cosa significa l’espressione “zampe di gallina”? d. Qual è la scienza che attraverso la studio della scrittura di una persona cerca di individuarne il carattere? verso le COMPETENZE
5 RISOLVI
IL CASO
Supponi che ci siano due lavoratori: uno lavora in India e l’altro in Cina. Tutti e due svolgono due attività: la produzione di lavatrici e la produzione di scarpe. In particolare nell’arco di un mese: • se il lavoratore dell’India si dedica interamente alla produzione di scarpe, ne produce 60 paia; se invece si dedica alla produzione di lavatrici ne produce 30; • se il lavoratore della Cina si dedica interamente alla produzione di scarpe, ne produce 120 paia; se invece si dedica alla produzione di lavatrici ne produce 40. Predisponi una tabella in cui riassumi le produzioni dei due lavoratori nei due Paesi.
6 COMPLETA
LA MAPPA
Economia politica
a. Se si studia la ricchezza prodotta dal turismo in Italia, si è in presenza di un’analisi microeconomica. b. L’economia è la scienza che studia come controllare i bisogni dell’individuo. c. L’areogramma è il tipo di tabella che descrive un fenomeno scomponendo i dati nei vari settori.
_ _ _ _ _ _ _ _ sociale
studia come soddisfare i _ _ _ _ _ _ _ _ umani
di singoli soggetti: ________
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dimensione collettiva: ________
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P E R CORS O
L E ZI O NE 2
I bisogni e i beni economici NEL LA TUA E S P E RI E N Z A
Se si chiede ai ragazzi che vivono nei Paesi poveri del mondo che cosa desiderano di più, rispondono cibo, acqua potabile, penne e quaderni… Se si fa la stessa domanda ECONOMIA
a voi ragazzi che vivete in un Paese sviluppato, rispondete prodotti elettronici, viaggi, un motorino… Sono desideri per così dire opposti, perché da una parte c’è il bisogno di cose essenziali per sopravvivere e per sperare di avere un futuro, dall’altra parte c’è il bisogno di cose che migliorano la qualità della vita, già soddisfatta nelle sue esigenze fondamentali. Queste richieste, pur nella loro differenza, hanno un aspetto in comune: esprimono uno stato di bisogno che si vorrebbe eliminare o ridurre.
La
TUA ESPERIENZA
ti aiuta a capire che il bisogno è una condizione di insoddisfazione che l’uomo cerca di superare procurandosi i mezzi necessari.
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I bisogni e i beni economici LE ZI O N E 2
LE C A R ATT E RI S T I C H E DEL B I S O GN O E C O N O M ICO I bisogni sono il presupposto dell’economia, ma non tutti i bisogni sono oggetto della sua attenzione. Lo sono soltanto i bisogni economici , cioè quelle situazioni di insoddisfazione che presentano le seguenti caratteristiche. • Illimitatezza: le esigenze umane sono praticamente infinite, sia perché fa parte della natura dell’uomo non accontentarsi della condizione in cui si trova e volerla migliorare, sia perché le innovazioni scientifiche e tecnologiche propongono di continuo nuove esigenze. • Risorgenza: una volta soddisfatti, i bisogni si ripresentano, anche se non necessariamente tutti con la stessa frequenza temporale (per esempio, il bisogno di bere è frequente, il bisogno di cambiare l’automobile lo è di meno) e con lo stesso grado di intensità. • Soggettività: il bisogno varia da persona a persona e anche per la stessa persona cambia nel tempo.
LE TI POL O GI E D E I BI S O GNI
nn E S E M P I O È un bisogno individuale dello studente fare lezioni di ripetizione per recuperare di fronte a un profitto insufficiente. È un bisogno dello studente, ma anche di tutta la collettività, quello di avere l’istruzione. Il bisogno collettivo dell’istruzione è anche bisogno pubblico se lo studente frequenta una scuola pubblica. Tipologie dei bisogni
grado di necessità
bisogni primari
bisogni secondari
soggetti
bisogni individuali
bisogni collettivi
bisogni pubblici
Bisogno economico: Economic need
confrontiamoci!
NI OG BIS
L’economia ha individuato diverse tipologie di bisogni. • In base al grado di necessità si distinguono bisogni primari e bisogni secondari. I bisogni primari si riferiscono ad aspetti essenziali della nostra vita (per esempio nutrirsi, essere curati ecc.), perciò devono necessariamente essere soddisfatti. I bisogni secondari riguardano esigenze ulteriori rispetto alla sopravvivenza (per esempio andare in vacanza, assistere a un concerto
ecc.), perciò se vengono soddisfatti migliorano la qualità della vita. • In base ai soggetti che li percepiscono si distinguono bisogni individuali e bisogni collettivi. I bisogni individuali sono sentiti dal singolo individuo, i bisogni collettivi sono percepiti da un individuo in quanto membro di una collettività. I bisogni collettivi diventano anche bisogni pubblici quando vengono soddisfatti dallo Stato o da un altro ente dotato di autorità.
É LS DE
AUTO REALIZZAZIONE moralità, creatività spontaneità
Una riflessione sui bisogni
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BISOGNI FISIOLOGICI respirare, mangiare, bere
I AR IM PR
DEBATE Prendendo spunto dalla Piramide di Maslow, ciascun allievo elabori un breve testo in cui spieghi e motivi quali sono i bisogni che considera più importanti e quelli che ritiene siano più difficili da soddisfare. Nel corso di una lezione si confrontino le opinioni emerse dai vari testi.
SICUREZZA posto di lavoro, famiglia, salute
NI OG BIS
ecc.).
APPARTENENZA amicizia, affetto, gruppo
LI CIA SO
• bisogni fisiologici (per esempio respiro, alimentazione ecc.); • bisogni di sicurezza (per esempio salute, proprietà ecc.); • bisogni di appartenenza (per esempio amicizia, affetti familiari ecc.); • bisogni di stima (per esempio realizzazione, rispetto reciproco ecc.); • bisogni di autorealizzazione (per esempio creatività, assenza di pregiudizi
STIMA autostima, rispetto
NI OG BIS
Nel 1954 lo psicologo Abraham Maslow ha elaborato la cosiddetta Piramide dei bisogni che, partendo dalla base, divide così i bisogni avvertiti dall’uomo:
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P E R CORS O
I B ENI ECO N O M I C I E L E LO RO C A RAT T E RI S T ICHE Di fronte al bisogno, l’uomo si adopera per soddisfarlo e lo fa procurandosi i mezzi che considera utili a questo scopo. Tali mezzi sono i beni e i servizi.
il metano presente in una profondità del mare non raggiungibile da alcun mezzo di estrazione). • Utilità: i beni devono essere considerati idonei a soddisfare un determinato bisogno (per esempio non è utile l’impianto di riscaldamento per chi vive in una regione equatoriale).
ECONOMIA
Il bene è qualsiasi risorsa, prodotta dall’attività umana o reperibile in natura, idonea a soddisfare un bisogno.
Anche i beni, come i bisogni, per essere beni economici e quindi oggetto di studio dell’economia, devono possedere alcune caratteristiche. • Limitatezza: i beni devono essere disponibili in misura limitata, e ciò obbliga chi vuole procurarseli a mettersi“in competizione” con altri, quindi a sostenere un sacrificio per ottenerli (per esempio, non è un bene economico l’aria, perché è liberamente a disposizione di chiunque). • Reperibilità: i beni devono poter essere posseduti, cioè deve esistere la possibilità materiale ed economica di procurarseli (per esempio, non è un bene economico
ACCADE NEL MONDO L’acqua: da bene libero a bene economico Da sempre l’acqua, in quanto essenziale per la vita, è stata considerata un bene libero, cioè accessibile a tutti e gratuitamente, come l’aria e il sole, di cui ciascuno di noi può beneficiare senza limiti e senza pagare nulla. Nel tempo questa valutazione è però cambiata, tanto da far passare l’acqua da bene libero a bene economico: perché? In passato non c’era nessuna autorità che controllava da dove si prelevava l’acqua, in quali quantità rispetto al fabbisogno, con quali mezzi e tecniche si effettuavano i prelievi, e questo ha portato a sprechi e a usi dannosi per l’ambiente. Dal momento in cui si è deciso di controllare l’utilizzo di questa risorsa, l’acqua è diventata un bene economico , perché viene prelevata, trattata e conservata o da una impresa che su concessione dell’autorità imbottiglia l’acqua minerale alla sorgente, o da chi gestisce l’acquedotto del Paese. In ogni caso queste operazioni costano, quindi bisogna pagarle. Nel corso del secondo Forum Mondiale dell’Acqua tenutosi nel 2000, per la prima volta è stato ufficializzato a livello internazionale il principio secondo cui l’acqua è un bene economico, pertanto essa può essere venduta e scambiata, analogamente a qualsiasi altro bene che ci procuriamo.
Il concetto di utilità economica
LE T IPOLOGIE DE I BE NI E CONOMICI L’economia ha individuato diverse tipologie di beni. • In base alla durata si distinguono beni durevoli e beni non durevoli. I beni durevoli possono essere utilizzati più volte per soddisfare un bisogno (per esempio l’automobile). I beni non durevoli si consumano nel momento stesso in cui vengono utilizzati per soddisfare un bisogno (per esempio un cioccolatino). • In base all’uso cui possono essere destinati si distinguono beni di consumo e beni strumentali. I beni di consumo servono a soddisfare direttamente un bisogno (per esempio una bibita). I beni strumentali servono a produrre altri beni (per esempio il tessuto per confezionare un abito). La distinzione tra beni di consumo e beni strumentali è relativa, nel senso che dipende anche dall’utilizzo che ne fa l’individuo (per esempio, le uova sono un bene di consumo se le mangiamo, sono un bene strumentale se le usa il pasticciere per preparare le torte che poi vende ai clienti). • In base alle modalità di utilizzo si distinguono beni complementari e beni surrogati. I beni complementari soddisfano meglio un bisogno se vengono usati insieme ad altri (per esempio, il lievito si completa con la farina per preparare un dolce). I beni surrogati possono essere utilizzati in modo alternativo per soddisfare lo stesso bisogno, anche se non possiedono neCITTADINI consapevoli
Forum Mondiale dell’Acqua: è una manifestazione, che si svolge ogni tre anni, alla quale partecipano politici, tecnici, esperti di imprese, che analizzano e discutono i problemi riguardanti l’acqua e propongono soluzioni che possano migliorarne l’approvvigionamento, la distribuzione e la qualità. Surrogato: deriva dal verbo latino sub-rogare, che significava “far eleggere qualcuno dal popolo in sostituzione di un’altra persona”; indica la persona o la cosa che ne sostituisce un’altra con funzioni o usi analoghi. Bene economico: Economic good
276
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I bisogni e i beni economici LE ZI O N E 2
cessariamente le stesse caratteristiche o lo stesso valore (per esempio, posso raggiungere una località servita sia dalla ferrovia sia dall’aeroporto o con il treno o con l’aereo). Tipologie dei beni economici
I SE RVIZI Il servizio è una prestazione che viene fornita da un soggetto per soddisfare il bisogno di un altro soggetto.
nn E S E M P I O Se mi fratturo una gamba, la prestazione
del medico ortopedico è un servizio che soddisfa il mio bisogno di essere curato.
durata
uso
modalità di utilizzo
• beni durevoli • beni non durevoli
• beni di consumo • beni strumentali
•b eni complementari •b eni succedanei
La differenza tra il bene e il servizio è che il primo è un mezzo materiale, mentre il secondo è un’attività umana, che in molti casi richiede l’intervento anche di più persone al fine di soddisfare il bisogno (per esempio, il trasporto pubblico necessita degli autisti dei mezzi, dei tecnici che si occupano della manutenzione dei mezzi ecc.).
FACCIAMO IL PUNTO
4 LAVORA
1 INSERISCI NEL BRANO LE SEGUENTI PAROLE attività • beni • bisogni • limitati • servizi • utili
L’economia politica studia come soddisfare i ________ economici, che sono illimitati, utilizzando i ________ economici che sono invece ________. Tali beni possono essere di diverso tipo, ma in ogni caso devono essere ________ e reperibili. I bisogni possono essere soddisfatti anche con i ________, che non sono mezzi materiali ma ________ umane, le quali spesso richiedono l’intervento di più persone.
2 INDICA
SE LE FRASI SONO VERE O FALSE
a. I servizi sono beni economici. b. Se un bisogno è avvertito solo da un singolo individuo, non è un bisogno economico. c. Un bene, per essere economico, deve essere reperibile. d. Un bisogno è pubblico se viene soddisfatto dallo Stato.
3 TROVA
V
F
V
F
V
F
V
F
L’ERRORE PRESENTE NELLE SEGUENTI FRASI
a. I beni surrogati sono due beni che, se vengono usati insieme, permettono di soddisfare meglio un bisogno. b. I bisogni economici sono limitati, risorgenti, soggettivi. c. I beni economici sono limitati, irreperibili, utili d. In base all’uso si distinguono i beni durevoli e i beni strumentali.
CON LE PAROLE PARTICOLARI
Leggi attentamente la situazione giuridica esposta di seguito. È qualificata con un termine presente nel testo della lezione: sapresti indicare qual è? Giovanni presta 1000 euro a Fabio, perciò Giovanni è creditore e Fabio è suo debitore. Giovanni decide di cedere il suo credito di 1000 euro alla sorella Cinzia. Il debito di Fabio di 1000 euro esiste ancora, ma non è più nei confronti di Giovanni, bensì nei confronti di Cinzia. verso le COMPETENZE
5 RISOLVI
IL CASO
Devi rappresentare graficamente i seguenti elementi: numero di alunni maschi e di alunne femmine presenti nella tua classe; altezza dei tuoi compagni di classe; sport praticati dai tuoi compagni di classe. Scegli gli strumenti grafici che ritieni più opportuni.
6 COMPLETA
LA MAPPA
I beni economici limitati, _ _ _ _ _ _ _ _ , utili e distinti in base
alla ________
all’uso
alle ________
soddisfano i bisogni economici illimitati, _ _ _ _ _ _ _ _ , soggettivi
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277
ECONOMIA
P E R CORS O
Dalla Brown Economy... Per secoli si è pensato che le risorse naturali fossero illimitate e che, di conseguenza, l’uomo potesse usare acqua, terra, foreste nel modo che riteneva più utile per appagare i propri bisogni. E più i bisogni aumentavano, più aumentava l’utilizzo indiscriminato delle risorse, secondo un paradigma assurdo: l’economia deve soddisfare le esigenze umane, dunque le risorse devono piegarsi a qualsiasi scelta venga fatta in nome del benessere dell’uomo. Il tempo, però, ha mostrato il fallimento di questo modello definito Brown Economy: le risorse sono drasticamente diminuite, in alcune aree geografiche del mondo ci sono evidenti segni di desertificazione, l’ambiente naturale mostra danni spesso irreversibili, il clima è impazzito... E il fallimento è ancora più grave se si considera che i danni ambientali hanno avuto ricadute negative su quei settori che fondano la propria attività su una buona qualità dell’ambiente, come l’agricoltura, la pesca, il turismo. Di qui parte il cammino verso la Green Economy, un modello di economia che vuole sì soddisfare i bisogni umani, ma riducendo, fino a eliminarli, i danni all’ambiente provocati dalla Brown Economy.
ATTI V I TÀ 1 Sapresti spiegare perché
l’economia tradizionale è qualificata con l’aggettivo brown?
2 Perché, invece, al nuovo modello
economico si associa l’aggettivo green?
278
3 Nella zona in cui vivi ci sono problemi
legati alla scarsità delle risorse o addirittura si sono verificati disastri ambientali collegabili allo sfruttamento incontrollato delle risorse?
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±
3milioni
I bisogni e i beni economici LE ZI O N E 2
i green jobs, pari al 13,1% dell’occupazione complessiva nazionale.
GR E E N JOBS
335milia
le aziende green, pari al 27% del totale.
58%
+
l’aumento del fatturato delle aziende green, contro il 53% di quello delle aziende tradizionali.
proiezione geografica
La
vede al comando la Lombardia (63.170 aziende green), seguita da Veneto (35.370), Lazio (30.020), Emilia Romagna (29.480), Toscana (29.340). Ultime le Marche (9.820). (Fonte: Rapporti di GreenItaly e Istat, 2018)
Secondo l’Unione europea la Green Economy è l’unico modello economico che «genera crescita, crea lavoro e sradica la povertà investendo e salvaguardando le risorse della natura da cui dipende la sopravvivenza del nostro pianeta» (Commissione europea, Comunicazione n. 363, 20 giugno 2011) La Green Economy, quindi, come opportunità di lavoro, perciò ecco i settori principali in cui trova applicazione tale modello: energie rinnovabili, costruzioni ad alta efficienza energetica, trasporti a basso livello di emissioni di anidride carbonica, tecnologie pulite, gestione ecocompatibile dei rifiuti, agricoltura e pesca sostenibili, corretta gestione delle foreste e della biodiversità. A questi settori corrispondono i green jobs, ossia quelle figure professionali specializzate nelle attività green, quali energy manager, eco designer, esperti di bonifica ambientale, bioingegneri, esperti di acquisti verdi, informatici ambientali, tecnici di impianti a basso impatto ambientale. A tali figure vanno aggiunte quelle cosiddette “ibride”, cioè professionisti “neutri” che mettono il proprio profilo al servizio di aziende verdi, per esempio gli analisti elettronici che applicano le proprie conoscenze a contenuti ambientali, gli esperti della comunicazione che promuovono prodotti verdi ecc.
...alla
Green Economy ATTI V I T À 1 Rifletti su questa sequenza: più
rispetto dell’ambientenuove opportunità di lavoromigliore circolazione dei beni e dei servizi. Il risultato finale, che riguarda la sfera sociale, è indicato nella Comunicazione dell’Unione europea sopra citata: sai indicare qual è?
2 Spiega brevemente in che cosa
4 Realizza un grafico che illustri
3 Cerca informazioni sui green jobs
5 Quali settori ritieni che siano più adatti
consistono i settori green sopra elencati. sopra elencati.
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la proiezione geografica delle aziende green indicate.
per sviluppare il modello della green economy nella Regione in cui vivi?
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P E R CORS O
RIPASSIAMO CON...
LA MAPPA
Scopri la mappa
ECONOMIA POLITICA illimitatezza
ECONOMIA
scienza sociale
che s tu dia
i comp ortamenti scelt i per soddi sfare i bi sogni economici↗
che hanno i se g uent i caratter i
r is org enza
s ogg ett ività
individuali collett ivi che si dividono nelle se g uent i t ipolog ie
p ubblici p r imar i secondar i
p rocu randosi limitatezza beni economici
che hanno i se g uent i caratter i
reper i bilità ut ilità
du revoli e non du revoli che si dividono nelle se g uent i t ipolog ie
di consu mo e s tr u mentali com plementar i e su rrogat i
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L’EC ONOM I A P OL I T I C A
LA SINTESI n L’economia politica è la scienza sociale che analizza quali sono i comportamenti che assumono i singoli individui e la collettività quando avvertono la necessità di soddisfare i bisogni economici. n L’insieme degli atti che gli uomini compiono allo scopo di soddisfare i loro bisogni costituiscono i fenomeni economici. n I fenomeni economici risultano più comprensibili se spiegati con l’utilizzo di particolari strumenti, quali tabelle e grafici. n I bisogni economici hanno le caratteristiche della illimitatezza, risorgenza e soggettività. n I bisogni economici si distinguono in diverse tipologie a seconda del grado di necessità (primari e secondari) e dei soggetti che li percepiscono (individuali e collettivi o pubblici). n I mezzi che si hanno a disposizione per soddisfare i bisogni sono i beni economici e i servizi. n I beni economici hanno le caratteristiche della limitatezza, reperibilità e utilità. n Si distinguono diverse tipologie di beni economici in base alla durata (durevoli e non durevoli), all’uso (di consumo e strumentali), alle modalità di utilizzo (complementari e surrogati). n Il servizio è una prestazione fornita da un soggetto per soddisfare un bisogno di un altro soggetto.
CLIL ECONOMY & S O CI E T Y
E X E R CISE
Individuals feel different kinds of needs, which they try to satisfy. However, economic needs are unlimited, while economic goods are limited. This means that individuals have to decide which of these needs are to be satisfied. Political economy is a science concerned with how people get what they want in order to satisfy their needs.
Answer the following questions using the words highlighted in the text.
1 Which term is used to refer to a good or service that has a benefit to society?
2 Which term is used to refer to the socio-economic requirements necessary for an individual to function?
3 Which term is used to refer to the interrelationships among individuals, governments and public policy?
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281
P E R CORS O
VERIFICA
PROVE DI CONOSCENZA 1
7. Il bene differisce dal servizio:
INDICA SE LE FRASI SONO VERE O FALSE 1. I servizi sono una particolare tipologia
di beni economici.
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
ECONOMIA
2. I bisogni collettivi sono sempre anche
bisogni pubblici. 3. La microeconomia studia i bisogni dei singoli individui. 4. L’economia politica è una scienza esatta. 5. Le tabelle possono essere lineari o a torta. 6. I bisogni economici sono risorgenti. 7. Tutti i bisogni avvertiti dall’uomo sono economici. 8. Tutti i beni sono economici. 9. I beni surrogati si completano per soddisfare meglio un bisogno. 10. L’utilità è un carattere dei beni economici. 2
SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA 1. Un bene che può sostituirne un altro per soddisfare
2.
3.
4.
5.
6.
282
un bisogno è: surrogato complementare di consumo d durevole È un carattere dei beni economici: il valore l’utilità la prestazione d la soggettività Non è un carattere dei bisogni economici: illimitatezza risorgenza soggettività d scarsità Se si studia la ricchezza prodotta dal turismo in Italia, si è in presenza di un’analisi: microeconomica macroeconomica giuridica d matematica I bisogni che, se soddisfatti, migliorano la qualità della vita sono: primari secondari necessariamente collettivi d necessariamente pubblici Se un bene viene utilizzato per produrre altri beni è: durevole surrogato di consumo d strumentale
per il diverso grado di utilità perché il bene è limitato, il servizio non lo è perché il bene è materiale, il servizio è un’attività umana d perché il bene soddisfa un bisogno individuale, il servizio un bisogno necessariamente collettivo 8. La benzina che si utilizza per fare il pieno dell’automobile: è un bene surrogato è un bene complementare non è un bene economico d è un servizio 9. L’economia politica: è una scienza naturale è una scienza sociale è una scienza filosofica d non è una scienza 10. Lo strumento grafico più adatto per confrontare molti dati è: il grafico lineare il grafico a torta l’istogramma d la tabella 3
COMPLETA I SEGUENTI BRANI, INSERENDO I TERMINI SOTTO ELENCATI
benessere • beni • bisogni • economica • illimitati • limitati • reperibili • risorgenti • soggettivi • utili • politica a
L’uomo ha una naturale tendenza al _ _ _ _ _ _ _ , perciò cerca di soddisfare nel modo migliore i _ _ _ _ _ _ _ che man mano avverte. I bisogni sono quindi _ _ _ _ _ _ _ , ma le risorse di cui si dispone per soddisfarli, ossia i _ _ _ _ _ _ _ , al contrario sono limitati, perciò sia gli individui sia la collettività devono scegliere le soluzioni più adatte, che vengono suggerite dalla scienza _______.
b
I bisogni economici sono illimitati perché le esigenze dell’uomo sono praticamente infinite; sono _ _ _ _ _ _ perché si ripresentano anche se sono stati già soddisfatti; sono _ _ _ _ _ _ _ _ perché cambiano da persona a persona. I beni economici sono invece _ _ _ _ _ _ _ _ ; _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ , cioè devono poter essere posseduti; _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ , cioè devono essere idonei a soddisfare un determinato bisogno.
c
La dinamica tra i bisogni da soddisfare e i beni disponibili per soddisfarli costituisce il fondamento dell’economia _ _ _ _ _ _ _ , quale scienza che deve fornire le soluzioni più adatte.
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VERI F I C A
PR O V E D I A B I L I T À 4 a
b
c
5
PR OVE DI COMPE T E N ZA
IMMAGINA DI ESSERE…
7
un ispettore, incaricato di verificare i fattori che hanno portato alcuni ospedali pubblici a spendere il 30% in più, rispetto all’anno precedente, per erogare ai cittadini le prestazioni sanitarie. A quale ramo dell’economia appartiene l’analisi che devi effettuare? il dirigente di una scuola pubblica, la cui palestra necessita di interventi di ristrutturazione allo scopo di essere resa più sicura e più idonea all’utilizzo di un numero crescente di studenti. Quali tipi di bisogni sarebbero soddisfatti con la tua richiesta di tali interventi? un tecnico dell’ARPA, l’Agenzia Regionale per la protezione ambientale. Ti viene richiesta una valutazione circa il tasso di inquinamento atmosferico nelle principali città della Regione. Quale strumento grafico ritieni di utilizzare per illustrare la comparazione dei dati relativi alle diverse città? Quale strumento grafico ritieni ti possa servire per monitorare l’andamento mensile dei tassi di inquinamento?
Rispondi alle domande. a Perché l’economia politica è una scienza sociale? b Come si realizza un grafico lineare? c Quali caratteristiche deve possedere un bene per essere considerato bene economico? 8
Collega ciascun elemento della colonna di sinistra con il corrispondente elemento della colonna di destra.
6
Esigenza essenziale
a
Bene strumentale
2
Soddisfa direttamente un bisogno
b
Bisogno primario
3
Serve a produrre altri beni
c
Bene durevole
4
Esigenza soddisfatta dallo Stato
d
Servizio
5
Attività umana
e
Bisogno pubblico
6
Utilizzabile più volte
f
Bene di consumo
BENI
DI CHE COSA SI TRATTA
Indica la parola che si riferisce a ciascuna spiegazione. a
Grafico che utilizza figure geometriche. ______________________________
b
Possibilità economica e materiale di procurarsi un bene. ______________________________
c
Ramo dell’economia che studia il comportamento dei singoli individui. ______________________________
d
COME SI PUÒ FARE
Risolvi i casi. a Nell’elenco sottostante sono riportate alcune espressioni. Costruisci una tabella composta da due colonne, rispettivamente intitolate “microeconomia” e “macroeconomia”, poi inserisci ciascuna espressione nella colonna corrispondente. spesa pubblica sostenuta dallo Stato per il servizio sanitario – il signor Alfredo acquista una barca a vela – crisi produttiva del settore siderurgico – spesa per l’istruzione sostenuta dalla famiglia Bianchi – l’impresa Alfa ha conseguito elevati profitti – diminuzione dei consumi delle famiglie italiane. b Un tuo compagno di classe ha predisposto il seguente schema per illustrare i caratteri e le tipologie dei beni economici. Nello schema, però, sono presenti alcuni errori. Dopo averli individuati, imposta tu lo schema corretto.
CORRISPONDENZE
1
ORA TOCCA A TE
Attività umana che si concretizza in una prestazione. ______________________________
illimitati, reperibili, utili, durevoli, non durevoli
9
beni di consumo e beni complementari
beni surrogati e beni strumentali
ESPRIMI LA TUA OPINIONE a
b
Molti ritengono che lo Stato non si impegni abbastanza per soddisfare i bisogni della collettività, o perché non li sa interpretare o perché non ha le risorse necessarie a procurarsi i mezzi idonei. Basandoti sulla tua esperienza personale e su quanto senti dire in famiglia, illustra il tuo pensiero in merito. Accade che desideriamo un bene perché è di moda, o perché migliora anche solo di poco una nostra esigenza, ma nella sostanza soddisfa un bisogno in modo del tutto analogo a un bene che già possediamo. Eppure abbiamo la tendenza a inseguire l’“oggetto del desiderio” che in quel momento appaga comunque un nostro bisogno. Condividi questo comportamento?
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COMPITO DI REALTÀ La nuova schiavitù è fondata su alti profitti e vite a poco prezzo. Se in passato la domanda era: «Ha un corpo abbastanza forte per essere comprato e venduto?», oggi la domanda è: «È sufficientemente fragile e vulnerabile per diventare schiavo?». ECONOMIA
Urmila Bhoola, Relatrice Speciale ONU sulle forme contemporanee di schiavitù, Ginevra, 2018.
La schiavitù contemporanea
Sembra un paradosso: nei secoli scorsi gli schiavi si sceglievano tra le persone forti, oggi si scelgono tra le persone deboli. Perché? Perché gli attuali schiavi sono persone fragili in quanto tagliate fuori dalla società, escluse dai percorsi di educazione, da qualsiasi forma di accesso allo sviluppo, figlie di terre dilaniate da guerre, povertà, dittature. Non è più il colore della pelle a determinare lo stato di schiavitù, ma è la fragilità della condizione di vita, indipendentemente dall’etnia, dalla provenienza geografica. E i dati pubblicati dalle Nazioni Unite fotografano esattamente questa situazione. Il paradosso non finisce qui, se si considera che tra il XV e il XIX secolo sono stati schiavizzati circa 13 milioni di persone, mentre oggi si stima che in tale condizione versino oltre 40 milioni di persone: lavorano in condizioni disumane nei campi, cuciono vestiti in laboratori clandestini, assistono anziani e lavano stoviglie nei ristoranti, senza ricevere retribuzioni dignitose, senza sicurezza e tutele, prive di ogni diritto. Il loro sfruttamento serve a portare ricchezza e ne porta davvero moltissima, se si pensa che genera profitti per circa 150 miliardi di dollari americani all’anno. COMPETENZE
• Capire che l’economia studia gli interventi utili a soddisfare i bisogni umani • Capire che le scelte economiche dipendono dalle politiche attuate dagli Stati
può crescere e svilupparsi solo nel rispetto di ogni essere umano • Cogliere che la schiavitù oggi può celarsi dietro le forme più diverse e più subdole di sfruttamento
COMPETENZE D I C ITTA D IN A N ZA
D IS C I P L I N E C O I N VO LT E
• Comprendere che la dignità delle persona deve essere valore fondante della società
284
• Comprendere che la società
• Storia e Geografia
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RI F L E T T I A M O INSIE ME Hai mai pensato alla schiavitù come una realtà ancora attuale? Secondo te, quali sono i Paesi del mondo in cui oggi le persone vengono sfruttate? La situazione economica mondiale ha contribuito a peggiorare questa realtà?
APR IAMO GL I OCCH I 1 Gli insegnanti vi illustrino alcune forme
di moderna schiavitù, soffermandosi in modo particolare su quelle che hanno per vittime bambini e adolescenti. 2 La parola schiavitù rievoca immagini di ceppi e catene. Oggi queste catene non sono tanto materiali, ma sono rappresentate dalla privazioni dei diritti. In classe preparate tanti anelli di carta colorata: su ogni anello scrivete un diritto che ritenete sia negato a una persona schiavizzata. Unite gli anelli in modo da formare una catena e appendetela nell’aula quale simbolo di una realtà che condannate.
3 La schiavitù è presente anche in Europa
e l’Italia è segnalata dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro come Paese a elevata schiavizzazione minorile: secondo un Rapporto del 2018, i minori tra i 10 e i 15 anni sfruttati in condizione di schiavitù superano le 300mila unità. Ecco, quindi, il vostro compito: usate occhi più attenti per scorgere, nei luoghi in cui vivete, situazioni di sfruttamento di bambini e ragazzi. Ciascuno di voi, poi, faccia una breve descrizione della realtà che il suo sguardo più profondo gli ha permesso di vedere.
OLTRE IL COMPITO
25
%
Percentuale, sul totale, di vittime di schiavitù rappresentate da bambini e ragazzi
71
%
Percentuale, sul totale, di vittime di schiavitù rappresentate da donne e ragazze
La percentuale più elevata di vittime proviene dall’AFRICA, continente che ha il più elevato indice di sottosviluppo al mondo
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Molti schiavi sono invisibili, o perché vengono sfruttati in contesti privati, per esempio come lavoratori domestici presso famiglie, o perché cercano di nascondere la loro condizione. C’è, però, qualche segnale che queste persone possono inviare per farci capire che hanno bisogno di aiuto: appaiono spaventate, isolate; non hanno libertà di movimento; sembrano sotto il controllo di qualcuno; hanno paura di parlare… Questo è un esercizio di sensibilità: imparate a cogliere i segnali che provengono dalle persone, magari anche vicine a voi, che non necessariamente sono schiavizzate, ma vivono una condizione di forte disagio, possibile premessa di sfruttamento.
285285
DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
Loredana Emiliozzi
32
Art.1 Diritto ed economia per i cittadini del mondo
PRIMO BIENNIO
f a a i c d i l u e t S Schede per ripassare i contenuti essenziali (didattica breve) Il piacere di apprendere
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S U L P
Gruppo Editoriale ELi 04/02/20 16:50
29/11/21 10:28
Coordinamento redazionale: Marco Mauri Redazione e ricerca iconografica: Lucia Monticelli, Martina Mirabella Progetto grafico e impaginazione: Emmegi Group s.r.l. - Milano, Giuseppina Vailati Canta - Controlx Copertina: Giuseppina Vailati Canta, Enrica Bologni In copertina: la composizione dell’Assemblea Costituente della Repubblica Italiana dopo le elezioni del 2 giugno 1946.
Tutte le altre immagini provengono dall’Archivio Principato. Per le riproduzioni di testi e immagini appartenenti a terzi, inserite in quest’opera, l’editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire, nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti. I testi e le immagini relativi a prodotti e aziende presenti in questo volume sono da intendersi come esemplificazione a scopo didattico secondo le norme del Codice di Autoregolamentazione del settore editoriale educativo dell’Associazione Italiana Editori.
ISBN 978-88-416-5149-0 Art.1 - PLUS Volume Unico + Art.1 Studiafacile ISBN 978-88-6706-515-8 Art.1 - PLUS Volume Unico + Art.1 Studiafacile / Sola versione digitale ISBN 978-88-416-5150-6 Art.1 - Studiafacile
Prima edizione: gennaio 2022 Printed in Italy © 2022 - Proprietà letteraria riservata.
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Stampa: Tecnostampa - Pigini Group Printing Division - Loreto - Trevi 21.85.000.OP
DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
Referenze iconografiche: ICP Online, Shutterstock
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©Casa Editrice G. Principato colophon_presentazione.indd 2
032_039_diritto.indd 32
29/11/21 12:10
Art.1 Studiafacile offre una rielaborazione ridotta e semplificata, sia nel lessico sia nella forma, di tutte le 77 lezioni del testo Art. 1. Contiene, inoltre, 7 lezioni aggiuntive su argomenti come pandemia, sostenibilità e cittadinanza, con il titolo Un mondo che cambia. Ogni lezione è presentata su una scheda perforata, staccabile e conservabile in un raccoglitore ad anelli. Studiafacile mantiene la struttura a lezione “chiusa” del testo: l’avvio alla lezione con la rubrica Nella tua esperienza, le numerose definizioni, gli schemi riassuntivi e gli esempi. I colori azzurro e arancione rendono riconoscibili rispettivamente la sezione di diritto e quella di economia. Il colore amaranto contraddistingue le 7 lezioni aggiuntive. DIRITTO
ECONOMIA
GIURIDICO L’ORDINAMENTO
a – L’ o r d i n 6
sanzioni
generali
astratte
6
1 INDICA SE LE FRASI SONO VERE
7
O FALSE a. Le norme giuridiche sono 17:12 obblig 26/11/21 atorie. b. La sanzio ne è uguale per ogni violazi delle norme one giuridiche. c. L’ordinament o giuridico è formato solo dalle norme di diritto oggett ivo. d. Tutte le norme giuridiche sono astratte.
IL DIR ITTO Tutte le norme giuridiche che regolano la di una collett vita ività in un certo period formano il o di tempo diritto oggett ivo.
dd 7
IMP_007_014_diritto.in
V
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La tabella è un prospe tto composto e colonne in da righe cui vengono inseriti dati e informazioni , che si posson o leggere sia in senso orizzo ntale sia in senso vertica le. Le tabelle sono particolarme nte utili quand si devono analiz o zare tanti dati e si desidera confrontarli tra loro, perciò si usano in settori oltre molti all’economia , per esemp di comunicazion io nei mezzi e.
Il _______ è
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quando riconos ce persona il poterea una di pretendere dagli certo compor altri un tamento
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nn ESEMPIO Il grafico sotto riportato illustra le temperature registrate nelle giornata in varie ore di una determ una inata località .
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LEZIONE 1
Durante la pandem ia vità economico-pro Internet ha sostenuto l’attiduttiva del Paese diminuire le e ha aiutato distanze tra a istituzioni, enti, amici, ma nonost famiglie, ante questi aspett centuato il divario i positivi ha acdigitale, un problema di stava già dibatte cui si ndo prima di questa emerg L’espressione enza. “divario digital e” indica non soltanto la distinzione tra chi ha e chi non ha l’acces Internet, ma so una condizione a 10/11/21 13:55 più ampia di glianza, perché disuguaattualmente chi non può ai contenuti accedere di Internet non può esercitare mente la maggio pienar parte dei diritti tadinanza. connessi alla cit169 Un esempio che ha fatto notizia : durante il lockdo un ragazzo di 26/11/21 17:15 11 anni, pur avendo wn, un tablet, non teva seguire le lezioni a casa poperché il paese vive non è collega in cui to alla Rete. Ogni giorno studente percor questo reva perciò diversi per raggiungere chilometri a piedi Human Rights un luogo in cui on the Interne riusciva a collega a Internet. t”, approvata zioni Unite il dalle Narsi 30 giugno 2016, Purtroppo molti che dichiara:”Gli diritti che le ragazzi si sono stessi persone hanno trovati in una zione anche offline, devono sere riconosciuti situapeggiore, perché loro esanche online” non hanno neppu la disponibilità . Il superamento divario digital materiale di re e può avveni del un supporto re con interve questi giovan natura: per esemp digitale. A nti di varia i è stato negato io, si devono il diritto allo che è un diritto raggiungere ternet tutte studio, fondamentale con Inle zone sogget della persona, loro confronti te alla sovranità anche quelle e nei si è attuata statale, geograficame una forma di glianza, consid nte più difficili da un numer disuguaerata dalla Costitu o abitate o ridotto di cittadini; un delle più gravi zione come intervento riguard altro tipo di una violazioni alla a la cosiddetta dignità dell’ind digitale: non alfabetizzazi ividuo. one è sufficiente che le person Un primo passo il collegamento e abbiano a Internet e possiedano uno mento digital struLa possibilità e, ma occorre di utilizzare le anche che sappia lizzarlo, e per tecnologie digital no utiperciò un proble farlo devono i pone possedere alcune ma giuridico scenze. Infatti urgente, che cononel riconosciment , diversamente consiste dai tradizionali o dei diritti di comunicazion digitali come canali umani fondam e come la radio diritti entali, perché e la televisione, i quali basta essi permettono possedere lo dividuo di esprim per all’instrumento materi ere la propria poter usufru personalità e ale per ire dei conten tecipare pienam di paruti che offrono ente alla vita menti digital , gli strudella collettività traverso il concre i necessitano atdi competenze to esercizio dei che, perciò è specifidiritti civili, sociali, compito degli politici riconos Stati garantire ciuti dall’ord d’istruzione inamento giuridic il servizio informatica. primo passo o. Un La Risoluzione importante nella indica un percor dell’ONU direzione di riconosciment so, che poi è questo o è stato compiu affidat bilità di ciascun o alla respon to dal diritto nazionale. Partico sao Stato, il quale interlarmente signific può decidere coglierlo, traduc se aczione “The Promo ativa è la Risoluendolo in regole tion, Protection normative, oppure disattenderlo and Enjoyment , aumentando of così le discrim che già affligg inazioni ono la comun ità umana. 5
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PANDEMIE, SOSTE NIBILITÀ, NUOV A CITTADINANZ A
L’accesso alle tecnologie digita è riconosciuto li come diritto fondamentale?
DIFF. DIFF. ’17-’16 ’17-’01
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Il grafico rappre senta i dati 04/02/20 17:08attrav tipi di forme, erso diversi che possono essere punti figure geome e linee, triche, figure di altre forme. 26/11/21 17:14 I tipi di grafic o più utilizz ati sono i seguen • Grafico linear ti. e: utilizza linee che uniscono i punti segnat i su un piano cartesiano. Sul piano cartes iano ci sono due rette: una retta orient ata in senso orizzontale chiama asse che si delle ascisse , e una retta in senso vertica orientata le che si chiama ordinate. I asse delle due assi si intersecano 0 che si chiama nel punto origine. Sull’as se delle ascisse vengono indica ti i valori di una grande che si vuole zza misurare, sull’as se delle ordina vengono indica te ti i valori dell’al tra grandezza da misurare. Il grafico lineare è molto utile per misurare un fenomeno economico si sta verific mentre ando o che si verifica periodo di in un tempo stabili to.
GLI STR UME DEL L’EC ONONTI MIA POL ITIC
• soggettivo
_______ quando ha lo scopo di regolare la vita della società
praticano sport in modo continu ativo
A Gli atti che gli uomini compiono per i loro bisogn soddisfare i costituiscono nel loro insiem i fenomeni e economici. Per studiare meglio i fenom e capire eni econom ici si utilizz strumenti, per ano alcuni esempio tabelle e grafici.
3 INSERISCI NELLA MAPPA LE SEGUEN TI PAROLE diritto • oggett ivo
Il diritto sogge ttivo ha lo scopo di riconoscere a una person a il potere esercitare una di facoltà che è riconosciuta dalle norme giuridiche.
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2001
praticano sport in modo saltuari o praticano solo attività fisica qualche non pratican o sport, né attività fisica
L’economia politica è una scienza social studia i compo e, perché rtamenti umani 97 che cambiano nel tempo e anche nello spazio, cioè del tipo di a seconda società in cui gli uomini Infatti, gli vivono. uomini non fanno sempre scelte quand le stesse o devono soddis fare i loro e ogni comun bisogni ità compie atti diversi altre comun rispetto ad ità anche se i bisogni sono La caratteristic simili. a di una scienz a sociale è quella di non perciò dare risulta ti fissi, propri comportamen o perché i ti umani non sono fissi ma variabili.
ordinamento giuridico • • soggettivo sanzione
Il termine diritto ha anche un altro signif oltre a quello icato di diritto oggett ivo. Infatti, può indicare il potere che ha una person pretendere a di che gli altri si comportino modo nei suoi in un certo confronti. In questo caso diritto sogget si ha il tivo.
La tabella sotto riportata illustra la percentuale di persone dai 3 anni praticano sport, in su che confrontando i dati relativ anni 2001, 2016 e 2017 i agli (Fonte: Elabora Centro Studi zione del CONI su dati Istat 2001-2 017).
valori percent uali
L’EC ONO MIA COM E SCIE SOC IALE NZA
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nn ESEMPIO
nn
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UN MONDO CHE CAMBIA
L’ECONOMIA POLIT ICA
L’economia politica che studia i compo dei singoli rtamenti individui, delle famiglie, delle imprese si chiama microeconom ia. L’economia politica che studia i compo rtamenti di regione geogra una fica, di un Paese, di un continente intero si chiama macro economia. ESEMPIO Il comportament o di tua mamma che al superm ercato segue le offerte special per spendere i un po’ meno è studiato dalla microe conomia. Il comportament o delle grandi petrolifere compagnie che aument ano il prezzo fa, invece, del petrolio riferimento alla macroe conomia.
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a. Le norme giuridiche ordina te fra loro l’___________ formano _. b. Si chiama ____________ la punizione a chi non rispett che si applic a la norma a giuridica. c. Le norme giuridiche sono obbligatorie, e ____________ generali . d. Il potere riconosciuto a una person un certo compo a di preten dere rtamento dagli altri è un diritto ____________ .
La Costituzione italiana stabilis tutti hanno il diritto di ce che manifestare proprio pensier liberamente o: questa norma il oggettivo, perché costituisce il diritto organizza la vita della nostra comunità sulla base della libertà di pensiero.
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ni. i propri bisog
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2 INSERISCI NEGLI SPAZI LE SEGUEN TI PAROLE astratte •
Il diritto ogget tivo ha lo scopo organizzare di la società e ordina i rappo tra i memb rti ri che ne fanno parte. nn ESEMPIO
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IL PU NT O
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pecuniarie detentive
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FAC CIA MO
mia e della pande le conseguenz zi state più gravi li. Molti ragaz o sarebbero logie digita logie Pensa a quant o state le tecno alle nuove tecno se non ci fosser invece grazie da coronavirus re la didattica, e di istruzione. o interrompe tà, rso educativo avrebbero dovut propria attivi il loro perco della uare izio o contin l’eserc hanno potut sospendere rre ricchezza bero dovuto nuare a produ avreb conti o tori potut Molti lavora working, hanno a economico. allo smart subiti dal sistem pidemia invece grazie ando i danni critiche dell’e il Paese, argin te le fasi più duran e per sé e per anche nostr et, rta delle , grazie a Intern tori alla scope Diversi musei culturale lmente i visita patrimonio o guidare virtua confronti del are hanno potut ini di dialog l’interesse nei per i cittad nendo vivo possibilità bellezze, mante parlare della Paese. Per non zione. del nostro importante, amministra già di per sé reti, la Pubblica delle con e e mia, onlin enti digitali poca della pande tà degli strum icativo nell’e signif La disponibili più ancor ico. dunque un ruolo sul piano giurid ha assunto conto anche si deve tener e di questo
ECONOMIA
La scienza ec e i suoi strumonomica enti
le L’ORDINAMENTO che non allaccia GIURIDICO e Un guidatore con una sanzion nn ESEMPIO viene punito • Sono astrat di una somma di sicurezza te, cioè non cinture pagamento prevedono ro consiste nel E ria, che casi concre con il semafo ERIS TICH specifici,Ema situazionipecunia che forse guidatore chetipassa nn ESEMP morte ICH LE CAR ATT verific IO Un giornal di denaro. Unpotrebbero procurandogli la arsi. ista chiede ME GIU RID e del va, un pedone consist NOR giornal al direttore che LE investe e e di poter esprim DEL rosso e detenti ere liberam ti opinione:diil tempo. con una sanzion ente la sua nn ESEMP le seguen giornalista periodo viene punito IO C’è una iche hanno un certodi ha il diritto giurid norma carcere in manife soggettivo giuridi rere rubare. Questa Le norme stare il proprio che vieta di nel trascorca norma conside pensiero, che he. riconosciuto le ra in genera negativscegliere gli è caratteristic le come si applicano a tutte da una norma della non si può a l’azione del rubare, Costituzione. cioè atorie, cioè perciò punito ati dice li, genera società, che viene • Sono obblig • Sono ue ruba. Solo si è obbligchiunq Il stessa engono alla se nella o meno, ma complesso che Alessia, che appart accade Danilo, Loredanpersone realtà se rispettarle esse a favore di di tutte le norme giurid to che onidi a o chiunque allora a queste diritto oggett comportamen iche ci sono eccezi subisce persone si applica a tenere il ivo e di diritt perciò non altro rubi, a le norme la norma che ordinate fra o soggettivo Chi non rispettdi rubare.ne. vieta loro e applic stabiliscono. qualcuno. chiama sanzio ate si in fumare costit che una di società vieta l’ordi ca che uisce una punizione, ne, perché i, namento giuridico. La norma giuridi i tipi di sanzio agli student LE hanno NORME GIURID nn ESEMPIO insegnanti, Ci sono divers ICHE giuridiche non applica agli delle norme a scuola si e che si trovano le violazioni a tutte le person cui più è grave i, per , genitor sono ai entità scolastico. norme più tutte la stessa nell’ambiente contrario alle
tali I dirit ti digi
ESPE RIEN ZA NELL A TUA
paio are che offre llo di cellul no di un nuovo a o, se hai bisog un nuovo mode per andare no comprartel conveniente; ori se posso al prezzo più ordini la ai tuoi genit llo che ti piace a casa tua, vende il mode a con gli amici improvvisat il negozio che per una cena zi l’autobus; utiliz scuola ilio. domic a pizza RIENZA ti aiuta La TUA ESPE politica l’economia a capire che i singoli ortamenti che studia i comp tività l’intera collet individui e soddisfare o devon o assumono quand
TEMPERATURA
DIRITTO
ca ia politi
soddisfare che tenti di rsi bisogni, se è uscito avverti dive to. Per esempio, ra più adat tuo chiedi Ogni giorno rispetto al ciò che ti semb one in più i qualche funzi procurandoti di jeans, cerch
che ci una società viviamo in diche. a capire che norme giuri RIENZA ti aiuta e si chiamano La TUA ESPE e: queste regol tare certe regol obbliga a rispet
to ata. il comportamen viene applic ne che obbliga torie è grave la sanzio
1
NE LEZIOONE 1 LEZI
ESPE RIEN ZA NEL LA TUA
di
non puoi perch fretta dormire, ma ino e nella ge ituto in motor se ne accor di recarti all’ist a casa; un vigile tichi il casco una regola di uscire dimen aver rispettato a multa per non ncere il vigile e ti dà una Cerchi di convi sarlo. indos a questo modo che obbliga di tempo. In o perdi un po’ giorn il così e che ti avverte non punir il preside ti in ritardo e dai tuoi one firmata arrivi a scuola giustificazi previsto i portare la classe, come successivo dovra ammesso in enti non sarai ttina non hai altrim stama ori, di 8 genit Tra le 7 e le punizioni. dell’istituto. le relative da una regola hai ricevuto regole, perciò rispettato due
CHE CAMBIA UN MONDO
A A CITTADINANZ NIBILITÀ, NUOV PANDEMIE, SOSTE
economica La scienza enti e i suoi strum
onom I A – L’ e c
tanta voglia a scuola. Hai per andare . Decidi ale in classe a la sveglia essere puntu Ore 7: suon é alle 8 devi
LEZIONE 1 LEZ ION E 1
ECONOM
ESPE RIEN ZA NEL LA TUA
uridico mento gi
ICA L’ECONOMIA POLIT
uridiche Le norme gi e il diritto
LEZIONE E 1 LEZ ION1
DIRITTO
DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
PRESENTAZIONE
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Le lezioni di Un mondo che cambia nascono dall’esigenza di spiegare il grande sconvolgimento mondiale dovuto all’epidemia di Covid-19 a livello sociale, educativo, psicologico, sanitario ed economico. Molte attività produttive hanno chiuso, interi mercati sono entrati in crisi, i rapporti di lavoro sono cambiati e anche il modo di insegnare. Ci si potrebbe chiedere se, una volta terminato questo periodo, tali situazioni saranno superate con il ritorno al passato, oppure se potranno costruire un nuovo punto di partenza per creare nuovi modelli. Le istituzioni internazionali hanno indicato la necessità di cambiamenti globali: per realizzarli le scienze sociali, quali diritto ed economia, dovranno fornire un significativo apporto di riflessione, una visione del futuro. Infatti le regole, dando veste giuridica alle aspirazioni e alle scelte, potranno orientare i rapporti sociali verso nuovi modelli più sostenibili degli attuali. Queste 7 lezioni illustrano alcuni interventi che sono già stati fatti e alcune riflessioni che potrebbero rappresentare una guida ai cambiamenti futuri. 26/11/21 17:12
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Art. 1 Studiafacile si propone come uno strumento di attualità e di inclusione oltre che di ripasso in preparazione all’interrogazione. Grazie alla medesima sequenza didattica, lo studente potrà tornare a seguire le lezioni sul testo di riferimento cimentandosi con esercizi di difficoltà crescente in qualsiasi momento. Anche la multimedialità supporta lo studente nell’apprendimento: i test interattivi, fruibili in versione eBook+ e/o con l’App librARsi, consentono la verifica immediata delle conoscenze 32 apprese nella lezione.
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INDICE DIRITTO Lezione 1 Le norme giuridiche e il diritto � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 7 Lezione 2 L’efficacia e l’interpretazione delle norme giuridiche � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 9 Lezione 3 Le fonti del diritto � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 11 Lezione 4 La gerarchia delle fonti del diritto � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 13
I SOGGETTI DEL DIRITTO Lezione 1 Le persone fisiche e le loro capacità � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 15 Lezione 2 Le persone fisiche e le limitazioni delle loro capacità � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 17 Lezione 3 Le organizzazioni collettive e le loro tipologie � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 19 Lezione 4 Le persone e i loro rapporti giuridici � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 21 Lezione 5 L’oggetto dei rapporti giuridici � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 23
L’AUTORITÀ CHE STABILISCE L’ORDINAMENTO GIURIDICO Lezione 1 Lo Stato e i suoi elementi costitutivi � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 25 Lezione 2 Le forme di Stato e la loro evoluzione storica � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 27 Lezione 3 La forma di Stato democratico � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 29 Lezione 4 Le forme di governo � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 31
LA FONTE PRINCIPALE DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO Lezione 1 La Costituzione italiana e la sua storia � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 33 Lezione 2 I principi fondamentali di democrazia, uguaglianza e lavoro � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 35 Lezione 3 I principi fondamentali di autonomia, libertà religiosa,
promozione della cultura � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 37 Lezione 4 I principi fondamentali di diritto internazionale � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 39
I DIRITTI DI LIBERTÀ DEI CITTADINI Lezione 1 Le libertà fondamentali degli individui � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 41 Lezione 2 Le libertà fondamentali collettive � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 43 Lezione 3 I diritti dei cittadini in ambito sociale � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 45 Lezione 4 I diritti dei cittadini in ambito economico � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 47 Lezione 5 I diritti dei cittadini in ambito politico � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 49 Lezione 6 I doveri dei cittadini � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 51
LE ISTITUZIONI SOVRANE Lezione 1 Il Parlamento e la sua composizione � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 53 Lezione 2 L’esercizio della funzione legislativa � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 55 Lezione 3 Le altre funzioni del Parlamento � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 57 Lezione 4 Il Governo e la sua composizione � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 59 Lezione 5 L’esercizio delle funzioni governative � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 61 Lezione 6 La Magistratura e la sua posizione costituzionale � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 63 Lezione 7 L’esercizio della funzione giurisdizionale � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 65 Lezione 8 La responsabilità dei magistrati e il CSM � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 69
DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
L’ORDINAMENTO GIURIDICO
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LE ISTITUZIONI DI GARANZIA
DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
Lezione 1 Il Presidente della Repubblica e le sue responsabilità � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 71 Lezione 2 Le funzioni del Presidente della Repubblica � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 73 Lezione 3 La Corte costituzionale e le sue funzioni � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 75
L’ORGANIZZAZIONE DELL’AUTORITÀ SUL TERRITORIO Lezione Lezione Lezione Lezione
1 2 3 4
La Pubblica amministrazione e i principi che la regolano � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 77 Le Regioni e le loro funzioni � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 79 Le Città metropolitane e le Province � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 81 I Comuni e le loro funzioni � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 83
LE RELAZIONI INTERNAZIONALI
Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione
1 2 3 4 5 6
I rapporti tra gli Stati e le norme che li regolano � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 85 L’Organizzazione delle Nazioni Unite e il suo ruolo � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 87 L’Unione europea e la sua storia � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 89 Gli organi dell’Unione europea � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 91 Gli obiettivi dell’Unione europea � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 93 La cittadinanza europea � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 95
ECONOMIA L’ECONOMIA POLITICA
Lezione 1 La scienza economica e i suoi strumenti � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 97 Lezione 2 I bisogni e i beni economici � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 101
IL SISTEMA ECONOMICO Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione
1 2 3 4 5
Il Il Il Il Il
sistema sistema sistema sistema sistema
economico e i suoi soggetti � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 105 economico e i suoi problemi � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 107 liberista � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 109 collettivista � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 111 a economia mista � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 113
LE ATTIVITÀ DEI SOGGETTI ECONOMICI Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione
1 2 3 4 5 6 7 8
Le famiglie e l’attività di consumo � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 115 Le famiglie e l’attività di risparmio � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 117 Le imprese e l’attività di produzione � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 119 Le imprese e le loro tipologie � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 121 Le società � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 123 I fattori della produzione � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 125 Lo Stato e il suo ruolo economico � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 127 La ricchezza della nazione � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 129
IL MERCATO Lezione Lezione Lezione Lezione
1 2 3 4
Il mercato e le sue tipologie � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 131 La legge della domanda � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 133 La legge dell’offerta e il prezzo di equilibrio � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 135 Il mercato e le sue forme principali � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 137
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Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione
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La moneta e le sue funzioni � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 139 La moneta bancaria � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 141 L’euro � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 143 L’inflazione e le politiche per combatterla � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 145 Le banche e le loro principali operazioni � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 149
IL MERCATO DEL LAVORO Lezione Lezione Lezione Lezione
1 2 3 4
Il Il Il Il
mercato del lavoro e le sue leggi � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 151 lavoro e le sue principali tipologie � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 153 lavoro subordinato e la sua disciplina giuridica � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 155 problema della disoccupazione � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 157
L’ECONOMIA MONDIALE Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione
1 2 3 4 5
Il commercio internazionale e le politiche che lo regolano � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 159 La bilancia dei pagamenti � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 161 Lo sviluppo economico e la sua misurazione � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 163 Il sottosviluppo economico e le sue cause � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 165 Il fenomeno della globalizzazione � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 167
UN MONDO CHE CAMBIA PANDEMIE, SOSTENIBILITÀ, NUOVA CITTADINANZA Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione
1 2 3 4 5 6 7
I diritti digitali � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 169 La libertà al tempo del coronavirus � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 173 Il DPCM � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 175 Nuova collaborazione tra enti pubblici territoriali � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 177 L’Unione Europea deve riscoprire i suoi valori fondanti � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 179 Verso nuovi sistemi economici? � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 183 Ripensare la globalizzazione � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 187
LESSICO DEI CITTADINI CONSAPEVOLI � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � 189
DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
IL MERCATO DELLA MONETA
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L’ORDINAMENTO GIURIDICO
11 L E Z IO NE
D II R R II TT TT O O –– LL a ’ o fr o dn i nt e am de i cl o D p er innt coi pgai u l er i d l’ordinamento giuridico
LEZIONE
Le norme giuridiche e il diritto
NE L L A T U A E S P E R I E N Z A
Ore 7: suona la sveglia per andare a scuola.
Hai tanta voglia di
dormire, ma non puoi perché alle 8 devi essere puntuale in classe. Decidi di recarti all’istituto in motorino e nella fretta di uscire dimentichi il casco a casa; un vigile se ne accorge e ti dà una multa per non aver rispettato una regola che obbliga a indossarlo. Cerchi di convincere il vigile a non punirti e così perdi un po’ di tempo. In questo modo arrivi a scuola in ritardo e il preside ti avverte che il giorno successivo dovrai portare la giustificazione firmata dai tuoi genitori, altrimenti non sarai ammesso in classe, come previsto da una regola dell’istituto. Tra le 7 e le 8 di stamattina non hai rispettato due regole, perciò hai ricevuto le relative punizioni.
La TUA ESPERIENZA ti aiuta a capire che viviamo in una società che ci obbliga a rispettare certe regole: queste regole si chiamano norme giuridiche.
nn ESEMPIO Un guidatore che non allaccia le
LE C AR AT T ER I S T I CH E D ELLE N OR ME G I U RI DI CH E
cinture di sicurezza viene punito con una sanzione pecuniaria, che consiste nel pagamento di una somma di denaro. Un guidatore che passa con il semaforo rosso e investe un pedone procurandogli la morte viene punito con una sanzione detentiva, che consiste nel trascorrere in carcere un certo periodo di tempo.
Le norme giuridiche hanno le seguenti caratteristiche.
• Sono obbligatorie, cioè non si può scegliere se rispettarle o meno, ma si è obbligati a tenere il comportamento che esse stabiliscono. Chi non rispetta le norme subisce una punizione, che si chiama sanzione.
• Sono generali, cioè si applicano a tutte le persone che appartengono alla stessa società, perciò non ci sono eccezioni a favore di qualcuno.
Ci sono diversi tipi di sanzione, perché le violazioni delle norme giuridiche non hanno tutte la stessa entità, per cui più è grave il comportamento contrario alle norme più è grave la sanzione che viene applicata.
nn ESEMPIO La norma giuridica che vieta di fumare a scuola si applica agli insegnanti, agli studenti, ai genitori, a tutte le persone che si trovano nell’ambiente scolastico.
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L’ORDINAMENTO GIURIDICO
specifici, ma situazioni che forse potrebbero verificarsi.
nn ESEMPIO C’è una norma giuridica che vieta di rubare. Questa norma considera in generale come negativa l’azione del rubare, perciò dice che viene punito chiunque ruba. Solo se nella realtà accade che Alessia, Danilo, Loredana o chiunque altro rubi, allora a queste persone si applica la norma che vieta di rubare.
nn ESEMPIO Un giornalista chiede al direttore del giornale di poter esprimere liberamente la sua opinione: il giornalista ha il diritto soggettivo di manifestare il proprio pensiero, che gli è riconosciuto da una norma della Costituzione.
Il complesso di tutte le norme giuridiche di diritto oggettivo e di diritto soggettivo ordinate fra loro e applicate in una società costituisce l’ordinamento giuridico.
LE NORME GIURIDICHE sono
FACCI AM O I L P UNT O obbligatorie
generali
astratte
1 INDICA SE LE FRASI SONO VERE O FALSE
pecuniarie sanzioni
a. Le norme giuridiche sono obbligatorie. b. La sanzione è uguale per ogni violazione delle norme giuridiche. c. L’ordinamento giuridico è formato solo dalle norme di diritto oggettivo. d. Tutte le norme giuridiche sono astratte.
detentive
I L DIRITT O Tutte le norme giuridiche che regolano la vita di una collettività in un certo periodo di tempo formano il diritto oggettivo.
V
F
V
F
V
F
V
F
2 INSERISCI NEGLI SPAZI LE SEGUENTI PAROLE astratte • ordinamento giuridico • sanzione • soggettivo a. Le norme giuridiche ordinate fra loro formano l’____________. b. Si chiama ____________ la punizione che si applica a chi non rispetta la norma giuridica.
Il diritto oggettivo ha lo scopo di organizzare la società e ordina i rapporti tra i membri che ne fanno parte.
nn ESEMPIO La Costituzione italiana stabilisce che
c. Le norme giuridiche sono obbligatorie, generali e ____________.
tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero: questa norma costituisce il diritto oggettivo, perché organizza la vita della nostra comunità sulla base della libertà di pensiero.
d. Il potere riconosciuto a una persona di pretendere un certo comportamento dagli altri è un diritto ____________.
Il termine diritto ha anche un altro significato oltre a quello di diritto oggettivo. Infatti, può indicare il potere che ha una persona di
3 INSERISCI NELLA MAPPA LE SEGUENTI PAROLE diritto • oggettivo • soggettivo
pretendere che gli altri si comportino in un certo modo nei suoi confronti. In questo caso si ha il diritto soggettivo.
Il _______ è
Il diritto soggettivo ha lo scopo di riconoscere a una persona il potere di esercitare una facoltà che è riconosciuta dalle norme giuridiche.
_______ quando ha lo scopo di regolare la vita della società
_______
quando riconosce a una persona il potere di pretendere dagli altri un certo comportamento
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DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
• Sono astratte, cioè non prevedono casi concreti
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L’ORDINAMENTO GIURIDICO
22 L E Z IO NE
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LEZIONE
L’efficacia e l’interpretazione delle norme giuridiche
NE L L A T U A E S P E R I E N Z A
Arrivano le vacanze e c’è chi ha il coraggio di abbandonare sul ciglio della strada il proprio animale domestico perché non può portarlo con sé nell’albergo dove alloggerà. Fino a qualche anno fa questo comportamento non veniva punito, perché gli animali erano considerati allo stesso modo delle cose, e quindi si potevano trattare come si voleva. Ora, invece, ci sono norme giuridiche che vietano l’abbandono degli animali perché si è più sensibili nei loro confronti e si sa che sono soggetti i quali provano dolore, e quindi chi li fa soffrire deve essere punito con una sanzione. Come vedi, la società cambia e con essa cambiano anche le norme che devono regolarla.
La TUA ESPERIENZA ti aiuta a capire che le norme giuridiche cambiano di continuo e quindi si applicano per un certo periodo di tempo, durante il quale sono efficaci, cioè producono i loro effetti.
L’ EN T R ATA I N V I G O RE D ELLE N OR ME G I U RI DI CH E
Questo periodo di tempo di 15 giorni si chiama vacatio legis. Finito tale periodo la norma diventa
La norma giuridica comincia a produrre i suoi effetti dal momento in cui diventa obbligatoria per tutti i cittadini ai quali si rivolge. Per diventare obbligatoria, i cittadini devono però conoscere la norma in modo da comportarsi come essa stabilisce. Per far conoscere la norma, essa viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica (G.U.),
obbligatoria, più precisamente si dice che entra in vigore, perciò produce i suoi effetti e chi non la rispetta viene punito con una sanzione.
L ’I RRE T RO A T T IVI T À D E L L E N O RM E G I U R I DI C H E La norma giuridica che entra in vigore si
che è il giornale dello Stato. Dal giorno della pubblicazione passano 15 giorni durante i quali
applica solo alle situazioni che si verificano da quel momento in poi, cioè vale solo per
la norma non è ancora obbligatoria, perché si dà la possibilità ai cittadini di conoscere il suo contenuto e adeguare il proprio comportamento.
il futuro. Le situazioni che si sono verificate prima dell’entrata in vigore continuano a essere regolate dalla norma precedente.
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rendesse obbligatorio l’utilizzo del casco durante la guida, i motociclisti che non lo indossavano non venivano puniti.
Il divieto di applicare la norma giuridica alle situazioni precedenti alla sua entrata in vigore si chiama principio di irretroattività della norma giuridica.
L’ABR OG AZI ON E DELLE N OR ME G I U R I DI CH E Una norma giuridica che non è più adatta a regolare una certa situazione può essere eliminata
L ’I N T E RP RE TA Z I O N E D E L L E N O RM E G I U RI DI C H E L’autorità che emana una norma giuridica può essere imprecisa o poco chiara.
Si chiama interpretazione della norma giuridica l’attività che serve a chiarire l’esatto significato della norma giuridica e applicarla in modo corretto.
DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
nn ESEMPIO Prima che una norma giuridica
Ci sono tre tipi di interpretazione. • L’interpretazione giudiziale è svolta dai giudici, cioè le persone che hanno il potere di decidere se un comportamento è contrario o meno alle norme giuridiche e di infliggere
e così perde efficacia.
eventuali sanzioni. Ogni giudice svolge un’attività di interpretazione quando deve applicare una norma astratta a un caso
La cessazione di una norma giuridica avviene mediante l’abrogazione. L’abrogazione può avvenire nei seguenti modi. • Viene approvata una nuova norma giuridica che sostituisce quella precedente. • Si chiede al popolo se preferisce eliminare o conservare la norma giuridica. La richiesta si chiama referendum abrogativo e ogni cittadino che ha compiuto 18 anni d’età ha il diritto di esprimere la sua opinione mediante un voto.
•
•
concreto in un processo; la sua interpretazione è vincolante solo per il suo processo. L’interpretazione dottrinale è svolta dai giuristi, i quali sono le persone che studiano il diritto; non è vincolante per nessuno. L’interpretazione autentica è svolta dal legislatore che ha emanato la norma e si è accorto di essere stato poco chiaro, perciò la spiega; la sua interpretazione è vincolante per tutti.
FA C C I A M O I L P U N TO c. Il ____________ abrogativo avviene per mezzo
1 INDICA SE LE FRASI SONO VERE O FALSE a. L’interpretazione autentica è svolta dal legislatore.
del voto esercitato dai cittadini. d. L’____________ serve a eliminare una norma dall’ordinamento giuridico.
V
F
b. La vacatio legis dura 15 giorni.
V
F
c. Le norme giuridiche sono irretroattive.
V
F
3 INSERISCI NELLA MAPPA LE SEGUENTI PAROLE
d. L’interpretazione giudiziale è vincolante
V
F
dottrinale • giudici • legislatore • norma
per tutti.
dai _______ con l’interpretazione giudiziale
2 INSERISCI NEGLI SPAZI LE SEGUENTI PAROLE abrogazione • dottrinale • referendum • vacatio legis
a. La norma giuridica entra in vigore al termine del periodo di ____________. b. L’interpretazione ____________ è svolta
Una _______ poco chiara può essere interpretata
dai giuristi con l’interpretazione _______ dal _______ con l’interpretazione autentica
dai giuristi.
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Le fonti del diritto
D II R R II TT TT O O –– LL a ’ o fr o dn i nt e am de i cl o D p er innt coi pgai u l er i d l’ordinamento giuridico
NE L L A T U A E S P E R I E N Z A
Le norme giuridiche ti aiutano nella vita di tutti i giorni. Facciamo un esempio: non devi mostrare la tua carta d’identità per passare i confini che separano diversi Paesi europei, perché questi Stati hanno firmato un accordo che riconosce ai cittadini la libertà di circolazione. Sembra una cosa di poco conto, ma non lo è, perché non devi fermarti alle frontiere per essere controllato, così il tuo viaggio diventa molto più veloce. Quell’accordo è una fonte del diritto, perché organizza tante norme giuridiche che regolano il passaggio di persone e merci tra uno Stato e l’altro.
La TUA ESPERIENZA ti aiuta a capire che le fonti del diritto creano e organizzano le norme giuridiche, in modo da regolare con ordine tutte le situazioni. Le fonti del diritto si distinguono in due categorie: fonti di produzione e fonti di cognizione.
per un certo periodo di tempo, perché sono convinte di rispettare norme giuridiche. Questi comportamenti creano norme giuridiche non scritte che si chiamano consuetudini o usi.
LE F ON T I DI PR O D U Z I O N E D EL DI R I T T O
nn ESEMPIO Due vicini di casa piantano alcuni alberi per separare i loro giardini. Scelgono certe specie di alberi previste dalle consuetudini della zona in cui abitano, perché sono convinte che quelle consuetudini servono a conservare l’identità del loro paesaggio.
Le fonti di produzione del diritto servono a creare continuamente norme giuridiche, in modo da avere sempre regole nuove adatte a soddisfare le esigenze della collettività.
L E FO N T I DI CO G NI Z I O NE D E L DI RI T T O
Le fonti di produzione sono a loro volta di due tipi: fonti atto e fonti fatto. • Le fonti atto sono i documenti scritti
Le fonti di cognizione del diritto servono a raccogliere le norme giuridiche e a farle conoscere ai cittadini.
che vengono emanati dagli organi dell’autorità che hanno il potere di creare il
•
diritto, cioè il Parlamento, il Governo, le Regioni. Le fonti fatto sono i comportamenti
Abbiamo già incontrato una fonte di cognizione del diritto: è la Gazzetta Ufficiale della Repubblica dove sono pubblicate le norme
che le persone tengono spontaneamente
giuridiche prima della loro entrata in vigore.
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DIRITTO Un’altra fonte di cognizione sono i codici, che sono raccolte di norme giuridiche destinate
FACCI AM O I L P UNT O
a regolare un determinato settore dell’ordinamento giuridico.
1 INDICA SE LE FRASI SONO VERE O FALSE a. Le fonti fatto sono i comportamenti ripetuti nel tempo.
nn ESEMPIO Il codice penale raccoglie le norme giuridiche che disciplinano i reati, cioè quei comportamenti che offendono in modo grave la collettività come l’omicidio, la rapina ecc.
b. Le fonti del diritto sono di produzione e di cognizione. c. Le fonti di cognizione creano le norme giuridiche.
FONTI DEL DIRITTO
fonti di produzione
d. La Gazzetta Ufficiale della Repubblica è una fonte di cognizione del diritto.
fonti di cognizione
V
F
V
F
V
F
V
F
2 INSERISCI NEGLI SPAZI LE SEGUENTI PAROLE atto • codici • fonti • usi a. Le ____________ del diritto creano e organizzano
fonti atto
fonti fatto
documenti scritti
creano norme non scritte
le norme giuridiche. b. Le consuetudini si chiamano anche ____________. c. I ____________ raccolgono le norme giuridiche che regolano un determinato settore. d. Il Parlamento emana fonti ____________.
Altri codici importanti del nostro ordinamento giuridico sono: • il codice civile, il quale raccoglie le norme che regolano i rapporti tra i cittadini; • i codici di procedura, i quali contengono le norme che regolano lo svolgimento dei processi davanti ai giudici; • il codice della strada, il quale contiene le norme che i guidatori dei veicoli e i pedoni devono tenere sulla strada per facilitare la
3 INSERISCI NELLA MAPPA LE SEGUENTI PAROLE cognizione • comportamenti • documenti • fatto Le fonti del diritto sono di produzione e di _______
le fonti di produzione sono fonti atto e fonti
• le fonti atto sono _______ scritti
_______
• le fonti fatto sono _______ spontanei e ripetuti nel tempo
circolazione ed evitare gli incidenti.
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DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
L’ORDINAMENTO GIURIDICO
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DIRITTO
L’ORDINAMENTO GIURIDICO
44 L E Z IO NE
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LEZIONE
La gerarchia delle fonti del diritto
NE L L A T U A E S P E R I E N Z A
I compiti e le verifiche sono noiosi e pesanti, ma lo studio ti aiuta a conoscere la realtà che ti circonda e ti abitua a riflettere, perciò ti aiuta a diventare una persona sempre più consapevole. Per questo motivo c’è una norma che stabilisce che tutti hanno diritto a ricevere l’istruzione. Questa norma è contenuta nella Costituzione, che è la nostra fonte del diritto più importante. Il materiale scolastico però costa e non tutte le famiglie possono sostenere la spesa per acquistarlo. Ci sono perciò le leggi che prevedono diversi aiuti alle famiglie in difficoltà, per esempio il riconoscimento di borse di studio agli studenti che ottengono ottimi risultati scolastici. Le leggi sono altre fonti del diritto, che operano a un livello più basso rispetto alla Costituzione, perché hanno il compito di realizzare le sue norme nelle diverse situazioni.
La TUA ESPERIENZA ti aiuta a capire che le fonti del diritto hanno un diverso grado di importanza all’interno dell’ordinamento giuridico.
Il diverso grado di importanza si chiama principio
della gerarchia delle fonti e funziona in questo modo. Una fonte di grado superiore può modificare o eliminare una fonte di grado inferiore. Una fonte di grado inferiore non può stabilire disposizioni contrarie a una fonte di grado superiore: se questo accade, la fonte inferiore viene eliminata dall’ordinamento giuridico.
nn ESEMPIO Le fonti indicate a inizio lezione sono la Costituzione e le leggi. La Costituzione è superiore alle leggi, perciò può cambiarle o eliminarle. Le leggi sono inferiori alla Costituzione, perciò non possono contrastare con le sue norme.
L E FO N T I A L L I VE L L O PIÙ ALTO Le fonti del diritto più importanti collocate al livello più alto sono le fonti costituzionali, che sono tre: la Costituzione, le leggi costituzionali, le leggi di revisione costituzionale. • La Costituzione della Repubblica italiana è la legge fondamentale dello Stato, perché stabilisce i principi che devono essere rispettati da tutte le altre fonti del diritto. La Costituzione è entrata in vigore il 1° gennaio 1948.
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DIRITTO
L’ORDINAMENTO GIURIDICO
• Le leggi costituzionali sono le fonti
• Le consuetudini sono state già spiegate nella
del diritto che servono a integrare
lezione 3. Esse appartengono alla categoria
la Costituzione. Le leggi di revisione costituzionale sono le fonti del diritto che servono a modificare
delle fonti secondarie, ma sono comunque inferiori ai regolamenti perché sono le uniche
•
fonti non scritte dell’ordinamento giuridico.
LE FO N TI A L S EC ON D O LIVELLO
FACCI AM O I L P UNT O 1 INDICA SE LE FRASI SONO VERE O FALSE
Le fonti che si trovano subito sotto le fonti costituzionali sono tutti gli atti emanati
a. Gli atti aventi forza di legge si chiamano decreti.
dall’Unione europea, che è l’organizzazione internazionale di cui l’Italia è membro. Queste
b. La Costituzione è la fonte del diritto più importante.
fonti sono sottoposte soltanto alla Costituzione, perciò l’Italia non deve rispettarle se sono contrarie alla nostra fonte principale. Tutte le
c. Le leggi regionali sono collocate al terzo livello.
altre fonti del diritto sono inferiori a quelle dell’Unione europea, perciò devono sempre adeguarsi a quello che esse stabiliscono.
d. I regolamenti sono più importanti delle consuetudini.
V
F
V
F
V
F
V
F
2 INSERISCI NEGLI SPAZI LE SEGUENTI PAROLE
LE FO N TI A L T ER ZO LI V E L L O Al terzo livello della gerarchia ci sono due fonti: le leggi ordinarie e gli atti aventi forza di legge. • Le leggi ordinarie sono emanate dal Parlamento. • Gli atti aventi forza di legge sono emanati dal Governo.
Costituzione • leggi • ordinarie • Unione europea a. La ____________ è entrata in vigore nel 1948. b. Le leggi ____________ sono emanate dal Parlamento. c. Sotto la Costituzione ci sono le fonti dell’____________ d. Le ____________ costituzionali servono a integrare la Costituzione.
LE FO N TI A L Q UAR T O LIVELLO
3 INSERISCI NELLA MAPPA LE SEGUENTI PAROLE atti • regionali • revisione • secondarie • Unione europea
Al quarto livello sono collocate le leggi regionali, che sono gli atti normativi emanati da ogni Regione italiana per rispondere ai bisogni delle diverse comunità. Queste leggi sono
Al primo livello ci sono le fonti costituzionali: Costituzione, leggi costituzionali, leggi di _______ costituzionale
inferiori alle leggi del Parlamento e del Governo perché hanno efficacia solo nel territorio della singola Regione che le emana.
Al di sotto della Costituzione ci sono gli atti dell’_______
LE FO N TI A LL’ ULT I M O LIVELLO
Al terzo livello ci sono le leggi ordinarie e gli _______ aventi forza di legge
Le fonti che hanno meno importanza di tutte
Al quarto livello ci sono le leggi _______
sono le fonti secondarie che sono due: i regolamenti e le consuetudini o usi. • I regolamenti sono le fonti che servono a
All’ultimo livello ci sono le fonti _______: regolamenti, consuetudini
rendere più facile l’applicazione delle leggi.
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DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
la Costituzione.
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ECONOMIA
L’ECONOMIA POLITICA
11 L E Z IO NE
E C O N O M I A – L’ e c o n o m i a p o l i t i c a DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
LEZIONE
La scienza economica e i suoi strumenti
NE L L A T UA E S P E R I E N Z A
Ogni giorno avverti diversi bisogni, che tenti di soddisfare procurandoti ciò che ti sembra più adatto. Per esempio, se è uscito un nuovo modello di cellulare che offre qualche funzione in più rispetto al tuo chiedi ai tuoi genitori se possono comprartelo, se hai bisogno di un nuovo paio di jeans, cerchi il negozio che vende il modello che ti piace al prezzo più conveniente; per andare a scuola utilizzi l’autobus; per una cena improvvisata con gli amici a casa tua, ordini la pizza a domicilio. La
TUA ESPERIENZA ti aiuta
a capire che l’economia politica studia i comportamenti che i singoli individui e l’intera collettività assumono quando devono soddisfare i propri bisogni.
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ECONOMIA
L’ECONOMIA POLITICA
L’economia politica che studia i comportamenti dei singoli individui, delle famiglie, delle
nn ESEMPIO La tabella sotto riportata illustra la percentuale di persone dai 3 anni in su che praticano sport, confrontando i dati relativi agli anni 2001, 2016 e 2017 (Fonte: Elaborazione del Centro Studi CONI su dati Istat 2001-2017).
regione geografica, di un Paese, di un intero continente si chiama macroeconomia.
nn ESEMPIO Il comportamento di tua mamma che al supermercato segue le offerte speciali per spendere un po’ meno è studiato dalla microeconomia. Il comportamento delle grandi compagnie petrolifere che aumentano il prezzo del petrolio fa, invece, riferimento alla macroeconomia.
L’ECONO M I A C OME S C I E N Z A SOCIALE L’economia politica è una scienza sociale, perché studia i comportamenti umani che cambiano nel tempo e anche nello spazio, cioè a seconda del tipo di società in cui gli uomini vivono. Infatti, gli uomini non fanno sempre le stesse scelte quando devono soddisfare i loro bisogni e ogni comunità compie atti diversi rispetto ad altre comunità anche se i bisogni sono simili. La caratteristica di una scienza sociale è perciò quella di non dare risultati fissi, proprio perché i comportamenti umani non sono fissi ma variabili.
2001
2016
2017
praticano sport in modo continuativo
19,1
25,1
24,8
–0,3
5,7
praticano sport in modo saltuario
10,6
9,7
9,1
–0,6
–1,5
praticano solo qualche attività fisica
29,4
25,7
27,6
1,9
–1,8
non praticano sport, né attività fisica
40,3
39,2
38,1
–1,1
–2,2
valori percentuali
Il grafico rappresenta i dati attraverso diversi tipi di forme, che possono essere punti e linee, figure geometriche, figure di altre forme. I tipi di grafico più utilizzati sono i seguenti.
• Grafico lineare: utilizza linee che uniscono
i punti segnati su un piano cartesiano. Sul piano cartesiano ci sono due rette: una retta orientata in senso orizzontale che si chiama asse delle ascisse, e una retta orientata in senso verticale che si chiama asse delle ordinate. I due assi si intersecano nel punto 0 che si chiama origine. Sull’asse delle ascisse vengono indicati i valori di una grandezza che si vuole misurare, sull’asse delle ordinate
GLI STR UMEN T I DELL’ECON OMI A POLI T I CA
vengono indicati i valori dell’altra grandezza da misurare. Il grafico lineare è molto utile
Gli atti che gli uomini compiono per soddisfare
per misurare un fenomeno economico mentre si sta verificando o che si verifica in un periodo di tempo stabilito.
i loro bisogni costituiscono nel loro insieme i fenomeni economici. Per studiare e capire meglio i fenomeni economici si utilizzano alcuni strumenti, per esempio tabelle e grafici.
nn ESEMPIO Il grafico sotto riportato illustra le temperature registrate nelle varie ore di una giornata in una determinata località.
La tabella è un prospetto composto da righe e colonne in cui vengono inseriti dati
Le tabelle sono particolarmente utili quando si devono analizzare tanti dati e si desidera
16°
15 °
o
14° TEMPERATURA
e informazioni, che si possono leggere sia in senso orizzontale sia in senso verticale.
DIFF. DIFF. ’17-’16 ’17-’01
DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
imprese si chiama microeconomia. L’economia politica che studia i comportamenti di una
confrontarli tra loro, perciò si usano in molti settori oltre all’economia, per esempio nei mezzi di comunicazione.
13 °
o
12°
10 °
o
10° 8°
o
6°
5°
o
4°
4°
4°
o
3°
o
o
2° 0°
9°
o
8°
0
3
6
9
12 ORA
15
18
21
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ECONOMIA
E C O N O M I A – L’ e c o n o m i a p o l i t i c a DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
L’ECONOMIA POLITICA
Come puoi osservare, sull’asse orizzontale sono indicate le ore della giornata e sull’asse verticale
per esempio per intervenire sui motivi della scarsa pratica sportiva, che potrebbero essere
i gradi di temperatura registrati. A partire dalle tre del mattino, ora nella quale si registra
la mancanza di strutture, la scarsa efficienza degli impianti sportivi, oppure la scarsa
la temperatura più bassa di 3 gradi, la temperatura si alza gradualmente fino a raggiungere il picco più alto alle ore 15.
consapevolezza che hanno le persone circa l’importanza di fare attività fisica per
A partire da quest’ora la temperatura inizia a scendere gradualmente, fino a registrare 4 gradi a mezzanotte. Questo grafico può essere utile per esempio per studiare come proteggere la salute dei cittadini che lavorano all’aperto, evitando
il benessere e la salute. Partire da questi dati è interessante per adottare misure efficaci per migliorarli.
• Istogramma: è composto da figure geometriche, spesso rettangoli, che rappresentano ciascuno
la loro esposizione al sole nelle ore più calde.
un gruppo di dati del fenomeno economico che si vuole studiare. I rettangoli hanno
• Grafico a torta: è chiamato così perché
la stessa base, ma l’altezza varia in proporzione al numero dei dati presenti in ogni gruppo.
si presenta proprio come una torta divisa a fette. In ogni fetta vengono indicati i dati che riguardano un certo settore del fenomeno economico che si vuole studiare. L’ampiezza di ogni fetta è direttamente proporzionale al valore del settore espresso in percentuale. Il grafico a torta è molto utile per rappresentare i dati espressi in percentuale.
nn ESEMPIO Il grafico sotto riportato illustra la percentuale di persone dai tre anni in su che praticano uno sport in modo costante, distinguendo i dati relativi ai maschi e quelli relativi alle femmine. (Fonte: Elaborazione del Centro Studi CONI su dati Istat, 2017). 62,2
nn ESEMPIO Il grafico sotto riportato confronta
58,7
la percentuale di persone dai tre anni in su in relazione allo svolgimento di una pratica sportiva (Fonte: Elaborazione del Centro Studi CONI su dati Istat, 2017).
64,5 58,3
28,9
50,7
56,8
39,1
44,6 37,2
28,2
29,1
32,3
23,0
25,8 21,2
17,8 19,2
19,1
24,8%
14,9
18,8 11,9 13,5
9,0
5,5 3,1
19,1%
27,6%
3-5
9,1%
2001 38,1%
40,3%
n praticano sport in modo saltuario
n praticano solo qualche attività fisica
11-14
15-17
18-19
20-24
25-34
35-44
45-54
55-59
60-64
65-74
75+
in qualsiasi fascia di età i maschi (rappresentati con il colore grigio) praticano costantemente uno sport più delle femmine (rappresentate
38,1%
2001
6-10
Come puoi osservare, dal grafico emergono due dati molto interessanti. Il primo dato è che
2017
24,8%
n praticano sport in modo continuativo
21,0
45,1
2017
con il colore marrone). Il secondo dato è che ben oltre la metà della popolazione, sia maschile
n non praticano sport, né attività fisica
Come puoi osservare, la percentuale più alta
sia femminile, si impegna costantemente in uno sport durante le fasce di età dell’infanzia e dell’adolescenza. Poi a partire dai 15 anni
(il 38,1%) non pratica alcun tipo di sport, il 24,8% delle persone si dedica con regolarità
di età la percentuale scende e si abbassa in modo sensibile nelle fasce d’età giovanili di entrambi
a un’attività sportiva, il 27,6% fa solo qualche attività fisica, mentre il 9,1% fa sport solo ogni tanto. Questo grafico può essere utile
i sessi e in modo più significativo per le femmine rispetto ai maschi. Questo grafico può essere utile per esempio per progettare campagne
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ECONOMIA di sensibilizzazione dei giovani circa l’importanza di fare attività fisica, non solo per la salute, ma
FACCI AMO I L P U NT O
anche perché lo sport aiuta ad allacciare rapporti di amicizia e facilita le relazioni tra le persone.
1 INDICA SE LE FRASI SONO VERE O FALSE
a. La microeconomia studia i comportamenti di un singolo individuo.
Le tabelle e i grafici sono considerati così importanti per la comprensione dei concetti, che sono stati progettati molti pacchetti
b. L’economia politica è una scienza sociale. c. Il grafico a torta utilizza il piano cartesiano.
software per facilitare il loro utilizzo digitale. Sulla Rete sono disponibili gratuitamente diversi prodotti (per esempio Excel) che spiegano come realizzare in modo semplice un grafico o una tabella avendo a disposizione determinati dati
V
F
V
F
V
F
2 INSERISCI NEGLI SPAZI LE SEGUENTI PAROLE fenomeno • istogramma • macroeconomia • tabella
da illustrare. Ci sono anche facili strumenti che permettono di trasformare una tabella in grafico, in modo che i dati da spiegare possono essere
a. Il ____________ economico è l’insieme degli atti compiuti dall’uomo per soddisfare i suoi bisogni.
evidenziati sia con il confronto che è proprio della tabella, sia con il loro andamento che
b. La ____________ è un prospetto composto da righe e colonne. c. La divisione in gruppi rettangolari dei dati riguardanti un fenomeno economico è un ____________. d. La ____________ studia i comportamenti di un intero Paese.
è proprio per esempio del grafico lineare. L’utilizzo degli strumenti grafici per visualizzare i concetti si chiama informazione grafica o infografica, e attualmente è considerata così importante per la spiegazione degli argomenti da essere molto applicata nei media e nei libri.
3 INSERISCI NELLA MAPPA LE SEGUENTI PAROLE bisogni • fenomeni • microeconomia • politica • tabelle L’economia __________ che può essere __________ e macroeconomia
è la scienza sociale che studia i comportamenti umani tenuti per soddisfare i diversi __________
l’insieme di questi comportamenti costituiscono i __________ economici
per capire meglio i fenomeni economici si utilizzano diversi strumenti: __________ e grafici
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ECONOMIA
L’ECONOMIA POLITICA
E ICROI TNTO L ’net ceo p n roim t iec lal ’ o r d i n a m e n t o g i u r i d i c o D OM–I A L a– f o n ci a ipp a loel i d
LLEZIONE E Z I ON2 E 2
I bisogni e i beni economici
N E L L A T UA E SP ER IEN Z A
I ragazzi che vivono nei Paesi poveri desiderano soprattutto acqua potabile, cibo, penne e quaderni. I ragazzi che vivono nei Paesi sviluppati desiderano cellulare, motorino, viaggi. Come vedi c’è una bella differenza, perché c’è chi ha bisogno di cose essenziali per sopravvivere e chi, invece, desidera cose che migliorano la qualità della vita. Queste esigenze hanno però un aspetto in comune: indicano che le persone avvertono bisogni che desiderano eliminare o ridurre.
La
TUA ESPERIENZA ti aiuta
a capire che il bisogno è una condizione di insoddisfazione che l’uomo cerca di superare procurandosi i mezzi necessari.
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ECONOMIA
L’ECONOMIA POLITICA • I bisogni economici sono risorgenti, cioè devono presentarsi di continuo, anche se sono già stati soddisfatti.
Il compito dell’economia politica è di trovare le soluzioni migliori per soddisfare tutti quei bisogni dell’uomo che presentano alcune caratteristiche e che sono chiamati bisogni economici. Se un bisogno non è economico perché non possiede tali caratteristiche, l’economia politica non se ne occupa.
nn ESEMPIO Se mangi, dopo alcune ore hai ancora bisogno di cibo.
• I bisogni economici sono soggettivi, cioè cambiano a seconda della persona.
nn ESEMPIO Tu hai il bisogno di vedere
Le caratteristiche più importanti dei bisogni economici sono le seguenti.
un film per rilassarti, mentre un tuo amico ha il bisogno di fare una partita di calcio per occupare il suo tempo libero.
• I bisogni economici sono illimitati, cioè
devono essere praticamente infiniti di numero.
nn ESEMPIO Molti anni fa il bucato si lavava a mano, poi sono state inventate le lavatrici, infine le lavatrici che si possono comandare a distanza con il cellulare.
DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
LE CARA T T ER I S T I C HE DEL BISOG N O EC ON OMICO
I T I P I DI BI SO G N I E CO N O M I CI Ci sono diversi tipi di bisogni economici. • Bisogni primari: sono i bisogni fondamentali per la vita, quindi devono essere necessariamente soddisfatti.
nn ESEMPIO Il cibo e la cura delle malattie sono bisogni primari.
• Bisogni secondari: sono i bisogni che non riguardano la sopravvivenza, quindi possono anche non essere soddisfatti; se però vengono soddisfatti, aiutano a migliorare la qualità della vita.
nn ESEMPIO Andare in vacanza, assistere a un concerto rappresentano bisogni secondari.
• Bisogni individuali: sono i bisogni che sente un singolo individuo.
nn ESEMPIO Il bisogno di uno studente di avere le lezioni di ripetizione perché fa fatica nell’apprendimento di una materia è un bisogno del singolo.
• Bisogni collettivi: sono i bisogni che avverte tutta la comunità; diventano pubblici quando sono soddisfatti dallo Stato o da altro ente che ha autorità.
nn ESEMPIO Il bisogno di avere l’istruzione, la sicurezza, la giustizia sono bisogni collettivi.
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ECONOMIA
L’ECONOMIA POLITICA
• I beni economici sono utili, cioè devono servire
TIPOLOGIE DEI BISOGNI
a soddisfare un determinato bisogno.
nn ESEMPIO Per chi vive in una regione equatoriale,
EC ’ enct o pa o ll e i t idc e al l ’ o r d i n a m e n t o g i u r i d i c o D I ROI N T TOOM –I AL a– fL o e nporm i ni a cip
grado di necessità
bisogni primari
bisogni secondari
l’impianto di aria condizionata è un bene economico; l’impianto di riscaldamento non è un bene economico.
soggetti
bisogni individuali
I T I P I DI BE N I E CO N O M I CI
bisogni collettivi
Ci sono diversi tipi di beni economici. • Beni durevoli: sono i beni che si possono utilizzare più volte per soddisfare un bisogno
bisogni pubblici
•
I B EN I EC ON OM I CI E LE LOR O C A R AT T ER I S T I CH E
(per esempio l’automobile). Beni non durevoli: sono i beni che si consumano mentre vengono utilizzati per soddisfare un bisogno (per esempio un cioccolatino).
• Beni di consumo: sono i beni che servono
Il bene è qualsiasi risorsa che l’uomo può utilizzare per soddisfare i suoi bisogni.
•
L’economia politica non si occupa di tutti i beni, ma solo di quelli che possiedono alcune caratteristiche e che sono chiamati beni economici. Le caratteristiche dei beni economici sono le seguenti.
• I beni economici sono limitati, cioè devono
essere pochi rispetto alle persone che vogliono utilizzarli. Le persone che desiderano un bene economico devono fare sacrifici per ottenerlo, perché sono in competizione con altre persone che desiderano quel bene allo stesso modo.
nn ESEMPIO L’acqua potabile è un bene economico perché è scarsa rispetto alle persone che ne hanno bisogno; l’aria non è un bene economico perché è disponibile per tutti e nessuno deve fare sacrifici per poterla respirare.
a soddisfare direttamente un bisogno (per esempio una bibita soddisfa direttamente il bisogno di bere). Beni strumentali: sono i beni che servono a produrre altri beni (per esempio il tessuto per confezionare un abito). Lo stesso tipo di bene può essere strumentale o di consumo anche in base allo scopo che l’individuo sceglie di raggiungere con il bene.
nn ESEMPIO Se un pasticcere utilizza le uova per preparare una torta che poi vende ai clienti, le uova sono un bene strumentale, appunto perché il pasticcere decide di usarle per produrre un altro bene che è la torta. Se il pasticcere utilizza le uova per cucinare la frittata che mangia lui a pranzo, le uova sono un bene di consumo, appunto perché decide di utilizzarle per il suo pasto.
• Beni complementari: sono i beni che soddisfano meglio un bisogno se vengono usati insieme ad altri beni ( per esempio, il lievito si completa con la farina per preparare un dolce).
• I beni economici sono reperibili, cioè l’uomo deve poterli possedere, e quindi deve avere la possibilità di procurarli.
• Beni surrogati: sono i beni che possono essere utilizzati in alternativa ad altri beni per
nn ESEMPIO Le mele sono beni economici perché
soddisfare lo stesso bisogno (per esempio, posso arrivare in una città utilizzando il treno o l’aereo).
l’uomo può procurarsele; il metano che non si può estrarre perché si trova nel mare troppo profondo non è un bene economico.
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ECONOMIA
L’ECONOMIA POLITICA
TIPI DI BENI ECONOMICI
• •
beni durevoli beni non durevoli
la differenza dipende dalla durata del bene
• •
beni di consumo beni strumentali
la differenza dipende dallo scopo del bene
I SERVIZ I
beni complementari beni surrogati
la differenza dipende dalle modalità di uso del bene
nn ESEMPIO L’autobus che utilizzi per andare a scuola è un bene, perché si tratta di un mezzo materiale che usi per soddisfare il bisogno di spostarti. L’attività del conducente dell’autobus è un servizio, perché è una prestazione svolta da una persona che soddisfa il tuo bisogno di spostamento.
I bisogni economici possono essere soddisfatti sia mediante i beni economici sia mediante i servizi. Il servizio è una prestazione che un soggetto offre per soddisfare il bisogno di un altro soggetto.
Il servizio è diverso dal bene anche perché spesso può soddisfare un bisogno solo se interviene la prestazione di più persone.
nn ESEMPIO La prestazione del medico che mi ingessa una gamba fratturata è un servizio che soddisfa il mio bisogno di essere curato.
nn ESEMPIO La prestazione del conducente dell’autobus non è sufficiente per soddisfare il tuo bisogno di trasporto, perché occorrono le prestazioni di tecnici che riparano i veicoli, di addetti al controllo del traffico sulle diverse linee di autobus ecc.
Il servizio è diverso dal bene economico, perché la prestazione è un’attività umana mentre il bene è un mezzo materiale.
FA CC I A M O I L P U N TO 1 INDICA SE LE FRASI SONO VERE O FALSE
a. Tutti i bisogni dell’uomo sono economici. b. Tutti i beni utilizzati dall’uomo per soddisfare i suoi bisogni sono economici. c. Il servizio è un’attività umana. d. I bisogni economici sono illimitati, i beni economici sono limitati.
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3 INSERISCI NELLA MAPPA LE SEGUENTI PAROLE beni • bisogni • economici • limitati • soggettivi L’uomo avverte diversi __________
l’economia studia i bisogni __________ che sono: illimitati, risorgenti, __________
2 INSERISCI NEGLI SPAZI LE SEGUENTI PAROLE
durevoli • primari • reperibile • strumentali
per soddisfare i bisogni economici l’uomo si procura
a. I beni che si possono utilizzare più volte per soddisfare un bisogno sono ____________. b. Un bene è economico se è ____________. c. I bisogni ____________ devono essere soddisfatti
__________ economici
servizi
che sono: __________,
per sopravvivere. d. I beni ____________ servono a produrre altri beni.
reperibili, utili
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PANDEMIE, SOSTENIBILITÀ, NUOVA CITTADINANZA
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DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
LEZIONE 1 LEZIONE
I diritti digitali
NELLA TUA ESPERIENZA Pensa a quanto sarebbero state più gravi le conseguenze della pandemia da coronavirus se non ci fossero state le tecnologie digitali. Molti ragazzi avrebbero dovuto interrompere la didattica, invece grazie alle nuove tecnologie hanno potuto continuare il loro percorso educativo e di istruzione. Molti lavoratori avrebbero dovuto sospendere l’esercizio della propria attività, invece grazie allo smart working, hanno potuto continuare a produrre ricchezza per sé e per il Paese, arginando i danni subiti dal sistema economico. Diversi musei, grazie a Internet, anche durante le fasi più critiche dell’epidemia hanno potuto guidare virtualmente i visitatori alla scoperta delle nostre bellezze, mantenendo vivo l’interesse nei confronti del patrimonio culturale del nostro Paese. Per non parlare della possibilità per i cittadini di dialogare online con la Pubblica amministrazione. La disponibilità degli strumenti digitali e delle reti, già di per sé importante, ha assunto dunque un ruolo ancor più significativo nell’epoca della pandemia, e di questo si deve tener conto anche sul piano giuridico.
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PANDEMIE, SOSTENIBILITÀ, NUOVA CITTADINANZA
LEZIONE 1
Durante la pandemia Internet ha sostenuto l’attività economico-produttiva del Paese e ha aiutato a diminuire le distanze tra istituzioni, enti, famiglie, amici, ma nonostante questi aspetti positivi ha accentuato il divario digitale, un problema di cui si stava già dibattendo prima di questa emergenza. L’espressione “divario digitale” indica non soltanto la distinzione tra chi ha e chi non ha l’accesso a Internet, ma una condizione più ampia di disuguaglianza, perché attualmente chi non può accedere ai contenuti di Internet non può esercitare pienamente la maggior parte dei diritti connessi alla cittadinanza. Un esempio che ha fatto notizia: durante il lockdown, un ragazzo di 11 anni, pur avendo un tablet, non poteva seguire le lezioni a casa perché il paese in cui vive non è collegato alla Rete. Ogni giorno questo studente percorreva perciò diversi chilometri a piedi per raggiungere un luogo in cui riusciva a collegarsi a Internet. Purtroppo molti ragazzi si sono trovati in una situazione anche peggiore, perché non hanno neppure la disponibilità materiale di un supporto digitale. A questi giovani è stato negato il diritto allo studio, che è un diritto fondamentale della persona, e nei loro confronti si è attuata una forma di disuguaglianza, considerata dalla Costituzione come una delle più gravi violazioni alla dignità dell’individuo.
Un primo passo La possibilità di utilizzare le tecnologie digitali pone perciò un problema giuridico urgente, che consiste nel riconoscimento dei diritti digitali come diritti umani fondamentali, perché essi permettono all’individuo di esprimere la propria personalità e di partecipare pienamente alla vita della collettività attraverso il concreto esercizio dei diritti civili, sociali, politici riconosciuti dall’ordinamento giuridico. Un primo passo importante nella direzione di questo riconoscimento è stato compiuto dal diritto internazionale. Particolarmente significativa è la Risoluzione “The Promotion, Protection and Enjoyment of
Human Rights on the Internet”, approvata dalle Nazioni Unite il 30 giugno 2016, che dichiara:”Gli stessi diritti che le persone hanno offline, devono loro essere riconosciuti anche online”. Il superamento del divario digitale può avvenire con interventi di varia natura: per esempio, si devono raggiungere con Internet tutte le zone soggette alla sovranità statale, anche quelle geograficamente più difficili o abitate da un numero ridotto di cittadini; un altro tipo di intervento riguarda la cosiddetta alfabetizzazione digitale: non è sufficiente che le persone abbiano il collegamento a Internet e possiedano uno strumento digitale, ma occorre anche che sappiano utilizzarlo, e per farlo devono possedere alcune conoscenze. Infatti, diversamente dai tradizionali canali di comunicazione come la radio e la televisione, per i quali basta possedere lo strumento materiale per poter usufruire dei contenuti che offrono, gli strumenti digitali necessitano di competenze specifiche, perciò è compito degli Stati garantire il servizio d’istruzione informatica. La Risoluzione dell’ONU indica un percorso, che poi è affidato alla responsabilità di ciascuno Stato, il quale può decidere se accoglierlo, traducendolo in regole normative, oppure disattenderlo, aumentando così le discriminazioni che già affliggono la comunità umana. 5
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L’accesso alle tecnologie digitali è riconosciuto come diritto fondamentale?
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I diritti digitali
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Qual è la posizione assunta dall’Italia? Il nostro Paese non mette in dubbio la necessità di riconoscere giuridicamente i diritti digitali, ma si discute se inserirli nella Costituzione insieme agli altri diritti fondamentali, scelta che nell’Unione europea è stata adottata dalla Grecia. Il Parlamento ha per il momento approvato alcune leggi ordinarie che facilitano l’esercizio di diritti digitali, come per esempio l’aggiornamento del Codice dell’amministrazione digitale (D.lgs.n.127, 13 dicembre 2017), che sancisce il diritto dei cittadini e delle imprese “anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione…di accedere a tutti i dati, i documenti e i servizi di loro interesse in modalità digitale…al fine di garantire la semplificazione nell’accesso ai servizi alla persona e riducendo la necessità dell’accesso fisico agli uffici pubblici”. Per quanto riguarda il riconoscimento costituzionale dei diritti digitali, il dibattito è aperto. Sono state presentate alle Camere proposte differenti, ma su un punto c’è accordo: la Rete è una dimensione in cui devono essere incanalati tutti i diritti e i doveri previsti dall’ordinamento giuridico, perché Internet è uno strumento che favorisce lo sviluppo della personalità dell’individuo. Questo presupposto comporta la conseguenza di dover eliminare tutti gli ostacoli che di fatto impediscono a ogni individuo la possibilità di accedere alle tecnologie digitali. L’obiettivo finale, al di là delle scelte che farà il legislatore, è creare quella che viene definita cittadinanza digitale, che sarebbe un’estensione della cittadinanza tradizionale, do-
vuta all’ampliamento dei mezzi a disposizione della persona per esercitare i suoi diritti. La cittadinanza digitale comprende diritti che, attraverso l’accesso alla Rete, consentono ai cittadini di relazionarsi con i poteri dello Stato. Facciamo un esempio. Ogni persona ha il diritto all’identità personale, che è l’insieme dei dati, come nome e cognome, data di nascita, sesso, nazionalità, che le permettono di farsi riconoscere in modo unico all’interno della società. Con la diffusione delle tecnologie digitali, l’ordinamento giuridico ha introdotto il diritto all’identità digitale, che consente alla persona di intrattenere relazioni rapide e sicure con la Pubblica amministrazione. È quindi evidente la necessità che ogni cittadino possa utilizzare questo strumento che, insieme ad altri, rappresenta un mezzo di partecipazione attiva alla società. In considerazione di ciò, con la legge 20 agosto 2019, n. 92, il legislatore ha istituito l’educazione alla cittadinanza digitale, allo scopo di favorire la conoscenza e l’accesso alle tecnologie digitali soprattutto all’interno dei percorsi di istruzione. C I T TA D I N I consapevoli
Cittadinanza digitale: è la capacità di un individuo di partecipare alla società online. È costituita dall’insieme dei diritti e dei doveri che possono essere esercitati attraverso il supporto delle tecnologie digitali. Identità digitale: è l’insieme dei dati e delle informazioni immessi sul web, che rappresentano virtualmente l’identità reale. Può stabilire che la persona in un preciso momento ha avuto accesso a un sistema informatico e sta compiendo determinate azioni.
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LEZIONE 1
Legge 20 agosto 2019, n. 92 1. Nell’ambito dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica, di cui all’articolo 2, è prevista l’educazione alla cittadinanza digitale. 2. Nel rispetto dell’autonomia scolastica, l’offerta formativa erogata nell’ambito dell’insegnamento di cui al comma 1 prevede almeno le seguenti abilità e conoscenze digitali essenziali, da sviluppare con gradualità tenendo conto dell’età degli alunni e degli studenti: a) analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l’affidabilità delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali; b) interagire attraverso varie tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto; c) informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l’utilizzo di servizi digitali pubblici e privati; ricercare opportunità di crescita personale e di cittadinanza partecipativa attraverso adeguate tecnologie digitali; d) conoscere le norme comportamentali da osservare nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’interazione in ambienti digitali, adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli ambienti digitali; e) creare e gestire l’identità digitale, essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e servizi, rispettare i dati e le identità altrui; utilizzare e condividere informazioni personali identificabili proteggendo se stessi e gli altri; f) conoscere le politiche sulla tutela della riservatezza applicate dai servizi digitali relativamente all’uso dei dati personali; g) essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere fisico e psicologico; essere in grado di proteggere sè e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali; essere consapevoli di come le tecnologie digitali possono influire sul benessere psicofisico e sull’inclusione sociale, con particolare attenzione ai comportamenti riconducibili al bullismo e al cyberbullismo.
FACCIAMO IL PUNTO Una sentenza ha riconosciuto l’esistenza di un vero
e proprio danno da divario digitale, provocato dalla violazione di accesso alla Rete, che impedisce all’individuo di esercitare regolarmente i propri diritti online e che è qualificabile come danno alla persona sotto forma di perdita di opportunità (sentenza Giudice di Pace di Trieste, 30 luglio 2020, n.587). Questa perdita di opportunità, viola il principio di uguaglianza sostanziale stabilito dalla Costituzione. • Quale articolo prevede tale principio?
Se la Rete viene considerata uno strumento che
favorisce lo svolgimento della personalità dell’uomo, il suo accesso diventa un diritto inviolabile. • Quale articolo della Costituzione tutela i diritti inviolabili? La Dichiarazione Universale dei diritti umani adottata dalle Nazioni Unite nel 1948 sancisce i diritti inalienabili di ogni essere umano. Ci sono in particolare alcuni articoli che oggi vengono richiamati come norme internazionali per qualificare i diritti digitali come diritti umani. • Cerca il testo completo di questo documento e indica gli articoli che a tuo giudizio permettono tale riconoscimento. 7
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Art. 5 Educazione alla cittadinanza digitale
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LEZIONE 2 LEZIONE
La libertà al tempo del coronavirus
NELLA TUA ESPERIENZA Era l’inizio del mese di marzo 2020 e già ti stavi preparando a godere le giornate più lunghe all’aperto, ad acquistare qualche capo di abbigliamento più leggero, a programmare le vacanze estive e forse anche a intensificare lo studio in vista della fine dell’anno scolastico. All’improvviso la tua vita veniva stravolta: ti era vietato uscire di casa, fare shopping, praticare il tuo sport preferito, incontrare amici e parenti, e addirittura andare a scuola. Il coronavirus si stava diffondendo e per contenerlo l’autorità imponeva un severo lockdown, obbligandoti a programmare giornate senza tante libertà che forse davi per scontate e che ora sicuramente apprezzi di più! Sono stati violati i diritti fondamentali di libertà garantiti dalla Costituzione? La risposta fornita dai giuristi si è basata sul seguente ragionamento.
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Si è verificato uno stato di emergenza Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) annunciava “l’emergenza sanitaria globale” causata dal Covid-19 e il giorno successivo il Presidente del Consiglio dei Ministri dichiarava l’inizio dello stato di emergenza in Italia. La nostra Costituzione, diversamente da alcune Costituzioni anche europee, come quella francese, spagnola e tedesca, non prevede alcun articolo che disciplini lo stato di emergenza. C’è invece una legge ordinaria del 1992, che con l’istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile, stabilisce che le situazioni di emergenza debbano essere gestite dal Governo.
Il Governo ha affrontato l’emergenza limitando la libertà Il Governo decideva la restrizione di molteplici diritti di libertà individuali e collettivi stabiliti dalla Costituzione, perché considerata misura necessaria al contenimento della pandemia. Sono stati limitati diversi diritti civili, come la libertà di circolazione (art. 16 Cost.), le libertà di riunione e di associazione (artt. 17 e 18 Cost.), la libertà di culto (art. 19 Cost.), rispettivamente mediante i divieti di spostarsi da un luogo all’altro se non per comprovati motivi essenziali, di radunarsi con altre persone in qualsiasi tipo di luogo e di partecipare alle attività di ogni tipo di gruppo, di celebrare funzioni religiose. Sono stati compressi alcuni diritti economici, per esempio la libertà di iniziativa economica (art. 41 Cost.) attraverso la chiusura delle attività produttive e commerciali non strettamente essenziali. È stato sospeso l’esercizio del diritto politico di voto, che i cittadini avrebbero dovuto esercitare con il referendum confermativo della riforma costituzionale che prevedeva la diminuzione del numero dei membri del Parlamento, referendum che poi si è svolto nel settembre 2020.
quanto presupposto indispensabile della vita umana. Quindi, ciò che ha legittimato la limitazione di diverse forme di libertà è stato l’obiettivo di tutelare la salute e l’incolumità pubblica. D’altra parte la stessa Costituzione prevede che alcune libertà possano essere limitate proprio allo scopo di proteggere la salute collettiva. Infatti, la libertà di circolazione può essere limitata per motivi di sanità o di sicurezza (art. 16 Cost.), le riunioni possono essere vietate per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica (art. 17 Cost.). Quindi in conclusione possiano dire che le misure restrittive della libertà non hanno violato la Costituzione. C I T TA D I N I consapevoli
Lockdown: il termine di origine americana deriva dal verbo to lock (chiudere a chiave) e indica specificatamente la situazione di chi viene chiuso per un periodo di tempo all’interno di un edificio per motivi di sicurezza. Nel tempo, soprattutto dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle, la parola è stata utilizzata con il significato più ampio di chiusura totale, per esempio di uno spazio aereo, di un’intera città ecc., allo scopo di proteggere le persone da un grave rischio di qualunque origine alla loro salute o alla loro vita. Durante la pandemia il termine è stato correntemente usato per indicare l’insieme di tutte le misure adottate dall’autorità per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
FACCIAMO IL PUNTO Durante l’epidemia il Governo ha fronteggiato
l’emergenza adottando tra le tante misure anche quella della “quarantena”. La quarantena è un periodo di isolamento e di osservazione al quale vengono sottoposte le persone che potrebbero portare con sé i germi di una malattia infettiva, allo scopo di evitare l’ulteriore diffusione del contagio. La durata della quarantena, tradizionalmente di 40 giorni da cui il nome della misura, per il Covid-19 era stata fissata in 14 giorni, arco di tempo durante il quale la persona veniva obbligata a soggiornare nel proprio domicilio o in altra struttura senza poter avere alcun contatto con l’esterno e veniva monitorata nel suo stato di salute attraverso verifiche sanitarie alle quali non poteva sottrarsi. • La quarantena ha limitato una libertà considerata la “madre” di tutte le libertà individuali protette dalla Costituzione: di quale libertà si tratta?
La libertà è stata limitata per tutelare il bene costituzionale supremo La compressione di molteplici diritti di libertà doveva servire a proteggere la salute, che la stessa Costituzione (art. 32) riconosce come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, in
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LEZIONE 3 LEZIONE
Il DPCM
NELLA TUA ESPERIENZA Di sera, qualche volta a tarda ora, durante le fasi più acute della pandemia, il Presidente del Consiglio dei Ministri compariva in televisione, annunciando agli italiani l’adozione di un DPCM contenente misure per fronteggiare l’epidemia. È così che, per esempio, un DPCM ti aveva relegato in casa per mesi, un altro ti aveva consentito di proseguire l’anno scolastico con la didattica a distanza, uno ti aveva successivamente restituito la libertà di incontrare gli amici e un altro ancora ti aveva permesso di rivivere le emozioni del campionato di calcio, anche se con la strana atmosfera degli stadi senza i cori dei tifosi!
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LEZIONE 3
Il DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) è un atto amministrativo che viene emanato dal capo del Governo e di solito serve per dare attuazione alle disposizioni di legge, con funzione simile ai regolamenti. Questo strumento non ha natura normativa come i decreti legislativi e i decreti legge, perciò nella gerarchia delle fonti di produzione del diritto è posto a un livello inferiore rispetto sia alle leggi del Parlamento sia ai decreti del Governo. Nonostante tale posizione, la pandemia è stata gestita con questa fonte secondaria del diritto e non con l’emanazione di fonti di grado superiore, come per esempio i decreti legge, che peraltro la Costituzione prevede proprio allo scopo di fronteggiare i problemi gravi e urgenti della collettività. Questa scelta è stata fatta tenendo conto della maggiore rapidità di adozione del DPCM rispetto al decreto legge. Infatti il DPCM, essendo un atto amministrativo, non è sottoposto ad alcuna verifica da parte del Parlamento, mentre il decreto legge deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla sua pubblicazione, altrimenti perde efficacia. Inoltre il DPCM non deve essere promulgato dal Presidente della Repubblica e acquista efficacia definitiva nel momento della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
del Parlamento, sempre secondo questi studiosi, avrebbe potuto avvenire attraverso una velocissima conversione in legge di decreti legge emanati dal Governo. Così facendo, non solo sarebbe stato rispettato il principio della gerarchia delle fonti del diritto, ma si sarebbe data una significativa dimostrazione di come la democrazia rappresentativa funziona efficacemente anche in presenza di situazioni tanto difficili ed eccezionali. C I T TA D I N I consapevoli
Didattica a distanza: questa forma di svolgimento dell’attività di insegnamento non va intesa semplicemente come trasmissione con strumenti tecnologici di materiale e compiti da svolgere a casa, ma come capacità degli insegnanti di creare nuove situazioni di apprendimento, in cui ogni studente può sviluppare conoscenze e competenze in modo autonomo.
Favorevoli e contrari
FACCIAMO IL PUNTO
Gli studiosi del diritto si sono posti il dubbio circa la legittimità del ricorso ai DPCM, in quanto, pur essendo fonti secondarie del diritto, hanno regolato la vita di milioni di persone privandole addirittura di alcune libertà fondamentali stabilite dalla Costituzione. Alcuni giuristi hanno ritenuto legittimo l’impiego del DPCM perché erano in pericolo la salute delle persone e la tenuta della società, quindi uno strumento così veloce ha permesso di tutelare questi beni essenziali. All’opposto, altri giuristi hanno valutato negativamente il ricorso al DPCM, perché l’eccezionalità della situazione avrebbe dovuto rimanere sotto il controllo del Parlamento quale organo che rappresenta il popolo, a maggior ragione in un momento in cui i cittadini dovevano subire misure fortemente limitative dei loro diritti fondamentali. Il controllo
Durante tutto il periodo della pandemia da
coronavirus si sono succeduti numerosi DPCM, che hanno stabilito regole di natura sanitaria, economica, finanziaria e sociale. • Alcune di queste regole hanno inciso sicuramente in modo significativo sulla tua vita o su quella della tua famiglia: spiega quali sono state le più difficili da rispettare e quelle che hai lasciato con maggiore soddisfazione alla ripresa della normale quotidianità. • Cerca nel sito www.governo.it i DPCM che hanno stabilito tali regole e indica in quale fase temporale dell’epidemia sono stati adottati. Gli studiosi del diritto elaborano un tipo di interpretazione delle norme giuridiche: • di che tipo si tratta? Per quale motivo il Governo ha fatto le sue scelte senza dover rispettare alcun orientamento espresso dagli studiosi? 11
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Che cos’è il DPCM?
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LEZIONE 4 LEZIONE
Nuova collaborazione tra enti pubblici territoriali
NELLA TUA ESPERIENZA Durante il periodo più critico della pandemia avrai notato quanto fosse complicato anche fare la spesa. Quando un membro della tua famiglia usciva da casa per acquistare beni di prima necessità, doveva portare con sé un modulo di autocertificazione in cui era obbligato a dichiarare il motivo della sua presenza in strada e il luogo in cui si recava. Questa norma, che aveva lo scopo di ridurre il più possibile i contatti tra le persone, era stata imposta dallo Stato su tutto il territorio nazionale, anche nelle Regioni interessate da pochi contagi o addirittura ancora non interessate dalla diffusione del virus. Tuttavia le modalità pratiche per fare la spesa erano diverse tra i vari territori. Per esempio, le famiglie residenti nel Lazio potevano recarsi ai supermercati in fasce orarie più ristrette rispetto a quelle previste in Lombardia, perché questa Regione, particolarmente colpita dal virus, aveva ritenuto che dilatando l’orario di apertura al pubblico dei negozi le persone si sarebbero assembrate meno. Se poi la tua famiglia voleva farsi consegnare la spesa a casa, poteva usufruire del servizio a domicilio che lo Stato aveva consentito in tutto il Paese, tranne in Campania, perché questa Regione lo aveva vietato, ritenendola misura rischiosa per la diffusione della pandemia.
La legislazione concorrente L’art.117 della Costituzione attribuisce la potestà legislativa sia allo Stato sia alle Regioni; in alcune materie può legiferare solo lo Stato, in altre il potere legislativo è concorrente, ossia è riconosciuto a entrambi gli enti territoriali. La tutela della salute, e quindi l’adozione di tutti i provvedimenti che in qualunque modo sono finalizzati alla protezione di questo bene supremo, rientra nella legislazione concorrente. Lo Stato emana i provvedimenti che servono a garantire i livelli essenziali delle prestazio-
ni relative ai diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, mentre le Regioni emanano i provvedimenti che servono a garantire l’efficienza e l’accessibilità di tutti i servizi connessi alla salute. La scelta della Costituzione di affidare la responsabilità della salute pubblica ai due enti territoriali deriva dal fatto che da una parte deve essere garantito a tutti i cittadini il diritto a essere protetti, curati e assistiti, dall’altra parte questa protezione deve essere adattata alle specifiche esigenze dei singoli territori.
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Che cosa è accaduto nel rapporto tra lo Stato e le Regioni? Questo è ciò che stabilisce la Costituzione, ma la gravità e l’estensione della pandemia hanno provocato disfunzioni nel rapporto Stato-Regioni. Per la prima volta nella storia del nostro Paese, in 100 giorni lo Stato ha adottato, attraverso il Governo, oltre 100 provvedimenti a contenuto sanitario, sociale ed economico, e nello stesso periodo le Regioni ne hanno adottati ben 468. Un numero impressionante di norme che hanno finito per sovrapporsi e a volte per scontrarsi, creando spesso confusione tra i cittadini e mettendo in crisi le relazioni tra i diversi livelli di governo del territorio. Per cercare in qualche modo di affrontare l’emergenza, i rapporti tra Stato e Regioni erano stati organizzati in base a un modello che in parte si discostava dalla Costituzione. Infatti nella prima fase dell’emergenza era stata stabilita la prevalenza delle prescrizioni dello Stato su quelle regionali, consentendo però alle Regioni il potere di adottare misure più restrittive rispetto a quelle stabilite dallo Stato, a condizione che servissero a fronteggiare un aggravamento della situazione della diffusione del virus sul loro territorio. Nella seconda fase era stata aggiunta la possibilità per le Regioni di introdurre misure diverse rispetto a quelle decise dallo Stato, accertando preventivamente la compatibilità delle varie decisioni con la situazione epidemiologica dei propri territori.
erogare in modo più efficace i servizi ai cittadini in base alle particolari esigenze delle varie comunità. Al di là dei diversi orientamenti c’è però un punto comune che nessuno mette in discussione: bisogna ripartire dal principio della leale collaborazione tra gli enti territoriali previsto dalla Costituzione (art.120). Questo principio parte dal presupposto secondo il quale i problemi collettivi devono essere gestiti da più istituzioni pubbliche, ciascuna delle quali deve rispettare i limiti della propria competenza e deve collaborare in modo efficace e trasparente con le altre per raggiungere obiettivi comuni. Le situazioni eccezionali, per quanto gravi possano essere, non devono sconvolgere questo equilibrio, perché a rischio ci sarebbe la tenuta dell’assetto democratico nel suo complesso. C I T TA D I N I consapevoli
Modulo di autocertificazione: è un modulo in cui il cittadino dichiara stati giuridici, fatti, qualità che lo riguardano, assumendosi, mediante la propria firma sul modulo, la responsabilità della veridicità di ciò che dichiara. L’autocertificazione sostituisce i certificati e i documenti richiesti dalla Pubblica amministrazione.
FACCIAMO IL PUNTO Le Regioni che hanno emanato più provvedimenti
per fronteggiare la pandemia sono state Campania, Toscana e Abruzzo, inizialmente le meno interessate dalla diffusione dei contagi. Le Regioni che hanno adottato meno provvedimenti sono invece paradossalmente quelle dove il virus si era diffuso maggiormente, cioè Lombardia e Veneto. • Secondo te per quale motivo le Regioni meno contagiate dal virus sono state invece molto produttive di norme anti-Covid? Un suggerimento che proviene dagli studiosi del diritto in relazione a una futura riorganizzazione dei rapporti legislativi tra i diversi enti pubblici territoriali indica il rafforzamento del ruolo dei cosiddetti organi misti, come per esempio le Conferenze Stato-Regioni e le Conferenze Stato-Città Metropolitane. Queste Conferenze potrebbero, per esempio, formulare nuove proposte per migliorare i livelli essenziali delle prestazioni che riguardano i diritti civili e sociali dei cittadini, che la Costituzione affida alla competenza esclusiva dello Stato. • Fai una ricerca sulla composizione e le funzioni attualmente attribuite a queste Conferenze.
Come dovrebbe cambiare il rapporto tra Stato-Regioni? Secondo l’opinione dei giuristi i rapporti legislativi tra Stato e Regioni dovranno essere riconsiderati dopo la pandemia, ma in che modo? I suggerimenti in merito sono diversi. C’è chi sostiene la necessità di aumentare il potere legislativo esclusivo dello Stato, soprattutto in quelle materie così delicate come la protezione della salute pubblica, ritenendo che la centralizzazione del potere decisionale contribuisca a rendere più efficace il sistema sanitario. Al contrario c’è chi sostiene l’opportunità di rafforzare il potere legislativo delle Regioni, pensando che la delocalizzazione delle decisioni consenta di
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L’Unione Europea deve riscoprire i suoi valori fondanti
NELLA TUA ESPERIENZA La nostra autorità sanitaria ha deciso di farci indossare le mascherine fin dall’inizio dell’epidemia di Covid-19, ma nelle prime settimane di diffusione del virus facevamo fatica a trovarle. Ci mettevamo in coda davanti alle farmacie, che tuttavia nella maggior parte dei casi esponevano il cartello “mascherine esaurite”, non avendone a disposizione la quantità sufficiente per soddisfare il bisogno di tutti. La scarsa fornitura alle farmacie era dovuta anche al fatto che alcuni Paesi membri dell’Unione europea, non ancora colpiti dal virus, volendo accaparrarsi quante più mascherine possibili, avevano sequestrato quelle dirette all’Italia, primo Paese europeo ad avere un numero molto elevato di contagi, e quindi al momento più bisognoso di materiale sanitario. Inoltre, allo scoppio dell’emergenza, sette Stati membri avevano deciso in modo unilaterale di chiudere i confini interni, violando in tal modo le norme comunitarie. Questi avvenimenti, per i quali la Presidente della Commissione europea ha chiesto scusa all’Italia, hanno messo in evidenza la difficoltà a superare gli egoismi nazionali.
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Alcuni dati possono costituire una base di riflessione (dati pubblicati nel mese di luglio 2020 da Eurobarometro): • il 78 % dei cittadini europei vorrebbe dare alle istituzioni europee maggiori competenze per affrontare meglio l’emergenza; • il 69% dei cittadini europei si dice insoddisfatto della solidarietà dimostrata fra gli Stati membri; • il 42% dei cittadini europei si ritiene soddisfatto delle misure messe in campo dall’Unione per affrontare la crisi; • il 48% dei cittadini italiani sarebbe favorevole all’uscita dell’Italia dall’Unione europea; • il 70% dei cittadini italiani ritiene che il nostro Paese sia discriminato in Europa. I dati mettono in evidenza una realtà a due facce: da un lato la consapevolezza dei cittadini europei che l’Unione deve essere rafforzata per affrontare le situazioni gravi, dall’altro lato la convinzione che l’Unione deve cambiare in senso più collaborativo e più concretamente solidale. Il fatto che ben oltre la metà dei cittadini europei abbia ritenuto scarso lo spirito di solidarietà dimostrato dai Paesi membri durante la pandemia e che il 70% dei cittadini italiani, constatato quanto accaduto all’inizio dell’emergenza, pensa che l’Italia non riceva la stessa attenzione riservata ad altri Paesi membri, testimoniano
la necessità che l’Unione faccia un cambio di passo. In effetti, la pandemia ha messo in luce come di fronte a una situazione di assoluta emergenza e gravità, gli Stati membri si siano inizialmente mossi in ordine sparso, spinti più dai singoli interessi nazionali che dalla volontà di affrontare i problemi in modo unitario.
L’Unione Europea si ravvede Tuttavia, il bisogno dei popoli di sentirsi protetti dall’Unione ha sollecitato le istituzioni comunitarie a ravvedersi, a recuperare il rispetto dei fondamenti giuridici e morali che sono alla base stessa della Comunità, per cui quell’iniziale “fallimento” è stato successivamente superato. Per esempio, dopo che 14 Paesi europei avevano deciso di reintrodurre temporaneamente i controlli alle dogane, il 17 marzo 2020 l’Unione decideva la sospensione del Trattato di Schengen per tutti gli Stati. Con un altro provvedimento, l’Unione aveva poi sospeso il fiscal compact, in modo da dare ai governi una maggiore possibilità di spendere per affrontare la crisi. Dunque regole uguali per tutti, così da recuperare l’unità degli interventi e l’uniformità delle scelte, così come sancito dai trattati comunitari.
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Fiscal compact: è un accordo in base al quale i Paesi membri dell’Unione Europea si impegnano a perseguire il pareggio del bilancio nazionale e a non superare una determinata soglia del disavanzo pubblico.
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L’Unione Europea è a una svolta della sua storia?
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L’Unione Europea deve riscoprire i suoi valori fondanti
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Una fase nuova La pandemia da Covid-19 è un durissimo banco di prova per la tenuta della Comunità e per la verifica del funzionamento delle sue istituzioni, e deve rappresentare quella che il Presidente del Parlamento europeo indica come “una fase nuova”, le cui prospettive sono illustrate in un suo discorso, di cui riportiamo qualche passo.
“…Mesi difficili, ma adesso si apre una fase nuova. Le discussioni e le decisioni che saremo chiamati a prendere saranno determinanti per riconfigurare l’Unione dei prossimi decenni. La pandemia ci consegna nuove responsabilità e doveri: la responsabilità di scegliere e il dovere di farlo nell’interesse di tutti e non di pochi. Se questo è il quadro, le scelte su dove investire e come investire sono chiare: economia verde, salute, formazione, diritti digitali, diritti democratici e diritti sociali. Inclusione invece di esclusione. Abbiamo capito dalla crisi che possiamo uscirne solo con la solidarietà. Solidarietà esige responsabilità e coerenza. Siamo cresciuti intorno a valori comuni. Non riduciamo l’Unione Europea ad un distributore automatico di soldi. Il Parlamento dà una grande importanza alla buona gestione delle risorse comuni e al tempo stesso al rispetto dei principi dello stato di diritto. Non è un’opzione: solidarietà e benefici del mercato comune vanno di pari passo con il rispetto dei nostri valori. I cittadini esigono che le istituzioni siano garanti di questa coerenza. Si tratta di una condizione in grado di preservare la natura e l’autorevolezza delle nostre istituzioni. […] Noi rappresentiamo tutti i cittadini europei e la grande maggioranza è composta da quelli che non ce la fanno. Se noi non saremo all’altezza e non risponderemo
con coraggio e senso della giustizia a questa moltitudine, che ha il diritto ad un futuro sereno per sé e per i propri figli, non avremo soltanto un grande problema di costruzione europea, ma di vera e propria tenuta delle istituzioni democratiche. Siamo sotto i riflettori di tutto il mondo. Alcuni ci guardano con speranza, perché credono nella potenza dell’Europa, nei suoi valori e nella sua affidabilità in qualità di partner. Talvolta, aspirano ad esserne parte. Altri ci guardano nell’attesa di vedere la nostra Unione Europea disgregarsi, per prenderne il posto sulla scena internazionale. Questi ultimi non vogliono vedere un’Europa forte, democratica, sviluppata economicamente e socialmente, egualitaria e rispettosa dei diritti di tutti, al suo interno e al di fuori dei suoi confini. Per essi, l’Unione rappresenta un affronto al loro modello di società. Non diamo ragione a queste voci e dimostriamoci degni della fiducia che i nostri cittadini e i nostri partner internazionali nutrono in noi.” (D. Sassoli, Discorso pronunciato in occasione del Consiglio europeo del 17 luglio 2020)
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Le affermazioni del Presidente del Parlamento europeo evidenziano un dato di fondo: al di là delle singole misure sociali ed economiche che verranno adottate, l’Unione europea deve cambiare le sue prospettive politiche. Questo cambiamento dovrà partire da una rinnovata considerazione dei cittadini europei, i quali in futuro dovranno essere direttamente coinvolti nella discussione sul modo in cui l’Unione europea deve affrontare le sfide che non erano previste al momento della stipulazione del Trattato di Lisbona. Questo concetto è ravvisabile anche nelle parole pronunciate dalla Presidente della Commissione europea: “I tempi sono maturi per ripensare l’Unione europea, perché la quantità di crisi rilevanti che l’Unione ha attraversato mostra la necessità di riforme istituzionali e politiche in molteplici settori”.
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FACCIAMO IL PUNTO La pandemia ha provocato una crisi economica e
sociale che gli esperti considerano ancora più grave di quella avvenuta nel 1929. A questa situazione epocale è necessario perciò rispondere con strumenti altrettanto straordinari, che diano agli Stati le risorse necessarie per aiutare tutti i soggetti economici ed evitare che le comunità sociali si possano disgregare. L’Unione europea è riuscita a mettere in campo diversi strumenti eccezionali, tra i quali è particolarmente significativo il Recovery Fund. L’approvazione di questo strumento è stata piuttosto difficile, perché prima di arrivare all’accordo gli Stati si erano divisi in due blocchi opposti: da una parte quello formato da Paesi definiti “Frugali”, e dall’altra parte quello formato da Paesi Mediterranei. • Cerca informazioni su questo argomento, indicando quali sono i Paesi che si erano schierati nei due blocchi e spiegando con le tue parole i motivi della loro posizione. L’Unione europea aveva temporaneamente sospeso il Trattato di Schengen allo scopo di contenere la diffusione del coronavirus: • quali libertà sono garantite da questo trattato e da quale status giuridico dipendono? • Che cos’è l’economia verde alla quale accenna il Presidente del Parlamento europeo e a quale tipo di economia si contrappone?
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Recovery Fund: è un fondo nel quale confluiscono i soldi raccolti dall’Unione europea, che poi li distribuisce ai Paesi membri in modo che possano spenderli per la ripresa economica.
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LEZIONE 6 LEZIONE
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Verso nuovi sistemi economici?
NELLA TUA ESPERIENZA Al mattino ci si svegliava con il canto degli uccelli e la melodia delle campane, suoni che non si era abituati a percepire perché coperti dal rumore assordante del traffico urbano. Uscendo di casa si respirava aria più pulita ed è accaduto di osservare l’insolito spettacolo delle cicogne che avevano nidificato sui pali della luce lungo le strade cittadine. I balconi e i terrazzi, spesso spazi anonimi delle abitazioni, erano diventati luoghi importanti per comunicare, condividere, creare relazioni sociali. Durante il lockdown le città avevano cambiato volto, certamente strano e un po’ triste per la scarsa presenza delle attività umane, ma anche apprezzato dagli abitanti per la migliore qualità della vita. L’esperienza della pandemia ha confermato ancora una volta che l’integrità dell’ambiente è fondamentale per il benessere delle persone, ma al tempo stesso ha posto il mondo di fronte a una scelta: lo svolgimento delle attività utili a soddisfare i bisogni umani deve riprendere come prima della pandemia oppure deve cambiare?
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Nel solo mese di marzo 2020, per effetto del lockdown, il crollo del traffico aereo ha determinato la scomparsa delle emissioni di anidride carbonica equivalenti alla circolazione di 6 milioni di automobili nelle strade del mondo, per un anno intero. Le emissioni di gas serra solo negli Stati Uniti sono diminuite del 7,5% e in Cina, nei due mesi critici della pandemia, grazie alla diminuzione dell’inquinamento si sono salvati 73.000 adulti sopra i 70 anni d’età e 4.000 bambini (rapporto di Marshall Burke, Responsabile del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Stanford). Questi sono solo alcuni dati che certificano quanto le modalità di svolgimento delle attività umane incidano sulla qualità dell’ambiente, ma al tempo stesso impongono di decidere che cosa si vuole fare a partire dall’immediato futuro, posto che il mondo deve riprendere a produrre, consumare, investire. Detto in altre parole: i sistemi economici, quali insiemi di attività che servono a soddisfare i bisogni dell’uomo, devono riprendere secondo i modelli adottati fino ad ora, oppure devono essere ripensati in un’ottica diversa?
L’ONU: la strada da percorrere L’ONU ha già fornito una risposta che indica la strada da percorrere: “Questa crisi dimostra che è possibile agire rapidamente ed efficacemente su fattori decisivi della situazione ecologica e che serve un riorientamento generale delle attività umane in senso ecologico, di protezione del bene comune e di difesa del diritto a una vita degna in un ambiente sano per tutti gli esseri umani.” (Rapporto ONU “Finanziare lo sviluppo sostenibile 2020”). Secondo le Nazioni Unite, non si può pensare di riportare i sistemi economici alla dimensione e alla qualità che avevano prima della pandemia, ma bisogna costruire sistemi economici nuovi, diversi per impostazione e obiettivi, capaci di soddisfare i bisogni umani senza distruggere l’ambiente e avendo a disposizione gli strumenti per affrontare qualsiasi altra drammatica situazione globale dovesse
verificarsi in futuro. Il punto di partenza per la ripresa deve essere costituito dalla green economy, che però deve essere intesa in modo diverso rispetto al passato. Infatti, prima della pandemia era piuttosto diffusa l’idea che bastasse qualche intervento green per soddisfare il bisogno di più natura e arginare il degrado ambientale. Ora, invece, si è consapevoli del fatto che la green economy non soltanto deve diventare il fondamentale principio ispiratore dei sistemi economici, ma deve anche essere integrata da politiche di sostegno sociale. Questo in pratica significa che la scelta di una rivoluzione verde per i sistemi economici non può solo riguardare l’ambiente in senso stretto, ma deve tradursi in un miglioramento della società nel suo complesso, in tutti i suoi molteplici aspetti. Per usare ancora le parole del Rapporto ONU: “La green economy non può essere semplicemente una pennellata di verde sulla logica del profitto, ma deve essere una visione unitaria che abbracci la società, l’ambiente e il sistema economico, in modo che si attuino politiche di sostegno sociale”. 19
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Un’ottica nuova per i sistemi economici?
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PANDEMIE, SOSTENIBILITÀ, NUOVA CITTADINANZA Verso nuovi sistemi economici?
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Un esempio: le abitazioni Un semplice esempio può rendere l’idea di che cosa intende l’ONU quando parla di economia verde quale modello di sistema economico a sostegno sociale. Le abitazioni sono sempre state concepite essenzialmente come luoghi dormitorio, invece la pandemia ha dimostrato che devono cambiare per diventare anche luoghi di lavoro (si pensi alla possibilità di lavorare da remoto), di studio (si pensi alla possibilità della didattica a distanza), di svago e di socialità. L’economia verde può cambiare il senso dell’abitazione, progettando edifici costruiti a risparmio energetico, con materiali compatibili con la natura, aspetti che soddisfano i requisiti di tutela ambientale. Le case devono inoltre essere suddivise in spazi interni utilizzabili contemporaneamente da più soggetti che hanno esigenze diverse, tutte dotate di aperture verso l’esterno, come balconi, giardini, cortili, spazi in cui è più facile incontrarsi e creare rapporti con gli altri, tutti aspetti che migliorano sia la qualità della vita quotidiana di chi vive in casa sia la qualità del vivere comune.
I cambiamenti devono essere rapidi
Gli Stati, ciascuno secondo le proprie possibilità finanziarie, dovranno impegnarsi nella direzione indicata dalle Nazioni Unite, tenendo conto del fatto che c’è poco tempo. Infatti, da un lato i rapporti sullo stato dell’ambiente testimoniano un progressivo e rapido peggioramento: a poche settimane dalla fine del lockdown, i dati relativi all’inquinamento sono tornati ad aumentare, superando in molti casi quelli precedenti alla pandemia. Dall’altro lato, la crisi economica assume contorni sempre più pre20
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occupanti, con le imprese che fanno fatica a riprendere la produzione, disoccupazione in aumento, ricchezza nazionale in forte diminuzione. Tutti questi fattori spingono, dunque, verso un cambiamento concreto e veloce dei sistemi economici, unica scelta che probabilmente permetterà di superare una crisi già considerata epocale.
E l’Italia? Secondo un Rapporto redatto da alcuni economisti di fama mondiale e pubblicato il 5 maggio 2020 sulla Oxford Review of Economic Policy, l’Italia “mostra un apprezzamento più forte per l’allineamento tra il clima e l’economia rispetto ad altri Paesi. Rimettere gli italiani al lavoro sulle infrastrutture per le energie pulite, sulla riqualificazione degli edifici e sul
capitale naturale è un ottimo modo per far uscire il Paese dalla crisi e prepararlo a un futuro sistema economico green”. L’Italia in questi ultimi anni ha già investito molto per esempio nell’energia eolica e solare, nella progettazione di edifici pubblici e privati a zero impatto ambientale, nella riqualificazione di aree urbane degradate, ma ora deve passare da singoli interventi a una politica economica complessiva, cioè alla creazione di un sistema economico in cui tutte le attività della produzione, del consumo, dell’investimento, del risparmio siano green. Un approccio di questo tipo, oltre a portare benefici alla qualità ambientale, contribuirà a diminuire la disoccupazione perché, come calcolato dagli economisti, ogni dollaro investito nella green economy crea il doppio di posti di lavoro rispetto ai tradizionali sistemi economici.
FACCIAMO IL PUNTO Il vicesindaco di Amsterdam ha annunciato che
la ripartenza della città dopo la pandemia avrà il “marchio di una ciambella”. La città olandese adotterà un modello economico, creato da un economista dell’Università di Oxford, rappresentato dalla forma di una ciambella con due anelli. L’anello interno stabilisce il minimo necessario per condurre una vita degna, mentre l’anello esterno indica una serie di limiti che ogni cittadino di Amsterdam non deve superare per non danneggiare il clima e la biodiversità. L’obiettivo delle istituzioni che amministrano Amsterdam è quello di adottare una serie di misure e di servizi che spingano tutti gli abitanti a vivere il più possibile dentro la ciambella. In questo modo tutti avrebbero le risorse di base per vivere bene e l’ecosistema sarebbe tutelato. Secondo te, quali beni e servizi devono essere contenuti nell’anello interno e quali nell’anello esterno?
Gli amministratori di 14 imprese multinazionali
hanno scritto una lettera ai Governi affinché sostengano la ripresa economica successiva alla pandemia in modo da creare sistemi economici più inclusivi e sostenibili. Che cosa si intende per “economia sostenibile” e che cosa pensi sia l’“inclusività”?
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LEZIONE 7 LEZIONE
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Ripensare la globalizzazione
NELLA TUA ESPERIENZA Forse è accaduto anche dove abiti tu che vi siate aiutati tra vicini per fare a turno la spesa: era il periodo del lockdown, quando si poteva uscire di casa solo per motivi indispensabili e l’accesso ai negozi era consentito a una sola persona per nucleo familiare. È accaduto pure che molti volontari si siano messi a disposizione per consegnare a domicilio alimenti e medicinali agli anziani e che tanti ristoranti, non potendo accogliere i clienti nelle loro sale, abbiano comunque tenute aperte le cucine per offrire le loro specialità alle famiglie bisognose. Avrai anche sentito che diversi Paesi stranieri hanno aiutato l’Italia nel momento più critico della pandemia, inviando personale sanitario a supporto del nostro, che in quel momento era insufficiente per rispondere alla drammatica emergenza.
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Una risposta autorevole è stata fornita dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
“L’entità della risposta alla pandemia deve corrispondere alla portata della crisi, e deve
con decisione le questioni che ci rendono tutti inutilmente vulnerabili alle crisi. Gli obiettivi sono
essere quindi coordinata e completa. Deve essere multilaterale, con Paesi che dimostrino solidarietà
dettati dall’Agenda 2030 e dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
alle comunità e alla nazioni più vulnerabili. Dobbiamo vedere i Paesi non solo uniti per sconfiggere il virus, ma anche per affrontare le sue profonde conseguenze. In primo luogo, per una risposta sanitaria coordinata, che offra accesso universale alle cure e ai vaccini, quando saranno pronti. In secondo luogo, dobbiamo affrontare le devastanti conseguenze sociali ed economiche di
La ripresa dalla crisi da Covid-19 deve portarci a un’economia diversa. Tutto ciò che faremo durante e dopo questa crisi deve essere fortemente incentrato sulla costruzione di economie e società più eque, inclusive e sostenibili, che siano più resilienti di fronte alle pandemie, al cambiamento climatico e alle molte altre sfide globali che dobbiamo affrontare. Ciò di cui il mondo ha bisogno
questa crisi, con un’attenzione particolare per i più colpiti. Ciò significa progettare politiche monetarie e fiscali in grado di sostenere i lavoratori e le famiglie […]. Ma dobbiamo aumentare massicciamente le risorse disponibili per il mondo in via di sviluppo.
è la solidarietà. Con la solidarietà possiamo sconfiggere il virus e costruire un mondo migliore”. (tratto da: A.Guterres, Shared Responsability, Global solidarity: Responding to the socio-economic impacts of Covid-19, marzo 2020)
Il sistema delle Nazioni Unite è pienamente mobilitato, anche con l’istituzione di un nuovo fondo, per sostenere i Paesi a basso e medio reddito allo scopo di rispondere all’emergenza e riprendersi dallo shock socio-economico […]. Infine, quando supereremo questa crisi, ci troveremo di fronte a una scelta. Possiamo tornare al mondo com’era prima o affrontare
C I T TA D I N I consapevoli
Resilienza: è la capacità di affrontare positivamente traumi e difficoltà, di riorganizzare la propria vita, di ricostruire se stessi cogliendo le opportunità positive che la vita offre, senza rinunciare alla propria identità.
FACCIAMO IL PUNTO Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha
richiamato l’Agenda 2030 quale timone che deve guidare il futuro dell’umanità. Alla luce di quanto hai studiato, quale dei 17 Obiettivi contenuti nell’Agenda ritieni che in questo specifico momento debba essere perseguito con maggiore determinazione e per quale motivo?
Nell’intervento sopra riportato si accenna alle “devastanti conseguenze sociali ed economiche” provocate dall’epidemia da Covid-19. Aiutandoti con i mezzi di informazione, indica qualcuna di queste conseguenze.
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Sarà la solidarietà a caratterizzare le future relazioni?
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LESSICO DEI CITTADINI CONSAPEVOLI DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
Accordo di tregua È la decisione con cui le parti in conflitto sospendono le attività belliche per un periodo di tempo; viene utilizzata soprattutto allo scopo di portare aiuto alle popolazioni civili coinvolte nel conflitto. Anagrafe È una raccolta di schede che documentano la posizione relativa alle singole persone e alle famiglie che risiedono nel Comune; vi vengono annotati i mutamenti di tale posizione dovuti a cause naturali e civili, per esempio nascita, morte, matrimonio, cambio di indirizzo, emigrazione ecc. Apolide Il termine deriva dalla parola pòlis preceduta da a che in greco significa “senza”. Apolide è quindi la persona senza città, cioè priva di qualsiasi cittadinanza. Azioni Sono documenti che vengono attribuiti ai soci in cambio delle risorse che apportano alla società e rappresentano una quota del capitale sociale; il socio che le possiede ha il diritto di ricevere la parte di profitti della società commisurati al valore della sua quota. Banca Mondiale È un’istituzione internazionale che svolge la funzione principale di indirizzare le risorse dei Paesi più ricchi verso lo sviluppo di quelli più poveri, sostenendo questi ultimi nel miglioramento dell’educazione, della sanità e della tutela ambientale. Baraccopoli Agglomerato di baracche costruite con fango, latta, cartone, prive di acqua e di servizi essenziali, sovraffollate e ubicate nelle periferie delle metropoli. Burocrazia Il termine deriva dal francese bureau che significa “ufficio” e dal greco kràtos che significa “potere“. Nel linguaggio dell’amministrazione la parola ha un significato positivo, perché indica l’organizzazione efficace dei mezzi attraverso i quali si possono realizzare gli obiettivi; nel linguaggio comune, invece, il termine ha di solito un significato negativo, perché viene usato per indicare l’insieme eccessivo di atti e operazioni che si devono compiere per ottenere un risultato. Capitale La parola deriva dal latino caput che significa “capo”, perciò nel significato generico indica qualcosa di molto importante; in ambito economico indica il complesso delle risorse che vengono investite per avviare e condurre un’attività economica. Censura È il controllo che lo Stato fa su una comunicazione prima che questa sia diffusa. Cittadinanza digitale È la capacità di un individuo di partecipare alla società online. È costituita dall’insieme dei diritti e dei doveri che possono essere esercitati attraverso il supporto delle tecnologie digitali. Concorrenza Deriva dal latino cum currere che significa “correre insieme”; la parola è nata in ambito sportivo, perché gli antichi Romani avevano notato che un atleta corre molto più velocemente se lo fa al fianco di un’altra persona, da qui anche la parola “concorrente. Costituzione Il termine deriva dal latino constitutio, ed era adoperato durante l’Impero romano per indicare una legge che era considerata importante a tal punto da essere emanata direttamente dall’imperatore.
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UN MONDO CHE CAMBIA
PANDEMIE, SOSTENIBILITÀ, NUOVA CITTADINANZA
Democrazia Il termine deriva dalla parola greca democratia, composta da dèmos che significa “popolo” e kratòs che significa “potere”; è, quindi, l’esercizio del potere politico da parte del popolo. Didattica a distanza
Diritto di voto Consiste nel diritto del cittadino di scegliere le persone che devono rappresentarlo negli organi dotati di autorità, esprimendo così un giudizio circa le idee e i programmi che desidera siano realizzati da tali organi. Dittatura L’origine della parola risale all’antica Roma, dove il dittatore era un magistrato al quale venivano attribuiti poteri eccezionali per proteggere lo Stato in particolari situazioni di pericolo. Emendamento È la richiesta di apportare correzioni al progetto di legge. Femminicidio È l’uccisione di una donna da parte di un uomo che, con l’uso della violenza, vuole affermare il suo diritto di dominarla. Fiscal compact È un accordo in base al quale i Paesi membri dell’Unione Europea si impegnano a proseguire il pareggio del bilancio nazionale e a non superare una determinata soglia del disavanzo pubblico. Giustizia Deriva dal latino iustum, che indica ciò che è conforme a quanto stabilito dallo ius, cioè dalla legge. Identità digitale È l’insieme dei dati e delle informazioni immessi sul web, che rappresentano virtualmente l’identità reale. Può stabilire che la persona in un preciso momento ha avuto accesso a un sistema informatico e sta compiendo determinate azioni. Ideologia È un insieme organizzato di idee, principi e valori che si applica in campo politico, sociale ed economico. Imprenditore Secondo il codice civile è colui che esercita in modo professionale e organizzato un’attività economica diretta alla produzione o allo scambio di beni e servizi. Inflazione Deriva dal latino inflare, che significa “gonfiare”. Istat È l’ente pubblico che effettua rilevazioni statistiche utili all’autorità per conoscere la situazione di determinati settori e per affrontare particolari problemi, per esempio il censimento della popolazione, rilevazioni sull’inflazione, sull’occupazione, sulla produzione industriale ecc. Iva È l’acronimo di Imposta sul valore aggiunto, ed è l’imposta che si deve pagare quando viene ceduto un bene o un servizio. Laico È l’orientamento di una persona, di un ente, di un gruppo, che si dichiarano indipendenti da qualsiasi credo religioso.
DIRITTO – La fonte principale dell’ordinamento giuridico
Questa forma di svolgimento dell’attività di insegnamento non va intesa semplicemente come trasmissione con strumenti tecnologici di materiale e compiti da svolgere a casa, ma come capacità degli insegnanti di creare nuove situazioni di apprendimento, in cui ogni studente può sviluppare conoscenze e competenze in modo autonomo.
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Il termine americano deriva dal verbo to lock (chiudere a chiave) e indica specificatamente la situazione di chi viene chiuso per un periodo di tempo all’interno di un edificio per motivi di sicurezza. Nel tempo, soprattutto dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle, la parola è stata utilizzata con il significato più ampio di chiusura totale, per esempio di uno spazio aereo, di un’intera città ecc., allo scopo di proteggere le persone da un grave rischio di qualunque origine alla loro salute o alla loro vita. Durante la pandemia il termine è stato correntemente usato per indicare l’insieme di tutte le misure adottate dall’autorità per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Metropoli Letteralmente significa “città madre”, perché deriva dal greco mèter (madre) e pòlis (città); nell’antica Grecia il termine veniva usato per indicare la città da cui dipendevano le colonie. Modulo di autocertificazione È un modulo in cui il cittadino dichiara stati giuridici, fatti, qualità che lo riguardano, assumendosi, mediante la propria firma sul modulo, la responsabilità della veridicità di ciò che dichiara. L’autocertificazione sostituisce i certificati e i documenti richiesti dalla Pubblica amministrazione. Multa Consiste nel pagamento di una somma di denaro, dovuto come punizione per aver violato una regola della circolazione stradale. Noleggio È il contratto in virtù del quale il proprietario di una cosa concede a una persona di utilizzarla per un certo periodo di tempo, ricevendo in cambio il pagamento di una somma di denaro; è usato come alternativa all’acquisto, soprattutto per i mezzi di trasporto e gli strumenti di lavoro. OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) Organismo internazionale composto da 35 Paesi membri, tra cui l’Italia, che mira a favorire l’integrazione dei mercati e a raggiungere livelli sempre più elevati di crescita economica, occupazione, tenore di vita dei cittadini. OGM È l’acronimo di “organismi geneticamente modificati”, e sta a indicare animali o piante il cui patrimonio genetico è stato modificato, introducendo un gene preso da un altro organismo. Parlamento Nell’italiano antico il termine “parlamento” indicava l’atto del parlare che aveva per oggetto un riferimento alla politica e al potere. Partito È un gruppo di cittadini che ha un proprio progetto per organizzare la vita della collettività e si batte per affermarlo. Pensione Somma di denaro che viene corrisposta a chi ha lavorato per un certo numero di anni e ha versato i contributi previdenziali; l’erogazione di questa somma viene effettuata a partire dal momento in cui il lavoratore cessa l’attività lavorativa e per tutta la durata della sua vita. Protezione civile È un sistema coordinato di istituzioni, enti, associazioni di volontariato, che interviene in situazioni di emergenza, quali calamità naturali, catastrofi ecc., allo scopo di aiutare la popolazione in difficoltà e garantire l’incolumità di persone, beni e ambiente. Pubblicità Il termine deriva dal latino publicare, che significa “esporre al pubblico”, “rendere noto”. Reato È un comportamento con il quale volontariamente si vuole arrecare un danno, o alla collettività considerata nel suo insieme di persone (per esempio la vendita di alimenti avariati) o a un singolo individuo (per esempio l’omicidio).
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Recovery Fund È un fondo nel quale confluiscono i soldi raccolti dall’Unione europea, che poi li distribuisce ai Paesi membri in modo che possano spenderli per la ripresa economica. Reddito È la ricchezza che si produce in un periodo di tempo, pertanto è considerato come l’aspetto dinamico della ricchezza, perché la sua entità può variare nell’arco di tempo preso come parametro di riferimento (per esempio un mese, un semestre, un anno ecc.).
Riconoscimento biometrico È un sistema informatico che consente di identificare una persona in base ad alcune sue caratteristiche fisiologiche, quali le impronte digitali, il colore dell’iride, la forma dell’orecchio ecc. Scrutinio È l’insieme delle operazioni elettorali effettuate al termine della votazione, e comprende lo spoglio delle schede, il controllo e il conteggio dei voti. Sequestro È il mezzo attraverso il quale il giudice toglie al proprietario l’oggetto del reato, in modo che esso diventi una prova del reato stesso. Servizi pubblici Sono le attività che offrono prestazioni alla collettività per soddisfare le sue esigenze. Sindaco È l’organo del Comune che ha la responsabilità di guidare e dirigere tutta l’amministrazione comunale. Spesa pubblica È l’insieme delle somme di denaro che lo Stato e gli altri enti pubblici spendono per realizzare gli obiettivi stabiliti. Sviluppo economico È il fenomeno che si concretizza nel miglioramento, dal punto di vista della qualità, di alcuni aspetti sociali dell’intero sistema economico, come per esempio il grado di istruzione, la disponibilità dei servizi, l’accesso ai beni da parte di tutti ecc. Suffragio universale Il termine “suffragio” deriva dal latino suffragari, che significa “votare, favorire”, mentre l’aggettivo “universale” deriva da universus che significa “tutto”; il suffragio universale è dunque il diritto di voto concesso a tutti i cittadini senza alcuna discriminazione di sesso, di ricchezza, di idea politica, di fede religiosa o altro. Terrorismo È l’uso di violenza illegittima finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne l’ordine attraverso il compimento di attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e azioni simili. Testamento È l’atto con il quale una persona dispone a chi e in quale misura devono essere destinati i suoi beni dopo la sua morte. Trattato di Schengen È l’accordo firmato nel 1985 (cui ha fatto seguito una convenzione firmata nel 1990) con il quale gli Stati membri dell’Unione europea hanno stabilito il principio della libera circolazione dei cittadini europei all’interno dei propri territori. La libera circolazione, che è stata prevista allo scopo di facilitare l’integrazione dei popoli, si realizza attraverso l’abolizione dei controlli dell’identità dei viaggiatori alle frontiere in entrata e in uscita dai Paesi aderenti all’accordo. Unione europea È un’istituzione sovranazionale che rappresenta e coordina i Paesi membri, con l’obiettivo di perseguire il bene comune dei popoli europei.
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Resilienza È la capacità di affrontare positivamente traumi e difficoltà, di riorganizzare la propria vita, di ricostruire se stessi cogliendo le opportunità positive che la vita offre, senza rinunciare alla propria identità.
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