Rivista FundsPeople Italia n. 62 maggio 2022

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BUSINESS

RADIOGRAFIA DEL BUSINESS DEI GESTORI ITALIANI IN LUSSEMBURGO EMERGENTI

PETROLIO, LE DUE FACCE DEL RALLY INTERVISTE

ALBERTO CHIANDETTI (FIDELITY) ANDREW BALLS (PIMCO) STRATEGIE

MODA E CONSUMI, COME INVESTIRE NEI PREMIUM BRAND

NUMERO 62 MAGGIO 2022

IN UN ESERCIZIO DI STILE, ABBIAMO CHIESTO ALLE SOCIETÀ CHE HANNO AVUTO UNA QUOTA MAGGIORE DI RACCOLTA NEL 2021, QUALI POTREBBERO ESSERE I DRIVER CHE GUIDERANNO L’ASSET MANAGEMENT NEL FUTURO. NIENTE SPOILER. MA GLI ELEMENTI CHIAVE CI SONO GIÀ TUTTI.

RISPARMIO GESTITO, ANTICIPAZIONI E IMMAGINI DAL 2032


Ad uso esclusivo di investitori qualificati

IL FUTURO DEGLI INVESTIMENTI EVOLVE CON TE CREIAMOLO INSIEME Scopri l’esperienza di M&G nel Public Debt M&G European Credit Investment Fund M&G Total Return Credit Investment Fund M&G European High Yield Credit Investment Fund www.mandgitalia.it/publicdebt Capitale a rischio

La distribuzione del presente documento non costituisce un’offerta né una sollecitazione. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Il valore degli investimenti potrebbe diminuire così come aumentare. Il successo delle strategie di investimento di M&G e la loro idoneità per gli investitori non sono garantiti, pertanto è importante che il cliente si assicuri di aver compreso il profilo di rischio dei prodotti e dei servizi che intende acquistare. Le informazioni fornite in questo documento sono state ottenute o derivate da fonti da noi ritenute attendibili e accurate, anche se M&G declina ogni responsabilità riguardo all’accuratezza dei contenuti. M&G non fornisce consulenze di investimento né raccomandazioni riguardo a investimenti. Le opinioni sono soggette a modifica senza alcun preavviso. Salvo diversamente indicato, questa attività di promozione finanziaria è pubblicata da M&G International Investments S.A. La sede legale di M&G International Investments S.A. si trova all’indirizzo 16, boulevard Royal, L-2449, Lussemburgo. APR 21 / 548704


EDI TO RIA LE I

62 I MAGGIO

IL CONSULENTE FINANZIARIO DI OGGI E DOMANI

VISTI I RISCHI E LE INCERTEZZE A CUI I MERCATI SONO SOGGETTI, DIVERSI SONO GLI ELEMENTI CHE DEVONO CONTRADDISTINGUERE LA PROFESSIONE DA QUI IN AVANTI.

l 2022 non è di certo cominciato nel migliore dei modi. Da un lato la pandemia continua, seppur in minore misura, a tormentare la nostra sanità pubblica, dall’altro il conflitto in Ucraina conferma l’attuale labirinto di rischi che i risparmiatori si trovano a dover fronteggiare, ai quali si aggiungono il tapering adottato delle Banche centrali, l’inflazione e un concetto tornato in voga come quello della stagflazione. L’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche ha fatto schizzare l’inflazione a livelli mai visti negli ultimi decenni. Novità che si somma ad un altro punto fondamentale: una flessione dei prezzi sul mercato obbligazionario, che una volta era considerato un porto sicuro, diciamo. In questa complessa situazione, la figura del consulente finanziario diviene quindi centrale e indispensabile, nella formula in cui non è solo necessario essere in grado di ascoltare i bisogni degli investitori, ma anche offrire delle risposte e comunicarle nel modo più corretto. Capacità di ascolto, talento comunicativo e formazione sono quindi gli elementi più importanti che devono contraddistinguere la professione, oggi e domani. La centralità del ruolo del consulente finanziario è quindi strettamente legata al veicolare i risparmi degli italiani verso l’economia reale e gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), definito quindi un vettore per favorire scelte di investimento coerenti agli obiettivi che si è dato il Paese tramite il PNRR. I consulenti devono essere i traghettatori del risparmio verso gli obiettivi economici del Paese per rilanciare i settori produttivi. Risulta indispensabile un aumento del livello di educazione finanziaria dei risparmiatori italiani, ma la politica deve esser la prima a dare il buon esempio. Il PNRR chiama all’appello tutti, pubblico e privato. Gli investitori istituzionali come le fondazioni bancarie e i fondi pensione sono pronti a essere i propulsori del rilancio del Paese.

DAVIDE PASIMENI

Head of Italy, FundsPeople

Dal punto di vista dell’industria, il lavoro del consulente è di portare disciplina nella gestione del patrimonio del cliente. Un ruolo sociale fondamentale perché contribuisce a gestire il futuro delle famiglie. La responsabilità non è solo verso i clienti ma anche verso il Paese. MAGGIO I FUNDSPEOPLE 3


IN DI CE 62 I MAGGIO

CON TRI BUTI DI

78

PANORAMA

10 Radar FundsPeople: Focus sugli alternativi 14 Movimenti dell’industria 16 Il barometro in Italia

TENDENZE

28 Accompagnare il risparmiatore in un mondo sempre più complesso 30 Risparmio gestito, anticipazioni e immagini dal 2032 36 Fondi flagship in versione ESG 40 Radiografia del business dei gestori italiani in Lussemburgo 44 Rialzo dell’inflazione e volatilità complicano i portafogli 48 Depositarie e previdenza complementare, pochi player per masse ‘consistenti’ 52 Gli investitori istituzionali italiani superano la prova ESG 56 Non solo ESG, ecco i fondi sostenibili ad alto rendimento 60 Private capital, un assist ai processi di trasformazione dell’economia 64 Petrolio, le due facce del rally 68 Brand, cresce l’importanza nell’asset management 72 I bonus edilizi dimenticano un comparto di oltre 110 miliardi di euro 74 Ecco quanto pesano gli ETF nei 50 maggiori fondi azionari italiani

84 86

INTERVISTE

44

78 Alberto Chiandetti (Fidelity) 82 Mirco Portolani (Fideuram AM) 84 Federica Nicolini (Cassa Lombarda) 86 Mirko Rugolo (Cassa Dottori Commercialisti) 88 Lucio De Gasperis (Mediolanum Gestione Fondi) 90 Andrew Balls (PIMCO)

ANALISI

94 Cresce l’interesse per il debito sovrano 98 Prime mosse sul debito subordinato 104 Fondi obbligazionari flessibili globali 108 Moda e consumi, come investire nei premium brand 112 Ranking dei fondi con Rating FundsPeople 2022

90

STILE & VIAGGI

122 Pallavolo, uno sport non solo da giocare

TEAM ASSOGESTIONI Accompagnare il risparmiatore in un mondo sempre più complesso pag. 28

MARC-ANDRÉ BECHET E MARCO BUS DEPUTY DIRECTOR GENERAL, ALFI. CEO, EURIZON CAPITAL S.A. IN LUXEMBOURG Radiografia del business dei gestori italiani in Lussemburgo pag. 40

4 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

NICCOLÒ DE ROSSI E GIANMARIA FRAGASSI CENTRO STUDI E RICERCHE ITINERARI PREVIDENZIALI Gli investitori istituzionali italiani superano la prova ESG pag. 52

INNOCENZO CIPOLLETTA PRESIDENTE AIFI Private capital, un assist ai processi di trasformazione dell’economia pag. 60

FABRIZIO ZUMBO DIRECTOR, EUROPEAN ASSET & WEALTH MANAGEMENT RESEARCH AND CONSULTING, CERULLI ASSOCIATED Brand, cresce l’importanza nell’asset management pag. 68

DANIELA DELFRATE PARTNER DI ANDPARTNERS, TAX AND LAW FIRM I bonus edilizi dimenticano un comparto di oltre 110 miliardi di euro pag. 72

BRUNO DHOOSCHE SENIOR ANALYST, ALLFUNDS Fondi obbligazionari flessibili globali pag. 104

ANDREA BOGGIO HEAD OF CONTINENTAL EUROPE E HEAD OF ITALY DI JUPITER AM Pallavolo, uno sport non solo da giocare pag. 122



EL EN CO

CEO GONZALO FERNÁNDEZ gonzalof@fundspeople.com HEAD OF ITALY DAVIDE PASIMENI davide.pasimeni@fundspeople.com REDAZIONE

Cachet AM

JKL

11

Candriam

16, 58, 64 15, 34, 94, 104

Capital Group

J.P. Morgan AM

16, 36, 57, 94

Janus Henderson Investors

15

Carne Global Fund Managers

57

Jupiter AM

CarVal Investors

10

Kairos Partners

15, 16

Cassa Lombarda

84

Lazard AM

15, 98

36, 104, 122

Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza 86 Dottori Commercialisti (CDPADC)

Lemanik AM

Cattolica Assicurazioni

15

Lombard Odier IM

Cerulli Associates

68

Loomis Sayles

China Citic Bank International

11

57

Lloyd’s

11 64 16, 76

Lyxor

16

Consultinvest CPR AM

MN

108

Credem

15, 16

Credit Suisse

7, 16, 57

108

M&G Investments

15, 16, 36, 104, 107

MEFOP

48

MFS IM

INDICE DELLE SOCIETÀ

DEF DPAM

54, 57

Deloitte

60

Edmond de Rothschild AM

98

Envestnet

10 16

Euregio Plus Eurizon Capital SGR

62 I MAGGIO

16, 17, 40, 104

Federated Hermes

64

Fidelity International

16, 30, 46, 82 16

Finanziaria Internazionale Fineco AM

abrdn

15, 64

ACATIS Investments

94

Accelerando Associates

15

AcomeA SGR

16

Agora SGR

16

ALFI

40, 60 104

Allfunds Allianz Global Investors

Generali Investments Partners Global X

10, 38, 57

Arca Fondi SGR Assogestioni AXA IM

16

Gruppo Banco BPM

16

72

Gruppo BNP Paribas

16, 48, 108

16, 30

Gruppo BPER Banca

16

16

Gruppo Ceresio Italia

16

15, 28

Aviva Investors Global Services

Gruppo Banca Intermobiliare

16 16, 64

Gruppo Deutsche Bank

16, 45, 94

Gruppo Ersel

16

Gruppo Generali

16

10 57, 98, 104

OPQ ODDO BHF AM

94

Ossiam (Natixis IM)

62

Fiduciaria Orefici SIM

90, 104 64

Poste Italiane

16

PwC

60

RST RBA

64

Reyl Intesa Sanpaolo

15

Robeco AM

57, 64, 98 57

Rockefeller AM Schroders AM

11, 16, 36, 57, 64 57

SEB AM Sella SGR

16

Société Générale Securities Services

48

Soprarno SGR

16

Standard Life Aberdeen State Street

16 16, 48, 51, 76

Südtirol Bank

15

Tabula IM

15

Tikehau Capital

11

Banca Cassa Centrale

16

Gruppo Mediobanca

16, 46

Banca Euromobiliare

15

Gruppo Mediolanum

16, 76, 88, 108

Banca Finnat Euramerica

16

Gruppo Montepaschi

16

Banca Profilo

16

H2O AM

11

BFF Bank

48

Hedge Invest

16

UBS AM

BGF

94

HSBC Global AM

15, 76

Vanguard

76

10

WisdomTree Investments

64

16

XP

BlackRock

16, 30, 36, 57, 76, 95

BNY Mellon IM

16, 36, 94

iCapital ICCREA

Broadridge Financial Solutions

57

Invesco

Brown Advisory

57

iShares (BlackRock)

6 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

16, 76, 108 76

UWXYZ

Xtrackers Zenit SGR

INTERNAZIONALE GRETA BISELLO, Reporter greta.bisello@fundspeople.com FILIPPO LUINI, Reporter filippo.luini@fundspeople.com OSCAR RODRÍGUEZ, Reporter orodriguez@fundspeople.com REGINA RIVERA, Reporter regina.webb@fundspeople.com LAURA REY, Reporter lrey@fundspeople.com ANALISI MIGUEL RÊGO, Head of Analysis - Portugal miguel.rego@fundspeople.com SAMUEL CAPUCHO, Junior Fund Analyst samuel.capucho@fundspeople.com MARKETING LIVIA CAIVANO, Financial Writer, Events & Branded Content - Italy livia.caivano@fundspeople.com FRANCESCA CONTI, Financial Writer, Events & Branded Content Italy francesca.conti@fundspeople.com MARTAMARINAPUCCIO,FinancialWriter,Events&BrandedContentItaly marta.puccio@fundspeople.com RAQUEL ALONSO, Marketing Manager raquel.alonso@fundspeople.com IÑIGO IMBERT, Business Development Manager iimbert@fundspeople.com JORGE ROMERO ALMELA, Business Development Manager jorge@fundspeople.com BEATRIZ DÍEZ BARTUREN, Business Development Manager beatrizdiez@fundspeople.com

16 16, 36, 64, 108

Planisfer Investments SGR

64

Goldman Sachs AM

64, 98

Nordea AM

30

10, 16

Anima Holding

Neuberger Berman

PIMCO

Gruppo Azimut

AndPartners

11, 62

NextCapital Group

47

GHI

10

Natixis IM

Fondaco SGR

Franklin Templeton Investments 16, 66, 104

16, 104

Napier Park Global Capital

Pictet AM

16, 42, 64, 94

11, 16, 30, 36, 57, 64, 70, 94, 98

58

Morgan Stanley IM

10

16

15

Moodys

First Eagle Investments

Groupama AM

Allspring Global Investments Amundi

104

10, 57

AllianceBernstein

15, 64, 104

15, 16, 78, 104, 108

Fideuram

ABC

94

Mirabaud AM

NAZIONALE SILVIA RAGUSA, Editor in Chief silvia.ragusa@fundspeople.com RAFFAELA ULGHERI, Reporter raffaela.ulgheri@fundspeople.com

9, 10, 16

CONSULENZA: ANTONIO SALIDO, CEO, NUVIX CONSULTING SL DISEGNO E PROGETTAZIONE: ANTONIO CAPA E RODRIGO PÉREZ, KEMBEKE ESTUDIO FOTOGRAFIA: ANDREA BORDIGNON TRADUZIONI: CRISTINA JAOUEN, FULLY INVESTED TRANSLATION, ED EMANUELA CRIBIO STAMPA: RIVADENEYRA EDITORE © Primer Decil Consultores y Editores S.L. Tutti i diritti riservati SOTTOSCRIZIONI fundspeople.com/it/registro DEPOSITO LEGALE M-48220-2008 REDAZIONE MILANO Piazza Vetra, 17, 20123, Milano Tel. (+39) 02 947 56291 italia@fundspeople.com fundspeople.com/it REDAZIONE MADRID Paseo de la Castellana 91. 28046 Madrid Tel. (+34) 91 755 35 58 redaccion@fundspeople.com fundspeople.com/es REDAZIONE LISBONA Espaço Amoreiras . Rua D. João V, nº 24, 1.03, E.26 - 1250-091 Lisboa Tel. (+351) 210 415 957 portugal@fundspeople.com fundspeople.com/pt PUBBLICITÀ publicidad@fundspeople.com

10 45, 76 16

* NOTA DI REDAZIONE Numero chiuso e stampato il 19 aprile 2022.


KIRILL PYSHKIN Portfolio Manager, Credit Suisse Asset Management

Edutainment, nuove tecnologie al servizio dell’apprendimento

Nel 2020 le scuole e le università hanno subito forti interruzioni delle attività in quanto la pandemia ha costretto per mesi (e talvolta per anni) studenti e docenti a far ricorso alla didattica a distanza. Ciò ha innescato una sperimentazione senza precedenti delle tecnologie online e lo stanziamento di fondi cospicui nel tentativo di rendere l’apprendimento ibrido e a distanza il più efficace possibile. Con l’affievolirsi della pandemia e il rientro di molti studenti in presenza nelle aule e negli auditorium si è capito chiaramente che la didattica basata sull’uso della tecnologia ha ormai preso piede. Molti formatori hanno acquisito familiarità con queste tecnologie e adottano approcci didattici ibridi in misura mai vista prima. Tuttavia, le tecnologie dell’istruzione non riguardano solo le scuole e le università. NUOVE TECNOLOGIE E NUOVE COMPETENZE Con le disfunzioni create dalla pandemia in ogni settore, molti lavoratori si sono resi conto di non voler tornare alla vecchia occupazione, innescando un’ondata di dimissioni volontarie (nota come “The Great Resignation”). Molti di questi lavoratori non hanno né il tempo né le risorse finanziarie per tornare sui banchi delle università per anni. Di conseguenza, le tecnologie

dell’apprendimento e della formazione professionale (“voctech”) online si sono fatte strada per offrire velocemente, a buon mercato e in modo versatile, contenuti didattici e infrastrutture di supporto che consentono alle persone di acquisire rapidamente conoscenze e competenze e di trovare un lavoro in nuovi campi. Il mondo sta cambiando in fretta e spuntano nuovi settori alla velocità della luce. Molti comparti, nel bene e nel male, diventano più flessibili e i lavori meno sicuri, mentre il numero dei professionisti autonomi subisce un’impennata. RIQUALIFICARSI ONLINE La gente ha bisogno di riqualificarsi rapidamente e sceglierà opzioni di apprendimento più brevi, più economiche e più versatili,

e questi nuovi modelli saranno quasi sempre online. Sono inoltre necessarie piattaforme che aiutino ad abbinare le competenze appena acquisite con opportunità di lavoro nell’economia globale. Sebbene l’istruzione in presenza (che di per sé fa sempre più leva sulla tecnologia) continuerà a essere indispensabile, intravediamo enormi opportunità di crescita delle piattaforme di istruzione e formazione professionale online che aiutano gli adulti ad aggiornarsi e a dare una svolta alle proprie carriere in un mondo in rapida evoluzione. Siamo orgogliosi che Credit Suisse (Lux) Edutainment Equity Fund sia in prima linea per sostenere e investire in queste società innovative che creano soluzioni che aiutano le persone a sfruttare il proprio potenziale.

RISCHI • Gli investitori potrebbero perdere una parte o la totalità del proprio investimento in questo prodotto. • Gli sviluppi politici con implicazioni per il settore educativo potrebbero avere un impatto negativo significativo sul settore dell’edutainment. • L’esposizione alle società di minori dimensioni potrebbe tradursi in un’elevata volatilità di breve termine e comportare un rischio di liquidità. • In determinate circostanze, una maggiore concentrazione in settori specifici potrebbe risultare sfavorevole per gli investitori. • L’esposizione fattoriale a uno stile d’investimento growth con un particolare sovrappeso ai titoli small e mid cap comporta dei rischi. • Poiché il fondo predilige società altamente innovative, la volatilità può risultare estremamente elevata. L’esposizione ai mercati emergenti può comportare un ulteriore aumento della volatilità

DIFFERENZE TRA OCCUPAZIONI TRADIZIONALI E OCCUPAZIONI FREELANCE-IBRIDE Occupazioni tradizionali

Futuro del lavoro

Lavoro a tempo indeterminato

Experience building e lavoro autonomo

Lavoro in ufficio Team locali Lavoro offline Lavoro a tempo pieno, con uno stipendio mensile Studio in età giovanile, professione standard Stabilità

Lavoro da qualunque logo (nomadi digitali, coworking) Team globali e da remoto Lavoro con dispositivi digitali, sfruttando gli strumenti di collaborazione Retribuzione basata sui compiti svolti e i risultati Educazione permanente, acquisizione di competenze uniche Autorealizzazione

Fonte: Credit Suisse. Fiverr

Pubblicità di natura finanziaria Fonte: Credit Suisse, se non altrimenti specificato L’azienda riportata in questa pagina ha scopo puramente illustrativo e non costituisce né un’offerta né una sollecitazione alla vendita o all’acquisto di alcun interesse o investimento. Questa è una comunicazione di marketing. Si invita a fare riferimento al prospetto del fondo e al KIID prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento finale. L’investimento promosso nel presente materiale di marketing riguarda l’acquisto di unità o azioni in un fondo e non di attivi sottostanti. Gli attivi sottostanti sono di proprietà esclusiva del fondo. Ogni investimento è soggetto alle dinamiche del mercato dei capitali e non è mai assicurata la realizzazione di profitti. Il valore finale dell’investimento può essere quindi anche inferiore rispetto al suo valore iniziale. Credit Suisse Italy S.p.A. è una banca autorizzata dalla Banca d’Italia e vigilata dalla CONSOB per lo svolgimento di servizi di investimento in Italia. La sede legale di Credit Suisse Italy S.p.A. è Via Santa Margherita 3, 20122 Milano.


62 I MAGGIO

I PIÙ

NEWS 1. Ecco gli asset manager con i migliori brand al mondo

CLICCATI SU Profili più visitati su www.fundspeople.com/it dal 13/03/2022 - 11/04/2022.

2. Infrastrutture, un’arma vincente per i portafogli 3. Nuovo direttore Amministrazione e Operations per CFO SIM 4. Assogestioni, Carlo Trabattoni è il nuovo presidente 5. Costi dei fondi, in Italia

sono (ancora) tra i più elevati 6. Il ranking dei fondi di SGR italiane (con Rating FSP) con oltre un miliardo di patrimonio 7. Goldman Sachs integra il business di NN Investment Partners 8. Alcuni dati per tranquillizzare i clienti in seguito ai forti cali dei mercati

PROFESSIONISTI

Antonio Mauceri Azimut SGR

Federico Imbert Credit Suisse

Arcadio Pasqual Banca Finnat

Andrea Rocchetti Moneyfarm

Fabio Innocenzi Banca Finint

Omar Gallina CFO SIM

Iacopo De Francisco Banca CF+

Alberto Brambilla Itinerari Previdenziali

BlackRock

Fondaco SGR

Mediolanum Gestione Fondi SGR

Eurizon Capital

Azimut SGR

Generali Real Estate SGR

Savills Investment Management

Arca Azioni Internazionali P

Morgan Stanley Investment Funds Global Brands Fund A (USD)

Morgan Stanley Investment Funds Global Opportunity Fund Z

Algebris UCITS Funds plc Algebris Financial Credit Fund I EUR Acc

Nordea 1 Global Climate and Environment Fund BI EUR

Eurizon AM Sicav Global Inflation Linked I

SOCIETÀ

Anima SGR

PRODOTTI

Nordea 1 Stable Return Fund BP EUR

Eurizon Fund Bond Aggregate RMB Class Z EUR Acc

8 FUNDSPEOPLE I MAGGIO


GIOVANNI PAPINI Country Head UBS AM Italy

Tutti i numeri della decarbonizzazione in Cina

Le gravi carenze di energia dello scorso anno hanno messo in luce quanto la Cina dipenda ancora dal carbone per la produzione di energia, vero, ma le cose stanno cambiando. Gli sforzi del Paese per ridurre le emissioni di carbonio, migliorare l’efficienza energetica e passare alle energie rinnovabili presentano diverse sfaccettature e possono creare interessanti opportunità di investimento. Cerchiamo di capire quali sono i numeri principali di questa trasformazione. La decarbonizzazione in Cina ha preso slancio nel 2021, quando poco prima della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) si è unita ufficialmente alla lista dei 130 paesi impegnati a raggiungere l’obiettivo della neutralità delle emissioni di carbonio. La Cina si è impegnata a lavorare per raggiungere il picco delle emissioni entro il 2030 per poi diventare “carbon neutral” entro il 2060. La dipendenza principale dal carbone per l’approvvigionamento energetico e una quota del 60% di importazioni del petrolio utilizzato, rendono l’indipendenza energetica una priorità assoluta, a maggior ragione con gli eventi geopolitici che stiamo attualmente vivendo.

Tra gli obiettivi di breve periodo c’è quello di migliorare l’efficienza energetica e colmare il divario rispetto al resto del mondo. Se prendiamo il consumo di energia per dollaro di PIL, la Cina si attesta al 150% della media globale, ovvero il doppio rispetto agli Stati Uniti e il triplo rispetto al Giappone. Il raggiungimento della neutralità dal carbonio entro il 2060 dipende dal fatto che riesca a sostituire il 90% delle vecchie fonti di energia con energie rinnovabili, obiettivo che dovrebbe poter raggiungere poiché abbonda già di risorse per la produzione di energia solare ed eolica. Altro tema è quello della mobilità e delle auto, attualmente in Cina ci sono solo 173 veicoli ogni 1.000 persone, una cifra esigua rispetto alle 900 auto degli Stati Uniti e alle 700 dell’Europa e del Giappone. L’obiettivo cinese per il 2040 è che le auto elettriche rappresentino il 40% di tutte le vetture vendute nel Paese (prevedendo 10 milioni di veicoli elettrici), riducendo così le emissioni complessive di gas di scarico. L’impegno di Pechino verso una riduzione delle emissioni è stato ribadito anche nelle riunioni plenarie del Congresso nazionale del popolo

e della Conferenza consultiva del popolo cinese. Il piano del governo centrale prevede una spesa di 640 miliardi di yuan (100 miliardi di dollari) per colmare le lacune nelle infrastrutture chiave e stimolare l’attività economica. Alcune di queste lacune sono legate alla transizione energetica, e di conseguenza sono previste misure per stimolare le attività economiche verdi, quali l’intento di incentivare ulteriormente le vendite di veicoli elettrici e promuovere elettrodomestici ad alta efficienza energetica nelle aree rurali. Anche l’ammodernamento delle centrali elettriche a carbone per renderle più flessibili è elencato come un’area chiave di investimento nel rapporto di lavoro, insieme alla pianificazione di grandi basi energetiche che raggruppano energia eolica, solare e impianti di stoccaggio dell’energia, e al migliorare la capacità della rete di integrare più energie rinnovabili. Riteniamo che il percorso di decarbonizzazione della Cina sia ambizioso, ma il governo si sta fortemente impegnando in tal senso. Di conseguenza, riteniamo che ci siano interessanti opportunità d’investimento, in particolare in tre aree: energie rinnovabili, veicoli elettrici e digitalizzazione.


PANORAMA RADAR

STATI UNITI

First Eagle punta sul credito alternativo STATI UNITI

Partnership negli alternativi

UBS, Envestnet e iCapital hanno stretto una partnership per il lancio della piattaforma di investimenti alternativi Alternatives Exchange. Lo strumento mette a disposizione 35 fondi ai clienti di Envestnet, consentendo l’accesso ai mercati privati e agli hedge fund di UBS e iCapital.

First Eagle Investments ha acquisito il gestore patrimoniale di credito alternativo Napier Park Global Capital. L’acquisizione di Napier Park, che ha circa 19 miliardi di dollari in gestione, completa la linea multi-asset di First Eagle e aumenta le capacità offerte ai clienti, comprese quelle sul credito opportunistico.

STATI UNITI

GSAM acquista robo-advisor

Goldman Sachs Asset Management sta per acquisire NextCapital Group, un robo-advisor con sede a Chicago e 7,3 miliardi di dollari in gestione, per un accordo che dovrebbe chiudersi nel secondo trimestre. NextCapital è un fornitore di consulenza pensionistica digitale ad architettura aperta e collabora con istituzioni finanziarie in tutti gli USA.

STATI UNITI

AB si potenzia nei mercati privati

AllianceBernstein ha acquistato il gestore alternativo CarVal Investors per 750 milioni di dollari. Con un patrimonio di circa 14,3 miliardi di dollari, CarVal si concentra su credito opportunistico e distressed, infrastrutture di energia rinnovabile, speciality finance e investimenti nei trasporti.

BRASILE

Deal di XP nella gestione patrimoniale

Partnership tra XP e Azimut Brasil, affiliata del Gruppo Azimut. Grazie all’operazione, Azimut Brasil Wealth Management avrà accesso alla gamma di servizi di gestione patrimoniale di XP, compresa la piattaforma di prodotti bancari e di investimento e le soluzioni di finanziamento. Al termine dell’accordo, XP potrà acquisire una quota di minoranza rilevante in Azimut Brasil WM.

FOCUS SUGLI

ALTERN 10 FUNDSPEOPLE I MAGGIO


REGNO UNITO

Accordo tra Schroders e Lloyd’s

Schroders Solutions, che gestisce a livello globale 150 miliardi di sterline per conto di compagnie assicurative, ha esteso la propria partnership con il gruppo Lloyd’s. L’accordo prevede il lancio di una nuova piattaforma di investimento che permetterà ai clienti di Lloyd’s di avere accesso a una vasta gamma di opportunità di investimento, compresi i private asset.

FRANCIA

Amundi lancia desk sull’azionario europeo

Amundi ha lanciato il desk ECM (Equity Capital Markets). L’obiettivo è di fornire agli investitori un accesso privilegiato alle operazioni del mercato dei capitali azionari in Europa. ll desk ECM fungerà da intermediario tra le banche che operano nei mercati dei capitali e i team di gestione di Amundi.

HONG KONG

Accordo strategico per CNCBI

China Citic Bank International (CNCBI) ha stretto una partnership strategica con Cachet Asset Management. L’accordo vedrà Cachet fornire servizi di asset allocation e investimenti personalizzati ai clienti ultra-high-networth della banca nella Cina continentale e Hong Kong come gestore patrimoniale esterno (EAM).

ISRAELE

FRANCIA

Natixis esce da H2O

Perfezionato l’accordo annunciato nel novembre del 2020 sulla cessione della partecipazione di Natixis Investment Managers in H2O Asset Management. Il processo avverrà in due fasi: la prima prevede la cessione del 26,61% del capitale, mentre la seconda, prevista tra quattro anni e non oltre sei, della quota residua del 23,4%.

Nuova sede per Tikehau Capital

Tikehau Capital, gruppo globale di asset management specializzato in investimenti alternativi, espande la propria presenza globale con l’apertura di una sede a Tel Aviv. Sarà guidata da Asaf Gherman e Rudy Neuhof, nominati co-Heads of Israel.

NATIVI

Cresce l’interesse degli AM globali per mercati privati e hedge fund

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 11


PREMIO ALTO RENDIMENTO 2021

Legg Mason Brandywine Global Income Optimiser Fund

Obb Sem

Ogni portafoglio ha bisogno di una strategia difensiva. Ma questo non significa necessariamente scendere a compromessi sul rendimento. Il nostro Legg Mason Brandywine Global Income Optimiser Fund* può offrire un percorso più agevole, mirando a fornire un rendimento interessante e proteggendo al contempo dal rischio di ribasso. Per saperne di più franklintempleton.it

Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere una decisione finale di investimento.

*Legg Mason Brandywine Global Income Optimiser Fund è un comparto di Legg Mason Global Funds plc (“LMGF plc”), una società d’investimento di tipo aperto a capitale variabile, strutturata in organismo d’investimento collettivo in valori mobiliari (“OICVM”) e autorizzata in Irlanda dalla Banca Centrale d’Irlanda. Tutti gli investimenti comportano rischi. Il valore degli investimenti e qualsiasi reddito ricevuto da essi possono aumentare o diminuire e potresti recuperare meno di quanto hai investito. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Il presente materiale è puramente d’interesse generale e non deve essere interpretato come una consulenza di investimento individuale o una raccomandazione o sollecitazione ad acquistare o vendere azioni di nessuna delle gamme di fondi Franklin Templeton. Le sottoscrizioni di azioni del Fondo possono essere effettuate solo sulla base dell’attuale Prospetto del Fondo e, ove disponibile, del relativo Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (o qualsiasi altro documento di offerta pertinente), accompagnato dall’ultima relazione annuale


bligazionario? mpre!

certificata disponibile e l’ultima relazione semestrale se pubblicata successivamente. Questi documenti possono essere trovati sul nostro sito Web all’indirizzo www.ftidocuments.com o possono essere ottenuti gratuitamente dal rappresentante FT locale. I documenti del Fondo sono disponibili in inglese, arabo, ceco, danese, olandese, estone, finlandese, francese, tedesco, greco, ungherese, islandese, italiano, lettone, lituano, norvegese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo e svedese. I comparti di FTIF sono notificati per la commercializzazione in più Stati membri dell’UE ai sensi della Direttiva UCITS. FTIF può revocare tali notifiche per qualsiasi classe di azioni e/o comparto in qualsiasi momento utilizzando la procedura contenuta nell’Articolo 93a della Direttiva OICVM. Pubblicato da Franklin Templeton International Services S.à r.l., Succursale Italiana − Corso Italia, 1 − 20122 Milano − Tel: +39 0285459 1 − Fax: +39 0285459 222. © 2022 Franklin Templeton. Tutti i diritti riservati.


PANORAMA MOVIMENTI NELL’INDUSTRIA

CARLO TRABATTONI

Presidente, Assogestioni

Carlo Trabattoni, CEO di Generali Asset & Wealth Management, è stato nominato all’unanimità presidente di Assogestioni. Eletti anche i tre vicepresidenti: Saverio Perissinotto (Eurizon Capital SGR), Giovanni Sandri (BlackRock B.V. – Milan Branch) e Cinzia Tagliabue (Amundi SGR). Oltre a presidente e vicepresidenti, i componenti del Comitato di Presidenza sono Lucio De Gasperis (presidente del Collegio dei Revisori), Lorenzo Alfieri, Andrea Aliberti, Stefano Giuliani, Alessandro Melzi D’Eril.

DARIO CARRANO

Deputy Country Head per l’Italia, M&G Investments

Con l’obiettivo di dare ulteriore impulso alla crescita nel mercato italiano, M&G Investments ha nominato Dario Carrano alla carica di Deputy Country Head per l’Italia. Nel nuovo ruolo, Carrano riporterà a Andrea Orsi, Country Head of Italy & Greece, supportandolo nello sviluppo del business. Sarà inoltre responsabile della gestione e della crescita della clientela discretionary di M&G, con particolare riferimento a fund selector, fund buyer, portfolio manager e fondi di fondi.

ALI DIBADJ

CEO, Janus Henderson Group

Il CdA di Janus Henderson Group ha nominato Ali Dibadj CEO della società con effetto non oltre il 27 giugno 2022. Ali Dibadj succede a Dick Weil. Quest’ultimo si è ritirato dalla carica di AD e membro del CdA a partire dal 31 marzo. Il CdA ha quindi nominato il CFO Roger Thompson come CEO ad interim fino all’ingresso di Dibadj in JHG. Per permettere un ordinato passaggio di consegne, Weil opererà come consulente della società fino al 30 giugno prossimo.

DA NON PERDERE tutte le nuove nomine su fundspeople.com/it

BREVI

EVAN RUSSO

Amministratore Delegato, Lazard AM

Dopo più di 18 anni alla guida di Lazard AM, Ashish Bhutani ha deciso di andare in pensione e lasciare il ruolo di amministratore delegato a Evan Russo, CFO della società dal 2017. Russo diventerà operativo dal 1° giugno di quest’anno mentre Bhutani rimarrà presidente della parte di asset management e vicepresidente di Lazard fino alla fine del 2022 per garantire una transizione lineare.

14 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

MAURILIO MARIA PACE

Direttore Generale, Kairos Partners SGR

Kairos Partners SGR ha annunciato la nomina di Maurilio Maria Pace alla carica di direttore generale. Nella nuova veste, Pace riporterà all’AD Alberto Castelli affiancandolo nella definizione delle strategie di sviluppo del business. Il nuovo DG è stato nominato anche membro del Consiglio d’Amministrazione della SGR come consigliere delegato all’area commerciale.

n Ivan Fogliata, Presidente, Südtirol Bank n Simone Taddei, Direttore commerciale, canale Private Banking, Credem e Banca Euromobiliare n Francesco Bardelli, Consigliere non indipendente e non esecutivo; Stefano Gentili, Vice Presidente, Cattolica Assicurazioni n Nicolas Besson, Direttore degli Investimenti, Reyl Intesa Sanpaolo n Kat Ferris, Head of Product Development per l’Europa e l’Asia, Capital Group n Stefan Kuhn, Head of ETF Distribution per l’Europa, Fidelity International n Chabi Nouri, Private Equity Partner, divisione Private Equity, Mirabaud AM n Oliver Morath, Advisory Board internazionale, Accelerando Associates n Fatima Hadj, Climate Investment Strategist; Laëtitia Tankwe Head of Sustainability Implementation & Assurance, HSBC Global AM n Silvia Della Foglia, Team coverage italiano, Tabula IM n Ann Miletti, Chief Diversity Officer; Sonya Rorie, Deputy Chief Diversity Officer, Allspring Global Investments


UN POTENZIALE DI RENDIMENTO INTERESSANTE Fondamentalmente, in India, l’energia rinnovabile non dipende dai sussidi e, sebbene l’India abbia assistito a una

CONSUMO PRO CAPITE DI ELETTRICITÀ IN VARI PAESI NEL 2016 E 2017 16.000

14.000

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

World

India

China

Brazil

South Africa

Italy

Russia

UK

Korea

Germany

France

Japan

Australia

0 USA

Il settore delle energie rinnovabili in India prosegue il suo sviluppo e risulta sempre più promettente e ricco di opportunità. L’India è infatti uno dei maggiori produttori di energia rinnovabile a livello globale e la sua capacità installata da fonti rinnovabili è quadruplicata nel decennio fino al novembre 2020. Una crescita sostenuta da politiche favorevoli del governo e dai flussi di capitali degli investitori globali, che nel paese vedono un sistema di regolamentazione stabile e favorevole. Il Ministry of New and Renewable Energy dell’India ha recentemente comunicato che l’energia prodotta da fonti non fossili ammonta a 150 GW di capacità installata, ovvero il 40,1% della capacità totale, al di sopra dell’obiettivo che il paese si era prefissato alla Conferenza sul clima delle Nazioni Unite di Parigi del 2015 (COP21). Alla luce dell’innalzamento degli obiettivi di capacità e decarbonizzazione del governo, l’ottimismo che circonda il settore indiano delle rinnovabili è palpabile. Il primo ministro Modi ha inoltre annunciato un nuovo target di capacità di generazione di energia da fonti non fossili pari a 500 GW entro il 2030, stimando che entro lo stesso anno la nazione sarà in grado di soddisfare il 50% del proprio fabbisogno energetico con energie rinnovabili. La solidità e la coerenza della politica energetica e dell’approccio normativo dell’India attirano diversi operatori di mercato fra cui le aziende di pubblica utilità, spingendo così al ribasso il costo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e rendendola più accessibile. Il prezzo medio dell’elettricità di origine fotovoltaica indiana è sceso a 38 dollari per megawatt l’ora nel 2019 ed è più conveniente del 14% rispetto al costo dell’energia prodotta dal carbone, che tradizionalmente è la più economica in assoluto. Per questo motivo, oggi l’India vanta i costi di generazione di energia rinnovabile più bassi di tutti i paesi dell’area Asia-Pacifico.

Canada

DAVID SMITH Senior Investment Director, Asian Equities, abrdn

Il futuro delle rinnovabili in India

Fonte: Central Electricity Authority.

riduzione delle tariffe, i progetti che riguardano le energie rinnovabili offrono ancora rendimenti azionari interessanti. La transizione energetica dell’India parte fra l’altro da un livello di consumo energetico ancora relativamente basso, che nel 2020 si attestava a 1.208 kWh per abitante, ma secondo le stime dell’azienda di utility NTPC salirà a 3.000 kWh pro capite entro il 2040. Il consumo pro capite di elettricità dell’India è meno della metà della media globale, mentre quello della Cina è circa quattro volte più alto e negli Stati Uniti è quasi 10 volte maggiore. Queste stime lasciano presagire un’accelerazione della crescita dei consumi pro capite nazionali, ma sottolineano anche il potenziale di crescita della penetrazione delle energie rinnovabili nel mix energetico, che per il settore rappresenta un doppio effetto positivo. Certo, per raggiungere gli obiettivi nazionali di capacità installata, l’India dovrà ammodernare la sua rete elettri-

ca, creando opportunità, per le società di trasmissione che gestiscono le linee elettriche trasportando energia rinnovabile dalle aree dove l’irraggiamento solare è più elevato a quelle dove la domanda di elettricità è maggiore. In sostanza, gli investitori dovrebbero tenere presente che il settore delle energie rinnovabili indiano è una delle maggiori storie di successo globali degli ultimi anni, le cui prospettive si mantengono a nostro avviso molto positive. La coerenza e l’alta visibilità della politica energetica e del quadro normativo nazionale, unite all’elevato numero di società di buona qualità e a un ecosistema di operatori e servizi di supporto in costante espansione sono segni tangibili del forte potenziale di accelerazione della penetrazione delle energie rinnovabili. Pertanto, anche se quando si parla di energie pulite si pensa subito alla Cina, consigliamo agli investitori che guardano alla decarbonizzazione di non trascurare il potenziale dell’India.


PANORAMA BAROMETRO

MAPPA DELLA GESTIONE ITALIANA

IN ITALIA

FEBBRAIO 2022

DATI IN MILIONI DI EURO

IL BAROMETRO

SOCIETÀ

GESTIONI DI PORTAF. RETAIL 6.709 13.019 1.201 0 39.892 568 5.247 0 6.659 2.546 6.429 5.053 4.047 3.085 1.814 1.431 4.232 2.522 1.988 40

GESTIONI DI PORTAF. ISTITUZIONALI 340.108 132.196 102.143 102.164 11.616 1.942 4.330 3.819 993 4.686 4.080 661 2.155 2.768 0 0 245 820 0 87

PAT. GESTITO

FONDI APERTI

445.860 338.473 181.247 105.158 93.869 58.579 39.672 32.705 20.640 10.379 10.509 10.552 9.584 5.853 5.251 4.486 4.908 3.342 2.825 2.539

99.044 193.258 77.902 2.994 42.361 56.069 30.095 28.886 12.952 3.147 0 4.839 3.382 0 3.437 3.055 432 0 837 2.412

GRUPPO BANCA INTERMOBILIARE

1.127

91

-49,6

1.106

798 906

238

CONSULTINVEST

180

21

-3,2

959 816 464 411 612 173 137 86 1.392.288

58 297 464 49 331 144 137 68 568.354

826 350 0 0 0 29 0 18 108.123

74 169 0 362 281 0 0 0 715.811

0,8 5,7 -2,1 47,8 4,5 -1,1 -0,6 -0,1 4.589

GRUPPO GENERALI EURIZON (GRUPPO INTESA SANPAOLO) ANIMA HOLDING POSTE ITALIANE FIDEURAM (GRUPPO INTESA SANPAOLO) GRUPPO MEDIOLANUM GRUPPO AZIMUT ARCA CREDITO EMILIANO ICCREA GRUPPO CASSA CENTRALE BANCA GRUPPO MEDIOBANCA SELLA GRUPPO MONTEPASCHI GRUPPO ERSEL KAIROS PARTNERS GRUPPO BPER BANCA GRUPPO BANCO BPM GRUPPO BANCA IFIGEST ACOMEA

BANCA PROFILO BANCA FINNAT EURAMERICA GRUPPO CERESIO ITALIA FINANZIARIA INTERNAZIONALE EUREGIO PLUS ZENIT (PFM) OREFICI AGORA TOTALE

RACCOLTA NETTA 1252,9 2.148,40 380,50 -944,4 668,40 255,9 88,7 163,2 19,7 100,1 192,2 213,5 29,1 95,5 -87,4 -25,1 49,8 3,2 32,1 -49,6

MAPPA DELLA GESTIONE INTERNAZIONALE IN ITALIA SOCIETÀ AMUNDI GROUP BLACKROCK IM (*) ALLIANZ AXA IM JP MORGAN AM MORGAN STANLEY PICTET AM (*) FIDELITY INTERNATIONAL (*) GRUPPO BNP PARIBAS INVESCO (*) GRUPPO DEUTSCHE BANK SCHRODERS UBS AM M&G INVESTMENTS FRANKLIN TEMPLETON INVESTMENTS (§) CREDIT SUISSE (*) GROUPAMA AM (^) STATE STREET GLOBAL ADVISORS CANDRIAM (*) BNY MELLON IM (*) STANDARD LIFE ABERDEEN PLC (*) AVIVA INVESTORS GLOBAL SERVICES (*) TOTALE

PAT. GESTITO 206.780 100.667 52.058 46.756 47.377 42.073 48.662 43.772 29.193 33.781 29.076 26.634 21.777 13.884 13.062 16.485 9.645 7.802 10.141 3.555 2.669 240 806.091

FONDI APERTI 121.077 91.451 15.205 15.292 47.377 41.894 48.662 43.772 22.359 33.781 24.814 25.964 19.671 13.884 11.924 4.736 1053 2.219 5.519 3.342 2.669 240 596.905

GESTIONI DI PORTAF. GESTIONI DI PORTAF. RETAIL ISTITUZIONALI 3.547 82.156 0 9.217 1.379 35.474 0 31.465 0 0 0 179 0 0 0 0 1.357 5.477 0 0 3.359 903 0 670 0 2.106 0 0 0 1.138 4.377 7.372 0 8.592 0 5.583 0 4.622 0 213 0 0 0 0 14.019 195.167

Fonte: elaborazione propria sui dati Assogestioni ordinati per patrimonio gestito al netto dei fondi di gruppo. * Dati di patrimonio non aggiornati. § Raccolta netta parziale. ^ Raccolta netta parziale. Patrimonio parziale o parzialmente aggiornato.

16 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

RACCOLTA NETTA 688,60 ND -10,3 -59,6 415,5 -49,7 ND ND 70,1 ND 276,1 -6,9 82,3 206,2 20,6 ND 0 -28,3 ND ND ND ND 1.605


CORRADO GAUDENZI Responsabile Long Term Sustainable Strategies, Eurizon

Investire nell’economia circolare per una crescita più sostenibile, intelligente e inclusiva

La transizione verso un’economia circolare è un obiettivo chiave anche per favorire la transizione energetica a livello globale. L’economia circolare è un sistema economico che ha l’obiettivo di minimizzare l’utilizzo di materiali vergini, l’inquinamento e i rifiuti, attraverso un modello di produzione e consumo basato su condivisione, riutilizzo, prestito, riparazione, ricondizionamento e riciclo e sull’estensione del ciclo di vita dei prodotti e dei materiali. L’economia circolare riconosce una netta differenziazione tra materiali biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e tecnici, che sono invece destinati a essere rivalorizzati. L’economia circolare prevede anche la ridefinizione del ruolo dei principali soggetti economici, in cui i produttori passano dalla vendita di prodotti ai consumatori, all’offerta di servizi di utilizzo dei beni. I prodotti durevoli sono infatti affittati e condivisi a differenza di quanto previsto dall’attuale modello lineare dell’economia buy and consume. IL CONTESTO DI MERCATO Sul mercato l’offerta di fondi specializzati nell’investimento sulla transizione circolare è ancora molto limitata. È ragionevole pensare, però, che nel prossimo futuro registreremo un aumento di quest’offerta che beneficerà degli stimoli dei principali governi occidentali, in particolare quelli di Europa e Stati Uniti, attraverso ingenti investimenti che modificheranno il tessuto economico nel corso degli anni a venire. Stimoli finanziari che si sono resi ancor più necessari con l’esplosione della pandemia che ha portato i governi a stanziare ulteriori importanti investimenti orientati alle attività che perseguono obiettivi di natura ambientale e sociale. LA STRATEGIA DI EURIZON È anche per questo che Eurizon ha creato un fondo azionario incentrato sul tema della circolarità, in linea con quanto previsto dal piano industriale di Intesa Sanpaolo che vede nell’economia circolare uno dei suoi pilastri strategici. Il cambiamento

di paradigma è costituito dal passaggio da un modello di consumo lineare basato su estrazione di risorse scarse, produzione, consumo e smaltimento dei rifiuti a quello dove il riciclo e il riutilizzo dei materiali permettono di limitare l’utilizzo di materie prime ed energia, ponendo l’attenzione sulla riduzione degli sprechi e sulla ricerca di maggiore efficienza nelle diverse fasi del processo produttivo. I VANTAGGI DELL’ECONOMIA CIRCOLARE Investire nelle aziende leader nella transizione circolare può comportare diversi vantaggi come, per esempio, ridurre il rischio legato alla volatilità dei costi di approvvigionamento delle materie prime e dell’energia prodotta da fonti fossili. Inoltre, favorisce la fidelizzazione dei clienti per le aziende che sono in grado di generare profitti dalla vendita di servizi anziché di prodotti. Aziende di questo tipo nel medio lungo periodo potrebbero generare utili e flussi di cassa crescenti e maggiormente stabili, a fronte di investimenti che nel breve periodo si renderanno necessari per trasformare il modello di business da lineare a circolare. IL PROCESSO DI SELEZIONE DELLE AZIENDE Eurizon Fund – Equity Circular Economy è un comparto lussemburghese che seleziona le aziende in cui investire attraver-

so sia metriche standardizzate di natura fondamentale relative ai criteri ESG , sia metriche proprietarie sviluppate internamente che mirano a identificare tre distinte categorie di aziende: le aziende leader nella transizione circolare, che hanno già avviato il percorso di transizione riducendo i rifiuti e l’utilizzo di materiali vergini e allungando il ciclo di vita dei prodotti, le aziende “facilitatrici”, il cui business favorisce la transizione circolare di tutta l’economia riducendo l’utilizzo complessivo di risorse non rinnovabili e le aziende “fornitrici” di prodotti e servizi chiave per la transizione. Il processo di costruzione del portafoglio punta a massimizzare l’esposizione alle tre categorie di aziende citate escludendo le aziende che hanno uno score ESG molto basso o che sono coinvolte in business controversi ritenuti non socialmente responsabili dalla policy di Eurizon. Il comparto presenta un profilo di rischio/rendimento pari a 6 su una scala da 1 a 7, come riflesso dell’esposizione ai mercati azionari e in considerazione di normali condizioni di mercato. Se dovessero presentarsi eventi inusuali o non prevedibili la rischiosità del portafoglio potrebbe aumentare per il sopraggiungere di ulteriori rischi quali: rischio di controparte, di liquidità, operativo o connesso alle prassi standard di gestione degli investimenti.

LE AZIENDE SONO CLASSIFICATE IN QUATTRO DISTINTE CATEGORIE IN BASE AL RUOLO CHE RIVESTONO NEL PROCESO DI TRANSIZIONE VERSO UN’ECONOMIA CIRCOLARE:

Leader nella transizione circolare

che hanno già iniziato a trasformare il propio processo produttivo e il proprio modello di business, minimizzando i rifiuti, l’inquinamento e l’utilizzo di materiali vergini e allungando il ciclo di vita dei prodotti

Facilitatori

il cui business favorisce la transizione circolare dell’economia riducendo l’utilizzo complessivo di risorse non rinnovabili

Fornitori

di prodotti e servizi chiave alle aziende Leader e Facilitatori della transizione circolare

Altre aziende

che favoriscono la sostenibilità a tutto tondo di settori in cui la circolarità non ha al momento un impatto materiale

Questa è una comunicazione di marketing. Prima di adottare qualsiasi decisione di investimento ed operare una scelta informata in merito all’opportunità di investire è necessario leggere attentamente le Informazioni Chiave per gli Investitori (KIID), il Prospetto, il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione. Tali documenti descrivono i diritti degli investitori, la natura del Fondo, i costi ed i rischi ad esso connessi e sono disponibili gratuitamente sul sito internet www.eurizoncapital.com nonché presso i distributori. È inoltre possibile ottenere copie cartacee di questi documenti previa richiesta scritta alla Società di gestione del Fondo o alla Banca Depositaria. I KIID sono disponibili nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano e inglese. La Società di Gestione può decidere di porre fine alle disposizioni adottate per la commercializzazione dei suoi organismi di investimento collettivo in conformità all’art. 93 bis della direttiva 2009/65/CE e all’art. 32 bis della direttiva 2011/61/UE. La presente comunicazione non è, altresì, da considerarsi rivolta a persone in giurisdizioni in cui l’offerta al pubblico di prodotti finanziari non sia autorizzata o alle quali sia illegale rivolgere tale offerta o promozione. Non viene fornita alcuna garanzia in merito al conseguimento dell’obiettivo del comparto.


PANORAMA BAROMETRO

EVOLUZIONE DI PATRIMONIO E RACCOLTA FONDI APERTI IN ITALIA GRUPPI ITALIANI

FONDI APERTI Dati al 31 dicembre 2021.

GRUPPI ESTERI

TOTALE

DIRITTO ITALIANO DIRITTO ESTERO

1.300.000

GRUPPI ESTERI

1.200.000

GRUPPI ITALIANI

1.100.000 1.000.000

599.199

900.000

PATRIMONIO

800.000 700.000 600.000 500.000 400.000

437.954

206.160

300.000 200.000 100.000

29.275

0

PATRIMONIO

30.000 25.000 20.000

8 317 RACCOLTA

15.000 10.000 5.000 0

4.684

-5.000

506

-10.000

-648

-15.000 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09 12

2016

2017

2018

2019

2020

RACCOLTA

2021

Fonte:

Fonte:

PATRIMONIO GESTITO IN FONDI APERTI

Dati al 28 febbraio 2022.

OBBLIGAZIONARI

425.266 363.233

AZIONARI FLESSIBILI

235.292

BILANCIATI MONETARI HEDGE

164.651 42.226

RACCOLTA NETTA IN FONDI APERTI

Dati al 28 febbraio 2022.

OBBLIGAZIONARI

18 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

-738 2.626 2.173

AZIONARI FLESSIBILI

-470

175

BILANCIATI MONETARI

1.991

Fonte:

-1.376

HEDGE

Tutti i dati in milioni di euro.

767

1.943 1.551 2.557

-10 -20

GENNAIO-22

FEBBRAIO-22


TTORI ETICA INVESTIMENTI ACQ LIM ATTIVO INVESTIRE FONDI ES REEN BOND RENDICONTO SOCIAL INTEGRAZIONE IN MODO CO₂ DI TEWARDSHIP RISCHIO CLIMATIC EING SOSTENIBILE AMBIENTALE OCIALE GOVERNANCE CON GOV TTIMIZZATO CONVERSIONE BON MBIAMENTO CHIAREZZA IMPRO CARBONIO FATTORI CLIMATICI TA Sostenibilità, semplificata con gli ETF iShares. Ottieni la chiarezza di cui hai bisogno per costruire un portafoglio più sostenibile.

Investi in qualcosa di più grande. Capitale a Rischio. Il valore degli investimenti e il reddito che ne deriva possono crescere così come diminuire, e non sono garantiti. Gli investitori potrebbero non rientrare in possesso dell’importo inizialmente investito. Messaggio Promozionale: Prima dell’adesione leggere il Prospetto, il KIID ed il Documento di Quotazione disponibili su www.ishares.it e su www.borsaitaliana.it. Questo documento è stato elaborato da BlackRock (Netherlands) B.V., succursale italiana, Milano, Piazza San Fedele n. 2 (“BlackRock Milano”). BlackRock è la denominazione commerciale di BlackRock (Netherlands) B.V. © 2022 BlackRock, Inc. Tutti i diritti riservati. 1958342


PANORAMA BAROMETRO

EVOLUZIONE DI PATRIMONIO E RACCOLTA FONDI DELLE RETI DI CONSULENZA IN ITALIA DIRITTO ITALIANO

DIRITTO ESTERO

TOTALE

230.000

PATRIMONIO

172.500

115.000

57.500

0 3.000 2.000

RACCOLTA

1.000 0 -1.000 -2.000 -3.000

03

06

09

12

03

06

2016

09

12

03

2017

06

09

12

03

2018

06

09

12

2019

03

06

09

2020

12

03

06

09

12

2021 Dati al 31 dicembre 2021.

Fonte:

RISPARMIO GESTITO - DATI RETI DI CONSULENZA CONSISTENZE PATRIMONIALI ENTITÀ

TOTALE PATRIMONIO

FONDI E SICAV

GESTIONI PATRIMONIALI

PRODOTTI ASSICURATIVI/ PREVIDENZIALI

TOTALE RACCOLTA NETTA*

CONSULENTI FINANZIARI ABILITATI ALL'O.F.S.**

FIDEURAM - INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING S.p.A. (GRUPPO FIDEURAM)

96.871

32.011

30.896

33.964

339

INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING S.p.A. (GRUPPO FIDEURAM)

83.597

32.995

21.240

29.362

365

1.079

BANCA MEDIOLANUM S.p.A. (GRUPPO MEDIOLANUM)

70.019

35.376

749

33.894

408

4.263 2.184

3.602

BANCA GENERALI S.p.A. (GRUPPO BANCA GENERALI)

59.437

23.418

8.521

27.498

345

ALLIANZ BANK FINANCIAL ADVISORS S.p.A. (GRUPPO ALLIANZ BANK)

54.533

18.427

640

35.466

267

2.151

FINECOBANK S.p.A. (GRUPPO FINECOBANK)

52.787

36.299

330

16.158

294

2.831

AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT (GRUPPO AZIMUT)

45.141

27.260

7.224

10.657

267

1.854

SANPAOLO INVEST SIM S.p.A. (GRUPPO FIDEURAM)

24.370

7.873

8.378

8.119

72

1.175

CREDEM S.p.A. (GRUPPO CREDITO EMILIANO - CREDEM)

17.072

9.357

3.255

4.460

15

732

DEUTSCHE BANK S.p.A. - DB FINANCIAL ADVISORS (GRUPPO DEUTSCHE BANK)

15.560

9.092

1.249

5.219

54

1.094

BANCA EUROMOBILIARE S.p.A. (GRUPPO CREDITO EMILIANO - CREDEM)

9.016

4.682

2.260

2.074

-19

384

IW BANK S.p.A. (GRUPPO UNIONE DI BANCHE ITALIANE)

6.749

5.116

283

1.350

-9

620

BANCA WIDIBA S.p.A. (GRUPPO MONTE DEI PASCHI DI SIENA)

5.533

3.779

242

1.512

17

537

BNL - BNP PARIBAS - Life Banker (GRUPPO BNP PARIBAS)

6.175

3.398

129

2.648

21

603

CHEBANCA! S.p.A. (GRUPPO MEDIOBANCA)

4.905

3.561

116

1.228

55

505

CONSULTINVEST INVESTIMENTI SIM S.p.A. (GRUPPO CONSULTINVEST)

2.330

1.411

294

625

-6

417

554.095

254.055

85.806

214.234

2.485

24.031

TOTALE

Fonte: Assoreti. Sono inclusi i fondi speculativi e fondi chiusi. Dati consistenze patrimoniali al 31 dicembre 2021, in milioni di euro. * Sono inclusi fondi e SICAV, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali. Dati al 28 febbraio 2022, in milioni di euro. ** Il dato si riferisce al numero di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede con portafoglio > 0. Dati al 28 febbraio 2022.

20 FUNDSPEOPLE I MAGGIO


Comunicazione di marketing

È ora di cogliere il potenziale dei trend di domani con il fondo FF - Global Thematic Opportunities Fund. Scopri la soluzione di investimento multi-tematica e flessibile, pensata per consentire ad ogni investitore accesso ai trend più promettenti ed esclusivi del settore. Scopri di più su fidelity-italia.it/GTO Capitale a Rischio. Ogni investimento comporta dei rischi e l’investitore può anche non riottenere la somma investita. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento contatta il tuo consulente. AVVERTENZA: prima dell’adesione leggere attentamente il prospetto e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (“KIID”), i quali sono stati debitamente pubblicati, in lingua italiana, presso la Consob e sono disponibili presso i soggetti collocatori, nonché sul sito fidelity-italia.it. Se non altrimenti specificato, i commenti sono quelli di Fidelity. Queste informazioni non devono essere riprodotte o circolarizzate senza autorizzazione preventiva. Fidelity fornisce esclusivamente informazioni sui suoi prodotti e non offre consulenza sugli investimenti basata su circostanze individuali, salvi i casi in cui ciò stato specificamente concordato da una società autorizzata in una comunicazione formale con il cliente. Fidelity International si riferisce al gruppo di società che compone l‘organizzazione globale di gestione di investimenti che fornisce informazioni su prodotti e servizi in determinate giurisdizioni, ad eccezione dell‘America settentrionale. Questa comunicazione non è diretta e non deve essere diretta a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in paesi dove i fondi non sono autorizzati alla distribuzione o dove non è richiesta alcuna autorizzazione. Salva espressa indicazione in senso contrario, tutti i prodotti sono forniti da Fidelity International e tutte le opinioni espresse sono di Fidelity International. Fidelity, Fidelity International, il logo di Fidelity International e il simbolo „“F““ sono marchi registrati da FIL Limited. Vi invitiamo ad ottenere informazioni dettagliate prima di prendere decisioni di investimento. Tali decisioni devono basarsi sul Prospetto in vigore e sul documento contenente informazioni chiave per gli investitori (KIID) , disponibili assieme alla relazione annuale e semestrale senza costi presso i nostri distributori, presso il nostro Centro Europeo di Servizi in Lussemburgo , FIL (Luxembourg) S.A. 2a, rue Albert Borschette BP 2174 L-1021 Lussemburgo. Fidelity Funds „“FF““ è una società di investimento a capitale variabile (OICVM) di diritto Lussemburghese multicomparto e con più classi di azioni. Il presente materiale è pubblicato da FIL Luxembourg) S.A., autorizzata e regolamentata dalla CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier). CL21112103-2205


20 22

PANORAMA BAROMETRO

I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2022

Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: Società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.

Pictet-Global Megatrend Sel I USD MS INVF Global Opportunity Z Fidelity Global Dividend I-Acc-EUR Pictet - Global Envir Opps I EUR BGF World Healthscience A2 Pictet - Robotics I dy EUR Fidelity China Consumer Y-Acc-USD BGF World Technology E2 CPR Invest Glbl Dsrpt Opp R EUR Acc Vontobel Global Equity A USD MS INVF US Advantage I JPM China A-Share Opps C (acc) EUR Fidelity Global Technology Y-Dis-EUR Fidelity World A-Dis-EUR Invesco Glbl Consmr Trnds A USD Acc BGF Sustainable Energy A2 Nordea 1 - Global Climate & Envir BI EUR Franklin Technology A Acc USD MS INVF Asia Opportunity Z Pictet-Digital PUSD Pictet-Security I EUR Schroder ISF Glb Clmt Chg Eq C Acc EUR Fidelity Sust Water & Waste A Acc EUR BGF Next Generation Technology Z2 USD Amundi IS MSCI North America IE-C JPM Emerging Markets Equity A (dist) USD MS INVF US Growth I BGF Continental Eurp Flex E2 EUR

01 EQUITY

Pictet SmartCity I dm GBP Pictet-Water I EUR JPM Global Healthcare C (acc) USD Allianz Global Artfcl Intlgc AT EUR MS INVF Europe Opportunity Z Pictet-Clean Energy I USD BGF Future of Transport Z2 USD Amundi IS MSCI Europe IE-C Capital Group New Pers (LUX) ZL Amundi Fds Glb Ecology ESG A EUR C Eleva UCITS Eleva Eurp Sel I EUR acc AXA Rosenberg US Enh Idx Eq Alp A $ Acc JPM China A (dist) USD JPM US Select Equity A (acc) USD JPM US Value A (dist) GBP Fidelity Sust Cnsmr Brds A-Dis-EUR JPM Global Focus A (dist) EUR JPM US Technology A (dist) USD MS INVF Global Infrastructure Z DWS Invest Top Dividend FC Invesco Sus Pan Eurp Stu Eq C € Acc Franklin US Opportunities Z(acc)USD JPM Emerging Mkts Opps A (acc) USD Amundi Fds Pio US EqFundmGr M2 EUR C JPM Thematics Genetic Thrps C2 Acc USD MS INVF Global Quality Z Fidelity Glb Dmgrphcs Y-Acc-GBP Pictet-USA Index P USD GS Global CORE Eq E Acc EURClose BNP Paribas Climate Impact Privl C Pictet-Biotech PUSD Fidelity Global Health Care Y-Dis-EUR Vontobel mtx Sust EmMkts Ldrs G USD CPR Invest Climate Action I EUR Acc Wellington US Research Eq USD S Ac JPM Europe Equity Plus A perf (acc) EUR

22 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

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400 800 1.200 1.600 Amundi IS S&P 500 ESG IE-C BNP Paribas Disrpt Tech Cl D Fidelity European Dynamic Gr A-Dis-EUR Allianz Europe Equity Growth W EUR Fidelity Pacific A-Dis-USD JPM America Equity A (dist) USD Robeco Global Consumer Trends D € Amundi Fds Euroland Equity E2 EUR C Fidelity Asia Pacific Opps Y-Acc-EUR BNP Paribas Global Envir N C M&G (Lux) Glb Dividend A EUR Acc MS INVF Global Insight Z BGF World Gold A2 MFS Meridian Global Equity A1 USD Pictet - Global Thematic Opps-I EUR Vontobel US Equity A USD Schroder ISF Glb Em Mkt Opps C Acc USD CS (Lux) Digital Health Equity CB USD Eleva UCITS Eleva Abs Ret Eurp S EUR acc Schroder ISF Emerging Asia I Acc EUR Janus Henderson Glb Life Scn I2 USD Schroder ISF Greater China C Acc USD Amundi Fds US Pioneer Fund E2 EUR C BNP Paribas Energy Transition C D Amundi Fds Glb Eq Sust Inc I2 EUR C Amundi Fds Em Mkts Eq Foc I USD C Schroder ISF EURO Equity C Dis EUR UBAM 30 Global Leaders Equity IHC USD JPM US Select Equity Plus A (acc) EURH Schroder ISF Asian Opports A Dis USD AV UBS (Lux) ES USA Growth $ Q- acc Amundi Fds European Eq Val M2 EUR C BGF European Special Situations A2 BGF European Equity Income AI2 EUR UBS (Lux) ES L/T Thms $Q JPM Japan Equity A (dist) USD CPR Invest MedTech I EUR Acc BGF World Mining A2 Amundi IS Amundi MSCI Europe SRI IE C Templeton Emerging Markets A(Ydis)USD Candriam Eqs L Onclgy Impct I USD Cap MFS Meridian European Value A1 EUR Fidelity Asian Special Sits A-Dis-USD Fidelity America A-Dis-USD Fidelity America A-Dis-USD Candriam Sst Eq Em Mkts R € Acc Pictet-Quest Europe Sust Eqs P EUR CPR Invest Food For Gens I EUR Acc BGF Circular Economy Z2 USD Janus HndrsnPan Eurp A2 EUR AB Select US Equity S1 USD Acc Allspring (Lux) WW USAllCpGr I EUR Acc BNP Paribas Aqua C C Amundi MSCI Wld Climt Trnstn CTB XE BGF Emerging Markets E2 BNP Paribas Consumer Innovtr Cl C M&G (Lux) Global Listed Infras A EUR Acc Amundi MSCI EMU ESG Ldrs Sel IE-C MS INVF Global Brands Eq Inc Z Vontobel Emerging Markets Eq A USD CS (Lux) Robotics Equity CB USD Janus Henderson Absolute Return I Acc JPM Greater China A (dist) USD Pictet-Health I USD Fidelity Global Financial Svcs Y-Dis-EUR

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400 800 1.200 1.600 AXAWF Global Factors-Sust Eq I Cap EUR JPM Europe Select Equity A (acc) EUR JPM Pacific Equity A (dist) USD BNP Paribas Euro Equity C C Fidelity Italy A-Dis-EUR CS (Lux) Security Equity CB USD Schroder ISF Glbl Sust Gr C Acc USD UBS (Lux) EF China Oppo(USD) Q USD acc JPM Europe Dynamic Techs Fd A (dist) EUR Pictet-Nutrition I EUR Pictet-Premium Brands I EUR Wellington Glbl Quality Gr USD S Ac MS INVF Emerging Leaders Equity A Fidelity Sustainable Asia Eq Y-Dis-USD Pictet-Timber I USD Vontobel Clean Technology I EUR T. Rowe Price Glb Foc Gr Eq I USD DWS Invest Global Infras FC Candriam Eqs L Em Mkts C EUR Cap Fidelity FAST Europe A-ACC-EUR Robeco BP US Premium Equities IH € T. Rowe Price EM Eq I USD Franklin Biotechnology Discv A(acc)USD Candriam Eqs L Eurp Innovt R EUR Cap BGF European Focus A2 Amundi Fds Eurp Eq Green Imp I EUR C Fidelity Glbl thmtc Oppos A-USD Invesco Japanese Eq Adv C JPY Acc Allianz Pet and Animal Wlb AT EUR Amundi Fds Pio US Eq Rsrch E2 EUR C Allianz Europe Equity Gr Sel IT EUR Amundi Inv US Equity X GS Europe CORE Equity A Inc EUR Amundi IS MSCI World IE-C Invesco Pan European Equity A EUR Acc Pictet - Quest Global Equities I EUR Allianz Global Sustainability IT EUR Amundi Fds SstTop Eurp Plyrs E2 EURC BGF European A2 Mirabaud Sustainable Glbl Fcs A USD Acc BNP Paribas China Eq Cl D Invesco Greater China Equity A USD Acc Fidelity Sst Fut Cnt I Acc EUR Nordea 1 - Emerging Stars Equity BI EUR Comgest Growth Europe EUR I Acc BNY Mellon Mobility Innovation USD E Acc CPR Invest Social Impact I EUR Acc JPM US Equity All Cap C (acc) USD BGF World Financials A2 JPM Global Select Equity A (acc) USD BNP Paribas US Growth Classic C BNY Mellon Dynamic U.S. Equity USD W Acc BNP Paribas Smart Food I Cap Janus Henderson Hrzn Euroland A2 EUR DNCA Invest SRI Europe Gr I EUR UBS (Lux) EF Greater China (USD) Q Mirova Global Sust Eq S1/A EUR NPF Schroder ISF Glb Div Mxmsr C Acc USD Invesco Asian Equity Z USD Acc DNCA Invest Beyond Global Leaders B EUR MFS Meridian European Research A1 EUR JPM Europe Strategic Growth A (dist) EUR Schroder ISF China Opps C Acc USD Allianz Euroland Equity Growth IT EUR GS US CORE Equity U Inc USD

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Fondi con più di 1,6 miliardi di asset in capo ai clienti italiani. Fonte: dati frutto di elaborazione propria del team di Analisi FundsPeople, svolta attraverso diverse piattaforme di distribuzione e società di gestione. I fondi appartenenti al gruppo Fixed Income includono anche i prodotti convertibili.

400 800 1.200 1.600 MS INVF Global Brands A USD


Affrontiamo le incertezze dei mercati e aiutiamo gli investitori a gestirle.

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SOLO PER GLI INVESTITORI PROFESSIONALI. DOCUMENTO A FINI PROMOZIONALI. Il presente materiale, pubblicato da Capital International Management Company Sàrl. © 2022 Capital Group. Tutti i diritti riservati.


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PANORAMA BAROMETRO

I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2022

Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: Società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione. 400 800 1.200 1.600 Invesco Euro Equity C EUR Acc Amundi Fds Polen Cptl Glbl Gr I2 USD C Schroder ISF Japanese Eq A Dis AV JPM Global Dividend A (acc) USD Tendercapital Secular Euro Instl € Acc JPM US Growth A (dist) GBP

01 EQUITY

Amundi Fds New Silk Road IU USD C Robeco Emerging Markets Equities D € Comgest Growth Japan JPY Acc BGF European Value A2 GS Japan Equity Base Acc JPY Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR BSF European Opps Extension D3G EUR JPM Euroland Equity A (dist) EUR Fidelity Global Focus Y-Dis-EUR StocksPLUS™ Instl EURH Acc

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400 800 1.200 1.600 SWC (LU) EF Sustainable AA Schroder ISF Eurp Div Mxmsr C Acc EUR CPR Invest Megatrends R EUR Acc Templeton Asian Growth A(Ydis)USD BGF US Flexible Equity A2 Allianz Thematica A EUR Polar Capital Global Tech Inc UBAM Swiss Equity UC CHF Invesco Global Equity Income C USD Acc Eleva UCITS Eleva Euroland Sel I EUR acc Pictet-Pacific Ex Japan Index P USD Janus Henderson Hrzn GlbTechLdrs A2USD Amundi Fds China Equity E2 EUR C BNP Paribas Health Cr Innovtr Cl Cap State Street US ESG Scrn Idx Eq P USD State Street Europe ESG Scrn Idx EqPEUR RWC Global Emerging Markets B USD RAM (Lux) Sys European Equities B EUR RAM (Lux) Sys Emg Mkts Equities B USD

400 800 1.200 1.600 PIMCO GIS Income Institutional USD Acc Fidelity Euro Short Term Bond Y-Acc-EUR Schroder ISF EURO Corp Bd I Acc EUR PIMCO Obbligazionario Prdnt Ins EUR Acc Nordea 1 - European Covered Bond BP EUR Invesco Global Ttl Ret EUR Bd Z EUR Acc Amundi Fds Glbl Aggt Bd I USD C MS INVF Global Fixed Income Opps Z JPM Global Bond Opps A (acc) USD BGF Euro Short Duration Bond A2 EUR BGF China Bond D3 USD PIMCO GIS Divers Inc Instl USD Acc Amundi Fds Strategic Bd E2 EUR C Nordea 1 - Low Dur Eurp Cov Bd BI EUR BNP Paribas Enhanced Bond 6M I C Fidelity European Hi Yld A-Dis-EUR

02 FIXED INCOME

MS INVF Euro Strategic Bond I Muzinich Enhancedyield S-T HUSD Acc A BlueBay Inv Grd Euro Govt Bd I EUR Acc Invesco Euro Corporate Bond Z EUR Acc Fidelity Em Mkt Corp Dbt I-Dis-USD Carmignac Sécurité AW EUR Acc Fidelity Emerging Mkt Dbt Y-Acc-USD Vontobel Emerging Mkts Dbt I USD BSF Fixed Income Strategies I2 EUR BGF Fixed Income Global Opps A2 Nordea 1 - European High Yld Bd BI EUR Amundi SF Diversified S/T Bd H EUR ND Templeton Global Ttl Ret A(acc)USD JPM EU Government Bond C (acc) EUR iShares Em Mkts Govt Bd Idx (LU) N7 EUR Pictet-Emerging Local Ccy Dbt I USD BGF Euro Corporate Bond A1 EUR Amundi Fds EM Blnd Bd I EUR C Invesco Belt and Road Debt Z Acc Schroder ISF EURO Bond C Dis AV JPM Global Corp Bd A (acc) USD Amundi Fds Glb Subrdntd Bd I2 EUR C BGF Euro Bond A2 Templeton Global Bond A(Mdis)USD DWS Invest Euro High Yield Corp LD Schroder ISF Glb InflLnkdBd C Acc EUR UBS (Lux) BS Convt Glbl € Q-acc Pictet-Global Emerging Debt P dy USD

24 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

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400 800 1.200 1.600 PIMCO GIS Cmdty Real Ret Instl USD Acc DPAM INVEST B Eqs NewGems Sust W Cap DPAM INVEST B Equities Euroland B Cap DPAM INVEST B Equities World Sust V Dis DPAM Equities L US SRI MSCI Index F Threadneedle(Lux)Pan Eurp ESGn Eqs W EUR Threadneedle (Lux) American W Threadneedle (Lux) Global Focus W Threadneedle (Lux) Pan Eurp SmCp Opps AE Threadneedle (Lux) Glb Smlr Coms AE Carmignac Investissement A EUR Acc THEAM Quant WldClmtCarbOffstPlnPrivl€Acc AB European Eq Ptf A Acc Aberdeen S Eu Sus n Res Inv Eq A Acc EUR Aberdeen S Asia Pac Eq A Acc USD Aberdeen S China A Share Eq I Acc EUR Aberdeen S NA SmComs I Acc USD

400 800 1.200 1.600 Amundi IS JP Morgan GBI Glbl Gvs IHE-C Schroder ISF EURO Govt Bd A Dis EUR AV Fidelity Glb Shrt Dur Inc A-MD-USD Amundi Fds Em Mkts Bd E2 EUR C Vontobel EURO Corporate Bond A EUR Pictet-EUR Short Term High Yield I EUR Fidelity Global Infl-Link Bd A-Acc-USD Fidelity China Govt Bd Y-MINC(G)-RMB Schroder ISF Strat Crdt C Acc GBP AXAWF Global Infl Sh Dur Bds I Cap USD Nordea 1 - European Fincl Dbt BI EUR DWS Invest Euro Corporate Bds FC JPM Income A (acc) USD PIMCO GIS Glb Real Rt Ins USD CcyExpsAcc Carmignac Pf Sécurité FW EUR Acc Amundi Fds Pio Strat Inc A USD C Allianz Euro Credit SRI I EUR Fidelity Global Bond Y-Acc-USD MS INVF Euro Corporate Bond I Invesco Euro Short Term Bond Z EUR Acc Amundi IS JP Morgan EMU Govies IE-C CamGestion Obliflexible Franklin Glbl Convert Secs A(acc)USD DWS Invest Euro-Gov Bonds FC Janus Henderson Hrzn Euro Corp Bd I2 EUR Fidelity US High Yield A-Dis-USD Robeco Financial Institutions Bds I € PIMCO GIS Capital Scs Admin USD Inc Schroder ISF Glb Convert Bd C Acc USD JPM Global Convert (EUR) A (dist) EUR Schroder ISF EURO Crdt Convct I Acc EUR Stt Strt Glbl Trs Bd Idx I USD Acc AXAWF Global Infl Bds I Cap EUR Invesco Euro Bond Z EUR Acc Neuberger Berman EM DbtHrdCcy USD I C MS INVF Global Bond I JPM Global High Yield Bond C (acc) EURH AXAWF Euro Credit Plus A Cap EUR AXAWF Global Strategic Bds I Cap EUR H NN (L) US Credit P Cap USD Fidelity Sust Strat Bd Y-Acc-EUR H Fidelity China RMB Bond A-Acc-RMB Jupiter Dynamic Bond I EUR Q Inc PIMCO GIS Euro Income Bond Instl EUR Inc

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Fidelity Euro Corporate Bond Y-Acc-EUR BNP Paribas Green Bd I Cap Schroder ISF EURO Hi Yld C Acc EUR Amundi Fds Global Corp Bd I USD C UBS (Lux) BF Euro Hi Yld € Q Amundi Fds Optimal Yld S/T I2 EUR C Invesco Global Inv Grd CorpBd C USD AD JPM Flexible Credit A (acc) USD Candriam Bds Euro High Yld R EUR Cap Capital Group Euro Bond (LUX) B Fidelity Asian Bond Y-Acc-USD DWS Invest ESG Euro Bonds (Short) FC AXAWF Global High Yield Bds F Dis EUR H Nordea 1 - European Cross Credit BI EUR AXAWF Euro Credit Short Dur I Cap EUR GS Em Mkts Dbt A Acc USD Amundi Fds Euro Corp Bd I EUR C PIMCO GIS Em Mkts Bd Instl USD Acc BGF Global High Yield Bond C1 USD Amundi Fds Em Mkts S/T Bd M2 EUR C AXAWF Euro Government Bonds I Cap EUR BlueBay Investment Grade Bd B EUR PIMCO GIS Euro Bond Instl EUR Inc MS INVF European HY Bd I BNP Paribas Euro Corporate Bd C C Pictet-EUR Government Bonds P dy Amundi Fds Euro Aggt Bd F2 EUR C JPM Global Government Bond A (acc) EUR Candriam Sst Bd Glbl Hi Yld C € Acc BSF Fixed Income Credit Str I2 EUR Acc Schroder ISF Glbl Corp Bd A Dis MV Fidelity US Dollar Bond A-Dis-USD PIMCO GIS Ttl Ret Bd Instl USD Acc EdR SICAV Financial Bonds I EUR Neuberger Berman Ultr S/T Er Bd I EURAcc Pictet-Chinese Local Currency Debt I EUR Fidelity Asian High Yield A-Acc-EUR Janus Henderson Hrzn Euro HY Bd I2 EUR Nordea 1 - Flexible Fixed Income BI EUR DWS Invest Short Duration Credit FC Neuberger Berman Corp Hyb Bd EUR I5 Acc HSBC GIF Euro High Yield Bond AD BlueBay Inv Grd Euro Aggt Bd I EUR Allianz Advcd Fxd Inc S/D W EUR

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Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio Base (Acc.) | LU2106859874

LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE È GIÀ INIZIATA. Esistono aziende innovative che stanno creando le tecnologie necessarie per combattere con successo il cambiamento climatico. Si chiama Rivoluzione Ambientale, e rappresenta una concreta opportunità per investire nei settori in grado di creare un impatto positivo sia sul tuo portafoglio che sull’ambiente.

Energia pulita

Efficienza delle risorse

Consumo sostenibile

Economia circolare

Sostenibilità idrica

per ridurre la domanda di combustibili fossili

per rispettare le limitate risorse del nostro pianeta

per ridurre le emissioni

per combattere la scarsità di risorse

per far fronte alla carenza d’acqua

Visita il sito gsamfunds.it o contatta il tuo referente in Goldman Sachs Asset Management.

Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri, che possono variare. Ad uso esclusivo di investitori professionali. Nell’Unione Europea, il presente materiale è stato approvato da Goldman Sachs Asset Management Funds Services Limited, che è regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Gli obiettivi non garantiscono in alcun modo i risultati futuri. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima dell‘adesione leggere il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione e il prospetto disponibile sul sito Internet https://assetmanagement.gs.com/content/gsam/ita/it/advisors/homepage. html e presso gli intermediari collocatori. Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio è comparto della SICAV di diritto lussemburghese Goldman Sachs Funds. Il presente documento non rappresenta un‘offerta di acquisto o sottoscrizione di quote. Prima di ogni investimento consigliamo di contattare il vostro consulente finanziario. Riservatezza: Nessuna parte di questo materiale può, senza il previo consenso scritto di Goldman Sachs Asset Management, essere (i) riprodotta, fotocopiata o duplicata, in qualsiasi forma, con qualsiasi mezzo, o (ii) distribuita a qualsiasi persona che non sia un dipendente, un funzionario, un amministratore o un agente autorizzato del destinatario. Goldman Sachs & Co., © 2022 Goldman Sachs. Tutti i diritti riservati. 253743-OTU-1478729


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PANORAMA BAROMETRO

I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2022

Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: Società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.

02 FIXED INCOME

400 800 1.200 1.600

■■■ UBS (Lux) BS China Fxd Inc ¥ Q acc ■■■ UBAM Global High Yield Solution IHC CHF ■ ■ ■ Pictet-EUR Short Mid-Term Bonds I ■■■ Candriam Bds Crdt Opps I EUR Cap ■■■ AXAIMFIIS US Short Dur HY A Cap USD ■■■ NN (L) Green Bond I Cap EUR ■■■ M&G (Lux) Glb Macro Bd A EUR Acc ■■■ JPM US Aggregate Bond A (dist) USD ■■■ Templeton Emerging Mkts Bd A(Qdis)USD ■■■ MS INVF Emerging Mkts Corp Debt Z ■■ Vontobel TwentyFour StratInc HI Hdg EUR ■■ Pictet-Emerging Corporate Bds I USD ■■ JPM Income Opp A perf (acc) EURH ■■ Amundi IS EURO Corporates ETF DR EUR C ■ ■ Fidelity Global Income A-Acc-USD ■■ UBS (Lux) BS Global Dyn $ Q-acc ■■ BNP Paribas Sust Euro Bd I Cap ■■ JPM Emerg Mkts Corp Bd A (acc) USD ■■ Amundi Fds Euro Govt Bd A EUR C ■■ Allianz Credit Opportunities IT13 EUR ■■ Tendercapital Glb Bd Shrt DurInstl€AccAI ■■ SWC (LU) BF Responsible COCO DTH CHF ■ ■ Mirabaud Sust Convert Glbl A USD Acc ■■ Muzinich Glbl Shrt DurInvmtGrdHEURIncFdr ■ ■ Amundi Fds Euro HY Bd I EUR C ■■ UniInstitutional Euro Reserve Plus ■■ Vontobel Bond Global Aggt AH Hdg USD ■■ BGF Emerging Markets Corp Bd I2 USD ■■ UBAM Global Convertible Bond IC EUR ■■ GAM Star Credit Opps (EUR) AQ EUR Inc ■■ LO Funds Convertible Bond EUR RA ■■ BNY Mellon US Muncpl Infras Dbt USD WAcc ■ ■ Pictet-EUR Corporate Bonds P ■■ JPM Emerg Mkts Lcl Ccy Dbt A (acc) USD

400 800 1.200 1.600 Invesco Pan European Hi Inc Z EUR Acc JPM Global Income A (div) EUR Fidelity Glb MA Gr & Inc A-Acc-EUR Pictet-Multi Asset Global Opps I EUR MS INVF Global Bal Rsk Contr FOF A

03 MULTI-ASSET / ALTERNATIVE

BGF ESG Multi-Asset E2 EUR Amundi Fds Global MA Cnsrv M2 EUR C M&G (Lux) Optimal Income A EUR Acc BGF Global Allocation A2 Nordea 1 - Stable Return BP EUR Janus Henderson Balanced A2 USD PIMCO GIS Dyn Mlt-Asst Instl EUR Acc Invesco Global Income Z EUR AD-GI JPM Global Macro Opps A (acc) EUR JPM Global Balanced A (acc) EUR JPM Global Income Cnsrv C (acc) EUR Nordea 1 - Alpha 10 MA Fd BI EUR Amundi Fds Abs Ret MS M2 EUR C First Eagle Amundi Income Builder IU-QD Amundi Fds Mlt Asst Sust Fut M EUR C Nordea 1 - Alpha 15 MA Fd BI EUR CPR Invest Smart Trends I EUR Acc Invesco Balanced-Risk Allc Z EUR Acc BGF Global Multi-Asset Inc A2 Allianz Capital Plus WT EUR Carmignac Patrimoine A EUR Acc Amundi Fds Multi-Strat Gr M2 EUR C DWS Concept Kaldemorgen EUR SC

26 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

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400 800 1.200 1.600

■■ PIMCO GIS Global Bond ESG Instl EURH Acc ■ ■ Mirabaud Global Strategic Bd A USD Acc ■■ Nordea 1 - European Covered Bd Op X EUR ■■ Invesco Emer Mkt Lcl Dbt S EUR Acc ■■ Janus Henderson Hrzn Glb HY Bd I2 USD ■■ EdRF Bond Allocation I EUR Acc ■■ JPM Emerging Markets Debt A (dist) EURH ■■ M&G (Lux) Em Mkts Bd C USD Acc ■■ Muzinich Firstlight Md Mk ELTIF SICAV A ■■ ASIProgettoObbligazionarioEmergentiEEURC ■ ■ R-co Conviction Credit Euro C EUR ■■ RAM (Lux) Tactical Glb Bd Total Rtrn E ■■ PIMCO GIS Em Mkts Bd ESG Ins USD Acc ■■ PIMCO GIS Glb Bd Instl USD Acc ■■ PIMCO GlInGd Crdt H InstlUSDCcyExpsAcc ■ ■ PIMCO GIS Glb Lw Dur Rl Rt Ins USD Acc ■■ PIMCO GIS Emerg Lcl Bd Instl USD Acc ■■ Lazard Convertible Global PC EUR ■■ Lazard Capital Fi SRI PVC EUR ■■ Lazard Credit Fi SRI PVC EUR ■■ Man GLG Hi Yld Opps DE I EUR Acc ■■ FvS Bond Opportunities EUR I ■■ DPAM L Bonds Emerging Markets Sust F EUR ■ ■ Threadneedle (Lux) European Strat Bd AE ■■ Carmignac Pf Flexible Bond F EUR Acc ■■ Carmignac Pf Global Bond A EUR Acc ■■ AB European Income I Inc ■■ AB Sustainable Glbl Tmtc Cdt SI EUR Acc ■■ Aberdeen S SelEuro HYBd A Acc EUR ■■ Aberdeen S Sel EM Bd A Acc USD ■■ Aberdeen S EM Corp Bd A Acc USD ■■ Aberdeen S Frntr Mkts Bd A Acc USD ■■ JPM Global Strat Bd A perf (acc) USD

400 800 1.200 1.600 BNP Paribas Sust Mul Ast Bal Cl Acc First Eagle Amundi International AU-C BNP Paribas Sust Mul Ast Sty Cl Inc Allianz Income and Growth I H2 EUR JPM Global Multi Strategy Inc A (div)EUR Allianz Strategy 50 WT EUR Amundi Fds Euro MA Trgt Inc M2 EUR QTI D BGF ESG Global Conservative Inc I2 EUR Amundi Inv Optimiser H EUR ND MS INVF Global Balanced Z Allianz Dyn MltAst Stgy SRI15 IT EUR M&G (Lux) Dynamic Allocation A EUR Acc Amundi Inv Dynamic Allocation H EUR ND Amundi Fds Global Mlt-Asst E2 EUR C BSF Global Event Driven Z2 USD Amundi Fds Mlt Asst Rl Ret I EUR C Raiffeisen Nachhaltigkeit Div I VT BSF European Select Strategies I4 EUR BNY Mellon Glbl Rl Ret (EUR) W Acc BNP Paribas Sust Mul Ast Gr Cl Acc Capital Group Glob Alloc (LUX) Z Amundi Inv Multi Asst Teodorico I € QDis Schroder ISF Glbl MA Inc C Acc USD DWS Invest Multi Opportunities EUR LC M&G (Lux) Income Allocation A EUR Acc Amundi Fds Pio Inc Opps I2 USD C Fidelity European Multi Asset Inc A-Dis€ MFS Meridian Prudent Wealth I1 USD

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400 800 1.200 1.600 BSF European Absolute Return D2 EUR BSF Dynamic Diversified Growth I2 EUR Allianz Dyn MltAst Stgy SRI50 AT EUR BNP Paribas Target Risk Balanced Cl R Vontobel Multi Asset Defensive E EUR JPM Total Emerging Mkts Inc A (acc) EUR ASI Progetto Sviluppo Oriente EEURC Franklin K2 Alt Strats A(acc)USD M&G (Lux) Conservative Allc A EUR Acc AXAWF Global Optimal Income I Cap EUR SWC (LU) PF Sust Balanced (EUR) DA Franklin Income A(Mdis)USD Amundi Inv Tactical Allc Pillar M EUR ND ASI Progetto Sviluppo Globale E EUR NA Amundi Inv Tactical Ptf Inc M EUR MGI ND DWS Multi Asset PIR LC db AM DWS StepIn Global Eqs Evolut LC MS INVF Global Balanced Income Z Invesco Global Targeted Ret Z EUR Acc R-co Valor C EUR PIMCO GIS Strategic Inc Inst USD Acc PIMCO GIS Glb Cr Ast Allc Instl USD Acc Man AHL TargetRisk I USD Man GLG Alpha Select Alt ILH EUR Man GLG Event Driven Alternative IN USD FvS Multiple Opportunities II IT

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Fondi con più di 1,6 miliardi di asset in capo ai clienti italiani. Fonte: dati frutto di elaborazione propria del team di Analisi FundsPeople, svolta attraverso diverse piattaforme di distribuzione e società di gestione. I fondi appartenenti al gruppo Fixed Income includono anche i prodotti convertibili.

400 800 1.200 1.600

■■■ Pictet-Global Bonds I USD ■■■ Schroder ISF EURO S/T Bd A Dis AV ■■■ Capital Group GlobHiInc (LUX) Cd ■■■ Tendercapital Bond Two Steps Rtl € Acc ■■■ Pictet-EUR Short Term Corp Bds I ■■■ Pictet-EUR Bonds P ■■■ DWS Invest Convertibles FC ■■■ Pictet Global Sustainable Crdt HI EUR ■■■ db AM - PIMCO Euro Sust Dbt Sol LDQ ■■■ PIMCO GIS Glb Hi Yld Bd Admin USD Acc ■■■ BGF Global Inflation Linked Bd A2 USD ■■■ NN (L) Euro Credit I Cap EUR ■■■ Schroder ISF Global Bond A Dis AV ■■■ Franklin European Ttl Ret A(acc)EUR ■■■ Robeco High Yield Bonds DH € ■■■ JPM Europe High Yld Bd A (dist) EUR ■■■ Pictet Absolute Ret Fxd Inc I USD ■■■ Candriam Bds Em Mkts C USD Cap ■■■ Robeco Global Credits IH EUR ■■■ M&G European Credit Investment QI EURAcc ■ ■ ■ BNP Paribas Sus Enh Bd 12M Cl EUR Acc ■■■ Amundi IS Bcly Euro CorpBBB 1-5 IE D ■■■ JPM Financials Bond A (acc) EUR ■■■ Franklin Euro High Yield A(Ydis)EUR ■■■ M&G (Lux) Glb Fl Rt HY A H EUR Acc ■■■ Amundi Fds Eurp Sub Bd ESG I EUR C ■■■ Amundi Fds Pio US Bond A2 EUR C ■■■ BGF Emerging Markets Bond A1 ■■■ Amundi Fds Optimal Yield E2 EUR C ■■■ MS INVF Short Maturity Euro Bond I ■■■ BNP Paribas Euro Government Bd Privl C ■■■ Neuberger Berman Shrt DurEM DbtUSD I Acc ■ ■ ■ BNP Paribas Euro S/T Corp Bd Opp C D ■■■ Invesco India Bond C USD Acc


PUNTA IN ALTO CON L’HIGH YIELD HORIZON EURO HIGH YIELD BOND FUND HORIZON GLOBAL HIGH YIELD BOND FUND

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janushenderson.com/it/highyield Per investitori professionali. Comunicazione di marketing. Capitale a rischio. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Niente in questo annuncio deve essere interpretato come un consiglio. Questo annuncio non è una raccomandazione per la vendita, l’acquisto o qualsiasi investimento. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento. Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Henderson Management S.A. Pubblicato in Europa da Janus Henderson Investors. Gli investimenti sottostanti di questo prodotto Ćnanziario (denominato il “Fondo”) non tengono conto dei criteri UE per le attività economiche ecosostenibili. Sebbene l’analisi dei fattori ESG costituisca parte integrante delle risorse d’investimento del Gestore degli investimenti, quest’ultimo non massimizza l’allineamento del portafoglio ai rischi connessi alla sostenibilità come obiettivo a sé stante né attribuisce con precisione l’impatto dei fattori ESG sui rendimenti del Fondo. Il Gestore degli investimenti non tiene conto delle conseguenze negative delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità stabiliti dal SFDR relativamente al Fondo perché il Fondo non rientra nelle definizioni di cui all’Articolo 9 e all’Articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088. Pubblicato in Europa da Janus Henderson Investors. Janus Henderson Investors è la denominazione con cui Henderson Global Investors Limited (reg. n. 906355) (registrata in Inghilterra e nel Galles al 201 Bishopsgate, Londra EC2M 3AE e regolamentata dalla Financial Conduct Authority) e Henderson Management S.A. (reg. n. B22848, 2 Rue de Bitbourg, L-1273, Lussemburgo, regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier) forniscono prodotti e servizi di investimento. La sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in italiano presso www.janushenderson.com/summary-of-investors-rights-italian. Henderson Management SA può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d’investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Janus Henderson, Janus e Henderson sono marchi commerciali di Janus Henderson Group plc o di una delle sue società controllate. © Janus Henderson Group plc. 117851/0222


IL PUNTO di ASSOGESTIONI

ACCOMPAGNARE IL RISPARMIATORE IN UN MONDO SEMPRE PIÙ COMPLESSO

I

numeri della raccolta del settore testimoniano la crescente fiducia che i risparmiatori ripongono nell’industria del risparmio gestito. In particolare, negli ultimi due anni segnati dalla pandemia, il settore ha dimostrato di essere resiliente continuando a crescere (14,6 miliardi di raccolta netta positiva nel 2020 e 92 miliardi nel 2021). Grazie all’effetto combinato della raccolta e dell’attività di gestione, oggi il settore gestisce un patrimonio di oltre 2.500 miliardi di euro. Per proseguire la marcia di crescita sarà necessario proseguire nell’integrazione del capitale umano e tecnologico in modo da offrire alla clientela un servizio sempre più semplice, tangibile e al passo con l’innovazione. Al centro ci sono le persone, la formazione, l’educazione finanziaria e, naturalmente, la sostenibilità nel suo senso più ampio. Risulta ben visibile la necessità di accompagnare il risparmiatore a riorientarsi in un mondo sempre più complesso. In questi termini la ricetta del risparmio gestito è tra la più efficaci: guardare al lungo periodo cercando di non farsi distrarre dagli avvenimenti 28 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

che rimangono confinati nel breve. Non meno importante è la capacità di cogliere le opportunità derivanti dell’evoluzione digitale: gli impatti sull’attività di gestione, l’evoluzione delle possibilità analitiche, il contributo alle funzioni di supporto e di backoffice, l’allargamento delle possibilità di interazione tra operatori, l’evoluzione della customer experience e l’impatto sulle opportunità di business. Ma la sfida più importante, quella che verrà affrontata in occasione del Salone del Risparmio 2022, riguarda le strade che l’industria dovrà percorrere per mettere insieme in maniera sinergica il capitale umano, il capitale tecnologico e la sostenibilità con l’obiettivo di crescere e far crescere il patrimonio dei clienti, portando contemporaneamente ad un cambiamento positivo della società. L’industria del risparmio gestito è diventata nel tempo un interlocutore importante anche per le imprese e per il sostegno all’economia reale. Un ruolo che Assogestioni vuole rafforzare, sia nei confronti delle aziende sia dei risparmiatori. È con questa consapevolezza che nel 2020 l’associazione ha lavorato per la nascita dei PIR


alternativi e nel 2021 si è impegnata per far approvare l’abbassamento delle soglie d’investimento per i FIA riservati, un provvedimento entrato in vigore lo scorso 30 marzo che allarga la platea di potenziali investitori in prodotti collegati all’economia reale con l’obiettivo di far confluire maggiori capitali verso il finanziamento delle imprese. “In un contesto caratterizzato dalla necessità di forti investimenti in economia reale, il fatto che chi ha più capacità di risparmio, con una serie di tutele, possa investire in strumenti come i FIA riservati può rappresentare un’opportunità tanto per il risparmiatore quanto per il sistema economico nel suo complesso”, commentava Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni all’indomani della pubblicazione in Gazzetta del decreto 13 gennaio 2022 n.19. Alla fine del primo semestre 2021 il patrimonio dei PIR alternativi era pari a circa 700 milioni e, in termini di raccolta, i primi sei mesi dell’anno hanno visto confluire circa 430 milioni. Sui PIR ordinari il 2021 è stato un anno che ha visto il ritorno di interesse verso questo strumento. A fine dicembre 2021 il patrimonio dei fondi PIR-compliant (ordinari e alternativi) si attestava a 23 miliardi di euro.

Carlo Trabattoni è entrato nel Gruppo Generali a settembre 2017, come responsabile di Generali Investments Partners ed è stato nominato amministratore delegato della Business Unit A&WM nel marzo 2021. Dal 31 marzo 2022 è anche presidente di Assogestioni. In precedenza, a partire dal 1996, ha ricoperto varie posizioni di responsabilità nel team Sales & marketing di Schroders: è stato nominato responsabile della distribuzione pan europea e delle istituzioni finanziarie globali di Gruppo nel 2012, country head e presidente di Schroder Investment Management (SIM) Tokyo, dove è stato nominato anche presidente del board di SIM Japan nel 2009, head of Intermediary Europa Continentale & Medio Oriente, membro del comitato esecutivo della distribuzione globale, membro del comitato della distribuzione retail globale a Londra nel 2006, country head e direttore generale della brench Italiana, assumendo la responsabilità di tutte le attività svolte dal Gruppo Schroders in Italia. Ha assunto, inoltre, il ruolo di rappresentante dei gestori dei fondi esteri in Assogestioni (associazione italiana dei gestori patrimoniali), diventando membro del Consiglio di Amministrazione, e in IFI come membro del comitato esecutivo dal 2002. In precedenza, Trabattoni è entrato in Intereuropa Sim come responsabile sales & marketing, per creare la divisione vendite e sviluppare e gestire la rete di distribuzione finanziaria a livello nazionale. Ha iniziato la sua carriera in financial services con Fideuram a Milano. MAGGIO I FUNDSPEOPLE 29


TENDENZE IN PRIMO PIANO di Silvia Ragusa

RISPARMIO GESTITO, ANTICIPAZIONI E IMMAGINI DAL 2032 In un esercizio di stile, abbiamo chiesto alle società che hanno avuto una quota maggiore di raccolta nel 2021, quali potrebbero essere i driver che guideranno l’asset management nel futuro. Niente spoiler ma gli elementi chiave ci sono già tutti. 30 FUNDSPEOPLE I MAGGIO


GRUPPI CHE HANNO RACCOLTO PIÙ DI UN MILIARDO NEL 2021 SOCIETÀ

S

e prendiamo a prestito il pensiero del panta rei di Eraclito, niente è immune alla trasformazione. Negli ultimi tempi ce ne siamo accorti ancora di più. Prima la pandemia (la più grande emergenza registrata in tempi moderni), poi la guerra esplosa nel cuore dell’Europa. Eppure, sempre secondo il filosofo greco, allo stesso tempo e in un certo senso, è anche vero che le cose permangono. Traslitterando il concetto al mondo finanziario, ci vien subito da pensare a quegli eventi che qualcuno chiamerebbe cigni neri. Si tratta di eventi imprevisti ed imprevedibili (gli stessi che i mercati stanno affrontando negli ultimi mesi) ma che, in fondo, ciclicamente, riappaiono (più o meno gravi, più o meno complicati). Non è facile, dunque, guardare al futuro in maniera orizzontale. Nemmeno per chi si occupa di risparmio gestito. Negli anni abbiamo assistito a molte evoluzioni. E rivoluzioni. Sono nati prodotti nuovi (pensiamo a tutta la gamma di strumenti alternativi, vicini all’economia reale, o alle strategie sostenibili, prima inesistenti). Sono arrivati tanti cambiamenti normativi. Tra dieci anni quali saranno allora gli elementi che determineranno l’evoluzione dell’industria? Gli esperti prevedono quanto segue.

#SOSTENIBILITÀ

Sicuramente, in primis, parleremo ancora di sostenibilità. “Il processo di integrazione ESG è stato avviato ed è una tendenza irreversibile perché si tratta di un cambiamento strutturale

PATRIMONIO GESTITO

RACCOLTA NETTA 2021

EURIZON

350.003

13.513

AMUNDI GROUP

208.809

10.786

FIDEURAM

105.213

7.468

BLACKROCK

94.949

7.240

GRUPPO GENERALI

537.481

7.190

ANIMA HOLDING

195.266

5.972

PICTET ASSET MANAGEMENT

42.468

4.716

POSTE ITALIANE

113.072

4.651

GRUPPO AZIMUT

46.763

3.811

J.P. MORGAN ASSET MANAGEMENT

47.642

3.300

SCHRODERS

27.331

3.103

GRUPPO MEDIOLANUM

58.618

3.026

CREDITO EMILIANO

19.889

2.906

GRUPPO DEUTSCHE BANK

26.950

2.557

UBS ASSET MANAGEMENT

21.106

2.468

LYXOR

13.158

2.407

ARCA

33.811

2.278

GRUPPO CASSA CENTRALE BANCA

9.943

2.090

AXA IM

49.588

1.530

ICCREA

9.447

1.436

CANDRIAM

9.499

1.231

SELLA

9.292

1.223

GRUPPO MEDIOBANCA

10.920

1.101

ALLIANZ

54.994

1.094

Fonte: Assogestioni. Dati in milioni di euro.

nel mercato finanziario o di un cambiamento paradigmatico nel framework degli investimenti e non di un trend di breve periodo”, dice subito l’amministratore delegato di Amundi SGR Cinzia Tagliabue. “Ma ciò richiede molto tempo e l’equilibrio non è ancora stato raggiunto”. Il tema resterà perciò centrale per l’industria dell’asset management, italiana e internazionale, certamente anche nel futuro. Anzi. Forse si arriverà a poter cancellare l’aggettivo sostenibile accanto al termine finanza. Eppure come aggiunge anche Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding “resta molto lavoro da fare per arrivare ad un assetto chiaro sul tema. I prossimi anni serviranno per allineare

I PROSSIMI ANNI SERVIRANNO PER ALLINEARE REGOLAMENTAZIONE, PRASSI OPERATIVE E COMUNICAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 31


TENDENZE IN PRIMO PIANO

ARTIFICIAL INTELLIGENCE, MACHINE LEARNING, BLOCKCHAIN SARANNO SEMPRE PIÙ PRESENTI in modo coerente regolamentazione, prassi operative e comunicazione della sostenibilità. L’auspicio è riuscire nel più breve tempo possibile ad avere più chiarezza rispetto a che cosa significa investire in modo sostenibile e che sia più facile per gli investitori finali individuare le soluzioni che rispondono meglio alle loro esigenze su questo tema”. Di sostenibilità (e chiarezza) parla anche Tim Rainsford, CEO di Generali Investments Partners: “non è possibile limitarsi ad etichette, il rischio di essere ritenuti responsabili è molto alto. Gli investitori si aspettano criteri chiari nell’approccio all’investimento, la capacità di esercitare un’influenza reale come azionista e un reportin efficace sui risultati raggiunti. Ciò richiede una chiara consapevolezza del nostro settore circa il ruolo strategico che possiamo svolgere nell’indirizzare le risorse verso investimenti capaci di avere un autentico impatto positivo e tangibile”. Per Giovanni Sandri, country head BlackRock Italia, nei prossimi anni assisteremo ad una vera e propria

crociata dell’industria contro i fenomeni del green-whashing. “Il compito è difficile, la transizione energetica e l’attenzione alla sostenibilità sono complesse e pongono dei trade-off. I gestori professionali li affronteranno con tanta innovazione e con il supporto della tecnologia”.

#DIGITALIZZAZIONE

Tecnologia, appunto. Guardando al futuro dell’asset management, non si può prescindere dall’innovazione, che per gli esperti è il secondo pilastro fondamentale dei prossimi tempi. “Innovazione e tecnologia caratterizzeranno sempre più il risparmio gestito”, continua Sandri. “Ci aspettiamo che il ruolo dell’uomo nella definizione di scelte di investimento rimarrà centrale ma il supporto della tecnologia sarà sempre più rilevante. Artificial Intelligence, Machine Learning, Blockchain sempre più presenti a supporto del decisore umano”. Un settore che, a detta di Melzi d’Eril, sarà anche oggetto di investimenti importanti,

RACCOLTA E PATRIMONIO DEI FONDI SOSTENIBILI NEGLI ULTIMI TRE ANNI ANNO 2021 RACCOLTA NETTA PROMOSSA

PATRIMONIO PROMOSSO

ANNO 2020 NUMERO FONDI

Fondi aperti

9.424

1.152.289

5.394

Art.8 SFDR

12.508

390.171

1.580

Art.9 SFDR

2.951

41.536

181

Sostenibile e Responsabile (ante 2021) Non classificato

-6.035

Fonte: Assogestioni. Dati in milioni di euro.

32 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

720.580

3.633

RACCOLTA NETTA PROMOSSA

PATRIMONIO PROMOSSO

ANNO 2019 NUMERO FONDI

RACCOLTA NETTA PROMOSSA

PATRIMONIO PROMOSSO

NUMERO FONDI

5.848

1.026.596

5.378

3.850

977.119

4.981

10.444

80.833

515

3.802

36.366

265

-4.595

945.763

4.863

48

940.752

4.716



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TENDENZE IN PRIMO PIANO

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L’OPINIONE DI MATTEO ASTOLFI Managing Director, Capital Group, Italia

I 7 PRINCIPI GUIDA NEI RIBASSI DI MERCATO

CI SARÀ UN’ULTERIORE DEMOCRATIZZAZIONE DELLE STRATEGIE FOCALIZZATE SUI MERCATI PRIVATI

soprattutto e nello specifico, per ciò che concerne la digitalizzazione dei processi “che non consiste ‘semplicemente’ nel rendere i processi digitali o paperless”, chiarisce, “ma ripensarli e ridisegnarli da zero. Un approccio più ampio alla digitalizzazione dei processi permetterà di ottenere importanti benefici per operatori e clienti”. Concorda anche Tagliabue: “si tratta di fattori abilitanti di un’evoluzione del settore e dei singoli asset manager nei processi (in primis investimento e risk management, ma non solo) e nel modello distributivo che continueranno ad esplicare il loro potere di trasformazione nei prossimi anni”.

#PRIVATE

Il mondo, lo abbiamo detto, è in una fase di cambiamenti. Negli ultimi tempi, ad esempio, il risparmio gestito si è interrogato sul proprio ruolo nel supportare la crescita economica. L’industria è sempre più vicina all’economia reale, laddove investimenti pubblici e privati si integrano tra loro. Per questo l’evoluzione riguarderà anche l’offerta di soluzioni. “Stiamo ridisegnando l’offerta per renderla più adatta in senso olistico alla trasformazione valoriale, culturale e generazionale in atto, aggiungendo alle dimensioni classiche del rischio/rendimento quelle componenti di natura non finanziaria che impattano nella corretta e sana gestione 34 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

dei patrimoni dei nostri clienti”, spiega Gianluca Serafini, AD e DG di Fideuram AM SGR. “L’appetito degli investitori per l’accesso alle opportunità offerte daI private equity è più alto che mai, con i più giovani in testa. A riprova di quanto crediamo in questo trend, siamo al lancio del settimo fondo della nostra gamma Fideuram Alternative Investments che si caratterizza per essere tra le prime soluzioni sui mercati privati sostenibili (art 8) nel mercato italiano, operata in collaborazione con BlackRock”. Anche in Generali puntano su soluzioni legate ai mercati privati. “Svolgeranno un ruolo sempre più strategico le soluzioni tematiche, basate su solide tendenze e temi di investimento, come la transizione energetica, l’invecchiamento della popolazione e l’istruzione per tutti”, afferma Rainsford. “Inoltre, assisteremo ad una ulteriore democratizzazione delle strategie focalizzate sui mercati privati, al rafforzarsi della domanda da parte degli investitori wholesale e retail di strategie rivolte agli asset reali (in particolare real estate, infrastrutture e debito privato) precedentemente disponibili solo per investitori istituzionali”. Certo, come sottolinea Cinzia Tagliabue, sarebbe anche importante rivolgere tali soluzioni sempre più ai giovani con “strategie commerciali di retention e di acquisition mirate”. Saranno loro, d’altronde, i futuri risparmiatori.

In periodi di volatilità, è importante che i clienti si ricordino che l’investimento intelligente può battere il potere dell’emotività concentrandosi su ricerche pertinenti, dati solidi e strategie collaudate. Ecco sette principi per guidare le decisioni degli investitori in periodi di ribassi di mercato. Il primo, i cali di mercato fanno parte degli investimenti, la storia mostra che dopo periodi di forti cali di mercato si sono successivamente dimostrati i momenti migliori per investire. Il secondo è che nei mercati conta il tempo e non il timing, nessuno può prevedere accuratamente i movimenti di mercato a breve termine. L’investimento emotivo può essere pericoloso, per prendere decisioni più razionale è importante comprendere i fondamenti dell’economia comportamentale, è il terzo principio. Il quarto è di avere un orizzonte di lungo termine. Per gli investitori che vogliono evitare parte dello stress delle flessioni di mercato, la diversificazione può favorire a ridurre la volatilità è il quinto suggerimento. Il sesto è che il reddito fisso può aiutare a portare equilibrio; infatti, ha spesso mostrato resilienza nei cali azionari del passato. Il settimo e ultimo è che gli investitori che riescono a non pensare alle notizie e a concentrarsi sui loro obiettivi a lungo termine sono meglio posizionati per tracciare una saggia strategia d’investimento.



TENDENZE BUSINESS

di Regina R. Webb e Greta Bisello

FONDI FLAGSHIP

IN VERSIONE ESG I gestori di fondi internazionali si stanno adattando alla domanda crescente di investimenti sostenibili. Si è assistito alle integrazioni di caratteristiche ESG in fondi di grande successo, ma non sono mancati anche lanci di nuovi prodotti.

36 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

I

gestori di fondi stanno preparando la loro gamma di prodotti per nuove priorità strategiche, con la sostenibilità in primo piano. Società come M&G stanno attivamente adattando quante più strategie possibili per essere ESG, sostenibili o a impatto, ma lavorano anche per creare nuove soluzioni. “Per rispondere alla crescente domanda da parte dei clienti abbiamo sviluppato una gamma di strategie chiamata Planet+, che incorpora obiettivi ESG, di sostenibilità e/o di impatto specifici accanto agli obiettivi finanziari, molti dei quali esplicitamente legati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. La nostra ambizione è di accrescere questa gamma nel tempo, lanciando nuovi fondi o rafforzando le caratteristiche ESG e di sostenibilità delle nostre strategie esistenti, come più di recente è avvenuto con il fondo multi-asset sostenibile M&G (Lux) Sustainable Allocation Fund” spiega Andrea Orsi, country head Italy and Greece, M&G. E BlackRock è d’accordo: “La sostenibilità come pilastro della costruzione del portafoglio è già stata stabilita come priorità dai gestori di fondi e dai clienti. Abbiamo voluto offrire una soluzione in più a quegli investi-

tori che vogliono fare un passo avanti nell’implementazione dei criteri ESG nel loro portafoglio”. M&G ha recentemente lanciato la versione ESG del suo fondo di punta, M&G (Lux) Sustainable Optimal Income Fund. Entrambi i fondi seguono la stessa filosofia flessibile e orientata al valore, ma nel secondo la sostenibilità è al centro del processo di investimento.La società britannica ha anche lanciato l’M&G Sustainable European Credit Investment Fund e l’M&G Sustainable Total Return Credit Investment Fund come proposta di obbligazioni sostenibili, seguendo lo stesso approccio basato sul valore che sta dietro al forte track record dei suoi fondi di credito. Questo è lo stesso punto di vista di BlackRock. “L’integrazione ESG si applica a tutte le nostre strategie, anche se il BSF ESG Euro Corporate Bond Fund e il BGF ESG Fixed Income Global Opportunities Fund hanno un obiettivo ESG esplicito”, spiegano dalla società di gestione statunitense. Sono fondi che vanno oltre l’integrazione ESG, per considerare l’impatto delle loro posizioni, applicando il loro BlackRock Externalities Framework. E non è una tendenza limitata alle azioni. Per esempio, Amundi ha recen-


LA CONTROPARTE ESG DI FONDI CON SUCCESSO CONSOLIDATO SOCIETÀ

Amundi BlackRock BNY Mellon IM

RATING FUNDSPEOPLE 2022

FONDO

CON INTEGRAZIONE ESG

First Eagle Amundi International Fund

si

20 22

BGF Euro Corporate Bond Fund

si

20 22

BSF ESG Euro Corporate Bond Fund

BGF Fixed Income Global Opportunities Fund

si

20 22

BGF ESG Fixed Income Global Opportunities Fund

BNY Mellon Global Real Return

si

20 22

BNY Mellon Sustainable Global Real Return

20 22

JPM Global Income Sustainable

BNY Mellon Global Dynamic Bond Fund

First Eagle Amundi Sustainable Value Fund

BNY Mellon Sustainable Global Dynamic Bond Fund

J.P. Morgan AM

JPM Investment Funds Global Income Fund

si

Jupiter AM

Jupiter Dynamic Bond

+

20 22

Jupiter Dynamic Bond ESG

M&G (Lux) Optimal Income Fund

si

20 22

M&G (Lux) Sustainable Optimal Income Fund

M&G European Credit Investment Fund

si

20 22

M&G Sustainable European Credit Investment Fund

M&G Total Return Credit Investment Fund

si

20 22

M&G Sustainable Total Return Credit Investment Fund

Pictet Global Emerging Debt

si

20 22

Pictet- Sustainable Emerging Debt Blend

M&G

Pictet AM

Schroders

Pictet Strategic Credit

Pictet- Global Sustainable Credit (Rating FSP)

Schroder ISF Global Equity

si

Schroder ISF Euro Corporate Bond

+

20 22

20 22

Schroder ISF European Large Cap Schroder ISF Global Convertible Bond

Schroder ISF Global Sustainable Growth Schroder ISF Sustainable Euro Credit Schroder ISF European Sustainable Equity (Rating FSP)

si

20 22

Schroder ISF Sustainable Convertible Bond

L’OBIETTIVO È QUELLO DI FORNIRE AL CLIENTE UNA SCELTA: L’OFFERTA PIÙ TRADIZIONALE COMBINATA A UN PLUS SOSTENIBILE

Fonte: Elaborazione propria di dati estratti da Morningstar Direct circa recenti lanci di fondi.

temente lanciato il First Eagle Amundi Sustainable Value Fund, controparte con integrazione ESG del First Eagle Amundi International Fund.

L’EVOLUZIONE

Per i grandi gestori di fondi si tratta di un’evoluzione naturale della loro gamma. Il J.P. Morgan Investment Funds- Global Income Fund è uno dei fondi più venduti di J.P. Morgan AM in Europa e una delle strategie di maggior successo dell’azienda a livello globale. “Poiché l’investimento sostenibile è stato a lungo una priorità aziendale di primo piano per noi, a cui dedichiamo una grande quantità di risorse, aveva senso lanciare una versione sostenibile di una strategia così riconosciuta mentre continuiamo a costruire la nostra gamma”, spiegano. Per molti gestori di fondi questa è una risposta rapida alla domanda del mercato di prodotti classificati come sostenibili secondo il nuovo regolamento, ma senza dover compromette-

re la filosofia o il processo di investimento. Questo è il caso del leggendario Jupiter Dynamic Bond, che rimane articolo 6, e la sua controparte sostenibile, il Jupiter Dynamic Bond ESG, lanciato di recente e classificato come articolo 8. “Jupiter in Italia è molto conosciuta e apprezzata anche grazie al famoso fondo obbligazionario flessibile Dynamic Bond, che ha raccolto un grande successo presso gli investitori professionali e retail; per questo motivo abbiamo deciso di non apportare alcun cambiamento” spiega Andrea Boggio, head of Continental Europe e head of Italy, Jupiter AM. Il responsabile prosegue spiegando che la società ha voluto, quindi lanciare un nuovo Dynamic Bond ESG “che promuove attivamente gli aspetti ambientali e sociali, comprese la transizione verso un’economia a basse emissioni di CO2 e la promozione di un’agenda positiva per gli stakeholder, rivolgendoci a quegli investitori che cercano una soluzione specificamente conforme

all’articolo 8 SFDR”. Boggio sottolinea che l’asset allocation top-down e il profilo di rischio/rendimento restano allineati, “ma il Dynamic Bond ESG implementa più rigorosi criteri ESG, tra cui alcune esclusioni settoriali e di Paese, un lavoro costante di engagement e un’accurata ricerca qualitativa per determinare l’idoneità dei titoli per il portafoglio”. Anche per gestori di fondi come Schroders, in molti casi sia i fondi flagship che i nuovi lanci sono articolo 8. “La differenza tra le due versioni è che le nuove hanno la sostenibilità come pilastro del processo d’investimento. In entrambi i casi, tuttavia, la classificazione come articolo 8 passa attraverso il vaglio di SustainEx, strumento proprietario in grado di misurare le esternalità generate da un portafoglio. Tale portafoglio potrà essere classificato come articolo 8 se e solo se la misurazione effettuata con SustainEx è superiore ad una determinata soglia” spiega Elena Bargossi, Senior Sales MAGGIO I FUNDSPEOPLE 37


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TENDENZE BUSINESS

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L’OPINIONE DI LOREDANA LA PACE Country Head Italy, Goldman Sachs Asset Management

MOLTI ASSET MANAGER HANNO IMBOCCATO LA STRADA DELLA SOSTENIBILITÀ GIÀ DA ANNI, PRIMA DELLA REGOLAMENTAZIONE manager – Intermediary, Schroders. In altre strategie invece ci sono differenze più strutturali. Questo è il caso del Pictet-Sustainable Emerging Debt Blend rispetto al suo fondo gemello Pictet Global Emerging Debt. Nel primo caso, il peso del debito di un Paese dipende dal suo rating ESG, non dalla sua capitalizzazione. In altre parole, si dà più peso al debito del Paese di più alta qualità, al contrario degli indici tradizionali, dove lo si fa con il debito del Paese più indebitato. “Si dovrebbe tenere a mente che le questioni ESG influenzano la traiettoria del credito del debito sovrano nel lungo termine, quindi bisogna guardare oltre il PIL”, spiegano gli esperti di Pictet AM. Per contro, Pictet Global Emerging Debt sovrapondera i titoli a basso rischio di sostenibilità e/o sottopondera quelli ad alto rischio di sostenibilità, ma non restringe il suo universo come fa il Pictet-Sustainable Emerging Debt Blend.

UN LUNGO PERCORSO

La tendenza ha subito un’accelerazione nell’ultimo anno, ma diversi asset manager lavorano da tempo. Per citarne alcuni, Schroder ISF Global Sustainable Growth, Schroder ISF Sustainable EURO Credit, Schroder ISF European Sustainable Equity e Schroder ISF Sustainable Convertible Bond, tutte versioni sostenibili dei bestseller della casa, hanno compiuto o stanno per compiere il loro terzo compleanno. “Questo dimostra che, in tempi non sospetti, abbiamo ideato la versione ESG 38 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

perché credevamo che avesse davvero senso e non a seguito della pressione regolamentare esterna per avere fondi riconducibili a specifiche etichette di sostenibilità” aggiunge Bargossi. BNY Mellon IM concorda. “Sempre più investitori cercano fondi in grado di coniugare i propri obiettivi finanziari con valori etici e ambientali. Per questa ragione abbiamo lanciato le versioni sostenibili di alcuni nostri fondi flagship ben noti sul mercato. Si tratta in realtà di un’evoluzione naturale, di un’aggiunta perfettamente complementare alla nostra gamma, perché da sempre i gestori di BNY Mellon Investment Management integrano i criteri ESG nei loro processi decisionali” spiega Stefania Paolo, country head Italia, BNY Mellon Investment Management. Cosa cambia, allora? “Le versioni sostenibili dei fondi mirano espressamente a includere in portafoglio le società best-in-class dal punto vista delle performance ESG, e al tempo stesso applicano delle red lines, dei criteri di esclusione più rigidi per gli asset di alcuni settori controversi o non compatibili con i Sustainable Development Goal dell’ONU. Il risultato è un portafoglio che può contare sull’esperienza e il track record di strategie pluriennali, già messe alla prova in tutte le condizioni dei mercati; ma con un focus ancora maggiore sulla sostenibilità, che si concretizza nel fatto che alcuni titoli possono essere esclusi o sovrappesati, rispetto al portafoglio tradizionale, sulla base dei criteri ESG” conclude l’esperta.

RIMANERE INVESTITI CON UN APPROCCIO ATTIVO La guerra tra Russia e Ucraina genera una forte incertezza nel contesto degli investimenti. Persino nei momenti migliori, fare market timing anticipando le variazioni di mercato è difficile anche per gli investitori più esperti e lo diviene ancor di più in un contesto di crisi. La prima cosa da tenere in considerazione per chi ha il vantaggio di avere un orizzonte d’investimento lungo, è quella di rimanere investiti e concentrarsi sul quadro generale. Ad esempio, l’S&P 500 ha registrato rendimenti positivi a cadenza giornaliera solo nel 54% delle volte tra il 1969 e il 2021, mentre, se si prolunga il periodo di investimento a tre o più anni, la percentuale aumenta progressivamente. Anche il modo in cui gli investitori mantengono i propri investimenti è importante. Negli ultimi dieci anni circa, i bassi tassi d’interesse e un’ondata crescente di stimoli monetari hanno favorito molte asset class, rendendo una semplice esposizione rialzista al mercato una strategia solida. Nella crisi attuale, tuttavia, con la stretta monetaria all’orizzonte e i mercati in una fase intermedia del ciclo economico, prevediamo una maggiore dispersione dei rendimenti tra le varie asset class, i settori e le aree geografiche e tra mercati sviluppati ed emergenti. In questo contesto, le strategie attive orientate all’alfa rivestiranno un’importanza cruciale.



TENDENZE BUSINESS

di Marc-André Bechet e Marco Bus

RADIOGRAFIA DEL BUSINESS

DEI GESTORI ITALIANI IN LUSSEMBURGO Il mercato europeo dei fondi d’investimento è sempre più interconnesso e interdipendente, ma ogni mercato conserva le sue caratteristiche particolari. ALFI ha esaminato le recenti tendenze nella progettazione e distribuzione dei fondi lussemburghesi gestiti da asset manager italiani.

I

l Lussemburgo sta facendo leva su tre principali punti di forza per posizionarsi come centro di eccellenza nel servizio dei fondi d’investimento: (i) un’ampia gamma di strumenti che combina tutte le forme giuridiche disponibili in Europa; (ii) la capacità di servire una gamma molto ampia di asset class, talvolta complesse; (iii) una competenza nella distribuzione transfrontaliera in Europa e oltre. Gli asset manager italiani hanno da tempo riconosciuto il vantaggio di combinare una strategia puramente domestica con la costituzione di fondi

40 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

d’investimento lussemburghesi per una migliore portata internazionale. Al 28 febbraio 2022, gli asset manager italiani hanno originato 354 miliardi di euro di fondi lussemburghesi che rappresentano il 6,4% degli AuM totali, per un totale di 1.2541 fondi/comparti. L’Italia è la sesta giurisdizione in ordine di importanza per il Lussemburgo. Al 31 dicembre 2020, 1.935 gestori patrimoniali hanno istituito fondi di investimento lussemburghesi di cui 41 sono gestori italiani. Più in generale, i fondi domestici rappresentano circa un terzo degli investimenti degli investitori italiani, mentre due terzi dei fon-


I MAGGIORI GESTORI ITALIANI DI FONDI DI INVESTIMENTO LUSSEMBURGHESI 400.000.000.000 350.000.000.000 300.000.000.000 250.000.000.000 200.000.000.000 150.000.000.000 100.000.000.000

Fondaco

Quaestio Capital Management

Azimut

Gruppo Fideuram

Gruppo Generali

Eurizon Capital

Totale

Fonte: Monterey Insight Limited. Dati al 31 dicembre 2020, in miliardi di dollari USA.

FLUSSI NETTI IN FONDI DOMESTICI EUROPEI PER ASSET CLASS NEL 2021 20% 10% 0% -10%

Altro

Real estate

Absolute return

Guaranteed

Money market

-30%

Multiasset

LUSSEMBURGO ITALIA EUROPA

-20%

Bond

Con 507 miliardi di euro di AuM in fondi transfrontalieri contro 559 miliardi di euro3 di AuM destinati al solo mercato italiano, l’Italia è in termini assoluti di gran lunga il più grande mercato di distribuzione transfrontaliera in Europa, e in termini relativi nella stessa posizione della Spagna. In termini di flussi netti per asset class, il 2021 è stato un anno positivo per i fondi d’investimento in Europa, ma come mostra il secondo grafico a destra, ci sono notevoli differenze tra le varie aree geografiche. Misurando la crescita solo per domicilio, il Lussemburgo ha beneficiato di un forte slancio di crescita, con una raccolta netta del +11,4% nell’equity e negli asset privati, in particolare nell’immobiliare (+13,3%) e nel private equity/venture capital (+11,4%). La crescita in Europa è stata più equilibrata, con il multi-asset in testa alla classifica della raccolta netta (+7,1%), seguito dai private asset (+7,5%) e dall’equity (+5,1%). La raccolta netta nei fondi domestici italiani, in particolare nel 2021, non riflette affatto il vero potenziale di questo mercato. Secondo Broadridge, combinando la raccolta netta dei fondi domestici e quella dei fondi transfrontalieri,

0

Equity

2021, ANNO POSITIVO

50.000.000.000

Totale

di distribuiti in Italia sono domiciliati all’estero. In larga misura, questi fondi esteri sono infatti istituiti da banche e asset manager italiani, con l’obiettivo di distribuirli, sia a livello nazionale che per attingere alla distribuzione internazionale. Combinando sia i fondi domestici che quelli esteri, l’Italia con 1.065 miliardi di euro di AuM è il terzo mercato di fondi2 in Europa dopo Regno Unito e Germania.

Fonte: EFAMA, Quarterly Statistical Release Q4 2021.

ELTIF PER PAESE DI DOMICILIO

ITALIA

FRANCIA

SPAGNA

LUSSEMBURGO

Fonte: ESMA Register, aprile 2022.

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 41


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TENDENZE BUSINESS

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L’OPINIONE DI FILIPPO BATTISTINI Head of Business Development Retail Wholesale Italy, Allianz Global Investors

L’ITALIA HA UN FORTE APPETITO PER ALTERNATIVI E PRIVATE ASSET, MA GLI AM SEMBRANO AFFIDARSI A STRUTTURE DOMESTICHE l’Italia è infatti il secondo mercato in crescita nel 2021 con un più 51 miliardi di euro di afflussi netti dopo la Germania (+70 miliardi di euro), ma prima di altri mercati come Spagna, Svizzera e Regno Unito.

ESG E ALTERNATIVI

Una tendenza generale nel 2021 che può essere osservata praticamente in tutti i mercati è il crescente interesse degli investitori per i fondi ESG (SFDR art 8) e sostenibili (SFDR art 9). Morningstar4 indica che nel quarto trimestre del 2021 questi fondi hanno catturato il 64% della raccolta netta in Europa. Una caratteristica interessante del mercato italiano è l’appetito superiore alla media degli investitori per gli investimenti alternativi e i private asset. Gli asset manager italiani sembrano affidarsi principalmente a strutture domestiche. Quasi il 28% dei fondi nazionali italiani sono costituiti come fondi di investimento alternativi (FIA), con una concentrazione schiacciante nel settore immobiliare (72% degli AuM)5. La proporzione di FIA in Europa è di circa il 30 per cento. Come già accennato, il Lussemburgo si avvale di una serie di strumenti molto efficienti, particolarmente rilevanti per i FIA e i fondi sui private asset. Eppure i dati di mercato mostrano che gli asset manager italiani ne hanno fatto un uso limitato e tendono piuttosto ad affidarsi a veicoli domestici. Questo è particolarmente evidente quando si considera il Reserved Al42 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

ternative Investment Fund (RAIF), una potente struttura che si qualifica come un FIA, ma che è indirettamente regolata attraverso il suo AIFM autorizzato; il RAIF come fondo in sé non è soggetto all’approvazione della CSSF. Su 200 miliardi di dollari di AuM dei RAIF lussemburghesi, meno di 7 miliardi provengono da gestori italiani. Lo stesso vale per altre categorie di FIA come le limited partnerships. Mentre gli AuM divulgati ammontano a 300 miliardi di dollari6, sembra che gli asset manager italiani non abbiano fatto uso di queste strutture in Lussemburgo. L’Italia e il Lussemburgo hanno in comune l’interesse per l’European Long-Term Investment Fund (ELTIF). Dopo un inizio lento, l’interesse per questo veicolo sta lentamente ma inesorabilmente aumentando, con attualmente 68 ELTIF in Europa. Alla luce dell’imminente revisione di questo regime (ampliamento delle attività ammissibili, rimozione del ticket d’ingresso per gli investitori al dettaglio, ecc.) si prevede che gli ELTIF abbiano un potenziale di crescita. La necessità di investimenti in infrastrutture combinata con rendimenti positivi a lungo termine e una qualche forma di accesso per gli investitori al dettaglio rafforzerà l’attrattiva di questo prodotto. 1. Fonte CSSF (1 aprile 2022) 2. Fonte Broadridge (31 dicembre 2021) 3. Fonte Broadridge (31 dicembre 2021) 4. Fonte Morningstar, “SFDR Article 8 and Article 9 Funds: 2021 in Review” (4 febbraio 2022) 5. Fonte Assogestioni 6. Fonte Monterey Insight Limited, dati al 31 dicembre 2020

VINCERE L’EMOTIVITÀ CON IL LUNGO TERMINE La drammatica situazione geopolitica attuale, e in particolare la crisi tra governo di Putin e Ucraina che è culminata con l’invasione a partire dal 24 febbraio, spesso suscita la sensazione nei nostri clienti che il rischio politico possa essere prevedibile o gestibile da parte degli asset manager, al pari di altri rischi come quello finanziario o quello di longevità. Noi di Allianz Global Investors riteniamo che il rischio politico, per sua natura, sia impossibile da gestire, proprio perché scarsamente prevedibile. Per questo motivo è necessario accantonare l’emotività e adottare una visione lucida e prospettica. Per fare ciò è fondamentale attingere anche all’esperienza del passato che mostra come il Pil mondiale, esclusa l’inflazione, è cresciuto più di nove volte dal 1960 a oggi, nonostante i conflitti e gli eventi drammatici che hanno segnato il periodo. In questi 62 anni si sono verificati solo due cali del Pil a livello globale: tra il 2008-2009 e nel 2020. Inoltre, se si è diversificato il portafoglio e non si disinveste, nel lungo termine si vince sempre, indipendentemente dai livelli di acquisto: i ribassi vanno letti come un’opportunità incrementale di rendimento.


FIXED INCOME

EQUITIES

REAL ASSETS

MULTI-ASSET & SOLUTIONS

aegonam.com

INVESTIRE OLTRE I CONFINI PER TROVARE I LEADERS DELLA SOSTENIBILITÀ DEL FUTURO Aegon Global Sustainable Equity Fund Noi di Aegon AM guardiamo oltre le società più presenti nei portafogli degli investitori per identificare i leader della sostenibilità di domani. Ci concentriamo su società innovative e rivoluzionarie che stanno aiutando ad affrontare le sfide mondiali legate alla sostenibilità. La nostra analisi di sostenibilità classifica ciascun titolo in una delle seguenti categorie:

• Leader

• Improver

• Laggard

Solo le società che rientrano nelle categorie di “leader” o “improver” in materia di sostenibilità sono prese in considerazione per l’inclusione in portafoglio. Prove empiriche suggeriscono che l’identificazione, e il conseguente investimento, negli improver rappresenti uno dei modi più efficaci di generare alfa – una scelta che tende a essere premiata con ottime performance nel lungo periodo.

www.aegonam.com/globalsustainableequity

Beyond borders

TM

Riservato agli operatori qualificati. Non deve pertanto essere distribuito a investitori privati, i quali non devono fare assegnamento su di esso. Il principale rischio di questo prodotto è la perdita del capitale. Per informazioni più dettagliate sui rischi, si rimanda al. Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KIID) e/o al Prospetto informativo o alla documentazione promozionale. Aegon Asset Management Investment Company (Ireland) plc (AAMICI) è una open-ended investment company (OEIC) multicomparto autorizzata e regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda. Aegon Investment Management B.V (Aegon AM NL) è la società di gestione nominata. Aegon Investment Management B.V. che è registrata e controllata dall’Autorità olandese per i mercati finanziari (AFM). Aegon Investment Management B.V. Spagna che commercializza AAMICI in Spagna, Italia e Svizzera. La filiale di Aegon Investment Management B.V. Spagna è registrata e controllata dall’AFM ed è controllata dalla CNMV in Spagna. Aegon Asset Management UK plc (Aegon AM UK è il marketer per AAMICI nel Regno Unito e al di fuori del SEE. Aegon AM UK è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority. AdTrax: 4668252.1


TENDENZE GESTIONE di Francesca Conti

RIALZO DELL’INFLAZIONE E VOLATILITÀ

COMPL I PORTA Il contesto macro economico già impattato dal rialzo dell’inflazione, si è utleriormente complicato con lo scoppio del conflitto russo-ucraino. Adattare i portafogli a questo nuovo scenario non è semplice e anche per le banche centrali i prossimi mesi si preannunciano pieni di insidie.

L

a guerra in Ucraina e l’inflazione rappresentano le principali preoccupazioni degli investitori in questo 2022. Del resto la volatilità ha già raggiunto livelli mai visti in tutto il 2021 e le future mosse delle banche centrali potrebbero ancora sorprendere i mercati, che chiedono trasparenza. Nonostante ciò, storicamente si è osservato che l’inizio di un ciclo di tassi al rialzo non è necessariamente dannoso per i

44 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

mercati azionari. L’S&P500 ad esempio si è generalmente ben comportato nei periodi subito precedenti al primo rialzo dei tassi da parte della Fed e nei dodici mesi successivi. L’inasprimento del conflitto complica però il quadro economico e di politica monetaria.

UN APPROCCIO DIFENSIVO

Per comprendere come approcciarsi ai mercati è fondamentale l’analisi del contesto macroeconomico. L’aumento


ICANO AFOGLI dell’inflazione e dei tassi potrebbe associarsi ad un rischio di rallentamento economico. Un quadro davanti al quale si trovano anche le banche centrali che, “da un lato sono tentate di intervenire in maniera abbastanza aggressiva per tenere a bada la crescita delle aspettative d’inflazione, dall’altro devono agire con cautela per evitare spinte recessive in un contesto che si è ulteriormente aggravato con lo scoppio della guerra in Ucraina, specie in Europa”, commen-

ta Mauro Giangrande, head of Passive Sales EMEA South di Xtrackers, DWS Group. I portafogli devono orientarsi di conseguenza. “Abbiamo iniziato a osservare dei movimenti più difensivi: ad esempio uno spostamento verso il fattore quality, il settore healthcare, titoli USA e, per quanto riguarda le obbligazioni, un ulteriore posizionamento sugli inflation linked”, prosegue Giangrande. “Soprattutto in Europa, se la Bce non sarà eccessivamente aggressi-

va, il rischio è che le aspettative di inflazione crescano di più di quello che il mercato si aspetta. Se dovesse essere così, i titoli indicizzati all’inflazione si troveranno nel loro contesto ideale”, sottolinea il manager.

AGIRE TATTICAMENTE

Il quadro attuale, si è detto, è complesso. Ma non per questo bisogna necessariamente essere pessimisti: “Se guardiamo a marzo 2020, quanMAGGIO I FUNDSPEOPLE 45


TENDENZE GESTIONE

MAURO GIANGRANDE

MASSIMILIANO DELL’ACQUA

Head of Passive Sales EMEA South XTRACKERS, DWS GROUP

Responsabile Soluzioni di Investimento FIDEURAM AM SGR

“Abbiamo iniziato a osservare dei movimenti più difensivi: ad esempio uno spostamento verso il fattore quality, il settore healthcare, titoli USA e per quanto riguarda le obbligazioni, un ulteriore posizionamento sugli inflation linked”.

“Abbiamo deciso di essere più difensivi allontanandoci il più possibile da titoli e aree geografiche influenzati negativamente dall’aumento dei costi dell’energia e dall’impatto della guerra, preferendo quindi Paesi come Stati Uniti e Cina”.

L’AUMENTO DELL’INFLAZIONE E DEI TASSI POTREBBE ASSOCIARSI AD UN RISCHIO DI RALLENTAMENTO ECONOMICO Tutti i commenti sono riferiti al contesto del 22 marzo 2022.

46 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

do siamo stati tutti colti di sorpresa dalla pandemia, notiamo che l’indice azionario americano ha registrato un +90%, l’Europa ha fatto un +60% e gli Emergenti un +40 per cento. Mi chiedo chi in quel momento fosse veramente convinto di questa possibilità. Probabilmente pochi”, spiega Antonio Ligori, responsabile Asset Allocation di Mediobanca SGR. “Questo ci insegna che ogni volta che si presentano tali eventi si innestano diverse azioni di risposta di politica monetaria e fiscale, che generano effetti positivi”, aggiunge. Per Ligori bisogna inoltre interrogarsi se “l’attuale ciclo economico si trovi in una fase finale o meno. Dal nostro punto di vista la recessione

globale del 2020 ha rappresentato un grosso punto di reset, da cui è iniziato un nuovo ciclo economico sostenuto dalla politica fiscale, complicato ora dalla guerra in Ucraina, su un trend sottostante che era già di prezzi al rialzo”. In questo momento, quindi, “pur agendo tatticamente con prudenza, vale la pena posizionarsi su asset rischiosi”, considerando le attuali differenze dal punto di vista geografico.

CICLO ECONOMICO

Un reset del ciclo economico, iniziato con lo scoppio della pandemia e non ancora concluso, è quello in cui ci troviamo attualmente anche secondo Massimiliano Dell’Acqua, respon-


ANTONIO ANNIBALLE

ANTONIO LIGORI

Portfolio manager FONDACO SGR

Responsabile Asset Allocation MEDIOBANCA SGR

“A inizio anno si parlava di Europa in sovrappeso, con un tema value preponderante. Ora il posizionamento diventa più complesso: non più una scelta di stile tout court, ma una necessità di attingere da diversi campi con una chiamata più settoriale sul value. Se la crescita diventa scarsa, bisogna cercarla nelle nicchie”.

“Bisogna chiedersi se l’attuale ciclo economico si trovi in una fase finale. Dal nostro punto di vista la recessione globale del 2020 ha rappresentato un grosso punto di reset, da cui è iniziato un nuovo ciclo economico sostenuto dalla politica fiscale, complicato ora dalla guerra in Ucraina, su un trend sottostante di prezzi al rialzo”.

sabile Soluzioni di Investimento di Fideuram Asset Management SGR. “I temi di fondo relativi al periodo terminale del vecchio ciclo sono ancora presenti, tanto da impattare sulla crescita dell’inflazione”, sottolinea Dell’Acqua, aggiungendo che la guerra russo-ucraina ha innescato un nuovo rialzo inflattivo (corredato da uno shock d’offerta) difficile da controllare, anche per le banche centrali. Per quanto riguarda i portafogli, “abbiamo deciso di essere più difensivi allontanandoci il più possibile da titoli e aree geografiche influenzati negativamente dall’aumento dei costi dell’energia e dall’impatto della guerra, preferendo quindi Paesi come Stati Uniti

e Cina”, evidenzia Dell’Acqua. “In sintesi, la nostra visione rimane per un ciclo in rallentamento, ma non ancora in recessione. Manteniamo quindi un overweight sull’equity, sempre con un atteggiamento difensivo”, evidenzia.

SFRUTTARE LE CORREZIONI

Un ciclo di rialzi e inflazione elevata non rappresenta di per sé garanzia di correzione del mercato azionario. Ne è convinto Antonio Anniballe, portfolio manager di Fondaco SGR, secondo cui però il discrimine diventa quello della crescita: “Se è forte non c’è problema, perché quantomeno nel breve e medio termine gli utili e i margini continueranno a beneficiare del-

lo scenario e non c’è ragione per una correzione di mercato. La terra inizia a mancare da sotto i piedi in caso di inflazione prolungata per un lungo periodo, oppure quando le aspettative di crescita risultano indebolite”. Anche per Fondaco SGR vi sono state modifiche all’orientamento dei portafogli. “A inizio anno si parlava di Europa in sovrappeso, con un tema value preponderante. Ora il posizionamento diventa più complesso: non più una scelta di stile tout court, ma una necessità di attingere da diversi campi con una chiamata più settoriale sul value. Se la crescita diventa scarsa, bisogna andare a cercarla nelle nicchie dove c’è ancora”, conclude Anniballe. MAGGIO I FUNDSPEOPLE 47


TENDENZE DEPOSITARIE

di Raffaela Ulgheri

DEPOSITARIE E PREVIDENZA

COMPLEMENTARE, POCHI PLAYER PER MASSE “CONSISTENTI” Secondo l’aggiornamento statistico al 2021 fornito dal database Mefop-PreviDATA, quattro entità (cinque nel caso dei fondi preesistenti) hanno in deposito la quasi totalità degli oltre 140 miliardi di euro in gestione.

48 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

U

n patrimonio di oltre 140 miliardi di euro e poche banche depositarie a spartirsi il mercato. I numeri, d’altronde, offrono la sintesi estrema del contesto della previdenza complementare in Italia in uno scenario ormai consolidato che vede la presenza di pochi player per masse consistenti. Il rapporto tra fondi pensione e depositarie è disciplinato dall’articolo 7 del Dlgs 252/2005, che al comma 1 indica come le risorse dei fondi in gestione siano “depositate presso un unico soggetto, distinto dal gestore (…)” e, sulla base del dettato normativo, i fondi pensione negoziali o chiusi (FPN), i fondi pensione aperti (FPA) e i fondi pensione preesistenti (FPP) si suddividono tra le entità che operano in Italia. Si tratta, nel complesso, di 103 fondi pensione, di cui 33 negozia-

li, 40 aperti e 30 preesistenti per un mercato “molto concentrato, con quattro player (cinque nel caso dei preesistenti) che hanno in deposito la quasi totalità degli oltre 140 miliardi di euro in gestione”, si legge nell’aggiornamento statistico al 2021 fornito dal database Mefop-PreviDATA. È opportuno chiarire in questa sede che i dati sono stati diffusi a marzo 2022 ma fanno riferimento, per quanto riguarda la quota di mercato di fondi negoziali e aperti al 30 settembre 2021 (mentre nel primo caso il dato è riferito al 100% del mercato, nel secondo caso è al 99% del mercato) e al 30 dicembre 2020 per i preesistenti (con il dato sul 75% del mercato). L’ultima analisi di Mefop-PreviDATA risaliva al 2018 (in riferimento agli anni precedenti) da allora “non sono emersi particolari differenze, soprattutto sul fronte dei fondi negoziali, con quattro soggetti che


QUOTA DI MERCATO IN TERMINI DI PATRIMONIO FPA

FPN

FPP

24,0% 37,3%

BFF BANK

12,6%

24,9%

BNP PARIBAS SECURITIES SERVICES

37,4% 45,7%

ROYAL BANK OF CANADA

1,4%

18,3% 15,8% 14,1%

SOCIÉTÉ GÉNÉRALE SECURITIES SERVICES

STATE STREET BANK INTERNATIONAL GMBH

32,8% 9,5% 26,1%

Fonte: Elaborazioni Mefop su dati FPN, FPA, FPP. Dati al 30 settembre 2021 su 33 FPN (pari al 100% del patrimonio) e 40 FPA (pari al 99% del patrimonio). Dati al 30 dicembre 2020 per 30 FPP (pari al 75% del patrimonio).

sono andati a consolidare la propria posizione”, afferma Daniele Marzocchi, Area Economia e Finanza di Mefop e autore della rilevazione statistica.

I NUMERI

Sul fronte dei numeri e, nel dettaglio dei fondi pensione negoziali, i primi due player si spartiscono la fetta più consistente della torta sia in termini di patrimonio (quasi il 75% complessivo) sia in termini di fondi (25 su 33). A livello di quota di mercato è BNP Paribas Securities Services a salire sul primo gradino del podio, con il 37,4% delle masse complessive e otto FPN, mentre BFF Bank mette a segno un

37,3% di quota di mercato spalmata, però, su ben 17 FPN. Più netto, invece, lo stacco sulla quota di mercato di BNP Paribas nel settore dei preesistenti: se i fondi sono 10, come nel caso di BFF, la quota di mercato della prima raggiunge il 45,7 per cento. “BFF è leader a livello di numero di fondi, che sono complessivamente 35; tuttavia dal punto di vista monetario le masse ammontano a 36 miliardi di euro, mentre BNP Paribas è depositaria per 33 fondi ma vanta una concentrazione di 54 miliardi”, specifica ancora Marzocchi che indica come State Street Bank International GMBH detenga 28,5 miliardi per 21

fondi (e la quota di mercato più ampia sui fondi aperti: il 32,8%), mentre Société Générale Securities Services 22 miliardi e 13 fondi complessivamente. “Dal punto di vista dei fondi chiusi la situazione è immutata negli ultimi anni”, afferma l’esperto specificando che nel 2018 era ancora presente DEPOBank (da marzo 2021, dopo la fusione per incorporazione di DEPObank in BFF, l’ente ha assunto la denominazione sociale di BFF Bank Spa). “La variazione più rilevante è sui fondi aperti, dove si contavano anche altre entità ora non più presenti tra le depositarie. In questi anni anche questo segmento si è uniformato sul MAGGIO I FUNDSPEOPLE 49


TENDENZE DEPOSITARIE

BANCA DEPOSITARIA PER TIPOLOGIA DI FONDO TIPO DI FONDO

BFF BANK

BNP PARIBAS SECURITIES SERVICES

ROYAL BANK OF CANADA

SOCIÉTÉ GÉNÉRALE SECURITIES SERVICES

STATE STREET BANK INTERNATIONAL GMBH

FPA

8

15

0

6

11

FPN

17

8

0

5

3

FPP

10

10

1

2

7

Fonte: Elaborazioni Mefop su dati FPN, FPA, FPP. Dati al 30 settembre 2021 su 33 FPN (pari al 100% del patrimonio) e 40 FPA (pari al 99% del patrimonio). Dati al 30 dicembre 2020 per 30 FPP (pari al 75% del patrimonio). * Si riporta una precisazione di CACEIS: “Dal 2019 anche CACEIS fornisce il servizio di depositario a fondi pensione, di tipo FPA e FPP, che non sono ricompresi all’interno della raccolta dati Mefop” .

SUL FRONTE DEI NUMERI, DUE ENTITÀ SI SPARTISCONO LA FETTA PIÙ CONSISTENTE DELLA TORTA, SIA IN TERMINI DI PATRIMONIO, SIA IN TERMINI DI FONDI

50 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

fronte della concentrazione, come già avvenuto per negoziali e preesistenti. Una differenza residuale persiste sugli FPP dove un unico fondo si affida ancora alla Royal Bank of Canada”.

MANTENERE LA POSIZIONE

Un terreno ben delimitato dunque, dove i player attivi cercano di confermare e mantenere le posizioni di vantaggio raggiunte nei singoli segmenti. “Il nostro ruolo di banca depositaria sta evolvendo verso un modello di partnership che ci vede più vicini ai nostri clienti per supportarli nelle loro strategie di crescita verso nuove asset class (ad esempio in fondi alternativi e investimenti sostenibili) e affiancarli in un contesto regolamentare dinamico e sempre più complesso”, afferma Andrea Cattaneo general manager di BNP Paribas Securities Services Italy & head of Italy, Switzerland & Iberia nel commentare il posizionamento nel settore. Anche le altre entità si focalizzano sull’evoluzione in corso e sulla crescente complessità del mercato previdenziale. Secondo Federico Viola, responsabile Sales and Client Coverage per Italia, Medio Oriente e

Nord Africa (MENA) di State Street International Bank GmbH - Succursale Italia, questo avviene anche come risposta alle richieste del cliente, che vanno in direzione “di una presenza più capillare all’interno della filiera operativa e dei processi di investimento, con monitoraggio, gestione di enormi quantitativi di dati, elaborazioni, reportistica, tanto più necessari quanto più le strategie di investimento si spostano verso asset class diverse rispetto a quelle tradizionali”. Emerge dunque come le funzioni tradizionali della banca depositaria non siano più sufficienti e quello dei fondi pensione sia un settore che, parallelamente alla crescita delle masse, vede una continua richiesta di servizi aggiuntivi. Il tema è sollevato da Maurizio Tacchella, direttore, Banca Depositaria di BFF. “Una delle aree di attività della nostra banca è indubbiamente guidata da questo ambito, sia per la quota di mercato che abbiamo raggiunto nel tempo sia perché gli enti previdenziali sono soggetti istituzionali che, più di altri, hanno l’esigenza di usufruire di servizi aggiuntivi rispetto a quanto già obbligatoriamente previsto dalla normativa”.


DENIS DOLLAKU Country Head Italia, State Street Bank

Asset digitali e il ruolo delle depositarie: una finestra sul futuro del risparmio gestito

Se consideriamo i gestori come gli architetti principali del processo d’investimento, possiamo definire la depositaria come l’ingegnere che assicura che tutti i sistemi funzionino correttamente: per questo motivo, la crescita della finanza digitale sta spingendo tutto il settore a ridefinire sé stesso, e ad interrogarsi sulle forme che la custodia digitale può assumere. Per noi di State Street, la custodia digitale richiede una visione più olistica, che faccia da ponte tra il tradizionale e il nuovo. Il contesto odierno della banca depositaria è plasmato da sviluppi normativi creati decenni fa. In primo luogo, abbiamo visto il passaggio da titoli cartacei a registri elettronici, e con esso è arrivata la creazione dei CSD, i Depositi Centrali Titoli. In genere, quello che è successo in quel periodo è stato che ogni mercato ha cercato di creare il proprio CSD, e con questo è arrivato il concetto di detenzione indiretta degli asset (cioè, l’accesso degli investitori a quegli asset attraverso l’uso di intermediari). Con l’introduzione degli asset digitali, stiamo assistendo ad una maggiore decentralizzazione della finanza, che sta gradualmente passando da un modello basato sull’intermediazione centrale ad uno che fa leva sulla cosiddetta blockchain. Gli asset owner dovranno assicurarsi che il depositario possa mantenere un controllo efficace su questi asset assicurando che nessuno abbia accesso alle chiavi crittografiche private che controllano gli asset digitali, così come, con l’introduzione dei Registri Distribuiti (DLT), bisognerà interrogarsi su cosa potrà sostituire l’uso dei depositi di titoli nelle giurisdizioni che richiedono la registrazione delle transazioni in tali registri per trasferire la proprietà dei titoli.

A seconda della scelta del design della blockchain, della DLT o del wallet, ci può essere più di una chiave per ogni token, o può non esistere una singola chiave (cioè, diverse parti detengono una porzione della chiave e hanno bisogno di entrare in una procedura di firma per trasferire un asset, attraverso un accordo a più firme). Il modo in cui gli asset owner generano chiavi crittografiche private, come le usano e come le conservano per un accesso successivo sono aspetti operativi fondamentali per reimmaginare i servizi delle depositarie nell’era digitale. Un’altra area in cui l’industria è in attesa di ulteriori linee guida è la questione di come un depositario fornirebbe le sue funzioni di controllo in un ambiente digitale. Per esempio, la verifica del NAV di un determinato fondo è uno dei servizi che un depositario fornisce quando si tratta di beni regolamentati. In un ambiente crypto - dove ci sono più scambi ma una standardizzazione molto limitata intorno al trading - come si può determinare quale sia un buon prezzo di riferimento? L’universo di attività in cui un dato fondo potrebbe investire sta anche diventando più vario e, probabilmente, più complesso. È improbabile che i tradizionali strumenti finanziari in forma scritturale che sono emessi in infrastrutture CSD scompaiano presto. In aggiunta all’infrastruttura di custodia tradizionale, tuttavia, è probabile che ci siano token di sicurezza che sono potenzialmente emessi al di fuori dei CSD e dei tradizionali quadri giuridici corrispondenti. Inoltre, esistono altri asset cripto, come Stablecoin, che non sono considerati titoli, ma potrebbero ancora essere obiettivi di investimento potenzialmente interessanti. Stia-

mo assistendo allo sviluppo di quadri giuridici specifici per questi nuovi asset digitali. Nonostante i progressivi passi per creare chiarezza normativa in alcuni segmenti del mercato degli asset digitali, rimangono molte questioni aperte in diverse giurisdizioni. Un aspetto è il processo di rilascio dei token di sicurezza e la chiarezza intorno alla definizione legale di custodia e controllo di tali asset digitali. Le leggi nazionali e i diritti di proprietà nella creazione di titoli e il trasferimento del titolo differiscono da un Paese all’altro, il che può rendere difficile valutare l’impatto della tokenizzazione degli asset per il settore dell’asset servicing. Molto dipenderà da come si svilupperanno le strutture di mercato. Un approccio potrebbe essere quello di implementare un Depositario Centrale di titoli basato sulla DLT, che mantiene il controllo centrale sul processo di emissione e settlement attraverso una rete di autorizzazioni. In un tale modello, il cambiamento normativo necessario per abilitare un mercato di tokenizzazione di asset è probabilmente ridotto. un’altra soluzione potrebbe consistere nell’emissione e nella detenzione di titoli tokenizzati senza la necessità di un’autorità centrale di mercato; da un punto di vista normativo, questa opzione richiederebbe uno sforzo normativo più dinamico e complesso. Le differenze tecnologiche tra le piattaforme istituzionali e le criptovalute, così come il quadro normativo digitale applicabile e ancora in evoluzione, richiedono una visione olistica del cambiamento del business della banca depositaria. I depositari tradizionali e su larga scala - banche fiduciarie che hanno i più alti livelli di regolamentazione applicati a loro per default - hanno un netto vantaggio competitivo in questo spazio.


TENDENZE ISTITUZIONALI

di Niccolò De Rossi e Gianmaria Fragassi

GLI INVESTITORI ISTITUZIONALI ITALIANI SUPERANO LA PROVA ESG

La quarta edizione dell’indagine realizzata dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali sottolinea la grande attenzione nei confronti della sostenibilità degli investitori istituzionali italiani: i margini di crescita sono ancora ampi, ma il 56% degli enti conferma di adottare già politiche SRI.

I

n occasione del suo ultimo Forum ESG e sul welfare integrato, tenutosi lo scorso 27 aprile, Itinerari Previdenziali ha presentato la quarta edizione dell’indagine annuale sulle politiche di investimento sostenibile dei player istituzionali del Paese: un totale di 52 domande volto a indagare il processo di diffusione delle strategie di sostenibilità e di integrazione dei criteri ESG nei loro portafogli. La survey ha raccolto l’esperienza di

52 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

106 investitori, per un totale patrimoniale (al netto delle compagnie di assicurazione) di oltre 219 miliardi di euro, pari a circa l’83% dei patrimoni finanziari totali degli investitori, previdenziali e fondazionali, italiani. Nel dettaglio, hanno aderito tutte le 19 casse di previdenza (se si esclude l’Onaosi), 27 fondazioni di origine bancaria, 18 fondi pensione preesistenti, 26 fondi pensione negoziali e 16 compagnie di assicurazione, per

una percentuale sugli investimenti totali di classe C (rami I, IV e V) e danni del 30% circa. Guardando tanto ai dati di dettaglio quanto alle intenzioni future degli investitori, il quadro appare in evidente evoluzione (positiva). Più della metà (il 56%) dei rispondenti dichiara di adottare già politiche di investimento sostenibile. Mentre l’analisi degli investimenti svela l’acquisto di prodotti ESG anche da parte di alcuni di


L’ENTE ADOTTA UNA POLITICA DI INVESTIMENTO SOSTENIBILE SRI? 2019

2020

2021

2022

60% 50%

quei player che ancora non aderiscono “ufficialmente” alla finanza SRI, l’81% (38 enti su 47) di quanti ancora non lo fanno formalmente ne ha già discusso in CdA e/o intende includere o incrementare in futuro strategie ESG. Cresce poi il numero di enti che applicano politiche SRI a percentuali consistenti del patrimonio: il 42% si colloca nella fascia tra il 75% e il 100% (erano il 37% lo scorso anno); sale invece dal 14% al 21% la percentuale degli enti tra il 50% e il 75 per cento. Se si considera che, al momento della valutazione dell’impatto, il 18% degli intervistati segnala benefici in termini patrimoniali, l’incremento dell’esposizione si può considerare una concreta testimonianza di quanto questi investimenti trovino motivazioni che trascendano la sola questione etica. Proprio obiettivi e ragioni costituiscono d’altra parte un importante ambito di analisi. Anche nel 2022 dominano la volontà di contribuire allo sviluppo sostenibile, la possibilità di una più efficace gestione dei rischi finanziari e il ritorno in termini reputazionali, ma cresce sensibilmente (dall’8% al 15%) anche la questione normativa: un segno tangibile di come la pressione europea stia facendo il suo corso. Non a caso, in quest’ultima edizione, è stato inserito nella survey un piccolo focus sul regolamento 2019/2088 SFDR, così da registrare un primo feedback da parte degli istituzionali. In particolare, il 63% dei rispondenti valuta limitato l’impatto che avrà il regolamento, contro un 23% che lo ritiene elevato; tra le principali ripercussioni in prospettiva, secondo gli intervistati, una maggiore propensione verso l’acquisto diretto di fondi ESG. Infine, la figura qui sopra riporta le risposte fornite in merito alla presenza in portafoglio di fondi Art. 8 e Art. 9: colpisce soprattutto l’1% dei fondi di

40% 30% 20% 10% 0% NO

SI

Fonte: Quaderno di approfondimento 2022, “ESG e SRI, le politiche di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani”.

LA PRESENZA IN PORTAFOGLIO DI FONDI CLASSIFICABILI COME ARTICOLI 8 E/O 9 45% 40%

40%

39%

35% 30% 25% 20%

20%

15% 10% 5% 1%

0% SI, SOLO ART. 8

SI, SIA ART. 8 CHE ART. 9

SI, SIA ART. 8 CHE ART. 9 DI DIRITTO ITALIANO

NO

Fonte: Quaderno di approfondimento 2022, “ESG e SRI, le politiche di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani”.

diritto italiano, percentuale per forza di cose destinata a crescere nel tempo. Venendo alle modalità con cui le politiche sostenibili sono implementate, nonostante una riduzione sul 2021, al primo posto si posizionano ancora le esclusioni (58%) seguite da investimenti tematici (38%) e impact investing (35%); piuttosto contenuto il ricorso all’engagement. Se in merito alla decisione di assegnare o meno mandati di gestione con specifici obiettivi di sostenibilità MAGGIO I FUNDSPEOPLE 53


P

R

TNE

2021

AR

2020

P

L’OPINIONE DI

QUALI SONO LE STRATEGIE SRI ADOTTATE? 2019

TNE R

TENDENZE ISTITUZIONALI

AR

MICHAËL OBLIN Fixed Income Analyst, DPAM

2022 42% 65% 67%

ESCLUSIONI 58% 35%

INVESTIMENTI TEMATICI

46% 44% 38% 23%

IMPACT INVESTING

31% 48% 35% 42% 50%

BEST IN CLASS

33% 31% 42% 50%

ENGAGEMENT

33% 30% 38% 54%

CONVENZIONI INTERNAZIONALI

37% 27% 15% 13%

ALTRO (SPECIFICARE)

21%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

Fonte: Quaderno di approfondimento 2022, “ESG e SRI, le politiche di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani”.

continua a essere netta la preferenza per il no, si attesta al 49% la percentuale di rispondenti che dichiara di agire attraverso l’acquisto diretto di prodotti ESG. Diminuisce tuttavia l’acquisto di prodotti infrastrutturali, a fronte di un robusto incremento sia dei fondi comuni tradizionali, passati dal 56% al 60%, sia del private equity, che raccoglie il 54% delle risposte. Oltre a fotografare il presente, la survey offre qualche spunto sul futuro, che sembra disegnare una traiettoria tesa verso l’alto, tanto che il 68% dei rispondenti afferma di voler incrementare l’investimento in strumenti sostenibili. A sostenere il trend COVID-19 che, per l’87% dei rispondenti, ha favorito un maggior ricorso agli investimenti ESG; percentuale da mettere in relazione con la convinzione, manifestata dal 41% degli investitori, che la componente sostenibile aiuti a contrastare le turbolenze dei mercati in termini di mitigazione del rischio complessivo. 54 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

Ad attirare l’attenzione degli istituzionali italiani in chiave futura sono soprattutto gli investimenti tematici, che raccolgono il 58% delle preferenze, seguiti da esclusioni e impact investing; per quanto riguarda invece i settori di maggior interesse nel post pandemia meritano di essere segnalate energie rinnovabili (68%), healthcare (45%) e, quasi a pari merito tra loro, tecnologia e infrastrutture sanitarie (38% e 36%). I margini di crescita e implementazione sono insomma ancora molto ampi ma, nel complesso, il bilancio per i portafogli istituzionali può già dirsi positivo. Del resto, è evidente come la sostenibilità sia sempre più preponderante anche in ambito finanziario: in questo senso devono dunque muoversi (e già si stanno muovendo) anche i player istituzionali che, lungo questa direttrice, hanno un’importante occasione per sostenere il rilancio dell’economia e della produttività del Paese.

GAS E NUCLEARE NELLA TASSONOMIA DELL’UE Il 2 febbraio la Commissione europea ha pubblicato il suo documento sull’aggiunta dell’energia nucleare e del gas alla tassonomia dell’UE. Questo include creazione di nuovi impianti nucleari, upgrade di quelli esistenti, attività di ricerca volte a ridurre le scorie oltre alla generazione di elettricità da combustibili fossili gassosi e in sostituzione a impianti che utilizzano combustibili fossili solidi o liquidi, garantendo il passaggio a gas rinnovabili o a basse emissioni di carbonio entro il 2035. L’argomento principale utilizzato è che esse sostengono una fornitura stabile di energia di base, che compensa l’intermittenza delle attuali tecnologie rinnovabili. Come dovremmo interpretare questi criteri? Gli scenari di domanda di gas compatibili con un obiettivo di max.+1.5°C evidenziano che essa debba diminuire dopo il 2030 e gli operatori del settore dovranno dimostrare la compatibilità degli impianti con un graduale passaggio a gas rinnovabili. Stando alle tecnologie attuali soddisfare la soglia di 270g CO2/KWh si rivelerà una bella sfida. Le centrali a gas potrebbero dover cercare di miscelare quelli convenzionali con biogas o idrogeno verde per ridurre l’intensità di CO2 nel breve termine. Le scadenze del 2030 (gas) e del 2040-2045 (nucleare) mostrano la natura transitoria di queste tecnologie agli occhi dell’UE. Ci sono ancora diverse sfide da affrontare, come lo sviluppo delle tecnologie del gas a bassa emissione di carbonio su larga scala (idrogeno verde, biogas, Carbon Capture & Storage).



TENDENZE SRI di Francesca Conti

NON SOLO ESG

ECCO I FONDI SOSTENIBILI AD ALTO RENDIMENTO Gli investimenti sostenibili sono ormai un mantra. A differenza di qualche anno fa, però, oggi ci si aspetta di più in termini di performance. Da un’analisi dei fondi con il più alto punteggio di sostenibilità Morningstar e il maggior rendimento degli ultimi tre anni emergono 268 fondi, con un patrimonio medio di oltre 3 miliardi di euro e un rendimento medio di poco oltre il 12 per cento. 56 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

G

li investimenti sostenibili sono ormai un mantra. I fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) stanno influenzando sempre più i portafogli e hanno dato vita a fondi specializzati e comportamenti di mercato. Gli investitori riconoscono che la risoluzione delle questioni ambientali è una delle sfide più difficili del futuro. Non a caso i flussi verso i fondi ESG sono più che raddoppiati tra il 2020 e il 2021 e questa tendenza dovrebbe continuare nei prossimi anni.


FONDI AZIONARI CON MAGGIORE PERFORMANCE FONDO

CATEGORIA MORNINGSTAR

SOCIETÀ

PATRIMONIO

RENDIMENTO 3 ANNI

CLASSIFICAZIONE SFDR

MORNINGSTAR SUSTAINABILITY RATING

AB US Sm and Md-Cp A Acc

EAA Fund US Small-Cap Equity

AllianceBernstein

110.073.668,38

36,73

Article 8

High

KBI Energy Solutions A EUR

EAA Fund Sector Equity Alt. Energy

Amundi AM

503.380.169,00

31,12

Article 8

High

BlueBox Funds Global Technology S Acc

EAA Fund Sector Equity Technology

Lemanik AM

777.964.333,97

29,44

Not Stated

High

Ashoka India Opps A USD Acc

EAA Fund India Equity

Carne GF Manag.

1.170.177.526,21

27,16

Not Stated

High

RobecoSAM Smart Energy Eqs F EUR

EAA Fund Sector Equity Alt. Energy

Robeco

2.975.970.108,00

26,84

Article 9

High

Schroder ISF Taiwanese Equity I Acc USD

EAA Fund Taiwan Large-Cap Equity

Schroders AM

323.976.314,81

26,07

Not Stated

High

JPM Taiwan A (dist) USD

EAA Fund Taiwan Large-Cap Equity

JP Morgan AM

212.359.585,10

24,70

Not Stated

High

Brown Advisory US Sust Gr USD C Acc

EAA Fund US Large-Cap Growth Equity

Brown Advisory

3.633.502.787,40

22,94

Article 8

High

BGF Sustainable Energy D2

EAA Fund Sector Equity Alt. Energy

BlackRock AM

6.229.311.743,04

21,91

Article 9

High

DPAM Equities L US SRI MSCI Index F

EAA Fund US Large-Cap Blend Equity

DPAM

540.744.429,00

21,88

Article 8

High

I BOND IN CLASSIFICA FONDO

Nordea 1 US Corporate Stars Bd X USD

CATEGORIA MORNINGSTAR

EAA Fund USD Corporate Bond

SOCIETÀ

Nordea AM

PATRIMONIO

1.312.926.020,47

RENDIMENTO 3 ANNI

5,55

CLASSIFICAZIONE SFDR

Article 8

MORNINGSTAR SUSTAINABILITY RATING

High

UNO SGUARDO AGLI ALTERNATIVI FONDO

CATEGORIA MORNINGSTAR

SOCIETÀ

PATRIMONIO

RENDIMENTO 3 ANNI

CLASSIFICAZIONE SFDR

MORNINGSTAR SUSTAINABILITY RATING

Nordea 1 Alpha 15 MA Fd BI EUR

EAA Fund Multistrategy EUR

Nordea AM

4.736.075.388,00

8,86

Not Stated

High

CS (Lux) Liquid Alternative Bt IBH CHF

EAA Fund Multistrategy Other

Credit Suisse

859.968.192,16

8,72

Not Stated

High

SEB Asset Selection SIC H-USD

EAA Fund Systematic Trend USD

SEB AM

296.180.251,24

5,94

Not Stated

High

Nordea 1 Alpha 10 MA Fd BI EUR

EAA Fund Multistrategy EUR

Nordea AM

5.142.406.250,00

5,67

Not Stated

High

GS Alternative Trend IO Acc USD

EAA Fund Systematic Trend USD

Goldman Sachs AM

474.667.258,85

5,66

Not Stated

High

Nordea 1 Alpha 7 MA Fd HY NOK

EAA Fund Multistrategy Other

Nordea AM

563.024.133,24

5,13

Not Stated

High

Fonte: elaborazione propria con dati percentuali Morningstar Direct. Dati di patrimonio in milioni di euro.

Un’analisi di Broadridge Financial Solutions, ad esempio, stima che gli asset ESG raggiungeranno i 30 miliardi di dollari entro il 20301 e che entro il 2025 circa il 33% di tutti gli asset globali in gestione avrà un mandato sostenibile.

QUESTIONE RENDIMENTO

A differenza di qualche anno fa, oggi gli investitori si aspettano di più in termini di performance e rendimento. Fino ad ora gli studi sembrano aver dimostrato che i fondi ESG combinano una volatilità più bassa e un buon

rendimento. Uno studio condotto dal NYU Stern Center for Sustainable Business, in collaborazione con Rockefeller Asset Management a febbraio 2021 indica, ad esempio, una relazione positiva tra ESG e performance finanziaria nel 58% degli studi aziendali incentrati su metriche operative o prezzo delle azioni con il 13% che mostra un impatto neutro, il 21% risultati contrastanti e solo l’8% mostra una relazione negativa. Se si guarda alla performance corretta per il rischio, nel 59% dei casi gli ESG hanno mostrato prestazioni simili

o migliori rispetto agli approcci di investimento convenzionali, mentre solo il 14% ha riscontrato risultati negativi.

LA CLASSIFICA

Ma quali sono i fondi sostenibili che negli ultimi tre anni hanno generato il maggior rendimento? FundsPeople ha realizzato un’analisi basata sui dati Morningstar, considerando i prodotti con almeno duemila milioni di euro di patrimonio commercializzati in Italia e un rendimento annuo medio di almeno il 5 per cento. Tra questi abbiamo seMAGGIO I FUNDSPEOPLE 57


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TENDENZE SRI

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L’OPINIONE DI MATTHIEU DAVID Head of italian branch, Candriam

lezionato gli strumenti che presentano il più alto punteggio di sostenibilità (High Morningstar Sustainability Rating). A livello globale sono risultati 268 fondi, con un patrimonio medio di oltre 3 miliardi di euro e un rendimento medio di poco oltre il 12% (dati al 4 marzo 2022). Sul fronte della SFDR, emerge per questi strumenti una prevalenza di fondi Articolo 8. Sono infatti 156, circa il 58,2%, del totale dei fondi, seguiti da 59 strumenti (il 22,01%) non classificati e infine il 16% (pari a 43 fondi) Articolo 9. Il primo fondo in classifica investe al 100% in azioni ed è l’AB US Small and Mid-Cap Portfolio di Alliance Bernstein. Oltre il 95% dei suoi titoli sono statunitensi e i beni industriali rappresentano il settore di riferimento (22,7%) e presenta un rendimento del 36,73 per cento. Se lo strumento di Alliance Bernstein punta sulle small cap USA, il KBI Energy Solutions Fund Class A di Amundi, in seconda posizione, punta sull’equity delle energie alternative con un rendimento medio degli ultimi tre anni pari al 31,12 per cento. In terza posizione il BlueBox Funds Global Technology di Lemanik, con un rendimento del 29,44 per cento. Analizzando le prime posizioni, l’azionario globale sembra vincente.

L’AZIONARIO GLOBALE DOMINA LA CLASSIFICA CON QUATTRO STRUMENTI SU DIECI 58 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

Sono infatti investiti ben quattro fondi su dieci, contro i tre che puntano solo sugli Stati Uniti, due sulla Cina e uno sull’India.

BOND E ALTERNATIVI

Per un’analisi ancora più oggettiva, dalla classifica generale sono state selezionate separatamente le strategie obbligazionarie e alternative. Tra gli strumenti 100% bond si distingue, unico in classifica, il Nordea 1, US Corporate Stars Bond Fund, che investe principalmente in titoli di debito con rating BBB- (o superiore), assegnato da S&P, ovvero Baa3 (o superiore) assegnato da Moodys, al momento dell’acquisto. Il gestore utilizza sia un approccio di analisi di tipo top-down. Lo strumento presenta un rendimento del 5,5% ed è classificato come Articolo 8. Nella tabella è presente un solo strumento obbligazionario, in quanto è l’unico presente tra i 268 fondi ad alto rendimento individuati, posizionato al 255esimo posto. Guardando agli alternativi, invece, sono sei i fondi in classifica. In prima posizione il Nordea 1 Alpha 15 MA Fund, che investe soprattutto in Stati Uniti e Europa Occidentale. Lo strumento, non classificato secondo tassonomia SFDR, presenta un rendimento dell’8,86 per cento. In seconda posizione il CS (Lux) Liquid Alternative Bt di Credit Suisse, con un rendimento dell’8,72%, strumento gestito attivamente, che punta a replicare la performance del Credit Suisse Liquid Alternative Beta Index. Tecnologia, salute e beni industriali sono i principali settori di interesse e gli Stati Uniti rappresentano la regione in cui si concentrano i titoli in portafoglio. 1. Fonte: ESG and Sustainable Investment Outlook. Dati Broadridge Global Market Intelligence, 30 novembre 2021.

FONDI TEMATICI A DOPPIO IMPATTO Gli investimenti a impatto, accanto ai ritorni finanziari, generano effetti misurabili dal punto di vista ambientale e sociale. Gli investimenti tematici, dal canto loro, supportano l’investitore di lungo termine nonostante condizioni di mercato più volatili. Esistono fondi tematici che, mentre generano rendimenti interessanti contribuiscono al tema individuato, spesso strettamente correlato a obiettivi ESG. In questo modo si può investire con convinzione in modo responsabile e con impatto positivo. In Candriam abbiamo individuato delle aree come la lotta al cancro, il cambiamento climatico o il passaggio a un’economia circolare sulle quali abbiamo elaborato delle strategie definite a “doppio impatto”, che devolvono parte delle revenue a organizzazioni che operano per risolvere queste problematiche, che interessano tutta la società. Il fondo Candriam Oncology Impact consente di beneficiare dell’esposizione a un segmento in forte crescita all’interno del settore sanitario globale e di investire finanziando direttamente la ricerca sul cancro in Europa, e fino al 10% delle commissioni nette di gestione del fondo va a organizzazioni leader nella ricerca sui tumori, per rendere il cancro una malattia curabile.


Il leader europeo del risparmio gestito*

Idrogeno Un grande passo per i tuoi investimenti e per la transizione energetica.

CPR Invest - Hydrogen, un’opportunità da cogliere per creare valore investendo nell’ecosistema dell’idrogeno: dà accesso a un mercato innovativo e ad alto potenziale; si stima che l’idrogeno coprirà circa il 17% dell’intero fabbisogno energetico entro il 2050**; l’idrogeno potrebbe contribuire a ridurre di un terzo le emissioni di gas serra a livello globale**.

amundi.it

*Fonte: IPE “Top 500 Asset Managers” pubblicato a giugno 2021, sulla base delle masse in gestione al 31/12/2020. **ETC (Energy Transition Commission), “Making the Hydrogen Economy Possible”, aprile 2021. Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto e il KIID prima di prendere una decisione fi nale di investimento. CPR Invest - Hydrogen (di seguito anche “Fondo”) è un Comparto della SICAV CPR Invest, gestito da CPR Asset Management, una società del gruppo Amundi. CPR Asset Management è autorizzata in Francia e regolamentata dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF). Il Comparto è autorizzato in Lussemburgo e sottoposto alla vigilanza della Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). I potenziali investitori devono esaminare se i rischi annessi all’investimento nel Fondo siano appropriati alla loro situazione, e devono altresì accertarsi di aver compreso interamente il presente documento. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare un consulente fi nanziario. Il valore dell’investimento potrebbe diminuire o incrementarsi. Il Fondo non off re alcuna garanzia di rendimento. L’investimento comporta dei rischi. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri e non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. Il presente documento non rappresenta un’offerta a comprare né una sollecitazione a vendere. Esso non è rivolto a nessuna “U.S. Person” come defi nita nel Securities Act del 1933 e nel prospetto. Il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione, e il Prospetto sono disponibili gratuitamente presso le sedi dei soggetti collocatori nonché sul sito internet www.amundi.it. Una sintesi delle informazioni sui diritti degIi investitori e sui meccanismi di ricorso collettivo è reperibile in lingua inglese al seguente link: https://about.amundi.com. La società di gestione può decidere di ritirare la notifi ca delle disposizioni adottate per la commercializzazione di quote, anche, se del caso, in relazione a categorie di azioni, in uno Stato membro rispetto alle quali aveva precedentemente effettuato una notifi ca. Aprile 2022. |


TENDENZE ALTERNATIVI di Innocenzo Cipolletta

PRIVATE CAPITAL UN ASSIST AI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DELL’ECONOMIA Come ogni anno, AIFI raccoglie ed elabora i dati legati all’attività di private equity, venture capital e private debt per fornire una fotografia, quanto più dettagliata, sul mercato italiano. Il 2021 si è chiuso con un forte slancio del settore, in termini sia di risorse raccolte sia d’investimenti in imprese.

S

i è chiuso un anno, il 2021, con numeri particolarmente rilevanti per il mondo del private capital, sia in termini di risorse raccolte sia d’investimenti in imprese. Non credo che ci si debba meravigliare se questi risultati sono arrivati proprio in un anno difficile, quale è stato il 2021 ancora interessato dal COVID e con un’economia che, malgrado la crescita forte, non aveva ancora recuperato i livelli di prima della pandemia. In realtà è proprio negli anni difficili che il private capital assolve a compiti rilevanti, quali sono quelli di venir in soccorso di imprese che hanno affrontato difficoltà produttive e che devono avviare importanti processi di adeguamento alle nuove tecnologie e alle nuove condizioni di mercato emerse dalla pandemia. In questo senso, il private capital assolve a una funzione essenziale per il sistema economico, provvedendo a finanzia-

60 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

re con capitale di rischio i processi di trasformazione della nostra economia: questo è quanto è avvenuto nel 2021. Qui di seguito alcune delle cifre più significative dell’anno trascorso.

I NUMERI DEL PRIVATE DEBT

Come ogni anno, AIFI raccoglie ed elabora i dati legati all’attività di private equity, venture capital e private debt per fornire una fotografia, quanto più dettagliata, sul mercato italiano di tali asset. Vediamo nel dettaglio i numeri e i dati, partendo dal mondo del debito. Nel corso del 2021 sono stati investiti complessivamente nel mercato italiano 4,6 miliardi di euro, includendo l’attività degli operatori attivi in questo segmento (2,2 miliardi), le piattaforme di digital lending (689 milioni), il distressed debt (1,5 miliardi, considerando complessivamente operazioni single name e acquisto di pacchetti di crediti UTP) e gli investimenti dei


IL MERCATO DEL DEBITO PRIVATO. ALCUNI DATI DI SCENARIO NEL 2021

4,6 MILIARDI

AVVIO

689 MILIONI DEBITO PER PMI TRAMITE PIATTAFORME

PRIVATE DEBT SVILUPPO

CAMBIAMENTO

CRISI

810 MILIONI PER RIF.TO DEL DEBITO

INVESTIMENTI INDIRETTI

VENTURE DEBT DIRECT LENDING

711 MILIONI PER LA CRESCITA

IMPRESE

INVESTIMENTI DIRETTI

FONDI DI FONDI

187 MILIONI

UTP E NPL

1.474 MILIONI

BOND MEZZANINO

417 MILIONI DEBITO PER LBO DISTRESSED DEBT E SPECIAL SITUATIONS

276 MILIONI ND

Nota: dato relativo a operatori di private capital con veicoli dedicati a tale attivià. Sono escluse le banche e i servicer. Si considerano solo gli UTP corporate.

Fonte: Aifi-Deloitte. Dati in euro.

fondi di fondi (187 milioni). Se prendiamo in considerazione, solamente i primi, vale a dire gli operatori attivi nel “core” private debt, nel corso dell’anno, l’ammontare investito è stato pari a 2.214 milioni di euro, quasi il doppio rispetto all’anno precedente (1.153 milioni). Il numero di sottoscrizioni è stato pari a 275 (+28% rispetto alle 215 del 2020), distribuite su 142 società (127 nel 2020, +12 per cento). Si tratta dei valori più alti mai registrati dall’avvio del mercato, testimoniando una crescita significativa, anche paragonata agli anni precedenti la pandemia. Il 56% delle operazioni sono state sottoscrizioni di obbligazioni, mentre il restante 44% finanziamenti. Per quanto riguarda le caratteristiche delle operazioni, la durata media è di cinque anni e otto mesi, mentre guardando le loro dimensioni, il 90% dei casi ha riguardato deal con un taglio medio inferiore ai 10 mi-

lioni di euro con un tasso d’interesse medio pari al 4,67 per cento. A livello geografico, la prima regione resta la Lombardia, dove è localizzato il 40% delle società oggetto di investimento, seguita da Veneto ed Emilia Romagna (entrambe 10 per cento). Nei settori di attività, al primo posto con il 23% del numero di imprese troviamo i beni e servizi industriali, seguito dal manifatturiero-alimentare, con il 16 per cento. Infine, nel corso dell’anno appena conclusosi, le società che hanno effettuato rimborsi sono state 177 (138 l’anno precedente, +28%), per un ammontare pari a 350 milioni di euro (-13%). Nel 74% dei casi questi hanno seguito il piano di ammortamento.

NUMERI DEL PRIVATE EQUITY

Anche il private equity, nel 2021, ha fatto registrare numeri da record. Le risorse complessivamente raccolte dagli operatori domestici sono

state 5.725 milioni di euro contro i 2.612 milioni dell’anno precedente (+119%); 654 sono le operazioni registrate sul mercato italiano del private equity e venture capital, distribuite su 488 società, per un controvalore pari a 14.699 milioni di euro. Si tratta dei valori più alti mai registrati nel nostro mercato. Rispetto all’anno precedente (6.597 milioni di euro investiti in 471 operazioni), si è osservata una crescita del 39% del numero di operazioni, mentre l’ammontare investito è cresciuto del 123%, trainato dal segmento delle infrastrutture; anche in termini di ammontare, queste hanno rappresentato il comparto del mercato verso il quale è confluita la maggior parte delle risorse (7.671 milioni di euro), seguite dai buy out (5.386 milioni di euro) e dal segmento dell’expansion (858 milioni di euro). Il segmento del turnaround anche nel 2021 ha mantenuto un ruolo di MAGGIO I FUNDSPEOPLE 61


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TENDENZE ALTERNATIVI

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L’OPINIONE DI CARMINE DE FRANCO Head of Research, Ossiam, (Natixis Investment Managers)

UNA SINTESI DEI PRINCIPALI DATI SUL 2021

RACCOLTA

5.725 MILIONI (+119% rispetto al 2020) 44 OPERATORI (+63% rispetto al 2020)

INVESTIMENTI

14.699 MILIONI (+123% rispetto al 2020) 654 OPERATI (+39% rispetto al 2020)

DISINVESTIMENTI

2.702 MILIONI (+69% rispetto al 2020) 104 OPERATI (+28% rispetto al 2020)

Fonte: AIFI-PwC. Dati in milioni di euro.

nicchia, con la realizzazione di otto investimenti, contro i nove del 2020, mentre l’ammontare è passato da 172 a 127 milioni di euro. Nel replacement si è arrivati a 70 milioni di euro (poco più di un milione nel 2020), distribuite su 11 investimenti, contro i due dell’anno precedente. Dalla distribuzione geografica degli investimenti emerge come il 95% degli investimenti effettuati nel corso del 2021 ha avuto ad oggetto imprese localizzate nel nostro Paese, corrispondente al 98% dell’ammontare investito nell’anno. Se si considera la sola attività posta in essere in Italia, il 69% del numero di operazioni ha riguardato aziende localizzate nel Nord del Paese (60% nel 2020), seguito dalle regioni del Centro con il 22% (17% l’anno precedente), mentre il Sud e le Isole hanno pesato per il 9% (23% nel 2020). Come da tradizione, a livello regionale, si conferma il primato della Lombardia, dove è stato realizzato il 40% del numero totale di operazioni portate a termine in Italia nel corso del 2021, seguita da 62 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

Lazio (13%) e Veneto (8%). L’analisi della distribuzione settoriale degli investimenti evidenzia come, nel 2021, il comparto dell’ICT (comunicazioni, computer ed elettronica) abbia rappresentato il principale target di investimento in termini di numero di operazioni con una quota del 28%, seguito dal settore dei beni e servizi industriali, 14%, e dal medicale, 12 per cento. Nel corso del 2021 l’ammontare disinvestito, calcolato al costo di acquisto delle partecipazioni, ha raggiunto quota 2.702 milioni di euro, in crescita del 69% rispetto ai 1.594 milioni registrati l’anno precedente. Sono state registrate 104 dismissioni (81 nel 2020, +28%), distribuite su 88 società. Per quanto concerne le modalità di cessione, in termini di ammontare la vendita ad un soggetto industriale ha rappresentato il canale di disinvestimento preferito (871 milioni di euro), con un’incidenza del 32%, seguito dalla cessione ad un altro operatore di private equity, con un peso del 30% (814 milioni di euro).

INVESTIMENTI SOSTENIBILI, TREND DI LUNGO PERIODO Il 2022 doveva essere la riconferma dei trend positivi del 2021, con le economie globali ancora in forte ripresa. Ma le consequenze del conflitto in Ucraina, il rallentamento dell’economia cinese ed il rialzo dei tassi d’interesse globali, a fronte di una inflazione che preoccupa, potrebbero complicare il percorso di recupero del post-COVID. E potrebbero indebolire le dinamiche intorno agli investimenti sostenibili. E in effetti il comparto Energia fa 40% meglio del mercato globale e il benchmark sul petrolio realizza un +80% negli ultimi 12 mesi. A questo bisogna aggiungere i piani di diversificazione e investimenti dell’EU in merito alle forniture di gas e petrolio russo. Se aggiungiamo a questo il problema della sicurezza alimentare e il discorso sugli armamenti, sarebbe lecito ipotizzare che gli anni à venire potrebbero essere difficili per gli investimenti sostenibili, in quanto le agende politiche ed economiche internazionali potrebbero divergere dagli obiettivi che ci aspettano. Tuttavia il contesto attuale è ideale per fare dell’approccio sostenibile il quadro necessario per risolvere i problemi di approviggionamento energetico, di transizione, sicurezza alimentare e resilienza delle supply chains. Sul medio e lungo periodo, saranno le aziende capaci di adattarsi ad un mondo probabilmente più complesso, con business models durabili ed allineate alle tendenze secolari che sapranno prosperare. Ma sarà ugualmente importante che la Governance sia all’altezza per poter navigare e prendere le giuste decisioni nell’interesse di tutti gli stakeholders. Gli investimenti sostentibili sono di lungo periodo per definizione: oggi è il momento di dimostrarlo.


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TENDENZE EMERGENTI di Regina R. Webb

PETROLIO LE DUE FACCE DEL RALLY In una asset class così eterogenea come quella dei mercati emergenti, emergono vincitori e vinti. Nelle ultime settimane non è aumentato solo il prezzo del petrolio. Anche le materie prime legate all’agricoltura sono state messe sotto pressione.

G

li elevati prezzi delle materie prime si fanno già sentire nei mercati emergenti. Patrick Zweifel, chief economist di Pictet AM, ha analizzato i numeri. Per quanto riguarda il consumo netto di petrolio, il suo indicatore della vulnerabilità della crescita del PIL, a un aumento del 25% del prezzo dell’oro nero, mostra il maggiore impatto negativo in Asia, con Singapore come Paese più colpito. L’effetto è maggiore in Thailandia, pari a -1,2% del PIL, Taiwan, India, Corea e Sudafrica -1 per cento. Inoltre, il suo indicatore di vulnerabilità all’inflazione, a causa dei prezzi del petrolio e dei prodotti alimentari, mostra un effetto maggiore in Messico (7,2% di aumento dell’inflazione annuale), Colombia (6,7%), Perù (4,7%), Polonia (5,5%) e Ungheria (5,4 per cento). Marco Mencini, senior manager di Plenisfer Investments SGR (Generali Investments), è d’accordo: “La Turchia o l’India, il cui 70% dei conti correnti dipende dalle importazioni di petrolio, sono destinati a soffrire a causa di questi aumenti. Lo stesso vale per la Cina, che è altamente dipendente 64 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

dall’energia e ha una bassa produzione domestica per correre ai ripari e per questo sta accelerando nei suoi programmi nucleari”. Ogni crisi però ha il suo rovescio della medaglia. Lo si vede già riflesso in alcuni indici. Richard Bernstein, CEO e fondatore, RBA, dà le cifre: “Finora quest’anno il Brasile è salito del 13%; il Cile del 12%; l’Indonesia del 5 per cento. Di contro, l’indice ACWI è sceso del 13 per cento”. Aneeka Gupta, Equity and Commodity strategist, WisdomTree spiega che“l’aumento del greggio e di altre materie prime dovrebbe aiutare gli esportatori emergenti come il Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) e l’America Latina”. Come sottolinea l’esperta, ci sono Paesi con prezzi di break even molto bassi. Il Messico ha un valore del petrolio pari a 50 dollari al barile, mentre l’Arabia Saudita si attesta sugli 80 dollari al barile. Vale la pena ricordare che dallo scoppio del conflitto, il barile si è mosso sopra i 100 dollari, eccetto qualche flessione. E questa tendenza sta già lasciando il segno sui mercati. Per ogni compratore che paga di più una de-

terminata merce c’è un venditore che riceve di più. Tra tutte le risposte che FundsPeople ha raccolto dai gestori di fondi, c’è un dato che mette d’accordo molti: l’America Latina è il Paese che si distingue come maggior beneficiario. E tra i suoi confini, il Brasile. “Non solo il Paese è stato l’unico dell’America meridionale in grado di aumentare la sua produzione di petrolio greggio nel 2020, ma nel 2021 la società statale di petrolio e gas Petrobras ha portato avanti nuovi progetti petroliferi e ha stanziato 68 miliardi di dollari per l’espansione della produzione”, dice l’analista di Global X Dillon Jaghory. Gli Stati Uniti sono ora alla ricerca di fonti alternative di petrolio e hanno persino aperto alla possibilità di un dialogo con il Venezuela. Ma per gli USA il Brasile risulta facile da approcciare e c’è la possibilità di una cooperazione tra i due per assicurare le forniture di petrolio. Continuando a rimanere dentro i confini dell’America Latina, Carlos de Sousa, EM Debt stragist di Vontobel AM, mette in evidenza anche la Colombia. “È un caso interessante perché non è solo un esportatore di petrolio,


IL RALLY DEL PETROLIO...

...E QUELLO DELLE MATERIE PRIME

Prezzo del Brent (dollari al barile)

80%

140 120 100 80

60%

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Fonte: WisdomTree, Bloomberg, al 12 aprile 2022.

20%

Prezzo del WTI (dollari al barile)

2019

2020

Fonte: WisdomTree, Bloomberg, al 12 aprile 2022.

ma anche uno dei maggiori esportatori di carbone nel mondo. Ricordiamo che i prezzi del carbone sono aumentati bruscamente perché la Russia ne è il terzo produttore mondiale”, dice. Tra le posizioni che William Scholes, Investment director Global Emerging Market Equities, abrdn, ritiene in sovrappeso, il Messico è la maggiore. “Si dà il caso che sia un esportatore netto di petrolio, in cui siamo esposti a banche, consumi e aeroporti”, spiega.

ALTRE MATERIE PRIME

I mercati latinoamericani beneficiano anche da un punto di vista tecnico. Come sottolinea Eurizon, dal momento che la Russia non fa più parte del MSCI EM, i mercati latinoamericani saranno i maggiori beneficiari in un ambiente di prezzi elevati delle materie prime. Infatti i due settori ad alta intensità di risorse naturali (energia e materiali) rappresentano tra il 20% e il 45% della capitalizzazione di mercato di questi Paesi. Oltre all’America Latina, Rob Drijkoningen, co-head of Emerging Market Debt di Neuberger Berman stima che in Paesi come l’Oman e

2021

Platino

Caffè C

Rame

Oro

Argento

Zucchero N.5

Cotone N.2

Mais

Frumento

2022

Petrolio Greggio

2018

Petrolio Brent

2017

Gasolio

0%

Gas naturale

140 120 100 80 60 40 20 0 -20 -40 -60

Fonte: Investing. Grafico delle performance in % (YTD all’11 aprile 2022).

la Nigeria, il conto corrente passerà da un deficit a un surplus a causa del recente rimbalzo dei prezzi del petrolio. Come si diceva all’inizio, sono in aumento anche altre risorse naturali.Si tratta di un altro dato rilevante nell’analisi dei mercati emergenti poiché, come sottolinea Edgardo Sternberg, portfolio manager Emerging Markets di Loomis Sayles (un’affiliata di Natixis IM), ci sono Paesi che pur non essendo grandi produttori di idrocarburi non sono così colpiti come i produttori di risorse naturali i cui prezzi sono aumentati rapidamente. “Per esempio il Sudafrica che importa tutto il suo fabbisogno di petrolio e gas, ma produce palladio, platino, ferro e oro, minerali molto richiesti in seguito alla chiusura delle esportazioni russe. Il caso più emblematico è quello dell’Argentina, che dovrebbe beneficiare delle sue risorse naturali (petrolio, gas, litio, grano, soia, mais), ma a causa di politiche economiche sbagliate, non riesce a fare investimenti e a mettere a punto la produzione ideale per trarre vantaggio dall’attuale situazione dei prezzi”, analizza Sternberg. L’analisi di vin-

citori e vinti può anche essere portata a un livello settoriale. Per esempio, Diliana Deltcheva, capo del team Emerging Markets Fixed Income, e Nikolay Menteshashvili, Senior Credit analyst, Candriam, ritengono che i settori dell’energia, dei metalli, dei produttori di fertilizzanti e delle energie rinnovabili siano ben posizionati. Al contrario, prevedono effetti negativi nei trasporti, nei servizi di pubblica utilità e nel settore immobiliare. “Si tratta di settori con spiccata sensibilità ai prezzi dell’energia e dei materiali”, spiegano. Gli esperti sono anche cauti sui beni di consumo e industriali, a causa dell’effetto generale dell’inflazione sulle materie prime. “Nel complesso ci concentriamo sulle aziende con la capacità di trasferire l’inflazione dei materiali ai loro clienti” dicono. Ci sono anche settori in qualche modo maggiormente immuni. WimHein Pals, portfolio manager di Robeco, cita l’IT, i software e in generale internet, il settore finanziario come le banche o le assicurazioni. In particolare, nei portafogli emergenti core di Robeco, c’è un sovrappeso sull’inforMAGGIO I FUNDSPEOPLE 65


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TENDENZE EMERGENTI

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L’OPINIONE DI STEPHEN DOVER CFA, Chief Market Strategist, Head of Franklin Templeton Investment Institute

L’AMERICA LATINA SI DISTINGUE COME UN CHIARO VINCITORE TANTO A LIVELLO MACRO QUANTO A LIVELLO TECNICO matica e sui titoli finanziari. “Il settore del petrolio e quello del gas sono chiaramente vincitori, anche se con alcune sfumature” sottolinea Andrew Lake, head of Fixed Income, Mirabaud AM. “I settori che consumano grandi quantità di derivati del petrolio come parte dei loro processi produttivi vedranno margini ridotti se non saranno in grado di trasferire i costi, come nel caso del settore chimico”, dice. Ma per investire nei mercati emergenti non basta guardare i bilanci. “Da un punto di vista azionario, i mercati emergenti possono attingere dal rally del value, ma dall’altra parte, in tempi di elevata incertezza politica e di politica monetaria restrttriva, tendono a percepire il vento contrario di maggiore avversione al rischio” sottolineano gli esperti di Allianz Global Investors. Inoltre, un altro punto che un investitore non può dimenticare sono le valutazioni. Come dice Alejandro Arévalo, head of Emerging Market Debt di Jupiter AM. Per i Paesi con debito di alta qualità investment grade molto stretto (si pensi al Qatar), lo spazio per un’ulteriore compressione può essere limitato. Tuttavia, i Paesi con con debito ad alto rendimento più ridotto (Iraq, Oman e Angola) potrebbero beneficiare maggiormente dell’attuale aumento dei prezzi. Nel reddito fisso, Yerlan Syzdykov, Global head of Emerging Markets, Amundi, opterebbe per il debito in valuta forte in un contesto di alti prezzi del petrolio, mentre una prospettiva più in66 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

certa per la crescita e l’inflazione penalizza il debito locale, quindi anche in questo caso la selezione rimane fondamentale. “Continuiamo ad avere una preferenza per gli stock di alta qualità rispetto a quelli di bassa qualità”, aggiunge.

FATTORI TECNICI

Anche gli effetti collaterali devono essere analizzati. Irina Topa-Serry, senior Emerging Markets economist, AXA IM, stima che l’impatto economico sul resto dei mercati emergenti verrà principalmente da tre canali: uno shock dei prezzi dell’energia, un ripensamento della politica monetaria e la resilienza della domanda globale. Tom Wilson, head of Emerging Market Equities, Schroders, è d’accordo con quest’ultimo punto. “Nei mercati emergenti a basso reddito, l’energia e il cibo tendono a rappresentare una quota maggiore dell’IPC. Questo influenzerà il consumo in questi mercati”. Secondo l’esperto un mercato vulnerabile è l’India. Oltre a essere un importatore netto di petrolio, il cibo rappresenta più del 50% della spesa indiana. Per molti mercati emergenti invece, il settore alimentare rappresenta il 20-30% del paniere dell’IPC. Kunjal Gala, portfolio manager Global Emerging Markets, Federated Hermes puntualizza: “Le grandi economie globali probabilmente guideranno la loro transizione verso la sostenibilità, il che dovrebbe accelerare la transizione dai combustibili fossili nel medio e lungo termine”.

RICALIBRARE LA GLOBALIZZAZIONE La globalizzazione è morta? Riteniamo che sia tutt’altro che prossima alla fine ma si stia evolvendo. Per gli investitori una diversificazione globale è una strategia intelligente. Negli ultimi dodici anni, ha subito quattro duri colpi: un inasprimento della normativa dopo la crisi finanziaria globale (CFG), il conflitto commerciale avviato dalla Brexit, la pandemia e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Tutto questo non ne ha causato il rallentamento ma l’ha solo accompagnato. Il COVID-19 è un chiaro elemento che conferma la tesi. Per quanto abbia evidenziato la dipendenza globale da catene di approvvigionamento lunghe e vulnerabili, le prove più recenti indicano che le pratiche commerciali non stanno ancora cambiando. Non è quello che ci si attenderebbe, se vi fosse stata un’inversione della globalizzazione che è un elemento inerente dell’espansione del capitalismo ed è improbabile che vi si possa rinunciare. Populismo, guerra, pestilenza possono rendere più complicata, difficile e costosa l’economia mondiale, ma questa è solo una metà dell’equazione. Un’economia in espansione offre ampie opportunità ed il processo dello spostamento dei modelli commerciali, le alleanze in merito alla sicurezza e le direzioni politiche la cambieranno rispetto agli ultimi quarant’anni.


Morningstar RatingTM


TENDENZE MARKETING di Fabrizio Zumbo

BRAND CRESCE L’IMPORTANZA NELL’ASSET MANAGEMENT Secondo quanto riporta uno studio di Cerulli Associates, il 46% degli asset manager che operano in Europa considera il brand un elemento molto importante per incrementare le vendite ma con evidenti differenze da un Paese all’altro.

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a proliferazione e la “commoditization” dei prodotti di investimento negli ultimi anni ha reso sempre più difficile per gli asset manager competere solo sul prezzo o sul prodotto, dimostrando la maggiore importanza che sta acquisendo la percezione del marchio nel settore del risparmio gestito. Sebbene il brand svolga un ruolo relativamente minore nell’asset management rispetto a settori come la moda, in un ambiente altamente competitivo in cui la differenziazione delle proposte di valore sta diventando sempre più difficile, l’importanza del marchio assume sempre maggiore rilievo. Un recente studio di Cerulli Associates ha rilevato che il 46% degli asset manager che operano in Europa considera il brand un elemento molto importante per incrementare le vendite ma con evidenti differenze da un Paese all’altro. Come evidenzia il grafico 1, il 58% dei gestori considera il marchio un elemento molto importante per le ven-

68 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

dite in Germania, mentre solo il 28% degli asset manager lo considera tale nei Paesi scandinavi. Inoltre, il 46% degli asset manager ritiene che il marchio sia molto importante in Francia, rispetto al 30% nel mercato del Benelux. Nonostante le differenze a livello di Paese, la ricerca di Cerulli mostra che i dipartimenti di marketing delle società di gestione in tutta Europa considerano la promozione del marchio come un elemento da migliorare nei prossimi due anni. Molti degli asset manager che abbiamo intervistato in tutta Europa hanno affermato che il marchio è diventato strategicamente importante quando si costruiscono partnership con distributori esterni. Inoltre, il 32% degli asset manager ha identificato la “brand awareness” come una priorità nei prossimi 12-24 mesi. La percezione del marchio, tuttavia, resta difficile da definire e ancor più da quantificare. Cerulli Associates ha identificato cinque componenti principali del brand di una società con

l’obiettivo di quantificare l’importanza che i fund selector attribuiscono agli elementi più immateriali di una proposta di valore. Le abbiamo chiamate le “cinque p del brand”: prodotto e servizi, persone, processi, prezzo e promozione. Ogni categoria annovera diverse sottocomponenti che includono la stabilità della performance dell’asset manager e di fondi specifici, le strategie di investimento e la gamma di prodotti, la stabilità del team di investimento, la gestione del rischio, il rapporto qualità-prezzo, come mostrato nel grafico 2. Alcune sottocomponenti risultano più importanti di altri per i fund selector nella selezione di fondi e asset manager. Il 54% dei gestori ritiene che la qualità del relationship management sia molto apprezzata dagli investitori istituzionali. Inoltre, il 48% di loro ritiene che la gestione del rischio sia altrettanto importante e il 46% ritiene la qualità dei servizi al cliente un’altra sottocomponente di rilievo. Nel settore retail lo scenario è sostanzialmente


LA VIEW DEGLI AM SULL’IMPORTANZA DEL BRAND NEL PROMUOVERE NUOVE VENDITE IN MERCATI SELEZIONATI

12%

14%

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34%

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NON IMPORTANTE

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PAESI SCANDINAVI

10%

ABBASTANZA IMPORTANTE

BENELUX

MOLTO IMPORTANTE

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REGNO UNITO

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simile, ma esistono alcune differenze. Ad esempio, il 48% dei gestori ritene che la qualità del relationship management e dei servizi al cliente sia di grande valore per i fund selector nel settore retail, ma anche la stabilità della performance. Tuttavia, i fund selector che operano in Europa nel settore retail hanno opinioni leggermente diverse rispetto a quella degli asset manager. I fund selector cha abbiamo intervistato hanno identificato le seguenti cinque sottocomponenti del brand come più importanti: solidità dei prodotti di investimento e dei servizi (con un punteggio di 4,1 su 5), rapporto qualità-prezzo (4,1), stabilità della performance (4,0), stabilità del team di investimento (4,0) e qualità del servizio clienti (4,0). Le strategie offerte dagli asset manager tendono a diventare sempre più sofisticate in linea con le esigenze dei clienti. I gestori interagiscono maggiormente con i distributori mentre i fund selector esaminano i fondi in modo sempre più dettagliato, il che significa che hanno bisogno di flussi di informazioni che siano tempestivi e ricchi di contenuti. La qualità del servizio clienti degli asset manager sta quindi diventando un elemento sempre più importante della percezione del marchio e le interazioni con il client service aiutano a creare una maggiore fiducia da parte dei fund selector nell’asset manager esterno e nei suoi fondi. Durante la due diligence, i fund selector tendono a porre una serie di domande molto dettagliate sul processo di investimento e su come è strutturato il team (quante persone ne fanno parte, quali competenze abbiano, come il portfolio manager stia generando alfa, come venga attribuita la performance). Tuttavia, queste sottocomponenti variano in base ai Paesi e ai canali di distribuzione. I fund selector che operano nel Regno Unito apprezzano di

Grafico 1. Fonte: Cerulli Associates, relativo al 2021.

LE CINQUE “P” DEL BRAND · Ampia offerta di prodotti e soluzioni d’investimento · Prodotti innovativi · Approccio responsabile · Performance stabili

PRODOTTI E SERVIZI

PROCESSO

· Sistemi e infrastrutture tecnologiche all’avanguardia · Risk management

PERSONE

· Stabilità dell’azienda e del team di investimento · Qualità nella gestione delle relazioni · Qualità del servizio clienti · Forza lavoro competente

BRAND

PROMOZIONE

· Offerta di “thought leadership” · Accesso ai contenuti digitali

PREZZI

• Fornire un buon rapporto qualità-prezzo Grafico 2. Fonte: Cerulli Associates, relativo al 2021.

più i prodotti di investimento solidi, le fee competitive e la stabilità della performance. In Germania privilegiano la stabilità del team di investimento, l’accesso a contenuti digitali sui fondi e la robustezza dei prodotti di investimento. In Italia, i costi, la stabilità della

performance e la qualità del servizio al cliente sono le sottocomponenti più apprezzate dai fund selector che operano nel Paese. In Spagna i fund selector si concentrano di più sulla solidità del prodotto, sulla stabilità del team di investimento e sulla qualità del MAGGIO I FUNDSPEOPLE 69


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TENDENZE MARKETING

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L’OPINIONE DI

LA VIEW DEGLI AM SUL VALORE DELLE SOTTOCOMPONENTI SELEZIONATE DEL BRAND PER GLI INVESTITORI RETAIL 5 ALTO VALORE 100%

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APPROCCIO D’INVESTIMENTO RESPONSABILE

STABILITÀ DELLE PERFORMANCE

PRODOTTI INNOVATIVI

QUALITÀ DEL SERVIZIO CLIENTI

QUALITÀ NELLA GESTIONE DELLE RELAZIONI

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Fonte: Cerulli Associates, relativo al 2021. Nota dell’analista: ai manager è stato chiesto in che misura pensano che i loro clienti valutino le categorie sottostanti quando decidono di lavorare con la loro società, dove 1 sta per “nessun valore” e 5 “alto valore”.

L’APPROCCIO ESG NON È ANCORA UNA COMPONENTE CHIAVE PER I FUND SELECTOR CHE OPERANO NEL SETTORE RETAIL MA STA AVENDO SEMPRE PIÙ RILIEVO servizio clienti. Per quanto riguarda i canali di distribuzione, la ricerca di Cerulli evidenzia che i fund selector delle banche private tendono ad attribuire maggiore importanza ai costi, alla qualità del servizio clienti, alla qualità del relationship management e all’approccio ESG dei gestori. Al contrario, i fund selector dei wealth manager indipendenti prestano maggiore attenzione alla gamma di prodotti dei gestori (perché sono alla ricerca di strategie di investimento altamente specializzate da includere nei portafogli dei loro clienti), alla stabilità del team di investimento e all’innovazione. Sebbene l’approccio 70 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

ESG dei gestori non sia ancora una sottocomponente chiave per i professionisti che operano nel settore retail, negli ultimi due anni sta assumendo sempre maggiore rilievo. Nel futuro, i gestori che non dispongano di credenziali ESG solide e chiaramente divulgate saranno svantaggiati. Anche la selezione di fondi esterni sta cambiando gradualmente e i fund selector tendono a più attenzione agli elementi più immateriali della proposta di valore di un gestore come la qualità del relationship management e del servizio clienti oltre alle tradizionali metriche quantitative come performance, track record e costi.

FRÉDÉRIC HOOGVELD Head of Product Development & Specialists ETF, Indexing & Smart Beta, Amundi

GREEN BOND SEMPRE PIÙ MAINSTREAM Gli investitori possono contribuire in diversi modi alla lotta al cambiamento climatico. Uno di questi è scegliendo di investire in ETF esposti ai green bond. I green bond consentono di finanziare direttamente progetti di azione climatica o di mitigazione. Progetti che, spesso, hanno un grande bisogno di fondi in quanto possono comportare spese anche ingenti per nuove infrastrutture, grandi trasformazioni ai sistemi esistenti o investimenti tecnologici. Il finanziamento di questi progetti tramite green bond é, di fatto, un investimento che, in quanto tale, puó avere un ritorno potenziale. Come le obbligazioni classiche, i green bond pagano una cedola. Dopo tutto, infatti, un parco eolico genererà e venderà elettricità. Un nuovo hub di trasporto servirà migliaia di passeggeri paganti ecc. Naturalmente, per la maggior parte delle persone non è semplice comprare e vendere singole obbligazioni verdi. Da qui l’interesse degli ETF: questi consentono di accedere ad un insieme di titoli selezionati, in modo semplice e veloce. Amundi offre diversi ETF su green bond, tra cui quelli su titoli aggregate, governativi dell’eurozona e corporate.



TENDENZE LEGALE di Daniela Delfrate

I BONUS EDILIZI DIMENTICANO UN COMPARTO DI OLTRE 110 MILIARDI DI EURO Benché in Italia il patrimonio continui a crescere di anno in anno, per i FIA immobiliari non c’è possibilità di godere dei benefici fiscali edilizi introdotti per il recupero o il rimodernamento dello stesso patrimonio esistente. Vediamo perché.

I

fondi immobiliari sono uno strumento finanziario che consente al risparmiatore di trasformare investimenti immobiliari in quote di attività finanziarie, generando liquidità senza che l’investitore debba acquisire e dismettere un immobile. Gestiscono un ingente patrimonio immobiliare. In Italia, il patrimonio immobiliare detenuto direttamente dai 560 fondi attivi ha raggiunto i 105 miliardi di euro nel 2021, con un incremento del 4,8 per cento sul 2020 e le previsioni per il 2022 sono di oltre 110 miliardi di euro, con un numero di veicoli in crescita di trenta unità. Questo ingente patrimonio immobiliare

72 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

non può però godere dei benefici fiscali edilizi introdotti appositamente per il recupero/rimodernamento del patrimonio immobiliare esistente. La Circolare n. 24/E del 2020 fu, infatti, la prima con la quale l’Amministrazione finanziaria ha chiarito che agli OICR non risultano applicabili i benefici fiscali (nel caso di specie si trattava del Superbonus), in quanto “pur rientrando nel novero dei soggetti all’imposta sul reddito delle società (IRES) ai sensi dell’articolo 73 comma 1, lettera c), del TUIR, non sono soggetti alle imposte sui redditi e all’imposta regionale sulle attività produttive”. Tale posizione, se non per un puro pro-


blema di gettito, non è comprensibile a parere di chi scrive, in quanto non risulta motivata da parte dell’Amministrazione finanziaria e soprattutto crea un discrimine competitivo tra operatori del medesimo settore creando una insanabile lesione del principio di concorrenza e uno svantaggio del mercato in generale e della collettività. In passato, si ricorda, gli incentivi in analisi erano perlopiù rivolti alle persone fisiche, in limitati casi alle imprese ma sempre con l’esclusione dei beni merce e scarsa capacità di circolazione degli stessi. Tali misure, pertanto, risultavano non complete sotto un profilo finanziario e non funzionali per gli operatori professionali del real estate. Il legislatore ha, quindi, progressivamente innovato, con l’introduzione della cessione dei crediti (in particolare, per determinati interventi legati al Sismabonus e all’Ecobonus). Rimanevano però ancora esclusi gli immobili merce.

CAMBIO DI PASSO?

Il definitivo cambio di passo è avvenuto nel corso del 2020 in cui, l’Agenzia delle Entrate con la RM n. 34 del 25.6.2020 su impulso dell’orientamento ormai consolidato della Corte di Cassazione ha ammesso - superando i contrasti sorti nel tempo - la fruibilità del Sismabonus e dell’Ecobonus anche in relazione ai beni merce (così come già previsto per il bonus Facciate). Con riferimento agli immobili merce, la Suprema Corte, aveva infatti chiarito che: “il beneficio fiscale introdotto dalla Finanziaria 2007 non riguarda (testualmente) la più limitata categoria dei (soli) soggetti IRPEF, ma è diretta (di regola, salva l’ipotesi speciale del leasing, nella quale la detrazione spetta al conduttore) a beneficio di tutte le categorie immobiliari e di tutti i soggetti che ne hanno la proprietà, inclusi i titolari di reddito d'impresa (e le società), a condizione che questi ultimi abbiano

sostenuto spese per il potenziamento dei loro cespiti (ed a prescindere dalla categoria reddituale di riferimento), in coerenza con la finalità pubblicistica di un generalizzato miglioramento energetico del patrimonio immobiliare nazionale, che rimarrebbe parzialmente (con riferimento ai beni posseduti dalle società di gestione immobiliare) indebolita a causa dell’interpretazione restrittiva proposta dall'Agenzia” (cfr. Cass. sent. n. 29162/2019). La giurisprudenza di legittimità giunge a tale conclusione in considerazione della ratio della normativa sull’Ecobonus che “consiste nell’intento d’incentivare gli interventi di miglioramento energetico dell’intero patrimonio immobiliare nazionale, in funzione della tutela dell’interesse pubblico ad un generalizzato risparmio energetico” (cfr. per tutte Cass. ord. n. 27035/2020). L’Amministrazione finanziaria continua a negare i benefici, in quanto a suo parere ciò che rileva è la debenza delle imposte sui redditi su cui spettano le detrazioni dall’imposta lorda e non il fatto che rientrando nel novero dei soggetti all’imposta sul reddito delle società (IRES) ai sensi dell’articolo 73 comma 1, lettera c). Nel caso dei FIA (Fondi Immobiliari Alternativi), infatti, l’assoggettamento a tassazione del reddito è integralmente a carico dei quotisti. Per completezza si ricorda che queste agevolazioni possono oggi essere fruite anche da soggetti che scontano l’imposta sostitutiva (fondi pensione preesistenti - cfr risposta n. 561 del 26 agosto 2021). Questa apertura, stante la finalità di rimodernamento del patrimonio immobiliare, incomprensibilmente non è stata disposta anche per i FIA immobiliari. La norma, così come interpretata dall’Agenzia delle Entrate, compromette perciò il rilancio di un comparto dal valore di oltre 110 miliardi di euro.

IL LEGISLATORE HA INNOVATO CON L'INTRODUZIONE DELLA CESSIONE DEI CREDITI. RIMANEVANO ANCORA ESCLUSI GLI IMMOBILI MERCE

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 73


TENDENZE GESTIONE PASSIVA di Livia Caivano

ECCO QUANTO PESANO GLI

ETF NEI 50 MAGGIORI FONDI AZIONARI ITALIANI ETF PRESENTI IN PORTAFOGLIO FONDO

SOCIETÀ

ETF

ESPOSIZIONE %

Anima Pacifico A

Anima

Lyxor MSCI India ETF Acc EUR

Arca Azioni Internazionali

Arca

iShares MSCI Emerging Markets ETF

3,71

Invesco S&P 500 ETF

1,95

AZ Fund 1 AZ Equity Global FoF

Azimut

2,32

iShares MSCI ACWI ETF USD Acc

1,59

iShares Edge MSCI Wld Min Vol ETF $ Acc

0,67

Invesco MSCI World ETF

0,66

Shares Core S&P 500 ETF USD Dist

1,85

iShares Cor MSCI Eurp UCITS ETF EUR Dist

0,62

Eurizon Fund Equity Emerging Markets LTE Fund Class

iShares Core S&P 500 ETF USD Dist

0,54

Mediolanum Challenge International Equity

iShares Edge MSCI Wld Val Fctr ETF $Acc

5,41

Eurizon Fund Equity Planet

Eurizon

Mediolanum Challenge North America Equity Mediolanum Best Brands Chinese Road Opportunity Mediolanum Best Brands Global Leaders

Mediolanum

Xtrackers S&P 500 Equal Weight ETF 1C

4,21

iShares Edge MSCI USA Qual Fac ETF $ Acc

3,01

HSBC MSCI China ETF

4,04

iShares Edge MSCI Wld Val Fctr ETF $Acc SPDR S&P US Dividend Aristocrats ETFDis

Mediolanum Best Brands Equity Power Coupon Collection

Xtrackers S&P 500 Equal Weight ETF 1C Lyxor MSCI World ETF Dist iShares Core S&P 500 ETF USD Dist

Fonte: elaborazione propria con dati Morningstar Direct al 16 marzo 2022, in ordine alfabetico per società.

74 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

10 6,12 4,09 3,1 2,52


I 50 FONDI AZIONARI ITALIANI CON PIÙ PATRIMONIO FONDO

ISIN

SOCIETÀ

Amundi Sviluppo Italia A

LU1341631270

Amundi

Anima America A

IE00B1P83Q26

Anima

Anima Valore Globale A

LU2367648933

Anima

Anima Star High Potential Europe Prestig

LU2050470421

Anima

Anima Alto Potenziale Europa A

LU2050470934

Anima

Anima Selezione Europa B

IT0001019329

Anima

Anima Emergenti A

IE0030608636

Anima

Anima Pacifico A

IE0004621052

Anima

Anima Iniziativa Italia F

LU1393924268

Anima

Anima US Equity Prestige

IT0001040093

Anima

Arca Azioni Internazionali P

LU0074298943

Arca

AZ Fd 1 AZ Eq Global FoF A-AZ Fd Acc

IE0004878413

Azimut

AZ Fd1 AZ Eq EM Asia FoF A-AZ Fd Acc

IT0000386026

Azimut

LUX IM ESG Pictet Future Trends EX

IT0001080446

BG

Bancoposta Azionario Internazionale

IE0008003968

Banco Posta Fondi

Eurizon Equity USA Z Acc

LU0058496679

Eurizon

Eurizon Equity Innovation Z

IT0001355665

Eurizon

Eurizon Equity Planet Z

LU2050470777

Eurizon

Eurizon Top European Research Z EUR Acc

IE00BYZ2Y955

Eurizon

Eurizon Azioni Internazionali

IE00BG0D0J96

Eurizon

Eurizon Equity People Z

LU0335977970

Eurizon

Eurizon Equity North America LTE Z Acc

IE00BJYLJ716

Eurizon

Eurizon Equity World Smart Vol R Acc

IE00BJYLJ823

Eurizon

Eurizon AM Sicav Global Equity I

LU0114064917

Eurizon

Eurizon Sustainable Global Eq Z EUR Acc

LU0073103748

Eurizon

Eurizon Equity Emerging Mkts LTE Z Acc

IT0001095469

Eurizon

Eurizon Sustainable Japan Equity Z Acc

IT0005245714

Eurizon

Interfund Equity Team USA A

LU1811052247

Fideuram

Fonditalia Equity USA Blue Chip R

IE00BFXY6614

Fideuram

Piano Azioni Italia A

LU1130036186

Fideuram

Fonditalia Millennials Equity T

LU0109666478

Fideuram

Fonditalia Equity Global High Div R

IT0000382264

Fideuram

Fonditalia Equity Global Emerging Mkts R

IT0005245243

Fideuram

Interfund Equity Global Emerging Markets

LU0109666981

Fideuram

Fonditalia Equity Italy R

LU0262760399

Fideuram

Fonditalia Equity Europe R

LU0362282377

Fideuram

Fidelity World FAM L Acc

IT0001415873

Fineco AM DAC

Lumyna-MW TOPS UCITS GBP B (acc)

IE0004462408

Generali

Mediolanum Ch Provident 1

IT0001040119

Mediolanum

Mediolanum Flessibile Futuro Italia LA

IT0003110860

Mediolanum

Mediolanum Ch International Equity S A

LU1529957687

Mediolanum

Mediolanum Ch Technology Eq Evolt L A

LU0109669738

Mediolanum

Mediolanum Ch North American Eq L A

IE0030609048

Mediolanum

Mediolanum BB Dynamic Intl Val Opp LA

LU0058495788

Mediolanum

Mediolanum BB Innovative Thematic Opps L

LU0457148020

Mediolanum

Mediolanum BB Chns Rd Opp LA

LU1543693680

Mediolanum

Mediolanum BB Global Leaders LA

LU0107999889

Mediolanum

Gamax Funds Junior A

IT0005074056

Mediolanum

Mediolanum Ch Indstr & MatrlsEqEvolt LA

LU0058495945

Mediolanum

Mediolanum BB Eq Pwr Cpn Cllctn SA EUR

IE0032476776

Mediolanum

Fonte: elaborazione propria con dati Morningstar Direct all’11 marzo 2022, in ordine alfabetico per società.

Abbiamo analizzato i portafogli dei 50 maggiori fondi azionari italiani per patrimonio, per vedere in che misura i gestori di questi prodotti utilizzino gli ETF. La risposta è che nonostante il successo che la gestione passiva riscontra nelle gestioni patrimoniali, la presenza all’interno dei fondi è ancora molto limitata.

S

ono molteplici i vantaggi che gli ETF portano ai portafogli, lo sappiamo. Semplici da usare, trasparenti, flessibili, dai costi contenuti: negli ultimi anni questi strumenti passivi hanno raccolto masse da record e soppiantato spesso la gestione attiva in termini di raccolta. Nonostante queste premesse, dall’analisi FundsPeople, risulta che anche quando utilizzati, l’esposizione ai singoli ETF nei primi 50 fondi azionari non supera il 10 per MAGGIO I FUNDSPEOPLE 75


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TENDENZE GESTIONE PASSIVA

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L’OPINIONE DI SIMONE ROSTI Country Head Italia, Vanguard

DISCIPLINA A FRONTE DELL’INCERTEZZA

RIPARTIZIONE PER PROVIDER ISHARES

29,92

2,61

INVESCO

HSBC

4,04

XTRAKERS

SPDR LYXOR

8,30

6,12

5,42

Fonte: elaborazione propria con dati Morningstar Direct al 16 marzo 2022.

LA PERCENTUALE MEDIA CHE GLI ETF RAPPRESENTANO NELL’ESPOSIZIONE DI QUESTI FONDI È DEL 5,23 PER CENTO cento. Dei 50 fondi azionari analizzati, abbiamo rilevato la presenza di ETF nei portafogli di soli 10 fondi.

ETF IN PORTAFOGLIO

La percentuale media che gli ETF rappresentano nell’esposizione di questi fondi è del 5,23%, ma in uno dei fondi analizzati, il Mediolanum Best Brands Equity Power Coupon Collection, l’esposizione complessiva a quattro diversi ETF porta la percentuale totale al 15,83 per cento. Nello specifico, il peso del SPDR S&P US Dividend Aristocrats ETFDis è del 6,12%, del SPDR S&P US Dividend Aristocrats ETFDis è del 4,09%, del Lyxor MSCI World ETF Dist è pari 76 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

al 3,1% e il peso dell’ETF iShares Core S&P 500 ETF USD Dist è di 2,52% del totale delle esposizioni del fondo.

I BRAND PIÙ RILEVANTI

Dei 20 ETF presenti negli 11 fondi, il provider iShares è di gran lunga il più presente numericamente (10 ETF) e in fatto di posizioni coperte (29,92%). A un certo distacco si trovano Invesco, Lyxor e Xtrackers: ci sono due ETF per ognuno dei tre i brand, che si differenziano però per le percentuali: Invesco 2,61%, Lyxor 5,42% e Xtrackers 8,3%. HSBC e SPDR compaiono con un ETF ciascuno e rispettivamente con posizioni pari al 4,04% del portafoglio del fondo e 6,12 per cento.

Il 2022 doveva essere un anno di transizione per la politica monetaria, che i mercati obbligazionari avevano già iniziato a scontare, con curve dei rendimenti in appiattimento e un maggior rialzo dei rendimenti delle obbligazioni a breve scadenza rispetto ai titoli a lunga scadenza. Chiaramente la guerra in Ucraina ha complicato le cose. Si sono ampliati gli spread creditizi, a riflettere il deterioramento delle aspettative sugli utili, trainato dal peggioramento dei fondamentali e dalla stretta monetaria. Con l’evolvere della situazione, le valutazioni degli asset evidenzieranno un repricing in vista di un’inflazione più elevata e una crescita più contenuta. Mentre alcuni segmenti del mercato, come le obbligazioni a breve scadenza, hanno già scontato tale scenario, le prospettive di altre asset class sono più ambivalenti. Dati gli elevati livelli di volatilità e incertezza, non sarà semplice passare dalle attuali valutazioni a un livello di equilibrio più vicino al fair value. Gli investitori potrebbero reagire a un tale scenario allontanandosi dalla loro asset allocation strategica, a lungo termine e diversificata, ma è difficile prevedere le tempistiche delmercato. Il modo migliore per affrontare una crisi consiste piuttosto nel mantenere un’esposizione ad ampio raggio su diverse regioni, asset class e settori.



INTERVISTE GURU

di Greta Bisello

78 FUNDSPEOPLE I MAGGIO


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TNE

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Portare avanti un’analisi fondamentale così da intercettare la traiettoria degli utili aziendali per capire dove saranno nei prossimi tre o cinque anni. È questo un punto fondante della strategia adottata da Alberto Chiandetti quando si tratta del FF Italy Fund che guarda da vicino le aziende italiane. Andare oltre, quindi, le singole crisi, a volte anche molto difficili da prevedere, per concentrarsi sui cambiamenti più strutturali, come ad esempio la sostenibilità, che avranno impatti a lungo termine. TNE

GESTORE, FIDELITY MAGGIO I FUNDSPEOPLE 79


INTERVISTE GURU

LA CHIAVE È RINNOVARSI “Non guardo in maniera rigida al growth o al value. Se penso a una azienda che cresce immagino un percorso duraturo, capace di generare ritorni”

U

no shock imprevedibile, in un contesto di generale ripresa, è qualcosa di difficile da gestire. Ed è proprio ciò che è accaduto solo pochi mesi fa con l’invasione, il 24 febbraio scorso, dell’Ucraina da parte della Russia. “Il conflitto ha portato a una recrudescenza delle spinte inflattive. È bene però tenere a mente che non sono di per sé gli scambi con questi Paesi che possono danneggiare in maniera diretta l’insieme delle aziende quotate” spiega Alberto Chiandetti, gestore del FF Italy Fund di Fidelity. Le attese sugli utili aziendali sono in questo momento sotto pressione da due fronti: il primo sui margini per la veloce impennata dei prezzi delle materie prime. Mosca è uno dei maggiori esportatori di petrolio e gas. Il secondo motivo è che una durata prolungata del conflitto avrebbe effetti sulla propensione a consumare o investire di privati e aziende.Il mix di bassa crescita e di inflazione in rialzo, come spesso si è detto in queste settimane, lascia presagire un rischio stagflazione. “Ci troviamo immersi in tutt’altro paradigma rispetto a soli pochi mesi fa. L’inflazione di inizio anno era legata alle commodities e ai colli di bottiglia della produzione e per questo, in qualche modo, secondo me risolvibile” spiega Chiandetti. “Se c’è una cosa che un investitore fondamentale in equity come me guarda è che i prezzi di borsa seguono, nel lungo termine, gli utili aziendali. Nel breve tendono ad amplificare l’incertezza del momento. Il mercato oggi sta ancora facendo i calcoli con gli impatti di breve e lungo termine del conflitto e l’incertezza, da qui ai prossimi mesi, comporterà ancora volatilità. Come sempre accade però, in momenti come questo nascono opportunità” prosegue.

FOCUS ITALIA

La strategia che Chiandetti gestisce, con Rating FundsPeople 2022, ha il suo focus sull’Italia. “Come molti Paesi europei, siamo un Paese trasformatore, e soffriremo in questa fase. L’Italia è infatti molto legata a temi come il costo del gas, nonostante gli sforzi volti ad acce80 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

lerare una transizione energetica che, anche complice la pandemia e i temi ESG, era sì avviata ma in una strada ancora lunga. Ora però è diventato un imperativo ridurre la dipendenza dai tubi del gas russi” ribadisce. Dal versante finanziario l’Italia è un Paese con un alto livello di debito pubblico, tuttavia la pandemia ha innescato un processo di aiuti fiscali a livello europeo. “Con il conflitto che spinge nuovi investimenti per l’indipendenza energetica e per la difesa, ritengo che la risposta arriverà ancora una volta a livello comunitario” commenta l’esperto. In questo quadro, un altro elemento chiave è quello del PNRR. “Il Piano è nato come risposta a un problema sanitario, tuttavia il pacchetto stanziato andrà a finanziare anche l’efficientamento ambientale così che l’Italia possa finalmente tentare la strada dell’autosufficienza energetica” continua Chiandetti. Inoltre, il secondo punto che il gestore sottolinea è quello legato alla digitalizzazione di settori come la pubblica amministrazione o investimenti nel settore delle infrastrutture, che possano rendere il Paese più efficiente.

AZIONARIO ATTIVO

Il gestore definisce la sua una strategia azionaria attiva, spiegando che “ogni singola società risponde certamente a temi macro, ma sono le tematiche specifiche e strutturali di ogni azienda a essere focus nella ricerca di idee di investimento”. Chiandetti ribadisce che il mercato italiano non coincide con l’economia italiana: solo il 45% del fatturato delle aziende, meno della metà dunque, è legato all’economia italiana, il resto ha un respiro globale. “Quando compro una mid cap italiana non mi sto confrontando direttamente con il mercato italiano. Guardo invece alla capacità di un’azienda italiana di essere competitiva a livello globale, aziende capaci di imporsi in determinati settori e che risultano vincenti in determinate nicchie di mercato” prosegue il gestore di Fidelity. La strategia di Chiandetti guarda a lungo termine, tre o quattro anni, “i fondamentali sono il punto di forza e la mia strategia si fonda su un


IL PORTAFOGLIO È PER DUE TERZI INVESTITO IN AZIENDE IN CRESCITA, IL RESTO IN SOCIETÀ CHE POSSANO DARE OPPORTUNITÀ CICLICHE O DI RISTRUTTURAZIONE

rapporto diretto con le aziende, sfruttando l’expertise di Fidelity che è chiaramente globale e che può aiutarmi a intercettare trend settoriali che mi permettano di avvalorare le mie stime sui risultati futuri”. Il gestore di Fidelity spiega inoltre che investe “in aziende capaci di rinnovarsi. Il cambiamento si può concretizzare in molti modi, non guardo dunque in maniera rigida al growth o al value, se penso a una azienda che cresce immagino un percorso duraturo, a lungo termine, capace di generare ritorni”. Per questo il portafoglio del gestore è molto concentrato e composto da un mix tra titoli di qualità e di crescita, “come si diceva prima, guardiamo ad aziende capaci di apportare un cambiamento positivo che si proietti verso il futuro, come entrare in una nuova area geografica o di presidiare una nuova nicchia di mercato”. Ecco dunque che il portafoglio è così suddiviso: circa due terzi del fondo in aziende in crescita, il resto invece è investito in titoli che possono dare opportunità cicliche o di ristrutturazione. Le mid e small cap Italiane pesano tra il 20 e il 40% del portafoglio “spesso è proprio tra questo tipo di aziende che si trovano grandi opportunità” prosegue Chiandetti.

SOSTENIBILITÀ INEVITABILE

Parte integrante dell’analisi fondamentale sono anche i fattori ESG. Il gestore spiega che questi costituiscono già di per sé elementi di rischio-opportunità imprescindibili da considerare quando si analizzano gli utili di una società o quando ci si approccia a un determinato settore. “Ad esempio oggi è bene monitorare le emissioni di carbonio prodotte poiché queste rappresentano un costo per le aziende e, di conseguenza, un rischio o un’opportunità per gli investitori” dice Chiandetti. Le aziende che l’FF Italy Fund, articolo 8 secondo l’SFDR, detiene in portafoglio confermano l’idea del gestore che “esista una correlazione tra chi guarda avanti, al futuro e quello che viene definito sostenibile, anche se è sempre necessaria una certa dose di equilibrio per raggiungere, nel tempo, gli obiettivi prefissati”. MAGGIO I FUNDSPEOPLE 81


INTERVISTE GESTORE ITALIANO di Raffaela Ulgheri

Mirco Portolani SENIOR PORTFOLIO MANAGER, EUROPEAN AND GLOBAL EQUITY, FIDEURAM ASSET MANAGEMENT (IRELAND) DAC

UNA RISPOSTA ALL’INVESTITORE CON APPETITO PER I FONDI GLOBALI Il Fideuram Fund Global Equity, con Rating FSP 2022, offre diversificazione globale e punta a ritorni superiori al benchmark, con un rischio contenuto.

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ffrire ritorni superiori a quelli dell’indice di riferimento con un rischio molto contenuto ed evitando esposizioni “involontarie” a fattori difficilmente controllabili. Sono le caratteristiche su cui si puntella l’azione del Fideuram Fund Global Equity, prodotto azionario globale di Fideuram Asset Management (Ireland) dac, che ha ottenuto Rating FundsPeople 2022. “Il fondo è nato nel 2018 in seguito all’idea di rendere più moderna la gamma prodotti Fideuram Asset Management con l’inclusione di una serie di prodotti azionari 100% globali tra cui, appunto, questo comparto”, afferma Mirco Portolani, senior portfolio manager, european and global equity di Fideuram Asset Management (Ireland) dac e gestore del fondo, che ricorda come il Fideuram Fund Global Equity sia nato con l’obiettivo preciso di diversificazione globale e sia rivolto a un investitore più esigente, “che ha modificato il proprio portafoglio rispetto ai decenni passati”. Il fondo matura infatti all’interno della strategia azionaria di Fideuram in risposta a una trasformazione nel comportamento di investimento, passato dai titoli di Stato e dall’investimento in fondi italiani a un interesse crescente verso i prodotti europei. “Oggi gli investitori mostrano un evidente appetito per i fondi globali, che costituiscono di fatto la nuova frontiera della diversificazione”.

STRATEGIA DI INVESTIMENTO

Nella parte dedicata all’investimento nel Vecchio Continente il fondo replica la strategia dei fondi europei: “Il mercato domestico è una delle nostre competenze prin82 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

cipali”, specifica Portolani indicando come la strategia sia costruita dal team Fideuram di Dublino. “Su scala globale ci affidiamo alle migliori idee di investimento del nostro team globale, con una forte attenzione alla costruzione del portafoglio, il che ci consente di evitare bias a livello di stile o di fattore. In questo modo – precisa ancora l’esperto –, la performance strutturale del fondo tende a bilanciare l’esposizione rispetto al benchmark (che investe in un universo di riferimento di oltre 2 mila titoli) affidandosi alla stock selection”. Nel momento in cui si scrive, ad esempio, un fattore molto rilevante è quello del rialzo dei tassi: nello scenario globale diversi titoli mostrano una correlazione negativa a tale fattore. “Su questo, e altri fattori, abbiamo inserito elementi nella portfolio construction che ci hanno permesso di tenere in equilibrio il portafoglio. In ultima analisi, dal momento che l’universo di investimento è molto ampio, occorre offrire un ritorno almeno in linea o superiore (come avvenuto nel 2021) all’universo di riferimento, senza discostarsi in maniera importante per orizzonti temporali significativi”. Dalla sua nascita, il Fideuram Fund Global Equity ha avuto un ritorno superiore al 50% circa e oggi raccoglie 700 milioni di euro di masse azionarie. Il fondo prosegue nel percorso di investimento diversificato su scala globale con un peso maggiore per la componente statunitense (circa il 65% del portafoglio), europea (25%) e giapponese (8% circa) ed “esposizioni residuali su altre aree su cui non abbiamo una visione specialistica e utilizziamo future a copertura”, afferma Portolani. Una diversificazione dettata dalla filosofia del comparto che, pur cercando di non discostarsi troppo dal benchmark, opera una gestione attiva “quanto mai adeguata a periodi come quello attuale”. Il riferimento va alla forte volatilità “dettata da un contesto difficile da analizzare, dopo due anni di chiusure e, nel momento della normalizzazione dell’economia, l’emersione di un nuovo fattore legato al conflitto”. Tutti elementi che si vanno a sommare a un fenomeno inflattivo in atto da mesi e alle scelte delle banche centrali. “In questa fase il fondo è stato fedele al proprio orientamento, e la diversificazione ha permesso di contenere rischio ed esposizione pur non trattandosi di un fondo difensivo”, rimarca il gestore riportando come al momento il team di gestione sia impegnato a “mantenere un portafoglio in linea con quello che riteniamo lo scenario più probabile: un rallentamento economico più marcato rispetto all’espansione attesa a inizio anno, ma non una recessione”. L’esperto ricorda infine che la struttura del portafoglio è rimasta invariata, dal momento che “il nostro team lavora su tutti gli scenari e provvede a ribilanciare il portafoglio a seconda di quella che è l’idea predominante della casa a livello di strategia di investimento”.


GESTIONE ATTIVA “La performance strutturale del fondo tende a bilanciare l’esposione rispetto al benchmark (che investe in un universo di riferimento di oltre 2 mila titoli) affidandosi alla stock selection”

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 83


INTERVISTE FUND SELECTOR di Silvia Ragusa

ALTERNATIVI “Ci sono diverse strategie alternative UCITS, come l’equity market neutral o il long/short equity, che offrono un valore aggiunto ai portafogli dei clienti con minore direzionalità sui mercati azionari”

84 FUNDSPEOPLE I MAGGIO


Federica Nicolini GESTIONI INDIVIDUALI E ANALISI QUANTITATIVA, CASSA LOMBARDA

“OGGI LA GESTIONE ATTIVA POTREBBE FARE LA DIFFERENZA” Flessibilità, diversificazione, strategie alternative e ribilanciamento dei portafogli tra i due stili growth e value. Ecco come in Cassa Lombarda affrontano le complessità del mercato.

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iposizionare i portafogli in maniera meno aggressiva in termini di asset di rischio. E in base alle dinamiche di mercato. Perché non è solo questione di guerra. A preoccupare (e già da metà dello scorso anno) c’è l’inflazione. “L’esplosione del conflitto in Ucraina non ha fatto altro che inasprire le complessità del contesto di mercato e spostare al rialzo i rischi”, dice subito Federica Nicolini, gestioni individuali e analisi quantitativa di Cassa Lombarda. Per questo nel corso degli ultimi mesi l’approccio è cambiato rapidamente, adottando un posizionamento più prudente: “Sulla componente obbligazionaria abbiamo accresciuto l’allocazione sugli inflation link bond e teniamo una duration corta. Per la parte azionaria, invece, guardiamo a settori più difensivi e di qualità”. Secondo l’esperta questo potrebbe essere il momento giusto per una “rivincita” della gestione attiva. Rispetto agli scorsi anni, quando la raccolta degli ETF correva e, in fondo, bastava posizionarsi sulle big stock per far si che tutto filasse, quest’anno il panorama sembra cambiato. “Se si riesce ad interpretare il contesto attuale la gestione attiva potrebbe davvero fare la differenza”, ribadisce Nicolini.

RIBILANCIAMENTO DI PORTAFOGLIO

D’altronde la rotazione settoriale tra growth e value ha davvero spiazzato molti storici gestori. “Non si tratta di abbandonare del tutto lo stile growth, abbiamo cercato di

ribilanciare i portafogli, già dall’anno scorso, inserendo value dove era poco presente. Al momento sovrappesiamo settori come healthcare&biotech, infrastrutture, e in ottica opportunistica commodity e materials; ma anche transizione energetica: nonostante sia stato un tema molto volatile riteniamo che a lungo termine, visto anche il supporto politico, sarà favorito”. Per quanto riguarda, invece, le aree geografiche Cassa Lombarda ha le idee chiare: meno Europa e più Usa (e Cina). “A differenza dello scorso anno, quando credevamo che l’Europa potesse recuperare sugli Stati Uniti, da alcuni mesi abbiamo rivisto la nostra posizione. Oggi preferiamo le aree lontane dal conflitto, meno toccate dall’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia”, continua la fund selector. La flessibilità, poi, è la chiave. “Cerchiamo strategie obbligazionarie estremamente attive e dinamiche nell’allocazione sia in termini di duration che di credit spread. Prodotti che sfruttano appieno la flessibilità di mandato, visto che la parte più direzionale del mercato non offre molto valore”, continua l’esperta. Se nel mondo fixed income l’attenzione di Cassa Lombarda si concentra sulla gestione flessibile, per la parte azionaria Nicolini seleziona strategie a gestione attiva, con tracking error elevato, che si muovono tra lo stile growh e il value. In questo contesto complesso, trovano interesse anche le strategie alternative. “Ci sono diverse strategie alternative UCITS, come l’equity market neutral o il long/short equity, che offrono un valore aggiunto ai portafogli dei clienti con minore direzionalità sui mercati azionari”, commenta. Altro tassello riguarda poi una piccola allocazione sulle strategie multiasset flessibili. Diversificazione e strategie alternative, dunque. Ma anche visione tattica a livello settoriale. Parlando di settori, o meglio di temi, la cybersecurity, ad esempio, è un tema favorito: “abbiamo incrementato l’esposizione e continuiamo a crederci” dice l’esperta. Occhio di riguardo (e non potrebbe essere altrimenti) anche per la sostenibilità. “La nostra preferenza va ai fondi di società che erano già riconoscibili e che vantano una lunga esperienza nel campo, come le fund house nordiche o francesi. Uniamo l’allocazione fatta da queste società a temi specifici legati alla sostenibilità, come acqua, riciclo, energie rinnovabili, gender equality”, conclude Federica Nicolini. MAGGIO I FUNDSPEOPLE 85


INTERVISTE ISTITUZIONALE di Raffaela Ulgheri

ASSET ALLOCATION

Mirko Rugolo

“Lo stato di salute della Cassa è confermato dal bilancio tecnico, nel momento in cui il capitale è remunerato con un rendimento di almeno il 3%”

CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE E COORDINATORE DELLA COMMISSIONE INVESTIMENTI, CASSA DOTTORI COMMERCIALISTI

“BILANCIO TECNICO E PORTAFOGLIO STRATEGICO, I PUNTI DI FORZA DI CDC NEL LUNGO PERIODO” La Cassa si prepara alla “sostenibilità” delle erogazioni una volta superata la “gobba demografica”.

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n’entità ancora in fase di “raccolta positiva” ma che, nel lungo periodo, si prepara a mantenere la sostenibilità delle erogazioni facendo leva sui rendimenti. Con ingressi annui nell’ordine delle 1.500 unità in più rispetto ai cancellati, e un rapporto tra pensionamenti e iscrizioni di circa uno a sette, Cassa Dottori Commercialisti (CDC) “si qualifica come una Cassa giovane”, afferma Mirko Rugolo, consigliere di amministrazione e coordinatore della commissione investimenti dell’ente. Questo andamento si riflette anche sulle masse in entrata, “chiudiamo gli esercizi sociali con un incremento annuo nella raccolta che si aggira intorno ai 600 milioni di euro”, specifica Rugolo escludendo (cautamente) l’annualità del COVID (“che è stata particolare, certo, ma non così penalizzante”), mentre le masse complessive si collocano nell’ordine di circa 10,5 miliardi. A oggi l’incremento arriva ancora dall’incasso dei contributi, cui si aggiungono i rendimenti della remunerazione del patrimonio investito. “Il tema è molto importante per la sostenibilità della Cassa – precisa il consigliere –. Far in mondo che, quando la ‘gobba demografica’ sarà superata, e quindi il saldo previdenziale sarà negativo (intorno al 2035 secondo il bilancio tecnico), dovranno sopperire le risorse finanziarie accumulate e capitalizzate fino ad allora. E noi da questo punto di vista siamo confortati da bilanci tecnici molto solidi”. Un percorso giovane, si è detto, ma che affonda le radici in una storia più antica, dal momento che la Cassa nasce nel 1963 come ente di diritto pubblico trasformato, nel ’95 (in seguito al Dlgs 509/94), in ente di diritto privato. Nel 2004 un 86 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

altro passaggio: la scelta di adottare il sistema contributivo in luogo di quello retributivo. La “inversione di rotta” provoca qualche scossone nelle varie coorti in quanto gli assoggettati al contributivo emergono “penalizzati”. Per assicurare l’equità intergenerazionale, dunque, “la Cassa ha introdotto dei meccanismi che dessero maggiori benefici agli iscritti col metodo contributivo derivanti da un’aliquota di computo più generosa rispetto a quella di finanziamento, e dalla retrocessione di parte del contributo integrativo nel proprio montante individuale”. Dal 2016 la decisione di concentrarsi anche sulle prestazioni assistenziali, in ottica di “sostenibilità di lungo periodo” garantita dalla base demografica. “Questo non ha determinato un incremento immediato nei numeri, ma ha avviato un percorso con cui ci proponiamo come più appetibili nei confronti delle nuove generazioni”.

LA PREVALENZA DELL’ALTERNATIVO

L’asset allocation ruota intorno a una serie di punti fermi. Il bilancio tecnico, in primis, “ossia lo strumento che, con un orizzonte temporale di 50 anni, consente di individuare i numeri necessari per pagare le pensioni degli iscritti”. Lo stato di salute della Cassa, rimarca Rugolo, è confermato appunto dal bilancio “nel momento in cui il capitale è remunerato con un rendimento di almeno il 3%”. A partire da questo assunto Mercer, advisor di CDC, individua un benchmark strategico e, in relazione a questo, definisce il posizionamento di portafoglio. “Per il 2022, la suddivisione per macro asset class vede l’obbligazionario compreso in una fascia tra il 28 e il 40%, l’azionario tra il 15 e il 22%, il comparto alternativo tra il 30 e il 50% e quello monetario tra lo zero e il 10%”, prosegue l’esperto. Alla base della “prevalenza dell’alternativo”, la motivazione che gli asset illiquidi “permettono di contrastare i fenomeni inflattivi”, attesi già prima dello scoppio del conflitto in Ucraina (anche se non con queste oscillazioni). “Il fatto di aver impostato correttamente l’asset allocation e predisposto strumenti che potessero contrastare i fenomeni inflattivi, o comunque di volatilità del mercato, ha consentito di mantenere una posizione di equilibrio senza riportare perdite o scossoni come quelli riscontrati nella prima fase del COVID (e poi recuperati)”. Nel 2022 il piano di investimenti nell’ambito degli alternativi illiquidi prevede risorse per 700 milioni complessivi, da investire nelle diverse sub-asset class, accompagnate da una “proiezione di tipo internazionale, per una questione di diversificazione del rischio, ma con grande attenzione all’economia italiana”, conclude Rugolo che indica come circa il 36% delle masse investite nel comparto degli illiquidi sia “focalizzato su asset tricolore”.


MAGGIO I FUNDSPEOPLE 87


INTERVISTE PERSONAGGIO di Silvia Ragusa

Lucio De Gasperis

AMMINISTRATORE DELEGATO, MEDIOLANUM GESTIONE FONDI SGR

“LA NOSTRA SCOMMESSA? LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA ITALIANA” La società di gestione è prima per patrimonio in fondi PIR aperti (4,4 miliardi di euro) con una quota di mercato pari al 20,8 per cento. Investe in oltre cento società quotate.

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’anno, si sa, non è cominciato bene per l’azionario europeo (e quindi anche italiano). Complici l’inflazione, la guerra in Ucraina, il cambio di politica delle banche centrali e non solo. Eppure, le corrette scelte di investimento premiano sempre nel lungo periodo. Ne sono convinti in Mediolanum Gestione Fondi SGR, che fin dal 2017, anno del lancio dei fondi PIR, hanno individuato nel mercato finanziario domestico uno degli elementi fondanti della propria strategia. La società negli ultimi anni ha, infatti, seguito un percorso di più adeguata focalizzazione rispetto all’evoluzione e alle opportunità di un mercato finanziario in continua trasformazione. Risultato? Oggi la SGR è prima per patrimonio in fondi PIR aperti (4,4 miliardi di euro su 8,4 complessivi di AuM) con una quota di mercato pari al 20,8 per cento. “Nel portafoglio dei fondi della SGR sono presenti investimenti in oltre cento società quotate con una percentuale superiore all’1% del capitale sociale”, dice subito Lucio De Gasperis, amministratore delegato della società. Certo, i cinque anni di vita dei piani individuali di risparmio sono stati piuttosto complicati. Negli ultimi mesi del 2021 le sottoscrizioni sono aumentate anche se a ritmi deboli rispetto ai primi anni di avvio della normativa, ovvero 2017 e 2018 (nel 2019 la raccolta si era bloccata per via di modifiche alla normativa poi riviste nel 2020). Lo scorso anno si è chiuso con 323 milioni di raccolta e un patrimonio totale di 21 miliardi (dati Assogestioni). Insomma, c’è ancora molto da fare, ma coi PIR, sottoli88 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

nea De Gasperis, “assistiamo ad un corretto rapporto tra finanza ed economia”.

IL RUOLO CHIAVE DEI MERCATI QUOTATI

Un nodo da sciogliere resta quello di un listino domestico di dimensioni ancora limitate. “Se la capitalizzazione dell’indice francese CAC 40 e tedesco DAX è rispettivamente pari a 2.100 e 1.500 miliardi di euro, le società a maggiore capitalizzazione in Italia si fermano ad una capitalizzazione di soli 580 miliardi di euro. Le società fuori dal FTSE MIB non raggiungono poi i 120 miliardi di capitalizzazione” spiega l’AD di Mediolanum Gestione Fondi SGR. “Borsa Italiana rappresenta il 32% del prodotto interno lordo nazionale, a fronte del 56% del mercato azionario tedesco e del 104% della Borsa di Parigi”. Al di là delle cifre (e lo abbiamo visto nel periodo di pandemia in primis), la disponibilità o meno del capitale di rischio necessario per l’attività di impresa può condizionare lo sviluppo economico e occupazionale del Paese. I PIR, in questo senso, sono nati con l’obiettivo di indirizzare il risparmio delle famiglie verso investimenti produttivi di lungo termine. “Dalla loro partenza nel 2017, Borsa Italiana ha registrato l’ingresso di oltre 200 nuove società, in prevalenza di piccole dimensioni, a conferma del successo dell’intervento legislativo”, ricorda Lucio De Gasperis. “Nel medesimo periodo, sono state però delistate alcune società di maggiori dimensioni a seguito di operazioni di finanza straordinaria. È necessario continuare a promuovere lo sviluppo dei mercati finanziari valutando l’efficacia delle iniziative già introdotte, razionalizzando gli interventi e favorendo la stabilità del quadro normativo”.

PIR ALTERNATIVI E BUONA GOVERNANCE

Dopo la battuta d’arresto, nel 2020 infatti nascono anche i PIR alternativi che si contraddistinguono per una minore liquidità. “Le due soluzioni sono complementari, offrendo benefici ben distinti in termini di allocazione complessiva dei propri investimenti” spiega De Gasperis, sottolineando come la SGR abbia consolidato il proprio posizionamento sul mercato domestico, attraverso l’offerta del fondo alternativo Mediolanum Private Markets Italia. “Nel processo di investimento, abbiamo anche affiancato l’analisi di sostenibilità alle tradizionali valutazioni di tipo finanziario” aggiunge l’AD. In questo caso la società di gestione si è focalizzata soprattutto sulla G di Governance dell’acronimo ESG. “Lavoriamo nella selezione degli amministratori e dei sindaci indipendenti delle società quotate nell’ambito del Comitato Gestori, nella partecipazione alle assemblee delle stesse, nonché nell’attività di engagement verso gli emittenti, il tutto a tutela degli interessi dei sottoscrittori dei fondi”.


SOSTENIBILITÀ “Nel processo di investimento, abbiamo affiancato l’analisi di sostenbilità alle tradizionali valutazioni di tipo finanziario. Ci siamo focalizzati soprattutto sulla G di Governance dell’acronimo ESG”

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 89


INTERVISTE GURU

di Filippo Luini

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L’economia e le autorità sono alle prese con uno shock di stampo stagflazionistico sul lato dell’offerta che è negativo per la crescita e potrebbe spingere l’inflazione ulteriormente al rialzo. Ma secondo Andrew Balls un ambiente economico “anti-Goldilocks”, ossia con inflazione surriscaldata e crescita raffreddata, non è lo scenario di base. La previsione è tuttora di una crescita superiore al tendenziale e una graduale moderazione delle pressioni inflazionistiche dai livelli di picco per le economie sviluppate. TNE

CIO GLOBAL FIXED INCOME, PIMCO MAGGIO I FUNDSPEOPLE 91


INTERVISTE GURU

SHOCK ASIMMETRICO “La guerra condurrà a maggiore dispersione degli esiti economici e d’inflazione fra i vari Paesi”

I

mercati stanno attraversando un momento di elevata incertezza e scarsa visibilità. E il timore che sta prendendo piede è che il mix di venti sfavorevoli per l’aumento dell’inflazione, i tassi in rialzo e la guerra in Ucraina possa portare nei prossimi mesi a una fase di recessione. Eppure nonostante le innumerevoli incognite, le prospettive cicliche di PIMCO escludono dallo scenario economico di base una situazione “anti-Goldilocks”, che si concretizzerebbe nella pericolosa compresenza di un’inflazione fuori controllo e una crescita raffreddata. Ecco dunque le cinque principali conclusioni elaborate da Andrew Balls, CIO Global Fixed Income di PIMCO, per navigare il contesto attuale.

1. SCENARIO “ANTI-GOLDILOCKS”

A livello globale l’economia e le autorità sono alle prese con uno shock di stampo stagflazionistico sul lato dell’offerta che è negativo per la crescita e tenderà a spingere l’inflazione ulteriormente al rialzo. “Uno scenario economico anti-Goldilocks, ossia con inflazione surriscaldata e crescita raffreddata, non è il nostro scenario di base di massima che prevede tuttora una crescita superiore al tendenziale e una graduale moderazione delle pressioni inflazionistiche dai livelli di picco per le economie sviluppate”, analizza l’esperto di PIMCO. “Tuttavia sono cresciuti i rischi di inflazione più elevata e di crescita più rallentata o addirittura di recessione”, ammette.

2. CRESCITA E INFLAZIONE NON LINEARI

Secondo Balls le prospettive sia per la crescita che per l’inflazione sono offuscate da potenziali non linearità legate a condizioni di partenza già fragili. “Vi erano già diffuse strozzature nelle filiere di approvvigionamento dovute al COVID-19 che incidevano sulla produzione 92 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

e spingevano al rialzo costi e prezzi in molti settori”, sottolinea. “L’invasione russa in Ucraina e le conseguenti sanzioni hanno portato ulteriore scompiglio. In aggiunta, i recenti lockdown dovuti a focolai di COVID in alcune aree della Cina potrebbero determinare nuove strozzature nelle filiere globali”, dichiara.

3. SHOCK ASIMMETRICO

La guerra probabilmente condurrà a maggiore dispersione degli esiti economici e d’inflazione fra i vari Paesi e le diverse regioni. “L’Europa sarà la più colpita mentre l’economia americana appare relativamente isolata dagli effetti diretti del conflitto”, osserva Balls. “La Cina e la maggior parte delle altre economie asiatiche hanno legami commerciali diretti minori con la Russia, ma probabilmente subiranno ripercussioni negative dai rincari dell’energia e dal rallentamento della crescita europea”, continua. “Nei mercati emergenti, gli esportatori di commodity dovrebbero trarre benefici, tuttavia i prezzi più elevati delle materie prime tenderanno ad accrescere le già alte pressioni inflazionistiche nella maggior parte delle economie emergenti”, evidenzia.

4. BANCHE CENTRALI, SCELTE DIFFICILI

La maggior parte delle banche centrali appare determinata a dare priorità alla lotta all’inflazione rispetto al sostegno alla crescita. “In tempi normali, ci aspetteremmo che andassero oltre le conseguenze inflazioniste di uno shock sul lato dell’offerta, ma questi non sono tempi normali”, osserva Balls. “Le autorità monetarie appaiono pertanto concentrate in via primaria a prevenire gli effetti di secondo impatto, i cosiddetti second round effects, dell’inflazione elevata e un ulteriore incremento delle aspettative d’inflazione”, continua. “Va da sé che questo accresce il rischio di un atterraggio difficile più avanti e implica


PER IL CONTESTO INCERTO, UN ASSE CENTRALE DELLA STRATEGIA D’INVESTIMENTO È L’ENFASI SULLA FLESSIBILITÀ E LA LIQUIDITÀ DEI PORTAFOGLI l’aumento del rischio di recessione più oltre quest’anno o nel 2023”, dice. “Non è il nostro scenario di base ma è un rischio da tenere d’occhio”, afferma.

5. RISPOSTA GOVERNI PIÙ FIEVOLE

In occasione della crisi per la pandemia è intervenuto il sostegno non solo della politica monetaria ma anche dei governi, che hanno reagito con ogni strumento a loro disposizione. Ma nell’attuale frangente le banche centrali stanno terminando i loro programmi di acquisti di titoli e alzando i tassi ufficiali e con debiti e disavanzi pubblici a livelli considerevolmente più alti. Secondo Balls è perciò probabile che la risposta dei governi allo shock attuale sarà molto più moderata.

IMPLICAZIONI PER GLI INVESTIMENTI

A fronte del contesto difficile e incerto, un asse centrale della strategia d’investimento di PIMCO è l’enfasi sulla flessibilità e la liquidità dei portafogli. Il fine è di rispondere agli eventi e trarre benefici dalle opportunità che si presenteran-

no. “Per la duration, prevediamo di mirare a modesti sottopesi di duration alla luce dei livelli attuali, dei rischi al rialzo per l’inflazione e delle prospettive di inasprimento da parte delle banche centrali”, avverte il CIO. Sul credito, il posizionamento dei portafogli è focalizzato su resilienza, liquidità e conservazione del capitale. “Nel credito societario generico, punteremo a un posizionamento di sottopeso. Crediamo vi siano diversi spazi del credito cartolarizzato che offrono superiore qualità e rischio più remoto di insolvenza e costituiscono dunque una valida alternativa”, continua. “Tra i settori del credito societario prevediamo di continuare a privilegiare titoli finanziari senior”, afferma. “Manterremo verosimilmente la predilezione per gli Stati Uniti rispetto all’Europa e ai mercati emergenti”, dice. Per l’equity, il CIO prevede un posizionamento in generale neutrale sul rischio per il beta azionario nel complesso nei portafogli multi asset. “I nostri portafogli multi asset, al pari di quelli obbligazionari, tenderanno a porre enfasi sul disporre di liquidità da impiegare per trarre benefici dalle dislocazioni che si presenteranno sui mercati azionari”, conclude. MAGGIO I FUNDSPEOPLE 93


ANALISI SMART CONSENSUS di Samuel Capucho

CRESCE L’INTERESSE PER IL DEBITO SOVRANO Volatilità è la parola che meglio descrive l’attuale fase dei mercati finanziari. In un primo trimestre altamente impegnativo i gestori hanno dovuto affrontare un evento geopolitico dirompente, un’inflazione galoppante e un cambiamento di rotta della politica monetaria.

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20 22

PORTAFOGLIO SMART CONSENSUS FUNDSPEOPLE FONDO

CATEGORIA MORNINGSTAR

Acatis Gané Value Event Fonds

Bilanciati Moderati

Allianz Income and Growth

Bilanciati Moderati

Amundi Fds Multi Asset Sustainable Future

Bilanciati Prudenti

BGF Global Multi Asset Income Fund

Bilanciati Moderati

BNY Mellon Global Real Return Fund (EUR)

Bilanciati Flessibili

Capital Group Global Allocation Fund (LUX)

Bilanciati Moderati

DWS Concept Kaldemorgen

Bilanciati Flessibili

JPM Global Balanced Fund

Bilanciati Moderati

MFS Meridian Prudent Wealth Fund

Bilanciati Moderati

ODDO BHF Polaris Moderate

Bilanciati Prudenti

94 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

ome dicevamo il mese scorso, in questi tempi non c’è pace per i mercati e le quotazioni delle principali asset class restano sulle montagne russe. Nel frattempo, gli investitori cercano di interpretare i segnali inviati dalla Federal Reserve americana e dalla Banca centrale europea sull’inflazione e sulla politica monetaria e di analizzare le ripercussioni economiche e geopolitiche della guerra in Ucraina. “I titoli di Stato hanno continuato a soffrire a marzo, penalizzati dalla corsa dell’inflazione e dalla prospettiva di una stretta monetaria più aggressiva da parte delle banche centrali”, commenta Michael Fredericks, gestore del BGF Global Multi-Asset Income Fund. Al contrario, “l’azionario globale ha messo a segno un forte rimbalzo dai minimi del primo trimestre e si conferma più resiliente del previsto dinanzi all’aumento del rischio geopolitico”.

MODIFICHE AI PORTAFOGLI

In questo contesto, quali modifiche sono state apportate ai portafogli? Suzanne Hutchins, gestore del BNY Mellon Global Real Return Fund, spiega che il fondo ha ridotto l’esposi-

Con riferimento al Rating FundsPeople, il nostro team di Analisi ha costruito il portafoglio Smart Consensus, che è uguale per Italia, Spagna e Portogallo. Nella selezione dei fondi che lo compongono, il team di Analisi FundsPeople è andato alla ricerca di prodotti con Rating FundsPeople nei tre Paesi. Il portafoglio Smart Consensus è composto da dieci fondi: sei bilanciati moderati, due bilanciati flessibili e due bilanciati prudenti. Fonte: elaborazione propria con dati Morningstar.


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L’OPINIONE DI ANDREA FAVERO Head of Digital Distribution Italy, BlackRock

ENERGIE PULITE, PRIORITARIE PER GLI INVESTITORI

zione agli asset rischiosi “mantenendo una posizione neutrale nell’ambito di quello che finora è stato il suo posizionamento storico”. In particolare, è stata diminuita la quota liquida in azioni. I settori preferiti tra quelli ancora inclusi in portafoglio sono “i finanziari, i titoli ciclici e l’energia, che può fungere da copertura contro l’inflazione”. Questa tendenza sembra piuttosto diffusa, a giudicare dal grafico che illustra l’asset allocation del portafoglio Smart Consensus. La posizione media di liquidità dei dieci fondi selezionati, che negli ultimi mesi era progressivamente aumentata, è stata ridotta di recente per rafforzare l’esposizione al reddito fisso. La quota azionaria non ha invece subito una diminuzione significativa per l’insieme dei portafogli, nonostante gli ultimi sviluppi. L’allocazione ha registrato variazioni importanti anche in termini geografici. Michael Fredericks segnala che “la quota di azioni dell’Europa e dei mercati emergenti è stata ridotta a favore degli Stati Uniti”, poiché l’economia americana “appare meno esposta ai crescenti rischi geopolitici e dovrebbe continuare a registrare una crescita relativamente solida grazie alla forza dei consumi”. Il gestore del BGF Global Multi-Asset Income Fund illustra anche

alcune modifiche apportate alla porzione obbligazionaria: “A fronte del notevole incremento dei tassi di interesse nel primo trimestre, abbiamo preso la decisione tattica di aumentare la duration e, di conseguenza, la sensibilità del fondo all’andamento dei tassi”. A questo proposito, l’esperto afferma: “La duration potrebbe fungere da stabilizzatore nel contesto di un portafoglio multi-asset, se la nostra aspettativa di una crescita ancora relativamente robusta dovesse rivelarsi troppo ottimista”. Da novembre 2021 i titoli di Stato hanno svolto un ruolo sempre più importante per i fondi inclusi nel portafoglio Smart Consensus, tanto che negli ultimi mesi il loro peso ha superato quello della liquidità. Per quanto riguarda i corporate bond, in media hanno mantenuto una ponderazione relativamente costante nei dieci fondi selezionati.

PROSPETTIVE FUTURE

Guardando al futuro, che appare più incerto che mai, Suzanne Hutchins crede che “il debito sovrano cominci a offrire buone opportunità grazie all’aumento dei rendimenti, anche se oggi queste posizioni hanno un taglio più tattico che in passato”. Inoltre, l’esperta prevede di tornare a investire

I TITOLI DI STATO HANNO SVOLTO UN RUOLO SEMPRE PIÙ IMPORTANTE PER I FONDI DEL PORTAFOGLIO SMART CONSENSUS

L’industria della gestione passiva ha iniziato l’anno con il piede giusto. I temi restano quelli del 2021 e la sostenibilità si conferma un focus importante per gli investitori, specie la componente legata al clima e alla transizione net zero dell’economia. La situazione di crisi che ha impattato recentemente i mercati ha causato un rallentamento, ma i flussi continuano a essere positivi. Se da un lato entrano nei portafogli nuovi temi, dall’altro vediamo l’accelerazione di trend già innescati dalla pandemia. La crisi Russia - Ucraina e alcuni elementi macro hanno portato alcuni temi a prevalere, non solo in contingenza alla situazione attuale, ma anche riflessi in trend di lungo periodo. A partire dal tema delle energie alternative e delle energie pulite, nelle ultime settimane abbiamo visto triplicare i flussi sui prodotti che investono su questo comparto e riscontriamo un grande interesse da parte degli investitori. Lo stesso vale per l’agribusiness e l’agricoltura: al trend di crescita della popolazione degli ultimi 30 anni si aggiunge il fatto che la gran parte di queste produzioni, circa il 30%, arriva dai Paesi che sono più vicini al conflitto. Quindi l’efficientamento delle fonti e dei consumi diventa un tema estremamente importante. L’ultimo argomento è quello della sicurezza digitale, che, senza dubbio, vive una forte accelerazione nel contesto attuale ed è destinato a trasformarsi in un trend di lungo periodo. MAGGIO I FUNDSPEOPLE 95


ANALISI SMART CONSENSUS

DISTRIBUZIONE PER ASSET OBBLIGAZIONI AZIONI LIQUIDITÀ E OBBLIGAZIONI A BREVE TERMINE ALTRI (VALUTE, ALTERNATIVI E IMMOBILIARI)

70%

IL PORTAFOGLIO DI MICHAEL FREDERICKS

gestore del BlackRock Global Funds Global Multi-Asset Income Fund

“Crediamo che la Fed affronterà il rischio di un ulteriore aumento dell’inflazione alzando i tassi a un ritmo più rapido nei prossimi mesi, prospettiva che i mercati hanno già cominciato a scontare”

60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%

M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F 2020

2022

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

SUZANNE HUTCHINS

gestore del BNY Mellon Global Real Return Fund

2021

EUROPA (INCLUDE IL REGNO UNITO) EMERGENTI (INCLUDE PAESI ASIATICI SVILUPPATI)

NORD AMERICA (USA E CANADA) GIAPPONE E AUSTRALASIA

70% 60%

“Il debito sovrano comincia a offrire buone opportunità grazie all’aumento dei rendimenti, anche se oggi queste posizioni hanno un taglio più tattico che in passato”

50% 40% 30% 20% 10%

in oro, “perché nell’attuale contesto, segnato dalla guerra Russia-Ucraina, un’esposizione al metallo giallo può proteggere i portafogli in virtù delle sue qualità di bene rifugio”. Michael Fredericks si aspetta che “la Fed affronti il rischio di un ulteriore aumento dell’inflazione alzando i tassi a un ritmo più rapido nei prossimi mesi, prospettiva che i mercati hanno già cominciato a scontare”. Secondo il gestore, “l’incognita principale è fino a che punto la politica monetaria verrà inasprita oltre il tasso considerato neutrale”. E conclude: “Speriamo che la Fed continui a prendere le sue decisioni in base ai dati e proceda a passo moderato sul fronte della stretta monetaria, ma è sempre più probabile che agisca più velocemente di quanto si pensasse”. 96 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

0%

M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F 2020

2021

2022

DISTRIBUZIONE PER SETTORE CORPORATE

GOVERNMENT

C ASH

ALTRO

70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%

M M A A M M G G LL A A S S O O N N D D G G FF M M A A M M G G LL A A SS O O N N D D G G FF 2020 2020

2021 2021

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Uno Standard Globale di Sostenibilità per i Fondi L’interesse nell’investimento sostenibile è in forte aumento e gli asset in gestione stanno crescendo per rispondere a una nuova domanda. Morningstar offre ricerche, strumenti e analisi grazie ai quali investitori, consulenti e gestori possono comprendere i fattori di sostenibilità, eseguire la due diligence, valutare il rischio ESG e le opportunità. Il Morningstar Sustainability Rating™ e il Morningstar Portfolio Carbon Metrics™ sono progettati per aiutare gli investitori a valutare le performance delle aziende su una varietà di parametri ambientali, sociali e di governance, così che possano costruire in modo più consapevole i loro piani di investimento. Scopri come puoi integrare i valori di sostenibilità nella tua strategia di investimento a lungo termine. Per saperne di più: global.morningstar.com/SustainableInvesting o scrivi a salesitaly@morningstar.com

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ANALISI COMPARATIVA

di Regina R. Webb

PRIME MOSSE SUL DEBITO SUBORDINATO

I

l reddito fisso si è lasciato alle spalle il peggior primo trimestre da diversi decenni, in cui ben pochi asset hanno offerto rifugio agli investitori. “È stato un periodo difficile. Sia i rendimenti che gli spread sono saliti e hanno spinto al ribasso le valutazioni” riconosce Julien de Saussure, gestore di EdR SICAV Financial Bonds. La volatilità dell’asset class è tornata ad aumentare a causa di numerosi fattori. “L’inflazione, le dichiarazioni degli esponenti della Banca centrale europea, i tassi di inSuperata la tempesta che si è abbattuta sul reddito fisso teresse e gli ultimi sviluppi geopolitici nel primo trimestre grazie al profilo difensivo dei portafogli, (tra cui la tragica guerra in Ucraina) i gestori cominciano a utilizzare le riserve di liquidità per pesano sul sentiment di mercato” soinvestire negli emittenti eccessivamente penalizzati. stiene Fabio Angelini, senior product

AMUNDI FUNDS GLOBAL SUBORDINATED BOND

EDR SICAV FINANCIAL BONDS

SOCIETÀ: AMUNDI LANCIO: 10 DICEMBRE 2015 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 1.198 ISIN: LU1883334515

SOCIETÀ: EDMOND DE ROTHSCHILD LANCIO: 10 MARZO 2008 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 1.849 ISIN: FR0010584474

SOCIETÀ: LAZARD LANCIO: 7 MARZO 2008 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 1.705 ISIN: FR0010590950

RENDIMENTO 1 ANNO: -2,36 RENDIMENTO 3 ANNI: 3,53 RENDIMENTO 5 ANNI: 3,70

RENDIMENTO 1 ANNO: -3,04 RENDIMENTO 3 ANNI: 2,42 RENDIMENTO 5 ANNI: 2,69

RENDIMENTO 1 ANNO: -1,61 RENDIMENTO 3 ANNI: 4,22 RENDIMENTO 5 ANNI: 3,36

2019

2020

98 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

2022

2018

2019

2021

2022

2018

-3,91

3,34

5,72

11,60 2020

-4,55

-4,58

2 2 2 -5,32

-4,78 2021

2,37

3,00

3,40

4,04

13,47 -4,81

1 1 1 2018

20 22

2019

Fonte: Morningstar Direct. Dati (%) in valuta base a fine marzo 2022. Dati di patrimonio in milioni di euro.

20 22

11,50

20 22

LAZARD CREDIT FI SRI

33 3 2020

2021

2022


specialist per il reddito fisso europeo di Nordea AM. Ma questa fase di turbolenza non ha colto di sorpresa i gestori, che avevano la cintura di sicurezza allacciata. Almeno per quanto riguarda i fondi inclusi nella nostra analisi, il messaggio generale è che molti avevano adottato un orientamento più cauto già nel 2021. Ad esempio, l’anno scorso la sensibilità generale al mercato (beta del credito) di Robeco Financial Institutions si è attestata intorno a 1. “L’anno scorso le valutazioni sono state un importante motivo di cautela. Nel 2021 gli spread hanno sfiorato i livelli più bassi degli ultimi dieci anni” spiega il gestore Jan-Willem de Moor.

NEUBERGER BERMAN CORPORATE HYBRID BOND FUND

Ma questo scenario inizia a cambiare e le società di gestione assumono toni di cauto ottimismo. “Confermiamo il nostro orientamento prudente, ma riconosciamo che nel prossimo futuro potrebbero emergere opportunità di acquisto. Siamo quindi pronti a modificare il livello di rischio del portafoglio in chiave tattica” è la visione del team di gestione di Amundi Funds Global Subordinated Bond. Da un lato, le valutazioni sono diventate molto più convenienti a fronte dell’ampliamento degli spread (a seguito della guerra in Ucraina) e dell’aumento dei rendimenti dei Treasury USA. Dall’altro, i fondamentali rimangono molto solidi per gli emittenti investment grade

NORDEA 1 EUROPEAN FINANCIAL DEBT FUND

(che rappresentano la quota di gran lunga più consistente del portafoglio). “Le aziende americane hanno un forte potere di determinazione dei prezzi. La domanda è solida e i margini degli emittenti sono aumentati, poiché i prezzi crescono a un ritmo più rapido dei costi” spiegano i gestori di Amundi.

SOLIDITÀ BANCARIA

Angelini si trova d’accordo sulla solidità dei fondamentali. “Le banche dell’Europa occidentale vantano un’abbondante liquidità e gli istituti centrali sono pronti a incrementarla ulteriormente, se necessario. Allo stesso modo, le dimensioni e la qualità dei capitali bancari sono di

ROBECO FINANCIAL INSTITUTIONS BONDS

SOCIETÀ: NEUBERGER BERMAN LANCIO: 19 NOVEMBRE 2011 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 2.275 ISIN: IE00BZ090894

SOCIETÀ: NORDEA LANCIO: 28 SETTEMBRE 2012 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 1.157 ISIN: LU0772943501

SOCIETÀ: ROBECO LANCIO: 16 MAGGIO 2011 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 2.124 ISIN: LU0622664224

RENDIMENTO 1 ANNO: -4,13 RENDIMENTO 3 ANNI: 2,00 RENDIMENTO 5 ANNI: 2,04

RENDIMENTO 1 ANNO: -3,13 RENDIMENTO 3 ANNI: 2,85 RENDIMENTO 5 ANNI: 3,54

RENDIMENTO 1 ANNO: -4,18 RENDIMENTO 3 ANNI: 1,83 RENDIMENTO 5 ANNI: 2,37

20 22

20 22

2020

2021

2022

0,88

2,77

3,38 2022

2018

-4,83

-4,50

2019

-4,79

4 4 2018

-3,96

-6,38

-4,58

3,72

0,55

2,21

12,17

13,44

11,77

20 22

5 5 5 6 6 6 2018

2019

2020

2021

2019

2020

2021

2022

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 99


ANALISI COMPARATIVA

20 22

AMUNDI FUNDS GLOBAL SUBORDINATED BOND GESTORI VIANNEY HOCQUET, GRÉGOIRE PESQUÈS E JORDAN SKORNIK

ALFA SENZA PREGIUDIZI Gestito dal team Global Credit, il fondo costruisce un portafoglio davvero globale e senza pregiudizi a livello di stili, settori o regioni, che spazia nell’intero segmento delle obbligazioni subordinate/ibride. L’obiettivo: generare alfa in qualsiasi contesto di mercato. La filosofia di investimento mira a sfruttare le varie fasi del ciclo del credito guidate da fattori top-down e bottom-up. Il team di gestione cerca quindi di identificare la fase in corso per assegnare dinamicamente il budget di rischio alla strategia in grado di trarne il massimo beneficio. Negli ultimi tempi è stata compiuta una scelta vincente sul fronte della duration, con la decisione di ridurre la sensibilità del portafoglio ai rialzi dei tassi. Questa posizione ha permesso alla strategia di generare rendimenti notevolmente superiori al reddito fisso tradizionale e ai fondi omologhi. In questo momento il portafoglio sta approfittando della correzione per rafforzare in chiave tattica l’esposizione ai corporate bond nel settore delle utilities e alle obbligazioni CoCo AT1 ad alto tasso di turnover.

100 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

20 22

EDR SICAV FINANCIAL BONDS

GESTORE JULIEN DE SAUSSURE

UN VETERANO DEI FINANZIARI SUBORDINATI Questo fondo è tra i più longevi del mercato nel settore delle obbligazioni finanziarie, essendo stato lanciato più di dieci anni fa per sfruttare le crescenti opportunità offerte dal segmento finanziario. Il fondo investe esclusivamente in emittenti finanziari mediante un approccio bottom-up applicato nell’ambito di una rigorosa struttura di allocazione del rischio per Paesi. Una delle sue priorità è mantenere un portafoglio equilibrato. A questo scopo gli strumenti di più recente emissione sono soggetti a un limite massimo del 50%: si garantisce così una struttura patrimoniale bilanciata, poiché secondo i team di gestione (e il regolatore) una quota di AT1 superiore al 50% potrebbe comportare un livello di rischio troppo elevato per gli investitori retail. Il fondo ha superato bene la correzione del primo trimestre grazie al posizionamento difensivo detenuto a inizio anno. A metà marzo ha quindi adottato un orientamento opportunistico, aumentando leggermente l’esposizione al rischio tramite grandi istituti nazionali come UBS, BNP e SocGen.

20 22

LAZARD CREDIT FI SRI

GESTORE FRANÇOIS LAVIER

STILE CONSERVATIVO ED ESG Questo fondo si concentra sul debito subordinato di banche e assicurazioni europee. Il portafoglio spazia sull’intera struttura del capitale e su tutte le valute, ma presenta un profilo di rischio tendenzialmente conservativo: predominano le emissioni Tier 2 e gli AT1 non superano il 30% del patrimonio. Le posizioni vengono selezionate in base a una rigorosa analisi fondamentale bottom-up. Il risultato è un portafoglio di titoli giudicati ad alta convinzione dal team di analisti. Il team di gestione predilige le banche e le assicurazioni meno conosciute o di minori dimensioni ma di alta qualità per investire in obbligazioni che offrono un premio rispetto alle blue chip. Una volta scelti gli emittenti, si procede a selezionare i rispettivi titoli in base a criteri come le valutazioni, le caratteristiche di duration e il profilo di rischio. I fattori ESG sono un elemento chiave della filosofia di investimento. La quota degli emittenti in portafoglio analizzati in base ai parametri ESG deve superare il 90 per cento.


20 22

NEUBERGER BERMAN CORPORATE HYBRID BOND FUND

GESTORE JULIAN MARKS

ALTA QUALITÀ E CONVINZIONE INTERNA Questo fondo attua un modello di gestione puramente fondamentale. Uno dei tratti distintivi della strategia è il ruolo svolto dall’analisi proprietaria nella ricerca di idee di investimento interessanti e ad alta convinzione. Gli analisti effettuano le proprie ricerche con l’obiettivo di creare un vero vantaggio informativo in grado di produrre un buon rendimento complessivo. Infatti, il portafoglio è composto da posizioni che sono ritenute sottovalutate in termini di valore relativo e dovrebbero quindi generare alfa. Il team di gestione può anche esprimere le sue convinzioni sfruttando le opportunità offerte dai cambi o assumendo sovrappesi su determinati Paesi e regioni o settori. Il portafoglio si concentra sulle obbligazioni corporate ibride non finanziarie per ottenere un profilo di rischio/ rendimento più convincente rispetto ai CoCo. Di conseguenza tende a preferire gli emittenti di alta qualità in settori stabili (rating medio BBB), riducendo le probabilità di default e mitigando i rischi associati al livello di subordinazione del debito ibrido.

20 22

NORDEA 1 EUROPEAN FINANCIAL DEBT FUND

GESTORE JACOB TOPP

FOCUS SULL’ASSICURATIVO Questo fondo di Nordea AM è dedicato ai titoli finanziari subordinati di società europee e si concentra in particolare sul segmento high yield. Il suo obiettivo è generare un rendimento corretto per il rischio superiore a quello dell’ICE Euro Financial High Yield Constrained. Uno degli aspetti che lo contraddistinguono è l’orientamento bottom-up puro. Al momento questo approccio si traduce in due scelte precise. Primo, le obbligazioni contingenti convertibili sono gestite in modo accorto. La posizione in CoCo non può superare il 20% a causa del più alto livello di rischio di questi strumenti, che non sempre è accompagnato da una valutazione superiore. Secondo, il portafoglio detiene un’esposizione relativamente elevata al settore assicurativo, intorno al 35%. In generale questo settore vanta livelli patrimoniali molto solidi, indici di redditività in buona salute e valutazioni molto interessanti rispetto al settore bancario.

20 22

ROBECO FINANCIAL INSTITUTIONS BONDS

GESTORE JAN-WILLEM DE MOOR

ORIENTAMENTO PRUDENZIALE, ESG E FONDAMENTALE Questo fondo si dedica da oltre dieci anni alla ricerca delle migliori idee nel comparto delle obbligazioni bancarie subordinate e delle compagnie di assicurazione europee. La gestione è incentrata sulla selezione dei titoli. Tutti gli strumenti inclusi nel fondo sono convalidati dalla ricerca sul credito di tipo fondamentale svolta dal team di analisti creditizi. Inoltre, com’è tipico dei prodotti Robeco, il processo di analisi del fondo tiene conto fin dal suo lancio dei fattori ESG, che vengono integrati nella ricerca sul credito ormai dal 2009. Il fondo si caratterizza per il suo orientamento prudenziale, che a livello pratico si traduce nella ridotta esposizione al debito high yield e ai CoCo. “Non siamo un fondo di CoCo bancari, verso i quali abbiamo un’esposizione massima del 20%” spiega il gestore. Il portafoglio si concentra sul segmento investment grade, anche se è ammessa una quota massima del 20% di titoli high yield. Il fondo non può neanche essere considerato un fondo bancario puro, dato che circa il 45% del portafoglio è composto da obbligazioni di compagnie assicurative.

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 101


ANALISI COMPARATIVA

20 22

11 1 1

2 2 22

AMUNDI FUNDS GLOBAL SUBORDINATED BOND

1.931

12

2021

2022

2018

Volatilità 3 anni (%)

10

8

2019

2020

2021

2022

2020

2021

2022

MAPPA

10

rischio-rendimento

3

2

8

1

2019

1

8

6

2018

12

5 10

771

1.889

2 6 1

6

3

2

2

6

4

4

3

1

3

2

5

4

5

5

4

3

1

Amundi Funds Global Subordinated Bond

2

EdR SICAV Financial Bonds

3

Lazard Credit Fi SRI

4

Neuberger Berman Corporate Hybrid Bond Fund

5

Nordea 1 European Financial Debt Fund

6

Robeco Financial Institutions Bonds

Valuta base (euro)

5

4

RendimentI annualizzati 3 anni (%)

AMUNDI FUNDS GLOBAL SUBORDINATED BOND

TOTAL RET. ANN. 3 YR (MO-END) B. CURRENCY

EDR SICAV FINANCIAL BONDS

LAZARD CREDIT FI SRI

NEUBERGER BERMAN CORPORATE HYBRID BOND FUND

NORDEA 1 EUROPEAN FINANCIAL DEBT FUND

ROBECO FINANCIAL INSTITUTIONS BONDS

3,53

2,42

4,22

2,00

2,85

1,83

STD DEV 3 YR (MO-END) RISK CURRENCY

10,70

9,12

9,38

7,74

10,94

7,86

MAX DRAWDOWN 3YR BASE CURRENCY

-15,75

-13,30

-13,62

-10,56

-16,65

-11,20

SHARPE RATIO 3 YR (MO-END) RISK CURRENCY

0,43

0,37

0,55

0,37

0,37

0,34

ALPHA 3YR BASE CURRENCY

1,55

0,70

2,47

0,56

0,94

0,36

BETA 3YR BASE CURRENCY

1,40

1,21

1,22

1,04

1,39

1,06

102 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

Fonte: Morningstar Direct. Dati patrimonio in milioni di euro a fine marzo 2022.

12

2020

980

1.849

727

1.705

1.711

2.008

1.198

2019

LAZARD CREDIT FI SRI

1.347

2.112

1.201

2018

33 33

EDR SICAV FINANCIAL BONDS

1.425

1.073

20 22

Fonte: Morningstar Direct. Dati di patrimonio in milioni di euro.

20 22


20 22

20 22

44 4

NEUBERGER BERMAN CORPORATE HYBRID BOND FUND 2.458

20 22

55 5 NORDEA 1 EUROPEAN FINANCIAL DEBT FUND

2.275

66 6

ROBECO FINANCIAL INSTITUTIONS BONDS

1.301

1.084

1.157

1.119

1.705

2.550

1.131

2.310

581

2.356 2.124

812 2.189 2018

2019

2020

2021

2022

gran lunga migliori che in passato, a conferma della stabilità e solidità del settore nel suo complesso” afferma. Per quanto riguarda l’esposizione degli istituti finanziari al conflitto, l’esperto sottolinea che i capitali raccolti sui mercati obbligazionari di Russia e Ucraina sono finanziati in larga misura da depositi locali. “L’esposizione diretta delle banche occidentali alla guerra in corso è quindi piuttosto limitata” sottolinea. Gli stessi aspetti vengono sottolineati anche da François Lavier, analista-gestore di Lazard Credit Fi SRI. “La qualità del credito delle banche e delle assicurazioni risulta elevata, anche per gli istituti dei Paesi periferici” sostiene l’esperto. A suo avviso, le valutazioni scontano già il rischio legato a Russia e Ucraina. In questo contesto mantiene corta la duration del fondo, ma investe in emittenti ed emissioni high yield per sfruttare i livelli di carry e la potenziale compressione degli spread in vista della ripresa. Pertanto, i gestori intervistati per questa analisi hanno adottato un orientamento opportunistico. Il fondo di Edmond de Rothschild AM è riuscito ad attutire le perdite poiché in apertura d’anno deteneva un portafo-

2018

2019

2020

2021

2022

glio piuttosto difensivo, sia in termini di rendimenti che di spread. Ma adesso sta passando all’azione. Il gestore ha approfittato della fase di debolezza di marzo per investire negli emittenti più penalizzati. Ritiene infatti che sia giunto il momento di puntare nuovamente sul segmento a medio termine, ossia le scadenze 2025-2027. A suo avviso cominciano a ripresentarsi opportunità di carry, perché i fondamentali delle banche restano solidi.

MENO LIQUIDITÀ

I gestori tornano a impiegare la liquidità disponibile. È il caso ad esempio di Julian Marks, gestore di Neuberger Berman Corporate Hybrid Bond Fund. A inizio 2022 il fondo deteneva una quota liquida dell’8%, che in quattro mesi è scesa al 4 per cento. Marks è intervenuto su tre fronti. Primo, ha aumentato la duration del portafoglio (pur mantenendola inferiore all’indice) e ha assunto posizioni in titoli a più alto beta (come EDP, Evonik e Southern). Secondo, ha rafforzato l’esposizione alle idee ad alta convinzione in società quali Volkswagen, Veolia ed EDF. Terzo, ha partecipato a operazioni sul mercato primario di emittenti come Paramount e Rogers Communica-

2018

2019

2020

2021

2022

tions. Perfino i gestori che si definiscono cauti, come Jan-Willem de Moor, iniziano a mostrare un crescente ottimismo. In particolare, il gestore ha rafforzato le posizioni nei CoCo bancari, il modo più semplice per aumentare rapidamente l’esposizione al beta, passando a un leggero sovrappeso. Secondo l’esperto è ancora presto per nutrire un eccessivo ottimismo, ma agli attuali livelli di spread il carry e il roll-down daranno sostegno al portafoglio in caso di ulteriore ampliamento dei differenziali. “In altre parole, il livello di equilibrio è salito e l’andamento degli spread potrebbe avere un impatto positivo, anche se dovessero ampliarsi leggermente” spiega.

Criteri di selezione: fondi con Rating FundsPeople 2022 in Italia, Spagna e Portogallo. Alcuni prodotti menzionati nella sezione potrebbero non essere registrati in Italia. Le informazioni sugli OICR o altri strumenti finanziari inclusi nella rivista di FundsPeople sono presentate a puro scopo informativo e illustrativo e non devono in alcun modo essere interpretate come un’offerta di vendita o una raccomandazione di investimento. Le informazioni non costituiscono una descrizione completa degli OICR o degli strumenti finanziari alla vendita sul mercato italiano.

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 103


ANALISI PORTAFOGLI

di Bruno Dhoosche

IL PEER GROUP DEI FONDI OBBLIGAZIONARI FLESSIBILI GLOBALI È PER SUA NATURA AMPIO ED ETEROGENEO. DIVENTA INDISPENSABILE FARE UN’ATTENTA ANALISI QUALITATIVA PER SELEZIONARE LE STRATEGIE MAGGIORMENTE IN LINEA CON LE ESIGENZE DEGLI INVESTITORI. 104 FUNDSPEOPLE I MAGGIO


I

l peer group dei fondi obbligazionari flessibili globali è per sua natura ampio ed eterogeneo, poiché include una vasta gamma di prodotti con profili diversi in termini di obiettivi di performance, stili d’investimento ed esposizione alle asset class. L’indice di riferimento del peer group è il Bloomberg Global Aggregate USD Hedged, ma molti fondi utilizzano altri benchmark. Diventa quindi indispensabile effettuare un’attenta analisi qualitativa per selezionare le strategie maggiormente in linea con le esigenze degli investitori. Nel primo trimestre 2022 il benchmark ha ottenuto un rendimento di -5,0%, una delle peggiori performance trimestrali da parecchio tempo. Il risultato negativo è riconducibile essenzialmente al forte aumento dell’inflazione su scala globale, che ha spinto le principali banche centrali a modificare la politica monetaria. Anche l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha pesato sui mercati, in particolare quelli emergenti. La dispersione dei rendimenti del peer group (la differenza di performance tra il fondo migliore e peggiore) risulta piuttosto elevata da inizio anno, con rendimenti che vanno da +3,4% per il fondo migliore a -12,3% per quello peggiore. Per mettere questi dati in prospettiva, la dispersione dei rendimenti è stata del 17,6% nel 2021, del 12,1% nel 2020 e del 12,7% nel 2019. I gestori che registrano i ri-

sultati migliori nell’attuale contesto impegnativo sono quelli che attuano un approccio davvero flessibile e sono quindi riusciti a ridurre notevolmente l’esposizione alla duration. I fondi che hanno ridotto anche l’esposizione al rischio di credito nel segmento corporate hanno ottenuto rendimenti ancora più solidi. Guardando avanti, le performance più brillanti verranno messe a segno dai prodotti in grado di aumentare e diminuire i livelli di rischio in modo agile ed efficiente, poiché la volatilità di mercato potrebbe rimanere elevata.

FONDI OBBLIGAZIONARI

Il fondo Jupiter Dynamic Bond mira a produrre un alto rendimento complessivo tramite la crescita del capitale e la generazione di reddito effettuando investimenti privi di vincoli in un portafoglio ad alta convinzione di titoli a reddito fisso globali. La strategia non fa riferimento ad alcun benchmark e storicamente ha ottenuto performance di rilievo impiegando da un lato l’asset allocation macroeconomica top-down e la gestione della duration e dall’altro la selezione dei titoli meno liquidi su base idiosincratica bottom-up, in particolare nell’universo delle obbligazioni high yield garantite. Tuttavia, con il progressivo aumento della massa gestita diventa naturalmente più difficile trovare un numero sufficiente di opportunità di questo tipo; il team di gestione e l’universo

NEL PRIMO TRIMESTRE 2022 IL BENCHMARK HA OTTENUTO UN RENDIMENTO DI -0,5%, UNA DELLE PEGGIORI PERFORMANCE TRIMESTRALI MAGGIO I FUNDSPEOPLE 105


ANALISI PORTAFOGLI

ALLOCAZIONE GEOGRAFICA LIQUIDA (%) DEI FONDI OBBLIGAZIONARI FLESSIBILI GLOBALI FONDO

SOCIETÀ

Capital Group Global High Income Opportunities (LUX)

Capital Group

Eurizon Fund Global Multi Credit

Eurizon Capital SGR

Fidelity Funds Global Income Fund Invesco Global Total Return Bond FAM Fd

AFRICA/MEDIO ORIENTE

AUSTRALASIA

ASIA SVILUPPATA

ASIA EMERGENTE

11,90

0,08

0,39

12,06

7,45

0,24

0,00

5,00

Fidelity International

4,51

1,00

2,53

2,91

Fineco AM

2,36

1,01

0,45

0,00

Legg Mason Brandywine Global Income Optimiser Fund

Franklin Templeton Inv.

2,55

0,34

0,00

0,59

M&G (Lux) Global Macro Bond Fund

M&G Investments

1,70

3,01

0,91

5,46

Mirabaud Global Strategic Bond Fund

Mirabaud AM

3,78

0,00

0,14

1,20

Morgan Stanley IF Global Fixed Income Opportunities Fund

Morgan Stanley IM

3,81

1,18

0,04

5,05

Nomura Funds Global Dynamic Bond Fund

Nomura

10,80

0,00

0,07

0,30

Templeton Global Bond Fund

Franklin Templeton Inv.

2,93

0,00

18,91

17,31

Templeton Global Total Return Fund

Franklin Templeton Inv.

7,25

0,00

18,98

17,30

Fonte: Fondi con Rating FundsPeople 2022 della categoria Morningstar Global Flexible Bond con dati di allocazione disponibili. Dati di portafoglio più recenti disponibili al 12 aprile 2022.

LA DISPERSIONE DEI RENDIMENTI DEL PEER GROUP RISULTA ELEVATA, CON NUMERI CHE DA INIZIO ANNO VANNO DA +3,4% PER IL FONDO MIGLIORE A -12,3% PER QUELLO PEGGIORE

di investimento sono quindi cresciuti e oggi il portafoglio detiene una maggiore esposizione ai titoli di credito USA e ai mercati emergenti. La valuta di riferimento è l’EUR e il patrimonio in gestione superava 8,5 miliardi di euro a fine marzo 2022. Nel primo trimestre 2022 il fondo ha ottenuto un rendimento di -5,5 per cento. 106 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

Il fondo Nordea 1 Flexible Fixed Income Fund, strategia obbligazionaria globale long-only priva di vincoli, ha come obiettivo la protezione del capitale e la generazione di rendimenti positivi in un intero ciclo di investimento tramite l’asset allocation strategica e tattica. Il portafoglio persegue la conservazione del capitale mediante un processo di investimento orientato alla diversificazione e al bilanciamento dei rischi. Il fondo è stato lanciato nel maggio 2013 ed è gestito su base collettiva dal team Multi-Assets di Nordea. L’obiettivo di rendimento è pari alla liquidità + 2% in un ciclo di mercato completo, a fronte di un obiettivo di volatilità del 2-5%. La valuta di riferimento è l’EUR e il patrimonio in gestione superava 2,9 miliardi di euro a fine marzo 2022. Nel primo trimestre 2022 il fondo ha ottenuto un rendimento di -3,9 per cento. Il PIMCO GIS Income Fund si prefigge di generare un elevato reddito cor-


P

AR

P

R

TNE R

AR

TNE

L’OPINIONE DI MATTHEW RUSSELL Gestore di M&G (Lux) Short Dated Corporate Bond Fund, M&G Investments

20 22

CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 EUROPA SVILUPPATA

EUROPA EMERGENTE

0,60

4,63

0,00

22,06

41,19

0,26

38,91

6,76

0,06

6,31

5,56

5,65

GIAPPONE

AMERICA LATINA

STATI UNITI

REGNO UNITO

6,25

0,33

1,46

4,68

41,65

10,71

23,04

0,85

0,00

5,81

45,61

1,97

1,62

0,00

0,63

12,18

71,43

0,30

13,58

1,21

5,44

10,50

39,63

11,90

16,28

1,41

0,60

4,50

42,55

7,81

19,03

0,58

0,19

3,98

33,09

5,82

12,88

2,80

2,22

2,86

22,83

2,95

12,06

0,00

0,00

19,25

0,00

0,00

5,25

0,00

0,00

33,38

0,04

0,00

rente tramite una gestione prudenziale degli investimenti che punta sull’alta qualità e sulla conservazione del capitale. L’approccio multisettoriale della strategia aiuta il gestore a individuare le idee di investimento più efficienti sul fronte della generazione di reddito in qualsiasi contesto di mercato, facendo leva su diverse fonti di reddito all’interno di un universo di investimento globale. Un obiettivo secondario del prodotto è la crescita del capitale nel lungo periodo. I lead portfolio manager sono Daniel Ivascyn e Alfred Murata. La valuta di riferimento è l’USD e il patrimonio in gestione superava 65 miliardi di dollari a fine marzo 2022. Nel primo trimestre 2022 il fondo ha ottenuto un rendimento di -4,8 per cento. La strategia del fondo Templeton Global Total Return mira a produrre rendimenti corretti per il rischio superiori tramite la generazione di reddito e

la crescita del capitale, oltre agli effetti cambio positivi. Il fondo non persegue obiettivi specifici di rischio e rendimento rispetto al benchmark, l’indice Bloomberg Multiverse. Il portafoglio attua una gestione ad alta convinzione e priva di vincoli ed è la sintesi delle migliori idee del fund manager Michael Hasenstab nell’universo obbligazionario globale. Il fondo non è vincolato dal benchmark e in genere si discosta notevolmente dalla sua composizione. Storicamente il portafoglio ha detenuto posizioni significative nel debito e nelle valute dei mercati emergenti e tende quindi a essere più volatile rispetto ai fondi obbligazionari flessibili globali soggetti a restrizioni valutarie. La valuta di riferimento è l’USD e il patrimonio in gestione superava 75 miliardi di dollari a fine marzo 2022. Nel primo trimestre 2022 il fondo ha ottenuto un rendimento di -0,2 per cento.

UNO SCUDO PER I PORTAFOGLI In un contesto come quello attuale, caratterizzato dall’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, crediamo ci siano diverse strategie che possono aiutare gli investitori a proteggere i propri portafogli. Il fondo M&G (Lux) Short Dated Corporate Bond può offrire copertura dagli effetti negativi legati all’aumento dei tassi. Infatti, le obbligazioni a reddito fisso a più lunga scadenza sono più suscettibili a tassi di interesse in aumento, mentre una strategia che si concentra su obbligazioni a scadenza più breve può offrire maggiore resilienza in tale contesto. Inoltre, per ridurre la volatilità e mitigare l’impatto negativo dell’aumento dei rendimenti obbligazionari, tipici di uno scenario a elevata inflazione, il fondo ha un profilo di duration di 0-3 anni, pur fornendo esposizione al credito prevalentemente investment grade proveniente da qualsiasi parte del mondo. Un’area in cui troviamo valore in un contesto di tassi crescenti è quella delle Asset Backed Securities (ABS) di alta qualità, che possono fornire una compensazione maggiore per un dato livello di rischio di credito rispetto a quella offerta dalle normali obbligazioni societarie e, vista la loro natura variabile, garantiscono agli investitori la possibilità di ricevere cedole che crescono in linea con l’aumento dei tassi di interesse. MAGGIO I FUNDSPEOPLE 107


ANALISI STRATEGIE

MODA E CONSUMI La guerra in Ucraina e le sanzioni internazionali imposte alla Russia hanno sollevato forti timori circa l’impatto della crisi sull’economia globale e sulla fiducia dei consumatori.

L

a categoria dei fondi consumer è stata una delle più colpite durante la pandemia. I diversi lockdown hanno messo in crisi non solo le vendite al dettaglio ma anche l’approvvigionamento delle materie prime. Un esempio eclatante è il settore della moda, nello specifico quello dell’abbigliamento che ha registrato una battuta d’arresto nelle vendite: le persone, data la scarsa possibilità di

108 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

poter incontrarsi in luoghi pubblici (bar, ristoranti...) hanno ridotto gli acquisti di capi e vestiario.

I CONSUMI POST PANDEMIA

I mercati finanziari hanno dimostrato molta volatilità nel nuovo anno. Il mese di febbraio è stato caratterizzato da una consistente ondata di vendite sui mercati azionari innescata dall’invasione a sorpresa dell’Ucraina da parte della Russia. “L’incertezza sull’esito del

conflitto, sulle conseguenze delle severe sanzioni imposte contro la Russia dai Paesi occidentali e sul rialzo dell’inflazione ha infatti alimentato una forte avversione al rischio fra gli investitori”, spiega Caroline Reyl, senior investment manager nel team Thematic Equities di Pictet Asset Management. In tale contesto le società premium brand hanno riportato solidi dati di bilancio per il quarto trimestre, superando in molti casi le aspettative, grazie alla robu-


COME INVESTIRE NEI PREMIUM BRAND FONDI CONSUMER CON RATING FUNDSPEOPLE NOME FONDO

SOCIETÀ

PATRIMONIO

RENDIMENTI 1 ANNO

3 ANNI

5 ANNI

VOLATILITÀ A 3 ANNI

BNP Paribas Funds Consumer Innovators

BNP Paribas AM

1.349

-4,23

13,62

11,47

17,41

BNP Paribas Funds Smart Food

BNP Paribas AM

1.670

2,06

8,68

6,85

15,00

CPR Invest Food For Generations

CPR Asset Management

1.421

5,1

9,55

Fidelity Funds Sustainable Consumer Brands Fund

Fidelity International

1.252

-0,22

11,96

10,39

13,46

Gamax Funds Junior

Mediolanum Gestione Fondi SGR

1.056

-2,37

8,22

6,98

12,43

Invesco Funds Invesco Global Consumer Trends Fund

Invesco

3.884

-27,29

9,91

10,50

26,12

Lombard Odier Funds World Brands

Lombard Odier IM

701

0,22

14,62

16,31

16,46

Pictet Premium Brands

Pictet AM

1.891

16,07

19,26

14,70

18,89

14,26

Fonte: Morningstar al 31 marzo 2022. Performance in valuta base e patrimonio in milioni di euro.

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 109


ANALISI STRATEGIE

CUMULATIVE INDEX PERFORMANCE - NET RETURNS (USD) (mar 2007 - mar 2022)

MSCI WORLD CONSUMER STAPLES

MSCI WORLD

MSCI ACWI

400 350 300 250 200 150 100 50

Fonte: Bloomberg Finance L. P.

PER I PREMIUM BRAND SI PREVEDE ANCORA UNA CERTA VOLATILITÀ FINCHÉ NON SI TROVERANNO DELLE SOLUZIONI AL CONFLITTO IN UCRAINA 110 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

stezza dei consumi USA, al rimbalzo dell’Europa e alla resilienza della Cina proprio nel settore del lusso. “Nello specifico Kering, Ralph Lauren, Capri e Moncler hanno riportato un ottimo fatturato e incrementato la redditività. Anche gli hotel hanno reso noti dati trimestrali molto positivi: Marriott e Intercontinental hanno evidenziato un’accelerazione sequenziale del settore del tempo libero, tariffe per camera già superiori ai livelli pre-COVID e una ripresa della distribuzione dei dividendi e dei programmi di riacquisto azioni”. D’altro canto, alcune società hanno pubblicato dati eterogenei: “ad esempio, Davide Campari ha risentito dell’aumento dei costi delle materie prime e Garmin degli importanti investimenti che hanno ridotto i margini”, spiega il gestore. La guerra in Ucraina e le sanzioni internazionali imposte alla

Russia hanno sollevato forti timori circa l’impatto della crisi sull’economia globale e sulla fiducia dei consumatori. “Per i premium brand prevediamo ancora una certa volatilità sino a che il conflitto non si attenuerà e non si inizieranno a cercare delle soluzioni alla crisi. Detto ciò, le società in cui investiamo sono poco esposte a Russia e Ucraina, nell’ordine del 2% del portafoglio”. Tali aziende sono inoltre relativamente protette contro l’incremento dei costi delle materie prime grazie a margini lordi elevati e al potere di determinazione dei prezzi. “Riteniamo che i driver della crescita strutturale del nostro tema siano intatti”, prosegue Reyl. “I marchi più noti e desiderati avranno la meglio e le società interessate registreranno un incremento di fatturato e redditività. La correzione del mercato offrirà l’opportunità di acquistare i ti-

SET 14

GIU 13

MAR 12

DIC 10

SET 09

GIU 08

MAR 07

0


312,06

toli ipervenduti con i fondamentali più robusti a prezzi molto bassi”.

FONDI CON RATING FSP

Il Pictet Premium Brands investe in società con marchi solidi che soddisfano le aspirazioni dei consumatori. “Preferiamo marchi riconosciuti che offrono prodotti di alta qualità, un servizio superiore e un buon livello di digital engagement. Valutiamo la capacità delle aziende di generare una crescita sostenibile caratterizzata da elevata redditività e ottimi cash flow. È inoltre importante che i livelli di valutazione siano interessanti rispetto alle prospettive di crescita”, spiega Caroline Reyl. Il fondo LO World Brands investe globalmente in titoli che beneficiano del vantaggio competitivo rappresento dal loro brand, che sono riconducibili a tre macrocategorie: global and leading

brands (69% del portafoglio), brand digitali (27%) e upcoming brand (4%). “Questi brand beneficiano di tre megatrend dei consumi: la sostenibilità (come i veicoli elettrici, gli investimenti responsabili, ecc.), i cambiamenti demografici (le nuove generazioni di consumatori quali la Gen Z, la forte crescita nell’Asia centrale, ecc.) e la digitalizzazione (commercio digitale, Metaverso, ecc.) ed offrono opportunità d’investimento nei settori dei beni di consumo sia discrezionali che di primaria necessità, finanziari, sanità e TMT”, dice il fund manager Juan Mendoza. “Trattandosi di brand forti, le aziende in cui investiamo beneficiano di elevate barriere all’entrata, hanno spesso ricavi ricorrenti e sostenibili nel tempo, offrono beni e servizi percepiti quali unici e distintivi e hanno il cosiddetto pricing power, particolarmente rilevante in tempi di inflazione”. Il BNP Paribas Smart

MAR 22

DIC 20

SET 19

GIU 18

MAR 17

DIC 15

271,31 256,76

Food investe in azioni emesse da società che svolgono la propria attività nella catena di approvvigionamento alimentare, scelte in virtù delle loro pratiche di sviluppo sostenibile (responsabilità sociale e/o ambientale e/o corporate governance), della qualità della loro struttura finanziaria e/o del potenziale di crescita degli utili. Secondo Michael Landymore, gestore del fondo “a lungo termine, sembra probabile che ci sarà una rinnovata attenzione da parte dei consumatori, dei governi e delle autorità di regolamentazione del settore su igiene, standard di sicurezza alimentare e sane abitudini alimentari. Le tendenze di salute e benessere rimangono resilienti, come alimenti a base vegetale e soluzioni per la costruzione del sistema immunitario. Manteniamo la nostra disciplina buy-sell e rimaniamo sensibili alle valutazioni. La diversificazione del portafoglio rimane importante”. MAGGIO I FUNDSPEOPLE 111


ANALISI RANKING

SCOPRI I FONDI CON IL RATING 20 22

Sono prodotti che hanno il favore degli analisti, sono campioni d’incassi (Blockbuster) o sono consistenti, per un totale di 1.187 nel 2022.

I

n un mercato come quello italiano che conta più di 30 mila classi di fondi registrati, vi offriamo i fondi con Rating FundsPeople 2022. Il team di Analisi, attraverso l’utilizzo di un modello econometrico proprietario, ha selezionato 1.187 prodotti con Rating FundsPeople, che si evidenziano per uno o più dei tre criteri qui di seguito: Preferito dagli Analisti. Sono fondi che accumulano un minimo di cinque voti di fund selector all’interno del sondaggio annuale realizzato in Italia, Spagna e Portogallo. I fondi registrati in Italia che hanno questo rating sono 34. Blockbuster. Sono i fondi più venduti sul mercato. Si tratta di prodotti che, al 31 dicembre 2021, hanno un patrimonio in Italia maggiore o uguale a 200 milioni di euro. Per i fondi internazionali si tiene in considerazione solo il volume appartenente ai clienti italiani, mentre per i fondi locali anche il dato di raccolta negli ultimi tre anni pari al 25% del patrimonio del fondo, tramite la piattaforma Morningstar Direct. In Italia, i prodotti che hanno questo rating sono 724. Consistente. Il nostro team di Analisi, diretto da María Folqué, ha sviluppato un modello di selezione proprio per distinguere i prodotti più consistenti di ogni categoria, partendo dai dati Mor112 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

ningstar Direct degli ultimi sei anni. In particolare, si analizzano i fondi disponibili alla vendita in Italia con un track record minimo di tre anni a fine 2021. Per ogni singolo fondo si seleziona solo una classe: la più antica tra quelle disponibili alla vendita in Italia. In questo modo, si genera un universo di 6.300 prodotti, all’interno del quale confrontiamo ogni fondo con quelli della medesima categoria attraverso due scorecard. La prima prende in esame i criteri di rendimento e volatilità accumulata a 3 e 5 anni; la seconda usa i dati di rendimento e volatilità a cicli chiusi negli ultimi cinque anni (2017, 2018, 2019, 2020

e 2021) al fine di contrastare l’effetto cumulativo. In entrambi i casi il rendimento e la volatilità hanno un peso rispettivamente del 65% e 35 per cento. Filtriamo quindi i fondi situati nel primo quintile per rendimento e volatilità ed eliminiamo i fondi con patrimonio inferiore ai 50 milioni di euro al 31 dicembre 2021. I prodotti italiani consistenti nel 2022 sono 614. Nei tre casi, si escludono dall’analisi i fondi garantiti, monetari, obbligazionari a breve termine e quelli con target di rendimento. Su un totale di 1.187 prodotti, 16 fondi si sono aggiudicati il Rating FundsPeople+.

FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE+ 2022 FONDO

BlackRock Global Funds ESG Multi Asset DPAM INVEST B Equities NewGems Sustainable Eleva UCITS Fund Fonds Eleva Absolute Return Europe Eleva UCITS Fund Fonds Eleva European Selection Eurizon Fund Bond Aggregate RMB

CATEGORIA

Moderate Allocation Global Equity Large Cap Long/Short Equity Europe Equity Large Cap Europe Fixed Income

Flossbach von Storch Multiple Opportunities II

Flexible Allocation

Janus Henderson Horizon Pan European Absolute Return

Long/Short Equity

Jupiter Global Fund Jupiter Dynamic Bond Man AHL TargetRisk MFS Meridian Funds European Value MFS Meridian Funds Prudent Wealth Morgan Stanley IF Global Brands Fund Nordea 1 Global Climate and Environment

Global Fixed Income Moderate Allocation Europe Equity Large Cap Moderate Allocation Global Equity Large Cap Global Equity Mid/Small Cap

PIMCO GIS Dynamic Multi Asset

Flexible Allocation

Robeco Global Consumer Trends

Global Equity Large Cap

Schroder ISF EURO Corporate Bond

Europe Fixed Income

20 22


20 22

I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO

Capital Protected Alto Trends Protetto A Alto Flessibile Protetto A

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

VOLAT. 3 ANNI

2,45 1,36

5,65 1,97

3,33 1,22

7,34 4,15

-0,66

-0,30

-0,78

0,93

Asia Fixed Income Fidelity China Govt Bd Y-MINC(G)-RMB Eurizon Bond Aggregate RMB Z EUR Acc 6,58 16,11 UBS (Lux) BS China Fxd Inc ¥ Q acc 5,91 14,08 Pictet-Chinese Local Currency Debt I EUR 4,65 5,87 12,51 BGF China Bond D3 USD 5,38 5,17 4,27 Fidelity China RMB Bond A-Acc-RMB 3,87 4,12 6,36 Schroder ISF Asian LclCcy Bd C Acc USD 2,92 3,44 3,95 Fidelity Asian Bond Y-Acc-USD 1,94 2,53 -1,30 Invesco Belt and Road Debt Z Acc -0,03 -6,68 LUX IM ESG Invesco Belt & Rd Evolt HX -0,59 -11,86 Fidelity Asian High Yield A-Acc-EUR -3,18 -5,92 -21,26

6,17 6,53 6,74 5,66 6,49 6,27 8,42 10,00 10,75 12,72

Miscellaneous Mediolanum Ch Provident 5

Emerging Markets Fixed Income Eaton Vance Intl(IRL)EmMktsDbtOpps SAcc$ 3,69 Principal Finisterre Unc EMFI I2 Acc$ BGF Emerging Markets Corp Bd I2 USD 2,88 Jupiter Glbl Em Mkt Crp Bd I USD Acc 2,93 JB FI EM Corporate USD B 1,92 L&G EM Short Duration Bond Z USD Acc 2,82 ERSTE BOND EM CORPORATE EUR R01 VT 2,24 L&G Emerging Markets Bond Z USD Acc 2,63 abrdn Frntr Mkts Bd A Acc USD 2,42 Eaton Vance Intl(IRL) EMLclInc S Acc $ 2,32 Fidelity Em Mkt Corp Dbt I-Dis-USD 2,38 JPM Emerg Mkts Corp Bd A (acc) USD 1,00 Global Evolution Frontier Mkts I EUR 1,98 Ninety One GSF EM Blended Dbt S Acc USD 1,57 Pictet-Global Emerging Debt P dy USD 0,91 Ashmore EM Sov Inv Grd Dbt I USD Inc 1,64 PIMCO GIS Em Mkts Bd Instl USD Acc 1,50 DPAM L Bonds Emerging Markets Sust F EUR 1,17 MS INVF Emerging Mkts Corp Debt Z 1,07 Neuberger Berman Shrt DurEM DbtUSD I Acc 1,04 Barings EM Sovereign Debt Tr A USD Acc 2,67 L&G ESG EM Govt Bd USD Idx Z USD Acc M&G (Lux) Em Mkts Bd C USD Acc 1,29 PIMCO GIS Em Mkts Bd ESG Ins USD Acc 1,23 L&G EM Govt Bd (USD) Idx Z EUR Acc PIMCO GIS Emerg Lcl Bd Instl USD Acc 0,11 Pictet-Emerging Corporate Bds I USD 1,10 abrdn EM Corp Bd A Acc USD 0,95 EdRF Emerging Sovereign I EUR H iShares Em Mkts Govt Bd Idx (LU) N7 EUR 0,99 Pictet-Emerging Local Ccy Dbt I USD -0,31 Invesco Emer Mkt Lcl Dbt S EUR Acc -0,29 BGF Emerging Markets Bond A1 -0,02 Amundi Fds Em Mkts Bd E2 EUR C 0,88 AMUNDI Emerging Markets Bond Fam L Acc PrivilEdge Payden EM debt I EUR SH Acc Amundi Fds Em Mkts S/T Bd M2 EUR C 0,40 JPM Emerg Mkts Lcl Ccy Dbt A (acc) USD -0,46 Capital Group EM Local Debt (LUX) Z -0,27 Neuberger Berman EM DbtHrdCcy USD I C 1,07 Ninety One GSF EM LclCcyTlRtDt I Acc$ -0,15 Amundi Fds EM Blnd Bd I EUR C -0,34 Amundi Fds EM Lcl Ccy Bd I2 EUR C -0,21 Nomura Fds Emerging Market LC Debt I USD -0,40 Fidelity Emerging Mkt Dbt Y-Acc-USD 0,52 Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Local P -0,45 JPM Emerg Mkts Inv Grd Bd A (acc) EURH 0,00 LO Funds Emerg Lcl Ccy Bd Fdmtl USD NA -0,75 Vontobel Emerging Mkts Dbt I USD 0,54 LUX IM JP Morgan Short Emerging Debt HX -0,44 GS Em Mkts Dbt A Acc USD -0,63

4,79 4,28 3,63 3,22 3,00 2,96 2,73 2,61 2,57 2,53 2,03 2,03 1,97 1,83 1,65 1,64 1,59 1,42 1,34 1,33 1,24 1,11 1,11 0,99 0,96 0,96 0,88 0,84 0,65 0,62 0,61 0,50 0,41 0,41 0,41 0,38 0,37 0,37 0,34 0,26 0,00 -0,01 -0,07 -0,10 -0,11 -0,15 -0,26 -0,28 -0,58 -0,66 -0,71

0,80 2,92 -0,55 -0,57 -3,36 0,15 -4,58 -1,86 -0,22 -2,13 -2,24 -1,91 0,89 -1,20 0,42 -1,78 -0,87 2,01 -2,24 0,06 -7,78 -1,90 -1,35 -2,46 -1,25 0,06 -3,44 -3,38 -9,85 -1,31 -0,38 0,87 -0,22 -2,27 -2,91 -8,80 -6,01 1,23 -1,80 -2,58 -5,59 -2,81 -1,56 0,60 -4,79 -1,73 -8,99 -2,14 -2,84 -1,94 -2,76

11,07 7,50 9,67 9,99 8,26 9,62 7,85 10,81 12,21 11,69 11,16 9,39 9,82 10,42 10,51 9,44 10,56 8,16 8,15 12,11 9,68 10,58 10,48 10,06 11,56 11,26 11,79 15,29 9,33 10,17 10,31 12,85 13,89 10,94 13,18 12,76 9,54 10,46 11,32 8,13 10,49 9,60 9,46 14,74 8,64 7,66 7,33 14,52 8,05 12,33

DATI AL 31 MARZO 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

BNPP Flexi I Bd Wld Em Invm Grd I D S (Lux) Emerging Mkt Corp IG Bd IBH EUR C -0,06 Wellington Oppc EM Dbt II EUR S Q1 DiH -0,40 Candriam Bds Em Mkts C USD Cap -0,36 abrdn Sel EM Bd A Acc USD -1,11 Macquarie Sust EM LC Bd B EUR Acc -2,96 JPM Emerging Markets Debt A (dist) EURH -1,53 NEF Emerging Market Bond R Acc -1,63 Templeton Emerging Mkts Bd A(Qdis)USD -4,33

-0,72 -0,75 -1,09 -1,32 -1,44 -1,45 -2,74 -2,83 -4,65

-9,12 -10,05 -9,89 -1,24 -4,29 -3,26 -9,44 -11,01 0,57

Euro Fixed Income BNP Paribas Euro Government Bd Privl C BNP Paribas Enhanced Bond 6M I C Janus Henderson Hrzn Euro Corp Bd I2 EUR Amundi IS EURO Corporates ETF DR EUR C BSF Fixed Income Credit Str I2 EUR Acc -2,42 BNP Paribas Euro Corporate Bd C C Nordea 1 - European Covered Bd Op X EUR BNP Paribas Euro S/T Corp Bd Opp C D Muzinich Firstlight Md Mk ELTIF SICAV A -0,71 BlueBay Financial Cptl Bd I USD 7,42 8,94 2,22 Lazard Capital Fi SRI PVC EUR 5,40 7,34 -0,44 AZ Fd1 AZ Bond Patriot B-AZ Fd Inc 5,28 6,82 -1,53 Algebris Financial Credit I EUR Acc 4,85 6,54 -2,47 Mercer EURO Inflation Linked Bd M-3€ Acc 4,80 6,13 7,45 AXAWF Euro Credit Total Ret I Cap EUR 3,83 5,69 -0,02 iShares Eur GovInfLkd BdIdx(IE)InstlAcc€ 3,99 5,40 6,60 Stt Strt Euro Infl Lnkd Bd Idx I EUR 3,81 5,17 6,39 EIS Contingent Convertible Bonds I 4,58 -3,25 Eurizon Bond Inflation Linked R Acc 3,00 4,55 6,32 Muzinich Eurp Crdt Alpha HEUR Acc Fndr 4,32 -1,41 Kairos Intl SICAV Bond Plus P 2,58 4,25 -1,02 Lazard Credit Fi SRI PVC EUR 3,36 4,22 -1,61 Tikehau Subfin E Acc 4,33 4,17 -2,88 BNP Paribas Euro High Yld Bd I C 3,15 3,83 -1,93 BGF European High Yield Bond D2 EUR 3,53 3,68 -1,54 Amundi Fds Eurp Sub Bd ESG I EUR C 3,50 3,66 -0,91 EIS Insurance Unit Bond Strategy 2 I 3,56 3,59 -0,45 Amundi Fds Glb Subrdntd Bd I2 EUR C 3,70 3,53 -2,36 Schroder ISF EURO Hi Yld C Acc EUR 2,97 3,46 -1,36 EIS Insurance Unit Bond Strategy 8 I 3,59 3,41 -0,89 BlueBay High Yield ESG Bond B EUR 3,17 3,29 -2,33 Lazard Euro Corp High Yield PC EUR 2,86 3,06 -1,64 Nordea 1 - European Fincl Dbt BI EUR 3,54 2,85 -3,13 Scor Sustainable Euro High Yield C EUR 2,68 2,85 -2,01 M&G European HY Crdt Invm E EUR Acc 2,88 2,77 -2,33 abrdn SelEuro HYBd A Acc EUR 1,95 2,61 -2,24 Candriam Bds Euro High Yld R EUR Cap 2,85 2,58 -3,00 Carmignac Pf Flexible Bond F EUR Acc 1,41 2,50 -5,28 UBS (Lux) BF Euro Hi Yld € Q 2,57 2,47 -1,47 EdR SICAV Financial Bonds I EUR 2,69 2,42 -3,04 Neuberger Berman Corp Hyb Bd EUR I5 Acc 2,36 2,31 -3,91 Janus Henderson Hrzn Euro HY Bd I2 EUR 2,82 2,24 -3,63 Fidelity European Hi Yld A-Dis-EUR 1,99 2,20 -3,60 Generali IS Euro Bond BX 2,17 2,09 -3,58 Epsilon Fund Euro Bond I EUR Acc 1,94 2,04 -3,72 CompAM Active European Credit A Acc 1,26 2,01 -4,03 Schroder ISF EURO Crdt Convct I Acc EUR 2,62 1,93 -5,92 Robeco Financial Institutions Bds I € 2,37 1,83 -4,18 MS INVF European HY Bd I 1,92 1,81 -3,54 Nordea 1 - European High Yld Bd BI EUR 2,40 1,70 -2,48 Threadneedle (Lux) European Strat Bd AE 1,48 1,66 -3,25 AB European Income I Inc 1,99 1,65 -3,46 DWS Invest Euro High Yield Corp LD 1,90 1,63 -2,94 Amundi Fds Euro HY Bd I EUR C 2,07 1,63 -3,20 JPM Europe High Yld Bd A (dist) EUR 1,66 1,58 -2,71 BlueBay Inv Grd Euro Aggt Bd I EUR 2,19 1,58 -6,68 Anima Obbligazionario High Yield BT F 1,57 -0,48 CamGestion Obliflexible 2,48 1,48 -6,90 Schroder ISF EURO Corp Bd I Acc EUR 2,13 1,44 -5,96 EdRF Bond Allocation I EUR Acc 1,38 1,39 -2,84

VOLAT. 3 ANNI

6,65 8,19 10,92 14,00 13,07 6,70 13,50 11,44 9,00

5,95

13,29 13,36 7,48 9,52 7,44 7,08 5,53 5,51 15,01 5,31 7,81 6,28 9,38 9,66 9,01 9,18 8,93 3,32 10,70 12,07 2,95 8,64 8,65 10,94 8,92 9,34 11,25 6,62 5,94 9,93 9,12 7,73 9,95 10,43 4,09 4,01 5,63 7,46 7,86 9,57 5,20 7,68 10,01 9,38 8,74 5,03 10,63 9,38 6,70 5,22

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 113


20 22

ANALISI RANKING

I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

M&G European Credit Investment QI EURAcc 1,92 enerali IS Euro Bond 1/3Y BX G 1,13 Fidelity Euro Corporate Bond Y-Acc-EUR 1,50 GAM Star Credit Opps (EUR) AQ EUR Inc 1,13 Franklin European Ttl Ret A(acc)EUR 0,68 Invesco Euro Corporate Bond Z EUR Acc 1,53 L&G Euro High Alpha Corp Bond Z EUR Inc 1,69 EIS Insurance Unit Total Return ID 0,56 LO Funds Swiss Franc Crdt Bd Frgn NA -0,01 Generali IS Euro Short Term Bond BX 0,58 Schroder ISF EURO Crdt Abs Rt C Acc EUR 1,21 BlueBay Investment Grade Bd B EUR 1,51 Fidelity Euro Bond Y-Acc-EUR 1,58 Generali IS Euro Aggregate Bd BX 1,03 Neuberger Berman Ultr S/T Er Bd EUR IAcc M&G (Lux) Short Dtd Corp Bd CI EUR Acc 0,66 Franklin Euro High Yield A(Ydis)EUR 1,25 Allianz Euro Credit SRI I EUR 1,32 Eurizon Bond Aggregate EUR Z EUR Acc 1,41 MS INVF Euro Corporate Bond I 8,78 BlueBay Inv Grd Euro Govt Bd I EUR Acc 1,95 Nordea 1 - Low Dur Eurp Cov Bd BI EUR T. Rowe Price Rspnb Euro Corp Bd Z EUR 1,49 Fidelity Euro Bond FAM L Acc BNY Mellon Rspnb Hrzn Euro Corp Bd X€Acc 1,41 Carmignac Pf Sécurité FW EUR Acc 0,00 Alto ESG High Yield A 0,58 Pictet-EUR Short Term High Yield I EUR 0,76 JPM Financials Bond A (acc) EUR 0,85 Amundi SF Diversified S/T Bd H EUR ND 0,31 MS INVF Euro Strategic Bond I 1,33 AXAWF Euro Credit Plus A Cap EUR 0,81 EuroFundLux - Floating Rate B -0,38 DPAM B Bonds Eur W Cap 1,41 Groupama Oblig Euro I 0,95 R-co Conviction Credit Euro C EUR 0,51 Tikehau Short Duration I EUR Acc 0,34 Invesco Euro Bond Z EUR Acc 1,15 Nordea 1 - European Cross Credit BI EUR 1,25 Fidelity Euro Short Term Bond Y-Acc-EUR 0,30 Amundi Fds Strategic Bd E2 EUR C -0,37 Eurizon Bond Corporate EUR Z Acc 0,73 NN (L) Euro Credit I Cap EUR 0,99 Sycomore Sélection Crédit I 0,70 Kempen (Lux) Euro Credit Plus I 1,13 AXAWF Euro 7-10 I Cap EUR 1,27 AXAWF Euro Government Bonds I Cap EUR 1,02 Kempen (Lux) Euro Credit I 1,08 JPM EU Government Bond C (acc) EUR 1,15 Carmignac Sécurité AW EUR Acc -0,41 Allianz Credit Opportunities IT13 EUR 0,60 Fidelity Euro Short Term Bond FAM L Acc BlackRock Euro Govt Enhanced Idx Flex 1,13 AXAWF Euro Sustainable Credit I Cap EUR 0,74 Allianz Euro Bond I EUR 0,87 Mediolanum BB Euro Fixed Income L A -0,08 Vontobel Euro Corporate Bond A EUR 0,63 CS (Lux) SQ Euro Corporate Bond EB EUR 0,69 DWS Invest Euro Corporate Bds FC 0,91 Amundi IS JP Morgan EMU Govies IE-C 0,98 PIMCO GIS Euro Income Bond Instl EUR Inc 0,98 Amundi Fds Optimal Yield E2 EUR C 0,49 Invesco Euro Short Term Bond Z EUR Acc 0,03 Amundi Fds Euro Corp Bd I EUR C 0,80 iShares Euro Govt Bd Idx (LU) X2 EUR 0,93 AXAWF Euro Credit Short Dur I Cap EUR 0,00 Eurizon Bond EUR Long Term LTE R Acc 1,23 Franklin European Corp Bd I(acc)EUR 0,57 LUX IM Blackrock Crdt Defensv Strats CX -0,86 DWS Invest Short Duration Credit FC 0,00

114 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

1,39 1,39 1,30 1,29 1,26 1,22 1,17 1,16 1,12 1,10 1,09 1,08 1,03 0,99 0,98 0,95 0,95 0,91 0,91 0,89 0,85 0,82 0,76 0,72 0,72 0,66 0,65 0,62 0,60 0,57 0,57 0,52 0,48 0,47 0,42 0,39 0,38 0,38 0,34 0,34 0,33 0,31 0,28 0,27 0,24 0,24 0,23 0,23 0,21 0,19 0,19 0,18 0,17 0,17 0,14 0,12 0,08 0,05 0,03 -0,01 -0,04 -0,04 -0,05 -0,07 -0,09 -0,09 -0,13 -0,14 -0,18 -0,19

-4,74 0,54 -4,65 -4,14 -5,53 -4,18 -4,44 -1,73 -0,32 1,87 -4,03 -5,96 -5,39 -3,31 -1,35 -1,01 -3,47 -6,84 -6,09 -5,50 -6,88 -1,12 -5,40 -5,80 -4,94 -3,91 -7,96 -0,12 -5,79 -0,85 -6,22 -5,34 0,23 -6,79 -6,02 -4,63 -0,87 -6,86 -3,92 -2,02 -7,00 -5,55 -5,01 -2,65 -5,50 -7,10 -6,00 -5,39 -6,78 -4,47 -1,07 -2,15 -6,39 -4,81 -6,09 -1,32 -6,43 -5,34 -6,24 -6,36 -4,83 -5,08 -2,13 -4,87 -6,62 -1,29 -8,95 -5,81 -4,07 -2,42

VOLAT. 3 ANNI

5,75 1,36 5,35 11,86 5,19 5,82 5,51 2,09 7,79 0,74 5,76 6,33 4,66 2,56 2,98 3,42 8,76 7,90 4,92 9,76 4,69 1,16 5,90 4,69 5,76 3,38 11,35 8,18 6,97 4,73 6,38 3,84 5,08 4,68 5,87 2,25 5,62 8,23 1,77 9,53 5,97 5,99 6,68 5,37 5,00 4,57 5,00 4,79 3,57 1,88 1,69 4,71 5,13 4,27 1,46 7,25 4,65 6,47 4,67 5,76 8,80 2,14 6,93 4,76 2,41 6,69 5,36 5,75 3,95

DATI AL 31 MARZO 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

WS Invest ESG Euro Bonds (Short) FC D -0,17 UniInstitutional Euro Reserve Plus -0,20 MS INVF Short Maturity Euro Bond I -0,18 DWS Invest Euro-Gov Bonds FC 0,85 Nordea 1 - European Covered Bond BP EUR 0,67 Schroder ISF EURO Bond C Dis AV 0,56 PIMCO Obbligazionario Prdnt Ins EUR Acc Schroder Euro Bond FAM L EUR Acc Amundi IS Euro CorpBBB 1-5 IE D -0,05 BGF Euro Corporate Bond A1 EUR 0,50 PIMCO GIS Euro Bond Instl EUR Inc 0,97 Pictet-EUR Government Bonds P dy 0,61 BNP Paribas Sus Enh Bd 12M Cl EUR Acc -0,28 Allianz Advcd Fxd Inc S/D W EUR -0,21 Pictet-EUR Short Term Corp Bds I -0,22 Fonditalia Credit Absolute Return T -0,48 NEF Euro Short Term Bond R Acc -0,66 Pictet-EUR Short Mid-Term Bonds I -0,38 Amundi Fds Euro Govt Bd A EUR C 0,14 Schroder ISF EURO Govt Bd A Dis EUR AV 0,31 HSBC GIF Euro High Yield Bond AD -0,67 Tendercapital Glb Bd Shrt DurInstl€AccAI Eurizon Bond Corporate EUR S/T R Acc -0,75 Schroder ISF EURO S/T Bd A Dis AV -0,59 Arca Risparmio -0,52 Eurizon Bond EUR Short Term LTE R Acc -0,79 Euro Corporate Fixed Income Fam L Acc BGF Euro Bond A2 0,21 Pictet-EUR Corporate Bonds P -0,09 NN (L) Green Bond I Cap EUR 0,66 Tendercapital Bond Two Steps Rtl € Acc -0,42 ANIMA Medium Term Bond Prestige 0,02 Amundi Fds Euro Aggt Bd F2 EUR C 0,10 BGF Euro Short Duration Bond A2 EUR -0,76 Pictet-EUR Bonds P 0,35 BNP Paribas Sust Euro Bd I Cap 0,15 db AM - PIMCO Euro Sust Dbt Sol LDQ -0,37 Eurizon Bond EUR Medium Term LTE R Acc -0,70 Eurizon Bond Corporate Smart Esg Z EUR Euro Bond FAM L Acc AZ Fd1 AZ Bond - Euro Corp A-AZ Fd Acc -0,54 Capital Group Euro Bond (LUX) B -0,02 ANIMA Short Term Bond Prestige -1,08 Euro Short Duration Bd FAM L Acc Fonditalia Euro Bond R -0,98 AcomeA Breve Termine A1 -0,74 Generali IS Centr&East Europ Bd AY -1,25 UNIQA Eastern European Debt Fund VTA -3,67

-0,21 -0,22 -0,22 -0,24 -0,26 -0,26 -0,30 -0,33 -0,37 -0,41 -0,47 -0,49 -0,49 -0,57 -0,58 -0,59 -0,62 -0,65 -0,65 -0,67 -0,76 -0,78 -0,79 -0,79 -0,80 -0,84 -0,85 -0,87 -0,90 -0,96 -0,97 -0,97 -0,98 -0,98 -0,99 -1,01 -1,02 -1,03 -1,05 -1,11 -1,19 -1,19 -1,24 -1,28 -1,35 -2,50 -2,79 -7,13

VOLAT. 3 ANNI

-1,92 -1,12 -0,85 -7,12 -5,65 -8,36 -2,74 -8,16 -2,26 -6,09 -6,96 -7,08 -1,56 -2,45 -2,71 -1,14 -2,13 -2,14 -7,66 -8,41 -5,34 -2,30 -2,68 -2,48 -2,67 -1,81 -6,62 -7,44 -6,42 -7,98 -5,06 -6,95 -7,45 -3,03 -8,94 -6,37 -6,32 -4,18 -5,71 -7,51 -6,47 -7,69 -2,15 -2,81 -5,78 -15,90 -6,50 -26,16

3,52 2,65 1,50 1,93 0,66 5,98 4,87 6,15 6,08 4,02 4,49 5,62 2,04 5,83 4,47 5,55 1,89 5,19 4,53 6,36 4,87 0,66 1,57 2,28 8,52 5,58 12,55

Fixed Income Miscellaneous Lemanik SICAV Actv S/T Crdt Dis Retl EUR SWC (LU) BF Responsible COCO DTH CHF 5,15 7,40 6,15 PIMCO GIS Capital Scs Admin USD Inc 3,65 5,48 3,54 AB Financial Credit I2 EURH Acc 5,14 -2,64 UBAM Hybrid Bond IHC EUR 4,76 -1,56 Fidelity Global Hybrids Bond Y-Acc-EUR 3,78 4,32 -1,74 Cohen & Steers Glb Pref Secs FX EUR Hgd 4,21 -2,85 Invesco India Bond C USD Acc 1,09 3,05 5,69 Eurizon Securitized Bond ZD EUR Inc 0,15 0,15 -0,33 ASIProgettoObbligazionarioEmergentiEEURC -2,00 -7,04

12,14 11,40 14,19 9,68 10,11 9,53 7,41 3,30 6,57

Global Fixed Income PIMCO GlInGd Crdt H InstlUSDCcyExpsAcc Muzinich Glbl Shrt DurInvmtGrdHEURIncFdr AB Sustainable Glbl Tmtc Cdt SI EUR Acc Cairn Mediobanca Strata UCITS Cdt I4 Man GLG Hi Yld Opps DE I EUR Acc MS INVF Global Fixed Income Opps Z 13,90 8,91 Legg Mason BW Glb Inc Opt PR $ Dis(M)+e 3,67 6,09 Federated Hermes Uncons Crdt X USD Acc 6,03 Aegon Strategic Global Bd B Inc EUR Hdg 3,74 5,90

7,81 7,00 7,65 7,76

-3,60 -3,98 -5,99 -0,18 -0,82 3,52 1,68 2,81 -2,71

1,62 2,16 4,90 2,72 5,15 2,48 4,98 3,31 5,57 4,65 4,78 1,63 2,00 2,82 2,03 1,49 1,34 4,92 4,95


20 22

I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

omura Fds Global Dynamic Bond I USD N 4,58 PIMCO GIS Glb Real Rt Ins USD CcyExpsAcc T. Rowe Price Glb HY Bd Z USD 3,87 LGT Select Bond High Yield (USD) IM 4,04 Baillie Gifford WW Glbl Strat Bd C $ Acc 3,80 BNY Mellon Global Credit USD W Acc 3,32 AXAWF Global Infl Sh Dur Bds I Cap USD 2,33 BlueBay Global Hi Yld ESG Bd I USD 3,64 PIMCO GIS Glb Lw Dur Rl Rt Ins USD Acc 2,41 SWC (LU) BF Resp Glbl Crdt Opps GTH CHF 1,44 Wellington Hi Qual Glb HY Bd USD S Ac Fidelity Global Infl-Link Bd A-Acc-USD 2,38 BGF Global Inflation Linked Bd A2 USD 2,57 Merian Glb Dynamic Bd L € H Acc 2,03 Wellington Multi-Sec Crdt GBP S AcH 3,48 Capital Group GlobHiInc (LUX) Cd 3,53 Janus Henderson Hrzn Glb HY Bd I2 USD 3,74 Aegon High Yield Global Bd B Acc EUR Hdg 3,42 Candriam Bds Global Hi Yld I EUR Cap 3,50 JPM Flexible Credit A (acc) USD 2,59 MFS Meridian Global Credit I1 GBP 2,89 Schroder ISF Strat Crdt C Acc GBP 3,13 AXAWF Global Infl Bds I Cap EUR 2,36 MDPS TOBAM At Bchmk Glbl Hi Yld A Acc 2,95 JPM Global Bond Opps A (acc) USD 2,34 Jupiter Strategic AbsRt Bd L € H Acc UBAM Global High Yield Solution IHC CHF 2,12 PIMCO GIS Income Institutional USD Acc 2,81 Carmignac Pf Global Bond A EUR Acc 1,30 M&G Total Return Crdt Invmt A EUR Acc 2,37 Amundi Fds Global Corp Bd I USD C 2,70 PIMCO GIS Glb Hi Yld Bd Admin USD Acc 2,67 Colchester Glbl Rl Ret Bd EUR H Acc I 2,15 Schroder ISF Glbl Corp Bd A Dis MV 2,12 Schroder ISF Glb InflLnkdBd C Acc EUR 1,86 Mercer Global High Yield Bd M1 EUR H 2,52 Russell Inv Global High Yield A Roll Up 2,35 BlueBay Glbl Inv Grd Corp Bd I EUR 2,21 UBS (Lux) BS Global Dyn $ Q-acc 3,83 FvS Bond Opportunities EUR I 2,72 Invesco Global Inv Grd CorpBd C USD AD 2,04 BGF Global High Yield Bond C1 USD 1,63 Vontobel TwentyFour StratInc HI Hdg EUR 2,35 JPM Global Corp Bd A (acc) USD 1,94 PIMCO GIS Divers Inc Instl USD Acc 2,53 Muzinich Enhancedyield S-T HUSD Acc A 1,99 BGF Fixed Income Global Opps A2 1,38 Candriam Sst Bd Glbl Hi Yld C € Acc Plurima Apuano Flexible Bond A Instl 2,06 Amundi Fds Glbl Aggt Bd I USD C 1,81 Fidelity Global Income A-Acc-USD 2,15 PIMCO GIS Glb Bd Instl USD Acc 1,96 Vanguard Global Credit Bond Ins EURH Acc JPM Global Strat Bd A perf (acc) USD 1,08 Invesco Global Ttl Ret EUR Bd Z EUR Acc 1,99 PIMCO GIS Glb Advtg Instl USD Acc 1,61 Fisch Bond Global Corporates BE 1,93 Legg Mason WA Glb Core+ Bd PR USD Acc 1,29 Mirabaud Global Strategic Bd A USD Acc 0,95 M&G (Lux) Glb Macro Bd A EUR Acc 1,00 Fidelity Global Bond Y-Acc-USD 1,77 DPAM L Bonds Universalis Uncons W 2,04 Eurizon Global Bond Z EUR Robeco QI Dynamic High Yield IH € 2,59 Fonditalia Opportunities Divers Inc R Robeco Global Credits IH EUR 1,75 RobecoSAM SDG Credit Income IH EUR Robeco High Yield Bonds DH € 1,74 AXAWF Global High Yield Bds F Dis EUR H 1,72 Invesco Global Ttl Ret Bd FAM L EUR Acc

5,90 5,49 5,22 5,09 4,86 4,83 4,77 4,75 4,61 4,48 4,35 4,34 4,32 4,22 4,16 4,12 4,11 4,10 4,07 3,87 3,87 3,86 3,85 3,81 3,74 3,69 3,56 3,51 3,48 3,41 3,39 3,29 3,27 3,11 3,10 3,04 2,96 2,85 2,84 2,83 2,81 2,80 2,71 2,71 2,63 2,61 2,61 2,55 2,55 2,45 2,43 2,42 2,37 2,37 2,36 2,36 2,22 2,18 2,18 2,12 2,07 1,96 1,95 1,94 1,91 1,87 1,80 1,77 1,75 1,72

-1,00 7,45 5,68 3,70 1,41 2,00 10,69 4,10 9,65 2,08 2,65 9,04 9,26 -2,65 -3,10 2,74 0,43 0,24 -1,14 3,86 -0,98 0,49 4,37 1,18 4,14 -0,67 6,36 3,54 0,84 -0,18 0,99 3,58 2,80 0,89 1,73 -1,43 -1,44 -5,50 2,59 -4,52 0,16 1,15 -4,02 0,51 -0,41 3,92 2,52 -2,66 -2,27 2,78 0,86 1,44 -4,87 4,12 -0,52 0,86 -4,71 0,60 3,38 -0,49 -1,44 -2,78 1,36 -2,57 -4,65 -5,01 -5,08 -2,55 -1,63 -0,90

VOLAT. 3 ANNI

8,63 6,99 9,61 8,58 7,46 8,06 5,96 8,32 5,88 7,03 7,67 4,37 6,70 3,60 12,16 8,88 10,04 12,35 6,23 7,58 7,54 11,19 5,77 8,07 6,37 2,71 8,02 7,21 6,27 5,04 7,97 8,08 5,59 8,70 6,38 8,47 9,60 8,03 7,49 6,70 8,61 8,74 7,36 7,88 7,99 7,61 7,00 5,22 8,02 7,77 8,74 6,49 6,26 5,84 3,90 5,48 6,75 6,75 6,75 4,58 5,44 5,85 4,66 6,77 6,63 7,20 6,96 8,57 8,41 3,91

DATI AL 31 MARZO 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

VOLAT. 3 ANNI

upiter Dynamic Bond I EUR Q Inc J 1,36 MS INVF Global Bond I 1,43 Fidelity Glb Shrt Dur Inc A-MD-USD 1,29 LUX IM Twentyfour Global Strategic Bd HX 1,00 NEF Ethical Total Return Bond I Acc 0,88 Russell Inv Global Bond A 1,05 Fondo Alto Internazionale Obblig A 0,36 M&G (Lux) Glb Fl Rt HY A H EUR Acc 0,89 Capital Group Glob Bond (LUX) Cd 1,06 Neuberger Berman Global Bond USD I Acc 0,84 BSF Fixed Income Strategies I2 EUR 0,75 Fidelity Sust Strat Bd Y-Acc-EUR H 0,90 JSS Sust Total Return Global I USD Acc 0,74 NEF Global Bond R Acc 0,79 GS Global Fixed Inc (Hdg) I Inc EUR 1,10 Eurizon Global Multi Credit Z EUR Acc 0,37 Pictet Absolute Ret Fxd Inc I USD 0,64 JPM Aggregate Bond A (acc) EURH 0,63 Eurizon Bond Flexible RD EUR Inc 0,15 Vontobel Bond Global Aggt AH Hdg USD 0,99 Candriam Bds Crdt Opps I EUR Cap 0,76 Eurizon Absolute High Yield Z EUR Invesco Bond Z USD Acc 0,24 Eurizon Bond High Yield R EUR Acc 0,56 AXAWF Global Strategic Bds I Cap EUR H 0,72 PIMCO GIS Global Bond ESG Instl EURH Acc 0,61 Pictet Global Sustainable Crdt HI EUR 0,70 RAM (Lux) Tactical Glb Bd Total Rtrn E 0,30 Schroder ISF Global Bond A Dis AV 0,09 Anima Obbligazionario Flessibile F Eurizon Absolute Green Bonds Z Acc Stt Strt Glbl Trs Bd Idx I USD Acc 0,17 Pictet-Global Bonds I USD 0,35 Nordea 1 - Flexible Fixed Income BI EUR 0,38 LUX IM Fidelity Global Low Duration HX JPM Global Government Bond A (acc) EUR 0,20 Amundi Fds Optimal Yld S/T I2 EUR C 0,23 Amundi IS JP Morgan GBI Glbl Gvs IHE-C 0,11 GS Global Sovereign Bd I Acc EUR-Prtly H 0,05 BNP Paribas Green Bd I Cap Mediolanum Ch International Bond LH A -1,46 Mediolanum Ch International Income LH A -2,20 Templeton Global Bond A(Mdis)USD -2,10 Templeton Global Ttl Ret A(acc)USD -3,60

1,69 1,65 1,64 1,61 1,58 1,42 1,36 1,34 1,34 1,25 1,20 1,12 1,12 1,06 1,03 1,02 0,92 0,90 0,87 0,81 0,74 0,64 0,64 0,64 0,52 0,49 0,48 0,37 0,32 0,09 0,08 -0,03 -0,22 -0,30 -0,30 -0,36 -0,39 -0,45 -0,48 -1,19 -1,40 -2,03 -2,31 -4,31

-2,65 -1,07 2,40 -4,82 -3,49 -1,68 0,57 1,05 -2,09 -1,42 -2,25 -4,42 -0,29 -2,27 -5,21 -3,40 0,28 -3,52 -3,13 -1,97 -1,10 -1,44 -6,99 -5,12 -5,28 -4,70 -5,35 -5,59 -3,98 -0,75 -6,56 -2,23 -5,34 -2,69 -4,11 -5,14 -6,68 -4,51 -5,56 -6,89 -5,76 -3,52 4,95 2,50

7,30 6,84 3,61 5,62 3,58 11,14 4,88 5,09 3,80 4,39 6,14 5,74 4,60 5,03 6,27 3,35 3,44 11,56 2,64 6,29 6,72 8,60 3,75 3,75 6,97 3,42 7,16 3,65 5,08 5,55 6,24 2,46 5,61 3,96 7,46 3,93 5,43 4,33 3,81 0,79 6,86 7,56

Japan Fixed Income Vanguard Japan Government Bd Idx JPY Acc Eurizon Bond JPY LTE R Acc

-2,48 -3,14

-3,75 -3,92

-5,52 -5,31

7,68 7,56

2,75

3,23

-2,29

7,43

US Fixed Income T. Rowe Price US High Yld Bd I USD PGIM Broad Market US HY Bd USD W Acc 4,61 PineBridge USD Inv Grd Crdt X USD Acc 3,36 AXAWF US Enhanced HY Bds I Cap $ Amundi Fds Pio US Corp Bond I USD C 3,05 Neuberger Berman Strat Inc I JPY Acc 2,79 Fidelity US High Yield A-Dis-USD 3,27 NN (L) US Credit P Cap USD 2,83 Vanguard USTrs InfProtSecsIdxSel EURHAcc 1,84 Threadneedle Dollar Bond Instl Grs Acc £ TCW Fds MetWest High Yield Bd IEHE 3,05 Fidelity US Dollar Bond A-Dis-USD 2,24 AXAIMFIIS US Short Dur HY A Cap USD 2,51 JPM Income A (acc) USD 2,90 Loomis Sayles Multisector Inc S/A USD 1,94 Amundi Fds Pio Strat Inc A USD C 1,34 PGIM Global Hi Yld ESG Bd EUR H I Acc 2,28 Loomis Sayles US Core Plus Bd I/A USD 1,61 Lord Abbett Multi Sector Inc I EUR H Acc 2,33

6,06 6,03 4,88 4,84 4,37 4,24 4,06 4,05 3,78 3,75 3,63 3,51 3,32 3,11 2,97 2,79 2,71 2,62 2,57

5,37 4,88 1,68 5,54 1,36 4,30 6,45 0,53 2,69 1,96 -2,62 1,94 6,42 3,94 2,72 2,50 -1,68 1,24 -4,45

10,43 8,84 8,55 8,35 9,13 7,72 9,10 8,46 3,35 6,94 6,52 7,32 6,59 8,00 7,26 8,76 8,96 6,32 9,16

Sterling Fixed Income Invesco Sterling Bond Z GBP Acc

5,12

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 115


20 22

ANALISI RANKING

I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

NY Mellon US Muncpl Infras Dbt USD WAcc B PIMCO GIS Ttl Ret Bd Instl USD Acc 1,53 Nomura Fds Select US High Yield Bd IEURH JPM Global High Yield Bond C (acc) EURH 2,28 Amundi Fds Pio US Bond A2 EUR C 1,23 Payden USD Low Duration Credit USD Acc 1,44 JPM US Aggregate Bond A (dist) USD 0,95 Vanguard U.S. Govt Bd Idx $ Acc 0,79 Interfund Bond US Plus 0,69 Legg Mason WA US Core+ Bd A USD Acc 0,84 GS US Mortgg Bckd Secs I Inc USD 0,75 Eurizon Bond USD LTE R Acc 0,35 Indosuez Funds US Dollar Bonds P 0,80 Janus Henderson US Sh-Trm Bd A2 USD 0,25 Amundi Index US Corp SRI IHE Acc ANIMA Bond Dollar Prestige -0,05 JPM Income Opp A perf (acc) EURH -0,71

VOLAT. 3 ANNI

2,44 2,42 2,40 2,32 2,12 2,09 1,66 1,52 1,37 1,34 1,30 1,29 1,24 1,14 1,03 0,64 -0,62

0,42 0,72 -1,51 -0,89 1,23 2,48 0,68 1,65 0,52 -1,24 0,27 1,79 0,77 1,70 -5,37 0,80 -1,18

8,03 6,72 9,13 8,19 7,51 7,09 6,89 7,63 7,06 6,93 6,36 7,78 6,23 6,12 7,33 7,53 2,73

9,06 5,33 4,40 4,35 5,85 4,01

9,83 7,43 6,28 5,05 4,64 4,29

-8,96 -11,03 -7,23 -7,47 -16,73 -10,24

13,67 18,26 12,92 11,96 13,85 13,39

Asia ex-Japan Equity New Capital Asia Future Ldrs USD Sdr Acc Matthews Asia Ex Japan Div I USD Acc 12,11 Fidelity Asia Pacific Opps Y-Acc-EUR 12,53 Polar Capital Asian Stars S Acc UBS (Lux) ES As Smlr Coms (USD) Q-acc 8,74 Schroder ISF Emerging Asia I Acc EUR 11,16 UBS (Lux) KSS Asian Eqs $ USD Q Acc 9,89 Schroder ISF Asian Ttl Ret C Acc USD 8,60 Stewart Inv Asia Pac Sustnby VI EUR Acc 9,01 Invesco Asian Equity Z USD Acc 8,32 Fidelity Asian Special Sits A-Dis-USD 25,10 iShares Pacific exJpn Eq Idx (LU) X2 USD 5,76 abrdn Asia Pacific Eq A Acc USD 5,82 Pictet-Pacific Ex Japan Index P USD 5,45 Fidelity Sustainable Asia Eq Y-Dis-USD 8,33 T. Rowe Price Rspnb Asn ex-Jpn Eq I USD 6,77 Eurizon Equity Pacific Ex-Jpn LTE Z Acc 4,94 Schroder ISF Asian Opports A Dis USD AV 7,25 MS INVF Asia Opportunity Z 11,28 Fidelity ASEAN Y-Acc-USD 4,98 Templeton Asian Growth A(Ydis)USD 1,67 LUX IM Pictet Asian Equities CX 1,36

15,65 13,75 13,58 13,47 12,10 11,27 10,40 9,97 9,91 9,90 8,24 7,10 7,04 6,76 6,75 6,51 6,28 5,37 4,96 4,68 2,54 1,64

-12,36 -4,85 -2,14 -8,08 -4,00 -7,51 -10,27 -4,12 3,12 -4,05 -15,36 9,39 -7,86 9,23 -12,34 -15,74 8,89 -13,26 -31,45 9,51 -18,00 -22,65

15,24 14,78 16,74 16,65 13,96 16,26 14,58 14,95 14,35 17,52

19,00 16,29 17,81

Australia & New Zealand Equity Candriam Eqs L Australia I AUD Cap

10,80

17,48

24,29

24,95

Communications Sector Equity Fidelity Sst Fut Cnt I Acc EUR

17,62

-3,53

14,28

Consumer Goods & Services Sector Equity BNP Paribas Consumer Innovtr Cl C Pictet-Premium Brands I EUR 14,70 19,26 16,07 LO Funds World Brands EUR PA 16,31 14,62 0,22 Fidelity Sust Cnsmr Brds A-Dis-EUR 10,39 11,96 -0,22 Invesco Glbl Consmr Trnds A USD Acc 9,63 10,24 -23,20 CPR Invest Food For Gens I EUR Acc 9,55 5,10 BNP Paribas Smart Food I Cap 6,85 8,68 2,06 Gamax Funds Junior A 6,98 8,22 -2,37

18,89 16,46 13,46 23,79 14,26 15,00 12,43

Asia Equity JPM Pacific Equity A (dist) USD Fidelity Pacific A-Dis-USD Mediolanum BB Pacific Collection L A Gamax Asia Pacific A Comgest Growth Asia USD Acc Matthews Asia Dividend Fund I USD Acc

Energy Sector Equity RobecoSAM Smart Energy Eqs D EUR 18,44 BGF Sustainable Energy A2 14,14 Pictet-Clean Energy I USD 13,03 BNP Paribas Energy Transition C D Eurizon Azioni Energia E Mat Prime 6,40 Mediolanum Ch Energy Eq Evolt L A -1,13

116 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

27,00 22,42 21,99 19,04 11,72 -0,15

7,41 5,25 4,35 -26,60 36,02 37,16

17,82 14,85 18,35 15,19 14,94 16,63 16,33

21,19 18,26 21,59 24,05 28,47

DATI AL 31 MARZO 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

VOLAT. 3 ANNI

Equity Miscellaneous BNP Paribas Aqua C C abrdn Listed Prvt Cap I Acc USD 22,45 29,73 Allianz Pet and Animal Wlb AT EUR 17,39 6,65 BNP Paribas Aqua I 12,24 16,92 12,01 Pictet-Water I EUR 11,23 15,30 16,01 Pictet-Nutrition I EUR 8,45 10,07 2,00 Fidelity Sust Water & Waste A Acc EUR 9,96 7,79 Eurizon Sustainable Global Eq Z EUR Acc 7,25 9,70 6,53

21,30 14,97 18,06 16,62 13,61 16,75 17,92

Europe Emerging Markets Equity Deka-ConvergenceAktien CF SEB Eastern Europe Small Mid Cap C

-6,33 -9,51

-13,07 -16,45

-40,84 -50,36

35,79 23,61

Europe Equity Large Cap DNCA Invest SRI Norden Eur I EUR 15,42 Sycomore Fund Eco Solutions I EUR 8,64 BSF European Opps Extension D3G EUR 12,69 Heptagon European Focus Eq CE EUR Acc 11,51 BGF European A2 9,31 BGF Continental Eurp Flex E2 EUR 11,30 DNCA Invest SRI Europe Gr I EUR 11,28 BGF European Focus A2 8,60 AXAWF Fram Switzerland F Cap CHF 11,50 Threadneedle Pan Eurp Focus Ins X AccGBP 12,79 Comgest Growth Europe EUR I Acc 12,22 Allianz Europe Equity Gr Sel IT EUR 9,79 MS INVF Europe Opportunity Z 10,18 UBAM Swiss Equity UC CHF 10,41 DPAM B Equities Europe Sust W Cap 11,49 NN (L) European Sust Eq I Cap EUR 9,68 Allianz Europe Equity Growth W EUR 9,90 Candriam Eqs L Eurp Innovt R EUR Cap 11,15 Fidelity Switzerland Y-Acc-CHF 9,69 Threadneedle European Sel X Acc GBP 9,90 Mandarine Active I 8,50 Legg Mason MC European Uncons S EUR Acc BNPP E MSCI Europe SRI S5% Cpd Trk Pr C Eurizon Top European Research Z EUR Acc 5,58 BGF European Special Situations A2 8,98 Threadneedle(Lux)Pan Eurp ESGn Eqs W EUR 7,09 Threadneedle (Lux) European Select IE 8,74 UBS (Lux) ES Eurp Opp Uncons € Q 9,50 Candriam Sst Eq Euro I Acc € 8,51 Echiquier Positive Impact Europe A 8,65 Amundi IS MSCI Europe SRI PAB IE C JPM Europe Strategic Growth A (dist) EUR 9,04 Eleva UCITS Eleva Euroland Sel I EUR acc Eleva UCITS Eleva Eurp Sel I EUR acc 8,43 Schroder ISF European Sus Eq C Acc EUR DPAM B Equities Euroland B Cap 8,11 UBS (Lux) Eq Eurp Opp Sst (EUR) Q acc 8,64 Allianz Euroland Equity Growth IT EUR 7,08 UniInstitutional Eurp Eq Concentrated 7,95 Candriam Sst Eq EMU I € Acc 7,37 ODDO BHF Algo Sustainable Lead. CRW-EUR 7,30 Janus HndrsnPan Eurp A2 EUR 6,20 abrdn Eu Sus Eq A Acc EUR 8,40 Amundi Fds Eurp Eq Green Imp I EUR C 7,26 Principal European Equity A Inc USD 7,79 abrdn Europe (ex-UK) Sus Eq Fd 9,38 BGF Euro-Markets E2 5,65 G Fund Total Return All Cap Europe IC 6,56 M&G (Lux) Eurp Strat Val CI EUR Acc 5,96 NEF Euro Equity R Acc 5,64 CS European Dividend Value FB EUR 7,49 T. Rowe Price Eurp Eq I EUR 7,12 DPAM Equities L EMU SRI MSCI Index F Fidelity FAST Europe A-ACC-EUR 9,84 Schroder ISF EURO Equity C Dis EUR 5,16 Pictet-Quest Europe Sust Eqs P EUR 6,82

22,11 17,13 17,06 16,89 16,39 16,02 15,95 15,45 15,43 15,39 15,32 15,30 15,26 15,16 15,13 14,59 14,31 14,01 13,58 13,33 13,13 12,87 12,14 12,13 12,00 11,83 11,69 11,53 11,48 11,38 11,30 11,29 11,26 11,13 11,04 11,03 10,86 10,84 10,82 10,58 10,40 10,29 10,17 10,12 10,11 10,07 10,01 10,00 9,99 9,94 9,84 9,76 9,75 9,68 9,59 9,53

8,80 4,21 18,34 12,58 7,25 3,68 12,82 7,17 13,49 8,32 13,16 4,47 -8,93 14,09 11,32 5,55 3,44 5,03 14,14 4,23 11,57 -1,37 9,93 14,43 6,09 6,36 3,20 7,21 8,79 1,53 9,55 9,32 6,14 11,53 6,37 5,32 5,77 -1,89 9,56 6,01 9,86 3,85 3,91 3,84 4,15 6,05 4,59 10,25 15,97 4,71 8,27 4,55 4,27 1,93 5,57 8,48

18,49 19,46 19,78 15,17 17,55 18,77 16,44 17,73 13,17 13,91 15,27 18,92 13,75 15,87 16,26 19,04 15,51 13,35 16,64 14,86 18,36 15,91 16,29 17,08 15,98 15,58 15,01 16,60 14,98 16,03 16,55 19,19 17,70 17,26 17,12 15,40 19,50 16,92 18,66 15,66 16,58 14,96 16,93 15,69 15,81 19,59 14,62 20,86 18,72 15,97 15,66 19,49 14,81 19,99 16,83


20 22

I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

llianz Valeurs Durables IC A 5,94 RAM (Lux) Sys European Equities B EUR 5,99 Quaestio Solutions Funds Eur Bt Eq I Acc 6,60 DWS Qi Eurozone Equity RC 6,22 BGF European Value A2 3,51 Amundi Fds SstTop Eurp Plyrs E2 EURC 4,51 Candriam Eqs L EMU Innovt I EUR Cap 5,80 Eurizon Italian Equity Opps Z Acc 6,77 Fidelity Sustainable Euroz Eq E-Acc-EUR 6,22 AAF-Edentree European Sust Eqs I2 € MFS Meridian European Value A1 EUR 8,35 AXA WF ACT Eurozone Impact F Cap EUR 6,10 Fidelity Italy A-Dis-EUR 4,97 Amundi IS MSCI Europe IE-C 6,28 JPMorgan European Equity FAM L EUR Acc JPM Europe Select Equity A (acc) EUR 5,67 BGF European Equity Income AI2 EUR 5,27 Fidelity European Div Y-Acc-EUR 5,87 HSBC GIF Euroland Growth M1C 5,61 Amundi Azionario Val Eurp a dist A 4,64 JPM Europe Equity Plus A perf (acc) EUR 5,58 Amundi Fds Euroland Equity E2 EUR C 4,84 Generali IS SRI Ageing Population BX EUR 6,95 Janus Henderson Hrzn Euroland A2 EUR 4,13 GS Europe CORE Equity A Inc EUR 5,28 State Street Europe ESG Scrn Idx EqPEUR 5,52 EdR SICAV Euro Sustainable Eq A EUR 6,24 Fidelity European Dynamic Gr A-Dis-EUR 8,71 MFS Meridian European Research A1 EUR 6,38 BNP Paribas Euro Equity C C 4,53 JPM Euroland Equity A (dist) EUR 4,91 Amundi MSCI EMU ESG Ldrs Sel IE-C 4,79 CS (Lux) European Div Plus Eq DB EUR 5,03 Invesco Euro Equity C EUR Acc 3,83 Fonditalia Equity Europe R 3,54 Amundi Fds European Eq Val M2 EUR C 3,76 Invesco Pan European Equity A EUR Acc 2,69 Invesco Sus Pan Eurp Stu Eq C € Acc 4,03 LUX IM ESG Sycomore European Eqs CX 0,82 AB European Eq Ptf A Acc 3,38 Tendercapital Secular Euro Instl € Acc 2,11 Sycomore Shared Growth A 2,38 Fidelity Iberia Y-Acc-EUR 0,88 Schroder ISF Eurp Div Mxmsr C Acc EUR -1,40

VOLAT. 3 ANNI

9,46 9,45 9,45 9,38 9,29 9,26 9,23 9,16 9,11 9,09 9,00 8,96 8,89 8,79 8,75 8,66 8,65 8,64 8,40 8,33 8,23 8,22 8,02 7,87 7,84 7,83 7,78 7,65 7,62 7,53 7,09 6,97 6,70 6,62 6,60 6,52 5,31 5,09 4,72 4,58 3,80 3,14 0,59 -4,89

3,16 9,18 5,61 4,12 8,02 6,40 3,30 5,93 3,00 7,68 6,00 2,80 3,51 9,61 9,68 7,88 7,09 10,91 0,42 8,58 13,58 4,47 6,24 1,75 9,64 7,94 3,50 -0,27 4,86 4,01 3,07 0,76 7,91 3,60 8,92 3,04 7,49 7,74 -2,97 5,85 4,24 -7,02 -4,55 2,27

17,53 18,98 20,42 16,14 21,09 18,05 16,52 16,34 15,27 14,44 16,35 20,89 19,18 14,19 24,25 15,94 24,79 22,03 15,57 17,24 19,64 16,73 13,27 18,74 19,98

Europe Equity Mid/Small Cap Lonvia Avenir Mid-Cap Euro Clean Nordea 1 - Nordic Equity Small Cp BP EUR 13,87 22,03 SEB European Equity Small Caps D EUR 12,96 19,11 Algebris Core Italy EB EUR Acc 18,96 Arca Economia Reale Equity Italia I 12,75 17,49 DNCA Invest Archer Mid-Cap Europe I EUR 10,23 16,88 Eleva UCITS Eleva Ldrs SMCap Eurp I€ acc 14,86 abrdn Eu Sml Comp D Acc EUR 11,35 12,71 Wellington Pan Eurp Sm Cp Eq EUR S Ac 12,40 Symphonia Azionario Small Cap Italia 8,45 12,35 Echiquier Agenor Euro SRI Mid Cap I 11,41 Threadneedle (Lux) Eur Smlr Com 9E EUR 8,81 9,98 Threadneedle (Lux) Pan Eurp SmCp Opps AE 8,41 9,92 Comgest Growth Eurp Smlr Coms EUR I Acc 12,00 9,65 Anima Iniziativa Italia F 9,59 9,03 Sycomore Fund Happy @ Work I 4,85 8,47 Oddo BHF Avenir CR-EUR 4,72 8,17 CS (Lux) Small and Mid Cap Germany Eq B 7,63 7,89 Echiquier Agenor SRI Mid Cap Europe A 8,18 7,40

5,89 10,60 1,81 16,37 16,94 4,67 3,19 0,87 1,04 8,34 2,54 -2,96 -5,95 -6,09 7,62 0,17 1,86 -4,17 -6,10

22,82 24,47 20,84 20,71 18,45 16,70 22,22 19,36 19,30 14,42 19,50 20,55 18,67 21,70 16,44 19,24 18,45 16,20

Financials Sector Equity Fidelity Global Financial Svcs Y-Dis-EUR BGF World Financials A2 Jupiter Financial Innovt D EUR Acc

9,85 0,64 -5,52

20,07 27,32 21,62

8,35 8,28 8,42

12,81 11,00 9,57

18,34 18,37 16,99 19,07 20,23 18,68 18,43 22,98 17,33 20,07 14,78 17,59 21,76 16,43 18,76 17,67 16,69 16,23

DATI AL 31 MARZO 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

Global Emerging Markets Equity Amundi Fds New Silk Road IU USD C MS INVF Emerging Leaders Equity A 54,76 54,11 William Blair SICAV EM Sm Cp Gr Z USD C 9,82 16,78 Polar Capital Em Mkts Stars S USD Acc 12,01 Candriam Sst Eq Em Mkts R € Acc 8,91 11,68 Fidelity Emerging Mkts Foc I-Acc-USD 10,14 11,28 Heptagon Driehaus Em MktsSust EqCUSDAcc 8,97 11,03 RAM (Lux) Sys Emg Mkts Equities B USD 5,60 10,08 GQG Partners Emerging Mkts Eq I USD Acc 8,11 9,93 Capital Group New World (LUX) Z 8,28 9,71 Wellington Emerg Mkt Devpmt USD S Ac 9,34 9,58 FvS Global Emerging Markets Equities IT 7,30 8,98 GS Emerging Markets Eq ESG I Acc USD 8,98 JPM Emerging Markets Div A (acc) EUR 7,02 8,93 Candriam Eqs L Em Mkts C EUR Cap 6,17 8,78 River & Mercantile EM ILC Eq EB USD 5,91 8,37 Nordea 1 - Emerging Stars Equity BI EUR 7,12 8,20 Schroder ISF Glb Em Mkt Opps C Acc USD 7,21 7,89 Redwheel Global Emerging Mkts B USD 5,75 7,66 Schroder ISF Em Mkts I Acc USD 7,08 7,37 GS Emerging Markets Eq Base Acc USD 6,00 6,83 Robeco QI EM Enhanced Index Equities I $ 6,04 6,79 GemEquity I 5,88 6,77 Fidelity Em Mkts Y-DIST-USD 6,27 6,64 Fidelity Instl Emerg Mkts Eq I-Acc-USD 6,25 6,57 Emerging World Inst 5,29 6,42 Stewart Inv Glbl Em Mkts Sust VI EUR Acc 5,25 6,19 Principal Origin Glb Em Mkts I Acc GBP 5,25 6,01 Capital Group EM Growth (LUX) Z 6,17 5,64 Amundi Fds Em Mkts Eq Foc I USD C 5,30 5,52 JPM Emerging Markets Equity A (dist) USD 6,16 5,06 PrivilEdge Amer Centy EM Eq I USD Acc 4,94 American Century Em Mkts Eq I USD 5,22 4,86 BGF Emerging Markets E2 5,88 4,71 UBS (Lux) Eq Fd EM Sst Ldrs (USD) P 7,07 4,55 Robeco Emerging Markets Equities D € 4,31 4,48 Vontobel mtx Sust EmMkts Ldrs G USD 5,48 3,11 JPM Emerging Mkts Opps A (acc) USD 5,25 2,95 Templeton Emerging Markets A(Ydis)USD 3,25 2,39 T. Rowe Price EM Eq I USD 4,13 2,10 Templeton BRIC I(acc)USD 5,03 1,40 Vontobel Emerging Markets Eq A USD 1,86 1,03 Eurizon Equity EmMkts Smart Vol R Acc 1,44 0,95

-6,09 -8,26 7,43 -9,02 -6,68 -4,39 -4,31 3,91 -3,28 -1,38 -8,69 -11,36 -10,26 2,15 -8,99 -1,79 -16,12 -9,38 -12,24 -9,47 -12,46 -2,94 -17,50 -15,81 -16,07 -10,09 -1,13 -9,82 -12,88 -10,83 -16,81 -13,61 -13,92 -16,96 -16,51 -9,92 -14,27 -14,64 -17,94 -16,59 -19,08 -12,49 -8,34

Global Equity Large Cap Mirova Global Sust Eq S1/A EUR NPF 9,04 THEAM Quant WldClmtCarbOffstPlnPrivl€Acc 10,24 CPR Invest Social Impact I EUR Acc 4,88 BGF Circular Economy Z2 USD 5,86 BNP Paribas Global Envir N C MS INVF Global Brands A USD 89,40 49,46 16,07 MS INVF Global Opportunity Z 99,59 45,77 -13,08 MS INVF Global Quality Z 72,48 45,12 12,86 MS INVF Global Insight Z 79,66 33,15 -31,07 AMP Capital Global Companies I USD Acc 22,89 16,84 Schroder ISF Glb Disruption C Acc USD 21,36 9,68 DPAM B Eqs NewGems Sust W Cap 16,55 19,98 6,14 Artisan Global Discovery I USD Acc 19,94 6,19 T. Rowe Price Glb Foc Gr Eq I USD 17,18 19,93 1,91 Schroder ISF Glb Clmt Chg Eq C Acc EUR 14,98 19,64 2,87 Schroder ISF Glbl Sust Gr C Acc USD 16,14 19,60 13,48 American Century Concntr Glb Gr Eq I USD 17,18 19,09 11,01 Vontobel Clean Technology I EUR 11,79 19,03 5,00 ERSTE Responsible Stock Glb EUR I01 VT 18,51 14,62 SWC (LU) EF Sustainable AA 13,45 18,44 13,76 UBAM 30 Global Leaders Equity IHC USD 15,50 18,43 20,32 Seilern World Growth CHF H R 15,70 18,25 17,94 Aviva Investors Glbl Eq Endur I USD Acc 12,90 18,12 17,63 JPM Global Focus A (dist) EUR 11,23 18,10 17,08 RBC Funds (Lux)Vsn Glb Hrzn Eq O USD Cap 18,06 10,01

VOLAT. 3 ANNI

20,19 17,29 17,87 16,12 15,35 15,14 15,52 14,28 15,45 16,86 16,06 16,49 16,27 16,35 14,67 17,18 17,87 21,89 16,59 16,76 15,22 17,50 17,45 17,68 12,81 14,81 16,21 16,19 17,20 15,97 16,30 17,65 14,17 17,08 14,55 16,96 17,99 16,43 19,43 14,99 14,77

18,00 13,84 28,24 14,77 17,11 17,06 15,99 16,82 17,42 13,46 14,48 17,46 16,49 15,47 16,02 18,24 16,73 16,67 15,29

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 117


20 22

ANALISI RANKING

I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

Robeco Sustainable Glbl Stars Eqs F EUR 13,32 apital Group New Pers (LUX) ZL C 14,30 Artisan Global Opportunities I EUR Acc 14,36 Pictet - Global Envir Opps I EUR 13,17 Threadneedle (Lux) Global Focus W 15,25 AB SICAV I Stbl Glb Tmtc Ptf AX USD 13,59 UniGlobal 12,68 Schroder ISF Global Eq C Acc USD 13,49 JPM Global Select Equity A (acc) USD 12,17 DPAM Equities L World SRI MSCI Index F 12,63 Nikko AM Global Equity A USD Acc 14,73 Schroder ISF Global Eq Alp C Acc EUR 12,79 Allianz Thematica A EUR 14,88 Fonditalia Millennials Equity T Thematics Meta I/A USD Allianz Global Sustainability IT EUR 12,31 Fiera Capital Global Equity B Acc 14,06 Nordea 1 - Global Portfolio BP EUR 13,03 Amundi MSCI Wld Climt Trnstn CTB XE 11,74 Nordea 1 - Global Stars Equity BI EUR 13,85 JPM Global Dividend A (acc) USD 11,40 State Street World ESG Index Eq I USD 11,62 Fidelity Global Focus Y-Dis-EUR 11,98 CS (Lux) Security Equity CB USD 13,74 Heptagon WCM Global Equity A USD Acc Pictet-Security I EUR 13,00 Amundi IS MSCI World IE-C 11,42 DWS Akkumula LC 10,99 DPAM B Equities World Sust V Dis Eurizon Azionario Intl Etico 10,72 JB Equity Next Generation EUR Ch Fidelity Glb Dmgrphcs Y-Acc-GBP 12,72 Fidelity World FAM L Acc CPR Invest Glbl Dsrpt Opp R EUR Acc 12,60 DWS Invest SDG Global Equities XC Amundi Fds Polen Cptl Glbl Gr I2 USD C 14,94 Fideuram Fd Global Equity R EUR Acc MGI Global Equity A10 0.2000 EUR Acc AXAWF Global Factors-Sust Eq I Cap EUR 11,67 MS INVF Global Sustain Z USD Acc Nomura Fds Global High Convct F GBP 12,49 Fidelity World A-Dis-EUR 10,26 M&G (Lux) Positive Impact LI EUR Acc Candriam Eqs L Glbl Demography C EUR Cap 10,51 Guinness Global Equity Income D EUR Acc 10,88 AB Global Equity Blend I Acc 9,86 Core Series - FAM Sustainable E EUR ND Wellington Glbl Quality Gr USD S Ac 13,81 T. Rowe Price Glb Val Eq I USD 8,22 Amundi Fds Glb Ecology ESG A EUR C 9,05 Mercer Fndmt Idxt Glbl Eq M-1€ Acc H 10,76 Pictet - Quest Global Sust Eq I EUR 10,11 FvS Dividend IT 9,42 BlackRock Advantage World Eq D EUR H Acc UBS (Lux) ES L/T Thms $Q 10,03 JB Global Excell Eq EUR Bh 10,50 GIS SRI World Equity CX 9,87 DWS Invest ESG Equity Income XC Fidelity Global Equity Inc I-Acc-USD 9,88 Amundi Fds Glb Eq Sust Inc I2 EUR C 8,12 RobecoSAM Glbl Gndr Eqlty Eqs I EUR 11,43 Fundsmith Equity I EUR Acc 13,52 Aegon Global Equity Income EURH B Acc 9,46 Robeco Global Consumer Trends D € 13,62 M&G (Lux) Glb Dividend A EUR Acc 9,06 Pictet-Global Megatrend Sel I USD 10,23 Vontobel Global Equity A USD 10,12 Ninety One GSF Glb Qual Eq Inc I Acc USD 9,01 CPR Invest Climate Action I EUR Acc Pictet - Global Thematic Opps-I EUR 10,15

118 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

17,81 17,69 17,68 17,63 17,52 17,43 17,38 17,19 17,16 17,00 16,97 16,91 16,79 16,69 16,48 16,28 16,16 15,95 15,77 15,76 15,75 15,74 15,57 15,49 15,41 15,41 15,20 15,18 14,86 14,82 14,76 14,72 14,62 14,54 14,48 14,42 14,33 14,33 14,18 14,11 14,06 14,00 13,95 13,86 13,86 13,83 13,81 13,78 13,64 13,63 13,36 13,32 13,32 13,30 13,26 13,14 12,93 12,80 12,79 12,78 12,69 12,58 12,55 12,50 12,33 12,33 12,17 12,17 12,12 11,92

14,87 9,84 6,48 7,52 12,58 6,23 16,83 15,52 17,90 16,52 9,73 15,62 10,54 8,15 5,73 18,08 16,84 8,92 16,35 8,06 18,16 15,93 7,41 17,73 2,47 11,32 15,96 14,59 6,17 11,97 10,36 9,99 9,47 -5,31 3,54 5,05 16,56 7,61 17,99 12,95 7,94 7,84 5,56 9,68 19,40 7,40 12,33 8,24 11,61 7,81 11,39 17,63 12,93 8,12 6,03 10,36 14,80 16,60 14,92 17,29 13,35 9,65 10,19 -8,58 17,04 1,26 8,02 12,80 10,20 1,46

VOLAT. 3 ANNI

15,02 16,44 14,82 16,46 14,63 16,47 14,32 14,55 16,37 15,26 14,59 14,68 14,63 18,10 16,75 15,79 14,37 16,24 16,24 15,36 15,55 15,42 14,57 18,31 15,25 16,94 15,75 14,05 14,04 16,68 16,64 13,75 15,96 18,47 14,62 14,57 16,10 15,56 14,15 15,73 15,70 16,23 15,24 14,31 15,71 14,87 14,80 17,08 14,22 14,72 15,16 13,41 17,38 16,96 17,64 15,03 12,61 12,15 14,14 15,38 13,19 15,62 16,36 19,59 16,08 14,44 13,28 15,51 15,94

DATI AL 31 MARZO 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

S Global CORE Eq E Acc EURClose G 8,85 CPR Invest Megatrends R EUR Acc MS INVF Global Brands Eq Inc Z 10,32 MFS Meridian Global Equity A1 USD 8,73 LUX IM Goldman Sachs Glbl Eq Opports HX EuroFundLux - Azionario Glb ESG B 7,76 Carmignac Investissement A EUR Acc 6,32 Eurizon Equity World Smart Vol R Acc 8,69 Robeco BP Global Premium Eqs B EUR 6,47 FAM Global Premium Equities L EUR Acc Mirabaud Sust Glbl Hi Div A USD Acc 8,79 Fidelity Global Dividend I-Acc-EUR 8,03 Fondo Alto ESG Internazionale Azionari A 7,21 Invesco Global Equity Income C USD Acc 7,14 LUX IM ESG Pictet Future Trends EX 7,78 AZ Fd 1 AZ Eq Global FoF A-AZ Fd Acc 6,76 LUX IM Blackrock Global Equity Div FX 9,38 DNCA Invest Beyond Global Leaders B EUR 7,02 Mediolanum BB Innovative Thematic Opps L Anima Valore Globale A 5,55 FAM Global Equities Income L EUR Acc Fidelity Global Dividend FAM A acc DWS Invest Top Dividend FC 5,92 Fidelity Glbl thmtc Oppos A-USD 6,37 Pictet SmartCity I dm GBP 6,48 Mirabaud Sustainable Glbl Fcs A USD Acc 10,82 Infusive Fd Cnsr Ap Glb Ldr BH 7,21 Schroder ISF Glb Div Mxmsr C Acc USD 4,25 Macquarie Valueinvest LUX Global A Cap 4,27 Mediolanum BB Dynamic Intl Val Opp LA 2,16

11,78 11,63 11,37 11,09 11,05 10,98 10,89 10,69 10,57 10,48 10,31 10,28 10,13 10,09 9,96 9,87 9,75 9,62 9,43 8,83 8,81 8,68 8,63 8,57 7,98 7,80 6,18 5,71 4,92 4,72

13,77 6,66 14,41 9,32 12,29 16,14 -9,46 13,95 11,07 10,68 12,95 8,33 9,12 12,21 0,12 2,48 12,08 -8,06 -0,87 10,13 11,54 6,71 18,37 3,25 -2,20 0,25 -23,10 12,69 3,24 8,50

VOLAT. 3 ANNI

17,07 14,75 15,82 16,35 15,86 15,97 14,19 18,51 18,81 14,90 12,31 13,26 19,20 16,69 10,77 15,11 15,57 15,70 18,17 15,45 12,59 12,59 15,27 15,70 14,94 17,78 19,56 16,65

Global Equity Mid/Small Cap BNP Paribas Climate Impact Privl C Nordea 1 - Global Climate & Envir BI EUR 14,67 21,07 13,19 Threadneedle (Lux) Glb Smlr Coms AE 13,63 15,13 -3,43 Triodos Pioneer Imp EUR Z Acc 9,58 13,19 -4,27

17,64 18,59 17,22

Greater China Equity MW TOPS China A Share UCITS H GBP Matthews China Small Coms Fd I USD Acc 14,26 17,22 -17,44 JPM China A-Share Opps C (acc) EUR 14,64 14,93 -12,43 Schroder ISF China A C Acc USD 14,40 -10,24 Schroder ISF All China Equity C Acc USD 12,31 -13,64 JPM Greater China A (dist) USD 11,15 11,73 -21,41 Allianz All China Equity IT USD 11,19 -19,82 abrdn China A Share Eq I Acc EUR 13,69 10,35 -14,71 Schroder ISF Greater China C Acc USD 10,15 8,80 -16,35 JPM China A (dist) USD 9,48 7,32 -31,11 Eurizon Equity China A Z Acc 6,86 -12,09 BNP Paribas China Eq Cl D 7,01 4,88 -28,64 FSSA China Growth I USD Acc 8,18 4,84 -16,80 Schroder ISF China Opps C Acc USD 6,37 4,44 -20,84 UBS (Lux) EF Greater China (USD) Q 9,71 4,12 -22,88 Neuberger Berman China Eq USD I Acc 7,37 2,62 -20,53 Ninety One GSF All China Eq I Acc $ 6,93 1,63 -17,50 FSSA Hong Kong Growth I USD Acc 5,42 0,30 -13,22 UBS (Lux) EF China Oppo(USD) Q USD acc 7,47 -0,08 -27,67 Amundi Fds China Equity E2 EUR C 3,05 -0,87 -30,85 Invesco Greater China Equity A USD Acc 2,69 -1,32 -29,36 Fonditalia Equity China T 1,23 -2,93 -25,58 Fidelity China Consumer Y-Acc-USD 2,34 -3,06 -33,38

18,65 18,72 17,80 17,49 18,02 18,63 18,92 17,16 20,49 18,48 18,55 16,56 17,95 15,87 15,85 15,11 14,49 14,99 18,37 18,05 17,21 18,26

Healthcare Sector Equity JPM Thematics Genetic Thrps C2 Acc USD CPR Invest MedTech I EUR Acc JPM Global Healthcare C (acc) USD 12,75 15,58 AB International HC A Acc 13,79 15,22 Fidelity Global Health Care Y-Dis-EUR 12,93 14,94 Candriam Eqs L Onclgy Impct I USD Cap 14,42 BGF World Healthscience A2 11,95 13,44 Bellevue (Lux) Bellevue Md & Svc T EUR 14,98 13,13 BNP Paribas Health Cr Innovtr Cl Cap 9,16 13,06

-18,26 7,80 16,54 22,66 20,48 4,48 16,20 13,13 12,29

14,89 13,61 14,02 15,11 13,41 15,19


20 22

I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

VOLAT. 3 ANNI

anus Henderson Glb Life Scn I2 USD J 11,41 Bellevue (Lux) Bellevue Sust HC I2 EUR Janus Henderson Horizon Bio IU2 USD Acc CS (Lux) Digital Health Equity CB USD Pictet-Health I USD 7,95 LUX IM Global Medtech HX Franklin Biotechnology Discv A(acc)USD 1,43 Pictet-Biotech P USD 2,53

12,28 11,99 11,62 10,66 9,07 6,19 2,81 2,47

9,05 4,18 -16,52 -27,22 7,07 2,22 -16,43 -17,58

15,39 12,78 21,43 23,98 14,98 15,49 20,54 21,49

India Equity Ashoka India Opps A USD Acc Nomura Fds India Equity Z USD 11,95 UTI India Dynamic Equity EUR Instl 13,02 Schroder ISF Indian Opports C Acc USD 9,83

24,58 16,89 16,07 12,11

26,38 31,29 16,99 13,03

21,73 23,09 23,31 20,46

Infrastructure Sector Equity M&G (Lux) Global Listed Infras A EUR Acc DWS Invest Global Infras FC 8,24 Wellington Enduring Assets EUR G Ac 8,63 MS INVF Global Infrastructure Z 6,73

12,16 11,46 9,76 8,54

18,52 26,22 16,89 17,13

18,03 14,81 11,56

Japan Equity BNP Paribas Japan Sm Cp Cl C GS Japan Equity Ptnrs I Acc EUR Hdg 12,32 14,69 -1,24 Threadneedle Japan Ins X Inc GBP 9,32 12,64 -3,72 FSSA Japan Equity VI EUR Acc 11,06 11,58 -10,83 SPARX Japan Sust Eq JPY Inst I 8,99 11,00 -2,55 BNY Mellon Jpn Sm Cp Eq Foc JPY W Acc 9,17 9,40 -1,20 PrivilEdge - Alpha Japan JPY NA 8,45 9,24 -1,05 Jupiter Japan Select D USD Acc 7,74 9,20 -2,25 GS Japan Equity Base Acc JPY 6,47 9,09 -1,95 JPM Japan Equity A (dist) USD 8,28 7,90 -11,39 Comgest Growth Japan JPY Acc 8,42 7,00 -14,99 Invesco Japanese Eq Adv C JPY Acc 6,15 5,37 -4,91 Eurizon Sustainable Japan Equity R Acc 2,76 5,25 -2,02 Schroder ISF Japanese Eq A Dis AV 3,87 4,20 -4,80 SPARX Japan JPY Inst A 6,22 3,32 -8,06

16,61 14,57 20,57 14,68 19,92 12,77 14,57 13,74 17,45 16,84 15,39 12,61 13,30 13,93

Latin America Equity DWS Invest Latin American Eqs LC Schroder ISF Latin American C Acc EUR JPM Latin America Equity A (dist) USD

30,01 28,86 22,50

30,45 30,36 30,18

Long/Short Equity Janus Henderson Hrzn PanEurpAbsRetI2 EUR AB Select Abs Alpha F EUR H Acc 7,37 9,34 7,94 SPS-Select Eq Long Sht UCITS I EUR Acc 9,83 8,87 1,71 JPM US Hedged Equity C (acc) EURH 6,28 8,79 3,47 ANIMA Star High Potential Europe Prestig 4,01 7,24 3,34 Anima Alto Potenziale Europa A 3,88 7,01 3,05 Eleva UCITS Eleva Abs Ret Eurp S EUR acc 6,59 6,02 4,16 Pictet TR - Atlas I EUR 3,59 5,71 0,86 Pictet TR - Mandarin P USD 6,07 4,97 -11,37 Janus Henderson Absolute Return I Acc 1,97 3,06 1,15 LUX IM ESG Ambienta Alpha Green DXL -0,38 1,18 2,16

8,92 12,09 8,09 4,34 4,27 3,89 2,98 8,10 6,68 8,22

Natural Resources Sector Equity BGF World Mining A2 Pictet-Timber I USD

17,33 9,74

26,16 16,25

38,96 6,95

26,06 21,65

Precious Metals Sector Equity R-co Thematic Gold Mining C BGF World Gold A2

7,38 5,10

22,15 15,42

23,47 14,45

32,18 34,69

Real Estate Sector Equity Janus Henderson Hrzn PanEurpPtyEqs A2EUR Janus Henderson Hrzn GlblPtyEqsI2USD 10,31 11,09 21,82 Janus Henderson Glb Rl EstEqInc I1qUSD 9,93 10,43 18,53 Neuberger Bm US Rel Est Sec EUR I Acc 8,43 10,17 20,20

16,28 15,37 17,51

Technology Sector Equity BGF Next Generation Technology Z2 USD Fidelity Global Technology Y-Dis-EUR 23,03 Allianz Global Artfcl Intlgc AT EUR JPM US Technology A (dist) USD 25,87 BGF World Technology E2 24,30 PrivilEdge Fidelity Tech SysH EUR MD 20,83

26,52 17,56 25,52 24,37 22,22 20,17

10,98 5,60 3,55

11,61 7,17 4,94

28,52 28,21 26,98 25,70 25,03 24,69

-13,60 11,45 -0,84 1,00 -1,87 2,96

DATI AL 31 MARZO 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

AB International Tech I Acc 22,29 BNP Paribas Disrpt Tech Cl D 21,81 Franklin Technology A Acc USD 22,28 Wellington Asia Technology USD S Ac BGF Future of Transport Z2 USD BNY Mellon Mobility Innovation USD E Acc Janus Henderson Glb Tech&Inno I2 USD 20,90 JPM Europe Dynamic Techs Fd A (dist) EUR 15,92 Pictet - Robotics I dy EUR 17,49 Janus Henderson Hrzn GlbTechLdrs A2USD 18,28 Polar Capital Global Tech Inc 20,81 UBAM Tech Global Leaders Equity IHC EUR CS (Lux) Robotics Equity CB USD 12,23 Pictet-Digital PUSD 9,13

VOLAT. 3 ANNI

24,30 23,11 22,97 22,73 22,29 21,69 21,33 21,25 21,18 20,51 20,49 18,73 11,30 7,40

-2,77 16,19 6,14 0,49 5,97 2,41 3,21 5,01 2,15 6,34 1,75 3,69 -2,18 -14,33

20,68 17,45 20,68 17,88 23,74 22,34 17,84 20,71 20,90 17,51 16,94 20,26 20,80 15,73

7,31 5,03

7,12 5,32

5,07 0,61

17,39 17,39

US Equity Large Cap Blend DPAM Equities L US SRI MSCI Index F 17,64 Amundi Inv US Equity X JPM US Select Equity A (acc) USD 14,63 JPM America Equity A (dist) USD 15,55 Amundi Fds US Pioneer Fund E2 EUR C 15,10 BNY Mellon Dynamic U.S. Equity USD W Acc JPM US Equity All Cap C (acc) USD 15,55 Amundi IS S&P 500 ESG IE-C 14,92 iShares North America Eq Idx (LU) X2 USD 14,58 AB Select US Equity S1 USD Acc 14,92 iShares US Index (IE) Flex Acc USD 14,78 Eurizon Equity USA Z Acc 13,57 AAF-Parnassus US Sust Eqs I USD Acc Cleome Index USA Equities R EUR Acc 14,24 DPAM B Eqs US Idx F EUR Cap 14,41 Vanguard U.S. 500 Stk Idx $ Acc 14,36 Amundi IS MSCI North America IE-C 14,20 GSF II GS Mlt-Mgr US Eq P USD Acc 14,53 Fiera Capital US Equity B Acc 16,09 Pictet-USA Index P USD 14,00 State Street US ESG Scrn Idx Eq P USD 13,86 AXA Rosenberg US Enh Idx Eq Alp A $ Acc 13,82 Franklin US Opportunities Z(acc)USD 16,11 JPM US Select Equity Plus A (acc) EURH 12,66 UniNordamerika 14,46 Wellington US Research Eq USD S Ac 13,14 Amundi Fds Pio US Eq Rsrch E2 EUR C 13,03 BGF US Flexible Equity A2 13,10 ANIMA US Equity Prestige 14,09 Allspring (Lux) WW USAllCpGr I EUR Acc 17,12 BlackRock Advantage US Eq D EUR H Acc GS US CORE Equity U Inc USD 12,94 StocksPLUS™ Instl EURH Acc 12,89 Fonditalia Equity USA Blue Chip R 11,58 Thematics Safety R/A USD

22,78 21,75 20,67 20,32 20,28 19,74 19,70 19,55 19,39 19,15 19,11 18,78 18,72 18,70 18,62 18,60 18,56 18,56 18,36 18,19 18,12 17,96 17,94 17,83 17,74 17,66 17,64 17,60 17,29 16,99 16,66 16,58 15,98 15,82 15,55

25,85 21,11 22,32 23,87 21,41 22,41 19,41 25,48 21,79 22,07 21,72 18,03 18,15 19,51 19,68 21,56 20,09 18,89 21,46 21,04 19,41 19,67 9,60 12,82 16,50 16,30 18,94 16,70 16,16 0,43 14,49 20,48 12,46 19,57 2,20

16,95 15,84 16,88 17,46 15,06 16,52 17,46 16,51 16,82 15,52 16,57 15,85 14,63 16,60 16,43 16,33 16,64 16,69 16,44 16,33 16,62 16,12 19,35 18,29 15,64 16,92 15,91 16,92 15,41 21,37 17,24 16,53 18,73 17,46 18,12

US Equity Large Cap Growth MS INVF US Growth I 152,91 MS INVF US Advantage I 92,56 JPM US Growth A (dist) GBP 21,32 AXAWF Fram American Growth F Cap EUR 19,24 UBS (Lux) ES USA Growth $ Q- acc 19,21 BNP Paribas US Growth Classic C 17,15 AB Sustainable US Tmtc A USD 16,84 Nuveen Winslow US LrgCapGr ESG PUSD 19,25 Janus Henderson US Forty A2 USD 17,24 Allspring (Lux) WW USLrgCpGr IEUR Acc 19,05 Polen Capital Focus US Gr USD Instl 19,01 Artisan US Focus Fund I USD Acc Legg Mason CB US Eq Sust Ldrs PR EURHAcc 15,18 Amundi Fds Pio US EqFundmGr M2 EUR C 15,68 AB American Gr Ptf C Acc 17,11

69,98 39,52 24,20 22,41 21,69 20,41 20,30 20,20 19,86 19,43 19,42 19,28 19,19 19,16 18,92

-18,08 -20,67 12,32 19,29 19,08 17,42 12,35 15,83 11,14 12,51 10,19 15,56 6,26 17,11 15,50

29,58 24,43 19,67 16,90 18,31

UK Equity Large Cap Liontrust GF Spec Sits C3 Instl Acc £ BGF United Kingdom E2

16,50 17,87 16,57 17,88 17,84 16,46 16,39 16,43 16,03

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 119


20 22

ANALISI RANKING

I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO

Fidelity American Growth Y-Acc-USD Threadneedle (Lux) American W Brown Advisory US Equity Growth $ B Edgewood L Sel US Select Growth A EUR H Vontobel US Equity A USD

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

VOLAT. 3 ANNI

15,62 14,48 17,51 14,93 12,54

18,72 18,62 16,40 15,12 14,69

14,57 16,35 8,03 -1,70 14,34

14,62 16,40 17,67 19,28 15,65

US Equity Large Cap Value Threadneedle US Eq Inc L Inc GBP 12,79 Heptagon Yacktman US Equity C USD Acc 12,29 DPAM B Eqs US Div Sus F 11,77 US Equity Value FAM L Acc Amundi Fds Pio US Eq Rsrch Val E2 EUR C 9,64 JPM US Value A (dist) GBP 9,03 Fidelity America A-Dis-USD 7,89 Robeco BP US Premium Equities IH € 8,00 M&G North American Value FAM L Acc

18,25 15,97 15,79 15,14 14,72 14,24 12,43 12,39 11,04

23,58 14,79 19,12 21,11 21,73 18,68 25,60 10,06 16,46

15,31 13,64 16,99 18,06 16,55 18,55

US Equity Mid Cap BL-American Small & Mid Caps B EUR Hdg

12,10

12,23

3,01

18,03

US Equity Small Cap T. Rowe Price US Smlr Cm Eq Q USD Fisher Invst Instl US SmCp Cr Eq ESG USD Artemis Funds(Lux) US Smlr Coms FI USD Indosuez Funds America Small&Mid Caps G abrdn NA SmComs I Acc USD

14,57 14,60 15,35 12,18 11,18

17,70 17,16 16,89 16,76 16,30

6,29 4,59 1,69 5,78 9,17

17,74 21,07 20,01 19,31 21,60

Convertibles BNP Paribas Europe Sm Cp CnvrtI C Franklin Glbl Convert Secs A(acc)USD 10,89 12,85 0,55 Calamos Global Convertible I USD Acc 8,42 11,79 -2,62 Mirabaud Sust Convert Glbl A USD Acc 6,34 11,70 -2,62 CQS Glbl Sust Cnvrtible C USD Hdg Acc 6,52 9,68 5,38 Lazard Convertible Global PC EUR 8,55 9,43 -4,62 UBS (Lux) BS Convt Glbl € Q-acc 5,26 7,07 -7,76 JPM Global Convert (EUR) A (dist) EUR 4,20 6,84 -9,28 Schroder ISF Glb Convert Bd C Acc USD 4,23 6,30 -4,23 UBAM Global Convertible Bond IC EUR 4,23 5,69 -7,32 UniInstitutional Global Conv Sustn EUR A 3,95 5,50 -6,76 CS Invm prtns(Lux) Glb cnvrt Bd FBH EUR 3,32 4,45 -2,82 DWS Invest Convertibles FC 2,73 4,31 -7,27 G Fund European Convertible Bd IC EUR 2,07 2,78 -3,76 Groupama Convertibles ID 1,69 1,86 -5,02 LO Funds Convertible Bond EUR RA 0,36 1,67 -9,00

12,37 10,49 9,34 8,48 10,69 12,95 14,35 9,03 10,93 9,56 7,59 9,85 7,23 6,32 8,37

Commodities Broad Basket PIMCO GIS Cmdty Real Ret Instl USD Acc StructGSQrtxMdfdStgyBlmbrgCmdIdxTRCCHFH Wellington Commodities USD S Ac Fideuram Fd Commodities

20,40 19,63 19,06 15,67

61,70 61,38 50,15 48,39

16,54 14,72 14,16 15,66

Alternative Miscellaneous Amundi Inv Dynamic Allocation H EUR ND Lyxor Epsilon Global Trend I 3,59 5,24 Alpi Hedge A 1,56 1,91

-9,68 -1,36 -0,74

6,81 2,00

Global Macro Amundi Inv Optimiser H EUR ND Amundi Inv Tactical Allc Pillar M EUR ND Amundi Inv Tactical Ptf Inc M EUR MGI ND Amundi Fds Multi-Strat Gr M2 EUR C 4,11 7,30 KLS Arete Macro SI USD Acc 6,28 Schroder GAIA WellingtonPagosa E AccEURH 4,53 Amundi Fds Abs Ret MS M2 EUR C 1,99 3,97 JPM Global Macro Opps A (acc) EUR 4,04 2,66 Amundi SF Abs Ret Mlt-Strat Cntrl H ND 0,98 2,47 Eurizon Absolute Active R EUR Acc -0,46 -0,59 Invesco Global Targeted Ret Z EUR Acc -2,36 -2,48

1,30 -15,33 9,12 0,30 4,05 6,21 -0,46 -4,90 0,12 -4,25 -4,43

6,51 7,85 4,06 5,24 5,26 4,57 2,81 4,18

Market Neutral Man GLG Event Driven Alternative IN USD Lazard Rathmore Alternative EA Acc EUR H 8,76 Aegon Global Eq Mkts Netrl EURH C Acc 4,21 7,75 Schroder GAIA Helix I Acc USD 6,46 Man GLG Alpha Select Alt ILH EUR 7,12 6,45 BSF Global Event Driven Z2 USD 4,62 5,81

9,56 2,05 0,49 -0,78 11,70 6,82

6,48 5,77 6,25 3,95 7,14

120 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

10,22 9,48 10,46 7,49

20,37 18,48

DATI AL 31 MARZO 2022 FONDO

SF European Absolute Return D2 EUR B MW Systematic Alpha UCITS A EUR Exane Funds 2 Exane Pleiade A EUR Acc BMO Real Estate Eq Mkt Netrl B Acc EUR

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

VOLAT. 3 ANNI

4,89 3,62 1,99 3,35

5,20 4,51 4,49 3,93

10,08 5,97 -1,62 5,14

5,99 4,74 3,98 2,53

Multialternative NN (L) Alternative Beta I Cap USD 5,41 Nordea 1 - Alpha 15 MA Fd BI EUR 6,12 BCV Liquid Alternative Beta B (USD) 3,76 Nordea 1 - Alpha 10 MA Fd BI EUR 3,75 LFIS Vision UCITS Pers Str IS Acc 4,15 Nordea 1 - Alpha 7 MA Fd BI EUR Vontobel Fd II Vsc At Bt Opp AI EUR Inc 4,04 Franklin K2 Alt Strats A(acc)USD 1,19

8,73 8,47 6,07 5,45 4,58 3,30 2,85 2,20

11,55 7,10 8,98 4,84 4,72 2,93 -2,19 3,29

5,98 10,07 7,14 6,75 5,46 4,59 5,04 6,67

Aggressive Allocation ODDO BHF Exklusiv:Polaris Dynamic CNEUR 8,00 PBFI Access Growth (USD) A (acc) 7,71 GS Global MA Gr I Acc USD 7,12 DWS Strategic ESG Allocation Dyn LC DPAM B Active Strategy F Eurizon Manager Selection MS 70 6,39 CS (Lux) Portfolio Growth CHF B 5,32 BNP Paribas Sust Mul Ast Gr Cl Acc 5,94 First Eagle Amundi International AU-C 4,80 UniRak Nachhaltig A 5,63 Mediolanum BB Socially Respon Collct LA 4,31 Canaccord Genuity Opp A SGD Hdg Acc Mediolanum BB MS Glbl Sel L A 6,39 LUX IM ESG Generali InvmtsDiversStrat HX LUX IM ESG Vontobel Millennial DXL 1,43

12,67 10,91 10,25 9,92 9,34 9,10 8,62 8,48 8,05 7,61 7,42 7,20 7,07 5,36 3,79

7,30 13,19 11,78 7,72 3,46 6,56 8,71 3,31 12,13 1,07 2,95 2,59 -7,45 2,33 -4,13

12,90 11,58 12,37 12,89 11,98 11,75 10,65 12,54 12,33 10,07 10,99 14,28 11,77 16,98 12,08

Allocation Miscellaneous ASI Progetto Sviluppo Oriente EEURC ASI Progetto Sviluppo Globale E EUR NA db AM DWS StepIn Global Eqs Evolut LC LUX IM Innovation Strategy DX 8,49 ASI Progetto Azione Sostnbl II EEURC 8,18 Amundi Inv Multi Asst Teodorico I € QDis 6,13 JPM Total Emerging Mkts Inc A (acc) EUR 4,30 5,55 UBS (Lux) KSS As GlStr Bal$ Q-acc 4,02 4,98 Euromobiliare Equity Mid Small Cap A 4,72 AZ Fd 1 AZ Allc Asst Dyn FoF B-AZ Fd Acc 3,82 4,70 ASI Progetto Azione Megatrend E EUR C 4,56 Ninety One GSF EM Mlt-Asst A Acc USD 2,85 2,99 BancoPosta Orizzonte Reddito A 2,26

-7,28 4,51 4,07 -3,17 5,68 1,92 0,69 -1,73 0,17 -0,43 1,55 -4,32 -2,56

14,76 8,20 5,33 12,34 9,17 8,86 5,44 7,04 11,44 6,29

Cautious Allocation CPR Invest Smart Trends I EUR Acc Schroder ISF Glbl MA Bal I Acc EUR 4,51 7,43 Amundi Fds Global MA Cnsrv M2 EUR C 4,39 6,65 Amundi Fds Euro MA Trgt Inc M2 EUR QTI D 6,10 GS Global MA Cnsv I Acc USD 3,55 5,43 Fonditalia Income Mix T 5,08 PIMCO GIS Strategic Inc Inst USD Acc 5,02 CS (Lux) Portfolio Yield USD B 2,97 4,77 Quaestio Solutions Funds MA Cons W Acc 4,75 Lazard Patrimoine SRI PC EUR 3,61 4,58 Dachfonds Südtirol I T 2,78 4,32 U Asset Allocation Enhancement USD Acc 2,58 4,24 SWC (LU) PF Resp Select (CHF) AA 2,17 4,24 Allianz Capital Plus WT EUR 3,14 4,18 Raiffeisen Nachhaltigkeit Div I VT 2,08 3,83 Invesco Pan European Hi Inc Z EUR Acc 2,91 3,81 Allianz MultiPartner - Multi20 2,37 3,74 BlackRock Multi Asset Cnsrv Sel D AccEUR 2,59 3,72 Bantleon Global Multi Asset IT 2,45 3,56 Etica Rendita Bilanciata I 2,89 3,51 Amundi Obbl Più a distribuzione A 2,00 3,49 ODDO BHF Polaris Moderate Cl EUR 2,54 3,45 Allianz Dyn MltAst Stgy SRI15 IT EUR 2,66 3,39 UniRak Nachhaltig Konservativ A 3,27 Pharus SICAV Conservative A EUR Acc 1,84 3,19

0,05 3,88 1,50 4,44 4,16 0,17 6,45 5,21 5,21 0,71 1,35 4,74 3,89 -1,41 2,56 -0,44 1,93 1,03 -0,20 -0,48 0,34 1,31 0,87 -3,75 -0,20

8,60 5,27 7,01 7,72 9,07 8,80 6,49 4,60 7,17 5,75 5,62 5,70 6,69 3,00 9,19 4,21 6,50 6,14 5,87 4,20 5,47 4,95 6,71 4,18


20 22

I FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

PAM B Defensive Strategy F D BGF ESG Global Conservative Inc I2 EUR Pictet-Multi Asset Global Opps I EUR 2,23 DPAM L Patrimonial F 2,27 PBFI Access Cpl Prsv (EUR) C (acc) 2,42 Amundi Fds Mlt Asst Sust Fut M EUR C 2,60 Amundi Fds Mlt Asst Rl Ret I EUR C 1,59 Arca TE - Titoli Esteri 1,69 NEF Ethical Balanced Conservative I Eurizon Diversificato Etico 1,58 JPM Global Income Cnsrv C (acc) EUR 2,21 Eurizon Manager Selection MS 20 1,57 SWC (LU) PF Resp Select (EUR) AA 1,62 BSF European Select Strategies I4 EUR 1,91 Quaestio Family Global Value EUR B Acc Anima Forza Moderato A 0,98 Eurizon Conservative Allc R EUR Acc 0,76 LUX IM UBS Active Defender HX Eurizon AM Sicav Social 4 Future C 1,09 BNP Paribas Sust Mul Ast Sty Cl Inc 1,08 Anima Vespucci F M&G (Lux) Conservative Allc A EUR Acc 0,21 Vontobel Multi Asset Defensive E EUR Anima Forza Prudente A 0,43 Nordea 1 - Balanced Income Fd BI EUR 0,89 M&G Optimal Income Fam L Acc EUR Acc Euromobiliare Flessibile 30 A -0,02 M&G (Lux) Optimal Income A EUR Acc 0,62 Etica Obbligazionario Misto R 0,46

3,18 3,05 3,04 2,84 2,68 2,65 2,56 2,49 2,45 2,34 2,33 2,23 2,23 2,13 2,00 1,88 1,83 1,46 1,39 1,35 1,13 0,99 0,97 0,92 0,86 0,63 0,54 0,29 0,10

VOLAT. 3 ANNI

-1,18 -0,72 -0,68 0,49 0,46 -2,16 0,54 -1,86 -0,63 -1,23 -0,98 -2,11 -1,83 -2,46 -0,76 -2,43 -3,40 -0,87 -3,65 -2,82 -1,41 2,32 0,28 -2,90 -3,57 -5,11 -1,48 -5,21 -3,81

6,07 6,77 4,24 5,41 4,40 5,48 6,33 8,03 5,13 3,17 5,68 5,74 6,01 7,06 5,72 6,03 5,53 5,46 6,78 6,06 4,82 8,63 3,12 4,31 4,40 6,93 3,69 7,35 3,44

Flexible Allocation BNP Paribas Target Risk Balanced Cl R New Capital Strat Port UCITS USD InstAcc 8,94 11,57 -5,15 E.I. Sturdza Sturdza Family SI USD 10,39 9,98 R-co Valor C EUR 6,76 9,15 2,77 ODDO BHF Polaris Flexible CN EUR 5,20 8,13 3,35 FvS Multiple Opportunities II IT 6,44 8,08 7,18 BL-Global Flexible USD B 7,13 7,86 6,89 Varenne Valeur IT 7,79 1,83 Sidera Funds Balanced Growth B Acc 5,33 7,61 8,94 Schroder SSF Multi-Asset Dyn A Acc € 7,38 2,14 EIS Flexible Equity Strategy 3 I 7,34 1,02 BL-Global Flexible EUR B 5,62 6,89 6,34 Raiffeisen-GlobalAll-StrategiesPlus I VT 4,52 6,83 6,99 Invesco Balanced-Risk Allc Z EUR Acc 4,75 6,47 7,36 LUX IM Flexible Global Eqs FX 3,79 6,05 4,17 Candriam L Mlt-Asst Inc & Gr C EUR Acc 2,93 5,79 0,22 Investiper Etico Bilanciato 2,97 5,56 1,64 DWS Multi Asset PIR LC 5,44 2,49 DWS Concept Kaldemorgen EUR SC 3,76 5,44 4,34 UBS (Lux) KSS Glbl Allc (EUR) Q 4,96 5,40 -1,17 Raiffeisen-Nachhaltigkeit-Mix R VT 4,70 5,27 1,19 EIS Flexible Plus 4 I 3,99 5,25 3,54 MS INVF Global Balanced Income Z 10,03 5,22 2,40 BNY Mellon Glbl Rl Ret (EUR) W Acc 3,77 5,17 -0,03 Invesco Balanced-Risk Select Z EUR Acc 4,62 5,12 4,09 CB-Accent Lux BlueStar Dyn C EUR Acc 2,80 5,05 -0,09 PIMCO GIS Dyn Mlt-Asst Instl EUR Acc 3,45 4,90 -4,82 LUX IM ESG Amundi Sustainable Alpha HX 4,28 -1,55 Flexible Eq Stgy FAM L EUR Acc 4,13 0,42 BSF Dynamic Diversified Growth I2 EUR 3,57 3,95 -0,68 Euromobiliare Science 4 Life A 3,40 3,84 4,13 EIS Tactical Global Risk Control I 3,21 3,80 -2,72 DWS Invest Multi Opportunities EUR LC 1,42 3,70 6,37 Comgest Growth Global Flex I EUR Acc 3,69 1,03 LO Funds All Roads EUR NA 3,51 3,16 2,81 M&G (Lux) Dynamic Allocation A EUR Acc 1,44 3,14 3,14 Nordea Stable Performance FAM L EUR Acc 3,09 2,89 JPM Global Multi Strategy Inc A (div)EUR 2,01 2,63 1,53 LUX IM ESG Eurizon Contrarian Appr EX 2,48 -1,76 AXAWF Global Optimal Income I Cap EUR 3,32 2,47 -1,95

13,69 9,52 15,20 10,02 8,78 7,93 9,77 7,98 9,31 9,40 8,53 5,70 9,01 4,93 5,73 8,76 12,30 6,80 11,27 8,80 7,19 9,08 8,10 8,90 7,89 5,82 8,21 9,04 6,19 7,37 6,72 10,17 7,58 4,96 11,94 5,74 9,32 8,13 10,33

DATI AL 31 MARZO 2022 FONDO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI 1 ANNO

VOLAT. 3 ANNI

uroFundLux - Climate Change ESG B E 2,08 EIS Flexible Beta 6 I 1,33 Epsilon Fund Enh Const Rk Contrib I€ Acc 1,92 EIS PIP Flexible 2 I 0,57 MS INVF Global Balanced Z 1,37 Odey Opportunity IP EUR Acc 1,38 EIS Flexible Beta 5 I 0,26 EIS Multiasset Risk Overlay I 0,81 MS INVF Global Bal Rsk Contr FOF A 0,73 Eurizon AM Sicav Abs Ret Solu U AZ Fd1 AZ Eq Global Infras A-AZ Acc LUX IM ESG Morgan Stanley Glbl Mltast EX -0,24

2,43 2,39 2,26 1,92 1,71 1,44 0,92 0,75 0,73 0,02 -0,15 -0,49

-0,91 -5,12 -3,05 -2,14 1,45 2,45 -0,88 -1,70 -5,41 -2,56 11,36 -1,37

6,87 3,11 5,29 2,18

3,49 16,62 5,01

Moderate Allocation Ruffer Total Return Intl I GBP Cap 6,39 Carmignac Pf Patrimoine Europe F EUR Acc Janus Henderson Balanced A2 USD 9,14 Capital Group American Bal (LUX) Z 8,44 Allianz Income and Growth I H2 EUR 7,93 Man AHL TargetRisk I USD 9,38 BGF Global Allocation A2 5,80 T. Rowe Price Glb Alloc I USD 7,34 PIMCO GIS Glb Cr Ast Allc Instl USD Acc 6,51 Acatis Gané Value Event Fonds A 7,68 Capital Group Glob Alloc (LUX) Z 6,72 Amundi Fds Global Mlt-Asst E2 EUR C 5,50 BGF ESG Multi-Asset E2 EUR 6,02 SWC (LU) PF Sust Balanced (EUR) DA 6,10 GSF II GS Strat Fac Allc P EUR H Acc 5,66 Allianz Dyn MltAst Stgy SRI50 AT EUR 5,26 JB Dynamic Asset Allocation EUR Ch PBFI Access Balanced (EUR) A (acc) 6,21 MFS Meridian Prudent Wealth I1 USD 7,50 Amundi Fds Pio Inc Opps I2 USD C DPAM B Balanced Strategy F DWS Strategic ESG Allocation Bal LC Franklin Income A(Mdis)USD 4,28 Robeco Multi Asset Sustainable I € DJE - Zins & Dividende XP (EUR) 4,70 First Eagle Amundi Income Builder IU-QD 4,23 Etica Bilanciato R 4,63 JPM Global Balanced A (acc) EUR 4,99 Invesco Global Income Z EUR AD-GI 4,75 NEF Ethical Balanced Dynamic I Acc 4,02 Patrimonial SRI B 4,04 Allianz Strategy 50 WT EUR 4,78 M&G (Lux) Income Allocation A EUR Acc 3,28 Eurizon Manager Selection MS 40 3,59 Etica Impatto Clima I Man AHL Active Balanced I H EUR Acc BNP Paribas Sust Mul Ast Bal Cl Acc 3,33 Eurizon AM Sicav Social 4 Planet U BGF Global Multi-Asset Inc A2 3,23 Anima Forza Equilibrato A 2,80 AZ Fd1 AZ Allc Bal FoF A-AZ Fd Acc 2,79 EuroFundLux - IPAC Balanced A 3,00 Anima Magellano F Schroder ISF Glbl MA Inc C Acc USD 2,19 DPAM B Balanced Flexible F 3,46 Arca Oxygen Plus 2,29 JPM Global Income A (div) EUR 2,55 Triodos Impact Mixed Neutral EUR Z Acc 3,35 Fidelity European Mlt-Asst Inc A Dis EUR 1,70 Carmignac Patrimoine A EUR Acc -0,06 Nordea 1 - Stable Return BP EUR 1,51 Euromobiliare Flessibile 60 A 1,18 Fondo Alto Bilanciato A -0,92 LUX IM UBS Asia Balanced Inc HX Fidelity Glb MA Gr & Inc A-Acc-EUR -0,11

12,28 11,21 10,89 10,82 10,20 9,87 9,55 8,95 8,85 8,84 8,75 8,53 8,43 8,19 8,18 7,97 7,73 7,49 7,34 7,14 7,11 6,61 6,56 6,41 6,32 6,28 6,26 6,09 5,95 5,84 5,54 5,06 5,01 5,00 4,83 4,82 4,82 4,75 4,72 4,69 4,43 4,24 4,21 3,73 3,64 3,43 3,39 3,23 3,19 3,02 2,94 2,75 1,16 1,07 -0,32

9,81 1,30 12,54 12,62 2,63 14,90 3,59 5,18 8,05 4,49 9,46 4,32 6,20 2,51 8,96 8,28 3,72 7,47 4,37 10,33 1,58 4,01 13,25 2,46 4,06 11,05 2,17 0,28 3,50 1,86 3,07 4,03 5,34 1,36 1,52 -2,57 0,29 -1,14 5,08 0,60 2,01 0,34 3,86 4,57 -1,51 -0,19 1,29 -2,72 0,73 -9,33 3,31 -0,73 -4,39 -12,53 0,83

8,80 7,06 10,56 9,68 13,74 8,36 9,88 9,92 10,66 12,95 8,06 10,98 8,19 8,89 7,86 8,91 9,71 8,75 5,29 10,53 9,26 9,19 10,70 8,32 6,44 9,84 9,93 9,03 12,52 6,27 7,90 8,43 10,79 7,13 8,62 8,87 9,30 8,66 8,22 9,40 6,19 8,66 8,91 10,31 7,36 10,38 9,66 6,95 9,58 7,38 5,80 5,26 9,38 10,00 9,84

5,21 2,56 3,78

MAGGIO I FUNDSPEOPLE 121


CON STILE SPORT

di Andrea Boggio

PALLAVOLO UNO SPORT NON SOLO DA GIOCARE

Dopo aver arbitrato qualche partita è scattata la scintilla, così questa passione è diventata un vero e proprio hobby.

L

a pallavolo è uno sport meraviglioso. È veloce, emozionante, esplosivo. È un vero sport di squadra. Insomma avrebbe meritato nella mia vita molto ma molto più spazio di quello che effettivamente ha avuto, visto che non le ho riservato sufficiente attenzione quando ero ragazzo, privilegiando tennis, sci e vela. Però quell’istintivo impulso, quell’ammirazione per chi la pratica mi sono sempre rimasti, come anche quella spinta interiore che ti fa passare diverse ore sul campetto da beach volley in vacanza. Se ogni velleità di rimettermi a giocare seriamente è stata stroncata a ogni occasione che si è presentata dopo i 40 anni - e non credo di dover davvero spiegare il perché - il destino mi ha dato una grandissima chance di poter comunque contribuire in maniera attiva a questa fantastica disciplina. La fortuna vuole, infatti, che mia figlia Marianna si dedichi da

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“Mi sono iscritto al corso FIPAV che prevede numerosissime ore di lezione sia teoriche che pratiche”

alcuni anni seriamente alla pallavolo. Nelle serie giovanili, in alcuni campionati minori non è prevista la designazione di arbitri professionisti, per cui è capitato che mi sia stato chiesto, quasi per gioco, di arbitrare qualche partita. Ed è scattata immediatamente la scintilla. Non solo mi sono trovato a mio agio, ma ho capito che potevo rendere questa passione un vero e strutturatissimo hobby. Vi sono sostanzialmente due modi per fare l’arbitro di pallavolo: essere “arbitro associato” legato a una squadra facendo un breve corso, per poter arbitrare alcune partite minori, oppure provare a diventare arbitro federale FIPAV, facendo un corso estremamente articolato e completo e sottoponendosi al relativo esame. Chiunque mi conosca ha già capito quale percorso ho scelto! Così mi sono iscritto al corso FIPAV che prevede numerosissime ore di lezione, sia teorica che pratica, e dopo alcuni mesi ho sostenuto e passato il severo esame. La Federazione si è dimostrata essere una vera famiglia e un ambiente “sano” e cordiale, un aspetto per me molto importante. Quando si inizia questo percorso non si ha un’idea della quantità di nozioni che vanno assorbite e messe in pratica, in compenso il prestigio di vestire la divisa di arbitro federale è notevole. Citando il Regolamento FIPAV, l’arbitro oltre a essere naturalmente imparziale e accurato, deve essere un efficiente organizzatore, ma anche un educatore, usando le regole per penalizzare la slealtà e ammonire la scortesia, e deve promuovere la spettacolarità del bel gioco e permettere agli atleti di fare ciò che essi sanno meglio fare: intrattenere il pubblico. Parole che mi hanno davvero ispirato.

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