L’ARTE DEL RIFIUTO
SCART, UN “MUSEO” DEL RECUPERO AD ALTO IMPATTO DI CREATIVITÀ The beauty of waste SCART, the culture of recovery
Alice Orsucci, Betta Splenders
Matilde Lezzerini, Pesce pagliaccio
di MAURIZIO GIANI
Per sensibilizzare sul tema dell’economia circolare, il Gruppo Hera ha scelto da molti anni di valorizzare il progetto SCART i cui laboratori si trovano a Pisa e a Santa Croce sull’Arno nelle sedi toscane di Herambiente. Un progetto di Waste Art aziendale grazie al quale vengono raccolti e selezionati scarti di lavorazione provenienti da numerosi cicli produttivi per realizzare creazioni artistiche SOSTENIBILI non solo da un punto di vista ambientale, ma anche economico. Parliamo di una collezione che oggi conta oltre 1.000 pezzi tra componenti d’arredo e di design, sculture, quadri, strumenti musicali, costumi di scena e scenografie, realizzate partendo esclusivamente da materiale di recupero. L’ambizione del Gruppo Hera è raggiungere, grazie al progetto SCART , un pubblico sempre più vasto, attraverso un linguaggio trasversale come quello dell’arte, e poter così sensibilizzare sui temi dell’economia circolare e sull’impatto ambientale dei rifiuti quando non sono correttamente differenziati. Negli anni SCART ha collaborato con docenti e studenti delle Accademie di Belle Arti di Firenze, Carrara, Bologna e Ravenna, e, grazie alla sua creatività, ha intercettato la curiosità di costumisti, coreografi e scenografi lavorando a numerosi progetti di richiamo anche internazionale. Tra questi ci sono i concerti di Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio di Lajatico in Toscana, quello di