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CILIEGI E MIRTI “DI CARTA”
UNA RISORSA GREEN di Carlo Venturini DAI FANGHI DI CARTIERA Paper… cherry trees and myrtles
Non si tratta di origami bensì di dare un futuro green ai fanghi di cartiera. Cinquantadue nuovi alberi (26 ciliegi da fiore e 26 lagerstroemia-mirto indiano) sono stati aggiunti alla vegetazione dell’Area della Ricerca del Cnr di Pisa. Le piante provengono dal progetto “Career: dalla carta alla pianta” che ha sperimentato l’uso di fanghi cartari per il recupero del verde urbano. “Il progetto ha avuto come scopo quello di sperimentare l’utilizzo di fanghi provenienti dalla produzione di carta riciclata dell’azienda Lucart – spiega FRANCESCA BRETZEL dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Cnr di Pisa – e miscelati ad ammendante compostato verde, il compost, e a materiale vulcanico, come substrato per l’allevamento di piante in vivaio”. Nel progetto Career, il pellet di fango è stato miscelato con altre componenti nella misura: 62% compost, 20% pellet di fango deink, 13% pomice, 5% zeoliti, formando un terriccio che è risultato idoneo per la cre-
scita di alberi in contenitore, in vivaio. Il terriccio sperimentale ha dato ottimi risultati e sono state messe in evidenza alcune caratteristiche molto promettenti del fango pellettizzato. Infatti, il processo di pellettizzazione riesce a dare una forma e una consistenza che viene mantenuta nel tempo, così che il volume del substrato non cambi nelle stagioni. Il fango in questione è già ammesso per utilizzo in ripristini ambientali e i risultati del progetto hanno evidenziato il successo dello sviluppo delle piante nel terriccio sperimentale e l’assenza di fenomeni di fitotossicità da parte del fango. Il progetto, coordinato da Ise (ora