commissione Vas (Valutazione ambientale strategica) la documentazione relativa agli ultimi studi progettuali del collegamento. I tecnici della Vas hanno chiesto ulteriori integrazioni. «Proprio le ultime», fa sapere Bottacin, «e dopo si procederà con i passaggi definitivi. Si è già convinti che il Comelico, con i vincoli paesaggisti, abbia pagato il dazio anche per questo investimento che insieme ad un piano complessivo di valorizzazione ambientale e specificatamente naturalistica farà di questa valle un avamposto del turismo sostenibile». I fondi ci sono già: circa 40 milioni fermi da 4 anni del Fondo dei Comuni di confine. Il partner privato, il pusterese Senfter, c'è sempre. Deve, comunque, anche lui vendersela con un problema: la Provincia di Bolzano non gli ha dato ancora il permesso di collegare gli impianti in territorio di Moso con il Colesei o, comunque, con l'area dove arriverà Comelico Superiore.
COLLEGAMENTO CORTINA – ALLEGHE – CIVETTA: GLI AGGIORNAMENTI Corriere delle Alpi | 26 maggio 2021 p. 15 Caner: è tutto fermo. Il consiglio regionale chiede di dare più risorse agli alpini per pagare l'affitto delle sedi Carosello Cortina-Arabba-Alleghe «Il progetto preoccupa l'Unesco» Di Albino Salmaso VENEZIA A Cortina è approdato il Giro d'Italia nella tappa clou, con un "cuore" di 142 mila ettari nelle Dolomiti da favola tutelati dall'Unesco: grande festa di sport, con l'orizzonte sulle Olimpiadi 2026. In attesa che il governo Draghi nomini il commissario per sistemare la viabilità a Longarone, in consiglio regionale tiene banco il dibattito sul progetto del "carosello" sciistico da sogno: collegare Cortina con Arabba ed Alleghe, il comprensorio più grande d'Europa che potrebbe oscurare non solo il giro dei 4 passi, "must" di ogni sciatore che si rispetti, ma anche la "via lattea" sul monte Bianco. Cortina, splendida regina isolata, attende la politica e ieri in consiglio regionale Cristina Guarda, dei Verdi Europa, ha sollevato dubbi sulla compatibilità del progetto con i vincoli Unesco. Interrogazione depositata l'11 marzo, cui ne è seguita una di analoga del gruppo Pd in aprile. Tema che scotta, ma l'assessore al Turismo Caner nella sua replica ha bocciato il progetto della cordata privata per annunciare lo studio di fattibilità della Regione sul nuovo "carosello", nel pieno rispetto dei vincoli Unesco. Quali sono le perplessità sollevate da Cristina Guarda? Dopo una premessa in cui si ricordano i poteri attribuiti alla "Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 SpA" si parla del "master plan" delle olimpiadi, primo passo del mega progetto. E qui si apre l'interrogativo: come si può conciliare l'obiettivo di ridurre l'impatto da traffico con il nuovo "carosello" Cortina-Arabba-Alleghe, che nemmeno le medaglie d'oro Tomba e Thoeni riuscirebbero a coprire dalle 8 del mattino alle 4 del pomeriggio? Per mettere fine ai dubbi, la Guarda chiede «se c'è intenzione di dare con urgenza ampia pubblicità al progetto di collegamento impiantistico tra Cortina, Arabba e Alleghe». Ad attendere i documenti da un anno non è solo lei ma i Comuni, la Fondazione Dolomiti Unesco e il ministero dell'Ambiente. Ma queste carte non si vedono. L'assessore Federico Caner ha chiarito i dubbi: «Stiamo valutando l'ipotesi di collegare con le piste da sci le valli venete con quelle di Bolzano e Trento, come possibile alternativa alle auto. Sarà una mobilità slow. Ci sono vincoli da rispettare, nel pieno rispetto dell'Unesco, ora siamo alla fase d' analisi cui seguirà il progetto. La proposta già avanzata da alcuni imprenditori privati ad Arabba non pare compatibile con la legge Pecoraro Scanio e le direttive Unesco. La Regione intende assegnare lo studio di fattibilità nel pieno rispetto dei vincoli ambientali: il 28 aprile, alla Camera si è tenuta un'audizione su questi temi», ha concluso Federico Caner. Insomma, siamo ancora alle chiacchiere. Passo avanti invece in consiglio regionale con una mozione unanime che impegna la giunta regionale ad erogare agli alpini i contributi per pagare l'affitto delle sedi. La proposta porta la firma di Daniele Polato ed Enoch Soranzo di FdI. Votata anche la mozione che condanna le "ronde nere" proposta da Elena Ostanel (VcV). «Seppur con grande difficoltà, e nonostante la votazione per parti separate, è stata nel complesso approvata la risoluzione che avevo depositato dopo che il gruppo 'Blackflag' ha minacciato sui social una caccia all'immigrato" a Vicenza.