Educazione civica
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Educazione alla salute L’assunzione di alcol etilico L’alcol etilico apporta una notevole quantità di energia: 1 g di alcol etilico produce infatti 7 kcal. Dal punto di vista nutrizionale, le calorie contenute nell’alcol etilico sono dette “vuote” perché non apportano nutrienti. Inoltre, l’alcol etilico è un composto potenzialmente tossico, riguardo al quale vanno fatte importanti considerazioni. Come si calcola l’apporto calorico dell’alcol etilico La quantità di alcol presente nelle bevande alcoliche è espressa in grado alcolico, che corrisponde alla quantità in millilitri di alcol etilico presente in 100 ml di bevanda (titolo alcolometrico volumico, cioè volumi di alcol contenuti in 100 ml di bevanda). Per ottenere il contenuto in peso di alcol presente nelle bevande alcoliche occorre moltiplicare il volume per il valore 0,79, che equivale alla densità dell’alcol. Moltiplicando i grammi di alcol ottenuti per 7 kcal, si ottiene il valore energetico di 100 ml di quella bevanda alcolica. Ad esempio, se una bevanda ha gradazione alcolica di 12% Vol., contiene 12 ml di alcol ogni 100 ml. Volendo conoscere il contenuto in grammi di alcol di questa bevanda, si deve moltiplicare per 0,79 (densità dell’alcol) i millilitri di alcol: 12 × 0,79 = 9,48 g di alcol per 100 ml ossia 94,8 g/litro di alcol Moltiplicando i grammi di alcol per l’apporto calorico di un grammo di alcol (7 kcal/g), si ottiene il valore energetico di quella bevanda: 9,48 g/100 ml × 7 kcal/g = 66,36 kcal per 100 ml di bevanda alcolica (663,6 kcal/litro) Per esercizi di calcolo sulla quantità di alcol nei cocktail, consulta il fascicolo Tabelle di composizione degli alimenti. Come avviene il metabolismo dell’alcol etilico L’alcol etilico è assorbito molto velocemente a livello gastrointestinale e questa rapidità di assorbimento e di passaggio in circolo spiega le sue azioni quasi immediate. Una certa quantità di alcol (circa il 10%) è assorbita a livello della mucosa gastrica (“effetto barriera”, meno efficace nelle donne). L’alcol così assorbito passa in circolo raggiungendo reni, polmoni e cellule cerebrali, con effetti dannosi. Il rimanente 90% passa a livello intestinale, dove è assorbito e trasportato al fegato. Nel fegato è metabolizzato (cioè ossidato dagli epatociti) attraverso tre sistemi enzimatici con produzione di acetaldeide, anch’essa tossica. L’acetaldeide è trasformata quindi in acetato e poi in acetil-CoA, che entrerà nel ciclo di Krebs o sarà trasformato in acidi grassi e infine trigliceridi. Questi rimarranno in parte in circolo e in parte andranno a depositarsi in organi e tessuti (tra i quali anche il fegato stesso, causando steatosi epatica). In alternativa, l’acetil-CoA sarà utilizzato per la produzione di corpi chetonici, determinando, se accumulati in eccesso, acidosi metabolica. L’assunzione di alcol va evitata fino all’età adulta, così come durante la gravidanza e l’allattamento. Il consumo di alcol in dosi eccessive (abuso) determina gravi problemi a carico di tutti gli organi e apparati. In particolare, l’alcol provoca danni a carico: • dell’apparato gastroenterico, con gastrite acuta e cronica, steatosi, cirrosi, pancreatite acuta e cronica, malassorbimento intestinale; • del sistema nervoso (con sintomi come la demenza); • del sistema immunitario (immunodeficienza relativa); • dell’apparato cardiovascolare, con miocardiopatia, ipertensione e aritmie.